!!!!!-----------------ATTENZIONE!!!-----------------!!!!! LA CONFERENZA È STATA SPOSTATA AL 15/10!!! (me l'hanno comunicato ieri e non ho fatto in tempo a modificare il video)
Il placet è d'uopo. Mi fa molto piacere saperti tornato. Conoscevo questa storia della vacca del sabino, ma devo ammettere che non sapevo in che modo il sacerdote avesse mantenuto onestà nell'atto di sottrazione della vacca. Per quanto riguarda l'Eneide, so bene che è palese propaganda augustea... Ma devo ammettere che fin da ragazzo è una storia che mi sono sempre goduto. E trovo sia un peccato che nessuno ne abbia mai fatto, in tempi recenti, una trasposizione cinematografica. O anche solo televisiva. Quello che volevo chiedere: quali fonti, che non siano Virgiliane, esistono (o esistevano) sul mito di Enea?
La storia di Enea è menzionata da Catone il Censore nella sua opera storiografica Origini, dunque non si tratta di mera propaganda augustea. Il racconto presentato nell'Eneide è in realtà la versione etrusca del mito di Enea, la quale è stata successivamente acquisita dai Latini entrando a far parte della cultura romana. Virgilio non ha fatto altro che ampliarla e arricchirla di nuovi elementi all'interno del suo poema.
@Siculus ti ha già risposto :-) Virgilio ha ampliato e messo per iscritto il presunto collegamento tra la gens Iulia ed Enea. Il mito c'era già ovviamente, e arriva in Italia intorno al Vsec a.c. L'area archeologica dei 13 altari di Lavinio sono datati proprio a quel periodo (VI-IVsec), sacri al dio Inuo, che solo successivamente trovò dei collegamenti con il Sol Indiges ed Enea (vedi il video sul luogo di sbarco di Enea). Nelle vicinanze è stata trovata anche una tomba principesca, datata al VIIsec. ac, che -per ovvi motivi di datazione- è falsamente attribuita ad Enea.
Ma questo episodio da chi è stato narrato? Da Tito Livio, da Dionisio (o Dionigi) di Alicarnasso, o da qualche altro scrittore? Vorrei inoltre fare una precisazione: il plurale di "pignus, -oris" è "pìgnora" (sdrucciolo) e non "pignòra" (piano). Infine avrei preferito signor Emanuele che avesse detto "mucca", anzichè "vacca" (che è una parola che non piace per niente, perchè ha spesso dei sottintesi volgari).
Livio nel libro primo e in Valerio Massimo, anche se i due aneddoti sono riferiti in modo un po’ diverso. Vacca è il termine usato da Livio, bos. Infatti -come certamente saprà- “mucca” si dice “vacca” in latino. Ma chiedo scusa per aver ferito la sensibilità sua e dei ruminanti.
Livio è bravissimo a raccontare gli eventi, ma la storia successiva alla presa di Roma da parte dei Galli era documentata dai libri pontificali. Quindi quanto racconta Livio è certamente vero ;-)
!!!!!-----------------ATTENZIONE!!!-----------------!!!!!
LA CONFERENZA È STATA SPOSTATA AL 15/10!!!
(me l'hanno comunicato ieri e non ho fatto in tempo a modificare il video)
Grazie per il video! Estremamente interessante, come sempre. La tua cultura mi è da stimolo per accrescere la mia, grazie mille anche per questo!
Grazie!
Bel video e sempre tanti spunti su cui tornare a ragionare.
Bravo! 👏👏👏👏
Il placet è d'uopo. Mi fa molto piacere saperti tornato.
Conoscevo questa storia della vacca del sabino, ma devo ammettere che non sapevo in che modo il sacerdote avesse mantenuto onestà nell'atto di sottrazione della vacca.
Per quanto riguarda l'Eneide, so bene che è palese propaganda augustea... Ma devo ammettere che fin da ragazzo è una storia che mi sono sempre goduto. E trovo sia un peccato che nessuno ne abbia mai fatto, in tempi recenti, una trasposizione cinematografica. O anche solo televisiva.
Quello che volevo chiedere: quali fonti, che non siano Virgiliane, esistono (o esistevano) sul mito di Enea?
La storia di Enea è menzionata da Catone il Censore nella sua opera storiografica Origini, dunque non si tratta di mera propaganda augustea.
Il racconto presentato nell'Eneide è in realtà la versione etrusca del mito di Enea, la quale è stata successivamente acquisita dai Latini entrando a far parte della cultura romana. Virgilio non ha fatto altro che ampliarla e arricchirla di nuovi elementi all'interno del suo poema.
@Siculus ti ha già risposto :-)
Virgilio ha ampliato e messo per iscritto il presunto collegamento tra la gens Iulia ed Enea. Il mito c'era già ovviamente, e arriva in Italia intorno al Vsec a.c. L'area archeologica dei 13 altari di Lavinio sono datati proprio a quel periodo (VI-IVsec), sacri al dio Inuo, che solo successivamente trovò dei collegamenti con il Sol Indiges ed Enea (vedi il video sul luogo di sbarco di Enea). Nelle vicinanze è stata trovata anche una tomba principesca, datata al VIIsec. ac, che -per ovvi motivi di datazione- è falsamente attribuita ad Enea.
Placet lasciato!👍🏽
📌 🎬 👍🏻 👏🏻 👏🏻 👏🏻
Ma questo episodio da chi è stato narrato? Da Tito Livio, da Dionisio (o Dionigi) di Alicarnasso, o da qualche altro scrittore? Vorrei inoltre fare una precisazione: il plurale di "pignus, -oris" è "pìgnora" (sdrucciolo) e non "pignòra" (piano). Infine avrei preferito signor Emanuele che avesse detto "mucca", anzichè "vacca" (che è una parola che non piace per niente, perchè ha spesso dei sottintesi volgari).
Livio nel libro primo e in Valerio Massimo, anche se i due aneddoti sono riferiti in modo un po’ diverso.
Vacca è il termine usato da Livio, bos. Infatti -come certamente saprà- “mucca” si dice “vacca” in latino. Ma chiedo scusa per aver ferito la sensibilità sua e dei ruminanti.
In questi giorni sono nella lettura della Storia Romana di Tito Livio, sono alla Seconda Guerra Punica. Una storia interessante più una fiaba.
Livio è bravissimo a raccontare gli eventi, ma la storia successiva alla presa di Roma da parte dei Galli era documentata dai libri pontificali. Quindi quanto racconta Livio è certamente vero ;-)