La torre di Bae Myung-hoon

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  • Опубликовано: 3 окт 2024
  • Bae Myung-Hoon, classe 1978, è uno degli scrittori di fantascienza più famosi della Corea del Sud, con molteplici romanzi e raccolte di racconti all’attivo. "La torre" è un’opera risalente al 2009, edita in Italia da ADD nel 2022, con la traduzione di Lia Iovenitti.
    Il libro appartiene a quel filone narrativo ambientato in poderosi edifici-mondo, che trova dei precursori in "The World Inside" (1971) di Robert Silverberg e in "High-Rise" (1975) di J. G. Ballard. Come in quest’ultimo caso, siamo di fronte a un romanzo sociale, benché il libro di Myung-hoon sia una raccolta di racconti con un’ambientazione condivisa e alcuni collegamenti minori. Nella sua torre, denominata Beanstalk, si trovano quelle atmosfere a cui ci siamo abituati, solo di recente, con serie tv come "Squid Game" e film come "Parasite" e "Everything Everywhere All at Once" (che però è una storia di cinesi immigrati e non di coreani). Vi è infatti un elemento sociale forte, un’attenzione per le relazioni umane all’interno di spazi chiusi e sovrappopolati, in cui a regnare è il caos o la burocrazia, che sarebbe a dire la stessa cosa.
    In tal senso, è uno sviluppo kafkiano del discorso, non privo di alcuni connotati espressionistici e grotteschi della scrittura di Kafka, in nome di una tragica ironia futurista, in cui l’essere umano è ridotto sempre più a nullità: nemmeno più un ingranaggio di una Grande Macchina sistemica, ma da essa escluso.
    Molti lo definiscono un libro anticapitalista, ma non credo lo sia: è certo critico sulle storture del tardocapitalismo, incentrandosi sulla disuguaglianza sociale, l’impiego indiscriminato della forza da parte della polizia o dell’esercito, il conflitto che pare inesauribile tra classi, in questo caso riunite intorno alle categorie degli orizzontalisti e dei verticalisti. Eppure, la conclusione del lungo racconto Perfettamente conforme, con i critici del “modello” della torre che fanno un passo indietro, mostra come sia sbagliato parlare di un generico “sistema” da combattere, perché l’espressione non tiene conto del valore dei singoli individui e della loro irriducibile umanità.
    La scrittura di Myung-hoon si può definire analitica, antibarocca e minimalista, a tratti quasi respingente, quanto potrebbe esserlo un’indagine di mercato. Tuttavia, il suo stile trova forza proprio in questo.
    L'analisi completa nel blog "La Voce d'Argento": voceargento.bl...
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Комментарии • 7

  • @caosanemos
    @caosanemos 9 месяцев назад +1

    Mi ricorda proprio Il condominio di Ballard. 😊

  • @lorezongaro
    @lorezongaro 9 месяцев назад +1

    Ok, confermo che con questa casa editrice mi hai incuriosito parecchio. 🤩

    • @lavocedargento
      @lavocedargento  9 месяцев назад

      Mi fa molto piacere, ne vale la pena, soprattutto per la collana "Asia"!

  • @kralo5838
    @kralo5838 7 месяцев назад +1

    ho attivato le notifiche!

  • @kralo5838
    @kralo5838 7 месяцев назад +1

    figo. molto cyberpunk l'ambientazione

    • @lavocedargento
      @lavocedargento  7 месяцев назад

      Sì, ma sembra anche di sentire l'eco del condominio del buon Ballard!