3. Pascal: il senso della vita e i limiti della scienza e della filosofia

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  • Опубликовано: 23 июл 2024
  • Pascal delinea 3 principali limiti:
    1. i limiti della mentalità comune che abbiamo ampiamente visto nella scorsa puntata con il concetto di divertissement e di noia
    2. i limiti della scienza
    3. i limiti della filosofia
    Che vediamo in questa puntata.
    Iniziamo a vedere quali sono secondo Pascal i limiti della scienza. Lui, genio della matematica, della fisica e della geometria, si ritrova ad un certo punto della sua vita a fare i conti con la limitatezza delle scienze nel rispondere alla domanda chiave per l’essere umano: qual è il senso della vita. Secondo il filosofo la scienza ha sostanzialmente due limiti strutturali:
    1. il primo limite è l’esperienza. Qui c’è da fare un inciso importante perché Pascal era un fautore del metodo sperimentale di Galileo e si contrapponeva quindi al pensiero cartesiano. Per lui l’esperienza era quindi importante ma è anche vero che la ragione deve fare i conti con l’esperienza e quindi la ragione non ha un potere assoluto come credeva Cartesio ma deve tenere conto dell’esperienza che talvolta non va a braccetto con la ragione.
    2. il secondo limite è quello dell’indimostrabilità dei principi primi della scienza. E qui si ritorna all’idea dei filosofi antichi che sostenevano che non si può spiegare le cause dei principi all’infinito, prima o poi bisogna inevitabilmente fermarsi a quei famosi “principi primi”, come lo spazio, il tempo e il movimento, a cui la scienza non riesce a dare una spiegazione attraverso la ragione.
    Quindi, in sostanza, per Pascal la scienza va in crisi a casa propria, con i suoi dogmi, le sue regole e non riesce ad andare oltre. Però è anche vero che a casa sua, la scienza è arbitra di sé stessa e dentro casa sua, Pascal, non fa entrare Dio. La scienza vive a casa sua con le sue problematiche ma senza intrusioni da metafisiche di nessun tipo.
    Pascal fa cadere dal trono la ragione che era stata così tanto innalzata da Cartesio sottolineando che la ragione non è in grado di occuparsi dei problemi esistenziali dell’uomo, tra i quali rispondere alla domanda sul senso della vita. In contrapposizione alla ragione c’è, secondo il filosofo, il “cuore” inteso come organo in grado di cogliere gli aspetti più profondi della nostra esistenza, i nostri problemi esistenziali. Come dice lo stesso Pascal in una frase molto famosa: “Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce”. (Pensieri, 177)
    Quindi da un lato abbiamo la ragione e dall’altro il cuore. e questa contrapposizione viene talvolta espressa con i termini francesi “esprit de géometrie” ed “esprit de finesse”. Ovviamente con Esprit de géometrie si riferisce alla ragione scientifica che si occupa delle cose fisiche e degli enti astratti della matematica, mentre con esprit de finesse si riferisce al cuore, sede dei sentimenti e dell’intuito. La ragione ragiona con l’intelletto mentre il cuore vive le cose e le comprende in modo intuitivo. E di fronte all’uomo e alle sue problematiche esistenziali, la ragione è impotente.
    Veniamo ora ai limiti della filosofia di fronte a questi problemi esistenziali. Diciamo che, rispetto alla mentalità comune, la filosofia mostra l’intento nobile di interrogarsi sui problemi esistenziali che affliggono l’uomo. Sin dagli albori della filosofia, infatti, i filosofi si sono posti domande esistenziali a cui ognuno ha cercato di trovare una soluzione ma, in realtà, secondo Pascal non li ha mai risolti.
    La filosofia, nei secoli, si è dimostrata incapace di risolvere alcuni problemi che attanagliano l’uomo da millenni, a partire dal risolvere il problema dell’esistenza o meno di Dio. La filosofia non è, però, neanche stata in grado di comprendere a pieno il dualismo dell’uomo che oscilla tra la grandezza e la miseria della sua condizione, tra essere e non essere, tra tutto e nulla, tra la sapienza e l’ignoranza, tra l’infelicità e quella ricerca spasmodica della felicità che è una prerogativa dell’essere umano, lo abbiamo già visto.
    Oltre al dimostrare o meno l’esistenza di Dio e oltre allo spiegare la sua specifica condizione umana, la filosofia ha fallito anche nei principi pratici etici, morali e politici perché non è riuscita a trovare dei principi universali che andassero bene a tutti gli uomini.
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    A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica.
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    #filosofia #pascal #laurapirotta #divertissement

Комментарии • 6

  • @ilbott
    @ilbott 3 месяца назад

    😂😂😂❤❤❤

  • @vittorioforini7304
    @vittorioforini7304 6 месяцев назад

    😮

  • @vittorioforini7304
    @vittorioforini7304 6 месяцев назад

    😮😮

  • @giuliainculatissimadamatti4470
    @giuliainculatissimadamatti4470 Месяц назад

    Ne la scienza ne la filosofia riescono ad aiutare l’uomo sul sendo della vita, trova soluzione nella religione cristiana, trova 3 limiti principali:
    I LIMITI DELLA MENTALITÀ COMUNE (divertissment, noia)
    LIMITI DELLA SCIENZA
    La ragione non ha un potere assoluto, per l’esperienza (sosteneva metodo di galileo, diverso da cartesio), indimostrabilità dei principi primi, non si può dimostrare all’infinito prima o poi bisogna fermarsi ai principi primi (come il tempo, lo spazio), che sono indimostrabili
    ma la religione e la metafisica non devono influenzare la scienza
    Ragione= non è in grado dei problemi esistenziali dell’uomo
    Cuore= contrapposto alla ragione, organo che permette di cogliere gli aspetti più profondi della nostra esistenza, i problemi esistenziali
    LIMITI DELLA FILOSOFIA
    La filosofia mostra l’intento nobile di interrogarsi sui problemi esistenziali, ma non li ha risolti
    come l’esistenza o meno di dio
    ma non ha compreso neanche il dualismo umano:
    Grandezza vs miseria
    essere vs non essere
    tutto vs nulla
    infelicità vs ricerca continua di felicità