Con il tuo libro piccolo puoi tagliare il rotolo in base alla lunghezza del dorso del libro, dopodiché ti rimane un foglio piccolo che puoi agevolmente avvolgere ai 2 lati lunghi della copertina tagliando solo quello che avanza dal secondo lato lungo della copertina. Con i libri più grandi, come quelli scolastici, questo procedimento però diventa più complicato: il rotolo non va tagliato in base alla lunghezza del dorso, bisogna prima avvolgere i 2 lati lunghi della copertina e in base a questo avvolgimento tagliare il rotolo (già questo primo taglio è più complicato: siccome avanza molta plastica rispetto alla lunghezza del dorso si taglia molto al di fuori del libro), poi avvolti i 2 lati lunghi della copertina va accorciato quello che avanza nell'altro verso, ma questo taglio che nel tuo caso fai come primo taglio in questo caso farlo con il foglio di plastica che avvolge già i 2 lati lunghi della copertina diventa difficoltoso da fare con le forbici provando di seguire una linea dritta. È difficile da spiegare a parole ma se provi con un libro grande che nella fase iniziale devi posizionare rispetto al rotolo secondo l'altro lato del libro te ne rendi conto, casomai puoi fare un'aggiunta al tuo video facendo vedere come risolvi in questo caso
Sì ha ragione, se il libro è molto grande c’è qualche difficoltà in più…e in questo caso il taglierino funziona meglio delle forbici. Di solito io apro tutto il libro (come se dovessi leggerlo), e lo posiziono sul rotolo, faccio dei segni con un pennarello, lasciando un buon margine per entrambi i lati lunghi (più di 4-5 cm). Tolgo il libro e con stecca e taglierino taglio il pezzo di plastica. A questo punto resta da tagliare la parte di plastica eccedente sui lati corti (comprensivi dei risvolti). Ottenuto il pezzo di plastica su misura, procedo come descritto nel tutorial per fissare la copertina.
Davvero interessante... ho imparato qualche trucchetto a cui non avevo mai pensato... mi fa piacere che la preoccupazione di preservare il libro sia condivisa ;-)
I libri che si leggono e soprattutto piacciono (o ci hanno lasciato qualcosa di importante e utile), secondo me vanno trattati bene semplicemente come forma di gratitudine… ^_^
Non credo che esistano indicazioni di grammatura per la plastica, io sulle etichette dei rotoli non le ho mai viste. Ma so che la plastica può essere a superficie liscia o zigrinata… Con la plastica liscia non mi sono trovato bene, perchè troppo sottile, basta passarci sopra l’unghia per creare un’increspatura… Così ho sempre preferito la zigrinata, che se ci passo con l’unghia non succede nulla. Ora non saprei dirti se la zigrinatura comporta necessariamente che lo spessore della plastica sia maggiore rispetto alla plastica con superficie liscia, sta di fatto che fino ad oggi, ho sempre scelto plastiche ruvide e non ho avuto problemi. Non posso dirti che questo sia vero in assoluto, ma se hai delle incertezze per la scelta, l’unica cosa da fare è la “prova al tatto”. Se la plastica è troppo sottile te ne rendi conto, inoltre sarebbe da evitare la plastica che si lascia deformare facilmente tendendola tra due dita.
È vero lo scoch dopo un certo tempo si stacca e cmq se messo per aggiustare il libro lo rovina. Esiste infatti uno scoch particolare per copertina ed uno per i fogli, ho trovato l'informazione in biblioteca.
Ciao Tomaso. Di sicuro usare il ferro da stiro per dare alla plastica una piega definitiva e stabile è un buon modo. Per i libri invece, dopo averli ricoperti, io ci metto dei pesi sopra (di solito altri libri) e li lascio per 1 giorno. La plastica prende e tiene la forma in modo soddisfacente.
Ciao Michela. In generale ti direi di provare nelle cartolerie. Io trovo i rotoli nei centri commerciali, nella sezione cartoleria appunto, dove tengono quaderni, penne, colori ecc. Solitamente i rotoli di plastica si dividono in liscia e zigrinata… Io ti consiglio il secondo tipo. Alcune volte mi è capitato di trovare plastica piuttosto sottile che scarto regolarmente a favore di una plastica più robusta. Per intenderci, ritengo una plastica troppo sottile, quando passandoci sopra l’unghia con un po’ di forza, questa si rovina. ^_^
Per risponderti sono andato a controllare lo stato di alcuni libri che ho ricoperto nel 1994 e nel 1999 (delle date sono certo perchè di alcuni ho conservato gli scontrini ancora leggibili, e altri li ho comprati freschi di pubblicazione...). In nessuno di questi, la plastica si è attaccata alla copertina e i libri sono come nuovi. Se la plastica non si attacca, non c’è rischio che porti via colore. Ma tieni conto che io uso sempre plastica con superficie ruvida o zigrinata e mai liscia, principalmente perchè mi sembra più robusta e poi anche perchè quella liscia tende un po’ ad attaccarsi ai libri. Probabilmente un altro fattore importante per questo aspetto, è evitare di pressare troppo il libro, impilandone troppi uno sull’altro in orizzontale, o stringendo troppo sullo scaffale (in genere se lo spazio scarseggia si tende a farlo)...
Bravissimo. Anch'io ci tengo a incartarmi bene i libri, portandomeli anche al lavoro (insegno): durano tantissimo. Complimenti anche per le immagini e le spiegazioni: chiarissime.
Grazie per questo tutorial, utilissimo e preciso! Ho una domanda: come mai i 4 tagli vicino alla costa sono in diagonale e non perpendicolari al libro?
Salve! - C’è una ragione - Perché le etichette hanno una presa inferiore allo scotch. Succedeva che le etichette da sole si staccavano e non riuscivano a tenere la tensione della plastica (infatti io la tendo un po’...). Così metto lo scotch che tiene in posizione la plastica e sopra le etichette che in questo modo non vengono “sollecitate” ma devono limitarsi a “coprire” lo scotch.
Ciao, veramente ottima spiegazione! Vorrei chiederti, visto che in altri commenti hai parlato di come preferisci la plastica ruvida a quella liscia, se secondo te quest’ultima sarebbe più “pericolosa” per la copertina del libro quando tenuta a lungo termine (intendo nel corso degli anni, o addirittura decenni), e se in caso lo fosse come potrei provare a “ridurne” i danni (ad esempio, credo, cercando una plastica liscia il più spessa possibile”. Grazie in anticipo per la pazienza :)
Ciao Roberto. In soffitta ho un vecchio libro delle medie di mio zio del 1965, ricoperto con della plastica liscia ma di buon spessore, ad oggi la plastica non si è affatto attaccata alla copertina, quello che ha rovinato il libro è stato lo scotch. Mentre mi è capitato di vedere, in una sola occasione, a dire la verità, della plastica piuttosto sottile attaccarsi alla copertina, ma si è trattato di un effetto “ventosa”, muovendo un po’ la copertina la plastica si è staccata facilmente. Difficile dire se a distanza di molti anni questo effetto “ventosa” si possa trasformare in una sorta di incollaggio irreversibile o che danneggi la copertina in qualche modo...Non sono in grado di dirlo. Posso solo dire che tutti i libri che ho ricoperto con plastica ruvida, fin dagli anni ‘90, non presentano in tal senso nessun problema. Poi volendo, si potrebbe ragionare sul tipo o qualità della plastica, ma è veramente difficile fare un’indagine di questo tipo. Il mio consiglio è, che se vedi in un libro a cui tieni particolarmente, la plastica attaccarsi alla copertina, allora cambiala con una plastica ruvida. Inoltre tieni presente che i danni maggiori li fa quasi sempre lo scotch con la sua colla, che nel tempo si deteriora, si scioglie, sborda macchiando e incollando i fogli del libro.
@@ideeis davvero grazie infinite per la risposta! Per i pericoli dello scotch farò sicuramente tesoro dei consigli che dai anche nel video evitando di farlo entrare in contatto direttamente coi libri, mentre per la plastica da usare ammetto che l’sempio del libro di tuo nonno mi ha molto rincuorato (seppur non se ne possa trarre una conclusione universale ovviamente), soprattutto se il semplice effetto ventosa non sembra aver riportato danni (dal ‘65 sono 56 anni, se ben mantenuto penso possa durare anche ben di più allora!). A onor del vero, ho voluto chiedertelo per una mera questione di sensazione al tatto, dato che il piacere di leggere passa un po’ anche dalle mani nel momento in cui li reggi in mano ahaha. Grazie mille ancora :)
Sì, è semplicemente una questione di comodità/velocità, con il taglierino dovrei appoggiarmi al tappetino di taglio e usare una stecca per andare diritto. Con le forbici vado a occhio e faccio prima.
Ciao, avrei un consiglio da chiederti... Come saprai, ci sono dei libri le cui copertine sono fatte di un materiale setoso e opaco sul quale rimangono facilmente le impronte delle dita. Ora, siccome vorrei foderare alcuni libri, (per via della loro copertina flessibile senza alette, che quindi si potrebbe facilmente rovinare 🙄) prima vorrei pulirli dalle impronte, tu conosci un modo adeguato per farlo? Grazie.. P.s. video super utile!
Ciao Ale Quando compro dei libri, specie se usati, la prima cosa che faccio è pulirli. Se le copertine sono plastificate, uso uno straccio inumidito con un po’ d’acqua. La polvere che può essersi depositata sulla testa, le elimino con uno spazzolino da denti riciclato. Se le copertine non sono plastificate, la cosa si fa un po’ più complicata, lo straccio inumidito non si può usare perchè può togliere il colore… A volte uso la gomma da cancellare (che deve essere bianca e pulita, mai sporca di grafite) che però va bene solo su parti bianche della copertina e non su zone colorate, perchè anche questa il colore lo toglie. Se poi ci sono zone colorate particolarmente sporche si può tentare di intervenire con la gomma (bisogna dargli una forma a punta o avere le gomme/matita, preferibilmente morbide e non troppo abrasive) direttamente sullo sporco… Ma bisogna fare proprio molta attenzione perché arrivare al colore è un attimo. Comunque per questo tipo di copertine la pulizia delle parti colorate non è facile, si può tentare un miglioramento, ma al momento non conosco soluzioni efficaci. Per il problema delle impronte di cui parli tu, sinceramente non mi vengono in mente libri in mio possesso che abbiano copertine con le caratteristiche di cui parli… Il problema delle impronte mi è capitato invece, con le pagine di carta patinata su cui sono stampate delle foto, magari scure (le ditate si vedono di più…). In genere per eliminarle “alito sulla pagina” (lo so, non è fine, ma questo è… ^_^) e passo sopra delicatamente dell’ovatta più volte fino a far scomparire la macchia, che di solito è leggermente “grassa”. Spero che queste indicazioni possano esserti utili. :-)
Salve. Si tratta di un “Tappetino per tagliare”, la marca è Rolson, Codice articolo 60809. Formato A2 - 60 x 46 x 0.3 cm. Comprato su Amazon (ad oggi ancora disponibile)..
Ciao Antonio. Puoi provare… Io non le ho mai usate perchè sono un po’ ingombranti e magari intralciano leggermente il lavoro. Ma se hanno una buona presa e a riesci a gestire tutto senza problemi, potrebbero essere una valida alternativa, a chi non ha lo scotch per carrozzieri o le clip.
@@ideeis vedi mi venivano male perchè nn ero bravo io ma sai il principio della leva o meglio della doppia leva dovrebbe tenere fisso il materiale.... e poi ultimamente le mollette le ho usate x tener fermi i famosi stecchini x costruirmi dei porta-foto
Sì, le mollette (se ben fatte) riescono ad avere una buona presa… Credo di aver visto una volta un paio di mollette montate su una terza mano, quelle che si usano in elettronica per tenere ferme le schede quando si fanno le saldature... :-)
Ciao Nike. Trovo che le pellicole autoadesive possano andare bene ad esempio per i libri delle scuole elementari e medie al massimo, perchè tanto a fine anno sono mezzi distrutti e perché magari i genitori preferiscono perdere poco tempo per rivestirli. Ma per i libri delle superiori io non le userei, perchè i libri delle superiori possono essere ancora utili all’università, ad altri della famiglia, si possono vendere come “usato”… Ho in soffitta tutti i miei libri delle superiori e alcuni (non tutti) mi è capitato di consultarli diverse volte nel tempo. Inoltre gli studenti che vanno alle superiori sono grandi e possono provvedere da soli a proteggere i loro libri, non è più compito dei genitori. Quindi tranne i casi indicati, sconsiglio le pellicole autoadesive, perché rovinano il libro nel lungo periodo (chissà tra 10 anni cosa succede alla colla, potrebbe sciogliersi e uscire un po’ dai bordi e diventare appiccicosa, o seccarsi… Come succede allo scotch…), ma soprattutto perché non si possono più togliere. Un libro viene ricoperto per essere protetto, non per essere rovinato… Se la plastica nel tempo si rovina per usura, basterà toglierla e sostituirla con una nuova protezione. ^_^
Ho foderato il mio primo libro grazie a questo splendido e chiarissimo tutorial! complimenti davvero
Grazie Daniele. Sono contento che il tutorial ti sia stato utile ^_^
Spiegazione perfetta, grazie mille...e anche i miei futuri libri ringraziano.
Grazie a te.
Con il tuo libro piccolo puoi tagliare il rotolo in base alla lunghezza del dorso del libro, dopodiché ti rimane un foglio piccolo che puoi agevolmente avvolgere ai 2 lati lunghi della copertina tagliando solo quello che avanza dal secondo lato lungo della copertina.
Con i libri più grandi, come quelli scolastici, questo procedimento però diventa più complicato: il rotolo non va tagliato in base alla lunghezza del dorso, bisogna prima avvolgere i 2 lati lunghi della copertina e in base a questo avvolgimento tagliare il rotolo (già questo primo taglio è più complicato: siccome avanza molta plastica rispetto alla lunghezza del dorso si taglia molto al di fuori del libro), poi avvolti i 2 lati lunghi della copertina va accorciato quello che avanza nell'altro verso, ma questo taglio che nel tuo caso fai come primo taglio in questo caso farlo con il foglio di plastica che avvolge già i 2 lati lunghi della copertina diventa difficoltoso da fare con le forbici provando di seguire una linea dritta. È difficile da spiegare a parole ma se provi con un libro grande che nella fase iniziale devi posizionare rispetto al rotolo secondo l'altro lato del libro te ne rendi conto, casomai puoi fare un'aggiunta al tuo video facendo vedere come risolvi in questo caso
Sì ha ragione, se il libro è molto grande c’è qualche difficoltà in più…e in questo caso il taglierino funziona meglio delle forbici. Di solito io apro tutto il libro (come se dovessi leggerlo), e lo posiziono sul rotolo, faccio dei segni con un pennarello, lasciando un buon margine per entrambi i lati lunghi (più di 4-5 cm). Tolgo il libro e con stecca e taglierino taglio il pezzo di plastica.
A questo punto resta da tagliare la parte di plastica eccedente sui lati corti (comprensivi dei risvolti).
Ottenuto il pezzo di plastica su misura, procedo come descritto nel tutorial per fissare la copertina.
Semplicemente bravissimo. Grazie per la dettagliata ed utile descrizione.
Grazie!
Proprio quello che mi ci voleva, grazie
Grazie a te per aver lasciato un commento ^_^
Davvero interessante... ho imparato qualche trucchetto a cui non avevo mai pensato... mi fa piacere che la preoccupazione di preservare il libro sia condivisa ;-)
I libri che si leggono e soprattutto piacciono (o ci hanno lasciato qualcosa di importante e utile), secondo me vanno trattati bene semplicemente come forma di gratitudine… ^_^
Super utile e chiaro grazie
Grazie ^_^
Bravo 💙 ti meriti un likes
Grazie ^_^
Grazie mille per aiutarmi
Mi fa piacere che il tutorial ti sia stato d’aiuto ^_^
Perfetto Grazie!!!
Grazie a te, Luz. ^_^
Spiegazione perfetta grazie
Grazie a te!
Sento l'urgenza improvvisa di foderare tutta la mia libreria... 😅
^_^
grazie per il tutorial 😃Indicativamente quale grammatura minima devo guardare per un acquisto online? grazie mille
Non credo che esistano indicazioni di grammatura per la plastica, io sulle etichette dei rotoli non le ho mai viste. Ma so che la plastica può essere a superficie liscia o zigrinata… Con la plastica liscia non mi sono trovato bene, perchè troppo sottile, basta passarci sopra l’unghia per creare un’increspatura… Così ho sempre preferito la zigrinata, che se ci passo con l’unghia non succede nulla.
Ora non saprei dirti se la zigrinatura comporta necessariamente che lo spessore della plastica sia maggiore rispetto alla plastica con superficie liscia, sta di fatto che fino ad oggi, ho sempre scelto plastiche ruvide e non ho avuto problemi.
Non posso dirti che questo sia vero in assoluto, ma se hai delle incertezze per la scelta, l’unica cosa da fare è la “prova al tatto”. Se la plastica è troppo sottile te ne rendi conto, inoltre sarebbe da evitare la plastica che si lascia deformare facilmente tendendola tra due dita.
È vero lo scoch dopo un certo tempo si stacca e cmq se messo per aggiustare il libro lo rovina. Esiste infatti uno scoch particolare per copertina ed uno per i fogli, ho trovato l'informazione in biblioteca.
Ciao Ali. Ti riferisci agli scotch che usano le legatorie quando fanno manutenzione ai libri delle biblioteche?
Io per dare pieghe nette alla plastica usavo il ferro da stiro a bassa temperatura
Ciao Tomaso. Di sicuro usare il ferro da stiro per dare alla plastica una piega definitiva e stabile è un buon modo. Per i libri invece, dopo averli ricoperti, io ci metto dei pesi sopra (di solito altri libri) e li lascio per 1 giorno. La plastica prende e tiene la forma in modo soddisfacente.
Ho una domanda,dove acquisti la plastica per rivestire i libri?
Ciao Michela. In generale ti direi di provare nelle cartolerie. Io trovo i rotoli nei centri commerciali, nella sezione cartoleria appunto, dove tengono quaderni, penne, colori ecc. Solitamente i rotoli di plastica si dividono in liscia e zigrinata… Io ti consiglio il secondo tipo.
Alcune volte mi è capitato di trovare plastica piuttosto sottile che scarto regolarmente a favore di una plastica più robusta. Per intenderci, ritengo una plastica troppo sottile, quando passandoci sopra l’unghia con un po’ di forza, questa si rovina. ^_^
C'è il rischio che, col tempo, la pellicola plastica abbia un effetto "fotocopia" rovinando la copertina del libro quindi "rubandone" il colore?
Per risponderti sono andato a controllare lo stato di alcuni libri che ho ricoperto nel 1994 e nel 1999 (delle date sono certo perchè di alcuni ho conservato gli scontrini ancora leggibili, e altri li ho comprati freschi di pubblicazione...). In nessuno di questi, la plastica si è attaccata alla copertina e i libri sono come nuovi. Se la plastica non si attacca, non c’è rischio che porti via colore. Ma tieni conto che io uso sempre plastica con superficie ruvida o zigrinata e mai liscia, principalmente perchè mi sembra più robusta e poi anche perchè quella liscia tende un po’ ad attaccarsi ai libri.
Probabilmente un altro fattore importante per questo aspetto, è evitare di pressare troppo il libro, impilandone troppi uno sull’altro in orizzontale, o stringendo troppo sullo scaffale (in genere se lo spazio scarseggia si tende a farlo)...
grazie
Ciao Riccardo, mi fa piacere che il tutorial ti sia piaciuto ^_^
Bravissimo. Anch'io ci tengo a incartarmi bene i libri, portandomeli anche al lavoro (insegno): durano tantissimo. Complimenti anche per le immagini e le spiegazioni: chiarissime.
Grazie per questo tutorial, utilissimo e preciso!
Ho una domanda: come mai i 4 tagli vicino alla costa sono in diagonale e non perpendicolari al libro?
Ciao Stefano
La risposta è: perché in questo modo non danno fastidio nei punti in cui la copertina piega
@@ideeis molto chiaro, grazie mille! Ho appena ricoperto un libro per mio figlio seguendo le istruzioni ed e' venuto perfetto.
^_^
quando sei all'uni e non vuoi rovinare i libri da 100+ euro
Ciao Alessandro. Gli “investimenti” vanno protetti… :-)
Scusa la domanda forse inmgenua, come mai non utilizzi solo le etichette di carta al posto dello scotch?
Salve! - C’è una ragione - Perché le etichette hanno una presa inferiore allo scotch. Succedeva che le etichette da sole si staccavano e non riuscivano a tenere la tensione della plastica (infatti io la tendo un po’...). Così metto lo scotch che tiene in posizione la plastica e sopra le etichette che in questo modo non vengono “sollecitate” ma devono limitarsi a “coprire” lo scotch.
Ciao, veramente ottima spiegazione! Vorrei chiederti, visto che in altri commenti hai parlato di come preferisci la plastica ruvida a quella liscia, se secondo te quest’ultima sarebbe più “pericolosa” per la copertina del libro quando tenuta a lungo termine (intendo nel corso degli anni, o addirittura decenni), e se in caso lo fosse come potrei provare a “ridurne” i danni (ad esempio, credo, cercando una plastica liscia il più spessa possibile”. Grazie in anticipo per la pazienza :)
Ciao Roberto. In soffitta ho un vecchio libro delle medie di mio zio del 1965, ricoperto con della plastica liscia ma di buon spessore, ad oggi la plastica non si è affatto attaccata alla copertina, quello che ha rovinato il libro è stato lo scotch. Mentre mi è capitato di vedere, in una sola occasione, a dire la verità, della plastica piuttosto sottile attaccarsi alla copertina, ma si è trattato di un effetto “ventosa”, muovendo un po’ la copertina la plastica si è staccata facilmente. Difficile dire se a distanza di molti anni questo effetto “ventosa” si possa trasformare in una sorta di incollaggio irreversibile o che danneggi la copertina in qualche modo...Non sono in grado di dirlo. Posso solo dire che tutti i libri che ho ricoperto con plastica ruvida, fin dagli anni ‘90, non presentano in tal senso nessun problema.
Poi volendo, si potrebbe ragionare sul tipo o qualità della plastica, ma è veramente difficile fare un’indagine di questo tipo.
Il mio consiglio è, che se vedi in un libro a cui tieni particolarmente, la plastica attaccarsi alla copertina, allora cambiala con una plastica ruvida. Inoltre tieni presente che i danni maggiori li fa quasi sempre lo scotch con la sua colla, che nel tempo si deteriora, si scioglie, sborda macchiando e incollando i fogli del libro.
@@ideeis davvero grazie infinite per la risposta! Per i pericoli dello scotch farò sicuramente tesoro dei consigli che dai anche nel video evitando di farlo entrare in contatto direttamente coi libri, mentre per la plastica da usare ammetto che l’sempio del libro di tuo nonno mi ha molto rincuorato (seppur non se ne possa trarre una conclusione universale ovviamente), soprattutto se il semplice effetto ventosa non sembra aver riportato danni (dal ‘65 sono 56 anni, se ben mantenuto penso possa durare anche ben di più allora!). A onor del vero, ho voluto chiedertelo per una mera questione di sensazione al tatto, dato che il piacere di leggere passa un po’ anche dalle mani nel momento in cui li reggi in mano ahaha. Grazie mille ancora :)
Come mai non usi il cutter per tutti i tagli? Vai più veloce o dritto con le forbici?
Sì, è semplicemente una questione di comodità/velocità, con il taglierino dovrei appoggiarmi al tappetino di taglio e usare una stecca per andare diritto. Con le forbici vado a occhio e faccio prima.
Ciao, avrei un consiglio da chiederti...
Come saprai, ci sono dei libri le cui copertine sono fatte di un materiale setoso e opaco sul quale rimangono facilmente le impronte delle dita. Ora, siccome vorrei foderare alcuni libri, (per via della loro copertina flessibile senza alette, che quindi si potrebbe facilmente rovinare 🙄) prima vorrei pulirli dalle impronte, tu conosci un modo adeguato per farlo? Grazie..
P.s. video super utile!
Ciao Ale
Quando compro dei libri, specie se usati, la prima cosa che faccio è pulirli. Se le copertine sono plastificate, uso uno straccio inumidito con un po’ d’acqua. La polvere che può essersi depositata sulla testa, le elimino con uno spazzolino da denti riciclato. Se le copertine non sono plastificate, la cosa si fa un po’ più complicata, lo straccio inumidito non si può usare perchè può togliere il colore… A volte uso la gomma da cancellare (che deve essere bianca e pulita, mai sporca di grafite) che però va bene solo su parti bianche della copertina e non su zone colorate, perchè anche questa il colore lo toglie. Se poi ci sono zone colorate particolarmente sporche si può tentare di intervenire con la gomma (bisogna dargli una forma a punta o avere le gomme/matita, preferibilmente morbide e non troppo abrasive) direttamente sullo sporco… Ma bisogna fare proprio molta attenzione perché arrivare al colore è un attimo. Comunque per questo tipo di copertine la pulizia delle parti colorate non è facile, si può tentare un miglioramento, ma al momento non conosco soluzioni efficaci.
Per il problema delle impronte di cui parli tu, sinceramente non mi vengono in mente libri in mio possesso che abbiano copertine con le caratteristiche di cui parli… Il problema delle impronte mi è capitato invece, con le pagine di carta patinata su cui sono stampate delle foto, magari scure (le ditate si vedono di più…). In genere per eliminarle “alito sulla pagina” (lo so, non è fine, ma questo è… ^_^) e passo sopra delicatamente dell’ovatta più volte fino a far scomparire la macchia, che di solito è leggermente “grassa”.
Spero che queste indicazioni possano esserti utili. :-)
Bravissimo, ottima spiegazione
Grazie ^_^
Buongiorno, mi può indicare che base per taglio utilizza? Marca o canale di vendita...
Salve. Si tratta di un “Tappetino per tagliare”, la marca è Rolson, Codice articolo 60809. Formato A2 - 60 x 46 x 0.3 cm. Comprato su Amazon (ad oggi ancora disponibile)..
ottimo
Grazie ^_^
si possono usare anche le mollette
Ciao Antonio. Puoi provare… Io non le ho mai usate perchè sono un po’ ingombranti e magari intralciano leggermente il lavoro. Ma se hanno una buona presa e a riesci a gestire tutto senza problemi, potrebbero essere una valida alternativa, a chi non ha lo scotch per carrozzieri o le clip.
@@ideeis vedi mi venivano male perchè nn ero bravo io ma sai il principio della leva o meglio della doppia leva dovrebbe tenere fisso il materiale.... e poi ultimamente le mollette le ho usate x tener fermi i famosi stecchini x costruirmi dei porta-foto
se hanno fermato gli stecchini figurati pvc o carta
Sì, le mollette (se ben fatte) riescono ad avere una buona presa… Credo di aver visto una volta un paio di mollette montate su una terza mano, quelle che si usano in elettronica per tenere ferme le schede quando si fanno le saldature... :-)
Cosa ne pensi delle pellicole autoadesive?
Ciao Nike. Trovo che le pellicole autoadesive possano andare bene ad esempio per i libri delle scuole elementari e medie al massimo, perchè tanto a fine anno sono mezzi distrutti e perché magari i genitori preferiscono perdere poco tempo per rivestirli. Ma per i libri delle superiori io non le userei, perchè i libri delle superiori possono essere ancora utili all’università, ad altri della famiglia, si possono vendere come “usato”… Ho in soffitta tutti i miei libri delle superiori e alcuni (non tutti) mi è capitato di consultarli diverse volte nel tempo. Inoltre gli studenti che vanno alle superiori sono grandi e possono provvedere da soli a proteggere i loro libri, non è più compito dei genitori.
Quindi tranne i casi indicati, sconsiglio le pellicole autoadesive, perché rovinano il libro nel lungo periodo (chissà tra 10 anni cosa succede alla colla, potrebbe sciogliersi e uscire un po’ dai bordi e diventare appiccicosa, o seccarsi… Come succede allo scotch…), ma soprattutto perché non si possono più togliere.
Un libro viene ricoperto per essere protetto, non per essere rovinato… Se la plastica nel tempo si rovina per usura, basterà toglierla e sostituirla con una nuova protezione. ^_^
Max Bunker 😍
Sì, ho parecchi libri dedicati al mondo del fumetto… ^_^
Tua madre
Di giovedì in barca piove, raramente, pizza di pettini argillosi ^_^