sono calabrese, abito nel nord della calabria e parlo un dialetto che si chiama calabro-lucano dell'Area Lausberg, capisco tutto quello che si dice, alcuni vocaboli sono identici a quelli del mio dialetto, esempio: jénnaru, e 'jino a caccia e nunn pijanu, just'a, nnantsi, tanni, agghiu tirato, chiri chi cacceni, cu i pedi, si facìa u vinu, a ramassà l'uva, du ommini
@@geppogeppo8545 volevo solo dire che se io andassi in Corsica ed un corso parlasse la sua lingua madre invece che il francese ed io la mia (non l'italiano) lo capirei all'istante e riuscirei perfino a rispondergli, tutto qua..
@@fran33333 si riferiva all' alfabeto fonetico 😂😂😂... Questi video sono tratti da un lavoro degli anni 70 che cataloga tutti i dialetti italici e siccome la lingua corsa è una variante del paleopisano.... Interessante il fatto che il toscano arcaico (anni 1000) fosse molto più simile al siciliano-calabrese di quello rinascimentale.
La Corsica è passata alla Francia prima dell' unità d'Italia perciò se per italiani intendi un popolo italico (cognomi, tradizioni e linguaggio) si hai ragione ma italiani nel senso moderno della parola no. Genova li amministrava per conto del Vaticano perciò in teoria dovrebbero tornare col Vaticano ma c'è da vedere come la pensano loro e come la pensa la Francia... Dal punto di vista ecclesiastico sono ancora sotto la diocesi di Pisa.
@@brunobassi2440 Andiamo sulla questione legale. La Corsica non è stata venduta dai genovesi ai francesi, questa è una storiella francese. Il trattato di Versailles non parla di vendita ne di piena cessione dei diritti sull'isola. Leggiamo il trattato che è aperto a tutti. Italia è l'erede naturale della Repubblica di Genova.
@@danielminetto2731 non ho scritto venduta... Conosco benino la loro storia visto che nel medio evo "Nel 1124, nel trattato di pace di Lucca, si fa riferimento a divisioni di beni che coinvolsero i discendenti di Oberto che, nel tempo, daranno vita a diverse e celebri famiglie nobili europee: Brunswick, Estensi, Pallavicino, dei marchesi di Massa, Sardegna e Corsica e dei Malaspina propriamente detti."
Non capisco perché tradurre con "raccoglieva" una parola che esiste in toscano e in italiano cioè "ri-ammassava" = rammassava Riguardo a "firmauvanu" la traduzione è "si fermavano" ma può va andar bene anche "restavano"
St'omu ùn parla mica in corsu, chi stu corsu sia cismunticu o pumunticu, parla in italianu inc'un accentu e qualchi spressioni corsi, deve esse lucchese o sardu.
"Lucchese", @@giuseppecataldi8757, é una vecchia spressione popolare corsa che s'applica a tutti l'italiani continentali, perché, all'inizio, nell ottocento, il lavoratori immigrati italiani stabiliti nell'isola erano principalmente originarii della provincia di Lucca, in Toscana. Nella lingua popolare corsa, "lucchese" significa simpliciamente "italiano" in generale.
@@missiavu i lucchesi hanno fama d'avere le manine rattrappite più che i genovesi (tirchi) perciò anche in Corsica usava dare del lucchese a uno che ti faceva tribolare per comprare e vendere (contrattazione). Ho guardato la puntata di "tempi fa, tempi d'oghje" che riguarda la città di Aleria e l'influenza toscana sulla parlata degli intervistati è molto forte.... penso che le zone costiere che guardano verso l'arcipelago toscano risentano un po' della parlata livornese. Qui però è fortissima perché usa le parole della lingua corsa ma l'accento è quasi elbano e poi usa "si" al posto di "Iè"... anche "lui" è toscaneggiante perché di solito usano il singolare "ellu" al posto di "egli" (in toscano arcaico"elli") mentre per il plurale usano "elli" che sarebbe la troncatura di "ellino" cioè un modo arcaico di dire "loro".
Bella la tua raccolta di varietà dialettali corse, un bel lavoro.
molto bello, molto musicale.Come associazione abbiamo molti amici a S. Lucia.
sono calabrese, abito nel nord della calabria e parlo un dialetto che si chiama calabro-lucano dell'Area Lausberg, capisco tutto quello che si dice, alcuni vocaboli sono identici a quelli del mio dialetto, esempio: jénnaru, e 'jino a caccia e nunn pijanu, just'a, nnantsi, tanni, agghiu tirato, chiri chi cacceni, cu i pedi, si facìa u vinu, a ramassà l'uva, du ommini
Beati voi chì capite chì hà chì hà scrittu sta scrittura in corsu, sfurtunatamente hà cunfunditu u chinese cù u corsu.
Tenimi sanu
@@geppogeppo8545 ùn hè micca l'alfabetu corsu! hè un alfabetu speciale ... un arnesu per scrive tutte e lingue di u mondu sanu!
😄
@@geppogeppo8545 volevo solo dire che se io andassi in Corsica ed un corso parlasse la sua lingua madre invece che il francese ed io la mia (non l'italiano) lo capirei all'istante e riuscirei perfino a rispondergli, tutto qua..
@@fran33333 si riferiva all' alfabeto fonetico 😂😂😂... Questi video sono tratti da un lavoro degli anni 70 che cataloga tutti i dialetti italici e siccome la lingua corsa è una variante del paleopisano.... Interessante il fatto che il toscano arcaico (anni 1000) fosse molto più simile al siciliano-calabrese di quello rinascimentale.
@@brunobassi2440 Ah ecco 😊
La prima parte e' simile al siciliano!
Confermo
E' praticamente un dialetto italiano
Lo è.
Togli il "praticamente".
Perché avete fatto la trascrizione fonetica?
Perché nel volumetto da cui ho tratto la registrazione ci sono le trascrizioni fonetiche.
Molto simile al gallurese ❤
Fratelli Corsi
Io non ci posso credere ,capisco tutto !! E se i Corsi non sono italiani ,allora io vivo sul pianeta Marte,sono Marziano !
Si campa nantu à Marte, micca a Corsica hè taliana, mancu franzese, a Corsica hè solu a Corsica
La Corsica è passata alla Francia prima dell' unità d'Italia perciò se per italiani intendi un popolo italico (cognomi, tradizioni e linguaggio) si hai ragione ma italiani nel senso moderno della parola no.
Genova li amministrava per conto del Vaticano perciò in teoria dovrebbero tornare col Vaticano ma c'è da vedere come la pensano loro e come la pensa la Francia... Dal punto di vista ecclesiastico sono ancora sotto la diocesi di Pisa.
La Corsica era italiana....lo era anche quando nacque Napoleone....
@@brunobassi2440
Andiamo sulla questione legale.
La Corsica non è stata venduta dai genovesi ai francesi, questa è una storiella francese.
Il trattato di Versailles non parla di vendita ne di piena cessione dei diritti sull'isola.
Leggiamo il trattato che è aperto a tutti.
Italia è l'erede naturale della Repubblica di Genova.
@@danielminetto2731 non ho scritto venduta... Conosco benino la loro storia visto che nel medio evo
"Nel 1124, nel trattato di pace di Lucca, si fa riferimento a divisioni di beni che coinvolsero i discendenti di Oberto che, nel tempo, daranno vita a diverse e celebri famiglie nobili europee: Brunswick, Estensi, Pallavicino, dei marchesi di Massa, Sardegna e Corsica e dei Malaspina propriamente detti."
È proprio dialetto meridionale!
Lingue non dialetti
Non esiste un dialetto meridionale. Esistono la lingua siciliana e la lingua napoletana che sono differenti tra loro.
"me iennaru " 100% calabrese
Che significa??
Se posso!😇
@@alss6852 mio genero
@@biagiofurfaro gentilissimo
Corsica 🇮🇹
Non capisco perché tradurre con "raccoglieva" una parola che esiste in toscano e in italiano cioè "ri-ammassava" = rammassava
Riguardo a "firmauvanu" la traduzione è "si fermavano" ma può va andar bene anche "restavano"
E' un francesismo: "ramasser", raccogliere
@@cranntara3741 andiamoci piano con i francesismi perché ci sono un sacco di italianismi nella lingua francese che vengono valutati al rovescio.
è talmenti sicilianu, chi mancu i veri corsi u capisciunu.
Ooooh sono italiani iii. ..!!
Altro che francesi...!!!come lo sono i dalmati e istriani..... !!!
St'omu ùn parla mica in corsu, chi stu corsu sia cismunticu o pumunticu, parla in italianu inc'un accentu e qualchi spressioni corsi, deve esse lucchese o sardu.
Lucchese non credo proprio... 😁 Ci abito a Lucca e so come parlano i lucchesi.
"Lucchese", @@giuseppecataldi8757, é una vecchia spressione popolare corsa che s'applica a tutti l'italiani continentali, perché, all'inizio, nell ottocento, il lavoratori immigrati italiani stabiliti nell'isola erano principalmente originarii della provincia di Lucca, in Toscana. Nella lingua popolare corsa, "lucchese" significa simpliciamente "italiano" in generale.
@@missiavu interessante... Non lo sapevo.
@@missiavu i lucchesi hanno fama d'avere le manine rattrappite più che i genovesi (tirchi) perciò anche in Corsica usava dare del lucchese a uno che ti faceva tribolare per comprare e vendere (contrattazione).
Ho guardato la puntata di "tempi fa, tempi d'oghje" che riguarda la città di Aleria e l'influenza toscana sulla parlata degli intervistati è molto forte.... penso che le zone costiere che guardano verso l'arcipelago toscano risentano un po' della parlata livornese.
Qui però è fortissima perché usa le parole della lingua corsa ma l'accento è quasi elbano e poi usa "si" al posto di "Iè"... anche "lui" è toscaneggiante perché di solito usano il singolare "ellu" al posto di "egli" (in toscano arcaico"elli") mentre per il plurale usano "elli" che sarebbe la troncatura di "ellino" cioè un modo arcaico di dire "loro".
1977
Corsi parlate italiano e il vs dialetto perché questo siete..
ma questo è dialetto calabro compà. assurdo.