Datazione dell'inchiostro per la verifica di firme e testamenti

In questo video dedicato alla Grafologia forense (o grafologia giudiziaria), la dott.ssa Chiara Dalla Costa, perito grafologo, grafologo forense titolare di Grafologia360, spiega in che cosa consista il procedimento della datazione degli inchiostri e quando sia utile ricorrerne per la datazione di firme, testamenti o scritti più in generale.
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[@valeriaviolante7412]

Una domanda dottoressa se un testamento apocrifo è stato pubblicato un mese fa' ma dalla data presunta scritta dal testatore risale al 2015 si può risalire alla verità con questa perizia?

[@salvatoregranata4658]

Il procedimento si basa sulla polimerizzazione delle resine polimeriche presenti nell'inchiostro a base di glicole etilenico esclusivo delle penne Biro. Non ha alcuna possibilità di applicazione sulle penne gel, roller o a inchiostro acquoso. Il procedimento si basa sull'assunto che a TPS (Temperatura e Pressione Standard) ed in assenza di catalizzatori extra che potrebbero essere presenti nell'impasto della carta, il processo di polimerizzazione si completa nell'arco di circa 5-6 anni. Estraendo con solvente debole l'inchiostro contenuto in una serie di carotaggi ottenuti sul documento in verifica (operazione irreversibile che danneggia il documento) si ottiene una certa quantità di inchiostro che può essere determinato per via colorimetrica o spettrografia o per cromatografia su strato sottile. Terminata la prima estrazione con solvente debole si procede con un solvente forte che estrae la totalità del deposito inchiostrato. Facendo il rapporto proporzionale con l'estratto nella fase debole è possibile ottenere il rapporto degli anni trascorsi.
Fattori controproducenti:
1) Il sistema è distruttivo, irreversibile e privo di coefficiente d'errore.
2) Il risultato si basa sull'ipotesi di un inchiostro ideale che nessuno può garantire venga prodotto.
3) Nessuno conosce i fattori interattivi di eventuali catalizzatori presenti nella pasta della carta.
4) Eventuali variazioni nelle condizioni di temperatura (freddo o caldo) possono alterare il risultato.
5) La procedura può subire elevati margini d'errore causati dalle ridotte quantità di campione disponibile.
La somma dei fattori negativi è tale che il procedimento risulta totalmente inaffidabile e non risulta riconosciuto nelle procedure delle maggiori Agenzie Investigative della comunità scientifica internazionale.

[@Grafologia360]

Grazie per il contributo! Spesso i clienti confidano in questa indagine ma come spero di aver spiegato anche nel video, è davvero poco dirimente..nella mia esperienza di perito grafologo, infatti, per ora ho sempre dissuaso il cliente nel procedere in tal senso!