OMMIODIO È ASSURDO! Poverini quelli che volevano laurearsi a giurispridenza, magari per migliorare il paese o per un loro sogno nel cassetto, invece vengono bocciati senza sapere il perchè, assurdo! Secondo me dovresti parlare di più degli esami nelle scuole su ADC 3.0, perchè questo è stato interessantissimo. Continua così!
confermo tutto, purtroppo è vero.... Corsi inutili e "correzioni" (rectius, valutazioni) che non stanno nè in cielo nè in terra; studi che non pagano nulla, non solo durante i 18 mesi ma anche dopo, visto che vorrebbero tenersi il praticante a 3-400€/mese per 40-50 ore/settimanali. Siamo oltre lo sfruttamento del lavoro e molto vicino al reato di riduzione in schiavitù: mai visti retribuzioni così basse, siamo a circa 2€/ora anche dopo 3-4 anni dalla fine della pratica,andando in udienza+adempimenti la mattina in tribunale e pomeriggio a studio per redazioni atti, quindi un lavoro altamente qualificato, non si parla di segretari di studio o lavoro di cancelleria. Fate altro mentre aspettate di passare l'esame/sorteggio, non fatevi fregare e umiliare da avv.ti che mangiano sul vostro lavoro, dandovi in cambio una paghetta comica.
Complimenti per la chiara ed estremamente esaustiva spiegazione!! Sono (purtroppo) 3 anni che vivo indirettamente questa esperienza e sono sempre più sconcertato..sembra un concorso, non un'abilitazione...il punto è: denunciamo questo sistema al sistema?!
Tutto tremendamente e orribilmente vero. Ho speso personalmente 5 anni per fronteggiare questo sistema marcio e tremendamente svilente in ogni sede , anche raccogliendo decine di migliaia di firme e stilando disegni di legge e tanto altro... tutto inutile! Ci sono interessi enormi sottesi e livelli di sfruttamento ignobili che sono troppo difficili da sradicare. Senza che tra l'altro, in questo sistema, venga premiato il merito o la preparazione. Una infelicissima condizione la nostra. Ti ringrazio infinitamente per averla trattata in maniera così esaustiva e realistica. "Summum ius, summa iniuria".
Non conosco quest'ambito ma, wow, gran video Ale! Non sapevo tutte queste cose sull'esame, ma non mi meraviglio poi così tanto. E' un vero è proprio terrore. Se un/a liceale dovesse vedere il video credo che ci penserebbe due volte prima di iscriversi a giurisprudenza :D
@@alessandrodeconcini-adc Per quanto mi riguarda hai fatto un grande video! E' giusto dire come stanno le cose perchè è soltanto nei momenti di "crisi" che si riesce a dare sfogo a ciò che non va e a trovare una motivazione per cambiare le cose.
@@stefaniagueli4849 Quello che fà la differenza nella vita è credere fermamente in ciò che si fà e farlo seriamente, in modo professionale. Non possedere questi due elementi, in un mondo altamente competitivo e anche reso volutamente complicato (come spiegato da Ale in questo video) rende la vita "very hard". Te lo dico per esperienza diretta, fidati.
Io l’esame da avvocato lo sto facendo in Spagna, almeno lì se sei un fenomeno lo passi visto che l’esame è a crocette, ma soprattutto è un percorso che inizia e finisce nell’Università e consta di tre fasi: laurea, master d’accesso di livello internazionale ed esame di abilitazione.
Vero tutto. Inoltre noi giovani paghiamo lo scotto di un sistema che ha permesso a migliaia di persone (in passato) di fare pratiche fasulle al Sud con incremento notevole di professionisti e conseguente necessità di ridurne l’accesso ai nuovi. Allucinante. La maggior parte di quei baroni che ora non vogliono aprire ai giovani ha fatto la pratica fasulla e l’esame al sud perché in alcuni casi palesemente più facile. Allucinante.
Ma guarda che l'esame di STATO per l'abilitazione alla professione di avvocatura conosce ingiustizie estese su tutto il territorio nazionale. Questo fatto che al sud fosse più facile non solo non mi risulta, ma è anche una pesante illazione. Al massimo avresti ragione se tu dicessi che molti ragazzi sostengono l'esame di avvocatura in Spagna, ma che al sud fosse tutto rosa e fiori è una castroneria assurda.
@@FG-oi4nz non ti ho offeso. Perchè mi devi dare del tontolone? Ho solo detto che molte persone che conosco hanno fatto la pratica al sud, pur essendo del nord e attualmente lavorando al nord... Ti chiedo: ti pare normale che per 6 mesi questi soggetti siano stati -in apparenza- iscritti a ordini del Sud? Se poi mi devi insultare a prescindere perchè magari sei del Sud e non la penso come te allora alzo le mani. Mi dispiace che non accetti un pensiero diverso dal tuo. Io non ho insultato il sud, nemmeno le persone del sud, ma se darmi del tontolone è la tua massima argomentazione buono per te. Ti sei qualificato da solo. Buona giornata.
@@andreasater6566 completamente d'accordo. Nella mia carriera ben due dominus erano finiti al Sud a fare la pratica. 30/40 anni fa era completamente diverso l'esame... senza nulla togliere al Sud sia chiaro. Non si spigherebbe perché tutto questo interesse per andare al Sud. Siamo seri dai... se poi vogliamo credere che fosse tutto uguale allora chiudiamo gli occhi e via. Ad ogni modo, il problema ora è nazionale e su questo non ci piove, ma chissà come mai è stata introdotta la regola che impone di fare l'esame nella Corte dove si ha svolto il maggior periodo di pratica. Chissà come mai... dai...
Ale, non è il mio ambito di studio, ma il mio fidanzato mi chiedeva se farai mai qualche video specifico su come affrontare il concorso di avvocatura, soprattutto in merito agli scritti. Naturalmente nel mentre si và di pacrar 😊 Comunque a sostegno di quanto hai detto nel video, posso raccontarti che lui ha tentato il concorso due volte ed è stato bocciato agli scritti, poi ha tentato un concorso pubblico dove concorrevano decine di migliaia di persone e l'ha vinto, piazzandosi pure bene in graduatoria. A dimostrazione che le prove di avvocatura non riflettono la reale preparazione di un laureato in giurisprudenza. Nonostante il lieto fine, l'amaro in bocca per non essere diventato avvocato dopo tanti anni di sacrifici resta, per questo vorrebbe ritentarlo un'ultima volta.
La mia compagna lo ha provato la prima volta con una preparazione mostruosa alle spalle: aveva frequentato un corso specializzato, studiato ogni cosa (supervisionata da me col giusto metodo di studio), fatto tonnellate di esercizio. Bocciata, senza alcuna spiegazione. Nel frattempo ha capito che non avrebbe fatto l'avvocata e ha cambiato del tutto strada. Lo ha rifatto l'anno dopo praticamente a caso, studiacchiando nei ritagli di tempo senza alcun focus specifico. Il giorno prima si è sentita male e ha passato i due giorni con febbre e mal di testa assurdo. A detta sua ha scritto dei compiti molto, molto, molto inferiori all'anno prima. Promossa.
Comunque sì, prima o poi farò qualcosa di specifico ma ci vorrà un po perché non posso farlo da solo, ho bisogno di trovare qualcuno davvero esperto e autorevole negli atti e nei pareri con cui collaborare.
Sicuramente la perseveranza paga, anche solo per una questione di probabilità e botte di fortuna, infatti ritenterà (penso direttamente il prossimo anno) e speriamo che sia la volta buona, come per la tua fidanzata 😊 Nel mentre, continueremo a seguirti e non vediamo l'ora che escano i tuoi nuovi progetti, anche se ci vorrà tempo, noi avremo pazienza. Grazie Ale 💪
Io mi sono rimboccato le maniche, studiando e sudando, e alla fine l'ho superato al primo tentativo. Poi ora sono disoccupato, ma questo è un altro discorso
Caro Alessandro, sono stato presidente di commissione d'esame nel 2016 oltre esperienze precedenti, e a parte le tante inesattezze del tuo video ( le materie all'orale sono 6 non 7 - non esistono quote prestabilite per il passaggio all'orale - non è vero che non c'è alcuna motivazione nelle bocciature - non è vero che i ricorsi al tar non portino sempre a nulla - gli orali quasi mai finiscono a novembre, ma quasi sempre arrivano all'anno successivo) sotto certi aspetti mi sento di condividere le tue conclusioni sulla modifica dell'esame, ma per motivi diversi. Dal tuo video mi sembra inoltre emerga una, per certi versi, condivisibile censura, non solo dell'esame in sé, ma soprattutto del periodo di tirocinio - anche se ti assicuro, che studi seri che formino realmente i praticanti ci sono eccome - quindi anche o forse soprattutto questo ultimo aspetto andrebbe modificato. Il discorso sarebbe molto lungo ma mi fermo qui. Grazie e buona giornata
Buongiorno Antonio e grazie per le precisazioni. Mi piacerebbe poter approfondire il tema con qualcuno più esperto di me, è evidente che per creare un video come questo è stato necessario sintetizzare e generalizzare e io sicuramente avrò sbagliato, banalizzando alcune questioni. Per questo mi scuso e anzi, accolgo con piacere critiche e puntualizzazioni. Detto questo però, le testimonianze di centinaia e centinaia di praticanti ed esaminandi sembrano riflettere una realtà più simile a quella che io ho descritto per sommi capi piuttosto che quella di un esame corretto, ben organizzato, trasparente ed efficiente. Credo che su questo potremo concordare, così come sul fatto che sì, esistano studi seri che preparano realmente i propri praticanti, ma non sia certo la media e che le condizioni della pratica siano non tutelate e si configurino spesso come uno sfruttamento di forza lavoro che non ha altra scelta. Sono apertissimo al dibattito e alla discussione!
@@alessandrodeconcini-adc innanzitutto il tuo lavoro è sicuramente ottimo, purtroppo le "falle" dell'esame da avvocato sono anche altre e talune piuttosto serie. Ma come hai accennato giustamente tu all'inizio del tuo intervento i problemi sorgono con l'inizio del tirocinio, anzi con la scelta del "dominus", se non addirittura prima, ossia al momento dell'ingresso a giurisprudenza. Se lo ritieni opportuno sono disponibile anche telefonicamente ad approfondire queste tematiche, anche analizzando ciò che si sta tentando di fare per rendere più serio e meritocratico l'ingresso nell'avvocatura.
Qui dopo aver visto la discussione con dufer e boldrin, ho superato l'anno scorso l'esame di commercialista, posso garantire che anche in quel campo avviene la stessa identica cosa vergognosa.
Sarà, ma, dopo una laurea presa con il voto alto e DUE anni di praticantato (non già 18 mesi), ed essendomi fatto IL MAZZO (dalle 8 del mattino fino alle 22:00 di sera salvo qualche weekend), l'ho passato al primo colpo e ho finito i pareri e l'atto in quattro ore invece di otto, salvo dare una mano ad amici VERI che erano in difficoltà. Ho visto gente copiare ma essere bocciata lo stesso (i miei scritti NON li ho fatti copiare, altrimenti avrebbero bocciato anche me). Ho visto somari veri farlo tre volte salvo copiare dalla persona giusta e finire in studi che trattano solo infortunistica passiva. E' vero che ci sono studi che sfruttano senza insegnare niente, ma lì la soluzione è cambiare studio, non già l'esame. Gli orali siamo d'accordo che sono ESTENUANTI ed ho sostenuto il pre-appello dopo un'estate di studio assieme alle precedenti trascorse, comunque, a studiare. Per cui, ragazzi, fatevi coraggio, fatevi rispettare e, se negli studi dove svolgete la pratica, non vi fanno fare ricerche e scrivere atti e non vi mandano in udienza significa che: a) Vi siete laureati con 80 2) Lo studio in cui siete è gestito da uno che si è laureato con 80 e da cui ve ne potete pure andare senza premura di chiudere la porta o di sbatterla.
Corrado, quello che scrivi è vero e al tempo stesso però non lo è. È vero nel senso che sì, bisogna farsi rispettare e sì, sta al praticante scegliere e in caso cambiare, ma non è vero nel senso che non tutti hanno questa possibilità, non tutti hanno questa abilità, non tutti hanno il potere negoziale. Molti, troppi, vengono macinati dal sistema e basta. Non si può lasciare tutto all'iniziativa individuale, ci vogliono anche delle linee guida, delle regole che tutelino i lavoratori. Vale per tutti, anche per i praticanti. Per quanto riguarda il farsi il mazzo ed essere preparati invece posso garantirti che non è garanzia di passare per nulla. Ho visto gente preparata a livelli mostruosi rifare l'esame 3 volte e capre ignoranti passare senza studiare. C'è una discrezionalità e casualità elevatissima. Inoltre aggiungo che noto anche in altri commenti un po un atteggiamento del tipo "io ho sofferto e mi sono sbattuto, fallo pure tu". Ma è un po il vecchio stile sangue sudore e lacrime dei nostri genitori. Io mi sono ammazzato sui libri quindi anche tu. Ma le cose si possono cambiare, il fatto che una cosa sia in un certo modo e qualcuno ci sia passato e uscito non significa che non sarebbe meglio cambiarla.
@@alessandrodeconcini-adc Credo che nessuno dispensi la verità assoluta, ma che, al massimo, abbia titolo ad esprimere il proprio punto di vista. Io ho espresso il mio. Peraltro, se ci si chiede se sia opportuno che ogni Consiglio dell'Ordine si impegni a mettere a disposizione dei praticanti, degli studi seriamente intenzionati a formare i giovani, sono d'accordo. Altrimenti è solo un vuoto lamentarsi e si sa, lamentarsi è umano, ma solo con l'impegno si conclude qualcosa.
L esame da architetto non ha codici da comprare ma costa 350-450 euro a sessione e anche se ogni universita ha 7n calendario diverso le probabilità di passare sono sempre un terno al lotto
Felicissimo di essermi cancellato dall'albo ed essere fuggito a gambe levate da una professione morta e sepolta. Vincitore di concorso pubblico, guardo al futuro con un ottimismo che, purtroppo, un giovane avvocato non avrà mai. Fate altro!!!!!
Ecco perché alla domanda:Ah fai giurisprudenza, futuro avvocato? Rispondo sempre PIUTTOSTO SPALO IL LETAME FINO A 99 ANNI. Alternative esistono, non capisco perché rovinarsi il fegato e l'esistenza.
Alessandro de Concini. Quest’anno ho superato gli scritti (al secondo tentativo) e mi accingo a fare gli orali in autunno. Dopo i primi due anni in uno studio importante con il mio dominus, da quasi due anni sono per conto mio (per fortuna una persona a me vicina è avvocato da tre anni). Spero che vada tutto bene e, magari nei primi mesi dei 2021, di cambiare l’insegna dello studio con una nuova intestazione: Avv... Speriamo bene! 🤞
L'arbitrarietà è il vero problema, insieme all'assenza di prove per chi pratica in via esclusiva materie fuori da quelle previste per gli scritti. Comunque, sulle tempistiche, segnalo che io, in Corte d'Appello di Roma, dopo aver sostenuto gli scritti nel dicembre 2013 e aver avuto i risultati positivi a luglio 2014, ho sostenuto la prova orale nel gennaio 2015 (ed ho giurato a febbraio di quell'anno). Inutile dire che, per paura della bocciatura, mi sono rifatto lo scritto mentre ero chiuso a casa a studiare per l'orale. Una follia.
Conoscevo il bar exam americano (quello che i futuri avvocati americani devono sostenere), non avevo idea il nostro fosse così simile! A questo punto mi chiedo chi abbia copiato da chi, e fosse mai che si prenda ispirazione da qualcosa di positivo :/
Oggi c'è pure la scuola forense obbligatoria di 18 mesi con prove intermedie che, in caso di esito negativo, obbligano a sostenere il semestre. Ovviamente non è gratis😡
Se non ricordo male il motivo per cui i compiti bocciati rimangono senza correzioni è per evitare che i commissari vengano accusati dagli studenti di aver manomesso il compito. Per questo si fa una prima correzione “a mente” e se il commissario ritiene che il compito passi segna gli eventuali errori in rosso e il voto, se invece ritiene che il compito non passi allora non lo tocca per evitare (come successo) di venir accusato dallo studente di avergli manomesso il compito
Non avevo mai sentito questa spiegazione, può darsi che sia una delle ragioni. Tuttavia è debolissima, ci sono mille modi per aggirare questo problema.
@@alessandrodeconcini-adc Questa spiegazione mi fu data da un magistrato che aveva svolto il ruolo di commissario all'esame da avvocato una volta, quindi l'ho sempre considerata veritiera.
Non dico che sia falsa eh, credo a quello che dici e a quello che diceva quel magistrato, ma quanto ci vuole a lasciare il compito intatto e fare una fotocopia? O a usare matite/penne speciali per la correzione non falsificabili (come quelle elettorali)? O a permettere agli esaminandi di tenere copia del loro compito prima che sia corretto? O a dettagliare le correzioni su un foglio a parte pensato appositamente? E sono quattro soluzioni a caso che ho pensato in mezzo minuto. Se davvero fosse quello il problema non ci vorrebbe nulla ad aggirarlo. Nulla oltre alla volontà di farlo.
Hai descritto alla perfezione tutti i passaggi che contraddistinguono il calvario per avere la tanto agognata abilitazione da avvocato. Abilitazione che poi non rappresenta un punto di arrivo ma semmai di partenza verso la vera professione e in tanti casi nemmeno quella dato che molti, una volta diventati avvocati, torneranno a fare gli schiavi per qualche padrone (forse solo leggermente meglio retribuiti rispetto a quando erano praticanti). La mattina degli scritti vedevo questo fiume di persone in attesa che aprissero le porte dei sotterranei dell'hotel in cui si svolgeva l'esame (a Roma all'hotel Ergife) e pensavo che eravamo solo carne da macello. Io posso dire di essere una specie di mosca bianca nel senso che ho avuto la fortuna di svolgere una vera pratica forense: due giorni dopo esser entrato nello studio dove ho fatto il primo anno di pratica il c.d. "dominus" mi lascia sulla scrivania un fascicolo enorme e mi dice che il mio primo atto sarebbe stato un ricorso in Cassazione. Panico e delirio!!! Ho avuto la fortuna di ricevere anche il classico rimborso spese. Poi mi sono trasferito a Milano dove devo ammettere che le cose, anche sentendo molti altri colleghi che facevano la pratica, sono diverse quanto meno dal punto di vista economico. Anche in quel caso vera pratica forense con atti e clienti dello studio seguiti in tutta la vertenza giudiziaria. Sono stato certamente più fortunato di tanti altri ad aver ricevuto una vera formazione ma come dici tu l'esame è solo una botta di fortuna (o di culo) clamorosa. La preparazione è fondamentale, così come è fondamentale durante gli scritti cercare di isolarsi il più possibile da quel "mercato del pesce" di quei tre giorni dove senti di tutto e di più provenire dai banchi intorno a te, ma la fortuna (il caso, fato, caos, sguardo divino chiamiamolo come ci pare) è senza dubbio la componente principale. E lo stesso vale per gli orali. I costi, infine, sono spropositati. Oltre a tutti quelli che tu hai descritto, io ci ho aggiunto il pernottamento di 3 giorni all'hotel dove si è svolto l'esame (vivevo già a Milano ma dovevo fare l'esame a Roma) e i viaggi andata e ritorno in giornata in treno fatti per andare a sentire qualche orale (partivo la mattina da Milano, arrivavo a mezzogiorno a Roma, andavo a sentire qualche orale e alle sette di sera ripartivo per Milano). Per fortuna ho vissuto tutto questo una sola volta avendo passato l'esame al primo tentativo (ma avevo già deciso che sarebbe stato anche l'ultimo proprio vedendo la carne da macello che eravamo). Qualcuno ha provato a cambiare un minimo la modalità di esame rendendolo simile a quello per la magistratura prevedendo codici non commentati agli scritti ma la norma viene prorogata da anni ormai (per compiacere forse le case editrici che come dici tu sbocciano spumanti ogni anno). Mi spiace essermi dilungato ma il tuo video descrive alla perfezione questo vero e proprio calvario e non posso che farti i miei complimenti.
Ciao Laez, prima di tutto lascia che ti dica una cosa in modo chiarissimo e ti prego di credermi: Andare male a un esame, bloccarsi nello studio, avere delle difficoltà di ansia, non sono sinonimi di fallimento. Non sei un fallimento e non sei una fallita, sei una persona che ha avuto una difficoltà e ha bisogno di una mano, tutto qui. Credimi, interiorizzare questa difficoltà e identificarsi con essa è la strada sbagliata. Tu non sei i tuoi risultati di studio e non puoi permetterti di venirne schiacciata. Non solo, ma la tua vita è molto più importante e complessa di un titolo di avvocato. Hai tutto il modo di prenderlo in futuro in caso. Conosco bene il blocco dello studente (visto che io ce l'ho avuto per anni e anni e ci ho messo il doppio del tempo a laurearmi) e conosco altrettanto bene l'esame di avvocatura, la mia compagna l'ha fatto due volte, ho amici che lo hanno tentato 4 volte prima di riuscire a passarlo. È un esame stressante, cattivo e mal organizzato. È normale provare quello che provi. Detto questo, due cose: 1) se sei ancora in tempo, se ancora non hai mancato l'appuntamento, presentati lo stesso. Provaci. Se andrà male andrà male ma hai comunque una chance da giocarti e sarebbe sbagliato rifiutare in partenza. Se puoi, prova, non arrenderti, presentati e lotta fino alla fine. 2) se invece non fai più in tempo, il mio consiglio è di cercare una mano da qualcuno di specializzato che possa confrontarsi con la tua ansia e aiutarti a capirla e controllarla. Per qualsiasi cosa io ci sono, scrivimi pure ad adc@alessandrodeconcini.com che in caso posso consigliarti a chi rivolgerti. Ce la puoi fare, non lasciare che questo momento diventi un dramma esistenziale. 💪
www.diritto.it/lesame-di-stato/ Cito: "Dal 2019: il colloquio orale verte ora sulle seguenti materie obbligatorie: oltre a deontologia forense, diritto civile, diritto penale, diritto processuale civile, diritto processuale penale (tra le due procedure, dunque, la scelta non è più alternativa). A queste materie, vanno inoltre ad aggiungersi altre due a scelta tra diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto comunitario, diritto internazionale privato, diritto tributario, diritto ecclesiastico, ordinamento giudiziario e penitenziario. La scelta va effettuata al momento dell’iscrizione all’esame. "
Ma... Ti ho messo una fonte... È una riforma del 2019. Invece di dirmi di informarmi, se mi sto sbagliando gentilmente indicami una fonte che lo dimostri e mi correggerò volentieri.
@@alessandrodeconcini-adc scusami. Hai ragione. Sono iscritto all'esame e ho sott'occhio la lista delle materie per l'orale e (grazie a Dio) non c'è civile ma solo penale :) in sostanza la riforma è rimasta solo sulla carta e non tradotta nel bando (così come anche in riferimento all'uso dei codici non commentati) Non voleva comunque essere una critica e nulla toglie al contenuto sostanziale del tuo video!
Svolgo la professione di avvocato penalista a Milano da 18 anni. Credo che il primo vero paradosso sia il fatto che parli dell'esame di abilitazione all'esercizio della professione forense una persona che né è laureata in giurisprudenza e né svolge la professione di avvocato
Sono certo, Nicoletta, che avendo studiato giurisprudenza e svolto la professione di avvocato penalista a Milano per 18 anni, lei abbia familiarità con la logica argomentativa. Quella che ha espresso è tecnicamente una fallacia logica informale, più precisamente un attacco ad hominem di abuso, in cui invece di dibattere sul tema in questione, difendendo le proprie idee, esponendo prove o esempi concreti, confutando le tesi che reputa errate, tenta di screditare chi le ha proposte. Si tratta di un argomento irrilevante, un "non sequitur", per dirla con il latino. Pertanto risulta superfluo rispondere. Attendo le sue prossime argomentazioni, aperto al confronto e a cambiare idea.
@@alessandrodeconcini-adc Caro Alessandro, non mi pare che io abbia attaccato nessuno (o forse abbiamo due concetti diversi del termine "attaccare") né mi pare io abbia confutato tesi altrui, né ho screditato alcuno. Lei usa parole molto forti, che andrebbero meglio dosate, vista anche la Sua giovane età. Io ho solo svolto una considerazione che attiene ad una premessa di fondo, che credo di potermi umilmente permettere. Come noto, la base da cui si parte è fondamentale rispetto al risultato da raggiungere. Il risultato infatti cambia a seconda della premessa posta da ciascuno di noi E ribadisco la mia premessa: è paradossale che parli delle disfunzioni del mondo forense chi non lo vive e neppure lo respira. E' come se un uomo che lavora in finanza alla Borsa Italiana parlasse di come si dovrebbe svolgere la professione di medico negli ospedali e discuta del cattivo funzionamento dei concorsi per dirigente medico in Italia. Forse per disquisire di certi temi bisognerebbe prima essere dentro quel sistema specifico e poi giudicare. Magari i giovani che oggi intendono accedere alla professione forense la idealizzano troppo e poi si scontrano con una realtà ben più cruda, che è però quella che poi dovranno affrontare giorno per giorno. Resto comunque a disposizione di chiunque voglia interpellarmi e chiedermi suggerimenti per ciascuna delle fasi di accesso alla professione, che andrebbero vissute in maniera meno manichea. C'è in verità un senso anche in ciò che pare non lo abbia (si vedano le Sue contestazioni all'esame di abilitazione). Il primo contributo che, innanzitutto, mi permetto di fornire a tutti coloro che intendono affrontare la professione forense è il seguente: studiare, studiare, studiare e ancora studiare. Un cordiale saluto
Ma... Ha letto cosa ho scritto? Ho precisamente detto che lei non ha confutato nulla di quanto ho affermato nel mio video. "Attacco ad hominem" è un termine tecnico di logica argomentativa che, a questo punto, deduco lei non conosca. Quando qualcuno afferma qualcosa e non si è d'accordo, come in questo caso, si dovrebbe rispondere sul punto, non sulla persona. Lei continua a dire, di fatto, che non dovrei parlare di queste cose, appellandosi al fatto che non sono un avvocato, che sono giovane (che poi ho 31 anni, non 15, ma vabbé), ma non entra minimamente nella questione del cosa avrei detto di sbagliato e perché. È proprio quello il punto: non è importante la laurea o la carriera quando si discute, è importante quello che si dice. Io sono un linguista, se lei che è avvocato afferma qualcosa di corretto sulla linguistica quel qualcosa è corretto a prescindere. Se io vado a parlare di finanza e dico qualcosa di corretto pur non essendo un laureato in finanza, ho ragione comunque. Se, invece, sbaglio, sbaglio a prescindere da se io sia un linguista, un avvocato o un economista. Il principio di autorità lascia il tempo che trova, questa è la base della teoria dell'argomentazione e del ragionamento.
E' un paradosso avere un'opinione o puoi parlare solo se si hanno i titoli? Ma sta scherzando "avvocato"?! Ci vuole una laurea a capire che un sistema è sbagliato se lo si vive in prima persona o se te lo racconta che quel sistema lo vive? E' per colpa di questo vecchiume cerebrale che si è intrappolati in un sistema fallace,che non tutela nessuno se non gli interessi di chi su questo esame ci lucra da anni,in primis l'ordine,poi le case editrici e gli emeriti avvocati/scrittori, in seguito gli avvocati/insegnanti di corsi di formazione che non assicurano nulla sul buon esito dell'esame, ma il corso se lo fanno pagare e anche caro. E' solo una macchina mangia soldi,nulla di piu'.
E quindi? Il fatto che tu abbia fatto 2 anni di pratica che impatto ha sul fatto che l'esame da avvocato sia ingiusto e mal gestito e la pratica sia sottopagata?
Caro Alessandro, il Suo approccio è decisamente aggressivo. Per comunicare con gli altri essere umani bisogna abbassare innanzitutto il livello di aggressività. Può pensare ciò che vuole di me, anche che non conosco i termini latini che Lei usa. A me nulla cambia il Suo pensiero. Il fatto che Lei sia un linguista...mi lascia decisamente indifferente. A questo punto, considerato il Suo modo di interazione con il prossimo, spero vivamente che Lei, con il Suo "Sapere", possa continuare a fornire istruzioni reali e concrete a chi intenda approcciarsi alla professione forense. Speriamo bene. Per aspera ad astra. Cordiali saluti
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► Sistema ADC: www.alessandrodeconcini.com/tutti-i-corsi/metodo-di-studio/studenti-universita
Tutto quello che è stato detto nel video corrisponde alla sacrosanta verità!! Corrisponde esattamente alla mia esperienza personale
OMMIODIO È ASSURDO! Poverini quelli che volevano laurearsi a giurispridenza, magari per migliorare il paese o per un loro sogno nel cassetto, invece vengono bocciati senza sapere il perchè, assurdo!
Secondo me dovresti parlare di più degli esami nelle scuole su ADC 3.0, perchè questo è stato interessantissimo. Continua così!
Hai tutta la mia stima . Sei il numero uno. Fai benissimo va denunciare tutto questo. Dovrebbe iniziarsi una vera e propria battaglia in questo senso.
confermo tutto, purtroppo è vero.... Corsi inutili e "correzioni" (rectius, valutazioni) che non stanno nè in cielo nè in terra; studi che non pagano nulla, non solo durante i 18 mesi ma anche dopo, visto che vorrebbero tenersi il praticante a 3-400€/mese per 40-50 ore/settimanali. Siamo oltre lo sfruttamento del lavoro e molto vicino al reato di riduzione in schiavitù: mai visti retribuzioni così basse, siamo a circa 2€/ora anche dopo 3-4 anni dalla fine della pratica,andando in udienza+adempimenti la mattina in tribunale e pomeriggio a studio per redazioni atti, quindi un lavoro altamente qualificato, non si parla di segretari di studio o lavoro di cancelleria.
Fate altro mentre aspettate di passare l'esame/sorteggio, non fatevi fregare e umiliare da avv.ti che mangiano sul vostro lavoro, dandovi in cambio una paghetta comica.
Bravissimo, complimenti!
Soprattutto se si pensa che non fai parte dell'ambiente.
Io che ne faccio parte sottoscrivo ogni parola.
Grandissimo !!! Condivido ogni parola l'ho fatto diverse volte ed ho lasciato perdere
Complimenti per la chiara ed estremamente esaustiva spiegazione!! Sono (purtroppo) 3 anni che vivo indirettamente questa esperienza e sono sempre più sconcertato..sembra un concorso, non un'abilitazione...il punto è: denunciamo questo sistema al sistema?!
L'unica cosa da fare è rendere questa situazione nota al grande pubblico e iniziare una discussione seria e approfondita tra le parti in causa!
Assurdo!di certo divulgare la situazione è il primo passo per avere consapevolezza,poi il lavoro duro è opporsi a questo sistema ingiusto..
Potevi riassumere tutto con: Dipre’ è avvocato. Top
🤣🤣😢😢
Tutto tremendamente e orribilmente vero. Ho speso personalmente 5 anni per fronteggiare questo sistema marcio e tremendamente svilente in ogni sede , anche raccogliendo decine di migliaia di firme e stilando disegni di legge e tanto altro... tutto inutile!
Ci sono interessi enormi sottesi e livelli di sfruttamento ignobili che sono troppo difficili da sradicare.
Senza che tra l'altro, in questo sistema, venga premiato il merito o la preparazione.
Una infelicissima condizione la nostra.
Ti ringrazio infinitamente per averla trattata in maniera così esaustiva e realistica.
"Summum ius, summa iniuria".
Grazie a te Andrea, è solo con iniziative come quelle che hai promosso che prima o poi le cose cambieranno!
Più difficile è, meno persone intraprendono il percorso.
Quindi meno concorrenza sul mercato, tutto ha un senso.
Non conosco quest'ambito ma, wow, gran video Ale! Non sapevo tutte queste cose sull'esame, ma non mi meraviglio poi così tanto.
E' un vero è proprio terrore.
Se un/a liceale dovesse vedere il video credo che ci penserebbe due volte prima di iscriversi a giurisprudenza :D
😓 Spero in qualche modo di contribuire a un dibattito su questo tema
@@alessandrodeconcini-adc Per quanto mi riguarda hai fatto un grande video! E' giusto dire come stanno le cose perchè è soltanto nei momenti di "crisi" che si riesce a dare sfogo a ciò che non va e a trovare una motivazione per cambiare le cose.
Io che a settembre mi iscrivo a giurisprudenza e mi piacerebbe fare l'avvocato (:
@@stefaniagueli4849 Quello che fà la differenza nella vita è credere fermamente in ciò che si fà e farlo seriamente, in modo professionale. Non possedere questi due elementi, in un mondo altamente competitivo e anche reso volutamente complicato (come spiegato da Ale in questo video) rende la vita "very hard". Te lo dico per esperienza diretta, fidati.
Io l’esame da avvocato lo sto facendo in Spagna, almeno lì se sei un fenomeno lo passi visto che l’esame è a crocette, ma soprattutto è un percorso che inizia e finisce nell’Università e consta di tre fasi: laurea, master d’accesso di livello internazionale ed esame di abilitazione.
Vero tutto. Inoltre noi giovani paghiamo lo scotto di un sistema che ha permesso a migliaia di persone (in passato) di fare pratiche fasulle al Sud con incremento notevole di professionisti e conseguente necessità di ridurne l’accesso ai nuovi. Allucinante. La maggior parte di quei baroni che ora non vogliono aprire ai giovani ha fatto la pratica fasulla e l’esame al sud perché in alcuni casi palesemente più facile. Allucinante.
Ma guarda che l'esame di STATO per l'abilitazione alla professione di avvocatura conosce ingiustizie estese su tutto il territorio nazionale. Questo fatto che al sud fosse più facile non solo non mi risulta, ma è anche una pesante illazione. Al massimo avresti ragione se tu dicessi che molti ragazzi sostengono l'esame di avvocatura in Spagna, ma che al sud fosse tutto rosa e fiori è una castroneria assurda.
@@FG-oi4nz chissà come mai in tanti andavano al sud a fare la pratica... informati
@@andreasater6566 ma sono castronerie quelle che dici, tontolone
@@FG-oi4nz non ti ho offeso. Perchè mi devi dare del tontolone? Ho solo detto che molte persone che conosco hanno fatto la pratica al sud, pur essendo del nord e attualmente lavorando al nord... Ti chiedo: ti pare normale che per 6 mesi questi soggetti siano stati -in apparenza- iscritti a ordini del Sud? Se poi mi devi insultare a prescindere perchè magari sei del Sud e non la penso come te allora alzo le mani. Mi dispiace che non accetti un pensiero diverso dal tuo. Io non ho insultato il sud, nemmeno le persone del sud, ma se darmi del tontolone è la tua massima argomentazione buono per te. Ti sei qualificato da solo. Buona giornata.
@@andreasater6566 completamente d'accordo. Nella mia carriera ben due dominus erano finiti al Sud a fare la pratica. 30/40 anni fa era completamente diverso l'esame... senza nulla togliere al Sud sia chiaro. Non si spigherebbe perché tutto questo interesse per andare al Sud. Siamo seri dai... se poi vogliamo credere che fosse tutto uguale allora chiudiamo gli occhi e via. Ad ogni modo, il problema ora è nazionale e su questo non ci piove, ma chissà come mai è stata introdotta la regola che impone di fare l'esame nella Corte dove si ha svolto il maggior periodo di pratica. Chissà come mai... dai...
Ale, non è il mio ambito di studio, ma il mio fidanzato mi chiedeva se farai mai qualche video specifico su come affrontare il concorso di avvocatura, soprattutto in merito agli scritti. Naturalmente nel mentre si và di pacrar 😊
Comunque a sostegno di quanto hai detto nel video, posso raccontarti che lui ha tentato il concorso due volte ed è stato bocciato agli scritti, poi ha tentato un concorso pubblico dove concorrevano decine di migliaia di persone e l'ha vinto, piazzandosi pure bene in graduatoria. A dimostrazione che le prove di avvocatura non riflettono la reale preparazione di un laureato in giurisprudenza. Nonostante il lieto fine, l'amaro in bocca per non essere diventato avvocato dopo tanti anni di sacrifici resta, per questo vorrebbe ritentarlo un'ultima volta.
La mia compagna lo ha provato la prima volta con una preparazione mostruosa alle spalle: aveva frequentato un corso specializzato, studiato ogni cosa (supervisionata da me col giusto metodo di studio), fatto tonnellate di esercizio.
Bocciata, senza alcuna spiegazione.
Nel frattempo ha capito che non avrebbe fatto l'avvocata e ha cambiato del tutto strada.
Lo ha rifatto l'anno dopo praticamente a caso, studiacchiando nei ritagli di tempo senza alcun focus specifico. Il giorno prima si è sentita male e ha passato i due giorni con febbre e mal di testa assurdo. A detta sua ha scritto dei compiti molto, molto, molto inferiori all'anno prima.
Promossa.
Comunque sì, prima o poi farò qualcosa di specifico ma ci vorrà un po perché non posso farlo da solo, ho bisogno di trovare qualcuno davvero esperto e autorevole negli atti e nei pareri con cui collaborare.
Sicuramente la perseveranza paga, anche solo per una questione di probabilità e botte di fortuna, infatti ritenterà (penso direttamente il prossimo anno) e speriamo che sia la volta buona, come per la tua fidanzata 😊
Nel mentre, continueremo a seguirti e non vediamo l'ora che escano i tuoi nuovi progetti, anche se ci vorrà tempo, noi avremo pazienza. Grazie Ale 💪
Io mi sono rimboccato le maniche, studiando e sudando, e alla fine l'ho superato al primo tentativo. Poi ora sono disoccupato, ma questo è un altro discorso
😥😓
Caro Alessandro, sono stato presidente di commissione d'esame nel 2016 oltre esperienze precedenti, e a parte le tante inesattezze del tuo video ( le materie all'orale sono 6 non 7 - non esistono quote prestabilite per il passaggio all'orale - non è vero che non c'è alcuna motivazione nelle bocciature - non è vero che i ricorsi al tar non portino sempre a nulla - gli orali quasi mai finiscono a novembre, ma quasi sempre arrivano all'anno successivo) sotto certi aspetti mi sento di condividere le tue conclusioni sulla modifica dell'esame, ma per motivi diversi. Dal tuo video mi sembra inoltre emerga una, per certi versi, condivisibile censura, non solo dell'esame in sé, ma soprattutto del periodo di tirocinio - anche se ti assicuro, che studi seri che formino realmente i praticanti ci sono eccome - quindi anche o forse soprattutto questo ultimo aspetto andrebbe modificato. Il discorso sarebbe molto lungo ma mi fermo qui. Grazie e buona giornata
Scusami, non mi ero firmato, sono Antonio Gambetti
Buongiorno Antonio e grazie per le precisazioni.
Mi piacerebbe poter approfondire il tema con qualcuno più esperto di me, è evidente che per creare un video come questo è stato necessario sintetizzare e generalizzare e io sicuramente avrò sbagliato, banalizzando alcune questioni. Per questo mi scuso e anzi, accolgo con piacere critiche e puntualizzazioni.
Detto questo però, le testimonianze di centinaia e centinaia di praticanti ed esaminandi sembrano riflettere una realtà più simile a quella che io ho descritto per sommi capi piuttosto che quella di un esame corretto, ben organizzato, trasparente ed efficiente.
Credo che su questo potremo concordare, così come sul fatto che sì, esistano studi seri che preparano realmente i propri praticanti, ma non sia certo la media e che le condizioni della pratica siano non tutelate e si configurino spesso come uno sfruttamento di forza lavoro che non ha altra scelta.
Sono apertissimo al dibattito e alla discussione!
@@alessandrodeconcini-adc innanzitutto il tuo lavoro è sicuramente ottimo, purtroppo le "falle" dell'esame da avvocato sono anche altre e talune piuttosto serie. Ma come hai accennato giustamente tu all'inizio del tuo intervento i problemi sorgono con l'inizio del tirocinio, anzi con la scelta del "dominus", se non addirittura prima, ossia al momento dell'ingresso a giurisprudenza. Se lo ritieni opportuno sono disponibile anche telefonicamente ad approfondire queste tematiche, anche analizzando ciò che si sta tentando di fare per rendere più serio e meritocratico l'ingresso nell'avvocatura.
Volentieri, scriviamoci, lascio qui di seguito la mia mail, magari ci confrontiamo e ne esce qualcosa di costruttivo 💪
adc@alessandrodeconcini.com
@@alessandrodeconcini-adc benissimo, ti lascio anche la mia. antonio.gambetti@studiolegale-gambetti.it
Qui dopo aver visto la discussione con dufer e boldrin, ho superato l'anno scorso l'esame di commercialista, posso garantire che anche in quel campo avviene la stessa identica cosa vergognosa.
Che orrore
Grazie per avere condiviso.
Sarà, ma, dopo una laurea presa con il voto alto e DUE anni di praticantato (non già 18 mesi), ed essendomi fatto IL MAZZO (dalle 8 del mattino fino alle 22:00 di sera salvo qualche weekend), l'ho passato al primo colpo e ho finito i pareri e l'atto in quattro ore invece di otto, salvo dare una mano ad amici VERI che erano in difficoltà. Ho visto gente copiare ma essere bocciata lo stesso (i miei scritti NON li ho fatti copiare, altrimenti avrebbero bocciato anche me). Ho visto somari veri farlo tre volte salvo copiare dalla persona giusta e finire in studi che trattano solo infortunistica passiva. E' vero che ci sono studi che sfruttano senza insegnare niente, ma lì la soluzione è cambiare studio, non già l'esame. Gli orali siamo d'accordo che sono ESTENUANTI ed ho sostenuto il pre-appello dopo un'estate di studio assieme alle precedenti trascorse, comunque, a studiare. Per cui, ragazzi, fatevi coraggio, fatevi rispettare e, se negli studi dove svolgete la pratica, non vi fanno fare ricerche e scrivere atti e non vi mandano in udienza significa che: a) Vi siete laureati con 80 2) Lo studio in cui siete è gestito da uno che si è laureato con 80 e da cui ve ne potete pure andare senza premura di chiudere la porta o di sbatterla.
Corrado, quello che scrivi è vero e al tempo stesso però non lo è.
È vero nel senso che sì, bisogna farsi rispettare e sì, sta al praticante scegliere e in caso cambiare, ma non è vero nel senso che non tutti hanno questa possibilità, non tutti hanno questa abilità, non tutti hanno il potere negoziale.
Molti, troppi, vengono macinati dal sistema e basta.
Non si può lasciare tutto all'iniziativa individuale, ci vogliono anche delle linee guida, delle regole che tutelino i lavoratori.
Vale per tutti, anche per i praticanti.
Per quanto riguarda il farsi il mazzo ed essere preparati invece posso garantirti che non è garanzia di passare per nulla. Ho visto gente preparata a livelli mostruosi rifare l'esame 3 volte e capre ignoranti passare senza studiare. C'è una discrezionalità e casualità elevatissima.
Inoltre aggiungo che noto anche in altri commenti un po un atteggiamento del tipo "io ho sofferto e mi sono sbattuto, fallo pure tu". Ma è un po il vecchio stile sangue sudore e lacrime dei nostri genitori. Io mi sono ammazzato sui libri quindi anche tu.
Ma le cose si possono cambiare, il fatto che una cosa sia in un certo modo e qualcuno ci sia passato e uscito non significa che non sarebbe meglio cambiarla.
@@alessandrodeconcini-adc Credo che nessuno dispensi la verità assoluta, ma che, al massimo, abbia titolo ad esprimere il proprio punto di vista. Io ho espresso il mio. Peraltro, se ci si chiede se sia opportuno che ogni Consiglio dell'Ordine si impegni a mettere a disposizione dei praticanti, degli studi seriamente intenzionati a formare i giovani, sono d'accordo. Altrimenti è solo un vuoto lamentarsi e si sa, lamentarsi è umano, ma solo con l'impegno si conclude qualcosa.
Questi ADC 3.0 sono la mia serie preferita qui sul tubo
L esame da architetto non ha codici da comprare ma costa 350-450 euro a sessione e anche se ogni universita ha 7n calendario diverso le probabilità di passare sono sempre un terno al lotto
Sei il mio nuovo idolo.
Felicissimo di essermi cancellato dall'albo ed essere fuggito a gambe levate da una professione morta e sepolta. Vincitore di concorso pubblico, guardo al futuro con un ottimismo che, purtroppo, un giovane avvocato non avrà mai. Fate altro!!!!!
Da persona che ha tentato senza successo di passare lo scritto più volte, concordo su tutto
Ecco perché alla domanda:Ah fai giurisprudenza, futuro avvocato? Rispondo sempre PIUTTOSTO SPALO IL LETAME FINO A 99 ANNI. Alternative esistono, non capisco perché rovinarsi il fegato e l'esistenza.
Capisco bene e sempre più giuristi scelgono altre strade! (e fanno bene)
Perché è una cosa che ti cresce dentro, che ti senti sotto la pelle. Non riuscirei a fare nessun altro lavoro.
Se hai questo genere di passione penso che, alla lunga, nulla potrà fermarti, neanche un esame ingiusto e mal gestito.
Alessandro de Concini. Quest’anno ho superato gli scritti (al secondo tentativo) e mi accingo a fare gli orali in autunno. Dopo i primi due anni in uno studio importante con il mio dominus, da quasi due anni sono per conto mio (per fortuna una persona a me vicina è avvocato da tre anni). Spero che vada tutto bene e, magari nei primi mesi dei 2021, di cambiare l’insegna dello studio con una nuova intestazione: Avv... Speriamo bene! 🤞
Io sono laureato in giurisprudenza e faccio l'agricoltore
L'arbitrarietà è il vero problema, insieme all'assenza di prove per chi pratica in via esclusiva materie fuori da quelle previste per gli scritti. Comunque, sulle tempistiche, segnalo che io, in Corte d'Appello di Roma, dopo aver sostenuto gli scritti nel dicembre 2013 e aver avuto i risultati positivi a luglio 2014, ho sostenuto la prova orale nel gennaio 2015 (ed ho giurato a febbraio di quell'anno). Inutile dire che, per paura della bocciatura, mi sono rifatto lo scritto mentre ero chiuso a casa a studiare per l'orale. Una follia.
Assurdo veramente.
Sei il migliore
E il concorso per diventare notai? C'è gente che è stata ricoverata dallo stres! Anche quello è difficilissimo
Sicuro!
Ma quello è un concorso pubblico, l'esame di avvocatura è una mera abilitazione
Con molta calma e pacatezza
Tutto vero! C'è anche gente che ha pagato....
Top....👍
È una vergogna.....
Conoscevo il bar exam americano (quello che i futuri avvocati americani devono sostenere), non avevo idea il nostro fosse così simile! A questo punto mi chiedo chi abbia copiato da chi, e fosse mai che si prenda ispirazione da qualcosa di positivo :/
Oggi c'è pure la scuola forense obbligatoria di 18 mesi con prove intermedie che, in caso di esito negativo, obbligano a sostenere il semestre.
Ovviamente non è gratis😡
Se non ricordo male il motivo per cui i compiti bocciati rimangono senza correzioni è per evitare che i commissari vengano accusati dagli studenti di aver manomesso il compito. Per questo si fa una prima correzione “a mente” e se il commissario ritiene che il compito passi segna gli eventuali errori in rosso e il voto, se invece ritiene che il compito non passi allora non lo tocca per evitare (come successo) di venir accusato dallo studente di avergli manomesso il compito
Non avevo mai sentito questa spiegazione, può darsi che sia una delle ragioni. Tuttavia è debolissima, ci sono mille modi per aggirare questo problema.
@@alessandrodeconcini-adc Questa spiegazione mi fu data da un magistrato che aveva svolto il ruolo di commissario all'esame da avvocato una volta, quindi l'ho sempre considerata veritiera.
Non dico che sia falsa eh, credo a quello che dici e a quello che diceva quel magistrato, ma quanto ci vuole a lasciare il compito intatto e fare una fotocopia? O a usare matite/penne speciali per la correzione non falsificabili (come quelle elettorali)? O a permettere agli esaminandi di tenere copia del loro compito prima che sia corretto? O a dettagliare le correzioni su un foglio a parte pensato appositamente?
E sono quattro soluzioni a caso che ho pensato in mezzo minuto.
Se davvero fosse quello il problema non ci vorrebbe nulla ad aggirarlo. Nulla oltre alla volontà di farlo.
Hai descritto alla perfezione tutti i passaggi che contraddistinguono il calvario per avere la tanto agognata abilitazione da avvocato. Abilitazione che poi non rappresenta un punto di arrivo ma semmai di partenza verso la vera professione e in tanti casi nemmeno quella dato che molti, una volta diventati avvocati, torneranno a fare gli schiavi per qualche padrone (forse solo leggermente meglio retribuiti rispetto a quando erano praticanti). La mattina degli scritti vedevo questo fiume di persone in attesa che aprissero le porte dei sotterranei dell'hotel in cui si svolgeva l'esame (a Roma all'hotel Ergife) e pensavo che eravamo solo carne da macello. Io posso dire di essere una specie di mosca bianca nel senso che ho avuto la fortuna di svolgere una vera pratica forense: due giorni dopo esser entrato nello studio dove ho fatto il primo anno di pratica il c.d. "dominus" mi lascia sulla scrivania un fascicolo enorme e mi dice che il mio primo atto sarebbe stato un ricorso in Cassazione. Panico e delirio!!! Ho avuto la fortuna di ricevere anche il classico rimborso spese. Poi mi sono trasferito a Milano dove devo ammettere che le cose, anche sentendo molti altri colleghi che facevano la pratica, sono diverse quanto meno dal punto di vista economico. Anche in quel caso vera pratica forense con atti e clienti dello studio seguiti in tutta la vertenza giudiziaria. Sono stato certamente più fortunato di tanti altri ad aver ricevuto una vera formazione ma come dici tu l'esame è solo una botta di fortuna (o di culo) clamorosa. La preparazione è fondamentale, così come è fondamentale durante gli scritti cercare di isolarsi il più possibile da quel "mercato del pesce" di quei tre giorni dove senti di tutto e di più provenire dai banchi intorno a te, ma la fortuna (il caso, fato, caos, sguardo divino chiamiamolo come ci pare) è senza dubbio la componente principale. E lo stesso vale per gli orali. I costi, infine, sono spropositati. Oltre a tutti quelli che tu hai descritto, io ci ho aggiunto il pernottamento di 3 giorni all'hotel dove si è svolto l'esame (vivevo già a Milano ma dovevo fare l'esame a Roma) e i viaggi andata e ritorno in giornata in treno fatti per andare a sentire qualche orale (partivo la mattina da Milano, arrivavo a mezzogiorno a Roma, andavo a sentire qualche orale e alle sette di sera ripartivo per Milano). Per fortuna ho vissuto tutto questo una sola volta avendo passato l'esame al primo tentativo (ma avevo già deciso che sarebbe stato anche l'ultimo proprio vedendo la carne da macello che eravamo). Qualcuno ha provato a cambiare un minimo la modalità di esame rendendolo simile a quello per la magistratura prevedendo codici non commentati agli scritti ma la norma viene prorogata da anni ormai (per compiacere forse le case editrici che come dici tu sbocciano spumanti ogni anno). Mi spiace essermi dilungato ma il tuo video descrive alla perfezione questo vero e proprio calvario e non posso che farti i miei complimenti.
l'ansia mi ha bloccata e non sono riuscita a studiare, non mi presento all'orale d'avvocato. sono un fallimento
Ciao Laez, prima di tutto lascia che ti dica una cosa in modo chiarissimo e ti prego di credermi:
Andare male a un esame, bloccarsi nello studio, avere delle difficoltà di ansia, non sono sinonimi di fallimento.
Non sei un fallimento e non sei una fallita, sei una persona che ha avuto una difficoltà e ha bisogno di una mano, tutto qui. Credimi, interiorizzare questa difficoltà e identificarsi con essa è la strada sbagliata. Tu non sei i tuoi risultati di studio e non puoi permetterti di venirne schiacciata.
Non solo, ma la tua vita è molto più importante e complessa di un titolo di avvocato. Hai tutto il modo di prenderlo in futuro in caso.
Conosco bene il blocco dello studente (visto che io ce l'ho avuto per anni e anni e ci ho messo il doppio del tempo a laurearmi) e conosco altrettanto bene l'esame di avvocatura, la mia compagna l'ha fatto due volte, ho amici che lo hanno tentato 4 volte prima di riuscire a passarlo.
È un esame stressante, cattivo e mal organizzato. È normale provare quello che provi.
Detto questo, due cose:
1) se sei ancora in tempo, se ancora non hai mancato l'appuntamento, presentati lo stesso. Provaci. Se andrà male andrà male ma hai comunque una chance da giocarti e sarebbe sbagliato rifiutare in partenza. Se puoi, prova, non arrenderti, presentati e lotta fino alla fine.
2) se invece non fai più in tempo, il mio consiglio è di cercare una mano da qualcuno di specializzato che possa confrontarsi con la tua ansia e aiutarti a capirla e controllarla.
Per qualsiasi cosa io ci sono, scrivimi pure ad adc@alessandrodeconcini.com che in caso posso consigliarti a chi rivolgerti.
Ce la puoi fare, non lasciare che questo momento diventi un dramma esistenziale. 💪
@@alessandrodeconcini-adc grazie mille per le tue parole
Da che film è tratta l'immagine del video?
L'avvocato del diavolo! Filmone!
@@alessandrodeconcini-adc Grazie Alessandro!
Come si risolve? Si va in Spagna e si fa l'esame lí ;)
🤣 Alcuni lo fanno!
Ci vogliono 10.000 €!
Conosci la serie TV SUITS( LA HO APPENA FINITA!)
ti è piaciuta ?
La conosco ma non la seguo!
Se la conosci! Non la eviti!
09:55
Un latte macchiato tiepido senza schiuma e con poco caffè. Tiepido eh, non freddo...
😓😓😓
Mio dio ma parla di me ! ( faccia sorpresa di Gerry Scotti)
🤣😢
Incoraggiante
Eh, purtroppo fa proprio schifo questa situazione
Civile non è obbligatorio all'orale e dominus significa maestro!🤗
www.treccani.it/vocabolario/dominus/
it.m.wikipedia.org/wiki/Dominus
www.diritto.it/lesame-di-stato/
Cito:
"Dal 2019: il colloquio orale verte ora sulle seguenti materie obbligatorie: oltre a deontologia forense, diritto civile, diritto penale, diritto processuale civile, diritto processuale penale (tra le due procedure, dunque, la scelta non è più alternativa). A queste materie, vanno inoltre ad aggiungersi altre due a scelta tra diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto comunitario, diritto internazionale privato, diritto tributario, diritto ecclesiastico, ordinamento giudiziario e penitenziario. La scelta va effettuata al momento dell’iscrizione all’esame. "
@@alessandrodeconcini-adc informati meglio su questo passaggio, seriamente!
Ma... Ti ho messo una fonte... È una riforma del 2019.
Invece di dirmi di informarmi, se mi sto sbagliando gentilmente indicami una fonte che lo dimostri e mi correggerò volentieri.
@@alessandrodeconcini-adc scusami. Hai ragione. Sono iscritto all'esame e ho sott'occhio la lista delle materie per l'orale e (grazie a Dio) non c'è civile ma solo penale :) in sostanza la riforma è rimasta solo sulla carta e non tradotta nel bando (così come anche in riferimento all'uso dei codici non commentati)
Non voleva comunque essere una critica e nulla toglie al contenuto sostanziale del tuo video!
Svolgo la professione di avvocato penalista a Milano da 18 anni. Credo che il primo vero paradosso sia il fatto che parli dell'esame di abilitazione all'esercizio della professione forense una persona che né è laureata in giurisprudenza e né svolge la professione di avvocato
Sono certo, Nicoletta, che avendo studiato giurisprudenza e svolto la professione di avvocato penalista a Milano per 18 anni, lei abbia familiarità con la logica argomentativa.
Quella che ha espresso è tecnicamente una fallacia logica informale, più precisamente un attacco ad hominem di abuso, in cui invece di dibattere sul tema in questione, difendendo le proprie idee, esponendo prove o esempi concreti, confutando le tesi che reputa errate, tenta di screditare chi le ha proposte. Si tratta di un argomento irrilevante, un "non sequitur", per dirla con il latino. Pertanto risulta superfluo rispondere.
Attendo le sue prossime argomentazioni, aperto al confronto e a cambiare idea.
@@alessandrodeconcini-adc Caro Alessandro, non mi pare che io abbia attaccato nessuno (o forse abbiamo due concetti diversi del termine "attaccare") né mi pare io abbia confutato tesi altrui, né ho screditato alcuno. Lei usa parole molto forti, che andrebbero meglio dosate, vista anche la Sua giovane età. Io ho solo svolto una considerazione che attiene ad una premessa di fondo, che credo di potermi umilmente permettere. Come noto, la base da cui si parte è fondamentale rispetto al risultato da raggiungere. Il risultato infatti cambia a seconda della premessa posta da ciascuno di noi E ribadisco la mia premessa: è paradossale che parli delle disfunzioni del mondo forense chi non lo vive e neppure lo respira. E' come se un uomo che lavora in finanza alla Borsa Italiana parlasse di come si dovrebbe svolgere la professione di medico negli ospedali e discuta del cattivo funzionamento dei concorsi per dirigente medico in Italia. Forse per disquisire di certi temi bisognerebbe prima essere dentro quel sistema specifico e poi giudicare. Magari i giovani che oggi intendono accedere alla professione forense la idealizzano troppo e poi si scontrano con una realtà ben più cruda, che è però quella che poi dovranno affrontare giorno per giorno. Resto comunque a disposizione di chiunque voglia interpellarmi e chiedermi suggerimenti per ciascuna delle fasi di accesso alla professione, che andrebbero vissute in maniera meno manichea. C'è in verità un senso anche in ciò che pare non lo abbia (si vedano le Sue contestazioni all'esame di abilitazione). Il primo contributo che, innanzitutto, mi permetto di fornire a tutti coloro che intendono affrontare la professione forense è il seguente: studiare, studiare, studiare e ancora studiare. Un cordiale saluto
Ma... Ha letto cosa ho scritto?
Ho precisamente detto che lei non ha confutato nulla di quanto ho affermato nel mio video.
"Attacco ad hominem" è un termine tecnico di logica argomentativa che, a questo punto, deduco lei non conosca.
Quando qualcuno afferma qualcosa e non si è d'accordo, come in questo caso, si dovrebbe rispondere sul punto, non sulla persona.
Lei continua a dire, di fatto, che non dovrei parlare di queste cose, appellandosi al fatto che non sono un avvocato, che sono giovane (che poi ho 31 anni, non 15, ma vabbé), ma non entra minimamente nella questione del cosa avrei detto di sbagliato e perché.
È proprio quello il punto: non è importante la laurea o la carriera quando si discute, è importante quello che si dice.
Io sono un linguista, se lei che è avvocato afferma qualcosa di corretto sulla linguistica quel qualcosa è corretto a prescindere. Se io vado a parlare di finanza e dico qualcosa di corretto pur non essendo un laureato in finanza, ho ragione comunque.
Se, invece, sbaglio, sbaglio a prescindere da se io sia un linguista, un avvocato o un economista.
Il principio di autorità lascia il tempo che trova, questa è la base della teoria dell'argomentazione e del ragionamento.
E' un paradosso avere un'opinione o puoi parlare solo se si hanno i titoli? Ma sta scherzando "avvocato"?!
Ci vuole una laurea a capire che un sistema è sbagliato se lo si vive in prima persona o se te lo racconta che quel sistema lo vive?
E' per colpa di questo vecchiume cerebrale che si è intrappolati in un sistema fallace,che non tutela nessuno se non gli interessi di chi su questo esame ci lucra da anni,in primis l'ordine,poi le case editrici e gli emeriti avvocati/scrittori, in seguito gli avvocati/insegnanti di corsi di formazione che non assicurano nulla sul buon esito dell'esame, ma il corso se lo fanno pagare e anche caro.
E' solo una macchina mangia soldi,nulla di piu'.
@@Me_RP Cerchi bene, cerchi bene e La invito ad essere più cauto ad accusarmi di un reato
Coso io ne ho fatto 24 mesi di pratica .. e basta con la lagna..
E quindi?
Il fatto che tu abbia fatto 2 anni di pratica che impatto ha sul fatto che l'esame da avvocato sia ingiusto e mal gestito e la pratica sia sottopagata?
Caro Alessandro, il Suo approccio è decisamente aggressivo. Per comunicare con gli altri essere umani bisogna abbassare innanzitutto il livello di aggressività. Può pensare ciò che vuole di me, anche che non conosco i termini latini che Lei usa. A me nulla cambia il Suo pensiero. Il fatto che Lei sia un linguista...mi lascia decisamente indifferente. A questo punto, considerato il Suo modo di interazione con il prossimo, spero vivamente che Lei, con il Suo "Sapere", possa continuare a fornire istruzioni reali e concrete a chi intenda approcciarsi alla professione forense. Speriamo bene. Per aspera ad astra. Cordiali saluti
Niente, non ce la possiamo fare. Pazienza.
@@alessandrodeconcini-adc il bello è che le avevi risposto in italiano
Mi fa un po sorridere tutto questo se paragonato all'esame CFA....
L’unico modo per boicottare questo sistema indegno è: non partecipare.
Tradotto non presentarsi.
Il problema è che non boicotti niente. Il sistema se ne frega del tuo esame e tu resti senza abilitazione e basta.
@@alessandrodeconcini-adc Però almeno non li ingrassi con i tuoi soldi, non trovi?
Hai tutta la mia stima . Sei il numero uno. Fai benissimo va denunciare tutto questo. Dovrebbe iniziarsi una vera e propria battaglia in questo senso.