Sinceramente a me sembra un'affermazione assurda e infondata. Io sono un lettore normalissimo, come molti altri, leggo e colleziono abitualmente da oltre 20 anni molti Bonellidi, Manga e fumetti usa e fumetti belgi/francesi. La gente che suppone i gusti degli altri francamente non la capisco. Come quelli che dicono " i fan di Vasco odiano Ligabue"... Ascoltarli entrambi è vietato??
Ciao Luca, purtroppo la "polemicuccia" riguardo GFB è solo l'ultima notizia che mostra quanto la corda sia corta, ma questa corda è corta da anni, e si accorcia sempre di più. E non riguarda solo GFB, né solo i "terzisti", e neppure il solo settore fumetto: tocca un po' tutto il panorama editoriale italiano, per ovvi motivi (tu parli giustamente dei costi di distribuzione alle stelle, ma non dobbiamo dimenticarci che tutti i costi terzi lo sono, dalle materie prime fino al volume posato sullo scaffale in edicola/fumetteria/libreria, passando poi per un sistema fiscale davvero asfissiante, e non dobbiamo neppure dimenticare che il "parco clienti" è sempre più ridotto, per i dati OCSE il 35% degli italiani è analfabeta funzionale, addirittura il 70% non raggiunge l'alfabetizzazione di 2º livello). Io sono un copertinista di libri di varia, lavoro principalmente con due piccoli/medi editori, e per quanto il mio lavoro di illustratore sia quello che mi richiede più tempo, impegno, sforzi e investimenti, alla fine i compensi mi permettono forse di pagare metà delle bollette. Per tutte le altre spese mensili, invece, devo lavorare in fabbrica, come grafico e caporeparto. È il mercato editoriale italiano tutto, ad essere messo davvero male.
Ti capisco perfettamente, per 30 anni il mio studio ha fatto anche grafica pubblicitaria, opuscolo, libri e tutto il resto. Ricordo perfettamente i rapporti con le tipografie grandi e piccole. Però non si deve permettere di creare finto lavoro a partita iva quando in realtà è un lavoro dipendente mascherato, purtroppo lo stato lo tollera
Da artigiano credo che purtroppo l'attività degli operatori nel campo del disegno e della scrittura per l'editoria o l'animazione socialmente non abbia alcun peso di contrattazione sindacale. Probabilmente abbiamo anche uno spirito associativo e corporativo molto basso, ognuno pensa un po' per se, ma questa è un'impressione soggettiva. Penso che anche il pensiero medio di lettori e spettatori a riguardo sia a livello di: "Se fai fumetti e non riesci a procurarti il pane, mangiati le brioches!" Devo dire che non è stata mai una condizione rose e fiori, anche vent'anni fa e più, ma il guaio è che con l'aumento della produzione dei contenuti il settore non si è evoluto parimenti, come se fossimo sempre su un piano pionieristico e semi dilettantistico, con un chiaro scarto negativo nella competizione con altri mercati produttori più sviluppati. Chi riesce infatti lavora quasi completamente per il mercato estero che garantisce remunerazioni più adeguate, e non parlo solo di "artisti". Mi ritrovo a pensare continuamente a quanto più o meno diceva anni fa lo sceneggiatore Carlo Chendi, citando a sua volta il collega François Corteggiani, quando nel fumetto era la regola che gli editori non riconsegnassero le tavole e non pagassero i diritti di ristampa a disegnatori e sceneggiatori: "Può capitare che il mestiere dell'autore di fumetti possa essere ricco di soddisfazioni. Quello dell'editore invece è un mestiere ricco... E basta." Un saluto.
Non è vero che i lettori se ne fregano, semplicemente non abbiamo alcun potere esattamente come voi autori. Purtroppo la rivoluzione bolscevica non avverrà mai in Italia, siamo un popolo di smidollati. Se vuoi essere pagato il giusto devi andare a a vivere in un Paese socialista e non zerbino di Washington
47:00 Successe uno scandalo anche per GOEN che nemmeno ha pagato alcuni artisti e mi venne anche detto da un iscritto di questo canale (non tu Luca) che era soltanto un'eccezione. Mi pare quindi che non fosse un'eccezione questo sfruttamento e che sia una cosa strutturale del settore
Dispiace molto sapere di questa chiusura, morgan è un personaggio che poteva dare molto di più...secondo me le colpe sono di Bonelli, che ha poco creduto e pubblicizzato la serie, e lo ha distrutto con continui cambi di formato, periodicità, colore...ovvio poi la gente si allontanasse
non mi sorprende la chiusura di ML , ennesimo clone di dylan dog nel senso che mischia realtà e incubo d'altronde l'autore proviene da dylan dog. Il prossimo a terminare chi sarà? prevedo sarà un altro clone o simil dd , ma non è della bonelli....
A me piaceva il formato Audace, un altro problema di ML è stato che non lo si trovava in tutte le edicole ...quelli con Dylan sono da paura.. mah..speriamo che ci pensi la panini con una nuova serie .Basta Bonelli....fossilizzata su Tex e Zagor che si trovano dappertutto....e in tutte le minestre.
Morgan ha durato anche Troppo? Bo,non condivido queste opinioni,a chi piaceva adesso si sentono orfani, peccato,non l'ho mai letto,forse non dovrei neanche pronunciarmi, però mi spiace lo stesso, almeno per chi lo ha amato
Morgan lost chiude solo temporaneamente, credo che fra un paio di anni riaprirà perché si renderanno conto che era una serie meglio di tante altre che verranno.
Non è che non sanno fare marketing, è che non sono competitivi col Giappone sui fumetti. Mettetevelo bene in testa, nessun paese al MONDO può competere con Dragon Ball e One Piece. Provare a competere col Giappone sui fumetti è come pensare di battere i cinesi ai tuffi o i giamaicani sui 100 metri
Vabbè per forza, là i disegnatori e gli animatori lavorano come schiavi. Appena un manga fa bene c'è subito l'anime pronto a tirare le vendite. Inoltre le scan dei manga sono molto facili da trovare così uno si può fare un'idea dell'opera senza buttare via soldi mente Bonelli non so nemmeno se esistano. Comunque sui 100 metri ha vinto un italiano e adesso un americano
@@jhonnydiamond le scan Boneli le trovi ovunque, ovviamente aumma aumma, e poi c'è Bonelli Digital. Ma non ho capito che c'entra sto discorso. I giapponesi sono più bravi, punto. Poi abbracciano 300 generi diversi mentre Bonelli fa solo polizieschi e supereroi alla Zagor che affondano le radici negli anni 30. Sui 100 metri vincono solo i neri o gli abbronzati, i bianchi è quasi impossibile
Ti seguo da sempre ma una critica te la devo fare una critica, parlare della chiusura di una serie senza averne letto l’ultimo albo mi sembra un modo scorretto e pigro per affrontare l’argomento. Fatto così sembra quasi dare ragione a chi ne ha deciso la chiusura e mostra poco rispetto per un autore che dici di stimare
@ Il fatto che sia argomento di interesse è chiaro e proprio per rendere più interessante un‘opinione sullo stesso leggere l’ultima storia avrebbe dato completezza alla stessa. Parleresti mai della chiusura di una serie televisiva senza averne visto l’ultimo episodio? Stiamo parlando di fumetti non di geopolitica ma se proprio bisogna parlare di qualcosa non sarebbe meglio avere chiaro tutto in merito allo stesso?
@@Leo-cv1diin tutta sincerità non credo che la lettura del numero avrebbe avuto influenza sulle mie considerazioni. ML lo conosco bene sia come storia che come vita editoriale e di quest’ultima parliamo, non della chiusura della storia (della quale parlerò, credo, una volta trovato e letto l’ultimo numero)
Ciao Luca e Buon Natale 😉 È davvero un vero peccato! I primi 24 numeri davvero splendidi...dispiaciuto quanto la chiusura anticipata di Mercurio Loi 😔
Sono d'accordo con te Luca. I lettori Bonelli, adorano il formato bonellide e detestano tutti gli altri.....
Sinceramente a me sembra un'affermazione assurda e infondata. Io sono un lettore normalissimo, come molti altri, leggo e colleziono abitualmente da oltre 20 anni molti Bonellidi, Manga e fumetti usa e fumetti belgi/francesi. La gente che suppone i gusti degli altri francamente non la capisco. Come quelli che dicono " i fan di Vasco odiano Ligabue"... Ascoltarli entrambi è vietato??
Io sono un lettore Bonelli : leggo tex, zagor, dylan dog, tex willer, dragonero e mi ê piaciuto tanto questo formato e il numero di pagine ridotto.
Ciao Luca, purtroppo la "polemicuccia" riguardo GFB è solo l'ultima notizia che mostra quanto la corda sia corta, ma questa corda è corta da anni, e si accorcia sempre di più.
E non riguarda solo GFB, né solo i "terzisti", e neppure il solo settore fumetto: tocca un po' tutto il panorama editoriale italiano, per ovvi motivi (tu parli giustamente dei costi di distribuzione alle stelle, ma non dobbiamo dimenticarci che tutti i costi terzi lo sono, dalle materie prime fino al volume posato sullo scaffale in edicola/fumetteria/libreria, passando poi per un sistema fiscale davvero asfissiante, e non dobbiamo neppure dimenticare che il "parco clienti" è sempre più ridotto, per i dati OCSE il 35% degli italiani è analfabeta funzionale, addirittura il 70% non raggiunge l'alfabetizzazione di 2º livello).
Io sono un copertinista di libri di varia, lavoro principalmente con due piccoli/medi editori, e per quanto il mio lavoro di illustratore sia quello che mi richiede più tempo, impegno, sforzi e investimenti, alla fine i compensi mi permettono forse di pagare metà delle bollette. Per tutte le altre spese mensili, invece, devo lavorare in fabbrica, come grafico e caporeparto. È il mercato editoriale italiano tutto, ad essere messo davvero male.
Ti capisco perfettamente, per 30 anni il mio studio ha fatto anche grafica pubblicitaria, opuscolo, libri e tutto il resto. Ricordo perfettamente i rapporti con le tipografie grandi e piccole.
Però non si deve permettere di creare finto lavoro a partita iva quando in realtà è un lavoro dipendente mascherato, purtroppo lo stato lo tollera
Tutto sommato bel giornalino Luca.
Da artigiano credo che purtroppo l'attività degli operatori nel campo del disegno e della scrittura per l'editoria o l'animazione socialmente non abbia alcun peso di contrattazione sindacale. Probabilmente abbiamo anche uno spirito associativo e corporativo molto basso, ognuno pensa un po' per se, ma questa è un'impressione soggettiva.
Penso che anche il pensiero medio di lettori e spettatori a riguardo sia a livello di: "Se fai fumetti e non riesci a procurarti il pane, mangiati le brioches!"
Devo dire che non è stata mai una condizione rose e fiori, anche vent'anni fa e più, ma il guaio è che con l'aumento della produzione dei contenuti il settore non si è evoluto parimenti, come se fossimo sempre su un piano pionieristico e semi dilettantistico, con un chiaro scarto negativo nella competizione con altri mercati produttori più sviluppati. Chi riesce infatti lavora quasi completamente per il mercato estero che garantisce remunerazioni più adeguate, e non parlo solo di "artisti".
Mi ritrovo a pensare continuamente a quanto più o meno diceva anni fa lo sceneggiatore Carlo Chendi, citando a sua volta il collega François Corteggiani, quando nel fumetto era la regola che gli editori non riconsegnassero le tavole e non pagassero i diritti di ristampa a disegnatori e sceneggiatori:
"Può capitare che il mestiere dell'autore di fumetti possa essere ricco di soddisfazioni. Quello dell'editore invece è un mestiere ricco... E basta."
Un saluto.
Non è vero che i lettori se ne fregano, semplicemente non abbiamo alcun potere esattamente come voi autori.
Purtroppo la rivoluzione bolscevica non avverrà mai in Italia, siamo un popolo di smidollati. Se vuoi essere pagato il giusto devi andare a a vivere in un Paese socialista e non zerbino di Washington
Condivido anche le virgole, aggiungo solo che anche all’estero per camparci bene si fa una vita da schifo, come in Giappone.
47:00 Successe uno scandalo anche per GOEN che nemmeno ha pagato alcuni artisti e mi venne anche detto da un iscritto di questo canale (non tu Luca) che era soltanto un'eccezione. Mi pare quindi che non fosse un'eccezione questo sfruttamento e che sia una cosa strutturale del settore
Dispiace molto sapere di questa chiusura, morgan è un personaggio che poteva dare molto di più...secondo me le colpe sono di Bonelli, che ha poco creduto e pubblicizzato la serie, e lo ha distrutto con continui cambi di formato, periodicità, colore...ovvio poi la gente si allontanasse
Uno sceneggiatore può anche avere un secondo lavoro. Un disegnatore o si dedica al fumetto, pagato bene, altrimenti cambia lavoro e finita lì.
infatti i disegnatori vengono pagati molto bene a singola tavola, soprattutto quelli grossi tipo Brindisi
Da disegnatore ti dico che è esattamente così
@simonb.8868 la maggior parte dei disegnatori viene pagato molto poco, soprattutto i più giovani
@simonb.8868 quelli "grossi" sono pochi rispetto alla maggioranza
@simonb.8868Incredibile come ogni commento che tu faccia sia totalmente sbagliato 😂😂😂
Non hanno fatto il panel a Lucca
non mi sorprende la chiusura di ML , ennesimo clone di dylan dog nel senso che mischia realtà e incubo d'altronde l'autore proviene da dylan dog. Il prossimo a terminare chi sarà? prevedo sarà un altro clone o simil dd , ma non è della bonelli....
A me piaceva il formato Audace, un altro problema di ML è stato che non lo si trovava in tutte le edicole ...quelli con Dylan sono da paura.. mah..speriamo che ci pensi la panini con una nuova serie .Basta Bonelli....fossilizzata su Tex e Zagor che si trovano dappertutto....e in tutte le minestre.
Il formato è bello, ma la costina sottile e le poche pagine di storia sono un problema per i più.
Morgan Lost è ufficialmente chiuso? Vi prego, ditemi che è uno scherzo... 😢😢
No purtroppo
@lucadeejay Cavolo... a questo punto, come tu stesso hai detto, temo davvero che Dampyr sarà il prossimo... o forse Nathan Never? 😓😰
Morgan ha durato anche Troppo? Bo,non condivido queste opinioni,a chi piaceva adesso si sentono orfani, peccato,non l'ho mai letto,forse non dovrei neanche pronunciarmi, però mi spiace lo stesso, almeno per chi lo ha amato
Morgan lost chiude solo temporaneamente, credo che fra un paio di anni riaprirà perché si renderanno conto che era una serie meglio di tante altre che verranno.
Ma non credo, già lo scorso anno è stato un miracolo
Si e poi gli asini voleranno
Non è che non sanno fare marketing, è che non sono competitivi col Giappone sui fumetti. Mettetevelo bene in testa, nessun paese al MONDO può competere con Dragon Ball e One Piece. Provare a competere col Giappone sui fumetti è come pensare di battere i cinesi ai tuffi o i giamaicani sui 100 metri
ma che stai a di
@@Calfy7u ma che stai a di tu
Vabbè per forza, là i disegnatori e gli animatori lavorano come schiavi. Appena un manga fa bene c'è subito l'anime pronto a tirare le vendite. Inoltre le scan dei manga sono molto facili da trovare così uno si può fare un'idea dell'opera senza buttare via soldi mente Bonelli non so nemmeno se esistano.
Comunque sui 100 metri ha vinto un italiano e adesso un americano
@@jhonnydiamond le scan Boneli le trovi ovunque, ovviamente aumma aumma, e poi c'è Bonelli Digital. Ma non ho capito che c'entra sto discorso. I giapponesi sono più bravi, punto. Poi abbracciano 300 generi diversi mentre Bonelli fa solo polizieschi e supereroi alla Zagor che affondano le radici negli anni 30. Sui 100 metri vincono solo i neri o gli abbronzati, i bianchi è quasi impossibile
Ti seguo da sempre ma una critica te la devo fare una critica, parlare della chiusura di una serie senza averne letto l’ultimo albo mi sembra un modo scorretto e pigro per affrontare l’argomento. Fatto così sembra quasi dare ragione a chi ne ha deciso la chiusura e mostra poco rispetto per un autore che dici di stimare
Amico mio ne parlo perché è un argomento d’interesse. Che colpa ne ho se qui non è uscito. Comunque la storia in se che c’entra con la chiusura?
@ Il fatto che sia argomento di interesse è chiaro e proprio per rendere più interessante un‘opinione sullo stesso leggere l’ultima storia avrebbe dato completezza alla stessa. Parleresti mai della chiusura di una serie televisiva senza averne visto l’ultimo episodio? Stiamo parlando di fumetti non di geopolitica ma se proprio bisogna parlare di qualcosa non sarebbe meglio avere chiaro tutto in merito allo stesso?
@@Leo-cv1diin tutta sincerità non credo che la lettura del numero avrebbe avuto influenza sulle mie considerazioni. ML lo conosco bene sia come storia che come vita editoriale e di quest’ultima parliamo, non della chiusura della storia (della quale parlerò, credo, una volta trovato e letto l’ultimo numero)