VIVA IL POSTO FISSO ! Vuoi sapere perché c'è questa ossessione ? Te lo dico in base alla mia esperienza : Per 5 anni ho lavorato come fotografo freelance, e se arrivavo alla fine del mese era un miracolo. Non riuscivo manco più a dormire, e ogni giorno cercavo ogni occasione di formarmi per poter concorrere nel mercato, ma vedevo comunque ragazzini o pensionati con un POSTO SICURO avere i soldi necessari per comprarsi tutta l'attrezzatura che volevano e fregarmi quindi il lavoro. Ho lavorato pure in un agenzia pubblicitaria, ma essendo appunto un attività imprenditoriale c'erano mesi in cui i soldi li vedevo solo in foto. Oggi lavoro come amministrativo nella PA, e sai una cosa ? riesco a dormire la notte; riesco a studiare con tranquillità; ho finalmente la LIQUIDITà e sopratutto il TEMPO LIBERO per dedicarmi al mio automiglioramento, e pensa un pò ho perfino abbastanza soldi da poter finanziare progetti imprenditoriali di amici che denigrano il posto fisso. quindi VIVA IL POSTO FISSO!
Da un po di anni a questa parte si é sviluppata questa ossessione tutta americana dell' essere capo di se stesso, delle start-up, rendite passive, critica pesante verso i dipendenti visti come "perdenti" addirittura poveri, sbagliati.. mi chiedo tutto questo perché... ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro... é facile dire "esci dalla trappola del topo" la maggior parte delle persone che lo dicono vogliono venderti il corso... ogni persona ha dei valori c'é chi preferisce la serenità e stabilità di un posto fisso si é sfigati per questo? No il mondo é bello perché vario!
Questo vale per te ma non per tutti! E se non avevi i soldi per l'attrezzatura hai tralasciato un piccolo dettaglio, cioè che un business necessita sempre un investimento iniziale (errore che ho commesso anche io)... Ma questo non vuol dire che il fotografo è sbagliato, sei tu che hai saltato qualche passaggio e non hai retto la pressione (non è un'offesa) e quindi come hai detto tu hai fatto la scelta giusta... Spesso facciamo l'errore di pensare che nel business basta fare il nostro dovere e arrivano i soldini come nel "posto fisso"... Invece non è così, devi essere titolare e operaio insieme, lucido quando lavori come un operaio e con la stessa lucidità devi pescare idee vincenti e studiare come metterle in pratica da titolare... Ma io posso scommettere che nessun lavoro è sbagliato ma solo il modo in cui noi lo interpretiamo....
@@newagenewage2552 il punto è che se uno sminuisce una persona per il modo in cui porta il pane a casa è solo un poverino, e spesso se uno fa l'imprenditore vero lavora il doppio di un impiegato normale, mentre l'impiegato normale la notte pensa a fare l'amore con la moglie avendo la testa libera chi gestisce un'attività magari fissa il soffitto pensando a come fare a migliorare le cose... Ben venga che oggi uno può scegliere di assumersi un rischio in cambio dell'incertezza che può trasformarsi anche in ricchezza (e non parlo di denaro, parlo della ricchezza di fare come lavoro ogni giorno quello che avresti fatto anche se fosse stata una giornata libera) oppure non assumersi rischi e avere il pensiero fisso del giorno dello stipendio e lamentarsi ogni tanto se esso non cambia mai nell'arco di 20-30 anni...
Il problema legato al posto fisso è dato dal fatto che è uno dei pochi casi che ti permette di acquistare una casa con possibilità di pensare ad un futuro. I nostri nonni cambiavano spesso lavoro ma era certo trovarne un altro. I nostri padri han fatto fatica ma con un posto fisso hanno garantito casa e futuro ai figli. Noi invece non possiamo permetterci niente, questa è la realtà che obbliga il pensiero al posto fisso come unica soluzione Italiana. Colpa di governi senza un minimo di pensiero a lungo termine.
Già che cambiavano spesso lavoro non era posto fisso, tanta gente nei commenti sbaglia a intepretare il suo messaggio abbinando il "posto fisso" a lavoratore stipendiato, no lui intende la gente che come sogno ha il lavoro in cui sbadigli dalla mattina alla sera, camminata svogliata come l'umore e fare 5 pause caffè da 30 min al giorno...
Fissismo o non fissismo, un mutuo per la casa non te lo danno senza contratto indeterminato... e prima o poi il problema della casa salta fuori, perché o sei di buona famiglia o sennò prima o poi andrai in merda... lavoro dei sogni, io non ce l’ho ad esempio... ma almeno il pensiero di non trovarmi senza soldi e senza casa non lo voglio avere.
Tempo fa lavorai come consulente per una prefettura. Solo dopo quella esperienza capii le gioie del posto fisso statale, roba da gran privilegiati. C'era pure qualcuno che lavorava seriamente ma con ritmi umani. La qualità della vita che avevano era invidiabile. Di stress non moriranno mai.
Però ti posso dire che i nuovi assunti lavorano bene...a ritmi umani ma seri...e soprattutto debbono affrontare la merda creata negli ultimi 25 anni. Il resto sono cazzatelle buona per qualche libricino da supermarket
Ciao Monty, su questo video secondo me c'è da fare una precisazione: Il posto fisso di cui tu parli riguarda i concorsi pubblici in questo caso ( lo dici all inizio del video), e qui non sono d accordo sulla tua disamina, il posto fisso può essere anche un lavoro in una qualsiasi fabbrica e azienda piccola o grande che sia, con contratto a tempo indeterminato. Posto sicuro io intendo un posto di lavoro di un azienda abbastanza grande e solida con ridotte probabilità di fallire o chiudere rispetto ad una piccola. Io credo che la gente al giorno d oggi si butti sui concorsi pubblici perché è stanca di lavorare in una qualsiasi azienda privata che al giorno d oggi per risparmiare e con la scusa della crisi non rimpiazza più le risorse che vanno in pensione, e non ti devi sentire sempre in bilico se prendi dei giorni di mutua quando stai male con la paura che non ti rinnovino perché tanto dopo di te c'è la fila, e se ti sta bene lavori per due con lo stipendio di uno (quando va bene! Sennò sottopagato) con alti ritmi di stess dovuto a tutto questo, tanto c'è la crisi, ancora grazie che lavori, quindi devi pedalare e basta. Quindi è normale che la gente cerchi di entrate nei posti pubblici, I ritmi e le condiziono di lavoro sono risaputamente più umani, e non vige la paura di essere sempre cacciati quando si chiede di rispettare un proprio diritto. La realtà è questa, forse tu non l hai mai vissuta sulla tua pelle, quindi per me questo video non rispecchia del tutto la situazione completa. Un abbraccio!
Se posso permettermi è perché la gente ha perso il succo del lavoro, tutto ciò specificato sopra si può abbattere in un solo modo, diventando davvero bravo nel lavoro che fai ed è il miglior posto fisso possibile! È che tanta gente vuole il posto fisso per continuare a non fare nulla, fare 4-5 pause caffè e parlare in modo svogliato con i clienti! Tutti quasi quando facciamo quella tipologia di lavoro incappiamo nel tirare la giornata, per 29 giorni pensare al giorno dello stipendio e se ci fa male un dito stiamo a casa... Mentre se venissimo valutati per le nostre prestazioni più della metà dei lavoratori resterebbe a casa...
Io ho il mio posto fisso statale a 1700 al mese e me lo tengo stretto. Ci campo la famiglia e non passa giorno che o i miei assistiti o i loro parenti non mi dicano un grazie sincero. Adoro il mio lavoro con i suoi pregi e suoi difetti.
@@alessandraflorian111 Hai ragione. Tendo a non correggere mai i commenti su RUclips o sui social in genere. Penso sempre che se si capisce il senso della frase sia già sufficiente. Appena arrivo a casa dal lavoro lo correggo subito, non vorrei passasse l' idea che sia un analfabeta. PS il "ci campo" è volutamente ironico.
Certo, nel privato guadagni di meno, solo un folle cambierebbe. Se vuoi guadagnare extra basta fare il secondo lavoro in nero che tanto ne hai di tempo disponibile.
O forse non c è troppo lavoro proprio per questo motivo, puoi vederla anche da un altro punto di vista. Detto questo, essendo arrivati ormai a questo punto, capisco benissimo chi punta al posto fisso e cerca solo una vita serena
Guarda, in Nord America il contratto "permanet" non obbliga le imprese a tenerti e possono licenziarti senza problemi, mentre in italia il "contratto indeterminato" in molti casi rende oneroso licenziare un dipendente. La cosa ridicola è che si compara il tasso di disoccupazione nord americano con quello italiano come se queste due misure fossero comparabili: è ovvio che in Italia sia più costoso assumere - è un sistema garantista che svantaggia imprenditori e dipendenti.
@@extremegeneration il problema che loro sottolineano è che in italia non c è ricambio lavorativo, non c è grande mobilità, e la conseguenza appunto è che si è più tendenti a ottenere una sicurezza rappresentata dal posto fisso. È un cane che si morde la coda ma in questa precisa situazione storica è giusto che lo stato tuteli i dipendenti, il rischio è di mandare sotto i ponti migliaia di famiglie
@@alessandropicchi2692 come fa ad esserci ricambio lavorativo se le assunzioni sono estremamente costose proprio in funzione del fatto che il posto fisso per molti significa aggrapparsi ad una stabilità a prescindere, tutelata a prescindere dal merito? I dipendenti devono essere tutelati dal wealfare, con sussidi di disoccupazione et similia, non a scapito della competitività del mercato del lavoro o del merito
In genere mi piacciono molto i tuoi video ma questa volta dissento. Prima di tutto c'è una contraddizione di fondo. Se come dici all'inizio del video ognuno è libero di scegliere il tipo di lavoro che ritiene più in linea con le sue esigenze, allora non vedo perché qualcuno (o molti) non possano ritenere ideale un lavoro fisso e sicuro. Anche perché non si prende in considerazione che magari qualcuno possa aver trovato effettivamente l'impiego (umile o meno che sia) che gli piace e quindi perché dovrebbe voler andarsene via di lì? Magari non è fesso, non si sta inginocchiando, semplicemente ha trovato quello che gli piace fare (magari dopo una vita di precariato) e vuole continuare a farlo. Oppure quel lavoro non lo fa sfagiolare ma ad ogni modo gli da una tranquillità in termini economici che gli permette di coltivare altre passioni. Il punto a mio avviso non è che in italia ci sono poche persone intrapendenti ma che tutti volente o nolente sono costretti a diventarlo. L'uomo diventa quindi uno strumento che deve adattarsi alle esigenze di mercato e non più un essere libero di scegliere quale lavoro si adatti meglio alle sue esigenze. Dobbiamo essere tutti smart, intrapendenti, fantasiosi e con lo spirito di avventura di indiana jones. Ma questo lo richiede il mercato non la natura umana.
Ma infatti secondo me bisognerebbe parlare anche e forse soprattutto del fatto che ormai ci si è rassegnati alla precarietà, altro che ossessione per il posto fisso. Tra l'altro mi sembra proprio che anche a livello di "propaganda" che assorbiamo quotidianamente, viene spinto molto di più il mito dell'imprenditore e del lavoro "flessibile" piutto sto che quello del posto fisso. Il mito del posto fisso ci sarà stato per le genareazioni precedenti, ma ormai non è più così.
Stupendo questo video!!! Vi racconto velocemente i miei 7 mesi in Italia, dopo anni di vita all'estero. Tutti i miei amici coetanei, cinquantenni, che ho incontrato, dopo il primo saluto come stai e bla bla bla il discorso si indirizzava su: Ho fatto i conti con l'INPS mi mancano ancora 9 anni e poi sono liberoooo...me ne vado in pensione!!! Tristezza infinita!!!
Caro marco montemagno anche io la pensavo come te...mentalita' da imprenditore...solo a sentire la parola dipendente mi veniva l'orticaria...solo che poi riportando il tuo pensiero nella realta' non e' cosi semplice....ho 33 anni sono diplomato ma faccio il parrucchiere....purtroppo mai mi sarei aspettato che mi sarei buttato a tentare i concorsi pubblici per il tanto agognato posto fisso....nella mia realta' ho preso duramente atto che non sarebbe affatto facile vivere in futuro dei frutti del mio lavoro....da parrucchiere dipendente al sud italia(napoli)sei fortunato se ti danno 600 euro al mese per 60 72 ore settimanali(12 ore al giorno dal martedi al sabato alcuni anche il lunedi)fatti tu il conto...ho detto fortunato perche molti ti danno 100 o 50 euro a settimana in nero...si hai capito bene marco 50 euro a settimana per 60 o 72 ore...70 80 centesimi l'ora in nero.....vai a lavorare in proprio per le case?carestia totale...amiche e parenti stai sicuro che non ti chiamano,qualcuna ti chiama e poi magari non si sa ma non ti richiama piu e vogliono pagare poco perche per ignoranza del sud il parrucchiere a domicilio deve chiedere di meno del negozio quando dovrebbe essere il contrario visto che vai tu a casa della gente spendendo benzina e trattini per il parcheggio a volte anche solo per una piega di soli 5 euro....eh si al sud nei negozi una piega costa in media dai 7 ai 10 euro e tu devi chiederne 5 senno non ti chiamano...quindi tolte le spese hai un guadagno di 1 o 2 euro scarsi....ti apri un negozio?benissimo...un ragazzo che conosco ha speso piu di 50 mila euro per arredare e fare i lavori di un negozio che ha aperto ...conclusione?dopo neanche 2 anni ha chiuso bottega e sta pieno di debiti andando a lavorare come dipendente del padre anche lui parrucchiere...ora caro marco montemagno al posto mio faresti ancora il parrucchiere o tenteresti un concorso pubblico per un posto dove parti da minimo 1300 euro al mese fissi sicuri ferie e malattie pagati e contributi versati? Il tuo discorso vale se uno ha una barca di soldi e allora con 2 o 3 milioni di euro e chi ci va a lavorare da dipendente?ti compreresti case a 100 e le rivenderesti a 140 o te le compreresti e te le affitti vivendo di rendita....ma se non hai i soldi che fai?o ti attacchi al tram o speri nel posto fisso o fai una vita impossibile cercando di sopravvivere.....siamo reali dai
Guarda che negli anni '70 in Italia, il problema del tempo indeterminato e del posto fisso non esisteva perché c'era più lavoro che disoccupati. Oggi, persone anche con preparazioni specifiche, stanno a casa. E te lo dico da 52enne (molto) precario.
@@ivanbombana7282 il problema è si anche la tecnologia perché sta diminuendo il bisogno di personale sostituendolo con robot, ma è anche che a quei tempi sulla terra eravamo in 4 miliardi ora siamo il doppio... E la metà dei posti di lavoro qui sono presi da gente che di quel lavoro non gliene frega, tirano la giornata come a scuola...
Il neoliberismo funziona dove c’è il lavoro, purtroppo qua in Italia non è proprio così facile. Se uno ha una famiglia non è che può stare mesi e mesi senza lavoro. Onestamente la tua mi sembra l’opinione di chi sta bene, di chi è stato creativo e si è reinventato, ma ricorda che non tutti sono come te. Non che non riconosca il fatto che anche dietro quello che sei ora tu ci sia stato del lavoro, assolutamente, dico solo che le persone stupide e banali (detto senza cattiveria e senza colpa) esistono e onestamente non penso che sia giusto che queste “muoiano in piedi” come dici tu, perché magari non lo vogliono e non gli interessa. Ci sono alcune persone che sono felici con poco e spesso quel poco non viene assicurato. Nella storia il liberismo non ha mai funzionato, ha aumentato le disuguaglianze dando la possibilità a pochi di diventare ricchi e alla maggior parte di diventare poverissimi. E questo è quello che sta succedendo ora, di nuovo. Il liberismo fa quel bellissimo giochetto di dirti (molto protestante come idea, e infatti come dici tu in Italia non attacca): “se sei bravissimo e ricchissimo è tutto merito tuo, sei sei un fallito e poverissimo tutta colpa tua”. È un pensiero molto pericoloso, esattamente come quello “meritocratico”. Purtroppo noi non nasciamo tutti uguali e SOPRATTUTTO non cresciamo nello stesso contesto socioeconomico, che influisce enormemente su tantissime cose. Con il tuo discorso stai dicendo che la vita deve essere un continuo sforzo: ma chi lo ha detto che deve essere così? Solamente il sistema economico, che ci fa credere di essere liberi di fare tutto quello che vogliamo, senza una rete comunitaria, in solitudine e soprattutto solo e soltanto in base alle tue capacità e abilità e se non hai, cazzi tuoi muori di fame. Non si può davvero credere che siamo tutti fatti per reinventarci costantemente, perché davvero, non è così.
Il problema più grande é la rispendibilitá lavorativa dopo i 50. Oramai i cicli si sono accorciati e oramai siamo nella società dove il dipendente ha sempre 25 anni. Quindi hai solo 2 possibilità: avere una ottima rete di contatti oppure riciclarti andando al ribasso. La prima opzione diventa sempre più difficile dato che se non si fa parte di gruppi organizzati il popolino laureato pensa solo al suo piccolo.
Buon di! Questo video mi ha fatto sorridere e allo stesso tempo avere gli occhi lucidi. Grazie per le tue parole. Quando sembra che ci siano due uniche strade da intraprendere : rimanere bloccata in un lavoro indeterminato che ti rende infelice o provare a muoverti, un salto nel vuoto e scoprire i tuoi talenti in un lavoro che magari ti fa sorridere..
Caro Marco, hai un bel parlare sul lavoro. MA ci sono tanti altri aspetti che forse non hai considerato. Il bistrattato lavoro fisso ad esempio a me serve per poter impiegare tutto il mio tempo libero nel volontariato. Attività, vocazione per la nostra vita (mia e di mia moglie) dove trova un senso tutta questa bella vita terrena. te lo dice uno, che probabilmente ai tuoi occhi figura come fallito lavorativamente. Ho 60 anni e da 22 lavoro presso una piccola azienda. Dove mi impegno a fondo perché l'azienda, anche attraverso il mio contributo, possa crescere. Ho fatto questa scelta dopo aver passato più di 15 anni a cercare la gratificazione personale, trovandomi ore su ore al lavoro con il rischio, ad un certo punto, di perdere tutta la famiglia. Come la mia c'è ne sono altre di "storie" che non sto qui ad elencare. La questione è ben più complessa, anche culturalmente, del solo concetto posto fisso. Carlo
Per onestà intellettuale ci sarebbero da aggiungere giusto due cosine: 1) Le persone in Italia sono ancora oggi fissate con il posto fisso perché ci sono intere generazioni che lo hanno avuto e quindi sperano che in qualche modo riescano a piazzarsi in qualcuno degli ultimi posti rimasti disponibili. 2) Non siamo in un capitalismo anglosassone, la flessibilità del mercato del lavoro in Italia è stata introdotta scimmiottando un pezzo di modello che non è il nostro, credendo sempre che quello che fanno gli altri sia meglio anche per noi; ma è un dato di fatto che la flessibilità non funziona in Italia e quindi è normale che in un mercato del lavoro rigido e non flessibile le persone sperino in un posto fisso, l'alternativa è cambiare paese in cui magari non troverai un posto fisso,ma almeno ti pagano bene. Va considerato, ovviamente, che oggi come oggi sperare in un posto fisso è un'illusione, ma bisogna capire la differenza se gli italiani sono pazzi a crederci o se semplicemente se lo sono ritrovato in quel posto...
Gli italiani ovviamente se lo sono ritrovato in quel posto, perché abbiamo applicato dei principi a metà. Chi ha spinto verso una maggiore libertà economica, pur difendendo la protezione sociale dei lavoratori attraverso il welfare, si ritrova con paesi che funzionano, che producono alto valore aggiunto e sono capaci di garantire protezione e benessere ai propri cittadini. Vedi Svezia, Danimarca e la grande sorpresa rappresentata dall'Estonia, un paese che ha lasciato alle spalle il passato comunista, si è aperta al libero mercato e ha spinto verso una digitalizzazione molto innovativa di tutti gli ambiti istituzionali e i risultati si vedono, crescono e riescono ad attrarre investimenti e giovani stranieri con voglia di fare. I dipendenti pubblici in Italia (ma anche in Spagna che ha un sistema simile) devono capire che chi gli paga lo stipendio sono le p.iva e le aziende e che, senza un settore privato forte, il paese crolla e arriverà un bel giorno in cui verranno tagliati stipendi e pensioni come in Grecia. La pacchia finirà pure per gli statali.
Forse non hai capito che il lavoro fisso ti dà dei diritti in più. Quando hai una famiglia dei bambini piccoli e un mutuo da pagare Come puoi pensare che uno non Miri ad avere un posto più sicuro di un altro? Se non hai mamma e papà che ti aiutano alla terza rata che non paghi del mutuo ti viene sottratta la casa. Il tuo discorso va bene solo su carta ma la realtà è ben diversa.
L’ossessione è delle banche,perché se non hai un posto fisso o comunque a tempo indeterminato,col fischio che ti fanno il mutuo per la casa o comunque un finanziamento importante ,tutto li il discorso,inutile girarci intorno
Uno dei più bei video in cui è descritto benissimo il quadro italiano. Grazie Monty per le tue parole spero un giorno sia di aiuto per spingere sempre più italiani verso il cambiamento
Bel video, conferma in pieno che il posto fisso e' il non plus ultra per chiunque... Certo che ci si presenta in migliaia per il posto fisso! E' l'opzione migliore per te! Posto Fisso = stipendio basso ma zero lavoro, zero rischio, zero stress, nessuna paura per il futuro e minimizzazione delle spese. Poi se hai voglia di realizzazione, vocazione, sogno etc, lo fai col secondo o terzo lavoro (in nero). Quindi sicurezza a vita, guadagni (se vuoi molto) di piu' di chi lavora nel privato (e sicuramente di piu' in proporzione) con meno stress e preoccupazione. Ho diversi amici nel pubblico, mai fatto un colloquio, mai mandato un CV, alcuni nemmeno mai fatto un concorso... nessuna preoccupazione sul lavoro che tanto se fanno o non fanno e' assolutamente irrilevante, freschi, tranquilli e rilassati, beccano il loro fisso sicuro al mese, fanno il doppio delle vacanze, e nel tempo extra (solitamente anche in ufficio) seguono le loro passioni e fonti di guadagno maggiori. Mediamente se lavorano un paio d'ore al giorno e' grasso che cola....
Mi hai fatto venire in mente anche la visione biblica veterotestamentaria del lavoro come punizione. Per cui risulterebbe impensabile che il lavoro possa essere una forma sana di espressione sociale di sè. Aimè in molti in Italia non si sono mai staccati da questa visione. e sono quelli che quando sono alle prese col lavoro degli altri pretendono che sputino sangue mentre lavorano, semplicemente perchè loro il lavoro lo concepiscono solo così. Immagino che siano anche molto scaltri a nascondere sotto al tappeto le loro angherie e a seminare discordie, altrimenti non è immaginabile una simile caratterialità. E' gente che non si è mai staccata dal luogo comune, che non si è mai interrogata. Gente che campa di rabbia. Personalmente lavoro al pubblico, e quando simili soggetti mi si approcciano cerco di farli contenti, ma soprattutto di farli uscire dal negozio più alla svelta possibile.
La pubblica amministrazione italiana ha bisogno di persone in gamba, superpreparate, sempre sul pezzo sulle novità, in grado di coniugare le norme in modalità attuativa e semplificativa. Non deve essere un ripiego, ma una scelta! Chi non ha qs caratteristiche scelga il 'posto insicuro'!!!! Il dogma da cambiare non è il fissicismo e il se-curum del posto pubblico, ma l'approccio al lavoro, qualunque esso sia! Quello che tu dici è giusto in merito alle difficoltà di fare impresa in Italia, ma la tua forma comunicativa, fatta di un parallelismo posto fisso/morte della professionalità e della competenza, butta fango sul pubblico e su chi ci lavora o aspira a lavorarci! E qs non mi piace!
Carmela Visone ma hai visto i primi 4 minuti di video? Lì lo dice perfettamente che ognuno ha un proprio concetto di lavoro e va rispettato... il senso del video è diverso!
Carmela Visone io provengo da una famiglia di statali. Il posto fisso non è la morte della professionalità, ma della creatività sicuramente. Forse e dico forse si salva qualche professore in gamba (al liceo o all'università), ma per quanto riguarda un posto in mezzo a carte e scartoffie iper burocratico e mettendo timbri su documenti? Piuttosto mi sparo un colpo in testa! Chi ha creatività e una visione l'ultima cosa che deve fare nella vita è lavorare nella PA perché è la tomba della mente.
Sono completamente d'accordo. In seguito alla laurea ho subito trovato lavoro presso una multinazionale ma, complice il mio carattere e forse l'abitudine "all'autogestione" universitaria, mi sono subito sentita fuori posto. Ed è per questo che ho deciso di darmi un'opportunità come libera professionista. Non è per niente facile confrontarsi con una PI in Italia ma o adesso o mai più. Se andrà bene avrò realizzato un sogno altrimenti potrò dire di averci provato e non avere un rimpianto.
Il posto fisso in Italia è così ricercato perché c'è poco lavoro e mal di pagato ed in più se ti licenziano a 40 anni ormai sei fuori dal mercato. That's it. Poi ognuno fa i suoi conti e sceglie il suo cammino.
A 30 sei già considerato fuori mercato. Io sono terrorizzata di arrivare ai 30 (l'anno prossimo) e sono senza lavoro. Quindi non mi assumeranno mai più 😢
@@nicoverdi4069 complimenti davvero: ad una ragazza che è già di per sé spaventata dalla mancanza di prospettive per il suo futuro invece di provare umana empatia si infierisce proponendole la prostituzione... Non ho parole, sempre più convinto che stiamo andando incontro a un degrado antropologico degno del peggior medioevo... E sempre più dell'idea che l'umanità debba estinguersi
@@bealuthien Non lasciare che le false credenze imposte dalla società, o dal sistema se preferisci, ti terrorizzino a tal punto dal crederti totalmente priva di valore. Tu vali molto di più di un lavoro fisso, hai potenzialità e capacità che ancora non hai scoperto. Ti abbraccio, i miei migliori auguri.
@@Blue_Noah Il problema è che noi viviamo dentro questa società (per quanto infame e ingiusta possa essere) e con le credenze che ha imposto (per quanto false) bisogna farci i conti... Con questo ovviamente non invito a demoralizzarci ma a reagire tenendo presente il contesto della realtà in cui viviamo
Bel discorso, condivisibile. Bella anche la libertà dell'essere "liberi professionisti". Però, oggi in Italia nessuno ti dà un appartamento in affitto se non hai un contratto di lavoro a tempo indeterminato...
Io ho un posto non FISSO ma definito INDETERMINATO da 20 anni e lo faccio con AMORE e PASSIONE... Non credo che sia una cosa cosi disgustosa. Se fossi infelice non credo proseguirei. Ma vedo che le persone(non molte peraltro)che ottengono buoni oppure ottimi risultati come liberi professionisti o comunque non come "dipendenti" tendono a denigrare o a crocifiggere coloro che hanno un lavoro a tempo INDETERMINATO o se preferisci FISSO. Io mi ritengo orgoglioso e felice di averlo ottenuto oltre 20 anni fa e credo che non ci sia giorno che io lo svolga con il massimo impegno e serietà... Quindi mi dispiace di questo intervento DENIGRATORIO nei confronti di questa " grande fetta di lavoratori"
Alcune considerazioni sul video: 1- Molti concorsi pubblici danno accesso a contratti a tempo determinato, quindi l'equazione concorso pubblico = posto fisso è falsa. 2- Più in generale, all'interno di quel vasto mondo che è il settore pubblico italiano, lavorano anche migliaia di precari, sia assunti direttamente sia indirettamente attraverso cooperative o meccanismi simili, che spesso si trovano in situazioni poco piacevoli. 3- Detto questo è vero che, una volta che si è riusciti ad entrarci, il settore pubblico offre tuttora maggiori opportunità di avere un lavoro stabile rispetto al settore privato (anche se ormai in molte situazioni il confine tra i due "mondi" è poco chiaro) e so per esperienza personale che molte persone tentano i concorsi non perchè disoccupate e disperate, ma perchè cercano una via d'uscita dalle dinamiche del settore privato o dalle incertezze della libera professione. Senza contare che nelle regioni meno sviluppate il lavoro nella pubblica amministrazione rappresenta una delle poche alternative all'emigrazione. 4- Non conosco la situazione del Regno Unito, ma siamo sicuri che il postino e lo spazzino di Brighton hanno il "posto fisso"? Non è che magari sono precari anche loro? 5- A me sembra ovvio che tra la precarietà dei contratti a termine e la relativa sicurezza dell'indeterminato ci sia una bella differenza. Fare finta che non ci sia differenza perché tanto "la sicurezza assoluta non esiste" (ma dai, che scuperta!), come fa Montemagno mi sembra intellettualmente disonesto e mi puzza di trucchetto da venditore di fumo. 6- Il processo di precarizzazione del lavoro, che in parte ormai investe anche il settore pubblico, non è un fatto neutro o naturale, ma è il frutto di precise politiche che rispondono a un'ideologia liberista e sono state spinte da precisi interessi economici. Fare finta che tutto questo sia il risultato di un generico "cambiamento" o della "rivoluzione digitale" è fuorviante, perché l'attacco alle tutele del lavoro è sistematico e dura almeno dagli anni '80 in tutto l'Occidente e non solo. 7- Le tutele di cui parliamo, compresa la stabilità lavorativa, non sono piovute come la manna dal cielo sulle teste degli "italioti" bamboccioni e fancazzisti, come vorrebbe una certa narrazione, ma sono state conquistate attraverso lotte durate decenni a cui hanno partecipato milioni di italiani. 7- Ma poi siamo proprio sicuri che la mentalità o ddirittura l'osessione del "posto fisso" siano ancora così forti in Italia? Perché a me sembra che le nuove generazioni siano tendenzialmente rassegnate alla precarietà. 8- Credo sia innegabile che l'ideologia che oggi viene pompata dai media sia quella della "flessibilità" e dell' essere "imprenditori di se stessi", non certo quella del posto fisso. Stiamo parlando di un'ideologia che va contro la natura di fondo della maggior parte delle persone, che non sono affatto portate a "fare impresa". Senza contare che in un sistema capitalistico "maturo" come quello in cui viviamo è fisologico che gli "imprenditori" siano una minoranza e i salariati la maggioranza. Montemagno stesso è un promotore più o meno consapevole di questa ideologia illusoria che genera frustrazione e contribuisce ad arricchire i pochi e a impoverire i molti. Il posto fisso è morto! Viva il posto fisso!
Purtroppo in italia manca una realtà, il lavoro su di sé, a molti di noi non frega niente del concetto di lavorare su se stessi, migliorare l'interno per migliorare l'esterno e viverlo meglio, sul posto fisso caro mio hai ragione e a casa mia è spesso oggetto di discussione coi miei genitori e anche con altri miei amici coetanei della mia età che sembra che se la facciano coi miei genitori e ragionano come se avessero tanti debiti ed una famiglia da mantenere e credono che una busta paga di una fottutissima amministrazione che ti imprigiona per molti anni della vita, sia la sicurezza la soluzione e la garanzia alla tua vita e ai tuoi problemi, io sono un collaboratore scolastico ed ho 32 anni e da poco sono entrato di ruolo ma di certo non aspiro a questo a vita, in parte costretto anche dalla situazione in italia e dai miei genitori perché entrambi impiegati statali ormai in pensione con la loro mentalità, e credono anche ancora oggi vada bene, così come nel mio caso con una laurea in operatore dei servizi sociali di scienze politiche, e poi faccio il bidello a scuola, oggi chiamato per collaboratore scolastico, per nn snobbarci e non oggenderci perché noi siamo quelli che puliamo, facciamo gli inservienti nel mondo delle pulizie e puliamo i cessi e i culi di chi ci critica, spesso anche i nostri colleghi, oltre che ci prendiamo cure dell'ambiente scolastico dentro e fuori e della manutenzione, eppure siamo sempre sotto accusa, per far il bidello ci vuole una laurea?? Ma di che parliamo? Cosi come il discorso del posto fisso dato tramite i concorsi ai quali si partecipa in maniera mostruosa per posti limitati e competenze che dai futuri candidati e vincitori di concorso già esigono le grandi amministrazioni pubbliche e tutti i coglioni che ne fanno parte e che vi comandano, perché come al solito se ti forniscono una manina conoscenza di base del concorso che poi forse superi, li devi oire dire grazie, così come sembra che ti facciano il favore quando ti danno la conoscenza per il lavoro o professione che andrai a svolgere, lavoro che infondo manco ti piace e lo realizzi ogni giorno perché ti senti schiavizzato, ma poi le competenze e la formazione dove è?? Nel buco del sedere!! Stessa merda è a scuola sin dai tempi dell'asilo.
Non sono d'accordo con te, io ho 24 anni e ho un contratto a chiamata quello che dici tu che tutti sono in fissa con il contratto fisso e perché il contratto fisso. Ti puoi permettere di perderti una casa in affitto che con il contratto a chiamata non lo puoi fare, comprare un un'auto che se hai il contratto fisso lo puoi fare se hai il contratto ha chiamata il concessionario nemmeno ti da la gomma del l'auto. Ecco a cosa serve io posto fisso. Ovviamente se siete figli di papà che via da tutto questo è un altra cosa
Ma infatti questa è tutta (subdola) propaganda, anche se penso che Montemagno sia in buona fede e non ne sia consapevole. E' una rimasticatura di un'ideologia creata dalle lobby dei miliardari americani 40 anni fa, per ovvi motivi, e che ha fatto danni enormi. Poi non è neanche vero che il lavoro è diventato precario per volontà divina, o semplicemente perchè "il mondo cambia", ma ci sono state delle precise scelte politiche ed economiche dietro. Un'altra cosa che mi da fastidio è che tutto questo viene presentato come inevitabile e naturale.
Non esiste la "sicurezza del posto fisso", esiste soltanto la sicurezza nelle proprie COMPETENZE e SKILLS. Ed è interessante notare come coloro che non hanno problemi ad ottenere contratti di lavoro "permanet" (come vengono chiamati qui in Nord America), in funzione delle loro competenze, siano più interessati ad essere artefici del loro progetto imprenditoriale (proprio perché hanno sicurezza nelle proprie skills e mettere un tetto ai propri utili o alla propria crescita è riduttivo), mentre di norma coloro che aspirano al "posto fisso" lo fanno perché hanno bisogno di aggrapparsi con le unghie ad una un qualcosa al di fuori della propria area di competenze.
Assolutamente d'accordo! Il posto fisso è il principio fondamentale che spinge le persone e una società in generale verso la mediocrità. Fantastica la stabilità assoluta (provengo da una famiglia di statali) ma perché vivere con 1600€ al mese quando ne posso guadagnare 10 mila... O smettere completamente di pensare in termini di stipendio mensile? 😉
Mi trovi così d'accordo! Sono appena diventata avvocato ed era quello che più volevo nella mia vita. È il mio lavoro, lo sento mio, eppure per tutti dovrei fare concorsi pubblici per sistemarmi ma io mi sentirei morire nel posto fisso e pubblico.
Il discorso è molto soggettivo e non esiste la ricetta magica o soluzione definitiva! Ognuno di noi la pensa a proprio modo! Se fate una minima riflessione però vi renderete conto che il sistema scolastico ci ha insegnato ed inculcato la mentalità del posto "sicuro" che poi tanto sicuro non è !!!!!ci hanno insegnato ha fare figli e famiglia...indebitarci con la rata della macchina e del mutuo...lavoriamo un anno intero per aspettare un mese di ferie, ma soprattutto di libertà....ed aspettare la fatidica pensione per goderci i due spiccioli che forse ma ribadisco forse riusciremo ha vedere senza nemmeno goderceli perché ormai la gioventù sarà soltanto un ricordo! Scrivo questo perché ho 31 anni e da 11 anni sono un dipendente, è sono stanco di vivere per i sogni dei miei capi...è vorrei tanto vivere per i miei di sogni! La vita è soltanto una è siamo soltanto di passaggio! Mio pensiero personale! Scritto da un lavoratore a tempo indeterminato!
Bravo MOnty d'accordo ci sta per un periodo se si ha necessità il posto fisso, ma non come unica soluzione per la propria vita... è pieno di opportunità per chi apre la mente ed è disposto a fare il necessario per realizzare lo stile di vita che vuole veramente :-) Al tuo Successo
al di la che di fisso ormai c'è poco, anche se ottieni un indeterminato non significa che puoi stare tranquillo ma almeno puoi comprarti una casa, posso andare in maternità con più tranquillità, ho potuto andare a vivere da sola, perché chiariamoci in italia chi ti da una casa senza indeterminato? a me hanno chiesto pure le buste paga tanto per farti capire. Poi non è detto che per tutta la vita farò questo o rimarrò qui, ma se scelgo un altra strada posso essere più selettiva e pretendere di più perché io un contratto già ce l'ho e non devo preoccuparmi di come pagare l'affitto a differenza di prima che per necessità mi sono fatta andare bene tutto. E infondo anche questa precarietà mi ha permesso di provare tante strade capire cosa farei e cosa no, e fidati che non mi sento legata a un mestiere anzi sento di avere l'opportunità di accrescere la mia esperienza. Non capisco perché si debba così denigrare il posto fisso. Io vedo i miei che non ce l hanno e fanno fatica a rimettersi in gioco, sarebbe bella la favoletta che a qualsiasi età puoi fare qualsiasi cosa, ma questo a chi accade? a uno su un milione?
parole sante carissimo, il posto fermo per chi si adagia 😀😀 la vita è un continuo cambiare! beato chi sa adattarsi! Io amo il cambiamento continuo, il rinnovamento! apertura mentale! Grazie per questo argomento! 🎉🎉🎉
Gl'italiani sono sempre stati famosi nel mondo per IL BUON VIVERE. Qualsiasi americano, francese, tedesco, inglese o russo è sempre rimasto colpito dei valori dell'italiano: famiglia, tempo libero, cibo, divertimento, vacanze, tranquillità. Per me è un bene che la maggior parte delle persone in Italia veda il lavoro come un'attività da svolgere con serietà ma dando il giusto peso. Rigiro il tuo quesito, Marco: perché all'estero c'è ancora questa cultura dei SOLDI SOLDI SOLDI SOLDI, LAVORO LAVORO LAVORO LAVORO e non quella di vivere in tranquillità dando il giusto valore alle cose?
Sai perché è importante il "posto fisso"? Perché arrivi a 25/30 anni che sei vecchio, perché se sei donna e diventi mamma in Italia sei spacciata. Se cambiasse la mentalità imprenditoriale, magari aiutata da delle norme che impediscono la scelta dei candidati sulla base dell'anno di nascita e del sesso, vedrai anche tu che il discorso del "posto fisso" come per magia smetterà di esistere
Sante parole. Ma in Italia "si sa". Aggiungo un esempio: la RAI (e non parlo di una piccola azienda privata tutta sulle spalle di un imprenditore, ma di una cosa finanziata da una tassa e da fondi statali, quindi sempre soldi degli italiani) fa uscire bandi di lavoro la cui età massima è 29 anni. Sempre, per tutto. Solo contratti di apprendistato. Non mi sembra molto equo, solo paraculo. E se hai 30 anni sei fuori. Sempre. Se a 50 anni perdi il lavoro in Italia sei fuori. Se sei donna, lasciamo perdere proprio. Ma questa è l'Italia, "si sa".
Da ragazza di 23 anni posso dire che sono completamente d’accordo con te. Tanti giovani che buttano nel cesso tutti i loro sogni e potenzialità per un posto sicuro, che poi così sicuro non è. I 3 motivi che elenchi sono più veri che mai...Mi rendo conto sia difficile, ma io se necessario sono pronta a barattare la mia sicurezza con la realizzazione, perché una finta certezza in cambio della mia libertà non fa nemmeno per me. Grande Monty, sempre sul pezzo!
in realtà io ho il posto sicuro dall'età di 28 anni e mi realizzo godendomi la vita con viaggi, belle fighe e buon cibo. Inseguire il denaro è solo una rottura di scatole in più. Quindi il posto sicuro è una bella cosa, altro che no..
ma quali sogni buttano nel cesso? io il mio sogno l'ho inseguito per anni, ottenendo un pugno di mosche, a un certo punto ho capito che alla fine di sogni non si campa ma di stipendio fisso si.
Ho 23 anni anch’io, mi hanno dato il “Posto Fisso” o meglio indeterminato in una buona compagnia, classico stipendio... si bello Ma... penso che la prospettiva di vita valga più e bisogna arricchirsi non solo di Soldi a molti può anche fregare ma arricchirsi di energia positiva, cultura o arte! Bisogna avere 2 lavori, quello che ti permette di vivere e il dopo lavoro ossia impegnarti per realizzare i propri obbiettivi non sogni, sennò come si fa a pagare certi corsi di scrittura o recitazione o musica ecc? Grande monty e bel messaggio
Tante belle parole ma poi nel concreto quando devi aprire un mutuo o chiedere un finanziamento cosa offri come garanzia? I tuoi sogni e le tue potenzialità?? 😅😂😂
Evidentemente il loro sogno non era così grande...magari lo diventerà...magari cambieranno strada, lavoro, vita strada facendo. Di esempi di gente che ad un certo punto lascia il posto fisso per fare altro ce ne sono tanti. Però uno deve anche sentirsi pronto. Non sta a te giudicare chi sta buttando nel cesso i suoi sogni. Ognuno faccia la sua strada. Prima o poi ognuno arriverà dove deve, con i suoi tempi e le sue modalità ;)
Grazie mille per l'energia che trasmetti a tutti quelli che hanno piccolli e grandi progetti. Sei uno dei pochi che crede in chi tenta di creare. Grazie. Vorrei 10 100 1000 Monty affinché questo paese cresca.
Il "posto fisso" serve anche a realizzare i propri sogni, non a buttarli nel cesso. Dormire bene alla notte sapendo che lo stipendio arriva, sapere che hai mutua, ferie, tutele varie serve a fare moltre altre cose che potrebbero essere sogni di molti. Magari non puoi viaggiare quando vuoi, magari non puoi dar sfogo alla tua creatività ecc ecc Non tutti i posti fissi sono uguali, non tutti i posti determinati o da libero professionista sono uguali. La verità è che dipende cosa si vuole raggiungere nella vita, ogni categoria lavorativa baratta qualcosa per qualcosa d'altro e ci sono pro e contro. Bisogna puntare quel che si ritiene possa essere la condizione migliore per se. Personalmente un posto di lavoro a tempo indeterminato mi piacerebbe molto, mi permetterebbe di sviluppare alcuni miei progetti che un lavoro precario non mi lascerebbe fare con facilità, ciò non toglie che io un giorno scelga di licenziarmi da lì, ma lo scelgo io, non sono in balia agli eventi ogni giorno o ogni mese. Chi è il vero schiavo? Tutto relativo
Aggiungo che nessuno vuole preoccupazioni, anche lei, semplicemente si cerca di ridurre i possibile problemi il più possibile. Anche Valentino Rossi se potesse non cadere mai in modo, lo farebbe. Ognuno punto all'azzerare il rischio, solo che ogni persona ha un grado di compromesso rischio/benificio diverso.
Grazie. Sei un grande ... ragionamenti che mi hanno fatto scendere la lacrimuccia, perchè tocchi argomenti ancestrali, il lavaggio del cervello che la società ci ha fatto e che continua a farci e anche la famiglia.
non sono ancora nel mondo del lavoro, ma so già che da grande non seguirò la massa o l' ossessione del posto fisso. Vorrei tanto vivere della mia passione in modo totalmente indipendente. Ecco perchè mi piace lo spirito imprenditoriale!
Complimenti a Montemagno per aver eliminato il mio commento, evidentemente non accetta davvero le critiche che gli vengono rivolte. Dunque ci riprovo: fai passare il messaggio che chi punta al pubblico impiego è "perchè gliel'ha detto la mamma", perchè "vuole prendersi 2 spiccetti e poi passare il tempo a giocare a ping pong o a scacchi", ma non ti vergogni? Ma sai di cosa si tratta il pubblico impiego? Si tratta di lavorare nella pubblica amministrazione tutta, non solo i comuni ma anche Province e Regioni, enti pubblici non economici come l'Aci, enti previdenziali, agenzie fiscali, pubblica istruzione di ogni livello, forze armate di ogni genere, la marina, vigili del fuoco, non è solo "lavorare al comune". Non può essere un'ambizione puntare a lavorare nella pubblica amministrazione o nelle forze armate, che problema c'è se un giovane punta a diventare funzionario giudiziario, insegnante, dirigente pubblico o pompiere? Se tutti ragionassero come te chi ti fornirebbe i servizi essenziali dal più stupido al comune, l'educazione nelle scuole, la gestione della sanità pubblica, un servizio alla Regione, l'aiuto in caso di bisogno se serve un intervento per la tua sicurezza? Chiami un'ambulanza, una volante oppure Superman? Perchè è ok buttarsi nel settore privato, 1 anno di stage a 600 al mese più 2 anni di apprendistato e finalmente (forse) dopo anni inizi a guadagnare nemmeno 1400 netti, dico forse perchè probabilmente finito lo stage formativo ti riciclano con un altro screanzato e via di nuovo la giostra, mentre consideri "ossessione italiota" l'ambizione di prevalere fra migliaia di candidati in un concorso pubblico, riuscire finalmente a farsi una vita stabile con casa e famiglia e bambini. Questa perchè non dovrebbe essere ambizione ma "fissismo italiota" detto in modo sprezzante? Giusto essere produttivi, sempre, ma c'è un limite, perchè è un dato di fatto che in molti ambienti aziendali si finisca con il piombare in una avvilente "produttività" come se fossimo animali da stalla senza nemmeno avere poi il tempo di guardare i propri figli in faccia. Dici che si ha "l'ossessione del fissismo" per "paura", ma paure de che? Ma ti è giunta voce che in alcune zone d'Italia mancano letteralmente i posti di lavoro nel settore privato? "Parli di "paura del rischio d'impresa", sai che in alcune zone d'italia manca proprio la ricchezza di base per rendere un'impresa fiorente? Fai passare il messaggio che il postino inglese scopa perchè felice del suo lavoro, non sarà che magari sarà di bella presenza tutto tatuato come tu stesso dici? Ma che razza di messaggi fai partire? Ma ti è giunta voce che una volta laureato in giurisprudenza, scienze politiche, lettere, archeologia, qualsiasi percorso umanistico, perchè c'è gente che ha anche la vocazione per queste cose, presa la laurea restano per strada perchè non considerati "produttivi" e allora non è giusto che possano sfruttare le materie in cui sono ferrati per lavorare nel settore pubblico? Non è che tutti sono tarati per "fare impresa", altrimenti uno nemmeno si metterebbe a studiare la metà dei percorsi universitari per i quali nutrono passione. Dici che "esistono (addirittura) MILIARDIIII di opzioni lavorative", su quale pianeta vivi? Se uno non ha vocazione per l'imprenditoria, vive in contesti di bassa offerta di lavoro specie per certe professioni, serve una casa per mandare avanti una famiglia, che si deve fare allora? Rinunciare ai posti di lavoro offerti dallo Stato perche "ossessione italiota"? Ma non è che sei tu quello ossessionato da Google, Zuckerberg e via discorrendo? Ognuno ha le sue vocazioni e/o bisogna fare i conti con la realtà, specie in determinate situazioni e in certi contesti. Saluti.
Ti svelo un segreto, se lavori nel privato non puoi fare di nascosto il lavoro pubblico, ma se lavori nel pubblico puoi fare di nascosto quello privato.
Sì, ma quando si parla di posto fisso, in genere, non si parla di entrare in un'azienda qualsiasi, ma di entrare, chesso', in comune oppure a fare il carabiniere, per dirne due a caso. Supponiamo che uno ami fare il pasticcere, ma ha la sicurezza che andrà in pensione lavorando in comune, oggi come oggi, può sempre imparare tantissimo lo stesso e realizzarsi in ciò che ama, appunto la pasticceria, facendo corsi e lavorando in pasticceria in altri orari, anche perché, magari, non sogna di diventare il più bravo pasticcere del mondo, lavorare in tv, ma solo diventare un bravo pasticcere. Quindi, per dire, sarebbe una buona soluzione e non è sbagliato a prescindere. Anche perché, magari, farebbe bene entrambi i lavori e si sentirebbe realizzato sia per uno che per l'altro. Che male ci sarebbe?! Se amasse, chesso', la fotografia e il giardinaggio è uguale. Il punto è un altro, in Italia, purtroppo, come accade spesso, a fare "il posto fisso", ci entrano persone che non han voglia di far nulla , solo perché son figlie o amiche di qualcuno di "importante". E' logico che bisogna far di tutti per fare ciò che ci fa stare bene, qualsiasi cosa sia, piccola o grande non importa, abbiamo una vita sola, però non è sbagliato a prescindere cercare un posto fisso.
Ma come è possibile coltivare altro fuori dal lavoro? Pur dormendo 5 ore, impiegandone 2 se va di lusso tra andata e ritorno dal lavoro al quale stai 9 ore (sempre se va di lusso), ti lavi, prepari la cena, ti prepari il pranzo per il giorno dopo, metti apposto la cucina, magari fai una lavatrice (sempre se va di lusso) e la giornata è finita. E direi menomale.
Credo che l'ossessione italiana derivi dal fatto che la vita media desiderata dalla maggioranza degli italiani(casa auto figli) sia irrealizzabile senza finanziamenti, i quali a loro volta non ti vengono erogati senza posto statale. Bada bene, non fisso, ma statale. Che è diverso. Chiaro che in un paese così o cambi le leggi e le prassi sul credito ai cittadini oppure ti tieni 7k partecipanti ai concorsi. Io a livello di spirito e creatività sono come te, anche io porterò avanti un paio di startup per vedere se vanno, ma se non dovessero andare, anche in virtù di ciò che ho studiato e del ruolo che potrei prendere, è inevitabile che cercherei anche io uno stipendio sicuro. Magari poi riparto, ma non facciamo finta che sia tutto facile. Io parlo dell'Italia ovviamente, qui se vuoi 70k€ ti chiedono le pensioni di entrambi i genitori in garanzia. La fredda realtà quando esci là fuori, poi, è questa qui. O impari a fare a meno delle banche, almeno inizialmente, oppure stai alle regole. Negli stati uniti l'intero paese è pensato in maniera diversa. Se un affittuario non paga non hai problema a cacciarlo in 6 mesi, qui passano 7 anni e migliaia di euro spesi in avvocati. Ecco perché il posto fisso non è un bene primario, le case te le danno perché non hanno paura di essere imprigionati. Volevo dire questo, è il paese che ha portato a questo, non sono le persone. Il posto pubblico è la conseguenza di ciò che il sistema italiano ti richiede per darti una vita serena. Quindi non puoi cambiare usi e costumi se non cambi le regole del sistema. È un problema molto più materiale che ideologico.
Che bel video Monty... che dire... chapeau condivido tutto e mi ci ritrovo, lasciato posto fisso ormai parecchi anni fa, è vero.... fare impresa in Italia ė da eroi, non sono diventato ricco.... mille casini burocratici, tasse ecc. ecc. Lavoro sicuramente più di prima ma... sono felice. Monty top assoluto.
Sono d'accordo con Te Montemagno. Una buona parte delle persone ormai si fa condizionare ancora da questa cosa , e per paura oppure altro fanno lavori che non gli appartengono (come un branco di Pecore che seguono il Pastore). Esempio dei soliti consigli e delle solite domande che ti fanno: *Prendi la Patente del Autobus che cercano autista alla Miccolis *Perché non ti prendi l'attestato da OSS che cercano sempre?? *Perché non provi a fare domanda in quella Fabbrica che cercano Operai?? *Intanto che stai fermo perché non fai il Cameriere per arrangiarti?? IO: MA PERCHÉ NON VI FATE I CAXXI VOSTRI???? Ma perché dopo aver studiato e preso una Laurea come Infermiere oppure Geometra vi mettete a fare gli Operai oppure i Muratori?? Ognuno fa quello che li pare , e credo veramente che il mondo sarebbe un posto migliore senza questa gente che ti deve dire cosa e giusto o sbagliato della Tua Vita.....
io ho una domanda. Senza un contratto a tempo indeterminato, quindi posto fisso, quale banca o qualsiasi ente finanziario ti concede un finanziamento per poter comprare una casa?
@@vitoreina3880 meno male che ci sei tu, grazieeee. Sei sicuro che non ti servono? Cmq ti assicuro che te li restituisco massimo in 10 anni, per stare sicuri ☺
Signori la prima domanda che vi dovete fare è: l'immobile vi serve per metterlo a rendita o per la vostra famiglia? Poi le vie del Signore (qualcuno diveva) sono infinite. Per non farla lunga qui, magari quando ho un attimo di tempo ci possiamo anche confrontare in privato, due dritte per aiutare le dò volentieri. Rispondo al signore che chiede i soldi...ho una domanda anche per lei: invece di chiedere i soldi perché non prova a vederla da un altro punto di vista? Ovvero fossi in lei mi chiederei...come posso fare soldi senza chiedernee a nessuno? Specialmente banche. Spero che queste provocazioni stimolino in voi qualcosa di costruttivo. Buona serata
Le banche prosperano proprio grazie a questo meccanismo di indebitamento e vincolando a sé le persone per anni. Bravi continuate ad ingrassare i banchieri che di sicuro non "andranno in pensione" dopo 40 anni minimo, come i peblei
Posto "fisso" e "sicuro" é roba delle persone che hanno dei dubbi sulle loro capacità, mancanza di sicurezza sulle loro capacità. Io ho un contratto indeterminato ma perché me lo hanno fatto. Non ho paura di perdere il mio lavoro perché mi arrangio in tanti settori.
Partendo dal concetto che un posto di lavoro fisso costa di più all'imprenditore rispetto al posto di lavoro a tempo determinato, l'ossessione italiana per il posto fisso è uno dei paradigmi perfetti che spiegano perché la politica italiana è diversa, e percepita come peggiore, rispetto a quella degli altri Paesi occidentali. Negli altri Paesi un posto di lavoro fisso, che lega per sempre un lavoratore al suo datore di lavoro, è percepito come alla stregua di una schiavitù, quindi gli stessi lavoratori per propria dignità personale non vogliono il posto fisso. È una situazione facile da gestire, dato che gli interessi di lavoratori e imprenditori coincidono. In Italia c'è invece uno iato insanabile tra gli imprenditori, che per ragioni di costo non vogliono il lavoro fisso, e i lavoratori italiani che invece lo vogliono. Come gestire una situazione del genere da parte della politica? È molto difficile trovare un punto d'incontro. Perciò la politica italiana è vista come inconcludente e incompetente: sono gli stessi cittadini italiani, ciascuno estremista nelle proprie posizioni, a chiedere troppo alla politica. Durante la crisi la Germania ha favorito i posti di lavoro part-time, a 4 ore al giorno e con poco stipendio, in modo da dare a chi non trova lavoro la possibilità di fare qualcosa. In Italia (che infatti non ha ancora superato la crisi) una cosa del genere è impossibile, perché i lavoratori vogliono o tutto o niente, non vogliono vie di mezzo.
Concordo quasi su tutto. Anche sul discorso delle opzioni. Sicuro? Cosa c'é di sicuro in questa vita? Solo la morte è sicura quindi, a mio parere, bisogna capire anche per cosa si é portati e cosa si vuole. C'é gente che cerca il posto sicuro forse solo per colmare una insicurezza interiore senza guardare alle risorse e qualità che ha, forse con quelle potrebbe investire su se stesso e crearsi il proprio spazio lavorativo. Io la vedo così. Buona giornata. P. S. Lei assomiglia un pó all'attore che impersonificava il grande CarCarlo Pravettoni. 😊
Rispetto la tua opinione ma senza posto fisso in Italia non puoi permetterti nulla e mi riferisco a un semplice contratto di locazione per non parlare di tutto il resto... per abbandonare il tanto ricercato posto fisso o hai le spalle coperte da qualcuno che ti appoggi o rischi di finire sotto i ponti a vivere se non hai uno stipendio per pagare le spese necessarie per la sopravvivenza... questa è la realtà di molti compresa me è meno che lo stato italiano non ci aiuti a realizzare il lavoro dei sogni
Avere un posto fisso è condizione necessaria in questo Paese per cercare di fare dei progetti di vita come crearsi una famiglia, acquistare/affittare una abitazione. Ti viene chiesto il posto fisso come garanzia. A me anni fa quando avevo ancora la fortuna di lavorare come dipendente con posto fisso è stata chiesta la busta paga e la tipologia di contratto (volevano accertarsi che fosse un contratto stabile) soltanto per poter prendere in affitto un box auto. Ora come lavoratore a PIVA vengo pagato dai miei clienti quando cacchio pare a loro, anche dopo 3 mesi se va bene e quindi si fa fatica a programmarsi la vita e a fornire le garanzie che la società (banche, ....) mi chiedono.
A parole tutti bravi poi però ci sono le bollette , il mutuo e quant'altro da pagare po vediamo poi se i sogni bastano. La realtà è che non tutti possono diventare quello che sognano , anzi per la maggior parte delle persone è così , e il posto fisso a quel punto è l'unico modo per avere una vita il più normale possibile, non ci vedo nulla di strano ne da condannare, fare il libero professionista non è facile e non è per tutti , molti ci provano e dopo un anno stanno inseguiti da Equitalia.
Se normale significa fare tutta la vita un lavoro che non sopporto solo per pagare le bollette allora preferisco provare a inseeguire un sogno e fallire.
In Italia abbiamo questa fissa del posto fisso. Ho amici che sono contenti di prenderei loro 1200 euro al mese e per tutta la gita fare la stessa cosa. Io personalmente non ci riuscirei, ma questo non significa che loro sbaglino. La cultura del posto fisso è radicata dentro il nostro paese. Vuoi una casa in affitto? Devi avere il posto fisso. Vuoi un prestito? Devi avere ol posto fisso. Vuoi comprare un computer? Devi avere ol posto fisso.. Tutto nel nostro paese è legato a questo concetto. Quindi il problema non è il posto fisso, ma il nostro paese dove senza averlo non puoi fare nulla
Sono d'accordo. Io sinceramente preferisco cambiare ogni tanto, non riuscirei a fare lo stesso lavoro per tutta la vita! A meno che io non trovi un lavoro che amo questo è 👻
Il posto fisso è giusto e sacrosanto, proprio perchè non tutti possiamo essere imprenditori. Quindi gli imprenditori si beccano i Soldoni, ma anche i rischi; e i dipendenti si prendono i soldini, ma la certezza che nessuno li può mandare via (senza una giusta causa). Purtroppo è arrivato Renzi ad abolire il posto fisso come lo intendavamo qualche hanno fa.
Non è per forza una Cattiva cosa abolire il posto fisso, Solo qui il posto fisso è visto come un oasi...molti Posti fissi significa molta più disoccupazione se vogliamo dirla tutta.. In America in pochissimi l ottengono contratti fissi perché tutto sta in un patto tra dipendente e datore di lavoro secondo cui o avete successo insieme o fallite insieme. E personalmente in parte condivido questo modo di pensare. Ciò comporta positivamente parlando dipendenti più attaccati all azienda e senza dubbio più motivati
Mario Bianchi ma scusa tu sai che esistono i cicli economici? I dipendenti di un'azienda sono esautorati dal conoscere principi basilari di economia? Non si può garantire il posto fisso a vita nel privato perché altrimenti l'azienda (vedi il caso della pandemia inaspettata) quando torni al lavoro ha chiuso perché non ti ha potuto licenziare. Bisogna garantire libertà economica e protezione sociale come fanno i paesi nordici, quando l'economia va male l'azienda ti licenzia ma lo stato ti dà un lauto sussidio che ti permette di stare tranquillo, quando l'economia recupera l'azienda è salva e ti può riassumere perché sei un buon lavoratore che serve all'impresa. Irrigidire troppo il mercato del lavoro significa creare maggiore disoccupazione perché le aziende non avranno stimoli per contrattare, perché sanno che se lo fanno poi non potranno licenziarti nemmeno se ammazzi qualcuno. Infatti in paesi come l'Italia e la Spagna c'è un'elevatissima percentuale di nero e attività sommersa, perché c'è bisogno di lavoratori ma assumerli in regola non sarebbe competitivo (questo anche perché le aziende spesso sono troppo piccole, inefficienti e hanno una produttività scarsa).
Grazie , giusto! La crisi del 2008... è la quotidianità, e comunque non è che prima con la lira nn ci fossero le crisi.. il problema è la poca rivalutazione le valore del denaro... la poca voglia o propensione di pagare la qualità...
Per posto fisso si intendono tante altre cose, ma noi crediamo che fare gli imprenditori di noi stessi, tentando carriere assurde tipo youtuber o vip di instagram sia più eccitante. Peccato che poi gran parte di quelli che denigrano le certezze prendano delle musate che faranno male tutta la vita.
Carriere assurde non credo proprio, è oggettivo che c'è un mercato enorme sui social, io non denigro per niente il posto fisso, ma non digerisco l'assenza di obiettivi, io capisco che per un primo momento ci voglia un'entrata sicura a meno che non si venga coccolati dalla famiglia, ma poi? La gente guadagna 1300 euro per 40 anni, per fare cosa? Sopravvivere, e ci sta che basti ad una persona, ma la maggior parte si lamenta perché cammina in un auto a rate ed un telefono con medisimo contratto, e si lamenta di fare una vacanza l'anno se tutto va bene. È ovvio che non tutti sono disposti alle responsabilità e i sacrifici dell'imprenditoria. Ma cazzo non accontentatevi, che la vita è una. Ormai sono decenni che la società ci fa vedere il posto fisso come il santo gral, e la gente lo crede, abbiamo bisogno di più imprese e meno dipendenti. Anche perché tutti vogliono il posto fisso, ma nessuno decide di creare realtà e di assumere. Non è facile? Questo lo so benissimo, infatti ci vogliono le palle. Tutti vogliono avere lo stipendio bello e fatto.
Come fai a denigrare una cosa che non esiste? L economia occidentale è ciclica, ci sono periodi fiorenti e periodi di crisi.. Anche se hai il posto fisso nell arco di un decennio le aziende possono cambiare, può cambiare la dirigenza in peggio, possono andare in crisi e addirittura scomparire, ti riempiono di ore di straordinario non retribuite... Questo soprattutto nelle piccole medie imprese poiché le multinazionali sono più tutelate anche a livello di diritti in genere... Non esiste il concetto di certezza in un economia capitalistica mettetevelo in testa
Il problema è che in Italia si parte con il piede sbagliato già da scuola. Si prendono lauree in base a quanto lavoro possano offrire, non si studia per quello che piace, dove uno potrebbe sfondare perché riuscirebbe a metterci passione o talento.
Un video di valore immenso. Difficilissimo pero' da capire in Italia. Dovrebbero tutti andare all'estero per capire cosa vuol dire non aver il posto fisso (per nessuno) e capire quanto sia meglio.
L'ho sempre pensata allo stesso modo ma ormai mi sono arreso e per me è raramente utile fare questo discorso alla gente quindi non perdo più tempo a farlo! spero davvero che questo tuo video faccia un sacco di visualizzazioni cosicché qualcuno ne possa trarre beneficio e magari gli cambi addirittura la vita!
video bellissimo, considero il problema non solo italiano, ma de la maggioranza dei paesi del sud europa o dove i rispettivi governi non investono in cultura ma investono sulle paure delle persone. Rischiare e cambiare non comporta solo sacrifici economici ma anche, emotivi e psicologici, e penso sia questo che mantenga le persone nel loro stato di comodità o alla ricerca di qualcosa di fisso di tradizionale che dia immagine di una inesistente "stabilità". L' unica costante è il cambio, sempre.
Il problema è che al nord hai possibilità di cambiare in meglio se sei competente, nel sud Europa non c'è certezza lavorativa anche se uno è molto qualificato. Chiedi ai tuoi nonni come funzionava una volta. È un problema economico-statale non culturale.
@@11Ken in Germania il tuo padrone si sveglia con la luna storta tu sei senza lavoro Il posto fisso in Italia C'era grazie al ex art. 18 che nel mondo i dipendenti si sognavono
@@11Ken non sono d'accordo, è anche un problema culturale. Leggiti "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo" del sociologo Max Weber e lo capirai. Il sud Europa ha valori cattolici, mentre il nord Europa ha valori protestanti: la differenza nello sviluppo della società e del mondo del lavoro parte tutto da lì. Poi c'è la tradizione marxista, che nel sud Europa si è spinta (si veda il caso dell'Italia) fino all'utopia della rivoluzione e del rovesciamento di tutto il sistema (cosa che non ha pagato, tutt'altro), mentre in Nord Europa, in Germania e paesi scandinavi soprattutto, si è tradotto in compromesso socialdemocratico che ha garantito enorme benessere e prosperità che durano ancora oggi grazie a delle sapienti riforme nel corso degli anni. La magica alchimia? Garantire libertà economica (che favorisce gli imprenditori e chi si assume il rischio d'impresa) e la protezione sociale (che favorisce i dipendenti e i lavoratori in generale).
Il punto è che chi non ha veramente un lavoro o una lira non va a fare i concorsi pubblici, qua è impensabile ci sia una vocazione per lavorare nel pubblico se non quella di avere un posto sicuro e tirare i soldi a fine mese senza fare una mazza, e te lo fai andare bene anche se non sei portato, ma è comprensibile chi non lo farebbe? Tra dover sempre esitare per qualsiasi spesa perché non sai se il prox mese o fra un anno lavorerai ancora e farmi andare bene un lavoro dove diciamoci la verità di fatica se ne fa ben poca, fidati che farei la seconda scelta ad occhi chiusi. Che poi non è un ossessione italiana, se in Svezia avessero le nostre paghe e l'incertezza di trovare lavoro, vedi che il posto fisso allora sarebbe ambito pure la. Il postino di Brighton ha trovato un lavoro che gli piace proprio perché fa poco e viene pagato sempre e per questo gli piace, si fa i suoi cazzi senza rompersi tanto le palle, quella è vita. Il nostro procrastinare sempre su tutto invece ci ha portato a una sorta di mentalità del "intanto così poi vedremo" permanente, che per un imprenditore potrebbe andare anche bene per un operaio no, non tutti possono permettersi di rischiare, perché quando c'è da rinnovare un contratto allora: "eh sai c'è crisi" quando c'è da andare in ferie alle isole vergini allora la crisi magicamente non c'è più. 🤷♂️
Probabilmente lo spazzino di Brighton è anche pagato degnamente, invece da noi anche per lavori più qualificati ti pagano una miseria, e in più pretendono senza riconoscere... Da noi non guardano quanto sei "bravo", ma "quanto costi"... E poi c'è questa cosa che se hai più di 29 anni sei già vecchio e "non convieni"... Che schifo.
@@iulian_warrior Sì beh, ma non è che tutte le critiche che uno fa a un luogo (in cui è nato) implicano che uno debba essere costretto ad andarsene. Mica si sta parlando di chiedere la Luna eh. Si sta dicendo che qui da noi il lavoro è sottopagato (anche per via delle tasse sul lavoro e della burocrazia), possiamo dire che non sia giusta questa cosa (dato che non è sempre stato così, neanche in Italia) o appena si critica bisogna subito beccarsi la risposta "ah se non ti piace vai via"? Mah.
5 лет назад+2
In un mondo dove le sinistre sposano assolutamente la visone dei padroni e dove i capostipiti siano greta e le sardine che pensano a falsi problemi è giusto che i lavoratori siano sempre più disoccupati e senza lavoro! magari un giorno la sinistra tornerà a fare la sinistra... invita Diego fusaro oltre che galimberti 😀
Possono esserci mille opzioni, ma le inclinazioni e competenze delle persone non son mille; così, se quello che vuoi e sai fare non è facile dove vivi e dove puoi vivere, cerchi altro e per lo meno più stabile (perché quando diciamo sicuro intendiamo più stabile; ovvio infatti che, ad esempio, pure un Comune possa fallire o solo ridurre il personale). Poi, se iniziassimo, come italiani e non solo, a cercare Leggi tributarie, commerciali, istituzionali, eccetera, migliori per chiunque, tramite l'attivismo, la politica sociale, proposte pubbliche, non ci sarebbero neanche più motivi di far discorsi come questo e il tuo, Montemagno, del tipo: "C'è chi ce la fa, chi no, svegliati", scomodando frasi magniloquenti come l'ultima, giusta solo se a dirla è un grande politico, un grande giudice, un grande militare, o altro di simile, non semplicemente una persona che deve scegliere come campare, se tramite la sua passione o no. Dalle crisi, di qualsiasi tipo, non si vien fuori col mero adattamento alle situazioni né di sicuro in modo solo privatistico, perché le crisi alla fine colpiscono chiunque in maniera diversa.
Per anni ho avuto la finta necessità di trovare il posto fisso, e ho collezionato solo delusioni e prese per il culo. da quando mi son messo a fare imprenditoria ho iniziato ad avere un successo senza precedenti... quindi meno male che non ho mai trovato il posto fisso
Questa non è una provocazione. Vorrei sinceramente una tua opinione sul momento storico che tutti stiamo attraversando..opinione sul mondo del lavoro..se cambierà oppure no. Fermo restando che condivido il tuo pensiero.
Il posto fisso è spesso il posto statale. Il posto statale è pagato con i soldi dello stato che, colpo di scena, sono le tasse che tutti i lavoratori che non sono impiegati nel settore pubblico e le aziende private versano nelle casse dello stato. Ora... I dipendenti pubblici aumentano e quello anziani e che percepiscono la pensione hanno deciso di non morire più. Quindi per pagare il loro lauto stipendio, spesso, concedetemelo, immeritato, aumentano le tasse per le categorie sopra citate. L'aumento della pressione fiscale rende più difficile fare impresa e diminuiscono i contribuenti. Se i contribuenti diminuiscono ma i dipendenti pubblici rimangono uguali le opzioni rimangono 2: Si aumentano ulteriormente le tasse (che pare per il nostro Paese essere l'opzione unica) fino a che la situazione diverrà insostenibile e quindi addio al posto fisso. Si mandano a fanculo i dipendenti improduttivi, come sarebbe sacrosanto e quindi addio posti fisso. In definitiva sono d'accordo con Monti, che sia abolito l'impiego fisso a vantaggio dell'impegno fisso.
Ognuno di noi ha il SACROSANTO DOVERE di fare le SUE scelte di vita... Giustamente, Boss, oggi NIENTE è sicuro, tutta l'esistenza è dinamica... Ma se uno SA dove vuole arrivare, alla fine otterrà ciò che vuole... Consiglio caldamente i libri di Napoleon Hill, sono molto istruttivi... Ottimo video Boss!!
Cade a pennello, io faccio il postino e non mi piace. Ma non l'ho scelto, semplicemente di necessità virtù. Ho studiato per fare ben altro ma non importa, perché non c'è richiesta per ciò che ho sempre voluto fare. Ad un certo punto devo magnà anche io e non posso struggermi dalla mattina alla sera. Parliamo di lavori dinamici che cambiamo ogni 3 anni ma chi mi darà un mutuo? chi mi darà un giorno una pensione? io mi devo adattare ma il mondo attorno a me resta invariato.
Steve Mcking Purtroppo Monty è una di quelle persone che ha avuto successo quindi non ha idea di che significhi fallire, fare fatica ad arrivare a fine mese, ritrovarsi senza lavoro in mezzo alla strada, non avere i soldi per dar da mangiare a tuo figlio. Sono tutte cose che devi vivere per poterle capire, lui magari lo fa in buona fede, ma non è attendibile quando parla di queste cose...
@@AlessioC97x Non solo Monty, ma tutti anche tu che hai scritto questo commento, e io che ti sto rispondendo. Tutti abbiamo una visione diversa, che è influenzata dalle nostre esperienze personali. Ci sono miliardi di casi, e ognuno si fa un'idea, che potrebbe essere simile alla mia, oppure opposta. Ma nessuna è totalmente giusta o sbagliata. Ma una cosa, credo, sia vera. In pochi hanno la fortuna di fare il lavoro che hanno sempre sognato.
@L Nasmil secondo me ha detto una cosa vera. Il contratto a tempo indeterminato, non è più come una volta. Non è più garanzia di rimanere in quella azienda fino alla pensione. Poi gli impieghi pubblici sono un caso a parte.
@L Nasmil si. Ho capito che non dicevi a me. Ma come ho detto sopra, ognuno si fa un idea in base al proprio vissuto. Quello che ci succede, ci fa fare ragionamenti che sono solo nostri.
Peccato che senza posto fisso, al giorno d'oggi nemmeno ti affittano ub appartamento... Oppure, prova a chiedere un mutuo con un contratto di sei mesi. Ho fatto solo due esempi per giustificare questa necessitá del posto fisso. Su tutto il resto son d'accordo con te, ma purtroppo non ci son alternative valide. Anche il solo metter su famiglia... Se almeno uno dei due non ha un lavoro sicuro, come possono pensare di assicurare ad un eventuale figlio tutte le cure che necessita?
Secondo me voleva dire che il posto fisso e' molto ambito per andare in vacanza 40 anni, tipo al comune o alle piscine comunali. Non credo che qualcuno corra per il posto fississimo in amazon a spostare bancali
Non fa una piega marco, ma purtroppo senza un contratto fisso non t fanno u mutuo, non t affittano una casa, non t vendono un auto...e nn hai sicurezza.. Nessuna.. Tu mi dirai apriti u impresa. Si in Italia?
In un vecchio video dicesti che il "posto fisso è morto" e che esistevano due categorie di persone, chi ha perso il lavoro e chi lo perderà. Adesso ti sei accorto che esistono anche i "posti fissi"? E ti chiedi come mai moltissimi sognano il posto fisso? Beh, il motivo è semplice, la tranquillità ha un valore. E' per questo motivo che esistono le assicurazioni. Tu paghi 300 euro l'anno perché hai la tranquillità che se investi un notaio non ti tolgono la casa per ripagarlo. Oppure magari ne paghi altre 200 perché così se ti rubano o ti danneggiano la macchina l'assicurazione ti rimborsa. Se virtualizziamo un premio assicurativo mensile che ti garantisce di non perdere mai il lavoro nella vita, quant'è che siamo disposti a spendere? Io ho rinunciato a 5000 euro di RAL per passare dal privato al pubblico, in cambio della sicurezza. Poi parti da un presupposto sbagliato, che nel privato si faccia il lavoro dei propri sogni e nel pubblico un lavoro che non ti realizza. Ho fatto un anno di sportello anagrafe e mi sono divertito un sacco a contatto con la gente, anziani che volevano raccontarti la propria vita, giovani coppie che andavano a vivere insieme, certo c'erano anche gli utenti maleducati minacciosi o violenti.
A volte penso di non essere normale perché circondato da persone che non capiscono quello che provo. Poi cerchi un video di Montemagno e ti tranquillizzi perché non sei l'unico che pensa e prova certe cose.
Secondo me dipende tutto dalle condizioni di partenza: io avevo il papà operaio Ilva e la mamma sarta, tutti e due con la terza media serale. Sono riuscita a laurearmi e ad entrare in pa senza raccomandazioni, un autentico miracolo. Ma se avessi avuto i genitori imprenditori o ricchi commercianti è chiaro che non avrei avuto nessun interesse per il posto fisso.
non sono ancora nel mondo del lavoro, ma so già che da grande non seguirò la massa o l' ossessione del posto fisso. Vorrei tanto vivere della mia passione in modo totalmente indipendente. Ecco perchè mi piace il mondo imprenditoriale! MONTY NEL CUORE ❤
Uno dei problemi è che 8 persone su 10 non sanno cosa vogliono fare nella vita e quindi si adattano ad un lavoro da dipendente anche se hanno il vomito solo a pensarci.
@Xxx7833 Hai ragione, però questo modo di pensare porta ad accontentarsi di un lavoro qualsiasi e anche mal pagato pur di avere dei soldi a fine mese. Tu mi dirai "eh ma io devo pagare l'affitto, le bollette ecc... e quindi non posso fare tanto lo schizzinoso", hai ragione, è vero, infatti secondo me è proprio il sistema generale che è completamente sbagliato.
Un mucchio di stronzate hai detto. La realtà è ben diversa e non perché non ci sia qualcuno che desideri vivere facendo il surfista come dici tu. Piuttosto se la maggior parte venderebbe un rene pur di avere un "posto fisso", se i concorsi sono pieni zeppi di gente che vorrebbe scappare dal privato,un motivo deve pur esserci ovvero non si tratta soltanto di una mentalità ottusa. Le aziende private, e questo non lo dico io, pagano mediamente di meno rispetto le stesse mansioni svolte nel pubblico, senza contare tutti i vantaggi di quest'ultimo che nel privato puoi soltanto sognarti. Stabilità, assenza di rischio di impresa diretto ed indiretto, stipendi mediamente più alti, assenza o quasi di competizione interna, tempo libero, agevolazioni nei finanziamenti/mutui, possibilità di fare carriera tramite concorsi interni, etc. etc. etc. Semplicemente sono condizioni che non esistono nel privato, dove per ogni euro concesso dovete buttare il sangue. Per quanto riguarda la libera imprenditoria, anche qui, il rischio deve valere la pena ovvero dovrebbero esserci guadagni significativamente superiori rispetto a quelli percepiti da dipendente, ed oggi come oggi non è così facile e semplice. Ben vengano gli imprenditori, ben vengano i sognatori, i creatori. Ma smettetela con questa retorica da "fuffa guru" dove tutti possono tutto, di facili guadagni mettendosi in proprio, di carriere prestigiose nel privato. La realtà la fuori è ben diversa. Svegliati!
ben detto ,si è tentati di buttarsi nel pubblico perché il privato offre ben poco. Io ad esempio mi sto laureando e poi farò la magistrale. terminato mi piacerebbe lavorare nel privato ma se dovessi vincere un concorso pubblico prenderei l'opportunità al volo, perché lavorare sotto lo Stato mi da garanzie che il privato non è in grado di darmi. Purtroppo se continua così anche qui al Nord scoppieranno casi tipicamente meridionali di comuni che hanno un esercito di statali per contenere la disoccupazione. Mi sarebbe piaciuto dedicarmi all'insegnamento in ambito privato (anche perché nella scuola pubblica ti fanno fare anni di precariato girando l'Italia come una trottola, quale sia il senso non l'ho ancora capito) ma per come è messa la situazione attuale il gioco non vale la candela. E ripeto, lo dice uno che per il percorso che sta facendo sta accumulando i requisiti per un concorso nella P.A. Mio fratello invece sta facendo un percorso completamente diverso e le possibilità quindi sono 2 : fare il dipendente con turni assurdi e paghe da vomito oppure mettersi in proprio. Ma quest'ultima scelta è resa impossibile dallo Stato che solo per un insegna ti chiede l'impossibile.
Io seriamente ti ammiro! Sei saggio e illuminante. La penso come te. Io nel mio caso sono un massaggiatore e insegno meditazione e a volte difesa personale. (LAVORI CREATI DA ME E DALLE MIE PASSIONI/VOCAZIONI) Non guadagno poi cosi tanto, ma sono felice. Vivo zen in totale armonia. Spero davvero che i tuoi video possano aiutare le persone a vivere senza stress e senza competizione. Ah comunque comprerò il tuo libro.
VIVA IL POSTO FISSO !
Vuoi sapere perché c'è questa ossessione ? Te lo dico in base alla mia esperienza :
Per 5 anni ho lavorato come fotografo freelance, e se arrivavo alla fine del mese era un miracolo.
Non riuscivo manco più a dormire, e ogni giorno cercavo ogni occasione di formarmi per poter concorrere nel mercato, ma vedevo comunque ragazzini o pensionati con un POSTO SICURO avere i soldi necessari per comprarsi tutta l'attrezzatura che volevano e fregarmi quindi il lavoro.
Ho lavorato pure in un agenzia pubblicitaria, ma essendo appunto un attività imprenditoriale c'erano mesi in cui i soldi li vedevo solo in foto.
Oggi lavoro come amministrativo nella PA, e sai una cosa ? riesco a dormire la notte; riesco a studiare con tranquillità; ho finalmente la LIQUIDITà e sopratutto il TEMPO LIBERO per dedicarmi al mio automiglioramento, e pensa un pò ho perfino abbastanza soldi da poter finanziare progetti imprenditoriali di amici che denigrano il posto fisso.
quindi
VIVA IL POSTO FISSO!
Straquoto.
Da un po di anni a questa parte si é sviluppata questa ossessione tutta americana dell' essere capo di se stesso, delle start-up, rendite passive, critica pesante verso i dipendenti visti come "perdenti" addirittura poveri, sbagliati.. mi chiedo tutto questo perché... ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro... é facile dire "esci dalla trappola del topo" la maggior parte delle persone che lo dicono vogliono venderti il corso... ogni persona ha dei valori c'é chi preferisce la serenità e stabilità di un posto fisso si é sfigati per questo? No il mondo é bello perché vario!
Parole sante! chi dice il contrario vive o di rendita o non ha concezione della vita delle persone normali.
Questo vale per te ma non per tutti! E se non avevi i soldi per l'attrezzatura hai tralasciato un piccolo dettaglio, cioè che un business necessita sempre un investimento iniziale (errore che ho commesso anche io)... Ma questo non vuol dire che il fotografo è sbagliato, sei tu che hai saltato qualche passaggio e non hai retto la pressione (non è un'offesa) e quindi come hai detto tu hai fatto la scelta giusta... Spesso facciamo l'errore di pensare che nel business basta fare il nostro dovere e arrivano i soldini come nel "posto fisso"... Invece non è così, devi essere titolare e operaio insieme, lucido quando lavori come un operaio e con la stessa lucidità devi pescare idee vincenti e studiare come metterle in pratica da titolare... Ma io posso scommettere che nessun lavoro è sbagliato ma solo il modo in cui noi lo interpretiamo....
@@newagenewage2552 il punto è che se uno sminuisce una persona per il modo in cui porta il pane a casa è solo un poverino, e spesso se uno fa l'imprenditore vero lavora il doppio di un impiegato normale, mentre l'impiegato normale la notte pensa a fare l'amore con la moglie avendo la testa libera chi gestisce un'attività magari fissa il soffitto pensando a come fare a migliorare le cose... Ben venga che oggi uno può scegliere di assumersi un rischio in cambio dell'incertezza che può trasformarsi anche in ricchezza (e non parlo di denaro, parlo della ricchezza di fare come lavoro ogni giorno quello che avresti fatto anche se fosse stata una giornata libera) oppure non assumersi rischi e avere il pensiero fisso del giorno dello stipendio e lamentarsi ogni tanto se esso non cambia mai nell'arco di 20-30 anni...
Il problema legato al posto fisso è dato dal fatto che è uno dei pochi casi che ti permette di acquistare una casa con possibilità di pensare ad un futuro.
I nostri nonni cambiavano spesso lavoro ma era certo trovarne un altro.
I nostri padri han fatto fatica ma con un posto fisso hanno garantito casa e futuro ai figli.
Noi invece non possiamo permetterci niente, questa è la realtà che obbliga il pensiero al posto fisso come unica soluzione Italiana.
Colpa di governi senza un minimo di pensiero a lungo termine.
... oggi anche col posto fisso alcune cose non sono più fattibili, pertanto occhio a convincersi di certe oramai leggende.....
Già che cambiavano spesso lavoro non era posto fisso, tanta gente nei commenti sbaglia a intepretare il suo messaggio abbinando il "posto fisso" a lavoratore stipendiato, no lui intende la gente che come sogno ha il lavoro in cui sbadigli dalla mattina alla sera, camminata svogliata come l'umore e fare 5 pause caffè da 30 min al giorno...
Fissismo o non fissismo, un mutuo per la casa non te lo danno senza contratto indeterminato... e prima o poi il problema della casa salta fuori, perché o sei di buona famiglia o sennò prima o poi andrai in merda... lavoro dei sogni, io non ce l’ho ad esempio... ma almeno il pensiero di non trovarmi senza soldi e senza casa non lo voglio avere.
Io avrei seriamente bisogno di parlare con te per due mesi ogni settimana
Tempo fa lavorai come consulente per una prefettura. Solo dopo quella esperienza capii le gioie del posto fisso statale, roba da gran privilegiati. C'era pure qualcuno che lavorava seriamente ma con ritmi umani. La qualità della vita che avevano era invidiabile. Di stress non moriranno mai.
Vero, in Procura è lo stesso..Mentre se vai in uno studio di architettura ..esci pazzo
hanno pure lo stanzino con i salami e i capocolli appesi?
@@enricostefanelli3469 Io ne ho visti alcuni portarsi i fagiolini da sbucciare.
Il "c'era qualcuno che lavorava seriamente" racchiude a pieno quello che lui voleva trasmettere col video 😂
Però ti posso dire che i nuovi assunti lavorano bene...a ritmi umani ma seri...e soprattutto debbono affrontare la merda creata negli ultimi 25 anni. Il resto sono cazzatelle buona per qualche libricino da supermarket
Ciao Monty, su questo video secondo me c'è da fare una precisazione:
Il posto fisso di cui tu parli riguarda i concorsi pubblici in questo caso ( lo dici all inizio del video), e qui non sono d accordo sulla tua disamina, il posto fisso può essere anche un lavoro in una qualsiasi fabbrica e azienda piccola o grande che sia, con contratto a tempo indeterminato.
Posto sicuro io intendo un posto di lavoro di un azienda abbastanza grande e solida con ridotte probabilità di fallire o chiudere rispetto ad una piccola.
Io credo che la gente al giorno d oggi si butti sui concorsi pubblici perché è stanca di lavorare in una qualsiasi azienda privata che al giorno d oggi per risparmiare e con la scusa della crisi non rimpiazza più le risorse che vanno in pensione, e non ti devi sentire sempre in bilico se prendi dei giorni di mutua quando stai male con la paura che non ti rinnovino perché tanto dopo di te c'è la fila, e se ti sta bene lavori per due con lo stipendio di uno (quando va bene! Sennò sottopagato) con alti ritmi di stess dovuto a tutto questo, tanto c'è la crisi, ancora grazie che lavori, quindi devi pedalare e basta.
Quindi è normale che la gente cerchi di entrate nei posti pubblici,
I ritmi e le condiziono di lavoro sono risaputamente più umani, e non vige la paura di essere sempre cacciati quando si chiede di rispettare un proprio diritto.
La realtà è questa, forse tu non l hai mai vissuta sulla tua pelle, quindi per me questo video non rispecchia del tutto la situazione completa.
Un abbraccio!
Concordo, ma vorrei precisare che anche nel settore pubblico ci sono moltissimi lavori a tempo determinato e precari.
Se posso permettermi è perché la gente ha perso il succo del lavoro, tutto ciò specificato sopra si può abbattere in un solo modo, diventando davvero bravo nel lavoro che fai ed è il miglior posto fisso possibile! È che tanta gente vuole il posto fisso per continuare a non fare nulla, fare 4-5 pause caffè e parlare in modo svogliato con i clienti! Tutti quasi quando facciamo quella tipologia di lavoro incappiamo nel tirare la giornata, per 29 giorni pensare al giorno dello stipendio e se ci fa male un dito stiamo a casa... Mentre se venissimo valutati per le nostre prestazioni più della metà dei lavoratori resterebbe a casa...
"Il mio obbiettivo è crearmi una vita da cui non mi serva prendermi una vacanza"
Bravo anche noi siamo della stessa filosofia ;-)
Amo l'aforisma, ma è un'utopia
Questo obiettivo te la crea la vita stessa se hai fortuna, facendoti nascere da famiglia benestante.
@Toro Seduto Olè
Esatto, è questo a cui dovrebbero aspirare tutti. Non a diventare degli schiavi salariati..
Io ho il mio posto fisso statale a 1700 al mese e me lo tengo stretto. Ci campo la famiglia e non passa giorno che o i miei assistiti o i loro parenti non mi dicano un grazie sincero. Adoro il mio lavoro con i suoi pregi e suoi difetti.
Great Sono felice per te!
Complimenti per l'italiano! 😂
@@alessandraflorian111 Hai ragione. Tendo a non correggere mai i commenti su RUclips o sui social in genere. Penso sempre che se si capisce il senso della frase sia già sufficiente. Appena arrivo a casa dal lavoro lo correggo subito, non vorrei passasse l' idea che sia un analfabeta. PS il "ci campo" è volutamente ironico.
1700 grazie al cazzo che te lo tieni stretto
Certo, nel privato guadagni di meno, solo un folle cambierebbe. Se vuoi guadagnare extra basta fare il secondo lavoro in nero che tanto ne hai di tempo disponibile.
In Italia il posto fisso è così ricercato perché non c'è lavoro e se lo perdi ci metti anni prima di trovarne un altro. Semplice
Anni? Millenni!
O forse non c è troppo lavoro proprio per questo motivo, puoi vederla anche da un altro punto di vista. Detto questo, essendo arrivati ormai a questo punto, capisco benissimo chi punta al posto fisso e cerca solo una vita serena
Guarda, in Nord America il contratto "permanet" non obbliga le imprese a tenerti e possono licenziarti senza problemi, mentre in italia il "contratto indeterminato" in molti casi rende oneroso licenziare un dipendente. La cosa ridicola è che si compara il tasso di disoccupazione nord americano con quello italiano come se queste due misure fossero comparabili: è ovvio che in Italia sia più costoso assumere - è un sistema garantista che svantaggia imprenditori e dipendenti.
@@extremegeneration il problema che loro sottolineano è che in italia non c è ricambio lavorativo, non c è grande mobilità, e la conseguenza appunto è che si è più tendenti a ottenere una sicurezza rappresentata dal posto fisso. È un cane che si morde la coda ma in questa precisa situazione storica è giusto che lo stato tuteli i dipendenti, il rischio è di mandare sotto i ponti migliaia di famiglie
@@alessandropicchi2692 come fa ad esserci ricambio lavorativo se le assunzioni sono estremamente costose proprio in funzione del fatto che il posto fisso per molti significa aggrapparsi ad una stabilità a prescindere, tutelata a prescindere dal merito?
I dipendenti devono essere tutelati dal wealfare, con sussidi di disoccupazione et similia, non a scapito della competitività del mercato del lavoro o del merito
In genere mi piacciono molto i tuoi video ma questa volta dissento. Prima di tutto c'è una contraddizione di fondo. Se come dici all'inizio del video ognuno è libero di scegliere il tipo di lavoro che ritiene più in linea con le sue esigenze, allora non vedo perché qualcuno (o molti) non possano ritenere ideale un lavoro fisso e sicuro. Anche perché non si prende in considerazione che magari qualcuno possa aver trovato effettivamente l'impiego (umile o meno che sia) che gli piace e quindi perché dovrebbe voler andarsene via di lì? Magari non è fesso, non si sta inginocchiando, semplicemente ha trovato quello che gli piace fare (magari dopo una vita di precariato) e vuole continuare a farlo. Oppure quel lavoro non lo fa sfagiolare ma ad ogni modo gli da una tranquillità in termini economici che gli permette di coltivare altre passioni. Il punto a mio avviso non è che in italia ci sono poche persone intrapendenti ma che tutti volente o nolente sono costretti a diventarlo. L'uomo diventa quindi uno strumento che deve adattarsi alle esigenze di mercato e non più un essere libero di scegliere quale lavoro si adatti meglio alle sue esigenze. Dobbiamo essere tutti smart, intrapendenti, fantasiosi e con lo spirito di avventura di indiana jones. Ma questo lo richiede il mercato non la natura umana.
Conformati, allienàti, drogàti, fossilizzati, ecc
@@HuaWei-wq3ty ok
@@alessiacasarini3948 erano parole a completare il tuo lungo e bel commento
Ma infatti secondo me bisognerebbe parlare anche e forse soprattutto del fatto che ormai ci si è rassegnati alla precarietà, altro che ossessione per il posto fisso.
Tra l'altro mi sembra proprio che anche a livello di "propaganda" che assorbiamo quotidianamente, viene spinto molto di più il mito dell'imprenditore e del lavoro "flessibile" piutto sto che quello del posto fisso.
Il mito del posto fisso ci sarà stato per le genareazioni precedenti, ma ormai non è più così.
Stupendo questo video!!! Vi racconto velocemente i miei 7 mesi in Italia, dopo anni di vita all'estero. Tutti i miei amici coetanei, cinquantenni, che ho incontrato, dopo il primo saluto come stai e bla bla bla il discorso si indirizzava su: Ho fatto i conti con l'INPS mi mancano ancora 9 anni e poi sono liberoooo...me ne vado in pensione!!! Tristezza infinita!!!
Già... Che tristezza volersi godere la vita eh?! Stupidi italiani che si ostinano a non voler lavorare fino all'ultimo giorno di vita
@@skyblue3263 amico fatti una vasca fuori dall'Italia, magari impari qualcosa
Morale del video: il postino di cui parli lo vedi sempre felice perché, di fatto, ha il posto fisso. :)
Ahahahhahahaha.... italiani! Non si smentiscono mai! 🤣🤣
Caro marco montemagno anche io la pensavo come te...mentalita' da imprenditore...solo a sentire la parola dipendente mi veniva l'orticaria...solo che poi riportando il tuo pensiero nella realta' non e' cosi semplice....ho 33 anni sono diplomato ma faccio il parrucchiere....purtroppo mai mi sarei aspettato che mi sarei buttato a tentare i concorsi pubblici per il tanto agognato posto fisso....nella mia realta' ho preso duramente atto che non sarebbe affatto facile vivere in futuro dei frutti del mio lavoro....da parrucchiere dipendente al sud italia(napoli)sei fortunato se ti danno 600 euro al mese per 60 72 ore settimanali(12 ore al giorno dal martedi al sabato alcuni anche il lunedi)fatti tu il conto...ho detto fortunato perche molti ti danno 100 o 50 euro a settimana in nero...si hai capito bene marco 50 euro a settimana per 60 o 72 ore...70 80 centesimi l'ora in nero.....vai a lavorare in proprio per le case?carestia totale...amiche e parenti stai sicuro che non ti chiamano,qualcuna ti chiama e poi magari non si sa ma non ti richiama piu e vogliono pagare poco perche per ignoranza del sud il parrucchiere a domicilio deve chiedere di meno del negozio quando dovrebbe essere il contrario visto che vai tu a casa della gente spendendo benzina e trattini per il parcheggio a volte anche solo per una piega di soli 5 euro....eh si al sud nei negozi una piega costa in media dai 7 ai 10 euro e tu devi chiederne 5 senno non ti chiamano...quindi tolte le spese hai un guadagno di 1 o 2 euro scarsi....ti apri un negozio?benissimo...un ragazzo che conosco ha speso piu di 50 mila euro per arredare e fare i lavori di un negozio che ha aperto ...conclusione?dopo neanche 2 anni ha chiuso bottega e sta pieno di debiti andando a lavorare come dipendente del padre anche lui parrucchiere...ora caro marco montemagno al posto mio faresti ancora il parrucchiere o tenteresti un concorso pubblico per un posto dove parti da minimo 1300 euro al mese fissi sicuri ferie e malattie pagati e contributi versati? Il tuo discorso vale se uno ha una barca di soldi e allora con 2 o 3 milioni di euro e chi ci va a lavorare da dipendente?ti compreresti case a 100 e le rivenderesti a 140 o te le compreresti e te le affitti vivendo di rendita....ma se non hai i soldi che fai?o ti attacchi al tram o speri nel posto fisso o fai una vita impossibile cercando di sopravvivere.....siamo reali dai
Guarda che negli anni '70 in Italia, il problema del tempo indeterminato e del posto fisso non esisteva perché c'era più lavoro che disoccupati. Oggi, persone anche con preparazioni specifiche, stanno a casa. E te lo dico da 52enne (molto) precario.
@@ivanbombana7282 il problema è si anche la tecnologia perché sta diminuendo il bisogno di personale sostituendolo con robot, ma è anche che a quei tempi sulla terra eravamo in 4 miliardi ora siamo il doppio... E la metà dei posti di lavoro qui sono presi da gente che di quel lavoro non gliene frega, tirano la giornata come a scuola...
Il neoliberismo funziona dove c’è il lavoro, purtroppo qua in Italia non è proprio così facile. Se uno ha una famiglia non è che può stare mesi e mesi senza lavoro. Onestamente la tua mi sembra l’opinione di chi sta bene, di chi è stato creativo e si è reinventato, ma ricorda che non tutti sono come te. Non che non riconosca il fatto che anche dietro quello che sei ora tu ci sia stato del lavoro, assolutamente, dico solo che le persone stupide e banali (detto senza cattiveria e senza colpa) esistono e onestamente non penso che sia giusto che queste “muoiano in piedi” come dici tu, perché magari non lo vogliono e non gli interessa. Ci sono alcune persone che sono felici con poco e spesso quel poco non viene assicurato. Nella storia il liberismo non ha mai funzionato, ha aumentato le disuguaglianze dando la possibilità a pochi di diventare ricchi e alla maggior parte di diventare poverissimi. E questo è quello che sta succedendo ora, di nuovo. Il liberismo fa quel bellissimo giochetto di dirti (molto protestante come idea, e infatti come dici tu in Italia non attacca): “se sei bravissimo e ricchissimo è tutto merito tuo, sei sei un fallito e poverissimo tutta colpa tua”. È un pensiero molto pericoloso, esattamente come quello “meritocratico”. Purtroppo noi non nasciamo tutti uguali e SOPRATTUTTO non cresciamo nello stesso contesto socioeconomico, che influisce enormemente su tantissime cose. Con il tuo discorso stai dicendo che la vita deve essere un continuo sforzo: ma chi lo ha detto che deve essere così? Solamente il sistema economico, che ci fa credere di essere liberi di fare tutto quello che vogliamo, senza una rete comunitaria, in solitudine e soprattutto solo e soltanto in base alle tue capacità e abilità e se non hai, cazzi tuoi muori di fame. Non si può davvero credere che siamo tutti fatti per reinventarci costantemente, perché davvero, non è così.
Bravo :) !
Concordo in pieno!
Il problema più grande é la rispendibilitá lavorativa dopo i 50. Oramai i cicli si sono accorciati e oramai siamo nella società dove il dipendente ha sempre 25 anni. Quindi hai solo 2 possibilità: avere una ottima rete di contatti oppure riciclarti andando al ribasso. La prima opzione diventa sempre più difficile dato che se non si fa parte di gruppi organizzati il popolino laureato pensa solo al suo piccolo.
Buon di! Questo video mi ha fatto sorridere e allo stesso tempo avere gli occhi lucidi. Grazie per le tue parole. Quando sembra che ci siano due uniche strade da intraprendere : rimanere bloccata in un lavoro indeterminato che ti rende infelice o provare a muoverti, un salto nel vuoto e scoprire i tuoi talenti in un lavoro che magari ti fa sorridere..
Caro Marco, hai un bel parlare sul lavoro. MA ci sono tanti altri aspetti che forse non hai considerato. Il bistrattato lavoro fisso ad esempio a me serve per poter impiegare tutto il mio tempo libero nel volontariato. Attività, vocazione per la nostra vita (mia e di mia moglie) dove trova un senso tutta questa bella vita terrena. te lo dice uno, che probabilmente ai tuoi occhi figura come fallito lavorativamente. Ho 60 anni e da 22 lavoro presso una piccola azienda. Dove mi impegno a fondo perché l'azienda, anche attraverso il mio contributo, possa crescere. Ho fatto questa scelta dopo aver passato più di 15 anni a cercare la gratificazione personale, trovandomi ore su ore al lavoro con il rischio, ad un certo punto, di perdere tutta la famiglia. Come la mia c'è ne sono altre di "storie" che non sto qui ad elencare. La questione è ben più complessa, anche culturalmente, del solo concetto posto fisso. Carlo
Per onestà intellettuale ci sarebbero da aggiungere giusto due cosine:
1) Le persone in Italia sono ancora oggi fissate con il posto fisso perché ci sono intere generazioni che lo hanno avuto e quindi sperano che in qualche modo riescano a piazzarsi in qualcuno degli ultimi posti rimasti disponibili.
2) Non siamo in un capitalismo anglosassone, la flessibilità del mercato del lavoro in Italia è stata introdotta scimmiottando un pezzo di modello che non è il nostro, credendo sempre che quello che fanno gli altri sia meglio anche per noi; ma è un dato di fatto che la flessibilità non funziona in Italia e quindi è normale che in un mercato del lavoro rigido e non flessibile le persone sperino in un posto fisso, l'alternativa è cambiare paese in cui magari non troverai un posto fisso,ma almeno ti pagano bene.
Va considerato, ovviamente, che oggi come oggi sperare in un posto fisso è un'illusione, ma bisogna capire la differenza se gli italiani sono pazzi a crederci o se semplicemente se lo sono ritrovato in quel posto...
Hai centrato in pieno il punto...detto da uno che lavora in Australia e che ha lavorato in Italia
Gli italiani ovviamente se lo sono ritrovato in quel posto, perché abbiamo applicato dei principi a metà. Chi ha spinto verso una maggiore libertà economica, pur difendendo la protezione sociale dei lavoratori attraverso il welfare, si ritrova con paesi che funzionano, che producono alto valore aggiunto e sono capaci di garantire protezione e benessere ai propri cittadini. Vedi Svezia, Danimarca e la grande sorpresa rappresentata dall'Estonia, un paese che ha lasciato alle spalle il passato comunista, si è aperta al libero mercato e ha spinto verso una digitalizzazione molto innovativa di tutti gli ambiti istituzionali e i risultati si vedono, crescono e riescono ad attrarre investimenti e giovani stranieri con voglia di fare. I dipendenti pubblici in Italia (ma anche in Spagna che ha un sistema simile) devono capire che chi gli paga lo stipendio sono le p.iva e le aziende e che, senza un settore privato forte, il paese crolla e arriverà un bel giorno in cui verranno tagliati stipendi e pensioni come in Grecia. La pacchia finirà pure per gli statali.
Le difficoltà oggettive della burocrazia scoraggiano colossi del commercio e dell'industria...figuriamoci noi poveri cristi!
Forse non hai capito che il lavoro fisso ti dà dei diritti in più. Quando hai una famiglia dei bambini piccoli e un mutuo da pagare Come puoi pensare che uno non Miri ad avere un posto più sicuro di un altro? Se non hai mamma e papà che ti aiutano alla terza rata che non paghi del mutuo ti viene sottratta la casa. Il tuo discorso va bene solo su carta ma la realtà è ben diversa.
L’ossessione è delle banche,perché se non hai un posto fisso o comunque a tempo indeterminato,col fischio che ti fanno il mutuo per la casa o comunque un finanziamento importante ,tutto li il discorso,inutile girarci intorno
Bravo! ottima analisi!
Uno dei più bei video in cui è descritto benissimo il quadro italiano. Grazie Monty per le tue parole spero un giorno sia di aiuto per spingere sempre più italiani verso il cambiamento
Bel video, conferma in pieno che il posto fisso e' il non plus ultra per chiunque... Certo che ci si presenta in migliaia per il posto fisso! E' l'opzione migliore per te! Posto Fisso = stipendio basso ma zero lavoro, zero rischio, zero stress, nessuna paura per il futuro e minimizzazione delle spese. Poi se hai voglia di realizzazione, vocazione, sogno etc, lo fai col secondo o terzo lavoro (in nero). Quindi sicurezza a vita, guadagni (se vuoi molto) di piu' di chi lavora nel privato (e sicuramente di piu' in proporzione) con meno stress e preoccupazione. Ho diversi amici nel pubblico, mai fatto un colloquio, mai mandato un CV, alcuni nemmeno mai fatto un concorso... nessuna preoccupazione sul lavoro che tanto se fanno o non fanno e' assolutamente irrilevante, freschi, tranquilli e rilassati, beccano il loro fisso sicuro al mese, fanno il doppio delle vacanze, e nel tempo extra (solitamente anche in ufficio) seguono le loro passioni e fonti di guadagno maggiori. Mediamente se lavorano un paio d'ore al giorno e' grasso che cola....
Mi hai fatto venire in mente anche la visione biblica veterotestamentaria del lavoro come punizione. Per cui risulterebbe impensabile che il lavoro possa essere una forma sana di espressione sociale di sè. Aimè in molti in Italia non si sono mai staccati da questa visione. e sono quelli che quando sono alle prese col lavoro degli altri pretendono che sputino sangue mentre lavorano, semplicemente perchè loro il lavoro lo concepiscono solo così. Immagino che siano anche molto scaltri a nascondere sotto al tappeto le loro angherie e a seminare discordie, altrimenti non è immaginabile una simile caratterialità. E' gente che non si è mai staccata dal luogo comune, che non si è mai interrogata. Gente che campa di rabbia. Personalmente lavoro al pubblico, e quando simili soggetti mi si approcciano cerco di farli contenti, ma soprattutto di farli uscire dal negozio più alla svelta possibile.
La pubblica amministrazione italiana ha bisogno di persone in gamba, superpreparate, sempre sul pezzo sulle novità, in grado di coniugare le norme in modalità attuativa e semplificativa. Non deve essere un ripiego, ma una scelta! Chi non ha qs caratteristiche scelga il 'posto insicuro'!!!! Il dogma da cambiare non è il fissicismo e il se-curum del posto pubblico, ma l'approccio al lavoro, qualunque esso sia! Quello che tu dici è giusto in merito alle difficoltà di fare impresa in Italia, ma la tua forma comunicativa, fatta di un parallelismo posto fisso/morte della professionalità e della competenza, butta fango sul pubblico e su chi ci lavora o aspira a lavorarci! E qs non mi piace!
Carmela Visone ma hai visto i primi 4 minuti di video? Lì lo dice perfettamente che ognuno ha un proprio concetto di lavoro e va rispettato... il senso del video è diverso!
@@digitalbrain5537 la mia sensazione viene fuori dalla visione completa del video. È una sensazione, solo lui sa se ci ho preso oppure no!
Carmela Visone io provengo da una famiglia di statali. Il posto fisso non è la morte della professionalità, ma della creatività sicuramente. Forse e dico forse si salva qualche professore in gamba (al liceo o all'università), ma per quanto riguarda un posto in mezzo a carte e scartoffie iper burocratico e mettendo timbri su documenti? Piuttosto mi sparo un colpo in testa! Chi ha creatività e una visione l'ultima cosa che deve fare nella vita è lavorare nella PA perché è la tomba della mente.
Sono completamente d'accordo. In seguito alla laurea ho subito trovato lavoro presso una multinazionale ma, complice il mio carattere e forse l'abitudine "all'autogestione" universitaria, mi sono subito sentita fuori posto. Ed è per questo che ho deciso di darmi un'opportunità come libera professionista. Non è per niente facile confrontarsi con una PI in Italia ma o adesso o mai più. Se andrà bene avrò realizzato un sogno altrimenti potrò dire di averci provato e non avere un rimpianto.
Il posto fisso in Italia è così ricercato perché c'è poco lavoro e mal di pagato ed in più se ti licenziano a 40 anni ormai sei fuori dal mercato. That's it. Poi ognuno fa i suoi conti e sceglie il suo cammino.
A 30 sei già considerato fuori mercato.
Io sono terrorizzata di arrivare ai 30 (l'anno prossimo) e sono senza lavoro. Quindi non mi assumeranno mai più 😢
@@nicoverdi4069 complimenti davvero: ad una ragazza che è già di per sé spaventata dalla mancanza di prospettive per il suo futuro invece di provare umana empatia si infierisce proponendole la prostituzione... Non ho parole, sempre più convinto che stiamo andando incontro a un degrado antropologico degno del peggior medioevo... E sempre più dell'idea che l'umanità debba estinguersi
@@bealuthien Non lasciare che le false credenze imposte dalla società, o dal sistema se preferisci, ti terrorizzino a tal punto dal crederti totalmente priva di valore. Tu vali molto di più di un lavoro fisso, hai potenzialità e capacità che ancora non hai scoperto. Ti abbraccio, i miei migliori auguri.
@@bealuthien Tranquilla. Io ho avuto il contratto a tempo indeterminato a 36.
@@Blue_Noah Il problema è che noi viviamo dentro questa società (per quanto infame e ingiusta possa essere) e con le credenze che ha imposto (per quanto false) bisogna farci i conti... Con questo ovviamente non invito a demoralizzarci ma a reagire tenendo presente il contesto della realtà in cui viviamo
Bel discorso, condivisibile. Bella anche la libertà dell'essere "liberi professionisti". Però, oggi in Italia nessuno ti dà un appartamento in affitto se non hai un contratto di lavoro a tempo indeterminato...
Io ho un posto non FISSO ma definito INDETERMINATO da 20 anni e lo faccio con AMORE e PASSIONE...
Non credo che sia una cosa cosi disgustosa.
Se fossi infelice non credo proseguirei.
Ma vedo che le persone(non molte peraltro)che ottengono buoni oppure ottimi risultati come liberi professionisti o comunque non come "dipendenti" tendono a denigrare o a crocifiggere coloro che hanno un lavoro a tempo INDETERMINATO o se preferisci FISSO.
Io mi ritengo orgoglioso e felice di averlo ottenuto oltre 20 anni fa e credo che non ci sia giorno che io lo svolga con il massimo impegno e serietà...
Quindi mi dispiace di questo intervento DENIGRATORIO nei confronti di questa " grande fetta di lavoratori"
Alcune considerazioni sul video:
1- Molti concorsi pubblici danno accesso a contratti a tempo determinato, quindi l'equazione concorso pubblico = posto fisso è falsa.
2- Più in generale, all'interno di quel vasto mondo che è il settore pubblico italiano, lavorano anche migliaia di precari, sia assunti direttamente sia indirettamente attraverso cooperative o meccanismi simili, che spesso si trovano in situazioni poco piacevoli.
3- Detto questo è vero che, una volta che si è riusciti ad entrarci, il settore pubblico offre tuttora maggiori opportunità di avere un lavoro stabile rispetto al settore privato (anche se ormai in molte situazioni il confine tra i due "mondi" è poco chiaro) e so per esperienza personale che molte persone tentano i concorsi non perchè disoccupate e disperate, ma perchè cercano una via d'uscita dalle dinamiche del settore privato o dalle incertezze della libera professione.
Senza contare che nelle regioni meno sviluppate il lavoro nella pubblica amministrazione rappresenta una delle poche alternative all'emigrazione.
4- Non conosco la situazione del Regno Unito, ma siamo sicuri che il postino e lo spazzino di Brighton hanno il "posto fisso"? Non è che magari sono precari anche loro?
5- A me sembra ovvio che tra la precarietà dei contratti a termine e la relativa sicurezza dell'indeterminato ci sia una bella differenza.
Fare finta che non ci sia differenza perché tanto "la sicurezza assoluta non esiste" (ma dai, che scuperta!), come fa Montemagno mi sembra intellettualmente disonesto e mi puzza di trucchetto da venditore di fumo.
6- Il processo di precarizzazione del lavoro, che in parte ormai investe anche il settore pubblico, non è un fatto neutro o naturale, ma è il frutto di precise politiche che rispondono a un'ideologia liberista e sono state spinte da precisi interessi economici.
Fare finta che tutto questo sia il risultato di un generico "cambiamento" o della "rivoluzione digitale" è fuorviante, perché l'attacco alle tutele del lavoro è sistematico e dura almeno dagli anni '80 in tutto l'Occidente e non solo.
7- Le tutele di cui parliamo, compresa la stabilità lavorativa, non sono piovute come la manna dal cielo sulle teste degli "italioti" bamboccioni e fancazzisti, come vorrebbe una certa narrazione, ma sono state conquistate attraverso lotte durate decenni a cui hanno partecipato milioni di italiani.
7- Ma poi siamo proprio sicuri che la mentalità o ddirittura l'osessione del "posto fisso" siano ancora così forti in Italia?
Perché a me sembra che le nuove generazioni siano tendenzialmente rassegnate alla precarietà.
8- Credo sia innegabile che l'ideologia che oggi viene pompata dai media sia quella della "flessibilità" e dell' essere "imprenditori di se stessi", non certo quella del posto fisso.
Stiamo parlando di un'ideologia che va contro la natura di fondo della maggior parte delle persone, che non sono affatto portate a "fare impresa".
Senza contare che in un sistema capitalistico "maturo" come quello in cui viviamo è fisologico che gli "imprenditori" siano una minoranza e i salariati la maggioranza.
Montemagno stesso è un promotore più o meno consapevole di questa ideologia illusoria che genera frustrazione e contribuisce ad arricchire i pochi e a impoverire i molti.
Il posto fisso è morto!
Viva il posto fisso!
Grande commento, bravo
@@appartetutto8929 grazie!
l'ossessione italiana per il posto fisso o l'ossessione anglosassone per il lavoro usa e getta?
Like it next video ;)
In un mondo sempre più "anglosassone" direi di più ossessione antica di posto fisso o ossessione moderna per il lavoro usa e getta
suggerimento bellissimo
Commento e punto di vista davvero giusto e interessante!
@Blackstar se puoi esprimere la tua opinione è grazie al capitalismo e tu lo denigri? Pensa un po' 😂
Purtroppo in italia manca una realtà, il lavoro su di sé, a molti di noi non frega niente del concetto di lavorare su se stessi, migliorare l'interno per migliorare l'esterno e viverlo meglio, sul posto fisso caro mio hai ragione e a casa mia è spesso oggetto di discussione coi miei genitori e anche con altri miei amici coetanei della mia età che sembra che se la facciano coi miei genitori e ragionano come se avessero tanti debiti ed una famiglia da mantenere e credono che una busta paga di una fottutissima amministrazione che ti imprigiona per molti anni della vita, sia la sicurezza la soluzione e la garanzia alla tua vita e ai tuoi problemi, io sono un collaboratore scolastico ed ho 32 anni e da poco sono entrato di ruolo ma di certo non aspiro a questo a vita, in parte costretto anche dalla situazione in italia e dai miei genitori perché entrambi impiegati statali ormai in pensione con la loro mentalità, e credono anche ancora oggi vada bene, così come nel mio caso con una laurea in operatore dei servizi sociali di scienze politiche, e poi faccio il bidello a scuola, oggi chiamato per collaboratore scolastico, per nn snobbarci e non oggenderci perché noi siamo quelli che puliamo, facciamo gli inservienti nel mondo delle pulizie e puliamo i cessi e i culi di chi ci critica, spesso anche i nostri colleghi, oltre che ci prendiamo cure dell'ambiente scolastico dentro e fuori e della manutenzione, eppure siamo sempre sotto accusa, per far il bidello ci vuole una laurea?? Ma di che parliamo? Cosi come il discorso del posto fisso dato tramite i concorsi ai quali si partecipa in maniera mostruosa per posti limitati e competenze che dai futuri candidati e vincitori di concorso già esigono le grandi amministrazioni pubbliche e tutti i coglioni che ne fanno parte e che vi comandano, perché come al solito se ti forniscono una manina conoscenza di base del concorso che poi forse superi, li devi oire dire grazie, così come sembra che ti facciano il favore quando ti danno la conoscenza per il lavoro o professione che andrai a svolgere, lavoro che infondo manco ti piace e lo realizzi ogni giorno perché ti senti schiavizzato, ma poi le competenze e la formazione dove è?? Nel buco del sedere!! Stessa merda è a scuola sin dai tempi dell'asilo.
Il posto fisso soprattutto pubblico è un privilegio eterno .
Na vorta
Non sono d'accordo con te, io ho 24 anni e ho un contratto a chiamata quello che dici tu che tutti sono in fissa con il contratto fisso e perché il contratto fisso. Ti puoi permettere di perderti una casa in affitto che con il contratto a chiamata non lo puoi fare, comprare un un'auto che se hai il contratto fisso lo puoi fare se hai il contratto ha chiamata il concessionario nemmeno ti da la gomma del l'auto.
Ecco a cosa serve io posto fisso.
Ovviamente se siete figli di papà che via da tutto questo è un altra cosa
Ma infatti questa è tutta (subdola) propaganda, anche se penso che Montemagno sia in buona fede e non ne sia consapevole.
E' una rimasticatura di un'ideologia creata dalle lobby dei miliardari americani 40 anni fa, per ovvi motivi, e che ha fatto danni enormi.
Poi non è neanche vero che il lavoro è diventato precario per volontà divina, o semplicemente perchè "il mondo cambia", ma ci sono state delle precise scelte politiche ed economiche dietro.
Un'altra cosa che mi da fastidio è che tutto questo viene presentato come inevitabile e naturale.
Grande........bel video, qualcuno, o almeno uno dei pochi che racconta la verità , senza essere come un mago con la ricetta pronta
Bravo Marco.
Non esiste la "sicurezza del posto fisso", esiste soltanto la sicurezza nelle proprie COMPETENZE e SKILLS.
Ed è interessante notare come coloro che non hanno problemi ad ottenere contratti di lavoro "permanet" (come vengono chiamati qui in Nord America), in funzione delle loro competenze, siano più interessati ad essere artefici del loro progetto imprenditoriale (proprio perché hanno sicurezza nelle proprie skills e mettere un tetto ai propri utili o alla propria crescita è riduttivo), mentre di norma coloro che aspirano al "posto fisso" lo fanno perché hanno bisogno di aggrapparsi con le unghie ad una un qualcosa al di fuori della propria area di competenze.
Assolutamente d'accordo! Il posto fisso è il principio fondamentale che spinge le persone e una società in generale verso la mediocrità. Fantastica la stabilità assoluta (provengo da una famiglia di statali) ma perché vivere con 1600€ al mese quando ne posso guadagnare 10 mila... O smettere completamente di pensare in termini di stipendio mensile? 😉
@@achilleconte4385 La competitività è una barbaria
@@sura1031 è una tua opinione, assolutamente rispettabile.
Mi trovi così d'accordo! Sono appena diventata avvocato ed era quello che più volevo nella mia vita. È il mio lavoro, lo sento mio, eppure per tutti dovrei fare concorsi pubblici per sistemarmi ma io mi sentirei morire nel posto fisso e pubblico.
Teresa Berardi i giudici guadagnano benissimo.
@@gattospaziale8697 Ma io sono avvocato e voglio fare l'avvocato, non il giudice.
@@massimofavaro7344 grazie! Incrociamo le dita
Oggi abbiamo fatto alternanza, una prof ha messo i video di montemagno hahahaha
Confermo 🕵🏿♂️
Vogli di lavorare salutami addosso.
Il discorso è molto soggettivo e non esiste la ricetta magica o soluzione definitiva! Ognuno di noi la pensa a proprio modo! Se fate una minima riflessione però vi renderete conto che il sistema scolastico ci ha insegnato ed inculcato la mentalità del posto "sicuro" che poi tanto sicuro non è !!!!!ci hanno insegnato ha fare figli e famiglia...indebitarci con la rata della macchina e del mutuo...lavoriamo un anno intero per aspettare un mese di ferie, ma soprattutto di libertà....ed aspettare la fatidica pensione per goderci i due spiccioli che forse ma ribadisco forse riusciremo ha vedere senza nemmeno goderceli perché ormai la gioventù sarà soltanto un ricordo! Scrivo questo perché ho 31 anni e da 11 anni sono un dipendente, è sono stanco di vivere per i sogni dei miei capi...è vorrei tanto vivere per i miei di sogni! La vita è soltanto una è siamo soltanto di passaggio! Mio pensiero personale! Scritto da un lavoratore a tempo indeterminato!
Bravo MOnty d'accordo ci sta per un periodo se si ha necessità il posto fisso, ma non come unica soluzione per la propria vita... è pieno di opportunità per chi apre la mente ed è disposto a fare il necessario per realizzare lo stile di vita che vuole veramente :-) Al tuo Successo
al di la che di fisso ormai c'è poco, anche se ottieni un indeterminato non significa che puoi stare tranquillo ma almeno puoi comprarti una casa, posso andare in maternità con più tranquillità, ho potuto andare a vivere da sola, perché chiariamoci in italia chi ti da una casa senza indeterminato? a me hanno chiesto pure le buste paga tanto per farti capire. Poi non è detto che per tutta la vita farò questo o rimarrò qui, ma se scelgo un altra strada posso essere più selettiva e pretendere di più perché io un contratto già ce l'ho e non devo preoccuparmi di come pagare l'affitto a differenza di prima che per necessità mi sono fatta andare bene tutto. E infondo anche questa precarietà mi ha permesso di provare tante strade capire cosa farei e cosa no, e fidati che non mi sento legata a un mestiere anzi sento di avere l'opportunità di accrescere la mia esperienza. Non capisco perché si debba così denigrare il posto fisso. Io vedo i miei che non ce l hanno e fanno fatica a rimettersi in gioco, sarebbe bella la favoletta che a qualsiasi età puoi fare qualsiasi cosa, ma questo a chi accade? a uno su un milione?
parole sante carissimo, il posto fermo per chi si adagia 😀😀 la vita è un continuo cambiare! beato chi sa adattarsi! Io amo il cambiamento continuo, il rinnovamento! apertura mentale!
Grazie per questo argomento! 🎉🎉🎉
Si bravo pirla
Gl'italiani sono sempre stati famosi nel mondo per IL BUON VIVERE. Qualsiasi americano, francese, tedesco, inglese o russo è sempre rimasto colpito dei valori dell'italiano: famiglia, tempo libero, cibo, divertimento, vacanze, tranquillità. Per me è un bene che la maggior parte delle persone in Italia veda il lavoro come un'attività da svolgere con serietà ma dando il giusto peso.
Rigiro il tuo quesito, Marco: perché all'estero c'è ancora questa cultura dei SOLDI SOLDI SOLDI SOLDI, LAVORO LAVORO LAVORO LAVORO e non quella di vivere in tranquillità dando il giusto valore alle cose?
Sai perché è importante il "posto fisso"? Perché arrivi a 25/30 anni che sei vecchio, perché se sei donna e diventi mamma in Italia sei spacciata. Se cambiasse la mentalità imprenditoriale, magari aiutata da delle norme che impediscono la scelta dei candidati sulla base dell'anno di nascita e del sesso, vedrai anche tu che il discorso del "posto fisso" come per magia smetterà di esistere
Sante parole. Ma in Italia "si sa". Aggiungo un esempio: la RAI (e non parlo di una piccola azienda privata tutta sulle spalle di un imprenditore, ma di una cosa finanziata da una tassa e da fondi statali, quindi sempre soldi degli italiani) fa uscire bandi di lavoro la cui età massima è 29 anni. Sempre, per tutto. Solo contratti di apprendistato. Non mi sembra molto equo, solo paraculo. E se hai 30 anni sei fuori. Sempre. Se a 50 anni perdi il lavoro in Italia sei fuori. Se sei donna, lasciamo perdere proprio.
Ma questa è l'Italia, "si sa".
Da ragazza di 23 anni posso dire che sono completamente d’accordo con te. Tanti giovani che buttano nel cesso tutti i loro sogni e potenzialità per un posto sicuro, che poi così sicuro non è. I 3 motivi che elenchi sono più veri che mai...Mi rendo conto sia difficile, ma io se necessario sono pronta a barattare la mia sicurezza con la realizzazione, perché una finta certezza in cambio della mia libertà non fa nemmeno per me. Grande Monty, sempre sul pezzo!
in realtà io ho il posto sicuro dall'età di 28 anni e mi realizzo godendomi la vita con viaggi, belle fighe e buon cibo. Inseguire il denaro è solo una rottura di scatole in più. Quindi il posto sicuro è una bella cosa, altro che no..
ma quali sogni buttano nel cesso? io il mio sogno l'ho inseguito per anni, ottenendo un pugno di mosche, a un certo punto ho capito che alla fine di sogni non si campa ma di stipendio fisso si.
Ho 23 anni anch’io, mi hanno dato il “Posto Fisso” o meglio indeterminato in una buona compagnia, classico stipendio... si bello Ma... penso che la prospettiva di vita valga più e bisogna arricchirsi non solo di Soldi a molti può anche fregare ma arricchirsi di energia positiva, cultura o arte! Bisogna avere 2 lavori, quello che ti permette di vivere e il dopo lavoro ossia impegnarti per realizzare i propri obbiettivi non sogni, sennò come si fa a pagare certi corsi di scrittura o recitazione o musica ecc? Grande monty e bel messaggio
Tante belle parole ma poi nel concreto quando devi aprire un mutuo o chiedere un finanziamento cosa offri come garanzia? I tuoi sogni e le tue potenzialità?? 😅😂😂
Evidentemente il loro sogno non era così grande...magari lo diventerà...magari cambieranno strada, lavoro, vita strada facendo. Di esempi di gente che ad un certo punto lascia il posto fisso per fare altro ce ne sono tanti. Però uno deve anche sentirsi pronto. Non sta a te giudicare chi sta buttando nel cesso i suoi sogni. Ognuno faccia la sua strada. Prima o poi ognuno arriverà dove deve, con i suoi tempi e le sue modalità ;)
"Raccogliere due lire per giocare a Ping Pong"
Parlare del ping pong anche oggi -> fatto ✔
Grande 😂
Grazie mille per l'energia che trasmetti a tutti quelli che hanno piccolli e grandi progetti. Sei uno dei pochi che crede in chi tenta di creare. Grazie. Vorrei 10 100 1000 Monty affinché questo paese cresca.
Il "posto fisso" serve anche a realizzare i propri sogni, non a buttarli nel cesso. Dormire bene alla notte sapendo che lo stipendio arriva, sapere che hai mutua, ferie, tutele varie serve a fare moltre altre cose che potrebbero essere sogni di molti. Magari non puoi viaggiare quando vuoi, magari non puoi dar sfogo alla tua creatività ecc ecc
Non tutti i posti fissi sono uguali, non tutti i posti determinati o da libero professionista sono uguali.
La verità è che dipende cosa si vuole raggiungere nella vita, ogni categoria lavorativa baratta qualcosa per qualcosa d'altro e ci sono pro e contro. Bisogna puntare quel che si ritiene possa essere la condizione migliore per se.
Personalmente un posto di lavoro a tempo indeterminato mi piacerebbe molto, mi permetterebbe di sviluppare alcuni miei progetti che un lavoro precario non mi lascerebbe fare con facilità, ciò non toglie che io un giorno scelga di licenziarmi da lì, ma lo scelgo io, non sono in balia agli eventi ogni giorno o ogni mese.
Chi è il vero schiavo?
Tutto relativo
Aggiungo che nessuno vuole preoccupazioni, anche lei, semplicemente si cerca di ridurre i possibile problemi il più possibile.
Anche Valentino Rossi se potesse non cadere mai in modo, lo farebbe.
Ognuno punto all'azzerare il rischio, solo che ogni persona ha un grado di compromesso rischio/benificio diverso.
Grazie. Sei un grande ... ragionamenti che mi hanno fatto scendere la lacrimuccia, perchè tocchi argomenti ancestrali, il lavaggio del cervello che la società ci ha fatto e che continua a farci e anche la famiglia.
non sono ancora nel mondo del lavoro, ma so già che da grande non seguirò la massa o l' ossessione del posto fisso. Vorrei tanto vivere della mia passione in modo totalmente indipendente. Ecco perchè mi piace lo spirito imprenditoriale!
Complimenti a Montemagno per aver eliminato il mio commento, evidentemente non accetta davvero le critiche che gli vengono rivolte. Dunque ci riprovo: fai passare il messaggio che chi punta al pubblico impiego è "perchè gliel'ha detto la mamma", perchè "vuole prendersi 2 spiccetti e poi passare il tempo a giocare a ping pong o a scacchi", ma non ti vergogni? Ma sai di cosa si tratta il pubblico impiego? Si tratta di lavorare nella pubblica amministrazione tutta, non solo i comuni ma anche Province e Regioni, enti pubblici non economici come l'Aci, enti previdenziali, agenzie fiscali, pubblica istruzione di ogni livello, forze armate di ogni genere, la marina, vigili del fuoco, non è solo "lavorare al comune". Non può essere un'ambizione puntare a lavorare nella pubblica amministrazione o nelle forze armate, che problema c'è se un giovane punta a diventare funzionario giudiziario, insegnante, dirigente pubblico o pompiere? Se tutti ragionassero come te chi ti fornirebbe i servizi essenziali dal più stupido al comune, l'educazione nelle scuole, la gestione della sanità pubblica, un servizio alla Regione, l'aiuto in caso di bisogno se serve un intervento per la tua sicurezza? Chiami un'ambulanza, una volante oppure Superman? Perchè è ok buttarsi nel settore privato, 1 anno di stage a 600 al mese più 2 anni di apprendistato e finalmente (forse) dopo anni inizi a guadagnare nemmeno 1400 netti, dico forse perchè probabilmente finito lo stage formativo ti riciclano con un altro screanzato e via di nuovo la giostra, mentre consideri "ossessione italiota" l'ambizione di prevalere fra migliaia di candidati in un concorso pubblico, riuscire finalmente a farsi una vita stabile con casa e famiglia e bambini. Questa perchè non dovrebbe essere ambizione ma "fissismo italiota" detto in modo sprezzante? Giusto essere produttivi, sempre, ma c'è un limite, perchè è un dato di fatto che in molti ambienti aziendali si finisca con il piombare in una avvilente "produttività" come se fossimo animali da stalla senza nemmeno avere poi il tempo di guardare i propri figli in faccia. Dici che si ha "l'ossessione del fissismo" per "paura", ma paure de che? Ma ti è giunta voce che in alcune zone d'Italia mancano letteralmente i posti di lavoro nel settore privato? "Parli di "paura del rischio d'impresa", sai che in alcune zone d'italia manca proprio la ricchezza di base per rendere un'impresa fiorente? Fai passare il messaggio che il postino inglese scopa perchè felice del suo lavoro, non sarà che magari sarà di bella presenza tutto tatuato come tu stesso dici? Ma che razza di messaggi fai partire? Ma ti è giunta voce che una volta laureato in giurisprudenza, scienze politiche, lettere, archeologia, qualsiasi percorso umanistico, perchè c'è gente che ha anche la vocazione per queste cose, presa la laurea restano per strada perchè non considerati "produttivi" e allora non è giusto che possano sfruttare le materie in cui sono ferrati per lavorare nel settore pubblico? Non è che tutti sono tarati per "fare impresa", altrimenti uno nemmeno si metterebbe a studiare la metà dei percorsi universitari per i quali nutrono passione. Dici che "esistono (addirittura) MILIARDIIII di opzioni lavorative", su quale pianeta vivi? Se uno non ha vocazione per l'imprenditoria, vive in contesti di bassa offerta di lavoro specie per certe professioni, serve una casa per mandare avanti una famiglia, che si deve fare allora? Rinunciare ai posti di lavoro offerti dallo Stato perche "ossessione italiota"? Ma non è che sei tu quello ossessionato da Google, Zuckerberg e via discorrendo? Ognuno ha le sue vocazioni e/o bisogna fare i conti con la realtà, specie in determinate situazioni e in certi contesti. Saluti.
AMEN!
Ti svelo un segreto, se lavori nel privato non puoi fare di nascosto il lavoro pubblico, ma se lavori nel pubblico puoi fare di nascosto quello privato.
Sì, ma quando si parla di posto fisso, in genere, non si parla di entrare in un'azienda qualsiasi, ma di entrare, chesso', in comune oppure a fare il carabiniere, per dirne due a caso. Supponiamo che uno ami fare il pasticcere, ma ha la sicurezza che andrà in pensione lavorando in comune, oggi come oggi, può sempre imparare tantissimo lo stesso e realizzarsi in ciò che ama, appunto la pasticceria, facendo corsi e lavorando in pasticceria in altri orari, anche perché, magari, non sogna di diventare il più bravo pasticcere del mondo, lavorare in tv, ma solo diventare un bravo pasticcere. Quindi, per dire, sarebbe una buona soluzione e non è sbagliato a prescindere. Anche perché, magari, farebbe bene entrambi i lavori e si sentirebbe realizzato sia per uno che per l'altro. Che male ci sarebbe?! Se amasse, chesso', la fotografia e il giardinaggio è uguale. Il punto è un altro, in Italia, purtroppo, come accade spesso, a fare "il posto fisso", ci entrano persone che non han voglia di far nulla , solo perché son figlie o amiche di qualcuno di "importante". E' logico che bisogna far di tutti per fare ciò che ci fa stare bene, qualsiasi cosa sia, piccola o grande non importa, abbiamo una vita sola, però non è sbagliato a prescindere cercare un posto fisso.
Have a nice trip! Eccolo un classico commento di un rosicone
Ma come è possibile coltivare altro fuori dal lavoro? Pur dormendo 5 ore, impiegandone 2 se va di lusso tra andata e ritorno dal lavoro al quale stai 9 ore (sempre se va di lusso), ti lavi, prepari la cena, ti prepari il pranzo per il giorno dopo, metti apposto la cucina, magari fai una lavatrice (sempre se va di lusso) e la giornata è finita. E direi menomale.
Credo che l'ossessione italiana derivi dal fatto che la vita media desiderata dalla maggioranza degli italiani(casa auto figli) sia irrealizzabile senza finanziamenti, i quali a loro volta non ti vengono erogati senza posto statale. Bada bene, non fisso, ma statale. Che è diverso. Chiaro che in un paese così o cambi le leggi e le prassi sul credito ai cittadini oppure ti tieni 7k partecipanti ai concorsi.
Io a livello di spirito e creatività sono come te, anche io porterò avanti un paio di startup per vedere se vanno, ma se non dovessero andare, anche in virtù di ciò che ho studiato e del ruolo che potrei prendere, è inevitabile che cercherei anche io uno stipendio sicuro. Magari poi riparto, ma non facciamo finta che sia tutto facile. Io parlo dell'Italia ovviamente, qui se vuoi 70k€ ti chiedono le pensioni di entrambi i genitori in garanzia. La fredda realtà quando esci là fuori, poi, è questa qui. O impari a fare a meno delle banche, almeno inizialmente, oppure stai alle regole. Negli stati uniti l'intero paese è pensato in maniera diversa. Se un affittuario non paga non hai problema a cacciarlo in 6 mesi, qui passano 7 anni e migliaia di euro spesi in avvocati. Ecco perché il posto fisso non è un bene primario, le case te le danno perché non hanno paura di essere imprigionati. Volevo dire questo, è il paese che ha portato a questo, non sono le persone. Il posto pubblico è la conseguenza di ciò che il sistema italiano ti richiede per darti una vita serena. Quindi non puoi cambiare usi e costumi se non cambi le regole del sistema. È un problema molto più materiale che ideologico.
Che bel video Monty... che dire... chapeau condivido tutto e mi ci ritrovo, lasciato posto fisso ormai parecchi anni fa, è vero.... fare impresa in Italia ė da eroi, non sono diventato ricco.... mille casini burocratici, tasse ecc. ecc. Lavoro sicuramente più di prima ma... sono felice. Monty top assoluto.
Sono d'accordo con Te Montemagno.
Una buona parte delle persone ormai si fa condizionare ancora da questa cosa , e per paura oppure altro fanno lavori che non gli appartengono (come un branco di Pecore che seguono il Pastore).
Esempio dei soliti consigli e delle solite domande che ti fanno:
*Prendi la Patente del Autobus che cercano autista alla Miccolis
*Perché non ti prendi l'attestato da OSS che cercano sempre??
*Perché non provi a fare domanda in quella Fabbrica che cercano Operai??
*Intanto che stai fermo perché non fai il Cameriere per arrangiarti??
IO: MA PERCHÉ NON VI FATE I CAXXI VOSTRI????
Ma perché dopo aver studiato e preso una Laurea come Infermiere oppure Geometra vi mettete a fare gli Operai oppure i Muratori??
Ognuno fa quello che li pare , e credo veramente che il mondo sarebbe un posto migliore senza questa gente che ti deve dire cosa e giusto o sbagliato della Tua Vita.....
io ho una domanda.
Senza un contratto a tempo indeterminato, quindi posto fisso, quale banca o qualsiasi ente finanziario ti concede un finanziamento per poter comprare una casa?
E chi ha detto che la Banca sia l'unica soluzione per comprarti una casa?
@@vitoreina3880 meno male che ci sei tu, grazieeee.
Sei sicuro che non ti servono?
Cmq ti assicuro che te li restituisco massimo in 10 anni, per stare sicuri ☺
Signori la prima domanda che vi dovete fare è: l'immobile vi serve per metterlo a rendita o per la vostra famiglia? Poi le vie del Signore (qualcuno diveva) sono infinite. Per non farla lunga qui, magari quando ho un attimo di tempo ci possiamo anche confrontare in privato, due dritte per aiutare le dò volentieri.
Rispondo al signore che chiede i soldi...ho una domanda anche per lei: invece di chiedere i soldi perché non prova a vederla da un altro punto di vista? Ovvero fossi in lei mi chiederei...come posso fare soldi senza chiedernee a nessuno? Specialmente banche. Spero che queste provocazioni stimolino in voi qualcosa di costruttivo. Buona serata
E tu non la comprare, una casa.
Le banche prosperano proprio grazie a questo meccanismo di indebitamento e vincolando a sé le persone per anni.
Bravi continuate ad ingrassare i banchieri che di sicuro non "andranno in pensione" dopo 40 anni minimo, come i peblei
Montemagno ministro del lavoro SUBITO ❤️
Non vorrei che ci stessimo confondendo tra il posto fisso e cambiare volontariamente da un indeterminato ad un altro.
Posto "fisso" e "sicuro" é roba delle persone che hanno dei dubbi sulle loro capacità, mancanza di sicurezza sulle loro capacità. Io ho un contratto indeterminato ma perché me lo hanno fatto. Non ho paura di perdere il mio lavoro perché mi arrangio in tanti settori.
Partendo dal concetto che un posto di lavoro fisso costa di più all'imprenditore rispetto al posto di lavoro a tempo determinato, l'ossessione italiana per il posto fisso è uno dei paradigmi perfetti che spiegano perché la politica italiana è diversa, e percepita come peggiore, rispetto a quella degli altri Paesi occidentali. Negli altri Paesi un posto di lavoro fisso, che lega per sempre un lavoratore al suo datore di lavoro, è percepito come alla stregua di una schiavitù, quindi gli stessi lavoratori per propria dignità personale non vogliono il posto fisso. È una situazione facile da gestire, dato che gli interessi di lavoratori e imprenditori coincidono. In Italia c'è invece uno iato insanabile tra gli imprenditori, che per ragioni di costo non vogliono il lavoro fisso, e i lavoratori italiani che invece lo vogliono. Come gestire una situazione del genere da parte della politica? È molto difficile trovare un punto d'incontro. Perciò la politica italiana è vista come inconcludente e incompetente: sono gli stessi cittadini italiani, ciascuno estremista nelle proprie posizioni, a chiedere troppo alla politica.
Durante la crisi la Germania ha favorito i posti di lavoro part-time, a 4 ore al giorno e con poco stipendio, in modo da dare a chi non trova lavoro la possibilità di fare qualcosa. In Italia (che infatti non ha ancora superato la crisi) una cosa del genere è impossibile, perché i lavoratori vogliono o tutto o niente, non vogliono vie di mezzo.
Concordo quasi su tutto. Anche sul discorso delle opzioni. Sicuro? Cosa c'é di sicuro in questa vita? Solo la morte è sicura quindi, a mio parere, bisogna capire anche per cosa si é portati e cosa si vuole. C'é gente che cerca il posto sicuro forse solo per colmare una insicurezza interiore senza guardare alle risorse e qualità che ha, forse con quelle potrebbe investire su se stesso e crearsi il proprio spazio lavorativo. Io la vedo così. Buona giornata.
P. S. Lei assomiglia un pó all'attore che impersonificava il grande CarCarlo Pravettoni. 😊
Io ho deciso di intraprendere la carriera miliarare. Ma non per il posto fisso, ma per servire e difendere i cittadini e l’Italia
Rispetto la tua opinione ma senza posto fisso in Italia non puoi permetterti nulla e mi riferisco a un semplice contratto di locazione per non parlare di tutto il resto... per abbandonare il tanto ricercato posto fisso o hai le spalle coperte da qualcuno che ti appoggi o rischi di finire sotto i ponti a vivere se non hai uno stipendio per pagare le spese necessarie per la sopravvivenza... questa è la realtà di molti compresa me è meno che lo stato italiano non ci aiuti a realizzare il lavoro dei sogni
Avere un posto fisso è condizione necessaria in questo Paese per cercare di fare dei progetti di vita come crearsi una famiglia, acquistare/affittare una abitazione. Ti viene chiesto il posto fisso come garanzia. A me anni fa quando avevo ancora la fortuna di lavorare come dipendente con posto fisso è stata chiesta la busta paga e la tipologia di contratto (volevano accertarsi che fosse un contratto stabile) soltanto per poter prendere in affitto un box auto. Ora come lavoratore a PIVA vengo pagato dai miei clienti quando cacchio pare a loro, anche dopo 3 mesi se va bene e quindi si fa fatica a programmarsi la vita e a fornire le garanzie che la società (banche, ....) mi chiedono.
A parole tutti bravi poi però ci sono le bollette , il mutuo e quant'altro da pagare po vediamo poi se i sogni bastano. La realtà è che non tutti possono diventare quello che sognano , anzi per la maggior parte delle persone è così , e il posto fisso a quel punto è l'unico modo per avere una vita il più normale possibile, non ci vedo nulla di strano ne da condannare, fare il libero professionista non è facile e non è per tutti , molti ci provano e dopo un anno stanno inseguiti da Equitalia.
Se normale significa fare tutta la vita un lavoro che non sopporto solo per pagare le bollette allora preferisco provare a inseeguire un sogno e fallire.
I prossimi video falli da 12 min per farmi contento. Buon lavoro.
Vallo a dire a banche e finanziare dove vogliono contratti fissi firme di garanzia di ogni tipo! Anche per comprare una penna!!!
In Italia abbiamo questa fissa del posto fisso. Ho amici che sono contenti di prenderei loro 1200 euro al mese e per tutta la gita fare la stessa cosa. Io personalmente non ci riuscirei, ma questo non significa che loro sbaglino. La cultura del posto fisso è radicata dentro il nostro paese. Vuoi una casa in affitto? Devi avere il posto fisso. Vuoi un prestito? Devi avere ol posto fisso. Vuoi comprare un computer? Devi avere ol posto fisso.. Tutto nel nostro paese è legato a questo concetto. Quindi il problema non è il posto fisso, ma il nostro paese dove senza averlo non puoi fare nulla
Sono d'accordo. Io sinceramente preferisco cambiare ogni tanto, non riuscirei a fare lo stesso lavoro per tutta la vita! A meno che io non trovi un lavoro che amo questo è 👻
Non tutti possiamo prendere 2000 al mese
@@KomepiaceAme Chi dice che prendo 2000 euro al mese?
👏👏👏👏👏👏
Ora non esageriamo, altrimenti i lavoratori autonomi sarebbero tutti senza casa e auto.
Il posto fisso è giusto e sacrosanto, proprio perchè non tutti possiamo essere imprenditori. Quindi gli imprenditori si beccano i Soldoni, ma anche i rischi; e i dipendenti si prendono i soldini, ma la certezza che nessuno li può mandare via (senza una giusta causa). Purtroppo è arrivato Renzi ad abolire il posto fisso come lo intendavamo qualche hanno fa.
Non è per forza una Cattiva cosa abolire il posto fisso, Solo qui il posto fisso è visto come un oasi...molti Posti fissi significa molta più disoccupazione se vogliamo dirla tutta.. In America in pochissimi l ottengono contratti fissi perché tutto sta in un patto tra dipendente e datore di lavoro secondo cui o avete successo insieme o fallite insieme. E personalmente in parte condivido questo modo di pensare.
Ciò comporta positivamente parlando dipendenti più attaccati all azienda e senza dubbio più motivati
Mario Bianchi ma scusa tu sai che esistono i cicli economici? I dipendenti di un'azienda sono esautorati dal conoscere principi basilari di economia? Non si può garantire il posto fisso a vita nel privato perché altrimenti l'azienda (vedi il caso della pandemia inaspettata) quando torni al lavoro ha chiuso perché non ti ha potuto licenziare. Bisogna garantire libertà economica e protezione sociale come fanno i paesi nordici, quando l'economia va male l'azienda ti licenzia ma lo stato ti dà un lauto sussidio che ti permette di stare tranquillo, quando l'economia recupera l'azienda è salva e ti può riassumere perché sei un buon lavoratore che serve all'impresa. Irrigidire troppo il mercato del lavoro significa creare maggiore disoccupazione perché le aziende non avranno stimoli per contrattare, perché sanno che se lo fanno poi non potranno licenziarti nemmeno se ammazzi qualcuno. Infatti in paesi come l'Italia e la Spagna c'è un'elevatissima percentuale di nero e attività sommersa, perché c'è bisogno di lavoratori ma assumerli in regola non sarebbe competitivo (questo anche perché le aziende spesso sono troppo piccole, inefficienti e hanno una produttività scarsa).
Un discorso da fine 2019! ineccepibile - for my! Nessuno vuole davvero vivere in ginocchio! Scaldiamo i motori per il 2020...
Grazie , giusto! La crisi del 2008... è la quotidianità, e comunque non è che prima con la lira nn ci fossero le crisi.. il problema è la poca rivalutazione le valore del denaro... la poca voglia o propensione di pagare la qualità...
Per posto fisso si intendono tante altre cose, ma noi crediamo che fare gli imprenditori di noi stessi, tentando carriere assurde tipo youtuber o vip di instagram sia più eccitante. Peccato che poi gran parte di quelli che denigrano le certezze prendano delle musate che faranno male tutta la vita.
Carriere assurde non credo proprio, è oggettivo che c'è un mercato enorme sui social, io non denigro per niente il posto fisso, ma non digerisco l'assenza di obiettivi, io capisco che per un primo momento ci voglia un'entrata sicura a meno che non si venga coccolati dalla famiglia, ma poi?
La gente guadagna 1300 euro per 40 anni, per fare cosa?
Sopravvivere, e ci sta che basti ad una persona, ma la maggior parte si lamenta perché cammina in un auto a rate ed un telefono con medisimo contratto, e si lamenta di fare una vacanza l'anno se tutto va bene.
È ovvio che non tutti sono disposti alle responsabilità e i sacrifici dell'imprenditoria.
Ma cazzo non accontentatevi, che la vita è una.
Ormai sono decenni che la società ci fa vedere il posto fisso come il santo gral, e la gente lo crede, abbiamo bisogno di più imprese e meno dipendenti.
Anche perché tutti vogliono il posto fisso, ma nessuno decide di creare realtà e di assumere.
Non è facile? Questo lo so benissimo, infatti ci vogliono le palle.
Tutti vogliono avere lo stipendio bello e fatto.
Come fai a denigrare una cosa che non esiste? L economia occidentale è ciclica, ci sono periodi fiorenti e periodi di crisi.. Anche se hai il posto fisso nell arco di un decennio le aziende possono cambiare, può cambiare la dirigenza in peggio, possono andare in crisi e addirittura scomparire, ti riempiono di ore di straordinario non retribuite... Questo soprattutto nelle piccole medie imprese poiché le multinazionali sono più tutelate anche a livello di diritti in genere... Non esiste il concetto di certezza in un economia capitalistica mettetevelo in testa
Il problema è che in Italia si parte con il piede sbagliato già da scuola. Si prendono lauree in base a quanto lavoro possano offrire, non si studia per quello che piace, dove uno potrebbe sfondare perché riuscirebbe a metterci passione o talento.
Un video di valore immenso. Difficilissimo pero' da capire in Italia. Dovrebbero tutti andare all'estero per capire cosa vuol dire non aver il posto fisso (per nessuno) e capire quanto sia meglio.
L'ho sempre pensata allo stesso modo ma ormai mi sono arreso e per me è raramente utile fare questo discorso alla gente quindi non perdo più tempo a farlo! spero davvero che questo tuo video faccia un sacco di visualizzazioni cosicché qualcuno ne possa trarre beneficio e magari gli cambi addirittura la vita!
video bellissimo, considero il problema non solo italiano, ma de la maggioranza dei paesi del sud europa o dove i rispettivi governi non investono in cultura ma investono sulle paure delle persone.
Rischiare e cambiare non comporta solo sacrifici economici ma anche, emotivi e psicologici, e penso sia questo che mantenga le persone nel loro stato di comodità o alla ricerca di qualcosa di fisso di tradizionale che dia immagine di una inesistente "stabilità".
L' unica costante è il cambio, sempre.
Il problema è che al nord hai possibilità di cambiare in meglio se sei competente, nel sud Europa non c'è certezza lavorativa anche se uno è molto qualificato.
Chiedi ai tuoi nonni come funzionava una volta.
È un problema economico-statale non culturale.
@@11Ken In Germania se non hai un posto fisso se sei dipendente sei visto pari al disocupato o peggio
@@andreasprantner si ma il posto fisso te lo danno quasi tutti in Germania
@@11Ken in Germania il tuo padrone si sveglia con la luna storta tu sei senza lavoro
Il posto fisso in Italia C'era grazie al ex art. 18 che nel mondo i dipendenti si sognavono
@@11Ken non sono d'accordo, è anche un problema culturale. Leggiti "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo" del sociologo Max Weber e lo capirai. Il sud Europa ha valori cattolici, mentre il nord Europa ha valori protestanti: la differenza nello sviluppo della società e del mondo del lavoro parte tutto da lì. Poi c'è la tradizione marxista, che nel sud Europa si è spinta (si veda il caso dell'Italia) fino all'utopia della rivoluzione e del rovesciamento di tutto il sistema (cosa che non ha pagato, tutt'altro), mentre in Nord Europa, in Germania e paesi scandinavi soprattutto, si è tradotto in compromesso socialdemocratico che ha garantito enorme benessere e prosperità che durano ancora oggi grazie a delle sapienti riforme nel corso degli anni. La magica alchimia? Garantire libertà economica (che favorisce gli imprenditori e chi si assume il rischio d'impresa) e la protezione sociale (che favorisce i dipendenti e i lavoratori in generale).
2:17 così fai felice tua mamma 💗💗
Il punto è che chi non ha veramente un lavoro o una lira non va a fare i concorsi pubblici, qua è impensabile ci sia una vocazione per lavorare nel pubblico se non quella di avere un posto sicuro e tirare i soldi a fine mese senza fare una mazza, e te lo fai andare bene anche se non sei portato, ma è comprensibile chi non lo farebbe? Tra dover sempre esitare per qualsiasi spesa perché non sai se il prox mese o fra un anno lavorerai ancora e farmi andare bene un lavoro dove diciamoci la verità di fatica se ne fa ben poca, fidati che farei la seconda scelta ad occhi chiusi. Che poi non è un ossessione italiana, se in Svezia avessero le nostre paghe e l'incertezza di trovare lavoro, vedi che il posto fisso allora sarebbe ambito pure la. Il postino di Brighton ha trovato un lavoro che gli piace proprio perché fa poco e viene pagato sempre e per questo gli piace, si fa i suoi cazzi senza rompersi tanto le palle, quella è vita. Il nostro procrastinare sempre su tutto invece ci ha portato a una sorta di mentalità del "intanto così poi vedremo" permanente, che per un imprenditore potrebbe andare anche bene per un operaio no, non tutti possono permettersi di rischiare, perché quando c'è da rinnovare un contratto allora: "eh sai c'è crisi" quando c'è da andare in ferie alle isole vergini allora la crisi magicamente non c'è più. 🤷♂️
Ma davvero siete convinti che sia per forza meno soddisfacente fare un buon lavoro pubblico anziché stare appresso ai fornitori?
Probabilmente lo spazzino di Brighton è anche pagato degnamente, invece da noi anche per lavori più qualificati ti pagano una miseria, e in più pretendono senza riconoscere...
Da noi non guardano quanto sei "bravo", ma "quanto costi"...
E poi c'è questa cosa che se hai più di 29 anni sei già vecchio e "non convieni"...
Che schifo.
"Se non ti piace dove sei cambia, non sei un albero"
cit. Jim Rhon
Bravo in Italia non prendi un cazzo con lavori del genere e sei costretto a vivere con i genitori, porco dio.
scusate per la bestemmia.
l'unica cosa è evadere da sto paese di merda.
@@iulian_warrior Sì beh, ma non è che tutte le critiche che uno fa a un luogo (in cui è nato) implicano che uno debba essere costretto ad andarsene. Mica si sta parlando di chiedere la Luna eh. Si sta dicendo che qui da noi il lavoro è sottopagato (anche per via delle tasse sul lavoro e della burocrazia), possiamo dire che non sia giusta questa cosa (dato che non è sempre stato così, neanche in Italia) o appena si critica bisogna subito beccarsi la risposta "ah se non ti piace vai via"? Mah.
In un mondo dove le sinistre sposano assolutamente la visone dei padroni e dove i capostipiti siano greta e le sardine che pensano a falsi problemi è giusto che i lavoratori siano sempre più disoccupati e senza lavoro! magari un giorno la sinistra tornerà a fare la sinistra... invita Diego fusaro oltre che galimberti 😀
Possono esserci mille opzioni, ma le inclinazioni e competenze delle persone non son mille; così, se quello che vuoi e sai fare non è facile dove vivi e dove puoi vivere, cerchi altro e per lo meno più stabile (perché quando diciamo sicuro intendiamo più stabile; ovvio infatti che, ad esempio, pure un Comune possa fallire o solo ridurre il personale). Poi, se iniziassimo, come italiani e non solo, a cercare Leggi tributarie, commerciali, istituzionali, eccetera, migliori per chiunque, tramite l'attivismo, la politica sociale, proposte pubbliche, non ci sarebbero neanche più motivi di far discorsi come questo e il tuo, Montemagno, del tipo: "C'è chi ce la fa, chi no, svegliati", scomodando frasi magniloquenti come l'ultima, giusta solo se a dirla è un grande politico, un grande giudice, un grande militare, o altro di simile, non semplicemente una persona che deve scegliere come campare, se tramite la sua passione o no. Dalle crisi, di qualsiasi tipo, non si vien fuori col mero adattamento alle situazioni né di sicuro in modo solo privatistico, perché le crisi alla fine colpiscono chiunque in maniera diversa.
Per anni ho avuto la finta necessità di trovare il posto fisso, e ho collezionato solo delusioni e prese per il culo. da quando mi son messo a fare imprenditoria ho iniziato ad avere un successo senza precedenti... quindi meno male che non ho mai trovato il posto fisso
Questa non è una provocazione. Vorrei sinceramente una tua opinione sul momento storico che tutti stiamo attraversando..opinione sul mondo del lavoro..se cambierà oppure no. Fermo restando che condivido il tuo pensiero.
Il posto fisso è spesso il posto statale.
Il posto statale è pagato con i soldi dello stato che, colpo di scena, sono le tasse che tutti i lavoratori che non sono impiegati nel settore pubblico e le aziende private versano nelle casse dello stato.
Ora...
I dipendenti pubblici aumentano e quello anziani e che percepiscono la pensione hanno deciso di non morire più.
Quindi per pagare il loro lauto stipendio, spesso, concedetemelo, immeritato, aumentano le tasse per le categorie sopra citate.
L'aumento della pressione fiscale rende più difficile fare impresa e diminuiscono i contribuenti.
Se i contribuenti diminuiscono ma i dipendenti pubblici rimangono uguali le opzioni rimangono 2:
Si aumentano ulteriormente le tasse (che pare per il nostro Paese essere l'opzione unica) fino a che la situazione diverrà insostenibile e quindi addio al posto fisso.
Si mandano a fanculo i dipendenti improduttivi, come sarebbe sacrosanto e quindi addio posti fisso.
In definitiva sono d'accordo con Monti, che sia abolito l'impiego fisso a vantaggio dell'impegno fisso.
Ognuno di noi ha il SACROSANTO DOVERE di fare le SUE scelte di vita... Giustamente, Boss, oggi NIENTE è sicuro, tutta l'esistenza è dinamica... Ma se uno SA dove vuole arrivare, alla fine otterrà ciò che vuole...
Consiglio caldamente i libri di Napoleon Hill, sono molto istruttivi...
Ottimo video Boss!!
Cade a pennello, io faccio il postino e non mi piace. Ma non l'ho scelto, semplicemente di necessità virtù. Ho studiato per fare ben altro ma non importa, perché non c'è richiesta per ciò che ho sempre voluto fare. Ad un certo punto devo magnà anche io e non posso struggermi dalla mattina alla sera. Parliamo di lavori dinamici che cambiamo ogni 3 anni ma chi mi darà un mutuo? chi mi darà un giorno una pensione? io mi devo adattare ma il mondo attorno a me resta invariato.
Steve Mcking
Purtroppo Monty è una di quelle persone che ha avuto successo quindi non ha idea di che significhi fallire, fare fatica ad arrivare a fine mese, ritrovarsi senza lavoro in mezzo alla strada, non avere i soldi per dar da mangiare a tuo figlio.
Sono tutte cose che devi vivere per poterle capire, lui magari lo fa in buona fede, ma non è attendibile quando parla di queste cose...
@@AlessioC97x Non solo Monty, ma tutti anche tu che hai scritto questo commento, e io che ti sto rispondendo. Tutti abbiamo una visione diversa, che è influenzata dalle nostre esperienze personali. Ci sono miliardi di casi, e ognuno si fa un'idea, che potrebbe essere simile alla mia, oppure opposta. Ma nessuna è totalmente giusta o sbagliata. Ma una cosa, credo, sia vera. In pochi hanno la fortuna di fare il lavoro che hanno sempre sognato.
Cosa volevi fare?
@L Nasmil secondo me ha detto una cosa vera. Il contratto a tempo indeterminato, non è più come una volta. Non è più garanzia di rimanere in quella azienda fino alla pensione. Poi gli impieghi pubblici sono un caso a parte.
@L Nasmil si. Ho capito che non dicevi a me. Ma come ho detto sopra, ognuno si fa un idea in base al proprio vissuto. Quello che ci succede, ci fa fare ragionamenti che sono solo nostri.
Peccato che senza posto fisso, al giorno d'oggi nemmeno ti affittano ub appartamento... Oppure, prova a chiedere un mutuo con un contratto di sei mesi. Ho fatto solo due esempi per giustificare questa necessitá del posto fisso. Su tutto il resto son d'accordo con te, ma purtroppo non ci son alternative valide. Anche il solo metter su famiglia... Se almeno uno dei due non ha un lavoro sicuro, come possono pensare di assicurare ad un eventuale figlio tutte le cure che necessita?
Secondo me voleva dire che il posto fisso e' molto ambito per andare in vacanza 40 anni, tipo al comune o alle piscine comunali. Non credo che qualcuno corra per il posto fississimo in amazon a spostare bancali
Non fa una piega marco, ma purtroppo senza un contratto fisso non t fanno u mutuo, non t affittano una casa, non t vendono un auto...e nn hai sicurezza.. Nessuna.. Tu mi dirai apriti u impresa. Si in Italia?
In un vecchio video dicesti che il "posto fisso è morto" e che esistevano due categorie di persone, chi ha perso il lavoro e chi lo perderà. Adesso ti sei accorto che esistono anche i "posti fissi"? E ti chiedi come mai moltissimi sognano il posto fisso? Beh, il motivo è semplice, la tranquillità ha un valore. E' per questo motivo che esistono le assicurazioni. Tu paghi 300 euro l'anno perché hai la tranquillità che se investi un notaio non ti tolgono la casa per ripagarlo. Oppure magari ne paghi altre 200 perché così se ti rubano o ti danneggiano la macchina l'assicurazione ti rimborsa. Se virtualizziamo un premio assicurativo mensile che ti garantisce di non perdere mai il lavoro nella vita, quant'è che siamo disposti a spendere? Io ho rinunciato a 5000 euro di RAL per passare dal privato al pubblico, in cambio della sicurezza. Poi parti da un presupposto sbagliato, che nel privato si faccia il lavoro dei propri sogni e nel pubblico un lavoro che non ti realizza. Ho fatto un anno di sportello anagrafe e mi sono divertito un sacco a contatto con la gente, anziani che volevano raccontarti la propria vita, giovani coppie che andavano a vivere insieme, certo c'erano anche gli utenti maleducati minacciosi o violenti.
A volte penso di non essere normale perché circondato da persone che non capiscono quello che provo. Poi cerchi un video di Montemagno e ti tranquillizzi perché non sei l'unico che pensa e prova certe cose.
Checco Zalone ci ha già fatto un film, non credo serviva anche un video monty!
Secondo me dipende tutto dalle condizioni di partenza: io avevo il papà operaio Ilva e la mamma sarta, tutti e due con la terza media serale. Sono riuscita a laurearmi e ad entrare in pa senza raccomandazioni, un autentico miracolo. Ma se avessi avuto i genitori imprenditori o ricchi commercianti è chiaro che non avrei avuto nessun interesse per il posto fisso.
Io devo andare nella perché se ero commerciante avrei mandato affanculo i clienti e non perché vengo da una famiglia modesta
non sono ancora nel mondo del lavoro, ma so già che da grande non seguirò la massa o l' ossessione del posto fisso. Vorrei tanto vivere della mia passione in modo totalmente indipendente. Ecco perchè mi piace il mondo imprenditoriale!
MONTY NEL CUORE ❤
La massa è convinta che dovrà passare la propria vita a competere...altro che posto fisso. Non illuderti di essere originale almeno.
Uno dei problemi è che 8 persone su 10 non sanno cosa vogliono fare nella vita e quindi si adattano ad un lavoro da dipendente anche se hanno il vomito solo a pensarci.
@Xxx7833 Se tu non vedi il problema nel fare tutta la vita un lavoro che detesti, buon per te.
@Xxx7833 Hai ragione, però questo modo di pensare porta ad accontentarsi di un lavoro qualsiasi e anche mal pagato pur di avere dei soldi a fine mese.
Tu mi dirai "eh ma io devo pagare l'affitto, le bollette ecc... e quindi non posso fare tanto lo schizzinoso", hai ragione, è vero, infatti secondo me è proprio il sistema generale che è completamente sbagliato.
@Xxx7833 Forse all'estero è diverso, boh. Infatti se molti decidono di emigrare un motivo ci sarà.
La vita è complessa, spesso a 32 anni non hai la stessa visione di vita dei 18
"I perdenti" abbandonano i loro sogni per la sicurezza e il salario.
Un mucchio di stronzate hai detto. La realtà è ben diversa e non perché non ci sia qualcuno che desideri vivere facendo il surfista come dici tu. Piuttosto se la maggior parte venderebbe un rene pur di avere un "posto fisso", se i concorsi sono pieni zeppi di gente che vorrebbe scappare dal privato,un motivo deve pur esserci ovvero non si tratta soltanto di una mentalità ottusa. Le aziende private, e questo non lo dico io, pagano mediamente di meno rispetto le stesse mansioni svolte nel pubblico, senza contare tutti i vantaggi di quest'ultimo che nel privato puoi soltanto sognarti. Stabilità, assenza di rischio di impresa diretto ed indiretto, stipendi mediamente più alti, assenza o quasi di competizione interna, tempo libero, agevolazioni nei finanziamenti/mutui, possibilità di fare carriera tramite concorsi interni, etc. etc. etc. Semplicemente sono condizioni che non esistono nel privato, dove per ogni euro concesso dovete buttare il sangue. Per quanto riguarda la libera imprenditoria, anche qui, il rischio deve valere la pena ovvero dovrebbero esserci guadagni significativamente superiori rispetto a quelli percepiti da dipendente, ed oggi come oggi non è così facile e semplice. Ben vengano gli imprenditori, ben vengano i sognatori, i creatori. Ma smettetela con questa retorica da "fuffa guru" dove tutti possono tutto, di facili guadagni mettendosi in proprio, di carriere prestigiose nel privato. La realtà la fuori è ben diversa. Svegliati!
ben detto ,si è tentati di buttarsi nel pubblico perché il privato offre ben poco. Io ad esempio mi sto laureando e poi farò la magistrale. terminato mi piacerebbe lavorare nel privato ma se dovessi vincere un concorso pubblico prenderei l'opportunità al volo, perché lavorare sotto lo Stato mi da garanzie che il privato non è in grado di darmi. Purtroppo se continua così anche qui al Nord scoppieranno casi tipicamente meridionali di comuni che hanno un esercito di statali per contenere la disoccupazione. Mi sarebbe piaciuto dedicarmi all'insegnamento in ambito privato (anche perché nella scuola pubblica ti fanno fare anni di precariato girando l'Italia come una trottola, quale sia il senso non l'ho ancora capito) ma per come è messa la situazione attuale il gioco non vale la candela. E ripeto, lo dice uno che per il percorso che sta facendo sta accumulando i requisiti per un concorso nella P.A. Mio fratello invece sta facendo un percorso completamente diverso e le possibilità quindi sono 2 : fare il dipendente con turni assurdi e paghe da vomito oppure mettersi in proprio. Ma quest'ultima scelta è resa impossibile dallo Stato che solo per un insegna ti chiede l'impossibile.
L ultima frase è valsa per tutto il video! Grazie Monty 💪💪💪
Io seriamente ti ammiro! Sei saggio e illuminante. La penso come te. Io nel mio caso sono un massaggiatore e insegno meditazione e a volte difesa personale. (LAVORI CREATI DA ME E DALLE MIE PASSIONI/VOCAZIONI) Non guadagno poi cosi tanto, ma sono felice. Vivo zen in totale armonia. Spero davvero che i tuoi video possano aiutare le persone a vivere senza stress e senza competizione. Ah comunque comprerò il tuo libro.