I RAGGI TESSILI BERD SPIEGATI BENE. IL SEGRETO DI PIDCOCK E PREVOT PER LE OLIMPIADI. PREGI E DIFETTI
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- Опубликовано: 9 сен 2024
- Scopri tutto quello che c'è da sapere sui raggi tessili Berd, la tecnologia rivoluzionaria che ha contribuito alle vittorie olimpiche di Thomas Pidcock e Pauline Ferrand Prevot a Parigi 2024! 🚴♂️🚴♀️
In questo video, ci immergeremo nei dettagli tecnici di queste innovative ruote in fibra tessile, realizzate con materiale UHMWPE, più comunemente conosciuto come Dyneema. Parleremo dei vantaggi in termini di peso, resistenza e comfort che i raggi Berd offrono rispetto ai tradizionali raggi in acciaio, e perché stanno diventando la scelta preferita dai campioni del mondo di MTB. 🌍🥇
Andremo dietro le quinte del processo di costruzione, spiegando il lungo e complesso assemblaggio che richiede fino a tre giorni di lavoro per garantire ruote stabili e durevoli. Scopriremo anche le differenze di prezzo e prestazioni tra le ruote con raggi CX-RAY e quelle con raggi Berd.
Se sei un appassionato di ciclismo e vuoi capire perché i raggi Berd stanno facendo tanto parlare di sé, questo video è per te! Non perdere l'occasione di entrare nel mondo delle ruote da competizione più avanzate e scoprire se questa tecnologia può fare la differenza anche per te.
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#BerdSpokes #MTB #Ciclismo
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Vista la poca resistenza al taglio, forse sono più adatti alle BDC? Se prendono una roccia in fuoristrada succede la stessa cosa che avviene con la treccia usata a pesca? Si tagliano all’istante?
Bungiorno Giovanni, abbiamo posto la stessa domanda ai ragazzi di Berd quando abbiamo avuto la fortuna di incontrarli e la loro risposta è la seguente: "Per le caratteristiche tecniche dei raggi tessili, (assorbimento radiale, assorbimento delle vibrazioni e grande resistenza alla fatica) questi danno il meglio nel contesto MTB o Gravel, dove queste caratteristiche sono determinanti. Mentre su strada, dove reattività e aerodinamicità sono dominanti, i vantaggi non sono così sostanziali. Per quanto riguarda la resistenza al taglio, essi ci hanno garantito che per loro è fondamentale parlare anche dei difetti dei raggi, ma sia dalla loro che dalla nostra esperienza, non sono "fragili" quanto possa sembrare dalle dichiarazioni.
grazie mille per il chiarimento.
Abbiamo preferito farti rispondere dai ragazzi di GrafWorks che ne sanno molto più di noi.
@@grafworks6192 perfetto, grazie mille per l’approfondita risposta. Devo dire che dal lato prestazionale sembrano una rivoluzione
Nel1994 ho comprato cerchi con raggi in kevlar non mi sembra una novità assoluta
Come per tutti i materiali ciclistici occorre fare SEMPRE un opportuno distinguo tra la resa di un componente appena uscito di fabbrica e la sua effettiva resa nel tempo, anche in termini di resistenza allo stress
A questo si aggiungano pure eventuali concause (negative) che possono verificarsi sempre con un utilizzo prolungato del componenti, e che neppure i progettisti con i loro fantastici computer spesso riescono a prevedere (se lo vogliono prevedere…)
Vero, da dire che ormai i raggi tessili sono utilizzati da un bel po' di tempo. Altra cosa importante che tutti i prodotti pensati per un utilizzo racing sono più performanti, ma anche più delicati e soggetti a manutenzione. Come tutto, più una cosa è "tirata" al massimo più deve essere manutenuta al meglio.
Video molto interessante complimenti .
Grazie mille.
Ho 2 dubbi...la tenuta nel tempo della tensione e il fatto che rendano piu confortevole assorbimento asperita significa che il cerchio in carbonio subisce piu sollecitazioni?
Buongiorno Tommaso, come può vedere da questo video sulla pagina ufficiale Berd (ruclips.net/video/ehExB5eWwQc/видео.html), i raggi Berd garantiscono una distribuzione migliore degli impatti e dunque allungano la vita e migliorano l'affidabilità di tutto il sistema ruota.
grazie mille per il chiarimento.
Abbiamo preferito farti rispondere dai ragazzi di GrafWorks che ne sanno molto più di noi.
Ho una coppia di ruote con cerchi in carbonio e questi raggi (delle 9th Wave), spaziali 🚀
🔥🔥
Buongiorno , mi permetto di consigliare da ex buon venditore folletto , nel presentare un prodotto , dire svariate volte che non ci si deve preoccupare fa l'esatto effetto opposto , come dire "Non devi pensare ad un elefante rosa" , identico.
Usate altri termini ;P
Mi sembra un buon prodotto , solo il tempo giudicherà.
Grazie della presentazione.
Lorenzo
Ciao Lorenzo, in realtà questo più che un "vendere" era un approfondimento sul "cosa fossero", se dovessimo vendere non diremmo che costano molto o che hanno dei difetti... Tra l'altro adesso stanno facendo una campagna pubblicitaria sfrenata per trovare venditori di Folletto, mi sa che non gli va più molto bene.
@@PIANETAMTB Parlavo di presentazione non ho mai detto ne fatto intendere che voi lo vendiate.
Il concetto era chiaro , se si capisce bene , se non si capisce poco mi interessa , un consiglio gentile solitamente si tende ad apprezzarlo.
Ricami vari poi fanno capire a chi ho parlato 😉
Buon proseguimento.
@@aerodynamik Ciao Lorenzo, hai assolutamente ragione, nei commenti cerchiamo non tanto di rispondere al commentatore diretto, che normalmente è un appassionato preparato o un professionista di un altro campo come nel tuo caso, ma a tutti gli altri che leggono, per questo abbiamo sottolineato che non era un tentativo di vendere, ma semplicemente un approfondimento su cosa sia un determinato prodotto su cui abbiamo più volte ricevuto domande. Non è nostra intenzione far passare un prodotto per "buono" o "migliore", ma solo spiegare cosa sia dal punto di vista tecnico.
Il segreto di Prevot e Pidcock sono gambe, quore e allenamento. 😉 Il resto e marketing.
Se già la ruota porta via già un sacco di vibrazioni e aiuto ad ammortizzare. Può permettersi di usare una hardtail con una maggiore efficacia ed un peso del tutto inferiore . Certo il 99% è il fattore umano , ma a quei livelli 1% può fare la differenza
Sicuramente sono due atleti straordinari come i 70 che sono scesi in campo a Parigi. Però quando si gareggia al massimo delle proprie capacità, come già detto, il famoso +1% può fare la differenza. Certamente si parla di miglioramenti minimi, ma 1%+1%+1% alla fine si inizia ad avere un vantaggio non trascurabile. "tutto fa brodo" diceva la mia nonna.
@@robertofonta assolutamente corretto. Qui si parla di materiale da gara e competizione di altissimo livello.
Quore? Mannaggia la miseria 😂 ❤❤❤ cuore
@@mariobarretta639 ed Edmondo De Amicis chiede perdono.
roba americana uguale marketing
La MTB è nata negli USA, dovremmo quindi usare solo la BDC?
@@PIANETAMTB il paragone non calza. Un conto è il mezzo, un conto gli accessori. Finiti i tempi delle vacche grasse, ora se vogliono che le compriamo li devono imporre come per i freni a disco sulle Bdc. Io ho ancora i crossmax sulla mia scalpel e di certo sta c@g@t@ non la comprerò e come me faranno tanti altri
Il marketing è sicuramente parte del mondo gare ma in questo caso si può parlare di qualcosa di diverso. Difatti, usare i raggi Berd, non è stata una imposizione dettata da contratti ma è stata una scelta degli atleti stessi. Motivo per cui, abbiamo deciso, insieme ai ragazzi di @PIANETAMTB, di raccontare come mai fosse stata scelta questa tecnologia.