anche se non lo sai sei effettivamente stata la mia professoressa di filosofia per tutto il liceo, da poco ho scoperto che questa materia sarà esterna all'esame ed è giusto farti sapere che se lo passerò sarà praticamente solo merito tuo quindi grazie per tutte le videolezioni che pubblichi, hai pubblicato e pubblicherai sul tuo profilo, ti voglio bene.
Grazie veramente per questa lezione, ho iniziato a studiare Marx dal libro e sinceramente ho capito poco e niente così ho cercato subito un tuo video e devo dire che sei veramente chiara ed esaustiva. Grazie, grazie, grazie!!!
Quest'anno affronterò la maturità e filosofia sarà esterna. Attraverso le tue lezioni riesco a studiare con maggiore facilità perché sono chiare e non annoiano. Grazie mille per tutta questa disponibilità
Gentile professoressa, sono un infermiere e tra le molte cose che ho fatto negli ultimi anni, mi sono interessato alla filosofia, materia che non ho mai e mai studiato. Sono molto curioso E tale qualità mi ha proprio avvicinato alla materia di cui ho Imparato un pochino a capire di cosa tratta. Ecco che con la mia semplicità azzardo un'impressione sulla piacevolissima lezione riguardante Marx. Sicuramente il pensiero è complesso, ciò che viene chiamata rivoluzione, riconduce ad un ideologia in cui si voglia vedere le cose al loro posto. Come lei giustamente dice era un periodo in cui si era passati o addirittura erano in corso molte rivoluzioni... Marx teorizza, idealizza, sogna di riportare giustizia umana tra potenti e deboli in maniera universale... certo il pensiero è grande, ciò che succederà dopo e venendo ai nostri giorni un pochino proviene da questo pensiero che forse era una grande filosofia una grande rivoluzione sia ideale che materiale... soprattutto materiale per cui concludendo brevemente il mio modesto parere è che questo grande filosofo abbia intentato la sua vita intera a questo nobile traguardo, forse un po' utopistico ma comunque un grande sogno di giustizia umana universale... potrei dire che Marx è anche stato un grande sognatore, Grazie accetto critiche e consigli. Per capire
Ho un'interrogazione giovedì su Marx e non riuscivo a capire dal libro di filosofia che ho, ma dopo aver visto questo video sono riuscita a comprendere meglio.....CI VOLEVA, GRAZIE MILLE!!!!
Questo video così esaustivo ci voleva, eccome! Ne caricherai anche uno su Hegel (e i suoi maestri) fino a Sartre? Mi sembra che uno su Freud lo avevi caricato l'anno scorso. Hegel e Marx sono sempre stati difficili per me! A dirti il vero, le difficoltà sono iniziate da Kant.
senza questi video non saprei minimamente nulla di filosofia e all'esame sarei perso, ho avuto una professoressa estremamente scarsa e assenteista che palesemente copiava gli schemi dai tuoi video senza però saperli spiegare come te
Cara professoressa, Lei, giustamente, ha passato la palla agli economisti, che anche tra loro c'è molta discussione, che secondo il mio parere, da ex responsabile della produzione di una media azienda, Marx non è stato capito. Intanto, dal Manifesto si deduce che il capitale non è dello Stato, ma della comunità produttrice, e già questa è una importate differenza; poi non è vero che sono tutti uguali, per il semplice fatto che non siamo tutti uguali come impegno lavorativo, infatti nel Manifesto scrive : "tassazione fortemente progressiva e nessun diritto alla successione", e questo ci porta all'altra considerazione: "la società pensata da Marx si basa sul mercato. Potrei aggiungere altre considerazioni, ma mi fermo qui ricordando che il comunismo non è mai esistito, e l'unico tentativo di avvicinarsi al modello lo fece Lenin, ma con la sua morte la Russia, e con essa l'URSS tornò ad essere lo Stato imperialista, colonialista e feudale degli Zar.
Grandissimo video prof, molto esaustivo, l'unica osservazione che faccio è che trovo che sia sbagliato il paragone con i rider, ovviamente dipende dalla città e dai terzi che dirigono tale sistema nella città, almeno nella mia città, essendo un lavoro autonomo, più consegni (produci) più guadagni, quindi se con la pandemia aumenta la richiesta e faccio più consegne in un'ora guadagno di più (e parlo per esperienza) a differenza dell'altro esempio da lei citato che condivido, dell'azienda di mascherina (solitamente cinese) capitalistica che sfrutta operai/schiavi (solitamente africani), ecco questo è un'ottimo esempio moderno di capitalismo che crea alienazione negli operai/schiavi sfruttandone la manodopera a basso costo per il proprio profitto. Se vuole un'altro esempio moderno di capitalismo moderno che sfrutta spudoratamente l'operaio alienandolo posso fare un lista lunghissima tra cui la Nike americana, o l'Adidas tedesca così come anche aziende italiane delocalizzano la produzione per andare incontro a tassi di produzione più bassi sfruttando più manodopera ad un costo decisamente più basso. Sono d'accordo anche con chi dice che abbiamo bisogno di tutte queste cose ai nostri giorni ma non per questo è giusto un sistema capitalistico del genere che aumenta appunto il divario sociale, basta pensare che negli ultimi 2 anni sono sorti 15 miliardari indiani e 30 milioni di persone sotto la soglia della povertà in India, chi non capisce che le due cose sono strettamente legate ha problemi di vista. Quindi la soluzione? No Marx, sarebbe impensabile una forma di comunismo oggi, nella pratica, anche se resta a mio avviso un idea molto affascinante purtroppo destinata a rimanere ideologica per come si è evoluto il mondo, ma neanche la totale libertà dei capitalisti di comprare la libertà altrui. Quindi è dovere dei governi secondo me, bacchettare ognuno i propri capitalisti nel rispetto della condizione sociale ed umana di tutti gli operai. Questo non è affatto utopico secondo me. Ad esempio un imprenditore fattura 1 miliardo di dollari in un anno con una produzione a basso costo con stipendi di 10 dollari al mese per centinaia di operai. Se lo Stato intervenisse con sanzioni pesanti per chi non paga adeguatamente gli operai cosa succederebbe? In genere in questi paesi poveri dove spesso si sposta la produzione di una multinazionale si può avere una vita normale con circa 100 dollari al mese. Cosa cambierebbe al capitalista? Anziché 1 miliardo in un anno fatturerebbe 900 milioni... Oh Poverino!!! Mi sembra che se la passi comunque bene, e non mi dite che è ricco proprio perché sfrutta gli altri, è ricco ANCHE per quello, ma vi ho dimostrato conti alla mano che sarebbe comunque ricco se trattasse meglio gli operai, ma purtroppo domina l'ingordigia umana. Ma è un gatto che si morde la coda perché si crea povertà, con conseguente diminuzione della capacità di acquisto, si crea malcontento, guerre quindi devasto, epidemie, e questo ciclo porta conseguenze che pagheremo tutti, prima o poi anche loro, i capitalisti.
Aggiungendo alcune precisazioni al contenuto dibattuto, è anche necessario chiarire che il “successo” di Stalin - l'uomo che si vantava di aver preso l'U.R.S.S. "Dall'aratro alla bomba atomica in una sola generazione" - rispetto al fallimento di Gorbaciov mostra che un'economia socialista non è in grado di funzionare con un minimo di efficienza senza richiedere una massiccia dose di violenza politica. Nel tentativo di riformare un regime decadente, Gorbaciov procedette più rapidamente con il processo di apertura politica nella speranza di rimuovere la prevedibile resistenza che la burocrazia sovietica avrebbe creato alle misure di riforma economica, come è stato pienamente dimostrato dal fallito tentativo di colpo di stato in agosto. 1991 - che finì per precipitare la crisi finale del socialismo e la dissoluzione della stessa URSS. Avendo ripristinato diverse libertà (credo, espressione, organizzazione, partito, ecc.) Che erano state abolite nel suo paese sin dai tempi di Vladimir Lenin, il processo di apertura di Gorbaciov può essere definito come una sorta di tentativo di "deleninizzare" l'U.R.S.S. Mentre Gorbaciov andava avanti con la sua politica di "un passo avanti" (verso il capitalismo) e due passi indietro (torna al socialismo), il suo parallelo cinese - Deng Xiaoping - adottò una logica diametralmente opposta a quella di Gorbaciov: dava priorità al raggiungimento del prosperità (adottando il capitalismo in pratica) proprio per ritardare ogni tentativo di apertura politica, come era evidente con l'accelerazione dell'economia. riforme dopo il massacro di piazza Tienanmen. È importante notare che è stato lo stesso Karl Marx che, nel suo Contribution to the Critique of Political Economy, ha discernuto lo scenario in cui si formano le condizioni per un processo di rivoluzione sociale, descrivendolo come segue: “Ad un certo stadio del suo sviluppo, le forze produttive materiali della società contraddicono i rapporti di produzione esistenti o - che è solo la loro espressione giuridica - con i rapporti di proprietà in cui hanno operato fino ad allora. Dalle forme di sviluppo delle forze produttive, queste relazioni si trasformano in catene di esse. Quindi, è un momento di rivoluzione sociale. '* Rifiutando la ricerca della massimizzazione del profitto come strumento per stimolare l'innovazione, i paesi socialisti finirono per condannarsi all'obsolescenza. Pertanto, hanno perso la possibilità di incorporare i guadagni di produttività resi possibili dal progresso tecnologico. Questo è il motivo per cui i paesi capitalisti sono riusciti a fornire un aumento maggiore del tenore di vita della loro popolazione, anche senza perseguire l'ideale egualitario. Pertanto, fino alla "crisi finale del socialismo" (per parafrasare ancora una volta le definizioni stesse di K. Marx), era solo questione di tempo. Ma i fanatici religiosi non rinunciano alla loro fede, anche contro l'indiscutibile prova dei fatti, che la smentiscono completamente! Quello che è sempre accaduto alla società umana sin dai tempi della pietra scheggiata è che lo sviluppo tecnologico non richiede agli esseri umani di dedicarsi a determinate attività, che iniziano ad essere svolte in modo più intensivo, con una maggiore produttività di declino nel contingente di lavoro manuale, eliminando alcuni posti di lavoro con l'aiuto della tecnologia sviluppata. Ma i posti di lavoro eliminati sono compensati dall'aumento dell'occupazione di manodopera nei settori tecnologicamente più sviluppati. Questo è fondamentalmente quello che è successo quando l'avvento della rivoluzione industriale ha contribuito ad aumentare la produttività del settore estrattivo e agricolo - in particolare dall'avvento dell'agroindustria - riducendo la necessità di impiego di manodopera umana in questi settori., Il che rende il settore primario di economia. Allo stesso tempo, la rivoluzione industriale ha spostato la popolazione economicamente attiva nel settore secondario dell'economia (artigianato, industria e manifattura). Questo processo è stato notato per la prima volta dall'economista austriaco Joseph Alois Schumepeter, che lo ha definito una sorta di "distruzione creativa", ovvero: il progresso tecnologico distrugge le opportunità di lavoro in alcuni settori, ma crea anche nuove opportunità in altri settori! Il problema è che Schumpeter era un pessimista, che detestava il regime sovietico, ma credeva fermamente di incarnare il "futuro dell'umanità". Schumpeter non si rendeva conto di aver trovato la chiave per spiegare perché il capitalismo non si autodistrugge in un'immensa crisi di sovrapproduzione, come prediceva K. Marx: invece si evolve, creando le condizioni per il superamento della civiltà tecnologica. industriale e il successivo avvento di una civiltà tecnologica di carattere postindustriale, così come la rivoluzione industriale aveva già fatto con la civiltà agricola o preindustriale. Pertanto, possiamo concludere che dall'invenzione dei primi strumenti di pietra scheggiata all'intelligenza artificiale e ai viaggi nello spazio, la storia umana non è guidata da una famigerata e altamente discutibile "lotta di classe", ma dal progresso tecnologico: da quando ha scoperto come gestire il fuoco e producendo strumenti, compresa la ruota, l'evoluzione umana è diventata più tecnologica e meno biologica, a differenza di altri animali. La ragione principale di questo fenomeno è che, con l'aiuto della tecnologia che abbiamo creato, la razza umana è diventata gradualmente meno soggetta alle limitazioni imposte dalla natura. È stato ostacolando questo meccanismo dell'evoluzione umana - trascurando l'importanza di massimizzare il profitto in una società tecnologica industriale - che il cosiddetto "modo di produzione socialista" si è dimostrato incapace non solo di competere con il capitalismo, ma anche di sopravvivere. Parafrasando ancora una volta Marx, si può affermare con certezza che il socialismo è un sistema pieno di contraddizioni, che porta in sé il germe della propria distruzione: è il sistema che si scava la tomba! Gorbaciov non riuscì a promuovere l’apertura politica ritardando le riforme economiche nell’URSS; se Xi Jinping tentasse di invertire quest’ultima tendenza in Cina, fallirebbe ANCHE lui. * Riprodotto secondo MARX, K. Prefazione al contributo alla critica dell'economia politica, organizzato da Florestan Fernandes e pubblicato con il titoloK. Marx: Teoria e processo histórico da revolução social, In Marx & Engels, Great Social Scientists Collection , História, vol. 36. São Paulo: Ática, 1983. p. 232. Edizione commemorativa del centenario della morte di Karl Marx Adattamento fatto da un testo di mia paternità pubblicato nel numero 72 della Rivista dell'Associazione Brasiliana di Proprietà Intellettuale - RABPI nel settembre 2014.
Ottimo video, secondo me manca un pezzettino, che credo sia importante: Marx vede la storia come un susseguirsi di sistemi economici in cui ognuno è migliore del precedente. Quindi il capitalismo è il migliore sistema economico finora ed ha creato un livello di ricchezza tale da permettere l' instaurarsi del comunismo. Quando il sistema collasserà (e per Marx collasserà) sarà lo stesso capitalismo a rendere possibile il suo superamento
C'è questa parte dove parlo delle diverse società che si sono avvicendate dalla società primitiva fino alla futura società comunista che è il massimo a cui aspirare.
"Marx sostiene appunto che la storia è rappresentata dallo spirito, invece per Marx la storia è rappresentata dalla struttura economica e dalle classi sociali" Stupendo!
Buona sera professoressa, nella mia tarda età sono contenta di conoscere il mondo della filosofia, vorrei farle una domanda riguardo a marx, ma lui è visto quindi come un aiuto al popolo nel senso buono umanistico o solo x interesse politico?
@@LauraPirotta Salve.Marx avendo stesse idee come Cristo,in sostanza,ha fatto vedere che sono illusioni,utopie nulla da avere veramente.Marx è un antiCristo che aveva sbugiardato religione cristiana in pieno.In breve. Giusto?
Quello che mi scombussola è tutta questa complessità del Comunismo, del Capitalismo, la differenza tra Governo e Regime... Ok non mettiamo troppa carne 🍖 al fuoco 🔥! Notte 😴💤😘🌙 e a presto! Buon weekend!
Per attualizzare le idee di Marx, sarebbe importante un approfondimento in chiave storico-materialistica dell'insuccesso dell'esperienza sovietica, che ha lasciato campo libero al neoliberismo e nel contempo ne ha offuscato e depotenziato il.pensiero
Ciao cara, bellissimo video. Ti segnalo solo un piccolissimo errore al minuto 34:08...Naturalmente è chiaro che intendessi dire che per Hegel la storia è rappresentata dallo spirito, ma hai ripetuto Marx due volte. Si tratta quindi di uno sbaglio assolutamente marginale che non toglie nulla alle tue ottime e consuete spiegazioni.
Mi piacerebbe sapere se si possa definire ideologico il pensiero di Marx considerando gli effetti a posteriori di tale pensiero. Ovvero, per sua stessa definizione il suo pensiero è anti ideologico, ma nei fatti e nell'analisi storica per me lo è, sbaglio? Marx non considera l'uomo inserito in un ecosistema, nel quale la stessa evoluzione degli esseri viventi è fatta di competizione, del concetto di proprietà, di identità e soddisfazione di bisogni. Propone una teoria che poi si rivelerà fasulla della coscienza sociale ottenuta attraverso la lotta di classe e le rivoluzioni che in realtà non è mai arrivata, anzi le rivoluzioni hanno prodotto poteri sempre più forti, oligarchici, quando non assoluti ed una privazione totale dei diritti individuali. Il materialismo che tanto sbandiera in realtà è un'utopia senza alcuna osservazione della realtà in quanto tale, quindi è un'ideologia tra l'altro inapplicabile, bocciata completamente dalla storia. lei cosa ne pensa?
Dissento completamente su ogni punto in quanto privi di uno studio approfondito del Marxismo e avente molte lacune a livello teorico e storico: il Materialismo Storico di Marx è stato confermato dalla Storia e da molti Storici in quanto sono le Rivoluzioni derivate dell'accumulo delle Contraddizioni tra le Classi Sociali in Lotta a determinare i cambiamenti socio-economici, e quindi storici. Poi il Materialismo Dialettico, nello specifico le sue tre leggi, sono state provate anche ad essere utili e anzi corrette se applicate nello studio delle scienze naturali (libri es. Antidüring di Engels). Marx considera assolutamente il fattore ambientale ed ecosistemico, in quanto la Dialettica tra Uomo e Natura è una dei primi rapporti dialettici che nasce nel mondo, ma sbagli su ogni punto, da competizione, a proprietà e identità, perché in natura non esistono, sono concetti umani che non sono nemmeno applicabili a noi umani in senso di animali, perché li abbiamo raggiunti col tempo e con la nascita di una struttura societaria via via sempre più complessa derivante dal fatto che l'essere umano è stato provato scientificamente essere un Animale Sociale (come lo definiva anche Aristotele, che fa da base ad Hegel tra l'altro). La Competizione è applicabile a poche specie perché per il resto la maggior parte delle specie vive in gruppo perché raggiunge più successo in campo riproduttivo, e quindi evolutivo, la Proprietà è un concetto puramente umano nato prima dalla scoperta dell'Agricoltura e dall'accumulazione da parte di qualcuno di quantità di cibo più alte rispetto a quelle che gli necessitavano per sopravvivere, possiamo dire sovrapproduzione, infine l'identità non serve che la spieghi in quanto è davvero un concetto umano che gli altri animali non si pongono. Il problema è osservare Marx in chiave puramente scolastica o peggio dogmatica e/o meccanicistica, come facevano i Menscevichi o gli Stalinisti, di quanto il Socialismo Scientifico, è appunto una scienza, come dimostrato anche da Lev Trotsky nel suo opuscolo "Cos'è il marxismo", che si affina col tempo e con l'avanzare del processo storico, comprendendo dove il movimento reale ha sbagliato e criticandolo aspramente in quei momenti, come appunto la diatriba sullo Stalinismo, per cui consiglio invece "Bolscevismo o Stalinismo" sempre di Lev Trotsky, disponibile su marxist.org come molti altri testi se sei interessato ad approfondire.
è materialista e non astratto, ma è sbagliato dire che pensa alla pratica e non alla teoria a mio avviso. anzi, i limiti delle sue teorie vengono proprio dal fatto che si basa su teorie evoluzioniste e non supportate da veri dati empirici ( che in un certo senso sono più pratici di teorie speculative e deduttive)
Bella lezione grazie. Mi permetto un consiglio per rendere più piacevole la dialettica: 1 bere acqua ed evitare di biascicare con la bocca 2 non ripetere ok ogni 15/20 secondi
Allora, premesso che dire "tutto Marx" arrivando al manifesto equivale a non dire nulla di Marx, l'opera più importante nonché più matura e che sola spiega pienamente tutto il suo pensiero (oltre che dimostrare scientificamente la teoria stessa) è il Capitale. Non si può omettere. Inoltre trovo una marea di errori, anche gravi, riguardo il suo pensiero. Per esempio non è affatto vero che la lotta di classe esiste dagli albori, né realmente né tantomeno per Marx, la lotta di classe nasce con la nascita della proprietà privata e dello Stato ma non v'era traccia di lotta di classe nelle comunità primitive comunistiche.
@@LauraPirotta la nascita della famiglia, della proprietà privata e dello stato. Spiega esattamente come lo Stato è l'organo di dominazione della classe dominante sulla classe dominata. Qui spiega come con l'introduzione della proprietà privata nascono le disuguaglianze economiche e, per questo, le lotte di classe. Ovunque non c'è disuguaglianza economica (e non c'è mai stata fino all'introduzione della proprietà privata) non c'è neppure lotta di classe.
@@alessandrolamparelli7783 grazie della spiegazione. Le chiederei però, come nel commento sopra, le fonti da cui ha estrapolato quanto spiegato così che ne possa beneficiare tutta la community.
@@LauraPirotta l'ho scritto:"La nascita della famiglia, della proprietà privata e dello Stato" di Engels. È un libro. Ah e servono più di una fonte? Nel senso che non è sufficiente uno scritto di Marx sull'argomento riguardante il suo pensiero ma occorrono anche fonti di autori che non siano lo stesso Marx per spiegare il suo pensiero? Ok ok, ora me lo segno 😁
Sarebbe bello ma direi un' utopia almeno finché questi governi borghesi guideranno il nostro paese o finché la fame non toccherà la percentuale più alta del popolo. L' individualismo creatosi non permette di lottare per le minoranze ma solo se tocca il proprio giardino....è solo questione di tempo e i giardini ormai aridi si moltiplicheranno dando vita ad una coscienza collettiva...forse...
anche se non lo sai sei effettivamente stata la mia professoressa di filosofia per tutto il liceo, da poco ho scoperto che questa materia sarà esterna all'esame ed è giusto farti sapere che se lo passerò sarà praticamente solo merito tuo quindi grazie per tutte le videolezioni che pubblichi, hai pubblicato e pubblicherai sul tuo profilo, ti voglio bene.
In bocca al lupo :)
Grazie veramente per questa lezione, ho iniziato a studiare Marx dal libro e sinceramente ho capito poco e niente così ho cercato subito un tuo video e devo dire che sei veramente chiara ed esaustiva. Grazie, grazie, grazie!!!
Anche io stessa identica cosa hahah comunque la foto profilo con Harry >>>
Scusa se te lo chiedo, io domani ho la verifica su Marx, andrebbe bene pure per una verifica o solo per l'interrogazione?
Grazie a Laura Pirrotta mio figlio impara tutte le materie, brava competente chiara!!
Quest'anno affronterò la maturità e filosofia sarà esterna. Attraverso le tue lezioni riesco a studiare con maggiore facilità perché sono chiare e non annoiano. Grazie mille per tutta questa disponibilità
Gentile professoressa, sono un infermiere e tra le molte cose che ho fatto negli ultimi anni, mi sono interessato alla filosofia, materia che non ho mai e mai studiato. Sono molto curioso E tale qualità mi ha proprio avvicinato alla materia di cui ho Imparato un pochino a capire di cosa tratta. Ecco che con la mia semplicità azzardo un'impressione sulla piacevolissima lezione riguardante Marx. Sicuramente il pensiero è complesso, ciò che viene chiamata rivoluzione, riconduce ad un ideologia in cui si voglia vedere le cose al loro posto. Come lei giustamente dice era un periodo in cui si era passati o addirittura erano in corso molte rivoluzioni... Marx teorizza, idealizza, sogna di riportare giustizia umana tra potenti e deboli in maniera universale... certo il pensiero è grande, ciò che succederà dopo e venendo ai nostri giorni un pochino proviene da questo pensiero che forse era una grande filosofia una grande rivoluzione sia ideale che materiale... soprattutto materiale per cui concludendo brevemente il mio modesto parere è che questo grande filosofo abbia intentato la sua vita intera a questo nobile traguardo, forse un po' utopistico ma comunque un grande sogno di giustizia umana universale... potrei dire che Marx è anche stato un grande sognatore, Grazie accetto critiche e consigli.
Per capire
Voglio amare il sapere e per farlo ho bisogno degli strumenti, delle tante pedine che ho intorno Grazie di cuore 💙🙏
Ho un'interrogazione giovedì su Marx e non riuscivo a capire dal libro di filosofia che ho, ma dopo aver visto questo video sono riuscita a comprendere meglio.....CI VOLEVA, GRAZIE MILLE!!!!
Grazie collega prof. Mi st appassionando alla filosofia .
Sono quattro anni che prendo nove in filosofia grazie ai tuoi video ❤️
Come sempre bravissima Laura ! Mi trovo qui a ripetere Marx per un concorso ! Grazie
Grazie mille davvero, ora è tutto chiaro, lezione molto interessante, attraverso gli esempi riesco a comprendere ancora meglio♥️
Si può utilizzare come teoria o serve per forza il libro?
Grazie per questa lezione. Davvero illuminante. Bravissima
Grazie professoressa, mi ha salvato la vita!
Spiegazione eccellente!!! Complimenti!
Questo video così esaustivo ci voleva, eccome! Ne caricherai anche uno su Hegel (e i suoi maestri) fino a Sartre? Mi sembra che uno su Freud lo avevi caricato l'anno scorso. Hegel e Marx sono sempre stati difficili per me! A dirti il vero, le difficoltà sono iniziate da Kant.
Fantastica, grazie!!! Mi hai aiutato tantissimo!! 🤗
Bravissima come sempre🔝🔝
Bellissima puntata condotta magistralmente. Argomento attualissimo visto che siamo arrivati al "Capitalismo della Sorveglianza"
Bravissima prof
Brava Prof. !
Complimenti per il metodo di insegnamento
senza questi video non saprei minimamente nulla di filosofia e all'esame sarei perso, ho avuto una professoressa estremamente scarsa e assenteista che palesemente copiava gli schemi dai tuoi video senza però saperli spiegare come te
complimenti davvero, una spiegazione semplice da capire, anche se gli argomenti sono complicati. spero continuerai
fantastico, grazie adesso ho capito veramente tutto.
Mi hai fatto capire Marx quando mi stavo per strappare i capelli GRAZIE ❤
video veramente utile, la ringrazio e veramente di cuore, mi ha salvato l’interrogazione
Laura ti adoro. Spero di prendere un bel voto domani alla verifica di filosofia :)
Brava e grazie....
Grazie mille!!! Ottimo!! Molto brava!!
GRAZIE MILLE PER AVER FATTO QUESTO VIDEO, SPIEGAZIONE COMPLETA. VORREI AVERTI COME PROFESSORESSA MI HAI AIUTATA UN SACCO. GRAZIE
Ti Amo
Bravissima, complimenti.
Grazie mille veramente
Grazie mille tutto molto chiaro
Grande, bravissima
Oddio adoro, specie facendo merenda o uno spuntino di tarda serata. Lei è capace di risvegliare la mia curiosità
Ti amo
E stata fantastica e grazie mille per la lezione oggi ho imparato cosa vuol dire capitalismo e tanti altri cose grazie mille
Bravissima grazie
Molto brava, super chiara nella spiegazione : )
💯 è stato piacevole ascoltarla.. bravissima
grazie
Brava 👏👏👏
Cara professoressa, Lei, giustamente, ha passato la palla agli economisti, che anche tra loro c'è molta discussione, che secondo il mio parere, da ex responsabile della produzione di una media azienda, Marx non è stato capito.
Intanto, dal Manifesto si deduce che il capitale non è dello Stato, ma della comunità produttrice, e già questa è una importate differenza; poi non è vero che sono tutti uguali, per il semplice fatto che non siamo tutti uguali come impegno lavorativo, infatti nel Manifesto scrive : "tassazione fortemente progressiva e nessun diritto alla successione", e questo ci porta all'altra considerazione: "la società pensata da Marx si basa sul mercato.
Potrei aggiungere altre considerazioni, ma mi fermo qui ricordando che il comunismo non è mai esistito, e l'unico tentativo di avvicinarsi al modello lo fece Lenin, ma con la sua morte la Russia, e con essa l'URSS tornò ad essere lo Stato imperialista, colonialista e feudale degli Zar.
Grandissimo video prof, molto esaustivo, l'unica osservazione che faccio è che trovo che sia sbagliato il paragone con i rider, ovviamente dipende dalla città e dai terzi che dirigono tale sistema nella città, almeno nella mia città, essendo un lavoro autonomo, più consegni (produci) più guadagni, quindi se con la pandemia aumenta la richiesta e faccio più consegne in un'ora guadagno di più (e parlo per esperienza) a differenza dell'altro esempio da lei citato che condivido, dell'azienda di mascherina (solitamente cinese) capitalistica che sfrutta operai/schiavi (solitamente africani), ecco questo è un'ottimo esempio moderno di capitalismo che crea alienazione negli operai/schiavi sfruttandone la manodopera a basso costo per il proprio profitto. Se vuole un'altro esempio moderno di capitalismo moderno che sfrutta spudoratamente l'operaio alienandolo posso fare un lista lunghissima tra cui la Nike americana, o l'Adidas tedesca così come anche aziende italiane delocalizzano la produzione per andare incontro a tassi di produzione più bassi sfruttando più manodopera ad un costo decisamente più basso.
Sono d'accordo anche con chi dice che abbiamo bisogno di tutte queste cose ai nostri giorni ma non per questo è giusto un sistema capitalistico del genere che aumenta appunto il divario sociale, basta pensare che negli ultimi 2 anni sono sorti 15 miliardari indiani e 30 milioni di persone sotto la soglia della povertà in India, chi non capisce che le due cose sono strettamente legate ha problemi di vista.
Quindi la soluzione? No Marx, sarebbe impensabile una forma di comunismo oggi, nella pratica, anche se resta a mio avviso un idea molto affascinante purtroppo destinata a rimanere ideologica per come si è evoluto il mondo, ma neanche la totale libertà dei capitalisti di comprare la libertà altrui.
Quindi è dovere dei governi secondo me, bacchettare ognuno i propri capitalisti nel rispetto della condizione sociale ed umana di tutti gli operai. Questo non è affatto utopico secondo me. Ad esempio un imprenditore fattura 1 miliardo di dollari in un anno con una produzione a basso costo con stipendi di 10 dollari al mese per centinaia di operai. Se lo Stato intervenisse con sanzioni pesanti per chi non paga adeguatamente gli operai cosa succederebbe? In genere in questi paesi poveri dove spesso si sposta la produzione di una multinazionale si può avere una vita normale con circa 100 dollari al mese.
Cosa cambierebbe al capitalista? Anziché 1 miliardo in un anno fatturerebbe 900 milioni... Oh Poverino!!! Mi sembra che se la passi comunque bene, e non mi dite che è ricco proprio perché sfrutta gli altri, è ricco ANCHE per quello, ma vi ho dimostrato conti alla mano che sarebbe comunque ricco se trattasse meglio gli operai, ma purtroppo domina l'ingordigia umana.
Ma è un gatto che si morde la coda perché si crea povertà, con conseguente diminuzione della capacità di acquisto, si crea malcontento, guerre quindi devasto, epidemie, e questo ciclo porta conseguenze che pagheremo tutti, prima o poi anche loro, i capitalisti.
ti amo
Aggiungendo alcune precisazioni al contenuto dibattuto, è anche necessario chiarire che il “successo” di Stalin - l'uomo che si vantava di aver preso l'U.R.S.S. "Dall'aratro alla bomba atomica in una sola generazione" - rispetto al fallimento di Gorbaciov mostra che un'economia socialista non è in grado di funzionare con un minimo di efficienza senza richiedere una massiccia dose di violenza politica. Nel tentativo di riformare un regime decadente, Gorbaciov procedette più rapidamente con il processo di apertura politica nella speranza di rimuovere la prevedibile resistenza che la burocrazia sovietica avrebbe creato alle misure di riforma economica, come è stato pienamente dimostrato dal fallito tentativo di colpo di stato in agosto. 1991 - che finì per precipitare la crisi finale del socialismo e la dissoluzione della stessa URSS. Avendo ripristinato diverse libertà (credo, espressione, organizzazione, partito, ecc.) Che erano state abolite nel suo paese sin dai tempi di Vladimir Lenin, il processo di apertura di Gorbaciov può essere definito come una sorta di tentativo di "deleninizzare" l'U.R.S.S.
Mentre Gorbaciov andava avanti con la sua politica di "un passo avanti" (verso il capitalismo) e due passi indietro (torna al socialismo), il suo parallelo cinese - Deng Xiaoping - adottò una logica diametralmente opposta a quella di Gorbaciov: dava priorità al raggiungimento del prosperità (adottando il capitalismo in pratica) proprio per ritardare ogni tentativo di apertura politica, come era evidente con l'accelerazione dell'economia. riforme dopo il massacro di piazza Tienanmen.
È importante notare che è stato lo stesso Karl Marx che, nel suo Contribution to the Critique of Political Economy, ha discernuto lo scenario in cui si formano le condizioni per un processo di rivoluzione sociale, descrivendolo come segue:
“Ad un certo stadio del suo sviluppo, le forze produttive materiali della società contraddicono i rapporti di produzione esistenti o - che è solo la loro espressione giuridica - con i rapporti di proprietà in cui hanno operato fino ad allora. Dalle forme di sviluppo delle forze produttive, queste relazioni si trasformano in catene di esse. Quindi, è un momento di rivoluzione sociale. '*
Rifiutando la ricerca della massimizzazione del profitto come strumento per stimolare l'innovazione, i paesi socialisti finirono per condannarsi all'obsolescenza. Pertanto, hanno perso la possibilità di incorporare i guadagni di produttività resi possibili dal progresso tecnologico. Questo è il motivo per cui i paesi capitalisti sono riusciti a fornire un aumento maggiore del tenore di vita della loro popolazione, anche senza perseguire l'ideale egualitario. Pertanto, fino alla "crisi finale del socialismo" (per parafrasare ancora una volta le definizioni stesse di K. Marx), era solo questione di tempo. Ma i fanatici religiosi non rinunciano alla loro fede, anche contro l'indiscutibile prova dei fatti, che la smentiscono completamente!
Quello che è sempre accaduto alla società umana sin dai tempi della pietra scheggiata è che lo sviluppo tecnologico non richiede agli esseri umani di dedicarsi a determinate attività, che iniziano ad essere svolte in modo più intensivo, con una maggiore produttività di declino nel contingente di lavoro manuale, eliminando alcuni posti di lavoro con l'aiuto della tecnologia sviluppata. Ma i posti di lavoro eliminati sono compensati dall'aumento dell'occupazione di manodopera nei settori tecnologicamente più sviluppati.
Questo è fondamentalmente quello che è successo quando l'avvento della rivoluzione industriale ha contribuito ad aumentare la produttività del settore estrattivo e agricolo - in particolare dall'avvento dell'agroindustria - riducendo la necessità di impiego di manodopera umana in questi settori., Il che rende il settore primario di economia. Allo stesso tempo, la rivoluzione industriale ha spostato la popolazione economicamente attiva nel settore secondario dell'economia (artigianato, industria e manifattura).
Questo processo è stato notato per la prima volta dall'economista austriaco Joseph Alois Schumepeter, che lo ha definito una sorta di "distruzione creativa", ovvero: il progresso tecnologico distrugge le opportunità di lavoro in alcuni settori, ma crea anche nuove opportunità in altri settori!
Il problema è che Schumpeter era un pessimista, che detestava il regime sovietico, ma credeva fermamente di incarnare il "futuro dell'umanità". Schumpeter non si rendeva conto di aver trovato la chiave per spiegare perché il capitalismo non si autodistrugge in un'immensa crisi di sovrapproduzione, come prediceva K. Marx: invece si evolve, creando le condizioni per il superamento della civiltà tecnologica. industriale e il successivo avvento di una civiltà tecnologica di carattere postindustriale, così come la rivoluzione industriale aveva già fatto con la civiltà agricola o preindustriale.
Pertanto, possiamo concludere che dall'invenzione dei primi strumenti di pietra scheggiata all'intelligenza artificiale e ai viaggi nello spazio, la storia umana non è guidata da una famigerata e altamente discutibile "lotta di classe", ma dal progresso tecnologico: da quando ha scoperto come gestire il fuoco e producendo strumenti, compresa la ruota, l'evoluzione umana è diventata più tecnologica e meno biologica, a differenza di altri animali. La ragione principale di questo fenomeno è che, con l'aiuto della tecnologia che abbiamo creato, la razza umana è diventata gradualmente meno soggetta alle limitazioni imposte dalla natura. È stato ostacolando questo meccanismo dell'evoluzione umana - trascurando l'importanza di massimizzare il profitto in una società tecnologica industriale - che il cosiddetto "modo di produzione socialista" si è dimostrato incapace non solo di competere con il capitalismo, ma anche di sopravvivere.
Parafrasando ancora una volta Marx, si può affermare con certezza che il socialismo è un sistema pieno di contraddizioni, che porta in sé il germe della propria distruzione: è il sistema che si scava la tomba! Gorbaciov non riuscì a promuovere l’apertura politica ritardando le riforme economiche nell’URSS; se Xi Jinping tentasse di invertire quest’ultima tendenza in Cina, fallirebbe ANCHE lui.
* Riprodotto secondo MARX, K. Prefazione al contributo alla critica dell'economia politica, organizzato da Florestan Fernandes e pubblicato con il titoloK. Marx: Teoria e processo histórico da revolução social, In Marx & Engels, Great Social Scientists Collection , História, vol. 36. São Paulo: Ática, 1983. p. 232. Edizione commemorativa del centenario della morte di Karl Marx
Adattamento fatto da un testo di mia paternità pubblicato nel numero 72 della Rivista dell'Associazione Brasiliana di Proprietà Intellettuale - RABPI nel settembre 2014.
Ottimo video, secondo me manca un pezzettino, che credo sia importante: Marx vede la storia come un susseguirsi di sistemi economici in cui ognuno è migliore del precedente. Quindi il capitalismo è il migliore sistema economico finora ed ha creato un livello di ricchezza tale da permettere l' instaurarsi del comunismo. Quando il sistema collasserà (e per Marx collasserà) sarà lo stesso capitalismo a rendere possibile il suo superamento
C'è questa parte dove parlo delle diverse società che si sono avvicendate dalla società primitiva fino alla futura società comunista che è il massimo a cui aspirare.
"Marx sostiene appunto che la storia è rappresentata dallo spirito, invece per Marx la storia è rappresentata dalla struttura economica e dalle classi sociali"
Stupendo!
Buona sera professoressa, nella mia tarda età sono contenta di conoscere il mondo della filosofia, vorrei farle una domanda riguardo a marx, ma lui è visto quindi come un aiuto al popolo nel senso buono umanistico o solo x interesse politico?
Bella domanda a cui secondo me diverse persone le risponderebbero in modo diverso. lei cosa ne pensa prima di tutto?
@@LauraPirotta salve professoressa, io intendevo in forma di studio cioè quello che lui ha scritto le duo opere etc. Non pensiero soggettivi personale
@@LauraPirotta Salve.Marx avendo stesse idee come Cristo,in sostanza,ha fatto vedere che sono illusioni,utopie nulla da avere veramente.Marx è un antiCristo che aveva sbugiardato religione cristiana in pieno.In breve. Giusto?
io nel 2024 che sento ancora parlare di pandemia e mascherine 😩💔💔, comunque ottima lezione grazie mille
sarà che ho registrato questa lezione in quel periodo... 😅
43:22 non era il cane 🐕? Comunque complimenti veramente , lezione chiarissima.
grazie per le tue lezioni, non ti ringrazierò mai abbastanza, bei piedi
Quello che mi scombussola è tutta questa complessità del Comunismo, del Capitalismo, la differenza tra Governo e Regime...
Ok non mettiamo troppa carne 🍖 al fuoco 🔥! Notte 😴💤😘🌙 e a presto! Buon weekend!
Per attualizzare le idee di Marx, sarebbe importante un approfondimento in chiave storico-materialistica dell'insuccesso dell'esperienza sovietica, che ha lasciato campo libero al neoliberismo e nel contempo ne ha offuscato e depotenziato il.pensiero
Ciao cara, bellissimo video. Ti segnalo solo un piccolissimo errore al minuto 34:08...Naturalmente è chiaro che intendessi dire che per Hegel la storia è rappresentata dallo spirito, ma hai ripetuto Marx due volte. Si tratta quindi di uno sbaglio assolutamente marginale che non toglie nulla alle tue ottime e consuete spiegazioni.
Si un refuso che ti ringrazio di aver segnalato :)
Mi piacerebbe sapere se si possa definire ideologico il pensiero di Marx considerando gli effetti a posteriori di tale pensiero. Ovvero, per sua stessa definizione il suo pensiero è anti ideologico, ma nei fatti e nell'analisi storica per me lo è, sbaglio? Marx non considera l'uomo inserito in un ecosistema, nel quale la stessa evoluzione degli esseri viventi è fatta di competizione, del concetto di proprietà, di identità e soddisfazione di bisogni. Propone una teoria che poi si rivelerà fasulla della coscienza sociale ottenuta attraverso la lotta di classe e le rivoluzioni che in realtà non è mai arrivata, anzi le rivoluzioni hanno prodotto poteri sempre più forti, oligarchici, quando non assoluti ed una privazione totale dei diritti individuali. Il materialismo che tanto sbandiera in realtà è un'utopia senza alcuna osservazione della realtà in quanto tale, quindi è un'ideologia tra l'altro inapplicabile, bocciata completamente dalla storia. lei cosa ne pensa?
Non è colpa di Marx se le sue teorie siano finite, stravolte e prese a pretesto da tanti criminali del Novecento
Dissento completamente su ogni punto in quanto privi di uno studio approfondito del Marxismo e avente molte lacune a livello teorico e storico: il Materialismo Storico di Marx è stato confermato dalla Storia e da molti Storici in quanto sono le Rivoluzioni derivate dell'accumulo delle Contraddizioni tra le Classi Sociali in Lotta a determinare i cambiamenti socio-economici, e quindi storici. Poi il Materialismo Dialettico, nello specifico le sue tre leggi, sono state provate anche ad essere utili e anzi corrette se applicate nello studio delle scienze naturali (libri es. Antidüring di Engels). Marx considera assolutamente il fattore ambientale ed ecosistemico, in quanto la Dialettica tra Uomo e Natura è una dei primi rapporti dialettici che nasce nel mondo, ma sbagli su ogni punto, da competizione, a proprietà e identità, perché in natura non esistono, sono concetti umani che non sono nemmeno applicabili a noi umani in senso di animali, perché li abbiamo raggiunti col tempo e con la nascita di una struttura societaria via via sempre più complessa derivante dal fatto che l'essere umano è stato provato scientificamente essere un Animale Sociale (come lo definiva anche Aristotele, che fa da base ad Hegel tra l'altro). La Competizione è applicabile a poche specie perché per il resto la maggior parte delle specie vive in gruppo perché raggiunge più successo in campo riproduttivo, e quindi evolutivo, la Proprietà è un concetto puramente umano nato prima dalla scoperta dell'Agricoltura e dall'accumulazione da parte di qualcuno di quantità di cibo più alte rispetto a quelle che gli necessitavano per sopravvivere, possiamo dire sovrapproduzione, infine l'identità non serve che la spieghi in quanto è davvero un concetto umano che gli altri animali non si pongono. Il problema è osservare Marx in chiave puramente scolastica o peggio dogmatica e/o meccanicistica, come facevano i Menscevichi o gli Stalinisti, di quanto il Socialismo Scientifico, è appunto una scienza, come dimostrato anche da Lev Trotsky nel suo opuscolo "Cos'è il marxismo", che si affina col tempo e con l'avanzare del processo storico, comprendendo dove il movimento reale ha sbagliato e criticandolo aspramente in quei momenti, come appunto la diatriba sullo Stalinismo, per cui consiglio invece "Bolscevismo o Stalinismo" sempre di Lev Trotsky, disponibile su marxist.org come molti altri testi se sei interessato ad approfondire.
è materialista e non astratto, ma è sbagliato dire che pensa alla pratica e non alla teoria a mio avviso. anzi, i limiti delle sue teorie vengono proprio dal fatto che si basa su teorie evoluzioniste e non supportate da veri dati empirici ( che in un certo senso sono più pratici di teorie speculative e deduttive)
Bella lezione grazie. Mi permetto un consiglio per rendere più piacevole la dialettica: 1 bere acqua ed evitare di biascicare con la bocca 2 non ripetere ok ogni 15/20 secondi
Una rivoluzione è imminente, per quanto le previsione di marx si stanno avverando rispetto al capitalismo, per tanto il socialismo è inevitabile.
LA UMANITA HA BISOGNA PER LA SUA FILOSOFIA ....
pazzesca
Boh scrivo per l'algoritmo
Ecco spiegato il terrore rosso da dove nasce
Vive l’émancipation humaine sans argent sans salariat sans état !
Allora, premesso che dire "tutto Marx" arrivando al manifesto equivale a non dire nulla di Marx, l'opera più importante nonché più matura e che sola spiega pienamente tutto il suo pensiero (oltre che dimostrare scientificamente la teoria stessa) è il Capitale. Non si può omettere. Inoltre trovo una marea di errori, anche gravi, riguardo il suo pensiero. Per esempio non è affatto vero che la lotta di classe esiste dagli albori, né realmente né tantomeno per Marx, la lotta di classe nasce con la nascita della proprietà privata e dello Stato ma non v'era traccia di lotta di classe nelle comunità primitive comunistiche.
Fonti?
@@LauraPirotta la nascita della famiglia, della proprietà privata e dello stato. Spiega esattamente come lo Stato è l'organo di dominazione della classe dominante sulla classe dominata. Qui spiega come con l'introduzione della proprietà privata nascono le disuguaglianze economiche e, per questo, le lotte di classe. Ovunque non c'è disuguaglianza economica (e non c'è mai stata fino all'introduzione della proprietà privata) non c'è neppure lotta di classe.
@@alessandrolamparelli7783 grazie della spiegazione. Le chiederei però, come nel commento sopra, le fonti da cui ha estrapolato quanto spiegato così che ne possa beneficiare tutta la community.
e per fonti intendo più di una ovviamente
@@LauraPirotta l'ho scritto:"La nascita della famiglia, della proprietà privata e dello Stato" di Engels. È un libro. Ah e servono più di una fonte? Nel senso che non è sufficiente uno scritto di Marx sull'argomento riguardante il suo pensiero ma occorrono anche fonti di autori che non siano lo stesso Marx per spiegare il suo pensiero? Ok ok, ora me lo segno 😁
Sarebbe bello ma direi un' utopia almeno finché questi governi borghesi guideranno il nostro paese o finché la fame non toccherà la percentuale più alta del popolo. L' individualismo creatosi non permette di lottare per le minoranze ma solo se tocca il proprio giardino....è solo questione di tempo e i giardini ormai aridi si moltiplicheranno dando vita ad una coscienza collettiva...forse...
C'e' un po' di Marx in questa pubbilcita'
Troppo uso di termini in inglese.
Bandiera Rossa la trionferà, non so quando ne come, ma la TRIONFERÀ
ti amo