Questi sono i video che preferisco di piu, ogni volta mi lasci sempre esterrefatto sentirti spiegare gli schemi elettrici. Grande Pier complimenti 👍sei troppo forte
Come sempre, nelle riparazioni dai il meglio di te e riesci a dare un senso costruttivo agli imprevisti che inevitabilmente capitano durante il percorso. Sempre un piacere guardarti all'opera.
Grazie Walter la riparazione la paragono ad una improvvisazione come è per l'attore.... come hai giustamente osservato l'imprevisto è sempre dietro l'angolo ed è la cosa affascinante di questo tipo di attività il lato negativo se così vogliamo dire è che serve moltissimo tempo e quindi i video di questo tipo possono uscire con ritmo molto più basso seguo sempre le tue interessantissime misure sugli Opamp
Grazie il guasto di per sé non era complicato ma quello che conta è operare in sicurezza per l'operatore e in sicurezza per l'oggetto per non creare guai aggiuntivi e seguendo lo schema con la logica cercare di restringere l'aria di ricerca fino a che non si identifica esattamente il componente guasto. In questo modo la riparazione completa perché si è capita la causa e quindi la soluzione proposta ci fa stare abbastanza tranquilli.
bravissimo Pier,sei una fonte inesauribile di informazioni che ci stimola a seguirti.Dai tuoi video apprendiamo trucchi e metodi di ricerca guasti che non ci annoiano . Di nuovo BRAVO
Grazie le riparazioni sono una miniera d'oro per quello che riguarda l'apprendimento elettronico perché abbiamo la possibilità di analizzare un progetto pensato da tante persone e portato a un livello industriale e quindi in teoria a prova di bomba in questo caso potremmo dire a prova di clip.... forse, 😉
Alimentatore veramente superbo, questi video riparazione sono spettacolari. Devo dire che questo è il periodo degli alimentatori switching, nel mio laboratorio ho appena riparato un Nissei SPS-250A e un ICOM-PS35, entrambi da 13.8 volt, 25 Ampere per le nostre amate radio. Un abbraccio Pier e complimenti come sempre per il tuo straordinario lavoro. 73s Pasquale IW0HEX
Grazie Pasquale Sempre gentilissimo so bene che la tua è una fucina sempre in produzione.... complimenti per tutti i bellissimi lavori che fai e ci vediamo alla prossima!!
Gran bell'oggetto e gran bella riparazione Pier. Grazie che sempre ci aiuti con consigli e spiegazioni su come poter tentare le riparazioni senza fare altri danni😅.... Complimenti gran video e gran bella riparazione 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻💪🏻💪🏻💪🏻
Grazie. In questo caso siamo andati abbastanza bene perché tutto sommato il guasto era semplice e ha limitato ulteriori danni, ma nonostante questo non bisogna mai trascurare l'importanza di certe operazioni anche banali come semplicemente sapere dove rimontare esattamente tutte le cose e con che ordine.
Ciao Pier, questo tipo di regolazione, (magnetica) a reattanza variabile la ho incontrata la prima volta nei primi anni '80 su un stazione di energia ( alimentatore- caricabatteria di potenza Braga e Moro, costruita probabilmente negli anni'60; Mai avrei immaginato di ritrovarla in un apparecchio più moderno! E come dici tu di solito: guasto riparato; Like meritato!
Con il campo magnetico si possono fare cose egregie. In campo ferroviario il principio di campo magnetico è molto utilizzato nei circuiti inherent fail safe, ossia circuiti, che a fronte di un qualsiasi guasto si devono portare in uno stato sicuro, noti anche come circuiti vitali. La dimostrazione di sicurezza quando abbiamo un componente magnetico è più semplice, perché come altre grandezze in natura (gravità, onde, ecc ) è "inconfutabile"... praticamente un assioma.
Come al solito 6 sempre +Grande ed molto tecnico sia nelle riparazioni che nelle spiegazioni,un informazione in merito al kit per i trasformatori su quale rivista di nuova elettronica si trova Grazie in anticipo continua sempre cosI.
Se intendi il circuito per la misura delle perdite dei trasformatori, quello che ho rinominato Magnetic Tester, non è presente nelle riviste di Nuova Elettronica, ma lo trovi in rete con il nome di blue ring. Partendo da quello schema ho fatto diverse modifiche per poter fare delle misure anche in bassa frequenza e con magnetici di tipo a lamerini. ruclips.net/video/TzHacBqOthU/видео.html
Il sistema di regolazione con trasformatori in saturazione veniva usato sui raddrizzatori Moro e Siemens nelle vecchie centrali telefoniche della SIP. Feci un Corso a Bologna in via Corticella specifico, fine anni 70. Riparazione semplice ma interessante.
Nelle stazioni di energia di tecnica Siemens veniva usato "l'amplificatore magnetico" per controllare la corrente su ogni fase di alimentazione. Consisteva in un' induttanza avvolta su un nucleo ferromagnetico che veniva regolata facendo scorrere una corrente continua in un secondo avvolgimento, variando la corrente in questo, variava l'induttanza fino alla saturazione del nucleo dove era praticamente nulla. Questo veniva usato per regolare l'energia verso il carico e quando venivano caricate le batterie dopo una mancanza della rete. Immagino che intendevi questo quando ti riferivi ai trasformatori in saturazione. 😊
@@IV3GFN Proprio così. Si lavora sulla curva di induzione BH spostando con un DC offset il punto di lavoro in maniera precisa. Alcuni nuclei hanno una permeabilità decisamente costante (pendenza della curva BH) su intervalli estesi della corrente magnetizzante.. In ambito ferroviario il trasformatore a ferro saturo lo si usa come limitatore di tensione, per essere sicuri che in caso di innalzamento della tensione di rete, comunque i secondari non possano salire oltre una certa soglia. Grazie per il commento e alla prossima!
Riparazione semplice ma molto accurata. Ottimo il ripristino con un nuovo pad termico nonchè l'aggiunta delle mollette mancanti e foglio isolante sotto la main, sono finezze che non tutti i riparatori fanno. Per quanto riguarda la lampadina in serie ogni volta che devo toglierla ed alimentare direttamente alla rete il dispositivo per provare se è tutto ok mi viene la sudarella fredda perchè il botto è sempre in agguato 😅
Ciao Pier, successo pieno, ma sotto l'isolante c'è l'hai messo tu perché non c'era gisto, ma non potevano farlo loro. Quello delle mollette strano difetto di solito si fa fatica a staccarle, saranno state posizionate male. Buon weekend.
Ciao la lastra isolante sopra il metallo del contenitore mi fa stare più tranquillo. Quelle mollette nel caso di cadute o grosse botte possono in effetti uscire dalla loro sede. Buona domenica!
Grazie, si il costo è elevato, ma svolge il suo compito in maniera egregia ed. è abbastanza compatto pensando che siamo vicini a 1 kW di potenza totale
Come sempre bravissimo Pier Aisa !!! Per gli autoscostruttori audio : a 18:55 si nota nel secondo alimentatore un esempio di massa stellare dove il cenrtro stella e' posto sul cap del filtro LC !!!
Ottimo ripristino. In particolare sono stato colpito dalla configurazione che gioca sulla curva di isteresi. Per certi versi mi rimanda agli stabilizzatori di tensione a "ferro saturo".
Gli amplificatori magnetici sono appassionanti. Il ferro saturo è stato utilizzato ampiamente in molti ambiti, anche di sicurezza, per la sua caratteristica magnetica, che ci permette di contenere una tensione alternata sotto un certo valore
Grazie. Oggi è andata bene, il guasto tutto sommato era abbastanza semplice, ma calato in un contesto molto interessante di un alimentatore di alta gamma. È sempre interessante andare a curiosare su schemi di questo tipo
Quando si ha a disposizione lo schema lo si può seguire passo passo e invece quando siamo senza conviene ricostruire lo schema Osservando il circuito stampato ai componenti localmente alla parte sotto analisi
Le ho testate una ad una. Quelle originali ben posizionate sono in condizioni ottime e dove invece avevamo un po' di gioco, ho sostituito con le MAX modello 3AN e10AN, costano di più ma hanno una costante elastica decisamente più adatta ad essere deformate. Il modello originale invece ha la tendenza ad essere più rigido e a rompersi. Sospetto che l'oggetto sia caduto o abbia preso una bella botta.
Grande Pier sempre sull breccia ,pendo ke le riparazioni siano il miglior modo per imparare a risolvere i problemi elettronici e non solo ......in effetti qu Ell alimentatore ha una bella potenza ,da laboratorio è l ideale ahahahah ahahahah
Sono assolutamente d'accordo infatti in un corso di elettronica Io imposterei un 50% di teoria dove si ricevono informazioni e tutto quello che serve Poi per aggredire la pratica che sarebbe l'altro 50% direttamente sul campo cercando di riparare oggetti anche complessi. Lo potrai bene in un istituto tecnico o anche a livello universitario un esame pratico dove arriva un oggetto guasto e il candidato deve identificarlo
Mi ha incuriosito questo alimentatore, ho scaricato il service manual e ho visto che è molto curato, è fatto proprio bene. (Ho sentito che hai inserito l'ingresso per modulare il carico elettronico, chissà come si comporta questo alimentatore con un carico variabile....non sei curioso?😂)
Sì esattamente e ti ringrazio anche per la proposta che mi sembra molto utile. Su questo tipo di alimentatori la prova più interessante sarebbe quella di verifica dinamica per vedere come insegue i grandi transitori di corrente. Considerato però che abbiamo una bobina saturabile a regolare la corrente, non sarà per niente male perché la magnetizzazione è un fenomeno istantaneo...
Ultimamente la scuola mi sta richiedendo parecchio tempo (ehh la 5° superiore) ma quando riesco a trovare un po' di tempo per i tuoi video è sempre un piacere immenso! Riparazione tutto sommato semplice ma che ha dato l'occasione di analizzare uno schema interessante... Per quanto riguarda il primario, se non erro è comunque un 2 switch forward, giusto? Mentre per il sedario, davvero interessante il metodo dell'induttanza saturabile, è la prima volta che mi capita di vederlo! Ora, sarebbe bello capire come avviene la regolazione su tutto il range.... In che punto comanda il pwm sul primario e in che punto prevale invece l'effetto dell'induttanza sul secondario.
Esattamente si tratta di un Forward con doppio Switch. La cosa bella dello schema con induttanza saturabile è la semplicità e la precisione e non ha bisogno di altri componenti
Già! Ma solo una cosa.... Con resistenze da 1k o da 470ohm (le uniche che vedo portare una corrente continua all'induttanza), come fa a saturare? Nel senso, se è da 20A, ammettendo and che saturi qualche ampere prima, come fa a essere portata in saturazione? O magari satura davvero a correnti basse (e 20A è solo la portata "termica") e si occupa della regolazione a basso carico?
L'amplificatore magnetico sfrutta la magnetizzazione della bobina che ha un nucleo con ciclo BH molto ripido fatto per lavorare ad alta frequenza per la componente di potenza e si pilota con una piccola corrente continua.
Ciao Pier. Grande come sempre..poi l'entusiasmo che trasmetti quando la scheda riparte è fantastico 😂. mi chiedo; ma non è che la colpa della rottura delle clips sia l'alta temperatura ? Le clip che hai fatto vedere a fine video erano spezzate, non erano intere.
Grazie. Chi si è trovato per le mani un oggetto guasto ed è riuscito a farlo ripartire, mi può capire molto bene. Sono felice di poter condividere queste attività con voi. Per quanto riguarda le clip da quello che ho capito da Andrea, l'alimentatore ha subito degli scossoni e quindi perturbazioni meccaniche, che avrebbero fatto uscire dalla loro sede le clip. Però effettivamente analizzando quelle residue, posso dire che erano molto rigide e dunque anche più fragili da un certo punto di vista... proprio spezzate
@@PierAisa ma non puoi crearti un pannello, che visualizzi la tensione d'uscita dal variac e poi la corrente assorbita dall'oggetto in riparazione, per avere il banco più libero. Un saluto
@armandobuc4305 ah si ci sarebbero tantissime cose da poter migliorare in lab..... ma sono sempre nella corsa continua ad inseguire progetti e riparazioni....
Ciao Pier,ti seguo ormai da molto tempo,premetto che non sono un elettronico(non ho finito gli studi😢)...volevo innanzitutto farti i complimenti perché i tuoi contenuti sono davvero molto interessanti e mi sono appassionato sempre di piu col passare degli anni , al mondo dell elettronica e all elettrotecnica in generale...se era possibile avrei una picvola domanda da porti riguardo alla sostituzione di mosfet equivalenti su circuiti di potenza...grazie e buona giornata
Grazie gentilissimo, se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist. Se sei iscritto al canale ci vediamo alla prossima puntata!
Ciao, una domanda, non mi è chiaro il perche le lampafine in serie si accendono anche dopo aver tolto il corto. Anche se tutto è ok l'alimentatore assorbe una corrente tale da accenderle comunque? Grazie
Ottima osservazione, avevo risposto in un altro commento. In questo alimentatore l'interruttore di accensione e spegnimento é posizionato dopo il filtro EMI, dopo il ponte raddrizzatore e condensatore di livellamento proprio sul nodo che viene chiamato HT. Ecco perché se il corto è sui diodi le lampadine si accendono indipendentemente dallo stato dell'interruttore. Credo che questo sia per mantenere attiva la parte di comunicazione remota tramite interfacce RS232, USB, GPIB, Ethernet anche se lo strumento ha l'interruttore in posizione OFF
Grande Maestro Pier bravo come sempre, bellissimo alimentatore professionale anche se non capisco perché hanno usato le clip sui transistor, che poi “forse” gli costa meno una vite che la clip 🙏👍🏻
Grazie per la giustissima considerazione, in realtà ho pensato che le forature nei dissipatori, per quanto semplici da fare e ripetitive siano un passaggio in più che richiede il posizionamento in macchina e una lavorazione preliminare del dissipatore e anche tempo per avvitare. Invece così in teoria in produzione, abbiamo qualcuno che piazza delle clip a tutto gas.... tra l'altro le clip sono custom e quindi non gli costano praticamente niente rispetto alle griffatissime Max
Ciao Pier, Cosa sono sullo schema le FB3? Ferriti sui gate dei mosfet? Grazie P.S. per risparmiare sui costi di manodopera e laboriosità della centratura del buco sui dissipatori le mollette hanno dimostrato la loro "affidabilità".
Le FB, Ferrite Beads sono piccoli cilindri in ferrite che vengono messi sui reofori o sui collegamenti a filo per creare una induttanza tale da agire da filtro. Posizionate sul drain sul ramo, dove abbiamo grandi valori di corrente in switching agiscono da mini snubber, perché ad alta frequenza diventano resistiva e quindi clampano i picchi dovuti al reverse recovery del mosfet in commutazione. Sul Gate invece agiscono da filtro per ridurre la possibilità che disturbi possano perturbare il comando di ON e Off del MOSFET creando indebite accensioni o spegnimenti. Inoltre aiutano a passare le prove di tipo limitando i disturbi di tipo EMC
@@PierAisa bhe me ne sono rimaste un po' perché prima in azienda c'era il reparto riparazioni switching e li buttavano quando tale reparto fu smantellato. Bhe ne ho recuperati dall"oblio e ne ho sia smaltati che nudi.
La cosa sospetta però è che nel Service Manual a Pag. 16 in distinta materiali, vengono referenziate clip solo di tipo Max 01H per TO-220 e Max 03H per TO-247
Mi piacciono sempre i video di riparazione. Anche se il circuito che genera i 15V non è super immediato e io me lo spiego così: immagino che Q13 sia un generatore di corrente costante. R39 "ruba" alla base di Q12 un po' di questa corrente e Q12 lavora quasi in saturazione (altrimenti, ipotizzando D23 zener ideale, non potremmo avere i 15V in uscita). Se il carico aumenta, la tensione sull'emettitore di Q12 tende a diminuire e la corrente su R39 diminuisce, la corrente in base a Q12 aumenta e la sua resistenza emettitore collettore diminuisce, ripristinando il valore di uscita. Che ne dici?
Si esatto Q13 è polarizzato per rimanere inchiodato con una corrente di base di circa 0.1mA e con il suo guadagno tira una corrente di base su Q12 alta, tale da farlo lavorare in saturazione e quindi in uscita avremo la Vz di D23 15V + la Vcesat di circa 200-300mV, in modo abbastanza insensibile rispetto alla corrente richiamata dal carico.
Come funziona induttore saturabile, fammi capire che induttanza ha senza saturazione. E per saturarlo, regolarlo cosa gli diamo corrente AC o DC ? E di quanta corrente stiamo parlando ? E quanto cambia induttanza ? Grazie in anticipo x l'eventuale risposta/formazione.
Per il principio di funzionamento puoi cercare in rete trasformatore a Ferro Saturo, che è lo stesso meccanismo che veniva utilizzato per le vecchie televisioni per stabilizzare la tensione. Di base viene polarizzato il nucleo lavorando con una componente continua in aggiunta al normale segnale alternato che viene trasferito in maniera più o meno amplificata a seconda del punto di lavoro BH in cui ci si trova. Se si vuole attenuare il segnale ad esempio è sufficiente alzare il livello di polarizzazione DC per aumentare l'induzione nel nucleo e quindi andare in una zona più satura e di conseguenza ridurre il segnale alternato in uscita
Ciao pier , io e in molti altri stiamo avendo problemi di rumore di massa nelle schede blootooth 4.0 e 5.0 ed anche nei lettori mp3 quelle con usb che vendono nei vari siti cinesi. In pratica queste schede fanno un rumore di fondo in uscita , controllando con il mio oscilloscopio ho notato che questo rumore proviene dalla massa, ho provato in mille modi, anche alimentando la schedina bluetooth con un piccolo alimentatore ,quindi separato da quello dell'amplificatore ma senza successo, ho notato che vendono un componente chiamato b1212s (se ti serve la 12v ) oppure di diverse tensioni esempio b0505s (a 5volt) in pratica è un convertitore dc/dc separatore di massa , ma il prezzo compresa spedizione e più alto del blootooth stesso. Sapresti dirci come realizzare un separatore di massa è con quali componenti realizzarlo? Aspettero che tu farai un video del genere , grazie sempre per le info che ci doni ,BUONA GIORNATA
In quegli oggetti i convertitori a bordo sono molto rumorosi. Hai provato ad alimentare a batteria o con alimentatore lineare per vedere se cambia qualcosa ?
Ciao pier grazie per rispondermi grazie , allora ,con la batteria il rumore scompare , ho provato ad alimentarlo con un trasformatore ponte diodi condensatore di livellamento anche da 4700 ma nulla, poi ho staccato la massa audio out ed inviando solo R/L senza massa ma ancora nulla da fare (l'audio cioè la musica anche senza la massa di uscita è ben presente e si sente bene ma visto che c'èla musica il disturbo di rumore non lo si percepisce. Misurando con il tester la continuità, quindi tester posto in suoneria, la massa del audio out e la massa Gnd di alimentazione 12v risultano collegati assieme ed il tester suona dandomi corto 0zero ohm. Forse forse credo di dover fare un altra prova cioè sostituiro' il trasformatore 220v/9v con uno più grande in modo che la sua impedenza risulti diversa ....sto dicendo una cavolata ...ma devo riuscirci. Grazie e spero che farai un video su questo problema di questi lettori mp3 usb che vengono venduti in quantità dalla cina
@@hobbyfacile5342 In teoria se alimenti partendo dalla 220 V con una sufficiente capacità di livellamento Rimuovi il ripple e quindi il ronzio e ottiene Un'alimentazione in grado fornire corrente quando richiesto senza troppi disturbi come farebbe invece lo switching un'altra via potrebbe essere quella di filtrare il rumore utilizzando dei condensatori di bypass del valore di 100 nanofarad fra la massa e la carcassa
Il primario mi sembra un 2 switch forward converter, non push pull, ma forse sbaglio e poco importa perché l'interessante e' al secondario di cui ti ho chiesto lumi prima.
Sì hai ragione è più opportuno parlare di un Forward con due interruttori di pilotaggio al primario. Il termine push pull in questo caso è troppo generico
Se facciamo i conti con la potenza a regime come iscritto non ci sono problemi ma esistono dei transitori di corrente con picchi ben più elevati. Immaginiamo ad esempio di aver impostato l'alimentatore con le massime caratteristiche di tensione e corrente e di fare una connessione secca on/off del carico in questo frangente l'alimentatore switching richiama una quantità di corrente tale da poter far saltare il fusibile per 10 ampere anche se per poco tempo il picco è molto elevato
Grazie mille per il commento. In un certo senso speravo che fosse qualcosa di più complesso però su oggetti del genere è abbastanza raro perché sono progettati bene
Ciao Pier top come sempre, le clips non sono né comode né sicure come abbiamo visto. Una barretta metallica e un paio di viti filettate sul dissipatore non hanno rivali
Grazie, si il costo è elevato, ma posso confermare che sono ottimi prodotti. Io uso delle versioni simili sempre di TTi e li trovo molto precisi silenziosi e robusti
@@PierAisaBravo come sempre. Anche io uso un alimentatore della stessa marca ma modello differente. Confermo l'affidabilità, la qualità ed ahimè anche il costo...😂 Buona domenica.
Pier Aisa ci sono alcune cose che non condivido/non capisco. 6:19 visto che la tensione é alternata non darei per scontato che le tensioni siano in fase e percui la somma non vettoriale sia zero. per verificare il corto sul alimentatore non avrei misurato prima della resistenza 22 Ohm ma dopo, ai morsetti del alimentatore. 19:50 hai collegate le lampadine in serie all'alimentatore. L'alimentatore é spento. Perché si accendono le lampadine? Anche eventuali condensatori antiradiodisturbo che non vengono separati dalla rete con l'interuttore non comportano una corrente sufficente ad far illuminare bene le lampadine. 23:22 Eviterei quel braccialetto penzolante e meglio anche l'orologio al polso. Possono fare bei cortocircuiti. 24:50 Visto l'apurata poca qualitá delle clip che tengono i semiconduttori sui dissipatori gli avrei sostituito tutti. Considerando il prezzo del alimentatore (quasi 2000€) vale la spesa ( ca 1,3€ al pezzo) delle clip sostitute per sicurezza. Senó bel video e buona spiegazione della ricerca guasto. Ciao Uwe
Grazie per il commento, interessante come sempre per avere un po' di discussione tecnica. Rispetto ai tuoi punti. 1- Nella teoria bisognerebbe considerare le grandezze vettoriali, ma in questo caso sono valori talmente simili, misurati nei due punti, che praticamente l'effetto dello sfasamento è trascurabile, anche perchè stiamo ipotizzando un corto, come poi abbiamo verificato. Quello che conta con un assorbimento così grande è la caccia del corto circuito 2-L'interruttore di ON interviene a valle dei filtri EMI, del ponte a diodi e delle capacità di livellamento e quindi quando è in OFF, il corto circuito è sempre presente, perchè si trova a monte 3-Corretto, spesso me ne dimentico 4-Le clip a distinta orginali sono delle MAX 03H e 01H e invece ho trovato queste alternative low cost montate sui dissipatori.
@@uwesed Ciao Uwe, proprio così, a priori sembra una cosa un po' insolita... ci si immaginerebbe di avere l'interruttore a monte anche del filtro EMI, ma in questo caso è stato scelto di interrompere la parte di generazione della tensione HT rispetto alle schede di switching. Secondo me questo è stato fatto per mantenere attiva la parte dì controllo da remoto con la generazione della bassa tensione, per permettere la comunicazione con lo strumento da porte Ethernet, USB, RS-232, GPIB anche quando l'interruttore di accensione è sulla posizione di off
ciao pier Ma basta con questi archi e questo fumo messo in anteprima del video! Sai uno come me potrebbe spaventarsi! abituato agli archi dei sezionatori delle stazioni AT a 380kV e sebbene li vedevo sempre da lontano, non ho spesso di averne paura! Non s se ha i mai assistito alla manovre di un sezionatore in una stazione AT altro che bobina di Tesla che a confronto è un giocattolo!
Complimenti , ottimo video . La riparazione è spiegata magnificamente sia la teoria che la pratica . GRAZIE
Grazie se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist. Se sei iscritto al canale ci vediamo alla prossima puntata.
Questi sono i video che preferisco di piu, ogni volta mi lasci sempre esterrefatto sentirti spiegare gli schemi elettrici. Grande Pier complimenti 👍sei troppo forte
Grazie gentilissimo, è sempre bello quando la pratica conferma la teoria... e non sempre avviene... ciao e alla prossima!
Molto bene, un'altra grande magia.
Grazie per il video molto istruttivo spiegato in maniera certosina
Grazie a voi che seguite sempre e ad Andrea G. che ci ha dato questa possibilità.
I video di riparazione è tanta roba 😊
Come sempre, nelle riparazioni dai il meglio di te e riesci a dare un senso costruttivo agli imprevisti che inevitabilmente capitano durante il percorso. Sempre un piacere guardarti all'opera.
Grazie Walter la riparazione la paragono ad una improvvisazione come è per l'attore.... come hai giustamente osservato l'imprevisto è sempre dietro l'angolo ed è la cosa affascinante di questo tipo di attività il lato negativo se così vogliamo dire è che serve moltissimo tempo e quindi i video di questo tipo possono uscire con ritmo molto più basso seguo sempre le tue interessantissime misure sugli Opamp
@@PierAisa mi fa piacere 🙂
Grande!!!! Ho imparato finalmente dopo aver bruciato 4 diodi in un Ponte di Graetz come collegarlo in un alimentatore normalissimo! Grazie Mille!!!
Sempre magnifico Pier, analisi e svolgimento procedurale da maestro che non può che portare la riparazione ad esito positivo
Grazie gentilissimo, in questo caso i diodi si sono immolati per salvare il resto .... buona domenica !
21:23 grande! chi non fa riparazioni non può capire cosa si prova in questo momento 😊
Eccellente come sempre una spiegazione così chiara anche un bambino capirebbe . Top
Grazie gentilissimo
Un bel videoriparazione.👍
Interessante l' utilizzo del resistore in luogo del fusibile per monitorare la corrente.
C'è sempre da imparare 😉💪
Grazie il guasto di per sé non era complicato ma quello che conta è operare in sicurezza per l'operatore e in sicurezza per l'oggetto per non creare guai aggiuntivi e seguendo lo schema con la logica cercare di restringere l'aria di ricerca fino a che non si identifica esattamente il componente guasto. In questo modo la riparazione completa perché si è capita la causa e quindi la soluzione proposta ci fa stare abbastanza tranquilli.
Ottima riparazione dell' Alimentatore TTI ottimo lavoro come sempre grande Pier Aisa e buon weekend
Grazie gentilissimo Anche a te un ottimo weekend!
@@PierAisa prego e grazie Pier 😃
bravissimo Pier,sei una fonte inesauribile di informazioni che ci stimola a seguirti.Dai tuoi video apprendiamo trucchi e metodi di ricerca guasti che non ci annoiano . Di nuovo BRAVO
Grazie le riparazioni sono una miniera d'oro per quello che riguarda l'apprendimento elettronico perché abbiamo la possibilità di analizzare un progetto pensato da tante persone e portato a un livello industriale e quindi in teoria a prova di bomba in questo caso potremmo dire a prova di clip.... forse, 😉
Alimentatore veramente superbo, questi video riparazione sono spettacolari. Devo dire che questo è il periodo degli alimentatori switching, nel mio laboratorio ho appena riparato un Nissei SPS-250A e un ICOM-PS35, entrambi da 13.8 volt, 25 Ampere per le nostre amate radio. Un abbraccio Pier e complimenti come sempre per il tuo straordinario lavoro. 73s Pasquale IW0HEX
Grazie Pasquale Sempre gentilissimo so bene che la tua è una fucina sempre in produzione.... complimenti per tutti i bellissimi lavori che fai e ci vediamo alla prossima!!
Gran bell'oggetto e gran bella riparazione Pier. Grazie che sempre ci aiuti con consigli e spiegazioni su come poter tentare le riparazioni senza fare altri danni😅.... Complimenti gran video e gran bella riparazione 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻💪🏻💪🏻💪🏻
Grazie. In questo caso siamo andati abbastanza bene perché tutto sommato il guasto era semplice e ha limitato ulteriori danni, ma nonostante questo non bisogna mai trascurare l'importanza di certe operazioni anche banali come semplicemente sapere dove rimontare esattamente tutte le cose e con che ordine.
Ciao Pier, questo tipo di regolazione, (magnetica) a reattanza variabile la ho incontrata la prima volta nei primi anni '80 su un stazione di energia ( alimentatore- caricabatteria di potenza Braga e Moro, costruita probabilmente negli anni'60; Mai avrei immaginato di ritrovarla in un apparecchio più moderno! E come dici tu di solito: guasto riparato; Like meritato!
Con il campo magnetico si possono fare cose egregie. In campo ferroviario il principio di campo magnetico è molto utilizzato nei circuiti inherent fail safe, ossia circuiti, che a fronte di un qualsiasi guasto si devono portare in uno stato sicuro, noti anche come circuiti vitali. La dimostrazione di sicurezza quando abbiamo un componente magnetico è più semplice, perché come altre grandezze in natura (gravità, onde, ecc ) è "inconfutabile"... praticamente un assioma.
Bella riparazione e video come sempre!
Oggi siamo nell'area limousine degli alimentatori... super griffato.
Come al solito 6 sempre +Grande ed molto tecnico sia nelle riparazioni che nelle spiegazioni,un informazione in merito al kit per i trasformatori su quale rivista di nuova elettronica si trova Grazie in anticipo continua sempre cosI.
Se intendi il circuito per la misura delle perdite dei trasformatori, quello che ho rinominato Magnetic Tester, non è presente nelle riviste di Nuova Elettronica, ma lo trovi in rete con il nome di blue ring. Partendo da quello schema ho fatto diverse modifiche per poter fare delle misure anche in bassa frequenza e con magnetici di tipo a lamerini. ruclips.net/video/TzHacBqOthU/видео.html
Vero che portano via tempo ma’ son i video più belli
Il sistema di regolazione con trasformatori in saturazione veniva usato sui raddrizzatori Moro e Siemens nelle vecchie centrali telefoniche della SIP. Feci un Corso a Bologna in via Corticella specifico, fine anni 70. Riparazione semplice ma interessante.
Grazie per l'interessante commento! Vicino alla SASIB... È andata bene, alla fine un guasto solo nello stadio di raddrizzamento.
Nelle stazioni di energia di tecnica Siemens veniva usato "l'amplificatore magnetico" per controllare la corrente su ogni fase di alimentazione. Consisteva in un' induttanza avvolta su un nucleo ferromagnetico che veniva regolata facendo scorrere una corrente continua in un secondo avvolgimento, variando la corrente in questo, variava l'induttanza fino alla saturazione del nucleo dove era praticamente nulla.
Questo veniva usato per regolare l'energia verso il carico e quando venivano caricate le batterie dopo una mancanza della rete.
Immagino che intendevi questo quando ti riferivi ai trasformatori in saturazione. 😊
@@IV3GFN Proprio così. Si lavora sulla curva di induzione BH spostando con un DC offset il punto di lavoro in maniera precisa. Alcuni nuclei hanno una permeabilità decisamente costante (pendenza della curva BH) su intervalli estesi della corrente magnetizzante.. In ambito ferroviario il trasformatore a ferro saturo lo si usa come limitatore di tensione, per essere sicuri che in caso di innalzamento della tensione di rete, comunque i secondari non possano salire oltre una certa soglia. Grazie per il commento e alla prossima!
Si intendevo dire proprio questo. Questo sistema di regolazione non mi era mai capitato di vederlo in un alimentatore da banco.
Riparazione semplice ma molto accurata. Ottimo il ripristino con un nuovo pad termico nonchè l'aggiunta delle mollette mancanti e foglio isolante sotto la main, sono finezze che non tutti i riparatori fanno. Per quanto riguarda la lampadina in serie ogni volta che devo toglierla ed alimentare direttamente alla rete il dispositivo per provare se è tutto ok mi viene la sudarella fredda perchè il botto è sempre in agguato 😅
Grazie proprio così. Questo è il salto del guado...
Ciao Pier, successo pieno, ma sotto l'isolante c'è l'hai messo tu perché non c'era gisto, ma non potevano farlo loro. Quello delle mollette strano difetto di solito si fa fatica a staccarle, saranno state posizionate male. Buon weekend.
Ciao la lastra isolante sopra il metallo del contenitore mi fa stare più tranquillo. Quelle mollette nel caso di cadute o grosse botte possono in effetti uscire dalla loro sede. Buona domenica!
Ennesimo video eccellente complimenti per la riparazione. E un bel. Gioiello questo alimentatore. Molto costoso
Grazie, si il costo è elevato, ma svolge il suo compito in maniera egregia ed. è abbastanza compatto pensando che siamo vicini a 1 kW di potenza totale
@@PierAisa esatto sarebbe bello averlo
Come sempre bravissimo Pier Aisa !!!
Per gli autoscostruttori audio : a 18:55 si nota nel secondo alimentatore un esempio di massa stellare dove il cenrtro stella e' posto sul cap del filtro LC !!!
Grazie per il commento stellare 😉
Bravo Pier !! Non avevo dubbi .
Sempre istruttive le tue riparazioni .
Grazie a voi che seguite sempre
Ottimo ripristino. In particolare sono stato colpito dalla configurazione che gioca sulla curva di isteresi. Per certi versi mi rimanda agli stabilizzatori di tensione a "ferro saturo".
Gli amplificatori magnetici sono appassionanti. Il ferro saturo è stato utilizzato ampiamente in molti ambiti, anche di sicurezza, per la sua caratteristica magnetica, che ci permette di contenere una tensione alternata sotto un certo valore
Video Interessantissimo e riparazione, come sempre, magistrale.
Grazie. Oggi è andata bene, il guasto tutto sommato era abbastanza semplice, ma calato in un contesto molto interessante di un alimentatore di alta gamma. È sempre interessante andare a curiosare su schemi di questo tipo
E sempre bello vederti all'opera che la riparazione vada a buon fine ottimo lavoro ottimo alimentatore come sempre sei una 💪💪💪💪💪 Pier
Grazie mille... questa volta è andata abbastanza liscia... guasto limitato nello stadio di raddrizzamento... buona domenica!
che bella macchina! Ne ho due della stessa marca ma massimo 15V/4A, belli analogici ma sempre con il display a segmenti!
Siamo nella parte alta del mercato... costano ma sono di qualità
Sempre stato un marchio di qualità... Veramente un bell'oggetto . Anche se costoso
Alimentatori di classe
complimenti davvero molto utile per capire come ricercare i guasti. Graz
Quando si ha a disposizione lo schema lo si può seguire passo passo e invece quando siamo senza conviene ricostruire lo schema Osservando il circuito stampato ai componenti localmente alla parte sotto analisi
Bell'oggetto. Non sarebbe il caso di sostituire le clip tanto per stare in tranquillità?
Le ho testate una ad una. Quelle originali ben posizionate sono in condizioni ottime e dove invece avevamo un po' di gioco, ho sostituito con le MAX modello 3AN e10AN, costano di più ma hanno una costante elastica decisamente più adatta ad essere deformate. Il modello originale invece ha la tendenza ad essere più rigido e a rompersi. Sospetto che l'oggetto sia caduto o abbia preso una bella botta.
da aggiungere al tuo parte 1 e 2 riparato da te sei un grande
Grandissimo 💪💪 bellissima spiegazione!!
Grazie, gli oggetti TTi sono costosi, ma questo è giustificato dalla qualità dei loro progetti
Ottimo video pier … come sempre sei il top 💪🏻
Grazie Niki ! Buona domenica
Ottimo come sempre. Gran bel alimentatore!!
in laboratorio fa la sua figura!
Grande Pier sempre sull breccia ,pendo ke le riparazioni siano il miglior modo per imparare a risolvere i problemi elettronici e non solo ......in effetti qu
Ell alimentatore ha una bella potenza ,da laboratorio è l ideale ahahahah ahahahah
Sono assolutamente d'accordo infatti in un corso di elettronica Io imposterei un 50% di teoria dove si ricevono informazioni e tutto quello che serve Poi per aggredire la pratica che sarebbe l'altro 50% direttamente sul campo cercando di riparare oggetti anche complessi. Lo potrai bene in un istituto tecnico o anche a livello universitario un esame pratico dove arriva un oggetto guasto e il candidato deve identificarlo
Bravo come sempre
come sempre ottimo video spigato benissimo
Grazie le riparazioni sono sempre molto divertenti anche se fanno un po' penare
Bello bello bello , grazie Pier.
Oggi siamo nel segmento alto degli alimentatori... TTi anche se costa un po' produce oggetti di qualità
Mi ha incuriosito questo alimentatore, ho scaricato il service manual e ho visto che è molto curato, è fatto proprio bene. (Ho sentito che hai inserito l'ingresso per modulare il carico elettronico, chissà come si comporta questo alimentatore con un carico variabile....non sei curioso?😂)
Sì esattamente e ti ringrazio anche per la proposta che mi sembra molto utile. Su questo tipo di alimentatori la prova più interessante sarebbe quella di verifica dinamica per vedere come insegue i grandi transitori di corrente. Considerato però che abbiamo una bobina saturabile a regolare la corrente, non sarà per niente male perché la magnetizzazione è un fenomeno istantaneo...
@@PierAisaRingrazio te per quello che fai e soprattutto per come lo fai, con il giusto mix tra pratica e teoria.
bella riparazione, Pier!!! bravo!!!
Guasto non difficile meno male su un apparecchiatura molto griffata ma che fa perfettamente il suo mestiere
Ultimamente la scuola mi sta richiedendo parecchio tempo (ehh la 5° superiore) ma quando riesco a trovare un po' di tempo per i tuoi video è sempre un piacere immenso! Riparazione tutto sommato semplice ma che ha dato l'occasione di analizzare uno schema interessante... Per quanto riguarda il primario, se non erro è comunque un 2 switch forward, giusto? Mentre per il sedario, davvero interessante il metodo dell'induttanza saturabile, è la prima volta che mi capita di vederlo!
Ora, sarebbe bello capire come avviene la regolazione su tutto il range.... In che punto comanda il pwm sul primario e in che punto prevale invece l'effetto dell'induttanza sul secondario.
Esattamente si tratta di un Forward con doppio Switch. La cosa bella dello schema con induttanza saturabile è la semplicità e la precisione e non ha bisogno di altri componenti
Già! Ma solo una cosa.... Con resistenze da 1k o da 470ohm (le uniche che vedo portare una corrente continua all'induttanza), come fa a saturare? Nel senso, se è da 20A, ammettendo and che saturi qualche ampere prima, come fa a essere portata in saturazione? O magari satura davvero a correnti basse (e 20A è solo la portata "termica") e si occupa della regolazione a basso carico?
L'amplificatore magnetico sfrutta la magnetizzazione della bobina che ha un nucleo con ciclo BH molto ripido fatto per lavorare ad alta frequenza per la componente di potenza e si pilota con una piccola corrente continua.
@@PierAisa uh capito, ha senso, grazie!
Ciao Pier. Grande come sempre..poi l'entusiasmo che trasmetti quando la scheda riparte è fantastico 😂. mi chiedo; ma non è che la colpa della rottura delle clips sia l'alta temperatura ? Le clip che hai fatto vedere a fine video erano spezzate, non erano intere.
Grazie. Chi si è trovato per le mani un oggetto guasto ed è riuscito a farlo ripartire, mi può capire molto bene. Sono felice di poter condividere queste attività con voi.
Per quanto riguarda le clip da quello che ho capito da Andrea, l'alimentatore ha subito degli scossoni e quindi perturbazioni meccaniche, che avrebbero fatto uscire dalla loro sede le clip.
Però effettivamente analizzando quelle residue, posso dire che erano molto rigide e dunque anche più fragili da un certo punto di vista... proprio spezzate
Che video... grande pier.. buona domenica
Grazie gentilissimo. Ora proverò a portarne più spesso si questo genere... sul banco ho altri oggetti interessanti da riparare...
@@PierAisa ma non puoi crearti un pannello, che visualizzi la tensione d'uscita dal variac e poi la corrente assorbita dall'oggetto in riparazione, per avere il banco più libero. Un saluto
@armandobuc4305 ah si ci sarebbero tantissime cose da poter migliorare in lab..... ma sono sempre nella corsa continua ad inseguire progetti e riparazioni....
@@PierAisa è vero... non c'è mai tempo per poter farli..
Sempre bravo...al top
Ciao Pier,ti seguo ormai da molto tempo,premetto che non sono un elettronico(non ho finito gli studi😢)...volevo innanzitutto farti i complimenti perché i tuoi contenuti sono davvero molto interessanti e mi sono appassionato sempre di piu col passare degli anni , al mondo dell elettronica e all elettrotecnica in generale...se era possibile avrei una picvola domanda da porti riguardo alla sostituzione di mosfet equivalenti su circuiti di potenza...grazie e buona giornata
Grazie benissimo proprio uno dei miei scopi qui sul canale puoi scrivermi a pieraisaforum@gmail.com oppure usare il forum www.pieraisa.it/forum
@@PierAisa Grazie mille, anche perché è un discorso molto vasto e molto interessante 😅 e soprattutto divertente 😁😁
Grazie x la risposta fulminea in caso mi dici cosa costa il tuo kit Grazie anticipatamente ed Distinti Saluti
Grazie a te puoi scrivermi a pieraisaforum@gmail.com
Molto bravo ...... complimenti......
Grazie gentilissimo, se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist. Se sei iscritto al canale ci vediamo alla prossima puntata!
Ciao, una domanda, non mi è chiaro il perche le lampafine in serie si accendono anche dopo aver tolto il corto. Anche se tutto è ok l'alimentatore assorbe una corrente tale da accenderle comunque? Grazie
Ottima osservazione, avevo risposto in un altro commento. In questo alimentatore l'interruttore di accensione e spegnimento é posizionato dopo il filtro EMI, dopo il ponte raddrizzatore e condensatore di livellamento proprio sul nodo che viene chiamato HT. Ecco perché se il corto è sui diodi le lampadine si accendono indipendentemente dallo stato dell'interruttore. Credo che questo sia per mantenere attiva la parte di comunicazione remota tramite interfacce RS232, USB, GPIB, Ethernet anche se lo strumento ha l'interruttore in posizione OFF
Grande!!👏👏
Gran bel lavoro, dire bravo e competente è poco , ciao
Grazie In questo caso è andata bene, è tutto sommato siamo andati abbastanza lisci, perché i danni sono rimasti limitati allo stadio di raddrizzamento
Grande Maestro Pier bravo come sempre, bellissimo alimentatore professionale anche se non capisco perché hanno usato le clip sui transistor, che poi “forse” gli costa meno una vite che la clip 🙏👍🏻
Grazie per la giustissima considerazione, in realtà ho pensato che le forature nei dissipatori, per quanto semplici da fare e ripetitive siano un passaggio in più che richiede il posizionamento in macchina e una lavorazione preliminare del dissipatore e anche tempo per avvitare. Invece così in teoria in produzione, abbiamo qualcuno che piazza delle clip a tutto gas.... tra l'altro le clip sono custom e quindi non gli costano praticamente niente rispetto alle griffatissime Max
Ciao Pier,
Cosa sono sullo schema le FB3? Ferriti sui gate dei mosfet?
Grazie
P.S. per risparmiare sui costi di manodopera e laboriosità della centratura del buco sui dissipatori le mollette hanno dimostrato la loro "affidabilità".
Le FB, Ferrite Beads sono piccoli cilindri in ferrite che vengono messi sui reofori o sui collegamenti a filo per creare una induttanza tale da agire da filtro. Posizionate sul drain sul ramo, dove abbiamo grandi valori di corrente in switching agiscono da mini snubber, perché ad alta frequenza diventano resistiva e quindi clampano i picchi dovuti al reverse recovery del mosfet in commutazione. Sul Gate invece agiscono da filtro per ridurre la possibilità che disturbi possano perturbare il comando di ON e Off del MOSFET creando indebite accensioni o spegnimenti. Inoltre aiutano a passare le prove di tipo limitando i disturbi di tipo EMC
@@PierAisa Grazie, l'avevo intuito ed ho scatenato la risposta🤣
@@vittoriobacchiega9118 Io in passato le avevo usate per la mia esperienza posso dire che sono molto fragili bisogna gestirle con attenzione
@@PierAisa bhe me ne sono rimaste un po' perché prima in azienda c'era il reparto riparazioni switching e li buttavano quando tale reparto fu smantellato. Bhe ne ho recuperati dall"oblio e ne ho sia smaltati che nudi.
ciao Pier! Bisognava inserire un punto debole in questo bel alimentatore! Cosa meglio delle clips che si rompono? Bel video, grazie e, alla prossima!
La cosa sospetta però è che nel Service Manual a Pag. 16 in distinta materiali, vengono referenziate clip solo di tipo Max 01H per TO-220 e Max 03H per TO-247
Mi piacciono sempre i video di riparazione. Anche se il circuito che genera i 15V non è super immediato e io me lo spiego così: immagino che Q13 sia un generatore di corrente costante. R39 "ruba" alla base di Q12 un po' di questa corrente e Q12 lavora quasi in saturazione (altrimenti, ipotizzando D23 zener ideale, non potremmo avere i 15V in uscita). Se il carico aumenta, la tensione sull'emettitore di Q12 tende a diminuire e la corrente su R39 diminuisce, la corrente in base a Q12 aumenta e la sua resistenza emettitore collettore diminuisce, ripristinando il valore di uscita. Che ne dici?
Si esatto Q13 è polarizzato per rimanere inchiodato con una corrente di base di circa 0.1mA e con il suo guadagno tira una corrente di base su Q12 alta, tale da farlo lavorare in saturazione e quindi in uscita avremo la Vz di D23 15V + la Vcesat di circa 200-300mV, in modo abbastanza insensibile rispetto alla corrente richiamata dal carico.
Come funziona induttore saturabile, fammi capire che induttanza ha senza saturazione. E per saturarlo, regolarlo cosa gli diamo corrente AC o DC ? E di quanta corrente stiamo parlando ? E quanto cambia induttanza ? Grazie in anticipo x l'eventuale risposta/formazione.
Per il principio di funzionamento puoi cercare in rete trasformatore a Ferro Saturo, che è lo stesso meccanismo che veniva utilizzato per le vecchie televisioni per stabilizzare la tensione. Di base viene polarizzato il nucleo lavorando con una componente continua in aggiunta al normale segnale alternato che viene trasferito in maniera più o meno amplificata a seconda del punto di lavoro BH in cui ci si trova. Se si vuole attenuare il segnale ad esempio è sufficiente alzare il livello di polarizzazione DC per aumentare l'induzione nel nucleo e quindi andare in una zona più satura e di conseguenza ridurre il segnale alternato in uscita
Ciao pier , io e in molti altri stiamo avendo problemi di rumore di massa nelle schede blootooth 4.0 e 5.0 ed anche nei lettori mp3 quelle con usb che vendono nei vari siti cinesi. In pratica queste schede fanno un rumore di fondo in uscita , controllando con il mio oscilloscopio ho notato che questo rumore proviene dalla massa, ho provato in mille modi, anche alimentando la schedina bluetooth con un piccolo alimentatore ,quindi separato da quello dell'amplificatore ma senza successo, ho notato che vendono un componente chiamato b1212s (se ti serve la 12v ) oppure di diverse tensioni esempio b0505s (a 5volt) in pratica è un convertitore dc/dc separatore di massa , ma il prezzo compresa spedizione e più alto del blootooth stesso. Sapresti dirci come realizzare un separatore di massa è con quali componenti realizzarlo? Aspettero che tu farai un video del genere , grazie sempre per le info che ci doni ,BUONA GIORNATA
In quegli oggetti i convertitori a bordo sono molto rumorosi. Hai provato ad alimentare a batteria o con alimentatore lineare per vedere se cambia qualcosa ?
Ciao pier grazie per rispondermi grazie , allora ,con la batteria il rumore scompare , ho provato ad alimentarlo con un trasformatore ponte diodi condensatore di livellamento anche da 4700 ma nulla, poi ho staccato la massa audio out ed inviando solo R/L senza massa ma ancora nulla da fare (l'audio cioè la musica anche senza la massa di uscita è ben presente e si sente bene ma visto che c'èla musica il disturbo di rumore non lo si percepisce. Misurando con il tester la continuità, quindi tester posto in suoneria, la massa del audio out e la massa Gnd di alimentazione 12v risultano collegati assieme ed il tester suona dandomi corto 0zero ohm. Forse forse credo di dover fare un altra prova cioè sostituiro' il trasformatore 220v/9v con uno più grande in modo che la sua impedenza risulti diversa ....sto dicendo una cavolata ...ma devo riuscirci. Grazie e spero che farai un video su questo problema di questi lettori mp3 usb che vengono venduti in quantità dalla cina
@@hobbyfacile5342 In teoria se alimenti partendo dalla 220 V con una sufficiente capacità di livellamento Rimuovi il ripple e quindi il ronzio e ottiene Un'alimentazione in grado fornire corrente quando richiesto senza troppi disturbi come farebbe invece lo switching un'altra via potrebbe essere quella di filtrare il rumore utilizzando dei condensatori di bypass del valore di 100 nanofarad fra la massa e la carcassa
Il primario mi sembra un 2 switch forward converter, non push pull, ma forse sbaglio e poco importa perché l'interessante e' al secondario di cui ti ho chiesto lumi prima.
Sì hai ragione è più opportuno parlare di un Forward con due interruttori di pilotaggio al primario. Il termine push pull in questo caso è troppo generico
In visione...
Mi sa che le viti per il montaggio al dissipatore non le batte nessuno
... con le viti i semiconduttori non scappano... al limite con le vibrazioni se non sono adottati meccanismi di blocco si può allentare la connessione
@@PierAisa mettendo la colla nella vite, dovrebbe evitare che si sviti?
@@PierAisacomplimenti come sempre per i tuoi contenuti, a tal proposito non si potrebbe usare il frenafiletto?
73 cordiali IU6DAZ.
Mi è capitato spesso di vedere del dello smalto o vernice a base siliconica proprio per bloccare
yesss
Ma il fusibile da 10A non dovrebbe bastare ? sono piu di 2kw e al massimo lui eroga 420x2w?
Se facciamo i conti con la potenza a regime come iscritto non ci sono problemi ma esistono dei transitori di corrente con picchi ben più elevati. Immaginiamo ad esempio di aver impostato l'alimentatore con le massime caratteristiche di tensione e corrente e di fare una connessione secca on/off del carico in questo frangente l'alimentatore switching richiama una quantità di corrente tale da poter far saltare il fusibile per 10 ampere anche se per poco tempo il picco è molto elevato
Era bello farci vedere il ripple che si porta dietro questo alimentatore dal costo "esagerato", comunque va bene cosi'. 😃
Concordo Magari con il ruolo l'occasione In un prossimo video visto che ne ho uno gemello
Ciiao Pier, grazie x questo video. Sei sempre Tu. Rick IW2OGQ
Grazie mille per il commento. In un certo senso speravo che fosse qualcosa di più complesso però su oggetti del genere è abbastanza raro perché sono progettati bene
OK! 😻😻😻 miao miao FRRRR, FRRRR FRRRR...miao👍👍👍👍👍!
Ciao Nonno Beppe e buon weekend
Ciao Pier top come sempre, le clips non sono né comode né sicure come abbiamo visto. Una barretta metallica e un paio di viti filettate sul dissipatore non hanno rivali
Il sistema a clip può risultare comodo in prima battuta, ma può nascondere delle insidie come in questo caso
Caspita, quasi 2.000 euro di alimentatore. Mica noccioline. Comunque sei sempre bravissimo.
Grazie, si il costo è elevato, ma posso confermare che sono ottimi prodotti. Io uso delle versioni simili sempre di TTi e li trovo molto precisi silenziosi e robusti
@@PierAisaBravo come sempre. Anche io uso un alimentatore della stessa marca ma modello differente. Confermo l'affidabilità, la qualità ed ahimè anche il costo...😂 Buona domenica.
Anche sul mio canale si è visto spesso il modello cpx200, che è il fratello minore con 35 volt 10 A duale
Pier Aisa
ci sono alcune cose che non condivido/non capisco.
6:19 visto che la tensione é alternata non darei per scontato che le tensioni siano in fase e percui la somma non vettoriale sia zero. per verificare il corto sul alimentatore non avrei misurato prima della resistenza 22 Ohm ma dopo, ai morsetti del alimentatore.
19:50 hai collegate le lampadine in serie all'alimentatore. L'alimentatore é spento. Perché si accendono le lampadine? Anche eventuali condensatori antiradiodisturbo che non vengono separati dalla rete con l'interuttore non comportano una corrente sufficente ad far illuminare bene le lampadine.
23:22 Eviterei quel braccialetto penzolante e meglio anche l'orologio al polso. Possono fare bei cortocircuiti.
24:50 Visto l'apurata poca qualitá delle clip che tengono i semiconduttori sui dissipatori gli avrei sostituito tutti. Considerando il prezzo del alimentatore (quasi 2000€) vale la spesa ( ca 1,3€ al pezzo) delle clip sostitute per sicurezza.
Senó bel video e buona spiegazione della ricerca guasto.
Ciao Uwe
Grazie per il commento, interessante come sempre per avere un po' di discussione tecnica. Rispetto ai tuoi punti.
1- Nella teoria bisognerebbe considerare le grandezze vettoriali, ma in questo caso sono valori talmente simili, misurati nei due punti, che praticamente l'effetto dello sfasamento è trascurabile, anche perchè stiamo ipotizzando un corto, come poi abbiamo verificato. Quello che conta con un assorbimento così grande è la caccia del corto circuito
2-L'interruttore di ON interviene a valle dei filtri EMI, del ponte a diodi e delle capacità di livellamento e quindi quando è in OFF, il corto circuito è sempre presente, perchè si trova a monte
3-Corretto, spesso me ne dimentico
4-Le clip a distinta orginali sono delle MAX 03H e 01H e invece ho trovato queste alternative low cost montate sui dissipatori.
@@PierAisa
2) Non conoscendo il circuito non si poteva dire.
Con questa spiegazione é chiaro che le lampadine si accendono.
Grazie Ciao Uwe
@@uwesed Ciao Uwe, proprio così, a priori sembra una cosa un po' insolita... ci si immaginerebbe di avere l'interruttore a monte anche del filtro EMI, ma in questo caso è stato scelto di interrompere la parte di generazione della tensione HT rispetto alle schede di switching. Secondo me questo è stato fatto per mantenere attiva la parte dì controllo da remoto con la generazione della bassa tensione, per permettere la comunicazione con lo strumento da porte Ethernet, USB, RS-232, GPIB anche quando l'interruttore di accensione è sulla posizione di off
Dai... le riparazioni che tutti sognano...
Quando va così liscia... è veramente un sogno
Come al solito Pier anche da una riparazione semplice ne fai un video estremamente interessante e istruttivo....
Sei inarrivabile!!!!
Grazie, le riparazioni sono ottime occasioni per studiare dei progetti a cui hanno pensato molte persone. Buona domenica!
Cari vecchi alimentatori a trasformatore!
riparare qualcosa di guasto da sempre una certa euforia
Eh già forse dal video lo si capisce, ma chi lo ha provato, lo può capire. molto bene...
Ah ma non sono il solo a fare il servizio fotografico quando smonto la roba 😅
Io filmo pure mentre smonto le cose
@@ilguerrieroxl2608anche perché a fare le foto poi te ne manca sempre una 😂
@@Alberto_Alletto così spiego come e fatto e come lo hai smontato
Ecco il gufo in giallo 179 Fluke.
Non potevamo mica lasciarlo solo nel suo nido....
Ed abbiamo anche il gufetto Fluke 89IV...
immortale
ciao pier Ma basta con questi archi e questo fumo messo in anteprima del video! Sai uno come me potrebbe spaventarsi! abituato agli archi dei sezionatori delle stazioni AT a 380kV e sebbene li vedevo sempre da lontano, non ho spesso di averne paura! Non s se ha i mai assistito alla manovre di un sezionatore in una stazione AT altro che bobina di Tesla che a confronto è un giocattolo!
🤣🤣 puoi cominciare dal minuto ul1 del video. Ho assistito alle aperture e chiusure dei sezionatori in Alta velocità... bellissime
poi non dire che non ti seguo anche se non sono un patrion
Grazie fedelissimo... oramai sono anni!!
Grazie Pier.