Il berretto a sonagli (1970)

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  • Опубликовано: 30 апр 2014
  • Il berretto a sonagli è una commedia in due atti dello scrittore e autore teatrale agrigentino Luigi Pirandello. Il titolo si riferisce al berretto portato dal buffone, il copricapo della vergogna ostentato davanti a tutti. La storia si svolge in una cittadina siciliana dell'interno, nel tempo presente. La commedia, che riprende le tematiche delle due novelle La verità (1912) e Certi obblighi (1912), venne scritta nell'agosto 1916 in lingua siciliana per l'attore Angelo Musco con il titolo 'A birritta cu' i cianciareddi. Nell'estate del 1918 Pirandello terminò la versione in italiano che fu rappresentata il 15 dicembre 1923 al teatro Morgana di Roma dalla compagnia di Gastone Monaldi. Gelosia, sospetti di adulterio, la pazzia come soluzione... La madre, il fratello, il delegato amico, tutti aderiscono a questa scappatoia che, per ristabilire l'ordine apparente, sacrifica l'unica persona che dice la verità. La società costringe gli individui ad apparire rispettabili, obbedendo a precisi codici di comportamento; in realtà tutto è permesso purché si salvino le apparenze. Il personaggio di Ciampa, apparentemente grottesco, è in realtà straziante, ma soprattutto è il più moderno degli eroi pirandelliani. Il Berretto è la storia di un uomo che, tradito dalla moglie, accetta la condanna e la pena di spartire l'amore della propria donna con un altro uomo pur di non perderla. Per tradizione questo personaggio è stato affrontato da attori alla fine della propria carriera, ad ogni modo avanti con gli anni, così da giustificare in qualche modo il tradimento da parte della giovane moglie. Questa versione televisiva venne mandata in onda dalla RAI il 5 dicembre 1970 sul Programma Nazionale, con la regia di Edmo Fenoglio.
    Personaggi e interpreti:
    Ciampa, scrivano: Salvo Randone
    La signora Beatrice Fiorica: Anita Laurenzi
    La signora Assunta La Bella, sua madre: Wanda Capodaglio
    Fifì La Bella, suo fratello: Stefano Sattaflores
    Il Delegato Spanò: Silvio Spaccesi
    La Saracena, rigattiera: Elsa Merlini
    Fana, vecchia serva della signora Beatrice: Italia Marchesini
    Nina Ciampa, giovane moglie del Ciampa: Olimpia Carlisi
    Trama:
    La signora Beatrice Fiorica, gelosa e insoddisfatta, vuole denunciare al delegato Spanò, amico di famiglia, il tradimento del marito, cavalier Fiorica, con la giovane moglie del suo scrivano Ciampa, anziano e a conoscenza dei fatti, che tollera la situazione purché venga salvato il suo "pupo", cioe' la sua rispettabilità e la "faccia". Inutilmente Ciampa cerca di evitare la denuncia tentando di persuadere la signora Beatrice a girare la corda "seria" quella che fa ragionare ed evita i disastri. Secondo Ciampa portiamo tutti sulla fronte tre corde come d'orologio:"la seria, la civile,la pazza. Sopra tutto, dovendo vivere in società, ci serve la civile, per cui sta qua in mezzo alla fronte...; su la tempia destra, c'é la corda seria, per parlare seriamente, a quattr'occhi; a sinistra la corda pazza...quella che fa perdere la vista degli occhi... ed uno non sa più quello che fa". La signora Beatrice non ci vuol sentire da quell'orecchio e fa scoppiare lo scandalo, ma tutta la famiglia le va contro: la madre, il fratello, la serva e così alla fine il delegato cerca di far apparire che non c'é stato alcun rapporto tra il cavaliere e la giovane Nina Ciampa. Ma é proprio al Ciampa, al marito tradito, che la cosa ora non va più bene, egli é offeso e ferito, tutti sanno ora, dopo tutto quel chiasso, che porta "il berretto a sonagli", il cappello da buffone e da becco, e vuole la rivincita. Sarà la signora Beatrice che si é tolta lo sfizio di far girare la corda "pazza" a subire le conseguenze dello scandalo e a salvare il buon nome del Ciampa. Come? Facendosi ricoverare per tre mesi in un manicomio... si é comportata da pazza, "...ha bollato con un marchio d'infamia tre persone: uno, d'adulterio; un'altra, di sgualdrina e me (Ciampa), di becco... deve dimostrare di essere pazza pazza davvero da rinchiudere!... Bisogna chiuderla! Bisogna chiuderla! ...E' pazza! E' pazza!" La commedia termina con una'orribile risata di Ciampa, risata di rabbia, di selvaggio piacere e di disperazione ad un tempo.

Комментарии • 3

  • @RibqahRomanaSciarrone
    @RibqahRomanaSciarrone 6 лет назад +1

    Carissimo Spadarsoft, grazie grazie grazie! Nostalgia della vecchia RAI... non guardo la tv dal 2007.

  • @annamariapassoni7971
    @annamariapassoni7971 2 года назад

    Bravissimi!!!

  • @kriyananda6609
    @kriyananda6609 2 года назад

    grandi interpreti, bella sorpresa riscoprire Satta-Flores e Spaccesi; Randone è l'attore che è, ma mette troppo di sè, non fa Ciampa, fa Randone. Stesso discorso per Stoppa, nello stesso ruolo.