Adoro Marco Paolini, ero piccola ed abitavo vicino a lui e conoscevo i suoi genitori... Una famiglia stupenda e lui non poteva essere differente. Grande Marco e grazie per tutto ciò che trasmetti :emozioni comprese
Un caso storico della televisione, un miracolo dell'auditel: per nulla pubblicizzato, capitò che tutti quelli che capitarono per caso su RAI2 non riuscirono più a staccarsi... Io ero uno di quelli.
Marco paolini... Un mito!!! Mi dispiace per quello che è accaduto ma almeno lui ha un'anima ieri mattina hanno investito uno e sono scappati... La vita è il bene più prezioso... Ma lasciare un talento così... non è possibile...come ha detto lui non è possibile dimenticare ma avere la forza di andare avanti... Per tutti.
Narrare sarebbe più azzeccato in quanto è il verbo adeguato per spiegare che si sta narrando. Il racconto è l'enunciato in sé che contiene il discorso narrativo
Grande Paolini, sarebbe interessante avere una platea di bambini usando un linguaggio adeguato e ammirare la loro reazione...stimolare la consapevolezza purtroppo non é materia scolastica.
sempre incredibile, concetto raccontato in |maniera| fiabesca nello spettacolo "numero primo" e ancor meglio nell'omonimo libro. grazie per lo spettacolo a Venezia, sempre il migliore
molto profondo....bisogna che la tecnologia sia maneggiata per non lasciare dietro nessuno e soprattutto per fare in modo che sia al servizio nostro e non il contrario
Antonio Coppola sembra molto paradosso di quel che sia, la connessione implica un vincolo per definizione, le prigioni sono piene di soggetti connessi, si dice infatti che la libertà sia appunto spezzare i "vincoli"
@@демкен Importante è che siano le persone,gli umani,a tirare i fili delle connessioni....osserva le persone in giro,sono tutti "collegati" e pochi interconnessi....amo essere catturato da uno sguardo che conduce ad un sorriso di saluto verso uno sconosciuto che manifesta la nostra"rete di indra" che tutti collega 🙏😄
seguendo La metafora, La madre della tecnologia è la natura stessa. Per ogni applicazione scientifica o tecnologica che dir si voglia, si usano le leggi naturali a cui bisogna sottostare ma che ci permettono di imparare ed evolvere.
Quello che in sintesi stretta e cruda ha detto è che evolviamo ma non impariamo a evolvere. E deificare la tecnologia di certo non aiuta. Un'umanità realmente evoluta è quella che riduce le proprie difficoltà, non quella che le sposta. Non quella che si piega alla necessità di possedere e mantenere un cellulare a testa, allo stesso costo di farne a meno. Mediamente, un individuo fatica a vivere forse un po' meno che cent'anni fa, ma di certo non nella proporzione che ci si aspetterebbe considerando quanta tecnologia si porta addosso e gli sta intorno. Probabilmente il rapporto costi/benefici è in attivo, ma molto meno di quanto sembri, perché a calare sono valori, consapevolezze, libertà di cui è facile convincersi della loro inutilità, ma che prima o poi compariranno in un conto spiacevole. Il merito dell'avanzamento esponenziale della tecnologia è sempre più della tecnologia e sempre meno degli individui (è esponenziale proprio per questo, il meccanismo alimenta se stesso -> cresce, ma l'uomo, fisicamente, è quello di 40.000 anni fa, né più né meno.
La rete che raccoglie, ma imbriglia! Intelligenza plurale dovrebbe attivarsi per regolamentare -ottimizzare ...riumanizzare la tecnologia. Grazie Marco Paolini!
Burning Cloud, dissento sull seconda parte, la prima invenzione che ciha cambiatto per sempre sono stati gli utensili di selce per cacciare, scheggiati\sfaccettati... con l'evouzione della tecnica per realizzarli...
l'efficienza umana è spesso qualcosa di artificiale , se fossimo "naturali" saremmo ancora sugli alberi e vivremmo meno anni di media. Viva l'immaginazione che ci ha permesso di evolverci
Sì, la madre e' la necessita', al 100%. Avrei qualche dubbio sull'ultima frase. La carriola, sembra , è stata inventata due volte, a distanza di secoli. Cipro ha adottato la rivoluzione neolitica una prima volta ( il che implica tutta una serie di sviluppi), dopodichè è "retrogradato" (è ritornato al pre-neolitico, o meglio all'epipaleolitico), infine ha di nuovo adottato il "pacchetto" neolitico.. e questo è successo in altri casi (parlo del passaggio tra epipaleolitico e neolitico).
@@itsiwhatitsi: "...se fossimo "naturali" saremmo ancora sugli alberi e vivremmo meno anni di vita". Ha Lei mai pensato, signor Itsiwhatitsi, che la Sua premessa 'evoluzionista' possa essere falsa? E che una premessa falsa conduca inesorabilmente ad una conclusione anch'essa falsa?!
Tecnologia è tutto quello che non è stato prodotto dall'evoluzione biologica e che non viene trasmesso dai geni. Secondo questa definizione allora tecnologia è la tv, la radio, il motore a vapore, il mulino. Ma anche la stampa, l'aratro, il cemento, la scrittura, il linguaggio e la musica. Tutte cose che sono state trasmesse non geneticamente ma culturalmente, sistemi esterni al nostro corpo ma che con esso si interfacciano. Ma cosa credete, che le dighe dei castori non siano tecnologia? O i nidi degli uccelli, le tane, i termitai? Ma lo sapete che certe balene si radunano ogni anno in uno stesso punto per scambiarsi melodie e inventarne di nuove? Pensateci a queste cose quando vi dicono che l'uomo è l'unico animale tecnologico. Abbiamo molte più cose in comune con gli altri animali di quanto non ci rendiamo conto, e questo ci aiuta a ridimensionare il nostro ruolo all'interno del regno animale. E ci aiuta anche a non prendere come "naturale" tutta la tecnologia nata prima di noi, a non darla per scontata. Dietro ogni pezzo di tecnologia, come ha detto Marco Paolini, c'è un evoluzione. E noi siamo il prodotto sia di questa evoluzione tecnologica che di quella biologica. Noi siamo figli dell'incrocio tra la sfera tecnologica e quella biologica.
@@tonykeith76 L'evoluzione biologica non si ferma mai, va di pari passo a quella culturale. Ti dico solo che prima di iniziare ad allevare animali gli esseri umani non avevano il gene che produceva l'enzima capace di digerire il lattosio. Quel gene si è diffuso proprio a causa dell'allevamento, che è un elemento culturale dell'uomo. La cultura non influenza solo l'ambiente circostante ma anche la nostra natura biologica. Se i premolari si sono ridotti è perché da 500mila anni abbiamo imparato a controllare il fuoco, altro elemento culturale. L'uomo subisce continuamente un processo di selezione alla pari degli altri animali, solo che mentre per altri animali la selezione opera solo in base a fattori naturali nell'uomo opera anche in basi a fattori culturali
@@tonykeith76 in effetti mi ha incuriosito il fatto che hai detto 25mila e non un'altra data, se hai la possibilità di dirmi dove hai trovato quell'informazione te ne sarei grato
Concordo e rilancio: uno dei limiti di questo tipo di discorsi sta proprio nell'insistenza sulla divisione cartesiana tra esseri umani e natura, divisione che va in corto circuito nel momento in cui si riconosce, come fai giustamente, che gli esseri umani non esistono né sono mai esistiti separatamente dalla tecnologia ma che, al contrario, abbiamo con la tecnologia un rapporto di co-crezione. Per curiosità, @shel toms, che formazione hai? Io sto seguendo una specialistica in tecno-antropologia.
Infatti non è corretto open source, il termine corretto è open hardware. Il principio è lo stesso, ma è utile distinguere il termine che si riferisce al mondo del software con quello che si riferisce al mondo dell'hardware
Lui credo non abbia messo a caso gli specchi deformanti, in effetti non è una persona ma diventano quattro e la deformazione delle teste io , da ignorante la vedo come ciò di cui parla, una intelligenza plurale. Che però può essere problematica e imperfetta. Bravissimo anche nella semplicità della scena, minimal ma molto efficace.
Penso che l'idea dello scenografo sia stata quella di evidenziare che " quello che sta dietro può essere diverso da quello che ti si presenta davanti" Un modo di vedere le cose da un punto diverso. ...forse...
Margherita Malaspina, al contrario io penso che sia la rappresentazione delle persone nei social, dove ci si rappresenta diversi da come si è...il pubblico a cui parla è idealmente e ipoteticamente l'intelligenza plurale... come dice lui stesso. Ma manca il catalizzatoore, la grande tragedia, per accendere questa reazione... almeno questa è la mia interpretazione.
Le vorrei fare notare che quando la tecnologia dei componenti base non è più alla portata del singolo (componenti smd) è del tutto irrilevante che ciò che le controlla sia opensource o meno...tanto la produzione dei componenti indispensabili al suo compimento è comunque in mano a pochi e potenti e non è per niente opensource.Oltre al fatto che manutenere una certa tecnologia singolarmente è ormai inattuabile e serve comunque una oligarchia che se ne occupi...nessuno oggi può fare un microcontrollore e tutti i suoi componenti in modo indipendente dalla A alla Z...la tecnologia stessa è diventata non open....il software è diventato open proprio perchè è alla portata di tutti comunque.
@@jbmirabile-caruso6323 non è satana.. ma si tratta di una cosa che non si distanza molto in termini di Intenti.. È Una coscienza universale Che utilizza la tecnologia delle civiltà sparse per l'universo per divenire coscienza tecnologica in grado di autodriprodursi nella dimensione materiale. .. Su questo pianeta gli stiamo preparando il campo costruendo tecnologia che servirà come base di attecchimento per il suo futuro controllo.. I potenti che si sono arricchiti sono coloro che si sono venduti.. E questi dopo essere stati usati come mezzo sul controllo della produzione.. periranno per mano della stessa coscienza tecnologica che li detronizzera' per creare un mondo di macchine interfacciate e rispondenti ad un solo Techno D-io
bellissima pronuncia, intonazione e presenza. All'inizio temevo fosse una boomerata di chi per pigrizia rimane fuori dalla tecnologia… falso. La riflessione è stratificata e, se voleste discuterne con qualcuno nel settore, rispondete al commento, risponderò. Buona visione
La problema è che non sappiamo se siamo avanti con la tecnologia guardando le civilizzazione del passato come i faraoni egiziani che fino adesso non sanno come hanno fatto a costruire le piramide e con quali tecnologia hanno lavorato per illuminare per fare tutto i disegni a l'interno!!!?
Capisco che era un punto dello script per far un po' ridere e pensare... Ma perché domandarsi ed insistere tanto sul "qual è la madre della tecnologia?"? A me verrebbe da rispondere "perché dovrebbe esserci una madre se figurativamente c'è già un padre che basta e avanza?"
1) lui dice ad un certo punto che nei confronti della tecnologia (es. Telepass) si sente il "pilota collaudatore". In realtà non ci rendiamo conto di essere l'OGGETTO della tecnologia e non il SOGGETTO. E questo l'ha spiegato benissimo Martin Heidegger. 2) Lui afferma che la tecnologia procede per "linea evolutiva, come la natura". In realtà non è così: la tecnologia non procede in modo lineare ma a step discreti e improvvisi (es. Einstein), con intuizioni che sembrano essere ispirate dall'"alto". 3) Mi sembra molto ingenua la sua digressione sullo scopo del 5G e dell'ingegneria genetica 4) Le istituzioni non sono indietro rispetto alla tecnologia ma sono semplicemente il braccio destro di un mostro il cui braccio sinistro è proprio la tecnologia 5) Infine: l'uomo non troverà mai (come non ha mai trovato in passato) le risposte alle sue domande nella cultura ma solo nella vera conoscenza. E la vera conoscenza è solo individuale e non "plurale".
"La tecnologia non procede in modo lineare ma a step discreti e improvvisi (es. Einstein), con intuizioni che sembrano essere ispirate dall'"alto"". Dunque proprio come l'evoluzione naturale :D
Adoro Marco Paolini, ero piccola ed abitavo vicino a lui e conoscevo i suoi genitori... Una famiglia stupenda e lui non poteva essere differente. Grande Marco e grazie per tutto ciò che trasmetti :emozioni comprese
Straordinario.
Punge e accende l'intelligenza
aggiunge il sorriso
evita la retorica.
Grazie!
grandissimo! come attore, come pensatore e come uomo, lo riascolterei mille volte!!
Grande Marco Paolini... sono un suo fans.....lo ammetto...con quella testa può fare quello che vuole...lo ammiro molto.grazie Paolini sei unico.
Conosci Paolini e diventerai più intelligente più umano più modesto e vivrai meglio il sapere è libertà lui di sapere ne ha da vendere grazie Paolini.
GRANDE MARCO PAOLINI
indimenticabile la serata in diretta su Rai 2 sul luogo della sciagura del Vajont, la mia terra
Un caso storico della televisione, un miracolo dell'auditel: per nulla pubblicizzato, capitò che tutti quelli che capitarono per caso su RAI2 non riuscirono più a staccarsi... Io ero uno di quelli.
Marco paolini... Un mito!!! Mi dispiace per quello che è accaduto ma almeno lui ha un'anima ieri mattina hanno investito uno e sono scappati... La vita è il bene più prezioso... Ma lasciare un talento così... non è possibile...come ha detto lui non è possibile dimenticare ma avere la forza di andare avanti... Per tutti.
Grazia, lucido ed affascinante come sempre, spunti molto interessanti assolutamente all'altezza dei TED...
Marco Paolini grandissimo raccontatore, un grande like e salvato nei preferiti sicuro.
Narrare sarebbe più azzeccato in quanto è il verbo adeguato per spiegare che si sta narrando. Il racconto è l'enunciato in sé che contiene il discorso narrativo
Ascoltate "Enrico Montesano - il giallo del coronavirus"
Hoooooh complimenti x questo super uomo...e super discorso
Grande Paolini, sarebbe interessante avere una platea di bambini usando un linguaggio adeguato e ammirare la loro reazione...stimolare la consapevolezza purtroppo non é materia scolastica.
Bravo è molto bello ascoltarti
straordinario come sempre
Grazie Marco Paolini
Concordo!
Ascoltate "Enrico Montesano - il giallo del coronavirus"
Un ottimo tema affrontato come sempre bene! Fantastico!
Un divertimento come un robot sono controllato nel divertimento per voi
È di una attualità sconvolgente...
Bravo come sempre un mito. Posso solo aggiungere che la tecnologia la vedo più come un figlio in affido temporaneo.
bella immagine
Molto raffinato e intelligente, grazie
Grazie ❤
sempre incredibile, concetto raccontato in |maniera| fiabesca nello spettacolo "numero primo" e ancor meglio nell'omonimo libro. grazie per lo spettacolo a Venezia, sempre il migliore
Minkia che geni ohhhh
Ascoltate "Enrico Montesano - il giallo del coronavirus"
Anch'io non voglio aspettare la prossima "scossa"!
Grandissimo Marco Paolini!
Contento di ascoltarti di nuovo
molto profondo....bisogna che la tecnologia sia maneggiata per non lasciare dietro nessuno e soprattutto per fare in modo che sia al servizio nostro e non il contrario
La natura non deforma,la tecnologia si,questo è il senso scenografico.
Che
Geniale. Sottoscrivo.
Bravo tutto vero speriamo.bene ❤😊
Grande Marco Paolini !
Complimenti chiaro e conciso
Geniale considerazione della "Rete"che doveva connetterci ed invece ci sta intrappolando 👏👏👏😃 grazie mille!!
ci voleva paoloini x arrivarci....
Io che soffri di insomnia paolini e' l'ideale
@@ac-es9bh m
Antonio Coppola sembra molto paradosso di quel che sia, la connessione implica un vincolo per definizione, le prigioni sono piene di soggetti connessi, si dice infatti che la libertà sia appunto spezzare i "vincoli"
@@демкен
Importante è che siano le persone,gli umani,a tirare i fili delle connessioni....osserva le persone in giro,sono tutti "collegati" e pochi interconnessi....amo essere catturato da uno sguardo che conduce ad un sorriso di saluto verso uno sconosciuto che manifesta la nostra"rete di indra" che tutti collega 🙏😄
Complimenti allo scenografo, non disturba affatto.
🤣🤣 allora non sono l'unica ad averlo notato.
Io capovolgerei il titolo
Spunti interessanti..🙏🏻🤩
Questo discorso è fantastico!! Bravissimo
Marco Paolini è tra i miei autori preferiti!
Ascoltate "Enrico Montesano - il giallo del coronavirus"
@@sopranopensiero1816 HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHHAHAA
Absolutamente attuale!
seguendo La metafora, La madre della tecnologia è la natura stessa.
Per ogni applicazione scientifica o tecnologica che dir si voglia, si usano le leggi naturali a cui bisogna sottostare ma che ci permettono di imparare ed evolvere.
Quello che in sintesi stretta e cruda ha detto è che evolviamo ma non impariamo a evolvere. E deificare la tecnologia di certo non aiuta. Un'umanità realmente evoluta è quella che riduce le proprie difficoltà, non quella che le sposta. Non quella che si piega alla necessità di possedere e mantenere un cellulare a testa, allo stesso costo di farne a meno. Mediamente, un individuo fatica a vivere forse un po' meno che cent'anni fa, ma di certo non nella proporzione che ci si aspetterebbe considerando quanta tecnologia si porta addosso e gli sta intorno. Probabilmente il rapporto costi/benefici è in attivo, ma molto meno di quanto sembri, perché a calare sono valori, consapevolezze, libertà di cui è facile convincersi della loro inutilità, ma che prima o poi compariranno in un conto spiacevole. Il merito dell'avanzamento esponenziale della tecnologia è sempre più della tecnologia e sempre meno degli individui (è esponenziale proprio per questo, il meccanismo alimenta se stesso -> cresce, ma l'uomo, fisicamente, è quello di 40.000 anni fa, né più né meno.
Ascoltate "Enrico Montesano - il giallo del coronavirus"
Paolini.....Ti voglio bene 🦋
Felice compleanno marco
perchè non si trova più il video sull'attacco alla lira?
Che bravo Paolini!!!
Complimenti per questa sua bella riflessione su natura e tecnologia 👏👏👏
La riflessione e l'esposizione perfetta delle paure che mi ha sempre dato la tecnologia. E mi preoccupa chi la accetta passivamente.
Magnifico
Uno dei migliori TED fin qui ascoltati
Bel video
Bellissimo ......
Interessante. Mi hai dato nuova apertura mentale. Grazie
Questo spettacolo mi ha messo un nervoso indescrivibile
Sono pronto a condividere con voi la mia conoscenza
La rete che raccoglie, ma imbriglia! Intelligenza plurale dovrebbe attivarsi per regolamentare -ottimizzare ...riumanizzare la tecnologia. Grazie Marco Paolini!
che internet fosse figlia di madre ignota era sempre stato palese
Uno dei lavori più interessanti degli ultimi anni
complimenti tutti voi ottimo lavoro
Mitico
affascinante !!!!!!!
la madre e' la necessita'. Si inventa la ruota e da li' parte tutto, ma la ruota non si inventa due volte.
Burning Cloud, dissento
sull seconda parte, la prima invenzione che ciha cambiatto per sempre sono
stati gli utensili di selce per cacciare, scheggiati\sfaccettati...
con l'evouzione della tecnica per realizzarli...
l'efficienza umana è spesso qualcosa di artificiale , se fossimo "naturali" saremmo ancora sugli alberi e vivremmo meno anni di media. Viva l'immaginazione che ci ha permesso di evolverci
Sì, la madre e' la necessita', al 100%. Avrei qualche dubbio sull'ultima frase. La carriola, sembra , è stata inventata due volte, a distanza di secoli. Cipro ha adottato la rivoluzione neolitica una prima volta ( il che implica tutta una serie di sviluppi), dopodichè è "retrogradato" (è ritornato al pre-neolitico, o meglio all'epipaleolitico), infine ha di nuovo adottato il "pacchetto" neolitico.. e questo è successo in altri casi (parlo del passaggio tra epipaleolitico e neolitico).
Ascoltate "Enrico Montesano - il giallo del coronavirus"
@@itsiwhatitsi: "...se fossimo "naturali" saremmo ancora sugli alberi e vivremmo meno anni di vita".
Ha Lei mai pensato, signor Itsiwhatitsi, che la Sua premessa 'evoluzionista' possa essere falsa? E che una premessa falsa conduca inesorabilmente ad una conclusione anch'essa falsa?!
Illuminante!
Ted x padova ê di ottima qualità
Bravissimo
Su questo tema, consiglio di leggere i testi di Ogburn, Virilio Castells e Hartmund Rosa
Tecnologia è tutto quello che non è stato prodotto dall'evoluzione biologica e che non viene trasmesso dai geni. Secondo questa definizione allora tecnologia è la tv, la radio, il motore a vapore, il mulino. Ma anche la stampa, l'aratro, il cemento, la scrittura, il linguaggio e la musica. Tutte cose che sono state trasmesse non geneticamente ma culturalmente, sistemi esterni al nostro corpo ma che con esso si interfacciano. Ma cosa credete, che le dighe dei castori non siano tecnologia? O i nidi degli uccelli, le tane, i termitai? Ma lo sapete che certe balene si radunano ogni anno in uno stesso punto per scambiarsi melodie e inventarne di nuove? Pensateci a queste cose quando vi dicono che l'uomo è l'unico animale tecnologico. Abbiamo molte più cose in comune con gli altri animali di quanto non ci rendiamo conto, e questo ci aiuta a ridimensionare il nostro ruolo all'interno del regno animale. E ci aiuta anche a non prendere come "naturale" tutta la tecnologia nata prima di noi, a non darla per scontata. Dietro ogni pezzo di tecnologia, come ha detto Marco Paolini, c'è un evoluzione. E noi siamo il prodotto sia di questa evoluzione tecnologica che di quella biologica. Noi siamo figli dell'incrocio tra la sfera tecnologica e quella biologica.
Da quello che so, l'evoluzione biologica si è "fermata" circa 25.000 anni fa.. Adesso l'evoluzione è solo culturale...:-D
@@tonykeith76 L'evoluzione biologica non si ferma mai, va di pari passo a quella culturale. Ti dico solo che prima di iniziare ad allevare animali gli esseri umani non avevano il gene che produceva l'enzima capace di digerire il lattosio. Quel gene si è diffuso proprio a causa dell'allevamento, che è un elemento culturale dell'uomo. La cultura non influenza solo l'ambiente circostante ma anche la nostra natura biologica. Se i premolari si sono ridotti è perché da 500mila anni abbiamo imparato a controllare il fuoco, altro elemento culturale. L'uomo subisce continuamente un processo di selezione alla pari degli altri animali, solo che mentre per altri animali la selezione opera solo in base a fattori naturali nell'uomo opera anche in basi a fattori culturali
@@semanticmachine Non è una mia opinione..L'ho solo letto su vari siti di antropologia e biologia.... Ma non è il mio "campo d'eccellenza" ;-)
@@tonykeith76 in effetti mi ha incuriosito il fatto che hai detto 25mila e non un'altra data, se hai la possibilità di dirmi dove hai trovato quell'informazione te ne sarei grato
Concordo e rilancio: uno dei limiti di questo tipo di discorsi sta proprio nell'insistenza sulla divisione cartesiana tra esseri umani e natura, divisione che va in corto circuito nel momento in cui si riconosce, come fai giustamente, che gli esseri umani non esistono né sono mai esistiti separatamente dalla tecnologia ma che, al contrario, abbiamo con la tecnologia un rapporto di co-crezione.
Per curiosità, @shel toms, che formazione hai? Io sto seguendo una specialistica in tecno-antropologia.
fantastico !
Grazie .
Meraviglioso....
Il Friuli ringrazia non dimentica
Grandissimo Marco Paolini.
Nota: e' corretto dire che Arduino e' open source. E" hardware open source.
Quello che ha detto lui: "Dire che Arduino è open source non è corretto, ma un pò lo è"
Infatti paolini lo ha precisato benissimo
Anche la dettagliata esposizione delle EVIDENZE di cosa accadde al WTC l'11/9/01 non è ufficialmente open source.... ma in pratica, lo è?
ti sei spammato, ad hoc.
mi sono iscritto e sto guardando i video della
Wood, grazie!!!!
Infatti non è corretto open source, il termine corretto è open hardware. Il principio è lo stesso, ma è utile distinguere il termine che si riferisce al mondo del software con quello che si riferisce al mondo dell'hardware
Pessima idea quella degli specchi retro deformanti
Lui credo non abbia messo a caso gli specchi deformanti, in effetti non è una persona ma diventano quattro e la deformazione delle teste io , da ignorante la vedo come ciò di cui parla, una intelligenza plurale. Che però può essere problematica e imperfetta. Bravissimo anche nella semplicità della scena, minimal ma molto efficace.
Penso che l'idea dello scenografo sia stata quella di evidenziare che " quello che sta dietro può essere diverso da quello che ti si presenta davanti"
Un modo di vedere le cose da un punto diverso.
...forse...
rispecchiano la deformazione mentale della persona.
@@margheritamalaspina209 condivido
Margherita Malaspina, al contrario io penso che sia
la rappresentazione delle persone nei social, dove ci si rappresenta diversi da come si è...il pubblico a cui parla è idealmente e ipoteticamente l'intelligenza plurale...
come dice lui stesso.
Ma manca il catalizzatoore, la grande tragedia, per accendere questa reazione...
almeno questa è la mia interpretazione.
TI ASCOLTO VOLENTIERI❤
Giusto, vero e tecnologico
Bravissimo comunicatore !
Le vorrei fare notare che quando la tecnologia dei componenti base non è più alla portata del singolo (componenti smd) è del tutto irrilevante che ciò che le controlla sia opensource o meno...tanto la produzione dei componenti indispensabili al suo compimento è comunque in mano a pochi e potenti e non è per niente opensource.Oltre al fatto che manutenere una certa tecnologia singolarmente è ormai inattuabile e serve comunque una oligarchia che se ne occupi...nessuno oggi può fare un microcontrollore e tutti i suoi componenti in modo indipendente dalla A alla Z...la tecnologia stessa è diventata non open....il software è diventato open proprio perchè è alla portata di tutti comunque.
esatto, un esempio sono i sensori delle macchine fotografiche digitali.
Ascoltate "Enrico Montesano - il giallo del coronavirus"
Ti ammiro molto
Stupendo
Grandissimo! Grazie! Una sola nota..prima della mia nascita non c'è solo la natura ma molta tecnologia..a partire dalla prima ruota di pietra ;)
Bellissimo
Dissonanza cognitiva a nastro quando dopo la fine della performance compaiono i loghi degli sponsor....
Avete detto bene: profondità. Lo ascolterei per ore.
Paolini, autorevole autentico e vero come il fatto che il M.I.T. si trovi a Boston.
nel 1861 si :)
Ascoltate "Enrico Montesano - il giallo del coronavirus"
201116
@@sopranopensiero1816 Ascoltalo tu un elemento del genere. :(
Grande Paolini
Genio!
Meraviglioso
Della tecnologia, il padre è l'umanità, la madre è la natura.
Direi piuttosto che il padre della tecnologia è Satana, e la Scienza è la madre!
@@jbmirabile-caruso6323 non è satana.. ma si tratta di una cosa che non si distanza molto in termini di Intenti.. È Una coscienza universale Che utilizza la tecnologia delle civiltà sparse per l'universo per divenire coscienza tecnologica in grado di autodriprodursi nella dimensione materiale. .. Su questo pianeta gli stiamo preparando il campo costruendo tecnologia che servirà come base di attecchimento per il suo futuro controllo.. I potenti che si sono arricchiti sono coloro che si sono venduti.. E questi dopo essere stati usati come mezzo sul controllo della produzione.. periranno per mano della stessa coscienza tecnologica che li detronizzera' per creare un mondo di macchine interfacciate e rispondenti ad un solo Techno D-io
della natura ci si può fidare e sperare che non si incazzi, è dell'uomo che non ci si può fidare !!!
Ascoltate "Enrico Montesano - il giallo del coronavirus"
Grandee
L'Uomo è nella natura ergo: la madre della tecnologia è sempre la natura.
Geniale
Bravissimo!
bellissima pronuncia, intonazione e presenza. All'inizio temevo fosse una boomerata di chi per pigrizia rimane fuori dalla tecnologia… falso. La riflessione è stratificata e, se voleste discuterne con qualcuno nel settore, rispondete al commento, risponderò. Buona visione
La problema è che non sappiamo se siamo avanti con la tecnologia guardando le civilizzazione del passato come i faraoni egiziani che fino adesso non sanno come hanno fatto a costruire le piramide e con quali tecnologia hanno lavorato per illuminare per fare tutto i disegni a l'interno!!!?
Sto guardando il video dal mio smartphone 🤣
Alla luce di quello che stiamo vivendi ora, siamo in pieno terremoto. un'operazione biotecnologica. Grazie
concuerdo con Stefano
ma siamo davvero sicuri che oggi si viva meglio che negli anni '50? mah ...
No non ne sono sicura
Capisco che era un punto dello script per far un po' ridere e pensare... Ma perché domandarsi ed insistere tanto sul "qual è la madre della tecnologia?"?
A me verrebbe da rispondere "perché dovrebbe esserci una madre se figurativamente c'è già un padre che basta e avanza?"
Siamo talmente sapiens 😹 bello, divertente e con tanti spunti di riflessione 🙏🏽
1) lui dice ad un certo punto che nei confronti della tecnologia (es. Telepass) si sente il "pilota collaudatore". In realtà non ci rendiamo conto di essere l'OGGETTO della tecnologia e non il SOGGETTO. E questo l'ha spiegato benissimo Martin Heidegger. 2) Lui afferma che la tecnologia procede per "linea evolutiva, come la natura". In realtà non è così: la tecnologia non procede in modo lineare ma a step discreti e improvvisi (es. Einstein), con intuizioni che sembrano essere ispirate dall'"alto". 3) Mi sembra molto ingenua la sua digressione sullo scopo del 5G e dell'ingegneria genetica 4) Le istituzioni non sono indietro rispetto alla tecnologia ma sono semplicemente il braccio destro di un mostro il cui braccio sinistro è proprio la tecnologia 5) Infine: l'uomo non troverà mai (come non ha mai trovato in passato) le risposte alle sue domande nella cultura ma solo nella vera conoscenza.
E la vera conoscenza è solo individuale e non "plurale".
"La tecnologia non procede in modo lineare ma a step discreti e improvvisi (es. Einstein), con intuizioni che sembrano essere ispirate dall'"alto"".
Dunque proprio come l'evoluzione naturale :D
Ascoltate "Enrico Montesano - il giallo del coronavirus"
@@giacomosimongini5452 Il salto di specie non è mai stato scientificamente provato in modo serio
bel discorso. la tcnologia senza coscienza, ci porterà tutti all'autodistruzione.
mail punto qual'e'?
Non sempre c’è un punto! A volte sono sufficienti le virgole e gli accenti
Sono confuso. Affascinato, ma confuso.
ASSANGE LIBERO!
NO ALL'ESTRADIZIONE!
◉‿◉ʘ‿ʘʘ‿ʘʘ‿ʘ(θ‿θ)(θ‿θ)(θ‿θ)(◕ᴗ◕✿)(ʘᴗʘ✿)(ʘᴗʘ✿)(ʘᴗʘ✿)ʘ‿ʘʘ‿ʘʘ‿ʘ。◕‿◕。(✷‿✷)(人 •͈ᴗ•͈)(人 •͈ᴗ•͈)(人 •͈ᴗ•͈)(ʘᴗʘ✿)(ʘᴗʘ✿)(ʘᴗʘ✿)
@@stop1836 Che potenziale sprecato
(ʘᴗʘ✿)(ʘᴗʘ✿)(ʘᴗʘ✿)(ʘᴗʘ✿)(ʘᴗʘ✿)(ʘᴗʘ✿)ʘ‿ʘ。◕‿◕。(✷‿✷)(人*´∀`)。*゚+(。•̀ᴗ-)✧( ´◡‿ゝ◡`)( ´◡‿ゝ◡`)(。•̀ᴗ-)✧(◠‿◕)^_________^^_________^^_________^^_________^^_________^
(θ‿θ)(θ‿θ)(θ‿θ)(◕ᴗ◕✿)(◕ᴗ◕✿)(◕ᴗ◕✿)(◕ᴗ◕✿)(◕ᴗ◕✿)(≧▽≦)(ʘᴗʘ✿)(ʘᴗʘ✿)(☆▽☆)(。•̀ᴗ-)✧(。•̀ᴗ-)✧( ´◡‿ゝ◡`)(◡ ω ◡)(◡ ω ◡)(◡ ω ◡)( ´◡‿ゝ◡`)
@@stop1836 ancoraancora
Ciao Alberto ,ti voglio bene ,Mauro .M
Non sapevo che Mike Ehrmantraut sapesse l'italiano