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Grazie per la spiegazione, ma ho una domanda.. se nell’esercizio devo calcolare la tensione a vuoto con partitore di tensione, e nella traccia dell’esercizio non mi viene indicata una resistenza specifica ai capi della quale calcolare la tensione, come faccio a “scegliere” la resistenza che poi va al numeratore?
Se non viene indicato un valore, generalmente si procede col calcolo letterale ed il valore della resistenza sarà semplicemente la lettera con cui viene chiamato quello specifico resistore.
@@Elettronicamente no intendevo, ho il valore numerico della resistenza ma nell’esercizio non mi viene specificato tra quali resistenze va applicato il partitore di tensione
@irenesapia1163 pardon, avevo capito male. Sinceramente mi sembra una richiesta strana, dovrebbero indicarti dove viene presa la tensione di uscita. A meno che entrambi i resistori (presumendo siano solo due) siano con lo stesso valore di resistenza..
C’è un video su Volt -ampere . Ho fatto un test , la domanda era : con a disposizione 240 Kva e avendo 10 lampadine da 24 Kva come andavano collegate in serie o parallelo o nessuna delle due. Potresti farmi la soluzione e il perché . Grazie mille
Grazie mille! Per i testi, dipende dal livello e dalla persona: il Rizzoni (per elettrotecnica) è molto completo ma ammetto anche che può essere tosto però secondo me è il migliore a livello universitario. Se invece stiamo parlando di elettronica, lo Jaeger è praticamente allo stesso livello. Molti libri delle superiori sono testi altrettanto validi però dato che devono appunto preparare ragazzi delle superiori di istituti tecnici, alle volte tendono a sottintendere o sorvolare passaggi o concetti che invece andrebbero approfonditi. Per cui sono ottimi per chi deve rinfrescare un concetto o studiarlo senza approfondire troppo. In fin dei conti però un avvertimento che do sempre è che l'apprendimento e la lettura di concetti tecnici sono una "pratica personale" molto soggettiva, per cui un libro che a me può aiutare parecchio, può essere che non abbia la stessa efficacia con altre persone.
DOMANDA! E possibile collegare in parallelo 2 generatori di tensione ? 1 )Si, in ogni caso, 2)si,se le rispettive resistenze interne sono piccole. 3)no ,mai, 4)si , se le rispettive resistenze interne sono uguali. CHE RISPOSTA MI DARESTE ...A QUESTE 4 risposte...grazie fatemi sapere perché mi è uscito questo quesito nel quiz per il concorso ordinario B015 che si è svolto il 6 aprile....(per me tutte e 4 le risposte sono sbagliate) grazie prof. Aspetto vostra risposta
RISPOSTA! E' un discorso un attimo complesso ma che provo a semplificare. Bisogna fare prima di tutto due casi distinti: 1- generatori IDEALI di tensione: si possono mettere in parallelo SOLO e SOLTANTO quando hanno la stessa tensione (o per meglio dire fem). Altrimenti si crea una sorta di paradosso in quanto (come detto nel video) se per definizione ai capi di due componenti in parallelo abbiamo sempre la stessa tensione, con due generatori di tensioni con tensione generata differente verrebbe meno questa condizione. Insomma, non s'ha da fare. 2- generatori REALI di tensione: qua il discorso è leggermente differente perchè se abbiamo dei generatori reali di tensione, si impone che vi sia una resistenza interna in serie al generatore. Indi dovremmo sfruttare la dualità Thevenin/Norton per convertire i generatori reali di tensione in generatori reali di corrente e poi dovremmo fare vari calcoli in base ai casi. indi riassumendo: - Generatori IDEALI di tensione: Sì, ma SOLO se hanno la stessa tensione generata. - Generatori REALI di tensione: 1) Sì, in ogni caso MA sempre e solo intendendo che stiamo parlando di generatori REALI (come immagino si tratti in questo caso) Ps. Il discorso sulle resistenze interne non cambia la risposta: ossia non importano i valori delle resistenze interne nella fattibilità del collegamento, al massimo influenzeranno i calcoli che andremo a fare successivamente. Spero che la mia risposta ti abbia soddisfatto!
e nel caso di generatori di tensione in parallelo se voglio calcolare il partitore devo usare la conduttanza come nel partitore di corrente ?, grazie in anticipo@@Elettronicamente
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Llllllllllllllll
Ciao.Davvero belle le lezioni spiegate cosi ... Bravo bel lavoro
Grazie mille!
Grazie per la spiegazione, ma ho una domanda.. se nell’esercizio devo calcolare la tensione a vuoto con partitore di tensione, e nella traccia dell’esercizio non mi viene indicata una resistenza specifica ai capi della quale calcolare la tensione, come faccio a “scegliere” la resistenza che poi va al numeratore?
Se non viene indicato un valore, generalmente si procede col calcolo letterale ed il valore della resistenza sarà semplicemente la lettera con cui viene chiamato quello specifico resistore.
@@Elettronicamente no intendevo, ho il valore numerico della resistenza ma nell’esercizio non mi viene specificato tra quali resistenze va applicato il partitore di tensione
@irenesapia1163 pardon, avevo capito male. Sinceramente mi sembra una richiesta strana, dovrebbero indicarti dove viene presa la tensione di uscita. A meno che entrambi i resistori (presumendo siano solo due) siano con lo stesso valore di resistenza..
Grazie!!
C’è un video su Volt -ampere . Ho fatto un test , la domanda era : con a disposizione 240 Kva e avendo 10 lampadine da 24 Kva come andavano collegate in serie o parallelo o nessuna delle due. Potresti farmi la soluzione e il perché . Grazie mille
Per i VA trovi qualcosa cercando la potenza apparente. Per la soluzione purtroppo non ne ho il tempo.
@@Elettronicamente serie o parallelo? Almeno questo 🙏🙏
Bravo bravo bravo
Grazie grazie grazie
Trovo quasi appassionanti queste lezioni, grazie. Sarebbero gradite indicazioni su testi da studiare, grazie
Grazie mille! Per i testi, dipende dal livello e dalla persona: il Rizzoni (per elettrotecnica) è molto completo ma ammetto anche che può essere tosto però secondo me è il migliore a livello universitario. Se invece stiamo parlando di elettronica, lo Jaeger è praticamente allo stesso livello. Molti libri delle superiori sono testi altrettanto validi però dato che devono appunto preparare ragazzi delle superiori di istituti tecnici, alle volte tendono a sottintendere o sorvolare passaggi o concetti che invece andrebbero approfonditi. Per cui sono ottimi per chi deve rinfrescare un concetto o studiarlo senza approfondire troppo.
In fin dei conti però un avvertimento che do sempre è che l'apprendimento e la lettura di concetti tecnici sono una "pratica personale" molto soggettiva, per cui un libro che a me può aiutare parecchio, può essere che non abbia la stessa efficacia con altre persone.
@@Elettronicamente Grazie per le indicazioni, le saprò dire i risultati. per intanto seguo i suoi video Cordialità
DOMANDA! E possibile collegare in parallelo 2 generatori di tensione ? 1 )Si, in ogni caso, 2)si,se le rispettive resistenze interne sono piccole. 3)no ,mai, 4)si , se le rispettive resistenze interne sono uguali. CHE RISPOSTA MI DARESTE ...A QUESTE 4 risposte...grazie fatemi sapere perché mi è uscito questo quesito nel quiz per il concorso ordinario B015 che si è svolto il 6 aprile....(per me tutte e 4 le risposte sono sbagliate) grazie prof. Aspetto vostra risposta
RISPOSTA!
E' un discorso un attimo complesso ma che provo a semplificare.
Bisogna fare prima di tutto due casi distinti:
1- generatori IDEALI di tensione: si possono mettere in parallelo SOLO e SOLTANTO quando hanno la stessa tensione (o per meglio dire fem). Altrimenti si crea una sorta di paradosso in quanto (come detto nel video) se per definizione ai capi di due componenti in parallelo abbiamo sempre la stessa tensione, con due generatori di tensioni con tensione generata differente verrebbe meno questa condizione. Insomma, non s'ha da fare.
2- generatori REALI di tensione: qua il discorso è leggermente differente perchè se abbiamo dei generatori reali di tensione, si impone che vi sia una resistenza interna in serie al generatore. Indi dovremmo sfruttare la dualità Thevenin/Norton per convertire i generatori reali di tensione in generatori reali di corrente e poi dovremmo fare vari calcoli in base ai casi.
indi riassumendo:
- Generatori IDEALI di tensione: Sì, ma SOLO se hanno la stessa tensione generata.
- Generatori REALI di tensione: 1) Sì, in ogni caso MA sempre e solo intendendo che stiamo parlando di generatori REALI (come immagino si tratti in questo caso)
Ps. Il discorso sulle resistenze interne non cambia la risposta: ossia non importano i valori delle resistenze interne nella fattibilità del collegamento, al massimo influenzeranno i calcoli che andremo a fare successivamente.
Spero che la mia risposta ti abbia soddisfatto!
e nel caso di generatori di tensione in parallelo se voglio calcolare il partitore devo usare la conduttanza come nel partitore di corrente ?, grazie in anticipo@@Elettronicamente
Ma sei il Marzone dell'elettrotecnica
Mi spiace per lui che mi assomiglia (io sono più vecchio, ho diritto di anzianità)
@@Elettronicamente hahahahahaha, comunque complimenti video utilissimi
Che confusione....
Intendi che l'argomento è complicato oppure che la mia spiegazione è confusionaria? Perché nel secondo caso almeno provvedo..