A margine di questa riflessione, teniamo a ribadire che, come sempre nelle nostre disamine, l'obiettivo dei nostri video non è MAI (e non dovrebbe esserlo neanche per voi che ci seguite) quello di minare il lavoro altrui o mettere in discussione la validità in senso relativo delle opinioni espresse, ma di fornire uno spunto di riflessione democratico e pacifico su punti di vista che non ci trovano concordi o sui quali, secondo noi, sarebbe stato necessario un ulteriore approfondimento o specificazione, senza la necessità di reperire questi ultimi in un libro o in altra sede. Invitiamo sempre a prendere il nostro operato NON come esortazione a reagire in modo poco civile contro i soggetti da noi presi in considerazione in questo video, ed evitare "reazioni colleriche" contro questi ultimi nei loro social o nella sezione "recensioni degli utenti" delle loro opere, siano esse libri o altro. Ciò detto, l'esposizione dei nostri pensieri è stata chiara e circostanziata, nonché rispettosa e la nostra responsabilità non si estende al controllo caso per caso di ciò che fa la nostra utenza, che contestualmente ringraziamo calorosamente per il feedback e la presenza dimostrata qui sotto. Grazie. - Raiden e Midna
Veramente l accostamento che videogiocare più ore al giorno è tossico è vero il paragone con la cocaina è azzeccato anche se più per alcuni tipi di giocatori e ci sono molti video che lo provano gli agitati di RUclips che rompono console televisori gamepad certo il problema sono i genitori ma è difficile fare una legge per sterilizzare i futuri genitori irresponsabili PS la sostanza è l adrenalina come negli sport che difatti molto spesso scaturiscono in violenza e non possiamo negare che videogiocare da dipendenza come le sigarette l alcool e le droghe e non prendiamoci per il culo da minorenni non serve lo smartphone si parla anche della violenza in generale è vero è aumentata negli ultimi 20 anni per vari fattori come ho detto già prima da genitori irresponsabili e da leggi che non arrestano i piccoli delinquenti non serve comunque questa legge perché è una presa per il culo da parte di un politico piuttosto che facesse una legge che autorizza i genitori e insegnanti a prendere a ceffoni i figli e alunni qualche calcio nel culo di che cosa stiamo parlando
Il vero problema dei ragazzi a dirla tutta è il confronto costante con la realtà per mezzo dei social. L'ultima cosa che tende ad influenzare negativamente la loro vita sono i videogiochi. Ma purtroppo devono screditare le cose che loro non utilizzano per fare soldi giustamente
Che poi videogiochi, chiamarli videogiochi è riduttivo nel 2022. Meglio chiarimarli con il nome di cultura interattiva perché abbiamo raggiunto una qualità eccezionale !
io non so come descrivere questa notizia , perché mi fa rimanere nel idea che per lavorare in tv ci vorrebbe davvero una patente, in più in questo video mi avete fatto ricordare il motivò per cui io la tv non la guardo.
Io, quattordicenne, ho giocato almeno 2 ore al giorno da luglio fino ad agoato. Quando è riniziata sono stato un grado di non giocare ai video giochi per quasi 3 mesi. Quando ho ricominciato era pechè avevo solo un pò voglio e non stavo morendo di "astinenza" da videogiochi
Io sto attualmente al 2° anno di game design (università inglese). Menomale che questo tizio mi ha ricordato che è una cosa nociva e per bambini. Vado subito a lasciare gli studi e a fare il concorso all'esercito
Il senatore ,prima di scrivere il libro ,ha interpellato 3 luminari del settore: Il professor Grappa Il dottor Gin e l’ingegner Cognac Si è intrattenuto diverse ore con loro e si vede anche dell’espressione della foto che avete mandato….
ahahahahaah la tua risposta mi ha fatto ridere :) purtroppo ci sono dei soggetti al governo, che creano rabbia. creano situazioni davvero insostenibili nella popolazione. perchè poi, come sempre, il popolo non ha diritto di replica. a volte vorrei fare un dibattito in diretta con questa gente. sono ridicoli. come sempre la tv italiana manda segnali in senso unico. "un tizio dice il suo pensiero e addirittura ne fa un libro, porta dei numeri e dati al quanto discutibili, senza che nessuno ha la possibilità di replicare" questa è una generazione politica che dovrebbe essere mandata a casa. nessuno escluso....
Prima di tutto questo però si è intrattenuto con direttrice del programma, la signora Cazzola. Dove ha trovato l'accordo su cosa dire e fare durate la diretta tv
Non c'è controllo di genitori quanti sono coppie separate non esiste più la definizione di famiglia da anni senza contare che anche a scuola gli insegnanti non hanno più potere di educare i giovani oggi giorno sono gli stessi studenti ad aggredire sia verbalmente che con le mani i professori che non possono reagire per non perdere il lavoro al posto che sta presa per il culo devono con una legge autorizzare i genitori e insegnanti a prendere a calci in culo i giovani che non ascoltano
Prima bisognerebbe fare un corso di formazione di almeno 1 anno a tutta la popolazione italiana, poi si può parlare di controllo genitori. Vivo al Sud, accanto a delle famiglie con anche figli piccoli, e nel migliore dei casi i genitori riescono a cliccare 2-3 app sul cellulare senza neanche capire come si aprino. È agghiacciante, ma ti fa capire che questo è un discorso che potrai cominciare a fare solo nel 2060.
Ragazzi, so bene che per “legge” siamo obbligati a dire che non abbiamo intenzione di minare il lavoro altrui… ma a sto giro non c’è bisogno. Fanno già tutto da soli
Un politico vuole adeguarsi al mondo moderno ma non riesce, proprio perchè come è sua natura di un politico di un'età non esattamente giovanissima, si ritrova con una realtà che non si è mai degnato di imparare, e cosi cerca di rimediare allungando le mani su cose di cui fino al giorno prima lo guardava come se lui fosse stato in un altro continente
Prima di tutto voglio farvi i complimenti per il modo in cui, all'interno del video, riuscite a dare voce allo stesso tempo sia alle emozioni e impressioni che sentire le parole del senatore in questo servizio suscita, che alla diplomazia e ragionamento nel non affrettarsi a tirare fuori gli artigli in un generico "stai solo dicendo cavolate", bensì di dare spazio al chiarimento e alla comprensione del messaggio che voleva far passare. Per quanto riguarda la questione, io stesso da molto tempo ragiono sul fatto che molti genitori sono purtroppo inconsapevoli di cosa sia il mondo dei videogiochi. Sono d'accordo sul fatto che ci voglia una corretta educazione sull'utilizzo corretto e sicuro dei citati web e videogiochi. Non sono invece d'accordo con l'attribuire a essi la colpa di situazioni ed episodi spiacevoli nelle vite soprattutto dei giovani, causati magari dall'ambiente in cui vivono (famiglia, scuola, ecc...) È un discorso che va toccato con la giusta delicatezza, perché è vero che tanti ragazzi e ragazze stanno crescendo in un contesto storico abbastanza fragile, nel quale soprattutto negli ultimi due anni siamo stati letteralmente bombardati da un terrorismo psicologico assurdo dai media e dai politici. Poi in tutto questo si deve tenere in considerazione il carattere di una persona, non siamo tutti dei modellini fabbricati con lo stesso stampo, ognuno vive le situazioni in modo diverso e ricorre a diversi strumenti per affrontarle. Quindi sono d'accordo che il discorso sia stato affrontato in maniera troppo generica, e soprattutto puntando il dito contro il bersaglio sbagliato. L'argomento è fin troppo vasto. Voglio inoltre esprimere al rispettabile senatore il mio pensiero, e cioè che l'Italia ha evidentemente bisogno di occuparsi di una marea di problemi dalla priorità più alta, a mio avviso, rispetto allo scagliarsi per vie legali contro i videogiochi.
"ragionamento nel non affrettarsi a tirare fuori gli artigli in un generico "stai solo dicendo cavolate"" esattamente, è proprio questo il punto e la differenza. Gli "indignati" non ci piacciono e non lo siamo sicuramente noi, stavolta era giusto farsi sentire. Perché non è un tizio qualunque che dice stupidaggini sui videogiochi (se fosse così dovremmo fare un video al giorno XD) ma è un senatore che ha fatto una proposta di legge partendo da premesse sbagliatissime. Grazie :)
Il senatore ci ha azzeccato in pieno per quanto riguarda i social perchè è vero che sono la causa di molti problemi nei giovani...sui videogiochi proprio no. I videogiochi causano aggressività e nervosismo, soprattutto nei bambini, quando se ne abusa. Giocare molte ore al giorno è sbagliato e fa male come fa male mangiare molto cioccolato al giorno appunto. La colpa è dei genitori che accontentano i propri figli per toglierseli dai piedi e non sentirli lamentare perchè lasciar giocare un bambino di 6 anni o un ragazzino di 12-13 più di 3 ore al giorno è sinonimo di irresponsabilità.
Carissimi di Playerinside,ho una figlia di 11 anni che gioca da quando ne aveva 6.A scuola va benissimo,la condotta è ottima e i compiti li fa (al contrario di me da ragazzino) tutti i giorni.Fa sport tre volte a settimana e non ho mai notato questa grande dipendenza.A volte giochiamo insieme(io sono una vera sola con i videogiochi) e la guardo giocare con un po’ di invidia.Ha una coordinazione occhi/mani davvero eccezionale.Adora Breath of the wild e si è fatta pure regalare la mega guida ufficiale del gioco.Cosa posso dire?Studia,legge la guida e sperimenta diversi modi di affrontare il gioco.Si sta appassionando pure alla programmazione…magari lo avessi fatto io!!!Vi seguiamo da un paio di anni e continueremo a farlo perchè vi adoriamo.Siete intelligenti(e pure giocate da anni),siete onesti e obiettivi e vi meritate il vostro successo nei vostri innumerevoli canali.Una legge che metta in luce i rischi nel giocare non risolverà nulla.Secondo me è l’approcio al mondo ludico e dei social che deve essere guidato da parte dei genitori e i figli vanno accompagnati e informati su tutti i pregi e difetti di questi servizi.Questi sono i miei due cent sull’argomento
Allora qualche genitore in grado di fare il suo dovere c'è ancora. Se quello che hai detto è tutto vero allora complimenti. Io sono contrario nel far giocare i bambini di 6 anni già alla play, probabilmente perchè cosi sono stato educato e cresciuto io, però se in tua figlia non ha portato nessun problema allora va bene cosi.
@@francocose100 da genitore non ho la bacchetta magica ma secondo me il concetto chiave è la moderazione.Tutte le cose fatte con moderazione non sono nocive.Questo è l’equilibrio che in famiglia cerchiamo di impartire alla bimba.
@@francocose100 tu sei contrario a far giocare i bambini di 6 anni alla play? Io che ho cominciato a 3 cosa dovrei dire?😂😂😂(e per ridere,non offendo nessuno). Ora ho 17 anni e posso definirmi un esperto di molti giochi competitivi,devo ammettere che per giocare come gioco io bisogna un po tralasciare la scuola😂 però non vedo un disastro perché rimango sopra la sufficienza in tutte le materie,faccio attività fisica in palestra 3 volte a settimana,e esco con gli amici quasi ogni giorno dopo scuola per 2/3 ore,detto questo posso garantire che far giocare i figli senza limiti non è una cosa grave anzi è meglio,perché dopo un po ti stanchi di giocare e spegni la ps da solo(perché se mi avessero obbligato i miei genitori da piccolo sono sicuro che non avrei la vita che ho ora,proprio per colpa dei limiti che non mi avrebbero fatto sfogare) scusa per il discorso lungo
@@gokublack5225 figurati, apprezzo i commenti se scritti in maniera intelligente anche se lunghi. Comunque il fatto che tu abbia cominciato a giocare a 3 anni non è una cosa positiva, a quell'età si è davvero troppo piccoli, non so a che giochi tu abbia giocato a quell'età ma non penso fosse roba complicata...avrai iniziato a giocare in maniera competitiva molto dopo penso. Alla fine però il discorso è sempre lo stesso, probabilmente i tuoi genitori ti sono stati dietro un minimo e ti avranno educato a cosa è giusto e sbagliato...non penso che ti lasciavano 6 ore davanti la play e se ne fregavano. Sono i bambini e i ragazzini di oggi il problema, quelli che vanno in giro facendo i mafiosi e che ascoltano robe come 27 zoppi gay su tiktok...i social sono la rovina non i videogiochi
Io adesso ho 16 anni, quand'ero bambino ero parecchio manesco e aggressivo, alzavo le mani per la minima irritazione, quando ho scoperto i videogiochi questi mi hanno aiutato a cambiare, a "calmarmi". Ho imparato moltissimo grazie ai videogiochi, mi sono anche appassionato a materie scolastiche grazie ai videogiochi; grazie ad essi ho conosciuto persone con cui ora sono amico. Come avete ripetuto infinite volte, chi fa questo genere di commenti non ha mai toccato con mano veramente un videogioco, e non si è sforzato neanche di capirlo, sono persone con una mentalità dannatamente chiusa, e che vedono i nuovi hobby come droghe. A me i videogiochi hanno solo dato del bene, sia nel privato che nel sociale e ne andrò sempre fiero.
Mio figlio prende un sacco di spunti dai videogiochi... Esempio stupido... L'anno scorso per una ricerca di Musica ha portato un pezzo dei Guns 'n Roses sentito in un videogioco (Burnout Paradise). Se non avesse giocato, vista l'età è probabile che non avrebbe sentito quel pezzo (e non si sarebbe interessato al genere) chissà per quanto tempo. Questo è solo un piccolo esempio... Quanti anni ha mio figlio? 13...
Non saprei, io a un certo punto arrivo a pensare che non sia una mentalità chiusa. Inizio a chiedermi se il tizio di turno che parla male di questo settore e lo fa in modo così generico, creda a quello che dice. Si va oltre ciò che la norma ritiene ovvio in certe situazioni. Come se si asserisse che chi beve acqua non lo fa per dissetarsi, ma per dipendenza. Ho una madre che oggi ha 60 anni e senza che io le abbia mai parlato nè bene né male di videogiochi, ma semplicemente guardandomi ogni tanto giocare, è arrivata alla conclusione che i videogiochi sono una forma d'arte al pari dei film. Mia madre non è ne una videogiocatrice, ne ha mai ottenuto una laurea (a differenza del giornalista in questione), eppure non arriva a formulare una teoria così contorta secondo cui i videogiochi sarebbero al pari della cocaina. Bho, secondo me lo fanno apposta a dire certe castronerie
@@funnycatvideo8076 il mio ne ha 13 se hai letto bene e gioca da quando ne aveva 5. Fa l'ultimo anno delle medie, quindi direi di si, è ancora un bambino.
Io ho quasi 20 anni e sono stato dipendente dai videogiochi in passato. Ho vissuto una buona decina di anni della mia vita, dagli 8 ai 18 anni, a godermi solo i videogiochi come attività ludica. Tra il bullismo a scuola perché non avevo i vestiti firmati e il mio carattere molto introverso e quindi spesso schivo nel socializzare o fare amicizia, ciò che è prevalso del mio tempo libero sono sempre stati i videogiochi. I miei genitori mi hanno iscritto a tanti sport diversi nel corso degli anni, senza risultati. Ho sempre avuto una pigrizia di fondo, mischiata a una rinuncia sociale, tale da rinchiudermi in casa, più che a giocare ai videogiochi direttamente. Molta della mia infanzia l'ho passata comunque all'aperto, tra la scuola e il doposcuola, ma in qualsiasi momento morto della giornata, accendevo la PlayStation. Anche per giocare tutta la notte ininterrottamente, svegliandomi poi sempre stanco. Da ragazzino già sentivo quasi il bisogno di un riscatto e mi sono totalmente chiuso sullo stesso videogioco con perseveranza per anni, con lo scopo di ottenere dei risultati appaganti, che nella vita nessuno si è mai degnato di riconoscermi oltre agli insegnanti scolastici, siccome sono sempre stato promosso a scuola e oggi ho un diploma, sono sempre stato una persona educata, sincera e brillante, nonostante passassi dalle 6 alle 10 ore al giorno alla PlayStation. Un trend che ho portato avanti per anni, che ha vissuto il suo culmine durante tutto il periodo di scuola superiore. Oggi, che non gioco più ai videogiochi così assiduamente, posso dire che non è cambiato niente. Questo significa che il problema non sono assolutamente i videogiochi. Sono sempre una persona silenziosa, che sta in disparte, che non esce la sera, che non socializza. La verità è che la società è una merda e cresce delle persone instabili. Quando non si trova nessun riscontro positivo con ciò a cui si è sottoposti, si trova un'altra strada.
Di solito non commento, ma alla luce di questo deplorevole servizio televisivo non potevo non dire la mia. Sono una ragazza di quasi 20 anni e gioco dall'età di 10 anni. Sono da sempre stata una ragazza studiosa e con voti eccellenti e parallelamente gioco ai videogiochi. Inoltre sono una ragazza disabile, e i videogiochi mi hanno aiutata nei momenti più bui della mia vita. Nonostante ciò non ne sono mai stata dipendente perché a monte non ho mai avuto alcun problema, ho una bella famiglia alle spalle ed una bella cerchia di amici. Alle medie conobbi una ragazza autolesionista, ma quest'ultima non ha mai toccato un videogioco in tutta la sua vita, e in oltre in un servizio simile un altro "professorone" disse che il continuo utilizzo dei videogiochi può rendere autistici, a mio parere questa affermazione è pesantemente offensiva per chi è veramente autistico (e con l'autismo si nasce, non si diventa). A mio parere questo servizio è molto molto offensivo nei confronti di chi soffre di autolesionismo, di depressione, di ritardo mentale e non ci si focalizza sui reali problemi dei ragazzi (che non sono di certo i videogiochi).
@@toan-5734 Non solo, si finisce per offendere chi i problemi li ha davvero... Immagina un ragazzino autistico che gioca ai videogiochi, se ha un meltdown (una crisi) danno la colpa ai videogiochi e non lo aiutano. Se un ragazzino soffre di depressione, gli tolgono i videogiochi. Se una ragazza ha dei disturbi alimentari, le tolgono il telefono e non la mandano da uno psicologo. Se un ragazzino si su1cid4 e non gioca ai videogiochi, non frega niente a nessuno.
Come tanti della mia età (classe 81) ho iniziato con i videogiochi ai tempi del Commodore 64. Con il tempo mi è venuta la curiosità di sapere cosa potesse fare un computer oltre ai giochi, e da lì ho intrapreso gli studi di informatica che poi mi hanno portato a diventare un programmatore (non di videogiochi ma prima siti web poi gestionali). Ora a 40+ anni gioco ogni tanto la sera con la PS4 per dimenticare lo stress da lavoro, e non mi sento né infantile né cocainomane. I videogames stanno diventando sempre più diffusi e socialmente accettabili anche in età adulta, come lo sono la TV e altri hobbies.
Onestamente i videogames non sono altro che un mezzo di svago , moderno certamente , ma sempre di svago si parla. Tutto come sempre sta nella moderazione e fruizione di tali mezzi. Giocare a carte tutte le sere, a biliardo tutte le sere .... anche a bocce tutto il giorno non va bene , ma cosa si fa? Si crea una legge anche per quei... passatempi? Ci vuole intelligenza, controllo e moderazione solo questo. - videogamer dal 1977 - 😉 Ah per la cronaca sto benissimo a livello intellettivo, non fumo e non bevo e non mi drogo 😄
Davvero bel video regaz, siete davvero molto bravi nella comunicazione. Io mi ricordo che ho comincito a giocare ai videogiochi all'età di circa 6/7 anni con il primo ds, a pokemon, Mario bros ecc. Poi con la nintento wii... mi ricordo che da piccolo, giocare ai videogiochi era un divertimento e un passatempo, anche perché io non praticavo molto sport essendo anche io, ai tempi, molto pavido, quindi mi rifugiavo nei videogiochi per sfogare le mie giornate... Quando, nel natale 2016, i miei genitori mi hanno preso la mia seconda playstation, dopo la play2, ho cominciato a cimentarmi nel competitivo, con i vari cod, fortnite, apex ecc... E devo ammettere che giocando molto, 4/5 ore al giorno circa, un po' sono cambiato in negativo, ero più "violento", arrogante e scontroso, ma non per colpa dei videogiochi, ma per colpa mia perché io sono sempre stato un bambino bullizzato e preso di mira da altri miei coetanei e "grazie" ai videogiochi competitivi, riuscivo a sfogare la mia rabbia interiore, ciò può essere visto come una cosa buona, ma vi giuro che dal mio punto di vista non lo era. Solo dopo che ho ricominciato a fare sport ho ripreso a godermi il gaming, perché sfogavo la mia "rabbia" in campo. Ora ho 16 anni, gioco ai videogiochi e penso che non smetterò mai, perché è una delle cose migliori che mi siano capitate. Ps. Scusare il messaggio lungo e in ritardo.
Amo giocare sempre e solo single player e non frequento social..mai stata su Facebook ,al contrario di mia madre che su Facebook ci vive ma detesta i videogiochi(anzi non li capisce nemmeno). Tanto per dire,eh.. Ma mi piace anche tantissimo leggere..navigo sulla rete per fare ricerche di ogni tipo e conoscere cose che altrimenti rimarrebbero al di fuori della mia portata. Personalmente considero Internet come una delle cose più grandiose che siano mai state inventate. Ho conosciuto un ''prima' di internet ' e un '' dopo internet'' ,che è stato come passare dall'oscurità del Medioevo , all'improvviso e dirompente Rinascimento in cui gli orizzonti intellettuali si espandono all'infinito. I videogiochi..anche questi meravigliosa invenzione che garantisce svago,sfogo dalle frustrazioni, evasione quando necessario, e anche momenti di riflessione profonda su argomenti di inimmaginabile portata. Raga...prima che chiudessero i server, noi fanatici dei Dragon Age e Mass Effect di tutto il mondo eravamo soliti intavolare dibattiti appassionanti su filosofia, religione, scelte morali, integrazione, diversità e politica. Partendo da un semplice personaggio di un semplice videogioco. Questo perchè i videogiochi ci rendono tutti stupidi e mentecatti. Sigh.... Cocaweb. Che dire? Rido per non piangere. Ho un fratello che con la droga si è rovinato la vita. La droga vera però...da quella schifezza di spinelli che il governo(non merita il maiuscolo) vorrebbe tanto legalizzare per guadagnarci sopra come fa con le sigarette che uccidono(mio padre, per esempio), fino ad arrivare alla coca, quella senza il ''web''. E continuo a ridere quando sento dire che servono delle leggi per limitare o disciplinare o forse,(chissà?) vietare l'uso del web, inclusi i videogiochi(allora stiamo per diventare la Cina?) che per qualche oscura ragione farebbero parte di questo ''mappazzone webbistico',' per tutelare e addirittura salvare i giovani. Mentre vogliamo legalizzare l'erba e continuiamo a vendere le sigarette che mandano al camposanto e viviamo in un paese allo sbando ,in cui non c'è lavoro, speranza, futuro.E nemmeno un posto al cimitero. Ora ci vogliono pure togliere la libertà(o quello che ne resta), per proteggerci dalla ''secrezione dell'ormone che dà il piacere''?Quindi togliamo tutto quanto, dalla cocacola al sesso e siamo a posto? Però. E a proposito...chissà se l'egregio senatore e gli illuminati esperti che ha consultato, sono magari giunti alla conclusione che Putin ha bombardato l'Ukraina perchè CoD dipendente.. Scusate lo sfogo. Grande video ragazzi. Vi seguo con piacere.✌
Ah cavolo, ha sicuramente ragione il senatore, infatti io non di tanto in tanto periodi piuttosto lunghi dove non ho la minima voglia di videogiocare a qualsiasi titolo. Non ho nemmeno amici che alle medie e al liceo si spaccavano di videogiochi ma andavano bene a scuola e con un'ottima carriera universitaria. Sempre questi amici universitari fuorisede diversamente falliti, non hanno mica una switch per giocare tutti insieme, magari facendo anche qualche gioco alcolico associato di tanto in tanto. Non ho nemmeno un amico (uno di quelli sopra citati) che da studente di psicologia non ha fatto la tesi sulle proprietà dei videogiochi nell'uso terapeutico. Potrei andare avanti, ma per fortuna non ho amici che sono caduti nel tunnel della droga videoludica, questa grande piaga sociale che ha resto tutti gli utenti dei mostri. E a dirla tutta, non sapevo nemmeno dell'esistenza della video-droga. Meno male che in Forza Italia dovrebbero essere dei liberisti, che pagliacci.
Cosa diavolo ci tocca sentire… come sempre si tende a farne di tutta l’erba un fascio, andando sempre a generalizzare, specialmente quando ci si improvvisa “esperti” in questioni di cui si sa poco o nulla e si parla per sensazionalismo . Vi ringrazio per aver portato questa questione sul canale. Siete sempre sul pezzo 💪🏻
Guarda che chi generalizza sei propio tu , rendere noto che in determinate circostanze si possa passare da un sano passatempo a una meno sana dipendenza si chiama informazione. Puo servire per accendere dei campanelli d'allame che attraverso certi comportamenti normalmente passerebbero inoisservati. Tu e la tua vita non siete il riferimento di ciò che è e che vale per tutti, tu non hai una dipendenza meglio per te non ti augoro di entrarne a fare parte ma non ti permetto nemmeno di dire che se per te è cosi lo deve essere per il resto del mondo!!!!!!!!!
Mi pare giusto che il problema in Italia per i giovani siano i videogiochi e non il fatto che nonostante una formazione scolastica e/o professionale non si riesca a trovare un lavoro stabile o comunque nel quale vieni rispettato e assicurato 😅............
"che cosa studi a fare l'università? Gli sbocchi lavorativi ci sono anche senza: puoi fare il panettiere, il bidello, il commesso..." "Cosa? 600€ per 9 ore al giorno, 6 giorni su 7 ti sembra troppo poco? Vai a fare la gavetta! Alla mia età lavoravo 12 ore al giorno 7 giorni su 7 e nemmeno venivo pagato!" ...che schifo
@@skywolf4626 ai cani che dicono cose del genere ormai ho imparato a rispondere "e sticazzi? Cioè non hai capito che ti stavano fregando? " Il bello è che se giustamente ti lamenti, ti rispondono "eh, cosa pretendi, con la crisi che c'è... " Guardacaso chi parla così sono o pensionati (con almeno 1700€ di pensione) o gente strapagata per lavorare il minimo sindacale.
Le console sono entrate nella mia vita all'età di 9 anni (oggi ne ho 33). Alcune storie videoludiche regalano un'immersività mostruosa, un arricchimento che possiamo utilizzare nella vita quotidiana, senza contare che, ai tempi della prima media, il doppiaggio migliorò tantissimo il mio inglese facendomi appassionare ancora di più alla lingua. Queste affermazioni sarebbero gravissime anche fossero inserite in un dialogo qualsiasi, aggravante da non sottovalutare (come avete già fatto notare) che siano state dette ad un Tg importante e addirittura nel contesto di una proposta di legge. Grazie a voi ho scoperto questa notizia, quindi grazie mille come sempre per il vostro prezioso e IMPECCABILE lavoro.
io non ho parole! Da videogiocatore ci tengo a precisare che i cosiddetti boomer cercano in tutti i modi di addossare le colpe di ciò che accade ai giovani agli effetti dati dalla tecnologia dicendo che noi siamo meno intelligenti delle generazioni passate, anche se il fatto stesso di rifiutare un evoluzione e quindi il passo tecnologico è un rimanere a ciò che c'è senza mai andare avanti quindi il bloccarsi dell' evoluzione, io se posso esprimere la mia opinione più che cercare di addossare la colpa ai videogiochi cercherei di analizzare be altro, come: le canzoni che molto spesso trasmettono messaggi negativi (quali uso di droghe e la violenza) e all' incapacità dei genitori odierni di educare i figli come si deve o se vogliamo anche al sistema che sappiamo tutti essere corrotto e malsano, detto questo spero che il mio commento possa esservi stato utile. (PS: scusate se sono stato un po' troppo esplicito e ho espresso la mia opinione che sottolineo essere una MIA congettura non da intendersi come qualcosa di generale o per forza di cose corretto)
Punto 1. La cocaina blocca la ricaptazione della dopamina legandosi ad enzimi cotrasportatori inducendo cosi un aumento della quantità di degli stessi nel vallo sinaptico; gli effetti di questa cosa sono poi quelli che si conoscono come i sintomi della dipendenza da cocaina. Detto questo il senatore non dovrebbe parlare di cose che non conosce, la cocaina non aumenta la produzione dell’ormone del piacere. Punto 2. Ha ragione a temere videogiochi e social in quanto tutto ciò che si basa sul meccanismo di stimolo-ricompensa (ricompensa intesa come emissione di dopamina) di per sè può causare dipendenza, peccato che al senatore sfugge un dettaglio: viviamo ed agiamo in base a questo meccanismo, sesso, cibo, defecazione, gioco, sport, affetto.. queste e molte altre sono tutte cose che si basano su quello spruzzo di dopamina di cui, evidentemente senza sapere, parla il senatore. Quindi daje cosí, aboliamo tutto ragazzi, da domani non si fa piu nulla, statevi a casa fissate il muro e se vi piace smettete di fare anche quello. Aggiungo una critica dopo il pippone. Se si vuole fare qualcosa per combattere le dipendenze bisognerebbe iniziare ad indagare quali sono i motivi che creano quel vuoto che le persone tramite le dipendenze che sviluppano cercano di colmare invece di eliminare gli oggetti delle dipendenze in sè.
Dal mio piccolo (specializzando in Psichiatria e appassionato storico di videogiochi, tra l'altro) non posso che confermare tutto. Le valutazioni del senatore sono grette, demagogiche ed evidentemente denotano una scarsa nozione sia del mondo videoludico che delle neuroscienze.
@@alexcagnolati245 grazie mille spero tanto di non aver detto stronzate, ad ora sono alla magistrale di psicologia e ho conoscenze basilari e spero giuste 😅
Per carità, mi rendo conto che non sia possibile spiegare all'uomo della strada il ruolo del dopaminergico sul sistema di gratificazione cerebrale e che probabilmente ne sappia di più di quanto possa emergere da un piccolo servizio al telegiornale. Credo tuttavia che esprimere un messaggio del genere così demonizzante rischi solo di fuorviare un sacco di genitori (leggi boomer) spaventati che magari, indotti dalla preoccupazione, si deresponsabilizzino ulteriormente nel loro ruolo educativo.
Ho trascorso due anni della mia vita inviando CV e la miglior risposta che abbia ricevuto è, in pratica, che sono troppo vecchio per lavorare (ho 40 anni, ormai). Sono felicissimo che ci siano ministri stra-pagati per risolvere problemi così gravi, come quello di quanto si stia davanti ad un videgioco e non di creare posti di lavoro o, almeno, diminuire le tasse/imposte.
Perché dovresti abbassare l'IVA, diminuire le tasse, favorire l'occupazione lavorativa giovanile e garantire un futuro ai giovani quando i giovani di oggi passano il tempo a giocare ai videogame senza pensare al loro futuro? È una questione di proritá, suvvia!
@@skywolf4626 sono state le generazioni passate a non pensare al futuro delle nuove, a quale futuro dovrei pensare che: se apro la partita Iva per lo stato posso anche morire, se cerco il posto fisso non ho nessuna garanzia che la mia pensione arriverà e se arriverà se mi basterà per vivere, per non parlare del surriscaldamento, inquinamento e sovrappopolazione globale che porterà a crisi/guerre e pandemie sempre più frequenti...spiegami a quale futuro dovrei pensare, perché io al momento vedo questo. La gente non vuole e non sa prendersi le proprie responsabilità quindi da la colpa a quelli che arrivano dopo...va sempre a finire così
@@skywolf4626 Non è che l'IVA e le tasse sono lì per dispetto eh, hanno una loro utilità. Semplicemente va rifatta una vera riforma del fisco e della pubblica amministrazione. Favorire l'occupazione giovanile è troppo complicato perché dovrebbero toccare il sistema criminale e gerontocratico che hanno creato loro
Da ragazzina ho sofferto di disturbi alimentari. Non giocavo quasi per niente ai videogiochi e all’”epoca” non esistevano social, msn era il massimo che c’era. Mi sento quasi offesa e schifata dalle parole del senatore e ancora di più dall’atteggiamento della tv pubblica. Il mio problema era dato dalla società che non fa che promuove ideali di bellezza irrealistica e dall’ambiente scolastico, pieno di bullismo. Senatore che stiamo facendo per queste problematiche invece?
Io vorrei vedere quante persone sono dagli psicologi a causa dei videogiochi... E quanti invece c'è ne sono per problemi sociali, familiari, scolastici.
Sono 35 anni che gioco ma non sono diventato un serial killer,questi soggetti prima di aprire bocca dovrebbero fare pace con il cervello.quanto a voi ragazzi complimenti per i video e le informazioni che ci date sempre buona Pasqua ❤️
Io, personalmente, ho sofferto di dipendenza da videogiochi, e ne sono uscito. Ne sono entrato esattamente un anno fa a causa del lockdown del 2021, e giocavo molto ai videogiochi perché stavo molto male psicologicamente. A causa di questa dipendenza, ho passato un intera estate chiuso in casa, e quando ho aperto gli occhi, capendo perfettamente cosa mi era successo, ho fatto di tutto per uscirne. Essere in dipendenza da videogiochi è una cosa orribile, perché vedi la tua passione trasformata in un obbligo, e ora sono felice di esserne uscito. Da questa esperienza posso dire una cosa: la dipendenza da videogiochi è una cosa vera, come tutti sappiamo, ma NON sono i videogiochi a causarla, sono le persone che li usano in modo eccessivo, e così dicendo smentisco anche le parole del senatore, esattamente quando dice che "quella roba li" è come la cocaina o l'eroina. I videogiochi non sono ne una droga, ne un veleno per il cervello, bisogna fermare questi decerebrati che vanno al governo e anche in TV nazionale a dire stronzate, che poi magari capita il boomer di turno che non conosce bene i nuovi media e vedendo questi articoli si allarma in maniera esagerata. Sarebbe ridicolo andare al negozio di videogiochi è trovare sulle confezioni dei vari prodotti la scritta " I videogiochi nuocciono gravemente alla salute: smetti subito". In conclusione dico cose che in realtà per molti sono ovvie, ma per altri no. 1. I videogiochi NON sono causa di dipendenza, ma sono oggetto di dipendenza, perché se li usi correttamente ti intrattengono, se li usi per tempo troppi prolungato possono essere oggetto di dipendenza, come tutte le cose. Non si deve assolutamente paragonare un videogioco ad una sigaretta o ad una canna, perché le ultime due sono sostanze che sono create apposta perché creino dipendenza. 2. I videogiochi non causano violenza, perché sinceramente se io vado a vedere IT al cinema non mi viene voglia di vestirmi da pagliaccio e mangiare i bambini, e se arrivo a casa e gioco 2 orette a GTA non mi viene voglia di andare in armeria a comprare una pistola e andare a freddare i passanti.
Che scandalo. Chi glie lo spiega che dietro un videogioco possono esserci più figure artistiche che nel cinema. Ma si mandiamo a casa tutti, chissenefrega se c’è chi c’ha studiato e investito da una vita… Anche nei Film si “fugge dalla realtà” se ci si immerge in un certo modo, che facciamo li vietiamo? Il mercato inoltre è in espansione, nei massimi storici. Per fortuna rimarranno dichiarazioni bigotte senza mai seguito. I videogiochi sono una cura! Altroché
Togliamo pure i film allora dato che la gente emula quello che succede... ma che cazzata.. intanto nei due anni di covid i videogiochi sono stati davvero di grande aiuto contro depressioni e quant altro a causa di chiusure forzate di quarantena
Un film come "Natale a " ha uno spessore culturale superiore ad un banale Elden Ring (per citare un titolo moderno e non scomodare certe pietre miliari) /s
@@riccardovecchi3592 operazioni militari in Alaska, guerre contro i sovietici e distruzione di macchine da guerra nucleare. Che banalità, meglio i film di De Sica, quella sì che è lore
Io quando sento queste fesserie ho come unica reazione amarezza e rassegnazione. Non avrei energie per rispondere punto per punto sulla questione, proprio perché considererei l'interlocutore non meritevole. Fortunatamente ci siete voi che affrontate la questione seriamente al posto mio e della comunità. In particolare bravi a sottolineare che questo "senatore" deve vendere copie del suo libro.
Ragazzi, questo è il metodo di ragionamento dei cosiddetti conservatori: "Si stava meglio quando si stava peggio" Non sono manco da ascoltare questi qua, specie se escono fuori da Forza Italia. La battaglia contro i videogiochi è l'ennesima battaglia politica per guadagnare qualche voto in più, dà ai genitori dei ragazzini quello che vogliono sentire ossia "I giochi fanno male"
Non è vero. Essere conservatore su certe cose non vuol dire essere idiota. Sul fatto che internet sia pericoloso non ha torto, internet è pericoloso e non è consigliabile metterlo in mano a chi è troppo giovane, ma sui videogiochi si è espresso da idiota. Oltremodo, non sono i videogiochi ad essere pericolosi, ma è pericoloso pensate che tutti i videogiochi e tutti i cartoni animati siamo per bambini e lì entrano in gioco i genitori, che devono vigilare sui figli, cosa inverosimile oggi che si impongs ad entrambi i genitori di lavorare per mantenere una famiglia. Invece di rompere sui videogames che si ponga una soluzione a questo è si permetta ai genitori di fare i genitori e quindi di controllare i bambini. Tu non permetti ad un bambino di usare internet, tu non permetti ad un bambino di usare RUclips, tu non permetti ad un bambino di giocare a videogiochi violenti. Non si può penalizzare un mondo creativo, importante come quello videoludico solo perché non si permette ai genitori di esserlo. Sono altre le cose su cui i conservatori devono lavorare, non i videogiochi. Tipo le prostitute con cui vanno, o le ragazzine a cui è stata abbassata l'età del consenso a 14 anni con cui loro sono stati stati sorpresi in certi festini.
Mah, dare un'identita politica a una problematica sociale è quantomeno ridicolo , e comunque considerando la platea di gamer e social utilizzatori di certo un ragionamento di quel tipo non ti porta di certo voti qundi contraddici te stesso e ne dai un'interpretazione puramente ideolocizzata, Non sei credibile nemmeno se dici che spingendo un bottone si accende la luce!!!!!!!
Strano che la maggior parte degli adulti si preoccupino così tanto dei videogiochi/social, ma non di un sistema scolastico fatiscente che lascia nelle nuove generazioni problemi psicologici e sociali davvero complicati…
Ragazzi miei, Midna, Raiden... sono dell'88... ho giocato ore incontabili, ho installato uno schermo per giocare disteso a letto, dove mi facevo 12 ore al giorno di partite... ora sono un manutentore aeronautico, non mi drogo, non sono un alcolizzato, sono in salute e gioco tutt'ora circa 4 ore al giorno. A voi le deduzioni, cari miei. p.s. siete sempre dei grandi professionisti. vi voglio bene!
Parole di chi non "vive" una passione. È parecchio pesante l'affermazione del senatore. Gioco da quando ho 6 anni, e non ho mai avuto problemi, lavoro, ho una ragazza e una buona vita sociale, la mia passione non ha mai influito sulla mia vita in maniera negativa, anzi certe volte è stato anche un "aiuto", ad esempio durante il primo lockdown non potevo vedermi con la mia ragazza ovviamente, e tanto meno con gli amici. Per ovviare, giocavamo tutti assieme online così da tenerci compagnia e passare il tempo assieme. I videogiochi, non sono qualcosa da demonizzare anzi, come avete detto voi posso aiutare.. Peccato che i più adulti, (che non sanno nemmeno di cosa parlano il più delle volte) demonizzano ciò che non conoscono.
Purtroppo questo è ciò che porta il fatto che persone totalmente inesperte riguardo a qualcosa fanno proposte, si "informano" e hanno la posizione per trasmettere idee sbagliate a molte persone. Io mi sono laureato (e anche bene!), faccio il maestro di scuola, ho degli amici con cui visito città, vado a cena, a bere qualcosa, ho insomma una vita sociale discreta. Eppure, incredibilmente, gioco ai videogiochi. Gioco da quando ero piccolo e sicuramente ho avuto periodi in cui ho giocato troppo, trascurando altre parti della vita, ma sono fasi che tutti attraversano: con gli anni si matura, si impara a frazionare il tempo che si ha in impegni e passioni, trovando un equilibrio personale che rende felici e sereni. Giusto oggi sono stato in classe per cinque ore, sono tornato a casa e ho giocato a Dark Souls per due ore e mezza, poi mi sono messo qui su RUclips. E quindi? Domani uscirò e giocherò, tra qualche giorno tornerò a lavoro. Grazie playerinside per aver diffuso questa notizia, non guardo quasi mai la Rai e non ne sarei altrimenti venuto a conoscenza. Mi dispiace solo che tante persone, quello che è il vero target del programma, si faranno un'idea totalmente sbagliata di cosa siano i videogiochi.
Video bellissimo come sempre❤️ Io volevo dire un paio di cose, ne sento il bisogno :) 1- mi sono ammalata cronicamente due anni prima di avere un telefono e quattro anni prima di avere una console, bel colpo senatore, mi aveva nascosto in casa una console senza che io lo sapessi? 🤣 2- spera che la politica prenda in mano questo "fenomeno catastrofico" o come l'ha definito lui, ha fatto delle proposte di legge al riguardo e vuole che se ne parli sempre di più, proprio perché queste leggi vengano accettate. Ora, signor senatore, parliamo a tu per tu, io da amante dei videogiochi già vorrei dirle alcune cose, ma lo faccio come malata. Malata di una malattia cronica che non è riconosciuta qui e in molti altri posti, può cortesemente far passare prima delle cose più importanti di semplici dati sbagliati, nella maggior parte, che lei ha sull'influenza dei social e dei videogiochi? Grazie :) E qui, chiudo, bye P.s. Scusate il piccolo sfogo, ma ne avevo proprio bisogno... Quando sento certe cose in questa mia condizione, mi altero e non poco... Spero di non aver infastidito nessuno ☺️
Da notare che la gente si preoccupa di più del fatto che alcuni ragazzi fanno finta di essere dei malavitosi nei videogiochi, quando poi ci sta gente in politica che ha contatti con la mafia
Innanzitutto complimenti per il video. Io posso dire solo una cosa spesso( quasi sempre) ho imparato più fatti storici da giochi con AC che dalle professoresse che ho avuto negli anni.
Io e mia moglie siamo videogiocatori da lunga data (un po' di più io, ma solo per questioni anagrafiche visto che a fine anno farò 40 anni 😅) e a breve avremo una bambina; spero di riuscire ad insegnare che giocare ai videogiochi è sicuramente divertente, ma che non possono essere un'alternativa alla realtà; alla fine io e sua madre ne siamo e ne saremo l'esempio, si può essere un videogiocatore e avere amici, lavoro e famiglia senza che questi ne siano in qualche modo distrutti, tralasciati, persi
Sono un mensano con un QI cristallino (Logica pura) di 152 (+3 deviazioni standard) sulla scala Wechsler e videogioco da una vita a qualsiasi cosa. I videogiochi insegnano a risolvere problemi in breve tempo e sotto pressione, aiutano a resistere all'ansia dovuta alla pressione stessa e stemperano nervosismo quando si è costretti a cercare soluzioni sotto Stress.
@@jagosss il QI è un dato di fatto comprovato che misura la capacità del nostro encefalo di sviluppare risposte complesse agli stimoli interni ed esterni... se ti riferisci al QI come la forza mistica delle filosofie orientali allora ti do ragione 😂
Dall'alto dei miei trentasei anni (passati a video giocare su cabinati a duecento lire a partita nei bar di paese, ad oggi che continuo beffardamente a sfondarmi senza ritegno alcuno con i videogiochi) quest'uomo non sa nulla. Mi fermo qui, se continuo sono passibile di querela, un abbraccio ❤
Io sono classe 93' ed ho iniziato a videogiocare all'età di 5 anni con il Commodore 64 avendo due fratelli più grandi di me (43 anni e 38 anni), posso dirvi che a me i videogiochi mi hanno aiutato tantissimo nel conoscere gente nuova anche se solo virtuale però con loro ho condiviso momenti di gioco davvero fantastici! Poi mettendo in mezzo i social con i videogiochi e paragonandolo alla Cocaina mi sembra troppo eccessivo! Ci sono tante cose che creano dipendenza come il caffè, il thè le sigarette il cibo la cioccolata quindi questa persona sta andando oltre l'umana concessione!! Poi la cosa che mi ha fatto ridere un pò e che se dovessero mettere sui social la dicitura "il social crea dipendenza" come nelle sigarette oppure "hai 18 anni? clicca qui" cioè non ha davvero senso questa cosa!
La cosa spaventosa(premetto che io ho 40 anni, quindi posso rientrare tranquillamente nella categoria giovani un po' cresciuti) è che dai sondaggi FI ne esce come il partito più votato in questo momento. Questo Senatore non è il solo personaggio squallido di quel partito e la gente li vota pure? Comunque non riesco a trovare parole per commentare questo fatto che ritengo gravissimo. La RAI veicola informazioni alle persone più adulte che non seguono molto i social e invece sono influenzate dai servizi spazzatura di tg1, 2 e 3. Per me è gravissimo che venga veicolato un messaggio del genere, così strumentalizzato, così grossolano e superficiale e senza nessuno che ribatta allo stesso. È una vera vergogna, senza se e senza ma. Inoltre io sono cresciuto a pane e Ken il Guerriero, giocando ai primi videogiochi che hanno assolutamente influenzato la mia formazione, insieme ai miei genitori che comunque erano piuttosto attenti, ma purtroppo alle volte seppure con moderazione e spiegazioni, bisogna anche capire che esiste la violenza non è fantasia, basta saperla veicolare in modo che sia costruttiva, ad esempio facendo attività fisica, imparando ad usarla più per avere una spinta e grinta nel fare ciòche si sta facendo, invece che aggredendo qualcun altro, allora qualsiasi cosa è pericolosa: anime, manga, niente escluso. Guarda caso non ho mai compiuto un singolo atto di violenza su alcuna persona e di certo se lo avessi fatto non sarebbe perché ho giocato ad un videogioco. Il problema va anche ricercato nell'educazione che si impartisce ai figli, perché mia madre che è un'insegnante elementare, ha avuto un paio di leve fa, il caso di un alunno che giocava a 6 anni a Resident Evil tutto il giorno e i genitori erano completamente assenti dalla sua educazione. Questo bambino aveva si comportamenti violenti/turbolenti, ma seguiva l'esempio dei genitori assenti più che la violenza(resident evil effettivamente è un videogioco inadatto ai minori) del videogioco stesso. Pensate che suo padre si presento anche alle udienze, completamente ubriaco, insultando l'allora Preside e chiunque fosse presente. Il problema però è Resident Evil, certo, certo. Forse se i genitori avessero seguito di più il figlio, ciò non sarebbe successo e invece guarda caso erano più violenti del bambino. Scusate mi sono dilungato in modo eccessivo e chiedo scusa se c'è qualche errore nella forma, ma ho scritto abbastanza di getto quello che sentivo di dover comunicarvi. Un saluto e grazie dell'ottimo video offerto. Anche se ho capito che siete della Nintendo. Ghghghgh
Ho 23 anni e gioco con i videogiochi da quando ne avevo 3, ho iniziato con il PC ( con giochi PC e poi anche emulatori lo ammetto) e poi ho avuto la fortuna di poter possedere, da più grande, delle console. Aggiungo anche che mia madre ( per quanto le voglia bene e per quanto sia una donna straordinaria) ha sempre avuto nei confronti di mondi come quello dei videogiochi, dei fumetti, dei Lego ecc ecc (cose alle quali sono appassionato tutt'ora) un atteggiamento del tipo " ma che giochi, ma che leggi, ma che fai, queste sono cose per bambini", quindi per lei i videogiochi erano da bandire totalmente perché il male assoluto, i fumetti dopo una "certa età" basta, i lego, i modellini di auto o moto ecc ecc neanche a parlarne quando "ormai sei grande" ( che poi grande che vuol dire in questi casi?), dunque, fosse stato per lei, non avrei conosciuto mondi meravigliosi ai quali ho potuto avvicinarmi grazie a questi mezzi. Mio padre ( anche lui uomo davvero straordinario) al contrario mi guidava, più vicino al mondo PC e più aperto verso tutte quelle cose che invece lui non aveva potuto avere da giovane, mi faceva appassionare a cose nuove e anche io negli anni ho finito per fare appassionare lui a cose che piacevano a me, nel caso specifico ai videogiochi. Tutto questo per dire che, come in tutte le cose, è necessaria una educazione, al mondo dei videogiochi, a quello social, a quello del fumetto, a quello del cinema e chi più ne ha più ne metta, intendendo con "educazione" la conoscenza, almeno basilare, dei meccanismi, delle possibilità e dei limiti che quel mondo che si va ad approcciare possiede. Faccio un esempio proprio con i videogiochi, che è l'argomento in questa istanza esaminato. Mio padre mi guidava è vero, ma anche io approfittavo della sua leggerezza nell'osservare le cose che facevo approcciandomi a giochi che non erano riferiti al mio target di età, anche se sono stato responsabile nel giocarli (per fare un esempio semplice, sapevo che se mi fossi buttato sotto una macchina o fossi saltato giù da un muro non mi sarei ritrovato fuori da un ospedale con 40$ in meno in tasca, questo già a 7 anni, ovviamente va detto anche che questo si applica al mio caso specifico e capisco che ci possono essere situazioni che non sono ben comprese da tutti i bambini allo stesso modo). Ad oggi abbiamo tutti gli strumenti per poter capire se un videogioco può essere fatto fruire ad un bambino di una certa fascia d'età piuttosto che ad un'altra, tanti enti si occupano proprio di fare questo, è anche vero però che bisogna informare, educare tutti coloro i quali si approcciano ad una cosa nuova, mia madre non era cattiva e mio padre non era uno che se ne fregava solo perché una non voleva che giocassi e l'altro era un po' leggero, non erano semplicemente informati, giustamente educati verso queste cose e questo credo che si possa applicare a tutto quanto. Prendendo l'argomento social, tutti quei genitori che "parcheggiano" i loro figli davanti ad un social senza esercitare alcun controllo su di esso sbagliano sia consciamente che inconsciamente, consciamente poiché leggeri verso qualcosa di potenzialmente pericoloso e da loro in primis sottovalutato (si tende a pensare che ciò che succede oltre lo schermo non abbia potenziali ripercussioni nella vita reale magari), visto che da piccoli non si ha la percezione esatta di cosa sia sicuro e di cosa non lo sia, inconscia poiché nemmeno loro sanno effettivamente come approcciarsi a certe cose perché banalmente non sono stati educati a farlo. Noi, ci siamo auto-educati con l'esperienza sui social, nessuno ci ha sottoposti ad una "educazione digitale". Il senatore in questione ha palesemente fatto l'errore di parlare di qualcosa che non conosce bene buttandoci in mezzo cose come le dipendenze, che sono cose reali e gravi seppur occorra che vengano trattate a parte, in modo da capire cosa le causa e non essere viste come qualcosa che inevitabilmente si sviluppa nei soggetti che si approcciano ad un videogioco, ad un fumetto o ad una qualsiasi cosa. Si fa sempre l'errore di non fare parlare chi è competente in materia, invitando a parlare gente che (lungi da me giudicare il senatore che sicuramente sarà preparato anche se in altro) non comprende a pieno ciò di cui si parla. Badiamo anche bene al fatto che esistono interi sistemi politici che cavalcano l'onda della disinformazione e del terrorismo mediatico (ad esempio quella salviniana) e che, se ci fosse una educazione digitale, se venisse insegnato come informarsi e non ad azzerare un pensiero critico verso qualcosa abbandonandosi ad un insulso ipse dixit, avrebbero davvero poco seguito. Immagino quella madre o quel padre un po' chiusi verso qualcosa che vedendo servizi come questi al Tg1 si fermano a dire "l'ha detto x sul canale y o sulla pagina o rivista Z" quindi deve essere per forza così, chiudendosi ancora di più in pensieri oramai sbagliati e superati.
Se ci fosse il monopolio di stato sui videogiochi come con alcool e sigarette di sicuro non ci sarebbe tutto questo hipe contro 😅 Comunque bravi! Mi ha colpito la vostra maturità ! Continuate così ! 💪💪💪
hanno rotto i cojones con queste discriminazioni contro il mondo dei videogiochi. siamo nel 2022 e in italia siamo dietro anni luce, sembra che si sta parlando di armi da fuoco, che rabbia.
È dagli anni 90 che mi ritrovo con questo problema, dove a ogni notizia sui videogiochi mi sono sempre ritrovato i miei spaventati che mi vietavano di giocare ogni due per tre. Fu dura in effetti, ma era fastidioso sentire notizie che rovinavano il mondo dei videogiochi e quello di noi giovani perché chi seguiva le notizie al Tg andava in panico e bloccava tutto.
E vorrei aggiungere un'altra cosa, ovvero che basta partecipare ad eventi come Etna comics, Lucca comics e similari, per rendersi conto di quanto siano squisite ed educate le persone che sono accomunate da passioni come videogiochi, anime e manga.. Sono luoghi in cui vige una certa educazione, rispetto e sensibilità, quindi prima di associare cose come l'aggressività ai videogiochi, che ci pensassero più che bene..
Il mio nome è Ilaria e sono una mamma di una bimba di quasi 3 anni. Ho sempre giocato con i videogiochi e nel mio modesto parere credo di aver sempre usato il giusto,dividendo il mio tempo tra giochi, studio e amici... da quando sono mamma gioco moltissimo di meno,ma non voglio smettere di giocare sia chiaro questo non fà di me una pessima mamma,dedico tutta la mia giornata a mia figlia. Certo prima se potevo passare una o due ora al giorno per giocare ora ne passo uno o due alla settimana, ma non smetterò di giocare questo mi permette di rilassarmi lo so probabilmente molti pensano che non è difficile quello che faccio sto a casa e devo pensare alla casa ed a una figlia,ma non ho mai amato giudicare e non m'interessa dei giudizi delle persone,nella vita ho imparato che ciò che facciamo vedere è solo una facciata e il resto lo teniamo per noi. Comunque credo che sta a noi decidere come gestirci e lo dico con sincerità quando sarà farò giocare mia figlia certo controllerò che giochi e quando tempo dovrà passare a giocare,ma non le impedirò di fare esperienze sui videogiochi. Ciao
Tecnicamente è vero che da 40 anni le patologie e altri disturbi mentali sono cresciute molto in numero, ma solamente perché sono stati ufficialmente inseriti nel DMS e sono migliorati i metodi per diagnosticarli, questo Cangini ha omesso di dirlo.
Le dipendenze sono “sempre” generate da un problema di base e (sostanza o comportamento assuefacente) ci sono molte più dipendenze di quello che indicativamente immaginiamo…. Ma non tutti quelli che bevono vino diventano alcolizzati … ecc ecc ovvio … la verità è che viviamo in un contesto sociale “malato” che ci rende molto più vulnerabili alle “dipendenze” in generale …. Bisognerebbe pensare di più a questo
Comunque a livello medico c'è una bella differenza tra un qualcosa che dà una dipendenza fisica (come alcol o droga) o ciò che dà una dipendenza psicologica (può essere qualsiasi cosa)
@@toffonardi7037 a dire il vero no sono la stessa cosa la dipendenza è data proprio dal fatto che ci fanno secernere dopamina "l'ormone della felicità" cambia il grado di assuefazione ma sotto quell'aspetto sono uguali, il punto sono i fanno che queste sostanze fanno ai neuroni, al contrario dei videogiochi, che usati responsabilmente, aumentano le capacità psicomotorie, la coordinazione, i riflessi, la capacità decisionale e se vogliamo a volte anche la cultura e di QUESTO ci sono le prove scientifiche
Le azioni di violenza, autolesionismo, disturbi alimentari, bullismo, bodyshaming, ecc. sono aumentate in maniera esponenziale da quando esiste Forza Italia. Come fa l' "onorevole" a spiegare questa cosa?
@@edoardozampetti4601 penso sia proprio questo il punto suona stupido perché lo è esattamente come l' "onorevole" sostiene che i fenomeni di autolesionismo ecc.. Sono aumentate da quando le console sono entrate in casa
sono aumentate da quando esistono i social, è u dato di fatto. I videogiochi non centrano niente se non per il fatto che abusarne fa male e causano aggressività e nervosismo soprattutto nei bambini
Che bello ogni volta vedere che a governarci e a rappresentarci ci siano persone che hanno ben presente i problemi del paese, persone di un certo spessore culturale, in grado di sostenere fondati e profondi discorsi solo su argomenti che gli competono, su cui hanno studiato anni e su cui sono profondamente informati, senza mai sparare a zero su qualsiasi cosa non gli vada a genio, senza seguire infimi fini personali, senza preoccuparsi di poter apparire ignoranti, superficiali o semplicemente limitati.
La verità è che si può solo imparare a convivere con questa nuova socialità guardando a quel poco di buono che ci rimane. Il problema non sono i videogame oppure i social, il problema è l’essere umano fatto forse più di vizi che virtù. I videogame sono una grande forma d’arte che siamo fortunati di poter godere, e cmq tra giocare con una console o drogarsi sarà sempre meglio un videogame, senza esagerare. Ragazzi come sempre date un bellissimo esempio come coppia e come professionisti!siete grandi!
Grande video, bisogna combattere durante questo tipo dì “informazione” perché altamente fuorviante. Questa famoso ormone a cui fa riferimento si chiama seratonina e, come giustamente sottolineato, viene prodotto dal nostro cervello in reazione ad una moltitudine dì stimoli oltre ad essere positivo per il nostro benessere in generale. Ottima la considerazione sulla correlazione dei numeri perché, in statistica, due fattori non correlati che si muovono nella stessa direzione, vengono chiamate variabili spurie, cioè non legate tra loro. La storia delle sigarette è il top della disinformazione. Da quando in regolamento europeo ha imposto le frasi ad effetto sui pacchetti dì sigarette anche in Italia (quasi 15 anni fa), il tasso dì penetrazione del fumo non si è mosso dì una virgola e restando intorno al 22-23%. In Inghilterra, dove hanno seguito una politica antifumo dì lungo periodo che ha portato ad aumentare i prezzi dì 3 volte, ridurre il numero dei punti vendita dì tabacco, istituire programmi di sostegno a chi non riesce a smettere ed aprire reparti ospedalieri con all’interno negozi dì sigarette elettroniche, il tasso di penetrazione è sceso al minimo storico del 8% con gli adolescenti che sono sostanzialmente disinteressati alle sigarette. Qui commentiamo veramente parole a vanvera dì una politica fuori da ogni logica e competenza
Senza più parole, veramente. Credevo che dopo tutti sti anni avessero smesso di scassare coi videogiochi ma ancora nulla. Tra l'altro studiando psicologia ho letto in un libro (vi posso dire qual'è) l'esatto OPPOSTO, cioè che il QI in MEDIA STA AUMENTANDO in questa generazione, grazie appunto a un miglioramento generale delle scuole e dell'ambiente sociale!
Il bello è che poi queste sono le stesse persone che vengono a scartavetrare le palle lamentandosi degli influencer. Nel 2022 non esistono più problemi veri o malattie serie. Videogiochi e Social, secondo loro è questo che sta rovinando la nostra generazione, non una politica fatta con il deretano
Aggiungo: Dicono inoltre che i videogiochi e i social isolano le persone. No guarda, sto solo comunicando con quasi tutto il fottuto pianeta con solo un telefono. E poi mi sono fatto più amici grazie ai social e ai videogiochi che alla scuola e altre cose che loro ritengono “opportune”
@@yukiflytias7894 proprio la settimana appena passata su sea of thievs ho fatto amicizia con dei norvegesi e un cecoslovacco che si sono gentilmente offerti di fare alleanza e aiutarmi ad imparare meglio il gioco giocando insieme, e si le mie ghiandole hanno iniziato a secernere ormoni della felicità ma guarda un po' non sono diventato dipendente da sea of thievs
mi dispiace controbattere e fare il saccente ma purtroppo pare sia l'opposto . Anche facendo una rapidissima ricerca su Google si trovano solo fonti che dicono l'opposto. è tutto basato su uno studio norvegese , in 40 anni di visite di leva militare hanno notato che i ragazzi ottenevano punteggi via via sempre più bassi con il passare degli anni . Leggendo quegli articoli pare che abbiano trovato analogie anche in altri paesi occidentali .C'è da dire che è un lento peggioramento ,non riguarda solo "questa" generazione , anzi a onor di cronaca secondo questo studio gli "ultimi " a essere esaminati come campione sono coloro che hanno fatto la visita di leva nel 2009 ,ergo chi è nato nel 1991. Non si conoscono ancora le cause , forse un eccessivo miglioramento delle condizioni di vita , troppi comfort hanno fatto si che ci si impigrisse di più ,ma sono solo supposizioni ,nessuno ha ancora potuto dimostrare quale sia la causa . Per assurdo Per quel che ne sappiamo non avendo materiale potrebbe darsi anche che il q.i abbia ricominciato a salire dal 91 in poi , certo la vedo molto dura visto che nei 40 anni di studio si è assistito a un lento e continuo peggioramento . Tutta sta pappardella che ho scritto non vuole assolutamente" giustificare " il discorso generalista e inutile fatto dal senatore ovviamente ....
ciao player inside!!! io sono del 1987 e mi permetto di dire che i videogiochi ai tempi che furono erano un LUSSO ed una GODURIA giocarli dopo una giornata scolastica o lavorativa (negli anni futuri) e assolutamente non mi hanno creato dei problemi,ANZI e conosciuto e stretto rapporti con persone di TUTTA ITALIA!!! Aggiungo che lavorativamente faccio il BARISTA in un BAR 24 ore e vedo molti più GIOVANI DI ME(🙂🤣🙂🤣🙂 )massacrati e divorati dalla COCAINA che dai videogiochi!!!
Ciao a tutti, ho visto e consultato al riguardo. In effetti ci sono videogiocatori che non sanno regolarsi psicologicamente, ma ci sono anche i videogiocatori moderati come noi che non usano i social. Il mondo dei videogiochi puó ispirare ed anche realizzare grafiche magnifiche, anche meglio del mondo reale; il nostro motto dev'essere difendere i nostri giochi preferiti, speciali ed importanti per noi. Quello che mi fa arrabbiare è che alcuni non sanno come rovinarsi la vita e sprecarla con la droga. Vittorio Brumotti ha detto:" La droga è una m***a"; infatti io sono d'accordo ad odiare quelle cose e sono disgustato dagli spacciatori che girano nelle strade d'Italia; ció che dice Cangini dei videogiochi è una causa persa, non può assolutamente paragonare i videogiochi alla droga, male assoluto. Non solo questa, ma anche criminalità, infamia, dittatura, di tutto. Ci vorrebbe una "Indipendenza Moderata" ed una "Giustizia Accelerata contro il male" e, affrontando i problemi, fare una rivoluzione tattica per farla pagare a chi ha creato tutto ciò. Purtroppo abbiamo anche questa schifosa epidemia di Covid, altrimenti avremmo potuto provare a dare una "lezione" alle dittature estreme di questi tempi e poter essere ciò che vogliamo, cioè persone che vogliono il bene di tutti.
Porto la mia testimonianza. Per anni, durante la prima adolescenza, sono stato dipendente dai videogiochi. Solo ora mi viene in mente che forse la situazione era un tentativo di sfuggire ai problemi di salute che avevo, e che si riflettevano in ogni altro ambito. D'improvviso, anche grazie alla scoperta di una serie tv, che è stata forse il vero trigger della mia "guarigione" psicofisica, ho smesso di giocare così tanto. Ho continuato ad approfondire il mondo dei videogiochi e tutt'oggi mi piace giocare, quando riesco, anche se vado a periodi, anche a seconda degli impegni. Ma ho continuato la mia vita come un qualsiasi ragazzo: tra università, palestra e quant'altro.
Moltissimi neurologi e scienziati, ritengono che l'impatto della televisione, sui giovani è "devastante" Comunque; dovete imparare a capire e seguire i soldi e gli "interessi"; semplicemente i ricconi in italia non hanno interesse nei videogiochi e tutto quello che è "computer o internet" minaccia il main stream; dove c'è l'interesse delle elite italiote e il loro controllo. Se ci fossero società videoludiche in questo paese, con le mani in pasta nella politica e negli affari vari di questa gente al comando dell'italia; parlerebbero, invece bene, dei videogiochi Inoltre la stupidità dei giovani è da attribuirsi alla distruzione del sistema scolastico, che è infinitamente peggiore rispetto a 20 anni fa. Per non parlare della fuga di persone dall'italia, paese che socialmente ed economicamente fa schifo. In sostanza; come spesso accade, quello che a loro non piace viene denigrato senza poter dibattere. Per tutto il resto, basta non votare quel partito lì, se votate, se ci faranno votare
Consiglio molto il libro della psicologa americana Jean Twenge "Iperconnessi" (Einaudi), in cui si dedica ad una analisi della gen Z. Per quanto il libro si concentri sul rapporto tra i giovani e la tecnologia, la dottoressa esprime più volte il concetto che a formare una generazione non esistono singolo fattori, ma tanti elementi che si incontrano e si scontrano. Semplificando molto, come esempio: non è il solo uso dei social o della tecnologia che a definire una certa caratteristica nella gen Z, ma esistono altri fattori, come l'educazione scolastica, i genitori (spesso esponenti della Gen X o baby-boomer), la crisi economica, ecc.
io sarò sempre grato ai videogiochi perché mi hanno cambiato la vita sociale. prima venivo sempre bullizzato e mi rifugiavo nei videogiochi ma da quando ho iniziato a giocare spesso, parlare con tanta gente diversa ho capito come funzionava e ho imparato a fregarmene completamente di qualsiasi offesa. il me di un paio d'anni fa è completamente diverso dal me di oggi.
E' proprio vero quello che dice Shy, più si ha un'opinione estrema e controversa, più si ha la possiblità d'apparire in TV. Poi ovvio la tv generalista ce l'ha a morte con i videogiochi e questo è un dato di fatto, però fare "approfondimenti" del genere, senza portare dati e senza neanche il contraddittorio, tanto invocato in altri ambiti, è alquanto ridicolo, è praticamente la marchetta di un libro mascherata da intervista. Generalmente le situazioni estreme descritte dal senatore nascono all'interno di situazioni abbastanza complesse, non sono il problema, ma un modo per scappare da quel problema, lo stesso vale per la dipendenza da alcool, da droghe e la ludopatia. Visto i passi in avanti che NON si sono fatti in questi tre ambiti, deduco che siamo ben lungi dal cominciare a prendere sul serio certi problemi.
Se non sapete come passare una serata vi propongo un drink game: seguite un qualsiasi talk show di attualità e ogni volta che un ospite fa uso di fallacie logiche bevete uno shottino. Probabilmente non arriverete al primo stacco pubblicitario. In questo caso una sempreverde fallacia della brutta china, salute!
Da genitore dico che è vero che a volte è difficile staccare i figli dai videogiochi...ma è più semplice educarli alla fruizione, e si può fare tranquillamente.
I miei da piccolo mi avevano imposto dei limiti di tempo di attività videoludica, e da ragazzo ho iniziato a regolarmi da solo. Ormai non gioco per tantissimo tempo al giorno, ma lo faccio senza problemi. Il punto è che un bambino non ha gli stessi freni inibitori di un adulto, indipendentemente dai videogiochi: finché si diverte, non vorrebbe mai smettere
E infatti ho detto che è più difficile staccarli (quindi imporsi imperiosi) che non educarli (quindi con calma spiegare di fare turni, orari, ed usare i videogiochi come un piccolo passatempo)
Vi seguo da anni e non penso di aver mai visto Midna così infastidita! Comunque da questo intervento si evincono due cose: 1) la "pochezza" dei politici italiani medi che non capiscono i medium moderni e cercano in ogni modo di osteggiarli convinti che siano "il male assoluto" paragonandoli a cose che non c'entrano un bel niente, questo tipo di atteggiamento viene posto in essere non solo (purtroppo) con i videogiochi/internet/mondo tech in generale ma con aspetti che spaziano anche in tematiche sociali ed economiche. Come faceva notare Raiden infatti se ci ritroviamo in un "mondo di merda" non è colpa nostra che cerchiamo di sopravvivergli, ma è colpa di chi, come la generazione del Senatore, ce lo sta consegnando dopo aver passato la vita a devastarlo. 2) come al solito i giornalisti "mainstream" italiani si dimostrano poveri, non in grado di affrontare un dibattito serio su qualunque tematica. Quello che ha detto Midna, ossia dove sono le "prove", i dati, anche solo un "grafico a torta" [Cit. Raiden] lo avrebbe dovuto dire la giornalista, trattandosi di un servizio informativo sul canale ammiraglio della TV nazionale, nel quale, da contribuente, io non solo mi aspetto ma pretendo un dibattito supportato da dati analizzabili. Speriamo che come tante iniziative strampalate dei politici italiani cada nel dimenticatoio anche questa e speriamo altresì che gli italiani, chiamati al voto, si ricordino di quanto sconclusionato sia stato questo signore optando per esprimere il proprio voto in favore di persone più meritevoli!
È stato mio zio ad immettermi nel mondo dei videogiochi, responsabilmente. Col tempo mi sono appassionato e ho continuato. Adesso uso i videogiochi in maniera professionale e competitiva. Grazie ai videogiochi e social media ho conosciuto tante persone e sto cercando di costruirmi un futuro in ambito lavorativo. Ammetto di esagerare a volte perché potrei vivere una vita più sana mentalmente, ma è innegabile che la società odierna è costruita su questa base, ed è quindi oggettivamente inevitabile escluderne l'uso.
Il senatore, laureato alla triennale di scienze politiche, è intervenuto unicamente per sponsorizzare il proprio libro ( poichè evidentemente non ha ciucciato abbastanza soldi dalla carica guadagnata nel 2018 ). L'esimio dottore va, oltretutto, a contraddirsi nell'arco di pochi minuti dicendo prima: " quella roba li porta necessariamente a degenerazione " per poi rispondere " si io utilizzo i social per stare vicino agli elettori, ma una volta chiusa la campagna elettorale chiuderò con quella roba li ". Il vetusto figuro parla poi di cocaina ( ovviamente per sentito dire ) ignorando che la produzione di dopamina, serotonina e noradrenalena possono essere aumentate anche naturalmente tramite alimentazione, attività fisica, sonno, attività sessuale etc. Volendo riassumere tramite similitudine è un pò come se 70 anni fa Mario Rossi ( terza elementare, attualmente macellaio ) scrivesse un articolo in gazzetta ufficiale: " le pugnette renderanno ciechi i vostri figli, è necessario eliminare ogni riferimento sessuale da tutta la carta stampata ". Braccia strappate all'agricoltura come l'80% della classe politica italiana.
Mi piace vedere come i politici cercano di trovare responsabilità alla tecnologia, social e videogiochi meno che l unico grande problema di questa società e che la società di oggi in Italia specialmente non garantisce un futuro stabile e per delle mancanze oggettive e palesi ma tentando di mascherare il tutto con queste stronzate.
Non ho parole. Io per questo è altri motivi ( fake news) che non guardo più la televisione. Dovrebbero lasciare spazio alla nuova generazione in diversi ambiti. Non dovrebbero parlare di cose che non sanno e non capiscono. Mi dissocio
@@greenviper2991 ma devo dire che questo tipo di intrattenimento c'è in tanti paesi, perché piace, ma dovrebbero mostrare più contenuti reali, da cui trarne un insegnamento, non stupidaggini per riempire il palinsesto. Stare davanti alla televisione quello è un problema
La mia testimonianza è che: continuo a videogiocare con cognizione di causa, sapendo i periodi nei quali ne faccio un abuso (esempio Elden Ring nella mia prima run riconosco che mi ha tenuto attaccato al televisore, ma finito il gioco la console l'accendo un paio di volte a settimana) ma nonostante ciò ho una carriera universitaria buona (tra alti e bassi) e una bella vita sociale. Guarda caso l'unico periodo di "dipendenza" è stata quando cercavo conforto dal bullismo ricevuto durante i primi anni del liceo e un periodo in cui gli unici amici che avevo mi scaricarono, quindi un male esterno ai videogiochi, i quali erano l'unica valvola di conforto.
C'è anche da dire che spesso, soprattutto negli ultimi anni, abbiamo anche giochi che possono aiutare le persone, ad esempio personalmente a me ha aiutato seguire la storia di Sea of Solitude, che per quanto "giochino" tratta di temi come problemi in famiglia, bullismo, sensi di colpa e altri. Così come altri sensibilizzano su temi, ad esempio lo stesso Hellblade che per quanto sia una storia come ambientazione mitologica cerca di far capire al giocatore come una persona affetta da disturbi ossessivo compulsivi possa sentirsi
Il 2020 è stato un anno tremendo per me, probabilmente ho avuto anche abbastanza ripercussioni e problemi mentali. I videogiochi durante quel periodo mi hanno solamente aiutato ad uscirne, sono stati fondamentali e non so come sarebbe finita senza videogiochi, probabilmente dallo psicologo. Bisogna sapere davvero com'è un mondo come quello del gaming prima di sparare stronzate su di esso
Tempo fa su un treno ascoltai per caso la conversazione di un tizio al telefono, un professore universitario da quanto capii, che parlava appunto dei suoi studi sull'influenza negativa dei videogiochi sulle persone. Io ero seduto davanti a lui con la PSvita, e riuscii solo a guardarlo con profondo biasimo. Sono solo un camionista, ma sono sicuro di riuscire a dare a questo mondo un contributo maggiore di quello che darà lui con i suoi "studi"
Ciò che dice il senatore è del tutto discutibile: gli esempi che porta mi sembrano allarmismo puro. Quello che mi domando è, perché questo accanimento? Pensano davvero che il problema siano "quelle robe lì"? No l'assenza di lavoro? No la zero prospettiva per la maggior parte dei giovani? No la mancanza di rispetto per qualsiasi essere umano, la dignità e diritti che dovrebbero essere uguali per tutti? Come dite voi, magari nel suo libro spiega tutto e tutto ha più senso e ci sono dati che noi non conosciamo...ma anche no! D'accordo sul fatto che come con tutto, dalle sigarette al cioccolato, dallo shopping alla birra si debbano consapevolizzare le persone; di chiaramente se iniziamo dai giovani, meglio.
Io gioco ai videogiochi dal giorno di natale del 1990, quando mia madre regalò a me e a mio fratello il NES, da allora ho giocato ai videogames tutti i giorni della mia vita, eppure (stranamente) sono una persona normale, ho 38 anni, ho finito gli studi, lavoro nella ristorazione da 20 anni, sono sposato da 15 con l'amore della mia vita e ho 2 bambine splendide e sane. Secondo questo signore dovrei essere, e tanti come me nati a inizio anni 80', essere seriamente disturbato. P.s. e ho giocato a tutti i videogiochi più violenti da Doom a Gta passando per mortal Kombat.
Ho 43 anni e mezzo,gioco da quando ne ho 8 (prima console Atari 2600) ..ovviamente dedico molto meno tempo a questa mia passione per il tempo a disposizione..ma aldilà di questo non mi sento né malato né dipendente..ho una famiglia come tutti e sono una persona normale come tante e stimata per quello che faccio in generale ..quindi per me videogiocare è semplicemente una passione per distrarsi dalle zozzerie di questo mondo..e finché ne avrò voglia coltiverò questa mia passione ,aldilà dei deliri che questo servizio ha proposto
È bello vedere che oltre alla marchetta al suo libro (della quale già immagino l'attendibilità e profondità viste le premesse), questo senatore non abbia la più pallida idea di cosa sta parlando, social, videogiochi non credo sappia neanche minimamente come funzionino e le opportunità che hanno offerto ad una generazione flagellata dalla crisi economica con la più bassa percentuale di occupazione di sempre. Con tanti scrittori emergenti che meriterebbero danno sempre più spazio alle boiate. Complimenti cmq al senatore per la voglia di arrotondare i 30k al mese che prende di stipendio vendendo fuffa fritta.
Io ho 28 anni e gioco ancora, per sfogarmi la verità per divagare un po’ lo stress giornaliero, e mi aiuta tanto posso assicurare incredibile come possa essere frainteso tutto ! Bravi ragazzi
Il fatto che un argomento così complesso venga banalizzato in affermazioni sensazionalistiche fatte durante un servizio breve (non penso che l'intervento del senatore sia durato più di 5 minuti) fa già capire l'intenzione dietro a questa ricerca. Il senatore rappresenta il pensiero più o meno comune del 50enne medio italiano, ovvero quello di attribuire "all'internet" ogni male esistente, e poco cambia se la colpa sia dei videogiochi/social o delle capacità educative dei genitori, l'importante è che si tenti di screditare in ogni modo ciò che non si comprende. Diventa quindi ovvio lo scopo del senatore, creare una ricerca per impacchettare un libro che correla campi diametralmente opposti (cocaina=videogiochi) in modo da creare sensazionalismo intorno alla vicenda. Diffido molto delle buone intenzioni del disegno di legge proposto dall'onorevole, anche solo per il modo in cui ha espresso il suo punto di vista (più o meno supportato dai fatti), spero solo che tra 10 anni in parlamento comincino ad entrare persone simili a voi nel modo di pensare e che comprendano, senza pregiudizio o sufficienza, il web i social e i videogiochi nel loro insieme
Questa cosa l'ho vissuta anche negli anni 90 e ora si ripete uguale ed è successa pure con i fumetti horror dove si era discusso in parlamento perché "causava nei giovani dei disturbi psichici" o una cosa del genere. Semplicemente quando si parla di certe cose bisognerebbe prima comprenderle, magari chiedere ai diretti interessati come funziona e perché si fanno certe cose. Invece no, tizio vede una cosa e non la capisce, magari la prova e perde al gioco che non capisce e per frustrazione lo denigra pure. Tutto questo l'ho sempre visto ripetersi ciclicamente per anni perché tanto chi non ha vissuto il periodo di chi è nato nella tecnologia o durante il suo sviluppo (presente 🖐) difficilmente capirà cosa sia giocare con i videogiochi o utilizzare i social perché semplicemente la loro adolescenza è stata diversa, ma non hanno in alcun modo la voglia di mettersi nei panni di chi la sta vivendo come una cosa comune per tutti ma soprattutto delle nuove generazioni.
Ragazzi, vi seguo da tanto e siete meravigliosi. Siete equilibrati ed educati (oltre che miei conterranei). Beh, io stavolta non riesco a essere equilibrato, purtroppo questo signore, per me, è uno che parla a vanvera di argomenti che ignora. Ed è pure un collega...
Ho iniziato a giocare col nintendo ai tempi che furono, ed adesso ho 30 anni, ho una famiglia, lavoro, e nel tempo libero gioco. Ringrazio i videogiochi, che mi hanno fatto conoscere persone da ogni parte d'Italia, che molti di loro, tutt'ora sento. Giuro che più sentivo il "senatore" parlare, più mi veniva voglia di strapparmi le orecchie....
Non siamo diventati meno intelligenti, ci siamo, in un certo senso, abituati ad avere per ogni problema una soluzione a portata di mano. Di certo grava sul ragionamento e la capacità di comprendere senza un aiutino, ma questo ha colpito anche il nostro caro senatore
Infatti questa correlazione tra crescita di malattie mentali e suicidi con la diffusione dei media digitali non sussiste proprio, sono cambiate le competenze e le circostanze rispetto a 30 anni fa
"per un genitore è difficile staccare il figlio dallo smartphone" perchè a quanto pare "gente che non vuole prendersi le proprie responsabilità e parcheggia i propri figli davanti ad uno schermo" non era una frase così d'effetto
Comunque ottima argomentazione, il problema non sono i videogiochi o il web ma la società di oggi e come in tutte le cose serve equilibrio, giocare nei videogiochi serve equilibrio, social serve equilibrio, ogni persona è a sé es io in questa realtà non mi piace e purtroppo devo ammetterlo i videogiochi per me sono un rifugio
Io la butto lì ,potrebbe sembrare un commento non in linea con la tematica del video..ma alla fin fine dopo tutte le stronzate che i senatori dicono ,che sarà mai il commento di uno stupido come me.Il Senatore presenta un disegno di legge contro i social e i videogiochi ma quand'è che si fa un disegno di legge per il L-A-V-O-R-O e l' I-S-T-R-U-Z-I-O-N-E?Mai possibile che nel 2022 in Italia l'istruzione non è GRATIS?La possibilità di studiare dovrebbe essere un DIRITTO e non un PRIVILEGIO. Personalmente,grazie a Dio che esistono i social che mi danno la possibilità di essere in contatto con i miei familiari e amici perchè io come tanti migliaia di ragazzi italiani sono stato COSTRETTO a lasciare i miei affetti e la mia famiglia .Grazie a Dio che esistono i social perchè è grazie ad essi e al web che sono riuscito ad avere informazioni per andare in un cazzo di paese e trovare un cazzo di lavoro che mi permette di vivere una cazzo di vita DIGNITOSA. Il Senatore non ha un cazzo da fare e allora ha pensato di scrivere qualche minchiata per vendere qualche copia su Amazon e farsi pubblicità gratuita sul TG1 tanto mica lo paga lui il canone!
Differentemente dal solito, sarò breve: "sono affetto dalla sindrome di Asperger e se devo valutare la mia vita a posteriori, posso dire che i videogiochi mi abbiano fatto solo bene"
Sinceramente il fatto di stare svegli la sera non è cosa solo da videogiochi, c'è a chi proprio piace la vita notturna, come quelli che escono tutte le sere per birre o discoteca ( che, sinceramente, considero più pericolose perché puoi trovare la qualunque). Inoltre, secondo questi ragionamenti, noi dovremmo essere, oltre che drogati, degli stupidi pure. Bene, posso affermare di avere la media del 28 all'università e di amare molto la letteratura (faccio l'università di lingue) e posso confermare che non trovo a nessuno che piaccia parlare di cose più "sofisticate", neanche se glie la poni come qualcosa di interessante, che siano adulti o ragazzi che non giocano ai videogiochi. Conosco certi ragazzi delle superiori che non sanno nemmeno cosa significhi "commestibile", e non giocano ai videogiochi. Secondo me il signore qui ha scordato che, come sono quasi certo, dato che mi sembra che voi abbiate fatto dei percorsi umanistici come il mio, la mente umana non è un computer, che si programma e funziona ugualmente per tutti. L'essere umano è fatto di esperienze che lo formano come persona, e in base a come esso le vive suddette esperienze, può svilupparsi in un determinato modo. Io ho iniziato ad appassionarmi al mondo del gaming dalla terza media (sono del '97), e, fino ad ora, posso affermare di uscire tranquillamente e di scherzare un sacco con le persone. Io, semmai, ho avuto problemi nella realtà con i compagni di classe, ma quello è perché ho sempre avuto un carattere sensibile, non perché i videogiochi mi hanno reso meno recettivo. Scusate il malloppone di messaggio, ma credo che, come si è voluto far intendere dal vivo, la chiarezza è il punto chiave. P.S: Io compro anche un sacco di libri ambientati nei videogiochi che gioco ( credo che si possano sempre definire letteratura gaming), come le Folks and fairytales di World of Warcraft, o anche le sue cronache. Sono scritte veramente bene, e credo che siano un ottimo mezzo per avvicinare dei gamers ai libri. Mi piace considerare i videogiochi un vero esempio di letteratura, perché che cos'è essa se non il desiderio di raccontare una storia ed il suo mondo, creare un universo e renderlo vivo così da poter spaziare con gli orizzonti. Senza contare che molti videogiochi insegnano ad avere pazienza e sviluppare strategie, ad essere attenti: prediamo giochi come Dark souls ed i suoi simili, come Elden ring.
Mah io da quando ho iniziato a giocare ai videogiochi ho sviluppato molte cose che mi sono servite in vita reale, come un esempio all'epoca dei miei 8 anni sono diventato campione italiano di karate nella categoria combattimento nella categoria pulcini. Tutti i riflessi sviluppati si grazie anche agli insegnanti ma anche ai videogiochi dato che sviluppano anche la coordinazione occhio-mano. Esperienza personale eh, ovviamente io mi riuscivo a contenere senza sgarrare nel giocare troppo ecco
Buongiorno e buona Pasqua. Io non gioco molto ai videogiochi, ma avendo ascoltato le vostre parole e quelle del senatore, le uniche informazioni utili e sensate, le avete date voi. Complimenti per il vostro splendido, divertente ed utile lavoro. 🙂
Grazie per aver commentato tempestivamente, speriamo in una correzione il più veloce possibile dell'informazione rai sull'argomento. E soprattutto non è possibile che un senatore promuova una certa narrazione così distorta e non basata su dati scientifici se non piegati a un messaggio commerciale e politico triste e stantio. Salviamo l'educazione e integriamo il digitale se vogliamo salvare davvero questa e le future generazioni. Uno schifo.
Ho concluso una tesi sui social media e sul valore quotidiano che possiamo dare dei mezzi in quanto parte integrante della nostra realtà. Tenendo conto che le guerre e le pandemie non sono costruite dai giovani bensì da persone che a suo dire sono di un quoziente intellettive migliore, potrei aggiungere un altro fatto: sono più che sicuro sul fatto di vedere un accanimento mostruoso solamente per audience con l'intento di tenere il più possibile dalla propria parte quel target sempre più vicino ai social. Peccato, però, che è proprio la televisione a portare alla dipendenza e al collasso mentale le persone con un vero e proprio lavaggio del cervello senza possibilità di replica. Sono uno studente di Comunicazione e ho studiato proprio il cambiamento della relazione tra televisione e pubblico oltre che vederla attualmente. Rispetto a un'epoca dove la Televisione riceveva esattamente l'attacco da parte della generazione precedente che preferiva le Radio, ora è la Televisione (considerato come serie di programmi) a dover difendersi da cambiamenti impossibili da evitare. A questo punto, questo modo di fare è gravissimo come hanno fatto sulla Pandemia e sulla Guerra con servizi e controservizi confusionari atti a tenere dipendenti psicologicamente le persone. Io stesso sono un po' caduto giù proprio con un modo mediatico di tenere in agonia in questi 2 anni. Guarda caso, potrei fare perfettamente il testimone come ha fatto quel povero signore, secondo me preso forzatamente a fare un qualcosa di cui si vede che non è ancora uscito ed erano altri problemi, e dire che in questi 2 anni come in parti del mio passato sono stati i telegiornali e servizi simili ad aver aumentato l'ansia e la paranoia!! Davvero squallidi! Non nascondo e lo evidenziato anche gli effetti negativi dei social e del fenomeno, seppur è molto più complesso da definire viste le molte correlazioni con altrettanti possibili patologie che ora sono più parlate e consapevoli, degli Hikikomori. Comunque, un modo per risolvere la questione è proprio parlare e insegnare piuttosto che censurare! La censura porta ad un uso alla fine incontrollato e quello poi può far perdere le enormi potenzialità che, quando veniva comodo in tempi di pandemia, sono osservabili e ci hanno reso meno pesante un qualcosa di assolutamente inumano come la distanza sociale!
me lo diceva sempre la mia vecchia nonna, di non giocare con gli arcade nei bar, che è così che si inizia, che poi ti ritrovi con un commodore 64 in casa...
A margine di questa riflessione, teniamo a ribadire che, come sempre nelle nostre disamine, l'obiettivo dei nostri video non è MAI (e non dovrebbe esserlo neanche per voi che ci seguite) quello di minare il lavoro altrui o mettere in discussione la validità in senso relativo delle opinioni espresse, ma di fornire uno spunto di riflessione democratico e pacifico su punti di vista che non ci trovano concordi o sui quali, secondo noi, sarebbe stato necessario un ulteriore approfondimento o specificazione, senza la necessità di reperire questi ultimi in un libro o in altra sede. Invitiamo sempre a prendere il nostro operato NON come esortazione a reagire in modo poco civile contro i soggetti da noi presi in considerazione in questo video, ed evitare "reazioni colleriche" contro questi ultimi nei loro social o nella sezione "recensioni degli utenti" delle loro opere, siano esse libri o altro.
Ciò detto, l'esposizione dei nostri pensieri è stata chiara e circostanziata, nonché rispettosa e la nostra responsabilità non si estende al controllo caso per caso di ciò che fa la nostra utenza, che contestualmente ringraziamo calorosamente per il feedback e la presenza dimostrata qui sotto. Grazie.
- Raiden e Midna
Veramente l accostamento che videogiocare più ore al giorno è tossico è vero il paragone con la cocaina è azzeccato anche se più per alcuni tipi di giocatori e ci sono molti video che lo provano gli agitati di RUclips che rompono console televisori gamepad certo il problema sono i genitori ma è difficile fare una legge per sterilizzare i futuri genitori irresponsabili PS la sostanza è l adrenalina come negli sport che difatti molto spesso scaturiscono in violenza e non possiamo negare che videogiocare da dipendenza come le sigarette l alcool e le droghe e non prendiamoci per il culo da minorenni non serve lo smartphone si parla anche della violenza in generale è vero è aumentata negli ultimi 20 anni per vari fattori come ho detto già prima da genitori irresponsabili e da leggi che non arrestano i piccoli delinquenti non serve comunque questa legge perché è una presa per il culo da parte di un politico piuttosto che facesse una legge che autorizza i genitori e insegnanti a prendere a ceffoni i figli e alunni qualche calcio nel culo di che cosa stiamo parlando
Il vero problema dei ragazzi a dirla tutta è il confronto costante con la realtà per mezzo dei social. L'ultima cosa che tende ad influenzare negativamente la loro vita sono i videogiochi. Ma purtroppo devono screditare le cose che loro non utilizzano per fare soldi giustamente
Che poi videogiochi, chiamarli videogiochi è riduttivo nel 2022. Meglio chiarimarli con il nome di cultura interattiva perché abbiamo raggiunto una qualità eccezionale !
io non so come descrivere questa notizia , perché mi fa rimanere nel idea che per lavorare in tv ci vorrebbe davvero una patente, in più in questo video mi avete fatto ricordare il motivò per cui io la tv non la guardo.
Io, quattordicenne, ho giocato almeno 2 ore al giorno da luglio fino ad agoato.
Quando è riniziata sono stato un grado di non giocare ai video giochi per quasi 3 mesi.
Quando ho ricominciato era pechè avevo solo un pò voglio e non stavo morendo di "astinenza" da videogiochi
Io sto attualmente al 2° anno di game design (università inglese). Menomale che questo tizio mi ha ricordato che è una cosa nociva e per bambini. Vado subito a lasciare gli studi e a fare il concorso all'esercito
Sei un drogato 🤣
Io che stuido Fisica.
NANI?!
Che esercito? Zappa alla mano e a dissodare i campi
Ma nel game design cosa hai bisogno (ho 13 anni e sono curioso)
@@newbieabsalom2674 ma che zappa, pala e piccone ci servono minatori
Il senatore ,prima di scrivere il libro ,ha interpellato 3 luminari del settore:
Il professor Grappa
Il dottor Gin
e l’ingegner Cognac
Si è intrattenuto diverse ore con loro e si vede anche dell’espressione della foto che avete mandato….
ahahahahaah la tua risposta mi ha fatto ridere :)
purtroppo ci sono dei soggetti al governo, che creano rabbia. creano situazioni davvero insostenibili nella popolazione. perchè poi, come sempre, il popolo non ha diritto di replica.
a volte vorrei fare un dibattito in diretta con questa gente. sono ridicoli. come sempre la tv italiana manda segnali in senso unico.
"un tizio dice il suo pensiero e addirittura ne fa un libro, porta dei numeri e dati al quanto discutibili, senza che nessuno ha la possibilità di replicare"
questa è una generazione politica che dovrebbe essere mandata a casa. nessuno escluso....
Direi che ha consultato anche l'ingegner Cane
Secondo me pure il visconte bambazzone, ha preso da lui lo spunto per il titolo del libro
*gin
Prima di tutto questo però si è intrattenuto con direttrice del programma, la signora Cazzola. Dove ha trovato l'accordo su cosa dire e fare durate la diretta tv
Il controllo genitori già c'è su ogni piattaforma, illustrassero loro sull'utilizzo piuttosto che fare storielle al telegiornale.
C'era già il timer sull'xbox 360
Non c'è controllo di genitori quanti sono coppie separate non esiste più la definizione di famiglia da anni senza contare che anche a scuola gli insegnanti non hanno più potere di educare i giovani oggi giorno sono gli stessi studenti ad aggredire sia verbalmente che con le mani i professori che non possono reagire per non perdere il lavoro al posto che sta presa per il culo devono con una legge autorizzare i genitori e insegnanti a prendere a calci in culo i giovani che non ascoltano
Ma se i genitori sono i primi a nerdare
Prima bisognerebbe fare un corso di formazione di almeno 1 anno a tutta la popolazione italiana, poi si può parlare di controllo genitori. Vivo al Sud, accanto a delle famiglie con anche figli piccoli, e nel migliore dei casi i genitori riescono a cliccare 2-3 app sul cellulare senza neanche capire come si aprino. È agghiacciante, ma ti fa capire che questo è un discorso che potrai cominciare a fare solo nel 2060.
I genitori fanno giocare bimbi di 10 anni a giochi vietati ai minori
Si contiamo sui genitori
Ragazzi, so bene che per “legge” siamo obbligati a dire che non abbiamo intenzione di minare il lavoro altrui… ma a sto giro non c’è bisogno. Fanno già tutto da soli
Un politico vuole adeguarsi al mondo moderno ma non riesce, proprio perchè come è sua natura di un politico di un'età non esattamente giovanissima, si ritrova con una realtà che non si è mai degnato di imparare, e cosi cerca di rimediare allungando le mani su cose di cui fino al giorno prima lo guardava come se lui fosse stato in un altro continente
Prima di tutto voglio farvi i complimenti per il modo in cui, all'interno del video, riuscite a dare voce allo stesso tempo sia alle emozioni e impressioni che sentire le parole del senatore in questo servizio suscita, che alla diplomazia e ragionamento nel non affrettarsi a tirare fuori gli artigli in un generico "stai solo dicendo cavolate", bensì di dare spazio al chiarimento e alla comprensione del messaggio che voleva far passare.
Per quanto riguarda la questione, io stesso da molto tempo ragiono sul fatto che molti genitori sono purtroppo inconsapevoli di cosa sia il mondo dei videogiochi. Sono d'accordo sul fatto che ci voglia una corretta educazione sull'utilizzo corretto e sicuro dei citati web e videogiochi. Non sono invece d'accordo con l'attribuire a essi la colpa di situazioni ed episodi spiacevoli nelle vite soprattutto dei giovani, causati magari dall'ambiente in cui vivono (famiglia, scuola, ecc...)
È un discorso che va toccato con la giusta delicatezza, perché è vero che tanti ragazzi e ragazze stanno crescendo in un contesto storico abbastanza fragile, nel quale soprattutto negli ultimi due anni siamo stati letteralmente bombardati da un terrorismo psicologico assurdo dai media e dai politici. Poi in tutto questo si deve tenere in considerazione il carattere di una persona, non siamo tutti dei modellini fabbricati con lo stesso stampo, ognuno vive le situazioni in modo diverso e ricorre a diversi strumenti per affrontarle.
Quindi sono d'accordo che il discorso sia stato affrontato in maniera troppo generica, e soprattutto puntando il dito contro il bersaglio sbagliato. L'argomento è fin troppo vasto.
Voglio inoltre esprimere al rispettabile senatore il mio pensiero, e cioè che l'Italia ha evidentemente bisogno di occuparsi di una marea di problemi dalla priorità più alta, a mio avviso, rispetto allo scagliarsi per vie legali contro i videogiochi.
"ragionamento nel non affrettarsi a tirare fuori gli artigli in un generico "stai solo dicendo cavolate"" esattamente, è proprio questo il punto e la differenza. Gli "indignati" non ci piacciono e non lo siamo sicuramente noi, stavolta era giusto farsi sentire. Perché non è un tizio qualunque che dice stupidaggini sui videogiochi (se fosse così dovremmo fare un video al giorno XD) ma è un senatore che ha fatto una proposta di legge partendo da premesse sbagliatissime. Grazie :)
Il senatore ci ha azzeccato in pieno per quanto riguarda i social perchè è vero che sono la causa di molti problemi nei giovani...sui videogiochi proprio no. I videogiochi causano aggressività e nervosismo, soprattutto nei bambini, quando se ne abusa. Giocare molte ore al giorno è sbagliato e fa male come fa male mangiare molto cioccolato al giorno appunto. La colpa è dei genitori che accontentano i propri figli per toglierseli dai piedi e non sentirli lamentare perchè lasciar giocare un bambino di 6 anni o un ragazzino di 12-13 più di 3 ore al giorno è sinonimo di irresponsabilità.
Carissimi di Playerinside,ho una figlia di 11 anni che gioca da quando ne aveva 6.A scuola va benissimo,la condotta è ottima e i compiti li fa (al contrario di me da ragazzino) tutti i giorni.Fa sport tre volte a settimana e non ho mai notato questa grande dipendenza.A volte giochiamo insieme(io sono una vera sola con i videogiochi) e la guardo giocare con un po’ di invidia.Ha una coordinazione occhi/mani davvero eccezionale.Adora Breath of the wild e si è fatta pure regalare la mega guida ufficiale del gioco.Cosa posso dire?Studia,legge la guida e sperimenta diversi modi di affrontare il gioco.Si sta appassionando pure alla programmazione…magari lo avessi fatto io!!!Vi seguiamo da un paio di anni e continueremo a farlo perchè vi adoriamo.Siete intelligenti(e pure giocate da anni),siete onesti e obiettivi e vi meritate il vostro successo nei vostri innumerevoli canali.Una legge che metta in luce i rischi nel giocare non risolverà nulla.Secondo me è l’approcio al mondo ludico e dei social che deve essere guidato da parte dei genitori e i figli vanno accompagnati e informati su tutti i pregi e difetti di questi servizi.Questi sono i miei due cent sull’argomento
Allora qualche genitore in grado di fare il suo dovere c'è ancora. Se quello che hai detto è tutto vero allora complimenti. Io sono contrario nel far giocare i bambini di 6 anni già alla play, probabilmente perchè cosi sono stato educato e cresciuto io, però se in tua figlia non ha portato nessun problema allora va bene cosi.
@@francocose100 da genitore non ho la bacchetta magica ma secondo me il concetto chiave è la moderazione.Tutte le cose fatte con moderazione non sono nocive.Questo è l’equilibrio che in famiglia cerchiamo di impartire alla bimba.
Comprali il Quest 2👍👍👍
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350 su Amazon, ma si può pagare a rate👍😉
@@francocose100 tu sei contrario a far giocare i bambini di 6 anni alla play? Io che ho cominciato a 3 cosa dovrei dire?😂😂😂(e per ridere,non offendo nessuno).
Ora ho 17 anni e posso definirmi un esperto di molti giochi competitivi,devo ammettere che per giocare come gioco io bisogna un po tralasciare la scuola😂 però non vedo un disastro perché rimango sopra la sufficienza in tutte le materie,faccio attività fisica in palestra 3 volte a settimana,e esco con gli amici quasi ogni giorno dopo scuola per 2/3 ore,detto questo posso garantire che far giocare i figli senza limiti non è una cosa grave anzi è meglio,perché dopo un po ti stanchi di giocare e spegni la ps da solo(perché se mi avessero obbligato i miei genitori da piccolo sono sicuro che non avrei la vita che ho ora,proprio per colpa dei limiti che non mi avrebbero fatto sfogare) scusa per il discorso lungo
@@gokublack5225 figurati, apprezzo i commenti se scritti in maniera intelligente anche se lunghi. Comunque il fatto che tu abbia cominciato a giocare a 3 anni non è una cosa positiva, a quell'età si è davvero troppo piccoli, non so a che giochi tu abbia giocato a quell'età ma non penso fosse roba complicata...avrai iniziato a giocare in maniera competitiva molto dopo penso.
Alla fine però il discorso è sempre lo stesso, probabilmente i tuoi genitori ti sono stati dietro un minimo e ti avranno educato a cosa è giusto e sbagliato...non penso che ti lasciavano 6 ore davanti la play e se ne fregavano. Sono i bambini e i ragazzini di oggi il problema, quelli che vanno in giro facendo i mafiosi e che ascoltano robe come 27 zoppi gay su tiktok...i social sono la rovina non i videogiochi
"Correlation is not causation"
Una regola fondamentale che il senatore, in quanto tale, dovrebbe imparare.
ma soprattutto post hoc ≠ propter hoc
La gente si dovrebbe fare una ricerca veloce sulla definizione di ''Apofenia''
Esatto anche io ho sentito la fallacia del conseguente ahahahah grande
Io adesso ho 16 anni, quand'ero bambino ero parecchio manesco e aggressivo, alzavo le mani per la minima irritazione, quando ho scoperto i videogiochi questi mi hanno aiutato a cambiare, a "calmarmi".
Ho imparato moltissimo grazie ai videogiochi, mi sono anche appassionato a materie scolastiche grazie ai videogiochi; grazie ad essi ho conosciuto persone con cui ora sono amico.
Come avete ripetuto infinite volte, chi fa questo genere di commenti non ha mai toccato con mano veramente un videogioco, e non si è sforzato neanche di capirlo, sono persone con una mentalità dannatamente chiusa, e che vedono i nuovi hobby come droghe.
A me i videogiochi hanno solo dato del bene, sia nel privato che nel sociale e ne andrò sempre fiero.
Ben detto😉
Mio figlio prende un sacco di spunti dai videogiochi... Esempio stupido... L'anno scorso per una ricerca di Musica ha portato un pezzo dei Guns 'n Roses sentito in un videogioco (Burnout Paradise).
Se non avesse giocato, vista l'età è probabile che non avrebbe sentito quel pezzo (e non si sarebbe interessato al genere) chissà per quanto tempo.
Questo è solo un piccolo esempio...
Quanti anni ha mio figlio? 13...
Certi prendono spunto e sparano tra la folla
Non saprei, io a un certo punto arrivo a pensare che non sia una mentalità chiusa. Inizio a chiedermi se il tizio di turno che parla male di questo settore e lo fa in modo così generico, creda a quello che dice.
Si va oltre ciò che la norma ritiene ovvio in certe situazioni.
Come se si asserisse che chi beve acqua non lo fa per dissetarsi, ma per dipendenza.
Ho una madre che oggi ha 60 anni e senza che io le abbia mai parlato nè bene né male di videogiochi, ma semplicemente guardandomi ogni tanto giocare, è arrivata alla conclusione che i videogiochi sono una forma d'arte al pari dei film.
Mia madre non è ne una videogiocatrice, ne ha mai ottenuto una laurea (a differenza del giornalista in questione), eppure non arriva a formulare una teoria così contorta secondo cui i videogiochi sarebbero al pari della cocaina.
Bho, secondo me lo fanno apposta a dire certe castronerie
@@funnycatvideo8076 il mio ne ha 13 se hai letto bene e gioca da quando ne aveva 5. Fa l'ultimo anno delle medie, quindi direi di si, è ancora un bambino.
Io ho quasi 20 anni e sono stato dipendente dai videogiochi in passato. Ho vissuto una buona decina di anni della mia vita, dagli 8 ai 18 anni, a godermi solo i videogiochi come attività ludica. Tra il bullismo a scuola perché non avevo i vestiti firmati e il mio carattere molto introverso e quindi spesso schivo nel socializzare o fare amicizia, ciò che è prevalso del mio tempo libero sono sempre stati i videogiochi. I miei genitori mi hanno iscritto a tanti sport diversi nel corso degli anni, senza risultati. Ho sempre avuto una pigrizia di fondo, mischiata a una rinuncia sociale, tale da rinchiudermi in casa, più che a giocare ai videogiochi direttamente. Molta della mia infanzia l'ho passata comunque all'aperto, tra la scuola e il doposcuola, ma in qualsiasi momento morto della giornata, accendevo la PlayStation. Anche per giocare tutta la notte ininterrottamente, svegliandomi poi sempre stanco. Da ragazzino già sentivo quasi il bisogno di un riscatto e mi sono totalmente chiuso sullo stesso videogioco con perseveranza per anni, con lo scopo di ottenere dei risultati appaganti, che nella vita nessuno si è mai degnato di riconoscermi oltre agli insegnanti scolastici, siccome sono sempre stato promosso a scuola e oggi ho un diploma, sono sempre stato una persona educata, sincera e brillante, nonostante passassi dalle 6 alle 10 ore al giorno alla PlayStation. Un trend che ho portato avanti per anni, che ha vissuto il suo culmine durante tutto il periodo di scuola superiore.
Oggi, che non gioco più ai videogiochi così assiduamente, posso dire che non è cambiato niente. Questo significa che il problema non sono assolutamente i videogiochi. Sono sempre una persona silenziosa, che sta in disparte, che non esce la sera, che non socializza. La verità è che la società è una merda e cresce delle persone instabili. Quando non si trova nessun riscontro positivo con ciò a cui si è sottoposti, si trova un'altra strada.
👏🏻👏🏻👏🏻
Vi adoro quando siete divertenti, ma ancora di più quando affrontate argomenti seri.. un abbraccio 😘
Di solito non commento, ma alla luce di questo deplorevole servizio televisivo non potevo non dire la mia.
Sono una ragazza di quasi 20 anni e gioco dall'età di 10 anni. Sono da sempre stata una ragazza studiosa e con voti eccellenti e parallelamente gioco ai videogiochi.
Inoltre sono una ragazza disabile, e i videogiochi mi hanno aiutata nei momenti più bui della mia vita. Nonostante ciò non ne sono mai stata dipendente perché a monte non ho mai avuto alcun problema, ho una bella famiglia alle spalle ed una bella cerchia di amici.
Alle medie conobbi una ragazza autolesionista, ma quest'ultima non ha mai toccato un videogioco in tutta la sua vita, e in oltre in un servizio simile un altro "professorone" disse che il continuo utilizzo dei videogiochi può rendere autistici, a mio parere questa affermazione è pesantemente offensiva per chi è veramente autistico (e con l'autismo si nasce, non si diventa).
A mio parere questo servizio è molto molto offensivo nei confronti di chi soffre di autolesionismo, di depressione, di ritardo mentale e non ci si focalizza sui reali problemi dei ragazzi (che non sono di certo i videogiochi).
non potevo non* dire la mia, oppure dovevo*
@@toan-5734
Non solo, si finisce per offendere chi i problemi li ha davvero...
Immagina un ragazzino autistico che gioca ai videogiochi, se ha un meltdown (una crisi) danno la colpa ai videogiochi e non lo aiutano. Se un ragazzino soffre di depressione, gli tolgono i videogiochi. Se una ragazza ha dei disturbi alimentari, le tolgono il telefono e non la mandano da uno psicologo. Se un ragazzino si su1cid4 e non gioca ai videogiochi, non frega niente a nessuno.
@@inkuhebi1649
Tutta gelosia per i tot like bello mio 😘.
Manco ti conosco e non so di cosa parli.
@@inkuhebi1649
Mi spiace che ora tu mi stia accusando di qualcosa che non ricordo di aver mai fatto... non so di cosa parli... 🤕
Baci 😘❤❤❤
Questa è la rai...a cui siamo forzati a pagare il canone.
Come tanti della mia età (classe 81) ho iniziato con i videogiochi ai tempi del Commodore 64. Con il tempo mi è venuta la curiosità di sapere cosa potesse fare un computer oltre ai giochi, e da lì ho intrapreso gli studi di informatica che poi mi hanno portato a diventare un programmatore (non di videogiochi ma prima siti web poi gestionali).
Ora a 40+ anni gioco ogni tanto la sera con la PS4 per dimenticare lo stress da lavoro, e non mi sento né infantile né cocainomane.
I videogames stanno diventando sempre più diffusi e socialmente accettabili anche in età adulta, come lo sono la TV e altri hobbies.
Classe ‘80. Idem 🙋🏻♂️
85, mi associo e concordo
Onestamente i videogames non sono altro che un mezzo di svago , moderno certamente , ma sempre di svago si parla. Tutto come sempre sta nella moderazione e fruizione di tali mezzi. Giocare a carte tutte le sere, a biliardo tutte le sere .... anche a bocce tutto il giorno non va bene , ma cosa si fa? Si crea una legge anche per quei... passatempi? Ci vuole intelligenza, controllo e moderazione solo questo.
- videogamer dal 1977 - 😉 Ah per la cronaca sto benissimo a livello intellettivo, non fumo e non bevo e non mi drogo 😄
Classe79 non ho social , e gioco tanto ,e cosa importante ... Attendiamo Monkey Island return
Ora sbaraglio tutti... classe 65... le bocce non mi interessano ancora e finché i riflessi tengono.... da amiga 500 a Ps5 reggo ancora
Davvero bel video regaz, siete davvero molto bravi nella comunicazione.
Io mi ricordo che ho comincito a giocare ai videogiochi all'età di circa 6/7 anni con il primo ds, a pokemon, Mario bros ecc.
Poi con la nintento wii... mi ricordo che da piccolo, giocare ai videogiochi era un divertimento e un passatempo, anche perché io non praticavo molto sport essendo anche io, ai tempi, molto pavido, quindi mi rifugiavo nei videogiochi per sfogare le mie giornate...
Quando, nel natale 2016, i miei genitori mi hanno preso la mia seconda playstation, dopo la play2, ho cominciato a cimentarmi nel competitivo, con i vari cod, fortnite, apex ecc...
E devo ammettere che giocando molto, 4/5 ore al giorno circa, un po' sono cambiato in negativo, ero più "violento", arrogante e scontroso, ma non per colpa dei videogiochi, ma per colpa mia perché io sono sempre stato un bambino bullizzato e preso di mira da altri miei coetanei e "grazie" ai videogiochi competitivi, riuscivo a sfogare la mia rabbia interiore, ciò può essere visto come una cosa buona, ma vi giuro che dal mio punto di vista non lo era. Solo dopo che ho ricominciato a fare sport ho ripreso a godermi il gaming, perché sfogavo la mia "rabbia" in campo. Ora ho 16 anni, gioco ai videogiochi e penso che non smetterò mai, perché è una delle cose migliori che mi siano capitate.
Ps. Scusare il messaggio lungo e in ritardo.
Amo giocare sempre e solo single player e non frequento social..mai stata su Facebook ,al contrario di mia madre che su Facebook ci vive ma detesta i videogiochi(anzi non li capisce nemmeno). Tanto per dire,eh.. Ma mi piace anche tantissimo leggere..navigo sulla rete per fare ricerche di ogni tipo e conoscere cose che altrimenti rimarrebbero al di fuori della mia portata. Personalmente considero Internet come una delle cose più grandiose che siano mai state inventate. Ho conosciuto un ''prima' di internet ' e un '' dopo internet'' ,che è stato come passare dall'oscurità del Medioevo , all'improvviso e dirompente Rinascimento in cui gli orizzonti intellettuali si espandono all'infinito. I videogiochi..anche questi meravigliosa invenzione che garantisce svago,sfogo dalle frustrazioni, evasione quando necessario, e anche momenti di riflessione profonda su argomenti di inimmaginabile portata. Raga...prima che chiudessero i server, noi fanatici dei Dragon Age e Mass Effect di tutto il mondo eravamo soliti intavolare dibattiti appassionanti su filosofia, religione, scelte morali, integrazione, diversità e politica. Partendo da un semplice personaggio di un semplice videogioco. Questo perchè i videogiochi ci rendono tutti stupidi e mentecatti. Sigh....
Cocaweb. Che dire? Rido per non piangere. Ho un fratello che con la droga si è rovinato la vita. La droga vera però...da quella schifezza di spinelli che il governo(non merita il maiuscolo) vorrebbe tanto legalizzare per guadagnarci sopra come fa con le sigarette che uccidono(mio padre, per esempio), fino ad arrivare alla coca, quella senza il ''web''. E continuo a ridere quando sento dire che servono delle leggi per limitare o disciplinare o forse,(chissà?) vietare l'uso del web, inclusi i videogiochi(allora stiamo per diventare la Cina?) che per qualche oscura ragione farebbero parte di questo ''mappazzone webbistico',' per tutelare e addirittura salvare i giovani. Mentre vogliamo legalizzare l'erba e continuiamo a vendere le sigarette che mandano al camposanto e viviamo in un paese allo sbando ,in cui non c'è lavoro, speranza, futuro.E nemmeno un posto al cimitero. Ora ci vogliono pure togliere la libertà(o quello che ne resta), per proteggerci dalla ''secrezione dell'ormone che dà il piacere''?Quindi togliamo tutto quanto, dalla cocacola al sesso e siamo a posto? Però. E a proposito...chissà se l'egregio senatore e gli illuminati esperti che ha consultato, sono magari giunti alla conclusione che Putin ha bombardato l'Ukraina perchè CoD dipendente.. Scusate lo sfogo. Grande video ragazzi. Vi seguo con piacere.✌
Ah cavolo, ha sicuramente ragione il senatore, infatti io non di tanto in tanto periodi piuttosto lunghi dove non ho la minima voglia di videogiocare a qualsiasi titolo. Non ho nemmeno amici che alle medie e al liceo si spaccavano di videogiochi ma andavano bene a scuola e con un'ottima carriera universitaria. Sempre questi amici universitari fuorisede diversamente falliti, non hanno mica una switch per giocare tutti insieme, magari facendo anche qualche gioco alcolico associato di tanto in tanto. Non ho nemmeno un amico (uno di quelli sopra citati) che da studente di psicologia non ha fatto la tesi sulle proprietà dei videogiochi nell'uso terapeutico. Potrei andare avanti, ma per fortuna non ho amici che sono caduti nel tunnel della droga videoludica, questa grande piaga sociale che ha resto tutti gli utenti dei mostri. E a dirla tutta, non sapevo nemmeno dell'esistenza della video-droga.
Meno male che in Forza Italia dovrebbero essere dei liberisti, che pagliacci.
Cosa diavolo ci tocca sentire… come sempre si tende a farne di tutta l’erba un fascio, andando sempre a generalizzare, specialmente quando ci si improvvisa “esperti” in questioni di cui si sa poco o nulla e si parla per sensazionalismo .
Vi ringrazio per aver portato questa questione sul canale. Siete sempre sul pezzo 💪🏻
Questo con l'erba, ho paura non abbia fatto il fascio, però...
@L'imperatore Turco Gamer Si, anche io, ma purtroppo, non comandiamo noi...
Guarda che chi generalizza sei propio tu , rendere noto che in determinate circostanze si possa passare da un sano passatempo a una meno sana dipendenza si chiama informazione.
Puo servire per accendere dei campanelli d'allame che attraverso certi comportamenti normalmente passerebbero inoisservati.
Tu e la tua vita non siete il riferimento di ciò che è e che vale per tutti, tu non hai una dipendenza meglio per te non ti augoro di entrarne a fare parte ma non ti permetto nemmeno di dire che se per te è cosi lo deve essere per il resto del mondo!!!!!!!!!
Mi pare giusto che il problema in Italia per i giovani siano i videogiochi e non il fatto che nonostante una formazione scolastica e/o professionale non si riesca a trovare un lavoro stabile o comunque nel quale vieni rispettato e assicurato 😅............
"che cosa studi a fare l'università? Gli sbocchi lavorativi ci sono anche senza: puoi fare il panettiere, il bidello, il commesso..."
"Cosa? 600€ per 9 ore al giorno, 6 giorni su 7 ti sembra troppo poco? Vai a fare la gavetta! Alla mia età lavoravo 12 ore al giorno 7 giorni su 7 e nemmeno venivo pagato!"
...che schifo
@@skywolf4626 ai cani che dicono cose del genere ormai ho imparato a rispondere "e sticazzi? Cioè non hai capito che ti stavano fregando? " Il bello è che se giustamente ti lamenti, ti rispondono "eh, cosa pretendi, con la crisi che c'è... " Guardacaso chi parla così sono o pensionati (con almeno 1700€ di pensione) o gente strapagata per lavorare il minimo sindacale.
Vabbe dai, voleva solo fare una marchetta al suo libro di merda, secondo te cosa gliene può mai fregare dei giovani al caro senatore?
e quando lo trovi il lavoro il problema è che non ti fanno un contratto, o ti danno troppo poco per poterti rendere indipendente dalla famiglia
@@skywolf4626 Ovviamente il problema sono i giovani, ricordiamolo sempre.
Siamo in un paese per vecchi e, tra un pò, manco per loro
Le console sono entrate nella mia vita all'età di 9 anni (oggi ne ho 33). Alcune storie videoludiche regalano un'immersività mostruosa, un arricchimento che possiamo utilizzare nella vita quotidiana, senza contare che, ai tempi della prima media, il doppiaggio migliorò tantissimo il mio inglese facendomi appassionare ancora di più alla lingua. Queste affermazioni sarebbero gravissime anche fossero inserite in un dialogo qualsiasi, aggravante da non sottovalutare (come avete già fatto notare) che siano state dette ad un Tg importante e addirittura nel contesto di una proposta di legge.
Grazie a voi ho scoperto questa notizia, quindi grazie mille come sempre per il vostro prezioso e IMPECCABILE lavoro.
io non ho parole! Da videogiocatore ci tengo a precisare che i cosiddetti boomer cercano in tutti i modi di addossare le colpe di ciò che accade ai giovani agli effetti dati dalla tecnologia dicendo che noi siamo meno intelligenti delle generazioni passate, anche se il fatto stesso di rifiutare un evoluzione e quindi il passo tecnologico è un rimanere a ciò che c'è senza mai andare avanti quindi il bloccarsi dell' evoluzione, io se posso esprimere la mia opinione più che cercare di addossare la colpa ai videogiochi cercherei di analizzare be altro, come: le canzoni che molto spesso trasmettono messaggi negativi (quali uso di droghe e la violenza) e all' incapacità dei genitori odierni di educare i figli come si deve o se vogliamo anche al sistema che sappiamo tutti essere corrotto e malsano, detto questo spero che il mio commento possa esservi stato utile. (PS: scusate se sono stato un po' troppo esplicito e ho espresso la mia opinione che sottolineo essere una MIA congettura non da intendersi come qualcosa di generale o per forza di cose corretto)
Punto 1. La cocaina blocca la ricaptazione della dopamina legandosi ad enzimi cotrasportatori inducendo cosi un aumento della quantità di degli stessi nel vallo sinaptico; gli effetti di questa cosa sono poi quelli che si conoscono come i sintomi della dipendenza da cocaina. Detto questo il senatore non dovrebbe parlare di cose che non conosce, la cocaina non aumenta la produzione dell’ormone del piacere.
Punto 2. Ha ragione a temere videogiochi e social in quanto tutto ciò che si basa sul meccanismo di stimolo-ricompensa (ricompensa intesa come emissione di dopamina) di per sè può causare dipendenza, peccato che al senatore sfugge un dettaglio: viviamo ed agiamo in base a questo meccanismo, sesso, cibo, defecazione, gioco, sport, affetto.. queste e molte altre sono tutte cose che si basano su quello spruzzo di dopamina di cui, evidentemente senza sapere, parla il senatore. Quindi daje cosí, aboliamo tutto ragazzi, da domani non si fa piu nulla, statevi a casa fissate il muro e se vi piace smettete di fare anche quello.
Aggiungo una critica dopo il pippone. Se si vuole fare qualcosa per combattere le dipendenze bisognerebbe iniziare ad indagare quali sono i motivi che creano quel vuoto che le persone tramite le dipendenze che sviluppano cercano di colmare invece di eliminare gli oggetti delle dipendenze in sè.
occhio che fissare il muro fa male,lo dice lo studio sarcazzi 😂
Dal mio piccolo (specializzando in Psichiatria e appassionato storico di videogiochi, tra l'altro) non posso che confermare tutto. Le valutazioni del senatore sono grette, demagogiche ed evidentemente denotano una scarsa nozione sia del mondo videoludico che delle neuroscienze.
@@alexcagnolati245 grazie mille spero tanto di non aver detto stronzate, ad ora sono alla magistrale di psicologia e ho conoscenze basilari e spero giuste 😅
Per carità, mi rendo conto che non sia possibile spiegare all'uomo della strada il ruolo del dopaminergico sul sistema di gratificazione cerebrale e che probabilmente ne sappia di più di quanto possa emergere da un piccolo servizio al telegiornale. Credo tuttavia che esprimere un messaggio del genere così demonizzante rischi solo di fuorviare un sacco di genitori (leggi boomer) spaventati che magari, indotti dalla preoccupazione, si deresponsabilizzino ulteriormente nel loro ruolo educativo.
Da psichiatra confermo ed approvo quanto hai spiegato.
Ho trascorso due anni della mia vita inviando CV e la miglior risposta che abbia ricevuto è, in pratica, che sono troppo vecchio per lavorare (ho 40 anni, ormai). Sono felicissimo che ci siano ministri stra-pagati per risolvere problemi così gravi, come quello di quanto si stia davanti ad un videgioco e non di creare posti di lavoro o, almeno, diminuire le tasse/imposte.
🎯
Perché dovresti abbassare l'IVA, diminuire le tasse, favorire l'occupazione lavorativa giovanile e garantire un futuro ai giovani quando i giovani di oggi passano il tempo a giocare ai videogame senza pensare al loro futuro? È una questione di proritá, suvvia!
@@skywolf4626 sono state le generazioni passate a non pensare al futuro delle nuove, a quale futuro dovrei pensare che: se apro la partita Iva per lo stato posso anche morire, se cerco il posto fisso non ho nessuna garanzia che la mia pensione arriverà e se arriverà se mi basterà per vivere, per non parlare del surriscaldamento, inquinamento e sovrappopolazione globale che porterà a crisi/guerre e pandemie sempre più frequenti...spiegami a quale futuro dovrei pensare, perché io al momento vedo questo.
La gente non vuole e non sa prendersi le proprie responsabilità quindi da la colpa a quelli che arrivano dopo...va sempre a finire così
@@skywolf4626 Non è che l'IVA e le tasse sono lì per dispetto eh, hanno una loro utilità. Semplicemente va rifatta una vera riforma del fisco e della pubblica amministrazione.
Favorire l'occupazione giovanile è troppo complicato perché dovrebbero toccare il sistema criminale e gerontocratico che hanno creato loro
@@skywolf4626 benaltrismo puro il tuo
Da ragazzina ho sofferto di disturbi alimentari. Non giocavo quasi per niente ai videogiochi e all’”epoca” non esistevano social, msn era il massimo che c’era. Mi sento quasi offesa e schifata dalle parole del senatore e ancora di più dall’atteggiamento della tv pubblica. Il mio problema era dato dalla società che non fa che promuove ideali di bellezza irrealistica e dall’ambiente scolastico, pieno di bullismo. Senatore che stiamo facendo per queste problematiche invece?
D'accordissimo con te 💜
Una rondine non fa primavera
Un cazzo, ecco cosa si fa per il bullismo.
Io vorrei vedere quante persone sono dagli psicologi a causa dei videogiochi... E quanti invece c'è ne sono per problemi sociali, familiari, scolastici.
Sono 35 anni che gioco ma non sono diventato un serial killer,questi soggetti prima di aprire bocca dovrebbero fare pace con il cervello.quanto a voi ragazzi complimenti per i video e le informazioni che ci date sempre buona Pasqua ❤️
Io, personalmente, ho sofferto di dipendenza da videogiochi, e ne sono uscito. Ne sono entrato esattamente un anno fa a causa del lockdown del 2021, e giocavo molto ai videogiochi perché stavo molto male psicologicamente. A causa di questa dipendenza, ho passato un intera estate chiuso in casa, e quando ho aperto gli occhi, capendo perfettamente cosa mi era successo, ho fatto di tutto per uscirne. Essere in dipendenza da videogiochi è una cosa orribile, perché vedi la tua passione trasformata in un obbligo, e ora sono felice di esserne uscito. Da questa esperienza posso dire una cosa: la dipendenza da videogiochi è una cosa vera, come tutti sappiamo, ma NON sono i videogiochi a causarla, sono le persone che li usano in modo eccessivo, e così dicendo smentisco anche le parole del senatore, esattamente quando dice che "quella roba li" è come la cocaina o l'eroina. I videogiochi non sono ne una droga, ne un veleno per il cervello, bisogna fermare questi decerebrati che vanno al governo e anche in TV nazionale a dire stronzate, che poi magari capita il boomer di turno che non conosce bene i nuovi media e vedendo questi articoli si allarma in maniera esagerata. Sarebbe ridicolo andare al negozio di videogiochi è trovare sulle confezioni dei vari prodotti la scritta " I videogiochi nuocciono gravemente alla salute: smetti subito". In conclusione dico cose che in realtà per molti sono ovvie, ma per altri no.
1. I videogiochi NON sono causa di dipendenza, ma sono oggetto di dipendenza, perché se li usi correttamente ti intrattengono, se li usi per tempo troppi prolungato possono essere oggetto di dipendenza, come tutte le cose. Non si deve assolutamente paragonare un videogioco ad una sigaretta o ad una canna, perché le ultime due sono sostanze che sono create apposta perché creino dipendenza.
2. I videogiochi non causano violenza, perché sinceramente se io vado a vedere IT al cinema non mi viene voglia di vestirmi da pagliaccio e mangiare i bambini, e se arrivo a casa e gioco 2 orette a GTA non mi viene voglia di andare in armeria a comprare una pistola e andare a freddare i passanti.
Che scandalo. Chi glie lo spiega che dietro un videogioco possono esserci più figure artistiche che nel cinema.
Ma si mandiamo a casa tutti, chissenefrega se c’è chi c’ha studiato e investito da una vita…
Anche nei Film si “fugge dalla realtà” se ci si immerge in un certo modo, che facciamo li vietiamo?
Il mercato inoltre è in espansione, nei massimi storici. Per fortuna rimarranno dichiarazioni bigotte senza mai seguito.
I videogiochi sono una cura! Altroché
Togliamo pure i film allora dato che la gente emula quello che succede... ma che cazzata.. intanto nei due anni di covid i videogiochi sono stati davvero di grande aiuto contro depressioni e quant altro a causa di chiusure forzate di quarantena
Un film come "Natale a " ha uno spessore culturale superiore ad un banale Elden Ring (per citare un titolo moderno e non scomodare certe pietre miliari) /s
Esatto chissenefrega se ci sono persone che hanno studiato moltissimi anni e hanno investito tutti i loro soldi per fare quei "videogames".
@@Enrico-xl2of ti lascio solo con una serie di giochi banalissima e senza alcun messaggio sotto
Metal Gear Solid
@@riccardovecchi3592 operazioni militari in Alaska, guerre contro i sovietici e distruzione di macchine da guerra nucleare. Che banalità, meglio i film di De Sica, quella sì che è lore
Io quando sento queste fesserie ho come unica reazione amarezza e rassegnazione. Non avrei energie per rispondere punto per punto sulla questione, proprio perché considererei l'interlocutore non meritevole. Fortunatamente ci siete voi che affrontate la questione seriamente al posto mio e della comunità. In particolare bravi a sottolineare che questo "senatore" deve vendere copie del suo libro.
Ragazzi, questo è il metodo di ragionamento dei cosiddetti conservatori:
"Si stava meglio quando si stava peggio"
Non sono manco da ascoltare questi qua, specie se escono fuori da Forza Italia.
La battaglia contro i videogiochi è l'ennesima battaglia politica per guadagnare qualche voto in più, dà ai genitori dei ragazzini quello che vogliono sentire ossia "I giochi fanno male"
i giochi fanno male, le sigarette e l'alcol no
Non è vero. Essere conservatore su certe cose non vuol dire essere idiota. Sul fatto che internet sia pericoloso non ha torto, internet è pericoloso e non è consigliabile metterlo in mano a chi è troppo giovane, ma sui videogiochi si è espresso da idiota. Oltremodo, non sono i videogiochi ad essere pericolosi, ma è pericoloso pensate che tutti i videogiochi e tutti i cartoni animati siamo per bambini e lì entrano in gioco i genitori, che devono vigilare sui figli, cosa inverosimile oggi che si impongs ad entrambi i genitori di lavorare per mantenere una famiglia. Invece di rompere sui videogames che si ponga una soluzione a questo è si permetta ai genitori di fare i genitori e quindi di controllare i bambini. Tu non permetti ad un bambino di usare internet, tu non permetti ad un bambino di usare RUclips, tu non permetti ad un bambino di giocare a videogiochi violenti. Non si può penalizzare un mondo creativo, importante come quello videoludico solo perché non si permette ai genitori di esserlo. Sono altre le cose su cui i conservatori devono lavorare, non i videogiochi. Tipo le prostitute con cui vanno, o le ragazzine a cui è stata abbassata l'età del consenso a 14 anni con cui loro sono stati stati sorpresi in certi festini.
Mah, dare un'identita politica a una problematica sociale è quantomeno ridicolo , e comunque considerando la platea di gamer e social utilizzatori di certo un ragionamento di quel tipo non ti porta di certo voti qundi contraddici te stesso e ne dai un'interpretazione puramente ideolocizzata,
Non sei credibile nemmeno se dici che spingendo un bottone si accende la luce!!!!!!!
Io sono conservatore è gioco ai videogiochi da quando sono piccolo, non fare di tutta l'erba un fascio, altrimenti risulti banale come il senatore
@@redbear4350 anche il mondo reale è pericoloso, però la gente va in giro lo stesso
Strano che la maggior parte degli adulti si preoccupino così tanto dei videogiochi/social, ma non di un sistema scolastico fatiscente che lascia nelle nuove generazioni problemi psicologici e sociali davvero complicati…
Questa è l'italia🙃
Ragazzi miei, Midna, Raiden... sono dell'88... ho giocato ore incontabili, ho installato uno schermo per giocare disteso a letto, dove mi facevo 12 ore al giorno di partite... ora sono un manutentore aeronautico, non mi drogo, non sono un alcolizzato, sono in salute e gioco tutt'ora circa 4 ore al giorno. A voi le deduzioni, cari miei. p.s. siete sempre dei grandi professionisti. vi voglio bene!
Parole di chi non "vive" una passione. È parecchio pesante l'affermazione del senatore. Gioco da quando ho 6 anni, e non ho mai avuto problemi, lavoro, ho una ragazza e una buona vita sociale, la mia passione non ha mai influito sulla mia vita in maniera negativa, anzi certe volte è stato anche un "aiuto", ad esempio durante il primo lockdown non potevo vedermi con la mia ragazza ovviamente, e tanto meno con gli amici. Per ovviare, giocavamo tutti assieme online così da tenerci compagnia e passare il tempo assieme. I videogiochi, non sono qualcosa da demonizzare anzi, come avete detto voi posso aiutare.. Peccato che i più adulti, (che non sanno nemmeno di cosa parlano il più delle volte) demonizzano ciò che non conoscono.
Dicamo al senatore "ok, si fa!", poi senza spiegargli gli si mostra un qualunque gioco con le avvertenze pegi sul retro.
"Ecco, come ha detto lei."
Purtroppo questo è ciò che porta il fatto che persone totalmente inesperte riguardo a qualcosa fanno proposte, si "informano" e hanno la posizione per trasmettere idee sbagliate a molte persone.
Io mi sono laureato (e anche bene!), faccio il maestro di scuola, ho degli amici con cui visito città, vado a cena, a bere qualcosa, ho insomma una vita sociale discreta. Eppure, incredibilmente, gioco ai videogiochi. Gioco da quando ero piccolo e sicuramente ho avuto periodi in cui ho giocato troppo, trascurando altre parti della vita, ma sono fasi che tutti attraversano: con gli anni si matura, si impara a frazionare il tempo che si ha in impegni e passioni, trovando un equilibrio personale che rende felici e sereni.
Giusto oggi sono stato in classe per cinque ore, sono tornato a casa e ho giocato a Dark Souls per due ore e mezza, poi mi sono messo qui su RUclips. E quindi? Domani uscirò e giocherò, tra qualche giorno tornerò a lavoro.
Grazie playerinside per aver diffuso questa notizia, non guardo quasi mai la Rai e non ne sarei altrimenti venuto a conoscenza. Mi dispiace solo che tante persone, quello che è il vero target del programma, si faranno un'idea totalmente sbagliata di cosa siano i videogiochi.
Video bellissimo come sempre❤️
Io volevo dire un paio di cose, ne sento il bisogno :)
1- mi sono ammalata cronicamente due anni prima di avere un telefono e quattro anni prima di avere una console, bel colpo senatore, mi aveva nascosto in casa una console senza che io lo sapessi? 🤣
2- spera che la politica prenda in mano questo "fenomeno catastrofico" o come l'ha definito lui, ha fatto delle proposte di legge al riguardo e vuole che se ne parli sempre di più, proprio perché queste leggi vengano accettate. Ora, signor senatore, parliamo a tu per tu, io da amante dei videogiochi già vorrei dirle alcune cose, ma lo faccio come malata. Malata di una malattia cronica che non è riconosciuta qui e in molti altri posti, può cortesemente far passare prima delle cose più importanti di semplici dati sbagliati, nella maggior parte, che lei ha sull'influenza dei social e dei videogiochi? Grazie :)
E qui, chiudo, bye
P.s.
Scusate il piccolo sfogo, ma ne avevo proprio bisogno... Quando sento certe cose in questa mia condizione, mi altero e non poco... Spero di non aver infastidito nessuno ☺️
Da notare che la gente si preoccupa di più del fatto che alcuni ragazzi fanno finta di essere dei malavitosi nei videogiochi, quando poi ci sta gente in politica che ha contatti con la mafia
Innanzitutto complimenti per il video. Io posso dire solo una cosa spesso( quasi sempre) ho imparato più fatti storici da giochi con AC che dalle professoresse che ho avuto negli anni.
Io e mia moglie siamo videogiocatori da lunga data (un po' di più io, ma solo per questioni anagrafiche visto che a fine anno farò 40 anni 😅) e a breve avremo una bambina; spero di riuscire ad insegnare che giocare ai videogiochi è sicuramente divertente, ma che non possono essere un'alternativa alla realtà; alla fine io e sua madre ne siamo e ne saremo l'esempio, si può essere un videogiocatore e avere amici, lavoro e famiglia senza che questi ne siano in qualche modo distrutti, tralasciati, persi
Fichissimo e auguri a te e a tua moglie per tutto. ✌🏿🦇🖤
@@nkemnoraulmanfredini7286 grazie mille ☺️
@@iosonoqui2 ✌🏿🦇🖤
La stessa identica cosa che vorrei in futuro. Auguri per la bambina!
Sono un mensano con un QI cristallino (Logica pura) di 152 (+3 deviazioni standard)
sulla scala Wechsler e videogioco da una vita a qualsiasi cosa.
I videogiochi insegnano a risolvere problemi in breve tempo e sotto pressione, aiutano a resistere all'ansia dovuta alla pressione stessa e stemperano nervosismo quando si è costretti a cercare soluzioni sotto Stress.
Ancora c’è gente che crede all QI, oh signore
@@jagosss Già anche io snobbo pesantemente chi sa giocare a calcio, forse perché io non so farlo.
@@Sarimanoc dovevi rispondergli non seppellirlo
Aspe', si può entrare alla Mensa anche qui in Italia? Domando solo per curiosità, visto che sono nettamente fuori range 😂 (130 mi pare)
@@jagosss il QI è un dato di fatto comprovato che misura la capacità del nostro encefalo di sviluppare risposte complesse agli stimoli interni ed esterni... se ti riferisci al QI come la forza mistica delle filosofie orientali allora ti do ragione 😂
Dall'alto dei miei trentasei anni (passati a video giocare su cabinati a duecento lire a partita nei bar di paese, ad oggi che continuo beffardamente a sfondarmi senza ritegno alcuno con i videogiochi) quest'uomo non sa nulla. Mi fermo qui, se continuo sono passibile di querela, un abbraccio ❤
A tuo avviso, miglior cabinato escludendo metal slug, pacman, dk e metroid?
Io sono classe 93' ed ho iniziato a videogiocare all'età di 5 anni con il Commodore 64 avendo due fratelli più grandi di me (43 anni e 38 anni), posso dirvi che a me i videogiochi mi hanno aiutato tantissimo nel conoscere gente nuova anche se solo virtuale però con loro ho condiviso momenti di gioco davvero fantastici! Poi mettendo in mezzo i social con i videogiochi e paragonandolo alla Cocaina mi sembra troppo eccessivo! Ci sono tante cose che creano dipendenza come il caffè, il thè le sigarette il cibo la cioccolata quindi questa persona sta andando oltre l'umana concessione!! Poi la cosa che mi ha fatto ridere un pò e che se dovessero mettere sui social la dicitura "il social crea dipendenza" come nelle sigarette oppure "hai 18 anni? clicca qui" cioè non ha davvero senso questa cosa!
La cosa spaventosa(premetto che io ho 40 anni, quindi posso rientrare tranquillamente nella categoria giovani un po' cresciuti) è che dai sondaggi FI ne esce come il partito più votato in questo momento. Questo Senatore non è il solo personaggio squallido di quel partito e la gente li vota pure? Comunque non riesco a trovare parole per commentare questo fatto che ritengo gravissimo. La RAI veicola informazioni alle persone più adulte che non seguono molto i social e invece sono influenzate dai servizi spazzatura di tg1, 2 e 3. Per me è gravissimo che venga veicolato un messaggio del genere, così strumentalizzato, così grossolano e superficiale e senza nessuno che ribatta allo stesso. È una vera vergogna, senza se e senza ma. Inoltre io sono cresciuto a pane e Ken il Guerriero, giocando ai primi videogiochi che hanno assolutamente influenzato la mia formazione, insieme ai miei genitori che comunque erano piuttosto attenti, ma purtroppo alle volte seppure con moderazione e spiegazioni, bisogna anche capire che esiste la violenza non è fantasia, basta saperla veicolare in modo che sia costruttiva, ad esempio facendo attività fisica, imparando ad usarla più per avere una spinta e grinta nel fare ciòche si sta facendo, invece che aggredendo qualcun altro, allora qualsiasi cosa è pericolosa: anime, manga, niente escluso. Guarda caso non ho mai compiuto un singolo atto di violenza su alcuna persona e di certo se lo avessi fatto non sarebbe perché ho giocato ad un videogioco. Il problema va anche ricercato nell'educazione che si impartisce ai figli, perché mia madre che è un'insegnante elementare, ha avuto un paio di leve fa, il caso di un alunno che giocava a 6 anni a Resident Evil tutto il giorno e i genitori erano completamente assenti dalla sua educazione. Questo bambino aveva si comportamenti violenti/turbolenti, ma seguiva l'esempio dei genitori assenti più che la violenza(resident evil effettivamente è un videogioco inadatto ai minori) del videogioco stesso. Pensate che suo padre si presento anche alle udienze, completamente ubriaco, insultando l'allora Preside e chiunque fosse presente. Il problema però è Resident Evil, certo, certo. Forse se i genitori avessero seguito di più il figlio, ciò non sarebbe successo e invece guarda caso erano più violenti del bambino. Scusate mi sono dilungato in modo eccessivo e chiedo scusa se c'è qualche errore nella forma, ma ho scritto abbastanza di getto quello che sentivo di dover comunicarvi. Un saluto e grazie dell'ottimo video offerto. Anche se ho capito che siete della Nintendo. Ghghghgh
Ho 23 anni e gioco con i videogiochi da quando ne avevo 3, ho iniziato con il PC ( con giochi PC e poi anche emulatori lo ammetto) e poi ho avuto la fortuna di poter possedere, da più grande, delle console. Aggiungo anche che mia madre ( per quanto le voglia bene e per quanto sia una donna straordinaria) ha sempre avuto nei confronti di mondi come quello dei videogiochi, dei fumetti, dei Lego ecc ecc (cose alle quali sono appassionato tutt'ora) un atteggiamento del tipo " ma che giochi, ma che leggi, ma che fai, queste sono cose per bambini", quindi per lei i videogiochi erano da bandire totalmente perché il male assoluto, i fumetti dopo una "certa età" basta, i lego, i modellini di auto o moto ecc ecc neanche a parlarne quando "ormai sei grande" ( che poi grande che vuol dire in questi casi?), dunque, fosse stato per lei, non avrei conosciuto mondi meravigliosi ai quali ho potuto avvicinarmi grazie a questi mezzi.
Mio padre ( anche lui uomo davvero straordinario) al contrario mi guidava, più vicino al mondo PC e più aperto verso tutte quelle cose che invece lui non aveva potuto avere da giovane, mi faceva appassionare a cose nuove e anche io negli anni ho finito per fare appassionare lui a cose che piacevano a me, nel caso specifico ai videogiochi.
Tutto questo per dire che, come in tutte le cose, è necessaria una educazione, al mondo dei videogiochi, a quello social, a quello del fumetto, a quello del cinema e chi più ne ha più ne metta, intendendo con "educazione" la conoscenza, almeno basilare, dei meccanismi, delle possibilità e dei limiti che quel mondo che si va ad approcciare possiede. Faccio un esempio proprio con i videogiochi, che è l'argomento in questa istanza esaminato. Mio padre mi guidava è vero, ma anche io approfittavo della sua leggerezza nell'osservare le cose che facevo approcciandomi a giochi che non erano riferiti al mio target di età, anche se sono stato responsabile nel giocarli (per fare un esempio semplice, sapevo che se mi fossi buttato sotto una macchina o fossi saltato giù da un muro non mi sarei ritrovato fuori da un ospedale con 40$ in meno in tasca, questo già a 7 anni, ovviamente va detto anche che questo si applica al mio caso specifico e capisco che ci possono essere situazioni che non sono ben comprese da tutti i bambini allo stesso modo). Ad oggi abbiamo tutti gli strumenti per poter capire se un videogioco può essere fatto fruire ad un bambino di una certa fascia d'età piuttosto che ad un'altra, tanti enti si occupano proprio di fare questo, è anche vero però che bisogna informare, educare tutti coloro i quali si approcciano ad una cosa nuova, mia madre non era cattiva e mio padre non era uno che se ne fregava solo perché una non voleva che giocassi e l'altro era un po' leggero, non erano semplicemente informati, giustamente educati verso queste cose e questo credo che si possa applicare a tutto quanto. Prendendo l'argomento social, tutti quei genitori che "parcheggiano" i loro figli davanti ad un social senza esercitare alcun controllo su di esso sbagliano sia consciamente che inconsciamente, consciamente poiché leggeri verso qualcosa di potenzialmente pericoloso e da loro in primis sottovalutato (si tende a pensare che ciò che succede oltre lo schermo non abbia potenziali ripercussioni nella vita reale magari), visto che da piccoli non si ha la percezione esatta di cosa sia sicuro e di cosa non lo sia, inconscia poiché nemmeno loro sanno effettivamente come approcciarsi a certe cose perché banalmente non sono stati educati a farlo. Noi, ci siamo auto-educati con l'esperienza sui social, nessuno ci ha sottoposti ad una "educazione digitale".
Il senatore in questione ha palesemente fatto l'errore di parlare di qualcosa che non conosce bene buttandoci in mezzo cose come le dipendenze, che sono cose reali e gravi seppur occorra che vengano trattate a parte, in modo da capire cosa le causa e non essere viste come qualcosa che inevitabilmente si sviluppa nei soggetti che si approcciano ad un videogioco, ad un fumetto o ad una qualsiasi cosa. Si fa sempre l'errore di non fare parlare chi è competente in materia, invitando a parlare gente che (lungi da me giudicare il senatore che sicuramente sarà preparato anche se in altro) non comprende a pieno ciò di cui si parla. Badiamo anche bene al fatto che esistono interi sistemi politici che cavalcano l'onda della disinformazione e del terrorismo mediatico (ad esempio quella salviniana) e che, se ci fosse una educazione digitale, se venisse insegnato come informarsi e non ad azzerare un pensiero critico verso qualcosa abbandonandosi ad un insulso ipse dixit, avrebbero davvero poco seguito. Immagino quella madre o quel padre un po' chiusi verso qualcosa che vedendo servizi come questi al Tg1 si fermano a dire "l'ha detto x sul canale y o sulla pagina o rivista Z" quindi deve essere per forza così, chiudendosi ancora di più in pensieri oramai sbagliati e superati.
Se ci fosse il monopolio di stato sui videogiochi come con alcool e sigarette di sicuro non ci sarebbe tutto questo hipe contro 😅
Comunque bravi! Mi ha colpito la vostra maturità ! Continuate così ! 💪💪💪
hanno rotto i cojones con queste discriminazioni contro il mondo dei videogiochi. siamo nel 2022 e in italia siamo dietro anni luce, sembra che si sta parlando di armi da fuoco, che rabbia.
È dagli anni 90 che mi ritrovo con questo problema, dove a ogni notizia sui videogiochi mi sono sempre ritrovato i miei spaventati che mi vietavano di giocare ogni due per tre.
Fu dura in effetti, ma era fastidioso sentire notizie che rovinavano il mondo dei videogiochi e quello di noi giovani perché chi seguiva le notizie al Tg andava in panico e bloccava tutto.
Ma no, le armi da fuoco sono care ai nostri politici (così come i neonazi)
negli anni 90 giocavo a Mortal Kombat e Carmageddon, ora di certo non vado a ghiacciare le persone e investire le nonnine per strada
Ma l'hanno fatto prima con la radio, poi con la televisione e adesso con i videogiochi. Danno la colpa di tutto a ciò che non conoscono
@@bounty1402 ma come io ormai lo faccio tutto il giorno
E vorrei aggiungere un'altra cosa, ovvero che basta partecipare ad eventi come Etna comics, Lucca comics e similari, per rendersi conto di quanto siano squisite ed educate le persone che sono accomunate da passioni come videogiochi, anime e manga.. Sono luoghi in cui vige una certa educazione, rispetto e sensibilità, quindi prima di associare cose come l'aggressività ai videogiochi, che ci pensassero più che bene..
Il mio nome è Ilaria e sono una mamma di una bimba di quasi 3 anni. Ho sempre giocato con i videogiochi e nel mio modesto parere credo di aver sempre usato il giusto,dividendo il mio tempo tra giochi, studio e amici... da quando sono mamma gioco moltissimo di meno,ma non voglio smettere di giocare sia chiaro questo non fà di me una pessima mamma,dedico tutta la mia giornata a mia figlia.
Certo prima se potevo passare una o due ora al giorno per giocare ora ne passo uno o due alla settimana, ma non smetterò di giocare questo mi permette di rilassarmi lo so probabilmente molti pensano che non è difficile quello che faccio sto a casa e devo pensare alla casa ed a una figlia,ma non ho mai amato giudicare e non m'interessa dei giudizi delle persone,nella vita ho imparato che ciò che facciamo vedere è solo una facciata e il resto lo teniamo per noi.
Comunque credo che sta a noi decidere come gestirci e lo dico con sincerità quando sarà farò giocare mia figlia certo controllerò che giochi e quando tempo dovrà passare a giocare,ma non le impedirò di fare esperienze sui videogiochi. Ciao
Tecnicamente è vero che da 40 anni le patologie e altri disturbi mentali sono cresciute molto in numero, ma solamente perché sono stati ufficialmente inseriti nel DMS e sono migliorati i metodi per diagnosticarli, questo Cangini ha omesso di dirlo.
Avesse omesso solo quello
ed anche perché è aumentata la popolazione mondiale che in percentuale sono aumentati i casi
Le dipendenze sono “sempre” generate da un problema di base e (sostanza o comportamento assuefacente) ci sono molte più dipendenze di quello che indicativamente immaginiamo…. Ma non tutti quelli che bevono vino diventano alcolizzati … ecc ecc ovvio … la verità è che viviamo in un contesto sociale “malato” che ci rende molto più vulnerabili alle “dipendenze” in generale …. Bisognerebbe pensare di più a questo
Esattamente
Questa è solo una visione della cosa, non comprovata.
Provassero a sparare meno minchiate e controllare di più l'educazione dei bambini.
Comunque a livello medico c'è una bella differenza tra un qualcosa che dà una dipendenza fisica (come alcol o droga) o ciò che dà una dipendenza psicologica (può essere qualsiasi cosa)
@@toffonardi7037 a dire il vero no sono la stessa cosa la dipendenza è data proprio dal fatto che ci fanno secernere dopamina "l'ormone della felicità" cambia il grado di assuefazione ma sotto quell'aspetto sono uguali, il punto sono i fanno che queste sostanze fanno ai neuroni, al contrario dei videogiochi, che usati responsabilmente, aumentano le capacità psicomotorie, la coordinazione, i riflessi, la capacità decisionale e se vogliamo a volte anche la cultura e di QUESTO ci sono le prove scientifiche
Le azioni di violenza, autolesionismo, disturbi alimentari, bullismo, bodyshaming, ecc. sono aumentate in maniera esponenziale da quando esiste Forza Italia.
Come fa l' "onorevole" a spiegare questa cosa?
non lo può spiegare perchè magari non è vero nulla di ciò che dici..
@@edoardozampetti4601 penso sia proprio questo il punto suona stupido perché lo è
esattamente come l' "onorevole" sostiene che i fenomeni di autolesionismo ecc.. Sono aumentate da quando le console sono entrate in casa
sono aumentate da quando esistono i social, è u dato di fatto. I videogiochi non centrano niente se non per il fatto che abusarne fa male e causano aggressività e nervosismo soprattutto nei bambini
Che bello ogni volta vedere che a governarci e a rappresentarci ci siano persone che hanno ben presente i problemi del paese, persone di un certo spessore culturale, in grado di sostenere fondati e profondi discorsi solo su argomenti che gli competono, su cui hanno studiato anni e su cui sono profondamente informati, senza mai sparare a zero su qualsiasi cosa non gli vada a genio, senza seguire infimi fini personali, senza preoccuparsi di poter apparire ignoranti, superficiali o semplicemente limitati.
La verità è che si può solo imparare a convivere con questa nuova socialità guardando a quel poco di buono che ci rimane. Il problema non sono i videogame oppure i social, il problema è l’essere umano fatto forse più di vizi che virtù. I videogame sono una grande forma d’arte che siamo fortunati di poter godere, e cmq tra giocare con una console o drogarsi sarà sempre meglio un videogame, senza esagerare.
Ragazzi come sempre date un bellissimo esempio come coppia e come professionisti!siete grandi!
Grande video, bisogna combattere durante questo tipo dì “informazione” perché altamente fuorviante.
Questa famoso ormone a cui fa riferimento si chiama seratonina e, come giustamente sottolineato, viene prodotto dal nostro cervello in reazione ad una moltitudine dì stimoli oltre ad essere positivo per il nostro benessere in generale.
Ottima la considerazione sulla correlazione dei numeri perché, in statistica, due fattori non correlati che si muovono nella stessa direzione, vengono chiamate variabili spurie, cioè non legate tra loro.
La storia delle sigarette è il top della disinformazione. Da quando in regolamento europeo ha imposto le frasi ad effetto sui pacchetti dì sigarette anche in Italia (quasi 15 anni fa), il tasso dì penetrazione del fumo non si è mosso dì una virgola e restando intorno al 22-23%. In Inghilterra, dove hanno seguito una politica antifumo dì lungo periodo che ha portato ad aumentare i prezzi dì 3 volte, ridurre il numero dei punti vendita dì tabacco, istituire programmi di sostegno a chi non riesce a smettere ed aprire reparti ospedalieri con all’interno negozi dì sigarette elettroniche, il tasso di penetrazione è sceso al minimo storico del 8% con gli adolescenti che sono sostanzialmente disinteressati alle sigarette.
Qui commentiamo veramente parole a vanvera dì una politica fuori da ogni logica e competenza
Senza più parole, veramente. Credevo che dopo tutti sti anni avessero smesso di scassare coi videogiochi ma ancora nulla.
Tra l'altro studiando psicologia ho letto in un libro (vi posso dire qual'è) l'esatto OPPOSTO, cioè che il QI in MEDIA STA AUMENTANDO in questa generazione, grazie appunto a un miglioramento generale delle scuole e dell'ambiente sociale!
Il bello è che poi queste sono le stesse persone che vengono a scartavetrare le palle lamentandosi degli influencer. Nel 2022 non esistono più problemi veri o malattie serie. Videogiochi e Social, secondo loro è questo che sta rovinando la nostra generazione, non una politica fatta con il deretano
Aggiungo: Dicono inoltre che i videogiochi e i social isolano le persone. No guarda, sto solo comunicando con quasi tutto il fottuto pianeta con solo un telefono. E poi mi sono fatto più amici grazie ai social e ai videogiochi che alla scuola e altre cose che loro ritengono “opportune”
@@yukiflytias7894 proprio la settimana appena passata su sea of thievs ho fatto amicizia con dei norvegesi e un cecoslovacco che si sono gentilmente offerti di fare alleanza e aiutarmi ad imparare meglio il gioco giocando insieme, e si le mie ghiandole hanno iniziato a secernere ormoni della felicità ma guarda un po' non sono diventato dipendente da sea of thievs
che la scuola stia migliorando, in italia ho molti dubbi
mi dispiace controbattere e fare il saccente ma purtroppo pare sia l'opposto . Anche facendo una rapidissima ricerca su Google si trovano solo fonti che dicono l'opposto. è tutto basato su uno studio norvegese , in 40 anni di visite di leva militare hanno notato che i ragazzi ottenevano punteggi via via sempre più bassi con il passare degli anni . Leggendo quegli articoli pare che abbiano trovato analogie anche in altri paesi occidentali .C'è da dire che è un lento peggioramento ,non riguarda solo "questa" generazione , anzi a onor di cronaca secondo questo studio gli "ultimi " a essere esaminati come campione sono coloro che hanno fatto la visita di leva nel 2009 ,ergo chi è nato nel 1991. Non si conoscono ancora le cause , forse un eccessivo miglioramento delle condizioni di vita , troppi comfort hanno fatto si che ci si impigrisse di più ,ma sono solo supposizioni ,nessuno ha ancora potuto dimostrare quale sia la causa .
Per assurdo Per quel che ne sappiamo non avendo materiale potrebbe darsi anche che il q.i abbia ricominciato a salire dal 91 in poi , certo la vedo molto dura visto che nei 40 anni di studio si è assistito a un lento e continuo peggioramento .
Tutta sta pappardella che ho scritto non vuole assolutamente" giustificare " il discorso generalista e inutile fatto dal senatore ovviamente ....
ciao player inside!!!
io sono del 1987 e mi permetto di dire che i videogiochi ai tempi che furono erano un LUSSO ed una GODURIA giocarli dopo una giornata scolastica o lavorativa (negli anni futuri)
e assolutamente non mi hanno creato dei problemi,ANZI e conosciuto e stretto rapporti con persone di TUTTA ITALIA!!!
Aggiungo che lavorativamente faccio il BARISTA in un BAR 24 ore e vedo molti più GIOVANI DI ME(🙂🤣🙂🤣🙂 )massacrati e divorati dalla COCAINA che dai videogiochi!!!
Ciao a tutti, ho visto e consultato al riguardo. In effetti ci sono videogiocatori che non sanno regolarsi psicologicamente, ma ci sono anche i videogiocatori moderati come noi che non usano i social. Il mondo dei videogiochi puó ispirare ed anche realizzare grafiche magnifiche, anche meglio del mondo reale; il nostro motto dev'essere difendere i nostri giochi preferiti, speciali ed importanti per noi. Quello che mi fa arrabbiare è che alcuni non sanno come rovinarsi la vita e sprecarla con la droga. Vittorio Brumotti ha detto:" La droga è una m***a"; infatti io sono d'accordo ad odiare quelle cose e sono disgustato dagli spacciatori che girano nelle strade d'Italia; ció che dice Cangini dei videogiochi è una causa persa, non può assolutamente paragonare i videogiochi alla droga, male assoluto. Non solo questa, ma anche criminalità, infamia, dittatura, di tutto. Ci vorrebbe una "Indipendenza Moderata" ed una "Giustizia Accelerata contro il male" e, affrontando i problemi, fare una rivoluzione tattica per farla pagare a chi ha creato tutto ciò. Purtroppo abbiamo anche questa schifosa epidemia di Covid, altrimenti avremmo potuto provare a dare una "lezione" alle dittature estreme di questi tempi e poter essere ciò che vogliamo, cioè persone che vogliono il bene di tutti.
Porto la mia testimonianza. Per anni, durante la prima adolescenza, sono stato dipendente dai videogiochi. Solo ora mi viene in mente che forse la situazione era un tentativo di sfuggire ai problemi di salute che avevo, e che si riflettevano in ogni altro ambito.
D'improvviso, anche grazie alla scoperta di una serie tv, che è stata forse il vero trigger della mia "guarigione" psicofisica, ho smesso di giocare così tanto.
Ho continuato ad approfondire il mondo dei videogiochi e tutt'oggi mi piace giocare, quando riesco, anche se vado a periodi, anche a seconda degli impegni. Ma ho continuato la mia vita come un qualsiasi ragazzo: tra università, palestra e quant'altro.
Moltissimi neurologi e scienziati, ritengono che l'impatto della televisione, sui giovani è "devastante"
Comunque; dovete imparare a capire e seguire i soldi e gli "interessi"; semplicemente i ricconi in italia non hanno interesse nei videogiochi e tutto quello che è "computer o internet" minaccia il main stream; dove c'è l'interesse delle elite italiote e il loro controllo.
Se ci fossero società videoludiche in questo paese, con le mani in pasta nella politica e negli affari vari di questa gente al comando dell'italia; parlerebbero, invece bene, dei videogiochi
Inoltre la stupidità dei giovani è da attribuirsi alla distruzione del sistema scolastico, che è infinitamente peggiore rispetto a 20 anni fa.
Per non parlare della fuga di persone dall'italia, paese che socialmente ed economicamente fa schifo.
In sostanza; come spesso accade, quello che a loro non piace viene denigrato senza poter dibattere.
Per tutto il resto, basta non votare quel partito lì, se votate, se ci faranno votare
Consiglio molto il libro della psicologa americana Jean Twenge "Iperconnessi" (Einaudi), in cui si dedica ad una analisi della gen Z.
Per quanto il libro si concentri sul rapporto tra i giovani e la tecnologia, la dottoressa esprime più volte il concetto che a formare una generazione non esistono singolo fattori, ma tanti elementi che si incontrano e si scontrano. Semplificando molto, come esempio: non è il solo uso dei social o della tecnologia che a definire una certa caratteristica nella gen Z, ma esistono altri fattori, come l'educazione scolastica, i genitori (spesso esponenti della Gen X o baby-boomer), la crisi economica, ecc.
Proposta di legge, di un senatore di FORZA ITALIA (fa già ridere così)
io sarò sempre grato ai videogiochi perché mi hanno cambiato la vita sociale. prima venivo sempre bullizzato e mi rifugiavo nei videogiochi ma da quando ho iniziato a giocare spesso, parlare con tanta gente diversa ho capito come funzionava e ho imparato a fregarmene completamente di qualsiasi offesa. il me di un paio d'anni fa è completamente diverso dal me di oggi.
E' proprio vero quello che dice Shy, più si ha un'opinione estrema e controversa, più si ha la possiblità d'apparire in TV.
Poi ovvio la tv generalista ce l'ha a morte con i videogiochi e questo è un dato di fatto, però fare "approfondimenti" del genere, senza portare dati e senza neanche il contraddittorio, tanto invocato in altri ambiti, è alquanto ridicolo, è praticamente la marchetta di un libro mascherata da intervista.
Generalmente le situazioni estreme descritte dal senatore nascono all'interno di situazioni abbastanza complesse, non sono il problema, ma un modo per scappare da quel problema, lo stesso vale per la dipendenza da alcool, da droghe e la ludopatia. Visto i passi in avanti che NON si sono fatti in questi tre ambiti, deduco che siamo ben lungi dal cominciare a prendere sul serio certi problemi.
Se non sapete come passare una serata vi propongo un drink game: seguite un qualsiasi talk show di attualità e ogni volta che un ospite fa uso di fallacie logiche bevete uno shottino. Probabilmente non arriverete al primo stacco pubblicitario. In questo caso una sempreverde fallacia della brutta china, salute!
Da genitore dico che è vero che a volte è difficile staccare i figli dai videogiochi...ma è più semplice educarli alla fruizione, e si può fare tranquillamente.
I miei da piccolo mi avevano imposto dei limiti di tempo di attività videoludica, e da ragazzo ho iniziato a regolarmi da solo. Ormai non gioco per tantissimo tempo al giorno, ma lo faccio senza problemi.
Il punto è che un bambino non ha gli stessi freni inibitori di un adulto, indipendentemente dai videogiochi: finché si diverte, non vorrebbe mai smettere
I bambini non ragionano come gli adulti ovvio che hai difficoltà
E infatti ho detto che è più difficile staccarli (quindi imporsi imperiosi) che non educarli (quindi con calma spiegare di fare turni, orari, ed usare i videogiochi come un piccolo passatempo)
@@enrico8414 hai pienamente ragione
Vi seguo da anni e non penso di aver mai visto Midna così infastidita! Comunque da questo intervento si evincono due cose: 1) la "pochezza" dei politici italiani medi che non capiscono i medium moderni e cercano in ogni modo di osteggiarli convinti che siano "il male assoluto" paragonandoli a cose che non c'entrano un bel niente, questo tipo di atteggiamento viene posto in essere non solo (purtroppo) con i videogiochi/internet/mondo tech in generale ma con aspetti che spaziano anche in tematiche sociali ed economiche. Come faceva notare Raiden infatti se ci ritroviamo in un "mondo di merda" non è colpa nostra che cerchiamo di sopravvivergli, ma è colpa di chi, come la generazione del Senatore, ce lo sta consegnando dopo aver passato la vita a devastarlo. 2) come al solito i giornalisti "mainstream" italiani si dimostrano poveri, non in grado di affrontare un dibattito serio su qualunque tematica. Quello che ha detto Midna, ossia dove sono le "prove", i dati, anche solo un "grafico a torta" [Cit. Raiden] lo avrebbe dovuto dire la giornalista, trattandosi di un servizio informativo sul canale ammiraglio della TV nazionale, nel quale, da contribuente, io non solo mi aspetto ma pretendo un dibattito supportato da dati analizzabili. Speriamo che come tante iniziative strampalate dei politici italiani cada nel dimenticatoio anche questa e speriamo altresì che gli italiani, chiamati al voto, si ricordino di quanto sconclusionato sia stato questo signore optando per esprimere il proprio voto in favore di persone più meritevoli!
È stato mio zio ad immettermi nel mondo dei videogiochi, responsabilmente. Col tempo mi sono appassionato e ho continuato. Adesso uso i videogiochi in maniera professionale e competitiva. Grazie ai videogiochi e social media ho conosciuto tante persone e sto cercando di costruirmi un futuro in ambito lavorativo.
Ammetto di esagerare a volte perché potrei vivere una vita più sana mentalmente, ma è innegabile che la società odierna è costruita su questa base, ed è quindi oggettivamente inevitabile escluderne l'uso.
Il senatore, laureato alla triennale di scienze politiche, è intervenuto unicamente per sponsorizzare il proprio libro ( poichè evidentemente non ha ciucciato abbastanza soldi dalla carica guadagnata nel 2018 ). L'esimio dottore va, oltretutto, a contraddirsi nell'arco di pochi minuti dicendo prima: " quella roba li porta necessariamente a degenerazione " per poi rispondere " si io utilizzo i social per stare vicino agli elettori, ma una volta chiusa la campagna elettorale chiuderò con quella roba li ". Il vetusto figuro parla poi di cocaina ( ovviamente per sentito dire ) ignorando che la produzione di dopamina, serotonina e noradrenalena possono essere aumentate anche naturalmente tramite alimentazione, attività fisica, sonno, attività sessuale etc. Volendo riassumere tramite similitudine è un pò come se 70 anni fa Mario Rossi ( terza elementare, attualmente macellaio ) scrivesse un articolo in gazzetta ufficiale: " le pugnette renderanno ciechi i vostri figli, è necessario eliminare ogni riferimento sessuale da tutta la carta stampata ". Braccia strappate all'agricoltura come l'80% della classe politica italiana.
Mi piace vedere come i politici cercano di trovare responsabilità alla tecnologia, social e videogiochi meno che l unico grande problema di questa società e che la società di oggi in Italia specialmente non garantisce un futuro stabile e per delle mancanze oggettive e palesi ma tentando di mascherare il tutto con queste stronzate.
Non ho parole. Io per questo è altri motivi ( fake news) che non guardo più la televisione.
Dovrebbero lasciare spazio alla nuova generazione in diversi ambiti. Non dovrebbero parlare di cose che non sanno e non capiscono. Mi dissocio
In Italia abbiamo ancora il grande fratello e tutte quelle robe li, poi mi chiedono perché non vedo la tv
@@greenviper2991 ma devo dire che questo tipo di intrattenimento c'è in tanti paesi, perché piace, ma dovrebbero mostrare più contenuti reali, da cui trarne un insegnamento, non stupidaggini per riempire il palinsesto. Stare davanti alla televisione quello è un problema
@@ian93. vero
La mia testimonianza è che: continuo a videogiocare con cognizione di causa, sapendo i periodi nei quali ne faccio un abuso (esempio Elden Ring nella mia prima run riconosco che mi ha tenuto attaccato al televisore, ma finito il gioco la console l'accendo un paio di volte a settimana) ma nonostante ciò ho una carriera universitaria buona (tra alti e bassi) e una bella vita sociale.
Guarda caso l'unico periodo di "dipendenza" è stata quando cercavo conforto dal bullismo ricevuto durante i primi anni del liceo e un periodo in cui gli unici amici che avevo mi scaricarono, quindi un male esterno ai videogiochi, i quali erano l'unica valvola di conforto.
C'è anche da dire che spesso, soprattutto negli ultimi anni, abbiamo anche giochi che possono aiutare le persone, ad esempio personalmente a me ha aiutato seguire la storia di Sea of Solitude, che per quanto "giochino" tratta di temi come problemi in famiglia, bullismo, sensi di colpa e altri. Così come altri sensibilizzano su temi, ad esempio lo stesso Hellblade che per quanto sia una storia come ambientazione mitologica cerca di far capire al giocatore come una persona affetta da disturbi ossessivo compulsivi possa sentirsi
Il 2020 è stato un anno tremendo per me, probabilmente ho avuto anche abbastanza ripercussioni e problemi mentali. I videogiochi durante quel periodo mi hanno solamente aiutato ad uscirne, sono stati fondamentali e non so come sarebbe finita senza videogiochi, probabilmente dallo psicologo. Bisogna sapere davvero com'è un mondo come quello del gaming prima di sparare stronzate su di esso
Tempo fa su un treno ascoltai per caso la conversazione di un tizio al telefono, un professore universitario da quanto capii, che parlava appunto dei suoi studi sull'influenza negativa dei videogiochi sulle persone. Io ero seduto davanti a lui con la PSvita, e riuscii solo a guardarlo con profondo biasimo. Sono solo un camionista, ma sono sicuro di riuscire a dare a questo mondo un contributo maggiore di quello che darà lui con i suoi "studi"
Ciò che dice il senatore è del tutto discutibile: gli esempi che porta mi sembrano allarmismo puro. Quello che mi domando è, perché questo accanimento?
Pensano davvero che il problema siano "quelle robe lì"? No l'assenza di lavoro? No la zero prospettiva per la maggior parte dei giovani? No la mancanza di rispetto per qualsiasi essere umano, la dignità e diritti che dovrebbero essere uguali per tutti?
Come dite voi, magari nel suo libro spiega tutto e tutto ha più senso e ci sono dati che noi non conosciamo...ma anche no!
D'accordo sul fatto che come con tutto, dalle sigarette al cioccolato, dallo shopping alla birra si debbano consapevolizzare le persone; di chiaramente se iniziamo dai giovani, meglio.
Questo dimostra che le persone incompetenti dovrebbero solo tacere se non sanno di cosa si tratta.
Grandi playerinside
Io gioco ai videogiochi dal giorno di natale del 1990, quando mia madre regalò a me e a mio fratello il NES, da allora ho giocato ai videogames tutti i giorni della mia vita, eppure (stranamente) sono una persona normale, ho 38 anni, ho finito gli studi, lavoro nella ristorazione da 20 anni, sono sposato da 15 con l'amore della mia vita e ho 2 bambine splendide e sane. Secondo questo signore dovrei essere, e tanti come me nati a inizio anni 80', essere seriamente disturbato.
P.s. e ho giocato a tutti i videogiochi più violenti da Doom a Gta passando per mortal Kombat.
Ho 43 anni e mezzo,gioco da quando ne ho 8 (prima console Atari 2600) ..ovviamente dedico molto meno tempo a questa mia passione per il tempo a disposizione..ma aldilà di questo non mi sento né malato né dipendente..ho una famiglia come tutti e sono una persona normale come tante e stimata per quello che faccio in generale ..quindi per me videogiocare è semplicemente una passione per distrarsi dalle zozzerie di questo mondo..e finché ne avrò voglia coltiverò questa mia passione ,aldilà dei deliri che questo servizio ha proposto
È bello vedere che oltre alla marchetta al suo libro (della quale già immagino l'attendibilità e profondità viste le premesse), questo senatore non abbia la più pallida idea di cosa sta parlando, social, videogiochi non credo sappia neanche minimamente come funzionino e le opportunità che hanno offerto ad una generazione flagellata dalla crisi economica con la più bassa percentuale di occupazione di sempre. Con tanti scrittori emergenti che meriterebbero danno sempre più spazio alle boiate. Complimenti cmq al senatore per la voglia di arrotondare i 30k al mese che prende di stipendio vendendo fuffa fritta.
Io ho 28 anni e gioco ancora, per sfogarmi la verità per divagare un po’ lo stress giornaliero, e mi aiuta tanto posso assicurare incredibile come possa essere frainteso tutto ! Bravi ragazzi
Il fatto che un argomento così complesso venga banalizzato in affermazioni sensazionalistiche fatte durante un servizio breve (non penso che l'intervento del senatore sia durato più di 5 minuti) fa già capire l'intenzione dietro a questa ricerca.
Il senatore rappresenta il pensiero più o meno comune del 50enne medio italiano, ovvero quello di attribuire "all'internet" ogni male esistente, e poco cambia se la colpa sia dei videogiochi/social o delle capacità educative dei genitori, l'importante è che si tenti di screditare in ogni modo ciò che non si comprende.
Diventa quindi ovvio lo scopo del senatore, creare una ricerca per impacchettare un libro che correla campi diametralmente opposti (cocaina=videogiochi) in modo da creare sensazionalismo intorno alla vicenda.
Diffido molto delle buone intenzioni del disegno di legge proposto dall'onorevole, anche solo per il modo in cui ha espresso il suo punto di vista (più o meno supportato dai fatti), spero solo che tra 10 anni in parlamento comincino ad entrare persone simili a voi nel modo di pensare e che comprendano, senza pregiudizio o sufficienza, il web i social e i videogiochi nel loro insieme
Questa cosa l'ho vissuta anche negli anni 90 e ora si ripete uguale ed è successa pure con i fumetti horror dove si era discusso in parlamento perché "causava nei giovani dei disturbi psichici" o una cosa del genere.
Semplicemente quando si parla di certe cose bisognerebbe prima comprenderle, magari chiedere ai diretti interessati come funziona e perché si fanno certe cose.
Invece no, tizio vede una cosa e non la capisce, magari la prova e perde al gioco che non capisce e per frustrazione lo denigra pure.
Tutto questo l'ho sempre visto ripetersi ciclicamente per anni perché tanto chi non ha vissuto il periodo di chi è nato nella tecnologia o durante il suo sviluppo (presente 🖐) difficilmente capirà cosa sia giocare con i videogiochi o utilizzare i social perché semplicemente la loro adolescenza è stata diversa, ma non hanno in alcun modo la voglia di mettersi nei panni di chi la sta vivendo come una cosa comune per tutti ma soprattutto delle nuove generazioni.
La mentalità che governa il mondo è vecchia di 70 anni.
Ragazzi, vi seguo da tanto e siete meravigliosi. Siete equilibrati ed educati (oltre che miei conterranei). Beh, io stavolta non riesco a essere equilibrato, purtroppo questo signore, per me, è uno che parla a vanvera di argomenti che ignora. Ed è pure un collega...
Ho iniziato a giocare col nintendo ai tempi che furono, ed adesso ho 30 anni, ho una famiglia, lavoro, e nel tempo libero gioco.
Ringrazio i videogiochi, che mi hanno fatto conoscere persone da ogni parte d'Italia, che molti di loro, tutt'ora sento.
Giuro che più sentivo il "senatore" parlare, più mi veniva voglia di strapparmi le orecchie....
Non siamo diventati meno intelligenti, ci siamo, in un certo senso, abituati ad avere per ogni problema una soluzione a portata di mano. Di certo grava sul ragionamento e la capacità di comprendere senza un aiutino, ma questo ha colpito anche il nostro caro senatore
Infatti questa correlazione tra crescita di malattie mentali e suicidi con la diffusione dei media digitali non sussiste proprio, sono cambiate le competenze e le circostanze rispetto a 30 anni fa
"per un genitore è difficile staccare il figlio dallo smartphone" perchè a quanto pare "gente che non vuole prendersi le proprie responsabilità e parcheggia i propri figli davanti ad uno schermo" non era una frase così d'effetto
Comunque ottima argomentazione, il problema non sono i videogiochi o il web ma la società di oggi e come in tutte le cose serve equilibrio, giocare nei videogiochi serve equilibrio, social serve equilibrio, ogni persona è a sé es io in questa realtà non mi piace e purtroppo devo ammetterlo i videogiochi per me sono un rifugio
Io la butto lì ,potrebbe sembrare un commento non in linea con la tematica del video..ma alla fin fine dopo tutte le stronzate che i senatori dicono ,che sarà mai il commento di uno stupido come me.Il Senatore presenta un disegno di legge contro i social e i videogiochi ma quand'è che si fa un disegno di legge per il L-A-V-O-R-O e l' I-S-T-R-U-Z-I-O-N-E?Mai possibile che nel 2022 in Italia l'istruzione non è GRATIS?La possibilità di studiare dovrebbe essere un DIRITTO e non un PRIVILEGIO.
Personalmente,grazie a Dio che esistono i social che mi danno la possibilità di essere in contatto con i miei familiari e amici perchè io come tanti migliaia di ragazzi italiani sono stato COSTRETTO a lasciare i miei affetti e la mia famiglia .Grazie a Dio che esistono i social perchè è grazie ad essi e al web che sono riuscito ad avere informazioni per andare in un cazzo di paese e trovare un cazzo di lavoro che mi permette di vivere una cazzo di vita DIGNITOSA.
Il Senatore non ha un cazzo da fare e allora ha pensato di scrivere qualche minchiata per vendere qualche copia su Amazon e farsi pubblicità gratuita sul TG1 tanto mica lo paga lui il canone!
Differentemente dal solito, sarò breve: "sono affetto dalla sindrome di Asperger e se devo valutare la mia vita a posteriori, posso dire che i videogiochi mi abbiano fatto solo bene"
Sinceramente il fatto di stare svegli la sera non è cosa solo da videogiochi, c'è a chi proprio piace la vita notturna, come quelli che escono tutte le sere per birre o discoteca ( che, sinceramente, considero più pericolose perché puoi trovare la qualunque). Inoltre, secondo questi ragionamenti, noi dovremmo essere, oltre che drogati, degli stupidi pure. Bene, posso affermare di avere la media del 28 all'università e di amare molto la letteratura (faccio l'università di lingue) e posso confermare che non trovo a nessuno che piaccia parlare di cose più "sofisticate", neanche se glie la poni come qualcosa di interessante, che siano adulti o ragazzi che non giocano ai videogiochi. Conosco certi ragazzi delle superiori che non sanno nemmeno cosa significhi "commestibile", e non giocano ai videogiochi. Secondo me il signore qui ha scordato che, come sono quasi certo, dato che mi sembra che voi abbiate fatto dei percorsi umanistici come il mio, la mente umana non è un computer, che si programma e funziona ugualmente per tutti. L'essere umano è fatto di esperienze che lo formano come persona, e in base a come esso le vive suddette esperienze, può svilupparsi in un determinato modo. Io ho iniziato ad appassionarmi al mondo del gaming dalla terza media (sono del '97), e, fino ad ora, posso affermare di uscire tranquillamente e di scherzare un sacco con le persone. Io, semmai, ho avuto problemi nella realtà con i compagni di classe, ma quello è perché ho sempre avuto un carattere sensibile, non perché i videogiochi mi hanno reso meno recettivo.
Scusate il malloppone di messaggio, ma credo che, come si è voluto far intendere dal vivo, la chiarezza è il punto chiave.
P.S: Io compro anche un sacco di libri ambientati nei videogiochi che gioco ( credo che si possano sempre definire letteratura gaming), come le Folks and fairytales di World of Warcraft, o anche le sue cronache. Sono scritte veramente bene, e credo che siano un ottimo mezzo per avvicinare dei gamers ai libri. Mi piace considerare i videogiochi un vero esempio di letteratura, perché che cos'è essa se non il desiderio di raccontare una storia ed il suo mondo, creare un universo e renderlo vivo così da poter spaziare con gli orizzonti. Senza contare che molti videogiochi insegnano ad avere pazienza e sviluppare strategie, ad essere attenti: prediamo giochi come Dark souls ed i suoi simili, come Elden ring.
Mah io da quando ho iniziato a giocare ai videogiochi ho sviluppato molte cose che mi sono servite in vita reale, come un esempio all'epoca dei miei 8 anni sono diventato campione italiano di karate nella categoria combattimento nella categoria pulcini. Tutti i riflessi sviluppati si grazie anche agli insegnanti ma anche ai videogiochi dato che sviluppano anche la coordinazione occhio-mano. Esperienza personale eh, ovviamente io mi riuscivo a contenere senza sgarrare nel giocare troppo ecco
No vi prego, già da troppo fastidio il “ACCETTO I COOKIES” sui siti web, ci manca pure un “NUOCE ALLA SALUTE” a rompere le scatole 😳
Tra politici e senatori un unico falò dovrebbero fare.
Buongiorno e buona Pasqua. Io non gioco molto ai videogiochi, ma avendo ascoltato le vostre parole e quelle del senatore, le uniche informazioni utili e sensate, le avete date voi. Complimenti per il vostro splendido, divertente ed utile lavoro. 🙂
Si riassume con un meme: Nice argument senator, how about you back it up with a source?
Bisogna ammettere che il suddetto senatore deve avere parecchie idee confuse e ha capito fischi per fiaschi
La cosa più dannosa è che (questi) senatori, percepiscono un lussuoso stipendio, pagato dalle tasse e imposte, che noi tutti paghiamo ....
Benvenuti in italia, il paese dove i telegiornali diffondono fake news
Grazie per aver commentato tempestivamente, speriamo in una correzione il più veloce possibile dell'informazione rai sull'argomento.
E soprattutto non è possibile che un senatore promuova una certa narrazione così distorta e non basata su dati scientifici se non piegati a un messaggio commerciale e politico triste e stantio.
Salviamo l'educazione e integriamo il digitale se vogliamo salvare davvero questa e le future generazioni.
Uno schifo.
"Diminuisce il PIL ma aumentano i gay".
Anche questo era colpa dei videogiochi e dei social evidentemente.
Comunque non per dire niente ma non si possono più mettere recensioni al libro🤡
La Rai non delude mai. È sempre colpa dei GGGGIOVANI
Ho concluso una tesi sui social media e sul valore quotidiano che possiamo dare dei mezzi in quanto parte integrante della nostra realtà. Tenendo conto che le guerre e le pandemie non sono costruite dai giovani bensì da persone che a suo dire sono di un quoziente intellettive migliore, potrei aggiungere un altro fatto: sono più che sicuro sul fatto di vedere un accanimento mostruoso solamente per audience con l'intento di tenere il più possibile dalla propria parte quel target sempre più vicino ai social. Peccato, però, che è proprio la televisione a portare alla dipendenza e al collasso mentale le persone con un vero e proprio lavaggio del cervello senza possibilità di replica. Sono uno studente di Comunicazione e ho studiato proprio il cambiamento della relazione tra televisione e pubblico oltre che vederla attualmente. Rispetto a un'epoca dove la Televisione riceveva esattamente l'attacco da parte della generazione precedente che preferiva le Radio, ora è la Televisione (considerato come serie di programmi) a dover difendersi da cambiamenti impossibili da evitare. A questo punto, questo modo di fare è gravissimo come hanno fatto sulla Pandemia e sulla Guerra con servizi e controservizi confusionari atti a tenere dipendenti psicologicamente le persone. Io stesso sono un po' caduto giù proprio con un modo mediatico di tenere in agonia in questi 2 anni. Guarda caso, potrei fare perfettamente il testimone come ha fatto quel povero signore, secondo me preso forzatamente a fare un qualcosa di cui si vede che non è ancora uscito ed erano altri problemi, e dire che in questi 2 anni come in parti del mio passato sono stati i telegiornali e servizi simili ad aver aumentato l'ansia e la paranoia!! Davvero squallidi!
Non nascondo e lo evidenziato anche gli effetti negativi dei social e del fenomeno, seppur è molto più complesso da definire viste le molte correlazioni con altrettanti possibili patologie che ora sono più parlate e consapevoli, degli Hikikomori. Comunque, un modo per risolvere la questione è proprio parlare e insegnare piuttosto che censurare! La censura porta ad un uso alla fine incontrollato e quello poi può far perdere le enormi potenzialità che, quando veniva comodo in tempi di pandemia, sono osservabili e ci hanno reso meno pesante un qualcosa di assolutamente inumano come la distanza sociale!
me lo diceva sempre la mia vecchia nonna, di non giocare con gli arcade nei bar, che è così che si inizia, che poi ti ritrovi con un commodore 64 in casa...
😆😆