8:35 il corso CAT è quello che una volta veniva chiamato istituto tecnico per geometri. Ti parlo da diplomato CAT: il corso CAT ti da tutte le basi per poi andare a fare la professione da geometra. Il tipico iter è quello di fare 5 anni di CAT, andare a fare tirocinio in uno studio e poi prendere l abilitazione da geometra. Inoltre ti fornisce le basi per poter proseguire con una laurea in ingegneria civile, edile o architettura (come ho fatto io e molti altri compagni). Certo, la formazione è quella di un istituto tecnico, quindi a quasi tutte le materie del primo anno di ingegneria ci si trova spaesati, però appena si comincia con le materie tecniche chi ha fatto il geometri ha una marcia in più rispetto a chi ha fatto lo scientifico (soprattutto nei progetti). Per cui se ti piace il mondo delle costruzioni per me il CAT è il top, inoltre è un istituto tecnico non troppo difficile, per cui alla portata di tutti (un lato negativo è che è poco frequentato)
Avendo frequentato un liceo artistico, posso affermare che, nel mio caso, le materie di indirizzo mi hanno fornito una solida formazione nell’iter progettuale e nella creazione artistica. Questo si è tradotto nella capacità di ideare e sviluppare progetti, l’accento è stato posto maggiormente sulla fase creativa e artistica piuttosto che sull’aspetto tecnico legato all’uso dei software. Un altro punto di forza del percorso è stata la storia dell’arte: personalmente, ho ricevuto una formazione approfondita che mi permette di spaziare tra i secoli e gli artisti con una buona padronanza. D’altro canto, un aspetto meno positivo è rappresentato dalla matematica e dalle materie scientifiche. Nonostante la fortuna di aver avuto una brava insegnante, le ore dedicate a queste discipline sono limitate e, in generale, non vengono trattate con la stessa serietà delle materie artistiche.
Con l'ITIS mi sono trovato benissimo. Ho fatto ingegneria senza incontrare più difficoltà di chi veniva dal liceo, anzi a volte sono stato un po' avvantaggiato. Mi è stato detto che in alcune parti d'Italia non è una scuola che viene presa seriamente, ma da me non era così.
@@nicolaignazio l’ITIS è un percorso ottimo! Alla fine dipende sempre dal livello qualitativo dell’insegnamento fornito e da quanto i professori riescono ad appassionare veramente alla materia.
Dipende molto anche dall istituto in sé. Nella mia zona ITIS e IPSIA erano nello stesso istituto, per cui l'ambiente non era tra i più tranquilli. Moltissimi ragazzi che si iscrivevano all itis dopo il primo anno passavano all ipsia. Diciamo che non ho scelto l ITIS proprio perché quello della mia zona non era granché
Diplomato al Liceo Scientifico tradizionale: col senno di poi forse avrei fatto quello delle Scienze Applicate, non tanto per avere informatica al posto del latino (che mi è sempre piaciuto e non ritengo che sia inutile), ma più che altro perché il Liceo delle Scienze Applicate è l'unico in cui c'è una vera parità di ore tra materie scientifiche e umanistiche (che invece nel tradizionale continuano ad essere prevalenti). Nel complesso, però, sono contento di aver fatto comunque un indirizzo tra i più equilibrati: alla fine, l'informatica la studio direttamente all'università
È l'impostazione gentiliana che, a più di cent'anni dalla relativa riforma, ancora resiste: il liceo scientifico era considerato un quid minoris rispetto al liceo classico. Senza motivo.
Diplomato in industria e artigianato per il made in italy, posso dire che dipende MOLTO da insegnanti e soprattutto da come la fai. Tenendo conto che è comunque un professionale (ho visto gente non fare nulla per 5 anni e diplomarsi), l'indirizzo ti forma principalmente a lavorare in fabbrica e programmare macchine cnc, con la possibilità di lavorare nel settore della gestione aziendale (la dicitura "made in italy" non corrisponde a niente, rispetto a quello che poi andrai a fare). Per un professionionale le materie non sono per niente male (ho fatto 3 anni di informatica all'itis, quindi ho un paragone con un indirizzo con un buon livello di matematica), con un discreto livello di matematica specifica per la programmazione, chimica legata ai materiali (non chimica intesa come tale), e gestione aziendale. Tuttavia dipende molto da chi insegna. I miei insegnanti erano molto rigidi, e su questo sono stato fortunato; ma so di gente che per 5 anni ha fatto solo ed esclusivamente pezzi al tornio, per poi l'ultimo mese prima dell'esame di stato iniziare programmazione cnc (quando una parte dell'esame è su quello). Dopo il diploma: -vai a lavorare con un voto di diploma basso: tornitore, fresatore ecc... -vai a lavorare con un voto di diploma alto: programmatore cnc/autocad ecc... Lavoro da ufficio -continui gli studi: qui arriva la nota dolente Trattandosi di un professionale, per continuare gli studi hai bisogno di tanto tempo per integrare matematica e passare i test altrimenti è quasi impossibile. Io mi sono diplomato con 98, avevo provato durante la scuola un test di ingegneria ed è stato disastroso, serve molto studio a parte. Attualmente ho cambiato totalmente strada, sono al primo anno di infermieristica e sto studiando da 5 mesi per passare il test di fisioterapia. Ho dovuto prendere molte materie STEM che non avevo mai visto prima, e questo è una nota dolente. In fine, ad oggi, nonostante questo indirizzo mi abbia aiutato molto a livello personale sotto tanti punti di vista, non consiglierei questo indirizzo per 2 motivi: -se vuoi continuare gli studi: abbastanza scontato, si parla di un professionale, quindi non sarebbe quello lo scopo del corso, e se vuoi continuare in ambito ingegneristico c'è molto da faticare anche solo per entrare. -se vuoi andare a lavorare: se sei uno di quelli che cerca un lavoro da ufficio "facile", questo sarà uno dei primi lavori che verrà sostituito dall'IA (stesso discorso che vale per i progrmmatori informatici base). Rimanendo quindi con questo titolo di studio, l'alternativa è lavorare su torni e frese. Non è detto che non di possa fare, anzi, magari nei prossimi anni sarà uno dei lavori di artigianato più redditizzi; ma se non volete "sporcarvi le mani" non lo consiglierei. L'unico possibilità lavorativa a medio-lungo termine, secondo me, è entrare nella gestione aziendale di piccole imperese tanto tipiche in italia; che difficilmente useranno e pagheranno modelli evoluti di IA per la gestione, o un ingegnere gestionale. Ma se volete intraprendere una strada gestionale, ci sono indirizzi di gran lunga migliori.
Liceo Artistico here: se potessi lo metterei in scam, ma riconosco che meriterebbe un posto nello specifico. Per come ricordo ai tempi, zero metodo di studio impartito e l'interesse per l'andamento dei ragazzi era davvero basso. L'ambiente può essere un aspetto sia negativo che positivo, si respira tanta tanta libertà, si disegna e si lavora l'argilla, si fa progettazione e si sta tutti insieme, non c'è competizione. Tuttavia manca tutto quell' aspetto fondamentale di disciplina e di preparazione all'università. La maggior parte degli studenti arrancavano (me compresa anche se avevo una media accettabile) probabilmente per l'assenza di stimolazione e di sana coercizione all'apprendimento. Non erano solo i professori, era tutto nel suo insieme. Mancavi a lezione e a nessuno importava, andavi male a matematica e a nessuno importava. Alcuni professori erano un po' più esigenti di altri ma in generale sembrava più un cercare di far funzionare le cose con forza che altro. Essendo un liceo, ricordo anche che gli ultimi anni inserirono delle materie scientifiche di base (non so se è ancora così) come Chimica e Fisica, ma ad esempio col programma di matematica non siamo mai andati oltre le parabole/logaritmi. Spero che le cose siano migliorate, anche se da una parte non ho dubbi. Ho come l'impressione che adesso ci sia più interesse verso l'apprendimento e più attenzione alla propria carriera scolastica/lavorativa e credo di non sbagliarmi. Per concludere, è una scuola che non rifarei. Anche se da una parte sono stata molto bene perché mi sono divertita davvero tanto, d'altra parte non so quanto questo abbia giovato alla mia forma mentis. All'Università ho scelto Psicologia Cognitiva e ora sto concludendo con la magistrale. Avere avuto una preparazione scientifica alle superiori è una cosa che rimpiango ancora oggi, so che alcune abilità mentali non saranno mai le medesime di chi ha avuto la fortuna di "addestrarsi" in una scuola di eccellenza come il liceo scientifico. Piccola nota comica, ho un'amica che ha fatto uno dei migliori licei a indirizzo scientifico della sua zona e poi ha scelto Architettura (con un rendimento che eccelso è dire poco) ma a detta sua a posteriori avrebbe fatto l'artistico. È proprio vero che chi ha il pane non ha i denti...
Una curiosità, cosa ne pensi della trasformazione degli Istituti d'arte in Licei artistici avvenuta con la riforma Gelmini? Alcuni dicono che è stato un disastro in quanto si è abolita quasi ogni attività basata sulla manualità, in base all'idea vetero-umanistica che chi si sporca le mani è, come si diceva nell'Antica Grecia, un "banausos", un "rozzo lavoratore manuale" (i greci ammiravano le opere d'arte di Fidia ma disprezzavano Fidia stesso in quanto lui "sudava nel lavorare").
Io frequento il quarto anno del liceo classico e , sebbene adori il mio percorso scolastico , capisco in parte il suo ragionamento . Anch' io , pur avendo brave docenti nelle materie scientifiche , mi preoccupo già al pensiero del lavoro che dovrò fare il primo anno di università , visto che probabilmente non mi iscriverò ad una facoltà umanistica .
@virginiadameri7524 non temere, il classico ti sta già fornendo tutti gli strumenti per affrontare il futuro, che è tosto, sempre e comunque, per tutti. In bocca al lupo!
Grazie per aver difeso gli istituti tecnici "stem", da parte di un diplomato in elettronica in una di queste scuole non sai quante volte mi sono sentito sminuire da gente dei licei
Ciao Alessandro. A 13 anni sognavo di diventare una maestra, quindi scelsi il liceo "delle scienze umane" che prima si chiamava liceo socio-psico-pedagogico. Oggi ho 35 anni e sono una maestra di ruolo da quando ne avevo 29. Credete nei sogni perchè possono sempre avverarsi!
Io sono al terzo anno di un istituto tecnico di informatica, e purtroppo devo ammettere che il classismo e gli stereotipi riguardanti i tecnici sono veri: sì, in teoria queste scuole offrono dei programmi davvero interessanti che facilitano allo studente l'ingresso nel mondo del lavoro, ma negli ultimi anni c'è stato un calo inaudito nel livello di istruzione, percepibile un po' in tutte le scuole, ma che va a danno specialmente degli istituti tecnici. Ho compagni di classe che ancora non sanno il teorema di pitagora, sono sgrammaticati, non seguono le lezioni e fanno casino, al cambio dell'ora i corridoi diventano dei ring di boxe e posso affermare che i ragazzi di quinta sono forse più immaturi dei primini. La situazione è grave, ma i professori ormai si sono arresi alla svogliatezza degli studenti, che non viene né sottolineata né sanzionata. Posso dire che la mia sia una scuola di scimmie, nonostante dovrebbe essere la scuola d'informatica migliore della città. Non sono richiesti rigore né serietà o dedizione, e sicuramente nessuno si aspetta un briciolo di rispetto reciproco, quel che dovrebbe essere umano. L'anno prossimo sarò allo scienze applicate, sperando che almeno al liceo il livello sia un po' più alto, e che anche i ragazzi meno motivati abbiamo un po' di contegno.
È l'ex geometra 8:48 , io lho fatto, avrei preferirito fare lo scientifico visto che studio fisica ora, ciò nonostante per me è eccellete, si acquiscono basi tecniche nella progettazione architettonica con software CAD, si studia la topografia, c'è anche una componente economica (estimo, economia). I vantaggi principali sono a mio parere la trasversalità e i collegamenti tra le varie materie e il fatto che esista la possibilità di iscriversi all'albo dei geometri che è uno dei pochi diplomi che io sappia che permetta di iscriversi ad un albo. Riassumendo è a metà tra stem ed economico.
1:17 sono assolutamente d'accordo. Mia madre e mio padre, entrambi studenti di ragioneria (quindi istituto tecnico) si sono laureati rispettivamente in giurisprudenza e ingegneria informatica, per cui gli stereotipi che si sentono su quell'ambiente sono totalmente infondati. C'è da dire però che purtroppo il motivo per cui alle medie i professori consigliano a chi ha meno voglia di studiare questo tipo di istituti è perché effettivamente, al di là dei programmi che invece dovrebbero fornire ottime competenze, ciò che si acquisisce a livello di preparazione universitaria è notevolmente inferiore. E' un problema dei professori che spesso non sono dei più competenti e conoscendo varie persone che lo frequentano/hanno frequentato è un dato ormai risaputo, senza contare che la mole di studio è molta meno rispetto a quella di un liceo classico o scientifico. Io personalmente frequento il classico, ho iniziato quest'anno il triennio, e per quanto il ginnasio mi sia piaciuto abbastanza (amo la traduzione perché richiede un processo logico simile a quello della risoluzione dei problemi), devo ammettere che credo di aver sbagliato a non prendere lo scientifico...mi appassionano molto di più la matematica e la fisica, anche se sfortunatamente il programma delle materie scientifiche è veramente troppo scarno. Temo che all'università avrò molte difficoltà se intraprenderò una facoltà STEM, come credo di voler fare. Continuerò ad aggiungere parole a questo commento perché il video è pieno di spunti interessanti. Discorso liceo artistico: di base sono d'accordo con te. Io nel tempo libero amo dipingere, disegnare ecc e, infatti, al momento della scelta del liceo, ero molto più propensa verso l'artistico che il classico, ma poi, un po' per l'ambiente del liceo che non è dei migliori, un po' perché la mia professoressa continuava a insistere sul fatto che ero troppo "brava" per sprecarmi all'artistico, ho preso l'altra strada. Tuttavia anch'io non mi capacito di come possa veramente aiutare nel mondo dell'università o accademico in ambito creativo: se sei bravo nella manualità sei bravo e basta, non si tratta di avere delle conoscenze di base. Certo, per disegnare bene bisogna conoscere l'anatomia di un corpo o di un viso, ma sono cose che puoi facilmente imparare da solo o frequentando la scuola di Belle Arti o un corso. Forse il discorso è un po' diverso per quanto riguarda il mondo della grafica, ma non credo si discosti più di tanto. Parlando delle scienze umane posso dire solo una cosa: va in scam. E' letteralmente il liceo per le persone che odiano la matematica ma sono troppo svogliate per frequentare il classico. Mi dispiace dirlo ma oggettivamente non si fa un cazzo, tutte le conoscenze che ho che lo frequentano lo confermano. Sarà veramente bassa la percentuale di quelli che lo fanno effettivamente per passione
Da studente (sofferente) di Liceo Classico, lo sconsiglierei a chiunque perché studi tanto e spesso inutilmente materie a volte obsolete e a volte poco utili a livello lavorativo futuro. Detto questo se uno ha la testa per studiare tanto e gli piacciono le materie classiche e umanistiche è la migliore scelta che possa fare perché quando esci dal Liceo Classico hai oggettivamente una marcia in più a livello di studio e disciplina e all'università l'ho visto subito. L'unica cosa che mi sento di sconsigliare è di andare in una scuola "facile" perché si studia poco (cosa che sento dire spesso agli studenti con cui lavoro). Rischi di crearti un futuro di passività e poca spendibilità sul mercato del lavoro, oltre a essere parte di quella percentuale di analfabetismo funzionale esagerata nel nostro paese.
Uscito dal liceo classico dopo 5 anni di studio, impegno e scuola il sabato. Ho avuto degli ottimi insegnanti, sia di latino e greco, sia di fisica, matematica e scienze. Ho sudato come un cane, ricordo che mentre tutti i miei amici dello scientifico dormivano il sabato mattina io facevo versioni di greco e compiti in classe. Adesso sono al primo anno di Chimica: studio la metà di quello che studiano i miei colleghi (che hanno fatto TUTTI lo scientifico/tecnico chimico) e prendo sempre più di loro. Non sono un genio, mai stato e mai lo sarò, ma se c'è una cosa che mi ha dato il Classico è il metodo e l'approccio allo studio. Diverso punto di vista: una mia carissima amica delle medie prende il classico (sono di Roma, per chi conosce la città sa che ci sono dei licei classici dove esci matto) e passa 5 anni di inferno tra insegnanti pazzi e incompetenti: fa lo stesso mio corso e ha difficoltà anche solo a seguire le lezioni. Il punto del classico è (come giustamente sottolineava Alessandro) che devi avere degli ottimi insegnanti, perché sennò finisci per odiare delle materie (come il latino e il greco) che non devono essere studiate per uno scopo ma solo come mero esercizio mentale. E cazzo se mi è servito farlo.
Buonasera Alessandro, per la prima volta ti muovo una critica con tanto affetto da una ex prof. Il liceo artistico è una fucina di menti creative e capaci di vedere il bello, in questo periodo non è male, certo ci vorrebbe più adesione alle possibilità lavorative. Gli istituti alberghieri sono un'ottima cosa , ho insegnato e preso il diploma in uno dei migliori, ma poi il mondo del lavoro attuale squalifica terribilmente il settore o per lo meno ci sono realtà eccelenti e schifezze assolute di proposte di lavoro. Mi verrebbe da dire che ok la pagnotta ma se non trovi la tua "passione" e riesci a metterla a terra in maniera sostenibile anche la miglior scuola fallisce; inoltre studiare per amore di conoscenza dovrebbe essere l'obiettivo primario, non solo e soltanto realizzazione economica. L'equilibrio è d'obbligo in un settore così importante della nostra vita come dice sempre il nostro buon doc Valerio Rosso. Grazie per i tuoi approfondimenti , mi fai venire sempre più voglia di studiare alla mia non giovanissima età.
@@alessandrodeconcini-adc se ti fa piacere ti faccio una piccola descrizione della mia esperienza sia in istituti alberghieri che in scuole professionali sempre alberghiere, tra Varese e Como
Ancora? 😂 Nel 2024/2025 solo il 5,34% degli studenti si è iscritto al liceo classico, dato in calo rispetto agli anni precedenti. Non mi pare un gran problema, per la gioia di chi pensa che le lingue antiche siano inutili.
@@grecoalclassicoa parte che il nome mi dice che sei un po' di parte, è una provocazione, per classico si intende l'intera struttura scolastica italiana (dai professionali ai licei) che è strutturata attorno al modello del classico.
Domanda sul testing. Presupponendo che leggo in maniera corretta un paragrafo, lo sottolineo, faccio uno schema e arrivo al momento di fare testing; una volta che mi sono posto tante domande su più paragrafi ovviamente non mi ricorderò tutte le risposte e quindi cosa faccio ritorno a leggere la risposta e ripeterla. Così ritorno al metodo leggi e ripeti, goat rispondimi
C'è un modo semplice per vedere quanto una scuola superiore è considerata "perbene" da chi l'ha progettata: si contano le ore delle materie di indirizzo nel biennio. In tal modo si vede subito che il liceo classico è la scuola più prestigiosa (5 ore di latino e 4 ore di greco). L'istituto tecnico economico indirizzo amministrazione finanza e marketing (ex ITC ovvero ragioneria) ha al biennio solo 2 ore di economia aziendale e 1 ora di economia unita a 1 ora di diritto. Un istituto tecnico tecnologico indirizzo informatica e telecomunicazioni ha al biennio solo 3 ore di informatica ma solo al primo anno! Anche le ore totali nel biennio mostrano una "gerarchia": liceo classico 27 ore, L'istituto tecnico economico indirizzo amministrazione finanza 32 ore, istituto tecnico tecnologico indirizzo informatica 33 ore. Come dire: al liceo classico ci va chi è più bravo e dunque ha bisogno di meno ore a scuola e può studiare tante ore di indirizzo già prima...
Quarto anno di scientifico S.A. e nonostante le riserve più o meno profonde che avevo in principio (lo scelsi definitivamente perché ci andava un mio amico) non mi pento della mia decisione nonostante la difficoltà e gli ovvi aspetti perfettibili.
8:55 traslporti e logistica ha a che fare con ferrovie e porti. Poi c'è la declinazione "conduzione mezzo aereo" e ti si apre un mondo, specie verso l'aeronautica e l'aerosoaziale. Ce ne sono pochi ITT con questo indirizzo, e uno è a Padova. Ciao
Sarebbe bene anche spendere qualche parola per l'istruzione e Formazione Professionale (IeFP), di competenza regionale. Le statistiche dicono che fanno trovare lavoro molto di più degli istituti professionali statali in quanto questi ultimi negli ultimi decenni sono stati pesantemente "licealizzati" ovvero hanno tolto ad essi molte ore di laboratorio e hanno tolto ad essi la possibilità di prendere una qualifica triennale facendoli diventare quasi un inutile doppione degli istituti tecnici. La "licealizzazione" è stata un disastro anche per gli istituti d'arte trasformati in licei artistici ovvero anche lì si sono tolte ore di laboratorio e si finisce per studiare tecniche artistiche solo sui libri e che non si sono mai viste dal vero né tantomeno "sporcandosi la mani". Insomma il solito luogo comune "chi fa lavori di mente è più bravo di chi fa lavori di mano" che se venisse portato all'estremo non esisterebbero neanche le esercitazioni in clinica nelle facoltà di medicina. In ingegneria di fatto spesso è già così, si dice "non ha senso durante l'università esercitarsi già in un cantiere perché il lavoro si impara non all'università ma quando sei al lavoro"...
Il liceo linguistico va rafforzato con una misura banale: insegnanti madrelingua. Con questo piccolo aggiustamento, nonché la recisione del cordone con il debole cdl di lingue, potrebbe prendere il posto del liceo classico (presso il quale mi sono diplomato, a scanso di sgobboni), che se non si aggiorna merita un "insomma". Il liceo musicale non è mai stata una buona idea. La musica non è una materia come le altre. La creazione di tale liceo e la parificazione del conservatorio all'università sono un disastro.
Ricerca il concetto di native speakerism. Che ci siamo ottimi e pessimi insegnanti non ci piove, ma è un bias che un insegnante madrelingua sia sempre migliore. Ovviamente il livello di padronanza di un insegnante non madrelingua deve essere alto. Discorso molto ampio. Peraltro già ci sono gli insegnanti madrelingua, solitamente per 1h alla settimana
Purtroppo con un'ora di lettorato alla settimana non concludevamo molto al linguistico. Non dico di avere 6 ore settimanali solo di lezioni con madrelingua come all'università, ma almeno 2 sarebbero servite
I professionali in assistenza sanitaria, nonostante sia un professionale, li avrei messi in eccellente. Perché per quanto sia un professionale appunto, riesce a formarti in un ambito,soprattutto se si parla di formarsi come ottico o odontotecnico, che è molto spendibile sul mercato del lavoro e che tra l'altro è spendibile anche nel mercato internazionale non limitandosi a quello solo italiano ecco.
Dei licei è quello forse messo meglio, ma a mio modesto parere lo scientifico ha anche lui dei seri problemi di cui nessuno parla. Primo tra tutti il sovraffollamento (il 27% degli studenti sceglie lo scientifico, quasi lo stesso numero di studenti di tutti i tescnici messi insieme… e il dato è in continua crescita). Non stupisce che in un mondo in cui il classico è un fantasma frequentato sempre da meno gente e sempre meno attraente, lo scientifico debba fungere sostanzialmte da liceo universale e da liceo per tutti coloro che non sanno esattamente cosa fare. (Inutile girarci attorno, gli altri licei sono tutti molto specifici, magari molto buoni, ma non volti ad attrarre masse di studenti, i due che da sempre si contendono il grosso dei liceali sono classico e scientifico). Ciò comporta classi sempre più affollate, le scuole che si inventano stratagemmi per aumentare il numero di classi oltre i limiti fisiologici, con tutto ciò che segue: non è un mistero che in una classe da 23 studenti, ogni studente riceva più attenzioni che in una da 30. Gli orali sono infatti sempre più rari perché richiedono troppo tempo, la qualità stessa dei prof diminuisce perché bisogna trovare sempre personale nuovo per star dietro ai numeri mostruosi, non starò ad elencare tutto, non finirete i mai, basta applicare un po’ la fantasia . L’altro problema, sempre dovuto ai numeri secondo me, è che la dicitura “scientifico” e praticamente uno scam. Certo prepara in media meglio di tutte le altre scuole per il mondo delle stem, ma prepara bene? Secondo me no. Il Classico secondo me preparata meglio dello scientifico nelle sue materie d’indirizzo. Ad essere un liceo classico secondo ma fa meglio dell’oro scientifico ad essere uno scientifico. Ora le materie umanistiche sono in grossa crisi ultimamente quindi Quetso non depone a grosso favore del classico, però dice molto sullo scientifico. Giustamente essendo che il 27% quasi degli studenti lo sceglie, e il 27% della popolazione non ha una predisposizione particolare per le scienze, è normale che i programmi ed i professori si adattino all’utenza. Ma ciò che ne esce è un liceo che non è né carne né pesce, molto equilibrato per carità, ma non davvero con un impronta volta alle scienze, e con un modo di insegnare la matematica onestamente deludente e più adatto a sopravvivere ai primi mesi di un corso stem che a dare effettivamente una marcia in più. Secondo me creando magari un ipotetico liceo senza latino e potenziato invece in matematica e informatica (anche nei confronti dello scienze applicate non mi sono fatto una grande opinione, ma non avendolo sperimentato in prima persona mi sento di essere meno definitivo) o sistemando finalmente il classico si potrebbe spingere sistemare la situazione e fare effettivamente un opzione che spinga in modo effettivo sulle stem per chi ne abbia un effettiva predisposizione come fanno tutte le altre scuole nel loro settore. In Italia secondo me un opzione simile manca. Questa è la mia personale esperienza, ovviamente non è detto sia indicativa di tutta la categoria, ma credo che almeno nei licei grossi delle grandi città sia più o meno così ovunque.
Sono del parere che il liceo classico dovrebbe essere riformulato come scuola. Non il liceo della fatica, del sudore, delle versioni, ma il liceo che educa al bello, che poi ha una delle massime rappresentazioni nella letteratura. Una soluzione? Metodo Ørberg, e la fatica, il sudore e le versioni spariscono, lasciando solo la possibilità di leggere i classici in originali, apprezzarli senza il velo di fatica di cui li ricopre il metodo "tradizionale". Ora mi direte: a cosa serve il bello, e soprattutto il bello nella letteratura? 'Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita." (da "L'attimo fuggente") Qui si parla di poesia, ma il discorso si può estendere a tutta la letteratura e non cambierebbe di una singola virgola
8.48 trasporti e logistica comprende anche costruzione del mezzo aereo. Conosco persone che grazie a questo diploma a 19 anni hanno lavoro indeterminato con ral attorno ai 30k.
Perché senza alcun motivo una casa editrice lo ha segnalato e mi ha fatto rimuovere il video e beccare uno strike. Stiamo cercando di capire se e come ripubblicarlo.
Bel video, complimenti! Alcune considerazioni: - personalmente avrei messo liceo classico e scientifico in top, allo stesso livello: entrambi preparano bene all'università, naturalmente per indirizzi diversi (umanistico e STEM) - sul fatto che questo sia il secolo delle STEM (recupero il video che hai citato appena posso), ti voglio lanciare una provocazione: con l'AI che avanza a passi da gigante, non è che tra non molto, invece di tecnici, matematici, informatici, etc. ci sarà invece un maggiore bisogno di linguisti, sociologi, antropologi, umanisti? In altre parole, visto che l'AI si divorerà (o quasi) interi settori lavorativi nel prossimo futuro, non diventa forse più conveniente specializzarsi in ciò che davvero ci differenzia (e sempre ci differenzierà) dalle macchine? - comprendo il ragionamento sul liceo classico e la "dipendenza" dai professori (e concordo, ricordando bene le lezioni di matematica che ho frequentato al classico..), ma ritengo che il discorso si possa estendere per lo meno anche allo scientifico, proprio per la natura particolarmente "completa" del programma scolastico: in altre parole, se al classico vengono trattate generalmente molto bene le materie umanistiche (poi possiamo discutere sulle metodologie, ovviamente) e generalmente meno bene quelle STEM, potremmo dire la stessa cosa del liceo scientifico, a parti invertite
Non ho capito: perché l’IA dovrebbe divorare i settori di tecnici, matematici e informatici? Io lavoro come informatico e non vedo minimamente la possibilità che l’IA faccia questo lavoro (è un po’ più complesso di come può sembrare da fuori, può aiutarci e magari sostituire i freelance, che sono una netta minoranza, ma non di più), mentre vedo che per gestirla e usarla ci vogliono proprio le famose categorie incriminate, che quindi anzi mi auguro crescano ancora.
@@martinaquarantelli7146 si tratta di una provocazione e ho volutamente estremizzato. Lavoro in ambito informatico anch’io, e ho captato diversi segnali di preoccupazione negli ultimi tempi. Il punto è: con l’avvento dell’IA, ha ancora così senso la disparitá di trattamento e considerazione tra materie umanistiche e materie stem? Personalmente, eleverei a fondamentali, in questa nostra epoca, materie come filosofia/sociologia/lettere/etc.
Ma certo, l ai prendera tutti i lavori a brevissimo(soprattutto qurlli stem), la cosa che rimmarra invariata sara invece l inutilita dei percorsi umanistici(non dico lavori perche non esistono)
Se lo scientifico è top del top, lo scientifico opzione scienze applicate, che è uguale ma con laboratorio (da me 2-3 ore, non 5) e informatica al posto di latino, è anch'esso top del top (infatti l'ha menzionato mentre parlava dello scientifico) ed andrebbe anche un pelo sopra allo scientifico tradizionale, essendo che informatica apre molte più strade rispetto al latino.
@iammarcex7293 Si fanno anche più ore di scienze e chimica io da persona che lo fa consiglio di farlo solo se sei veramente portato solo nelle materia scientifiche( nel mio caso sono bravino anche in quelle umanistiche e se tornassi indietro sceglierei il tradizionale)
il problema del Liceo linguistico secondo me ovviamente è che devi averci proprio la testa, essendo che ve lo giuro sulla mia stessa anima imparare una nuova lingua se una di quelle complesse che ne so: il cinese o il russo è parecchio difficile come scuola mica facile ...
Non metto in dubbio che imparere le lingue che hai citato sia difficile ma per mia esperienza nessuna di quelle si studia al liceo linguistico. Di solito si studiano due lingue tra (Francese, tedesco e spagnolo) e anche inglese
@@Salivervariara357Sc personalmente ritengo che per affrontare il liceo linguistico si debba avere una predisposizione all’apprendimento delle lingue moderne e una passione per la linguistica in generale.
Probabilmente hai avuto dei cattivi professori, io.ho fatto il classico medicina con un solo corso preparatorio , una specializzazione e due master, il.metodo me lo ha dato il classico, se sei stato sfortunato non buttare pasta....tutte le scuole dipendono dai professori che ti capitano, sei stato banale....
consiglio lo scientifico. nel mondo d'oggi lavoro con solo un diploma non lo trovi facilmente, soprattutto se vuoi un lavoro stabile e remunerativo, lo scientifico è la scuola oggettivamente migliore per la preparazione universitaria, qualsiasi sia quello che vorrai poi fare all'università, dagli indirizzi stem, a quelli umanistici, a quelli "tecnici" e di training professionali. lo scientifico è il luogo dove puoi fare uso migliore del tempo tra i 14-19 anni, che è dove il cervello è più plastico e riesci ad imparare più cose possibili, e dove ottieni mediamente un istruzione qualitativamente migliore. pure lo scienze applicate non dovrebbe essere male perché ha praticamente il programma dello scientifico ma senza latino, con informatica e più attività di laboratorio (ma non ne ho esperienza diretta perché non ho fatto lo scienze applicate)
@davidescristofaros2241lo scientifico è una scuola che offre una vasta preparazione, ma è comunque una scuola molto difficile, quasi ai livelli del classico, per cui non è di certo proponibile a tutti. Si devono considerare soprattutto i propri interessi e le proprie passioni.
@@DavideCupoli la "difficoltà" dello scientifico dovrebbe essere la difficoltà media della scuola italiana. Semplicemente si studia, il fatto che siamo arrivati a considerare "difficile" un indirizzo dove tendenzialmente non si cazzeggia mi dice molte cose sul livello medio della scuola italiana. Se si vuole arrivare al diploma senza handicap e con le competenze per partire strong all'uni, lo scientifico è di gran lunga la miglior scelta (e lo scienze applicate forse). Anche perché oggettivamente cosa c'è di "difficile" nello scientifico? A me sembra quello che dovrebbe essere il livello normale di qualsiasi scuola superiore. Però purtroppo questo è il problema della scuola italiana, 0 flessibilità, costretti ad un indirizzo specifico a 13 anni, ed oggettive disuguaglianze di qualità dell'insegnamento tra indirizzi, dovuto tra le altre cose al classismo contro certi indirizzi rispetto ad altri. Io mi limito a fare il mio consiglio di scuola che credo sia, da un punto di vista puramente utilitaristico, quello che da il maggior numero (e qualità di insegnamento) di competenze di qualsiasi altra scuola.
Da attuale studente ti consiglio fortemente lo scienze applicate. Porta tutti i vantaggi del tradizionale, ma con l'aggiunta di informatica al posto di latino e ore in più di scienze dove farai scienze della terra, chimica e biologia. Laboratori non sono necessariamente di più del tradizionale (si esclude da questo discorso informatica dato che si fa principalmente usando i pc). Ovviamente la mole di studio è piuttosto alta ma ti posso assicurare che se ti trovi gli insegnanti giusti saranno ore profittevoli. In ogni caso buona fortuna!
Sarò banale, cara Miriam: - Il classico è una scuola completa, la più dura in termini di carico di lavoro, ma se alla matematica preferisci leggere e scrivere, non troverai niente di meglio. Sarà dura, ma se avrai buoni professori, lo sarà soltanto all'inizio, e ne uscirai soddisfatta e arricchita. Dopo, potrai fare quello che vorrai - lo scientifico ti offre una preparazione completa al pari del classico, ma più mirata alle materie STEM (informatica, tecnologie, scienze, etc.). Se sei brava in matematica e ti piace, opta per quella, ne uscirai felice e pronta per proseguire la tua vita - l'artistico è un'ottima opzione se ti piace disegnare e senti di avere un talento nelle arti visive e figurative, e vuoi farlo emergere Potrei andare avanti, ma avrai già capito: fa' quello che TI PIACE, e che pensi possa arricchirti come persona. Se non sai ancora cosa ti piace veramente, fermati a pensare a cosa ti INCURIOSISCE di più, e procedi in quella direzione. Non pensare a che lavoro farai tra dieci anni. Per quello c'è ancora tanto tempo e certo non lo puoi sapere ora. In bocca al lupo!
8:35 il corso CAT è quello che una volta veniva chiamato istituto tecnico per geometri. Ti parlo da diplomato CAT: il corso CAT ti da tutte le basi per poi andare a fare la professione da geometra. Il tipico iter è quello di fare 5 anni di CAT, andare a fare tirocinio in uno studio e poi prendere l abilitazione da geometra.
Inoltre ti fornisce le basi per poter proseguire con una laurea in ingegneria civile, edile o architettura (come ho fatto io e molti altri compagni). Certo, la formazione è quella di un istituto tecnico, quindi a quasi tutte le materie del primo anno di ingegneria ci si trova spaesati, però appena si comincia con le materie tecniche chi ha fatto il geometri ha una marcia in più rispetto a chi ha fatto lo scientifico (soprattutto nei progetti).
Per cui se ti piace il mondo delle costruzioni per me il CAT è il top, inoltre è un istituto tecnico non troppo difficile, per cui alla portata di tutti (un lato negativo è che è poco frequentato)
Ho aperto questo video solo per sentire le critiche sul liceo classico: non sono rimasta delusa :)
Avendo frequentato un liceo artistico, posso affermare che, nel mio caso, le materie di indirizzo mi hanno fornito una solida formazione nell’iter progettuale e nella creazione artistica. Questo si è tradotto nella capacità di ideare e sviluppare progetti, l’accento è stato posto maggiormente sulla fase creativa e artistica piuttosto che sull’aspetto tecnico legato all’uso dei software.
Un altro punto di forza del percorso è stata la storia dell’arte: personalmente, ho ricevuto una formazione approfondita che mi permette di spaziare tra i secoli e gli artisti con una buona padronanza.
D’altro canto, un aspetto meno positivo è rappresentato dalla matematica e dalle materie scientifiche. Nonostante la fortuna di aver avuto una brava insegnante, le ore dedicate a queste discipline sono limitate e, in generale, non vengono trattate con la stessa serietà delle materie artistiche.
Molto interessante!!!
Con l'ITIS mi sono trovato benissimo. Ho fatto ingegneria senza incontrare più difficoltà di chi veniva dal liceo, anzi a volte sono stato un po' avvantaggiato. Mi è stato detto che in alcune parti d'Italia non è una scuola che viene presa seriamente, ma da me non era così.
@@nicolaignazio l’ITIS è un percorso ottimo! Alla fine dipende sempre dal livello qualitativo dell’insegnamento fornito e da quanto i professori riescono ad appassionare veramente alla materia.
Dipende molto anche dall istituto in sé. Nella mia zona ITIS e IPSIA erano nello stesso istituto, per cui l'ambiente non era tra i più tranquilli. Moltissimi ragazzi che si iscrivevano all itis dopo il primo anno passavano all ipsia. Diciamo che non ho scelto l ITIS proprio perché quello della mia zona non era granché
Diplomato al Liceo Scientifico tradizionale: col senno di poi forse avrei fatto quello delle Scienze Applicate, non tanto per avere informatica al posto del latino (che mi è sempre piaciuto e non ritengo che sia inutile), ma più che altro perché il Liceo delle Scienze Applicate è l'unico in cui c'è una vera parità di ore tra materie scientifiche e umanistiche (che invece nel tradizionale continuano ad essere prevalenti). Nel complesso, però, sono contento di aver fatto comunque un indirizzo tra i più equilibrati: alla fine, l'informatica la studio direttamente all'università
È l'impostazione gentiliana che, a più di cent'anni dalla relativa riforma, ancora resiste: il liceo scientifico era considerato un quid minoris rispetto al liceo classico. Senza motivo.
Anch'io ho fatto lo scientifico tradizionale e ho la tua stessa opinione!
@@elenaandreoletti1871anche io identica
Tolto il fatto che io invece ritengo latino inutile al 100%, una vera materia spreco di tempo
Diplomato in industria e artigianato per il made in italy, posso dire che dipende MOLTO da insegnanti e soprattutto da come la fai.
Tenendo conto che è comunque un professionale (ho visto gente non fare nulla per 5 anni e diplomarsi), l'indirizzo ti forma principalmente a lavorare in fabbrica e programmare macchine cnc, con la possibilità di lavorare nel settore della gestione aziendale (la dicitura "made in italy" non corrisponde a niente, rispetto a quello che poi andrai a fare).
Per un professionionale le materie non sono per niente male (ho fatto 3 anni di informatica all'itis, quindi ho un paragone con un indirizzo con un buon livello di matematica), con un discreto livello di matematica specifica per la programmazione, chimica legata ai materiali (non chimica intesa come tale), e gestione aziendale.
Tuttavia dipende molto da chi insegna. I miei insegnanti erano molto rigidi, e su questo sono stato fortunato; ma so di gente che per 5 anni ha fatto solo ed esclusivamente pezzi al tornio, per poi l'ultimo mese prima dell'esame di stato iniziare programmazione cnc (quando una parte dell'esame è su quello).
Dopo il diploma:
-vai a lavorare con un voto di diploma basso: tornitore, fresatore ecc...
-vai a lavorare con un voto di diploma alto: programmatore cnc/autocad ecc... Lavoro da ufficio
-continui gli studi: qui arriva la nota dolente
Trattandosi di un professionale, per continuare gli studi hai bisogno di tanto tempo per integrare matematica e passare i test altrimenti è quasi impossibile.
Io mi sono diplomato con 98, avevo provato durante la scuola un test di ingegneria ed è stato disastroso, serve molto studio a parte.
Attualmente ho cambiato totalmente strada, sono al primo anno di infermieristica e sto studiando da 5 mesi per passare il test di fisioterapia. Ho dovuto prendere molte materie STEM che non avevo mai visto prima, e questo è una nota dolente.
In fine, ad oggi, nonostante questo indirizzo mi abbia aiutato molto a livello personale sotto tanti punti di vista, non consiglierei questo indirizzo per 2 motivi:
-se vuoi continuare gli studi: abbastanza scontato, si parla di un professionale, quindi non sarebbe quello lo scopo del corso, e se vuoi continuare in ambito ingegneristico c'è molto da faticare anche solo per entrare.
-se vuoi andare a lavorare: se sei uno di quelli che cerca un lavoro da ufficio "facile", questo sarà uno dei primi lavori che verrà sostituito dall'IA (stesso discorso che vale per i progrmmatori informatici base). Rimanendo quindi con questo titolo di studio, l'alternativa è lavorare su torni e frese. Non è detto che non di possa fare, anzi, magari nei prossimi anni sarà uno dei lavori di artigianato più redditizzi; ma se non volete "sporcarvi le mani" non lo consiglierei.
L'unico possibilità lavorativa a medio-lungo termine, secondo me, è entrare nella gestione aziendale di piccole imperese tanto tipiche in italia; che difficilmente useranno e pagheranno modelli evoluti di IA per la gestione, o un ingegnere gestionale. Ma se volete intraprendere una strada gestionale, ci sono indirizzi di gran lunga migliori.
Grazie dell'approfondimento!
Liceo Artistico here: se potessi lo metterei in scam, ma riconosco che meriterebbe un posto nello specifico.
Per come ricordo ai tempi, zero metodo di studio impartito e l'interesse per l'andamento dei ragazzi era davvero basso. L'ambiente può essere un aspetto sia negativo che positivo, si respira tanta tanta libertà, si disegna e si lavora l'argilla, si fa progettazione e si sta tutti insieme, non c'è competizione. Tuttavia manca tutto quell' aspetto fondamentale di disciplina e di preparazione all'università. La maggior parte degli studenti arrancavano (me compresa anche se avevo una media accettabile) probabilmente per l'assenza di stimolazione e di sana coercizione all'apprendimento. Non erano solo i professori, era tutto nel suo insieme. Mancavi a lezione e a nessuno importava, andavi male a matematica e a nessuno importava.
Alcuni professori erano un po' più esigenti di altri ma in generale sembrava più un cercare di far funzionare le cose con forza che altro. Essendo un liceo, ricordo anche che gli ultimi anni inserirono delle materie scientifiche di base (non so se è ancora così) come Chimica e Fisica, ma ad esempio col programma di matematica non siamo mai andati oltre le parabole/logaritmi.
Spero che le cose siano migliorate, anche se da una parte non ho dubbi. Ho come l'impressione che adesso ci sia più interesse verso l'apprendimento e più attenzione alla propria carriera scolastica/lavorativa e credo di non sbagliarmi.
Per concludere, è una scuola che non rifarei. Anche se da una parte sono stata molto bene perché mi sono divertita davvero tanto, d'altra parte non so quanto questo abbia giovato alla mia forma mentis. All'Università ho scelto Psicologia Cognitiva e ora sto concludendo con la magistrale.
Avere avuto una preparazione scientifica alle superiori è una cosa che rimpiango ancora oggi, so che alcune abilità mentali non saranno mai le medesime di chi ha avuto la fortuna di "addestrarsi" in una scuola di eccellenza come il liceo scientifico.
Piccola nota comica, ho un'amica che ha fatto uno dei migliori licei a indirizzo scientifico della sua zona e poi ha scelto Architettura (con un rendimento che eccelso è dire poco) ma a detta sua a posteriori avrebbe fatto l'artistico.
È proprio vero che chi ha il pane non ha i denti...
Una curiosità, cosa ne pensi della trasformazione degli Istituti d'arte in Licei artistici avvenuta con la riforma Gelmini? Alcuni dicono che è stato un disastro in quanto si è abolita quasi ogni attività basata sulla manualità, in base all'idea vetero-umanistica che chi si sporca le mani è, come si diceva nell'Antica Grecia, un "banausos", un "rozzo lavoratore manuale" (i greci ammiravano le opere d'arte di Fidia ma disprezzavano Fidia stesso in quanto lui "sudava nel lavorare").
Io frequento il quarto anno del liceo classico e , sebbene adori il mio percorso scolastico , capisco in parte il suo ragionamento . Anch' io , pur avendo brave docenti nelle materie scientifiche , mi preoccupo già al pensiero del lavoro che dovrò fare il primo anno di università , visto che probabilmente non mi iscriverò ad una facoltà umanistica .
@virginiadameri7524 non temere, il classico ti sta già fornendo tutti gli strumenti per affrontare il futuro, che è tosto, sempre e comunque, per tutti. In bocca al lupo!
Grazie per aver difeso gli istituti tecnici "stem", da parte di un diplomato in elettronica in una di queste scuole non sai quante volte mi sono sentito sminuire da gente dei licei
Quanto bello sarebbe rimuovere il classismo dal sistema dell'istruzione
Ciao Alessandro. A 13 anni sognavo di diventare una maestra, quindi scelsi il liceo "delle scienze umane" che prima si chiamava liceo socio-psico-pedagogico. Oggi ho 35 anni e sono una maestra di ruolo da quando ne avevo 29. Credete nei sogni perchè possono sempre avverarsi!
Grazie ale! Subito corso a vedere il video 🔝👌👍
Io sono al terzo anno di un istituto tecnico di informatica, e purtroppo devo ammettere che il classismo e gli stereotipi riguardanti i tecnici sono veri: sì, in teoria queste scuole offrono dei programmi davvero interessanti che facilitano allo studente l'ingresso nel mondo del lavoro, ma negli ultimi anni c'è stato un calo inaudito nel livello di istruzione, percepibile un po' in tutte le scuole, ma che va a danno specialmente degli istituti tecnici. Ho compagni di classe che ancora non sanno il teorema di pitagora, sono sgrammaticati, non seguono le lezioni e fanno casino, al cambio dell'ora i corridoi diventano dei ring di boxe e posso affermare che i ragazzi di quinta sono forse più immaturi dei primini. La situazione è grave, ma i professori ormai si sono arresi alla svogliatezza degli studenti, che non viene né sottolineata né sanzionata. Posso dire che la mia sia una scuola di scimmie, nonostante dovrebbe essere la scuola d'informatica migliore della città. Non sono richiesti rigore né serietà o dedizione, e sicuramente nessuno si aspetta un briciolo di rispetto reciproco, quel che dovrebbe essere umano. L'anno prossimo sarò allo scienze applicate, sperando che almeno al liceo il livello sia un po' più alto, e che anche i ragazzi meno motivati abbiamo un po' di contegno.
È l'ex geometra 8:48 , io lho fatto, avrei preferirito fare lo scientifico visto che studio fisica ora, ciò nonostante per me è eccellete, si acquiscono basi tecniche nella progettazione architettonica con software CAD, si studia la topografia, c'è anche una componente economica (estimo, economia). I vantaggi principali sono a mio parere la trasversalità e i collegamenti tra le varie materie e il fatto che esista la possibilità di iscriversi all'albo dei geometri che è uno dei pochi diplomi che io sappia che permetta di iscriversi ad un albo.
Riassumendo è a metà tra stem ed economico.
1:17 sono assolutamente d'accordo. Mia madre e mio padre, entrambi studenti di ragioneria (quindi istituto tecnico) si sono laureati rispettivamente in giurisprudenza e ingegneria informatica, per cui gli stereotipi che si sentono su quell'ambiente sono totalmente infondati. C'è da dire però che purtroppo il motivo per cui alle medie i professori consigliano a chi ha meno voglia di studiare questo tipo di istituti è perché effettivamente, al di là dei programmi che invece dovrebbero fornire ottime competenze, ciò che si acquisisce a livello di preparazione universitaria è notevolmente inferiore. E' un problema dei professori che spesso non sono dei più competenti e conoscendo varie persone che lo frequentano/hanno frequentato è un dato ormai risaputo, senza contare che la mole di studio è molta meno rispetto a quella di un liceo classico o scientifico. Io personalmente frequento il classico, ho iniziato quest'anno il triennio, e per quanto il ginnasio mi sia piaciuto abbastanza (amo la traduzione perché richiede un processo logico simile a quello della risoluzione dei problemi), devo ammettere che credo di aver sbagliato a non prendere lo scientifico...mi appassionano molto di più la matematica e la fisica, anche se sfortunatamente il programma delle materie scientifiche è veramente troppo scarno. Temo che all'università avrò molte difficoltà se intraprenderò una facoltà STEM, come credo di voler fare.
Continuerò ad aggiungere parole a questo commento perché il video è pieno di spunti interessanti.
Discorso liceo artistico: di base sono d'accordo con te. Io nel tempo libero amo dipingere, disegnare ecc e, infatti, al momento della scelta del liceo, ero molto più propensa verso l'artistico che il classico, ma poi, un po' per l'ambiente del liceo che non è dei migliori, un po' perché la mia professoressa continuava a insistere sul fatto che ero troppo "brava" per sprecarmi all'artistico, ho preso l'altra strada. Tuttavia anch'io non mi capacito di come possa veramente aiutare nel mondo dell'università o accademico in ambito creativo: se sei bravo nella manualità sei bravo e basta, non si tratta di avere delle conoscenze di base. Certo, per disegnare bene bisogna conoscere l'anatomia di un corpo o di un viso, ma sono cose che puoi facilmente imparare da solo o frequentando la scuola di Belle Arti o un corso. Forse il discorso è un po' diverso per quanto riguarda il mondo della grafica, ma non credo si discosti più di tanto.
Parlando delle scienze umane posso dire solo una cosa: va in scam. E' letteralmente il liceo per le persone che odiano la matematica ma sono troppo svogliate per frequentare il classico. Mi dispiace dirlo ma oggettivamente non si fa un cazzo, tutte le conoscenze che ho che lo frequentano lo confermano. Sarà veramente bassa la percentuale di quelli che lo fanno effettivamente per passione
Da studente (sofferente) di Liceo Classico, lo sconsiglierei a chiunque perché studi tanto e spesso inutilmente materie a volte obsolete e a volte poco utili a livello lavorativo futuro. Detto questo se uno ha la testa per studiare tanto e gli piacciono le materie classiche e umanistiche è la migliore scelta che possa fare perché quando esci dal Liceo Classico hai oggettivamente una marcia in più a livello di studio e disciplina e all'università l'ho visto subito.
L'unica cosa che mi sento di sconsigliare è di andare in una scuola "facile" perché si studia poco (cosa che sento dire spesso agli studenti con cui lavoro). Rischi di crearti un futuro di passività e poca spendibilità sul mercato del lavoro, oltre a essere parte di quella percentuale di analfabetismo funzionale esagerata nel nostro paese.
Uscito dal liceo classico dopo 5 anni di studio, impegno e scuola il sabato. Ho avuto degli ottimi insegnanti, sia di latino e greco, sia di fisica, matematica e scienze. Ho sudato come un cane, ricordo che mentre tutti i miei amici dello scientifico dormivano il sabato mattina io facevo versioni di greco e compiti in classe. Adesso sono al primo anno di Chimica: studio la metà di quello che studiano i miei colleghi (che hanno fatto TUTTI lo scientifico/tecnico chimico) e prendo sempre più di loro. Non sono un genio, mai stato e mai lo sarò, ma se c'è una cosa che mi ha dato il Classico è il metodo e l'approccio allo studio. Diverso punto di vista: una mia carissima amica delle medie prende il classico (sono di Roma, per chi conosce la città sa che ci sono dei licei classici dove esci matto) e passa 5 anni di inferno tra insegnanti pazzi e incompetenti: fa lo stesso mio corso e ha difficoltà anche solo a seguire le lezioni. Il punto del classico è (come giustamente sottolineava Alessandro) che devi avere degli ottimi insegnanti, perché sennò finisci per odiare delle materie (come il latino e il greco) che non devono essere studiate per uno scopo ma solo come mero esercizio mentale. E cazzo se mi è servito farlo.
Buonasera Alessandro, per la prima volta ti muovo una critica con tanto affetto da una ex prof.
Il liceo artistico è una fucina di menti creative e capaci di vedere il bello, in questo periodo non è male, certo ci vorrebbe più adesione alle possibilità lavorative.
Gli istituti alberghieri sono un'ottima cosa , ho insegnato e preso il diploma in uno dei migliori, ma poi il mondo del lavoro attuale squalifica terribilmente il settore o per lo meno ci sono realtà eccelenti e schifezze assolute di proposte di lavoro.
Mi verrebbe da dire che ok la pagnotta ma se non trovi la tua "passione" e riesci a metterla a terra in maniera sostenibile anche la miglior scuola fallisce; inoltre studiare per amore di conoscenza dovrebbe essere l'obiettivo primario, non solo e soltanto realizzazione economica. L'equilibrio è d'obbligo in un settore così importante della nostra vita come dice sempre il nostro buon doc Valerio Rosso. Grazie per i tuoi approfondimenti , mi fai venire sempre più voglia di studiare alla mia non giovanissima età.
Critica assolutamente legittima! Confesso di essere molto ignorante su questo tipo di scuola e mi piacerebbe approfondire!
@@alessandrodeconcini-adc se ti fa piacere ti faccio una piccola descrizione della mia esperienza sia in istituti alberghieri che in scuole professionali sempre alberghiere, tra Varese e Como
Abolire il liceo classico 🔔🔔
DRIN DRIN
come fate a voler abolire l'unica scuola che vi insegna il greco e a come vedere il mondo
Ancora? 😂
Nel 2024/2025 solo il 5,34% degli studenti si è iscritto al liceo classico, dato in calo rispetto agli anni precedenti. Non mi pare un gran problema, per la gioia di chi pensa che le lingue antiche siano inutili.
@giovannigagliardo09immagino che sia una battuta
@@grecoalclassicoa parte che il nome mi dice che sei un po' di parte, è una provocazione, per classico si intende l'intera struttura scolastica italiana (dai professionali ai licei) che è strutturata attorno al modello del classico.
Domanda sul testing. Presupponendo che leggo in maniera corretta un paragrafo, lo sottolineo, faccio uno schema e arrivo al momento di fare testing; una volta che mi sono posto tante domande su più paragrafi ovviamente non mi ricorderò tutte le risposte e quindi cosa faccio ritorno a leggere la risposta e ripeterla. Così ritorno al metodo leggi e ripeti, goat rispondimi
C'è un modo semplice per vedere quanto una scuola superiore è considerata "perbene" da chi l'ha progettata: si contano le ore delle materie di indirizzo nel biennio. In tal modo si vede subito che il liceo classico è la scuola più prestigiosa (5 ore di latino e 4 ore di greco). L'istituto tecnico economico indirizzo amministrazione finanza e marketing (ex ITC ovvero ragioneria) ha al biennio solo 2 ore di economia aziendale e 1 ora di economia unita a 1 ora di diritto. Un istituto tecnico tecnologico indirizzo informatica e telecomunicazioni ha al biennio solo 3 ore di informatica ma solo al primo anno! Anche le ore totali nel biennio mostrano una "gerarchia": liceo classico 27 ore, L'istituto tecnico economico indirizzo amministrazione finanza 32 ore, istituto tecnico tecnologico indirizzo informatica 33 ore. Come dire: al liceo classico ci va chi è più bravo e dunque ha bisogno di meno ore a scuola e può studiare tante ore di indirizzo già prima...
Quarto anno di scientifico S.A. e nonostante le riserve più o meno profonde che avevo in principio (lo scelsi definitivamente perché ci andava un mio amico) non mi pento della mia decisione nonostante la difficoltà e gli ovvi aspetti perfettibili.
Costruzioni ambiente territorio è un indirizzo dell'istituto tecnico per geometri, non c'entra nulla o quasi con logistica e trasporti
8:55 traslporti e logistica ha a che fare con ferrovie e porti. Poi c'è la declinazione "conduzione mezzo aereo" e ti si apre un mondo, specie verso l'aeronautica e l'aerosoaziale. Ce ne sono pochi ITT con questo indirizzo, e uno è a Padova. Ciao
costruzioni ambiente e territorio, si intende geometri e affini
Sarebbe bene anche spendere qualche parola per l'istruzione e Formazione Professionale (IeFP), di competenza regionale. Le statistiche dicono che fanno trovare lavoro molto di più degli istituti professionali statali in quanto questi ultimi negli ultimi decenni sono stati pesantemente "licealizzati" ovvero hanno tolto ad essi molte ore di laboratorio e hanno tolto ad essi la possibilità di prendere una qualifica triennale facendoli diventare quasi un inutile doppione degli istituti tecnici. La "licealizzazione" è stata un disastro anche per gli istituti d'arte trasformati in licei artistici ovvero anche lì si sono tolte ore di laboratorio e si finisce per studiare tecniche artistiche solo sui libri e che non si sono mai viste dal vero né tantomeno "sporcandosi la mani". Insomma il solito luogo comune "chi fa lavori di mente è più bravo di chi fa lavori di mano" che se venisse portato all'estremo non esisterebbero neanche le esercitazioni in clinica nelle facoltà di medicina. In ingegneria di fatto spesso è già così, si dice "non ha senso durante l'università esercitarsi già in un cantiere perché il lavoro si impara non all'università ma quando sei al lavoro"...
liceo classico solo se già sai che vuoi fare facoltà tipo lettere o giurisprudenza. Se lo fai solo per il "prestigio" meglio evitare
Il liceo linguistico va rafforzato con una misura banale: insegnanti madrelingua. Con questo piccolo aggiustamento, nonché la recisione del cordone con il debole cdl di lingue, potrebbe prendere il posto del liceo classico (presso il quale mi sono diplomato, a scanso di sgobboni), che se non si aggiorna merita un "insomma".
Il liceo musicale non è mai stata una buona idea. La musica non è una materia come le altre. La creazione di tale liceo e la parificazione del conservatorio all'università sono un disastro.
Ricerca il concetto di native speakerism. Che ci siamo ottimi e pessimi insegnanti non ci piove, ma è un bias che un insegnante madrelingua sia sempre migliore. Ovviamente il livello di padronanza di un insegnante non madrelingua deve essere alto. Discorso molto ampio. Peraltro già ci sono gli insegnanti madrelingua, solitamente per 1h alla settimana
Purtroppo con un'ora di lettorato alla settimana non concludevamo molto al linguistico. Non dico di avere 6 ore settimanali solo di lezioni con madrelingua come all'università, ma almeno 2 sarebbero servite
I professionali in assistenza sanitaria, nonostante sia un professionale, li avrei messi in eccellente. Perché per quanto sia un professionale appunto, riesce a formarti in un ambito,soprattutto se si parla di formarsi come ottico o odontotecnico, che è molto spendibile sul mercato del lavoro e che tra l'altro è spendibile anche nel mercato internazionale non limitandosi a quello solo italiano ecco.
Dei licei è quello forse messo meglio, ma a mio modesto parere lo scientifico ha anche lui dei seri problemi di cui nessuno parla. Primo tra tutti il sovraffollamento (il 27% degli studenti sceglie lo scientifico, quasi lo stesso numero di studenti di tutti i tescnici messi insieme… e il dato è in continua crescita). Non stupisce che in un mondo in cui il classico è un fantasma frequentato sempre da meno gente e sempre meno attraente, lo scientifico debba fungere sostanzialmte da liceo universale e da liceo per tutti coloro che non sanno esattamente cosa fare. (Inutile girarci attorno, gli altri licei sono tutti molto specifici, magari molto buoni, ma non volti ad attrarre masse di studenti, i due che da sempre si contendono il grosso dei liceali sono classico e scientifico).
Ciò comporta classi sempre più affollate, le scuole che si inventano stratagemmi per aumentare il numero di classi oltre i limiti fisiologici, con tutto ciò che segue: non è un mistero che in una classe da 23 studenti, ogni studente riceva più attenzioni che in una da 30. Gli orali sono infatti sempre più rari perché richiedono troppo tempo, la qualità stessa dei prof diminuisce perché bisogna trovare sempre personale nuovo per star dietro ai numeri mostruosi, non starò ad elencare tutto, non finirete i mai, basta applicare un po’ la fantasia .
L’altro problema, sempre dovuto ai numeri secondo me, è che la dicitura “scientifico” e praticamente uno scam. Certo prepara in media meglio di tutte le altre scuole per il mondo delle stem, ma prepara bene? Secondo me no. Il Classico secondo me preparata meglio dello scientifico nelle sue materie d’indirizzo. Ad essere un liceo classico secondo ma fa meglio dell’oro scientifico ad essere uno scientifico. Ora le materie umanistiche sono in grossa crisi ultimamente quindi Quetso non depone a grosso favore del classico, però dice molto sullo scientifico.
Giustamente essendo che il 27% quasi degli studenti lo sceglie, e il 27% della popolazione non ha una predisposizione particolare per le scienze, è normale che i programmi ed i professori si adattino all’utenza. Ma ciò che ne esce è un liceo che non è né carne né pesce, molto equilibrato per carità, ma non davvero con un impronta volta alle scienze, e con un modo di insegnare la matematica onestamente deludente e più adatto a sopravvivere ai primi mesi di un corso stem che a dare effettivamente una marcia in più.
Secondo me creando magari un ipotetico liceo senza latino e potenziato invece in matematica e informatica (anche nei confronti dello scienze applicate non mi sono fatto una grande opinione, ma non avendolo sperimentato in prima persona mi sento di essere meno definitivo) o sistemando finalmente il classico si potrebbe spingere sistemare la situazione e fare effettivamente un opzione che spinga in modo effettivo sulle stem per chi ne abbia un effettiva predisposizione come fanno tutte le altre scuole nel loro settore. In Italia secondo me un opzione simile manca.
Questa è la mia personale esperienza, ovviamente non è detto sia indicativa di tutta la categoria, ma credo che almeno nei licei grossi delle grandi città sia più o meno così ovunque.
Analisi molto interessante
Sono del parere che il liceo classico dovrebbe essere riformulato come scuola. Non il liceo della fatica, del sudore, delle versioni, ma il liceo che educa al bello, che poi ha una delle massime rappresentazioni nella letteratura. Una soluzione? Metodo Ørberg, e la fatica, il sudore e le versioni spariscono, lasciando solo la possibilità di leggere i classici in originali, apprezzarli senza il velo di fatica di cui li ricopre il metodo "tradizionale".
Ora mi direte: a cosa serve il bello, e soprattutto il bello nella letteratura? 'Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita." (da "L'attimo fuggente") Qui si parla di poesia, ma il discorso si può estendere a tutta la letteratura e non cambierebbe di una singola virgola
8.48 trasporti e logistica comprende anche costruzione del mezzo aereo. Conosco persone che grazie a questo diploma a 19 anni hanno lavoro indeterminato con ral attorno ai 30k.
Alessandro perche non trovo piu il video dove fai il test del qi?
Perché senza alcun motivo una casa editrice lo ha segnalato e mi ha fatto rimuovere il video e beccare uno strike.
Stiamo cercando di capire se e come ripubblicarlo.
@@alessandrodeconcini-adc dai speriamo che lo ripubblicherai
L'unica cosa che salva l'artistico è proiettare verso la carriera di architetto
Secondo me scam è una categoria adatta per gli istituti singoli e specifici.
Ma la Ragioneria?
E' l'Istituto Tecnico a Indirizzo Economico.
@Laurelin70 si vede che sono vecchio. Mi è sfuggito quando lo cita
Bel video, complimenti! Alcune considerazioni:
- personalmente avrei messo liceo classico e scientifico in top, allo stesso livello: entrambi preparano bene all'università, naturalmente per indirizzi diversi (umanistico e STEM)
- sul fatto che questo sia il secolo delle STEM (recupero il video che hai citato appena posso), ti voglio lanciare una provocazione: con l'AI che avanza a passi da gigante, non è che tra non molto, invece di tecnici, matematici, informatici, etc. ci sarà invece un maggiore bisogno di linguisti, sociologi, antropologi, umanisti? In altre parole, visto che l'AI si divorerà (o quasi) interi settori lavorativi nel prossimo futuro, non diventa forse più conveniente specializzarsi in ciò che davvero ci differenzia (e sempre ci differenzierà) dalle macchine?
- comprendo il ragionamento sul liceo classico e la "dipendenza" dai professori (e concordo, ricordando bene le lezioni di matematica che ho frequentato al classico..), ma ritengo che il discorso si possa estendere per lo meno anche allo scientifico, proprio per la natura particolarmente "completa" del programma scolastico: in altre parole, se al classico vengono trattate generalmente molto bene le materie umanistiche (poi possiamo discutere sulle metodologie, ovviamente) e generalmente meno bene quelle STEM, potremmo dire la stessa cosa del liceo scientifico, a parti invertite
Non ho capito: perché l’IA dovrebbe divorare i settori di tecnici, matematici e informatici? Io lavoro come informatico e non vedo minimamente la possibilità che l’IA faccia questo lavoro (è un po’ più complesso di come può sembrare da fuori, può aiutarci e magari sostituire i freelance, che sono una netta minoranza, ma non di più), mentre vedo che per gestirla e usarla ci vogliono proprio le famose categorie incriminate, che quindi anzi mi auguro crescano ancora.
@@martinaquarantelli7146 si tratta di una provocazione e ho volutamente estremizzato. Lavoro in ambito informatico anch’io, e ho captato diversi segnali di preoccupazione negli ultimi tempi.
Il punto è: con l’avvento dell’IA, ha ancora così senso la disparitá di trattamento e considerazione tra materie umanistiche e materie stem? Personalmente, eleverei a fondamentali, in questa nostra epoca, materie come filosofia/sociologia/lettere/etc.
Ma certo, l ai prendera tutti i lavori a brevissimo(soprattutto qurlli stem), la cosa che rimmarra invariata sara invece l inutilita dei percorsi umanistici(non dico lavori perche non esistono)
@ complimenti per il commento, di grande profondità argomentativa.
@@grecoalclassico da uno che si chiama greco classico non mi aspettp molto :)
I docenti fanno sempre una grossa parte purtroppo o perfortuna
Approvo, fatto il tecnico laboratori and stuff ahaha
liceo linguistico super scam ragazzi (diplomato giugno 2024)
liceo con opzione scienze applicate secondo te dove dovrebbe essere? contando che si fanno 5 ore di laboratorio
Se lo scientifico è top del top, lo scientifico opzione scienze applicate, che è uguale ma con laboratorio (da me 2-3 ore, non 5) e informatica al posto di latino, è anch'esso top del top (infatti l'ha menzionato mentre parlava dello scientifico) ed andrebbe anche un pelo sopra allo scientifico tradizionale, essendo che informatica apre molte più strade rispetto al latino.
Confermo che lo metterei al top 💪🔥
@iammarcex7293 Si fanno anche più ore di scienze e chimica io da persona che lo fa consiglio di farlo solo se sei veramente portato solo nelle materia scientifiche( nel mio caso sono bravino anche in quelle umanistiche e se tornassi indietro sceglierei il tradizionale)
il problema del Liceo linguistico secondo me ovviamente è che devi averci proprio la testa, essendo che ve lo giuro sulla mia stessa anima imparare una nuova lingua se una di quelle complesse che ne so: il cinese o il russo è parecchio difficile come scuola mica facile ...
Non metto in dubbio che imparere le lingue che hai citato sia difficile ma per mia esperienza nessuna di quelle si studia al liceo linguistico. Di solito si studiano due lingue tra (Francese, tedesco e spagnolo) e anche inglese
Nella mia scuola ce gente che studia russo o cinese assieme a tedesco obbligatorio@simoncellogismondi191
Decisamente tosto
@simoncellogismondi191 i licei linguistici con lo studio del cinese sono in deciso aumento mentre sta calando tedesco
@@Salivervariara357Sc personalmente ritengo che per affrontare il liceo linguistico si debba avere una predisposizione all’apprendimento delle lingue moderne e una passione per la linguistica in generale.
Ogni tuo video delle tier List sono sempre ben fatti
"Istituto tecnico territorio" sarebbe geometra
Probabilmente hai avuto dei cattivi professori, io.ho fatto il classico medicina con un solo corso preparatorio , una specializzazione e due master, il.metodo me lo ha dato il classico, se sei stato sfortunato non buttare pasta....tutte le scuole dipendono dai professori che ti capitano, sei stato banale....
Ho argomentato a lungo quello che penso del liceo classico in altri video
l'8 mi devo inscrivere (HELP)
consiglio lo scientifico. nel mondo d'oggi lavoro con solo un diploma non lo trovi facilmente, soprattutto se vuoi un lavoro stabile e remunerativo, lo scientifico è la scuola oggettivamente migliore per la preparazione universitaria, qualsiasi sia quello che vorrai poi fare all'università, dagli indirizzi stem, a quelli umanistici, a quelli "tecnici" e di training professionali.
lo scientifico è il luogo dove puoi fare uso migliore del tempo tra i 14-19 anni, che è dove il cervello è più plastico e riesci ad imparare più cose possibili, e dove ottieni mediamente un istruzione qualitativamente migliore. pure lo scienze applicate non dovrebbe essere male perché ha praticamente il programma dello scientifico ma senza latino, con informatica e più attività di laboratorio (ma non ne ho esperienza diretta perché non ho fatto lo scienze applicate)
@davidescristofaros2241lo scientifico è una scuola che offre una vasta preparazione, ma è comunque una scuola molto difficile, quasi ai livelli del classico, per cui non è di certo proponibile a tutti. Si devono considerare soprattutto i propri interessi e le proprie passioni.
@@DavideCupoli la "difficoltà" dello scientifico dovrebbe essere la difficoltà media della scuola italiana. Semplicemente si studia, il fatto che siamo arrivati a considerare "difficile" un indirizzo dove tendenzialmente non si cazzeggia mi dice molte cose sul livello medio della scuola italiana. Se si vuole arrivare al diploma senza handicap e con le competenze per partire strong all'uni, lo scientifico è di gran lunga la miglior scelta (e lo scienze applicate forse).
Anche perché oggettivamente cosa c'è di "difficile" nello scientifico? A me sembra quello che dovrebbe essere il livello normale di qualsiasi scuola superiore.
Però purtroppo questo è il problema della scuola italiana, 0 flessibilità, costretti ad un indirizzo specifico a 13 anni, ed oggettive disuguaglianze di qualità dell'insegnamento tra indirizzi, dovuto tra le altre cose al classismo contro certi indirizzi rispetto ad altri. Io mi limito a fare il mio consiglio di scuola che credo sia, da un punto di vista puramente utilitaristico, quello che da il maggior numero (e qualità di insegnamento) di competenze di qualsiasi altra scuola.
Da attuale studente ti consiglio fortemente lo scienze applicate. Porta tutti i vantaggi del tradizionale, ma con l'aggiunta di informatica al posto di latino e ore in più di scienze dove farai scienze della terra, chimica e biologia. Laboratori non sono necessariamente di più del tradizionale (si esclude da questo discorso informatica dato che si fa principalmente usando i pc). Ovviamente la mole di studio è piuttosto alta ma ti posso assicurare che se ti trovi gli insegnanti giusti saranno ore profittevoli. In ogni caso buona fortuna!
Sarò banale, cara Miriam:
- Il classico è una scuola completa, la più dura in termini di carico di lavoro, ma se alla matematica preferisci leggere e scrivere, non troverai niente di meglio. Sarà dura, ma se avrai buoni professori, lo sarà soltanto all'inizio, e ne uscirai soddisfatta e arricchita. Dopo, potrai fare quello che vorrai
- lo scientifico ti offre una preparazione completa al pari del classico, ma più mirata alle materie STEM (informatica, tecnologie, scienze, etc.). Se sei brava in matematica e ti piace, opta per quella, ne uscirai felice e pronta per proseguire la tua vita
- l'artistico è un'ottima opzione se ti piace disegnare e senti di avere un talento nelle arti visive e figurative, e vuoi farlo emergere
Potrei andare avanti, ma avrai già capito: fa' quello che TI PIACE, e che pensi possa arricchirti come persona. Se non sai ancora cosa ti piace veramente, fermati a pensare a cosa ti INCURIOSISCE di più, e procedi in quella direzione.
Non pensare a che lavoro farai tra dieci anni.
Per quello c'è ancora tanto tempo e certo non lo puoi sapere ora.
In bocca al lupo!
Non sei d'accordo che i licei sono fatti per chi hai voglia di studiare? Ahahahhahahahha
Forse hai ragione, sono per i figli di papà
Io non ho genitori ricchi ed hanno solo la terza media eppure ho fatto il classico ed ora faccio la facoltà di scienze e tecnologie per l'ambiente
@FaunadiEdiacara allora probabilmente hai studiato tanto 🤭😉
@@miki3604 perché ridi?
@@FaunadiEdiacara perché forse vorresti dire che non è così?
@@miki3604 non ci vanno solo figli di papà