Ciao volevo dirti che nel cartone di Heidi in 3d si scopre che la nonna di Heidi è viva ma ha perso la memoria e si fa chiamare alice di borgo, ma poi recupererà la memoria.
D'accordissimo con te. Vediamo il rispetto per la natura, per gli animali e l'amore per gli altri. È completamente diverso dagli altri cartoni animati, proprio perché non c'è violenza. Per la dolce Clara, Heidi è stata un bene. Le ha fatto compagnia e sempre gentile con lei. Questa è amicizia!
Fossi stata nei panni del nonno di Heidi, penso che anch’io sarei stata molto contraria a mandarla a scuola, per quanto al giorno d’oggi sarebbe un comportamento a mio avviso assurdo e dannoso per il bambino. All’epoca però le scuole non erano esattamente l’ambiente montessoriano adatto allo sviluppo infantile: gli insegnanti picchiavano i bambini, li umiliavano ripetutamente incitando il bullismo (cosa che in parte si vede anche nel cartone) e anche i cosiddetti ‘insegnamenti morali’ potevano non essere condivisi. C’è una puntata dove alla domanda “perché non vado a scuola?” Di Heidi il nonno risponde a grandi linee così:”Nella scuola ti insegnano a conoscere il mondo dai libri chiuso in una stanza, io invece voglio farti crescere libera e felice con la possibilità di osservare ed apprendere in prima persona”. Ripeto che ad oggi non è un ragionamento che può funzionare, ma considerando l’epoca, non lo condannerei del tutto
Io sono venuta a vivere sui monti svizzeri proprio perché Heidi è stato il mio ideale 😁😛 Ho visitato tutti i luoghi della storia (baita del nonno, casa di Peter, sentieri e pascoli) sono un incanto e, in luglio, pieni di porcini che i residenti non raccolgono perché non conoscono i funghi commestibili.
Il nonno era un personaggio molto ben caratterizzato, un personaggio con le sue convinzioni e anche il suo carattere, bellissima voce calda gli dà il suo doppiatore italiano. I paesani erano tutti un po' diffidenti bigotti e cattivelli. Heidi adorabile e con lei tutti si migliorano. Il nonno comunque molto bello e decisamente uomo alfa, bello e buono ...altro che vecchio dell' Alpe!
Molto interessante il background del nonno, sarebbe stato bello se avessero approfondito la sua storia con la madre di Tobia. Io mi sono sempre chiesta perché la nonna di Clara, avendo lei come unica nipote, non fosse rimasta a vivere con lei per non farla sentire sola, eppure viene presentata come una donna molto buona che tiete moltissimo alla nipote, allora perché la lascia nelle grinfie di quell'arpia?
@@alechianese01 in tal caso avrebbe potuto portare la nipote a vivere con lei nella sua villa di campagna, avrebbe giovato anche a Clara, povera creatura abbandonata da tutti 🥺
la signora Seseman aveva lo stesso problema di Heidi non sopportava la vita in Città. sia a causa dell'aria putrida dalla prima rivoluzione industriale sia a livello sociale a causa dei ritmi frenetici e delle rigide convenzioni sociali che si imponevano alle donne altolocate in città ( i Seseman non sono Nobili ma Borghesi arrichiti). SE prestate attenzione all'Ultimo episodio la signora seseman e suo figlio parlando del passato ricordano come il giovane papa di Clara fosse cresciuto spensierato in un contesto agricolo ( si parla della scorribanda in un pollaio con il fedele cane). questo sembra dirci che la famiglia Seseman viveva anche'essa in un contesto più umile e campagnolo e che solo inseguito al successo commerciale di Padre e Figlio la Famiglia si sia trasferita a Francoforte per curare i propri affari. ma nonostante tutto la signora Seseman non è riuscita ad abituarsi al nuovo ambiente ( probabilmente a causa della mancanza di confidenza dei cittadini di francoforte rsipetto alla Gente di Campagna dove tutti si conoscno e la vita è più semplice e allegra) rimanendo legata alla casa natale immersa nel verde.
@@alba1887 non poteva portare Clara in campagna con se dove magari non c'erano i medici o le medicine adeguate per curalra in caso di bisogno. Infatti se non mi ricordo male la paralisi di Clara era dovuto inizialmente ad un caso leggero di poliomelite che era stato agragvato della prematura scoparsa della Madre di Clara.
interessante il background del nonno. oltre la questione della Redenzione che è molto bella e importante viene contestualizzato il suo carattere burbero, asociale e le malelinque di paese . è significativo il fatto che da giovane il nonne fosse stato un esponente del famigerato mercenariato Svizzero di cui spesso eravano noi italiani a farne le spese. ricordarsi i mercenari svizzeri che combattevano per i francesi durante le varie Invasioni della Penisola. Ma nel caso del Nonno di Heidi il fatto che fosse aruolato a Napoli mi fa pensare che fosse al servizio dei Borboni e quindi potrebbe essere stato uno di quegli svizzero che combatterono contro Garibaldi durante la Spedizione dei Mille
Poro nonno nell anime si affeziona subito ad heidi, fin da quando le prepara il letto di paglia. Onestamente ho sempre visto la vita del nonno molto migliore di quella di quei bigotti paesani, i quali trovavano da criticare su tutto ("non viene neanche in chiesa".....monte-paese 4 ore ad andare 4 a tornare, lo dice il nonno quando il maestro gli va a chidere le prime volte di mandare heidi a scuola). La zia Date è quanto di piu meschino ci sia in tutta la serie. Mai nessuno ha empatizzato con la signorina Rottermaier e nessuno mai lo farà🤣
Bravissima. Racconto avvincente. Ho visto tutte le puntate della serie tv quando ero piccolo. In casa ho il romanzo e non l'ho mai letto per evitare possibili delusioni. Heidi mi piace ricordarla come era, quanto alla Signorina acidona, le ho sempre riconosciuto un fascino tutto suo... Grazie. ❤️💐❤️
Molto interessanti queste notizie: non avendo letto il libro non sapevo di questo passato burrascoso del nonno, che nell'anime è il personaggio più positivo e direi idealizzato, a prescindere dal suo iniziale essere burbero). Nelle versioni filmiche si parla di sue colpe del passato, a volte con versioni diverse come un litigio avuto col figlio che se ne era andato di casa con la famiglia e poi lui e la moglie erano morti in un incidente) , ma pensavo alla solita drammatizzazione hollywoodiana, invece sono ancora edulcorate rispetto al libro😅. Quanto a zia Dete: come ho scritto sotto un altro commento, il problema non è tanto che abbia portato la nipote a Francoforte ( a quei tempi era vincere un terno al lotto per una contadina che viveva nel duro ambiente di montagna, andare a vivere con tutte le comodità, l'istruzione dovendo solo far compagnia ad un'altra bambina), ma il modo e le motivazioni, infatti tratta la nipote come un pacco postale, prima lasciandola col nonno che ha una brutta fama, poi anche se sta bene lì la porta via con l'inganno, ma non per il suo bene, ma per fare bella figura coi suoi datori di lavoro, e poi si scorda totalmente della nipote senza assicurarsi che stia bene e sia trattata bene. La Rottenmaier del libro è decisamente peggio: quella dell'anime non si comporta bene lo stesso, si mostra a tratti insensibile e ottusa, ma almeno poi si redime e capiamo che in fondo vuole bene a Clara, seppur con i modi e la mentalità sbagliata ( del resto anche padre e nonna capiscono di aver lasciato troppo sola Clara): insomma nulla a che vedere con quel demonio che è la sua sosia inglese Miss Minchin😅.
Non avendo letto il libro, ho trovato molto interessante questo tuo approfondimento. Effettivamente credo che tutti si siano chiesti perché il Vecchio dell'Alpe fosse mal visto. Non ci avevo mai fatto caso che la zia fosse così cattiva da non andare neanche a trovare la nipotina. Mi pare che nella serie 3D più recente, la zia lavori a casa Sesemann e il padre di Clara discute con lei per adottare Heidi.
@@Iltempodeicartoni infatti. Io avevo visto per caso proprio quella puntata. Non comprendo il morivo di rendere tutto più edulcorato per le nuove generazioni. Credi che poi scappi anche la voglia di vedere come possa proseguire la storia. Nell'anime ci affezioniamo alla storia di Heidi, empatizziamo con lei, riuscendo a divertirci e a soffrire per lei.
nel video precedente che avevo realizzato su Heidi - lo trovi nel primo commento - ho raccontato anche la triste storia del dottore e il finale del romanzo.@@marcuz8624
@@Iltempodeicartoni- Vero. La Rottenmaier è molto meno disumana, Dete non è così terribile anche se nasconde le lettere di Heidi indirizzate al nonno, la nonna di Clara è una specie di Wonder Woman e del passato oscuro del vecchio dell'Alpe si sa abbastanza per ritenerlo colpevolo solo in minima parte.
Heidi è stato scritto nel 1880, e l ultimo re dei Borboni ci fu fino all unità d'Italia nel 1861, 20 anni prima della storia di Heidi. Quando il nonno di Heidi era giovane, circa 25 30 anni prima c'erano ancora i re borbonici.
9:04 1978 altro che novantotto. Io sono del 71 avevo sei anni e me lo ricordo bene il primo cartone animato giapponese all'epoca si chiamavano così e non anime come li chiamano ora
@@sunnyoltreilcuore6914 È vero! Però questo cambio di nome è stato stato fatto con lo scopo di mettere in evidenza lo spessore di questi lavori di animazione, da tanti, purtroppo, considerato inesistente. Per intenderci è un po' la differenza che c'è tra dire "quadro" e " roba colorata su una tela".
@@Sanzetta No è semplicemente che siamo esterofili e ci piacciono i termini stranieri. Chi è della mia generazione dice tranquillamente cartoni animati
6:22 vero motivo per cui ho rivalutato in positivo la Rottenmeier crescendo, per carità ha un bel carattere di M ma è "vittima" pure lei della zia Dete, fosse stata per lei Heidi sarebbe tornata subito dal nonno, che comunque ha le sue colpe, forse se non si fosse rifiutato di mandare Heidi a scuola forse Dete non avrebbe avuto motivo di agire in quel modo FORSE EH nel romanzo la zia ammette che li fregava solo che Heidi entrasse nelle grazie dei Seseman sperando di poterci guadagnare con l'eventuale morte di Clara, essendo di salute cagionevole (nell'anime non lo dice chiaramente ma possiamo pensare che la sua idea restasse quella) Per il resto, a me personalmente il romanzo non ha detto molto, c'era anche tutto un contesto religioso a cui non ero particolarmente interessato ma rimane un romanzo del suo tempo infondo, l'unica cosa effettivamente era interessante era il nonno di Heidi
Può anche essere vittima dello scherzetto della zia Dete ma questo non le dà diritto di trattare così una bambina, soprattutto dopo che il sig. Seseman l'ha accolta come una figlia e soprattutto dopo che Clara ha subito mostrato simpatia per Heidi, fin dal primo giorno. Pertanto, una buona istitutrice avrebbe trasformato lo "scherzetto" in una occasione di amicizia per Clara, cosa che la Rottenmeier non capirà mai.
@@Iltempodeicartoni Si hai ragione, rimane comunque un personaggio negativo, con la sua ottusità e cinismo fa comunque solo del male e sappiamo tutti com'è andata
La figura della Rottenmeier viene condannata dall'autrice. Infatti si prende una bella strigliata dal sig. Seseman. Quindi, non emerge dal libro (che risale al 1880) che lei sia una buona educatrice, non viene giustificata nei suoi metodi severi, anzi. Tutto ci fa comprendere che a essere in errore è lei, in quanto adulta, che fallisce nel suo compito di educatrice.
@@Iltempodeicartoni si questo lo so. intendevo dire che all'Epoca non esistevano corsi di formazioni per le governanti e i metodi educativi erano basiliari e non permettevano di affrontare probelmi più complessi. come la disabilità di Clara, il senso di alienazione di Heidi a Francoforte. L'educazione era incentrata solo sul rispetto delle regole e dell'Etichetta, sull'apprendimento di materie classiche ma con metodi didattici noiosi e a volte sterili di stimoli. Questi metodi purtoppo predevano smeplicemente l'uso della Punizione fisica come deterrente all'Infrangere le Regole. ci sono stati anche casi Eclatanti come l'educazione ricevuta dei Giovani Principi Ereditari: Rodolfo d'Asburgo e Umberto di Savoia educati da Precettori militari che amavano uasre il Frustino.
Beh, " il nonno scarica su Heidi il suo peso di essere asociale"..... Insomma: avrà pure commesso degli errori però la gente è pure cattiva a dire che se gli è morto il figlio è stato un castigo divino e altre cose . Te credo che uno poi diventa CD asociale.
Comunque tantissima gente è cresciuta insieme a questo cartone! Sarà una pietra miliare! Sono stati fatti anche dei film e degli spin off però secondo me la serie animata è la migliore di tutte con la mitica voce di Francesca guadagno che doppia appunto heidy
Guardo ancora volentieri Heidi nonostante siano trascorsi tanti anni. Anche il film del 2015 mi è piaciuto molto, è uno di quei film che mi piace guardare più di una volta, se mi capita. E dopo la serie e il film, volevo proprio leggere il romanzo. Grazie per questo video, apprezzo il tuo lavoro perché ti documenti prima di dare informazioni. Potrebbe sembrare normale, ma non tutti lo fanno, per cui apprezzo ancora di più. Posso farti soltanto un appunto sulla pronuncia dei nomi in tedesco, se accetti questa piccola rettifica. Riguardo il film del 2015, penso si ispiri palesemente alla serie animata, per l'aspetto dei personaggi. Ma aggiunge qualche riferimento in più al romanzo, perché vngono dati alcuni accenni sul passato del nonno, cioè viene citato l'omicidio che lui mi pare non confermi né smentisca, chiedendo semplicemente a Heidi di farsi una sua opinione. La Rottenmeier tratta Heidi come un'incapace, proprio come hai descritto tu, e mi pare sia più conforme alla tua descrizione del romanzo che a quella delle serie. Una versione di Heidi che proprio non mi piace è la serie in grafica digitale, non tanto per la realizzazione tecnica, quanto per l'aria di buonismo di cui hanno intriso tutti i personaggi, compresa la signorina Rottenmeier. Se nella vecchia serie è stata un po' smussata e resa più umana, nella serie digitale è stata proprio completamente modificata, riducendola ad una specie di tata un po' severa ma comprensiva. Preferisco decisamente la vecchia serie animata, più realistica e bilanciata.
Non avendo mai letto il libro, non so com'erano fatti i personaggi; per me il nonno, nella prima versione anime, non aveva un nome, mentre gliene danno uno nella serie recente in computer grafica. Dove, se è possibile, "aggiustano" anche Dete e la signorina Rottenmaier. Invece, quando ero piccola, non ho mai visto le puntate di redenzione della governante, per cui a me resta il ricordo di uno schiacciasassi in crinolina e merletti, sempre arrabbiata e sempre pronta a elargire punizioni. Era una specie di documentario ed ero abbastanza contenta che potessi rivedere sullo schermo quello che stavo vivendo. Fino a che ho sentito che quella del romanzo originale era ancora peggio. Possiedo solo una versione ridotta che si legge in pochi minuti, così è come non aver letto affatto. Nella versione recente in computer grafica, il vecchio dell'Alpe rivela di chiamarsi Ernst Maier, la signorina Rottenmaier rivela di chiamarsi Vera e di non essere nata a Francoforte ma in un paesino di montagna molto simile a Dorfli, il paese della famiglia di Heidi. E Tobias non era morto per mano del padre, ma per un incidente di cui Ernst si era preso la colpa: la costruzione del ponte del Diavolo e la caduta di Tobias nel baratro, a causa di un'asse instabile. E ci sono aggiunte di numerosi personaggi, compreso un professore privato che vessa Heidi talmente tanto da muovere a pietà perfino la Rottenmaier... Poi c'è la nonna di Clara, che nel vecchio anime era una nonnina dolce, mentre nel cartone in computer grafica è una specie di attrice di avanguardia. Ora mi rendo conto che molte cose le hanno inventate di sana pianta.
Io lo visto in tarda età (27-28 anni) tutto l"anime e ogni volta che vado in giro su per le montagne, mi immagino quanto sarebbe bello starsene lassù nei monti, proprio come Heidi, petar e il nonno di heidi, che a discapito di quello che e il suo carattere, se prepara la fonduta di formaggio non vedo l'ora di assaggiarla! Fortunati loro! Chissà se la rottenmeier alla fine e rimasta lassù in montagna oppure e tornata in città! 😂
Avevo letto anch'io delle molte differenze tra il romanzo e l'anime, e che quest'ultimo se da una parte ha reso alcuni personaggi più sfaccettati e a tutto tondo dall'altra ha anche attenuato il lato Dark e drammatico della storia. Mi piacerebbe recuperare il libro e i suoi sequel, in futuro.
Ciao🙋🙋🙋. Potresti fare un video dedicato a Orange Road sull'episodio 43? Dato che è un episodio un po' particolare ovvero in realtà doveva essere un OAV ma poi decisero di trasformarlo in un episodio.🙋🙋🙋👋👋
Conosco la storia perché ho letto il romanzo, che mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca. Interessante il fatto che in questo modo si comprenda meglio come faccia il nonno nell'anime ad essere così bravo a far fare la riabilitazione a Clara, dato che in guerra aveva assistito un suo commilitone rimasto invalido. Altro personaggio controverso però mi è parso Peter: il duro lavoro quotidiano (solo a contatto con le capre) e l'ignoranza lo rendono così selvaggio, asociale, che il Peter della Spyri parla pochissimo. Inoltre è lui a far cadere (volontariamente!) la sedia a rotelle in un burrone, credendo che così la sua rivale per l'amicizia di Heidi sia costretta a tornare in città. Poi scambia il signor Sesemann per un poliziotto arrivato per arrestarlo, e sarà felicissimo del mini-vitalizio che la nonna di Clara gli prometterà per tutta la vita (mi pare 10 centesimi), anche dopo la sua morte.
Peter fa cadere volontariamente la sedia a rotelle nella versione recente in computer grafica; nel vecchio anime, che era molto accurato, non credo che cambino la storia. La sedia rotta, inservibile e finita in pezzi in burrone è fondamentale per spronare Clara a farne a meno e a continuare a provare.
@@marcellaacone7085 Questo è vero, ma la situazione cambia totalmente a seconda che sia responsabile Clara oppure Peter. La versione in computer-grafica è pazzesca, pare quasi una soap opera, soprattutto per ciò che succede al nonno!^^'
@@SonokoKano-to1is- In effetti penso si siano fatti prendere un po' la mano con le invenzioni e le aggiunte e le licenze. Il peggio però è nella seconda stagione, con l'arrivo del fantomatico Rico, col suo improbabile accento francese ma la sua perfetta padronanza del tedesco (o vogliamo immaginare che il nonno e Heidi parlino francese?). Una storia che di per sé non leva e non mette e che rende la prima stagione una specie di capolavoro.
Molto interessante questo video. Io ricordo che i genitori di Heidi morirono durante un incendio e il nonno fu accusato di esserne il responsabile. Ora non so se viene detto nell'anime o in un film tv. Ma ricordo questa cosa. I romanzi da cui sono stati tratti gli anime andrebbero letti tutti.
Si vede bene che la zia Dete è una bella menefreghista ed, Heidi non prova niente per lei. Sarà anche una zia ma per Heidi è, e rimarrà una perfetta sconosciuta. Il nonno è burbero. Si intuisce che ha un oscuro passato, ma non è cattivo. L arrivo della bimba è per lui un'ottima occasione di redenzione. Trovo assurda la redenzione della Rottermeier, perché è chiarissimo che non ha speranze di cambiamento.
Complimenti bellissima analisi: anch'io sapevo del passato problematico del nonno grazie al romanzo. Vorrei spezzare una lancia a favore della zia Dete: definirla "cattiva" mi pare eccessivo: vero che non rispetta i desideri dei Heidi, ma alla fine le sue scelte si riveleranno quelle più giuste per la bambina delle alpi. Chiaramente sia il romanzo che la serie animata ci portano a simpatizzare per il nonno ed è sempre stato tra i miei personaggi preferiti, ma in molte occasioni ha veramente avuto torto in primis il non voler mandare la nipote a scuola e poi in tutte le versioni mi è sempre sembrato che veramente tratti la zia Dete a pesci in faccia senza nessun particolare motivo. Diamo e Cesare quel che è di Cesare: Dete si è presa cura di Heidi insieme alla madre per quattro anni e in tutto questo tempo il nonno non si è mai preoccupato di scendere dalla montagna e andare a vedere come stava la sua unica nipote. Heidi è e sarà sempre un capolavoro anche grazie a piccoli dettagli come questo; il nonno e la zia alla fine possiamo dire che nessuno dei due ha completamente ragione o completamente torto in quello che fa.
Ma proprio perché lei aveva tutte le ragioni per non apprezzare il Vecchio dell'Alpe, affidargliela dal suo punto di vista è ingiustificabile. Inoltre a Francoforte si disinteressa completamente della nipotina.
Anche io non ho mai letto il libro, quindi magari una risposta al mio quesito è lì. Quello che non mi sono mai spiegata è come sia possibile che il signor Sesemann e la nonna di Clara, personaggi dolcissimi, dotati di grande sensibilità e umanità, possano aver "abbandonato" Clara nelle mani della signorina Rottenmeier, pur potendone constatare di persona la sua eccessiva freddezza, severità e i suoi metodi evidentemente inadeguati.
È senza dubbio il cartone animato che darà il via alla nascita della Nippon Animation, per intenderci, quella che produrrà tante serie di successo come Anna dai capelli rossi, Marco o L'ape Maia. Ma tra tutte le serie trasmesse, continuo ad essere convinto che quella più interessante, ma che per motivi X, venne incredibilmente sottovalutata all'epoca del suo debutto televisivo, è quella di "Peline story". In tutta franchezza, la storia di Heidi alla fine vede un solo tema dominante, ossia, la perpetua nostalgia di una orfanella che viene strappata dai suoi monti... Il racconto di Peline, invece, oltre ad avere una trama ben più coinvolgente, malgrado a tratti sia snervante (perché all'arrivo in Francia, prima c'è la malattia della madre e poi all'arrivo nel paese paterno, non si rivela subito al nonno) affronta varie problematiche sociali, anticipando di almeno 40 anni, i tempi della discussione su questioni sindacali come ad esempio: il lavoro di fabbrica, dove emerge un evidente sfruttamento della mano d'opera, nonché quello minorile, gli infortuni, le condizioni degli operai, in particolare le case e gli alloggi, le notevoli disparità di classi, i passi avanti della medicina oculistica, l'avvento dell'elettricità e addirittura affronta (con delicatezza) importanti temi legati alle discriminazioni razziali! Insomma, avrebbe meritato maggior attenzione mediatica, ma forse si è preferita Heidi perché trattasi di una banale storiella meno complessa di Peline da analizzare!
c'è però da dire che l'atteggiamento del nonno nel non voler mandare a scuola la nipote era abbastanza comune negli ambienti rurali di fine 800 (periodo in cui è ambientato il romanzo). E' ovvio che con la nostra mentalità """"moderna"""" questo ci appaia inaccettabile, quasi crudele, ma dobbiamo anche un minimo calarci nella mentalità dell'epoca. E' la stessa cosa che succede nel film "via col vento" (passatemi il paragone). Nel film il concetto di schiavitù è completamente "accettato" e "normalizzato" da tutti (Rossella in primis) proprio perchè il film ritrae un periodo storico in cui la schiavitù era assolutamente normale e "accettata". Il fatto che adesso prima nel film ci sia un cartello che "ripudia" lo schiavismo, lo trovo semplicemente stupido e non necessario. Voglio dire ... non è che avevo bisogno del cartello per capire che lo schiavismo oggi è inaccettabile🤣 e spero che nessuno ne abbia bisogno 😆
Beh non era proprio la mentalità dell’epoca visto che tutti i bambini del villaggio a scuola ci vanno e il parroco va su alla baita proprio per chiedere al nonno di mandare la nipote a scuola. Al di là di quale fosse la mentalità, al nonno è stata presentata una opportunità e l’ha rifiutata.
in questo caso il probelma non è la metalità della specifica area Geografica in quanto le aree alpine di Religione Calvinista come la Svizzera di heidi sono sempre state all'Avanguardia su questo punto tanto che si parla di Paradosso Alpino dell'Istruzione". il problema è Generazionale in quanto il nonno di Heidi non considera l'istruzione importante perché magari nella sua epoca non l'ha avuta ( come la maggior parte dei nostri Bisnonni e Trisnonni) o se l'ha avuta ( famiglia ricca nel romanzo) l'ha data per scontata a causa di cattivi insegnanti o per altri motivi.
Madonna veramente! Io la odio la rottenmeyer!!! L'ho sempre odiata 😡 e infatti quando nonna seseman la rimanda a Francoforte e lei piange non riesco a provare compassione non ci riesco!
Grazie. Gli italiani di oggi trovano strani i tedeschi di fine 800. Tutti i personaggi vengono addolciti se il produttore vuol farne un successo di popolarità.
- una volta vidi un video in cui si parlava della rottermeier e trovai interessante come accomunasse l''ossessione di lei per clare come quelal di un gneitore troppo apprensivo , giustificando di fatto i lcomprotamento. Riguardo l'antipatia per heidi , si parlava di lei come il contraltare della donna. Infatti hiedi è una persona legata alla natura , di cui ne vede principalmente gli aspetti positivi mentre per una persoan creesciuta in città , è il contrario. Infatti mentre oggi siamo più ossesisonati dall'avere un contatto con la natura , all'epoca del romanzo vi era ancora il timore verso la natura , come le malattie , gli animali , gli strapiombi e mille altre cose , che nell'ambiente della città in cui la donna è cresciuta , non sono molto presenti. Infatti il fascino della città stava principalmente nella protezione che essa poteva offrire dalla natura (e dai briganti). Mi sembra si facesse anche un paragone con l'uccellino di clara che , pur avendo la possibilità di essere libero nella natura , preferisce ritornare nelal gabbia stretta ma sicura in cui era sempre vissuto , cosa che ricorda sia il comportamento della rottermeier che quello di clara con la sedia a rotelle in montagna. - La parte che comunque mi diede più fastidio dell'anime (non so se vi sia nel romanzo) è il menefreghismo di heidi quando il maggiordomo le ricordò i gatti che furono rimandati in strada e lei disse "adesso ho le mie capre , che me ne faccio di gatti" o una cosa del genere.
Può essere vero, il problema è che lei di mestiere fa l'istitutrice e sembra essersene completamente dimenticata... e non è che a fine '800 non esistessero istitutrici valide, empatiche e preparate...
Un po' strano quel commento sui gatti da parte di Heidi, ma immagino che, essendo una bambina piccola, si distragga moltissimo e perda facilmente interesse. Nella versione recente in computer grafica, la Rottenmaier confessa di non essere veramente nata in città, ma di aver cambiato nome quando ha lasciato il paesino di montagna dove è cresciuta, un posto molto simile a Dorfli, il paese della famiglia di Heidi. Suppongo che sia tutto inventato anche questo. ;-)
@@Iltempodeicartoni ma qui entrerebbe in gioco un odio personale. la rottenmeier è palesemente stizzita fin dall'inizio , quando , se non ricordo male , viene detto che la zia di heidi non aveva detto che la nipote fosse una montanara analfabeta. è infatti strano che per una ragazza di ricche origini si decida di prendere una dama di compagnia simile.
@@marcellaacone7085 veramente sono un maschio e che vuol dire quel "perda facilmente interesse"? Semplicemente mi ha dato fastidio quel commento. mi pare venisse detto una cosa del genere nel video ma non la ricordavo cmq , se non è presente nel romanzo originale la si può cosniderare una libertà artistica.
Anche io mi chiesi!!perché sta bambina fu abbandonata dalla zia..è poi anche Clara ok ..non camminava ma abbandonato in casa..non usciva..mai ...il padre ricco non fa nulla perché la figlia cammini
Epperò io vorrei spezzare una lancia per la Rottenmeyer. E vero, scarsa empatia ma con un compito enorme sulle spalle in quanto istitutrice. Deve occupati da zero di una ragazzina scodellatale quasi con truffa dalla zia di Heidi. E deve farlo sia perché Heidi un giorno debba badare a sé stessa (ritenendo che non tornerà mai inonyagns, dato che è stata "assunta" dai Seseman) ma anche perché il compito di Heidi avrebbe dovuto essere di fare da "dama di compagnia" (per così direi) di Clara e non poteva certo restare analfabeta in entrambe i casi. L'empatia, in linea generale poi, non era incentivata nelle istitutrici tanto che costei, o tata che fosse, doveva avere con sé del.laudano da somministrare ai bambini affidategli se questi non dormivano o facevano capricci. Una istitutrice che non avesse il laudano età considerata poco professionale. Che poi la Rottenmeyer abbia viziato o scoraggiato Clara chiudendola in camera, certamente non volge a suo favore come istitutrice, né il non essersi accorta dello stato di Heidi MA anche qui QUASI trovo una ragione, non una scusante: il ritenere una ragazza "strana" (modo alternativo per definire stupida o ritardata) che all'età di Heidi non fosse in grado di leggere o apprenderlo, capitava spesso specie verso i contadini ed i pastori. E ciò non toglie che senz'altro il sig. Sesemann che è spesso assente, ha avuto molta più attenzione verso la bambina di quanta non ne abbia avuta lei.
Per me è abbastanza fuori tema difendere la Rottenmeier solo perché si ha il ricordo del personaggio costruito nella serie animata (molto più positivo). E' l'autrice del romanzo che "condanna" la Rottenmeier facendola sparire dalla storia, esattamente come accade per la zia Dete che non si fa più vedere e sentire.
A mio avviso Heidi, come anche "Mary e il giardino dei misteri", sono l'espressione di una tendenza aberrante, che purtroppo ancora oggi non si è estinta: scaricare su bambine e ragazzine responsabilità del tutto inadatte che spetterebbero ai genitori. Ho perso il conto di quante mie amiche a l1 anni venivano regolarmente sfruttate e costrette come donne delle pulizie, baby-sitter, cuoche e aiuto compiti per fratellini/sorelline piu' piccole perché i genitori avevano altre cose da fare. 9:03 La mamma lavorare e seguire da sola la casa, Il papà farsi i fatti propri. Non sto dicendo che non si debba aiutare e collaborare, ma c'è una differenza tra collaborare ed essere sfruttati.
@@Iltempodeicartoni Io direi proprio di sì. Heidi viene " venduta" dalla zia Date come cura per L'infelicità di Clara, e invece Mary si sente in obbligo di stare vicino a Colin ha abbandonato dal padre.
@@Sanzettasia Colin che Clara sono figure positive per le protagoniste e diverranno amici sinceri. Sono altri i personaggi sfruttati: Sara, Anna (prima di essere adottata), Remi, Peline, Cosette. Heidi e Mery trovano perfino ricche famiglie che le manterranno. Nel caso di Heidi il sig. Seseman le garantirà una rendita e assicurerà alla bambina un futuro dopo la morte del nonno.
@@Iltempodeicartoni Colin a un certo punto inizia a pretendere che Mary passi con lui tutto il suo tempo, e questa pretesa sembra assolutamente giusta a tutti gli adulti della situazione. L'amicizia di Clara per Heidi è sincera, ma non è sana perché ad Heide non è stato possibile scegliere se volesse diventare sua amica, si è trovata lì e non ha avuto altra scelta, era stata letteralmente comprata per fare solo quello. Se Clara voleva parlare con lei Heidi era obbligata ad ascoltarla, non poteva rifiutare o avere una sua privacy. Infatti ricordo distintamente una scena nel cartone in cui la Rotthrnmeyer La obbliga a fare compagnia Clara nonostante lei volesse piangere per le sue montagne. Il problema comunque non sono Colin o Clara che, per la loro giovane età e i loro problemi di salute, hanno un egoismo giustificabile, Il problema sono gli adulti della situazione che non fanno nulla per far capire loro che questo egoismo è sbagliato, fino fino a quando virgola soprattutto nel caso di Heidi, non è troppo tardi
Nel caso di Mary mi pare di ricordare che è lei a voler conoscere Colin, che le era tenuto nascosto, lei inizialmente era libera di fare quello che voleva. Poi lui in effetti sviluppa un attaccamento perchè è sempre stato solo. C'è una mancanza da parte degli adulti, è vero, ma riguarda la solitudine di entrambi i bambini non di sfruttamento di Mary. Quanto ad Heidi in realtà all'epoca molte famiglie contadine e montanare ( la cui vitanin era così idilliaca come mostrato nell'anime, era una vita durissima) avrebbero fatto carte false per vedere sistemata una figlia in città in una casa signorile, con cibo, abiti, una stanza propria e persino istruzione, in cambio solo di far compagnia ad un'altra bambina. All'epoca molti bambini delle zone alpine venivano venduti come schiavi nelle fattorie della Germania ( come raccontato nel libro "I Bimbi di Svevia").
pratica piuttosto comune lo facevano anche qua da noi. vedasi il caso dei piccoli spazzacamino ticinesi che pulivano le Canne Fumarie delle case dei Patrizzi Milanesi
Tobias non era il nome del padre di Heidi? Nel cartone recente fatto al computer, il nonno si chiama Ernst Maier. Boh? Se d'altra parte il nome nel romanzo originale non c'è proprio, possono averlo inventato.
@@marcellaacone7085 Personalmente non ho letto il romanzo originale, ma ricordo bene questo nome specificato nei fumetti. Non mi stupirebbe se il nonno e il papà avessero avuto lo stesso nome infatti, se ti ricordi, il vero nome di Heidi era Adelaide che per l'appunto era anche il nome di sua madre, sorella della zia Dete...
@@lucabonfanti8706- Potremmo farne un'altra versione e chiamarlo con un altro nome... Bisognerebbe leggere la fonte originale, che magari manca del tutto di nomi e riferimenti geografici, a parte "le montagne" e Francoforte. Che Heidi portasse il nome della madre, lo ricordo in entrambe le versioni e questo mi suona molto come preso dal testo originale... ma non posso dirlo con certezza.
@@marcellaacone7085tutto ciò che ho raccontato nel video è preso dal testo originale. Tobias è il nome del padre, Adelaide della madre e del nonno non viene rivelato il nome.
Ma se invece del cartone vecchio fai i lati oscuri di Heidi 3D tiene pure una seconda stagione ed e molto più completo è anche un pochino più divertente della vecchia serie cosa mi faceva divertire comunque tipo quando il vecchio nonno va a comprare del pane e li probabilmente che vecchio mostra al villaggio che e cambiato
ma conosci la villa chiaruggi a nocera e nella zona di vicina napoli ti consiglio di visitarla e meravigliosa e dalle finestre se ti affacci senza saltare fuori ovviamente pare di stare a francoforte mi dirai allora ci sei gia stato pure tu si ma quando facevo le tue stesse narrazioni poi andando li tutto svani
Ti sei dimenticata di citare un altro punto oscuro della storia originale di Heidi che nell'anime non hanno messo: ovvero la cattiveria di Peter dovuta alla gelosia nei confronti dell'amicizia di Heidi con Clara, che arriva addirittura a distruggere di proposito la carrozzella di quest'ultima.
Mi sembra che l'episodio della sedia scagliata di proposito nel burrone ci sia in entrambe le versioni, sia questa classica sia quella recente in computer grafica; diciamo che è un momento fondamentale, perché svela il carattere di Peter (geloso di Heidi e irato con Clara che gliela ha "rubata") e perché la perdita della sedia a rotelle sprona Clara a farne a meno.
non è esatto , succede nel telefilm ma non nel cartone, in quest'ultimo Clara che ha appena imparato a camminare cerca di recuperare la sedia in un momento di insicurezza e scivola facendola finire (la sedia) in un burrone @@marcellaacone7085
lo trovi già sul canale a questo link, ho parlato molto delle differenze tra anime e romanzo ruclips.net/video/erdQihuczJw/видео.html&ab_channel=Iltempodeicartoni
Miss Minchin a mani basse! La Rottenmeier è una governante che rischia il licenziamento se non è tutto perfetto e Clara non sta al passo con gli studi; la Minchin è la padrona del collegio e rischia, al massimo, un po' di pubblicità negativa (e, nel caso, può dire che è la singola allieva ad essere una testa di legno, le altre ce la fanno benissimo!). Poi, la Rottenmeier è severa, sì, ma non dà mai punizioni immotivate e cerca, a suo modo, di fare il bene di Clara e anche di Heidi (ormai lei deve stare a Francoforte, quindi il solo modo che ha per vivere bene lì è adattarsi, e in fretta), mentre la Minchin si inkakkia e si vendica anche per torti involontari o presunti (pure per uno sguardo), si vede che invidia e disprezza quasi tutte le sue allieve (mica solo Sara), e non le frega nulla che imparino veramente le materie, l'educazione o i valori, ma che facciano una buona pubblicità alla sua scuola. In ultimo, non ricordo di avere mai visto la Rottenmeier alzare le mani su Clara o Heidi; la Minchin, invece, è pure violenta. Non parliamo poi del fatto che fa vivere Becky e Sara in una soffitta, le fa morire di fame e non le fa curare se si ammalano... e in tutto ciò si crede una benefattrice!
Io capisco la Rottermeier. Donna del suo tempo, a far da balia a una bambina viziata da una famiglia privilegiata. Almeno dal suo punto di vista di insegnante vecchio stampo, che si trova in una famiglia tutto sommato fuori dagli schemi. Capisco anche la zia e il nonno. Entrambi vengono da dove vengono, psicologicamente, ed entrambi sono figli della propria epoca. Oggi, come spettatori, e per come è stato scritto il romanzo e diretto l'anime, troviamo semplice schierarci dalla parte di Heidi. Ma nella vita reale dell'epoca, non avremmo trovato così fuori dal comune i comportamenti di questi adulti.
Non concordo. Non è una lettura moderna quella che fornisco nel video. E' la stessa autrice che condanna i comportamenti del nonno, della zia e della Rottenmeier. Per il primo, l'autrice costruisce un chiaro percorso di redenzione, per la seconda, la fa completamente sparire dalla storia (punita dunque dall'autrice), per la terza idem: dopo la ramanzina del sig. Seseman resta come istitutrice di Clara (che non è viziata, anzi è anche troppo buona per il problema che ha) ma sparisce dalla vita di Heidi.
Per vedere l'altro mio video HEIDI, STORIA RECENSIONE e CURIOSITA' ruclips.net/video/P-dYLbm3zt8/видео.htmlsi=ZIhE4OMbpMX9d467
Ciao volevo dirti che nel cartone di Heidi in 3d si scopre che la nonna di Heidi è viva ma ha perso la memoria e si fa chiamare alice di borgo, ma poi recupererà la memoria.
Heidi è sicuramente una delle trasposizioni più belle dei vari romanzi, cartone animato solare che appassionava veramente
D'accordissimo con te. Vediamo il rispetto per la natura, per gli animali e l'amore per gli altri. È completamente diverso dagli altri cartoni animati, proprio perché non c'è violenza. Per la dolce Clara, Heidi è stata un bene. Le ha fatto compagnia e sempre gentile con lei. Questa è amicizia!
La Rottermeier con i pantaloni era mitica! Anch'io preferisco l'anime, che rimane un gioiello! Grazie per approfondimento!❤
E quando cade e si toglie le scarpe e si buca le calze e poi il nonno si scusa per le bambine che si erano messe a ridere 😆
Fossi stata nei panni del nonno di Heidi, penso che anch’io sarei stata molto contraria a mandarla a scuola, per quanto al giorno d’oggi sarebbe un comportamento a mio avviso assurdo e dannoso per il bambino. All’epoca però le scuole non erano esattamente l’ambiente montessoriano adatto allo sviluppo infantile: gli insegnanti picchiavano i bambini, li umiliavano ripetutamente incitando il bullismo (cosa che in parte si vede anche nel cartone) e anche i cosiddetti ‘insegnamenti morali’ potevano non essere condivisi. C’è una puntata dove alla domanda “perché non vado a scuola?” Di Heidi il nonno risponde a grandi linee così:”Nella scuola ti insegnano a conoscere il mondo dai libri chiuso in una stanza, io invece voglio farti crescere libera e felice con la possibilità di osservare ed apprendere in prima persona”. Ripeto che ad oggi non è un ragionamento che può funzionare, ma considerando l’epoca, non lo condannerei del tutto
Io sono venuta a vivere sui monti svizzeri proprio perché Heidi è stato il mio ideale 😁😛 Ho visitato tutti i luoghi della storia (baita del nonno, casa di Peter, sentieri e pascoli) sono un incanto e, in luglio, pieni di porcini che i residenti non raccolgono perché non conoscono i funghi commestibili.
Il nonno era un personaggio molto ben caratterizzato, un personaggio con le sue convinzioni e anche il suo carattere, bellissima voce calda gli dà il suo doppiatore italiano. I paesani erano tutti un po' diffidenti bigotti e cattivelli. Heidi adorabile e con lei tutti si migliorano. Il nonno comunque molto bello e decisamente uomo alfa, bello e buono ...altro che vecchio dell' Alpe!
Molto interessante il background del nonno, sarebbe stato bello se avessero approfondito la sua storia con la madre di Tobia. Io mi sono sempre chiesta perché la nonna di Clara, avendo lei come unica nipote, non fosse rimasta a vivere con lei per non farla sentire sola, eppure viene presentata come una donna molto buona che tiete moltissimo alla nipote, allora perché la lascia nelle grinfie di quell'arpia?
Perché l'aria di città le faceva male essendo anziana e piena di acciacchi. Povera Clara sfortunata anche con la sua famiglia
Perché i soldi....la vita da ricca signora per cazzi suoi, l età un po avanzata......un po va bene, la nipotina, l amichetta ma poi ciaone
@@alechianese01 in tal caso avrebbe potuto portare la nipote a vivere con lei nella sua villa di campagna, avrebbe giovato anche a Clara, povera creatura abbandonata da tutti 🥺
la signora Seseman aveva lo stesso problema di Heidi non sopportava la vita in Città. sia a causa dell'aria putrida dalla prima rivoluzione industriale sia a livello sociale a causa dei ritmi frenetici e delle rigide convenzioni sociali che si imponevano alle donne altolocate in città ( i Seseman non sono Nobili ma Borghesi arrichiti). SE prestate attenzione all'Ultimo episodio la signora seseman e suo figlio parlando del passato ricordano come il giovane papa di Clara fosse cresciuto spensierato in un contesto agricolo ( si parla della scorribanda in un pollaio con il fedele cane). questo sembra dirci che la famiglia Seseman viveva anche'essa in un contesto più umile e campagnolo e che solo inseguito al successo commerciale di Padre e Figlio la Famiglia si sia trasferita a Francoforte per curare i propri affari. ma nonostante tutto la signora Seseman non è riuscita ad abituarsi al nuovo ambiente ( probabilmente a causa della mancanza di confidenza dei cittadini di francoforte rsipetto alla Gente di Campagna dove tutti si conoscno e la vita è più semplice e allegra) rimanendo legata alla casa natale immersa nel verde.
@@alba1887 non poteva portare Clara in campagna con se dove magari non c'erano i medici o le medicine adeguate per curalra in caso di bisogno. Infatti se non mi ricordo male la paralisi di Clara era dovuto inizialmente ad un caso leggero di poliomelite che era stato agragvato della prematura scoparsa della Madre di Clara.
interessante il background del nonno. oltre la questione della Redenzione che è molto bella e importante viene contestualizzato il suo carattere burbero, asociale e le malelinque di paese . è significativo il fatto che da giovane il nonne fosse stato un esponente del famigerato mercenariato Svizzero di cui spesso eravano noi italiani a farne le spese. ricordarsi i mercenari svizzeri che combattevano per i francesi durante le varie Invasioni della Penisola. Ma nel caso del Nonno di Heidi il fatto che fosse aruolato a Napoli mi fa pensare che fosse al servizio dei Borboni e quindi potrebbe essere stato uno di quegli svizzero che combatterono contro Garibaldi durante la Spedizione dei Mille
Poro nonno nell anime si affeziona subito ad heidi, fin da quando le prepara il letto di paglia. Onestamente ho sempre visto la vita del nonno molto migliore di quella di quei bigotti paesani, i quali trovavano da criticare su tutto ("non viene neanche in chiesa".....monte-paese 4 ore ad andare 4 a tornare, lo dice il nonno quando il maestro gli va a chidere le prime volte di mandare heidi a scuola). La zia Date è quanto di piu meschino ci sia in tutta la serie. Mai nessuno ha empatizzato con la signorina Rottermaier e nessuno mai lo farà🤣
Io sto guardando la serie in DVD ed è la mia preferita io amo molto i monti e quindi mi sento come lei. Grazie mille per questo video. 😊
Bravissima. Racconto avvincente. Ho visto tutte le puntate della serie tv quando ero piccolo. In casa ho il romanzo e non l'ho mai letto per evitare possibili delusioni.
Heidi mi piace ricordarla come era, quanto alla Signorina acidona, le ho sempre riconosciuto un fascino tutto suo...
Grazie. ❤️💐❤️
A me è piaciuto tanto e, se ti piace il cartone, ti invito a leggerlo 🙂cartone é molto simile al libro, non mi ha affatto deluso, anzi!
@@chiaramatteu7163 Grazie per il consiglio. Lo farò. ❤️💐❤️
Caspita!!! Non conoscevo questa parte, ti ringrazio tanto
Complimenti davvero vivissimi !!!eccellente spiegazione Grazie davvero nn sapevo Complimentioni!!!!!❤❤❤❤❤❤❤voce splendida!!!!
Molto interessanti queste notizie: non avendo letto il libro non sapevo di questo passato burrascoso del nonno, che nell'anime è il personaggio più positivo e direi idealizzato, a prescindere dal suo iniziale essere burbero). Nelle versioni filmiche si parla di sue colpe del passato, a volte con versioni diverse come un litigio avuto col figlio che se ne era andato di casa con la famiglia e poi lui e la moglie erano morti in un incidente) , ma pensavo alla solita drammatizzazione hollywoodiana, invece sono ancora edulcorate rispetto al libro😅.
Quanto a zia Dete: come ho scritto sotto un altro commento, il problema non è tanto che abbia portato la nipote a Francoforte ( a quei tempi era vincere un terno al lotto per una contadina che viveva nel duro ambiente di montagna, andare a vivere con tutte le comodità, l'istruzione dovendo solo far compagnia ad un'altra bambina), ma il modo e le motivazioni, infatti tratta la nipote come un pacco postale, prima lasciandola col nonno che ha una brutta fama, poi anche se sta bene lì la porta via con l'inganno, ma non per il suo bene, ma per fare bella figura coi suoi datori di lavoro, e poi si scorda totalmente della nipote senza assicurarsi che stia bene e sia trattata bene.
La Rottenmaier del libro è decisamente peggio: quella dell'anime non si comporta bene lo stesso, si mostra a tratti insensibile e ottusa, ma almeno poi si redime e capiamo che in fondo vuole bene a Clara, seppur con i modi e la mentalità sbagliata ( del resto anche padre e nonna capiscono di aver lasciato troppo sola Clara): insomma nulla a che vedere con quel demonio che è la sua sosia inglese Miss Minchin😅.
Grazie! Sempre molto interessanti i tuoi video! Complimenti! 😘
Non avendo letto il libro, ho trovato molto interessante questo tuo approfondimento.
Effettivamente credo che tutti si siano chiesti perché il Vecchio dell'Alpe fosse mal visto.
Non ci avevo mai fatto caso che la zia fosse così cattiva da non andare neanche a trovare la nipotina.
Mi pare che nella serie 3D più recente, la zia lavori a casa Sesemann e il padre di Clara discute con lei per adottare Heidi.
La serie 3D ha edulcorato ancora di più la storia, ma per me quella sempreverde è la classica, della Nippon Animation.
@@Iltempodeicartoni infatti. Io avevo visto per caso proprio quella puntata.
Non comprendo il morivo di rendere tutto più edulcorato per le nuove generazioni.
Credi che poi scappi anche la voglia di vedere come possa proseguire la storia.
Nell'anime ci affezioniamo alla storia di Heidi, empatizziamo con lei, riuscendo a divertirci e a soffrire per lei.
nel video precedente che avevo realizzato su Heidi - lo trovi nel primo commento - ho raccontato anche la triste storia del dottore e il finale del romanzo.@@marcuz8624
@@Iltempodeicartoni lo riguarderò più che volentieri.
@@Iltempodeicartoni- Vero. La Rottenmaier è molto meno disumana, Dete non è così terribile anche se nasconde le lettere di Heidi indirizzate al nonno, la nonna di Clara è una specie di Wonder Woman e del passato oscuro del vecchio dell'Alpe si sa abbastanza per ritenerlo colpevolo solo in minima parte.
Il nonno che si arruola a Napoli. Significa che siamo all'epoca dei Re borbonici quando la guardia svizzera era ancora in auge a Napoli. Interessante.
Heidi è stato scritto nel 1880, e l ultimo re dei Borboni ci fu fino all unità d'Italia nel 1861, 20 anni prima della storia di Heidi. Quando il nonno di Heidi era giovane, circa 25 30 anni prima c'erano ancora i re borbonici.
@@istnofret363 infatti parla di quando il nonno era giovane!! Quindi negli anni '40 o '50!
Sì, ma dell'800..... @@Funny-lp9cc
Ottobre 1998,ore 15,50 si mollavano ogni attività...il canale sintonizzato era rai 1...iniziava Heidi...e questo ogni giorno per 54 giorni...
9:04 1978 altro che novantotto. Io sono del 71 avevo sei anni e me lo ricordo bene il primo cartone animato giapponese all'epoca si chiamavano così e non anime come li chiamano ora
@@sunnyoltreilcuore6914
È vero! Però questo cambio di nome è stato stato fatto con lo scopo di mettere in evidenza lo spessore di questi lavori di animazione, da tanti, purtroppo, considerato inesistente. Per intenderci è un po' la differenza che c'è tra dire "quadro" e " roba colorata su una tela".
@@sunnyoltreilcuore6914 Anch'io son del 71 e l ho visto nel 78
@@Sanzetta No è semplicemente che siamo esterofili e ci piacciono i termini stranieri. Chi è della mia generazione dice tranquillamente cartoni animati
@@istnofret363
Ognuno è libero di avere la propria interpretazione, io personalmente ho dato questa:)
6:22 vero motivo per cui ho rivalutato in positivo la Rottenmeier crescendo, per carità ha un bel carattere di M ma è "vittima" pure lei della zia Dete, fosse stata per lei Heidi sarebbe tornata subito dal nonno, che comunque ha le sue colpe, forse se non si fosse rifiutato di mandare Heidi a scuola forse Dete non avrebbe avuto motivo di agire in quel modo FORSE EH nel romanzo la zia ammette che li fregava solo che Heidi entrasse nelle grazie dei Seseman sperando di poterci guadagnare con l'eventuale morte di Clara, essendo di salute cagionevole (nell'anime non lo dice chiaramente ma possiamo pensare che la sua idea restasse quella)
Per il resto, a me personalmente il romanzo non ha detto molto, c'era anche tutto un contesto religioso a cui non ero particolarmente interessato ma rimane un romanzo del suo tempo infondo, l'unica cosa effettivamente era interessante era il nonno di Heidi
Può anche essere vittima dello scherzetto della zia Dete ma questo non le dà diritto di trattare così una bambina, soprattutto dopo che il sig. Seseman l'ha accolta come una figlia e soprattutto dopo che Clara ha subito mostrato simpatia per Heidi, fin dal primo giorno. Pertanto, una buona istitutrice avrebbe trasformato lo "scherzetto" in una occasione di amicizia per Clara, cosa che la Rottenmeier non capirà mai.
@@Iltempodeicartoni Si hai ragione, rimane comunque un personaggio negativo, con la sua ottusità e cinismo fa comunque solo del male e sappiamo tutti com'è andata
@@Iltempodeicartoni purtroppo all'epoca il termine buona educatrice sopratutto in Germania sognifacva una cosa solo: Severità niet'altro.
La figura della Rottenmeier viene condannata dall'autrice. Infatti si prende una bella strigliata dal sig. Seseman. Quindi, non emerge dal libro (che risale al 1880) che lei sia una buona educatrice, non viene giustificata nei suoi metodi severi, anzi. Tutto ci fa comprendere che a essere in errore è lei, in quanto adulta, che fallisce nel suo compito di educatrice.
@@Iltempodeicartoni si questo lo so. intendevo dire che all'Epoca non esistevano corsi di formazioni per le governanti e i metodi educativi erano basiliari e non permettevano di affrontare probelmi più complessi. come la disabilità di Clara, il senso di alienazione di Heidi a Francoforte. L'educazione era incentrata solo sul rispetto delle regole e dell'Etichetta, sull'apprendimento di materie classiche ma con metodi didattici noiosi e a volte sterili di stimoli. Questi metodi purtoppo predevano smeplicemente l'uso della Punizione fisica come deterrente all'Infrangere le Regole. ci sono stati anche casi Eclatanti come l'educazione ricevuta dei Giovani Principi Ereditari: Rodolfo d'Asburgo e Umberto di Savoia educati da Precettori militari che amavano uasre il Frustino.
Beh, " il nonno scarica su Heidi il suo peso di essere asociale"..... Insomma: avrà pure commesso degli errori però la gente è pure cattiva a dire che se gli è morto il figlio è stato un castigo divino e altre cose . Te credo che uno poi diventa CD asociale.
Comunque tantissima gente è cresciuta insieme a questo cartone! Sarà una pietra miliare! Sono stati fatti anche dei film e degli spin off però secondo me la serie animata è la migliore di tutte con la mitica voce di Francesca guadagno che doppia appunto heidy
Guardo ancora volentieri Heidi nonostante siano trascorsi tanti anni. Anche il film del 2015 mi è piaciuto molto, è uno di quei film che mi piace guardare più di una volta, se mi capita.
E dopo la serie e il film, volevo proprio leggere il romanzo. Grazie per questo video, apprezzo il tuo lavoro perché ti documenti prima di dare informazioni. Potrebbe sembrare normale, ma non tutti lo fanno, per cui apprezzo ancora di più.
Posso farti soltanto un appunto sulla pronuncia dei nomi in tedesco, se accetti questa piccola rettifica.
Riguardo il film del 2015, penso si ispiri palesemente alla serie animata, per l'aspetto dei personaggi. Ma aggiunge qualche riferimento in più al romanzo, perché vngono dati alcuni accenni sul passato del nonno, cioè viene citato l'omicidio che lui mi pare non confermi né smentisca, chiedendo semplicemente a Heidi di farsi una sua opinione. La Rottenmeier tratta Heidi come un'incapace, proprio come hai descritto tu, e mi pare sia più conforme alla tua descrizione del romanzo che a quella delle serie.
Una versione di Heidi che proprio non mi piace è la serie in grafica digitale, non tanto per la realizzazione tecnica, quanto per l'aria di buonismo di cui hanno intriso tutti i personaggi, compresa la signorina Rottenmeier. Se nella vecchia serie è stata un po' smussata e resa più umana, nella serie digitale è stata proprio completamente modificata, riducendola ad una specie di tata un po' severa ma comprensiva.
Preferisco decisamente la vecchia serie animata, più realistica e bilanciata.
Queste notizie non le sapevo hai fatto bene a a rivelarlo!!!!¡😊😊😊
Non avendo mai letto il libro, non so com'erano fatti i personaggi; per me il nonno, nella prima versione anime, non aveva un nome, mentre gliene danno uno nella serie recente in computer grafica. Dove, se è possibile, "aggiustano" anche Dete e la signorina Rottenmaier. Invece, quando ero piccola, non ho mai visto le puntate di redenzione della governante, per cui a me resta il ricordo di uno schiacciasassi in crinolina e merletti, sempre arrabbiata e sempre pronta a elargire punizioni. Era una specie di documentario ed ero abbastanza contenta che potessi rivedere sullo schermo quello che stavo vivendo. Fino a che ho sentito che quella del romanzo originale era ancora peggio. Possiedo solo una versione ridotta che si legge in pochi minuti, così è come non aver letto affatto.
Nella versione recente in computer grafica, il vecchio dell'Alpe rivela di chiamarsi Ernst Maier, la signorina Rottenmaier rivela di chiamarsi Vera e di non essere nata a Francoforte ma in un paesino di montagna molto simile a Dorfli, il paese della famiglia di Heidi. E Tobias non era morto per mano del padre, ma per un incidente di cui Ernst si era preso la colpa: la costruzione del ponte del Diavolo e la caduta di Tobias nel baratro, a causa di un'asse instabile. E ci sono aggiunte di numerosi personaggi, compreso un professore privato che vessa Heidi talmente tanto da muovere a pietà perfino la Rottenmaier... Poi c'è la nonna di Clara, che nel vecchio anime era una nonnina dolce, mentre nel cartone in computer grafica è una specie di attrice di avanguardia. Ora mi rendo conto che molte cose le hanno inventate di sana pianta.
è vero: nel libro Tobias figlio (padre di Heidi) muore in un incidente sul lavoro e la moglie (Adelaide) di crepacuore perciò
Grazie di questa storia o adorato questo cartone bellissimo anche perché Haidi riesce a arrivare al cuore del nonno ❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Molto interessante, grazie!!
Grazie, molto interessante!
Molto interessante brava 😊
Io lo visto in tarda età (27-28 anni) tutto l"anime e ogni volta che vado in giro su per le montagne, mi immagino quanto sarebbe bello starsene lassù nei monti, proprio come Heidi, petar e il nonno di heidi, che a discapito di quello che e il suo carattere, se prepara la fonduta di formaggio non vedo l'ora di assaggiarla! Fortunati loro!
Chissà se la rottenmeier alla fine e rimasta lassù in montagna oppure e tornata in città! 😂
no no lei torna in città figurarsi... nel romanzo originale invece è il dottore che si stabilisce lì.
Avevo letto anch'io delle molte differenze tra il romanzo e l'anime, e che quest'ultimo se da una parte ha reso alcuni personaggi più sfaccettati e a tutto tondo dall'altra ha anche attenuato il lato Dark e drammatico della storia. Mi piacerebbe recuperare il libro e i suoi sequel, in futuro.
Guardavo Heidi ai tempi dell’università, è stato una sorta di portafortuna che mi ha fatto laureare subito 😂
Adoro❤
Molto interessante 😊
Tutte queste informazioni sono molto interessanti.
Ciao🙋🙋🙋. Potresti fare un video dedicato a Orange Road sull'episodio 43? Dato che è un episodio un po' particolare ovvero in realtà doveva essere un OAV ma poi decisero di trasformarlo in un episodio.🙋🙋🙋👋👋
Bravaaaaaaaaaaaaa🎉
👏👏👏
❤🌹
Magari si scoprira che Peter portava la Maria ad Heidi ,per questo le caprette fanno ciao e gli sorridono I monti...(dai tanto per fare na risata) 😉
no dai la zia era allucinante, ricordo di avere sperato si perdesse su per la montagna...che beh è sparita lol quindi in un certo senso è successo u.u
Conosco la storia perché ho letto il romanzo, che mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca. Interessante il fatto che in questo modo si comprenda meglio come faccia il nonno nell'anime ad essere così bravo a far fare la riabilitazione a Clara, dato che in guerra aveva assistito un suo commilitone rimasto invalido.
Altro personaggio controverso però mi è parso Peter: il duro lavoro quotidiano (solo a contatto con le capre) e l'ignoranza lo rendono così selvaggio, asociale, che il Peter della Spyri parla pochissimo. Inoltre è lui a far cadere (volontariamente!) la sedia a rotelle in un burrone, credendo che così la sua rivale per l'amicizia di Heidi sia costretta a tornare in città. Poi scambia il signor Sesemann per un poliziotto arrivato per arrestarlo, e sarà felicissimo del mini-vitalizio che la nonna di Clara gli prometterà per tutta la vita (mi pare 10 centesimi), anche dopo la sua morte.
Il personaggio più stronzo di sempre
Hai rovinnato il mito del nonn0
Peter fa cadere volontariamente la sedia a rotelle nella versione recente in computer grafica; nel vecchio anime, che era molto accurato, non credo che cambino la storia. La sedia rotta, inservibile e finita in pezzi in burrone è fondamentale per spronare Clara a farne a meno e a continuare a provare.
@@marcellaacone7085 Questo è vero, ma la situazione cambia totalmente a seconda che sia responsabile Clara oppure Peter.
La versione in computer-grafica è pazzesca, pare quasi una soap opera, soprattutto per ciò che succede al nonno!^^'
@@SonokoKano-to1is- In effetti penso si siano fatti prendere un po' la mano con le invenzioni e le aggiunte e le licenze. Il peggio però è nella seconda stagione, con l'arrivo del fantomatico Rico, col suo improbabile accento francese ma la sua perfetta padronanza del tedesco (o vogliamo immaginare che il nonno e Heidi parlino francese?). Una storia che di per sé non leva e non mette e che rende la prima stagione una specie di capolavoro.
a pensare cosa ci siamo guardati da bambini.....😁😁😁😁
3:40-6:37-7:00: Perché ?
7:52: Ecco, questa è quello che bisogna fare quando una bambina come Heidi si sente a disagio. Uff
Molto interessante questo video. Io ricordo che i genitori di Heidi morirono durante un incendio e il nonno fu accusato di esserne il responsabile. Ora non so se viene detto nell'anime o in un film tv. Ma ricordo questa cosa. I romanzi da cui sono stati tratti gli anime andrebbero letti tutti.
Si vede bene che la zia Dete è una bella menefreghista ed, Heidi non prova niente per lei. Sarà anche una zia ma per Heidi è, e rimarrà una perfetta sconosciuta. Il nonno è burbero. Si intuisce che ha un oscuro passato, ma non è cattivo. L arrivo della bimba è per lui un'ottima occasione di redenzione. Trovo assurda la redenzione della Rottermeier, perché è chiarissimo che non ha speranze di cambiamento.
Complimenti bellissima analisi: anch'io sapevo del passato problematico del nonno grazie al romanzo.
Vorrei spezzare una lancia a favore della zia Dete: definirla "cattiva" mi pare eccessivo: vero che non rispetta i desideri dei Heidi, ma alla fine le sue scelte si riveleranno quelle più giuste per la bambina delle alpi.
Chiaramente sia il romanzo che la serie animata ci portano a simpatizzare per il nonno ed è sempre stato tra i miei personaggi preferiti, ma in molte occasioni ha veramente avuto torto in primis il non voler mandare la nipote a scuola e poi in tutte le versioni mi è sempre sembrato che veramente tratti la zia Dete a pesci in faccia senza nessun particolare motivo.
Diamo e Cesare quel che è di Cesare: Dete si è presa cura di Heidi insieme alla madre per quattro anni e in tutto questo tempo il nonno non si è mai preoccupato di scendere dalla montagna e andare a vedere come stava la sua unica nipote.
Heidi è e sarà sempre un capolavoro anche grazie a piccoli dettagli come questo; il nonno e la zia alla fine possiamo dire che nessuno dei due ha completamente ragione o completamente torto in quello che fa.
Non sai niente...
Ma proprio perché lei aveva tutte le ragioni per non apprezzare il Vecchio dell'Alpe, affidargliela dal suo punto di vista è ingiustificabile. Inoltre a Francoforte si disinteressa completamente della nipotina.
Anche io non ho mai letto il libro, quindi magari una risposta al mio quesito è lì. Quello che non mi sono mai spiegata è come sia possibile che il signor Sesemann e la nonna di Clara, personaggi dolcissimi, dotati di grande sensibilità e umanità, possano aver "abbandonato" Clara nelle mani della signorina Rottenmeier, pur potendone constatare di persona la sua eccessiva freddezza, severità e i suoi metodi evidentemente inadeguati.
Era un usanza di tutte le famiglie benestanti dell'epoca.
È senza dubbio il cartone animato che darà il via alla nascita della Nippon Animation, per intenderci, quella che produrrà tante serie di successo come Anna dai capelli rossi, Marco o L'ape Maia.
Ma tra tutte le serie trasmesse, continuo ad essere convinto che quella più interessante, ma che per motivi X, venne incredibilmente sottovalutata all'epoca del suo debutto televisivo, è quella di "Peline story".
In tutta franchezza, la storia di Heidi alla fine vede un solo tema dominante, ossia, la perpetua nostalgia di una orfanella che viene strappata dai suoi monti...
Il racconto di Peline, invece, oltre ad avere una trama ben più coinvolgente, malgrado a tratti sia snervante (perché all'arrivo in Francia, prima c'è la malattia della madre e poi all'arrivo nel paese paterno, non si rivela subito al nonno) affronta varie problematiche sociali, anticipando di almeno 40 anni, i tempi della discussione su questioni sindacali come ad esempio: il lavoro di fabbrica, dove emerge un evidente sfruttamento della mano d'opera, nonché quello minorile, gli infortuni, le condizioni degli operai, in particolare le case e gli alloggi, le notevoli disparità di classi, i passi avanti della medicina oculistica, l'avvento dell'elettricità e addirittura affronta (con delicatezza) importanti temi legati alle discriminazioni razziali!
Insomma, avrebbe meritato maggior attenzione mediatica, ma forse si è preferita Heidi perché trattasi di una banale storiella meno complessa di Peline da analizzare!
Trovi la mia recensione su Peline sempre su questo canale con le differenze tra anime e romanzo.
@@Iltempodeicartoni
Sì, l'ho vista e pure apprezzata...
A dire il vero era più un commento verso chi pensa che Heidi sia la migliore serie animata...
c'è però da dire che l'atteggiamento del nonno nel non voler mandare a scuola la nipote era abbastanza comune negli ambienti rurali di fine 800 (periodo in cui è ambientato il romanzo). E' ovvio che con la nostra mentalità """"moderna"""" questo ci appaia inaccettabile, quasi crudele, ma dobbiamo anche un minimo calarci nella mentalità dell'epoca. E' la stessa cosa che succede nel film "via col vento" (passatemi il paragone). Nel film il concetto di schiavitù è completamente "accettato" e "normalizzato" da tutti (Rossella in primis) proprio perchè il film ritrae un periodo storico in cui la schiavitù era assolutamente normale e "accettata". Il fatto che adesso prima nel film ci sia un cartello che "ripudia" lo schiavismo, lo trovo semplicemente stupido e non necessario. Voglio dire ... non è che avevo bisogno del cartello per capire che lo schiavismo oggi è inaccettabile🤣 e spero che nessuno ne abbia bisogno 😆
Beh non era proprio la mentalità dell’epoca visto che tutti i bambini del villaggio a scuola ci vanno e il parroco va su alla baita proprio per chiedere al nonno di mandare la nipote a scuola. Al di là di quale fosse la mentalità, al nonno è stata presentata una opportunità e l’ha rifiutata.
in questo caso il probelma non è la metalità della specifica area Geografica in quanto le aree alpine di Religione Calvinista come la Svizzera di heidi sono sempre state all'Avanguardia su questo punto tanto che si parla di Paradosso Alpino dell'Istruzione". il problema è Generazionale in quanto il nonno di Heidi non considera l'istruzione importante perché magari nella sua epoca non l'ha avuta ( come la maggior parte dei nostri Bisnonni e Trisnonni) o se l'ha avuta ( famiglia ricca nel romanzo) l'ha data per scontata a causa di cattivi insegnanti o per altri motivi.
Interessante.
Madonna veramente! Io la odio la rottenmeyer!!! L'ho sempre odiata 😡
e infatti quando nonna seseman la rimanda a Francoforte e lei piange non riesco a provare compassione non ci riesco!
Interessante
Grazie. Gli italiani di oggi trovano strani i tedeschi di fine 800. Tutti i personaggi vengono addolciti se il produttore vuol farne un successo di popolarità.
- una volta vidi un video in cui si parlava della rottermeier e trovai interessante come accomunasse l''ossessione di lei per clare come quelal di un gneitore troppo apprensivo , giustificando di fatto i lcomprotamento. Riguardo l'antipatia per heidi , si parlava di lei come il contraltare della donna. Infatti hiedi è una persona legata alla natura , di cui ne vede principalmente gli aspetti positivi mentre per una persoan creesciuta in città , è il contrario. Infatti mentre oggi siamo più ossesisonati dall'avere un contatto con la natura , all'epoca del romanzo vi era ancora il timore verso la natura , come le malattie , gli animali , gli strapiombi e mille altre cose , che nell'ambiente della città in cui la donna è cresciuta , non sono molto presenti. Infatti il fascino della città stava principalmente nella protezione che essa poteva offrire dalla natura (e dai briganti). Mi sembra si facesse anche un paragone con l'uccellino di clara che , pur avendo la possibilità di essere libero nella natura , preferisce ritornare nelal gabbia stretta ma sicura in cui era sempre vissuto , cosa che ricorda sia il comportamento della rottermeier che quello di clara con la sedia a rotelle in montagna.
- La parte che comunque mi diede più fastidio dell'anime (non so se vi sia nel romanzo) è il menefreghismo di heidi quando il maggiordomo le ricordò i gatti che furono rimandati in strada e lei disse "adesso ho le mie capre , che me ne faccio di gatti" o una cosa del genere.
Può essere vero, il problema è che lei di mestiere fa l'istitutrice e sembra essersene completamente dimenticata... e non è che a fine '800 non esistessero istitutrici valide, empatiche e preparate...
Un po' strano quel commento sui gatti da parte di Heidi, ma immagino che, essendo una bambina piccola, si distragga moltissimo e perda facilmente interesse.
Nella versione recente in computer grafica, la Rottenmaier confessa di non essere veramente nata in città, ma di aver cambiato nome quando ha lasciato il paesino di montagna dove è cresciuta, un posto molto simile a Dorfli, il paese della famiglia di Heidi. Suppongo che sia tutto inventato anche questo. ;-)
completamente reinventata la versione in computer grafica@@marcellaacone7085
@@Iltempodeicartoni ma qui entrerebbe in gioco un odio personale. la rottenmeier è palesemente stizzita fin dall'inizio , quando , se non ricordo male , viene detto che la zia di heidi non aveva detto che la nipote fosse una montanara analfabeta. è infatti strano che per una ragazza di ricche origini si decida di prendere una dama di compagnia simile.
@@marcellaacone7085 veramente sono un maschio e che vuol dire quel "perda facilmente interesse"? Semplicemente mi ha dato fastidio quel commento. mi pare venisse detto una cosa del genere nel video ma non la ricordavo cmq , se non è presente nel romanzo originale la si può cosniderare una libertà artistica.
ciao,a me di solito piace quando addolciscono gli aspetti oscuri anche se nascondere certe cose lo trovo un pò esagerato
Anche io mi chiesi!!perché sta bambina fu abbandonata dalla zia..è poi anche Clara ok ..non camminava ma abbandonato in casa..non usciva..mai ...il padre ricco non fa nulla perché la figlia cammini
Nei cartoni animati non c' erano queste storie Adesso è venuta la mania di demonizzare le fiabe con assurde frasi di psicologia contorte
Piu triste di Ciranda de Pedra
Io ho letto il libro infatti
Epperò io vorrei spezzare una lancia per la Rottenmeyer. E vero, scarsa empatia ma con un compito enorme sulle spalle in quanto istitutrice. Deve occupati da zero di una ragazzina scodellatale quasi con truffa dalla zia di Heidi. E deve farlo sia perché Heidi un giorno debba badare a sé stessa (ritenendo che non tornerà mai inonyagns, dato che è stata "assunta" dai Seseman) ma anche perché il compito di Heidi avrebbe dovuto essere di fare da "dama di compagnia" (per così direi) di Clara e non poteva certo restare analfabeta in entrambe i casi.
L'empatia, in linea generale poi, non era incentivata nelle istitutrici tanto che costei, o tata che fosse, doveva avere con sé del.laudano da somministrare ai bambini affidategli se questi non dormivano o facevano capricci. Una istitutrice che non avesse il laudano età considerata poco professionale.
Che poi la Rottenmeyer abbia viziato o scoraggiato Clara chiudendola in camera, certamente non volge a suo favore come istitutrice, né il non essersi accorta dello stato di Heidi MA anche qui QUASI trovo una ragione, non una scusante: il ritenere una ragazza "strana" (modo alternativo per definire stupida o ritardata) che all'età di Heidi non fosse in grado di leggere o apprenderlo, capitava spesso specie verso i contadini ed i pastori. E ciò non toglie che senz'altro il sig. Sesemann che è spesso assente, ha avuto molta più attenzione verso la bambina di quanta non ne abbia avuta lei.
Per me è abbastanza fuori tema difendere la Rottenmeier solo perché si ha il ricordo del personaggio costruito nella serie animata (molto più positivo). E' l'autrice del romanzo che "condanna" la Rottenmeier facendola sparire dalla storia, esattamente come accade per la zia Dete che non si fa più vedere e sentire.
A mio avviso Heidi, come anche "Mary e il giardino dei misteri", sono l'espressione di una tendenza aberrante, che purtroppo ancora oggi non si è estinta: scaricare su bambine e ragazzine responsabilità del tutto inadatte che spetterebbero ai genitori.
Ho perso il conto di quante mie amiche a l1 anni venivano regolarmente sfruttate e costrette come donne delle pulizie, baby-sitter, cuoche e aiuto compiti per fratellini/sorelline piu' piccole perché i genitori avevano altre cose da fare.
9:03 La mamma lavorare e seguire da sola la casa, Il papà farsi i fatti propri.
Non sto dicendo che non si debba aiutare e collaborare, ma c'è una differenza tra collaborare ed essere sfruttati.
Potrà essere anche vero ma nè Heidi nè Mery sono mai state sfruttate in tal senso.
@@Iltempodeicartoni
Io direi proprio di sì. Heidi viene " venduta" dalla zia Date come cura per L'infelicità di Clara, e invece Mary si sente in obbligo di stare vicino a Colin ha abbandonato dal padre.
@@Sanzettasia Colin che Clara sono figure positive per le protagoniste e diverranno amici sinceri. Sono altri i personaggi sfruttati: Sara, Anna (prima di essere adottata), Remi, Peline, Cosette. Heidi e Mery trovano perfino ricche famiglie che le manterranno. Nel caso di Heidi il sig. Seseman le garantirà una rendita e assicurerà alla bambina un futuro dopo la morte del nonno.
@@Iltempodeicartoni
Colin a un certo punto inizia a pretendere che Mary passi con lui tutto il suo tempo, e questa pretesa sembra assolutamente giusta a tutti gli adulti della situazione. L'amicizia di Clara per Heidi è sincera, ma non è sana perché ad Heide non è stato possibile scegliere se volesse diventare sua amica, si è trovata lì e non ha avuto altra scelta, era stata letteralmente comprata per fare solo quello. Se Clara voleva parlare con lei Heidi era obbligata ad ascoltarla, non poteva rifiutare o avere una sua privacy. Infatti ricordo distintamente una scena nel cartone in cui la Rotthrnmeyer La obbliga a fare compagnia Clara nonostante lei volesse piangere per le sue montagne.
Il problema comunque non sono Colin o Clara che, per la loro giovane età e i loro problemi di salute, hanno un egoismo giustificabile, Il problema sono gli adulti della situazione che non fanno nulla per far capire loro che questo egoismo è sbagliato, fino fino a quando virgola soprattutto nel caso di Heidi, non è troppo tardi
Nel caso di Mary mi pare di ricordare che è lei a voler conoscere Colin, che le era tenuto nascosto, lei inizialmente era libera di fare quello che voleva. Poi lui in effetti sviluppa un attaccamento perchè è sempre stato solo. C'è una mancanza da parte degli adulti, è vero, ma riguarda la solitudine di entrambi i bambini non di sfruttamento di Mary.
Quanto ad Heidi in realtà all'epoca molte famiglie contadine e montanare ( la cui vitanin era così idilliaca come mostrato nell'anime, era una vita durissima) avrebbero fatto carte false per vedere sistemata una figlia in città in una casa signorile, con cibo, abiti, una stanza propria e persino istruzione, in cambio solo di far compagnia ad un'altra bambina.
All'epoca molti bambini delle zone alpine venivano venduti come schiavi nelle fattorie della Germania ( come raccontato nel libro "I Bimbi di Svevia").
La zia praticamente la vende al padre di Clara.
pratica piuttosto comune lo facevano anche qua da noi. vedasi il caso dei piccoli spazzacamino ticinesi che pulivano le Canne Fumarie delle case dei Patrizzi Milanesi
@@marcostorico7032 vero. Pratica non del tutto scomparsa
@@marcostorico7032sulla storia degli spazzacamino trovi il mio video dedicato a Spicchi di cielo, sempre nella sezione playlist “anime e letteratura”.
Un'ansia le montagne...
Il tuo commento mette ansia...
@@AngelFire04 devono per forza piacermi le montagne?
però è anche vero che nei fumetti viene citato il nome del nonno: Tobias Hessen
Tobias non era il nome del padre di Heidi? Nel cartone recente fatto al computer, il nonno si chiama Ernst Maier. Boh? Se d'altra parte il nome nel romanzo originale non c'è proprio, possono averlo inventato.
@@marcellaacone7085 Personalmente non ho letto il romanzo originale, ma ricordo bene questo nome specificato nei fumetti. Non mi stupirebbe se il nonno e il papà avessero avuto lo stesso nome infatti, se ti ricordi, il vero nome di Heidi era Adelaide che per l'appunto era anche il nome di sua madre, sorella della zia Dete...
@@lucabonfanti8706- Potremmo farne un'altra versione e chiamarlo con un altro nome... Bisognerebbe leggere la fonte originale, che magari manca del tutto di nomi e riferimenti geografici, a parte "le montagne" e Francoforte.
Che Heidi portasse il nome della madre, lo ricordo in entrambe le versioni e questo mi suona molto come preso dal testo originale... ma non posso dirlo con certezza.
@@marcellaacone7085tutto ciò che ho raccontato nel video è preso dal testo originale. Tobias è il nome del padre, Adelaide della madre e del nonno non viene rivelato il nome.
@@Iltempodeicartoni- Ok.
ma la vera domanda che attanaglia tutti noi é : si pronuncia zia "Dete" o "Deit"?
Alla tedesca "Dete", come Peter viene pronunciato " Petar "
@@gretacadeienjoytolife6981 GRAZIE! hai risolto un dubbio che avevo da tempo immemore 😅 non conoscendo il tedesco...
Hai più o meno la stessa voce di Lorella Cuccarini!
c'era anche il film che era di 2 puntate e spiega un pò meglio le cose specie l'inizio
Il vecchio dell alpe mi è sempre stato simpatico, ma da questo momento è il mio idolo ! 🤣🤣
Heidi ha quattro dita al piede sinistro!
Ma se invece del cartone vecchio fai i lati oscuri di Heidi 3D tiene pure una seconda stagione ed e molto più completo è anche un pochino più divertente della vecchia serie cosa mi faceva divertire comunque tipo quando il vecchio nonno va a comprare del pane e li probabilmente che vecchio mostra al villaggio che e cambiato
Ma questi sono i lati oscuri contenuti nel romanzo.
ma conosci la villa chiaruggi a nocera e nella zona di vicina napoli ti consiglio di visitarla e meravigliosa e dalle finestre se ti affacci senza saltare fuori ovviamente pare di stare a francoforte mi dirai allora ci sei gia stato pure tu si ma quando facevo le tue stesse narrazioni poi andando li tutto svani
E Peter e Klara non hanno un lato oscuro ?
Il nome del nonno di Heidi era Ernst meyer
Non c’è nel romanzo originale. Questo è il nome che gli viene dato nella serie del 2015, nome inventato.
Ti sei dimenticata di citare un altro punto oscuro della storia originale di Heidi che nell'anime non hanno messo: ovvero la cattiveria di Peter dovuta alla gelosia nei confronti dell'amicizia di Heidi con Clara, che arriva addirittura a distruggere di proposito la carrozzella di quest'ultima.
Non è stata una dimenticanza, ho scelto di parlare solo dei personaggi adulti che dovrebbero essere riferimento per i piccoli.
Mi sembra che l'episodio della sedia scagliata di proposito nel burrone ci sia in entrambe le versioni, sia questa classica sia quella recente in computer grafica; diciamo che è un momento fondamentale, perché svela il carattere di Peter (geloso di Heidi e irato con Clara che gliela ha "rubata") e perché la perdita della sedia a rotelle sprona Clara a farne a meno.
non è esatto , succede nel telefilm ma non nel cartone, in quest'ultimo Clara che ha appena imparato a camminare cerca di recuperare la sedia in un momento di insicurezza e scivola facendola finire (la sedia) in un burrone
@@marcellaacone7085
Anch'io ho pensato subito a questo episodio
...e menomale che non hanno mai fatto un anime sul seguito!
...forse perché ci sono pure i na*i!
Farai un video sulla terribile storia di Remì?
lo trovi già sul canale a questo link, ho parlato molto delle differenze tra anime e romanzo ruclips.net/video/erdQihuczJw/видео.html&ab_channel=Iltempodeicartoni
Ma manca un personaggio! E Sebastiano?
Sebastiano non è un personaggio controverso. In questo video parlo dei tre personaggi più problematici della storia.
😮😮😮🙄🙄🙄
Ma nel cartone si vede che tobias cade nel fiume mentre lavora con il nonno
In questo video si parla del romanzo. Evidentemente è una invenzione del “cartone”.
Si ma nella nuova versione!
Ottima analisi.
la Rotermaier e miss Minci di lovely Sara anno la cattiveria in comune non saprei chi e peggio delle due
Maria Mincin era la peggiore perché schiavizzava Sara durante il suo periodo di povertà
Miss Minchin a mani basse!
La Rottenmeier è una governante che rischia il licenziamento se non è tutto perfetto e Clara non sta al passo con gli studi; la Minchin è la padrona del collegio e rischia, al massimo, un po' di pubblicità negativa (e, nel caso, può dire che è la singola allieva ad essere una testa di legno, le altre ce la fanno benissimo!).
Poi, la Rottenmeier è severa, sì, ma non dà mai punizioni immotivate e cerca, a suo modo, di fare il bene di Clara e anche di Heidi (ormai lei deve stare a Francoforte, quindi il solo modo che ha per vivere bene lì è adattarsi, e in fretta), mentre la Minchin si inkakkia e si vendica anche per torti involontari o presunti (pure per uno sguardo), si vede che invidia e disprezza quasi tutte le sue allieve (mica solo Sara), e non le frega nulla che imparino veramente le materie, l'educazione o i valori, ma che facciano una buona pubblicità alla sua scuola.
In ultimo, non ricordo di avere mai visto la Rottenmeier alzare le mani su Clara o Heidi; la Minchin, invece, è pure violenta.
Non parliamo poi del fatto che fa vivere Becky e Sara in una soffitta, le fa morire di fame e non le fa curare se si ammalano... e in tutto ciò si crede una benefattrice!
Prima
Cresci, una buona volta.
Io capisco la Rottermeier.
Donna del suo tempo, a far da balia a una bambina viziata da una famiglia privilegiata.
Almeno dal suo punto di vista di insegnante vecchio stampo, che si trova in una famiglia tutto sommato fuori dagli schemi.
Capisco anche la zia e il nonno.
Entrambi vengono da dove vengono, psicologicamente, ed entrambi sono figli della propria epoca.
Oggi, come spettatori, e per come è stato scritto il romanzo e diretto l'anime, troviamo semplice schierarci dalla parte di Heidi.
Ma nella vita reale dell'epoca, non avremmo trovato così fuori dal comune i comportamenti di questi adulti.
Non concordo. Non è una lettura moderna quella che fornisco nel video. E' la stessa autrice che condanna i comportamenti del nonno, della zia e della Rottenmeier. Per il primo, l'autrice costruisce un chiaro percorso di redenzione, per la seconda, la fa completamente sparire dalla storia (punita dunque dall'autrice), per la terza idem: dopo la ramanzina del sig. Seseman resta come istitutrice di Clara (che non è viziata, anzi è anche troppo buona per il problema che ha) ma sparisce dalla vita di Heidi.
Uh, meno male per un attimo ho pensato che Peter fosse un ladro di bestiame .
5:16 "Caro nonno. Ti lascio questa bimba che io devo andare a battere a Francoforte!". Poi capisci perchè nel remake l'hanno fusa con Linette
Ma uno 'sti cazzi non vi è venuto?