Grazie 1000! Proprio quello che cercavo! Fortuna che esistono queste scale minori giapponesi.... il jazz è veramente un casino per chi - come me - non ha mai aprofondito armonia e teoria
Fabio Angius Dai un occhiata al mio sito sotto la voce lezioni, ho caricato 1 Analisi Armonica di Base e 1 Analisi di All of Me. Dimmi se ci si capisce qualcosa...Ciao
Si lo penso anch'io, è una sintesi importante e con ancora più utilizzi di quelli che suggerisco. Recentemente ho visto che l'hanno trattata anche dei didatti americani con il nome di Pentatonica di Coltrane. Io la conobbi dal metodo di Goodrick tanti anni fa con il nome di Pent. Giapponese. Lì per lì non gli diedi molta importanza, ben presto cambiai idea :) Ciao
Pierre Cacciarella Ciao Pierre, effettivamente c'è del lavoro da fare, ma poi i benefici ti ripagano e comunque anche solo cominciando ad applicarle al Blues, ti fà capire che potenziale incredibile hanno queste Japanese Minor Pentatonic. Un abbraccio
buongiorno - mi sembra di capire che la scale in questione minore pentatonica giapponese - si chiama KUMOI ... ?? io sono bassista e l ho trovata sul sito active bass ... confermi ? www.activebass.com/basics/scale?r=5&q=44&v=8&d=0&find=
P { margin-bottom: 0.2 Si effettivamente c'è un po' di confusione riguardo i nomi, forse semplicemente causata dalla poca conoscenza della musica giapponese che si ha in generale, sicuramente da parte mia, e delle diverse accordature. Come mi spiegava il Prof. Daniele Sestili docente universitario che ha scritto un libro sull'argomento “Daniele Sestili - Musica e tradizione in Asia Orientale” mi diceva : “Kumoi-joshi è propriamente un'accordatura per koto e non una scala. Quella a tale accordatura collegata è la scala miyakobushi (es.: do-reb-fa-sol-lab). Un modo giapponese non si limita a una scala, ma comporta abbellimenti specifici, modo di procedere melodicamente e così via. Inoltre l'intonazione della scala in questione rilevata nei differenti generi è varia, ma comunque mai temperata alla maniera della musica colta occidentale sette-ottocentesca.” - Detto questo, uno dei modi della scala in-sen, che deriva da una delle accordature del koto, D Eb G A C, è appunto C D Eb G A quella che utilizzo nel video. Il mio intento, ovviamente, non è quello di fare un trattato sulla musica giapponese, anche perché, come detto, non ne sarei in grado, ma piuttosto fornire gli elementi necessari e in un certo senso semplificati per affrontare cadenze complesse. Resta il fatto che tutti i modi in uso nel jazz che questa scala sintetizza, andrebbero conosciuti perfettamente con le relative armonizzazioni per avere una tavolozza più ricca possibile da utilizzare nell'improvvisazione. Ciao. Fabio
sono molto contento di questa bella risposta - io tra l altro sono sempre stato attratto da quelle sonorità anche se non mi sono mai addentrato in uno studio vero e proprio - spedirò un email con un mio vecchio progetto musicale ... grazie molte - carlo g
Concetti spiegati in maniera semplice e comprensibile, mi servivano proprio queste "linee guida" per le penta giapponesi!
Grazie 1000! Proprio quello che cercavo! Fortuna che esistono queste scale minori giapponesi.... il jazz è veramente un casino per chi - come me - non ha mai aprofondito armonia e teoria
Fabio Angius Lo sò sembra brutto... ma io sono quì apposta... fai una lezione di prova gratuita e ne parliamo. Ciao :-)
Fabio Fenucci - eventualmente le lezioni si potrebbero incentrare sugli standard che sto già suonando?
Fabio Angius Certo, sicuramente. Scrivimi un email a: fabiofenucci@libero.it ne parliamo e se vuoi prendiamo un appuntamento su skype
Fabio Fenucci - ok, mi farò sentire, mi devo organizzare con skipe (microfono ecc)
Fabio Angius Dai un occhiata al mio sito sotto la voce lezioni, ho caricato 1 Analisi Armonica
di Base e 1 Analisi di All of Me. Dimmi se ci si capisce
qualcosa...Ciao
veramene interesante, sonorità e soluzioni! Grazie!
Anche secondo me.... Grazie a te.
Complimenti! Molto interessante e stimolante🙂
Grazie! Sono d'accordo, lo credo anch'io. Ciao
interessante, grazie
Si lo penso anch'io, è una sintesi importante e con ancora più utilizzi di quelli che suggerisco. Recentemente ho visto che l'hanno trattata anche dei didatti americani con il nome di Pentatonica di Coltrane. Io la conobbi dal metodo di Goodrick tanti anni fa con il nome di Pent. Giapponese. Lì per lì non gli diedi molta importanza, ben presto cambiai idea :) Ciao
@@FabioFenucci si io la conoscevo come Kumoy...ma la sostanza non cambia. ciao
bravissimo ! sembra simplice !
Pierre Cacciarella Ciao Pierre, effettivamente c'è del lavoro da fare, ma poi i benefici ti ripagano e comunque anche solo cominciando ad applicarle al Blues, ti fà capire che potenziale incredibile hanno queste Japanese Minor Pentatonic. Un abbraccio
buongiorno - mi sembra di capire che la scale in questione minore pentatonica giapponese - si chiama KUMOI ... ?? io sono bassista e l ho trovata sul sito active bass ... confermi ?
www.activebass.com/basics/scale?r=5&q=44&v=8&d=0&find=
mi sa che mi sono confuso un bel pò .... mi piace trovare i nomi delle scale - hirajoshi .. kumoi etc .. ma adesso davvero - mi sono perso ...
P { margin-bottom: 0.2
Si effettivamente c'è un po' di confusione riguardo i nomi, forse semplicemente causata dalla poca conoscenza della musica giapponese che si ha in generale,
sicuramente da parte mia, e delle diverse accordature.
Come mi spiegava il Prof. Daniele Sestili
docente universitario che ha scritto un libro sull'argomento
“Daniele Sestili - Musica e tradizione in Asia Orientale”
mi diceva :
“Kumoi-joshi è propriamente un'accordatura per koto e non
una scala. Quella a tale accordatura collegata è la scala
miyakobushi (es.: do-reb-fa-sol-lab). Un modo giapponese non si
limita a una scala, ma comporta abbellimenti specifici, modo di
procedere melodicamente e così via. Inoltre l'intonazione della
scala in questione rilevata nei differenti generi è varia, ma
comunque mai temperata alla maniera della musica colta occidentale
sette-ottocentesca.” -
Detto questo, uno dei modi della scala in-sen, che deriva da una delle accordature del koto, D Eb G A C, è appunto C D Eb G A quella che utilizzo nel video.
Il mio intento, ovviamente, non è quello di fare un trattato sulla musica
giapponese, anche perché, come detto, non ne sarei in grado, ma
piuttosto fornire gli elementi necessari e in un certo senso
semplificati per affrontare cadenze complesse. Resta il fatto che
tutti i modi in uso nel jazz che questa scala sintetizza, andrebbero
conosciuti perfettamente con le relative armonizzazioni per avere una
tavolozza più ricca possibile da utilizzare nell'improvvisazione.
Ciao. Fabio
sono molto contento di questa bella risposta - io tra l altro sono sempre stato attratto da quelle sonorità anche se non mi sono mai addentrato in uno studio vero e proprio - spedirò un email con un mio vecchio progetto musicale ... grazie molte - carlo g