Simone Weil viveva in una dimensione spirituale altissima ed era impegnata al 101 x100 nelle attività della miniera inesauribile di idee e analisi che scaturivano ininterrottamente dal suo gigantesco cervello, per questo gli può essere sfuggita l*'esistenza già negli anni in cui lei visse dei campi di concen tramento. Che poi fossero sconosciuti alla gran parte delle popolazio ni europee non è certamente esatto dato che si possono vedere ancora oggi i filmati dei campi di concentramento già dagli anni precedenti la guerra: per esempio ,per citarne uno,in un cortometraggio propagandistico del nazismo e del fascismo si vede la nazionale di calcio italiana campione del mondo nel 1934 e nel 1938 col capitano Meazza ,il portiere Combi ,Piola,ecc. e con l'allenatore Pozzo che in un campo di concentramen to in Germania nel quale erano state allestite delle grandi gabbie a forma di tribune, migliaia di prigionieri ebrei, tutti in camici grigi assistono alla partita tra la squadra italiana campione del mondo e una squadra formata da soldati delle SS . E il regista di quell'orribile filmato non so in quale maniera e' riuscito ad ottenere delle inquadrature nelle quali i poveri internati tutti condannati alle camere a gas applaudono e mostrano addirittura di di vertirsi. Se Simone Weil avesse avuto solo sentore dell'esistenza di tali campi di prigionia avrebbe combattuto con tutte le sue forze per accusare tale barbarie.
Molto interessante. Rabbi Michal diceva "L'io sta tra Dio e noi. Se l'uomo dice 'io' e si arroga la parola del suo Creatore, si separa da lui".
Ma lei era una santa
Simone Weil viveva in una dimensione spirituale altissima ed era impegnata al 101 x100 nelle attività della miniera inesauribile di idee e analisi che scaturivano ininterrottamente dal suo gigantesco cervello, per questo gli può essere sfuggita l*'esistenza già negli anni in cui lei visse dei campi di concen tramento. Che poi fossero sconosciuti alla gran parte delle popolazio ni europee non è certamente esatto dato che si possono vedere ancora oggi i filmati dei campi di concentramento già dagli anni precedenti la guerra: per esempio ,per citarne uno,in un cortometraggio propagandistico del nazismo e del fascismo si vede la nazionale di calcio italiana campione del mondo nel 1934 e nel 1938 col capitano Meazza ,il portiere Combi ,Piola,ecc. e con l'allenatore Pozzo che in un campo di concentramen to in Germania nel quale erano state allestite delle grandi gabbie a forma di tribune, migliaia di prigionieri ebrei, tutti in camici grigi assistono alla partita tra la squadra italiana campione del mondo e una squadra formata da soldati delle SS . E il regista di quell'orribile filmato non so in quale maniera e' riuscito ad ottenere delle inquadrature nelle quali i poveri internati tutti condannati alle camere a gas applaudono e mostrano addirittura di di vertirsi.
Se Simone Weil avesse avuto solo sentore dell'esistenza di tali campi di prigionia avrebbe combattuto con tutte le sue forze per accusare tale barbarie.