Non riesco a stare senza i miei pezzi di metà anni '80. In particolare sarebbe da riprendere la faccia degli amici quando li ascoltano rispetto ai loro impianti super tecno moderni. Chiaramente il basso è più lungo ma più naturale. E poi come ha detto Davide.........suona ancora dopo 37 anni. E parliamo di Sansui, Technics, Teac, ESB......cose così
per me vintage senza dubbio. ma non solo in campo hi-fi . e' la filosofia che si usave una volta. gli apparecchi erano concepiti per durare nel tempo. costruiti in maniera superba. poi concordo che avendo molti decenni sulle spalle hanno bisogno di cure continue. ma io preferisco il vintage.
@@davidehonda Le femene vecie le xe stagionae benon come el formaio grana e cusi co te le grati te senti un gusto ma un gusto de quei..........e po se sa che gaina vecia fa bon brodo. Viceversa le zovenete le xe 'ncora massa fresce e sensa esperiensa par dar sodisfasion al pistolon.
@@lucianocoran8635 mi a preferisso do de ventizinque al posto de una de zinquanta. Se ghe se da insegnarghe come tegnere in man e bigoeo a ghe insegno mi . Qualcun dovarà insegnarghe!
Ciao Davide, ho sempre stimato la tua onestà intellettuale e anche questa volta non mi hai deluso. E' sempre un piacere vederti e vedere con ammirazione tutte le tue elettroniche vintage. Un saluto a te, a Filippo e Matteo.
Buonasera e come sempre bella recensione del grande Davide.Avendo la tua stessa età solo chi ha vissuto il periodo " vintage" può capire certe elettroniche e lo splendido periodo che ebbe l hi fi di quel tempo.l ideale sarebbe averne due di impianti uno vintage e uno moderno.Un saluti da Giuseppe
Caro Davide, da tuo cliente e da tuo ascoltatore da veramente tanto tempo sul tubo, ti devo dire che a me, gli interventi del tuo canale, mi piacciono così come questo, cioè solo tu. (a parte naturalmente quelli con i tuoi figli). Grazie quindi anche di questa presentazione. Comunque il Vintage è come le belle donne. Un pò ci sono ed un pò no. Ma quando ci sono......
Fatto revisionare da poco il mio Pioneer A400 del 1990, 30 euro ed è tornato come nuovo: pulizie sulle manopole del volume, delle sorgenti e del selettore MM/MC. Taratura delle resistenze variabili e devo dire che è tornato come nuovo. Pilota della Indiana Line Nota 260X e sono molto soddisfatto del risultato. Sicuramente nel vintage, si posso trovare molte occasioni al giusto prezzo.😉
Buonasera Sig Davide, grazie per questo bel video e..ben ritornato dopo il giusto spazio dato ai bravissimi Figli! Personalmente nuovo per ascolto e vintage per collezione! Basta servirsi di un ottimo negozio come il Vs ed in entrambi i casi non si avranno sorprese! Grazie! Buona Settimana!
Volendo azzardare un paragone automobilistico, tutti quelli della mia generazione, nati negli anni 60, ricordano perfettamente autovetture come la Giulia, la Fiat 127 e la Citroen Ds. Tutte autovetture di eccellenza nel loro segmento. Mentre quelle nate successivamente dopo gli anni 80 fino ai giorni nostri stanno viva via scomparendo dalla nostra memoria. Sono sicuramente più veloci, comode affidabili e sicure, però completamente prive di anima e personalità. Per gli amplificatori vintage è lo stesso, noi appassionati di una certa età, conosciamo benissimo i vari modelli degli anni 60 e 70 siano essi Pioneer ,Sansui, Yamaha o Revox, tutti oggetti che per quei tempi costavano come mezza berlina media di oggi, quindi già allora qualitativamente eccezionali. Oggi se non si va su amplificatori costosissimi, ci si accontenta di quel che c'è, Davide lo ha appena fatto vedere quel Marantz di 50 anni fa pesa il doppio del nipote appena nato La qualità si vede anche da questo. Inoltre il nuovo apparecchio è un bene poco durevole nel tempo , complice la complessità e i malefici circuiti msd, che non conviene riprare
il vintage dispiace dirlo è troppo affascinante e quel Marantz ne è l'esempio, peccato per i prezzi terribilmente lievitati anche per le ciofeche che dovrebbero starsene in discarica.
Dovendo scegliere opterei per una terza opzione ossia un prodotto usato ma non così datato come il vintage... per esempio al prezzo citato nel video si possono trovare prodotti interessanti ( naim nait 5i, exposure 2010, musical fidelity a3.5 , arcam a38 , nad c370.... ecc..) e per me si massimizza il rapporto qualità sonora/prezzo. È fuori dubbio che i prodotti vintage hanno un fascino incredibile soprattutto per chi conosce cosa era l'hifi negli anni del suo massimo splendore. Ciaoooo
Bravo Davide, come al solito hai fatto centro. le macchine moderne non sono fatte per durare. Il vecchio Marantz trasuda di qualità, a differenza di quello attuale che è molto "cheap"
e'bellissima questa cosa del confronto nuovo vintage,dovreste fare una rubrica apposta,con confronto di come suonano(anche se su youtube non si pou'capire),bravi.😄
Le elettroniche degli anni 80 e anni 90 ....hanno una musicalità avvolgente.... quelle moderne, suonano in maniera fredda e noiosa......ascolto musica con un pre e finale Audiolab acquistati nel 90 ed un cd player della Luxman del 91...e funziona tutto alla grande..........apparecchi semplici, pochi circuiti elettronici, grande musicalità e ottima costruzione....
Metto la mia esperienza: ho una chitarra vintage di marca e volevo cambiarla con una nuova altrettanto di marca, il top professionale. Provate su stesso ampli, anche lui professionale che trasmette al meglio la vera voce del suono senza effettistica, la nuova non mi ha fornito le stesse emozioni della vintage ma è da attribuirsi solo al fatto che la mia mente riconosce meglio quel suono rispetto alla superversatile custom di nuova generazione ma non per questo sia migliore infatti i professionisti usano chitarre recenti per lavorare pur tenendo le vintage per fare un tuffo nel passato (la coperta di Linus) e per il valore che acquisisce nel tempo😉
Ciao devo sostituire un marantz PM 400 del 1980 66 watt, ne vorrei uno nuovo che suoni bene così o anche meglio... Cosa mi consigli? Ciao e complimenti
Bellissimo confronto che, con le dovute proporzioni, mi ritrovo a vivere quotidianamente: il mio impianto è formato dal PM 350 e il PM5005 !entrambi MARANTZ); di solito uso il primo per il digitale e il secondo per l'analogico
Io ho venduto tutto il "moderno" e ho preso tutto vintage....ora la musica dona EMOZIONI. Poi non parliamo dell'estetica che nel nuovo fa quasi sempre PENA.
Visto ne stiamo parlando , voto anch' io . Opto per il nuovo , per fare un impianto primario , di riferimento personale (non assoluto ovviamente) sicuramente scarto il vintage a priori . Va tutto ovviamente scelto con cognizione di causa , abbinamenti corretti delle elettroniche e dei diffusori e stop i risultati sono sicuramente di un livello superiore , se si cerca coerenza , correttezza , ricostruzione ed anche piacevolezza , si piacevolezza che in molti annoverano su sistemi vintage di gran lunga maggiore , ma questa piacevolezza è data da colorazioni , caratterizzazioni ed artefatti derivati da peggiori caratteristiche dei semiconduttori , capacitori , ed altre cose anche progettuali alle volte . Tutta questa caratterizzazione porta a togliere rivelatività al sistema che di conseguenza ti ruba il piacere di discernere differenze tra esecuzioni , strumenti , edizioni di master ecc. Detta alla bruta , suona tutto più simile . Non confondiamo però il vintage con l' usato , un ampli di 10 anni non è vintage , suona circa come quelli attuali , ma si possono risparmiare soldi , quindi per me tra un Marantz nuovo a 600€ uno di 40 anni a 700€ io prenderei senza ombra di dubbio un marantz di 6-8 anni da 700€ usato (ch da nuovo ne costava 1500 €) . Massima resa minor spesa , minori inconvenienti , maggiori prestazioni in assoluto.
...e quando si rompe ??? al "vecchio" cambi i condensatori in un attimo perchè sono di una facilità incredibile, quello "recente" no, è tutto saldato ad ultrasuoni e miniaturizzato e devi cambiare tutta la scheda che da sola ti costa 400 euro dato che adesso fanno tutto su una scheda sola....
@@salvettialberto2111 Ma non è assolutamente vero , le schede di oggi creano problemi se ci sono parti smd particolari , la parti di norma più usurabili sono sempre di dimensioni standard e pth , apparecchi con troppa logica di controllo non piacciono moltissimo nemmeno a me però sulla fascia di cui stiamo parlando questa parte non è mai molto estesa . Evitare i classe D perchè dal punto di vista della riparabilità sono più complessi certamente , ma ci sono decine di modelli che anche schematicamente sono similari da decenni . Le parti che più probabilmente possono aver componenti smd sono le sezioni pre perchè molte usano operazionali , ma anche li un ampli liscio senza inutili rigiri tra loudness alti bassi ecc solitamente ha la sezione pre piuttosto semplice , si ok ho pure io degli ampli vecchi , con ancora le schede separate tra ingressi , pre , finali , didatticamente e come riparabilità sono semplicissimi però suvvia se puntiamo un pò anche alle performace stare sempre su roba di 40 anni è anacronistico.
@@sterock77 ...infatti io dico che vale la pena riparare modelli coostruitio bene... un SANSUI AU20000 o MARANTZ PM6 o YAMAHA M50/C70, LUXMAN hanno separazione A,B, A+B ingressi senza limiti e altro ancora....per trovare oggi roba del genere devi salire molto in alto come listino...sopra i 5000 €...oltre al fatto, cosa non da poco, del commento finale di Davide...
A proposito del PM6007, mi fate capire una cosa? Appena uscito, ormai circa 2 anni fa, si trovava a 500€. Oggi 2022 è arrivato a circa 600... Il suo predecessore, il 6006, anch'esso con un prezzo di listino iniziale intorno ai 550, nel giro di un anno era arrivato anche a 380€ nuovo! Come mai adesso invece di scendere, il prezzo è quasi raddoppiato rispetto al modello precedente? Covid? Inflazione?
Il problema sono anche i diffusori moderni,che tranne rari casi vogliono corrente,e gli ampli vintage spesso si siedono,anche per le protezioni,ma i diffusori di una volta avevano impedenze meno bastarde
Sebbene mi piacciono. Molto le cose nuove, quello che posso permettermi e che mi appassiona di più è il vintage, e se tenuti in funzione regolarmente si va ben oltre i 30 40 anni di durata, perché dare per spacciato a priori il nuovo sulla durata?
Il SAE ne ho uno da 100+100 suona bene ma ho dovuto cambiare tutti i condensatori sul segnale. Ha una circuitazione con gli stadi separati da condensatori dunque se i condensatori non sono perfetti suona maluccio ecco perché meglio sostituirli con roba nuova e decente. Anche i finali li ho sostituiti con roba più performante ma non ho notato miglioramenti dunque ho rimesso gli originali dunque la scelta di cambiarli potrebbe avere senso solo per avere un paio di ampère in più di picco ma poi andrebbe rivista la protezione in corrente e a quel punto meglio cercare un 200+200. Per avere quasi 45 anni va benissimo e lo preferisco al Mc perché non colorato sui bassi. È un ampli che garantisce 0.025 di distorsione sia a basso che ad alto volume in tutta la banda audio dunque piuttosto pulito un ampli apprezzato in studio di registrazione che colora pochissimo. Si trovano a basso prezzo ma poi vanno fatti revisionare da qualcuno bravo e 300 euro li devi aggiungere al prezzo di mercato per averli ok altrimenti lasciali perdere.
ma un ampli del 2022, nel 2052 non sara' vintage? quindi io credo che la differenza la faccia sempre il periodo storico e che gusti esistevano prima e quali adesso. Magari negli anni 80 piaceva un certo tipo di suono perche le registrazioni erano diverse e magari i generi in voga erano diversi.Adesso magari con registrazioni diverse si cerca piu' altre dinamiche, ma cioe' che e' nuovo adesso sara' vintage un domani
Io possiedo in 1060. Secondo me dipende dal gusto che ognuno di noi ha. Sinceramente ho provato altri amplificatori nuovi, Nad, lo stesso Marantz, ma a me piace di più il suono caldo. Ripeto dipende dai gusti e da cosa e come si vuole collegare
Gli ampli vintage hanno in sintesi un solo grande nemico: I CONDENSATORI, che sono i componenti che 8nvecchiano piú velocemente, anche se ben fatti (si essicca lo strato conduttore interno, per cuo vanno in perdita e poi si interrompono). Il 70% dei guasti delle elettroniche vintage é dovuto a questi componenti, che, nel caso vadano in corto possono causare dei guasti a catena, coinvolgendo le perti a valle dei cicuiti vedi ad esempio gli stadi pilota o addirittura i finali di potenza. Anche i diodi sono causa di molti guasti, per cui periodicamente andrebbe fatta una ispezione visiva dell'interno delle elwttroniche, i condensatori gonfi si notano subito. Tuttavia ci sarebbe molto altro di cui parlare.... per esempio le elettroniche moderne fanno ampio uso di integrati e chip di controllo oltre che di montaggio superficiale miniaturizzato (SMT/SMD) per cui é necessaria una attrezzatura adeguata per le riparazioni, mentre per riparare i vintage basta un'attrezzatura "base".
...tutto vero, 1: per gli apparecchi vecchi...sul vecchio Maranz i condensatori sono li che ti guardano tenuti assieme da una semplice saldatura su piste larghe un km...su quelli recenti tutti i chip sono saldati a ultrasuoni...col cavolo che te li ripari....2: tra 5 anni il Maranz "vecchio" costerà sempre uguale, se non di più, il "nuovo" meno della metà... Saluti
8:27 Davide sei convinto che i prodotti odierni non possano durare più di 40 anni? Questo non possiamo saperlo. Fra 40 anni - se saremo ancora in posizione verticale - lo sapremo 😂😂😂
Non intendendomi di elettronica sono già tre ampli che compro usati di 30 -40 anni fa e sono tre volte che prendo la fregatura cominciano tutti con un canale che si sente e non si sente e poi ..morto l'audio del canale,ma cosa si può pretendere da un componente qualunque esso sia che abbia una data di 30 -40 anni?comprare componenti nuovi e basta.
Ho un PM64 comprato nuovo. Suona ancora bene ma tutti i potenziometri e i selettori gracchiano (come naturale, vista l'età... andrebbero puliti) e una delle due coppie di morsetti speaker a ghigliottina ha le alette (di plastica, cari ingegneri ed entusiasti del materiale in oggetto...) a premere, rotte per disfacimento vero e proprio. Fortuna che c'è l'altra coppia ma è l'ultima. Dovrò sostituirle o modificarle. Nulla contro il nuovo, la tecnologia avanza, non ci sono dubbi, ma tengo il vintage finché non schiatta irreparabilmente.
Ho preferito acquistare un amplificatore di nuova generazione e un preampli phono. Ho mantenuto il giradischi anni '70, ancora in perfetto stato e le casse AR M1 anch'esse perfette. Per le altre fonti preferisco usare un iPad. Il suono che ne esce è un mix molto bilanciato. Buona domenica.
Ho optato per un impianto "trasversale": ampli nuovissimo, Denon pma 900 hne, uno spettacolo!!! CD player anni 90' Sony CDP-715 che pur avendolo pensionato per più di 10 anni dopo un paio di ascolti smanettando un pò tutto è perfetto non perde un colpo e poi un piatto Technics SL- 3110 anni 80' che dopo una piccola revisione e nonostante sia fermo da 25 anni anche questo è ripartito alla grande...non è ancora operativo per questioni logistiche ma lo faccio funzionare periodicamente in attesa di poterlo ricollocare stabilmente nella catena. Inaspettatamente sono molto soddisfatto della resa di tutti. Riguardo all'ampli anch'io ho pensato ad un modello vintage ma la possibilità del Denon di avere lo streaming di rete, il telecomando e li fatto ovviamente che sia nuovo mi ha propendere per l'acquisto anche perchè, gli altri due oggetti li avevo io e sapevo cosa apettarmi ma l'ampli l'avrei dovuto prendere usato con tutte le incognite del caso. Comunque Davide il motivo per cui ho ho creato un impianto HIFI in parallelo a quello AV è perchè come dici tu l'ascolto di un ampli AV in stereo a parità di componenti non da gli stessi risultati di un ampli puro HIFI . Effettivamente è un'altra cosa.
Ciao a voi Audiocostruzioni. Dal mio punto di vista non esito a dire il NUOVO, ovviamente se ben costruito e di buona qualità come questo PM6007. La tecnologia è andata avanti signori e benché il vintage abbia un indubbio fascino che ci riporta nostalgicamente ai tempi in cui eravamo giovani entusiasti, il nuovo ci offre però in meno spazio un suono più preciso, dettagliato e spazioso oltre ad avere le connessioni utili ai giorni nostri. Io posseggo il PM7000N e ne sono molto contento perché si sente bene e offre davvero tanto in proporzione alla spesa contenuta che ho affrontato. E poi, in elettronica il nuovo è sempre meglio del datato, vogliamo parlare delle tv? O dei telefoni? O dei computer? Erano meglio quelli di 20 anni fa? E le automobili? Veramente qialcuno pensa che quelle degli anni 80 erano migliori delle attuali? Dai non scherziamo... Un caro saluto a tutto lo staff di Audiocostruzioni.
Sono d'accordo, aggiungo che la fonte del suono è fondamentale (e il digitale ha il miglior rapporto segnale/rumore) così come i diffusori altrimenti tutta la magia svanisce
Io di recente senza neanche crederci tanto , ho preso un musical fidelity A1 … e sono rimasto sbalordito per come suona . Mi ha ricordato il suono del sugden A21. Ma l A1 L ho pagato molto ma molto meno
Marantz 6007... comodo con le sue belle manopole..versatile per entrate digitali, quasi unico per il controllo toni, suono che esalta i medi... pertanto indicatissimo per voci film ecc.. sceglierei questo ma rispetto ai vintage i nuovi non suonano meglio.
ma...io ultimamente sono attratto dal vintage, sia per nostalgia della qualità dei materiali di un tempo ma soprattutto per il suono di una volta. Non disdegno però le novità. Di fatti di tanto in tanto acquisto un prodotto nuovo, ma il vintage ha un suo fascino, anche solo per esporlo orgogliosamente in casa, uno studio, una salottino e di tanto in tanto accederlo e godersi il suono di un tempo, con dischi di band di fama mondiale della stessa epoca
Vintage e sempre vintage, anche perchè, per volere il suono e la performance come voglio io, dovrei spendere in nuovo una maTonna di cifra. Il mio pre è un Audio Research SP15 del 1990, costato a suo tempo quasi 18 milioni di vecchie lire. Ancora oggi posso dire che è tra i migliori pre esistenti al mondo. PUNTO! Vi ricordate ancora cosa si poteva fare con 18 milioni 42 anni fa? Ancora oggi, se si ha la fortuna di incontrarlo e se in ottime condizioni, non lo puoi avere sotto i 4000 EUR, il che la dice lunghissima sulla qualità.
Non riesco a stare senza i miei pezzi di metà anni '80.
In particolare sarebbe da riprendere la faccia degli amici quando li ascoltano rispetto ai loro impianti super tecno moderni.
Chiaramente il basso è più lungo ma più naturale. E poi come ha detto Davide.........suona ancora dopo 37 anni. E parliamo di Sansui, Technics, Teac, ESB......cose così
per me vintage senza dubbio. ma non solo in campo hi-fi . e' la filosofia che si usave una volta. gli apparecchi erano concepiti per durare nel tempo. costruiti in maniera superba. poi concordo che avendo molti decenni sulle spalle hanno bisogno di cure continue. ma io preferisco il vintage.
donne vintage o roba fresca?
sottoscrivo!
@@davidehonda Le femene vecie le xe stagionae benon come el formaio grana e cusi co te le grati te senti un gusto ma un gusto de quei..........e po se sa che gaina vecia fa bon brodo. Viceversa le zovenete le xe 'ncora massa fresce e sensa esperiensa par dar sodisfasion al pistolon.
@@lucianocoran8635 mi a preferisso do de ventizinque al posto de una de zinquanta. Se ghe se da insegnarghe come tegnere in man e bigoeo a ghe insegno mi . Qualcun dovarà insegnarghe!
@@davidehondache squallore
Finalmente un bel servizio e onesto 👍i vecchietti sanno già da che parte stare 👏
Ciao Davide, ho sempre stimato la tua onestà intellettuale e anche questa volta non mi hai deluso.
E' sempre un piacere vederti e vedere con ammirazione tutte le tue elettroniche vintage.
Un saluto a te, a Filippo e Matteo.
Buonasera e come sempre bella recensione del grande Davide.Avendo la tua stessa età solo chi ha vissuto il periodo " vintage" può capire certe elettroniche e lo splendido periodo che ebbe l hi fi di quel tempo.l ideale sarebbe averne due di impianti uno vintage e uno moderno.Un saluti da Giuseppe
Caro Davide, da tuo cliente e da tuo ascoltatore da veramente tanto tempo sul tubo, ti devo dire che a me, gli interventi del tuo canale, mi piacciono così come questo, cioè solo tu. (a parte naturalmente quelli con i tuoi figli). Grazie quindi anche di questa presentazione. Comunque il Vintage è come le belle donne. Un pò ci sono ed un pò no. Ma quando ci sono......
Fatto revisionare da poco il mio Pioneer A400 del 1990, 30 euro ed è tornato come nuovo: pulizie sulle manopole del volume, delle sorgenti e del selettore MM/MC. Taratura delle resistenze variabili e devo dire che è tornato come nuovo. Pilota della Indiana Line Nota 260X e sono molto soddisfatto del risultato. Sicuramente nel vintage, si posso trovare molte occasioni al giusto prezzo.😉
Buonasera Sig Davide, grazie per questo bel video e..ben ritornato dopo il giusto spazio dato ai bravissimi Figli!
Personalmente nuovo per ascolto e vintage per collezione! Basta servirsi di un ottimo negozio come il Vs ed in entrambi i casi non si avranno sorprese! Grazie! Buona Settimana!
Volendo azzardare un paragone automobilistico, tutti quelli della mia generazione, nati negli anni 60, ricordano perfettamente autovetture come la Giulia, la Fiat 127 e la Citroen Ds.
Tutte autovetture di eccellenza nel loro segmento.
Mentre quelle nate successivamente dopo gli anni 80 fino ai giorni nostri stanno viva via scomparendo dalla nostra memoria.
Sono sicuramente più veloci, comode affidabili e sicure, però completamente prive di anima e personalità.
Per gli amplificatori vintage è lo stesso, noi appassionati di una certa età, conosciamo benissimo i vari modelli degli anni 60 e 70 siano essi Pioneer ,Sansui, Yamaha o Revox, tutti oggetti che per quei tempi costavano come mezza berlina media di oggi, quindi già allora qualitativamente eccezionali.
Oggi se non si va su amplificatori costosissimi, ci si accontenta di quel che c'è, Davide lo ha appena fatto vedere quel Marantz di 50 anni fa pesa il doppio del nipote appena nato
La qualità si vede anche da questo.
Inoltre il nuovo apparecchio è un bene poco durevole nel tempo , complice la complessità e i malefici circuiti msd, che non conviene riprare
il vintage dispiace dirlo è troppo affascinante e quel Marantz ne è l'esempio, peccato per i prezzi terribilmente lievitati anche per le ciofeche che dovrebbero starsene in discarica.
Dovendo scegliere opterei per una terza opzione ossia un prodotto usato ma non così datato come il vintage... per esempio al prezzo citato nel video si possono trovare prodotti interessanti ( naim nait 5i, exposure 2010, musical fidelity a3.5 , arcam a38 , nad c370.... ecc..) e per me si massimizza il rapporto qualità sonora/prezzo. È fuori dubbio che i prodotti vintage hanno un fascino incredibile soprattutto per chi conosce cosa era l'hifi negli anni del suo massimo splendore. Ciaoooo
Bravo Davide, come al solito hai fatto centro. le macchine moderne non sono fatte per durare. Il vecchio Marantz trasuda di qualità, a differenza di quello attuale che è molto "cheap"
e'bellissima questa cosa del confronto nuovo vintage,dovreste fare una rubrica apposta,con confronto di come suonano(anche se su youtube non si pou'capire),bravi.😄
Le elettroniche degli anni 80 e anni 90 ....hanno una musicalità avvolgente.... quelle moderne, suonano in maniera fredda e noiosa......ascolto musica con un pre e finale Audiolab acquistati nel 90 ed un cd player della Luxman del 91...e funziona tutto alla grande..........apparecchi semplici, pochi circuiti elettronici, grande musicalità e ottima costruzione....
Dal 90 in poi il suono era piu neutrale.
Siete Bravissimi 👍🏻👍🏻👍🏻
Metto la mia esperienza: ho una chitarra vintage di marca e volevo cambiarla con una nuova altrettanto di marca, il top professionale. Provate su stesso ampli, anche lui professionale che trasmette al meglio la vera voce del suono senza effettistica, la nuova non mi ha fornito le stesse emozioni della vintage ma è da attribuirsi solo al fatto che la mia mente riconosce meglio quel suono rispetto alla superversatile custom di nuova generazione ma non per questo sia migliore infatti i professionisti usano chitarre recenti per lavorare pur tenendo le vintage per fare un tuffo nel passato (la coperta di Linus) e per il valore che acquisisce nel tempo😉
Mi hanno consigliato le Grundig box 1500a professional da 4 ohm nominali, uscite nell'anno 78/79 credo, che ne dite? Ampli da abbinarci?
Buongiorno ma posso far suonare speaker A e B nello stesso tempo?
Volete mettere la libidine di agire su potenziometri ricavati dal pieno ?
Ciao devo sostituire un marantz PM 400 del 1980 66 watt, ne vorrei uno nuovo che suoni bene così o anche meglio... Cosa mi consigli? Ciao e complimenti
Bellissimo confronto che, con le dovute proporzioni, mi ritrovo a vivere quotidianamente: il mio impianto è formato dal PM 350 e il PM5005 !entrambi MARANTZ); di solito uso il primo per il digitale e il secondo per l'analogico
Io ho venduto tutto il "moderno" e ho preso tutto vintage....ora la musica dona EMOZIONI. Poi non parliamo dell'estetica che nel nuovo fa quasi sempre PENA.
Assolutamente. Non c’è paragone.
confronto impronibile, tenuto conto che dopo tanti anni l'ampli vintage non suonerà come in origine, i componenti interni invecchiano come le persone!
Visto ne stiamo parlando , voto anch' io . Opto per il nuovo , per fare un impianto primario , di riferimento personale (non assoluto ovviamente) sicuramente scarto il vintage a priori . Va tutto ovviamente scelto con cognizione di causa , abbinamenti corretti delle elettroniche e dei diffusori e stop i risultati sono sicuramente di un livello superiore , se si cerca coerenza , correttezza , ricostruzione ed anche piacevolezza , si piacevolezza che in molti annoverano su sistemi vintage di gran lunga maggiore , ma questa piacevolezza è data da colorazioni , caratterizzazioni ed artefatti derivati da peggiori caratteristiche dei semiconduttori , capacitori , ed altre cose anche progettuali alle volte . Tutta questa caratterizzazione porta a togliere rivelatività al sistema che di conseguenza ti ruba il piacere di discernere differenze tra esecuzioni , strumenti , edizioni di master ecc. Detta alla bruta , suona tutto più simile . Non confondiamo però il vintage con l' usato , un ampli di 10 anni non è vintage , suona circa come quelli attuali , ma si possono risparmiare soldi , quindi per me tra un Marantz nuovo a 600€ uno di 40 anni a 700€ io prenderei senza ombra di dubbio un marantz di 6-8 anni da 700€ usato (ch da nuovo ne costava 1500 €) . Massima resa minor spesa , minori inconvenienti , maggiori prestazioni in assoluto.
...e quando si rompe ??? al "vecchio" cambi i condensatori in un attimo perchè sono di una facilità incredibile, quello "recente" no, è tutto saldato ad ultrasuoni e miniaturizzato e devi cambiare tutta la scheda che da sola ti costa 400 euro dato che adesso fanno tutto su una scheda sola....
@@salvettialberto2111 Ma non è assolutamente vero , le schede di oggi creano problemi se ci sono parti smd particolari , la parti di norma più usurabili sono sempre di dimensioni standard e pth , apparecchi con troppa logica di controllo non piacciono moltissimo nemmeno a me però sulla fascia di cui stiamo parlando questa parte non è mai molto estesa . Evitare i classe D perchè dal punto di vista della riparabilità sono più complessi certamente , ma ci sono decine di modelli che anche schematicamente sono similari da decenni . Le parti che più probabilmente possono aver componenti smd sono le sezioni pre perchè molte usano operazionali , ma anche li un ampli liscio senza inutili rigiri tra loudness alti bassi ecc solitamente ha la sezione pre piuttosto semplice , si ok ho pure io degli ampli vecchi , con ancora le schede separate tra ingressi , pre , finali , didatticamente e come riparabilità sono semplicissimi però suvvia se puntiamo un pò anche alle performace stare sempre su roba di 40 anni è anacronistico.
@@sterock77 ...infatti io dico che vale la pena riparare modelli coostruitio bene... un SANSUI AU20000 o MARANTZ PM6 o YAMAHA M50/C70, LUXMAN hanno separazione A,B, A+B ingressi senza limiti e altro ancora....per trovare oggi roba del genere devi salire molto in alto come listino...sopra i 5000 €...oltre al fatto, cosa non da poco, del commento finale di Davide...
A proposito del PM6007, mi fate capire una cosa? Appena uscito, ormai circa 2 anni fa, si trovava a 500€. Oggi 2022 è arrivato a circa 600... Il suo predecessore, il 6006, anch'esso con un prezzo di listino iniziale intorno ai 550, nel giro di un anno era arrivato anche a 380€ nuovo! Come mai adesso invece di scendere, il prezzo è quasi raddoppiato rispetto al modello precedente? Covid? Inflazione?
Gli ampi hifi attuali sono digitali? Quelli di 40 anni fa analogici?
Il problema sono anche i diffusori moderni,che tranne rari casi vogliono corrente,e gli ampli vintage spesso si siedono,anche per le protezioni,ma i diffusori di una volta avevano impedenze meno bastarde
Ciao Davide ben ritrovato,…un saluto a Filippo e Matteo 👍🏻👏🏻💪🏻
Sebbene mi piacciono. Molto le cose nuove, quello che posso permettermi e che mi appassiona di più è il vintage, e se tenuti in funzione regolarmente si va ben oltre i 30 40 anni di durata, perché dare per spacciato a priori il nuovo sulla durata?
Bel video ma non mi è sfuggita la musica in sottofondo.
Possibile conoscere autori e album?
i SAE meglio dei Mc?
Il SAE ne ho uno da 100+100 suona bene ma ho dovuto cambiare tutti i condensatori sul segnale.
Ha una circuitazione con gli stadi separati da condensatori dunque se i condensatori non sono perfetti suona maluccio ecco perché meglio sostituirli con roba nuova e decente.
Anche i finali li ho sostituiti con roba più performante ma non ho notato miglioramenti dunque ho rimesso gli originali dunque la scelta di cambiarli potrebbe avere senso solo per avere un paio di ampère in più di picco ma poi andrebbe rivista la protezione in corrente e a quel punto meglio cercare un 200+200.
Per avere quasi 45 anni va benissimo e lo preferisco al Mc perché non colorato sui bassi.
È un ampli che garantisce 0.025 di distorsione sia a basso che ad alto volume in tutta la banda audio dunque piuttosto pulito un ampli apprezzato in studio di registrazione che colora pochissimo.
Si trovano a basso prezzo ma poi vanno fatti revisionare da qualcuno bravo e 300 euro li devi aggiungere al prezzo di mercato per averli ok altrimenti lasciali perdere.
A quando la recensione del pm6007?
ma un ampli del 2022, nel 2052 non sara' vintage? quindi io credo che la differenza la faccia sempre il periodo storico e che gusti esistevano prima e quali adesso. Magari negli anni 80 piaceva un certo tipo di suono perche le registrazioni erano diverse e magari i generi in voga erano diversi.Adesso magari con registrazioni diverse si cerca piu' altre dinamiche, ma cioe' che e' nuovo adesso sara' vintage un domani
Io possiedo in 1060. Secondo me dipende dal gusto che ognuno di noi ha. Sinceramente ho provato altri amplificatori nuovi, Nad, lo stesso Marantz, ma a me piace di più il suono caldo. Ripeto dipende dai gusti e da cosa e come si vuole collegare
Gli ampli vintage hanno in sintesi un solo grande nemico:
I CONDENSATORI, che sono i componenti che 8nvecchiano piú velocemente, anche se ben fatti (si essicca lo strato conduttore interno, per cuo vanno in perdita e poi si interrompono).
Il 70% dei guasti delle elettroniche vintage é dovuto a questi componenti, che, nel caso vadano in corto possono causare dei guasti a catena, coinvolgendo le perti a valle dei cicuiti vedi ad esempio gli stadi pilota o addirittura i finali di potenza. Anche i diodi sono causa di molti guasti, per cui periodicamente andrebbe fatta una ispezione visiva dell'interno delle elwttroniche, i condensatori gonfi si notano subito. Tuttavia ci sarebbe molto altro di cui parlare....
per esempio le elettroniche moderne fanno ampio uso di integrati e chip di controllo oltre che di montaggio superficiale miniaturizzato (SMT/SMD) per cui é necessaria una attrezzatura adeguata per le riparazioni, mentre per riparare i vintage basta un'attrezzatura "base".
Io ho un impianto hi-fi vintage con amplificatore Pioneer Sa -760. Ha un bel suono e lo uso molto spesso
Recentemente ho collegato una tv di nuova generazione con un ampli di 50 anni, semplicemente acquistando un convertitore digitale/analogico
...tutto vero, 1: per gli apparecchi vecchi...sul vecchio Maranz i condensatori sono li che ti guardano tenuti assieme da una semplice saldatura su piste larghe un km...su quelli recenti tutti i chip sono saldati a ultrasuoni...col cavolo che te li ripari....2: tra 5 anni il Maranz "vecchio" costerà sempre uguale, se non di più, il "nuovo" meno della metà... Saluti
8:27 Davide sei convinto che i prodotti odierni non possano durare più di 40 anni? Questo non possiamo saperlo.
Fra 40 anni - se saremo ancora in posizione verticale - lo sapremo
😂😂😂
Se vengono utilizzati componenti di qualità, soprattutto lato alimentazione problemi non ce ne sono...
Non intendendomi di elettronica sono già tre ampli che compro usati di 30 -40 anni fa e sono tre volte che prendo la fregatura cominciano tutti con un canale che si sente e non si sente e poi ..morto l'audio del canale,ma cosa si può pretendere da un componente qualunque esso sia che abbia una data di 30 -40 anni?comprare componenti nuovi e basta.
io sono amante del vintage analogico ed il model 30 per me è un bel apparecchio...... mi piacerebbe fare un confronto.
Ho un PM64 comprato nuovo. Suona ancora bene ma tutti i potenziometri e i selettori gracchiano (come naturale, vista l'età... andrebbero puliti) e una delle due coppie di morsetti speaker a ghigliottina ha le alette (di plastica, cari ingegneri ed entusiasti del materiale in oggetto...) a premere, rotte per disfacimento vero e proprio.
Fortuna che c'è l'altra coppia ma è l'ultima. Dovrò sostituirle o modificarle. Nulla contro il nuovo, la tecnologia avanza, non ci sono dubbi, ma tengo il vintage finché non schiatta irreparabilmente.
Ho preferito acquistare un amplificatore di nuova generazione e un preampli phono. Ho mantenuto il giradischi anni '70, ancora in perfetto stato e le casse AR M1 anch'esse perfette. Per le altre fonti preferisco usare un iPad. Il suono che ne esce è un mix molto bilanciato. Buona domenica.
Io sono per gli ampli che fanno gli ampli e basta!
Il vero audiofilo sa cosa scegliere!
Il vero audiofilo passa la vita a tormentarsi alla ricerca del suono perfetto.
ho un marantz 1200B di quasi 50 anni che ancora funziona egregiamente ;-)
e proprio oggi ho preso un PM64 mk II... una bella sfida per pilotare le ar 10 pi greco
Difficile che il vintage suoni meglio.
La prova va fatta sempre a orecchio a mio avviso
Ho optato per un impianto "trasversale": ampli nuovissimo, Denon pma 900 hne, uno spettacolo!!! CD player anni 90' Sony CDP-715 che pur avendolo pensionato per più di 10 anni dopo un paio di ascolti smanettando un pò tutto è perfetto non perde un colpo e poi un piatto Technics SL- 3110 anni 80' che dopo una piccola revisione e nonostante sia fermo da 25 anni anche questo è ripartito alla grande...non è ancora operativo per questioni logistiche ma lo faccio funzionare periodicamente in attesa di poterlo ricollocare stabilmente nella catena. Inaspettatamente sono molto soddisfatto della resa di tutti. Riguardo all'ampli anch'io ho pensato ad un modello vintage ma la possibilità del Denon di avere lo streaming di rete, il telecomando e li fatto ovviamente che sia nuovo mi ha propendere per l'acquisto anche perchè, gli altri due oggetti li avevo io e sapevo cosa apettarmi ma l'ampli l'avrei dovuto prendere usato con tutte le incognite del caso. Comunque Davide il motivo per cui ho ho creato un impianto HIFI in parallelo a quello AV è perchè come dici tu l'ascolto di un ampli AV in stereo a parità di componenti non da gli stessi risultati di un ampli puro HIFI . Effettivamente è un'altra cosa.
Per me nuovo ," per me".
Ciao a voi Audiocostruzioni. Dal mio punto di vista non esito a dire il NUOVO, ovviamente se ben costruito e di buona qualità come questo PM6007. La tecnologia è andata avanti signori e benché il vintage abbia un indubbio fascino che ci riporta nostalgicamente ai tempi in cui eravamo giovani entusiasti, il nuovo ci offre però in meno spazio un suono più preciso, dettagliato e spazioso oltre ad avere le connessioni utili ai giorni nostri. Io posseggo il PM7000N e ne sono molto contento perché si sente bene e offre davvero tanto in proporzione alla spesa contenuta che ho affrontato. E poi, in elettronica il nuovo è sempre meglio del datato, vogliamo parlare delle tv? O dei telefoni? O dei computer? Erano meglio quelli di 20 anni fa? E le automobili? Veramente qialcuno pensa che quelle degli anni 80 erano migliori delle attuali? Dai non scherziamo... Un caro saluto a tutto lo staff di Audiocostruzioni.
Sono d'accordo, aggiungo che la fonte del suono è fondamentale (e il digitale ha il miglior rapporto segnale/rumore) così come i diffusori altrimenti tutta la magia svanisce
Vecchia scuola, senza alcun dubbio!😊
una volta le apparecchiature non solo in campo hifi erano concepite per durare nel tempo. ora no di sicuro.
Io sono per il nuovo
Sicuramente Vintage !! Cerco un Luxman L11 110 volt, se vi capita ...
Io di recente senza neanche crederci tanto , ho preso un musical fidelity A1 … e sono rimasto sbalordito per come suona .
Mi ha ricordato il suono del sugden A21.
Ma l A1 L ho pagato molto ma molto meno
Ho un luxman L430 ....tenetevi tutti maranz vintage e non
Beh io ho il maranz 1052 anche un denon avc a11 e infine il mostruso Michi s5 suoni diveri ognuno con un fascino. Il maranz è abbinato alle esb...
No dai, i nuovi spingono tropo di più! Sempre nuovo.
... ma i McIntosh di oggi, durano 40 anni⁉️
Vintage tutta la vita.
Il nuovo solo se di altissima fascia altrimenti 4 lamiere con dentro 4 componenti che se li alzi pesano come un foglio a 4
sono per il nuovo
VINTAGE VINTAGE VINTAGE......IO HO TECHNICS
Marantz 6007... comodo con le sue belle manopole..versatile per entrate digitali, quasi unico per il controllo toni, suono che esalta i medi... pertanto indicatissimo per voci film ecc.. sceglierei questo ma rispetto ai vintage i nuovi non suonano meglio.
Vintage per sempre... 😁
Sono per il nuovo, senza dubbio
ma...io ultimamente sono attratto dal vintage, sia per nostalgia della qualità dei materiali di un tempo ma soprattutto per il suono di una volta. Non disdegno però le novità. Di fatti di tanto in tanto acquisto un prodotto nuovo, ma il vintage ha un suo fascino, anche solo per esporlo orgogliosamente in casa, uno studio, una salottino e di tanto in tanto accederlo e godersi il suono di un tempo, con dischi di band di fama mondiale della stessa epoca
Vintage e sempre vintage, anche perchè, per volere il suono e la performance come voglio io, dovrei spendere in nuovo una maTonna di cifra. Il mio pre è un Audio Research SP15 del 1990, costato a suo tempo quasi 18 milioni di vecchie lire. Ancora oggi posso dire che è tra i migliori pre esistenti al mondo. PUNTO! Vi ricordate ancora cosa si poteva fare con 18 milioni 42 anni fa? Ancora oggi, se si ha la fortuna di incontrarlo e se in ottime condizioni, non lo puoi avere sotto i 4000 EUR, il che la dice lunghissima sulla qualità.
Sono per il nuovo
infatti concordo , a molti non piace !,si potrebbe anche dire sballamento
Io sono passato da Galactron MK120 a AM-AUDIO . Meglio il nuovo !
Alloraaaa, sto M73, dove ce l"hai? Vintage comunque.