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Paolo Dai Pra'
Италия
Добавлен 24 фев 2016
Sono nato il 23.06.1993.
Mi sono laureato in Filosofia Teoretica, con lode, a Bologna nel 2016 (triennale) e nel 2018 (magistrale).
Per Mursia ho scritto due libri: Metafisica (2021) e Sette esercizi spirituali (2023).
Vivo e lavoro in provincia di Belluno.
Tengo lezioni private e individuali di metafisica per mezzo Skype. Se sei interessato, contattami!
liberolibro93@gmail.com
"Questo canale non è un manuale!"
Mi sono laureato in Filosofia Teoretica, con lode, a Bologna nel 2016 (triennale) e nel 2018 (magistrale).
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Buongiorno Paolo, le faccio questa domanda : nella realtà quotidiana si può pensare "severinianamente"? Cioè, come si può essere cristiani, atei, agnostici o altro, secomdo lei è possibile approcciare la vita e il mondo attraverso Severino? Chiedo questo per stabilire se si può "vedere" e "vivere" la realtà come eterno....
Certo caro Paolo, possiamo vivere tutto come se fosse eterno. Tuttavia, noi siamo involati a vivere attualmente nella fede, nel tempo...
Ti va di parlarne sul mio canale, in relazione però al tema della contraddizione C?
Questo è il fenomenismo sensista di epoca illuministica, ma esistono vari tipi di fenomenismo nella storia del pensiero... la fenomenologia aggiunge a tale atteggiamento filosofico la metodologia della riduzione trascendentale: è quella la differenza. L'atteggiamento fenomenico è già quello "di natura", mentre il fenomenologico è rigoroso perché si mette in atto la riduzione (Fonte: Husserl, la filosofia come scienza rigorosa).
A me sembra più la visione che Husserl aveva della scolastica questa, piuttosto che quella che Heidegger aveva di Dio. Heidegger non concepisce neppure il "soggetto", né "l'oggetto", quindi mai avrebbe parlato in certi termini. Per Heidegger Dio non esiste perché l'essere in primis non è presenza/esistenza ma stare-al-mondo (e non è lo stesso), solo il Dasein esiste-fattiziamente-nel mondo che non è ambiente oggettivo, ma è il "-Ci" dell'esser-ci. Heidegger aveva una visione religiosa orientata anche al paganesimo, venerava la dea di Eraclito, Diana ed in un'ultima conferenza, disse che "solo un dio ci può salvare" a sottolineare non "il Dio", ma "un dio", un dio non trascendente, bensì al massimo, immanente (ma questa è un'interpretazione discussa e discutibile, riconducibile a Vattimo).
@@Ovunque_poesia disse anche che la religione è un "legno di ferro" o qualcosa del genere... cmq sì: per un certo Heidegger (di svolte mi sa che ne fece + di una) Essere = APPARIRE della Cosa = NON-cosa ontica ed il Dio della Scolastica era onto-teologia... stessa accusa che rivolse addirittura ad Hegel...
@@pierpier7806 esattamente, ciò che lei dice ha dato vita al suo scritto "Fenomenologia della vita religiosa" infatti
Insomma: Heidegger è contro Tommaso onto-teologo e con Okam teologo-negativo... però Vincenzo Vitiello in un libro dal titolo dire Dio aggiunge: anche la teo negativa dicendo ciò che Dio non è de facto lo limita cioè lo definisce😮
Però Heidegger nella dissertazione del '29 dice che l'essere come negazione non ha nulla a che fare con la negazione logica. Al contempo, del tuo Severino, Heidegger in un appunto lo definisce "iperontico", uno che riduce tutto a ente determinato.
@@fenomenologicamente sì ma io ho citato Vicenzo Vitiello il filosofo della Possibilità che contesta il suo amico Severino: non ho citato Severino. Cito quasi a memoria un Heidegger in un passo del Nichilismo europeo (del dopoguerra): "SE il ni-ente è ni-ente allora ALLORA non può nemmeno darsi che Tutto si dissolva nel Niente quindi non ci può essere neppure il diventar ni-ente" Ps1: io sostituirei il SE col SICCOME Ps2: qui a me non pare che Heidegger parli del Ni-ente = Non-ente = Essere (Sein con la maiuscola) Ps3: sembrerebbe che dall'in-conscio di Heidegger sia emerso un Lampo d'Eternità
È Dio che si manifesta, si rende conoscibile perciò dov'è il problema?
Grazie
Locke contro Husserl... Sì anche per me ruotando il cubo si manifesta sempre meglio il cubo... Ma in logica eternista significa: si manifestano via via aspetti sempre diversi dell'unico cubo QUADRI-DIMENSIONALE... Mi vien in mente anche Flat Landia di Abbot mi pare
Mi hai fatto venir in mente Chomsky e le Strutture INNATE del Linguaggio... Anche se tu pensavi a Wittgenstein... Presumo..
Paolo un po’ veemente quest’oggi su un tema attualissimo nella nostra epoca di asterischi e nuove vocali… o magari era solo per il caldo :) Pace e bene
Dovresti confrontarti con Antimaterialista.
Lei ha molteplici somiglianze con Fusaro, a livello di prossemica e articolazione della voce
Severino non pensa che vi sia un noumeno e noi vediamo solo un fenomeno illusorio... come Gentile ed Hegel pensa che quella è una Verità Parziale.. la Verità Totale (Hegel) la vede sono Apparire OO... Noi Apparire Finito vedremo all'OO TENDERE una sempre migliore comprensione di quel che il Concetto (Ente) che ora ci appare NON è in base al principio di contraddizione con Altro da sè. Questa è la Contraddizione C nel suo linguaggio...
Anche Husserl, pure affermando il concetto gamma alfa, afferma chiaramente questo tendere infinito (può sempre darsi che girando il cubo la centesima volta mi trovi la galassia anziché un altro lato del cubo!). Il punto è questo: se vale la L-immediatezza, come posso affermare che quel significato che sono io oggi è lo stesso del me di 10 anni fa? Per sanare la c-contraddizione, Severino deve ammettere che io sono un altro significato rispetto al me stesso di 10 anni fa? Sarebbe alquanto imbarazzante...
@@fenomenologicamente grazie x precisazione su Husserl... su tua obiezione: io sono lo Sfondo dell'Apparire FINITO TRASCENDENTALE che Non Scorre Mai Neppure Non Nichilisticamente quindi il VERO Paolo era lo stesso prima di nascere e sarà lo stesso dopo la così detta morte. Quello che invece cambia (appare e scompare) istante x istante sono una Moltitudine di io-empirici che nella Terra Isolata Paolo crede di essere. Nello sfondo appaiono gli io-empirici (la così detta interiorità umana inclusi i ricordi e le attese) ACCANTO agli non-io-empirici (alla buona le cose che te ora credi esterne) ACCANTO alla PERMANENTE SINTASSI (Pdi, Pdc Relativo ad Altri Enti, Pdc Assoluto rispetto al Nulla Assoluto, Contraddizione C). Quindi nè lo Sfondo che sei Nè la Persintassi Scorrono Mai: sono il tuo ETERNO PRESENTE.
Mi sento in dovere di ringraziarti Paolo. Grazie ad uno tuo splendido video dedicato al "Platonismo e alla fenomenologia" mi sono sempre di più appassionato alla fenomenologia. Come al solito la tua concisione e la tua precisione sono impeccabili. Mi sorge spontaneo chiederti però una cosa: la posizione elaborato da Severino contro la fenomenologia... non potrebbe essere associata ad una qualche forma di occasionalismo? Grazie Paolo
Sono io che ringrazio te per gli apprezzamenti, che mi spingono a continuare questa mia attività divulgativa. Non ho mai inteso Severino come un occasionalista ma credo sia uno spunto prezioso, sul quale riflettere!
Lei che ne pensa della filosofia severiniana?
E' un dato dell'anima, come un qualunque sentimento, e non del "libero arbitrio". Le categorie di "giusto-sbagliato" sono inapplicabili. Nessuno innamorandosi sente che è giusto. L'amore viene e va a sua discrezione. E così la fede e l'ateismo. Quando Dio c'é la fede è certa, quando non c'é più, è certo l'ateismo.
ciao , fai l'errore di pensare astrattamente sia l'immediatezza fenomenologica sia l'immediatezza logica.
Certo, è la definizione del gamma alfa...
@@fenomenologicamente dunque per te la possibilità di definire e dunque del porre astrattamente è la prova della separazione dei due piani ?
@@domenicosperelli5693 Buongiorno, bella osservazione. Io credo che già il riconoscimento dell'astratto come contrapposto al concreto sia un cedimento a quel logico che la semplicità dell'apparire, originariamente, non ammette. In particolare, affermare che ogni cosa che appare è immediatamente opposta al suo altro non dà ragione del fatto che una stessa cosa, in due momenti diversi della sua vita, appare come diversa. Affermare una stretta unità di immediatezza logica e fenomenologica ci fa cadere in una sorta di eraclitismo, nel quale il Paolo che appare oggi è un altro significato rispetto al Paolo che appare domani. Una critica di questo tipo, che la fenomenologia riesce ad ovviare proprio in queanto non "immediatamente" logica, pare non trovare risposta nel discorso di Severino (già Bontadini lo notava in delle pagine molto divertenti, poi inseriti da Severino in Essenza del nichilismo).
@@fenomenologicamente perchè NON è la STESSA cosa la mela che ruota istante dopo istante mostrando DIVERSE sfacettature... sono MOLTE cose diverse... ed anche i Paoli EMPIRICI sono via via diversi... Eraclito: sei e NON SEI lo STESSO che si immerge in acque SEMPRE DIVERSE significa: i tuoi MOLTI io-empirici sono via via SEMPRE DIVERSI.... lo Sfondo Immobile ETERNA-MENTE AutoCosciente in cui tali Contenuti/Significati/Concetti (tra cui i MOLTI Paoli) Appaiono é sempre lo STESSO... prova a meditare su questo punto in-audito: ma tu Governi IN VERO i COSÌ DETTI TUOI pensieri ? Ma tu DE-CIDI cosa pensare ? Oppure IN VERO i pensieri (anche quelli COSÌ DETTI interiori inclusi i ricordi le attese e le e-mozioni) ti appaiono AUTO-MATICA-MENTE SPONTANEA-MENTE ? PS: anche la Volontà ed i Linguaggi sono dei Contenuti/Concetti/Significati che ti Appaiono processualmente
Ma come ti permetti!!!
Il bro sta rappando
Ecco bravo, passa all'agnosticismo.
Non credi che sarebbe più utile aggiornare/proiettare Kant nel mondo di oggi? Come avrebbe trattato Kant il fenomeno della conoscenza eisbita da macchine apparentemente senzienti come i Large Language Model? Per la filosofia, come per altre discipline, questi sono "exciting times", dove cominciamo a intravvedere la possibilità di "disentangle" i processi cognitivi dal cervello umano ed avere forse la possibilità di conoscerli più in profondità. Questo farebbe Kant oggi, aggiornerebbe i suoi potenti strumenti di analisi per tentare una risposta alle nuove spaventose domande sulla coscienza ed i processi cognitivi. E poi, giovanotto, meno autocompiacimento quando pronunci qualche parola in tedesco....
Titolo senza senso
Ma il punto è proprio questo, che senso ha chiedersi se esiste o non esiste un entità o un fenomeno che non ha nessun effetto misurabile sull'universo e sulla realtà? Se consideriamo dio esistente o non esistente tutto continua ad andare come gia va e nessuna preghiera cambierà questo. Hai praticamente usato un argomento sul perche non credere abbia senso ma visto che non lo hai capito lo hai usato per dire il contrario.
Ascoltandoti mi viene da chiedere: come funziona secondo Kant un gatto quando vede una matita su un tavolo e non riesce a trattenersi da buttarla giù?
Ahah. Forse per Kant quell'agire del gatto si configura come una sorta di imperativo categorico felino, rappresentazione pura della legge volta a determinare a priori la volontà di ogni gatto.
@@fenomenologicamente grazie per la risposta. Sono molto d’accordo! Buona estate
ma la filosofia consiste nel confondere il prossimo per apparire intelligenti?
No la filosofia non è inganno ma è amore per la conoscenza e la verità. Se poi il prossimo è affaticato dalla vita metropolitana e si sente confuso da un ragionamento che richiede un certo sforzo allora può liberamente tornare a fissare le ombre delle statuette nella caverna platonica o pararsi un attimo gli occhi e pian piano abituarsi alla luce che c’è fuori
No, quella si chiama "eristica" che è l'opposto della filosofia: se studiasse la filosofia saprebbe distinguerla almeno dal suo contrario e scoprirebbe che sicuramente almeno a questo può esserle utile eccome.
La citazione di Kant non ha senso. Il paneta Giove è incondizionato dall’uomo, peró esiste
Scusa, ma ti sei perso un pezzo. Il pianeta Giove è incondizionato dall'uomo (citazione dibattibile perché noi potremmo pure tirarci un missile per condizionarlo... magari non oggi, ma nel futuro neanche tanto prossimo potremmo, quindi la possibilità c'è), ma non è incondizionato dalle forme a priori dell'uomo, tanto che stiamo parlando di un pianeta osservabile che sottostà a delle leggi fisiche.
se dio non si puo conoscere, allora non si puo neanche essere sicuri che sia buono
Il tuo titolo dice che l'ateismo é sbagliato, il tuo ragionamento conclude che il teismo é impossibile e questo equivale a dire che l'ateismo é corretto. Perché l'ateismo é semplicemente tutto quel che non é teismo.
Quindi se non ha senso chiedersi se dio esista o non esista anche la religione è sbagliata
Paolo guarda, l'errore logico del tuo ragionamento è che tutto il tuo discorso si basa sull'asserzione di Kant che Dio sia incondizionato; E questo è in primis non falsificabile, ma molto più importante in secundis, un giudizio di Kant, così come il giudizio ogni uomo seguendo la stessa logica Kantiana, non può essere assoluta verità in quanto il giudizio umano è formato a partire da ragionamenti che sono a loro volta formati grazie a delle esperienze esperite con delle forme a priori che invalidano la veridicità del giudizio. Quindi ricapitolando, tu dici che chiedersi se Dio esiste non è logico essendo che non rientra nelle categorie dell'esistenza o della non esistenza proprie dell'uomo, basandoti su un assunto fatto proprio da un essere umano, ergo qualcuno che per sua natura per formare un giudizio condiziona l'oggetto o il fenomeno che esperisce. La logica con cui Kant arriva a formulare le sue teorie è condizionata, perciò inaffidabile se si sta cercando verità assoluta. Anzi, seguendo questo ragionamento si potrebbe dire che la tua logica è allo stesso modo fallace in quanto tu trai delle conclusioni su cio che viene assunto essere incondizionabile mediante la tua logica condizionata. Il vero problema qui è che la filosofia non offre risposte, solo modo di pensare e allenamento del pensiero critico. La filosofia è strumentale ad altre discipline, ma non ha mai prodotto verità e mai ne produrrà. Se ciò fosse possibile, basterebbe affidarsi ad un continuo e assiduo allenamento della logica fino ad arrivare alla perfezione per scoprire le verità universali - verità che poi in realtà la scienza stessa smentisce. Aristotele dice che A non è B e che A è diverso da non-A, eppure una particella di luce è sia un'onda che particella, dimostrando che in realtà A può essere B allo stesso tempo. Poi, il titolo non è coerente con il contenuto del tuo discorso: la tua conclusione è che il chiedersi se l'esistenza di Dio sia illogico, ma il titolo dice che l'Ateismo è sbagliato. Non centra molto.
Kant nega la possibita' di conoscere Dio per via Teoretica ma ammette la Via Pratica, ovvero nella Sfera Morale ( vedi Critica della Ragion Pratica). P.s.: il titolo del video dovrebbe essere più preciso.
La sparo,non conosco Kant.Mi sembra di capire che secondo Kant sia più giusto avere una posizione agnostica?
Sì
Fai un errore di partenza: l'ateo non sostiene nulla, semplicemente non accetta le evidenze/credenze proposte dalla religione. Quindi di fatto un ateo non può sbagliare, perché quel che fa' è semplicemente non credere; come non è formalmente sbagliato non credere che esistano i maiali volanti, in assenza di prove.
Domandare e rispondere sull'esistenza di dio, mi pare solo lo sviluppo di una speranza (in un senso o nell'altro) che rientra nei possibili significati che ognuno attribuisce al dover stare al mondo.
Questo è ateismo, nessun credente potrebbe mai accettare che la questione dell'esistenza di Dio non ha valore di verità, se lo facesse riconoscerebbe l'insensatezza del suo credere in Dio.
Con lo stesso ragionamento si dimostra che anche la posizione esattamente opposta all'ateismo, cioè quella per cui dio esiste, è sbagliata; un'altra cosa: questo ragionamento non dovrebbe portare Kant a dire che è insensato anche chiedersi se il noumeno esiste o non esiste?
Certo, di qui la differenza tra noumeno e cosa in sé.
Ineccepibilmente ben spiegato. Ogni volta che mi ascolto una tua lezione durante il lavoro, la tua sapienza riesce a trasformare persino una fabbrica, in una cattedrale gotica.
La domanda corretta è: quale dio?
Paolo, Severino una volta definí Dio un "inconscio", non creatore ma inconscio. Come possiamo leggere un inconscio con gli occhi di Kant?
Per Severino l'inconscio del nichilismo è che l'ente è nulla. Quindi mi sembra strano che abbia definito Dio un incinscio; semmai, una rimozione...
@@fenomenologicamente se cercate su YT trovate un dialogo tra Reale (cattolico) e Severino... dove Reale gli dice "tu x me non sei Ateo e chiami Essere il tuo Dio"... ma poi Severino ribatte e nega questa tesi...
@@pierpier7806 Reale sempre poco incisivo, per essere educati.
@@fenomenologicamente cattolico agostiniano neoplatonico: irrazionale = razionalità oltre quella naturale = la Logica di Dio non la possiamo capire... il Salto è cieco...
Secondo te questa dimensione soggettiva dell'oggetto e oggettiva del soggetto, andando a ibridare entrambi, è analoga alla posizione che difende Latour in Non siamo mai stati moderni o è un'altra cosa?
Il problema è che è solo un postulato che ci siano delle forme a priori che condizionano la nostra conoscenza.... un fenomenologo ed un idealista potrebbero dire che oltre ció che appare non v'è nascosto al cun che di altro... cade differenza tra fenomeno e noumeno... cade il noumeno x eccellenza chiamato Dio...
A mio avviso non è interessante quali forme pure Kant proponga, ma il fatto che le riconosca. Non è ovvio che l'essere sia opposto al nulla, in quanto l'opposizione stessa non è ovvia.
@@fenomenologicamente nella 1° parte della rispo io sostituisco "quali" con "che".... nella 2° E = N = NON-E viola Pdnc AutoFondato con Elencos... PS: ho visto che hai posto una Croce sullo sfondo e saluti con Pace e Bene... direi che hai Fede Cristiana a tuo modo... Ciao🙏 Ps: a meno che con Nulla tu intenda un Relativo... diciamo una Differenza Ontologica alla Heidegger... ma allora anche il Nulla Relativo È... infatti H. lo chiama Essere NON Ontico... diciamo un Essere Diverso da quello degli Enti comuni... ma pur sempre un Essere.. ancorchè Indeterminata Luce (UNA) che Illumina TUTTI i Colori (MOLTI)... un Essere che È ma che (a differenza degli Enti) PUÒ violare Pdnac.... beh... se tu la pensassi così... allora "forse" potrebbe essere pure x me... ma non x Severino
Dio creando ama, dando libertà, ma se la persona è incapace di intendere e di volere? Di fronte ad una situazione di questo genere, che ruolo assumono Dio e l'uomo (incapace di intendere/volere)?
L'uomo è responsabilie della sua risposta al Creatore proprio in quanto è anche responsabile di una sua mancata risposta.
sarebbe giusto ricondurre questa posizione nei confronti dell’inconoscibilità di Dio all’agnosticismo?
L'agnostico doce "non si se c'è", dunque l'ingenuità si ripropone tale e quale. Kant dal canto suo afferma che la speranza è razionalmente fondata (la ragione è la facoltà dell'incondizionato).
La domanda vera è: quale Dio? Perché se non è possibile stabilire se esista o meno un dio creatore di tutto quanto, è possibile ammettere che il dio Abramitico non esiste 😁
@@fenomenologicamenteil dio Abramitico è SICURO CHE NON ESISTE
Ciao. Scusa il disturbo. Ci sono dei testi che consiglieresti per un approccio alla branca filosofica della logica? Non sono un addetto ai lavori, ma solo uno studente appassionato di filosofia. Grazie in anticipo.
Certo, ci sono moltissime introduzioni alla logica anche in lingua italiana. Ti consiglierei, per la logica informale il Copi-Cohen (Il mulino) e per avere una infarinatura veloce il Berto, Logica da zero e Gödel.
L'uguaglianza è la menzogna per eccellenza, per questo oggi viviamo nel mondo al contrario. La qualità è la vera essenza e questa crea inevitabili gerarchie. Ritorniamo quindi a Platone, magari integrandolo con il gran libro di de Gobineau: "Saggio sulla disuguaglianza delle razze umane".
Sacrosanto!.
Caro prof. non si dondoli troppo.
Forse sono caro ma non professore.
Forse sarebbe meglio dire che se abbiamo più soldi non siamo completamente liberi(cosa impossibile),ma,in una società capitalista come la nostra, siamo più liberi.
Rifacendomi alle cose che hai detto qui, io sono nel mio piccolo un esponente del fenomenismo, e sostengo che semmai è la fenomenologia che non dà una risposta sull'esistenza della realtà esterna, in quanto la assume come dogma. Tra l'altro un dogma paranormale, visto che se seguo il tuo discorso, io quando guardo una stella al telescopio esistita 5 miliardi di anni fa, entro in contatto con un oggetto nel suo esserci 5 miliardi di anni fa a oltre 5 miliardi di anni luce di distanza da me. Il fenomenismo invece permette di tracciare un persorso per dare una risposta sull'esistenza della realtà esterna ad esempio dicendo che con i sensi cogliamo le regolarità del mondo esterno, e che proprio l'ipotesi di un mondo esterno dotato di regolarità spiega le nostre esperienze in termini di percezioni. Capisci? Un conto è rendere conto dell'esistenza della realtà esterna come un dogma, un altro conto poterlo fare delineando degli argomenti. Nel primo caso non si dà alcuna risposta, si finge di averla, nel secondo caso la risposta è reale e genera conoscenza.
Bravo Paolo.🎉
Ciao piccata!