Oggi ho visto un video di Francesco Costa in cui spiegava la struttura del sistema scolastico americano. Secondo me, un aspetto fondamentale è la suddivisione degli studenti in classi basate sul livello di difficoltà. Più ci penso, più credo che sia la soluzione ideale per soddisfare sia chi vuole approfondire la letteratura italiana, sia chi preferisce concentrarsi sull’italiano contemporaneo e dedicarsi allo studio approfondito di materie più pratiche e utili.
Esatto. Incredibile che questa cosa non sia nota. La racconto da due decenni e mezza! Gli italiani sembrano vivere in un mondo inventato da loro e da quattro giornalisti idioti diplomati al classico.
Ultimo anno di dottorato in economics and statistics (in Italia per carità, ma comunque non noccioline) e consultant in ECB. In terza media tramite consiglio dei docenti con tanto di lettera ufficiale da parte di quest'ultimo mi dissero che il mio futuro sarebbe stato la scuola da segretari (ennesima scuola professionale per emarginati con zero prospettive di futuro, mostrousità senza senso della scuola italiana). Il tutto pensando al livello culturale di questi docenti mi fa molto ridere misto a terrore
Non dimenticherò mai quando, dopo aver visto a 13 anni gli open day dei vari istituti superiori che vennero nella mia scuola media di un paese di provincia in Sicilia a mostrarci cosa si studiava, mi innamorai totalmente dell'istituto tecnico elettronico perché ci fecero giocare con i led e programmarli per qualche ora. Quando ne parlai al mio prof di italiano, che ai tempi stimavo tantissimo e consideravo mio grande mentore e di cui mi fidavo molto, mi disse che io ero troppo bravo per un istituto tecnico, avevo tutti 10, lì ci andava chi non voleva studiare, io dovevo apprendere una forma mentis da liceo "se non vuoi fare il classico perché il greco proprio non lo digerisci, almeno fai lo scientifico con il latino, lì i ragazzi non studiano, fan casino ecc..." Alla fine andai al liceo scientifico tradizionale, lo odiai talmente tanto che alla fine del terzo dissi a mia madre: "io o lascio la scuola o mi faccio homeschooling, perché è tutto una noia e completamente inutile". Alla fine feci abbreviazione per merito e sono uno dei pochi centinaia di studenti italiani che quell'anno si è diplomato al quarto anno studiando il quinto tutto per i fatti miei durante l'anno di covid. Tra l'altro feci un elaborato in cui derivai la distribuzione di probabilità della velocità delle particelle di un gas di Maxwell-Boltzmann, che si fa al secondo anno di fisica in un corso di meccanica statistica. Parlando di self-selection e top 10%... Io mi son salvato perché il mio cervello un po' tantino corre. Addirittura alcuni miei insegnanti si vantarono di me (tralasciando quei casi di invidia in cui cercarono di ostacolarmi) e dei miei risultati mentre il resto della classe aveva difficoltà di base su tutto, non capendo che una scuola non si valuta su cosa ne fa dei talenti, ma della gente che sta sulla media e un po' più giù...
Da dislessico posso confermare che la scuola italiana ha fatto di tutto per provare a rovinarmi la vita. Dalle follie burocratiche che ci stanno dietro per ricevere il certificato, dai professori che ignorano la dislessia, altri che non sanno nemmeno cosa sia con tanto di frecciatine dove provano a darti del sottosviluppato. Alla fine però ne sono uscito e mercoledì mi laureo. Però provo tanto rammarico a pensare che molte cose potevano andare diversamente. Poi se penso a tutte quelle persone in gamba che ho conosciuto le quali però si sono perse lungo il percorso per motivi simili mi viene quasi da piangere.
Ho fatto le elementari con delle maestre di vecchio stampo. Non hanno lesinato nelle umiliazioni. So solo ora che ho degli aspetti che mi rallentano rispetto ai normodotati. Questo quasi estingue la rabbia, e mi rende più facile sostenere le frustrazioni giornaliere, come riscrivere più volte un commento, o doverci stare molto tempo per non fare degli errori di sintassi o grammaticali. Si sono un 'mangia lettere' o un 'mangia parole', oltre ad essere uno con 'la testa fra le nuvole' come mi chiamavano le maestre, ed erano i commenti più felici.
Due cose: 1- complimenti, davvero 2- tutto questo avrà un ritorno. Riuscire a fare qualcosa quando si ha uno svantaggio ti tempra. Vali di più di chi ha fatto tutto senza un problema come il tuo. Forza e Coraggio, e Buona Vita!
Commento tattico per la prima volta, piu una riflessione. Vi ringrazio per questo dibattito, e ringrazio soprattutto il prof per il lavoro che svolge. Non posso dirvi abbastanza quanto vedere un video simile mi avrebbe aiutato 15 anni fa da adolescente. Non voglio dire che il "lyceum" mi abbia rovinato, ma quasi. Mi ha dato false speranze, mi ha fatto trangugiare il veleno della credenza che la mia attitudine ai classici, al latino e alla filosofia mi avrebbe fatto arrivare da qualche parte, quando figlio di papá non ero. Ero anche uno studente pigro e ho vissuto di rendita per molto tempo, fino all'universitá, dalla quale sono scappato dopo sei mesi perché serviva una mano in famiglia e perché, diciamocelo, non ero brillante. E dire che secondo la "valutazione" della 3a media sarei dovuto andare all'istituto tecnico, contando anche il fatto che in matematica e disegno tecnico ero un'assoluta frana. Ora a 33 anni sto cercando di rifarmi una carriera in UK studiando un undergrad in fisioterapia, ma ci sono arrivato per vie completamente traverse essendo partito dal basso come OSS. Avete ragione, punto. Il classico va abolito, e chi vuole capirlo come un attacco alle loro preziosissime materie umanistiche allora non ha capito un benemerito katso o é in malafede, e dovrebbe pure studiarsi per davvero il fatto che re-impostare un sistema e cambiarlo non significa certo precludere lo studio dei classici a chi vorrá farne una carriera. I have a Drin.
Questo confronto è uno dei più stimolanti che abbia ascoltato di recente. Davvero interessante anche l'approfondimento sul sistema americano. Mi fa riflettere su come siamo stati sostanzialmente indottrinati durante la nostra adolescenza e pre-adolescenza. Ci è stato insegnato ad elelvare a un livello superiore delle conoscenze che non aiutano lo studente medio a riconoscere e sviluppare le proprie abilità (grandi o piccole che siano) e quindi a dare il proprio contributo nella società di oggi
Sarebbe interessante trattare anche il tema della valutazione, in modo più specifico, che sarebbe una parte cruciale di una potenziale riforma della scuola. Magari anche con Zullo, che stava dando degli spunti interessanti.
Esperienza personale: la mia professoressa di disegno (in tal materia ero e sono negato) in terza liceo disse a mia madre che era meglio se fossi andato a lavorare. Questa cosa mia madre me l'ha confessata dopo che mi sono laureato. Ricordo bene che la stessa professoressa, facendo l'appello nella sua prima lezione di prima liceo, ad ogni cognome pronunciato si informava se (invento!) tal Rossi era proprio figlio di quel Rossi, e così via... Gozzo evidentemente non gli diceva nulla, quindi con me, e con altri, saltò la domanda. Questo accadeva alla fine degli anni 90. Esperienza su X: la mia sensazione è che al gruppetto dei soliti noti del classico importi relativamente. Peraltro mi sembra impossibile che non conoscessero già da tempo la posizione di Michele (l'articolo su NFA, col titolo "aboliamo il classico" ha 10 anni a quanto vedo e io ricordo un dibattito radiofonico tra Michele e Canfora sul tema, assai datato perchè al tempo conoscevo meglio Canfora di Michele). Insomma, la posizione di Michele sulla scuola è arcinota da anni, molti di questi fino ad un anno fa non avevano problemi a condividere con lui spazi e dibattiti, adesso imporvvisamente diventa una posizione scandalosa. Io credo che la canea di questa gentaglia abbia a che fare col fatto che non perdonano a Michele e Alberto la loro posizione su Israele, per cui da ora in poi ogni occasione sarà buona per vomitare bile cercando di attaccare l'argomentatore, anziché gli argomenti. Tra l'altro, miglior modo per dare ragione a Michele sul classico è vantarsi di averlo frequentato e non riuscire ad esprimere un solo decente argomento contrario
Grande verità a 1:05:00 Io ho avuto le maestre che mi dicevano che dovevo fare il classico, mia madre era preoccupata che non si poteva permettere di comprare i libri e voleva che io facessi il finanziere, quindi nell’arma o simili come tutti i cugini. Ero bravo con i computer, quindi informatica all’industriale Tutta aneddotica, ma alla fine è vero
Sulle maestre e professori che dicono che non si è bravi, potrei scriverci enciclopedie. Ricordo la mia insegnante di inglese, Mrs Marino, diceva che non avrei mai imparato l’inglese. Sono in America da 10 anni, ho studiato in una università americana, scritto 5 papers e una tesi di dottorato, molto prima che ci fosse ChatGPT 😅 Grazie, ma credo che il problema vero non fossi io
Dovresti portare la tua testimonianza. Chissa' quante migliaia sono stati trattati nella stessa maniera ma non hanno poi avuto la forza o le opportunita' di rivoltare il destino che altri gli avevano assegnato.
Mi ricorderò sempre l'oculista che, dopo avermi visitato con accento napoletano spinto e pettoruto, mi prese in giro per il mio dottorato (solo loro sono i veri dottori) e mi prescrisse lenti sbagliate.
Da associato con un PhD in cognitive science, posso dire in piena coscienza che dopo il liceo scientifico probabilmente non sarei andato all'università se casualmente non mi fossi imbattuto in 4a liceo in Russell e Godel che mi hanno fatto amare e capire la matematica...grazie alle poco usate biblioteche pubbliche
Con tutto il bene che posso volere a Ivan, non riesce proprio a capire quando è il momento dello scherzo e quando è il momento di rimanere seri. La battuta che fa al minuto 28:51 sul fatto che il Prof. Boldrin non doveva attaccare i videogiochi, era completamente fuori luogo, sia perché era falsa (il prof non stava minimamente attaccando i videogiochi), sia perché ha interrotto inutilmente un discorso serio.
Bravo bravo bravo il Prof. ad essere contro le bocciature. Se ne parla troppo poco. Un trauma inflitto a dei bambini che non hanno neanche scelto, fondamentalmente, di essere lì. Uno stop esistenziale francamente troppo duro per quell'età. Inoltre la bocciatura è anche il fallimento dell'insegnante, perché non punire anche lui a questo punto?
Da ragazzo che ha subito la bocciatura al liceo hai 100% ragione mi sono sentito una merda per anni, ora sono al 3 anno di università ed ho una media complessiva del 27/30
terzo anno di università all’estero giusto sta notte ho avuto l’ennesimo incubo in cui mi trovo di mattina a scuola spaventato di non aver studiato latino o letteratura italiana e di aver studiato invece le mie sporchissime passioni, fisica e biologia molecolare. I traumi rimangono e molti secondo me li internalizzano e continuano a dire le cagate secondo cui latino e greco di “aprono la mente”
Per fare andare i bava alla bocca in completo cortocircuito, basta dirgli che il sistema di istruzione superiore iraniano è molto superiore a quello italiano, a parità di risorse.
Ed ogni volta che Michele 16:50 tocca questo tema in questo modo, io che ho fatto una scuola completamente inutile (l'istituto d'arte) sono totalmente d'accordo!
Concordo in toto, anche sulla parte relativa alla bocciatura. Colgo l'occasione per dire Grazie per il video e più in generale per tutti i contenuti che porta (oltre a LiberiOltre e Drin Drin)! Sul periodo medie / superiori, ne avrei da dire... Mi limito a sintetizzare quella che è stata la mia esperienza. Alle medie sono sempre stato uno di quelli con 9 in condotta e materie appena sufficienti; non ero interessato a quello che veniva spiegato / fatto e al modo in cui veniva fatto. Mi facevano per altro sentire non adeguato, non all'altezza e poco intelligente; infatti in terza media venne caldamente consigliato di mandarmi in un professionale, al più (l'alternativa erano scuole come l'ENAIP). Il primo anno di superiori è stato un pò il proseguimento dei precedenti, dove venivo bullizzato. Il primo anno sono stato bocciato; l'anno successivo promosso. Giunto in seconda superiore, ho lasciato la scuola; non solo quella scuola, ma ho lasciato le scuole superiori. In quel periodo ero in cura da alcuni medici e seguito da un fisioterapista poichè affetto da scoliosi (in forma abbastanza grave, poco oltre i 40 gradi); il fisioterapista - ora mio amico - mi fece scoprire "l'informatica"; qui avevo 16 anni, era il 2006. Da allora ho iniziato a studiare da autodidatta, e pochi mesi dopo, ho iniziato a studiare anche programmazione (nonostante si sà, tutti questi linguaggi cambiano quasi ogni anno... 😁). Qualche anno più tardi, nonostante mi venisse detto che senza diploma ("il pezzo di carta") non sarei andato da nessuna parte - figuriamoci in azienda - ho iniziato a fare i primi lavoretti, per iniziare poi in una micro impresa e a seguire, in una piccola impresa (o sempre micro, forse...). Ora lavoro da 1 anno e mezzo in una multinazionale (una distribuzione Linux) e mi sto specializzando in task che riguardano il kernel.
Grandissimo Boldrin come sempre..... mi spiace solo che non voglia prendere in mano lui direttamente il drin drin... è assolutamente imperativo trovare un direttivo con le competenze e la capacità di analisi di Michele Boldrin. Spero accetti almeno una posizione di garante
@stefanobrunetto7899 Stai comparando merda e risotto. Grillo è un buffone, Boldrin è un uomo di profonda cultura con una capacità di analisi non comune
Non so chi sia ma cerchero' di documentarli. Se la conosci puoi invitarla? Con grande piacere. Spero sia una persona seria e preparata, sono un po' stanco di ripetere con delle versioni deboli dei LLM che ripetono "i classici aprono la mente" provando di averla chiusa come una scatoletta di carne simmental
Pura aneddotica, che quindi vale quel che vale (ma almeno aumento le interazioni utili al video!) Sul finire della 3a media ero ben deciso e sicuro sul da fare sia come istituto superiore che come lavoro: ho un padre elettricista e un fratello da poco - ai tempi - diplomato in elettrotecnica. La mia scelta ricade su Elettrotecnica al Tecnico Industriale. Vengo avvisato che c'è tanta matematica e che è dura come scuola. Non demordo e mi iscrivo, nonostante le mie lacune in matematica. Al 2° anno vengo bocciato ma fortuna vuole che non solo ho già le spalle abbastanza larghe da non abbattermi ma anche una famiglia che non ne fa una tragedia. Mi diplomo con 80, ovvero un voto per nulla rappresentativo di una carriera scolastica che viaggiava sul 6,5. Gli ultimi anni ho amato tutto ciò che riguardava funzioni, derivate, integrali, equazioni differenziali ma anche la progettazione di impianti. Con un buon professore avrei amato anche quella materia denominata "Sistemi Automatici". Dopo un anno fallimentare di ingegneria che ha fatto ri-emergere le mie difficoltà con la matematica, ora sono a Padova/Venezia per la magistrale in Scienze delle Religioni. Per fortuna la passione e interesse per il mondo dell'energia mi è rimasto.
Se posso permettermi anche una considerazione aggiuntiva, l'anacronismo del classico è un problema ancora più pressante per via dell'intelligenza artificiale. Io ormai le mail, i testi, le traduzioni, tutti quei testi che necessitano anche di una precisione sintattica più avanzata (non da chat) nemmeno mi ci metto più a pensarli o scriverli, li faccio fare all'IA direttamente, al netto di chi scrive libri e romanzi sono skill già oggi datate. Altra cosa, si è parlato del fatto che è difficile capire i referti medici italiani, indovinate la prima cosa che ho fatto quando mio padre mi ha spedito il suo dell'ultimo esame medico fatto e che non aveva ben capito?
Oddio, saper scrivere è una skill importante, non lo è da meno solo perché oggi abbiamo l'IA, che tra l'altro si basa sul macnine learning, se ho capito bene, e che quindi alla base ha come riferimento testi scritti da esseri umani
@@slavianalbanovich9025 è importante ma non più così importante, per assurdo oggi la skill più importante fra scritto e orale è l'orale in quanto le IA non hanno ancora risolto il problema del parlato, per lo scritto puoi provare anche tu, gli butti dentro a chatgpt un testo scritto un po' alla rinfusa, anche con errori grammaticali, e chiedergli di correggertelo, e te lo corregge perfettamente, a quel punto si tratta solo di chiedere a gpt di calibrarlo in modo tale che sia formale/informale/amichevole/arrabbiato/scherzoso/ecc e anche lì il risultato è ottimo.
@@Tommaso251287 so usare i programmi testuali. Ma il punto è che non ha senso rinunciare ad insegnare agli studenti a scrivere un testo in maniera corretta.
@@slavianalbanovich9025 non ho detto questo, penso che l'insegnamento alla scrittura debba essere riformulato in base alla potenza degli strumenti odierni, per lo stesso motivo per cui non perdiamo grandi quantità di tempo ad insegnare i numeri romani o l'abaco in quanto i numeri in base 10 e la calcolatrice sono strumenti più potenti. Per esempio ultimamente sto pensando a imparare il tedesco, e sul fatto del parlarlo è un conto, o sul leggerlo, ma mi sto davvero attivamente chiedendo quanto sia utile saperlo scrivere a buoni livelli, le capacità di scrittura sono davvero oggi necessarie quando hai traduttori automatici di testi scritti così potenti? Nemmeno google, intendo proprio gli LLM che sono capaci non solo di traduzione ma anche di dare un gusto alla frase particolare. Domande che mi pongo io per primo e che hanno risvolti pratici, il primo è proprio l'allocazione del mio tempo.
Michele sei contro le bocciature. La cosa mi stupisce. Diverse volte ho commentato sulla questione voti in parziale disaccordo con te. Ma invece allora siamo d'accordo al 100%. Rimanga pure il voto. Il discorso per me è proprio considerare motivazione e stimolo allo studente. Io sono contro all'uso della media per determinare il voto complessivo della materia. Aboliamo sto fott..to classico.
Nemmeno all'estero sanno fare 9+1, ma la matematica non è "fare i conti" ma capire i concetti e saperli applicare, i conti li fanno i computer, noi dobbiamo sapere cosa dare in pasto ai computer. cosa ci faceva Mei Chang? Immagino il Prof. abbia dei trascorsi non felici con lui.
56:47 prof, ha proprio ragione...che ci sia un prof di analisi che ti faccia capire bene concettualmente le funzioni, le derivate, gli integrali e le equazioni differenziali 🤦🏻...tutti a insistere in spiegazioni in matematichese...che una volta passato l'esame difficilmente ti rimangano come concetti. Ora con Chatgpt puoi svolgere gli esercizi in memo tempo...trovo obsoleto l'approccio attuale nelle università.
Sono d'accordo, e te lo chiedo come curiosità personale (avendo figli in età scolare e volendo spingerli su un altro approccio) tu come faresti? Perché vorrei qualche spunto
@stefanobrunetto7899 sinceramente non saprei come fare...io ho espresso una mia difficoltà nello studio di quegli argomenti 😅. Attualmente sto studiando fisica 1 e analisi 1, e devo dire che l'approccio dei professori è molto nozionistico, vengono chieste le dimostrazioni dei vari teoremi etc... Probabilmente Michele ha un'idea più precisa sull'argomento.
Converrai che c'è anche bisogno di un certo grado di precisione formale però, specialmente in un corso universitario. E le dimostrazioni dei teoremi non sono un orpello inutile, sono (spesso) il core del corso. Magari per uno studente di ingegneria sono un po' troppo (non so cosa tu stia studiando), ma farli passare come retaggio del passato è semplicemente sbagliato...
@@nenni9952 sì, io studio ingegneria. Sinceramente non ho approfondito la questione, può darsi mi sia fatta un'impressione sbagliata sul fatto che tanti argomenti non vengano spiegati bene concettualmente. Forse è un mio bias/problema 😅 Ma vorrei capire meglio concetti come derivate, integrali, campi vettoriali, numeri complessi etc...ma sto faticando molto a capirli dal punto di vista puramente matematic( formule, teoremi)... Ovviamente non voglio demonizzare l'approccio teorico!
@@isaskenderi l'alternativa alla dimostrazione e' l'assioma: ti prendi le formule/risultati cosi' come sono senza capire come derivano gli uni dagli altri - abbastanza triste. IMHO eh ovviamente, ma il "matematichese" come lo chiami tu, almeno a ingegneria (io sono laureato vecchio ordinamento 25 anni fa), non lo toglierei. OK rendere lo studio piu' pratico e adatto alle necessita' moderne, ma a patto che non si diventi superficiali. In analisi i teoremi non li puoi togliere - poi quando farai Metodi Numerici (se c'e' nel tuo corso di studi) allora vedrai la loro applicazione. Inoltre (sempre IMHO) mi sto un po' scocciando di ChatGPT che viene tirato in ballo in ogni conversazione, ci sono cose per cui LLM non sono lo strumento, e la matematica di un certo livello e' uno di questi (nonostante il prodotto stia costantemente migliorando)
Oggi ho visto un video di Francesco Costa in cui spiegava la struttura del sistema scolastico americano. Secondo me, un aspetto fondamentale è la suddivisione degli studenti in classi basate sul livello di difficoltà. Più ci penso, più credo che sia la soluzione ideale per soddisfare sia chi vuole approfondire la letteratura italiana, sia chi preferisce concentrarsi sull’italiano contemporaneo e dedicarsi allo studio approfondito di materie più pratiche e utili.
Esatto. Incredibile che questa cosa non sia nota. La racconto da due decenni e mezza! Gli italiani sembrano vivere in un mondo inventato da loro e da quattro giornalisti idioti diplomati al classico.
La parte in cui Alberto auspica il default italiano e Michele gli ricorda le banche italiane nella sigla mi fa spezzare 😂❤
Ultimo anno di dottorato in economics and statistics (in Italia per carità, ma comunque non noccioline) e consultant in ECB. In terza media tramite consiglio dei docenti con tanto di lettera ufficiale da parte di quest'ultimo mi dissero che il mio futuro sarebbe stato la scuola da segretari (ennesima scuola professionale per emarginati con zero prospettive di futuro, mostrousità senza senso della scuola italiana). Il tutto pensando al livello culturale di questi docenti mi fa molto ridere misto a terrore
Vieni a raccontarlo! Lo dico a tutti seriamente: ABBIAMO BISOGNO DI CENTINAIA DI TESTIMONIANZE DI QUESTO TIPO!
Non dimenticherò mai quando, dopo aver visto a 13 anni gli open day dei vari istituti superiori che vennero nella mia scuola media di un paese di provincia in Sicilia a mostrarci cosa si studiava, mi innamorai totalmente dell'istituto tecnico elettronico perché ci fecero giocare con i led e programmarli per qualche ora. Quando ne parlai al mio prof di italiano, che ai tempi stimavo tantissimo e consideravo mio grande mentore e di cui mi fidavo molto, mi disse che io ero troppo bravo per un istituto tecnico, avevo tutti 10, lì ci andava chi non voleva studiare, io dovevo apprendere una forma mentis da liceo "se non vuoi fare il classico perché il greco proprio non lo digerisci, almeno fai lo scientifico con il latino, lì i ragazzi non studiano, fan casino ecc..."
Alla fine andai al liceo scientifico tradizionale, lo odiai talmente tanto che alla fine del terzo dissi a mia madre: "io o lascio la scuola o mi faccio homeschooling, perché è tutto una noia e completamente inutile".
Alla fine feci abbreviazione per merito e sono uno dei pochi centinaia di studenti italiani che quell'anno si è diplomato al quarto anno studiando il quinto tutto per i fatti miei durante l'anno di covid. Tra l'altro feci un elaborato in cui derivai la distribuzione di probabilità della velocità delle particelle di un gas di Maxwell-Boltzmann, che si fa al secondo anno di fisica in un corso di meccanica statistica.
Parlando di self-selection e top 10%... Io mi son salvato perché il mio cervello un po' tantino corre. Addirittura alcuni miei insegnanti si vantarono di me (tralasciando quei casi di invidia in cui cercarono di ostacolarmi) e dei miei risultati mentre il resto della classe aveva difficoltà di base su tutto, non capendo che una scuola non si valuta su cosa ne fa dei talenti, ma della gente che sta sulla media e un po' più giù...
Fissiamo questo commento
Che sigla 😂😂😂 fantastica
Da dislessico posso confermare che la scuola italiana ha fatto di tutto per provare a rovinarmi la vita. Dalle follie burocratiche che ci stanno dietro per ricevere il certificato, dai professori che ignorano la dislessia, altri che non sanno nemmeno cosa sia con tanto di frecciatine dove provano a darti del sottosviluppato. Alla fine però ne sono uscito e mercoledì mi laureo. Però provo tanto rammarico a pensare che molte cose potevano andare diversamente. Poi se penso a tutte quelle persone in gamba che ho conosciuto le quali però si sono perse lungo il percorso per motivi simili mi viene quasi da piangere.
Ho fatto le elementari con delle maestre di vecchio stampo. Non hanno lesinato nelle umiliazioni. So solo ora che ho degli aspetti che mi rallentano rispetto ai normodotati. Questo quasi estingue la rabbia, e mi rende più facile sostenere le frustrazioni giornaliere, come riscrivere più volte un commento, o doverci stare molto tempo per non fare degli errori di sintassi o grammaticali. Si sono un 'mangia lettere' o un 'mangia parole', oltre ad essere uno con 'la testa fra le nuvole' come mi chiamavano le maestre, ed erano i commenti più felici.
Ti sono vicino
Due cose:
1- complimenti, davvero
2- tutto questo avrà un ritorno. Riuscire a fare qualcosa quando si ha uno svantaggio ti tempra. Vali di più di chi ha fatto tutto senza un problema come il tuo.
Forza e Coraggio, e Buona Vita!
@artelquessir grazie mille per queste belle parole.
Commento tattico per la prima volta, piu una riflessione. Vi ringrazio per questo dibattito, e ringrazio soprattutto il prof per il lavoro che svolge.
Non posso dirvi abbastanza quanto vedere un video simile mi avrebbe aiutato 15 anni fa da adolescente. Non voglio dire che il "lyceum" mi abbia rovinato, ma quasi. Mi ha dato false speranze, mi ha fatto trangugiare il veleno della credenza che la mia attitudine ai classici, al latino e alla filosofia mi avrebbe fatto arrivare da qualche parte, quando figlio di papá non ero. Ero anche uno studente pigro e ho vissuto di rendita per molto tempo, fino all'universitá, dalla quale sono scappato dopo sei mesi perché serviva una mano in famiglia e perché, diciamocelo, non ero brillante.
E dire che secondo la "valutazione" della 3a media sarei dovuto andare all'istituto tecnico, contando anche il fatto che in matematica e disegno tecnico ero un'assoluta frana.
Ora a 33 anni sto cercando di rifarmi una carriera in UK studiando un undergrad in fisioterapia, ma ci sono arrivato per vie completamente traverse essendo partito dal basso come OSS.
Avete ragione, punto. Il classico va abolito, e chi vuole capirlo come un attacco alle loro preziosissime materie umanistiche allora non ha capito un benemerito katso o é in malafede, e dovrebbe pure studiarsi per davvero il fatto che re-impostare un sistema e cambiarlo non significa certo precludere lo studio dei classici a chi vorrá farne una carriera.
I have a Drin.
Questo confronto è uno dei più stimolanti che abbia ascoltato di recente. Davvero interessante anche l'approfondimento sul sistema americano. Mi fa riflettere su come siamo stati sostanzialmente indottrinati durante la nostra adolescenza e pre-adolescenza. Ci è stato insegnato ad elelvare a un livello superiore delle conoscenze che non aiutano lo studente medio a riconoscere e sviluppare le proprie abilità (grandi o piccole che siano) e quindi a dare il proprio contributo nella società di oggi
Grazie Prof Boldrin per aver portato il "dibattito" sulla retta via.
Sarebbe interessante trattare anche il tema della valutazione, in modo più specifico, che sarebbe una parte cruciale di una potenziale riforma della scuola. Magari anche con Zullo, che stava dando degli spunti interessanti.
Esperienza personale: la mia professoressa di disegno (in tal materia ero e sono negato) in terza liceo disse a mia madre che era meglio se fossi andato a lavorare. Questa cosa mia madre me l'ha confessata dopo che mi sono laureato. Ricordo bene che la stessa professoressa, facendo l'appello nella sua prima lezione di prima liceo, ad ogni cognome pronunciato si informava se (invento!) tal Rossi era proprio figlio di quel Rossi, e così via... Gozzo evidentemente non gli diceva nulla, quindi con me, e con altri, saltò la domanda. Questo accadeva alla fine degli anni 90.
Esperienza su X: la mia sensazione è che al gruppetto dei soliti noti del classico importi relativamente. Peraltro mi sembra impossibile che non conoscessero già da tempo la posizione di Michele (l'articolo su NFA, col titolo "aboliamo il classico" ha 10 anni a quanto vedo e io ricordo un dibattito radiofonico tra Michele e Canfora sul tema, assai datato perchè al tempo conoscevo meglio Canfora di Michele).
Insomma, la posizione di Michele sulla scuola è arcinota da anni, molti di questi fino ad un anno fa non avevano problemi a condividere con lui spazi e dibattiti, adesso imporvvisamente diventa una posizione scandalosa. Io credo che la canea di questa gentaglia abbia a che fare col fatto che non perdonano a Michele e Alberto la loro posizione su Israele, per cui da ora in poi ogni occasione sarà buona per vomitare bile cercando di attaccare l'argomentatore, anziché gli argomenti.
Tra l'altro, miglior modo per dare ragione a Michele sul classico è vantarsi di averlo frequentato e non riuscire ad esprimere un solo decente argomento contrario
Grande verità a 1:05:00
Io ho avuto le maestre che mi dicevano che dovevo fare il classico, mia madre era preoccupata che non si poteva permettere di comprare i libri e voleva che io facessi il finanziere, quindi nell’arma o simili come tutti i cugini.
Ero bravo con i computer, quindi informatica all’industriale
Tutta aneddotica, ma alla fine è vero
Sulle maestre e professori che dicono che non si è bravi, potrei scriverci enciclopedie. Ricordo la mia insegnante di inglese, Mrs Marino, diceva che non avrei mai imparato l’inglese.
Sono in America da 10 anni, ho studiato in una università americana, scritto 5 papers e una tesi di dottorato, molto prima che ci fosse ChatGPT 😅
Grazie, ma credo che il problema vero non fossi io
Dovresti portare la tua testimonianza. Chissa' quante migliaia sono stati trattati nella stessa maniera ma non hanno poi avuto la forza o le opportunita' di rivoltare il destino che altri gli avevano assegnato.
@@MicheleBoldrinesiste letteratura sul tema specifica alla scuola italiana che lei sappia?
Mi ricorderò sempre l'oculista che, dopo avermi visitato con accento napoletano spinto e pettoruto, mi prese in giro per il mio dottorato (solo loro sono i veri dottori) e mi prescrisse lenti sbagliate.
Questa intro è stupenda!!!
Da associato con un PhD in cognitive science, posso dire in piena coscienza che dopo il liceo scientifico probabilmente non sarei andato all'università se casualmente non mi fossi imbattuto in 4a liceo in Russell e Godel che mi hanno fatto amare e capire la matematica...grazie alle poco usate biblioteche pubbliche
Con tutto il bene che posso volere a Ivan, non riesce proprio a capire quando è il momento dello scherzo e quando è il momento di rimanere seri.
La battuta che fa al minuto 28:51 sul fatto che il Prof. Boldrin non doveva attaccare i videogiochi, era completamente fuori luogo, sia perché era falsa (il prof non stava minimamente attaccando i videogiochi), sia perché ha interrotto inutilmente un discorso serio.
@@LorenzoIurlaro98 non è la prima volta che lo fa, il prof ha una gran pazienza
Bravo bravo bravo il Prof. ad essere contro le bocciature. Se ne parla troppo poco. Un trauma inflitto a dei bambini che non hanno neanche scelto, fondamentalmente, di essere lì. Uno stop esistenziale francamente troppo duro per quell'età. Inoltre la bocciatura è anche il fallimento dell'insegnante, perché non punire anche lui a questo punto?
Da ragazzo che ha subito la bocciatura al liceo hai 100% ragione mi sono sentito una merda per anni, ora sono al 3 anno di università ed ho una media complessiva del 27/30
29:35 Quoto!!! P.D.!!!
Amo il capellone! Beato lui
terzo anno di università all’estero giusto sta notte ho avuto l’ennesimo incubo in cui mi trovo di mattina a scuola spaventato di non aver studiato latino o letteratura italiana e di aver studiato invece le mie sporchissime passioni, fisica e biologia molecolare.
I traumi rimangono e molti secondo me li internalizzano e continuano a dire le cagate secondo cui latino e greco di “aprono la mente”
Per fare andare i bava alla bocca in completo cortocircuito, basta dirgli che il sistema di istruzione superiore iraniano è molto superiore a quello italiano, a parità di risorse.
Ed ogni volta che Michele 16:50 tocca questo tema in questo modo, io che ho fatto una scuola completamente inutile (l'istituto d'arte) sono totalmente d'accordo!
Viviamo in un mondo in cui l'intrattenimento è stato sdoganato (v. Marvel o Riot) perché dici inutile? Non è polemica, mi interessa proprio
Concordo in toto, anche sulla parte relativa alla bocciatura.
Colgo l'occasione per dire Grazie per il video e più in generale per tutti i contenuti che porta (oltre a LiberiOltre e Drin Drin)!
Sul periodo medie / superiori, ne avrei da dire...
Mi limito a sintetizzare quella che è stata la mia esperienza. Alle medie sono sempre stato uno di quelli con 9 in condotta e materie appena sufficienti; non ero interessato a quello che veniva spiegato / fatto e al modo in cui veniva fatto. Mi facevano per altro sentire non adeguato, non all'altezza e poco intelligente; infatti in terza media venne caldamente consigliato di mandarmi in un professionale, al più (l'alternativa erano scuole come l'ENAIP).
Il primo anno di superiori è stato un pò il proseguimento dei precedenti, dove venivo bullizzato. Il primo anno sono stato bocciato; l'anno successivo promosso. Giunto in seconda superiore, ho lasciato la scuola; non solo quella scuola, ma ho lasciato le scuole superiori.
In quel periodo ero in cura da alcuni medici e seguito da un fisioterapista poichè affetto da scoliosi (in forma abbastanza grave, poco oltre i 40 gradi); il fisioterapista - ora mio amico - mi fece scoprire "l'informatica"; qui avevo 16 anni, era il 2006. Da allora ho iniziato a studiare da autodidatta, e pochi mesi dopo, ho iniziato a studiare anche programmazione (nonostante si sà, tutti questi linguaggi cambiano quasi ogni anno... 😁).
Qualche anno più tardi, nonostante mi venisse detto che senza diploma ("il pezzo di carta") non sarei andato da nessuna parte - figuriamoci in azienda - ho iniziato a fare i primi lavoretti, per iniziare poi in una micro impresa e a seguire, in una piccola impresa (o sempre micro, forse...).
Ora lavoro da 1 anno e mezzo in una multinazionale (una distribuzione Linux) e mi sto specializzando in task che riguardano il kernel.
Grandissimo Boldrin come sempre..... mi spiace solo che non voglia prendere in mano lui direttamente il drin drin... è assolutamente imperativo trovare un direttivo con le competenze e la capacità di analisi di Michele Boldrin. Spero accetti almeno una posizione di garante
Io spero di no, per quanto stimi e apprezzi il prof - anche nei suoi modi più bruschi - non voglio un nuovo grillo
@stefanobrunetto7899 Stai comparando merda e risotto. Grillo è un buffone, Boldrin è un uomo di profonda cultura con una capacità di analisi non comune
Sogno un confronto Boldrin - Yasmina Pani sul liceo classico
Non so chi sia ma cerchero' di documentarli. Se la conosci puoi invitarla? Con grande piacere. Spero sia una persona seria e preparata, sono un po' stanco di ripetere con delle versioni deboli dei LLM che ripetono "i classici aprono la mente" provando di averla chiusa come una scatoletta di carne simmental
seguo
Pura aneddotica, che quindi vale quel che vale (ma almeno aumento le interazioni utili al video!)
Sul finire della 3a media ero ben deciso e sicuro sul da fare sia come istituto superiore che come lavoro: ho un padre elettricista e un fratello da poco - ai tempi - diplomato in elettrotecnica. La mia scelta ricade su Elettrotecnica al Tecnico Industriale. Vengo avvisato che c'è tanta matematica e che è dura come scuola. Non demordo e mi iscrivo, nonostante le mie lacune in matematica. Al 2° anno vengo bocciato ma fortuna vuole che non solo ho già le spalle abbastanza larghe da non abbattermi ma anche una famiglia che non ne fa una tragedia.
Mi diplomo con 80, ovvero un voto per nulla rappresentativo di una carriera scolastica che viaggiava sul 6,5. Gli ultimi anni ho amato tutto ciò che riguardava funzioni, derivate, integrali, equazioni differenziali ma anche la progettazione di impianti. Con un buon professore avrei amato anche quella materia denominata "Sistemi Automatici".
Dopo un anno fallimentare di ingegneria che ha fatto ri-emergere le mie difficoltà con la matematica, ora sono a Padova/Venezia per la magistrale in Scienze delle Religioni. Per fortuna la passione e interesse per il mondo dell'energia mi è rimasto.
8:00 ha ragione Matteo. Da che mondo è mondo, le versioni le si fanno andando su google e copiando da lì
adesso si va su chatgpt e si copia incolla il testo
29:07 grande prof 👏, non se ne può più di sentire la battuta forzata su un tema serio come questo sulla scuola...è davvero fastidioso!
Le voglio bene prof ❤
Anch'io dislessico purtroppo diagnosticato a 13.
Avete ripetuto quanto diceva Don Milani nel '67. È amaro constatare che in sessant'anni poco è cambiato
Puoi citare il testo? Mi piacerebbe leggerlo
@@michelebergadano il testo in cui Don M. tratta dei limiti della scuola, insieme ai suoi studenti, è "Lettera a una professoressa"
@@OrazioLasagna grazie
Se posso permettermi anche una considerazione aggiuntiva, l'anacronismo del classico è un problema ancora più pressante per via dell'intelligenza artificiale. Io ormai le mail, i testi, le traduzioni, tutti quei testi che necessitano anche di una precisione sintattica più avanzata (non da chat) nemmeno mi ci metto più a pensarli o scriverli, li faccio fare all'IA direttamente, al netto di chi scrive libri e romanzi sono skill già oggi datate.
Altra cosa, si è parlato del fatto che è difficile capire i referti medici italiani, indovinate la prima cosa che ho fatto quando mio padre mi ha spedito il suo dell'ultimo esame medico fatto e che non aveva ben capito?
Oddio, saper scrivere è una skill importante, non lo è da meno solo perché oggi abbiamo l'IA, che tra l'altro si basa sul macnine learning, se ho capito bene, e che quindi alla base ha come riferimento testi scritti da esseri umani
@@slavianalbanovich9025 è importante ma non più così importante, per assurdo oggi la skill più importante fra scritto e orale è l'orale in quanto le IA non hanno ancora risolto il problema del parlato, per lo scritto puoi provare anche tu, gli butti dentro a chatgpt un testo scritto un po' alla rinfusa, anche con errori grammaticali, e chiedergli di correggertelo, e te lo corregge perfettamente, a quel punto si tratta solo di chiedere a gpt di calibrarlo in modo tale che sia formale/informale/amichevole/arrabbiato/scherzoso/ecc e anche lì il risultato è ottimo.
@@Tommaso251287 so usare i programmi testuali. Ma il punto è che non ha senso rinunciare ad insegnare agli studenti a scrivere un testo in maniera corretta.
@@slavianalbanovich9025 non ho detto questo, penso che l'insegnamento alla scrittura debba essere riformulato in base alla potenza degli strumenti odierni, per lo stesso motivo per cui non perdiamo grandi quantità di tempo ad insegnare i numeri romani o l'abaco in quanto i numeri in base 10 e la calcolatrice sono strumenti più potenti. Per esempio ultimamente sto pensando a imparare il tedesco, e sul fatto del parlarlo è un conto, o sul leggerlo, ma mi sto davvero attivamente chiedendo quanto sia utile saperlo scrivere a buoni livelli, le capacità di scrittura sono davvero oggi necessarie quando hai traduttori automatici di testi scritti così potenti? Nemmeno google, intendo proprio gli LLM che sono capaci non solo di traduzione ma anche di dare un gusto alla frase particolare. Domande che mi pongo io per primo e che hanno risvolti pratici, il primo è proprio l'allocazione del mio tempo.
@@Tommaso251287 Insegnammo allora l'uso corretto dell'IA senza togliere nulla all'insegnamento della scrittura.
Michele sei contro le bocciature. La cosa mi stupisce. Diverse volte ho commentato sulla questione voti in parziale disaccordo con te. Ma invece allora siamo d'accordo al 100%. Rimanga pure il voto. Il discorso per me è proprio considerare motivazione e stimolo allo studente. Io sono contro all'uso della media per determinare il voto complessivo della materia.
Aboliamo sto fott..to classico.
Mio commento tattico 👍
Mi spieghi per favore cosa significa "commento tattico"? Lo leggo spesso, ma credo di essere stupido...
Nemmeno all'estero sanno fare 9+1, ma la matematica non è "fare i conti" ma capire i concetti e saperli applicare, i conti li fanno i computer, noi dobbiamo sapere cosa dare in pasto ai computer. cosa ci faceva Mei Chang? Immagino il Prof. abbia dei trascorsi non felici con lui.
1:22:12 🤚 vietato copiare!
56:47 prof, ha proprio ragione...che ci sia un prof di analisi che ti faccia capire bene concettualmente le funzioni, le derivate, gli integrali e le equazioni differenziali 🤦🏻...tutti a insistere in spiegazioni in matematichese...che una volta passato l'esame difficilmente ti rimangano come concetti.
Ora con Chatgpt puoi svolgere gli esercizi in memo tempo...trovo obsoleto l'approccio attuale nelle università.
Sono d'accordo, e te lo chiedo come curiosità personale (avendo figli in età scolare e volendo spingerli su un altro approccio) tu come faresti? Perché vorrei qualche spunto
@stefanobrunetto7899 sinceramente non saprei come fare...io ho espresso una mia difficoltà nello studio di quegli argomenti 😅. Attualmente sto studiando fisica 1 e analisi 1, e devo dire che l'approccio dei professori è molto nozionistico, vengono chieste le dimostrazioni dei vari teoremi etc...
Probabilmente Michele ha un'idea più precisa sull'argomento.
Converrai che c'è anche bisogno di un certo grado di precisione formale però, specialmente in un corso universitario. E le dimostrazioni dei teoremi non sono un orpello inutile, sono (spesso) il core del corso. Magari per uno studente di ingegneria sono un po' troppo (non so cosa tu stia studiando), ma farli passare come retaggio del passato è semplicemente sbagliato...
@@nenni9952 sì, io studio ingegneria. Sinceramente non ho approfondito la questione, può darsi mi sia fatta un'impressione sbagliata sul fatto che tanti argomenti non vengano spiegati bene concettualmente.
Forse è un mio bias/problema 😅
Ma vorrei capire meglio concetti come derivate, integrali, campi vettoriali, numeri complessi etc...ma sto faticando molto a capirli dal punto di vista puramente matematic( formule, teoremi)...
Ovviamente non voglio demonizzare l'approccio teorico!
@@isaskenderi l'alternativa alla dimostrazione e' l'assioma: ti prendi le formule/risultati cosi' come sono senza capire come derivano gli uni dagli altri - abbastanza triste. IMHO eh ovviamente, ma il "matematichese" come lo chiami tu, almeno a ingegneria (io sono laureato vecchio ordinamento 25 anni fa), non lo toglierei. OK rendere lo studio piu' pratico e adatto alle necessita' moderne, ma a patto che non si diventi superficiali. In analisi i teoremi non li puoi togliere - poi quando farai Metodi Numerici (se c'e' nel tuo corso di studi) allora vedrai la loro applicazione.
Inoltre (sempre IMHO) mi sto un po' scocciando di ChatGPT che viene tirato in ballo in ogni conversazione, ci sono cose per cui LLM non sono lo strumento, e la matematica di un certo livello e' uno di questi (nonostante il prodotto stia costantemente migliorando)
Parini del 600, limes sono i limoni, piuttosto che per subordinate senza senso. Tornare a scuola no ?
Tutti a zappare
*provoco un poco* Se il Manzoni l'è noioso, come fò da grande a capì che Sveva Casati Modigliani la fa schifo e Claudio Magris l'è bravo? 🎉😂
mamma quanto é indigesto Boldrin