Tutta la mia famiglia è impiegata nel pubblico. Io, dopo la laurea, ho fatto una scelta diversa. Il problema del privato è che fai orari di lavoro molto lunghi, non dandoti tempo di fare altro, anche di ulteriore formazione personale. Inoltre, se sei giovane, non puoi "lamentarti" o esprimere la tua opinione liberamente (altrimenti passi per il classico della nuova generazione che non ha voglia di fare sacrifici). Nel "posto fisso" almeno hai maggior sicurezza che non fai quel tipo di orari e puoi crearti una vita fuori. E puoi anche dire la tua in modo tranquillo, perché l'opinione degli altri conta meno (è "fisso" perché ti cacciano solo se fai belinate pazzesche, mica perché ti lamenti). Morale: avevano ragione i nonni
Ma in Italia la maggior parte sono micro imprese,non sono grosse,quindi se vai a lavorare come dipendente in un settore non "pubblico" pure se qualificato/laureato spesso lavori tanto e senza garanzie.
Il fatto è che nella vita devi sempre fare un qualsiasi tipo di rinunciare per arrivare al tuo obiettivo. Da Dipende si hanno certi sacrifici e da imprenditore altri ancora. Sta alla persona come soggetto riuscire a capire quali sono le precedenze di cui ha bisogno. Ci sono persone che lavorano 4 ore al giorno, prendo 4 soldi e non gli importa, perché magari preferisco passare il tempo nei suoi hobby o dedicarlo alla famiglia per esempio. Tutti hanno dei valori differenti
10 minuti di fuffa... Vai a portarlo in banca questo video e vedi se ti danno un mutuo in base alle sue idee...nel nostro sistema stato italiano, quello che conta è il posto stabile e indeterminato, altrimenti ti ridono in faccia se chiedi qualsiasi cosa in qualsiasi banca.
@@staytriki forse siete voi che avete le fette di prosciutto negli occhi e non vedete la società reale in cui viviamo... Poi chiaramente le eccezioni ci sono, ma la maggior parte della gente vive una realtà ben diversa da quella che descrive Montemagno.
@@piano779 purtroppo oramai mi sono accorto molto bene nella società in cui viviamo, una società che ti sopprime e esalta la negatività delle cose perché ti vogliono debole e con 0 spirito di iniziativa. Se vuoi qualcosa di grande devi farti il culo non c'è scampo, ma non mi venite a dire nel 2021 che se fai tanti soldi e arrivi alla vita dei tuoi sogni è merito del culo o perché sei nato sotto una buona stella perché sono tutte cagate
Per me non è un problema culturale ma la mancanza di una degna alternativa al posto fisso. Quando abolirono l'art 18 si diceva: il posto fisso non esiste più, dovremo abituarci a cambiare tanti lavori nel corso della vita. Che se fossero lavori degni di essere chiamati tali,ci si potrebbe anche stare. La verità è tutt'altra: se perdi il lavoro non lo ritrovi subito,poi se lo perdi a 50anni sei finito; puoi cambiare tanti lavori, ma se ti accontenti di lavoro al super, fast food, rider et similia. Tutti lavori questi in cui non sei altro che uno schiavo senza diritti, paga da fame e nemmeno il tempo libero per farti una passeggiata.
Io con i vari lavori di merda che ho fatto in tutti questi anni (dal 2013) se penso a quanti soldi non ho guadagnato per via di capi disonesti mi viene solo da piangere...posto fisso, non pervenuto.
Proviamo ad entrare in una banca e chiedere qualcosa senza una busta paga. Facciamogli vedere questo ( bellissimo ) video di Monti al direttore , chissà cosa direbbe !
Direbbe che ci si può pulire il culo con queste belle parole, ecco cosa direbbe. Ma qui sono tutti fenomeni, guardano i like e fanno i detentori della verità
Insomma...se fai le cose per bene e ai la testa apposto no avrai mai bisogno di una banca, tutti imprenditori che li conosco non hanno bisogno di una banca
Tutte belle parole ma alla fine quando vai in banca per un prestito o un mutuo, se hai un “posto fisso” pubblico o magari privato ( grande impresa), ti si aprono le porte. Questo è un dato di fatto, il resto è aria fritta..
Esattamente! 10 minuti di fuffa che non corrispondono per niente alla realtà di molte persone... Io ho un posto fisso statale da 10 anni e sto da dio, i miei amici che hanno un precario vivono di merda, questa è la realtà, a me hanno dato un mutuo a loro gli ridono in faccia, questa è la verità.
Io cerco solo un lavoro che mi lasci tempo libero, per poter fare ciò che amo, suonare il piano, usare quei soldi per realizzare il mio sogno, per ciò che voglio davvero, essere un musicista. Quindi forse non cerco nemmeno un lavoro, cerco il mezzo economico per raggiungerlo ,investire su me stesso e guadagnare facendo ciò che mi piace, solo così posso sentirmi libero in un mondo opprimente.
La seguo perché la stimo quando affronta tematiche riguardanti il marketing. Ma per favore non tratti più tematiche così importanti. Io come lei vivo in Inghilterra. Posto fisso:tempo indeterminato, ferie, malattia, giuste ore di lavoro, ottime garanzie per un mutuo, tanto tempo e/o energie da dedicare a qualsiasi hobby una persona può desiderare di fare. Quindi continui a parlare di marketing che la vita è davvero dura per chi lavora nel privato. Ovunque!
"c ha più fi**a lui di bred pitt" MUORO!!! Comunque sia ....Non bisogna smettere mai di fare ciò che ci fà brillare gli occhi...e poi saremo come il postino di Brighton
il vero lusso dei nostri tempi e' avere tempo libero. Per te. Per fare cio' che vuoi. Per realizzare progetti (si anche quei famosi progetti ed obiettivi di cui qui si parla molto). La vita non sara' mica accatastare soldi su soldi spero (e per spenderli quando tra l'altro?).
Posso dire la mia? Sono un dipendente pubblico, ho firmato l’indeterminato a 25 anni a seguito del primo e unico concorso a cui ho partecipato e superato grazie agli studi che ho fatto. Quando ho iniziato giurisprudenza di certo non pensavo al “posto fisso”, volevo fare l’avvocato come i miei cugini. Ma poi si è presentata questa possibilità e sai cosa ti dico? Che sono proprio contenta di avere uno stipendio, specialmente in questo tragico momento per tanti lavoratori, di lavorare in un settore molto interessante, di avere dei colleghi con cui mi trovo bene e che non hanno avuto remore ad istruirmi. Leviamoci questo ideale che il posto fisso sia il male della società...
Sono d'accordo. Purtroppo oggi sta prendendo sempre più piede la mentalità "la vita è una", quindi bisogna trovare a tutti i costi il lavoro dei propri sogni, e quando si parla di lavoro dei sogni si va sempre a pensare a lavori particolari se non inesistenti. Il "posto fisso" nella P.A. viene ancora stigmatizzato, quando in realtà il lavoro dei sogni di una persona può benissimo essere un lavoro nella P.A. per diverse ragioni, sia per passione sia per via della stabilità economica che garantisce. Io per esempio ho la priorità di vivere da solo, per questo motivo ho deciso di studiare e impegnarmi per partecipare ai concorsi, se stessi qua a cercare di capire qual è il lavoro dei mie sogni arriverei all'indipendenza a 40 anni!
@@si-qf7er ben detto ,si è tentati di buttarsi nel pubblico perché il privato offre ben poco. Io ad esempio mi sto laureando e poi farò la magistrale. terminato mi piacerebbe lavorare nel privato ma se dovessi vincere un concorso pubblico prenderei l'opportunità al volo, perché lavorare sotto lo Stato mi da garanzie che il privato non è in grado di darmi. Purtroppo se continua così anche qui al Nord scoppieranno casi tipicamente meridionali di comuni che hanno un esercito di statali per contenere la disoccupazione. Mi sarebbe piaciuto dedicarmi all'insegnamento in ambito privato (anche perché nella scuola pubblica ti fanno fare anni di precariato girando l'Italia come una trottola, quale sia il senso non l'ho ancora capito) ma per come è messa la situazione attuale il gioco non vale la candela. E ripeto, lo dice uno che per il percorso che sta facendo sta accumulando i requisiti per un concorso nella P.A. Mio fratello invece sta facendo un percorso completamente diverso e le possibilità quindi sono 2 : fare il dipendente con turni assurdi e paghe da vomito oppure mettersi in proprio. Ma quest'ultima scelta è resa impossibile dallo Stato che solo per un insegna ti chiede l'impossibile.
Io ho un’ottica diversa, per me vige la famosa frase: si lavora per campare o si campa per lavorare? Lo so che chi ha trovato il lavoro dei propri sogni é felice è tutto il resto, ma se poi devi stare lì 12/14 ore al giorno e non dedicarti mai alla famiglia e agli amici che vita ti rimane. Arrivi a 70 anni e ti guardi indietro e cosa hai in tasca oltre ai soldi? Preferisco lavorare 8 ore al giorno con un lavoro che nn mi fa impazzire per poi passare con famiglia e amici molto più tempo libero, fare viaggi e godermi la vita. Che poi alla fine il lavoro non è il mezzo che abbiamo per goderci la vita?
Concordo.... da un paio di anni ha preso piega questa propaganda neoliberista e capitalista del fare i bigmoney a tutti i costi... dei 10k al mese...ma non si può vivere dignitosamente con lo stipendio da dipendente? ? Una vita serena non é meritevole?
@@FrancescaFrachi io a forza di cercare il "lavoro dei sogni" vivo ancora con i miei, non posso permettermi un viaggio o un hobby... io dico piedi per terra fare una cosa che un po ti piace certo ma non cercare a tutti costi il lavoro dei sogni perché ti bruci gli anni ad annaspare quando puoi vivere una vita serena e dedicarti a degli hobbies amici viaggi
Da EX-dirigente della pubblica amministrazione italiana, dopo aver trascorso tanti anni al servizio dei cittadini, penso che se anche solo un terzo dei circa 3,2 milioni di dipendenti pubblici italiani si impegnasse come in altre nazioni (che non elenco nemmeno), soprattutto nel sud della nazione, la popolazione non verserebbe in condizioni tali da bramare "il posto fisso", ormai diventato per molti sinonimo non tanto di sicurezza, quanto piuttosto di fancazzismo e di stipendio facile in perfetto stile comunista: se ti impegni o vegeti sulla sedia, il salario è sempre quello... per non parlare di certificati medici, legge 104 ed altri (in principio giusti) strumenti utilizzati in maniera impropria.
Scusa, hai iniziato bene ma poi ti sei contraddetto a mio modo di vedere. Hai iniziato dicendo "ognuno ha le sue aspirazioni e per ognuno il lavoro significa una cosa diversa" e poi hai concluso dicendo "meglio morire in piedi che vivere in ginocchio" come se l'unico modo per sentirsi liberi fosse non avere il posto fisso. Che poi trovo a dir poco insensata tutta sta guerra tra posto fisso e non: la guerra si dovrebbe fare tra chi lavora e chi no, tra chi paga le tasse e chi no.
Paradossalmente però sono proprio quelli che hanno il posto fisso a pagare di sicuro le tasse proprio perché sono dipendenti e hanno una trattenuta mensile mentre chi lavora in proprio non sempre dichiara tutto il suo guadagno.
@@FrancescaFrachi sicuramente. Dicevo solo che se c'è da prendersela con qualcuno bisogna prendersela con chi lucra non pagando le tasse, ma per il resto ognuno ha il diritto di fare tutto quello che gli pare.
@@FrancescaFrachi però per capire il lavoro giusto per se bisogna cambiarne un po' di lavori perché a volte un'attività che pensavi ti piacesse quando la fai è un'inferno e fare un lavoro che non piace ti avvelena il sangue ogni giorno
Vero. Nel mondo anglosassone però c'è un sistema di recruiting e formazione e soprattutto di ACCESSO al mercato del lavoro che in Italia non esiste. Se fai il fioraio per 3 anni e dopo 8 di fonderia vuoi tornare a fare il fioraio nessuno ti chiede il perchè, come non chiedono ai colloqui ad una donna se ha intenzione di avere figli. 50 ann lavoro da quando ne ho 27 e di questi me ne sono fatto 15 con contratti 6 mesi=stipendio fisso nel senso che non cresce mai.
Amo il mio lavoro e mi sono impegnata tanto per avere il 'posto fisso', ho mangiato montagne di kakka quando ero precaria, e riuscire a stabilizzarmi (con regolare concorso pubblico e nessun calcio nel sedere) mi ha dato tanta serenità in più...in quel periodo è uscito Quo vado, e me lo sono goduta come nessuno credo...qui in Italia è un lusso avere una stabilità economica, io sono felice cosi: amo il mio lavoro, sono stata brava ad impegnarmi e fortunata anche ad averlo ottenuto dopo tanti anni. Il lavoro comunque l'ho sempre considerato un mezzo per permettermi di VIVERE
Voglio dire una cosa riguardo a questo. Ho lavorato come parrucchiere per 11 anni di cui 9 nello stesso negozio con contratto indeterminato. In pieno periodo covid ho dato le dimissioni per andare a lavorare (con grande botta di fortuna) alla scuola di formazione per parrucchieri dopo numerosi invii di CV. Ora il mio contratto è a termine e spero che mi venga rinnovato ovviamente ma sai una cosa monty? Non sono mai stato così felice! Esco di casa felice di stare con ragazzi e poter essere una guida per loro nell'inserimento nel mondo del lavoro che amo e non esagero quando dico che questa occasione mi ha davvero dato uno scopo nella vita! Spero davvero che ogni persona al mondo possa trovare la felicità a livello lavorativo che ho trovato io.
Quante verità Marco! Io a 25 anni ho capito quanto la mia aspirazione lavorativa non fosse ciò che sognavo ma che era stata condizionata dal posto fisso. Condizionata,ma non del tutto! Questo anche grazie a te.
Aspè aspè aspè Monty. Facciamo però le giuste distinzioni. Il posto fisso (che di solito è generalmente inquadrato nel settore della Pubblica amministrazione) ti garantisce orari umani, ferie, malattie, tredicesime e cazzi vari, con uno stipendio decente e "garantito". Il restante dei lavori (quelli che non richiedono lauree, dottorati, o abilità imprenditoriali) hanno orari infiniti, ferie boh, malattia what?, stipendi da fame, paracadute nulli. È ovvio che, alla fine, si ripieghi sul miraggio del posto fisso. In Inghilterra, io ci ho vissuto e lavorato, anche a Brighton, hanno una cultura differente del lavoro e puoi tranquillamente vivere facendo il commesso in un negozio visto che gli orari, i giorni off, etc sono da esseri umani. La prima volta che ho lavorato in Kent, alla Marriott, lavoravo 39 ore settimanali, prendevo 1200sterline, 2 giorni liberi a settimana, e facevo il commis di cucina. In Italia una roba del genere non esiste.
Perchè il problema è che la banche ...i mutui... una macchina ... te li danno solo se hai un tempo indeterminato..... e se stai male ? O rimani incinta ? Ciao a casa! Non è solo paura e mancanza di fiducia.
Beh, li il problema è alla base, te non dovresti comprare casa con un mutuo basandosi solo sugli introiti che hai dal tuo lavoro, perché perso quello, perdi tutto
Il posto fisso in Italia ha senso perché c'è un mercato del lavoro bloccato. Se oggi perdo il lavoro e voglio ricollocarmi, per quanto valido, rischio di finire la naspi e non aver ancora trovato niente
@@lauretta90100 si infatti non ha portato soluzioni, perché dovresti riformare un paese per risolvere questo problema. Detto questo rimango della mia idea, in Italia l'alternativa al posto fisso è il fallimento, infatti lui da buon imprenditore se ne è andato in UK
Il posto fisso è una prerogativa per mettere le basi e fare una famiglia, in un paese poco dinamico come l'Italia direi che è fondamentale. Con la scusa della flessibilità abbiamo sempre peggiorato le condizioni lavorative ed i diritti dell'individuo. Una persona dovrebbe poter cambiare lavoro spesso per scelta sua personale perché gli si presentano periodicamente diverse opportunità... Un discorso del genere al giorno d'oggi serve solo a spianare la strada agli speculatori. L'economia va male perché il lavoro è sempre più precariato a vantaggio di pochi che si arricchiscono. Il diktat per un rilancio sociale stabile dovrebbe essere proprio la STABILITÀ.
@@pelobiancopelo1629 no vabbè, io la penso un pò diversamente, lavorare secondo come non mi dispiace, non mi interessa diventare ultra ricco, ho semplicemente altre priorità xD
Stavo aspettando un video esplosivo Marco, sai ti seguivo vermamente da tanto e ho detto voglio vedere Monty quando mi sorprenderà. Lo hai fatto meravigliosamente con questo video. Grazie davvero col tuo modo di fare, sei una botta di consapevolezza per tutti, sopratutto per noi ragazzi, dove la maggior parte dorme e non sapendo bene ancora cosa fare o si parcheggia all'università o cerca lo stipendio con questo posto fisso, ah questo Paese sarà abitato solo da pecore da qui a un paio di anni. Sveglia ognuno abbia il coraggio di inseguire i propri sogni con maturità e consapevolezza😉🔥❤️
@@antoniobosco3584 si!!come no!!! Se lavori 14 ore al giorno facendo quello che ti piace,stai lavorando! E questo comporta un peso psicologico non indifferente anche se ti piace. Si spera sempre che nel medio lungo periodo guadagnerai bene perché sennò diventa una schiavitù mascherata
Non sei bloccato da muri di confine...io ho vissuto la povertà estrema e in una famiglia distrutta....50€ di biglietto piú qualche soldo per vivere due settimane (gli stipendi sono settimanali in UK) e sono andato via...ho trovato lavoro in tre giorni... sapevo già dal secondo che mi sarebbe arrivato. In Inghilterra ti serve solo essere in regola e li ti aiuta parecchio,la lingua?ci sono tantissimi italiani lì e bilingue.
@@the_italian_warrior sarebbe un discorso lungo. La povertà non è così importante se vivi nella parte giusta del pianeta. Anzi a volte molti figli di persone ricche si trovano peggio in questo mondo competitivo di persone nate da famiglie modeste. Pero' se nasci in una zona dove a tredici anni vieni arruolato con soldi facili dalla criminalità...e lo fai per avere l'Iphone o le scarpe di marca poi da quell'ambiente non ne esci più senza un aiuto. Te lo dico perché dai miei quindici anni ho vissuto in una casa famiglia dopo la morte di mio padre e ho visto una certa umanità che di solito le persone normali non hanno modo di incontrare. Quelli lì sono condannati se non interviene quella parola che a molti da' fastidio ma che a me piace ovvero lo Stato. Ma..i ma si sprecano. E' un discorso alla Gattopardo lo so..ma purtroppo in certe zone e' così.
Ogni volta che penso a questo canale che ho creato da poco mi sento felice, mi ricordo che sto facendo ciò che voglio, di continuare con i miei sogni, sono ancora piccolino ma credo di avere tanta voglia di fare, so che per il futuro non vorrò mai un posto fisso, voglio essere indipendente, darmi da fare...Grazie zio monty per questo video
In questo tipo di discussione credo che la risposta giusta sia "dipende". Ci sono dipendenti che guadagnano anche bene, e imprenditori che fanno fatica, e viceversa. Bisogna vedere situazione per situazione. Non sempre chi fa il dipendente vive "in ginocchio" e chi fa l'imprenditore vive "in piedi".
Condivido pienamente, io non sono uno da posto fisso se non fosse che senza non ti viene concesso ne un prestito ne un mutuo. Penso che cambiare lavoro ogni tot anni aiuti tantissimo se poi si riesce a vedere più settori tanto meglio, cambiare finché non si trova il lavoro che ti da soddisfazione (naturalmente con i alti e bassi che comporta).
ovvio che sia cosi',un posto fisso ti da la possibilita' di vivere e gli imprenditori di oggi sono per la maggior parte falliti e con le pezze al culo.
Ho sempre avuto paura del posto fisso. La mentalità è comunque dura a morire, anche all'interno della stessa azienda se sei una persona versatile che cambia mansioni sei vista in modo negativo (non in tutte, ma ancora non ho trovato mentalità più aperte). Io in 12 anni avevo esperienza di 4 uffici, e mi hanno indicato come più preferibile essere come un povero collega tristissimo che faceva lo stesso ruolo, nello stesso ufficio, con lo stesso capo da ben 25 anni. Praticamente domani va in pensione e non ha mai cambiato.
Ovviamente si parla di Pubblica Amministrazione senza saperne pressoché nulla. La concezione di posto fisso così come descritta era negli anni 90... adesso e’ completamente diversa: dalle modalità di assunzione, alla carriera e a chi ci lavora che nella maggior parte delle volte non sono dipendenti comunali. Molto meglio fare l’imprenditore, magari vendere qualsiasi prodotto di cui non si capisce nulla e guadagnare. Lavorare per la Pa non è per tutti oggi.
Cioè, in pratica sta dicendo che chi fa un lavoro che potremmo considerare "umile", è semplicemente una persona che si accontenta o ho capito male io ?! Come si fa a non considerare il fatto di vivere in una società in cui, il lavoro è sempre più precario ed instabile, il potere d'acquisto e lo stato sociale sono in fase di reflusso da decenni, la disoccupazione è dilagante, tanto da meravigliarsi o addirittura arrivare ad indignarsi, se gli italiani provano a cercare sicurezza economica (ed anche sociale), attraverso il cosiddetto "posto fisso", che non è altro che un lavoro, presumibilmente, più stabile di altri?? Per non parlare del fatto che non c'è nessun accenno alle opportunità, che non sono uniformemente distribuite nella nostra società, forse non tutti se ne sono accorti. Solita vecchia mentalità piccolo-borghese
La crisi in Italia è da una vita che lo sentiamo dire che c’è, quindi proprio per questo chi ha idee in proprio è giusto che ci provi subito piuttosto che aspettare una fantomatica ripresa economica che probabilmente non arriva mai.
Il lavoro sicuro non è il contratto a tempo indeterminato... ma il posto comunale, provinciale,regionale,statale o parastale...😉 prova a parlare con una persona che lavora in una multinazionale a qualunque livello e un impiegato comunale e coglierai l'importante differenza.
anni fa ho vinto concorso pubblico in italia con stipendio nella media e posto fisso, lavorato pochi anni e poi lasciato il bel paese per aprire la mia attività in polonia. Tutti pensavano fossi fuori di testa, ora sto 100 volte meglio mentalmente ed economicamente, ignorate tutti
@@tommyzane Non stanno bene, ma c'è un'avversione collettiva al rischio d'impresa come ha già detto la persona nel video, basta leggere i commenti. In un paese dove una persona viene inculcata con l'idea che un posto di lavoro statale sia il traguardo finale della vita, si crea la situazione che abbiamo in Italia. Pochi datori di lavoro che hanno ereditato aziende da chi si è dato da fare durante il periodo d'oro, ma non sanno come gestirle e sfruttano i dipendenti perché hanno bisogno di lavorare. In Polonia le uniche persone che si propongono per posti di lavoro statali sono le persone che non hanno nessuna skill desiderabile nel mondo del lavoro alla ricerca di un modo per campare, e così anche per tutti i paesi con un'economia stabile
@@staytriki no, non credo proprio. Credo che tutti i lavori onesti siano dignitosi e rispettabili. Se uno desidera avere un posto fisso e fare per 40 anni il panettiere, il commesso al supermercato, il cameriere o qualsiasi altro lavoro "comune" ha la stessa dignità di uno che studia e si mette a fare qualche lavoro in proprio.
A me non importerebbe nulla del posto fisso, anzi mi mette ansia l'idea di dover fare lo stesso lavoro per tutta la vita, se non fosse che senza contratto di lavoro a tempo indeterminato non puoi fare assolutamente nulla. Puoi avere da parte tutti i soldi che vuoi, ma non ti lasciano aprire mutui o finanziamenti, non ti vogliono nemmeno affittare un appartamento.... In Italia sono tutti fissati col posto fisso perché senza hai le mani legate.
Infatti il contratto a tempo indeterminato è da stracciare.... esattamente come accade nelle economie più potenti del mondo Usa,Canada, Svizzera.....chi è causa del suo male pianga se stesso ..
@@diegoarmandomaradona5855 Si è dimenticato di nominare anche la Cina, perchè l'imponte è essere una economia forte, vero? Non avere qualità della vita... noi dobbiamo copiare chi ha l'economia forte, perchè se l'economia forte allora è un bene. Siamo tutti felici. Ma per favore E sa una cosa? Scommetto che lei parla così perchè non lo ha nemmeno mai fiutato un contratto a tempo indeterminato, perchè se ce lo avesse, mi toccherebbe dirle che è un grande ipocrita. Inizi lei a stracciare il suo Rendiamoci ancora più flessibili, stracciamo anche quelle determinati, a che diavolo servono, facciamoci tutti imprenditori di noi stessi a partita IVA. Perchè no? Se crede che giovi alla economia, e la qualità della vita non importa, facciamo così
ULISSE lei giudica senza conoscere , non dimostra molta intelligenza ... io il contratto lo avevo e lo stracciato per qualcosa di molto migliore... p.s. Le economie forti non le piacciono ? Non si lamenti se i suoi figli devono fare le valigie e andare a lavorare in altri paesi ...Qualità della vita? Metta il naso fuori dal paese più spesso .. mi dia retta... il problema in Italia è la gente con la sua mentalità ... tutti però poi si lamentano.. tipico comportamento da persone mentalmente disturbate ..
@@diegoarmandomaradona5855 Per qualcosa di molto migliore che cosa intende? Perchè se è una cosa che le piace okay, e se ci riesce a vivere sono contento per lei, ma altrimenti non lo avrebbe mai stracciato un contratto a tempo indeterminato. Potrà non piacerle il lavoro, ma le permette un mutuo, delle rate, lo stipendio ogni mese per la famiglia, soldi per i suoi hobby che non è riuscito a tramutare in lavoro ecc La qualità della vita conta eccome, quando la smetterete di vedere il PIL come un Dio ma guarderete la qualità della vita. L'America è un paese ridicolo altro che un grande paese, sanità non garantita, pochi ammortizzatori sociali, fortissima disuguaglianza sociale. Sarebbe questo il modello da imitare? Non parliamo del loro approccio al consumismo che demolisce il pianeta prima di loro stessi. Il naso fuori dall'Italia l'ho messo, ma è comoda parlare sempre di mettere il naso al nord Europa, mettete il naso anche al sud del mediterraneo, in sud america, in Asia Anche Nord America L'Italia avrà i suoi problemi, e ci sono società che funzionano meglio, ma rimane un paradiso in terra se confrontata con tutto il mondo. Siamo al ridico a dire he bisognerebb stracciare i contratti a tempo indeterminato, dopo tutte le lotte per i diritti che abbiamo fatto. Vada davvero nel resto del mondo, dove i contratti a tempo indeterminato non hanno bisogno di stracciarli perchè non sanno nemmeno che cosa sono, e mi dica come stanno. Vuole vivere alla giornata o fare l'imprenditore? Ben venga, grazie a lei i dipendenti lavorano, ma dire che la stabilità è da abolire per tutti, è ridicolo. Lei non sa di cosa sta parlando.
Io quando abitavo in Italia avrei voluto entrare in polizia... Non per il posto fisso, ma per rendermi utile alla collettività, avventura, girare per la nazione. Poi la vita mi ha portato altrove e sinceramente del posto fisso ora non me ne frega niente...ho cambiato nazione, perché dovrei aver paura di cambiare lavoro?
A me fondamentalmente piace molto cambiare. Tuttavia dopo anni nel mondo del lavoro ti accorgi che piú passano gli anni e meno puoi cambiare. In piú raggiunta una certa etá vieni considerato da buttare. Non é che tutti poi a 50 anni riescono a mettersi a fare gli imprenditori; questo é un processo lungo che non può essere fatto da tutti. Quindi ci sono molte persone che vorrebbero fare molto ma purtroppo diventiamo tutti vecchi...se a 50 anni avessi l'aspetto che avevo a 20 beh allora chi se ne frega della "sicurezza"...Questa é una cosa veramente complessa. Concordo sul fatto che in Italia c'é bisogno di cambiare mentalità.
io per esempio dopo 6 anni di partita iva mi son rotto i coglioni di non sapere cosa mi entra dalla porta. di non avere contrinuità. a questo punto preferisco un contratto da dipendente, faccio le stesse cose e tutti i cazzi son degli altri. ci sta! bon!. Tutto giusto quello che dici ma io ho mille interessi che vorrei seguire. e non voglio occupare le mie giornate a scervellarmi a come far quadrare i conti e perdere il mio tempo libero a pensare al lavoro.
Io vorrei sono essere pagato il giusto (sono Custode Museale) e qui non dipende solo da te ma anche da chi decide gli stipendi medi a livello nazionale, sia che sia "posto fisso e sicuro" o che sia "lavoro precario, variabile, incerto". E vorrei essere pagato il giusto non per altro, ma se devo essere solo un Numero, carne da macello per questa società, allora che sia un numero importante. E poi, non si vive per lavorare, ma si lavora per vivere. Ripeto e quindi, vorrei essere pagato il giusto per poter vivere e non sopravvivere. Come la stragrande maggioranza credo, io faccio due/tre lavori. E mi sta bene così perché l'ho scelto io, sono consapevole e non può essere altrimenti. Sono d'accordo con Monte, alla fin fine credo che in realtà non vogliamo il posto FISSO, ma vorremmo uno STIPENDIO FISSO (vedi STABILE, COSTANTE). Che è ben diverso. Ma alla fin fine devi essere TE che devi essere COSTANTE nel cercarlo, e vivere la tua vita cercando nel realizzarti! Ovvero sbatterti, quindi di sicuro non esiste nulla. Tranne solo una cosa: la propria consapevolezza e perseveranza.
Il lavoro sicuro sicuro non esiste. Come ha detto Montemagno, l'azienda per cui lavori potrebbe cadere oggi come domani, e tu rimarrai senza lavoro. Preferisco rischiare, fare un lavoro che mi soddisfi nonostante le difficoltà e tutto, piuttosto che il posto fisso e sprecare ore della mia vita a fare qualcosa che odio.
Ma vuoi mettere il posto fisso ..... puoi dedicarti alla lettura, al sesso, allo sport, ecc non devi barattare nulla è un privilegio e basta, se vuoi puoi anche rubare che è l'attività imprenditoriale a più alto valore aggiunto, parli senza sapere: i posti fissi sono la nobiltà in tutti i sensi.....
@@matteos9783 Il mio commento era paradossale nel senso che il posto fisso in Itaia non è lavoro ma condizione d privilegio. Magari poi ti realizzi nel secondo lavoro o in altre cose. Qua siamo a chi ha labbonamento gratis in palestra a vita e con tutti i benefit e poi decide se fare palestra o andare a nuoto
Ciao Marco, Ci sono posti fissi di tanti tipi, ma soprattutto lavoratori di tanti tipi... Purtroppo nei miei 44 anni ho incontrato solo un 10% di docenti validi (che devo ringraziare) entusiasti, competenti, creativi e disponibili, contro un 90% di docenti "scalda sedie" (stessa cosa percentuale per gli impiegati del Comune della mia città 90% di nullafacenti contro un 10% di lavoratori) però purtroppo Banche e Agenzie Immobiliari tendono a trattare l'impiegato a tempo indeterminato molto meglio di un imprenditore, se non hai la busta paga, ti chiedono un garante.
Montemagno, credo che il motivo per il quale il 90% degli italiani sogni il posto fisso sia spiegato benissimo al minuto 7:50. Mi sono abilitato come geometra una settimana fa e ho il terrore di aprire la mia posizione lavorativa a causa delle esorbitanti tasse che devo cominciare a pagare soltanto per la posizione lavorativa in sè. Non mi spaventa il lavoro, mi spaventa guardare il mio conto in banca a fine anno, dopo aver pagato tutte le tasse; mi spaventa farmi il cosiddetto "mazzo" e non avere il giusto tornaconto. E' per questo che "sogniamo" il posto fisso, me in primis!
Siamo arrivati nel 2020? Video riciclato 😬 Comunque è un punto di vista, ognuno ha il suo. La mia passione è insegnare, lo faccio da anni ma non ho un posto fisso. Se lo avessi non mi sentirei un fallito.
Da infermiere ti dico che ho dovuto fare non so quanti concorsi per poter entrare in un ospedale pubblico con un contratto decente. Poi è arrivato il Covid...e mi sono ritrovato sommerso di chiamate. Che amarezza :D
Mi togli una curiosità? ma è vero che in ospedale tra chi ci lavora (infermieri, oss, medici) c'è molta tensione sessuale e scappano spesso avventure focose e storielle clandestine? a fare turni di notte sempre insieme si perde facilmente la bussola...mi hanno detto che ve la spassate eheh
@@hey6837 immagino, senza offesa, che la tua considerazione di noi infermieri sia pari a quella di Lino Banfi con la Fenech ("l'infermiera di notte vuole solo fotte'") ed il fatto che io per fare quello che faccio abbia preso laurea master vari e specialistica passa subito in secondo piano. La tensione sessuale credo si possa sviluppare in qualsiasi ambiente lavorativo, non solo in ospedale..mi sa che ti hanno detto male, noi di notte ce la spassiamo a curare le persone, i pazienti covid in particolare sto periodo..complimenti per lo spessore del commento. :)
@@emanuelemarchione4532 perdonami ma perché non rispondi e basta ? Non è che se durante i turni di notte ci scappa qualche scopata vuol dire non essere professionali o avere meno cura del paziente.. Posso capire che stando chiusi in ospedale "l'occasione fa l'uomo ladro" e non mi stupirei
@@tommyzane pensi che fare corsi di due giorni o di 40 ore serva ad imparare qualcosa?pensi che qualcuno a 40 o 50 anni ti dia la possibilita' di entrare in un azienda ed imparare sul posto il lavoro che dovresti svolgere?Per carita' un corso on fa mai male ma serve a poco se nessuno ti fa lavorare.
@@tommyzane fammi capire, uno per avere un cazzo di posto fisso e una vita stabile per poter pianificare qualcosa, deve per forza essere un cervellone? Perché uno che pulisce i cessi non ha diritto di avere un contratto a tempo indeterminato? Non ha diritto di avere una famiglia e una casa da poter mantenere? Non ha diritto ad avere un mutuo?
@@piano779 No, perché non ce ne sono per tutti e perché il suo diritto è il dovere di qualcun altro. Sarebbe meglio partire parlando di doveri, perché se tutti pensiamo di meritare diritti di diritti moriremo. Pretendiamo di avere un futuro migliore come se i diritti piovessero dal cielo,come se esistessero in natura,è una mentalità che non porta da nessuna parte.
@@marcopulm il dovere di un cittadino è quello di rispettare la legge e di lavorare, ma è anche un suo diritto poter lavorare lo dice la costituzione italiana, ed il contratto a tempo indeterminato è sempre esistito, e c'era per tutti... Poi un bel giorno qualche figlio di puttana ha deciso di levare questo diritto tanto faticosamente conquistato dai nostri nonni...con il tuo ragionamento scusami ma vai esattamente contro l interesse del popolo e contro le lotte che i nostri nonni hanno fatto per renderci la vita migliore di quella che avevano loro.
tutto giustissimo, ma ti sei dimenticato un aggettivo, secondo me fondamentale in Italia, STATALE! Uno statale è come un diamante... è per sempre (tranne in rarissimi casi)
vero, ho un amico/collega che è da sempre per questa teoria: meglio statale, anche se con uno stipendio modesto, ma con parecchio tempo libero e con un futuro (diciamo) pagato e garantito. Il problema di quelli come me è... che non funziona dentro di te, se hai un fuoco dentro, che ti porta avanti e hai voglia di "realizzare" qualcosa e di sfruttare le tue capacità non riesci a starci per molto nel famoso "posto fisso".
In tutti gli stati che versano in una situazione di crisi economica il cosidetto posto fisso viene (IN MEDIA) preferito. Ovvio che in UK a parità di professionalità non andrò a desiderare il posto fisso come addetto risorse umane nel pubblico se posso avere lo stesso lavoro in un mercato vivo e con molte prospettive. Desiderare una stabilità che ti permetta di pianificare la tua vita con maggiore tranquillità ha un senso. Avere un posto fisso non coincide col concetto di "NON credere in se stessi". Io posso essere un dirigente che lavora per esempio per la sanità pubblica e credere tanto in me stesso da voler riformare il modo di lavorare e collaborare con la dirigenza per cambiare le procedure in modo che si abbia un vantaggio per tutti i cittadini. Questo posto fisso fa di me una persona soddisfatta. Niente mi vieta di fare lo stesso lavoro per una azienda privata dove pero' farei gli interessi del proprietario della mia azienda e non della collettività (sebbene io personalmente potrei considerarmi soddisfatto).
Vuoi vivere serenamente e farti una famiglia? Macché... Ragazzi vi dovete curare davvero se non avete capito perché l'uomo vuole un sereno posto di lavoro.
Il problea è che l'Italia non è un paese unico, ci sono molte Italie e purtroppo un paese di "vecchi". La mia ultima esperienza di lavoro, finita, perchè ora sono in pensione, è stata burrascosa e pessima: lavorare con una persona che s'inventa imprenditore, oltretutto più giovane di me, che non capisce l'importanza del digitale e ragiona ancora come un'azienda del ventesimo secolo, che non accetta i tempi che cambiano, non è facile, il lavoro deve scorrere e non devere essere una cosa macchinosa che s'inceppa ad ogni piè sospinto.
Il lavoro è SOLO lo strumento per portare a casa i soldi necessari ad una bella vita. Se la vita è il lavoro.... c'è qualcosa di strano!! Punto di vista personale ovviamente.
Il problema è che se non hai sicurezza in Italia non ti può permettere nulla, dalla casa ad una famiglia. Quindi non è un ossessione. È la nostra nazione che ha questa cultura.
cosa vuol dire? il lavoro sicuro e pubblico rappresenta una piccola porzione di popolazione, quindi che vuol dire che se non hai quella "sicurezza" non ti puoi permettere quelle cose?
Nicola Lai se vai in banca a chiedere un mutuo, senza contratto indeterminato, te lo puoi dimenticare ...il sistema è sbagliato a monte... in America porti il tuo assegno settimanale , e paghi un assicurazione che ti copre in caso tu rimanessi senza lavoro.... in US non esiste mobbing, è pieno di opportunità per tutti.... fai le proporzioni ..il problema in Italia sono i sindacati, e i politici...il sistema bancario si comporta di conseguenza per non collassare ...
Poi, se ami realmente il tuo paese, è il tuo dovere cercare di essere indipendente in qualche modo, arrivando al punto di non dipendere più di un posto di lavoro, e così trasmettere questo carattere ai tuoi figli. Perché se decidi di seguire la cultura italiana, come hai scritto, solo stai aggravando e perpetuando il problema.
@@ruizom55 non è questione di seguire, il problema è che è proprio la nostra cultura così e senza un posto fisso non puoi fare niente, certamente si può scegliere anche di essere indipendente.
Più che cultura è proprio il sistema che è costruito Così, l alternativa a parte avere un attività tra l altro molto difficile da aprire e mantenere quale è? Fare il precario tutta la vita..
Ci vuole un reddito universale per poter lavorare senza l'ansia di perderlo e poter sperimentare più lavori per poter scegliere quello che più ci piace
Ho lasciato il posto fisso all'eta' di 25 anni dopo 10 anni di assunzione indeterminata. L'idea di dover lavorare fino a 70 anni pagando tasse per far andare in pensione i politici dopo 5 anni di politica non mi andava giu'. Oggi ho 45 anni e da 3 anni sono libero dal lavoro e giro per il mondo felice come un bimbo. Non abbiate paura di cambiare.......
@@phazon69 diciamo cosa ho fatto per arrivare dove sono sono. Innanzitutto ho cambiato lo stile di vita, passando da consumista a minimalista. Poi ho lasciato l’Italia che è un paese povero per un paese ricco (Inghilterra), e da lì sono partite le innumerevoli opportunità che mi hanno portato al mio obiettivo prefissato da tempo, quello di vivere senza orologio, perché anche se indossi un Rolex, sei sempre schiavo del tempo.
Momento di prendere delle decisioni. Allora, io mi sono laureata alla triennale di Lingue a fine 2019. Non me la sentivo di continuare, volevo fare esperienze lavorative, ma la pandemia mi ha spiazzato. Così mi sono arrangiata come potevo: cameriera d'estate, tutor linguistico adesso. Intanto ho continuato a studiare il Web Marketing che è la mia grande passione. Però ora sento che sia arrivato il momento di fare delle scelte. A parte che devo decidere se continuare o no con gli studi, ma per quanto riguarda invece il lavoro: Continuo così e poi entro in una startup/axienda? O cerco il lavoro fisso (mando la MAD o domanda per ferrovie dello Stato) come quasi tutti intorno a me mi suggeriscono?... La prima strada non vi nego è quella che risuona di più in me, ma è difficile gestire la paura e i dubbi che ti installano gli altri... Soprattutto se sei una persona già mooooolto insicura sul tuo futuro... Cosa ne pensate?
la penso cosi anche io....tutti con sta storia"trovati un posto fisso"....conosco un sacco di gente che dopo 20 anni di lavoro ha perso "il posto fisso"...per me il posto fisso NON ESISTE.
Tu confondi il posto fisso con il contratto a tempo indeterminato. Il primo è un impiego pubblico, e come tale non puoi essere licenziato (a meno che non fai cazzate), il secondo invece riguarda il privato, pertanto, se ad esempio fallisce l'azienda, l'indeterminato vale 0 e ti ritrovi a spasso.
Eh Montemagno ti vorrei vedere chiedere un mutuo e con un contratto determinato da 10 anni, con un anno si ed uno no come disoccupato, anche io appena ho visto un concorso mi ci sono letteralmente fiondato. Ho amici nelle forze armate, loro hanno già raggiunto il minimo per la pensione, mai stati disoccupati, contributi pieni, ed anche aiuti per i figli..... Il problema è il grosso divario tra pubblico e privato, gli stipendi e le garanzie non sono per nulla paragonabili tra di loro, è il privato che manda avanti l'italia, ci sono 40 mila partite iva che mandano avanti TUTTO il carrozzone, ma purtroppo sono massacrate di tasse. Non è una cultura come dici tu, è avere una garanzia per un futuro, bisogna diminuire il divario.
Non ho ben capito il senso del video, posto fisso o posto pubblico? Se faccio domanda di lavoro in una azienda (esempio Ferrari o Ferrero o altre cento in Italia) e mi assumono a tempo indeterminato perchè sono bravo e porto "nuove idee e progetti" sono ossessionato?
Il senso è che bisognerebbe guardare tutte le opportunità lavorative che l'economia offre, e non per forza l'indeterminato. Se ti viene in mente di aprire un azienda, di fare un lavoro freelance o semplicemente studiare qualcosa di più rischioso tipo l'artista.. Bang, arriva tutta la nazione che in coro ti dice che non è sicuro, ma cosa fai,non puoi farti una famiglia, non guadagni nulla ecc ecc ecc ecc
Poi non vuol dire che chi ha un posto nell'indeterminato è scemo, e solo che non è l'unica opzione possibile. Il problema è che nel 2021 sembra che ancora non ci siamo arrivati
@@fives1734 "Bang, arriva tutta la nazione" le generalizzazioni non mi sono mai piaciute, a parte questo se c'è una persona (o un gruppo di persone) che ti dice "pensaci bene" e ti vuole bene, secondo me ha senso ascoltarla, forse perchè ci ha già provato e gli è andata male, forse perchè in Italia chi ha tanti soldi può fare sempre quello che vuole o perchè la giustizia ha tempi biblici? Se una persona che è stata libero professionista, attività appena iniziata, molto bravo, inizia a fare lavori e viene pagato (lasciamo stare i tempi ma viene pagato) gli arriva un lavoro un po' più grosso, lo accetta ma deve anticipare dei soldi (es. per materiali), a lavoro quasi finito il cliente dice che non ha un euro e se vuole può fargli causa, cosa che ovviamente fa ma passano gli anni, ha fatturato e ci deve pagare sopra le tasse, ti dicesse "pensaci bene, stai attento" tu gli risponderesti "me ne frego" o ci penseresti bene? Pensi che tutti quelli che lavorano come dipendenti siano felici? Che chi vuole cambiare non passi ogni ora del giorno a pensare di migliorare la propria situazione? Certo dipende sempre dall'età, dal capitale a disposizione, dalla situazione famigliare e non di meno dalla fortuna (che in alcuni casi batte la professionalità) Questo è solo il mio umile pensiero e come tale può essere condiviso o no
Hai tralasciato un aspetto fondamentale, la BUROCRAZIA, chi non ha il posto fisso (intendo la classica p.iva da professionista o lavoratore autonomo, non il dipendente privato) è un "dipendente pubblico non pagato" a quel punto conviene passare dall altra parte.
@@tommyzane sottoscrivo con il sangue, e aggiungo, i dipendendi pubblici che conosco sono persone efficienti, lavoratori affidabili, con una vita NORMALE, ferie permessi tfr e soldi (COME DICEVA MIO NONNO, TANTO QUANTO BASTA PER NON FARSI MANCARE NIENTE) tempo da libero da dedicare alla famiglia e agli hobby Ciao a tutti
Tutta la mia famiglia è impiegata nel pubblico. Io, dopo la laurea, ho fatto una scelta diversa. Il problema del privato è che fai orari di lavoro molto lunghi, non dandoti tempo di fare altro, anche di ulteriore formazione personale. Inoltre, se sei giovane, non puoi "lamentarti" o esprimere la tua opinione liberamente (altrimenti passi per il classico della nuova generazione che non ha voglia di fare sacrifici). Nel "posto fisso" almeno hai maggior sicurezza che non fai quel tipo di orari e puoi crearti una vita fuori. E puoi anche dire la tua in modo tranquillo, perché l'opinione degli altri conta meno (è "fisso" perché ti cacciano solo se fai belinate pazzesche, mica perché ti lamenti).
Morale: avevano ragione i nonni
Ma in Italia la maggior parte sono micro imprese,non sono grosse,quindi se vai a lavorare come dipendente in un settore non "pubblico" pure se qualificato/laureato spesso lavori tanto e senza garanzie.
Il fatto è che nella vita devi sempre fare un qualsiasi tipo di rinunciare per arrivare al tuo obiettivo. Da Dipende si hanno certi sacrifici e da imprenditore altri ancora. Sta alla persona come soggetto riuscire a capire quali sono le precedenze di cui ha bisogno. Ci sono persone che lavorano 4 ore al giorno, prendo 4 soldi e non gli importa, perché magari preferisco passare il tempo nei suoi hobby o dedicarlo alla famiglia per esempio. Tutti hanno dei valori differenti
Monty potrebbe fare i video anche in 360p, con qualsiasi formato.... quando il contenuto la fa da padrona.... niente ha più importanza! Grandissimo 🎙💜
I 10 minuti più onesti e chiari che abbia mai ascoltato su questo argomento. Molto Bravo!
10 minuti di fuffa... Vai a portarlo in banca questo video e vedi se ti danno un mutuo in base alle sue idee...nel nostro sistema stato italiano, quello che conta è il posto stabile e indeterminato, altrimenti ti ridono in faccia se chiedi qualsiasi cosa in qualsiasi banca.
@@piano779 hahahahahahhaha
@@piano779 cavati il prosciutto davanti agli occhi, non te ne pentirai. 😜
@@staytriki forse siete voi che avete le fette di prosciutto negli occhi e non vedete la società reale in cui viviamo... Poi chiaramente le eccezioni ci sono, ma la maggior parte della gente vive una realtà ben diversa da quella che descrive Montemagno.
@@piano779 purtroppo oramai mi sono accorto molto bene nella società in cui viviamo, una società che ti sopprime e esalta la negatività delle cose perché ti vogliono debole e con 0 spirito di iniziativa.
Se vuoi qualcosa di grande devi farti il culo non c'è scampo, ma non mi venite a dire nel 2021 che se fai tanti soldi e arrivi alla vita dei tuoi sogni è merito del culo o perché sei nato sotto una buona stella perché sono tutte cagate
Per me non è un problema culturale ma la mancanza di una degna alternativa al posto fisso. Quando abolirono l'art 18 si diceva: il posto fisso non esiste più, dovremo abituarci a cambiare tanti lavori nel corso della vita. Che se fossero lavori degni di essere chiamati tali,ci si potrebbe anche stare. La verità è tutt'altra: se perdi il lavoro non lo ritrovi subito,poi se lo perdi a 50anni sei finito; puoi cambiare tanti lavori, ma se ti accontenti di lavoro al super, fast food, rider et similia. Tutti lavori questi in cui non sei altro che uno schiavo senza diritti, paga da fame e nemmeno il tempo libero per farti una passeggiata.
Io con i vari lavori di merda che ho fatto in tutti questi anni (dal 2013) se penso a quanti soldi non ho guadagnato per via di capi disonesti mi viene solo da piangere...posto fisso, non pervenuto.
Proviamo ad entrare in una banca e chiedere qualcosa senza una busta paga. Facciamogli vedere questo ( bellissimo ) video di Monti al direttore , chissà cosa direbbe !
Direbbe che ci si può pulire il culo con queste belle parole, ecco cosa direbbe.
Ma qui sono tutti fenomeni, guardano i like e fanno i detentori della verità
Senza contratto fisso nn ti danno manco un telefono a rate
Insomma...se fai le cose per bene e ai la testa apposto no avrai mai bisogno di una banca, tutti imprenditori che li conosco non hanno bisogno di una banca
Il problema non è volere il lavoro fisso, il problema è che gli italiani vogliono il posto fisso, ma non il LAVORO 🤣🤣.
Bella! 🤣🤣🤣
Infatti dovrebbero chiamarlo stipendio fisso
Infatti l’italiano ama il reddito di cittadinanza!
😂😂😂😂😂😂
Esistono i concorsi... questo è il problema.
Tutte belle parole ma alla fine quando vai in banca per un prestito o un mutuo, se hai un “posto fisso” pubblico o magari privato ( grande impresa), ti si aprono le porte. Questo è un dato di fatto, il resto è aria fritta..
Esattamente! 10 minuti di fuffa che non corrispondono per niente alla realtà di molte persone... Io ho un posto fisso statale da 10 anni e sto da dio, i miei amici che hanno un precario vivono di merda, questa è la realtà, a me hanno dato un mutuo a loro gli ridono in faccia, questa è la verità.
@@piano779 ps: lavoro in banca..
Io cerco solo un lavoro che mi lasci tempo libero, per poter fare ciò che amo, suonare il piano, usare quei soldi per realizzare il mio sogno, per ciò che voglio davvero, essere un musicista.
Quindi forse non cerco nemmeno un lavoro, cerco il mezzo economico per raggiungerlo ,investire su me stesso e guadagnare facendo ciò che mi piace, solo così posso sentirmi libero in un mondo opprimente.
bravo
Bravo la stessa cosa vale per me, fare un lavoro che mi permetta di avere tempo a disposizione per allenarmi quasi tutti i giorni
Condivido
Ciao posso chiederti l' amicizia
👏🏽👏🏽
La seguo perché la stimo quando affronta tematiche riguardanti il marketing. Ma per favore non tratti più tematiche così importanti. Io come lei vivo in Inghilterra. Posto fisso:tempo indeterminato, ferie, malattia, giuste ore di lavoro, ottime garanzie per un mutuo, tanto tempo e/o energie da dedicare a qualsiasi hobby una persona può desiderare di fare. Quindi continui a parlare di marketing che la vita è davvero dura per chi lavora nel privato. Ovunque!
"c ha più fi**a lui di bred pitt" MUORO!!! Comunque sia ....Non bisogna smettere mai di fare ciò che ci fà brillare gli occhi...e poi saremo come il postino di Brighton
il vero lusso dei nostri tempi e' avere tempo libero. Per te. Per fare cio' che vuoi. Per realizzare progetti (si anche quei famosi progetti ed obiettivi di cui qui si parla molto). La vita non sara' mica accatastare soldi su soldi spero (e per spenderli quando tra l'altro?).
Posso dire la mia? Sono un dipendente pubblico, ho firmato l’indeterminato a 25 anni a seguito del primo e unico concorso a cui ho partecipato e superato grazie agli studi che ho fatto. Quando ho iniziato giurisprudenza di certo non pensavo al “posto fisso”, volevo fare l’avvocato come i miei cugini. Ma poi si è presentata questa possibilità e sai cosa ti dico? Che sono proprio contenta di avere uno stipendio, specialmente in questo tragico momento per tanti lavoratori, di lavorare in un settore molto interessante, di avere dei colleghi con cui mi trovo bene e che non hanno avuto remore ad istruirmi. Leviamoci questo ideale che il posto fisso sia il male della società...
Sei il commento che avevo bisogno di leggere, sono in procinto di fare la stessa scelta!
Sono d'accordo.
Purtroppo oggi sta prendendo sempre più piede la mentalità "la vita è una", quindi bisogna trovare a tutti i costi il lavoro dei propri sogni, e quando si parla di lavoro dei sogni si va sempre a pensare a lavori particolari se non inesistenti. Il "posto fisso" nella P.A. viene ancora stigmatizzato, quando in realtà il lavoro dei sogni di una persona può benissimo essere un lavoro nella P.A. per diverse ragioni, sia per passione sia per via della stabilità economica che garantisce. Io per esempio ho la priorità di vivere da solo, per questo motivo ho deciso di studiare e impegnarmi per partecipare ai concorsi, se stessi qua a cercare di capire qual è il lavoro dei mie sogni arriverei all'indipendenza a 40 anni!
NEL SETTORE PRIVATO NON SI TROVA UN САZZО!!!!!!!
@@si-qf7er ben detto ,si è tentati di buttarsi nel pubblico perché il privato offre ben poco. Io ad esempio mi sto laureando e poi farò la magistrale. terminato mi piacerebbe lavorare nel privato ma se dovessi vincere un concorso pubblico prenderei l'opportunità al volo, perché lavorare sotto lo Stato mi da garanzie che il privato non è in grado di darmi. Purtroppo se continua così anche qui al Nord scoppieranno casi tipicamente meridionali di comuni che hanno un esercito di statali per contenere la disoccupazione. Mi sarebbe piaciuto dedicarmi all'insegnamento in ambito privato (anche perché nella scuola pubblica ti fanno fare anni di precariato girando l'Italia come una trottola, quale sia il senso non l'ho ancora capito) ma per come è messa la situazione attuale il gioco non vale la candela. E ripeto, lo dice uno che per il percorso che sta facendo sta accumulando i requisiti per un concorso nella P.A. Mio fratello invece sta facendo un percorso completamente diverso e le possibilità quindi sono 2 : fare il dipendente con turni assurdi e paghe da vomito oppure mettersi in proprio. Ma quest'ultima scelta è resa impossibile dallo Stato che solo per un insegna ti chiede l'impossibile.
Io ho un’ottica diversa, per me vige la famosa frase: si lavora per campare o si campa per lavorare? Lo so che chi ha trovato il lavoro dei propri sogni é felice è tutto il resto, ma se poi devi stare lì 12/14 ore al giorno e non dedicarti mai alla famiglia e agli amici che vita ti rimane. Arrivi a 70 anni e ti guardi indietro e cosa hai in tasca oltre ai soldi? Preferisco lavorare 8 ore al giorno con un lavoro che nn mi fa impazzire per poi passare con famiglia e amici molto più tempo libero, fare viaggi e godermi la vita. Che poi alla fine il lavoro non è il mezzo che abbiamo per goderci la vita?
Concordo.... da un paio di anni ha preso piega questa propaganda neoliberista e capitalista del fare i bigmoney a tutti i costi... dei 10k al mese...ma non si può vivere dignitosamente con lo stipendio da dipendente? ? Una vita serena non é meritevole?
@@FrancescaFrachi io a forza di cercare il "lavoro dei sogni" vivo ancora con i miei, non posso permettermi un viaggio o un hobby... io dico piedi per terra fare una cosa che un po ti piace certo ma non cercare a tutti costi il lavoro dei sogni perché ti bruci gli anni ad annaspare quando puoi vivere una vita serena e dedicarti a degli hobbies amici viaggi
Da EX-dirigente della pubblica amministrazione italiana, dopo aver trascorso tanti anni al servizio dei cittadini, penso che se anche solo un terzo dei circa 3,2 milioni di dipendenti pubblici italiani si impegnasse come in altre nazioni (che non elenco nemmeno), soprattutto nel sud della nazione, la popolazione non verserebbe in condizioni tali da bramare "il posto fisso", ormai diventato per molti sinonimo non tanto di sicurezza, quanto piuttosto di fancazzismo e di stipendio facile in perfetto stile comunista: se ti impegni o vegeti sulla sedia, il salario è sempre quello... per non parlare di certificati medici, legge 104 ed altri (in principio giusti) strumenti utilizzati in maniera impropria.
E anche questo è vero. Chi lavora per lo stato deve lavorare il giusto però, mica ammazzarsi di lavoro come nel privato
Scusa, hai iniziato bene ma poi ti sei contraddetto a mio modo di vedere.
Hai iniziato dicendo "ognuno ha le sue aspirazioni e per ognuno il lavoro significa una cosa diversa" e poi hai concluso dicendo "meglio morire in piedi che vivere in ginocchio" come se l'unico modo per sentirsi liberi fosse non avere il posto fisso.
Che poi trovo a dir poco insensata tutta sta guerra tra posto fisso e non: la guerra si dovrebbe fare tra chi lavora e chi no, tra chi paga le tasse e chi no.
montemagno disprezza chi vuole sistemarsi per la vita
Paradossalmente però sono proprio quelli che hanno il posto fisso a pagare di sicuro le tasse proprio perché sono dipendenti e hanno una trattenuta mensile mentre chi lavora in proprio non sempre dichiara tutto il suo guadagno.
@@FrancescaFrachi sicuramente. Dicevo solo che se c'è da prendersela con qualcuno bisogna prendersela con chi lucra non pagando le tasse, ma per il resto ognuno ha il diritto di fare tutto quello che gli pare.
@@FrancescaFrachi però per capire il lavoro giusto per se bisogna cambiarne un po' di lavori perché a volte un'attività che pensavi ti piacesse quando la fai è un'inferno e fare un lavoro che non piace ti avvelena il sangue ogni giorno
Vero.
Nel mondo anglosassone però c'è un sistema di recruiting e formazione e soprattutto di ACCESSO al mercato del lavoro che in Italia non esiste. Se fai il fioraio per 3 anni e dopo 8 di fonderia vuoi tornare a fare il fioraio nessuno ti chiede il perchè, come non chiedono ai colloqui ad una donna se ha intenzione di avere figli.
50 ann lavoro da quando ne ho 27 e di questi me ne sono fatto 15 con contratti 6 mesi=stipendio fisso nel senso che non cresce mai.
Davvero molto carino il modo in cui fai capire che effettivamente se sei un imprenditore non sei obbligatoriamente meglio degli altri
Ci voleva un video di 10 minuti per spiegare questo concetto in effetti
Tante parole per non dire un cazzo...
Amo il mio lavoro e mi sono impegnata tanto per avere il 'posto fisso', ho mangiato montagne di kakka quando ero precaria, e riuscire a stabilizzarmi (con regolare concorso pubblico e nessun calcio nel sedere) mi ha dato tanta serenità in più...in quel periodo è uscito Quo vado, e me lo sono goduta come nessuno credo...qui in Italia è un lusso avere una stabilità economica, io sono felice cosi: amo il mio lavoro, sono stata brava ad impegnarmi e fortunata anche ad averlo ottenuto dopo tanti anni. Il lavoro comunque l'ho sempre considerato un mezzo per permettermi di VIVERE
NEL SETTORE PRIVATO NON C'È UN САZZО!!!!!!!!!!!!
Voglio dire una cosa riguardo a questo. Ho lavorato come parrucchiere per 11 anni di cui 9 nello stesso negozio con contratto indeterminato. In pieno periodo covid ho dato le dimissioni per andare a lavorare (con grande botta di fortuna) alla scuola di formazione per parrucchieri dopo numerosi invii di CV. Ora il mio contratto è a termine e spero che mi venga rinnovato ovviamente ma sai una cosa monty? Non sono mai stato così felice! Esco di casa felice di stare con ragazzi e poter essere una guida per loro nell'inserimento nel mondo del lavoro che amo e non esagero quando dico che questa occasione mi ha davvero dato uno scopo nella vita! Spero davvero che ogni persona al mondo possa trovare la felicità a livello lavorativo che ho trovato io.
ok sono contento per lei ! Spero che sia ancora così felice tra un paio d'anni, vorrà dire che le avranno rinnovato il contratto
@@tommyzane ecco che arriva il troll di turno. Applauso
Nella vita bisogna saper cogliere le occasioni e rischiare, in bocca al lupo Marco!
Non sono solito commentare, ma hai detto una grande verità! La penso proprio come te... otttimo video! Grande
Quante verità Marco! Io a 25 anni ho capito quanto la mia aspirazione lavorativa non fosse ciò che sognavo ma che era stata condizionata dal posto fisso.
Condizionata,ma non del tutto!
Questo anche grazie a te.
Aspè aspè aspè Monty. Facciamo però le giuste distinzioni. Il posto fisso (che di solito è generalmente inquadrato nel settore della Pubblica amministrazione) ti garantisce orari umani, ferie, malattie, tredicesime e cazzi vari, con uno stipendio decente e "garantito". Il restante dei lavori (quelli che non richiedono lauree, dottorati, o abilità imprenditoriali) hanno orari infiniti, ferie boh, malattia what?, stipendi da fame, paracadute nulli. È ovvio che, alla fine, si ripieghi sul miraggio del posto fisso. In Inghilterra, io ci ho vissuto e lavorato, anche a Brighton, hanno una cultura differente del lavoro e puoi tranquillamente vivere facendo il commesso in un negozio visto che gli orari, i giorni off, etc sono da esseri umani. La prima volta che ho lavorato in Kent, alla Marriott, lavoravo 39 ore settimanali, prendevo 1200sterline, 2 giorni liberi a settimana, e facevo il commis di cucina. In Italia una roba del genere non esiste.
Perchè il problema è che la banche ...i mutui... una macchina ... te li danno solo se hai un tempo indeterminato..... e se stai male ? O rimani incinta ? Ciao a casa! Non è solo paura e mancanza di fiducia.
Beh, li il problema è alla base, te non dovresti comprare casa con un mutuo basandosi solo sugli introiti che hai dal tuo lavoro, perché perso quello, perdi tutto
E beh, mettici anche che oltre che perdere casa e lavoro, ti troverai pure indebitata fino al collo
"Il fissismo"..roba da accademia della crusca! Montemagno, condivido pienamente 👍.
Complimenti Monty , sempre sul pezzo in un unico accordo melodico.
Grandissimo 🔝🔝🔝🔝
ormai non lo sogno più. come ho perso le speranze di mettere su famiglia.
Il posto fisso in Italia ha senso perché c'è un mercato del lavoro bloccato. Se oggi perdo il lavoro e voglio ricollocarmi, per quanto valido, rischio di finire la naspi e non aver ancora trovato niente
Ha spiegato nel video i 3 motivi per i quali il mercato del lavoro è bloccato
@@lauretta90100 si infatti non ha portato soluzioni, perché dovresti riformare un paese per risolvere questo problema. Detto questo rimango della mia idea, in Italia l'alternativa al posto fisso è il fallimento, infatti lui da buon imprenditore se ne è andato in UK
Il posto fisso è una prerogativa per mettere le basi e fare una famiglia, in un paese poco dinamico come l'Italia direi che è fondamentale. Con la scusa della flessibilità abbiamo sempre peggiorato le condizioni lavorative ed i diritti dell'individuo. Una persona dovrebbe poter cambiare lavoro spesso per scelta sua personale perché gli si presentano periodicamente diverse opportunità... Un discorso del genere al giorno d'oggi serve solo a spianare la strada agli speculatori. L'economia va male perché il lavoro è sempre più precariato a vantaggio di pochi che si arricchiscono. Il diktat per un rilancio sociale stabile dovrebbe essere proprio la STABILITÀ.
Io non voglio il posto fisso, ho un ambizione mooooolto più grande e difficile, ridurre al minimo le rotture di cogl...!😂
@@pelobiancopelo1629 no vabbè, io la penso un pò diversamente, lavorare secondo come non mi dispiace, non mi interessa diventare ultra ricco, ho semplicemente altre priorità xD
@@FrancescaFrachi sono fatto così, mi piace sognare! xD
Stavo aspettando un video esplosivo Marco, sai ti seguivo vermamente da tanto e ho detto voglio vedere Monty quando mi sorprenderà. Lo hai fatto meravigliosamente con questo video. Grazie davvero col tuo modo di fare, sei una botta di consapevolezza per tutti, sopratutto per noi ragazzi, dove la maggior parte dorme e non sapendo bene ancora cosa fare o si parcheggia all'università o cerca lo stipendio con questo posto fisso, ah questo Paese sarà abitato solo da pecore da qui a un paio di anni. Sveglia ognuno abbia il coraggio di inseguire i propri sogni con maturità e consapevolezza😉🔥❤️
mica vogliono tutti lavorare h24, c'è gente che vuole anche godersi la vita
@@tommyzane quando trasformi il lavoro nella tua più grande motivazione di vita non lavorerai mai fidati😉
@@antoniobosco3584 si!!come no!!! Se lavori 14 ore al giorno facendo quello che ti piace,stai lavorando!
E questo comporta un peso psicologico non indifferente anche se ti piace.
Si spera sempre che nel medio lungo periodo guadagnerai bene perché sennò diventa una schiavitù mascherata
Io credo che la questione sia un pelino più complessa, specie se vivi nel quartiere zen di Palermo con la mafia sul collo e non a Brighton.
Allora prendi soldi e scappa da li
@@blackfire1454ok mo' me lo segno.
@@ventus68 ok.
Non sei bloccato da muri di confine...io ho vissuto la povertà estrema e in una famiglia distrutta....50€ di biglietto piú qualche soldo per vivere due settimane (gli stipendi sono settimanali in UK) e sono andato via...ho trovato lavoro in tre giorni... sapevo già dal secondo che mi sarebbe arrivato.
In Inghilterra ti serve solo essere in regola e li ti aiuta parecchio,la lingua?ci sono tantissimi italiani lì e bilingue.
@@the_italian_warrior sarebbe un discorso lungo. La povertà non è così importante se vivi nella parte giusta del pianeta. Anzi a volte molti figli di persone ricche si trovano peggio in questo mondo competitivo di persone nate da famiglie modeste. Pero' se nasci in una zona dove a tredici anni vieni arruolato con soldi facili dalla criminalità...e lo fai per avere l'Iphone o le scarpe di marca poi da quell'ambiente non ne esci più senza un aiuto. Te lo dico perché dai miei quindici anni ho vissuto in una casa famiglia dopo la morte di mio padre e ho visto una certa umanità che di solito le persone normali non hanno modo di incontrare. Quelli lì sono condannati se non interviene quella parola che a molti da' fastidio ma che a me piace ovvero lo Stato. Ma..i ma si sprecano. E' un discorso alla Gattopardo lo so..ma purtroppo in certe zone e' così.
Ogni volta che penso a questo canale che ho creato da poco mi sento felice, mi ricordo che sto facendo ciò che voglio, di continuare con i miei sogni, sono ancora piccolino ma credo di avere tanta voglia di fare, so che per il futuro non vorrò mai un posto fisso, voglio essere indipendente, darmi da fare...Grazie zio monty per questo video
ok, assumitene oneri e onori
@@tommyzane certamente
In questo tipo di discussione credo che la risposta giusta sia "dipende". Ci sono dipendenti che guadagnano anche bene, e imprenditori che fanno fatica, e viceversa. Bisogna vedere situazione per situazione. Non sempre chi fa il dipendente vive "in ginocchio" e chi fa l'imprenditore vive "in piedi".
Monty, solo spogliarelliste non è il mondo reale, si chiama Paradiso
Che tristezza sto paese ... grazie monty come sempre perché le tue parole mostrano sempre una verità celata ai più e un apertura mentale incredibile
Condivido pienamente, io non sono uno da posto fisso se non fosse che senza non ti viene concesso ne un prestito ne un mutuo.
Penso che cambiare lavoro ogni tot anni aiuti tantissimo se poi si riesce a vedere più settori tanto meglio, cambiare finché non si trova il lavoro che ti da soddisfazione (naturalmente con i alti e bassi che comporta).
Bisognerebbe dirlo a chi affitta case, che senza un posto fisso non ti mostrano nemmeno una stanza.
Quanta verità
ovvio che sia cosi',un posto fisso ti da la possibilita' di vivere e gli imprenditori di oggi sono per la maggior parte falliti e con le pezze al culo.
Ho sempre avuto paura del posto fisso. La mentalità è comunque dura a morire, anche all'interno della stessa azienda se sei una persona versatile che cambia mansioni sei vista in modo negativo (non in tutte, ma ancora non ho trovato mentalità più aperte). Io in 12 anni avevo esperienza di 4 uffici, e mi hanno indicato come più preferibile essere come un povero collega tristissimo che faceva lo stesso ruolo, nello stesso ufficio, con lo stesso capo da ben 25 anni. Praticamente domani va in pensione e non ha mai cambiato.
Timbrare i permessi di caccia e pesca
😂😂😂😉
Ma sbaglio o questo è un video vecchio?
Ovviamente si parla di Pubblica Amministrazione senza saperne pressoché nulla. La concezione di posto fisso così come descritta era negli anni 90... adesso e’ completamente diversa: dalle modalità di assunzione, alla carriera e a chi ci lavora che nella maggior parte delle volte non sono dipendenti comunali. Molto meglio fare l’imprenditore, magari vendere qualsiasi prodotto di cui non si capisce nulla e guadagnare. Lavorare per la Pa non è per tutti oggi.
Cioè, in pratica sta dicendo che chi fa un lavoro che potremmo considerare "umile", è semplicemente una persona che si accontenta o ho capito male io ?! Come si fa a non considerare il fatto di vivere in una società in cui, il lavoro è sempre più precario ed instabile, il potere d'acquisto e lo stato sociale sono in fase di reflusso da decenni, la disoccupazione è dilagante, tanto da meravigliarsi o addirittura arrivare ad indignarsi, se gli italiani provano a cercare sicurezza economica (ed anche sociale), attraverso il cosiddetto "posto fisso", che non è altro che un lavoro, presumibilmente, più stabile di altri??
Per non parlare del fatto che non c'è nessun accenno alle opportunità, che non sono uniformemente distribuite nella nostra società, forse non tutti se ne sono accorti.
Solita vecchia mentalità piccolo-borghese
Hai ragione, anche io da quando ho 5 anni anche io che mi dicono che "c'è la crisi"!
La crisi in Italia è da una vita che lo sentiamo dire che c’è, quindi proprio per questo chi ha idee in proprio è giusto che ci provi subito piuttosto che aspettare una fantomatica ripresa economica che probabilmente non arriva mai.
Quanta apertura mentale in dieci minuti, complimenti 😊
Il lavoro sicuro non è il contratto a tempo indeterminato... ma il posto comunale, provinciale,regionale,statale o parastale...😉 prova a parlare con una persona che lavora in una multinazionale a qualunque livello e un impiegato comunale e coglierai l'importante differenza.
pubblico vs privato
comodità vs lavoratore spremuto
Non facciamo generalismi, ci sono aziende private che offrono lavoro senza sfruttamento e danno benefit assieme ad una giusta busta paga
anni fa ho vinto concorso pubblico in italia con stipendio nella media e posto fisso, lavorato pochi anni e poi lasciato il bel paese per aprire la mia attività in polonia.
Tutti pensavano fossi fuori di testa, ora sto 100 volte meglio mentalmente ed economicamente, ignorate tutti
sono contento per lei, ma è una eccezione. Il 99% delle persone sta benissimo così, nella sua ex situazione
@@tommyzane Non stanno bene, ma c'è un'avversione collettiva al rischio d'impresa come ha già detto la persona nel video, basta leggere i commenti.
In un paese dove una persona viene inculcata con l'idea che un posto di lavoro statale sia il traguardo finale della vita, si crea la situazione che abbiamo in Italia.
Pochi datori di lavoro che hanno ereditato aziende da chi si è dato da fare durante il periodo d'oro, ma non sanno come gestirle e sfruttano i dipendenti perché hanno bisogno di lavorare.
In Polonia le uniche persone che si propongono per posti di lavoro statali sono le persone che non hanno nessuna skill desiderabile nel mondo del lavoro alla ricerca di un modo per campare, e così anche per tutti i paesi con un'economia stabile
Giustissimo ne parlavo giusto ieri di tutto ciò ... grande, tutto verissimo 🤣😅
Il posto fisso lo si disidera per avere la sicurezza di mettere in tavola un piatto di pasta per la propria famiglia, non ci vedo nulla di male.
Un po' scarsina come mentalità non credi?!
@@staytriki No, se sei giovane ovviamente puoi puntare a qualcosa in più, se hai già una famiglia è lecito ragionare così
@@staytriki no, non credo proprio. Credo che tutti i lavori onesti siano dignitosi e rispettabili. Se uno desidera avere un posto fisso e fare per 40 anni il panettiere, il commesso al supermercato, il cameriere o qualsiasi altro lavoro "comune" ha la stessa dignità di uno che studia e si mette a fare qualche lavoro in proprio.
A me non importerebbe nulla del posto fisso, anzi mi mette ansia l'idea di dover fare lo stesso lavoro per tutta la vita, se non fosse che senza contratto di lavoro a tempo indeterminato non puoi fare assolutamente nulla. Puoi avere da parte tutti i soldi che vuoi, ma non ti lasciano aprire mutui o finanziamenti, non ti vogliono nemmeno affittare un appartamento.... In Italia sono tutti fissati col posto fisso perché senza hai le mani legate.
Esatto, se vogliono cambiare il sistema deve essere cambiato per tutti..
Infatti il contratto a tempo indeterminato è da stracciare.... esattamente come accade nelle economie più potenti del mondo Usa,Canada, Svizzera.....chi è causa del suo male pianga se stesso ..
@@diegoarmandomaradona5855 Si è dimenticato di nominare anche la Cina, perchè l'imponte è essere una economia forte, vero? Non avere qualità della vita... noi dobbiamo copiare chi ha l'economia forte, perchè se l'economia forte allora è un bene. Siamo tutti felici.
Ma per favore
E sa una cosa? Scommetto che lei parla così perchè non lo ha nemmeno mai fiutato un contratto a tempo indeterminato, perchè se ce lo avesse, mi toccherebbe dirle che è un grande ipocrita.
Inizi lei a stracciare il suo
Rendiamoci ancora più flessibili, stracciamo anche quelle determinati, a che diavolo servono, facciamoci tutti imprenditori di noi stessi a partita IVA. Perchè no?
Se crede che giovi alla economia, e la qualità della vita non importa, facciamo così
ULISSE lei giudica senza conoscere , non dimostra molta intelligenza ... io il contratto lo avevo e lo stracciato per qualcosa di molto migliore... p.s. Le economie forti non le piacciono ? Non si lamenti se i suoi figli devono fare le valigie e andare a lavorare in altri paesi ...Qualità della vita? Metta il naso fuori dal paese più spesso .. mi dia retta... il problema in Italia è la gente con la sua mentalità ... tutti però poi si lamentano.. tipico comportamento da persone mentalmente disturbate ..
@@diegoarmandomaradona5855 Per qualcosa di molto migliore che cosa intende? Perchè se è una cosa che le piace okay, e se ci riesce a vivere sono contento per lei, ma altrimenti non lo avrebbe mai stracciato un contratto a tempo indeterminato. Potrà non piacerle il lavoro, ma le permette un mutuo, delle rate, lo stipendio ogni mese per la famiglia, soldi per i suoi hobby che non è riuscito a tramutare in lavoro ecc
La qualità della vita conta eccome, quando la smetterete di vedere il PIL come un Dio ma guarderete la qualità della vita. L'America è un paese ridicolo altro che un grande paese, sanità non garantita, pochi ammortizzatori sociali, fortissima disuguaglianza sociale. Sarebbe questo il modello da imitare? Non parliamo del loro approccio al consumismo che demolisce il pianeta prima di loro stessi.
Il naso fuori dall'Italia l'ho messo, ma è comoda parlare sempre di mettere il naso al nord Europa, mettete il naso anche al sud del mediterraneo, in sud america, in Asia
Anche Nord America
L'Italia avrà i suoi problemi, e ci sono società che funzionano meglio, ma rimane un paradiso in terra se confrontata con tutto il mondo.
Siamo al ridico a dire he bisognerebb stracciare i contratti a tempo indeterminato, dopo tutte le lotte per i diritti che abbiamo fatto.
Vada davvero nel resto del mondo, dove i contratti a tempo indeterminato non hanno bisogno di stracciarli perchè non sanno nemmeno che cosa sono, e mi dica come stanno.
Vuole vivere alla giornata o fare l'imprenditore? Ben venga, grazie a lei i dipendenti lavorano, ma dire che la stabilità è da abolire per tutti, è ridicolo. Lei non sa di cosa sta parlando.
Ogni tanto esci con questi video che fanno morire dal ridere e spiegano molto bene.Bravo veramente, bel video.
quanto avevo bisogno di questo video! grazie!
Io quando abitavo in Italia avrei voluto entrare in polizia...
Non per il posto fisso, ma per rendermi utile alla collettività, avventura, girare per la nazione.
Poi la vita mi ha portato altrove e sinceramente del posto fisso ora non me ne frega niente...ho cambiato nazione, perché dovrei aver paura di cambiare lavoro?
ANCHE IO VOLEVO ENTRARE IN POLIZIA, MA NON SON RIUSCITA A SUPERARE NESSUN CONCORSO, САZZО
A me fondamentalmente piace molto cambiare. Tuttavia dopo anni nel mondo del lavoro ti accorgi che piú passano gli anni e meno puoi cambiare. In piú raggiunta una certa etá vieni considerato da buttare. Non é che tutti poi a 50 anni riescono a mettersi a fare gli imprenditori; questo é un processo lungo che non può essere fatto da tutti. Quindi ci sono molte persone che vorrebbero fare molto ma purtroppo diventiamo tutti vecchi...se a 50 anni avessi l'aspetto che avevo a 20 beh allora chi se ne frega della "sicurezza"...Questa é una cosa veramente complessa. Concordo sul fatto che in Italia c'é bisogno di cambiare mentalità.
Grande discorso!!!! Concordo!!!!
io per esempio dopo 6 anni di partita iva mi son rotto i coglioni di non sapere cosa mi entra dalla porta. di non avere contrinuità. a questo punto preferisco un contratto da dipendente, faccio le stesse cose e tutti i cazzi son degli altri. ci sta! bon!. Tutto giusto quello che dici ma io ho mille interessi che vorrei seguire. e non voglio occupare le mie giornate a scervellarmi a come far quadrare i conti e perdere il mio tempo libero a pensare al lavoro.
Io vorrei sono essere pagato il giusto (sono Custode Museale) e qui non dipende solo da te ma anche da chi decide gli stipendi medi a livello nazionale, sia che sia "posto fisso e sicuro" o che sia "lavoro precario, variabile, incerto". E vorrei essere pagato il giusto non per altro, ma se devo essere solo un Numero, carne da macello per questa società, allora che sia un numero importante.
E poi, non si vive per lavorare, ma si lavora per vivere.
Ripeto e quindi, vorrei essere pagato il giusto per poter vivere e non sopravvivere.
Come la stragrande maggioranza credo, io faccio due/tre lavori. E mi sta bene così perché l'ho scelto io, sono consapevole e non può essere altrimenti.
Sono d'accordo con Monte, alla fin fine credo che in realtà non vogliamo il posto FISSO, ma vorremmo uno STIPENDIO FISSO (vedi STABILE, COSTANTE). Che è ben diverso. Ma alla fin fine devi essere TE che devi essere COSTANTE nel cercarlo, e vivere la tua vita cercando nel realizzarti! Ovvero sbatterti, quindi di sicuro non esiste nulla. Tranne solo una cosa: la propria consapevolezza e perseveranza.
Il lavoro sicuro sicuro non esiste. Come ha detto Montemagno, l'azienda per cui lavori potrebbe cadere oggi come domani, e tu rimarrai senza lavoro. Preferisco rischiare, fare un lavoro che mi soddisfi nonostante le difficoltà e tutto, piuttosto che il posto fisso e sprecare ore della mia vita a fare qualcosa che odio.
Ma vuoi mettere il posto fisso ..... puoi dedicarti alla lettura, al sesso, allo sport, ecc non devi barattare nulla è un privilegio e basta, se vuoi puoi anche rubare che è l'attività imprenditoriale a più alto valore aggiunto, parli senza sapere: i posti fissi sono la nobiltà in tutti i sensi.....
@@matteos9783 Il mio commento era paradossale nel senso che il posto fisso in Itaia non è lavoro ma condizione d privilegio. Magari poi ti realizzi nel secondo lavoro o in altre cose. Qua siamo a chi ha labbonamento gratis in palestra a vita e con tutti i benefit e poi decide se fare palestra o andare a nuoto
si ma una bella intervista con Flavio Ferrari Zumbini? personaggio fantastico, e un intervista a lui fatta da te sarebbe epica!!
Non so come attirare la tua attenzione in meno di 5 secondi, quindi boom eccoci qua...
Solo alcuni capiranno
Ciao Marco,
Ci sono posti fissi di tanti tipi, ma soprattutto lavoratori di tanti tipi... Purtroppo nei miei 44 anni ho incontrato solo un 10% di docenti validi (che devo ringraziare) entusiasti, competenti, creativi e disponibili, contro un 90% di docenti "scalda sedie" (stessa cosa percentuale per gli impiegati del Comune della mia città 90% di nullafacenti contro un 10% di lavoratori) però purtroppo Banche e Agenzie Immobiliari tendono a trattare l'impiegato a tempo indeterminato molto meglio di un imprenditore, se non hai la busta paga, ti chiedono un garante.
Forse perché all'estero i Lavoratori (IN OGNI SETTORE) sono piú tutelati che qui in Italia?
Bravo Marco, lucido e chiaro!
Montemagno, credo che il motivo per il quale il 90% degli italiani sogni il posto fisso sia spiegato benissimo al minuto 7:50. Mi sono abilitato come geometra una settimana fa e ho il terrore di aprire la mia posizione lavorativa a causa delle esorbitanti tasse che devo cominciare a pagare soltanto per la posizione lavorativa in sè. Non mi spaventa il lavoro, mi spaventa guardare il mio conto in banca a fine anno, dopo aver pagato tutte le tasse; mi spaventa farmi il cosiddetto "mazzo" e non avere il giusto tornaconto. E' per questo che "sogniamo" il posto fisso, me in primis!
Siamo arrivati nel 2020? Video riciclato 😬
Comunque è un punto di vista, ognuno ha il suo.
La mia passione è insegnare, lo faccio da anni ma non ho un posto fisso. Se lo avessi non mi sentirei un fallito.
In realtà senza un posto sicuro in Italia, non ti puoi comprare una macchina o una casa, cose basilari per avere un’esistenza quantomeno decente.
Da infermiere ti dico che ho dovuto fare non so quanti concorsi per poter entrare in un ospedale pubblico con un contratto decente. Poi è arrivato il Covid...e mi sono ritrovato sommerso di chiamate. Che amarezza :D
Mi togli una curiosità?
ma è vero che in ospedale tra chi ci lavora (infermieri, oss, medici) c'è molta tensione sessuale e scappano spesso avventure focose e storielle clandestine? a fare turni di notte sempre insieme si perde facilmente la bussola...mi hanno detto che ve la spassate eheh
@@hey6837 immagino, senza offesa, che la tua considerazione di noi infermieri sia pari a quella di Lino Banfi con la Fenech ("l'infermiera di notte vuole solo fotte'") ed il fatto che io per fare quello che faccio abbia preso laurea master vari e specialistica passa subito in secondo piano. La tensione sessuale credo si possa sviluppare in qualsiasi ambiente lavorativo, non solo in ospedale..mi sa che ti hanno detto male, noi di notte ce la spassiamo a curare le persone, i pazienti covid in particolare sto periodo..complimenti per lo spessore del commento. :)
@@emanuelemarchione4532 perdonami ma perché non rispondi e basta ?
Non è che se durante i turni di notte ci scappa qualche scopata vuol dire non essere professionali o avere meno cura del paziente..
Posso capire che stando chiusi in ospedale "l'occasione fa l'uomo ladro" e non mi stupirei
@@phazon69 a me non é mai capitato. Sarò sfigato io..
@@emanuelemarchione4532 ma tu l'hai notato dove lavori tu?
Uuuuuuuu!!! Che video scomodo che hai pubblicato, pioveranno commenti! 🤣 Cmq bravo, hai fatto bene! 😉😉😉
Quando sei interinale da 20 anni come me il posto fisso è una sicurezza mentale...vabbè andiamo avanti
torna a imparare qualcosa in più e alzerai il livello dei tuoi contratti, sia economicamente che in sicurezza
@@tommyzane pensi che fare corsi di due giorni o di 40 ore serva ad imparare qualcosa?pensi che qualcuno a 40 o 50 anni ti dia la possibilita' di entrare in un azienda ed imparare sul posto il lavoro che dovresti svolgere?Per carita' un corso on fa mai male ma serve a poco se nessuno ti fa lavorare.
@@tommyzane fammi capire, uno per avere un cazzo di posto fisso e una vita stabile per poter pianificare qualcosa, deve per forza essere un cervellone? Perché uno che pulisce i cessi non ha diritto di avere un contratto a tempo indeterminato? Non ha diritto di avere una famiglia e una casa da poter mantenere? Non ha diritto ad avere un mutuo?
@@piano779 No, perché non ce ne sono per tutti e perché il suo diritto è il dovere di qualcun altro. Sarebbe meglio partire parlando di doveri, perché se tutti pensiamo di meritare diritti di diritti moriremo.
Pretendiamo di avere un futuro migliore come se i diritti piovessero dal cielo,come se esistessero in natura,è una mentalità che non porta da nessuna parte.
@@marcopulm il dovere di un cittadino è quello di rispettare la legge e di lavorare, ma è anche un suo diritto poter lavorare lo dice la costituzione italiana, ed il contratto a tempo indeterminato è sempre esistito, e c'era per tutti... Poi un bel giorno qualche figlio di puttana ha deciso di levare questo diritto tanto faticosamente conquistato dai nostri nonni...con il tuo ragionamento scusami ma vai esattamente contro l interesse del popolo e contro le lotte che i nostri nonni hanno fatto per renderci la vita migliore di quella che avevano loro.
tutto giustissimo, ma ti sei dimenticato un aggettivo, secondo me fondamentale in Italia, STATALE! Uno statale è come un diamante... è per sempre (tranne in rarissimi casi)
vero, ho un amico/collega che è da sempre per questa teoria: meglio statale, anche se con uno stipendio modesto, ma con parecchio tempo libero e con un futuro (diciamo) pagato e garantito. Il problema di quelli come me è... che non funziona dentro di te, se hai un fuoco dentro, che ti porta avanti e hai voglia di "realizzare" qualcosa e di sfruttare le tue capacità non riesci a starci per molto nel famoso "posto fisso".
Avendo più di 13 anni credo sia immorale buttare questi minuti ascoltando scemenze mascherate, bel liberista delle “opzioni lavorative”, come on Man!
In tutti gli stati che versano in una situazione di crisi economica il cosidetto posto fisso viene (IN MEDIA) preferito. Ovvio che in UK a parità di professionalità non andrò a desiderare il posto fisso come addetto risorse umane nel pubblico se posso avere lo stesso lavoro in un mercato vivo e con molte prospettive. Desiderare una stabilità che ti permetta di pianificare la tua vita con maggiore tranquillità ha un senso. Avere un posto fisso non coincide col concetto di "NON credere in se stessi". Io posso essere un dirigente che lavora per esempio per la sanità pubblica e credere tanto in me stesso da voler riformare il modo di lavorare e collaborare con la dirigenza per cambiare le procedure in modo che si abbia un vantaggio per tutti i cittadini. Questo posto fisso fa di me una persona soddisfatta. Niente mi vieta di fare lo stesso lavoro per una azienda privata dove pero' farei gli interessi del proprietario della mia azienda e non della collettività (sebbene io personalmente potrei considerarmi soddisfatto).
Gran bel video, d'accordo su tutto! Bravo
Meraviglia tu come sempre cazzzzzzo 💜☀️
GRANDIOSO MONTY .
Vuoi vivere serenamente e farti una famiglia? Macché... Ragazzi vi dovete curare davvero se non avete capito perché l'uomo vuole un sereno posto di lavoro.
Il problea è che l'Italia non è un paese unico, ci sono molte Italie e purtroppo un paese di "vecchi". La mia ultima esperienza di lavoro, finita, perchè ora sono in pensione, è stata burrascosa e pessima: lavorare con una persona che s'inventa imprenditore, oltretutto più giovane di me, che non capisce l'importanza del digitale e ragiona ancora come un'azienda del ventesimo secolo, che non accetta i tempi che cambiano, non è facile, il lavoro deve scorrere e non devere essere una cosa macchinosa che s'inceppa ad ogni piè sospinto.
Il lavoro è complicato per lo più per la differenza di visioni piuttosto che per la mansione in se. Miti e leggende quelle dei grandi lavoratori.
Due delle mie 4 zie hanno trovato il lavoro sicuro, le altre due hanno trovato il marito sicuro😂😂😳 non sto scherzando
Il lavoro è SOLO lo strumento per portare a casa i soldi necessari ad una bella vita. Se la vita è il lavoro.... c'è qualcosa di strano!! Punto di vista personale ovviamente.
Il problema è che se non hai sicurezza in Italia non ti può permettere nulla, dalla casa ad una famiglia.
Quindi non è un ossessione.
È la nostra nazione che ha questa cultura.
cosa vuol dire? il lavoro sicuro e pubblico rappresenta una piccola porzione di popolazione, quindi che vuol dire che se non hai quella "sicurezza" non ti puoi permettere quelle cose?
Nicola Lai se vai in banca a chiedere un mutuo, senza contratto indeterminato, te lo puoi dimenticare ...il sistema è sbagliato a monte... in America porti il tuo assegno settimanale , e paghi un assicurazione che ti copre in caso tu rimanessi senza lavoro.... in US non esiste mobbing, è pieno di opportunità per tutti.... fai le proporzioni ..il problema in Italia sono i sindacati, e i politici...il sistema bancario si comporta di conseguenza per non collassare ...
Poi, se ami realmente il tuo paese, è il tuo dovere cercare di essere indipendente in qualche modo, arrivando al punto di non dipendere più di un posto di lavoro, e così trasmettere questo carattere ai tuoi figli. Perché se decidi di seguire la cultura italiana, come hai scritto, solo stai aggravando e perpetuando il problema.
@@ruizom55 non è questione di seguire, il problema è che è proprio la nostra cultura così e senza un posto fisso non puoi fare niente, certamente si può scegliere anche di essere indipendente.
Più che cultura è proprio il sistema che è costruito Così, l alternativa a parte avere un attività tra l altro molto difficile da aprire e mantenere quale è? Fare il precario tutta la vita..
10 minuti di ovvietà..
Grande zio Monty!👍💪🔥🔝
Ci vuole un reddito universale per poter lavorare senza l'ansia di perderlo e poter sperimentare più lavori per poter scegliere quello che più ci piace
monty a sto giro gran bella analisi davvero!! non che normalmente non lo sia, ma stavolta veramente "una spanna sopra"
che bravo.. sei forte Monty
Santissime parole!!! Io ti adoro.
Una volta che lo assapori il posto fisso non torni indietro...
Ho lasciato il posto fisso all'eta' di 25 anni dopo 10 anni di assunzione indeterminata. L'idea di dover lavorare fino a 70 anni pagando tasse per far andare in pensione i politici dopo 5 anni di politica non mi andava giu'. Oggi ho 45 anni e da 3 anni sono libero dal lavoro e giro per il mondo felice come un bimbo. Non abbiate paura di cambiare.......
Wow!! Complimenti!
Cosa fai nella vita per permetterti questo stile di vita?
@@phazon69 diciamo cosa ho fatto per arrivare dove sono sono. Innanzitutto ho cambiato lo stile di vita, passando da consumista a minimalista. Poi ho lasciato l’Italia che è un paese povero per un paese ricco (Inghilterra), e da lì sono partite le innumerevoli opportunità che mi hanno portato al mio obiettivo prefissato da tempo, quello di vivere senza orologio, perché anche se indossi un Rolex, sei sempre schiavo del tempo.
@@darioparatore2455 che azienda hai aperto?
@@phazon69 ho investito 4 anni fa in crypto valuta. Per viaggiare per il mondo non puoi possedere nulla
@@darioparatore2455 quindi fai il trader?
Momento di prendere delle decisioni.
Allora, io mi sono laureata alla triennale di Lingue a fine 2019. Non me la sentivo di continuare, volevo fare esperienze lavorative, ma la pandemia mi ha spiazzato. Così mi sono arrangiata come potevo: cameriera d'estate, tutor linguistico adesso. Intanto ho continuato a studiare il Web Marketing che è la mia grande passione.
Però ora sento che sia arrivato il momento di fare delle scelte. A parte che devo decidere se continuare o no con gli studi, ma per quanto riguarda invece il lavoro: Continuo così e poi entro in una startup/axienda? O cerco il lavoro fisso (mando la MAD o domanda per ferrovie dello Stato) come quasi tutti intorno a me mi suggeriscono?... La prima strada non vi nego è quella che risuona di più in me, ma è difficile gestire la paura e i dubbi che ti installano gli altri... Soprattutto se sei una persona già mooooolto insicura sul tuo futuro...
Cosa ne pensate?
Stai lontana da FS
SEGUI I TUOI SOGNI!!!!!!!!!
Sogni il posto fisso??? Se sei in Italia "Svegliati" stai ancora dormendo aimè..
Grande monty
Sogno un posto dove me fanno lavorare senza rompermi i coglioni
Qualche posto fisso potrebbe considerarlo un precario esiliato.
la penso cosi anche io....tutti con sta storia"trovati un posto fisso"....conosco un sacco di gente che dopo 20 anni di lavoro ha perso "il posto fisso"...per me il posto fisso NON ESISTE.
Tu confondi il posto fisso con il contratto a tempo indeterminato.
Il primo è un impiego pubblico, e come tale non puoi essere licenziato (a meno che non fai cazzate), il secondo invece riguarda il privato, pertanto, se ad esempio fallisce l'azienda, l'indeterminato vale 0 e ti ritrovi a spasso.
Eh Montemagno
ti vorrei vedere chiedere un mutuo e con un contratto determinato da 10 anni, con un anno si ed uno no come disoccupato, anche io appena ho visto un concorso mi ci sono letteralmente fiondato.
Ho amici nelle forze armate, loro hanno già raggiunto il minimo per la pensione, mai stati disoccupati, contributi pieni, ed anche aiuti per i figli.....
Il problema è il grosso divario tra pubblico e privato, gli stipendi e le garanzie non sono per nulla paragonabili tra di loro, è il privato che manda avanti l'italia, ci sono 40 mila partite iva che mandano avanti TUTTO il carrozzone, ma purtroppo sono massacrate di tasse.
Non è una cultura come dici tu, è avere una garanzia per un futuro, bisogna diminuire il divario.
comincino a fatturare tutto e non in nero queste 40mila partite iva che "mandano avanti il carrozzone". Pagare tutti per pagare meno
Non ho ben capito il senso del video, posto fisso o posto pubblico? Se faccio domanda di lavoro in una azienda (esempio Ferrari o Ferrero o altre cento in Italia) e mi assumono a tempo indeterminato perchè sono bravo e porto "nuove idee e progetti" sono ossessionato?
Il senso è che bisognerebbe guardare tutte le opportunità lavorative che l'economia offre, e non per forza l'indeterminato. Se ti viene in mente di aprire un azienda, di fare un lavoro freelance o semplicemente studiare qualcosa di più rischioso tipo l'artista..
Bang, arriva tutta la nazione che in coro ti dice che non è sicuro, ma cosa fai,non puoi farti una famiglia, non guadagni nulla ecc ecc ecc ecc
Poi non vuol dire che chi ha un posto nell'indeterminato è scemo, e solo che non è l'unica opzione possibile. Il problema è che nel 2021 sembra che ancora non ci siamo arrivati
@@fives1734 "Bang, arriva tutta la nazione" le generalizzazioni non mi sono mai piaciute, a parte questo se c'è una persona (o un gruppo di persone) che ti dice "pensaci bene" e ti vuole bene, secondo me ha senso ascoltarla, forse perchè ci ha già provato e gli è andata male, forse perchè in Italia chi ha tanti soldi può fare sempre quello che vuole o perchè la giustizia ha tempi biblici?
Se una persona che è stata libero professionista, attività appena iniziata, molto bravo, inizia a fare lavori e viene pagato (lasciamo stare i tempi ma viene pagato) gli arriva un lavoro un po' più grosso, lo accetta ma deve anticipare dei soldi (es. per materiali), a lavoro quasi finito il cliente dice che non ha un euro e se vuole può fargli causa, cosa che ovviamente fa ma passano gli anni, ha fatturato e ci deve pagare sopra le tasse, ti dicesse "pensaci bene, stai attento" tu gli risponderesti "me ne frego" o ci penseresti bene?
Pensi che tutti quelli che lavorano come dipendenti siano felici? Che chi vuole cambiare non passi ogni ora del giorno a pensare di migliorare la propria situazione?
Certo dipende sempre dall'età, dal capitale a disposizione, dalla situazione famigliare e non di meno dalla fortuna (che in alcuni casi batte la professionalità)
Questo è solo il mio umile pensiero e come tale può essere condiviso o no
Hai tralasciato un aspetto fondamentale, la BUROCRAZIA, chi non ha il posto fisso (intendo la classica p.iva da professionista o lavoratore autonomo, non il dipendente privato) è un "dipendente pubblico non pagato" a quel punto conviene passare dall altra parte.
e chi non ci riesce spara merda contro la categoria dei dipendenti pubblici, rosicando tantissimo
@@tommyzane sottoscrivo con il sangue, e aggiungo, i dipendendi pubblici che conosco sono persone efficienti, lavoratori affidabili, con una vita NORMALE, ferie permessi tfr e soldi (COME DICEVA MIO NONNO, TANTO QUANTO BASTA PER NON FARSI MANCARE NIENTE) tempo da libero da dedicare alla famiglia e agli hobby Ciao a tutti
Video stupendo davvero...
Senza parole
Ma il postino è quello di "after life"?
No Marco, io non sogno il posto fisso. Io sogno di essere libero e indipendente. E anchej vergognosamente ricco e felice
Non commento mai… disamina impeccabile