Complimenti professore. Forse il filosofo in questione non e' il suo preferito, ma lei ha una profondita' per la materia filosofica che trascende tutto
Lezione stupenda come sempre! Alcuni aspetti come l'interpretazione della morte e dei sentimenti che scaturisce, la natura umana, la sua affermazione come vivente che si progetta (mi viene qui in mente un'espressione formulata da Sartre, ed il rapporto con gli oggetti, rendono Heidegger un filosofo vicino all'esistenzialismo (per quanto egli stesso ne rigettasse l'etichetta, e per quanto nel tempo la sua analisi abbia assunto una valenza ontologica con forti richiami alla tradizione passata).
Grazie professore per la bella lezione. Non conoscevo a fondo questo filosofo; la sua spiegazione è stata per me commovente oltreché illuminante, forse perché mi sono riconosciuta in diversi punti dell'autore che Lei ha individuato. Grazie di cuore.
Grazieee! Lezione magistrale, molto chiara, efficace e piacevole, accessibile e pacata. Un modo esemplare di porgere contenuti complessi a tutti quelli che ti ascoltano .
Grazie professore per tutte le lezioni così chiare e professionali utilissime per lo studio scolastico.Chiedo anch’io una lezione su Husserl perché risulta molto difficile da capire. Sono sicura che le sue parole cambierebbero la visione.
Quello che mi stupisce è che facendo un lavoro che esige di parlare tutti i giorni si abbia poi la forza e la voglia di ricominciare a parlare anche su questo mezzo. Sono stata talmente stroncata da questo lavoro che bramo il silenzio. Se mai mi verrebbe voglia di fare pillole dissacranti.... Comunque complimenti.
Grazie per la spiegazione. Volevo chiderLe se questa nullità esistenziale che è in re ipsa nell'esistenza dell'esserci (vanificando circolarmente ogni tentativo di trascendenza e progettazione, giacchè ci riporta allo status quo ante del momento della gettazione), e la cui forma più radicale è data dalla morte, non sia altro che il segno che la vita autentica si riveli "inutile". A che pro la voce della coscienza dovrebbe essere ascoltata?
Interessante, chiarissimo. Posso chiederti come mai uno che non valorizza solo il presente ma tiene tanto al passato e al futuro nella dimensione della morte non dice nulla sul destino dell'homo dopo la morte? È forse oggetto di discussione del prossimo video?. Grazie
Il secondo video su Heidegger ci vorrà un po' a farlo, un po' perché di solito non lo faccio al liceo, un po' perché è molto complesso. In ogni caso, sul destino dell'anima (o di qualsiasi cosa siamo) non c'è una risposta univoca, soprattutto perché per Heidegger la ragione e la parola (almeno quella filosofica) non possono più di tanto esprimere il senso dell'essere. È un esito, quello a cui alla fine approda, che denuncia il limite della filosofia.
Ermanno, non so se perché è un video di 4 anni fa e spiegavi in modo diverso o se è proprio difficile o se è perché odio metafisica e ontologia come branche "sterili" della filosofia....ma stavolta non riesco a capire davvero nulla dalla tua lezione!! Magari sono io...
Eccezionale la risposta di Chat GPT al quale ho chiesto di aiutarmi a capire e che chiude la sua spiegazione esattamente così (compreso lo smile) "...(omissis) In breve: cosa ha fatto di nuovo Heidegger? Heidegger cambia il modo di fare filosofia perché sposta l’attenzione: • Non si concentra sulle cose o sulle idee astratte, ma sulla nostra esperienza concreta di vivere nel mondo. • Rimette al centro la domanda sull’essere, dimenticata dalla filosofia per secoli. Il tutto con un linguaggio complicatissimo che ha fatto scervellare generazioni di filosofi. 😊" Insomma con tutto rispetto per ora mi sembra la solita supercazzola "tognazziana" come ogni ragionamento di metafisica e ontologia ma ripeto, è un mi limite non apprezzare l'utilità di ragionamenti che a mio modesto e vincolante giudizio non portano proprio a nulla e che meriterebbero molta meno attenzione nella didattica e in un percorso di storia di filosofia.
Ovviamente le cose cambiano e molto e si fa interessante quando si inizia a parlare di "etica" e di vita "in-autentica" (stesso discorso con il video su Jean Luc Nancy) ma non riesco in alcun modo a capire l'utilità di tutto quanto precede il minuto 36 e a che dovrebbe servire tutta la premessa ontologica quando bastava (Heidegger, non tu) partire da quello, risparmiandosi/ci tutto il resto.
Significa ridurre l'essere alla somma degli enti, quando forse non è semplicemente quello. L'essere, per Heidegger e non solo per lui, non è solo ciò che esiste, non è solo l'Esserci, ma qualcosa che va anche oltre l'ente.
@@kousmat7923 In Heidegger è il titolo della sua opera maggiore a definire, seppur in modo implicito, ciò di cui lui parla: "l'essere è tempo". Poi è lo stesso Heidegger in Essere e tempo a chiarire il modo in cui dobbiamo pensare adeguatamente ("autenticamente") il tempo medesimo.
Perché se riduci il tempo-essere heideggeriano allo spazio-tempo tradizionale, rimani invischiato nella dimensione soggetto-oggetto della metafisica e, in particolare, della filosofia moderna (e quindi anche delle scienze naturali quali la fisica), dimensione dalla quale Heidegger faticosamente si liberava. Nella tradizione filosofica, existentia è la dimensione dello spazio-tempo storico e contingente. Per Heidegger è proprio il tempo storico che richiede di venir ripensato: espressione dell'essere e non mero accumularsi di eventi più o meno casuali legati tra loro da una metafisica della storia. Il tempo storico cui si riferisce Heidegger è dischiuso non dagli accadimenti storici studiati dalla storiografia, ma dalla parola in lingua madre dei popoli (da qui poi c'è il salto in direzione della poesia quale voce dell'essere nel cosiddetto "Secondo Heidegger"). La madrelingua è la sede dell'essere: una dimensione che con lo spazio-tempo fisico e storiografico non ha nulla a che fare. Ciò portava Heidegger a distaccare l'essere dall'esistenza, da qui la critica all'esistenzialismo. Che poi, comunque, Heidegger parlasse del tempo e che in ogni caso il tempo si contrappone, in metafisica (per es. nel tomismo) all'assoluto è un altro discorso - che interessa praticamente solo i tomisti, mentre i fenomenologi heideggeriani ritengono superata questa questione.
@@francescozennaro7197 Tuttavia chi determina cosa è istoriale e cosa meramente storiografico? I poeti? I professori universitari stipendiati? I profeti? O solo Heidegger nella storia dell'universo era così divino da saperne il segreto, verso cui dobbiamo aver fede? La 'Significatività' in Heidegger è puramente dogmatica, così come il fatto che la morte sia la 'possibilità di tutte le possibilità'. Lui era morto per saperlo? Infine, il fatto centrale: subordinare l'Essere a una determinazione QUALSIASI (=il tempo), ossia a un ente (anche il tempo divino è un ente, o no?), non è la cosa più ontica che si possa fare? Determinatio est negatio, Platone, Plotino e la teologia negativa capivano questa cosa meglio del pensosissimo Heidegger a quanto pare? No? Sembra aver obliato l'Essere riducendolo a temporalità e a mera letteratura (del malato di mente e patetico zerbino gerontofilo Holderlin).
Complimenti professore. Forse il filosofo in questione non e' il suo preferito, ma lei ha una profondita' per la materia filosofica che trascende tutto
Grazie
Essere, Siamo, Saremo, siamo stati...le sarei grato di continuare questi approfondimenti
Finalmente un Prof che spiega la filosofia che si capisce grazie
Lezione stupenda come sempre! Alcuni aspetti come l'interpretazione della morte e dei sentimenti che scaturisce, la natura umana, la sua affermazione come vivente che si progetta (mi viene qui in mente un'espressione formulata da Sartre, ed il rapporto con gli oggetti, rendono Heidegger un filosofo vicino all'esistenzialismo (per quanto egli stesso ne rigettasse l'etichetta, e per quanto nel tempo la sua analisi abbia assunto una valenza ontologica con forti richiami alla tradizione passata).
Grazie professore per la bella lezione. Non conoscevo a fondo questo filosofo; la sua spiegazione è stata per me commovente oltreché illuminante, forse perché mi sono riconosciuta in diversi punti dell'autore che Lei ha individuato. Grazie di cuore.
Finalmente capisco qualcosa di Heidegger🎉🎉
Lezione fantastica, non vedo l'ora di sentire della sua seconda fase😄😄😄
Grazieee! Lezione magistrale, molto chiara, efficace e piacevole, accessibile e pacata. Un modo esemplare di porgere contenuti complessi a tutti quelli che ti ascoltano .
Questo video è semplicemente emozionante. professore si è superato. Complimenti
Spiegazione ottima, sufficientemente esaustiva ma al tempo stesso comprensibile e scorrevole!
Grazie da uno studente di quinta scientifico ^^
Grazie professore per tutte le lezioni così chiare e professionali utilissime per lo studio scolastico.Chiedo anch’io una lezione su Husserl perché risulta molto difficile da capire. Sono sicura che le sue parole cambierebbero la visione.
Prof. Ferretti, i suoi studenti di filosofia sono fortunati a seguire le sue spiegazioni.
Complimenti sinceri per le esposizioni sintetiche e chiare.
Grazie Ermanno, sempre comprensibile e chiarissimo!
Appena ordinato il
Libro citato che leggerò con calma ❤
Bravissimo. Una lezione che trasmette calma. Grazie.
Bellissimo il pensiero di Heidegger
buongiorno prof. Ferretti, bellissima lezione, aspetto con gioia il video sul secondo Heidegger.
è mezzanotte e un quarto: questo video è stato fantastico!!! GRAZIE PROF, spero di fare bene la verifica!!!
Molto bravo. Fa apprezzare la Filosofia anche a chi come me non né é esperto.
Splendida lezione prof. grazie!
Questo canale è preziosissimo! Grazie, prof, mi riporta ai momenti migliori degli anni del liceo
Grazie Professore x la chiarezza con cui ha esposto l'argomento. ho finalmente cominciato a capire qualcosa di Heidegger. Grazie!
Hai l'esame di maturità?
Grazie prof, questo video oltre ad essermi stato molto utile mi è veramente piaciuto.
grazie molto chiaro
Prof senza di lei sarei persa❤
Grazie per tutti questi video!
Grazie mille per la bella lezione!
professore la musica di sottofondo non serve anzi offende la sua chiarissima lezione
Spiegazione interessante. Grazie
Bravissimo, chiarissimo
Buongiorno grazie mille per la spiegazione.
Non ho compreso però bene le similitudini/differenze nella filosofia di Husserl e Heidegger
Bravissimo e Heidegger spettacolare
Stupendo 👏👏👏
Seconda fase: "PRETESA ASSOLUTA!"
Grazie 🙌.
Heidegger sarebbe dovuto vivere ai nostri tempi.. sarebbe impazzito 😂
Grazie per la chiarezza dei suoi insegnamenti
Spiegazione profonda e chiara però mi permetto di suggerire di togliere la musica di sottofondo che può confondere nel seguire il suo pensiero
Quello che mi stupisce è che facendo un lavoro che esige di parlare tutti i giorni si abbia poi la forza e la voglia di ricominciare a parlare anche su questo mezzo. Sono stata talmente stroncata da questo lavoro che bramo il silenzio. Se mai mi verrebbe voglia di fare pillole dissacranti.... Comunque complimenti.
fantastico!
Meno musica? Meravigliosa per carità ma forse un po' troppo meravigliosa tanto da ascoltare solo questa 😇🙏🌍🕊️☮️🌈🌻
Bravissimo
Grazie innanzitutto per la chiarezza espositiva e i comodi minutaggi nei video; e poi una richiesta: Husserl no?
prima o poi sì, ma ci vorrà un po' di tempo
Lo scopo filosofico sarebbe questo!!! Quello che sta dicendo......🙏🙏🙏🙏🙏🙏
Salve prof! Ma a quando "il secondo" Heidegger?
Grazie
Grazie per la spiegazione. Volevo chiderLe se questa nullità esistenziale che è in re ipsa nell'esistenza dell'esserci (vanificando circolarmente ogni tentativo di trascendenza e progettazione, giacchè ci riporta allo status quo ante del momento della gettazione), e la cui forma più radicale è data dalla morte, non sia altro che il segno che la vita autentica si riveli "inutile". A che pro la voce della coscienza dovrebbe essere ascoltata?
Buongiorno, ha fatto anche un video sul Secondo Heidegger?
Ancora no, purtroppo. In futuro però penso di farlo.
Grazie per questa lezione. Per caso vi sono delle lezioni anche su Nietzsche?
No, Nietzsche devo ancora farlo. Ipotizzo che ci arriverò tra un mesetto circa.
@@scrip79 grazie mille
Lezione interessante e piacevole (in fondo Heidegger è un buontempone).
Prof la tazza di Friends è top🌈
Interessante, chiarissimo. Posso chiederti come mai uno che non valorizza solo il presente ma tiene tanto al passato e al futuro nella dimensione della morte non dice nulla sul destino dell'homo dopo la morte? È forse oggetto di discussione del prossimo video?. Grazie
Il secondo video su Heidegger ci vorrà un po' a farlo, un po' perché di solito non lo faccio al liceo, un po' perché è molto complesso. In ogni caso, sul destino dell'anima (o di qualsiasi cosa siamo) non c'è una risposta univoca, soprattutto perché per Heidegger la ragione e la parola (almeno quella filosofica) non possono più di tanto esprimere il senso dell'essere. È un esito, quello a cui alla fine approda, che denuncia il limite della filosofia.
@@scrip79 Grazie tante
Buongiorno professore, quando pensa di fare il secondo Heidegger? avrei bisogno del suo prezioso aiuto nell interpretazione.
Spero di potermici buttare una volta finito Husserl
La musica distrae
Caro prof. Lezione fantastica, ma per favore tolga la musichetta di sottofondo.
Ermanno, non so se perché è un video di 4 anni fa e spiegavi in modo diverso o se è proprio difficile o se è perché odio metafisica e ontologia come branche "sterili" della filosofia....ma stavolta non riesco a capire davvero nulla dalla tua lezione!! Magari sono io...
Eccezionale la risposta di Chat GPT al quale ho chiesto di aiutarmi a capire e che chiude la sua spiegazione esattamente così (compreso lo smile)
"...(omissis)
In breve: cosa ha fatto di nuovo Heidegger?
Heidegger cambia il modo di fare filosofia perché sposta l’attenzione:
• Non si concentra sulle cose o sulle idee astratte, ma sulla nostra esperienza concreta di vivere nel mondo.
• Rimette al centro la domanda sull’essere, dimenticata dalla filosofia per secoli.
Il tutto con un linguaggio complicatissimo che ha fatto scervellare generazioni di filosofi. 😊"
Insomma con tutto rispetto per ora mi sembra la solita supercazzola "tognazziana" come ogni ragionamento di metafisica e ontologia ma ripeto, è un mi limite non apprezzare l'utilità di ragionamenti che a mio modesto e vincolante giudizio non portano proprio a nulla e che meriterebbero molta meno attenzione nella didattica e in un percorso di storia di filosofia.
Ovviamente le cose cambiano e molto e si fa interessante quando si inizia a parlare di "etica" e di vita "in-autentica" (stesso discorso con il video su Jean Luc Nancy) ma non riesco in alcun modo a capire l'utilità di tutto quanto precede il minuto 36 e a che dovrebbe servire tutta la premessa ontologica quando bastava (Heidegger, non tu) partire da quello, risparmiandosi/ci tutto il resto.
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Salve professore. Ma quando diciamo che noi abbiamo entificato l'essere, cosa vogliamo dire realmente ?
Significa ridurre l'essere alla somma degli enti, quando forse non è semplicemente quello. L'essere, per Heidegger e non solo per lui, non è solo ciò che esiste, non è solo l'Esserci, ma qualcosa che va anche oltre l'ente.
@@scrip79 Grazie mille. Ma quindi non arriva mai a una vera definizione di esso ?
@@kousmat7923 In Heidegger è il titolo della sua opera maggiore a definire, seppur in modo implicito, ciò di cui lui parla: "l'essere è tempo". Poi è lo stesso Heidegger in Essere e tempo a chiarire il modo in cui dobbiamo pensare adeguatamente ("autenticamente") il tempo medesimo.
Molto simpatica questa lezione "in sordina". Anche la sigla è diversa, non martellante
Tolga la musica, disturba molto
E la il secondo heidegger??
Perché c'è quella musica bruttissima di sottofondo, di cui non ne hai assolutamente bisogno, anzi...
Perchè Heidegger negó di appartenere all'esistenzialismo?
Perché se riduci il tempo-essere heideggeriano allo spazio-tempo tradizionale, rimani invischiato nella dimensione soggetto-oggetto della metafisica e, in particolare, della filosofia moderna (e quindi anche delle scienze naturali quali la fisica), dimensione dalla quale Heidegger faticosamente si liberava.
Nella tradizione filosofica, existentia è la dimensione dello spazio-tempo storico e contingente. Per Heidegger è proprio il tempo storico che richiede di venir ripensato: espressione dell'essere e non mero accumularsi di eventi più o meno casuali legati tra loro da una metafisica della storia. Il tempo storico cui si riferisce Heidegger è dischiuso non dagli accadimenti storici studiati dalla storiografia, ma dalla parola in lingua madre dei popoli (da qui poi c'è il salto in direzione della poesia quale voce dell'essere nel cosiddetto "Secondo Heidegger"). La madrelingua è la sede dell'essere: una dimensione che con lo spazio-tempo fisico e storiografico non ha nulla a che fare.
Ciò portava Heidegger a distaccare l'essere dall'esistenza, da qui la critica all'esistenzialismo.
Che poi, comunque, Heidegger parlasse del tempo e che in ogni caso il tempo si contrappone, in metafisica (per es. nel tomismo) all'assoluto è un altro discorso - che interessa praticamente solo i tomisti, mentre i fenomenologi heideggeriani ritengono superata questa questione.
@@francescozennaro7197 Tuttavia chi determina cosa è istoriale e cosa meramente storiografico? I poeti? I professori universitari stipendiati? I profeti? O solo Heidegger nella storia dell'universo era così divino da saperne il segreto, verso cui dobbiamo aver fede?
La 'Significatività' in Heidegger è puramente dogmatica, così come il fatto che la morte sia la 'possibilità di tutte le possibilità'. Lui era morto per saperlo?
Infine, il fatto centrale: subordinare l'Essere a una determinazione QUALSIASI (=il tempo), ossia a un ente (anche il tempo divino è un ente, o no?), non è la cosa più ontica che si possa fare?
Determinatio est negatio, Platone, Plotino e la teologia negativa capivano questa cosa meglio del pensosissimo Heidegger a quanto pare? No? Sembra aver obliato l'Essere riducendolo a temporalità e a mera letteratura (del malato di mente e patetico zerbino gerontofilo Holderlin).
2021.01.30 S
il 2° Heidegger però non mi risulta
C'è un filino di Platone
La morte è nullità?
Per lui... Per il filosofo...?!
Non ne può fare una regola generale...
Si presuppone he non fosse credente!
Bravissimo