Ciao Paolo, vorrei sapere se conosci il testo di Illetterati/Giuspoli/Mendola su Hegel pubblicato da Carocci. Se sì, lo trovi valido? Grazie per la risposta. Ti seguo sempre con molto interesse, anche se le mie facoltà mentali sono quello che sono...
Buon giorno, Professor Paolo. La seguo da tempo con piacere e le faccio i miei piu sinceri complimenti. Io sono membro di un centro culturale che si occupa anche di teatro. Da tempo desideriamo allestire il "Marinaio" di Pessoa. Il dramma e' alquanto complesso e ho il bisogno di potermi interfacciare con qualcuno che abbia una forte cultura, col quale poter confrontare quanto ho compreso del testo. Non esistono lavori in merito,riguardo il "Marinaio, purtroppo. Spero che lei, essendo un bravo e acuto filosofo, possa darmi una mano. La ringrazio sin d'ora sentitamente.
Buongiorno, quel che posso fare è dare le categorie filosofiche fondamentali che le consentano di affrontare in autonomia anche testi esterni al panorama filosofico, come quello al quale lei fa cenno. A tal proposito tengo lezioni private di filosofia. Per prezzo e modalità, prego di scrivere qui: liberolibro93@gmail.com
Comunque,Professore, il lavoro pessoano, di cui le ho parlato, e' carico di concetti filosofici, anche se velati. E' un testo molto enigmatico. La ringrazio per il suo consiglio. Grazie e Buona Pasqua
Al sapere assoluto, quindi, si arriva solo dopo un processo in cui le categorie vengono trovate a posteriori: e questo darebbe un senso profondo alla necessità del nostro universo, come fucina in cui si forma il sapere.... Però come posso considerare questo un sapere assoluto? Come posso dire la razionalità di un mondo che trova la sua ragione solo a posteriori? Se non affermando la razionalità di qualsiasi forma che risulta quindi solo da scoprire e mai da fondare sostanzialmente: più che di razionalità parlerei di giustificazionismo.... Bella conferenza, molto stimolante. Un saluto carissimo.
Benché senta questa lezione dopo 4 anni trovo convincente lo Hegel daipraiano molto più di altre interpretazioni che appare quel gigante che è, un espressione della borghesia sì ma potente e illuminante. Certo mi verrebbe da dire, ma la scienza, quella del positivismo, o dello scientismo tanto declamato oggi, ha invece bisogno di tenere fermo il concetto della verità come moneta coniata per sempre anche se mutabile nel tempo ma non dialetticamente.
Da Severiniano: la miglior video lezione che ti ho visto fare. Poi con calma ti citerò alcuni passi di Hegel Schelling Kant Gentile che "in parte" dan altra lettura. Buona Pasqua
Salve Paolo, sono uno studente di filosofia al primo anno; non ho ancora affrontato hegel da vicino, e mi chiedevo, leggendo un suo passo da severino(l'idea è Dio prima della creazione del mondo), com egli pensa il mondo prima del mondo stesso...cioè, il processo dialettico del reale è tale anche quando non vi è ancora quella creatura che è massima espressione della coscienza, ossia l uomo? In che modo, più concretamente, prima dell'uomo, questo Senso razionale dell universo, questo assoluto sistema categoriale si svilupperebbe "irresistibilmente" dalla forma più semplice a quella più complessa?
A Hegel non interessa l'uomo. Ciò che esiste, appare a sé nei modi e nei limiti in cui appare. Che l'uomo sia una parte del reale suscettibile di avere coscienza di sé è tutto sommato trascurabile, cioè lo sarebbe se non fossimo uomini. Ovvio che per fare fenomenologia l'uomo parte dall'uomo, ma non certo per fare un soggettivismo! Così Heidegger. Diceva quel tale: se il mio cane mi parlasse, non capirei comunque quello che mi dice!
Ciao Paolo, vedo che una certa, troppo folta, letteratura contemporanea tende ad inquadrare la teoria epistemologica e della conoscenza in Hegel entro una schema corrispondentista, secondo te è davvero appropriata questa categorizzazione? dal momento che il reale in Hegel è sì Verità ma costruzione complimenti per il canale, ti seguo tanto:)
Ciao, hai restituito perfettamente la vivacità del discorso hegeliano, tuttavia il Sapere Assoluto non è da intendersi,non come fine edificante, ma perlomeno come risultante di quel processo di comprensione e conservazione verso il quale si deve protendere per determinare l'autocoscienza?
A mio avviso se il sapere assoluto venisse posto come momento, sia pure conclusivo, sarebbe reificato, sarebbe sostanza e non soggetto, e quindi al termini del percorso fenomenologico ricadremmo in quel dogmatismo "intellettualistico" che durante tutto il percorso avevamo combattuto.
@@fenomenologicamente ma dunque tutto ciò che io vedo e tocco esiste solo nella mia mente? Se tutti gli uomini all'improvviso morissero il mondo sparirebbe?
@@fenomenologicamente per quanto mi sforzi io non riuscirò mai a fare mio questo concetto. Se l'Io è il Tutto, se tutto è nel pensiero, come può esistere la realtà senza qualcuno che la pensi?
@@fabiodimeo9119 Purtroppo non posso spiegare concetti così complessi nello spazio commenti. Per affrontare la questione con serietà, ricordo che tengo lezioni private tramite Skype/Zoom.
Per lezioni private di metafisica, contattami qui!
liberolibro93@gmail.com
Ciao Paolo, vorrei sapere se conosci il testo di Illetterati/Giuspoli/Mendola su Hegel pubblicato da Carocci. Se sì, lo trovi valido? Grazie per la risposta. Ti seguo sempre con molto interesse, anche se le mie facoltà mentali sono quello che sono...
@@pasternacco sì è un buon testo
@@fenomenologicamente grazie, Paolo. Buona giornata.
Di nuovo Complimenti..per l'eccezionale esposizione..continui a produrre i suoi video è il meglio che si può trovare sul mercato.Un abbraccio!
Buon giorno, Professor Paolo. La seguo da tempo con piacere e le faccio i miei piu sinceri complimenti. Io sono membro di un centro culturale che si occupa anche di teatro. Da tempo desideriamo allestire il "Marinaio" di Pessoa. Il dramma e' alquanto complesso e ho il bisogno di potermi interfacciare con qualcuno che abbia una forte cultura, col quale poter confrontare quanto ho compreso del testo. Non esistono lavori in merito,riguardo il "Marinaio, purtroppo. Spero che lei, essendo un bravo e acuto filosofo, possa darmi una mano. La ringrazio sin d'ora sentitamente.
Buongiorno,
quel che posso fare è dare le categorie filosofiche fondamentali che le consentano di affrontare in autonomia anche testi esterni al panorama filosofico, come quello al quale lei fa cenno. A tal proposito tengo lezioni private di filosofia. Per prezzo e modalità, prego di scrivere qui: liberolibro93@gmail.com
Comunque,Professore, il lavoro pessoano, di cui le ho parlato, e' carico di concetti filosofici, anche se velati. E' un testo molto enigmatico. La ringrazio per il suo consiglio. Grazie e Buona Pasqua
Gentile, là dove c'è filosofia, "enigma non v'è". Un caro saluto.
@@fenomenologicamente Grande Prof.
Al sapere assoluto, quindi, si arriva solo dopo un processo in cui le categorie vengono trovate a posteriori: e questo darebbe un senso profondo alla necessità del nostro universo, come fucina in cui si forma il sapere.... Però come posso considerare questo un sapere assoluto? Come posso dire la razionalità di un mondo che trova la sua ragione solo a posteriori? Se non affermando la razionalità di qualsiasi forma che risulta quindi solo da scoprire e mai da fondare sostanzialmente: più che di razionalità parlerei di giustificazionismo.... Bella conferenza, molto stimolante.
Un saluto carissimo.
Benché senta questa lezione dopo 4 anni trovo convincente lo Hegel daipraiano molto più di altre interpretazioni che appare quel gigante che è, un espressione della borghesia sì ma potente e illuminante. Certo mi verrebbe da dire, ma la scienza, quella del positivismo, o dello scientismo tanto declamato oggi, ha invece bisogno di tenere fermo il concetto della verità come moneta coniata per sempre anche se mutabile nel tempo ma non dialetticamente.
Da Severiniano: la miglior video lezione che ti ho visto fare. Poi con calma ti citerò alcuni passi di Hegel Schelling Kant Gentile che "in parte" dan altra lettura. Buona Pasqua
Sembra la zattera dei naufraghi di Gericault!! Bello👨🎨
Salve Paolo, sono uno studente di filosofia al primo anno; non ho ancora affrontato hegel da vicino, e mi chiedevo, leggendo un suo passo da severino(l'idea è Dio prima della creazione del mondo), com egli pensa il mondo prima del mondo stesso...cioè, il processo dialettico del reale è tale anche quando non vi è ancora quella creatura che è massima espressione della coscienza, ossia l uomo? In che modo, più concretamente, prima dell'uomo, questo Senso razionale dell universo, questo assoluto sistema categoriale si svilupperebbe "irresistibilmente" dalla forma più semplice a quella più complessa?
A Hegel non interessa l'uomo. Ciò che esiste, appare a sé nei modi e nei limiti in cui appare. Che l'uomo sia una parte del reale suscettibile di avere coscienza di sé è tutto sommato trascurabile, cioè lo sarebbe se non fossimo uomini. Ovvio che per fare fenomenologia l'uomo parte dall'uomo, ma non certo per fare un soggettivismo! Così Heidegger. Diceva quel tale: se il mio cane mi parlasse, non capirei comunque quello che mi dice!
Ciao Paolo, vedo che una certa, troppo folta, letteratura contemporanea tende ad inquadrare la teoria epistemologica e della conoscenza in Hegel entro una schema corrispondentista, secondo te è davvero appropriata questa categorizzazione? dal momento che il reale in Hegel è sì Verità ma costruzione
complimenti per il canale, ti seguo tanto:)
Ciao, hai restituito perfettamente la vivacità del discorso hegeliano, tuttavia il Sapere Assoluto non è da intendersi,non come fine edificante, ma perlomeno come risultante di quel processo di comprensione e conservazione verso il quale si deve protendere per determinare l'autocoscienza?
A mio avviso se il sapere assoluto venisse posto come momento, sia pure conclusivo, sarebbe reificato, sarebbe sostanza e non soggetto, e quindi al termini del percorso fenomenologico ricadremmo in quel dogmatismo "intellettualistico" che durante tutto il percorso avevamo combattuto.
Ma per Hegel, come per tutto l'idealismo, dunque non esiste la materia, ma solo lo spirito? Esiste solo il pensiero?
Lo spirito non è altro rispetto alla materia.
@@fenomenologicamente ma dunque tutto ciò che io vedo e tocco esiste solo nella mia mente? Se tutti gli uomini all'improvviso morissero il mondo sparirebbe?
Ovviamente tutto ciò che esiste per Hegel non esiste solo nella tua mente.
@@fenomenologicamente per quanto mi sforzi io non riuscirò mai a fare mio questo concetto. Se l'Io è il Tutto, se tutto è nel pensiero, come può esistere la realtà senza qualcuno che la pensi?
@@fabiodimeo9119 Purtroppo non posso spiegare concetti così complessi nello spazio commenti. Per affrontare la questione con serietà, ricordo che tengo lezioni private tramite Skype/Zoom.