Siete delle meraviglie che mi allietano il cuore, mi spiace da piangere non poter essere stato là. Purtroppo lavoro tutte le notti, e per fortuna mangio qualcosa lì perché il frigo è vuoto, nel settore turistico cui la città è prevalentemente votata (e riminizzare è nel dizionario come sinonimo di deturpare il paesaggio; ci sono pure le colonie, abbandonate). Ci vado in macchina da casa di mia madre in attesa di andare tra 4 gg. nella seconda di mio padre, perché non posso permettermene una. La mia attività preferita sarebbe quella politica, ma le possibilità di farla sono lasciate a personaggi clamorosi piuttosto che seri, come il rilievo impalpabile che ha avuto il vostro incontro a livello mediatico dimostra... e siccome mi oppongo quanto possibile anche alla dipendenza da social e tecnomania in genere, faccio la mia rivoluzione in un interstizio dell'inesistenza apparente. Tutto questo mentre le istituzioni gridano "non esiste decrescita felice", la comunicazione strepita il proprio vuoto che non può colmare per la stessa paura di scomodare il (fu) pensiero popolare, e questo è ormai diventato mero sentimento che si oppone anche a idee talmente ovvie e da così tanto tempo che ora sono stringenti necessità (come se il diritto a casa e cibo infastidisse la cittadinanza nell'impossibilità che essa stessa incarna). Questo il mio esempio di intersezionalità di problematiche in un maschio bianco inesplicabilmente esausto. Finendo "ritorno al mondo nuovo" di Huxley mi sono sentito ancora più preso in giro, cioè in egual misura ma da mezzo secolo prima che nascessi. Leggevo in un titolo che Mattarella chiedeva unità ieri, ma non ho letto in cosa. Poi non so che partitonzo in cerca di candidati. Oggi ho letto che la lega candida Vannacci come indipendente. Direi che hanno risolto. Ora mi rimetto a dormire. Grazie splendori, per ciò che pensate prima ancora di quel che fate... non mollate
Un ultimo apporto. L'opera suddetta va chiudendosi con la domanda "vogliamo noi agire veramente in base alle nostre conoscenze?"... e con tutto il tempo che è passato non è accaduto. La (non) faccenda è dovuta al fatto che prima di agire bisogna sapere, e prima ancora serve il voler sapere. Come avete giustamente detto voi (che ad esempio bisogna spiegare la decrescita felice prima di nominarla), e per ciò che si dà per scontato (cioè che bisogna trattare il pubblico come dei compratori da affabulare), forse fate bene ad essere piacevoli prima che ragionevoli. A me dire cose ovvie con l'aria di scoperta dell'america risulta ostico. Dire che: 1 torta divisa in 4 è più di una torta divisa in 8; essere in 8 non significa poter produrre 2 o 3 torte; rubare fette di torta altrui non migliora la situazione (se non quella momentanea personale, a parte il fatto che il derubato inizierà a vedere il ladro come una fetta di torta). Io purtroppo (come potete notare) non ho intenzione di cambiare il mio approccio. Mi sembra irrispettoso lisciare il pelo e fare complimenti per ammansire bestie da traino che mi trascinano verso l'estinzione. Se porre questioni spiacevoli è di per sé un errore, e bisogna affrontare il collasso con l'aria di chi invita a una festa per uscirne, facendo concorrenza a chi invece per il proprio successo fa leva sul "massì! chettefrega! eeeh... se ci dobbiamo schiantare, ci schianteremo! divertendoci almeno!" come metodo politico... personalmente ho lo stesso problema che avrebbe un medico nel comunicare a un paziente che ha il cancro, ridendo e senza dire "cancro". E il paziente sarebbe il primo a trovare bizzarro, se non aberrante, tale atteggiamento. Vabbè. Buon lavoro!
Siete delle meraviglie che mi allietano il cuore, mi spiace da piangere non poter essere stato là.
Purtroppo lavoro tutte le notti, e per fortuna mangio qualcosa lì perché il frigo è vuoto, nel settore turistico cui la città è prevalentemente votata (e riminizzare è nel dizionario come sinonimo di deturpare il paesaggio; ci sono pure le colonie, abbandonate). Ci vado in macchina da casa di mia madre in attesa di andare tra 4 gg. nella seconda di mio padre, perché non posso permettermene una. La mia attività preferita sarebbe quella politica, ma le possibilità di farla sono lasciate a personaggi clamorosi piuttosto che seri, come il rilievo impalpabile che ha avuto il vostro incontro a livello mediatico dimostra... e siccome mi oppongo quanto possibile anche alla dipendenza da social e tecnomania in genere, faccio la mia rivoluzione in un interstizio dell'inesistenza apparente. Tutto questo mentre le istituzioni gridano "non esiste decrescita felice", la comunicazione strepita il proprio vuoto che non può colmare per la stessa paura di scomodare il (fu) pensiero popolare, e questo è ormai diventato mero sentimento che si oppone anche a idee talmente ovvie e da così tanto tempo che ora sono stringenti necessità (come se il diritto a casa e cibo infastidisse la cittadinanza nell'impossibilità che essa stessa incarna).
Questo il mio esempio di intersezionalità di problematiche in un maschio bianco inesplicabilmente esausto.
Finendo "ritorno al mondo nuovo" di Huxley mi sono sentito ancora più preso in giro, cioè in egual misura ma da mezzo secolo prima che nascessi.
Leggevo in un titolo che Mattarella chiedeva unità ieri, ma non ho letto in cosa.
Poi non so che partitonzo in cerca di candidati.
Oggi ho letto che la lega candida Vannacci come indipendente.
Direi che hanno risolto.
Ora mi rimetto a dormire.
Grazie splendori, per ciò che pensate prima ancora di quel che fate... non mollate
Un ultimo apporto.
L'opera suddetta va chiudendosi con la domanda "vogliamo noi agire veramente in base alle nostre conoscenze?"... e con tutto il tempo che è passato non è accaduto.
La (non) faccenda è dovuta al fatto che prima di agire bisogna sapere, e prima ancora serve il voler sapere.
Come avete giustamente detto voi (che ad esempio bisogna spiegare la decrescita felice prima di nominarla), e per ciò che si dà per scontato (cioè che bisogna trattare il pubblico come dei compratori da affabulare), forse fate bene ad essere piacevoli prima che ragionevoli.
A me dire cose ovvie con l'aria di scoperta dell'america risulta ostico. Dire che:
1 torta divisa in 4 è più di una torta divisa in 8;
essere in 8 non significa poter produrre 2 o 3 torte;
rubare fette di torta altrui non migliora la situazione (se non quella momentanea personale, a parte il fatto che il derubato inizierà a vedere il ladro come una fetta di torta).
Io purtroppo (come potete notare) non ho intenzione di cambiare il mio approccio. Mi sembra irrispettoso lisciare il pelo e fare complimenti per ammansire bestie da traino che mi trascinano verso l'estinzione.
Se porre questioni spiacevoli è di per sé un errore, e bisogna affrontare il collasso con l'aria di chi invita a una festa per uscirne, facendo concorrenza a chi invece per il proprio successo fa leva sul "massì! chettefrega! eeeh... se ci dobbiamo schiantare, ci schianteremo! divertendoci almeno!" come metodo politico... personalmente ho lo stesso problema che avrebbe un medico nel comunicare a un paziente che ha il cancro, ridendo e senza dire "cancro".
E il paziente sarebbe il primo a trovare bizzarro, se non aberrante, tale atteggiamento.
Vabbè. Buon lavoro!