Campane di Belgrado, Varmo (UD)
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- Опубликовано: 9 фев 2025
- Concerto di tre campane in Fa₃ con sistema a battaglio cadente sincronizzato. Tutte e tre sono state fuse da G.B. De Poli nel 1922 mentre in campanello di nota Sol₄ è sempre opera di De Poli ma è del 1949.
Il campanile (per i belgradesi La Tôr) secondo l’opinione più accettata costituirebbe l’unica parte superstite del complesso castellano di Belgrado, massimo centro strategico della Bassa Friulana in età medievale, in seguito decaduto di importanza e distrutto dalle numerose piene del vicino Tagliamento. In particolare, la torre avrebbe fatto parte del lato orientale del fortilizio, presentando una serie di feritoie rivolte a Sud-Est e non sugli altri lati. La struttura dovette subire una ricostruzione intorno al XV secolo, inglobando un fianco della cappella castellana il cui cornicione sottotetto, con le tipiche arcatelle pensili, è ancora visibile all’interno. Al piano terreno della torre
(in origine un mezzanino) vi era inoltre un affresco cinquecentesco attribuibile a Marco Tiussi, oggi trasferito in chiesa, mentre all’esterno, sul lato Ovest, si distingue ancora la raffigurazione di un animale mitologico reggente lo stemma della famiglia Savorgnan. L’adattamento a campanile, con l’aggiunta della cella campanaria coronata da merlatura guelfa, risale al XIX secolo, in contemporanea con la ristrutturazione della chiesa (1814) da parte del capomastro Sebastiano Lotti di Bertiolo.
Prima delle requisizioni austro-ungariche del 1918 il campanile ospitava tre campane,
con un peso complessivo di 16,37 q. Il concerto attuale, realizzato dalla ditta Giovanni Battista De Poli di Udine nel 1922, nonostante sia il risultato di un'unica fusione presenta gravi difetti di intonazione. È presente anche un campanello aggiunto dalla stessa fonderia nel 1949, a trazione manuale e purtroppo ormai inutilizzato.
Le tre campane maggiori sono montate con il sistema a battaglio cadente anzichè con il sistema tradizionale a slancio friulano, scelta resasi necessaria nella seconda metà del Novecento per limitare la spinta dinamica sulla struttura della torre medievale. Altra particolarità del complesso è la presenza tuttora di un orologio interamente meccanico, collegato tramite un complesso sistema di leveraggi ad un martello per ogni campana.
𝗖𝗮𝗺𝗽𝗮𝗻𝗮 𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮
Fonderia: Giovanni Battista De Poli (Udine)
Anno: 1922
Diametro: 843 mm
Nota nominale: La₃
Iscrizioni:
BELGRADO
J9J8 ME FREGIT FUROR HOSTIS AT HOSTIS AB AERE REVIXI ITALIAM CLARA VOCE DEUMQUE CANENS
J922
G.B. DE POLI UDINE
SACNTI [sic] NICOLAE ET ROCHE ORATE PRO NOBIS
𝗖𝗮𝗺𝗽𝗮𝗻𝗮 𝗠𝗲𝘇𝘇𝗮𝗻𝗮
Fonderia: Giovanni Battista De Poli (Udine)
Anno: 1922
Diametro: 952 mm
Nota nominale: Sol₃ crescente
Iscrizioni:
BELGRADO
J9J8 ME FREGIT FUROR HOSTIS AT HOSTIS AB AERE REVIXI ITALIAM CLARA VOCE DEUMQUE CANENS
J922
G.B. DE POLI UDINE
MARIA MATER GRATIE ORA PRO NOBIS
𝗖𝗮𝗺𝗽𝗮𝗻𝗮 𝗚𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲
Fonderia: Giovanni Battista De Poli (Udine)
Anno: 1922
Diametro: 1060 mm
Nota nominale: Fa₃
Iscrizioni:
BELGRADO
J9J8 ME FREGIT FUROR HOSTIS AT HOSTIS AB AERE REVIXI ITALIAM CLARA VOCE DEUMQUE CANENS
J922
G.B. DE POLI UDINE
EXAUDI DOMINE VOCEM POPULI TUI ET LIBERA EUM AB OMNI MALO
𝗖𝗮𝗺𝗽𝗮𝗻𝗲𝗹𝗹𝗼
Fonderia: Giovanni Battista De Poli (Udine)
Anno: 1949
Diametro: 460 mm
Nota: Sol₄
Iscrizione:
1949
FONDERIA / G.B. DE POLI / UDINE
Approfondimento storico e rilievo a cura di @nicolasalvador388