Mi associo ai commenti positivi, ho molto apprezzato. Anche io come lei adotto la stessa combinazione, swisschamp per tutti i giorni a cui associo un fisso per le uscite. Ah quanto è bella la natura e quanto sono belli i coltelli!.
Ottime riflessioni. Video come sempre utile, pieno di spunti di discussione e molto "ragionato". Le consiglierei di ottimizzare l'audio... noto che, rispetto ad altri canali, bisogna tenere il volume davvero alto per sentire chiaramente (e non sono sordo... :-D ). Complimenti in ogni caso. Riguardo al porto, va considerata la differenza che c'è a livello legale tra "porto" e "trasporto" di coltelli. Il "porto" significa sostanzialmente(banalizzando) che il coltello è effettivamente a portata di mano, disponibile, pronto per l'uso o comunque di immediata fruibilità; ad es. Un coltello in tasca, nella tracolla o nel bauletto della macchina è considerato come "porto" che è vietato dalla legge senza motivazioni valide. Invece un coltello chiuso nel suo fodero, riposto in fondo ad uno zaino o in una borsa di attrezzi dentro il portabagagli posteriore dell'auto(quindi non fruibile se non fermandosi, scendendo dall'auto e aprendo borsa e fodero), NON è "porto" ma "trasporto" che NON è limitato dalla legge se non per le "armi proprie" (e il coltello NON è un arma propria); la differenza è sottile ma c'è ed è importante perchè per il "porto" ci vuole una giustificazione mentre per il "trasporto" no. Io posso "trasportare"(al chiuso di una scatola o in fondo allo zaino, in una borsa-pranzo per il lavoro etc...) un coltello da una casa all'altra o se vado in auto per raggiungere un posto dove farò trekking o per andare al mio posto di lavoro ma nelle identiche situazioni non posso "portarlo" al fianco o tenerlo in auto sul sedile, etc.... Per capirci, io ogni giorno "trasporto" un opinel che mi serve per la frutta e in generale per il pranzo, al lavoro, ma non lo tengo MAI con me in auto: rimane nello zainetto, infilato nella sacchetta del pranzo, dentro il portabagagli posteriore dell'auto, che vuol dire "trasporto": se lo tenessi sul sedile, anche se per gli stessi motivi, sarei punibile dalla legge perchè sarebbe "porto".
Grazie :-) Cercherò di migliorare l'audio, spero di riuscirci già con il prossimo video. Ottima e utile la Sua precisazione riguardo alla differenza tra "porto" e "trasporto" del coltello! Saluti, AD
Ottima spiegazione come sempre! Spunti di riflessione che spesso a noi appassionati di ferri taglienti sfuggono accecati dai super acciai, marketing, ecc… L’ultima battuta poi dovrebbe farci riflettere!!! Ciao Silvio
Nel mare infinito del web che tratta questo argomento, questo è senza dubbio il più serio e competente. Complimenti. Nella prossima puntata mi piacerebbe che si restringesse più il cerchio e nello specifico di quali acciai, manici, lunghezza e tipo di lame sono più adatte per uso sopravvivenza secondo il suo parere.
La ringrazio :-) Degli acciai ho parlato nel video uscito due giorni fa. Ora sto preparando dei contenuti sugli altri temi da Lei evidenziati. Saluti, AD
Complimenti ottimi consigli anche io utilizzo la doppia combinazione multiuso e Lama fissa (leatherman o victorinox e jungle parang) mi permetto di dare un ulteriore consiglio per quanto riguarda il "porto" è meglio una pinza multiuso, anche se più pesante e meno pratica di un victorinox poiché se l'arnese principale di un multiuso è il coltello si è sempre passibili di denuncia anche se molto piccolo mentre se è una pinza e la lama è un accessorio secondario no. Ovviamente ciò non conta per il trasporto e nei contesti dove il porto è consentito (in determinati lavori, a caccia, in attività outdoor ecc).
Grazie :-) Si, forse una pinza multiuso potrebbe essere interpretata dalle FF.O. ancora più "strumento" che un coltellino svizzero, tuttavia come dice anche Lei è meno pratica e più pesante. Io tra coltellino svizzero e pinza multiuso preferisco il primo, che trovo più portatile, versatile e adatto alle mie esigenze. Saluti, AD
Tutti gli strumenti e manufatti posso rompersi e deteriorarsi ad eccezione del coltello? Ne siamo sicuri? Al di la di questo resto della convinzione che la migliore e necessaria dotazione , in ambito survival, sia composta da un'accetta di buona qualità e da un lama fissa,preferibilmente full tang, di 10- 11 cm.Ad es, mi piace molto l'abbinamento: Hultafors 600g e Fallkniven F1, oppure Mora Companion.Poi, se ci si vuol portare dietro anche il Parang o il Trapper ,a mio avviso più robusto, ma forse sbaglio, si può fare.Secondo il mio pensiero, da semplice appassionato, non esperto, ritengo l'accetta indispensabile per lavori di un certo impegno.Complimenti, comunque,per i suo video molto istruttivi e ben fatti.
Grazie per i complimenti :-) Nel video ho affermato che "il coltello è uno strumento quasi indistruttibile" e "virtualmente indistruttibile". Che è diverso da dire "non può rompersi o deteriorarsi". E' evidente che qualsiasi strumento, anche un piede di porco, può rompersi, se viene usato male o se ha dei difetti di fabbricazione. Saluti, AD
Del coltello "Parang" trovo in commercio almeno due versioni: una con Codice FX-0107153 (quello del video) e un altra con Codice FX-0107154BB Quali differenze ci sono tra i due prodotti? Mi rendo conto che è un quesito più commerciale che tecnico (...forse), accetto quindi anche una risposta non pubblica. Grazie.
Buonasera. L'unico "vero" originale Fox Parang, disegnato da me, è quello del video, con codice FX-0107153. Tutti gli altri sono figliastri, disegnati in Casa Fox per sfruttare (legittimamente) il successo del modello originale. Non li ho mai provati, non saprei dire se siano buoni prodotti o meno. Certamente, non hanno le geometrie e le proporzioni dell'originale, che poi è ciò che conta di più, a parità di materiali e lavorazioni. Saluti, AD
Complimenti in generale per la competenza specifica e la chiarezza espositiva ma vorrei purtroppo precisare che la legge italiana non consente il porto o trasporto di coltelli, anche piccolissimi o muntiuso in situazioni quotidiane senza giustificato motivo pena pesanti sanzioni Un coltello Victorinox in tasca mentre faccio la spesa in supermercato è reato, in automobile anche Pure se lo tengo in previsione di un urilizzo in caso di incidente La legge del possibile porto di coltello entro le 4 dita è stata abrogata nel 1978 Se vado in escursione posso trasportare il coltello in bagagliaio e chiuso in zaino e posso metterlo in tasca o alla cintura solo un attimo prima di partire per la passeggiata
Grazie, anche per la precisazione :-) Ha ragione, infatti io non ho detto il contrario di quello che Lei, giustamente, precisa. Ho detto che "nella vita di tutti i giorni ho praticamente sempre un coltellino svizzero in tasca" ed è vero. Posso farlo sia per le caratteristiche dell'area in cui vivo, sia per le attività e il lavoro che svolgo. "Praticamente sempre" in ogni caso vuol dire "quasi sempre", non "sempre e comunque": dove il porto non sia minimamente giustificato, non porto niente, e in caso di emergenza utilizzo ciò che è disponibile. Saluti, AD
@@AlfredoDoricchi ifatti immaginavo che abitasse in luoghi agresti dove un coltello diventa praticamente un attrezzo di uso normale Gentilissimo per la risposta
Se ti fermano per un controllo come giustifichi due coltelli? Ovvero il victorinox e il secondario più grosso? L’agente può dirti ne hai già uno col secondo che ci fai? Perché non gli puoi dire “potrebbe servirmi per” ma deve essere sicuro che lo porti perché ti serve assolutamente
Buongiorno. Come sempre, la legalità o meno del porto del coltello dipende dal contesto, in riferimento alla normativa italiana che vieta il porto del coltello sempre, a meno che vi sia un "giustificato motivo". Dunque, se Lei si trova in centro città, allo stadio, al supermercato, al cinema e così via, non è giustificato il porto neanche di un semplice Victorinox. Se, al contrario, si trova in mezzo alla Natura, in montagna, in un bosco, può portare un Parang, un Victorinox, un segaccio, un'accetta, ed il porto è giustificato. Saluti, AD
Buongiorno. Come ogni altra parte del coltello, anche l'impugnatura può necessitare di un minimo di manutenzione. Nel caso in questione, un trattamento periodico con prodotti specifici per pellami (ad esempio grasso arricchito con olio di visone) è l'ideale, così facendo l'impugnatura in cuoio del suo Ka-Bar durerà per decenni senza problemi. Saluti, AD
Mi associo ai commenti positivi, ho molto apprezzato. Anche io come lei adotto la stessa combinazione, swisschamp per tutti i giorni a cui associo un fisso per le uscite. Ah quanto è bella la natura e quanto sono belli i coltelli!.
:-) non posso che concordare, ovviamente. Saluti, AD
Ottime riflessioni. Video come sempre utile, pieno di spunti di discussione e molto "ragionato". Le consiglierei di ottimizzare l'audio... noto che, rispetto ad altri canali, bisogna tenere il volume davvero alto per sentire chiaramente (e non sono sordo... :-D ). Complimenti in ogni caso. Riguardo al porto, va considerata la differenza che c'è a livello legale tra "porto" e "trasporto" di coltelli. Il "porto" significa sostanzialmente(banalizzando) che il coltello è effettivamente a portata di mano, disponibile, pronto per l'uso o comunque di immediata fruibilità; ad es. Un coltello in tasca, nella tracolla o nel bauletto della macchina è considerato come "porto" che è vietato dalla legge senza motivazioni valide. Invece un coltello chiuso nel suo fodero, riposto in fondo ad uno zaino o in una borsa di attrezzi dentro il portabagagli posteriore dell'auto(quindi non fruibile se non fermandosi, scendendo dall'auto e aprendo borsa e fodero), NON è "porto" ma "trasporto" che NON è limitato dalla legge se non per le "armi proprie" (e il coltello NON è un arma propria); la differenza è sottile ma c'è ed è importante perchè per il "porto" ci vuole una giustificazione mentre per il "trasporto" no. Io posso "trasportare"(al chiuso di una scatola o in fondo allo zaino, in una borsa-pranzo per il lavoro etc...) un coltello da una casa all'altra o se vado in auto per raggiungere un posto dove farò trekking o per andare al mio posto di lavoro ma nelle identiche situazioni non posso "portarlo" al fianco o tenerlo in auto sul sedile, etc.... Per capirci, io ogni giorno "trasporto" un opinel che mi serve per la frutta e in generale per il pranzo, al lavoro, ma non lo tengo MAI con me in auto: rimane nello zainetto, infilato nella sacchetta del pranzo, dentro il portabagagli posteriore dell'auto, che vuol dire "trasporto": se lo tenessi sul sedile, anche se per gli stessi motivi, sarei punibile dalla legge perchè sarebbe "porto".
Grazie :-) Cercherò di migliorare l'audio, spero di riuscirci già con il prossimo video. Ottima e utile la Sua precisazione riguardo alla differenza tra "porto" e "trasporto" del coltello! Saluti, AD
Assolutamente ECCELENTE !
La migliore spiegazione del coltello che abbia mai visto o sentito !
Grazie 🤗💛
Grazie mille, sono lieto che il video sia stato utile :-) Saluti, AD
Ottima spiegazione come sempre! Spunti di riflessione che spesso a noi appassionati di ferri taglienti sfuggono accecati dai super acciai, marketing, ecc…
L’ultima battuta poi dovrebbe farci riflettere!!!
Ciao
Silvio
Grazie mille :-) Un saluto anche da parte mia, AD
Grazie per tutto 🤗💚
👊😊👍
:-) Saluti, AD
bellissimo approccio- Finalmente. Grazie per la tua concretezza !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie a Lei :-) AD
Nel mare infinito del web che tratta questo argomento, questo è senza dubbio il più serio e competente. Complimenti. Nella prossima puntata mi piacerebbe che si restringesse più il cerchio e nello specifico di quali acciai, manici, lunghezza e tipo di lame sono più adatte per uso sopravvivenza secondo il suo parere.
La ringrazio :-) Degli acciai ho parlato nel video uscito due giorni fa. Ora sto preparando dei contenuti sugli altri temi da Lei evidenziati. Saluti, AD
Un modo interessante di pensare all'uso dei coltelli. Grazie !
Grazie a Lei :-) AD
come sempre video molto interessante.. anche la breve e semplice spiegazione di differenza tra bushcraft e survival..
Grazie mille :-) AD
Complimenti ottimi consigli anche io utilizzo la doppia combinazione multiuso e Lama fissa (leatherman o victorinox e jungle parang) mi permetto di dare un ulteriore consiglio per quanto riguarda il "porto" è meglio una pinza multiuso, anche se più pesante e meno pratica di un victorinox poiché se l'arnese principale di un multiuso è il coltello si è sempre passibili di denuncia anche se molto piccolo mentre se è una pinza e la lama è un accessorio secondario no.
Ovviamente ciò non conta per il trasporto e nei contesti dove il porto è consentito (in determinati lavori, a caccia, in attività outdoor ecc).
Grazie :-) Si, forse una pinza multiuso potrebbe essere interpretata dalle FF.O. ancora più "strumento" che un coltellino svizzero, tuttavia come dice anche Lei è meno pratica e più pesante. Io tra coltellino svizzero e pinza multiuso preferisco il primo, che trovo più portatile, versatile e adatto alle mie esigenze. Saluti, AD
Tutti gli strumenti e manufatti posso rompersi e deteriorarsi ad eccezione del coltello? Ne siamo sicuri? Al di la di questo resto della convinzione che la migliore e necessaria dotazione , in ambito survival, sia composta da un'accetta di buona qualità e da un lama fissa,preferibilmente full tang, di 10- 11 cm.Ad es, mi piace molto l'abbinamento: Hultafors 600g e Fallkniven F1, oppure Mora Companion.Poi, se ci si vuol portare dietro anche il Parang o il Trapper ,a mio avviso più robusto, ma forse sbaglio, si può fare.Secondo il mio pensiero, da semplice appassionato, non esperto, ritengo l'accetta indispensabile per lavori di un certo impegno.Complimenti, comunque,per i suo video molto istruttivi e ben fatti.
Grazie per i complimenti :-) Nel video ho affermato che "il coltello è uno strumento quasi indistruttibile" e "virtualmente indistruttibile". Che è diverso da dire "non può rompersi o deteriorarsi". E' evidente che qualsiasi strumento, anche un piede di porco, può rompersi, se viene usato male o se ha dei difetti di fabbricazione. Saluti, AD
Del coltello "Parang" trovo in commercio almeno due versioni:
una con Codice FX-0107153 (quello del video)
e un altra con Codice FX-0107154BB
Quali differenze ci sono tra i due prodotti?
Mi rendo conto che è un quesito più commerciale che tecnico (...forse), accetto quindi anche una risposta non pubblica.
Grazie.
Buonasera. L'unico "vero" originale Fox Parang, disegnato da me, è quello del video, con codice FX-0107153.
Tutti gli altri sono figliastri, disegnati in Casa Fox per sfruttare (legittimamente) il successo del modello originale.
Non li ho mai provati, non saprei dire se siano buoni prodotti o meno. Certamente, non hanno le geometrie e le proporzioni dell'originale, che poi è ciò che conta di più, a parità di materiali e lavorazioni.
Saluti, AD
Complimenti in generale per la competenza specifica e la chiarezza espositiva ma vorrei purtroppo precisare che la legge italiana non consente il porto o trasporto di coltelli, anche piccolissimi o muntiuso in situazioni quotidiane senza giustificato motivo pena pesanti sanzioni
Un coltello Victorinox in tasca mentre faccio la spesa in supermercato è reato, in automobile anche
Pure se lo tengo in previsione di un urilizzo in caso di incidente
La legge del possibile porto di coltello entro le 4 dita è stata abrogata nel 1978
Se vado in escursione posso trasportare il coltello in bagagliaio e chiuso in zaino e posso metterlo in tasca o alla cintura solo un attimo prima di partire per la passeggiata
Grazie, anche per la precisazione :-) Ha ragione, infatti io non ho detto il contrario di quello che Lei, giustamente, precisa. Ho detto che "nella vita di tutti i giorni ho praticamente sempre un coltellino svizzero in tasca" ed è vero. Posso farlo sia per le caratteristiche dell'area in cui vivo, sia per le attività e il lavoro che svolgo. "Praticamente sempre" in ogni caso vuol dire "quasi sempre", non "sempre e comunque": dove il porto non sia minimamente giustificato, non porto niente, e in caso di emergenza utilizzo ciò che è disponibile. Saluti, AD
@@AlfredoDoricchi ifatti immaginavo che abitasse in luoghi agresti dove un coltello diventa praticamente un attrezzo di uso normale
Gentilissimo per la risposta
Se ti fermano per un controllo come giustifichi due coltelli? Ovvero il victorinox e il secondario più grosso? L’agente può dirti ne hai già uno col secondo che ci fai? Perché non gli puoi dire “potrebbe servirmi per” ma deve essere sicuro che lo porti perché ti serve assolutamente
Buongiorno. Come sempre, la legalità o meno del porto del coltello dipende dal contesto, in riferimento alla normativa italiana che vieta il porto del coltello sempre, a meno che vi sia un "giustificato motivo".
Dunque, se Lei si trova in centro città, allo stadio, al supermercato, al cinema e così via, non è giustificato il porto neanche di un semplice Victorinox.
Se, al contrario, si trova in mezzo alla Natura, in montagna, in un bosco, può portare un Parang, un Victorinox, un segaccio, un'accetta, ed il porto è giustificato.
Saluti, AD
Il problema del ka bar e del pilot è l’impugnaura in pelle se si bagna non quanto dura prima di marcire
Buongiorno. Come ogni altra parte del coltello, anche l'impugnatura può necessitare di un minimo di manutenzione. Nel caso in questione, un trattamento periodico con prodotti specifici per pellami (ad esempio grasso arricchito con olio di visone) è l'ideale, così facendo l'impugnatura in cuoio del suo Ka-Bar durerà per decenni senza problemi.
Saluti, AD
La legge non dice niente riguardo alle dimensioni del coltello può essere un victorinox come un bk9 l’importante è riuscire a giustificarlo