“Reductio ad memem” così ci vizi! 😂 questi video sono contributi preziosi, caro Riccardo, che diventano punti di riferimento in cui trova espressione un pensiero critico che in molti condividono. Grande.
Credo che una nota di positività possa darla lo stesso Barbero. Lui è stato assunto a personaggio, ma ne è consapevole solo fino a un certo punto e comunque non gli interessa quindi continua a (non) produrre il proprio contenuto senza minimamente modificarlo per inseguire il proprio personaggio. Gli idolatri che inseguono il feticcio ci saranno sempre, ma almeno gli altri possono fruire del contenuto genuino non corrotto dalla visione degli idolatri
Vero! Ed onestamente mi auguro che i suoi “fan” sui social non vadano ad intasare le conferenze (intendo comportandosi da fan e non da curiosi della materia). Personalmente ho iniziato a seguire le sue conferenze in pieno lockdown, e spero di poterne vedere una dal vivo al più presto, ma quando vedo certi comportamenti da fan, cringio
@@KarotaKid cosa che puntualmente si è verificata al festival della mente di Sarzana di quest'anno, nell'ultima lezione caricata su Spotify durante le fasi iniziali di presentazione si sentono urla continue che sfociano quasi in cori da stadio, e lo stesso Barbero abbastanza piccato invita il pubblico a smetterla e a lasciarlo parlare
@@unattimo7658 gia, ho sentito. Ho paura per la conferenza di Dicembre al Vittoriale (alla quale parteciperò) Sono comunque felice che lui gestisca il “successo” in questo modo, non cambiando il suo stile e le sue motivazioni
Ho "scoperto" Barbero da poco, e sono molto soddisfatto di aver potuto usufruire di alcuni suoi contenuti, in particolare ho amato moltissimo la raccolta in forma tipo podcast su Carlo Magno e la lezione tenuta a degli studenti in classe su Caporetto. Però quando leggo alcuni commenti sui suoi "fan" veramente mi viene il latte alle ginocchia (su tutti un tizio che commentava sotto a un video sulla Sindone, augurandosi di sentire altre conferenze in merito in cui ci fosse solo la presenza di Barbero o cmq che solo lui parlasse, in quanto "unica verità"... 😶
@@banryu79 Che odio quando si mettono a screditare gli altri partecipanti delle conferenze. O vantandosi di aver interrotto il video alla fine dell'intervento del Professore. Ok i meme, ma così diventa fanatismo
Grazie wesa per le cose dette all'inizio riguardo ai commenti "meme" su RUclips tutti uguali. Non riesco a capire come riempire i puntini di frasi già fatte aggiungendo qualche cazzata presa dal contesto del video possa far ridere così tante persone. Ogni video ne è pieno: nei commenti più popolari sono sempre tra i primi, con più like; nei commenti recenti ci sono gli stessi identici commenti di quelli più popolari, l'unica cosa che cambia è il numero di like che è la cosa a cui ambiscono. Che tristezza
Ah ... I vecchi tempi in cui pensavamo che il web potesse essere strumento di anticonformismo, della vita da pirata-rockstar e invece, come ha detto più volte il buon vez, è il trionfo del berlusconismo televisivo... Io personalmente, forse perché con alcuni personaggi ci sono "cresciuto" , mi spiace proprio vedere come alcune persone si siano un po' arrese al non produrre contenuti di valore e vivere di rendita del personaggio che negli anni, anche involontariamente, hanno creato. Ognuno fa quel che vuol della sua vita eh figuriamoci, solo che mi spiace Grazie Wesa per gli spunti di riflessione come al solito interessanti
questa cosa di Barbero "mitizzato" l'avevo notata anche io. Un altro personaggio "vittima" di questo fenomeno è Alberto Angela, anche lui assurto suo malgrado a una specie di essere perfetto infallibile quando lui vorrebbe essere solo un bravo divulgatore, e invece la gente parla solo di quanto sia un sex symbol praticamente ignorando i suoi contenuti
Un altro personaggio vittima di questo fenomeno è Alessandro Orlando che ormai viene idolatrato per le sue doti di vaticinio e deità e non più per la sua conoscenza delle opere di Faccincani
Seguo raramente i tuoi video (per mancanza di tempo più che altro) ma questo l'ho trovato particolarmente sensato a partire dall'immagine di copertina con Barbero.
Aggiungo però che personaggi come Barbero riescono così a raggiungere un pubblico più ampio e per questo arriva anche a raggiungere persone che veramente si appassionano di quello che studia e racconta. Io la vedo un po' così, forse una visione troppo ottimista rispetto a questo video
Una cosa che trovo divertente è che mi ricorda un po' la meccanica della folla che sceglieva il proprio campione per rappresentarli in una battaglia che non combattevano loro. La differenza è che in quello era oggettivo trovare un vincitore alla fine di una battaglia, qua la gente ascolta i discorsi dei loro beniamini e acriticamente dirà che il proprio "campione" ha vinto la discussione, dando dell'incapace che non capisce un cazzo a chi dirà il contrario
Barbero lo conoscevo fin dai tempi delle prime apparizioni a superquark, ma essendo appassionato di storia quando ho scoperto alcune sue conferenze qui su youtube le ho divorate. Del fatto che fosse stato trasformato in un meme ne ero all'oscuro ed onestamente è una cosa che non mi interessa.
Purtroppo (anzi per fortuna) per non cadere in queste dinamiche la soluzione è sempre quella del pensiero critico. Inizialmente può dare dispiacere cambiare mentalità, cadono i "miti" e tante sicurezze che ti sei creato ma ti avvicini sempre più ad una consapevolezza e lucidità che da molta più soddisfazione del fruire acriticamente di tutto, sospinti da una sfera di influenza all'altra (ovviamente sempre paghi di ciò che troviamo). Penso d'altronde che non arriveremo mai dove vorremmo cioè a essere veramente lucidi e consapevolmente critici su tutto, è un percorso, è un esercizio, uno sforzo che però ripaga ogni giorno. Grazie per questi video che aiutano a non perdere la bussola quando ci si vorrebbe abbandonare alla scelta più comoda
Ironicamente ho conosciuto questo canale a partire proprio da un video meme e mai mi sarei aspettata di trovare dei contenuti così profondi. Se ne trovano pochi così e sono ben contenta di averli trovati! Il tuo discorso sul personaggismo secondo me descrive ancor meglio il fenomeno dei Vtuber Hololive che sta spopolando negli ultimi anni (e solo recentissimamente in diffusione anche in italia). Non c'è più nemmeno la fase di creazione dei contenuti e di "fatica" per farsi conoscere e diventare personaggio e si passa direttamente dall'introduzione al pubblico del personaggio stesso, un modello 3D o 2D in stile anime in grado di muoversi e parlare, dietro cui c'è essenzialmente una persona ignota che è pagata per recitare la parte del personaggio carino che gioca ai videogiochi e intrattiene gli spettatori con classiche trope anime. è un nuovo tipo di intrattenimento diverso dai classici streamer in videocamera e di cui io stessa per prima sono attratta, ma che effettivamente come dici tu implica un'inevitabile riduzione ai minimi termini (un appiattimento potremmo dire) del contenuto in sé.
Bellissima analisi, Wesa! Mi permetto di aggiungere che, a mio modesto parere, questo fenomeno è osservabile non solo nelle celebrità, ma anche nelle persone comuni che utilizzano i propri profili social più per costruire un proprio personaggio e quindi controllare il giudizio che il pubblico si fa di te che per ampliare il proprio mondo.
Tra l altro hai detto una cosa che i talk show televisivi hanno anticipato tantissimo coi vari Sgarbi, Buonanno, ecc che sono veri e propri meme umani.
Per fortuna che Barbero continua a fare quello che fa sempre, aldilà del meme. Io lo conobbi proprio dalle poop che si facevano e che si fanno su di lui, ma io non mi sono fermato al meme e stop, ho compreso il contesto delle poop e mi sono fatto subito un idea corretta di lui...mi sono ascoltato pure qualche registrazione dove racconta fatti storici (materia di cui non sono appassionato), una persona eccellente.
Gran bella riflessione Wesa. A volte ti ascolto in macchina e dalla tua voce mi aspetto da un momento all'altro che spunti fuori la chioma ribelle, la barba incolta e l'abito bohemien di Alessandro Bergonzoni. Titolo del prossimo video: "ll tempo vola e noi no. Fosse vero il contrario, il cielo sarebbe pieno di uomini con l'orologio fermo."
In questo rapporto tra fans e personaggi ci vedo il costante bisogno da parte delle persone di sentirsi parte di qualcosa, di definirsi come "tifoso di ...", "Fan di...", "Acquirente di...", "Cittadino di ....". Spesso questo sentimento (immotivato per quanto riguarda la scelta del personaggio/squadra/brand) spinge effettivamente le persone non solo a difendere a spada tratta il personaggio/squadra/brand ma addirittura a compiere atti estremi per queste icone vuote e lontane da loro stessi, alle quali si sono affezionati solo guardandole, è allucinante.
Visto che il "personaggismo" funziona proprio perché esistono masse acritiche, la soluzione (come per molte cose) sarebbe quella di educare la massa. E spesso si torna sempre lì. È facile dire che le aziende o i creator hanno tutto il diritto di guadagnare con tutti i mezzi (legali) che hanno a disposizione, ma se poi questi mezzi si basano sul soggiogare le menti di chi non ha strumenti per capire il proprio rapporto con tale azienda/creator allora il problema da che parte sta? Il popolino mal educato o le aziende approfittatrici del popolino mal educato?
Wesa il frequentare svariati e magici luoghi dell'internet mi ha portato a fare una riflessione: molto spesso i meme a sfondo "culturale" possono svolgere una funzione critica e informativa. Quello che intendo dire è che proprio perché i meme tendono a over semplificare le cose, inducono le persone ad approfondire certi argomenti, soprattutto se attinenti alla sfera culturale. Dalla mia esperienza personale, posso dire che i contenuti delle lezioni di Barbero (e a questo contribuisce anche il suo modo di raccontare le cose) mi hanno talmente tanto appassionato da farmi rivalutare completamente la storia. Grazie a lui ho iniziato a documentarmi di più e ad avere maggior spirito critico nei confronti di certi argomenti. Sono sicura che il mio non sia un caso isolato. Questo penso succeda con altre personalità "meme" che svolgono la funzione di divulgatori. Il primo esempio che mi viene in mente è Zizek: anche lui è un personaggio ormai diventato meme, eppure RUclips pullula di sue lezioni che vengono viste da centinaia di migliaia di persone. Mi porta a pensare che magari non sia un fenomeno totalmente negativo.
Anche alcuni professori universitari utilizzano i meme per far assorbire certi concetti. Il mio prof di Linguistica ha utilizzato il meme del cervello potenziato in 4 fasi, per partire dal "parlare più lingue" e arrivare al "pensare in indoeuropeo" :) fantastico!
Wesa questa cosa dell’album di figurine la propone da mesi, ora Dario Moccia ha letteralmente fatto un album di figurine degli streamer😅😂 mai immagine fu più azzeccata
@@ejajafrozarb Di Wesa intendi? È possibile. Molto probabilmente Dario gliel'ha proposto, avendolo chiesto a quasi tutte le persone apparse sul suo canale, bisogna vedere se Wesa ha accettato. Comunque son carte non figurine :)
Complimenti, sono molto d'accordo con il ragionamento. Un'altro aspetto che riterrei importante è la sovrabbondanza dei prodotti che forza la persona a divenire personaggio. Un'esempio è nel campo artistico; visto che ormai tutti noi possiamo ottenere relativamente facilmente dei mezzi per la produzione di un'opera, vi è una sovrapproduzione, mentre il tempo per poterle osservare e comprendere è sempre lo stesso. Di conseguenza, chi osserva un'opera non sempre si concede abbastanza tempo per poter analizzare un prodotto e il suo significato. Se invece si conosce chi l'ha creata e la "filosofia" dell'autore allora è più facile dare fiducia all'opera. Divenire personaggio diventa un bypass per i propri prodotti. Personalmente non adoro particolarmente questo modo di fare, perchè come giustamente hai detto, tende poi a rendere tutto più superficiale e semplificare aspetti che non possono essere semplificati.
Oltre che di fenomeno del personaggismo, legato al singolo creatore di contenuti, penso si possa parlare anche dell'esistenza tangente di un fenomeno di "communitismo", dove la logica della fanbase appare più svincolata dal carisma del singolo. Alla fine, come al di fuori e prima di internet, i fan come fedeli si fidelizzano non solo al singolo leader carismatico, ma anche alla parrocchia o alla sezione che dir si voglia, a prescindere da chi ne sia il capo temporaneo.
Bravissimo. Purtroppo succede anche nella communities di gente inteligiente (shy, boldrin, wesa ecc). Le communities spesso ripetono come bottini che manco byoblu
Grande Wesa! Videogiochi e filosofia. Sei il mio youtuber preferito. Non ne sbagli mai una! Sono fiero di conoscerti fin dall'inizio! . . . . . *sarcasm*
Da 11:30 ci ho visto un'analisi della situazione di Twitch Italia allo stato attuale, io non l'avevo mai pensata in questo modo, le collaborazioni le ho sempre interpretate come un modo per stare in buoni rapporti tra colleghi e farsi conoscere alle altre community, a differenza di quanto succedeva nella RUclips del 2016/2017 in cui avvenivano sempre dissing/teatrini flame imbarazzanti
Mia considerazione per apportare uno spunto al: come sarebbe possibile una alternativa. Come accennavo nel video di ieri secondo me il propulsore è l'economia (in Armi Acciaio e Malattia Diamond spiega con chiarezza che le classi "improduttive" come politici, sacerdoti, e poi gradualmente artisti e simili, siano emerse solo quando la produzione aumentava di efficienza al punto da consentire il sostentamento degli "improduttivi"). Cosa quindi renderebbe possibile una internet dei contenuti, una internet come condivisione di lavoro e non di personaggismo? una sostenibilità economica tale che sia possibile (anche se non profittevole al massimo, perché ci saranno sempre canali più fruttuosi, ne hai parlato ieri) produrre qualcosa di valido senza che sia un martirio, perché produrre contenuto di valore ha un costo importante: economico, di energie e di strumentazione; di tempo di lavoro/ ricerca; di mesi di affinamento delle capacità tecniche. In un sistema che consentisse di guadagnare o almeno sostenere / ammortizzare gli investimenti fatti in qualità potrebbe essere ragionevole fare contenuto di valore come sfida personale e virtuosismo. Altrimenti occorre essere economicamente indipendenti, ossia potersi sostenere il proprio tenore di vita a prescindere dall'esito del contenuto (i giornalisti che erano stipendiati da giornalisti ma facevano anche critica cinematografica, e non guadagnavano quindi influenzando il pubblico a comprare i biglietti.) Vero che per funzionare questo modello richiede nicchie di persone che pagano contenuti di qualità, ma secondo me e tra individui adulti questo margine c'è, sento nella mia bolla sempre più persone disposte a pagare o sostenere quanto ritengono opportuno per un contenuto di qualità. Non è dovuto, ma l'esperimento potrebbe riuscire e trasformare un pochino l'ecosistema. Altro elemento potrebbe essere la crescita di un mercato del lavoro digitale, con posti di lavoro, stipendi e regolarizzazioni presso agenzie/piattaforme/eventi che consentono ai professionisti di mantenersi e avviare/mantenere progetti paralleli non strozzati dalla sola logica di profitto. Vedem
Un altro aspetto interessante è che il personaggio, che per caratteristiche è stereotipo e quindi fisso, rischa di sparire appena cambiano le mode. Un bravo personaggio deve saper giocare sul filo tra l'essere facilmente riconoscibile e il non fossilizzarsi, vedi ad es. Logan Paul che da youtuber è diventato """pugile""".
Io penso che ciascuno di noi deve godere del PROPRIO successo e sul successo dei propri cari e di chi si vuole bene.e il successo è nelle piccole cose delle volte,ognuno di noi deve sentirsi il personaggio principale della propria esistenza,della propria vita,onorare del successo degli altri di cui non ci riguarda non è salutare,ma purtroppo l'italia sta iniziando a diventare come il regime del nord corea...e quindi la libertà e l'individualità combattuta da tutti quei soldati morti per l'indipendenza e la libertà d'italia ,il sacrificio di quelle persone ...si sta andando a far fottere...perciò...essere ciascuno di noi il personaggio magnifico della propria esistenza e andare avanti e cercare di fare successo su quello che sono le nostre capacità innate e coltivate....carino il funghetto verde alle tue spalle!È la prima volta che ti vedo e sei una grande persona,no un grande personaggio😉...poi dentro di te puoi essere il personaggio che più preferisci.un abbraccio👋
Si semplifica la realtá per poterla gestire meglio e si idolatra qualcuno per poter splendere di luce riflessa, non è necessario approfondire o capire, basta immedesimarsi e condividere per poter far parte di qualcosa di piú grande.
La nota più amara è la convenienza di essere sottoposti al processo di semplificazione che ci rende personaggi. Inconsapevoli o meno, e soprattutto su internet, la tentazione di costruire un culto del personaggio sarà molto più di una semplice tentazione. Cos'è Sgarbi oltre l'ira? Eh sì, sicuramente molto di più, ma a chi importa...
aggiungerei che il "personaggismo" alla fine condiziona anche il contenuto: dimostrazione di ciò è il fatto che il solito youtuber inizia parlando nel suo canale che so, di astronomia, diventa famoso (anche) perché c'ha ste sue uscite che diventano virali, sto look eccentrico e le solite cose, e finisce a parlare di tutto (soprattutto di costume e/o politica, alla fin fine), ciò perché ormai s'è fatto travolgere dal suo personaggio e quindi da creatore di contenuti che vogliono avere uno spessore e con i quali si propone di diffondere la conoscenza riguardo quella che è la sua materia di studio, diventa showman , da alla gente quello che ormai vuole da lui, cioè le sue uscite,la sua montatura di occhiali "strana" piuttosto che i suoi approfondimenti sull'astronomia ..
Il personaggismo in una frase : inviti uno bravo storico in trasmissioni gli chiedi pareri sui vaccini, sull’economia, sul gossip politico e dimentichi la storia.
Discorso condivisibile, ma perchè inizi parlando di Barbero che in fondo stimola ad approfondimenti e non uno Sgarbi che incarna perfettamente il tuo meme.
Tu cosa ci puoi dire sull'essere un peresonaggio. Dopo tutto da creatore di contenuti se soggetto al "personaggismo", come la vivi tu nello specifico questa cosa? Io nel mio piccolo ho una mia piccola commuinity e una mia audiance nel mondo podcast, e nonostante io non sia praticamente "nessuno" al di fuori della mia nicchia, sono reso personaggio e la cosa a volte mi galvanizza altre mi mette a disaggio. Penso che il fenomeno del "personaggismo" sia inevitabile, fa parte della semplificazione che il nostro cervello fa della realtà, non possiamo percepirte la complessita di una persona in generale, figuriamoci da quello che percepiamo dai suoi contenuti. Io faccio contenuti perchè mi piace divulgare temi economici a chi non ne sa una fava, però comunque in modo implicito ho creato un personnaggio, che chi mi ascolta pensa sia io, ma è solo parte di me. Come vale lo stetto per la percezioni che noi abbiamo di te e del personaggio Wesa! Rispondendo alla domanda, perchè il creatore crea contenurti, io lo faccio perchè mi piace colmare condividere le mie conoscenze con chi non le ha, e se potessi fare questo di lavoro e potessi campare di questo ne sarei molto felice. Grazie mille, bellissimo video e bellissima argomentazione!
Si riduce tutto alla base della legge di mercato, la domanda è l'offerta. Siccome il gusto della domanda si è culturalmente impoverito, l'offerta si adegua
internet come un enorme teatro dell'arte, con i soliti "tipi" che vivono avventure sempre simili sulla base di un canovaccio abbozzato, poiché erano i "caratteri", le "maschere", a portare avanti le trame. E niente, il resto è un banale "come si sta signora mia", una soluzione non ce l'ho.
Ho vissuto questo momento mistico in cui il wesa nella copertina e quello nel video erano nella stessa identica posizione e sembrava che ls copertina avesse cambiato sfondo e iniziato a parlare
Non credo di averlo mai posto in questi termini, ma se così volessimo definirlo, credo di pensare al personaggismo ogni volta che rifletto sulla differenza di porsi rispetto alla divulgazione scientifica di Entropyforlife rispetto a quella di Barbascura.
Barbascura, per come la vedo io, sfrutta il personaggio che si è creato (non è stato creato dal suo pubblico, se non erro) per cercare, almeno in parte, di far arrivare contenuti di un certo tipo al più vasto pubblico possibile, mentre Giacomo (spero di non sbagliare il nome...) affronta il tutto in maniera più "professionale". Puntano entrambi alla medesima meta, ma lo fanno percorrendo strade diverse
In questo ultimi video capisco l'esigenza di mortebianca di ignorare il volto per evitare di creare una dimensione fisica alle sue idee ed evitare i limiti che essa inevitabilmente crea.. wesa quando ti sento parlare ricevo un flusso di spunti importanti, non ti ascolto e giudico le tue parole ma permetto alle tue idee di scorrere nel mio cervello lasciando stagnare sempre qualcosa di meraviglioso.. che inevitabilmente mi aiuta nella vita di tutti i giorni. Ti ringrazio per quello che fai, non come personaggio ma come cervello pensante
Sfondi una porta aperta... Aggiungo, che molti di questi personaggi spesso vengono presi molto in considerazione in quanto immediati e "facili" da capire, poichè danno una conoscenza molto semplice da assimilare. Immediata come avviene un po' per il cinema e non per i libri.
Altri creatori stanno cercando di spiegare questi concetti, i pochi che hanno uno spessore tale da poterselo permettere, naturalmente. E non so chi capirà fino in fondo, xchè credo sia una forma mentis l'essere o meno acritico verso un personaggio. O sei lo schiavo che difende le sue catene o non lo sei. Comunque bravo, bel video.
Non credo sia solo quello. Mi spiego: hai presente l'aforisma "a ciascuno il suo"? Chi, dalla parte dei creatori di contenuti, si sofferma a spiegare certe meccaniche, purtroppo o per fortuna, già si rivolge, almeno mediamente, ad un pubblico senziente, capace di usare il cervello. Chi, al contrario, si "limita" nel guscio del proprio personaggio, lo fa, o perché ne è vittima (pochi), o perché sa di poterne trarre vantaggio economico ed ha tutto l'interesse a mantenere il proprio pubblico il più ampio possibile, il più generalista possibile ed anche, mediamente, il più "lobotomizzato" possibile. Chi si è creato un personaggio, però, non è detto che non abbia spessore, di per sé, ma, in un mondo in cui non conta chi tu sia, ma quanto produci (o rendi), facendo i banali conti della massaia vede che fare certe cose gli rende decisamente più che impegnarsi a farne determinate altre. L'unica speranza che ho, riguardo questo genere di persone, è che possano esserci di quelli che, appunto, non sono così "vuoti" e che sfruttino il proprio personaggio non solo egoisticamente, ma anche per poter magari finanziare opere di bene, di qualsiasi tipo. In maniera molto "stereotipicamente machiavellica", sarebbe un fine che giustifica i mezzi (pur con svariati rischi, perché foraggiare il popolo bue può essere molto rischioso)
Anche se non c'entra nulla con il video in sé, la parte in cui si parla di "rovazzi e delle collaborazioni" mi viene subito in mente il film di Spiderman no way home, trovo che il discorso "Personaggismo" e mancanza di contenuto vadano a braccetto con quel film.
Ciao Wesa, a proposito di "facilmente recuperabile": in un video passato davi una bellissima opinione sul falso mito della coerenza, ma non lo trovo. Sarebbe figo ne riparlassi nel dettaglio!
Secondo me un esempio che potrebbe farci intravedere un INTERNET diverso è quello di J.Peterson: nato su Quora ed esploso su YT durante la quarantena, sembra resistere al tentativo, anche di alcune fazioni politiche americane, di farlo diventare un personaggio. Ovviamente questo è detto da un italiano che non è troppo dentro quella che è la discussione pubblica americana. Quindi con tutta probabilità mi sbaglio. Ho tirato fuori Peterson più che altro per parlare di Quora. Anche se non è proprio una piattaforma da testo lungo, credo che da li possano emergere delle figure sempre più "immuni" alla memetizzazone. Forse anche li c'è il problema dell'infarinatura, della mancanza di profondità su alcune cose, però è già più raro trovare contenuti frivoli come (Vlog o parliamo di cosa ha fatto quello). Più che altro mi verebbe da dire che su quella piattaforma il focus è sulla discussione e non sulle persone che la portano avanti.
Barbero comunque non ne soffre per nulla di questa cosa, ha più volte detto che sa che la gente fa meme ma non ci sta minimamente dietro; poi è vero che c'è qualche fan più sfegatato di altri ma ti garantisco che la maggior parte di loro piace ascoltarlo, basta guardare le visualizzazioni che fa nei vari canali (non ufficiali) dove vengono caricati i suoi discorsi
prive di senso no, sarebbero state prive di senso se avesse detto che il covid non esiste; lui ha detto che piuttosto del green pass meglio mettere l'obbligo vaccinale
Di per sé il personaggismo è solo l'evoluzione web e social del personal branding. Avere caratteristiche che saltano subito all'occhio e che rendano diversi è una chiave di successo perché rendono riconoscibili, distinguibili e quindi memorabili. Forse l'unica soluzione, che soluzione non è quanto piuttosto modo di viverla serenamente, è accettare che buona parte del seguito di un personaggio sia composto da una fanbase legata alla caricatura e al meme. Quella fama porterà comunque beneficio alla minoranza interessata ai suoi contenuti, perché il personaggio si vedrà sfruttare e pubblicare quanto più si potrà contare su un ritorno di immagine o economico da parte del pubblico target. Si può solo sperare che il sudiciume riversato sui personaggi non li sporchi troppo rendendoli irriconoscibili. Essendo il personaggismo dovuto più a mancanze dei singoli membri del pubblico che al personaggio in sé, temo non ci sia modo di evitare tutto ciò, al massimo di limitarlo diffondendo come possibile spirito critico (buona fortuna a chi prova). Una internet dei contenuti non so quanto possa uscire dalla nicchia e diventare sostenibile: la internet delle vanità è emersa e si è imposta perché fa leva su quello che le persone cercano davvero, cioé percepirsi come ascoltati, importanti e dotati di voce in capitolo. I contenuti su questa internet ci sono, ma c'è anche - prevalentemente - l'assecondare i bias (e quindi placare le paure e gratificare l'ego) di chi ci naviga dentro. Come per il personaggismo, anche qui la maggioranza rimarrà probabilmente sempre uno sciame di gente in cerca di gratificazione personale mentre chi cercherà contenuto lo troverà. Come per il personaggismo, però, troppo rumore danneggia anche le ricerche degli "interessati". Non so dire se sia inevitabile, ma sono abbastanza convinto del fatto che sia fisiologico.
Ero certo affrontassi questo argomento, spesso hai accennato all'eccessiva idolatria nei confronti di personaggi che "fan" fermi alla fase embrionale del loro stesso pensiero e spirito critico scambiano per persone. Il problema per me è che questo video, come anche il precedente sul bombardamento mediatico del neuromarketing, spaventa e lascia senza basi sulle quali costruire un qualche tipo di consapevolezza per decifrare autonomamente opere, contenuti e creatori di contenuti (nonostante fosse una condizione che avvertivo da tempo). La costruzione di uno spirito critico che si basi sulla propria conoscenza ed esperienza è fondamentale, ritengo sia giusto allarmarsi. Gli strumenti per costruirlo (e costruirsi) ci sono, il problema è che sono troppi, le informazioni che abbiamo sono troppe; troppe voci e punti di vista differenti su qualsiasi cosa, questo genera una sorta di rumore bianco, e allora risulta difficile capire, difficile discernere vero e falso. Il bello è che siamo in fase calante, non nel punto più basso. Sfiduciamoci a vicenda, voi critici autonomi per noi incapaci incatenati a chissà cosa e chissà per quanto, e noi incapaci per gli inconsapevoli, che dopo questo video saranno un po' di meno.
Esiste però un modo preciso per il creatore di contenuti per far sì che il suo pubblico non ne diventi "adoratore senza cognizione"? Mi chiedo se sia evitabile tutto ciò, anche ipotizzando un creator che non marci minimamente su una propria immagine pubblica di personaggio che evidenzia determinate caratteristiche personali, potrebbe comunque venir visto come recitante una parte, seppur affine al suo carattere. "Mi guardo un video di Wesa perché è quello che filosofeggia, e a me la filosofia piace" sarebbe un pensiero che non mi stupirebbe sentire.
@@hai-mel6815 l'ho scoperto l'anno scorso. É difficile trovare una profondità simile su youtube. I suoi ultimi corti stanno perdendo in creatività secondo me, ma Twelve More Rules é davvero convincente. Una riflessione sul personaggio-guru che si fa vittima e carnefice (anche di se stesso, e del suo libero arbitrio).
Perfettamente d'accordo con la tua analisi. Secondo me però non collegherei questo "fenomeno" in modo diretto con internet o social-media. La storia del mondo, da sempre, ha generato e poi sfruttato "personaggi". Basti solo pensare all'arte (moderna in particolare). La produzione di multipli e di iper produzioni ripetitive da parre degli artisti non ha creato personaggi sfruttando il medesimo meccanismo che tu descrivi benissimo per quello che succede ai giorni nostri? Non vorrai mica dirmi (per fare un esempio) che Picasso non sia "anche un personaggio"? Roberto Crudeli
Sul personaggismo mi è venuto in mente il sgt. Hartman dal film full metal jacket perchè è diventato il meme che strilla. Ho una domanda come si analizza il pubblico con quali occhi e strumenti?
Tra le altre cose mi occupo di fotografia e il canale che seguo di più su RUclips, su questo argomento, è l'esatto opposto del personaggismo, è semplicemente fitto di contenuti e spunti di riflessione. Non a caso il creator lavora anche su substack.
Mi ritrovo molto nel tuo pensiero. Qui su youtube c'era un content creator che fino a qualche anno fa mi piaceva molto sia per il materiale che portava che per il suo atteggiamento cordiale nell'esposizione. Negli ultimi anni poi ha seguito l'arco di evoluzione di molti youtuber: ha scritto un libro (che io ho letto e posso dire che è una schifezza colossale) e poi è diventato sempre più arrogante e borioso nei suoi video, proprio per il "successo" della sua opera. Mi dispiace dirlo, ma vederlo vomitare parolacce a raffica, in canotta, esponendo le sue opinioni, magari anche sensate, in una maniera così scurrile e beota, mi fa pensare a una brutta caricatura. Mette proprio tristezza.
Diventare una caricatura fa parte del gioco.J.vai bello se sputtanato il battaglione, a cresciuto un orda di bimbi minkia 😎🤘P.s ridursi a dei tormentoni è triste. Ma fa fare la grana.
8:05: Credo che sia ciò che deve aver fatto Jerry Calà. Convenienza al puro personaggismo, convenienza a ripetere il meme e il meme e il meme. Da qui ingfinita libidine. Wesa, hai mai visto i video di RobyManfro?
Il personaggio che deve subire Barbero, è dato dalla pessima istruzione italiana. Ovviamente tutti i meriti del caso per il Professore, ma secondo me molte persone vedono in lui l'insegnante che non hanno mai avuto, e che avrebbero voluto ad insegnarli una materia difficile come storia, e renderla scorrevole. Da questo deriva il fatto che per l'opinione pubblica, egli sia un intrattenitore un pò come twitch al giorno d'oggi, dove hai un appuntamento continuo con persone che ti stanno simpatiche e che apprezzi, e quindi in qualche modo idolatrato. Appena poi, è uscito un secondo dal ruolo che tutti si aspettavano, ed ha parlato anche di attualità, è successo il putiferio ahah come se non fosse una persona come tutte le altre, che vive nel presente.
Mi ricorda in maniera pressoché perfetta la puntata dei Simpson dove Bart diventa il personaggio “non sono stato io”. Per chi non sapesse di cosa stia parlando ecco il link ruclips.net/video/aU6nIBnEAnE/видео.html
Premesso che vorrei bruciare la casa in compagnia a Messer Lapo di Castiglionchio, ecco, ora non ricordo nemmeno se in questo commento volevo mettere un reale contenuto sostanziale.
Eh, lo so. Ho segnalato la cosa a RUclips ma naturalmente se vuoi farlo anche tu tanto meglio. Purtroppo il canale ne è intasato e sono troppi perché io possa arginarli a mano...
Caro Riccardo, il tuo ragionamento non fa una piega, ma non credo che si possa applicare a Barbero, dato che, dal mio punto di vista, i suoi contenuti sono apprezzati e condivisi da milioni di utenti proprio grazie alle sue straordinarie doti oratorie, competenza e professionalità, esattamente come te 😉
Ritengo che la riduzione a personaggio sia applicabile sempre e a qualsiasi cosa. Le masse semplificano, creano idoli da seguire, perché le masse sono semplici e si muovono per sensazioni generiche. Tuttavia non per forza deve essere negativo, i dogmi sono un mezzo straordinariamente efficiente di comunicare idee, e come specie abbiamo bisogno di condividere cose fra tutti noi. Mettendola in un altro modo: i personaggi, gli idoli, i dogmi, sono un mezzo per permeare idee nella società, poi sta a l'individuo scomporli e contestualizzarli, liberandosi dallo stato di idolatra; Senza di essi però, le idee originali non sarebbero neanche giunte all'individuo con i mezzi di integrarle in lui e poi elevarsi.
Like se credi anche tu che Wesa dovrebbe intraprendere la carriera da insegnante. Lo vedo benissimo come prof. liceale (a mio modesto parere più importanti di quelli universitari nella costruzione dell'individuo)
Interessante come sempre. Mi chiedo però: e se fosse inevitabile, nel momento in cui ci si espone per proporre i propri contenuti, innescare certi meccanismi? Non hai paura di fare anche tu la fine del meme? Alla peggio potresti puntare a diventare famoso come "Wesa, il cagaca**o" 🤣
Secondo me lo spunto di questo video viene dalla posizione di Barbero sul Green Pass, cosa che ha fatto, secondo me, vacillare l'entusiasmo acritico di molti idolatri che vedono appunto solo il personaggio anziché la persona e i contenuti (è anche vero che apprendo dell'album di Moccia solo ora dai commenti, quindi magari lo sono un po' entrambi)
ciò che dici è vero, ma la critica di P5 resta a macchiette e a tinte così contrastate che è in grado di fare un giro a 360 gradi e crearsi lo stesso la sua fanbase acritica
@@marcobissoli secondo me hai ragione, ma in parte. A mio modesto parere si può essere "fan critici" di qualcosa. Apprezzo tantissimo la saga avendo giocato tutti i suoi capitoli, ma questo non mi impedisce di criticarne gli aspetti "negativi" o riusciti meno bene. Non è del tutto contraddittorio quello detto sul videogioco, alcune cose si, come hai anche tu sottolineato. Posso ad esempio dire che la versione royal fà molti passi indietro al capitolo originale, rendendosi troppo fanservice (ovviamente non faccio spoiler). Un altro esempio è la caratterizzazione di Ann, che definirla contraddittoria è un neufemismo, già nel gioco base. Apprezzare o essere fan di qualcosa, secondo me, non implica sempre il guardarla coi prosciutti negli occhi, come fanno i fan dei personaggi di cui si parla nel video.
@@DavidSint guarda, non sono assolutamente tipo da fare di tutta l'erba un fascio e il tuo non mi sembra assolutamente il caso di un fan acritico, viste le argomentazioni che hai proposto. Però ti dico che io, da osservatore "esterno" che non conosceva la serie prima della blind di P5R di Wesa (ancora in corso su Twitch), ne ho vista passare di gente che non riusciva a vedere difetti come gli stessi che hai evidenziato tu... Da non conoscitore che comunque ha apprezzato molto il gioco e gli spunti offerti, devo dire che un problema di fondo che mi pare di riscontrare nella costruzione di P5 è che, nel criticare la società d'oggi, usa in definitiva strumenti che sono propri di quest'ultima, finendo per creare i "suoi" personaggi, che alcuni acriticamente non saranno disposti a vedere se non come eroi oggetti di culto. Spero di essermi spiegato meglio, comunque mi fa piacere aver condiviso lo spunto per questa conversazione!
@@marcobissoli si sei stato chiarissimo. Spero che chi ha giocato, chi sta giocando e chi giocherà al gioco non idolatri in modo morboso le figure dei personaggi e riesca a comprenderne solo gli ambiziosi insegnamenti che gli autori del gioco hanno provato a mettere in luce con quest opera (ricordiamo che questi ultimi fanno parte di una mole di persone con una cultura e punti di vista particolari, anni luce distanti da quelli nostri o del mondo occidentale in generale).
“Reductio ad memem” così ci vizi! 😂
questi video sono contributi preziosi, caro Riccardo, che diventano punti di riferimento in cui trova espressione un pensiero critico che in molti condividono. Grande.
finalmente qualcuno lo dice. La deificazione di qualsiasi cosa o persona, indipendentemente dalla bravura o validità, mi è sempre stata sullo stomaco
Credo che una nota di positività possa darla lo stesso Barbero. Lui è stato assunto a personaggio, ma ne è consapevole solo fino a un certo punto e comunque non gli interessa quindi continua a (non) produrre il proprio contenuto senza minimamente modificarlo per inseguire il proprio personaggio.
Gli idolatri che inseguono il feticcio ci saranno sempre, ma almeno gli altri possono fruire del contenuto genuino non corrotto dalla visione degli idolatri
Vero! Ed onestamente mi auguro che i suoi “fan” sui social non vadano ad intasare le conferenze (intendo comportandosi da fan e non da curiosi della materia). Personalmente ho iniziato a seguire le sue conferenze in pieno lockdown, e spero di poterne vedere una dal vivo al più presto, ma quando vedo certi comportamenti da fan, cringio
@@KarotaKid cosa che puntualmente si è verificata al festival della mente di Sarzana di quest'anno, nell'ultima lezione caricata su Spotify durante le fasi iniziali di presentazione si sentono urla continue che sfociano quasi in cori da stadio, e lo stesso Barbero abbastanza piccato invita il pubblico a smetterla e a lasciarlo parlare
@@unattimo7658 gia, ho sentito. Ho paura per la conferenza di Dicembre al Vittoriale (alla quale parteciperò)
Sono comunque felice che lui gestisca il “successo” in questo modo, non cambiando il suo stile e le sue motivazioni
Ho "scoperto" Barbero da poco, e sono molto soddisfatto di aver potuto usufruire di alcuni suoi contenuti, in particolare ho amato moltissimo la raccolta in forma tipo podcast su Carlo Magno e la lezione tenuta a degli studenti in classe su Caporetto.
Però quando leggo alcuni commenti sui suoi "fan" veramente mi viene il latte alle ginocchia (su tutti un tizio che commentava sotto a un video sulla Sindone, augurandosi di sentire altre conferenze in merito in cui ci fosse solo la presenza di Barbero o cmq che solo lui parlasse, in quanto "unica verità"... 😶
@@banryu79 Che odio quando si mettono a screditare gli altri partecipanti delle conferenze. O vantandosi di aver interrotto il video alla fine dell'intervento del Professore. Ok i meme, ma così diventa fanatismo
Grazie wesa per le cose dette all'inizio riguardo ai commenti "meme" su RUclips tutti uguali. Non riesco a capire come riempire i puntini di frasi già fatte aggiungendo qualche cazzata presa dal contesto del video possa far ridere così tante persone. Ogni video ne è pieno: nei commenti più popolari sono sempre tra i primi, con più like; nei commenti recenti ci sono gli stessi identici commenti di quelli più popolari, l'unica cosa che cambia è il numero di like che è la cosa a cui ambiscono. Che tristezza
Ah ... I vecchi tempi in cui pensavamo che il web potesse essere strumento di anticonformismo, della vita da pirata-rockstar e invece, come ha detto più volte il buon vez, è il trionfo del berlusconismo televisivo...
Io personalmente, forse perché con alcuni personaggi ci sono "cresciuto" , mi spiace proprio vedere come alcune persone si siano un po' arrese al non produrre contenuti di valore e vivere di rendita del personaggio che negli anni, anche involontariamente, hanno creato. Ognuno fa quel che vuol della sua vita eh figuriamoci, solo che mi spiace
Grazie Wesa per gli spunti di riflessione come al solito interessanti
E invece [...] è il trionfo del berlusconismo televisivo... Non si poteva dire meglio!
questa cosa di Barbero "mitizzato" l'avevo notata anche io. Un altro personaggio "vittima" di questo fenomeno è Alberto Angela, anche lui assurto suo malgrado a una specie di essere perfetto infallibile quando lui vorrebbe essere solo un bravo divulgatore, e invece la gente parla solo di quanto sia un sex symbol praticamente ignorando i suoi contenuti
Un altro personaggio vittima di questo fenomeno è Alessandro Orlando che ormai viene idolatrato per le sue doti di vaticinio e deità e non più per la sua conoscenza delle opere di Faccincani
Seguo raramente i tuoi video (per mancanza di tempo più che altro) ma questo l'ho trovato particolarmente sensato a partire dall'immagine di copertina con Barbero.
Aggiungo però che personaggi come Barbero riescono così a raggiungere un pubblico più ampio e per questo arriva anche a raggiungere persone che veramente si appassionano di quello che studia e racconta.
Io la vedo un po' così, forse una visione troppo ottimista rispetto a questo video
Una cosa che trovo divertente è che mi ricorda un po' la meccanica della folla che sceglieva il proprio campione per rappresentarli in una battaglia che non combattevano loro. La differenza è che in quello era oggettivo trovare un vincitore alla fine di una battaglia, qua la gente ascolta i discorsi dei loro beniamini e acriticamente dirà che il proprio "campione" ha vinto la discussione, dando dell'incapace che non capisce un cazzo a chi dirà il contrario
Stai demolendo gente tutti i giorni!
Ti lovvo ❤️
Barbero lo conoscevo fin dai tempi delle prime apparizioni a superquark, ma essendo appassionato di storia quando ho scoperto alcune sue conferenze qui su youtube le ho divorate. Del fatto che fosse stato trasformato in un meme ne ero all'oscuro ed onestamente è una cosa che non mi interessa.
Si, è pieno di gif e meme su di lui per i social e sull' internet in generale
Purtroppo (anzi per fortuna) per non cadere in queste dinamiche la soluzione è sempre quella del pensiero critico. Inizialmente può dare dispiacere cambiare mentalità, cadono i "miti" e tante sicurezze che ti sei creato ma ti avvicini sempre più ad una consapevolezza e lucidità che da molta più soddisfazione del fruire acriticamente di tutto, sospinti da una sfera di influenza all'altra (ovviamente sempre paghi di ciò che troviamo). Penso d'altronde che non arriveremo mai dove vorremmo cioè a essere veramente lucidi e consapevolmente critici su tutto, è un percorso, è un esercizio, uno sforzo che però ripaga ogni giorno. Grazie per questi video che aiutano a non perdere la bussola quando ci si vorrebbe abbandonare alla scelta più comoda
Ironicamente ho conosciuto questo canale a partire proprio da un video meme e mai mi sarei aspettata di trovare dei contenuti così profondi. Se ne trovano pochi così e sono ben contenta di averli trovati!
Il tuo discorso sul personaggismo secondo me descrive ancor meglio il fenomeno dei Vtuber Hololive che sta spopolando negli ultimi anni (e solo recentissimamente in diffusione anche in italia). Non c'è più nemmeno la fase di creazione dei contenuti e di "fatica" per farsi conoscere e diventare personaggio e si passa direttamente dall'introduzione al pubblico del personaggio stesso, un modello 3D o 2D in stile anime in grado di muoversi e parlare, dietro cui c'è essenzialmente una persona ignota che è pagata per recitare la parte del personaggio carino che gioca ai videogiochi e intrattiene gli spettatori con classiche trope anime. è un nuovo tipo di intrattenimento diverso dai classici streamer in videocamera e di cui io stessa per prima sono attratta, ma che effettivamente come dici tu implica un'inevitabile riduzione ai minimi termini (un appiattimento potremmo dire) del contenuto in sé.
Bellissima analisi, Wesa!
Mi permetto di aggiungere che, a mio modesto parere, questo fenomeno è osservabile non solo nelle celebrità, ma anche nelle persone comuni che utilizzano i propri profili social più per costruire un proprio personaggio e quindi controllare il giudizio che il pubblico si fa di te che per ampliare il proprio mondo.
Tra l altro hai detto una cosa che i talk show televisivi hanno anticipato tantissimo coi vari Sgarbi, Buonanno, ecc che sono veri e propri meme umani.
Per fortuna che Barbero continua a fare quello che fa sempre, aldilà del meme.
Io lo conobbi proprio dalle poop che si facevano e che si fanno su di lui, ma io non mi sono fermato al meme e stop, ho compreso il contesto delle poop e mi sono fatto subito un idea corretta di lui...mi sono ascoltato pure qualche registrazione dove racconta fatti storici (materia di cui non sono appassionato), una persona eccellente.
Gran bella riflessione Wesa. A volte ti ascolto in macchina e dalla tua voce mi aspetto da un momento all'altro che spunti fuori la chioma ribelle, la barba incolta e l'abito bohemien di Alessandro Bergonzoni. Titolo del prossimo video: "ll tempo vola e noi no. Fosse vero il contrario, il cielo sarebbe pieno di uomini con l'orologio fermo."
Semplice: vedo Barbero, metto lik-ah no, aspetta, ops
In questo rapporto tra fans e personaggi ci vedo il costante bisogno da parte delle persone di sentirsi parte di qualcosa, di definirsi come "tifoso di ...", "Fan di...", "Acquirente di...", "Cittadino di ....". Spesso questo sentimento (immotivato per quanto riguarda la scelta del personaggio/squadra/brand) spinge effettivamente le persone non solo a difendere a spada tratta il personaggio/squadra/brand ma addirittura a compiere atti estremi per queste icone vuote e lontane da loro stessi, alle quali si sono affezionati solo guardandole, è allucinante.
E Wesa dai voce ai miei pensieri, riflettevo proprio su questo tema qualche giorno fa
Visto che il "personaggismo" funziona proprio perché esistono masse acritiche, la soluzione (come per molte cose) sarebbe quella di educare la massa.
E spesso si torna sempre lì. È facile dire che le aziende o i creator hanno tutto il diritto di guadagnare con tutti i mezzi (legali) che hanno a disposizione, ma se poi questi mezzi si basano sul soggiogare le menti di chi non ha strumenti per capire il proprio rapporto con tale azienda/creator allora il problema da che parte sta?
Il popolino mal educato o le aziende approfittatrici del popolino mal educato?
quello che ho pensato anche io guardando il video.
un commento davvero prezioso!
Wesa il frequentare svariati e magici luoghi dell'internet mi ha portato a fare una riflessione: molto spesso i meme a sfondo "culturale" possono svolgere una funzione critica e informativa. Quello che intendo dire è che proprio perché i meme tendono a over semplificare le cose, inducono le persone ad approfondire certi argomenti, soprattutto se attinenti alla sfera culturale. Dalla mia esperienza personale, posso dire che i contenuti delle lezioni di Barbero (e a questo contribuisce anche il suo modo di raccontare le cose) mi hanno talmente tanto appassionato da farmi rivalutare completamente la storia. Grazie a lui ho iniziato a documentarmi di più e ad avere maggior spirito critico nei confronti di certi argomenti. Sono sicura che il mio non sia un caso isolato. Questo penso succeda con altre personalità "meme" che svolgono la funzione di divulgatori. Il primo esempio che mi viene in mente è Zizek: anche lui è un personaggio ormai diventato meme, eppure RUclips pullula di sue lezioni che vengono viste da centinaia di migliaia di persone. Mi porta a pensare che magari non sia un fenomeno totalmente negativo.
Anche alcuni professori universitari utilizzano i meme per far assorbire certi concetti. Il mio prof di Linguistica ha utilizzato il meme del cervello potenziato in 4 fasi, per partire dal "parlare più lingue" e arrivare al "pensare in indoeuropeo" :) fantastico!
Wesa questa cosa dell’album di figurine la propone da mesi, ora Dario Moccia ha letteralmente fatto un album di figurine degli streamer😅😂 mai immagine fu più azzeccata
La realtà imita i meme
C'è anche la sua di figurina?
@@ejajafrozarb Di Wesa intendi? È possibile. Molto probabilmente Dario gliel'ha proposto, avendolo chiesto a quasi tutte le persone apparse sul suo canale, bisogna vedere se Wesa ha accettato.
Comunque son carte non figurine :)
P.S: Wesa ne fa parte ed è in suddetto album di "figurine", quindi sicuro non gli dispiace né parteciperebbe a cose che poi critica nei suoi video 😉
Wesa sei ufficialmente invitato al pub dell’amico
Complimenti, sono molto d'accordo con il ragionamento.
Un'altro aspetto che riterrei importante è la sovrabbondanza dei prodotti che forza la persona a divenire personaggio. Un'esempio è nel campo artistico; visto che ormai tutti noi possiamo ottenere relativamente facilmente dei mezzi per la produzione di un'opera, vi è una sovrapproduzione, mentre il tempo per poterle osservare e comprendere è sempre lo stesso. Di conseguenza, chi osserva un'opera non sempre si concede abbastanza tempo per poter analizzare un prodotto e il suo significato. Se invece si conosce chi l'ha creata e la "filosofia" dell'autore allora è più facile dare fiducia all'opera. Divenire personaggio diventa un bypass per i propri prodotti.
Personalmente non adoro particolarmente questo modo di fare, perchè come giustamente hai detto, tende poi a rendere tutto più superficiale e semplificare aspetti che non possono essere semplificati.
12:27 mi hai fatto ritornare in mente il mito della caverna di Platone... Che dire video stimolante come sempre🙃
Oltre che di fenomeno del personaggismo, legato al singolo creatore di contenuti, penso si possa parlare anche dell'esistenza tangente di un fenomeno di "communitismo", dove la logica della fanbase appare più svincolata dal carisma del singolo. Alla fine, come al di fuori e prima di internet, i fan come fedeli si fidelizzano non solo al singolo leader carismatico, ma anche alla parrocchia o alla sezione che dir si voglia, a prescindere da chi ne sia il capo temporaneo.
Bravissimo. Purtroppo succede anche nella communities di gente inteligiente (shy, boldrin, wesa ecc). Le communities spesso ripetono come bottini che manco byoblu
Grande Wesa! Videogiochi e filosofia. Sei il mio youtuber preferito. Non ne sbagli mai una! Sono fiero di conoscerti fin dall'inizio!
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*sarcasm*
ahahahahahahaha
Top riflessione Wesa
Da 11:30 ci ho visto un'analisi della situazione di Twitch Italia allo stato attuale, io non l'avevo mai pensata in questo modo, le collaborazioni le ho sempre interpretate come un modo per stare in buoni rapporti tra colleghi e farsi conoscere alle altre community, a differenza di quanto succedeva nella RUclips del 2016/2017 in cui avvenivano sempre dissing/teatrini flame imbarazzanti
Mia considerazione per apportare uno spunto al: come sarebbe possibile una alternativa. Come accennavo nel video di ieri secondo me il propulsore è l'economia (in Armi Acciaio e Malattia Diamond spiega con chiarezza che le classi "improduttive" come politici, sacerdoti, e poi gradualmente artisti e simili, siano emerse solo quando la produzione aumentava di efficienza al punto da consentire il sostentamento degli "improduttivi").
Cosa quindi renderebbe possibile una internet dei contenuti, una internet come condivisione di lavoro e non di personaggismo? una sostenibilità economica tale che sia possibile (anche se non profittevole al massimo, perché ci saranno sempre canali più fruttuosi, ne hai parlato ieri) produrre qualcosa di valido senza che sia un martirio, perché produrre contenuto di valore ha un costo importante: economico, di energie e di strumentazione; di tempo di lavoro/ ricerca; di mesi di affinamento delle capacità tecniche.
In un sistema che consentisse di guadagnare o almeno sostenere / ammortizzare gli investimenti fatti in qualità potrebbe essere ragionevole fare contenuto di valore come sfida personale e virtuosismo. Altrimenti occorre essere economicamente indipendenti, ossia potersi sostenere il proprio tenore di vita a prescindere dall'esito del contenuto (i giornalisti che erano stipendiati da giornalisti ma facevano anche critica cinematografica, e non guadagnavano quindi influenzando il pubblico a comprare i biglietti.)
Vero che per funzionare questo modello richiede nicchie di persone che pagano contenuti di qualità, ma secondo me e tra individui adulti questo margine c'è, sento nella mia bolla sempre più persone disposte a pagare o sostenere quanto ritengono opportuno per un contenuto di qualità. Non è dovuto, ma l'esperimento potrebbe riuscire e trasformare un pochino l'ecosistema.
Altro elemento potrebbe essere la crescita di un mercato del lavoro digitale, con posti di lavoro, stipendi e regolarizzazioni presso agenzie/piattaforme/eventi che consentono ai professionisti di mantenersi e avviare/mantenere progetti paralleli non strozzati dalla sola logica di profitto. Vedem
Un altro aspetto interessante è che il personaggio, che per caratteristiche è stereotipo e quindi fisso, rischa di sparire appena cambiano le mode. Un bravo personaggio deve saper giocare sul filo tra l'essere facilmente riconoscibile e il non fossilizzarsi, vedi ad es. Logan Paul che da youtuber è diventato """pugile""".
Io penso che ciascuno di noi deve godere del PROPRIO successo e sul successo dei propri cari e di chi si vuole bene.e il successo è nelle piccole cose delle volte,ognuno di noi deve sentirsi il personaggio principale della propria esistenza,della propria vita,onorare del successo degli altri di cui non ci riguarda non è salutare,ma purtroppo l'italia sta iniziando a diventare come il regime del nord corea...e quindi la libertà e l'individualità combattuta da tutti quei soldati morti per l'indipendenza e la libertà d'italia ,il sacrificio di quelle persone ...si sta andando a far fottere...perciò...essere ciascuno di noi il personaggio magnifico della propria esistenza e andare avanti e cercare di fare successo su quello che sono le nostre capacità innate e coltivate....carino il funghetto verde alle tue spalle!È la prima volta che ti vedo e sei una grande persona,no un grande personaggio😉...poi dentro di te puoi essere il personaggio che più preferisci.un abbraccio👋
Si semplifica la realtá per poterla gestire meglio e si idolatra qualcuno per poter splendere di luce riflessa, non è necessario approfondire o capire, basta immedesimarsi e condividere per poter far parte di qualcosa di piú grande.
La nota più amara è la convenienza di essere sottoposti al processo di semplificazione che ci rende personaggi. Inconsapevoli o meno, e soprattutto su internet, la tentazione di costruire un culto del personaggio sarà molto più di una semplice tentazione. Cos'è Sgarbi oltre l'ira? Eh sì, sicuramente molto di più, ma a chi importa...
aggiungerei che il "personaggismo" alla fine condiziona anche il contenuto: dimostrazione di ciò è il fatto che il solito youtuber inizia parlando nel suo canale che so, di astronomia, diventa famoso (anche) perché c'ha ste sue uscite che diventano virali, sto look eccentrico e le solite cose, e finisce a parlare di tutto (soprattutto di costume e/o politica, alla fin fine), ciò perché ormai s'è fatto travolgere dal suo personaggio e quindi da creatore di contenuti che vogliono avere uno spessore e con i quali si propone di diffondere la conoscenza riguardo quella che è la sua materia di studio, diventa showman , da alla gente quello che ormai vuole da lui, cioè le sue uscite,la sua montatura di occhiali "strana" piuttosto che i suoi approfondimenti sull'astronomia ..
Il personaggismo in una frase : inviti uno bravo storico in trasmissioni gli chiedi pareri sui vaccini, sull’economia, sul gossip politico e dimentichi la storia.
In questi ultimi video, vedo una rivalutazione della scuola di Francoforte bella e buona
Ma quindi stai parlando di Piccinini: "Sciabolata morbidaaa!"
Discorso condivisibile, ma perchè inizi parlando di Barbero che in fondo stimola ad approfondimenti e non uno Sgarbi che incarna perfettamente il tuo meme.
Tu cosa ci puoi dire sull'essere un peresonaggio. Dopo tutto da creatore di contenuti se soggetto al "personaggismo", come la vivi tu nello specifico questa cosa? Io nel mio piccolo ho una mia piccola commuinity e una mia audiance nel mondo podcast, e nonostante io non sia praticamente "nessuno" al di fuori della mia nicchia, sono reso personaggio e la cosa a volte mi galvanizza altre mi mette a disaggio. Penso che il fenomeno del "personaggismo" sia inevitabile, fa parte della semplificazione che il nostro cervello fa della realtà, non possiamo percepirte la complessita di una persona in generale, figuriamoci da quello che percepiamo dai suoi contenuti. Io faccio contenuti perchè mi piace divulgare temi economici a chi non ne sa una fava, però comunque in modo implicito ho creato un personnaggio, che chi mi ascolta pensa sia io, ma è solo parte di me. Come vale lo stetto per la percezioni che noi abbiamo di te e del personaggio Wesa! Rispondendo alla domanda, perchè il creatore crea contenurti, io lo faccio perchè mi piace colmare condividere le mie conoscenze con chi non le ha, e se potessi fare questo di lavoro e potessi campare di questo ne sarei molto felice. Grazie mille, bellissimo video e bellissima argomentazione!
Specie in questo periodo, le tue parole sono di una saggezza rara.
Voglio una figurina di wesa alla nicol bolas come la nemesi di tutta la fanbase cresciuta attorno alla tomodachi crew
Non si fanno praticamente nomi, ma le figure di cui si parla mi appaiono in mente in una maniera talmente icastica da fare paura
10:55 i featuring nella musica
Si riduce tutto alla base della legge di mercato, la domanda è l'offerta.
Siccome il gusto della domanda si è culturalmente impoverito, l'offerta si adegua
internet come un enorme teatro dell'arte, con i soliti "tipi" che vivono avventure sempre simili sulla base di un canovaccio abbozzato, poiché erano i "caratteri", le "maschere", a portare avanti le trame.
E niente, il resto è un banale "come si sta signora mia", una soluzione non ce l'ho.
A me il caso di Barbero ricorda quello di Peppino de Filippo con Pappacone.
"Piattaforma rossa"✊✊
A Gianni Morandi versione meme fischiano le orecchie in questo momento 😂
Ho vissuto questo momento mistico in cui il wesa nella copertina e quello nel video erano nella stessa identica posizione e sembrava che ls copertina avesse cambiato sfondo e iniziato a parlare
Non credo di averlo mai posto in questi termini, ma se così volessimo definirlo, credo di pensare al personaggismo ogni volta che rifletto sulla differenza di porsi rispetto alla divulgazione scientifica di Entropyforlife rispetto a quella di Barbascura.
Barbascura, per come la vedo io, sfrutta il personaggio che si è creato (non è stato creato dal suo pubblico, se non erro) per cercare, almeno in parte, di far arrivare contenuti di un certo tipo al più vasto pubblico possibile, mentre Giacomo (spero di non sbagliare il nome...) affronta il tutto in maniera più "professionale". Puntano entrambi alla medesima meta, ma lo fanno percorrendo strade diverse
In questo ultimi video capisco l'esigenza di mortebianca di ignorare il volto per evitare di creare una dimensione fisica alle sue idee ed evitare i limiti che essa inevitabilmente crea.. wesa quando ti sento parlare ricevo un flusso di spunti importanti, non ti ascolto e giudico le tue parole ma permetto alle tue idee di scorrere nel mio cervello lasciando stagnare sempre qualcosa di meraviglioso.. che inevitabilmente mi aiuta nella vita di tutti i giorni. Ti ringrazio per quello che fai, non come personaggio ma come cervello pensante
Sfondi una porta aperta... Aggiungo, che molti di questi personaggi spesso vengono presi molto in considerazione in quanto immediati e "facili" da capire, poichè danno una conoscenza molto semplice da assimilare. Immediata come avviene un po' per il cinema e non per i libri.
Altri creatori stanno cercando di spiegare questi concetti, i pochi che hanno uno spessore tale da poterselo permettere, naturalmente.
E non so chi capirà fino in fondo, xchè credo sia una forma mentis l'essere o meno acritico verso un personaggio.
O sei lo schiavo che difende le sue catene o non lo sei.
Comunque bravo, bel video.
Non credo sia solo quello. Mi spiego: hai presente l'aforisma "a ciascuno il suo"? Chi, dalla parte dei creatori di contenuti, si sofferma a spiegare certe meccaniche, purtroppo o per fortuna, già si rivolge, almeno mediamente, ad un pubblico senziente, capace di usare il cervello.
Chi, al contrario, si "limita" nel guscio del proprio personaggio, lo fa, o perché ne è vittima (pochi), o perché sa di poterne trarre vantaggio economico ed ha tutto l'interesse a mantenere il proprio pubblico il più ampio possibile, il più generalista possibile ed anche, mediamente, il più "lobotomizzato" possibile.
Chi si è creato un personaggio, però, non è detto che non abbia spessore, di per sé, ma, in un mondo in cui non conta chi tu sia, ma quanto produci (o rendi), facendo i banali conti della massaia vede che fare certe cose gli rende decisamente più che impegnarsi a farne determinate altre.
L'unica speranza che ho, riguardo questo genere di persone, è che possano esserci di quelli che, appunto, non sono così "vuoti" e che sfruttino il proprio personaggio non solo egoisticamente, ma anche per poter magari finanziare opere di bene, di qualsiasi tipo. In maniera molto "stereotipicamente machiavellica", sarebbe un fine che giustifica i mezzi (pur con svariati rischi, perché foraggiare il popolo bue può essere molto rischioso)
@@federicomasetti8809 Completamente allineata a tutto quello che hai scritto 👍
Anche se non c'entra nulla con il video in sé, la parte in cui si parla di "rovazzi e delle collaborazioni" mi viene subito in mente il film di Spiderman no way home, trovo che il discorso "Personaggismo" e mancanza di contenuto vadano a braccetto con quel film.
il personaggismo cresce proporzionalmente alla superficialità dilagante nella società odierna. Ahimè.
Shy intervista Barbascura
Ciao Wesa, a proposito di "facilmente recuperabile": in un video passato davi una bellissima opinione sul falso mito della coerenza, ma non lo trovo. Sarebbe figo ne riparlassi nel dettaglio!
Quello sulla carriera si chiama Peter Principle :)
Secondo me un esempio che potrebbe farci intravedere un INTERNET diverso è quello di J.Peterson: nato su Quora ed esploso su YT durante la quarantena, sembra resistere al tentativo, anche di alcune fazioni politiche americane, di farlo diventare un personaggio.
Ovviamente questo è detto da un italiano che non è troppo dentro quella che è la discussione pubblica americana. Quindi con tutta probabilità mi sbaglio. Ho tirato fuori Peterson più che altro per parlare di Quora.
Anche se non è proprio una piattaforma da testo lungo, credo che da li possano emergere delle figure sempre più "immuni" alla memetizzazone.
Forse anche li c'è il problema dell'infarinatura, della mancanza di profondità su alcune cose, però è già più raro trovare contenuti frivoli come (Vlog o parliamo di cosa ha fatto quello). Più che altro mi verebbe da dire che su quella piattaforma il focus è sulla discussione e non sulle persone che la portano avanti.
L'autorità è un personaggio e ovviamente può essere viceversa
Barbero comunque non ne soffre per nulla di questa cosa, ha più volte detto che sa che la gente fa meme ma non ci sta minimamente dietro; poi è vero che c'è qualche fan più sfegatato di altri ma ti garantisco che la maggior parte di loro piace ascoltarlo, basta guardare le visualizzazioni che fa nei vari canali (non ufficiali) dove vengono caricati i suoi discorsi
prive di senso no, sarebbero state prive di senso se avesse detto che il covid non esiste; lui ha detto che piuttosto del green pass meglio mettere l'obbligo vaccinale
@@matteo462 Ha detto che sarebbe meno ipocrita, non che sarebbe meglio.
Di per sé il personaggismo è solo l'evoluzione web e social del personal branding. Avere caratteristiche che saltano subito all'occhio e che rendano diversi è una chiave di successo perché rendono riconoscibili, distinguibili e quindi memorabili. Forse l'unica soluzione, che soluzione non è quanto piuttosto modo di viverla serenamente, è accettare che buona parte del seguito di un personaggio sia composto da una fanbase legata alla caricatura e al meme. Quella fama porterà comunque beneficio alla minoranza interessata ai suoi contenuti, perché il personaggio si vedrà sfruttare e pubblicare quanto più si potrà contare su un ritorno di immagine o economico da parte del pubblico target. Si può solo sperare che il sudiciume riversato sui personaggi non li sporchi troppo rendendoli irriconoscibili. Essendo il personaggismo dovuto più a mancanze dei singoli membri del pubblico che al personaggio in sé, temo non ci sia modo di evitare tutto ciò, al massimo di limitarlo diffondendo come possibile spirito critico (buona fortuna a chi prova).
Una internet dei contenuti non so quanto possa uscire dalla nicchia e diventare sostenibile: la internet delle vanità è emersa e si è imposta perché fa leva su quello che le persone cercano davvero, cioé percepirsi come ascoltati, importanti e dotati di voce in capitolo. I contenuti su questa internet ci sono, ma c'è anche - prevalentemente - l'assecondare i bias (e quindi placare le paure e gratificare l'ego) di chi ci naviga dentro. Come per il personaggismo, anche qui la maggioranza rimarrà probabilmente sempre uno sciame di gente in cerca di gratificazione personale mentre chi cercherà contenuto lo troverà. Come per il personaggismo, però, troppo rumore danneggia anche le ricerche degli "interessati". Non so dire se sia inevitabile, ma sono abbastanza convinto del fatto che sia fisiologico.
Ero certo affrontassi questo argomento, spesso hai accennato all'eccessiva idolatria nei confronti di personaggi che "fan" fermi alla fase embrionale del loro stesso pensiero e spirito critico scambiano per persone. Il problema per me è che questo video, come anche il precedente sul bombardamento mediatico del neuromarketing, spaventa e lascia senza basi sulle quali costruire un qualche tipo di consapevolezza per decifrare autonomamente opere, contenuti e creatori di contenuti (nonostante fosse una condizione che avvertivo da tempo). La costruzione di uno spirito critico che si basi sulla propria conoscenza ed esperienza è fondamentale, ritengo sia giusto allarmarsi. Gli strumenti per costruirlo (e costruirsi) ci sono, il problema è che sono troppi, le informazioni che abbiamo sono troppe; troppe voci e punti di vista differenti su qualsiasi cosa, questo genera una sorta di rumore bianco, e allora risulta difficile capire, difficile discernere vero e falso. Il bello è che siamo in fase calante, non nel punto più basso. Sfiduciamoci a vicenda, voi critici autonomi per noi incapaci incatenati a chissà cosa e chissà per quanto, e noi incapaci per gli inconsapevoli, che dopo questo video saranno un po' di meno.
Esiste però un modo preciso per il creatore di contenuti per far sì che il suo pubblico non ne diventi "adoratore senza cognizione"? Mi chiedo se sia evitabile tutto ciò, anche ipotizzando un creator che non marci minimamente su una propria immagine pubblica di personaggio che evidenzia determinate caratteristiche personali, potrebbe comunque venir visto come recitante una parte, seppur affine al suo carattere. "Mi guardo un video di Wesa perché è quello che filosofeggia, e a me la filosofia piace" sarebbe un pensiero che non mi stupirebbe sentire.
Conosci Aaron Hawk Animations?
Ti consiglio "12 more rules", é un corto che potrebbe interessarti.
Grazie per il tuo lavoro
Canale "Aamon Animations"
Capolavoro assoluto. 😂 È uscito anche a te sui video consigliati negli ultimi giorni?
@@hai-mel6815 l'ho scoperto l'anno scorso.
É difficile trovare una profondità simile su youtube. I suoi ultimi corti stanno perdendo in creatività secondo me, ma Twelve More Rules é davvero convincente. Una riflessione sul personaggio-guru che si fa vittima e carnefice (anche di se stesso, e del suo libero arbitrio).
Grazie della segnalazione, veramente bello!
@@WesaChannel grazie a te, di tutto.
Perfettamente d'accordo con la tua analisi. Secondo me però non collegherei questo "fenomeno" in modo diretto con internet o social-media. La storia del mondo, da sempre, ha generato e poi sfruttato "personaggi".
Basti solo pensare all'arte (moderna in particolare).
La produzione di multipli e di iper produzioni ripetitive da parre degli artisti non ha creato personaggi sfruttando il medesimo meccanismo che tu descrivi benissimo per quello che succede ai giorni nostri?
Non vorrai mica dirmi (per fare un esempio) che Picasso non sia "anche un personaggio"?
Roberto Crudeli
Vogliamo parlare degli Angela, padre e figlio?
Sul personaggismo mi è venuto in mente il sgt. Hartman dal film full metal jacket perchè è diventato il meme che strilla. Ho una domanda come si analizza il pubblico con quali occhi e strumenti?
Poniamoci una semplice domanda:perche non succede ad esempio con cimmino?
Tra le altre cose mi occupo di fotografia e il canale che seguo di più su RUclips, su questo argomento, è l'esatto opposto del personaggismo, è semplicemente fitto di contenuti e spunti di riflessione. Non a caso il creator lavora anche su substack.
Ma certo, On the nature of light.
@@giapeto6165 Ma certo, On the nature of light.
sei davvero curioso di sapere cosa ne pensiamo? non credo.
Sgarbi e Berlusconi sono i re del personaggismo
Questa serie di video potrebbe tranquillamente chiamarsi:
Ciao sono Wesa e vi racconto perché ho smesso di seguire Quei Due Sul Server 😂
Wesa mi mancavi
Mi ritrovo molto nel tuo pensiero. Qui su youtube c'era un content creator che fino a qualche anno fa mi piaceva molto sia per il materiale che portava che per il suo atteggiamento cordiale nell'esposizione. Negli ultimi anni poi ha seguito l'arco di evoluzione di molti youtuber: ha scritto un libro (che io ho letto e posso dire che è una schifezza colossale) e poi è diventato sempre più arrogante e borioso nei suoi video, proprio per il "successo" della sua opera. Mi dispiace dirlo, ma vederlo vomitare parolacce a raffica, in canotta, esponendo le sue opinioni, magari anche sensate, in una maniera così scurrile e beota, mi fa pensare a una brutta caricatura. Mette proprio tristezza.
Diventare una caricatura fa parte del gioco.J.vai bello se sputtanato il battaglione, a cresciuto un orda di bimbi minkia 😎🤘P.s ridursi a dei tormentoni è triste. Ma fa fare la grana.
Ben detto, fan di umberto eco
Strano non venga citato Zeb89 che è l'incarnazione del personaggismo
Wesa, come diavolo si scrive substeak/substech/sabaku no teccu?
Substack!
8:05: Credo che sia ciò che deve aver fatto Jerry Calà.
Convenienza al puro personaggismo, convenienza a ripetere il meme e il meme e il meme. Da qui ingfinita libidine.
Wesa, hai mai visto i video di RobyManfro?
Upupup
Il personaggio che deve subire Barbero, è dato dalla pessima istruzione italiana.
Ovviamente tutti i meriti del caso per il Professore, ma secondo me molte persone vedono in lui l'insegnante che non hanno mai avuto, e che avrebbero voluto ad insegnarli una materia difficile come storia, e renderla scorrevole. Da questo deriva il fatto che per l'opinione pubblica, egli sia un intrattenitore un pò come twitch al giorno d'oggi, dove hai un appuntamento continuo con persone che ti stanno simpatiche e che apprezzi, e quindi in qualche modo idolatrato.
Appena poi, è uscito un secondo dal ruolo che tutti si aspettavano, ed ha parlato anche di attualità, è successo il putiferio ahah come se non fosse una persona come tutte le altre, che vive nel presente.
Mi ricorda in maniera pressoché perfetta la puntata dei Simpson dove Bart diventa il personaggio “non sono stato io”.
Per chi non sapesse di cosa stia parlando ecco il link ruclips.net/video/aU6nIBnEAnE/видео.html
Premesso che vorrei bruciare la casa in compagnia a Messer Lapo di Castiglionchio, ecco, ora non ricordo nemmeno se in questo commento volevo mettere un reale contenuto sostanziale.
Wesa continuano ad arrivare risposte al mio commento precedente da siti equivoci. Potete fare qualcosa voi o devo segnalarli io a RUclips? Grazie
Eh, lo so. Ho segnalato la cosa a RUclips ma naturalmente se vuoi farlo anche tu tanto meglio. Purtroppo il canale ne è intasato e sono troppi perché io possa arginarli a mano...
Caro Riccardo, il tuo ragionamento non fa una piega, ma non credo che si possa applicare a Barbero, dato che, dal mio punto di vista, i suoi contenuti sono apprezzati e condivisi da milioni di utenti proprio grazie alle sue straordinarie doti oratorie, competenza e professionalità, esattamente come te 😉
Burioni, bassetti e la veterinaria?
A 11:35 sono l’unico che ha pensato agli avengers?
Ritengo che la riduzione a personaggio sia applicabile sempre e a qualsiasi cosa. Le masse semplificano, creano idoli da seguire, perché le masse sono semplici e si muovono per sensazioni generiche. Tuttavia non per forza deve essere negativo, i dogmi sono un mezzo straordinariamente efficiente di comunicare idee, e come specie abbiamo bisogno di condividere cose fra tutti noi. Mettendola in un altro modo: i personaggi, gli idoli, i dogmi, sono un mezzo per permeare idee nella società, poi sta a l'individuo scomporli e contestualizzarli, liberandosi dallo stato di idolatra; Senza di essi però, le idee originali non sarebbero neanche giunte all'individuo con i mezzi di integrarle in lui e poi elevarsi.
Like se credi anche tu che Wesa dovrebbe intraprendere la carriera da insegnante. Lo vedo benissimo come prof. liceale (a mio modesto parere più importanti di quelli universitari nella costruzione dell'individuo)
Piuttosto Cristo e la Madonna?! 🤦🏼♀️🤣
Interessante come sempre. Mi chiedo però: e se fosse inevitabile, nel momento in cui ci si espone per proporre i propri contenuti, innescare certi meccanismi? Non hai paura di fare anche tu la fine del meme? Alla peggio potresti puntare a diventare famoso come "Wesa, il cagaca**o" 🤣
Quindi niente Wesa nell'album di figurine di Dario? 😂
Secondo me lo spunto di questo video viene dalla posizione di Barbero sul Green Pass, cosa che ha fatto, secondo me, vacillare l'entusiasmo acritico di molti idolatri che vedono appunto solo il personaggio anziché la persona e i contenuti (è anche vero che apprendo dell'album di Moccia solo ora dai commenti, quindi magari lo sono un po' entrambi)
@Alessandro Avolio Perchè bimbo di 8 anni? Ti riferisci ai siparietti che fa al pub dell'amico?
Hai colto queste conclusioni per via di Persona 5? Ovviamente scherzo, ma il gioco critica proprio le catene che ci autoinfliggiamo.
ciò che dici è vero, ma la critica di P5 resta a macchiette e a tinte così contrastate che è in grado di fare un giro a 360 gradi e crearsi lo stesso la sua fanbase acritica
@@marcobissoli secondo me hai ragione, ma in parte. A mio modesto parere si può essere "fan critici" di qualcosa. Apprezzo tantissimo la saga avendo giocato tutti i suoi capitoli, ma questo non mi impedisce di criticarne gli aspetti "negativi" o riusciti meno bene. Non è del tutto contraddittorio quello detto sul videogioco, alcune cose si, come hai anche tu sottolineato. Posso ad esempio dire che la versione royal fà molti passi indietro al capitolo originale, rendendosi troppo fanservice (ovviamente non faccio spoiler). Un altro esempio è la caratterizzazione di Ann, che definirla contraddittoria è un neufemismo, già nel gioco base. Apprezzare o essere fan di qualcosa, secondo me, non implica sempre il guardarla coi prosciutti negli occhi, come fanno i fan dei personaggi di cui si parla nel video.
Di Persona 5 ne ho visti pochissimi fan acritici.
@@DavidSint guarda, non sono assolutamente tipo da fare di tutta l'erba un fascio e il tuo non mi sembra assolutamente il caso di un fan acritico, viste le argomentazioni che hai proposto. Però ti dico che io, da osservatore "esterno" che non conosceva la serie prima della blind di P5R di Wesa (ancora in corso su Twitch), ne ho vista passare di gente che non riusciva a vedere difetti come gli stessi che hai evidenziato tu... Da non conoscitore che comunque ha apprezzato molto il gioco e gli spunti offerti, devo dire che un problema di fondo che mi pare di riscontrare nella costruzione di P5 è che, nel criticare la società d'oggi, usa in definitiva strumenti che sono propri di quest'ultima, finendo per creare i "suoi" personaggi, che alcuni acriticamente non saranno disposti a vedere se non come eroi oggetti di culto. Spero di essermi spiegato meglio, comunque mi fa piacere aver condiviso lo spunto per questa conversazione!
@@marcobissoli si sei stato chiarissimo. Spero che chi ha giocato, chi sta giocando e chi giocherà al gioco non idolatri in modo morboso le figure dei personaggi e riesca a comprenderne solo gli ambiziosi insegnamenti che gli autori del gioco hanno provato a mettere in luce con quest opera (ricordiamo che questi ultimi fanno parte di una mole di persone con una cultura e punti di vista particolari, anni luce distanti da quelli nostri o del mondo occidentale in generale).
Quand'è che ti schiodi da questo argomento? Gli ultimi sono video un po' tutti uguali.
09:00 chiaro riferimento a Luis Sal
personaggismo, un altro nome per dire capitalismo