Hai ragione Roberto, il prog rimane come una perla incastonata in quel periodo di anni che tu hai citato, fine anni 60 metà/fine anni 70, periodo assolutamente unico e irripetibile. Tutto quello che venne dopo ha cercato di imitarne i canoni, più o meno bene, ma senza mai superarli. Quindi ben venga gente come Hackett, Ian e Jon Anderson o Wakeman o anche lo stesso Carl Palmer, per citarne qualcuno, che ostinatamente cercano di tener viva quella memoria continuando a portare in live quella musica, e noi che l'abbiamo vissuta "sulla nostra pelle' di giovani spettatori di quell'epoca continuiamo ad ascoltare e riascoltare all'infinito dischi che rimarranno nella storia, per sempre. Ciao e viva la musica, quella buona 😉
Nei duemila ci sono stati gruppi che hanno portato in alto la bandiera del progressive in ambito metal (rifarlo come nei settanta non aveva senso) sopra tutti Tool, Opeth i primi dischi di Steven Wilson ,Animals as leaders
I gruppi degli anni 70 ormai fanno scuola! Difficile replicarli! Fu un movimento di grande creativita' in quanto nessuno copiava dagli altri ! Originalita' assoluta! Gentle Giant, Yes, Genesis, VDGraaf, almeno una trentina di prog maggiori, tutti unici! Anche il new prog , pur avendo il merito di tenere in vita il genere, vedi Pendragon e Marillion, tuttavia non raggiunse quelle vette! Comunque ogni tanto vi e' qualche gruppo che emerge e che suona bene ma chi ha seguito il genere dai primordi ha l'impressione che quel giro di chitarra o quella sgroppata tastieristica l'abbia gia' ascoltata! Complimenti comunque hai apparecchiato la tavola grandemente, Dal celestiale Trespass al precursore In the Court e arrivando ai prog piu' ibridi che sono diventati tali dopo, con le grandi suites, come gli eccezionali Tull e i monumentali Pink! eh che musica......
É vero che oggi i gruppi progressive in senso stretto non riescono più ad emergere anche a causa delle case discografiche, però ci sono dischi molto piacevoli da ascoltare, anche se non molto innovativi. Uno su tutti "Dwellers of the Deep" dei norvegesi Wobbler. Questi ragazzi non diranno niente di nuovo, hanno un'evidentissima "influenza Yes" (scusate se é poco), ma signori miei, é un disco a mio avviso veramente eccellente.
D'accordo con lei, la scena attuale è semplicemente inesistente. Non condivido il giudizio sui Marillion post Fish, a parte due o tre lavori (quelli si, un'po' pop) ma restano assolutamente una band progressive, l'apporto di Hogarth alla band è stato fondamentale e ,per me, addirittura in meglio toccando livelli di rock sinfonico inarrivabili. Per il resto condivido la sua analisi.
Bravo Roby! Dal 69 al 75 ti segnalo i Traffic con “John Burleycorn must die” i Beggars Opera con “Pathinder”, oltre agli Yes, e agli HighTide, con l'omonimo. I Camel “Mirage” e gli altri, e Emerson, Lake and Palmer. Che bellezza. Io li ascolto oggi, in loop.
Ce ne sono talmente tanti che è impossibile elencarli. Io nel mio piccolo sto cercando di portare avanti il verbo storico del prog parlando di album poco conosciuti per farli riscoprire. Sono vere perle...
"Thick as a brick" non ha costituito il "seme del progressive rock".. è stato rilasciato nel '72, tre anni dopo "In the court of the Crimson King", quando ELP, Genesis, Yes, Gentle Giant, King Crimson avevano già sfornato diversi capolavori.. da notare come lo stesso Ian Anderson abbia considerato questo non come un "disco progressive", bensì come una "parodia del progressive" a causa dell'insistenza da parte di fans e critica nell'etichettarli come tali, quando invece i Jethro Tull difficilmente potevano essere catalogati con certezza..
Assolutamente con te,non c'è più cuore, è questo il problema. Ora c'è davvero la corsa al fare a tutti i costi un disco etichettato progressive che porta solo al disastro...
JULIA HOLTER secondo voi non è una che ricerca delle forme fuori dagli schemi di musica cosiddetta mainstream pop??? A me sembra una che sta innovando sperimentando nuove forme espressive partendo anche da forme POP ma molto elaborate raffinate di NON semplice fruizione ma indubbiamente affascinanti!!!!!!! Indubbiamente LEI va verso strutture avanguardistiche ma ha anche nel suo repertorio come detto prima anche forme piu attinenti al POP ma anche in quei casi MAI BANALE!!!!!!!!!! Insomma una musicista VERA!!!!!!! Che ne dite???
Finché esisteranno i TOOL. Il progressive si troverà al suo massimo apice. Poi finirà anche se resistono ancora rare perle tipo gli Opeth, Porcupine Tree, I Mr Bungle e da un certo punto di vista forse anche Leprous e Mastodon che hanno delle interessanti venature progressive.
Il Prog Metal è stato la fine del Progressive. 2 cose: i Rush sono stati una Band pazzesca, gli unici veri eredi del Progresive inglese degli anni 70, almeno fino a 'Signals'; i Marillion continuano a incidere album pazzeschi, con un Prog attualizzato e suite incredibili, che non sfigurano di fronte a Close to the edge o Supper's ready. I Dream Theater....50 dischi inutili, violenza armonica ai limiti dell'indecenza.
Adesso c'è il Regressive!
Hai ragione Roberto, il prog rimane come una perla incastonata in quel periodo di anni che tu hai citato, fine anni 60 metà/fine anni 70, periodo assolutamente unico e irripetibile. Tutto quello che venne dopo ha cercato di imitarne i canoni, più o meno bene, ma senza mai superarli. Quindi ben venga gente come Hackett, Ian e Jon Anderson o Wakeman o anche lo stesso Carl Palmer, per citarne qualcuno, che ostinatamente cercano di tener viva quella memoria continuando a portare in live quella musica, e noi che l'abbiamo vissuta "sulla nostra pelle' di giovani spettatori di quell'epoca continuiamo ad ascoltare e riascoltare all'infinito dischi che rimarranno nella storia, per sempre. Ciao e viva la musica, quella buona 😉
Nei duemila ci sono stati gruppi che hanno portato in alto la bandiera del progressive in ambito metal (rifarlo come nei settanta non aveva senso) sopra tutti Tool, Opeth i primi dischi di Steven Wilson ,Animals as leaders
le cose più belle del prog sono i dischi poco conosciuti che sono delle vere perle
I Tool ce li siamo dimenticati, un certo Lateralus, 10000 days, ma anche Aenima aveva già dei pezzi che possono rientrare nel prog.
I gruppi degli anni 70 ormai fanno scuola! Difficile replicarli! Fu un movimento di grande creativita' in quanto nessuno copiava dagli altri ! Originalita' assoluta! Gentle Giant, Yes, Genesis, VDGraaf, almeno una trentina di prog maggiori, tutti unici! Anche il new prog , pur avendo il merito di tenere in vita il genere, vedi Pendragon e Marillion, tuttavia non raggiunse quelle vette! Comunque ogni tanto vi e' qualche gruppo che emerge e che suona bene ma chi ha seguito il genere dai primordi ha l'impressione che quel giro di chitarra o quella sgroppata tastieristica l'abbia gia' ascoltata! Complimenti comunque hai apparecchiato la tavola grandemente, Dal celestiale Trespass al precursore In the Court e arrivando ai prog piu' ibridi che sono diventati tali dopo, con le grandi suites, come gli eccezionali Tull e i monumentali Pink! eh che musica......
É vero che oggi i gruppi progressive in senso stretto non riescono più ad emergere anche a causa delle case discografiche, però ci sono dischi molto piacevoli da ascoltare, anche se non molto innovativi. Uno su tutti "Dwellers of the Deep" dei norvegesi Wobbler. Questi ragazzi non diranno niente di nuovo, hanno un'evidentissima "influenza Yes" (scusate se é poco), ma signori miei, é un disco a mio avviso veramente eccellente.
D'accordo con lei, la scena attuale è semplicemente inesistente. Non condivido il giudizio sui Marillion post Fish, a parte due o tre lavori (quelli si, un'po' pop) ma restano assolutamente una band progressive, l'apporto di Hogarth alla band è stato fondamentale e ,per me, addirittura in meglio toccando livelli di rock sinfonico inarrivabili. Per il resto condivido la sua analisi.
Bravo Roby! Dal 69 al 75 ti segnalo i Traffic con “John Burleycorn must die” i Beggars Opera con “Pathinder”, oltre agli Yes, e agli HighTide, con l'omonimo. I Camel “Mirage” e gli altri, e Emerson, Lake and Palmer. Che bellezza. Io li ascolto oggi, in loop.
D'accordo coi Traffic! Gli altri siamo nel prog piu' tradizionale o puro se vogliamo!
Ce ne sono talmente tanti che è impossibile elencarli. Io nel mio piccolo sto cercando di portare avanti il verbo storico del prog parlando di album poco conosciuti per farli riscoprire. Sono vere perle...
@@Laminieradelrock Grazie per la segnalazione. Iscritto!
@@linosians grazie a te!
Per me il prog inizia nel 1969 per finire nel 1975
Roby, a proposito di prog anni 70, i Catapilla li conosci? Due ottimi dischi!
Bravi , ottima cantante!
"Thick as a brick" non ha costituito il "seme del progressive rock".. è stato rilasciato nel '72, tre anni dopo "In the court of the Crimson King", quando ELP, Genesis, Yes, Gentle Giant, King Crimson avevano già sfornato diversi capolavori.. da notare come lo stesso Ian Anderson abbia considerato questo non come un "disco progressive", bensì come una "parodia del progressive" a causa dell'insistenza da parte di fans e critica nell'etichettarli come tali, quando invece i Jethro Tull difficilmente potevano essere catalogati con certezza..
Progressive rock significa apertura mentale verso vari generi e i porcupine tree con Steven Wilson ne hanno abbastanza credo
Yessongs!
Assolutamente con te,non c'è più cuore, è questo il problema. Ora c'è davvero la corsa al fare a tutti i costi un disco etichettato progressive che porta solo al disastro...
JULIA HOLTER secondo voi non è una che ricerca delle forme fuori dagli schemi di musica cosiddetta mainstream pop??? A me sembra una che sta innovando sperimentando nuove forme espressive partendo anche da forme POP ma molto elaborate raffinate di NON semplice fruizione ma indubbiamente affascinanti!!!!!!! Indubbiamente LEI va verso strutture avanguardistiche ma ha anche nel suo repertorio come detto prima anche forme piu attinenti al POP ma anche in quei casi MAI BANALE!!!!!!!!!! Insomma una musicista VERA!!!!!!! Che ne dite???
The Trip, Osanna altre 2 band formidabili
Finché esisteranno i TOOL. Il progressive si troverà al suo massimo apice. Poi finirà anche se resistono ancora rare perle tipo gli Opeth, Porcupine Tree, I Mr Bungle e da un certo punto di vista forse anche Leprous e Mastodon che hanno delle interessanti venature progressive.
Non conosco, quindi grazie per la segnalazione!
Porcupine Tree tutta la vita
Il Prog Metal è stato la fine del Progressive.
2 cose: i Rush sono stati una Band pazzesca, gli unici veri eredi del Progresive inglese degli anni 70, almeno fino a 'Signals'; i Marillion continuano a incidere album pazzeschi, con un Prog attualizzato e suite incredibili, che non sfigurano di fronte a Close to the edge o Supper's ready.
I Dream Theater....50 dischi inutili, violenza armonica ai limiti dell'indecenza.
continuare a smenarla col Prog, già questo è involutivo
Ricostruzione molto superficiale.....
Gli italiani "Accordo Dei Contrari" meritano attenzione.
Mi piacciono anche gli inglesi "Magic Bus".