Uomini e donne sono uguali? - Alessandro Barbero (2022)
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- Опубликовано: 18 сен 2024
- Alessandro Barbero è ospite dell’Archivio di Stato di Torino e dei Musei Reali.
Uno dei dieci appuntamenti, da luglio a settembre, per offrire al pubblico di ogni età occasioni informali per scoprire le passioni che animano i «mestieri della cultura», l’avventura della ricerca, il rapporto con archivi, biblioteche, musei, teatri e tutto ciò che il patrimonio culturale può rappresentare nelle nostre vite.
In questo estratto la domanda verte sul ruolo dell'uomo e la donna nella società e la sua evoluzione nella Storia.
Moderano il direttore dell’Archivio di Stato Stefano Benedetto e la direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella.
Musei Reali di Torino: museireali.ben...
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Che fortuna passeggiare nel parco e imbattersi nel professor Barbero
Io vorrei incontralo sono a Salerno
Io vivo a Torino ma non ho mai avuto il piacere di incontrarlo. Mi piacerebbe molto.
Eee guarda si come no
Ascoltarla è anche una grande consolazione alla tristezza dei rapporti umani
Uguali nei diritti in quanto persone,ma non nei comportamenti ,nei pensieri,ecc...siamo indispensabili l'uno per l'altra senza avere un oggettiva superiorità di una delle parti su tutti i campi.
@Sonia Barbieri Sni
Un esempio è il discorso dei figli, una donna tendenzialmente è più protettiva rispetto a un uomo a prescindere dall'educazione, ma per il solo fatto che biologicamente è la donna che si occupa di ciò e su questo l'influenza esterna è irrilevante.
Anche il testosterone e l'estrogeno, entrambi i sessi lo producono, ma essendo in quantità parecchio diverse portano a differenze comportamentali non ininfluenti, l'educazione ha un suo peso ovviamente, ma non si può negare che non sia l'unica causa.
@Sonia Barbieri su questo sono parzialmente d'accordo, secondo me rimarrano sempre parecchie differenze comportamentali.
Poi la cosa delle crocerossine è ancora dovuta alla predisposizione biologica che le donne hanno.
@Sonia Barbieri si facciamo finta che siano uguali anche biologicamente così possiamo fare finalmente come hanno fanno gli americani, permettendo a maschi biologici (trans) di competere negli sport femminili e .. stravincendo. Annulliamo tutte le differenze, e in vari settori non rimarrà nulla alle donne
@Sonia Barbieri Più elimini le influenze culturali, più quelle genetiche riaffiorano in modo più marcato. E' proprio nei paesi più liberi come la Scandinavia che le differenze, anziché diminuire, si sono estremizzate.
Non è vero che sono solo i processi di socializzazione ad influenzare il comportamento di uomini e donne.
Sono esistiti diversi casi di bambini maschi evirati alla nascita, a causa di un difetto congenito chiamato estrofia cloacale o anche a causa circoncisioni malfatte.
Malgrado questi bambini siano stati cresciuti come fossero bambine (ad alcuni gli hanno perfino fatto una vagina artificiale), TUTTI giocavano a fare la lotta; preferivano giochi come oggetti meccanici ed infine la maggior parte di loro rigettò l'identità femminile che gli era stata assegnata alla nascita poiché si sentivano maschi.
Certi comportamenti sono causati dagli ormoni prenatali e questi ultimi, in parte, influenzano le scelte di vita a cominciare dalla preferenza dei giocattoli.
Esiste una patologia femminile che si chiama IPERPLASIA SURRENALE CONGENITA e si verifica quando , durante il periodo prenatale, il feto femminile è esposto ad una quantità elevata di androgeni (ormoni tipicamente maschili).
Le donne che hanno questa patologia, sono un po' "maschiacce " e talvolta il loro clitoride è simile ad un pene maschile molto piccolo .
Le bambine con iperplasia surrenale congenita preferiscono giochi come oggetti meccanici, mentre le bambine che non hanno questo problema (la maggior parte) tendenzialmente sono meno attratte dalla lotta e giocano più volentieri con giochi dal contenuto emotivo/relazionale (bambole ecc...).
Questi risultati non hanno avuto problemi di replicazione e le differenze nella preferenza dei giochi , secondo alcuni studi recenti, si manifestano già a 9 mesi (per cui MOLTO prima di venire influenzati dai modelli culturali).
Sia chiaro, si parla pur sempre di MEDIA e di TENDENZA. E' ovvio che esistono delle variabilità all'interno dei gruppi e, se siamo più vicini a forme di liberalismo che di autoritarismo, possiamo imparare a giudicare la singola persona in base ai suoi meriti individuali e non sulla base della media del gruppo cui appartiene.
Le differenze esistono ed esisteranno sempre e nessuna cultura potrà cambiare tutto ciò, ma se impariamo a rispettarci ciò che dice la scienza, importa poco.
@Sonia Barbieri Come disse uno tanti anni fa: "Io ho tanti difetti ma non sono una donna".
Meraviglioso Barbero, è una gioia ascoltarla professore
Complentti ! veramente complimenti ! Prof.Barbero Dott.. Musolino Maurizio, (Psichiatra)
Molto ben raccontato. Come al solito, ponendo luce su alcuni punti fondamentali.
Perchè oggi dire che uomini e donne sono diversi, spesso suscita clamore, proprio perchè si confonde la diversità con la sudditanza, la diversità con la ipofunzionalità del sistema in quanto portatrice, la diversità di genere, di una gerarchia di importanze.
Questo è a mio avviso il nodo culturale fondamentale da superare, piuttosto che la diversità in quanto tale; dalla diversità nasce il confronto e anche l'avanzamenzo. Sovrapporci nelle identità sino alla sterile intercambiabilità, non credo che alla lunga gioverebbe alla società stessa, composta naturalmente da uomini e donne.
Grazie quindi per questo bell'intervento!
è evidente che uomini e donne a livello fisico e mentale non sono uguali, la cosa è così ovvia che non meriterebbe neanche una discussione.
Gli uomini e le donne al livello fisico non sono uguali.
Se anche fosse, questo non dovrebbe impedire alle donne di autorealizzarsi.
@@mirandamiranda3873 , certamente, con le dovute, logiche, differenze. Sì ai diritti per entrambi ma anche sì alla biologia e alle sue differenze intellettive, caratteriali e comportamentali. No all'omologazione fra i sessi.
Un grande dibattito veramente, molto utile a ogni ora del giorno...i disastri ambientali ci rendono tutti uguali e purtroppo, dobbiamo farci coinvolgere, le donne sono una enorme risorsa ...molto sottovalutata e professori in gamba aiutano parecchio. Qui in questo cyberspazio ogni commento diventa la migliore strategia di marketing e promozione turistica, ciò che ci serve più di tutto. Se siete bravi fare le tecnologie digitali lavorare per voi incrementare i ascolti, io sono una semplice tifosa e con mio entusiasmo da vendere... speriamo bene dai
Il problema e' che le donne vogliono solo vantaggi degli uomini e non mollano i propri.
Così si va poco avanti.
Grazie prof sei come un padre per me Grazie
Io credo che i discorsi su "uomini" e "donne" debbano un po' essere abbandonati, ognuno di noi dovrebbe cominciare a guardare se stesso e gli altri prima come persona e poi, se necessario come uomini o donne.
Io non penso a me stesso come "uomo" e non penso alle donne che mi circondano come tali le penso come persone cercando di distaccarmi un po' dalle categorie, altrimenti si comincia a difendere la propria categoria e offendere l'altra.
Le statistiche su questo argomento lasciamole a chi deve prendere decisioni su questo argomento. La nostra vita non è statistica e non fa statistica, la vita di molti lo fa.
Il mio pensiero da beduino
Questo discorso avrebbe senso se il popolo non fosse sovrano. Col diritto/dovere di voto siamo chiamati anche a spulciare il dato statistico e a riflettere sulle grandi decisioni che spesso e volentieri vanno prese per classi, categorie o gruppi di ogni tipo, anche quando questi gruppi non sono poi così ben definiti.
Quello che voglio dire è che nonostante sia vero che mettersi ad incasellare le poche persone che conosciamo possa essere controproducente, le donne nell'insieme continueranno ad essere diverse dagli uomini quando ampliamo abbastanza l'inquadratura, e questa diversità reale porta una diversità nei bisogni, nei comportamenti etc. diversità che quindi dovrà riflettersi nelle leggi che votiamo se vogliamo che siano giuste e realistiche.
Sono d'accordo, viviamo una vita di persone - però continuiamo a pensare un Paese di uomini e donne.
Sono totalmente d'accordo, e anche non so cosa pensai tu però il femminismo moderno a Occidente non è mai di puppets di altro "divide et impera".
Guarda dato che siamo in una democrazia saremmo noi a dover decidere su questi argomenti attraverso la scelta dei nostri rappresentanti...
C'è un errore di fondo nel tuo parzialmente condivisibile ragionamento: gli uomini e le donne NON sono biologicamente uguali, tendenzialmente non possono fare le stesse cose allo stesso modo.
@@robertomedda5996 Infatti io ho detto :" solo se necessario si deve fare distinzione tra uomo e donna"
Per esempio in ambito medico si discrimina tra uomo e donna: il medico deve essere a conoscenza del sesso del suo paziente.
In ambito sentimentale banalmente, ma anche in altri.
Ma che senso ha sapere che magari, FACCIO UN ESEMPIO A CASO, SENZA SAPERE SE È VERO O MENO: se c'è un tradimento il 60% è da parte degli uomini??
A te interessa il tuo RAGAZZO sia fedele mica quello degli altri.
Capito il senso?
Oppure altro esempio: " statisticamente le donne sono più brave a fare una cosa? Chi se ne frega della statistica, se nella relazione la fa meglio l'uomo.
Se sei uomo e vuoi imparare qualcosa che statisticamente sanno fare meglio le donne, probabilmente lo dovrai imparare da una di loro, punto.
Capito il senso?
Io non faccio sport e la mia forza fisica fa schifo, probabilmente perderei da una donna che fa palestra, ma chi se ne frega.
È un discorso troppo lungo da riassumere in poche righe; l'idea è che dovresti guardare gli altri un po' di più come guardi te stesso.
Proff. Barbero è il quid in più della cultura.italiana
Già quando si parla di "uomini" e di "donne" non ha senso e speriamo che questo passaggio storico e culturale finisca presto e si torni a un libero pensiero.
Oggi chiunque, purtroppo, qualsiasi cosa dica o non dica, deve fare i conti col pensiero dominante. Mi pare di vivere all'epoca delle grandi propagande con un clima costante di tensione.
Anche quando dice "noi uomini volevamo comandare etc." e lo si dà per scontato che ci piacesse ma poteva anche essere di no. Lo stesso Lorenzo il Magnifico nel sonetto che conoscete tutti non è poi così contento di dover gestire il potere e anzi lo fa a malincuore.
Quando usciremo da questo incubo collettivo finalmente riusciremo ad avere uno sguardo più obbiettivo e lucido verso la realtà. Oggi stiamo vivendo come un'epoca onirica che corrompe la lucidità delle nostre analisi. Passerà. L'umanità ne ha viste tante e passerà anche questa.
Un primo passo e non fare dei pensieri-blocco tutto compreso. Non evitare con uno slogan pensieri più articolati. Anche perché la vita delle donne di Atene (non greche) non era la stessa delle donne egiziane o etrusche o shardana e via dicendo.
Non mi metto nemmeno a rispondere poi a una domanda così tendenziosa e sbagliata alla base.
egizie*
le donne egiziane le trovi oggi facendo un giro al Cairo.
È anche vero che gli uomini, oltre ad esercitare la brutalità del potere, sono stati anche i primi a subirla, perché non erano gli stessi uomini. Da sempre, ad essere mandati al fronte a morire sono stati uomini.
@@lupesiodelupis241 Certo! Inoltre il tema del "potere" è un concetto umano complesso e non ha genere sessuale. Semmai ha diversi modi di esprimersi e compiersi.
Non si può dire che il potere sia SOLO maschile e parlare di una parte e non di tutto.
Quante giovani "femministe" dovrebbero vedersi (ALMENO) questo video come preludio allo studio della società.
Io non riesco ad apprezzare un video sdoppiato in questo modo e con una scritta così invasiva. Mi turba il piacere di ascoltare il professor Barbero... Comunque grazie lo stesso.
Ho appena cominciato a guardare il video, ma già iniziamo male: "Gli uomini e le donne possono fare ESATTAMENTE le stesse cose", non in termini di Diritto, su quello non discuto, ma in termini di capacità biologiche: è una frase alquanto illogica. Uomini e donne non sono uguali. Madre Natura ci ha fatto diversi, ella decide, noi obbediamo, punto.
Sono giunto alla conclusione che la società attuale non sia mentalmente capace di affrontare tale argomento, dal momento che ci si scanna per cose del genere e probabilmente le persone non saranno mai abbasta mature, data la natura selvaggia e generalmente ignorante della maggioranza degli individui.
Sinceramente a me non frega nulla, se uomo e donna sono uguali o uno dei due sia superiore all'altro, quello che vorrei è che venga sconfitta l'ipocrisia che c'è alla base di tutto l'argomento
Come disse una donna, femminista e al tempo stesso egualitarista: "Ogni edificio è stato costruito da un'uomo. Ogni uomo è venuto alla luce da una donna".
Questo per dire che nella diversità biologica si può costruire una società egualitaria di diritto, dove uomini e donne possono co-operare uniti senza alcuna discriminazione.
Il problema è che manca il confronto, la voglia di mettersi in gioco, da entrambe le parti.
Oramai siamo passati dalla lotta per i diritti all'estremismo di genere, sia dall'una che dall'altra parte.
@@princekopa9142 forse, a sto punto, fregarsene e fare cio che si vuole nella vita è la chiave...
Ma il concetto di diversità? Non arriva nel cranio di persone tanto intelligenti? Per il principio di non contraddizione non si può essere contemporaneamente diversi e uguali, mi risulta
@@scarecrow9497 è quello che vuole il sistema. Fartene fregare di tutto e ci riescono benissimo, con un bombardamento mediatico infinito e anche letterale. Viste le guerre che preparano
@@princekopa9142 lo dite benissimo. Siamo bestie. Di fatto regrediamo allo stato di scimmie assassine dopo qualche giorno senza cibo
Io lo ascolterei tutto il giorno il Professor Barbero ! 💪💪💪😍😍😍
Il problema è che l'ideologia femminista reclama tutti i diritti per le donne e accolla tutti i doveri agli uomini. Per il resto non è vero che le donne nel passato non contassero nulla. È una apparente verità dovuta al fatto che i ruoli erano rigidamente separati: le donne in casa e gli uomini fuori. Ma era una necessità oggettiva perché nei ruoli maschili le donne sarebbero state fatte a pezzi. In realtà sono state sempre iperprotette perché anche gli antichi e i primitivi avevano intuito che dal loro numero dipendesse la curva demografica di un popolo infatti un uomo può fecondare molte donne ma non è vero il contrario: per questo motivo gli uomini sono più spendibili per fare i mestieri più pericolosi e faticosi. Ed è stata la natura stessa che attraverso la selezione ha modellato menti e corpi per adattarli a questi ruoli differenti.
Infine non capisco come Barbero non colga nel libro di Cristina da Pisano gli stessi ridicoli pregiudizi sessisti che lei rimproverava agli uomini. In bocca a una donna istruita sono ancora più ridicoli.
@Sonia Barbieri infatti le donne campano 5 anni più degli uomini e le società antiche erano tutte poligame perché di uomini ce ne sono sempre stati pochi. Mistero 😀
@@leonardoferrari4852 anzi era una perdita ancora peggiore perché una sola donna poteva generare tanti guerrieri. Per questo le donne sono sempre state considerate preziose. È strano che Barbero non sia riuscito a contestualizzare questo fenomeno. La sbornia femminista influenza anche lui?😀
@Sonia Barbieri Alla nascita siamo praticamente uguali. Ma diventate di più strada facendo perché morite meno a causa di una vita più agiata e protetta. Secondo l'Inail il 95% dei morti sul lavoro sono uomini e così quelli che restano con invalidità gravi. È quella la ragione, non ti inventare stranezze.
@Sonia Barbieri insomma quello che dice Barbero è dogma della fede femminista. Fatelo santo subito 😀😀
@Sonia Barbieri discutere è attaccare briga? È la mentalità degli indottrinati 😀
Bellissimo questo intervento.
Nondimeno non si può non pensare che una civiltà è arrivata al capolino quando costringe i propri intellettuali ad argomentare su ovvietà quali la differenza tra il sesso maschile e il sesso femminile. Come si fa a non vederla? C'è da essere orbi! Privi del senso della vista e dell'udito oltreché dell'intelletto. E a chi dice che essi sono lo stesso mi piacerebbe vederlo svegliarsi la mattina nel letto con di fianco un uomo al posto di sua moglie, vorrei proprio vedere se direbbe che è lo stesso.
@Sonia Barbieri Però il tuo ragionamento non tiene conto del fatto che esiste una ragione se uomini e donne non venivano cresciuti allo stesso modo, e la ragione in questione è il dato biologico della differenza tra il maschile e il femminile "oltre la quale le società del passato non riuscivano ad andare", come dice Barbero all'inizio del video. Quindi, a uomini e donne viene impartita un'educazione diversa e ci si aspetta da loro cose diverse, non malgrado essi siano uguali, perché infatti non lo sono, ma proprio perché essi sono diversi. C'è una ragione nelle cose.
Preso atto di questa differenza organica la domanda è: essa va assecondata o va negata o si deve cercare di ridurla? Posto il dato di fatto, come bisogna comportarsi difronte al dato di fatto?
A me piace studiare la natura, indagarne i caratteri e i suoi enti, scoprire e apprezzare le differenze tra essi e assecondarle.
Qualcun altro ha il terrore di questo modo di porsi difronte al mondo naturale. Pazienza! Me ne farò una ragione.
@Sonia Barbieri eh, non sei la sola a pensarlo 😊
Lei non ha capito niente
@@kevinmuccardi1899 Quando dici che c'era una "ragione", che è meglio dire una "causa", non dici nemmeno qual è dando per scontato che tu l'abbia analizzata. Sonia in una frase sola dice già almeno 1/4 delle cause del perché in passato davano dei ruoli e per loro andava bene cosi e chi deragliava da quei ruoli non andava bene. Se vuoi approfondisco, solo su richiesta, per ora mi fermo qui che ho da fare.
@@kaioshinon5954 Ragione implicava anche causa. Ragion d'essere, se vuoi.
La risposta che mi è stata data tiene conto solo del dato storico sociale, ignorando totalmente quello naturale.
La differenza tra sesso maschile e sesso femminile, e la conseguente divisione dei ruoli è presente anche tra gli altri animali. Per dire, esiste tra gli orsi, i leoni, i gorilla, i ragni, le formiche, gli squali ecc. e si chiama dimorfismo sessuale. Non è una montatura della società. Chiaramente le società storiche hanno lavorato su queste differenze sessuali che però sono presenti già a livello organico. Chi nega questo, lo ripeto, non ha gli occhi per vedere e l'intelletto per discernere e gioca a mosca cieca col mondo.
mille grazie prof!!!!
Sempre bello e interessante sentire la storia della GRANDE Christine de Pizan, 👏👏👏
in passato le guerre erano frequenti e si combattevano con la fisicità , erano di fatto la cosa più importante nella vita . Gli uomini in quel consesso erano giocoforza considerati più utili. Oggi che le guerre sono diventate meno frequenti e combattute con minore fisicità , il pensiero sulle differenze tra uomini e donne è mutato
Interessante
"Il mio popolo! Un fanciullo lo tiranneggia
e le donne lo dominano.
Popolo mio, le tue guide ti traviano,
distruggono la strada che tu percorri." Bibbia, Isaia 3/12
🙏🙏🙏
noi abbiamo la cominicazione competenza di base sulle parole è posibile migliorarsi? perche sulle donne e gli uomini
Grazie professore ! Finalmente un po' di chiarezza sull'argomento donne e uomini. Oggi purtroppo ci sono ancora molte donne e molti uomini che non vogliono che la donna si evolva intellettualmente, ma preferiscono che la donna sia sottomessa all'uomo. Penso che di queste lezioni, bisogna farne ancora tante, perché si costruisca una mentalità generale più evoluta e adeguata ai nostri tempi. Grazie professor Barbero !
Vero, purtroppo, per quanti molti non sia "la maggior parte", specifichiamo, onde evitare spiacevoli derive misandriche, ci sono anche tante donne che non vorrebbero che gli uomini si occupassero di certe faccende.
Ovviamente, preme ribadire che: uomini e donne NON sono biologicamente uguali, quindi ci saranno, tendenzialmente, sempre delle differenze, anche in termini intellettuali; ma libertà è sacrosanta e tutti e tutte, ove possibile, è bene che svolgano qualsiasi attività che desiderano intraprendere; di vedranno, prima o poi, le capacità. Ma nessuno ha il diritto di vietare niente a priori né a uomini né a donne!
Sempre numero uno, non capisco perché usare una telecamera rotta
Credo che l uomo e la donna se avessero tutti gli stessi imput educativi, in famiglia, ( poi nella scuola, poi nella società) si assomiglierebbero, di più,
La relazione con il padre e la madre, determinano, che tipologia di persona, sarà, in futuro!
Esempio :
Si sente sempre che ad una bambina, la cosa, che le viene ripetuta è :
quanto è bella,!
Perché è un valore identitario, cosa che con un maschietto, non viene sottolineata, l importanza Della bellezza!
Bensì altre qualità che differenziano gli uomini dalle donne.
È nei primi anni di vita che si formano il carattere e le risposte personali agli imput esperienziali!
la storia è ance ricca di Regine, imperatrici, nobildonne. e non pare che a una Giovanna d'Arco D'Arco nata da una famiglia di contadini le fu impedito di dirigere battaglie. Una volta chi lavorava non era la persona vantaggiata, i nobili stessi non lavoravano. Forse dovresti anche analizzare se e quante donne del passato non avessero avuto alcuna intenzione di lavorare se non all'interno e stando all'interno della casa, come dire se si deve andare in battaglia a morire con la testa mozzata magari era la moglie che diceva al marito vacci tu! a morire in miniera a prenderti una silicosi. Vacci tu. O la stessa Società (di uomini e donne) pretendeva che fossero i maschi a navigare per mesi e mesi su una nave col rischio non tanto infrequente che si inabissasse; io (donna) preferisco fare smart-working. Si moriva spesso in battaglia, e la donna stava in casa ad accudire i figli che sarebbero stati poi la nuova forza militare. Insomma possiamo dire che i cinesi si sbattono di lavoro più degli italiani, che vivono solo di lavoro più di noi, ma guai se si fa lo stesso ragionamento con maschi e femmine, o porre l'accento su quante donne cerchino un uomo ricco per fare la bella vita senza fare niente. Una volta il lavoro poteva svolgerlo una sola persona all'interno di una famiglia ed era sufficiente, non si andava in vacanza; non c'erano i mezzi di trasporto di oggi per andare in vacanza; non si andava in discoteca e non si andava nei ristoranti stellati, non esistevano le auto, e i vestiti costosi e sartoriali erano solo per pochi (le donne nobili non se li facevano mancare) lo stesso per i concerti (sono per pochi) di musica classica; non c'erano gli ospedali come li intendiamo noi, e non certo le cliniche private; e oltretutto non c'erano molte cure per molte malattie; non c'era la chirurgia estetica, i gioielli erano per i nobili (alle nobildonne non mancavano); le guerre si facevano senza la tecnologia di oggi, ma a mani nude o con una spada o una lancia, o un arco che richiedevano forza fisica. Quindi chi decideva chi doveva andare a lavorare in miniera, a combattere al fronte, o intraprendere un viaggio in nave per mesi e mesi. Quindi secondo me questa differenza che è esista nel passato era voluta da ambo le parti, ma anche che ha visto gli uomini costretti, ed anche per diversi aspetti sui quali si fondavano le società e le economie.
Non ho ben capito il punto: onde implementare l'utopia in terra, dobbiamo considerare la nostra identita' sessuale e personale, nonche' la nostra storia, come solo una costruzione sociale? Non e' un po' pericoloso? Barbero gira intorno alla questione, che e' invero assai spinosa....
👌👌👌
Sarebbe una scommessa se non si sapesse già che possono fare le stesse cose. Ma noi già sappiamo che uomini e donne possono fare le stesse cose.
From Camotes Island Cebu Philippines 🇵🇭 rest of World 🇮🇹 say Holyshit nice Lecturer prefer, gli uomini pensavano: facciamo noi le guerre, facciamo noi le politiche, siamo noi i più bravi ... Poi e' arrivata Margaret Thatcher a scombussolare il "credo" e le opinioni,🤣🤣👍 have a good one take care God bless you cheering up 🤗 peace ✌️
SuperQuark nel medievo - La scoperte scientifiche durante il falso periodo buio. Uno speciale del genere dovrebbe fare
Diciamo che l'uomo e la donna sono due facce di una stessa medaglia del resto ho detto tutto
Tutto cosa ?
Mi stai dicendo che uomo e donna sono la stessa specie? Ma che dici
Bello
Ecco, bravi; avete incolonnato correttamente 私はバルベロ先生です。
Forte,sempre profe. Barbero!!!!
Ma perche il video non può essere "normale", un ' unica Imagine su tutto lo schermo? Senza questa fastidiosa lateralità aumentata?
Perché è stato girato in verticale o con distanza elevata ed il tecnico per non zoomare troppo ha dovuto fare un taglio così. Il suo errore è che avrebbe dovuto sfocare l’immagine sui lati o sostituirla con uno sfondo.
È una tecnica orrenda. Andrebbe ripubblicato. Basta ascoltare senza guardare
@@imagopoeta grazie!
Complimenti
Analisi intelligente
....aggiungo una considerazione nota ma giusta da rimarcare: se il matrimonio funziona vuol dire che a comandare in casa è la moglie 😉
👏👏👏🔝🔝🔝
Nella società di oggi poi, ci sono donne che sono più uomini di me!🤣😂...
Anche genetista...
Unione Popolare!
Morale della favola, le donne vanno battute solo se se lo meritano, ma occhio ai vicini che non lo scoprano😂. Scherzi a parte speriamo di evolverci in modo che certi maltrattamenti famigliari cessino. I Professor Barbero è una garanzia, come sempre. Saluti
Saluti
...ma boia faus...En prufesur piemunteis doc ca parla mai d'la storia del so Piemunt...as pol pa veise propi... 🤣
Questo video non dà nessuna risposta.
Infatti il prof dice esplicitamente che sarebbe giusto porsi qualche interrogativo invece che sparare sentenze
@@paninovevo1162 il prof sa bene che cosa ha detto implicitamente.
il professore analizza la questione di genere con FATTI e LOGICA
L'uomo e la donna sono differentemente simili ma guai a chi si dimentica che dove finisce la ragione, cominciano le donne e i carabinieri. 🤣
non mi importa se c'è patriarchia o matriarchia, voglio solo la mia fetta di torta (harem di cerbiattine)
Uguali no
Il nn mi sono mai fissato sul culo di un uomo 😁
Da Thatcher a Liz Truss ne abbiamo fatto di strada! sostituendoci al posto degli uomini ma con percorsi da loro già tracciati
Come disse uno tanti anni fa: "Io ho tanti difetti ma non sono una donna".
chi lo disse?
@@danyaradia9641 Non mi ricordo.
Maschilismo e misoginia.
Contrariamente a quel che si dice e si crede, la differenza fondamentale, non vicariabile tra F ed M è psicologica non fisica. Testi da studiare: "Questa metà della Terra" di RDV e "La grande menzogna del femminismo" di SGA. Prima si studia, poi si parla.
Ma che sei impazzito a suggerire una cosa del genere!? Non lo sai che le femministe credono che siamo tutti uguali in tutto e per tutto!? 🤣
@@raff5184 ma che femministe conoscete???
Di che parla e chi ha scritto La grande menzogna del femminismo?
e quale sarebbe questa menzogna?
@@danyaradia9641 Legga. Se io mi sono sciroppato gran parte della letteratura femminista perché lei non può affrontare un paio di testi, di cui uno scaricabile gratuitamente?
@@danyaradia9641 Cerchi in rete e troverà.
Uomini e donne sono diversi solo nella forza fisica, credo, poi ci sono inclinazioni diverse nell'uno e nell'altro. Certo non potrei vedere un uomo fare i lavori di casa
Perché una persona che ha i testicoli piuttosto che le ovaie non può vivere in una casa ordinata e pulita da sé e non può prepararsi il cibo e prepararlo anche per le persone che vivono con lui?
Io vivo da solo pulisco, cucino, lavo vestiti.... Però amo la mia indipendenza non posso vivere quotidianamente con una donna mi sento soffocare
@@lucac.1144 certo poi ognuno vive a modo suo. In una certa misura la nostra epoca questo ha di nuovo, la possibilità di uscire da ruoli stereotipati.
Anna Maria, anche io essendo abituato a farmi tutto da solo, mi sentirei a disagio che una donna facesse per esempio i lavori domestici, pensa te, quindi?
Finitela con queste fesserie, e scegliete bene, invece di convincervi...
Vivo da solo e devo farmi tutto. E come me tantissimi altri. Basta saperseli scegliere gli uomini. Certo che se mentre li conoscete capite che in casa pretendono TUTTO e non fanno nulla la scelta sta a voi...
Parlare di donne è un pochino come parlare di pesca. Mi pare tutto così ridicolo! È come se da donna mi mettessi a parlare del sentire maschile. Sarei credibile come se parlassi di pesca, da non pescatrice che sono. Ma perché, non si lascia che siano le donne a parlare di sé? Fate un favore... parliamo ognuno di quel che si è sicuramente capaci di parlare. Professore, parli di uomini, che è sicuramente più interessante.
In questo caso però, questo discorso non mi sembra corretto. Non è il video di un uomo a caso che parla del "sentire delle donne '', ma di uno storico che parla di un aspetto della storia: l'evoluzione della condizione della donna.
Questa logica secondo cui a parlare di certi argomenti debbano essere solo le "persone interessate", in molti casi non mi sembra un ragionamento giusto. È come dire che per trattare la Shoah e l'antisemitismo sia necessario un professore di origini ebraiche
@@immanuelraciti6532 se devo essere pienamente sincera, a me pare che a parlare, spesso, siano uomini pieni di sensi di colpa. Certo che si può parlare di tutto, certo che chiunque può parlare di quel che vuole, ho espresso un'opinione pure io, infatti.
Esiste un principio di ragionevolezza o di uguaglianza, alla stregua del quale chiunque può parlare di qualunque cosa, avendo il diritto di essere ascoltato o ascoltata per quanto dice e per gli argumenti e le prove che adduce a proprio favore. Il mio sesso, genere, razza, etnia, religione, censo o stato di salute non dovrebbero, almeno in linea di principio, avere voce in capitolo sul peso e valore che viene attribuito alle mie parole, ed in fondo, se ci pensi, è questo il significato profondo del concetto di uguaglianza. La mia percezione è che esista oggi, soprattutto nel mondo anglo-americano, la tendenza alla regressione ad una visione tribalistica delle relazioni umane, dove solo chi condivide un certo status soggettivo, in genere fatto ricondurre ad una categoria di persone di cui si predica in modo più o meno corroborato l'essere oppresse, si può permettere di esprimere la propria opinione sui problemi che a quella categoria di persone afferiscono. Così, se non sei nero non puoi parlare di razzismo (se non nei termini in cui i fautori della teoria del razzismo sistemico ritengono ortodosso), se non sei donna non puoi parlare di aborto, se non sei transgender non puoi parlare di disforia di genere e così via. Il risultato, oltre al progressivo dissolvimento del principio di uguaglianza, alla sua frammentazione in un pulviscolo di sfere di soggettività narcisistiche, solo all'interno delle quali sussiste il diritto di esprimere un'opinione considerata significativa, si assiste ad un progressivo isolamento delle soggettività. Un muro si erige fra persone e gruppi, volto o comunque idoneo a precludere una conversazione genuina, che presuppone l'ascolto, il confronto e lo scrutinio inter-soggettivo, che poi è la definizione più corretta di oggettività. In questa solitudine, il fanatismo cresce e si coltiva, e così il radicalismo politico. Invece è proprio la possibilità di un confronto, di un terreno oggettivo alla stregua del quale confrontarci (e controllarci); è la "lealtà cavalleresca" del dare al nostro interlocutore o interlocutrice un'onesta possibilità di dimostrare che abbiamo torto che ci consente, pur nelle differenze, di trovare dei punti di incontro, degli elementi di consenso, delle verità condivise, non assolute, s'intende, bensì a misura d'uomo, come Protagora saggiamente disse che ogni cosa doveva essere. Strumenti semantici di questo solipsismo tribalistico sono molto spesso parole come "oppressione", sempre più illanguidita nel suo ambito semantico, e anche "lived experience", l'esperienza vissuta, allocuzione sempre più frequentemente usata come artificio retorico atto a schermare certe categorie di opinioni dallo scrutino inter-soggettivo. Certamente, il sentire delle donne è e rimarrà sempre oscuro agli uomini, come il sentire di quel singolo individuo è destinato a rimanere un assoluto mistero per chiunque che non sia egli stesso (e forse persino per lui). Ma significa forse che non è possibile un discorso oggettivo sui rapporti uomo-donna? Ché forse tali rapporti sono appannaggio cognitivio di un solo sesso? Solo persone disabili possono parlare di disabilità? Solo persone malate possono parlare di malattia? Come è stato giustamente domandato in chiave provocatoria da un altro utente: solo chi è di origine ebraica può parlare dell'olocausto? e ancora, coloro che pur essendo di origine ebraica non hanno avuto la sciagura di essere vittime di quel massacro, se non altro per pure ragioni anagrafiche, siamo certi che abbiano titolo per parlarne? In fondo, l'origine etnica in quanto tale non ti mette necessariamente in sintonia con "l'esperienza vissuta" di chi è stato vittima di quello scempio; da un certo punto di vista mi viene da dire, per fortuna! Certamente, come ho suggerito all'inizio con la qualificazione "in linea di principio", lo stato soggettivo può e deve avere un valore in certe circostanze. La testimonianza di una vittima dell'olocausto resta una testimonianza imprescindibile, e chiaramente solo una persona come Liliana Segre, per esempio, può darci la possibilità, per quanto limitata, di farci capire cosa potesse voler dire essere prigionere ad Auschwitz; ma ciò non toglie che chiunque si sia preso la briga di studiare, e studiare bene, la storia della germania nazista abbia diritto di dire la propria (ed essere ascoltato o ascoltata) quando parla, per esempio, della cause e delle ragioni dell'olocausto. Così, la testimonianza di una donna vittima di abusi da parte del proprio carnefice, padre, marito, fidanzato o chi per loro, è imprescindibile se vogliamo provare a capire cosa significhi essere una donna vittima di violenza di genere; ma di sicuro tanto criminologi maschi quanto criminologhe donne hanno qualcosa di importante da insegnare sulle fenomenologia ed eziologia della violenza di genere. Esattamente come l'oncologo non deve essere un malato di cancro per sapere il fatto suo sulle neoplasie, pur essendo vero che solo chi è passato attraverso quel calvario può provare a dare corpo verbale alla sofferenza e alla lotta. In short, esiste una componente oggettiva, storica, sociale o scientifica, su cui ci deve essere dibattito e questo dibattito non conosce privilegi di alcun tipo, il bianco può parlare di schiavitù, il nero di olocausto, l'ebreo dei problemi dei palestinesi e così via. Esiste però anche una dimensione soggettiva, qualitativa, un'esperienza vissuta, che è importante valorizzare ma anche contestualizzare. Non sempre il discorso risiede in questa dimensione soggettiva, puramente qualitativa, ineffabile quasi; permane, grazie al cielo, una dimensione di oggettività rispetto alla quale solo prove e argomenti contano. Bisogna resistere a queste regressioni solipsistiche e riaffermare l'importanza della dialettica (confronto argomentato tra diverse opinioni) e dell'oggettività (scrutinabilità, controllabilità, falsificabilità intersoggettive). Questa è la grande conquista dell'uguaglianza, dell'antirazzismo e della parità di genere, impedire a certe sovrastrutture sociali e giuridiche, quelle si davvero oppressive, di sopprimere e soffocare le possibilità di realizzazione individuali. Non permettiamo ad un autoritarismo di ritorno, in guisa di pensiero progressista, di smantellare quanto è stato conquistato fino ad ora.
Volevo comunicarvi che oggi ho pescato una spigola lunga un metro.
Buona domenica
Non capisco che problema c'è se uno storico parla di donne nella storia. Per ascoltare la storia francese allora dobbiamo per forza andare a cercare lo storico francese? Addirittura sarebbe proprio ridicolo, bah sinceramente non capisco.
Mi spiace proff ma noi donne siamo di un altro pianeta 😁
cioe'?
Le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte
@@lagrandestoriaanimata adesso é tutto più chiaro 🤣
@@PalindromoItaliano è il titolo di un famoso libro
@@lagrandestoriaanimata é il libro che immagino abbia come titolo il famoso detto popolare...