La generosità del Professore, Ingegnere Corrado Lai Credo sia un Vero esempio di grande civiltà nel trasferire informazioni di grande valore in modo semplice diretto veramente professionale. Grazie Ing.
Ciao Corrado. Complimenti sempre per i tuoi video 🎉. Ti ringrazio tanto per gli auguri 😊 e come non contraccambiare gli auguri per i tuoi 20.000 iscritti. Congratulazioni per l'ottimo risultato 🙂
Professore buonasera, il suo video è tra i più interessanti a mio parere tra quelli che ha fatto finora.In sintesi è riuscito a riepilogare una miriade di concetti importantissimi!!Grazie per tutto quello che fa per noi!!!
Buonasera Agostino, in effetti su questo argomento ho fatto altri video come il 51 ma in questo ho voluto davvero condensare le informazioni essenziali. Non me la sono sentita però di elencare solo gli articoli ma ho voluto dare una minima giustificazione tecnica alle scelte effettuate.
Grazie Vito, questo complimento me lo tengo ben stretto perchè fatto da un collega che ha sicuramente un occhio di riguardo verso l’aspetto didattico e non solo tecnico!
Grazie x l’eccellente risposta e e chiarimento sull’argomento 🙌intanto continuo a seguirti e apprezzare il tuo insegnamento e conoscenza in campo elettrico cordialita Piero
Una precisazione: nel quadro contatore Q1 posso secondo la norma CEI 0-21 avere al massimo solo 3 generali di linea. Potrebbe quindi essere: 1: magnetotermico verso quadro appartamento, 2: cantina e 3: wall box
Salve prof.Lai, si interessantissimo ,mi son gia attivato per differenziale di tipo F ,mi sa che lo monto ank'io in casa, perke' abbiamo avuto ultimamente degli scatti intempestivi soprattutto durante i temporali e a volte anche senza ,grazie prof .per le lezioni 😀😀😀😀😀
@@ilprofelettrico ma non ha senso sostituire un Differenziale con uno di tipo F " perchè ha avuto ultimamente degli scatti intempestivi soprattutto durante i temporali e a volte anche senza" se non prima vanno fatte delle verifiche. Le cause potrebbero essere diverse dal vecchio differenziale ai dispositivi collegati...
@@LauraLL-lg5fwsi certo bisogna sempre verificare che gli scatti intempestivi non siano dovuti ad altre cause. Come spiegato in altri video come nel 17.1 e 17.2 possono esserci altri motivi
un ottimo video e ben spiegato, visto che ha tenuto conto giustamente delle lunghezze del montante e della necessità del quadro sottocontatore e che quest' ultimo spesso è montato all' esterno, che ne dice di fare un video per parlare della tropicalizzazione? è un argomento del quale poco si parla ma è una parte che bisognerebbe conoscere bene per la scelta corretta dei componenti
Grazie per il commento e per il suggerimento. Si, è un argomento molto interessante. In effetti anche un quadro all’esterno come potrebbe essere il quadro contatore se fosse colpito dal sole potrebbe essere coinvolto nella tropicalizzazione e quindi crearci disservizi nel nostro impianto.
Salve Professore e complimenti per le lezioni. Sto facendo un corso professionale (a pagamento) e ci hanno dato un'esercitazione pratica riguardo la progettazione reale di un'impianto trifase da 10kw con dove le tre linee devono supportare 1 carico da 2500w, e 2 da 4000w con una montante lunga 30 metri protetta meccanicamente nella muratura all'interno di corrugato. Ho previsto un cavo 4x10mmq con differenziale a protezione della montante (entro 3 metri dal contatore) da 6kwA - 25A - 3P+N ed a valle della montante nel quadro generale un sezionatore da 4,5kwA - 32A - 3P+N, 1 MTD 4,5kwA - 10A - 1P+N per la linea 1, 1 MTD 4,5kwA - 16A - 1P+N per la linea 2 e 1 MTD 4,5kwA - 16A - 1P+N per la linea 3. Il docente mi ha detto che così o brucia la linea della montante oppure qualcuno rimane fulminato sulle masse. Le sarei grato un suo parere, giusto per capire se sto buttando dei soldi... grazie in anticipo.
Salve subito salta all’occhio i poteri di interruzione. Quello vicino al contatore deve essere da 10 KA e quello sui quadri da 6 kA. Il sezionatore non ha potere di interruzione. Ora per questioni di tempo non riesco a fare un’analisi degli altri dati . Lascio per ora un video dove parlo di trifase
La linea della montante mi sembra ben dimensionata. In trifase dobbiamo prevedere che su una singola fase possa circolare sino a 6 kW più delle altre. Quindi 7+2+1 .
Se uno considera che 10 kW possano passare solo su una fase (non a norma e i nuovi contatori elettronici scatterebbero) allora la sezione sale a 16 mmq. Ma ripeto non sarebbe corretto far passare tutti i 10 kW su una singola fase. Il massimo dello squilibrio è 6kW
Salve professore Lai sono un nuovo iscritto le faccio i miei complimenti per quanto riguarda e le faccio presente che tramite PayPal ho fatto una piccola donazione. Le manderò appena possibile tramite mail una piccola consulenza in quanto sto realizzando un piccolo quadro elettrico nel magazzino seguiranno la descrizione del mio quesito con allegate varie fotografie La ringrazio molto per il suo contributo continui così. Alessandro Contin
Buongiorno. Complimenti per il video esaustivo. Una domanda. E se i 6kw sono in trifase come ci si deve comportare per il montante? Sempre 10mm o si può usare 6mmq?
Buongiorno e complimenti per il canale. Ho un quadro in giardino che gestisce prese, luci e cancello eletttrico. Sono presenti : Magnetotermico C16 prese Magnetotermico C 10 luci Magnetotermico C 10 cancello A monte dovrei inserire un differenziale puro oppure Magnetotermico differenziale e quale sarà il dimensionamento ? Grazieee
Una domanda che mi sorge guardando il mio quadro, se leggo correttamente dal contatore escono i due fili che vanno al magnetotermico differenziale da 25A(C25). A questo salvavita sono collegati tre magnetotermici uno per piano sempre da C25,in realtà anche se i 3 piani sono identici uno è un c16 partendo dal presupposto che è una casa del 1976 c'è qualcosa di sbagliato che magnetotermici ci andrebbero?se invece mettessi per ogni piano un magnetotermico differenziale potrei fare a meno dei magnetotermici? Nonostante i 3 piani la potenza è 3kw per ora.
Nel mio impianto relativamente recente (2013) e certificato, il primo quadro si trova nella corsia garage mentre il contatore si trova in cima alla rampa garage, con una distanza tra i due di circa 10m, collegati da un corrugato interrato di generose dimensioni (diciamo 10cm). E' cambiata la regola dei 3m o esiste qualche eccezione/condizione per cui può essere comunque a norma?
La normativa italiana, in particolare la Norma CEI 0-21, stabilisce che la distanza massima tra il contatore del distributore e il primo dispositivo di protezione contro le sovracorrenti (ad esempio, l’interruttore generale nel quadro elettrico) non dovrebbe superare i 3 metri. Questa limitazione è volta a garantire una protezione efficace del cavo di collegamento contro sovraccarichi e cortocircuiti.  Nel suo caso, con una distanza di circa 10 metri tra il contatore e il quadro elettrico non è verificate questa condizione.
Col 110% mi hanno installato i pannelli con accumulo da 6kw.. mi sono accorto che nel quadro generale il magnetotermico del fotovoltaico è da 16a e salta spessissimo... vorrei capire se devo metterlo da 32a.
Se i 6 kW si riferiscono alla potenza in AC che l’inverter può fornire all’impianto, un magnetotermico da 16A potrebbe essere sottodimensionato, e potrebbe essere necessario passare a uno da 32A, verificando però la sezione del cavo per garantire che possa sopportare la nuova corrente. Se invece i 6 kW si riferiscono alla capacità di accumulo della batteria (che in realtà andrebbe espressa in kWh, ad esempio 6 kWh), allora il problema potrebbe essere diverso, perché il valore di corrente dipende dalla potenza massima che l’inverter può erogare in AC e non direttamente dalla capacità della batteria. Per essere sicuri del dimensionamento corretto, bisognerebbe controllare: • La potenza nominale dell’inverter (espressa in kW); • La corrente massima in uscita dell’inverter; • La sezione dei cavi collegati all’inverter. Se confermi che l’inverter ha una potenza nominale di 6 kW in AC, il 32 A andrebbe bene con un cavo da 6 o da 10 mmquadri in base alke distanze. 
Eccellente spiegazione le volevo chiedere se ce differenza tra questi magnetotermici fn81nc25/6ka fn881c25/6ka. uno e la versione stretta e uno la versione a che occupa due moduli, vorrei sostituire il magnetotermico a monte del mio quadro con un un potere di corto circuito di 6 ka, il mio contatore e vicino al quadro in casa circa a 60 cm. tutte le linee sono sotto dei dei magnetotermici differenziali. tutto attualmente e sotto con potere di interruzione 4500ka.
Grazie Salvatore. Non esiste differenza tra i due articoli se non come detto da lei uno occupa 2 moduli (FN81NC25) e l’altro più recente solo 1 modulo (FN881C25). Elettricamente sono però equivalenti
Buongiorno prof. Corrado, complimenti per i video che hai prodotto e per le spiegazioni esaustive e precise che hai fatto. Avrei 2 domande da porle, riguardo alla possibilità di inserire nel "Quadro Contatore" due interruttori Magnetotermici-Differenziali che mi gestiscono una cantina: 1. Avrei pensato di inserire un interruttore Magn-Diff per le luci con un potere di interruzione di 6 KA di tipo C10 tipo AC e un Magn-Diff per le prese, sempre con potere a 6 KA del tipo C16 tipo AC. E' giusto prevedere due Magn-Diff di 6KA visto che mi trovo a prelevare l'energia nel quadro contatore? 2. Andrei a connettere i 2 interruttori ponticellando in parallelo il cavo che che va dal contatore al Magnetotermico da 40 A a protezione del montante, con due fili da 10 mm2. E' giusto? Poi in uscita da questi 2 interruttori andrei a collegare le utenze con fili da 2,5 per le prese e 1,5 per le luci della cantina. Spero di essermi spiegato bene. Grazie
Ciao, grazie per i complimenti! Ti rispondo in modo chiaro e diretto: 1. Sì, è corretto utilizzare due magnetotermici-differenziali con potere d’interruzione a 6kA per le linee della cantina, dato che prelevi direttamente dal quadro contatore. Il C10 per le luci e il C16 per le prese vanno bene. 2. Sì, è corretto collegare i due interruttori in parallelo al magnetotermico da 40A a protezione del montante, purché non si superi il limite di tre interruttori generali nel quadro contatore, come indicato dalla norma CEI 0-21. La norma permette fino a tre dispositivi generali, quindi nel tuo caso il collegamento con due cavi da 10mm² va bene, assicurando che ogni derivazione sia protetta correttamente.
Salve, se ho dei cavi di sezione montante da 4mm e non posso cambiarli per problemi di spazio corrugato a protezione del montante devo comunque mettere un magnetotermico da 40a 6ka oppure posso metterlo da 25a o 32a?
Salve Prof., mi congratulo per i video che trovo molto interessanti e rendono la materia meno ostica. Volevo fare una domanda in merito al dimensionamento dei magnetotermici del quadro elettrico infatti credevo che, oltre ad essere guidato dalla sezione del filo, le taglie dei magnetotermici a monte dovessero coprire la somma delle potenze dei magnetotermici a valle. Mi aiuta a chiarire questo dubbio? La ringrazio anticipatamente.
Salve Christian il magnetotermico ha la sola protezione del cavo. In questo quadro d’esempio il magnetotermico a monte di tutto deve infatti proteggere il cavo montante che viene scelto in base alla potenza massima che vi deve transitare. Nel caso sempre di questo quadro per non essere rindondanti infatti come generale appartamento ho messo un sezionatore che viene scelto in base alla massima corrente che vi deve transitare dettata soprattutto dalla potenza contrattuale . Anche il magnetotermico a monte di tutto è chiaro che non deve essere dimensionato per la somma di tutti i magnetotermici a valle. Se ci fossero 10 magnetotermici da 16 non metterei cero un magnetotermico da 160. Non so se sia chiaro ora
Cosa si può fare se non si ha spazio nel quadro all'intendo dell'appartamento? nel mio caso mi trovo con un differenziale a monte (2 moduli), 5 magnetotermici (da 1 modulo), trasformatore in continua per campanelli (4 moduli) + il suo fusibile (1 modulo).
Buongiorno professore volevo sapere se per un impianto di 6kw a Protezione della montante può andar bene un magnetotermico da 40A 6KA ? Ne ho visto uno della BTicino ( fn82c40 )che però ha come tensione 400 vac , la mia domanda è se va bene per una linea bifase questa tensione . Se no quale dispositivo mi consiglia a 230 V ?? Grazie .
Carissimo Proff. complimenti per il video molto interessante ed istruttivo. Chiedo solo una cosa che non mi è ben chiara e che quì in questo video non è stato trattato. Il tanto discusso SPD in questa situazione, và posizionato subito dove c'è il magnetotermico a protezione del montante a 3 metri dal contatore, oppure nel quadro elettrico all'interno dell'appartamento dopo il sezionatore ? Grazie e buona serata a Lei gentile Professore.
Grazie Renato e buona serata anche a lei. Si in questo video non ho trattato anche gli SPD perchè non volevo mettere troppa carne al fuoco. Alla sua domanda rispondo dicendo si, metterei un SPD in configurazione 1+1 sul quadro contatore e poi come spiego nei video che allego ne metterei un altro nel quadro appartamento
@@ilprofelettrico forse intendeva dire un SPD tipo 1+2 (penso), intendevo all'interno del quadro a non oltre i 3 metri dal contatore , se non ho capito male. Poi, un altro SPD nel quadro generale all'interno dell'appartamento
Con configurazione 1+1 (ex tipo C) intendo il combinato serie varistore+spinterometro da mettere a monte dei differenziali. Invece per tipo 1 o tipo 2 o tipo 1+2 intendo invece a seconda se il nostro impianto è esposto a fulminazione diretta (linea aerea) o solo indiretta (linee interrate) . Nei video allegati parlo nel dettaglio di questi aspetti
Da quello che ho capito forse ho trovato la risposta ai miei problemi. Mi scatta il differenziale senza nessun motivo, per parecchi mesi, anche un anno, non succede niente poi all'improvviso in un giorno può scattare anche diverse volte per poi di nuovo pace per parecchi mesi (INDIPENDENTEMENTE DALLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE). Sarà per caso il vecchio differenziale di tipo AC da 25A un delta 0,03A? Ho una disponibilità di 4,5 Kw, 4 condizionatori Daikin inverter, una lavatrice di ultima generazione come il frigorifero.
Si il problema potrebbe essere proprio il tipo di differenziale o anche il fatto che nell’impianto è presente un solo differenziale. Lascio dei video dove spiego queste problematiche
Ciao ottimo Video, nel mio quadro elettrico rifatto totalmente circa 2010/2011 con il classico contratto da 3KW sono stati inseriti un unico g8813a/25ac che gestisce ben 19 MT da C16,C10,C6 tutti Bticino considera che mi manca un MT C10 per un nuovo climatizzatore, nel quadro già sono presenti altri interruttori sempre C10 per i climatizzatori, mi chiedo ma questo centralino va bene cosi? Il quadro e pieno senza la possibilità di inserire altro posso inserire un altro piccolo quando a fianco in caso di necessità , che ne pensi?
Si certo, a quel punto rivedrei però la gestione dei carichi aggiungendo un altro magnetotermico differenziale sotto al quale mettere un gruppo di magnetotermici. Insistere sullo stesso differenziale non è piú nemmeno a norma. Almeno due differenziali
Nel mio condominio abbiamo un magnetotermico differenziale collegato ad una bobina di minima ABB S800. Spesso lo troviamo sganciato ma posizionato al centro. Mi domandavo di che tipo d'intervento si tratta. In alcuni siti si parla anche di TRIP. Volevo la certezza che si tratti del comando inviato dai dispositivi adiacenti tramite i fori presenti nei dispositivi accoppiabili.
Su questo magnetotermico specifico dovrei andare a vedermi bene le caratteristiche per darle una risposta completa. Spero di riuscire a farlo al più presto
Buongiorno Ingegniere in realtà non c’è cenno è una mia considerazione perché da studi precedenti sapevo che i magnetotermici nella loro corrente nominale deve essere uguale o pari alla corrente nominale del diff Mt ,mentre li ,vedo che li supera abbondantemente se può mi potrebbe delucidare ? Cordialità piero
@@LIBERTIDEY68 Buongiorno Piero, la tua osservazione è interessante e tocca un punto fondamentale. In generale, due magnetotermici in cascata si utilizzano solo quando è necessario proteggere la linea che porta corrente ai dispositivi a valle, come nel caso di un montante che alimenta una serie di magnetotermici posti in una posizione più lontana. In questo caso, è corretto usare un magnetotermico a monte per proteggere il montante, mentre a valle si impiegano magnetotermici dedicati ai singoli circuiti. Tuttavia, come hai notato nel video, quando parliamo di un interruttore generale, conviene utilizzare un sezionatore con una corrente nominale più alta della massima corrente che può attraversare i dispositivi a valle. Questo permette di avere una protezione adeguata senza spendere inutilmente per un altro magnetotermico generale. In genere comunque se pur si opta per un magnetotermico generale, non è necessario che il magnetotermico generale abbia una corrente nominale superiore alla somma di tutte le correnti nominali dei dispositivi a valle, si applicano i coefficienti di utilizzazione e di contemporaneità, per cui il magnetotermico generale può essere dimensionato in base a un valore inferiore alla somma delle correnti a valle, tenendo conto delle reali esigenze di consumo.
Grazie Prof, i video migliori del web! Un consiglio per favore: devo integrare un impianto fotovoltaico off-grid/ a isola da 12 KWp con uno civile da 3KW attraverso ATS. Il magnetotermico del montante proprio sotto il contatore Enel è da 25A, il contatore dista 3 metri dal quadro di casa e l’impianto fotovoltaico (inverter ibrido) a circa 15 metri. Non badando a spese per cavi e magnetotermici, quali usare? Un 60A all’uscita dell’inverter prima dell’ATS e cavi da 10mmq? Mille grazie
Buongiorno, faccio i complimenti per il canale e ringrazio di aver messo a disposizione informazioni cosi utili. Ho solo una domanda, secondo Lei è possibile fare un impianto da 6kw per un appartamento di 75m2 al 4°piano (distanza dal contatore quindi circa 20mt scarsi) con una sezione del cavo montante da 6mm2? Purtroppo la sezione delle canaline esistenti non mi permette di passare con i 10mm2
Buongiorno e grazie per i complimenti, mi fa molto piacere che trovi utili i contenuti del canale! Per rispondere alla Sua domanda, un cavo con una sezione di 6 mm² su una distanza di circa 20 metri non è adeguato per sostenere in modo continuativo una potenza di 6 kW. Questo è dovuto alle perdite di potenza e ai rischi di surriscaldamento del conduttore, come indicato dalla Norma CEI 64-8 Se non è possibile passare a una sezione di 10 mm² a causa delle dimensioni delle canaline esistenti, una soluzione può essere quella di limitare il contratto a 4,5 kW. Questo permetterà comunque al contatore di erogare fino a 6,3 kW per un massimo di 3 ore. Per garantire poi una gestione ottimale dei consumi, sarebbe opportuno installare un dispositivo di gestione carichi, che scollega automaticamente i carichi non prioritari quando viene superato il limite di potenza. Proprio a breve sarà pubblicato sul canale un video che illustra nel dettaglio questa problematica e le possibili soluzioni. La invito a seguirlo per maggiori chiarimenti. Grazie per la Sua domanda e buona giornata!
@ilprofelettrico brutta notizia allora, ho fatto eliminare il gas ma non potendo fare un impianto da 6kw la vedo dura con il piano ad induzione. Ringrazio ancora per le preziose informazioni e resterò aggiornato sui nuovi video!
si anche il caso che affronterò io ha questa problematica, il piano ad induzione potrà essere utilizzato anche a potenze inferiori mettendo i limitatori. Se poi uno inserisce la gestione carichi riesce a controllare l’impianto senza black out anche a 4,5 kW
Buongiorno prof ho una linea di 28 metri dal contatore facendo i calcoli con la tabella per 8,4 kw mi da un cavo da 16mm ma quando arrivo sul generale quadro poi i ponti li posso fare con il 10 mm oppure dal generale ai 2 diff devo usare il 16 mm grazie e buona Pasqua
Buongiorno, la sezione da 16 è soprattutto per limitare la caduta fi tensione vista la grande distanza. Se quindi un piccolissimo tratto è a 10 mmq (con 1 solo circuito) questo non è un problema in quanto la portata di 10 mmq è ben al di sopra dei 40A
Ciao Prof.,complimenti per le sue spiegazioni.Vorrei un chiarimento ma al posto del differenziale puro per i tre clima avremmo potuto mettere un magnetotermico differenziale.Perche' la scelta del differenziale puro?
Grazie Marco per i complimenti. La scelta è stata fatta per risparmiare. Un unico differenziale puro di tipo F e 3 singoli magnetotermici invece che 3 magnetotermici-differenziali di tipo F
Buongiorno. Vorrei sapere se fosse possibile inserire il magnetotermico a protezione del montante direttamente nel quadro di casa e non separato. Grazie Riccardo T.
Due domande La tensione civile non e 220 volt e la seconda domanda è quanti metri quadri di superficie per abitazione un contatore elettrico o montante elettronico se non sbaglio di 8 kwh puo essere richiesta di potenza?
Immagino intensa 8 kW di potenza contrattuale. Non è questione di metri quadri ma di quante apparecchiature elettriche si intende utilizzare contrmporaneamente
Prof come sempre video top una curiosità nel calcolo della disequaziine che valore ha dato al cosfi? Seconda domanda dato che la somma nominale dei magnetotermico non deve superare il valore nominale del generale e perché ha messo diffmt ? Mi delucida? Grazie piero
Grazie prof per la prima risposta del cosfi che come coefficiente è stabilito 0,9 l’altra domanda era : se a monte abbiamo diffmt da 25 A , la somma Ib dei Mt a valle non dovrebbe essere uguale o minore del valore nominale del diff stesso che sta a monte ? Grazie x questa delucidazione 😊cordialità Piero
Salve, ma quindi se in un quadro accanto al contatore, metto un magnetotermico con potere da 6kA come generale quadro, poi tutti gli interruttori a valle, non li posso mettere 4,5 kA, giusto? devo lo stesso metterli 6kA? è consigliabile o obbligatorio farlo?
@@ilprofelettrico parlo di unico quadro, tutto accanto al contatore, quindi a meno di un metro TUTTO. Quei 50 cm tra contatore e quadro non li proteggo proprio, entro nel quadro, metto un 6 kA come generale, e sotto di esso mi metto differenziali o magnetotermici per ogni linea che si dirama da lì. Tutti questi, essendoci di percorso tra il contatore ed essi meno di un metro praticamente, nonostante c'è nel mezzo il magnetotermico generale da 6 kA, dovrò o no metterli tutti da 6 kA? Poi nei sottoquadri a distanza è ovvio e chiaro che andranno i 4,5. grazie cmq 🙂
Ahh ok, in questo caso in cui vengono messi in cascata allora c’è il discorso della filiazione del costruttore che permette di abbassare il potere di interruzione. Però se ci sono piú linee che partono dal contatore, per ovvie ragioni di selettivitá, meglio metterle in parallelo (in questo caso devo metterli ciascuno da 6 kA). Per la CEI 0.21 posso mettere nel quadro contatore sino a 3 generali
Ciao Corrado, sempre complimenti per i tuoi video. Come specificato nel tuo video, dal contatore al centralino non importa che ci sia il differenziale se la linea è ben fatta , isolata e protetta dai contatti indiretti e anche diretti, ma se nel centralino ci mettiamo la classica barretta di rame delle terre dei cavi dell' impianto il centralino è a norme? Altro quesito, un tempo nel centralino venivano fatti solo 2 circuiti , luci e FM , rispettivamente con taglie da 10 A il primo circuito è 16A il secondo; il circuito delle luci comprendeva anche le prese Italiane da 10A, adesso se non erro vengono separate i circuiti, 10A solo luci, le prese che vengono inserite nei 503 sono in accoppiata con bivalenti Italiane e schuko, però per esempio le prese del mobile televisore e prese camera da letto ( comodino) ci possiamo mettere le classiche Italiane da 10A ? naturalmente tutte inserite nel circuito prese dove la protezione del centralino viene fatta con autom diff da 16A ? naturalmente il cavo delle singole prese sia bivalente che da 10A sempre da 2,5 mmq?grazie Stefano
Ciao Stefano, grazie 🙏 Si il nodo di terra nel quadro è a norma. Le prese da 10 A possono essere protette solo sotto un magnetotermico da 10. Se le mettiamo sotto un magnetotermico da 16 anche se con cavo da 2,5 non va bene perchè ad una di queste prese tramite eventuali ciabatte potrebbe essere collegati dei carichi che assorbono piú di 10A e quindi la presa non regge e potrebbe innescare un incendio
@@ilprofelettrico grazie, si ok 👌 può succedere questa condizione pericolosa! quindi dividere prese da 10A e prese da 16A che quest'ultime comprendono anche le bivalenti, con 2 magnetotermici a monte dei 2 circuiti con taglia rispettivamente il primo da 10 ed il secondo da 16, con eventualmente un unico differenziale a monte da 30ma, dovrebbe andar bene giusto?
Si andrebbe bene, ma a questo punto se sta mettendo le bipasso farei solo un unica linea da 16A. Le bipasso accettano anche le 10 A ma sono dimensionate per i 16A
Buon giorno,seguo con molto interesse i suoi video molto professionali,volevo chiedere un'informazione, e possibile che in un impianto civile con due magnetotermici differenziali uno nel locale cantina dopo il contatore ed uno nell'appartamento in serie, se quello in cantina viene premuto il pulsante di test oppure manomesso scatti anche quello sopra in casa? Grazie
@@pieroferraro9071 Buongiorno Piero, grazie per l’interesse al canale. Se i differenziali non sono selettivi o hanno correnti di guasto nominali simili, entrambi potrebbero scattare quando premi il pulsante di test di quello a valle. Se invece i differenziali sono selettivi e correttamente dimensionati, dovrebbe scattare solo quello a valle.
Vorrei comprare un fornello induzione a 2 fuochi . Ho una presa angolo cottura. Come faccio a sapere se riesce a sopportare l'induzione? Il contatore è 3Kw
Salve professore, ma in questo caso specifico lei ha utilizzato come sezionatore il 63A perchè non aveva disponibile il 40A? oppure è necessario il 63A anche se c'è la protezione del montante a 40A?
Buonasera prof., complimenti per i suoi video, Le volevo chiedere nel caso dovessi usare, al posto del magnetotermico da 40A,un differenziale magnetotermico a protezione del montante sarebbe sempre 6kA - 40A e quanti mA e di che tipo? La ringrazio fin d'ora per la Sua eventuale risposta
Si non cambierebbero le caratteristiche del magnetotermico. Il differenziale sarebbe da 300 mA e il tipo è meglio se a valle ci sono tipo F che sia anch’esso di tipo F
Salve Professore e complimenti per ogni suo video per me illuminante. Detto ciò. Avrei da porle questa domanda: le informazioni della tabella Potenza Contrattuale/Tempo di utilizzo valgono come linea generale indipendentemente dal tipo di potenza contrattuale sia monofase che trifase? Tale informazioni dove si possono reperire? Grazie.
Salve Alex, grazie per l’apprezzamento alle videolezioni. Ho trovato questa informazione in una scheda generica sul contatore elettronico e penso che valga per tutte le potenze contrattuali anche in trifase sino a 15 kW
@@ilprofelettrico Grazie Professore. Potrà mai prendere in considerazione la spiegazione del software della BTicino Tisystem per progettare reti e quadri in bassa tensione? Grazie.
Come al solito ,esposizione chiara ed ineccepibile,anche se per il potere di interruzione a valle del contatore ci sarebbe da discutere in quanto quello che dice Enel ê puramente convenzionale e non normato. Il potere di cortocircuito presunto va calcolato o misurato..MA QUESTO CHE HO DETTO VALE SOLO PER GLI INSTALLATORI ..
Grazie per i complimenti 🙏 Sul potere di cortocircuito troviamo questi valori nella norma CEI 0-21 art. 5.1.3, dove appunto cita che la massima corrente di cortocircuito nel punto di consegna, è definita pari a 6kA per la fornitura monofase. Poi è vero che ci possono essere situazioni che misurandola potrebbe essere anche più bassa ma chi si fida di mettere un interruttore ad esempio da 4,5 kA subito a valle del contatore? Difficile poi in caso di disputa legale spuntarla vista la norma CEI 0-21
Salve, Devo installare un quadro elettrico con una potenza attuale di 3 kW, che potrebbe aumentare fino a 6 kW in futuro. Per questo, ho intenzione di acquistare tre interruttori magnetotermici differenziali: uno per la linea delle prese (16 A), uno per l'illuminazione (10 A) e uno per il condizionatore (25 A). Poiché i prezzi del Bticino GC8813AC25 (interruttore magnetotermico differenziale 1P+N, 4.5 kA, IDN 0.03 A, IN 25 A), del GC8813AC16 (interruttore magnetotermico differenziale 1P+N, 4.5 kA, IDN 0.03 A, IN 16 A) e del GC8813AC10 (interruttore magnetotermico differenziale 1P+N, 4.5 kA, IDN 0.03 A, IN 10 A) sono identici, potrei acquistare tre unità del GC8813AC25 e utilizzarle, ognuna da 25 A, per tutti e tre i circuiti. Qual è il suo parere su questa soluzione? La ringrazio in anticipo per il suo consiglio.
Buongiorno, no non è possibile mettere tutto da 25, per le prese bisogna per forza utilizzare quello da 16 e per le luci visto che si usa un cavo da 1,5 dobbiamo utilizzare per forza quello da 10 se non anche da 6
Ciao Simone. Non è il termico del C63 che sgancia quando superiamo la potenza contrattuale. È un algoritmo che misurando la potenza che stiamo consumando fa aprire il C63.
@@ilprofelettrico Grazie ancora Prof. E complimenti come sempre quindi passano molti ampere per non far sganciare il C63 supponiamo che nn c'era l'elettronica come era prima che erano meccanici come funzionava
@@ilprofelettrico Ammazza Prof. che tempestive risposte Grazie ancora sempre e sempre il top. Mi rivolgo a tutti per aiutare al canale del prof a condividere a tutti. Un saluto Simone
Gli interruttori non sono un capo di abbigliamento ,se hanno marchi Imq e Ce sono tutti validi..la differenza di prezzo è solo riferibile ai costi di produzione...
Sono d'accordo sul fatto che i differenziali di tipo AC siano ormai considerati obsoleti per molte applicazioni moderne. Tuttavia, per carichi che non contengono componenti elettroniche, come l'illuminazione tradizionale, i riscaldatori elettrici resistivi e i piccoli elettrodomestici senza elettronica complessa, i differenziali di tipo AC possono ancora essere utilizzati in modo efficace. Questo può aiutare a evitare spese eccessive per l'installazione di differenziali di tipo A o F, che sono più costosi ma necessari per proteggere apparecchiature elettroniche sensibili.
La generosità del Professore, Ingegnere Corrado Lai Credo sia un Vero esempio di grande civiltà nel trasferire informazioni di grande valore in modo semplice diretto veramente professionale. Grazie Ing.
Wowww grazie 🙏
@@ilprofelettrico un saluto da Nuoro Ing.
Da un eterno apprendista elettricista.
Salve Mario, si mi ricordo. I suoi messaggi sono sempre incoraggianti per me. E poi tra conterranei fa ancora più piacere. Come va l’attività?
Bene grazie , in questi anni molta videosorveglianza... @@ilprofelettrico
Ciao Corrado. Complimenti sempre per i tuoi video 🎉. Ti ringrazio tanto per gli auguri 😊 e come non contraccambiare gli auguri per i tuoi 20.000 iscritti. Congratulazioni per l'ottimo risultato 🙂
Professore buonasera, il suo video è tra i più interessanti a mio parere tra quelli che ha fatto finora.In sintesi è riuscito a riepilogare una miriade di concetti importantissimi!!Grazie per tutto quello che fa per
noi!!!
Buonasera Agostino, in effetti su questo argomento ho fatto altri video come il 51 ma in questo ho voluto davvero condensare le informazioni essenziali. Non me la sono sentita però di elencare solo gli articoli ma ho voluto dare una minima giustificazione tecnica alle scelte effettuate.
@@ilprofelettrico infatti è uscito fuori un video eccellente!!!
Stefano,come Lei é molto in gamba. Aspettiamo la domotica con il marchio biticino! Grazie prof
Ti ringrazio 👍😉
Stefano è una garanzia. Grazie per la fiducia e stima. Si, i prossimi video saranno sulla smart home della bticino
Grazie mille per queste preziose informazioni! ❤️
Complimenti prof, sono un collega di matematica appassionato dei suoi video esposti didatticamente in maniera eccellente. buona serata
Grazie Vito, questo complimento me lo tengo ben stretto perchè fatto da un collega che ha sicuramente un occhio di riguardo verso l’aspetto didattico e non solo tecnico!
Grazie.
Grazie Domenico, gentilissimo per la donazione 🙏
Sempre chiaro nelle sue spiegazioni, complimenti!
Grazie x l’eccellente risposta e e chiarimento sull’argomento 🙌intanto continuo a seguirti e apprezzare il tuo insegnamento e conoscenza in campo elettrico cordialita Piero
Una precisazione: nel quadro contatore Q1 posso secondo la norma CEI 0-21 avere al massimo solo 3 generali di linea. Potrebbe quindi essere: 1: magnetotermico verso quadro appartamento, 2: cantina e 3: wall box
Ottima iniziativa grazie professore
Salve prof.Lai, si interessantissimo ,mi son gia attivato per differenziale di tipo F ,mi sa che lo monto ank'io in casa, perke' abbiamo avuto ultimamente degli scatti intempestivi soprattutto durante i temporali e a volte anche senza ,grazie prof .per le lezioni 😀😀😀😀😀
Salve Roberto, benissimo, mi faccia poi sapere come va
@@ilprofelettrico ma non ha senso sostituire un Differenziale con uno di tipo F " perchè ha avuto ultimamente degli scatti intempestivi soprattutto durante i temporali e a volte anche senza" se non prima vanno fatte delle verifiche. Le cause potrebbero essere diverse dal vecchio differenziale ai dispositivi collegati...
@@LauraLL-lg5fwsi certo bisogna sempre verificare che gli scatti intempestivi non siano dovuti ad altre cause. Come spiegato in altri video come nel 17.1 e 17.2 possono esserci altri motivi
un ottimo video e ben spiegato, visto che ha tenuto conto giustamente delle lunghezze del montante e della necessità del quadro sottocontatore e che quest' ultimo spesso è montato all' esterno, che ne dice di fare un video per parlare della tropicalizzazione? è un argomento del quale poco si parla ma è una parte che bisognerebbe conoscere bene per la scelta corretta dei componenti
Grazie per il commento e per il suggerimento. Si, è un argomento molto interessante. In effetti anche un quadro all’esterno come potrebbe essere il quadro contatore se fosse colpito dal sole potrebbe essere coinvolto nella tropicalizzazione e quindi crearci disservizi nel nostro impianto.
Salve Professore e complimenti per le lezioni. Sto facendo un corso professionale (a pagamento) e ci hanno dato un'esercitazione pratica riguardo la progettazione reale di un'impianto trifase da 10kw con dove le tre linee devono supportare 1 carico da 2500w, e 2 da 4000w con una montante lunga 30 metri protetta meccanicamente nella muratura all'interno di corrugato.
Ho previsto un cavo 4x10mmq con differenziale a protezione della montante (entro 3 metri dal contatore) da 6kwA - 25A - 3P+N ed a valle della montante nel quadro generale un sezionatore da 4,5kwA - 32A - 3P+N, 1 MTD 4,5kwA - 10A - 1P+N per la linea 1, 1 MTD 4,5kwA - 16A - 1P+N per la linea 2 e 1 MTD 4,5kwA - 16A - 1P+N per la linea 3. Il docente mi ha detto che così o brucia la linea della montante oppure qualcuno rimane fulminato sulle masse. Le sarei grato un suo parere, giusto per capire se sto buttando dei soldi... grazie in anticipo.
Salve subito salta all’occhio i poteri di interruzione. Quello vicino al contatore deve essere da 10 KA e quello sui quadri da 6 kA. Il sezionatore non ha potere di interruzione. Ora per questioni di tempo non riesco a fare un’analisi degli altri dati . Lascio per ora un video dove parlo di trifase
ruclips.net/video/OlFO0rJ6T-8/видео.htmlsi=XuPZ3wcbxQj7lyU8
La linea della montante mi sembra ben dimensionata. In trifase dobbiamo prevedere che su una singola fase possa circolare sino a 6 kW più delle altre. Quindi 7+2+1 .
Se uno considera che 10 kW possano passare solo su una fase (non a norma e i nuovi contatori elettronici scatterebbero) allora la sezione sale a 16 mmq. Ma ripeto non sarebbe corretto far passare tutti i 10 kW su una singola fase. Il massimo dello squilibrio è 6kW
Salve professore Lai sono un nuovo iscritto le faccio i miei complimenti per quanto riguarda e le faccio presente che tramite PayPal ho fatto una piccola donazione. Le manderò appena possibile tramite mail una piccola consulenza in quanto sto realizzando un piccolo quadro elettrico nel magazzino seguiranno la descrizione del mio quesito con allegate varie fotografie La ringrazio molto per il suo contributo continui così. Alessandro Contin
Buongiorno. Complimenti per il video esaustivo. Una domanda. E se i 6kw sono in trifase come ci si deve comportare per il montante? Sempre 10mm o si può usare 6mmq?
Complimenti prof..
Buongiorno e complimenti per il canale.
Ho un quadro in giardino che gestisce prese, luci e cancello eletttrico.
Sono presenti :
Magnetotermico C16 prese
Magnetotermico C 10 luci
Magnetotermico C 10 cancello
A monte dovrei inserire un differenziale puro oppure Magnetotermico differenziale e quale sarà il dimensionamento ?
Grazieee
Ottimo professore grazie
Grazie Leo 🙏
Una domanda che mi sorge guardando il mio quadro, se leggo correttamente dal contatore escono i due fili che vanno al magnetotermico differenziale da 25A(C25).
A questo salvavita sono collegati tre magnetotermici uno per piano sempre da C25,in realtà anche se i 3 piani sono identici uno è un c16 partendo dal presupposto che è una casa del 1976 c'è qualcosa di sbagliato che magnetotermici ci andrebbero?se invece mettessi per ogni piano un magnetotermico differenziale potrei fare a meno dei magnetotermici?
Nonostante i 3 piani la potenza è 3kw per ora.
Nel mio impianto relativamente recente (2013) e certificato, il primo quadro si trova nella corsia garage mentre il contatore si trova in cima alla rampa garage, con una distanza tra i due di circa 10m, collegati da un corrugato interrato di generose dimensioni (diciamo 10cm). E' cambiata la regola dei 3m o esiste qualche eccezione/condizione per cui può essere comunque a norma?
La normativa italiana, in particolare la Norma CEI 0-21, stabilisce che la distanza massima tra il contatore del distributore e il primo dispositivo di protezione contro le sovracorrenti (ad esempio, l’interruttore generale nel quadro elettrico) non dovrebbe superare i 3 metri. Questa limitazione è volta a garantire una protezione efficace del cavo di collegamento contro sovraccarichi e cortocircuiti. 
Nel suo caso, con una distanza di circa 10 metri tra il contatore e il quadro elettrico non è verificate questa condizione.
Col 110% mi hanno installato i pannelli con accumulo da 6kw.. mi sono accorto che nel quadro generale il magnetotermico del fotovoltaico è da 16a e salta spessissimo... vorrei capire se devo metterlo da 32a.
Se i 6 kW si riferiscono alla potenza in AC che l’inverter può fornire all’impianto, un magnetotermico da 16A potrebbe essere sottodimensionato, e potrebbe essere necessario passare a uno da 32A, verificando però la sezione del cavo per garantire che possa sopportare la nuova corrente.
Se invece i 6 kW si riferiscono alla capacità di accumulo della batteria (che in realtà andrebbe espressa in kWh, ad esempio 6 kWh), allora il problema potrebbe essere diverso, perché il valore di corrente dipende dalla potenza massima che l’inverter può erogare in AC e non direttamente dalla capacità della batteria.
Per essere sicuri del dimensionamento corretto, bisognerebbe controllare:
• La potenza nominale dell’inverter (espressa in kW);
• La corrente massima in uscita dell’inverter;
• La sezione dei cavi collegati all’inverter.
Se confermi che l’inverter ha una potenza nominale di 6 kW in AC, il 32 A andrebbe bene con un cavo da 6 o da 10 mmquadri in base alke distanze.

Eccellente spiegazione le volevo chiedere se ce differenza tra questi magnetotermici fn81nc25/6ka fn881c25/6ka. uno e la versione stretta e uno la versione a che occupa due moduli, vorrei sostituire il magnetotermico a monte del mio quadro con un un potere di corto circuito di 6 ka, il mio contatore e vicino al quadro in casa circa a 60 cm. tutte le linee sono sotto dei dei magnetotermici differenziali. tutto attualmente e sotto con potere di interruzione 4500ka.
Grazie Salvatore. Non esiste differenza tra i due articoli se non come detto da lei uno occupa 2 moduli (FN81NC25) e l’altro più recente solo 1 modulo (FN881C25). Elettricamente sono però equivalenti
Grazie per la risposta @@ilprofelettrico
Buongiorno prof. Corrado, complimenti per i video che hai prodotto e per le spiegazioni esaustive e precise che hai fatto.
Avrei 2 domande da porle, riguardo alla possibilità di inserire nel "Quadro Contatore" due interruttori Magnetotermici-Differenziali che mi gestiscono una cantina:
1. Avrei pensato di inserire un interruttore Magn-Diff per le luci con un potere di interruzione di 6 KA di tipo C10 tipo AC e un Magn-Diff per le prese, sempre con potere a 6 KA del tipo C16 tipo AC. E' giusto prevedere due Magn-Diff di 6KA visto che mi trovo a prelevare l'energia nel quadro contatore?
2. Andrei a connettere i 2 interruttori ponticellando in parallelo il cavo che che va dal contatore al Magnetotermico da 40 A a protezione del montante, con due fili da 10 mm2. E' giusto? Poi in uscita da questi 2 interruttori andrei a collegare le utenze con fili da 2,5 per le prese e 1,5 per le luci della cantina.
Spero di essermi spiegato bene.
Grazie
Ciao,
grazie per i complimenti! Ti rispondo in modo chiaro e diretto:
1. Sì, è corretto utilizzare due magnetotermici-differenziali con potere d’interruzione a 6kA per le linee della cantina, dato che prelevi direttamente dal quadro contatore. Il C10 per le luci e il C16 per le prese vanno bene.
2. Sì, è corretto collegare i due interruttori in parallelo al magnetotermico da 40A a protezione del montante, purché non si superi il limite di tre interruttori generali nel quadro contatore, come indicato dalla norma CEI 0-21. La norma permette fino a tre dispositivi generali, quindi nel tuo caso il collegamento con due cavi da 10mm² va bene, assicurando che ogni derivazione sia protetta correttamente.
@@ilprofelettrico grazie per la chiarezza.
Grazie per questo video
ciao,ho.passato una linea da 6mm per il piano induzione, che mgt dovrei usare?grazie 😊
Bisogna sapere di che potenza è il piano ad induzione e anche la distanza
@@ilprofelettrico il piano 7 kw al massimo della potenza,che ovviamente non arriverà mai,la distanza circa 4 metri dal quadro elettrico.Grazie
Va bene allora un magnetotermico da 32A e va bene un cavo con sezione di 6 mm² per mantenere la caduta di tensione entro il 2%.
Salve, se ho dei cavi di sezione montante da 4mm e non posso cambiarli per problemi di spazio corrugato a protezione del montante devo comunque mettere un magnetotermico da 40a 6ka oppure posso metterlo da 25a o 32a?
Salve, no al contrario, un cavo da 4 mmquadri può portare sui 26 ampere. Quindi meglio lasciare un interruttore da 25 A
Salve Prof., mi congratulo per i video che trovo molto interessanti e rendono la materia meno ostica. Volevo fare una domanda in merito al dimensionamento dei magnetotermici del quadro elettrico infatti credevo che, oltre ad essere guidato dalla sezione del filo, le taglie dei magnetotermici a monte dovessero coprire la somma delle potenze dei magnetotermici a valle. Mi aiuta a chiarire questo dubbio? La ringrazio anticipatamente.
Salve Christian il magnetotermico ha la sola protezione del cavo. In questo quadro d’esempio il magnetotermico a monte di tutto deve infatti proteggere il cavo montante che viene scelto in base alla potenza massima che vi deve transitare. Nel caso sempre di questo quadro per non essere rindondanti infatti come generale appartamento ho messo un sezionatore che viene scelto in base alla massima corrente che vi deve transitare dettata soprattutto dalla potenza contrattuale . Anche il magnetotermico a monte di tutto è chiaro che non deve essere dimensionato per la somma di tutti i magnetotermici a valle. Se ci fossero 10 magnetotermici da 16 non metterei cero un magnetotermico da 160. Non so se sia chiaro ora
Cosa si può fare se non si ha spazio nel quadro all'intendo dell'appartamento? nel mio caso mi trovo con un differenziale a monte (2 moduli), 5 magnetotermici (da 1 modulo), trasformatore in continua per campanelli (4 moduli) + il suo fusibile (1 modulo).
Buongiorno professore volevo sapere se per un impianto di 6kw a Protezione della montante può andar bene un magnetotermico da 40A 6KA ? Ne ho visto uno della BTicino ( fn82c40 )che però ha come tensione 400 vac , la mia domanda è se va bene per una linea bifase questa tensione . Se no quale dispositivo mi consiglia a 230 V ?? Grazie .
*mi correggo, per una linea monofase
@@DarioScognamiglio-v1x va benissimo quello da 400 Vac anche se si è poi in monofase
Carissimo Proff. complimenti per il video molto interessante ed istruttivo.
Chiedo solo una cosa che non mi è ben chiara e che quì in questo video non è stato trattato.
Il tanto discusso SPD in questa situazione, và posizionato subito dove c'è il magnetotermico a protezione del montante a 3 metri dal contatore, oppure nel quadro elettrico all'interno dell'appartamento dopo il sezionatore ?
Grazie e buona serata a Lei gentile Professore.
Grazie Renato e buona serata anche a lei.
Si in questo video non ho trattato anche gli SPD perchè non volevo mettere troppa carne al fuoco. Alla sua domanda rispondo dicendo si, metterei un SPD in configurazione 1+1 sul quadro contatore e poi come spiego nei video che allego ne metterei un altro nel quadro appartamento
ruclips.net/video/16mPG5QVRn0/видео.htmlsi=u4nrvL9bF75GpweZ
ruclips.net/video/xeN9np-YBEs/видео.htmlsi=1dnX4W8rvkAqAHNw
@@ilprofelettrico forse intendeva dire un SPD tipo 1+2 (penso), intendevo all'interno del quadro a non oltre i 3 metri dal contatore , se non ho capito male.
Poi, un altro SPD nel quadro generale all'interno dell'appartamento
Con configurazione 1+1 (ex tipo C) intendo il combinato serie varistore+spinterometro da mettere a monte dei differenziali. Invece per tipo 1 o tipo 2 o tipo 1+2 intendo invece a seconda se il nostro impianto è esposto a fulminazione diretta (linea aerea) o solo indiretta (linee interrate) . Nei video allegati parlo nel dettaglio di questi aspetti
Da quello che ho capito forse ho trovato la risposta ai miei problemi. Mi scatta il differenziale senza nessun motivo, per parecchi mesi, anche un anno, non succede niente poi all'improvviso in un giorno può scattare anche diverse volte per poi di nuovo pace per parecchi mesi (INDIPENDENTEMENTE DALLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE). Sarà per caso il vecchio differenziale di tipo AC da 25A un delta 0,03A? Ho una disponibilità di 4,5 Kw, 4 condizionatori Daikin inverter, una lavatrice di ultima generazione come il frigorifero.
Si il problema potrebbe essere proprio il tipo di differenziale o anche il fatto che nell’impianto è presente un solo differenziale. Lascio dei video dove spiego queste problematiche
ruclips.net/video/QPNcVznfXkY/видео.htmlsi=Nm2AfOWK069rgzDI
ruclips.net/video/mLhtT9a_Iak/видео.htmlsi=XE5Y6MY7BoZzlDg0
ruclips.net/video/mLhtT9a_Iak/видео.htmlsi=XE5Y6MY7BoZzlDg0
Ciao ottimo Video, nel mio quadro elettrico rifatto totalmente circa 2010/2011 con il classico contratto da 3KW sono stati inseriti un unico g8813a/25ac che gestisce ben 19 MT da C16,C10,C6 tutti Bticino considera che mi manca un MT C10 per un nuovo climatizzatore, nel quadro già sono presenti altri interruttori sempre C10 per i climatizzatori, mi chiedo ma questo centralino va bene cosi? Il quadro e pieno senza la possibilità di inserire altro posso inserire un altro piccolo quando a fianco in caso di necessità , che ne pensi?
Si certo, a quel punto rivedrei però la gestione dei carichi aggiungendo un altro magnetotermico differenziale sotto al quale mettere un gruppo di magnetotermici. Insistere sullo stesso differenziale non è piú nemmeno a norma. Almeno due differenziali
Salve Professore, vorrei sapere cosa significa posizione innescata (intermedia) oltre a quella on , off. Grazie
Salve Davide, dove ha sentito questo termine?
Nel mio condominio abbiamo un magnetotermico differenziale collegato ad una bobina di minima ABB S800. Spesso lo troviamo sganciato ma posizionato al centro. Mi domandavo di che tipo d'intervento si tratta. In alcuni siti si parla anche di TRIP. Volevo la certezza che si tratti del comando inviato dai dispositivi adiacenti tramite i fori presenti nei dispositivi accoppiabili.
Su questo magnetotermico specifico dovrei andare a vedermi bene le caratteristiche per darle una risposta completa. Spero di riuscire a farlo al più presto
Buongiorno Ingegniere in realtà non c’è cenno è una mia considerazione perché da studi precedenti sapevo che i magnetotermici nella loro corrente nominale deve essere uguale o pari alla corrente nominale del diff Mt ,mentre li ,vedo che li supera abbondantemente se può mi potrebbe delucidare ? Cordialità piero
@@LIBERTIDEY68 Buongiorno Piero, la tua osservazione è interessante e tocca un punto fondamentale. In generale, due magnetotermici in cascata si utilizzano solo quando è necessario proteggere la linea che porta corrente ai dispositivi a valle, come nel caso di un montante che alimenta una serie di magnetotermici posti in una posizione più lontana. In questo caso, è corretto usare un magnetotermico a monte per proteggere il montante, mentre a valle si impiegano magnetotermici dedicati ai singoli circuiti. Tuttavia, come hai notato nel video, quando parliamo di un interruttore generale, conviene utilizzare un sezionatore con una corrente nominale più alta della massima corrente che può attraversare i dispositivi a valle. Questo permette di avere una protezione adeguata senza spendere inutilmente per un altro magnetotermico generale.
In genere comunque se pur si opta per un magnetotermico generale, non è necessario che il magnetotermico generale abbia una corrente nominale superiore alla somma di tutte le correnti nominali dei dispositivi a valle, si applicano i coefficienti di utilizzazione e di contemporaneità, per cui il magnetotermico generale può essere dimensionato in base a un valore inferiore alla somma delle correnti a valle, tenendo conto delle reali esigenze di consumo.
Grazie Prof, i video migliori del web! Un consiglio per favore: devo integrare un impianto fotovoltaico off-grid/ a isola da 12 KWp con uno civile da 3KW attraverso ATS. Il magnetotermico del montante proprio sotto il contatore Enel è da 25A, il contatore dista 3 metri dal quadro di casa e l’impianto fotovoltaico (inverter ibrido) a circa 15 metri. Non badando a spese per cavi e magnetotermici, quali usare? Un 60A all’uscita dell’inverter prima dell’ATS e cavi da 10mmq? Mille grazie
Buongiorno, faccio i complimenti per il canale e ringrazio di aver messo a disposizione informazioni cosi utili. Ho solo una domanda, secondo Lei è possibile fare un impianto da 6kw per un appartamento di 75m2 al 4°piano (distanza dal contatore quindi circa 20mt scarsi) con una sezione del cavo montante da 6mm2? Purtroppo la sezione delle canaline esistenti non mi permette di passare con i 10mm2
Buongiorno e grazie per i complimenti, mi fa molto piacere che trovi utili i contenuti del canale!
Per rispondere alla Sua domanda, un cavo con una sezione di 6 mm² su una distanza di circa 20 metri non è adeguato per sostenere in modo continuativo una potenza di 6 kW. Questo è dovuto alle perdite di potenza e ai rischi di surriscaldamento del conduttore, come indicato dalla Norma CEI 64-8
Se non è possibile passare a una sezione di 10 mm² a causa delle dimensioni delle canaline esistenti, una soluzione può essere quella di limitare il contratto a 4,5 kW. Questo permetterà comunque al contatore di erogare fino a 6,3 kW per un massimo di 3 ore. Per garantire poi una gestione ottimale dei consumi, sarebbe opportuno installare un dispositivo di gestione carichi, che scollega automaticamente i carichi non prioritari quando viene superato il limite di potenza.
Proprio a breve sarà pubblicato sul canale un video che illustra nel dettaglio questa problematica e le possibili soluzioni. La invito a seguirlo per maggiori chiarimenti.
Grazie per la Sua domanda e buona giornata!
@ilprofelettrico brutta notizia allora, ho fatto eliminare il gas ma non potendo fare un impianto da 6kw la vedo dura con il piano ad induzione. Ringrazio ancora per le preziose informazioni e resterò aggiornato sui nuovi video!
si anche il caso che affronterò io ha questa problematica, il piano ad induzione potrà essere utilizzato anche a potenze inferiori mettendo i limitatori. Se poi uno inserisce la gestione carichi riesce a controllare l’impianto senza black out anche a 4,5 kW
@@ilprofelettrico ottimo grazie mille
@ questo il primo video sulla problematica simile alla sua ruclips.net/video/zkmR1Z3veTE/видео.htmlsi=KJuoaSRCg35rh0_U
Buongiorno prof ho una linea di 28 metri dal contatore facendo i calcoli con la tabella per 8,4 kw mi da un cavo da 16mm ma quando arrivo sul generale quadro poi i ponti li posso fare con il 10 mm oppure dal generale ai 2 diff devo usare il 16 mm grazie e buona Pasqua
Buongiorno, la sezione da 16 è soprattutto per limitare la caduta fi tensione vista la grande distanza. Se quindi un piccolissimo tratto è a 10 mmq (con 1 solo circuito) questo non è un problema in quanto la portata di 10 mmq è ben al di sopra dei 40A
prof nella tabella che c'è in questo video riguardo al poter di corto circuito con montante da 6mm, la distanza minima va da dove per abbassarlo??
Dal magnetotermico protezione montante sino al quadro d’appartamento
@@ilprofelettrico grazie prof
Ciao Prof.,complimenti per le sue spiegazioni.Vorrei un chiarimento ma al posto del differenziale puro per i tre clima avremmo potuto mettere un magnetotermico differenziale.Perche' la scelta del differenziale puro?
Grazie Marco per i complimenti. La scelta è stata fatta per risparmiare. Un unico differenziale puro di tipo F e 3 singoli magnetotermici invece che 3 magnetotermici-differenziali di tipo F
@@ilprofelettrico la mia domanda era si può mettere un magnetotermico differenziale tipo f e 3 magnetotermici per ogni linea o non a senso
@@marcomartina1791 ah ok, si può mettere ma è una spesa in più. E attenzione alla In del magnetotermico
@@ilprofelettrico deve essere più alta o uguale alla.somma.degli A dei magnetotermici
Buongiorno. Vorrei sapere se fosse possibile inserire il magnetotermico a protezione del montante direttamente nel quadro di casa e non separato. Grazie Riccardo T.
Se la distanza tra contatore e quadro di caso è inferiore ai 3 metri si può fare
Due domande
La tensione civile non e 220 volt e la seconda domanda è quanti metri quadri di superficie per abitazione un contatore elettrico o montante elettronico se non sbaglio di 8 kwh puo essere richiesta di potenza?
Su a volte poichè ci sono in cabina ancora i vecchi trasformatori la tensione è ancora a 220V. Il resto della domanda non ho capito bene
@@ilprofelettrico un contatore elettrico di 8 kWh per quanti metri quadri massimi per un abitazione e possibile installare?
Immagino intensa 8 kW di potenza contrattuale. Non è questione di metri quadri ma di quante apparecchiature elettriche si intende utilizzare contrmporaneamente
Prof come sempre video top una curiosità nel calcolo della disequaziine che valore ha dato al cosfi? Seconda domanda dato che la somma nominale dei magnetotermico non deve superare il valore nominale del generale e perché ha messo diffmt ? Mi delucida? Grazie piero
Salve Piero, il cosfi è messo a 0.9. L’altra domanda non l’ho capita
Grazie prof per la prima risposta del cosfi che come coefficiente è stabilito 0,9 l’altra domanda era : se a monte abbiamo diffmt da 25 A , la somma Ib dei Mt a valle non dovrebbe essere uguale o minore del valore nominale del diff stesso che sta a monte ? Grazie x questa delucidazione 😊cordialità Piero
Salve Piero, in questo video a che minuto parlo di questa scelta? Cosí mi rifaccio all’esempio del video per la risposta.
Salve, ma quindi se in un quadro accanto al contatore, metto un magnetotermico con potere da 6kA come generale quadro, poi tutti gli interruttori a valle, non li posso mettere 4,5 kA, giusto? devo lo stesso metterli 6kA? è consigliabile o obbligatorio farlo?
Salve Francesco, no, non è stato detto questo ma proprio il contrario. Bastano pochi metri dal contatore per mettere poi interruttori da 4,5 kA
@@ilprofelettrico parlo di unico quadro, tutto accanto al contatore, quindi a meno di un metro TUTTO. Quei 50 cm tra contatore e quadro non li proteggo proprio, entro nel quadro, metto un 6 kA come generale, e sotto di esso mi metto differenziali o magnetotermici per ogni linea che si dirama da lì. Tutti questi, essendoci di percorso tra il contatore ed essi meno di un metro praticamente, nonostante c'è nel mezzo il magnetotermico generale da 6 kA, dovrò o no metterli tutti da 6 kA?
Poi nei sottoquadri a distanza è ovvio e chiaro che andranno i 4,5.
grazie cmq 🙂
Ahh ok, in questo caso in cui vengono messi in cascata allora c’è il discorso della filiazione del costruttore che permette di abbassare il potere di interruzione. Però se ci sono piú linee che partono dal contatore, per ovvie ragioni di selettivitá, meglio metterle in parallelo (in questo caso devo metterli ciascuno da 6 kA). Per la CEI 0.21 posso mettere nel quadro contatore sino a 3 generali
Ciao Corrado, sempre complimenti per i tuoi video. Come specificato nel tuo video, dal contatore al centralino non importa che ci sia il differenziale se la linea è ben fatta , isolata e protetta dai contatti indiretti e anche diretti, ma se nel centralino ci mettiamo la classica barretta di rame delle terre dei cavi dell' impianto il centralino è a norme? Altro quesito, un tempo nel centralino venivano fatti solo 2 circuiti , luci e FM , rispettivamente con taglie da 10 A il primo circuito è 16A il secondo; il circuito delle luci comprendeva anche le prese Italiane da 10A, adesso se non erro vengono separate i circuiti, 10A solo luci, le prese che vengono inserite nei 503 sono in accoppiata con bivalenti Italiane e schuko, però per esempio le prese del mobile televisore e prese camera da letto ( comodino) ci possiamo mettere le classiche Italiane da 10A ? naturalmente tutte inserite nel circuito prese dove la protezione del centralino viene fatta con autom diff da 16A ? naturalmente il cavo delle singole prese sia bivalente che da 10A sempre da 2,5 mmq?grazie Stefano
Ciao Stefano, grazie 🙏
Si il nodo di terra nel quadro è a norma.
Le prese da 10 A possono essere protette solo sotto un magnetotermico da 10. Se le mettiamo sotto un magnetotermico da 16 anche se con cavo da 2,5 non va bene perchè ad una di queste prese tramite eventuali ciabatte potrebbe essere collegati dei carichi che assorbono piú di 10A e quindi la presa non regge e potrebbe innescare un incendio
@@ilprofelettrico grazie, si ok 👌 può succedere questa condizione pericolosa! quindi dividere prese da 10A e prese da 16A che quest'ultime comprendono anche le bivalenti, con 2 magnetotermici a monte dei 2 circuiti con taglia rispettivamente il primo da 10 ed il secondo da 16, con eventualmente un unico differenziale a monte da 30ma, dovrebbe andar bene giusto?
Si andrebbe bene, ma a questo punto se sta mettendo le bipasso farei solo un unica linea da 16A. Le bipasso accettano anche le 10 A ma sono dimensionate per i 16A
Buon giorno,seguo con molto interesse i suoi video molto professionali,volevo chiedere un'informazione, e possibile che in un impianto civile con due magnetotermici differenziali uno nel locale cantina dopo il contatore ed uno nell'appartamento in serie, se quello in cantina viene premuto il pulsante di test oppure manomesso scatti anche quello sopra in casa? Grazie
@@pieroferraro9071 Buongiorno Piero, grazie per l’interesse al canale. Se i differenziali non sono selettivi o hanno correnti di guasto nominali simili, entrambi potrebbero scattare quando premi il pulsante di test di quello a valle. Se invece i differenziali sono selettivi e correttamente dimensionati, dovrebbe scattare solo quello a valle.
Vorrei comprare un fornello induzione a 2 fuochi . Ho una presa angolo cottura. Come faccio a sapere se riesce a sopportare l'induzione? Il contatore è 3Kw
Questo è da chiedere al costruttore
Al massino in questo caso il forno da prendere deve funzionare a 3kW e cioè assorbire max 16A
Salve professore, ma in questo caso specifico lei ha utilizzato come sezionatore il 63A perchè non aveva disponibile il 40A? oppure è necessario il 63A anche se c'è la protezione del montante a 40A?
Esatto Gabriele. La BTicino ha il 32 o il 63. Se avesse avuto il 40 l’avremmo potuto prendere
Buonasera prof., complimenti per i suoi video, Le volevo chiedere nel caso dovessi usare, al posto del magnetotermico da 40A,un differenziale magnetotermico a protezione del montante sarebbe sempre 6kA - 40A e quanti mA e di che tipo?
La ringrazio fin d'ora per la Sua eventuale risposta
Si non cambierebbero le caratteristiche del magnetotermico. Il differenziale sarebbe da 300 mA e il tipo è meglio se a valle ci sono tipo F che sia anch’esso di tipo F
Salve Professore e complimenti per ogni suo video per me illuminante. Detto ciò. Avrei da porle questa domanda: le informazioni della tabella Potenza Contrattuale/Tempo di utilizzo valgono come linea generale indipendentemente dal tipo di potenza contrattuale sia monofase che trifase? Tale informazioni dove si possono reperire? Grazie.
Salve Alex, grazie per l’apprezzamento alle videolezioni. Ho trovato questa informazione in una scheda generica sul contatore elettronico e penso che valga per tutte le potenze contrattuali anche in trifase sino a 15 kW
@@ilprofelettrico Grazie Professore.
Potrà mai prendere in considerazione la spiegazione del software della BTicino Tisystem per progettare reti e quadri in bassa tensione? Grazie.
Si uso già Tisystem per disegnare e dimensionare gli impianti. È probabile quindi che potrei più avanti, registrare anche dei video
@@ilprofelettrico Gentilissimo. Grazieeee.
Come al solito ,esposizione chiara ed ineccepibile,anche se per il potere di interruzione a valle del contatore ci sarebbe da discutere in quanto quello che dice Enel ê puramente convenzionale e non normato. Il potere di cortocircuito presunto va calcolato o misurato..MA QUESTO CHE HO DETTO VALE SOLO PER GLI INSTALLATORI ..
Grazie per i complimenti 🙏 Sul potere di cortocircuito troviamo questi valori nella norma CEI 0-21 art. 5.1.3, dove appunto cita che la massima corrente di cortocircuito nel punto di consegna, è definita pari a 6kA per la fornitura monofase. Poi è vero che ci possono essere situazioni che misurandola potrebbe essere anche più bassa ma chi si fida di mettere un interruttore ad esempio da 4,5 kA subito a valle del contatore? Difficile poi in caso di disputa legale spuntarla vista la norma CEI 0-21
Salve,
Devo installare un quadro elettrico con una potenza attuale di 3 kW, che potrebbe aumentare fino a 6 kW in futuro. Per questo, ho intenzione di acquistare tre interruttori magnetotermici differenziali: uno per la linea delle prese (16 A), uno per l'illuminazione (10 A) e uno per il condizionatore (25 A).
Poiché i prezzi del Bticino GC8813AC25 (interruttore magnetotermico differenziale 1P+N, 4.5 kA, IDN 0.03 A, IN 25 A), del GC8813AC16 (interruttore magnetotermico differenziale 1P+N, 4.5 kA, IDN 0.03 A, IN 16 A) e del GC8813AC10 (interruttore magnetotermico differenziale 1P+N, 4.5 kA, IDN 0.03 A, IN 10 A) sono identici, potrei acquistare tre unità del GC8813AC25 e utilizzarle, ognuna da 25 A, per tutti e tre i circuiti.
Qual è il suo parere su questa soluzione? La ringrazio in anticipo per il suo consiglio.
Buongiorno, no non è possibile mettere tutto da 25, per le prese bisogna per forza utilizzare quello da 16 e per le luci visto che si usa un cavo da 1,5 dobbiamo utilizzare per forza quello da 10 se non anche da 6
@@ilprofelettrico Grazie per la sua disponibilità. Buona serata.
Grande prof. Ma quindi quanta corrente passa prima di arrivare al contatore? Il C63 che monta quindi nn e' lui che sgancia??
Ciao Simone. Non è il termico del C63 che sgancia quando superiamo la potenza contrattuale. È un algoritmo che misurando la potenza che stiamo consumando fa aprire il C63.
@@ilprofelettrico
Grazie ancora Prof. E complimenti come sempre quindi passano molti ampere per non far sganciare il C63 supponiamo che nn c'era l'elettronica come era prima che erano meccanici come funzionava
Si esatto, il C63 sgancia lui solo in caso di cortocircuito oppure in caso di superamento di 63A
@@ilprofelettrico
Ammazza Prof. che tempestive risposte
Grazie ancora sempre e sempre il top.
Mi rivolgo a tutti per aiutare al canale del prof a condividere a tutti.
Un saluto
Simone
Errore non magnetotermico da 63a Ma un sezionatore non ha né potere termico né potere di cortocircuito
Si ma dopo lo chiama sezionatore prima per un attimo lo chiama magnetotermico ascolta
Schneider costa meno!
Schneider? No grazie.
E vale poco.
Gli interruttori non sono un capo di abbigliamento ,se hanno marchi Imq e Ce sono tutti validi..la differenza di prezzo è solo riferibile ai costi di produzione...
Il differenziale di tipo ac ormai è obsoleto, solo x le luci può andare bene secondo me…
Sono d'accordo sul fatto che i differenziali di tipo AC siano ormai considerati obsoleti per molte applicazioni moderne. Tuttavia, per carichi che non contengono componenti elettroniche, come l'illuminazione tradizionale, i riscaldatori elettrici resistivi e i piccoli elettrodomestici senza elettronica complessa, i differenziali di tipo AC possono ancora essere utilizzati in modo efficace. Questo può aiutare a evitare spese eccessive per l'installazione di differenziali di tipo A o F, che sono più costosi ma necessari per proteggere apparecchiature elettroniche sensibili.
grazie