Se solo esistesse un modo per produrre in laboratorio una carne buona, sostenibile e a un prezzo accessibile... Non la vieteremmo mai in Italia... Vero?
"È più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo". Brutto inquinare, ma ancora più brutto chiedere alle aziende di ridurre i margini di profitto. Se c'è un costo aggiuntivo, lo deve pagare il consumatore, i margini devono rimanere tali sempre e comunque
Secondo me tutta questa paura che il costo della vita diventerebbe insostenibile se si applicasse davvero il true price è esagerata. Aumenterebbe se si continuassero a comprare gli stessi identici prodotti. Il delta tra prezzo attuale e true price è proporzionale all'insostenibilità del prodotto. Ci saranno prodotti persino con delta negativo e altri con differenze quasi nulle. Finalmente verranno premiati produttori e filiere onesti, invece di produttori che sfuttano il caporalato e se ne fregano dell'ambiente e distributori che tirano il collo ai fornitori obbligandoli al prezzo al ribasso su cui poi loro possono marginare pesantemente.
Congratulazioni per il sito, un passo importante per rendervi un po' meno dipendenti dai capricci delle piattaforme! Siete diventati davvero "grandi"! PS quando ho firmato per il referendum ho visto con piacere che abbiano abbondantemente superato la soglia di 500.000! 🙌
Per la progressione firme dell'ultima settimana sta andando DI LUSSO :-) quasi 75 mila firme ieri, con questa progressione si arriva a 500 mila in 3 giorni :-)
Sarò stupido io, ma non arrivo a capire quale sia il giovamento che le persone comuni possono trarre dal sapere il prezzo effettivo degli alimenti. A me sembra solo un altro sistema per farci sentire in colpa per quello che mangiamo. È l'ennesimo modo per addossare al singolo colpe che non ha. È una vergogna ed è pure controproducente, poiché produce repulsione nei confronti della causa, pur giusta, della lotta al cambiamento climatico.
Boss serviranno più orti per i privati, servirà quindi togliere terreni all' industria, anche quella bellica e sbam! Perdiamo contro la Russia e la Cina. 😅
Io sono favorevole a dare la cittadinanza a chi sta da tanti anni in questo paese, però sinceramente 5 anni mi sembrano pochini, cioè penso ad alcuni miei amici che stanno in Germania o in Regno Unito ormai da 6/7 anni e pensarli con la cittadinanza tedesca o britannica mi fa un po’ ridere, alla fine frequentano più che altro altri italiani, negli ultimi anni si li ho visti fare dei bei passi avanti però non sono ancora perfettamente integrati. Secondo me 8/9 anni è onesto
Magari discorso diverso per chi si è trasferito tipo a 3 anni in Italia e quindi è chiaro che già a 8/9 anni anche se hai una famiglia straniera sei perfettamente italiano, hai ricordi solo in Italia È un discorso un po’ complicato
Perché il danno ambientale lo paghiamo noi… perché, se aumentassero i prezzi chi lo pagherebbe? 😅 non vedo davvero l’utilità di questa iniziativa se non quella di scaricare la responsabilità sul consumatore. BASTA. Il consumatore compra quello che riesce in una società in cui i salari sono sempre più bassi. Tassare alle aziende produttrici il danno ambientale è l’unica soluzione.
Da persona nata in India e adottata da genitori italiani voglio dirti semplicemente grazie. A te e alle altre 340 mila persone circa che hanno sottoscritto questa importante raccolta firme. ❤
Da persona di sinistra sono molto, molto dibattituto circa questo referendum. Perché essere cittadino vuol dire, tra le altre cose e forse quella più importante, riconoscersi in una comunità che adotta un patto sociale basato su valori condivisi. Ad esempio la libertà di uscire la sera senza il proprio marito per andare a mangiare una pizza con le amiche, con o senza il consenso del marito appunto. Siamo sicuri che la maggioranza (NOTA BENE, ho detto la maggioranza non a caso) delle donne di religione musulmana siano libere di scegliere cosa fare tanto quanto le altre cittadine? Esempio che vivo costantemente facendo scuola di italiano per stranieri, ed è avvilente constatare la differenza di libertà decisionale personale. Ma pensa per esempio al tema dell'aborto... a voja a dire che la nostra costituzione è la più bella del mondo, se poi verrà ripudiata e schifata da una parte sempre più cospicua e in aumento degli stessi cittadini. Perché? Perché ne in 5, e nemmeno in 10 o 20 anni si può pensare di creare una società che condivida gli stessi valori basati sul pensiero illiminista, posto che non ci siamo riusciti nemmeno noi in 160 anni, come si può pensare che ne bastino 5? Il punto è cosa vuol dire integrarsi, e soprattutto è giusto? O forse è più corretto dire inclusione? Si ma include anche la possibilità che domani molti di più di votino per abrogare l'aborto, ristabilire il delitto d'onore, la dipendenza economica della donna, ecc ecc...
Sei sicuro che gli italiani si riconoscano tutti nella libertà femminile di uscire quando e come le pare, o di abortire? Io no. Purtroppo la mia impressione è che non esista ora un "luogo" condiviso dove riconoscerci e nel quale integrare qualcuno che arriva da fuori
@@donatolillini7831 se un marito mussulmano non fa uscire la propria moglie dopo 5 anni di residenza sul suolo italiano non vedo che differenza ci sia non farla uscire dopo 10 anni di residenza sul suolo italiano, tanto vale dimezzare i tempi così le donne possono far valere di più i propri diritti
@@stefanobutelli3588 assolutamente d'accordo con il tuo commento, da donna di quarant'anni con un compagno ma non sposata e senza figli mi sento rivolgere costantemente commenti e domande da parenti, colleghi e amici che vedrebbero l'approvazione di tanti musulmani fondamentalisti
Ho il timore che il prezzo "ipotetico" degli alimenti possa provocare un effetto contrario a quello sperato: leggere "costa 5,70 ma costerebbe 27,50" sembra uno scontone, una super occasione.
Anche il cibo diverrà classista con sempre più prodotti ad esclusivo appannaggio di chi ha il denaro per comprarli e che dell'ambiente se ne frega. La trovo una soluzione molto distopica e in grado di fare enormi danni sia al tessuto sociale che all'alimentazione stessa delle varie classi sociali. L'unica soluzione è tornare a produrre il proprio cibo da soli, magari con orti comunali o pensili. Ma temo che per arrivare a questo servirà più di un altro secolo
Chi lo dice che i prodotti che non si basano sullo sfruttamento siano necessariamente tanto più economici? Lo sfruttatore e la grande distribuzione sono sufficientemente furbi da vendere ad un prezzo solo lievemente inferiore, semplicemente per massimizzare i margini. Compra direttamente dai contadini e vedrai che il rapporto qualità prezzo sarà ben più alto che dalla grande distribuzione. Costerà al kg di più ma sarà più buono e nutriente molto spesso. E comunque anche spendere il 20-30% in più a fronte di non essere colluso con un sistema di sfruttatori vale la pena, perché i più poveri non sono quelli che devono scegliere se andare al mercato o al supermercato ma quelli che lavorano 12 ore al giorno nei campi per 15€ e che se non esistesse il caporalato guadagnerebbero tre volte tanto e avrebbero ben più di quel 30% di cui stiamo parlando per pagarsi del cibo non frutto del loro stesso sfruttamento.
Già adesso abbiamo cibo per ricchi e cibo per poveri, il ché non significa che il cibo per poveri sia gratis! Cambiano sia il prezzo sia la qualità. Il cibo per poveri rimane cmq molto più impattante in percentuale sul reddito di un povero, mentre il cibo costoso per un ricco non copre la stessa percentuale del reddito pur essendo più caro.
Qualunque tassa sulla carne o sulla filiera di produzione della stessa ha il mio supporto. In Italia è possibile vivere (checché ne dicano altri) con una dieta totalmente priva di carne restando in salute, ed è assurdo che si sprechino tante risorse e si produca tanto metano per il piacere del palato. Non credo che chiedere alle persone di diventare vegetariane funzioni, per cui preferisco regolamentazioni che forzino la mano. Chissà che reazione. Ah, e non dimentichiamo le possibilità della carne in laboratorio.
Ciao Alessandro.. Piccolissima correzione: True Price è un’Organizzazione Olandese (anzi, dei Paesi Bassi, come recentemente preferiscono essere chiamati).. Scusa l’apparente pedanteria, ma ho avuto la fortuna di lavorare brevemente con loro, ormai 8 anni fa, e il loro Processo era già al tempo davvero interessante.. Poi, come per tutte le cose, il loro Algoritmo è opinabile, ma la cosa davvero interessante è che non computa solo i Costi Ambientali, ma anche quelli Sociali, che toccano il Caporalato nostrano, ma anche aspetti come l’allontanamento di Popolazioni Indigene nelle Aree Tropicali..
solo una cosa sui Paesi Bassi: non è che solo recentemente preferiscono essere chiamati così ma lo è sempre stato, non per dire come la Turchia che da Turkey vuole essere chiamata Türkye, ma piuttosto l'Olanda è una regione dei Paesi Bassi. È come se all'estero l'Italia la chiamassero Lazio
@@gsbbdn Loro internamente si sono sempre chiamati Paesi Bassi, senza dubbio, ma hanno sempre accettato più o meno serenamente di farsi chiamare Olanda e Olandesi dagli Stranieri.. Di recente, invece, mi pare abbiano “ufficialmente” chiesto anche fuori dai Paesi Bassi di usare la terminologia corretta.. Tutto qui.. Quanto alla Turchia, li capisco, poverini: immagina che tristezza essere chiamati Tacchino.. 😂
Vado al supermercato e vedo che dovrei pagare il manzo 5 volte di più del normale. Non vedo l'impatto ambientale, gli effetti devastanti dei gas serra o della perdita di biodiversità. Vedo solo l'impatto devastante che la transizione ecologica avrebbe sul mio portafoglio. In quale universo un iniziativa del genere dovrebbe avvicinare la gente alla causa? La sfida climatica è tanto tecnologica quanto politica e comunicativa e questa comunicazione è totalmente controproducente. La carbon footprint, iniziativa similmente ammirevole all'apparenza, non a caso fu coniata dalla BP per distogliere l'attenzione dal grande impatto delle grandi aziende e concentrarla sulle iniziative del singolo, con una buona dose di senso di colpa.
È un primo passo, sicuramente tanti su tanti prodotti simili prendono uno invece dell'altro, e spinge i produttori per vendere di più ad allinearsi per ottenete un impatto minore.. non risolve ma è un passo
Concordo al 100%. Quando mai il senso di colpa ha funzionato sul consumatore? Lo trovo addirittura controproducente, funziona solo su persone che hanno già a cuore la causa.
Più banalmente, se 1/4 della popolazione ha solo una 20ina di anni di vita davanti, un 15% può permettersi di ignorare il problema e almeno un 10% circa deve puntare al risparmio forzato, a cosa può servire sta proposta? (parlo per l'italia)
Sono Romagnola, e sono un po' delusa... per la terza volta in 16 mesi la mia terra si è allagata, ci sono ancora persone che hanno perso la casa... e da voi neanche una parola... nemmeno l'anno scorso... tristezza
Capisco l'idea di calcolare i costi ambientali. Ma non posso fare a meno di pensare, perché non ridurre l'enorme quantità di cibo (di qualsiasi tipo) che nei super e iper mercati viene scartata in quanto scaduta? Perché non ridurre la produzione del cibo in generale, visto che nei paesi civilizzati in ogni supermercato in cui si va ci sono scaffali pieni di cose che in pochi comprano? E, opinione più personale, non vedo perché non si possa in primis ridurre o far costare di più il cibo povero a livello nutrizionale (cibo spazzatura), che fa male nel dato di fatto, invece che cibo più sano come alcuni tipi di carne o di formaggio.
Il costo è una cosa tangibile, un indice di impatto no. Che differenza c'è fra A e B? E in che misura? Con il prezzo, i consumatori possono scegliere di premiare le aziende con i costi reali più bassi.
Infatti secondo me sarebbe più efficiente trasformarla in una tassa aggiunta (tipo l'IVA), che viene effettivamente sostenuta dai consumatori finali e indirettamente versata allo Stato dalle imprese, le quali quindi non ci guadagnano nulla. Le imprese potrebbero ridurre le emissioni ecc... semplicemente perché la domanda da parte dei consumatori diminuisce, mentre lo Stato potrebbe vincolare il gettito di questa tassa come finanziamento per incentivi alle aziende a produrre in modo più sostenibile, in questo modo le imprese non possono fare le furbe (io imprenditore agricolo posso anche fare il furbo e aumentare il prezzo, ma se non dimostro di produrre in modo sostenibile, questo margine che ho versato allo stato non mi torna indietro)
Metto in pausa un secondo e commento sulla questione del true cost accounting. Di grazia, perché questi costi di impatto ambientale li dovrebbe pagare il consumatore e non il produttore? Cioè, il produttore inquina per produrre un determinato alimento e, contemporaneamente, si arricchisce di più perché io consumatore ne pago le spese. Che cavolo di ragionamento è? Mi sono perso qualcosa?
Il razzismo velato di un paese che non concede la cittadinanza a chi è nato sul territorio. Sono tante le persone che come me gli è stata negata la cittadinanza perché il reddito non era abbastanza o perché non presenti per 18 anni completi. A questo punto me ne frega poco perché vivo meglio qui negli Stati Uniti. E poi ci si chiede per l’Italia sia un paese marcio e morente. Un paese che ha poco rispetto per i cittadini, suoi o di altri paesi.
Ben venga l'iniziativa del true cost anche se non perfettissima, tanta gente non ha assolutamente idea di cosa sia il carbon footprint e lo sfruttamento non sostenibile delle risorse
Voglio proprio vedere con gli stipendi reali che ci sono ora come la prenderanno i cittadini dei vari paesi, ed in particolare gli italiani. L'idea di fondo può anche essere apprezzabile ma non nell'economia corrente
@@LaTanaDiKosky infatti l'iniziativa mica consiste in un aumento dei costi, ma di scrivere accanto al prezzo a cui viene venduto il prezzo a cui ANDREBBE venduto per pareggiare l'impatto climatico. Comunque il cambiamento climatico porterà di per sé un aumento dei costi su tantissimi aspetti, scandalizzarsi per un eventuale aumento del prezzo cibo è normale ma se non si fa qualcosa (a livello di comunità internazionale) sarà l'ultimo dei problemi socioeconomici da affrontare da qua al 2050
oh ma è incredibile quanto le persone abbiano bisogno di dare aria alla bocca (o alle dita) senza sapere niente SOTTO A UN VIDEO IN CUI SI PARLA PROPRIO DI QUELL'ARGOMENTO
Dopo l’aumento dei prezzi, la gente non avrà ancora consapevolezza anzi sarà solamente incattivita e arrabbiata, perché non si può più permettere economicamente un bene che prima consumava. Diciamolo pure una iniziativa come questa non va a sensibilizzare o cambiare l’opinione pubblica, ma va ad obbligare le persone a cambiare stile di vita non li permette una scelta a meno di non essere molto abbiente e allora deve fregare
@@lorenzopaschetto2175 ci sono varie proposte tra le più fantasiose comunque se vi fosse semplicemente il prezzo fittizio vorrei che andar bene nel senso ti interessa vedi quanto impatta lo vogliamo far capire in maniera più semplice invece che danno classe ABC D dando un’impronta di costo bene, ma se ti interessa continui e vai avanti
Piccola correzione sul pezzo centrale. Il prezzo della carne riportato non è poco più di 5 dollari al kg ma alla libbra. Stessa cosa il sovraprezzo è per una libbra di carne di bovino. Per avere avere una stima al kilogrammo bisognerebbe fare tutto x2,2. Ciò porta ad un sovrapprezzo al kg di 48.50€ circa.
@@stef4708 sì il prezzo totale sarebbe di poco superiore ai 54 euro (in realtà questa stima è buona con i prezzi della carne americani i quali hanno in media un costo minore, un kg di carne equivalente in Italia costa almeno 17 euro al kg ). Il sovrapprezzo era inteso della sola componente "ambientale"
Va bhe ma il problema non sono i consumatori di pomodori ma gli schiavisti. Il problema non è chi compra la carne per la cena ma degli allevamenti intensivi. Non è che pagando di più si risolve la crisi climatica, è intervenendo all’origine che si cambia davvero.
Il prezzo della carne diventerebbe quello che era 100 anni fa e costava così caro perchè non lo si poteva esternalizzare ed i costi ambientali venivano pagati subito dagli stessi consumatori con riduzione delle terre coltivabili, riduzione di acqua etc
Allora perché Italia regala la cittadinanza alla gente che non c’entra assolutamente con Italia? Coerentemente per ottenerla via sangue non devi ne saper parlare italiano, ne avere residenza in Italia ne lavorare. Insomma puoi vivere tutta la vita in America e non sapere che cos’è l’Italia ma se hai il bis bis nonno italiano nato in 1880 puoi venire in Italia e chiede da subito la cittadinanza mentre altri devono vivere per più di un decennio ininterrottamente. Se ragionare dal punto di vista di meritocrazia di cui ama parlare la desta ius sanguinis sarebbe da abolire mentre chi conosce italiano almeno a livello C1 e lavora dovrebbero prendere la cittadinanza senza requisiti di residenza.
@@greenlime8726 la situazione è più complessa di così. Ci sono quasi 500.000 cittadini italiani che non parlano l'italiano come madrelingua. La cittadinanza è qualcosa di più. Che non c'entra solo con la lingua, la cultura o altro. Ma con qualcosa secondo me di più profondo. E lo dico da italofono che si sente poco italiano, per la regione in cui sono nato e in cui la mia famiglia vive da mille anni. Secondo me non è sufficiente vivere 5 anni in un posto per poter decidere, seppur da minoranza, le sorti della Nazione che ti ospita. Questa è la mia opinione, sono apertissimo al dialogo in tal senso.
Per quanto ritenga giusto valorizzare l'impatto ambientale di ogni prodotto per rendere più consapevole il consumatore, credo che questi costi vadano sostenuti dalle aziende e dalle istituzioni. Per esempio per quanto riguarda la questione ambientale il sistema di ETS ha portato i suoi frutti, perché non pensare a qualcosa di analogo per il settore alimentare? Mettiamo sotto ETS la catena produttiva a monte per i produttori di cibo (o chi per loro) e vediamo cosa succede. Punire i consumatori perché il sistema produttivo non è sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale è ingiusto, al massimo si può pensare ad un incentivo per chi acquista ciò che è meno inquinante e slave-free.
Però così davvero esisterebbe ancora il libero mercato? Si potrebbero fare delle leggi come bandire certe pratiche e farle rispettare, ma il sistema stesso (capitalismo nella sua globalizzazione) non rimarrebbe sotto controllo. Come "diceva" Michele Boldrin, o gli stipendi e tutele sono ingiuste o assisti ad una immigrazione crescente. Poi personalmente non riesco a come minimamente pensare di scindere libero mercato dal libero spostamento di persone
25$ al kg giustificherebbero finalmente il perché il tizio con la barba, la camicia a quadri e i guanti di lattice nero mi faccia pagare un hamburger 28€.
ok true price, pagherei volentieri la differenza per estirpare lo schiavismo. Il problema è che non sono io a dover pagare questo prezzo ma chi specula su questo sistema
Anche questo, però, una scelta soggettiva c’è chi preferisce continuare a 10 € una maglietta fatta in Bangladesh 2,50 € al chilo i pomodori e così tanti altri beni e chi invece ci tiene e pagherebbe di più (credo sarebbero in pochi)
Il true price è quello che pagheresti se non esistesse chi specula, se fossimo tutti persone per bene. Se chi specula dovesse pagare quei costi al posto tuo non esisterebbe più chi specula e tu però incominceresti poco dopo a pagare il true price perché non c'è più qualcuno che lo paga al posto tuo (prima erano l'ambiente e gli sfruttati, poi per un brevissimo periodo gli sfruttatori).
@@PaoloSulprizio alla fine della fiera, però vai a pagare più te se vuoi il prodotto. Saresti però disposto a pagare molto di più per la carne, oppure a pagare molto di più per la verdura senza sfruttamento del caporalato? Se non ci fossero queste forme di sfruttamento spesso in aree specifiche il nostro stile di vita sarebbe insostenibile
@@elle_90 intanto sono vegetariano/vegano quindi che la carne costi quanto sarebbe giusto, invece che sovvenzionata, mi fa solo piacere. Per il resto compro i vegetali da contadini e già accetto di pagare un pochino di più per non alimentare quel mondo della grande distribuzione. Più o meno spendo sui 150€/mese per la spesa. Se uno vuole risparmiare può tranquillamente sostituire la carne coi legumi secchi.
@@PaoloSulprizio se uno vuole risparmiare, può andare anche vestito con un sacco addosso. Il risparmio si ha parità di stile di vita è ovvio che uno volendo spendere veramente poco mangiando pasta in bianco probabilmente spenderebbe anche meno di 150 € al mese, ma non è questo il punto la decisione non spetta a te o a chi che sia altrimenti si potrebbero proibire 1000 mila altri cibi o cose in maniera random.
ci sta, piano d'azione per il mondo: i ricconi mangiano la ciccia, i poveri non mangiano più, i medi mangiano la sabbia. Mondo salvato! Forse le cose si possono fare senza dover seccare la grande maggioranza della popolazione... solo un sogno
Io penso che la cittadinanza non bisogna darla a meno che non ci si sposi, e comunque anche in quel caso tot anni di permanenza su suolo italiano...Non è un diritto venire a vivere qui, vanno bene i visti/permessi di soggiorno così come sono ora, anche se sono pure un po' troppo permissivi
Sono sconvolto da quanti che commentano non abbiano capito proprio nulla di cos'è il true price... Nessuno sta aumentando alcun prezzo, è solo un prezzo fittizio che consenta al consumatore di valutare in modo quantitativo, quando fa la spesa, quanto sia impattante a livello ambientale. A me pare un'ottima iniziativa, così non ci sarebbe bisogno di informarsi da soli sulla sostenibilità di quello che si compra, ma lo si può valutare direttamente al supermercato
No caro, e proprio il prezzo che che ognuno dovrebbe pagare per contro-bilanciare i danni al ambiente. Che poi una follia del genere nu succederà mai questo e certo, ma nel mondo esiste qualche comunista convinto che sarebbe bello mettere in altro delle misure del genere.
Certo infatti puoi stare certo sui sigilli bio e certificazioni varie che trovi sul cibo.. sul pesce soprattutto. Fortuna che ci stanno gli scienziati guarda..
Ma sai che c’e’? Se tu mi dai una mozzarella che costa “4 euro +2” e una che mi costa “5 euro +1”, io quasi quasi… ma il problema non è che poi si fa un fenomeno di sensibilizzazione delle “povere aziende che sono costrette ad usare manovalanza a basso costo”, e se dovessero aumentare i costi… quegli aumenti andrebbero veramente a togliere tali fenomeni? O solo ad arricchire di piu’ i produttori?
farebbe stra ridere (per non dire piangere) tornare ad avere solo i ricchi che possono permettersi di mangiare carne, come prima della rivoluzione industriale
Ah, quindi secondo il times, dovremmo pagare di più andando a gonfiare le tasche dei produttori che continuerebbero a produrre con le stesse pratiche...geniale! Sempre bello quando si trova una nuova scusa per fare pagare di più i prodotti
Come sempre quando sinparla di inquinamento si fa finta di non vedere l'elefante nella stanza. L'1 % più ricco inquina più del 60% di cui noi poretti facciamo parte. Insomma, come sempre invece di portare un po' di decenza tra i ricconi si va ad infierire ancora di più su noi altri. Tralasciando l'importanza di far fromte all'emergenza climatica l'approccio è tutto sbagliato e spero che prossimamente gli ultraricchi verranno tassati appropriatamente soprattutto per il danno ambientale che causano.
Capisco che sia giusto sensibilizzare e informare sui danni provocati all'ambiente però se riduciamo tutto a una questione economica rischiamo che tanto i ricchi continueranno a fare ciò che vogliono e chi non può permetterselo, dovrà semplicemente attaccarsi al tram. Serve cambiare rotta come società, e direi anche come società globale.
E' abbastanza brutto continuare a parlare di turetta e soprattutto non dire che non voglia più la spettacolarizzazione del caso mentre si parla del rimborso economico ...e' un omissione "strana"
La questione è molto più complessa di così come viene esposta, cioè presentando la cittadinanza secondo termini soltanto giuridici. Bisognerebbe intendersi sull'integrazione, su cosa sia davvero, su quali criteri stabiliscano se un soggetto, nato o no in Italia, è integrato o no, perché vivere in Italia o studiare in Italia non assicura l'adesione a valori, mentalità o cultura. La scuola integra pochissimo, da questo punto di vista, persino i figli degli italiani. Una cittadinanza concepita in termini progressisti serve più che altro per assecondare la liquefazione della società che sta avanzando ormai da anni.
@@DarioMaino a parer mio, perché essere cittadino vuol dire, tra le altre cose e forse quella più importante, riconoscersi in una comunità che adotta un patto sociale basato su valori condivisi. Ad esempio la libertà di uscire la sera senza il proprio marito per andare a mangiare una pizza con le amiche, con o senza il consenso del marito appunto. Siamo sicuri che la maggioranza (NOTA BENE, ho detto la maggioranza non a caso) delle donne di religione musulmana siano libere di scegliere cosa fare tanto quanto le altre cittadine? Esempio che vivo costantemente facendo scuola di italiano per stranieri, ed è avvilente constatare la differenza di libertà decisionale personale. Ma pensa per esempio al tema dell'aborto... a voja a dire che la nostra costituzione è la più bella del mondo, se poi verrà ripudiata e schifata da una parte sempre più cospicua e in aumento degli stessi cittadini. Perché? Perché ne in 5, e nemmeno in 10 o 20 anni si può pensare di creare una società che condivida gli stessi valori basati sul pensiero illiminista, posto che non ci siamo riusciti nemmeno noi in 160 anni, come si può pensare che ne bastino 5? Il punto è cosa vuol dire integrarsi, e soprattutto è giusto? O forse è più corretto dire inclusione? Si ma include anche la possibilità che domani molti di più di votino per abrogare l'aborto, ristabilire il delitto d'onore, la dipendenza economica della donna, ecc ecc...
@@donatolillini7831 e ciò potrebbe avvenire il ritorno al passato e durare millenni nel vero senso della parola? Compreso il ritorno del nazionalismo e tutto ciò che abbiamo assistito il secolo scorso?
@@cairtenE non c'entra l'età. Si cambia il requisito di anni di residenza in Italia. Attualmente richiedono che uno straniero passi 10 anni in Italia, la nuova proposta vorrebbe diminuire a 5. Il vantaggio è che si può diventare italiani prima.
@@cairtenE andare incontro all'esigenza di una minoranza (gli stranieri sono una minoranza e non è nemmeno detto che tutti gli stranieri siano interessati) che vuole diventare italiana il prima possibile. Non c'è un ritornò economico per lo stato, ma è più sociale. È un po' come quando si introduce il matrimonio tra persone dello stesso sesso, lo stato non ci guadagna nessun soldo, ma ci guadagna in benessere della sua società.
Io mi definisco ambientalista, però mi chiedo: il mio potere d'acquisto si è già ridotto sensibilmente negli ultimi anni, perché dovrei essere io a farmi carico di questi rincari quando nel mondo esistono fior fior di miliardari che potrebbero e dovrebbero contribuire di più che in modo flat?
I miliardari che volano su jet privati che in un solo viaggio inquinano tanto quanto tu inquinerai in tutta la tua vita vogliono che tu mangi insetti per salvare l’ambiante.
Il punto non é fare pagare l'impatto al cittadino, ma invogliare la gente a comprare meno roba ad alto impatto ambientale e più roba a impatto più basso (di solito vegetale, locale, e di stagione)
@@ab51849 questo è vero, infatti la cosa ideale sarebbe forse rendere questi prodotti illegali da vendere. Altrimenti ci diciamo che chi ha i soldi ha anche il diritto di inquinare di più
Riguardo ai prezzi vorrei fare una piccola riflessione: è vero che le tasse aggiunte ricadrebbero alla fine della filiera sul consumatore (come già accade con altre) ma sarebbe una scelta del consumatore se acquistare o no il prodotto, ergo se alcuni tipi di prodotti non sono anche ecologicamente sostenibili, il mercato così potrebbe equilibrarsi da sé anche in un’ottica di attenzione all’ambiente. Mentre le tasse come privati cittadini che stiamo già pagando per far fronte al cambiamento climatico le paghiamo già tutti indiscriminatamente. In questo modo sarebbe lasciato liberamente al consumatore di decidere se “investire” in un prodotto che vuole mantenere a tutti i costi sul mercato nonostante il prezzo ecologico che c’è dietro. Infine c’è anche da far notare che sul mercato attuale esiste già una differenza di prezzi fra prodotti più o meno nutrienti, sani, etc. Quindi esiste già la differenza sociale sul consumo. Sarebbe così solo riequilibrato il (super)mercato anche in ottica di sostenibilità e le aziende produttrici sarebbero spinte a trovare i modi più ecologici per diventare competitive sul mercato (unico modo per farglielo fare invece di scadere in Green washing). E magari ridare un po’ di spazio e valore alle piccole realtà territoriali a Km0 e simili. Sarebbero da tassare infatti secondo me anche trasporto e imballaggi (quanta plastica viene usata?!) per dirne un paio.
Oh grazie! Questo è il primo commento sensato che leggo! Mi permetto inoltre di aggiungere che una diminuzione del consumo di carne rossa (perchè diventata "troppo" costosa) porterebbe con se anche un calo delle malattie cardiovascolari (diabete, ipertensione, dislipidemie) i cui costi attualmente gravano sui cittadini che pagano il sistema sanitario nazionale. Attenzione: non ho detto che dobbiamo tutti diventare vegani! Ho parlato di una RIDUZIONE del consumo, perchè non abbiamo bisogno di mangiare carne rossa tutti i giorni!
Un futuro in cui il prezzo del cibo si basa al 100% sui costi ambientali, a mio parere rischia di diventare un futuro in cui le diete di chi ha capacità economche modeste vengono impoverite enormemente in quantità, varietà e forse qualità, a seconda di come la produzione di massa dovesse rispondere. Immagino la carne di manzo che non si limita a costare 27 dollari, ma assume il ruolo di cibo di lusso prodotto in piccolissime quantità portando chi la produce a venderla a prezzi mostruosamente superiori nei ristoranti per ricchi che sono disposti a spendere sempre di più per mostrare il loro status sociale, togliendola di fatto per sempre dalle tavole della gente normale. È un male? Non lo so, ma non sono sicuro che il problema si limiterebbe alla carne di manzo.
Non è necessaria la carne di manzo per vivere, non lo è mai stata ed i fattori avevano le mucche per occupare nicchie di terreni non arabili, avere concime e un accumulo di cibo per l'inverno; l'idea della carne rossa come staple food è ridicola. I romani mandavano avanti un impero coi cereali, cosa che noi non facciamo più per la puzza sotto il naso di considerare alimenti completi come legumi e cereali (specie varietà come farro e segale che sono in disuso ma aumentano la biodiversità delle colture), perchè sono alimenti "da poveri".
@@antoniousai1989 @antoniousai1989 La carne di manzo era ovviamente solo un esempio, ma la questione si estende a qualsiasi tipo di cibo. La nostra dieta rispetto a quella di due, tre o quattro generazioni indietro è assai più varia e ricca grazie al processo industriale che ha abbattuto i prezzi e moltiplicato la disponibilità e la varietà, il processo industriale costa tanto in termini ambientali, siamo disposti a tornare a produrre e mangiare solo roba sostenibile, quindi spesso solo di stagione, nel orto più vicino a casa possibile e con metodi naturali dal rendimento scarsissimo? E di conseguenza a mangiare per un mese solo cavoli o fagioli perché quelli offre l'orto (come senza andare troppo lontano facevano i miei nonni)?
Più che altro mi confonde, la stima dei costi dovrebbe cambiare nel tempo? Cioè la percentuale di persone che smette di comprare manzo inizia a comprare tofu come sostituto facendo aumentare le coltivazioni di soia finchè costerà quanto il manzo e il manzo inizierà a costare di meno?
@@antoniousai1989Nella vita c'è anche il piacere di mangiare, non solo l'esigenza o il bisogno. Non siamo un vaso da riempire fino al livello giusto: siamo persone che sanno gustare buon cibo, tra cui anche alimenti non necessari ma gustosi
La carne di manzo si trova circa il doppio e anche con l’offerta almeno proprio non andare in discount particolari. A quel prezzo ad offerta si può trovare il maiale o il pollo al massimo.
Buonasera, Breaking Italy. Abbiamo pubblicato un podcast sulla c.d. Strategia della tensione, e cioè Ordine Nuovo, Gladio, l'Ufficio Affari Riservati, la P2, i servizi d'informazione. Ne siamo piuttosto contenti e ci farebbe piacere se lo volesse ascoltare. Un saluto cordiale,
Io sono molto pessimista sul referendum di cittadinanza. Raggiungere le firme è semplice, il problema è in primis l'approvazione da parte della corte costituzionale, tutt'altro che scontata, e poi riuscire a vincere effettivamente nel referendum, dove non basta ottenere la maggioranza, bisogna raggiungere il quorum. Mi sembra improbabile che questo possa avvenire, considerando che la motivazione principale per cui l'europa si sta spostando a destra è proprio l'immigrazione.
Non si sta spostando a destra, ma al centro: 20 anni fa i partiti di centrosinistra erano contrari all'immigrazione, ma poi hanno assunto posizioni sempre più estremiste, più neomarxiste, più razziste contro noi bianchi. Dobbiamo curarci da questo cancro che è il progressismo.
Per quanto riguarda l’aumento dei generi alimentari, poi hai detto che serve a rendere più consapevoli dell’impatto ambientale di questi ultimi sull’ambiente. Però, con l’aumento di prezzo più che rendere consapevole il consumatore si mette in atto un ricatto dove il consumatore non considerano minimamente l’impatto, ma piuttosto vive la cosa come un’ennesima tassazione come fosse un aumento dell’Iva una qualsiasi altra gabella e quindi di fatto non si rende più consapevole, ma gli si impone una scelta.
Il problema non è la cittadinanza, è l’integrazione o meno nella cultura italiana. Questo perché, qualora dovesse prevalere una minoranza che nel tempo diventa maggioranza, a livello legislativo potranno prevalere o essere introdotte norme legate a quella cultura. Mi sembra che in Italia, eccetto qualche eccezione e auspicabilmente le nuove generazioni che subiscono l’influenza dell’Occidente, esistano isole straniere: quartieri cinesi, che sono vere e proprie cittadelle orientali con loro leggi interne di fatto, quartieri musulmani, quartieri africani, quartieri indiani. Queste persone si sentono sempre appartenenti alla loro origine. Finché si dirà italiano di origine marocchina, non sei italiano. Solo i ragazzi neri adottati o cresciuti qui ormai parlano solo di Italia. Poi se non ce ne frega nulla di essere assorbiti da altre culture, beh, ben vengano. Forse è giusto così. Credo che in futuro potrebbe essere la Cina a comprare l’Italia e poi decidere lei con le leggi come funziona. E fidatevi che tutti le rispetteranno
Quindi...fatemi capire...piuttosto che tassare le aziende multinazionali che impattano sull'ambiente...tassano il cibo di persone che a malapena arrivano a fine mese?
@@MindfulMet esattamente, questa cosa mi fa ribollire il sangue. Anche perchè, ci scommeto che dopo aver alzato I prezzi, quel guadagno non verrà mica investito per il miglioramento del processo di produzione.
Ma infatti non hai capito.. non si sta tassando nulla, è come mettere le avvertenze sui pacchetti di sigarette. E comunque non c'è differenza a che punto nella catena produttive si viene tassati. Se tassano le multinazionali sui costi di produczionee, i costi vengono comunque pagati dagli acquirenti.
Esattamente come la famosa idea della tax meat di qualche anno fa, chiaramente non vedrà mai la luce perché la maggior parte delle persone non lo accetterebbe. Soliti argomenti da Radical chic sconnessi dalla realtà di tutti i giorni
@@MindfulMet scusate ma tassare l'industria delle armi no? Adesso sembra che il cambiamento climatico sia solo colpa delle mucche mentre le armi hanno impatto 0.
Scusate l appunto ma, 5€ al kg in Italia neanche il pollo, che sta a circa 10€ al kg invece la carne di bovino, un minimo di qualità, già solo della macelleria del supermercato, in Italia già costa 25€/30€ al kg
Infatti si legge chiaramente "per pound", non per kg. Convertendo in $/kg dovresti più che raddoppiare il prezzo che vedi nel video. Sì, anche quello sovrapprezzato
Una cosa buona finalmente 👍🏻 finalmente con lo SPID veloce, dopo secoli hanno scoperto l'ovvio. Fate un referendum per votare alle elezioni e ai referendum con SPID per favore
"la carne di manzo passerebbe da 5$ al kg a 27$ al kg". Io, un italiano in Italia: "A me stupisce che negli USA costi solo 5$/kg" Io, un italiano in USA: "A me stupisce che poi esci fuori a mangiare e ti costa 75$/kg"
per quando riguarda il referendum sono contento di aver visto la grossa partecipazione di ragazzi della mia età (20 anni), che ho visto girare il link per la firma e parlarne molto spesso. (come con l'autonomia differenziata)
@@TimonLepidus vabbè sicuramente non tutta Italia altrimenti le firme sarebbero già state raggiunte, ma ho visto molta più partecipazione rispetto al passato
Banalmente adeguandoci alle normative europee smetteremmo di pagare coi soldi delle nostre tasse delle multe che noi prendiamo Perché i nostri politici decidono così
Così chi manco conosce l'italiano potrà avere i tuoi stessi vantaggi, o addirittura scavlcarti. Si signori, tranquilli che anche chi sta qui da 10 anni ancora non si può definire minimanente italiano.
sono un supporter su patreon: non ho il tempo per consumare tutti i contenuti o per stare sul canale telegram, mi limito a guardare i video (quando riesco), e mi piaceva comunque sostenere la causa. Il mio tipo di sottoscrizione non è stato previsto; vorrei consigliarvi di riproporlo, perchè magari ci sono anche altre persone che, pur non usufruendo dei contenuti "premium", vorrebbero comunque lasciare qualche soldino per il vostro ottimo lavoro.
Aumento dei prezzi...la trovo una tassa giusta. Quello che manca è un analisi sugli stipendi..."True Salary" così facendo Quelli che pagherebbero veramente il costo sarebbero le multinazionali. E quindi va bene."True Slary" altro che True price
Sono l'unico ad aver sentito un campanello d'allarme nella testa quando ho ascoltato della cronaca nera su questo canale? O_o Spero sia stata solamente una "svista". Sig. Breaking Italy non mi scadere così :D
Lo studio sull'impatto ambientale dei cibi è super interessante, ma mi preoccupa l'effetto negativo che potrebbe avere su alcune persone. Ovvero "Non cerchiamo del cibo più etico, perché sennò dovremmo pagarlo di più"... Perché gli sveglioni che voterebbero contro a un'ipotetica legge X contro la schiavitù, perché saprebbero che altrimenti pagherebbero di più, si trovano di sicuro.
Non sempre abbiamo potuto permetterci di mangiare tutti i giorni la carne, stiamo scoprendo che il nostro progresso è a spese della Terra. L'alternativa sarebbe una distribuzione diversa dei salari o anche della politica lavorativa delle aziende. Va ripensato tutto.
Video un po' tardivo. Già il 24 settembre sono state e firmate più di 500.000 firme sulla riforma della cittadinanza e ora sono quasi 600.000 e la raccolta continua fino al 30 settembre. Firmate e fatte firmare sul sito del Ministero della giustizia. Uno straordinario e successo, il referendum con più firme e un referendum che ha raccolto 500.000 firme online in soli 18 giorni.
Ciao alla redazione, innanzitutto grazie del lavoro di divulgazione che fate ogni giorno. Dove posso trovare quelle infografiche che avete usato nel video dove sono riportati prezzi degli alimenti? Tra le fondi in descrizione non sono riuscito a ritrovarle. Grazie
Perchè la popolazione italiana sta invecchiando e sta diminuendo la forza lavoro: le persone che attualmente lavorano faticano a sostenere i costi delle pensioni. Non ci sono abbastanza professionisti delle professioni sanitarie per seguire tutti gli anziani, e la situazione andrà peggiorando perchè in Italia non sono state messe in atto politiche di incentivo alla natalità. Offrendo la cittadinanza più facilmente agli stranieri (molti dei quali giovani) che rispettano i requisiti di legge per ottenerla, li invogli a rimanere in Italia, a studiarci, a lavorarci e non a scappare altrove, magari anche ad avere dei figli che un domani saranno pure loro dei contribuenti italiani.
@@aikigillo io ne ho sentita un'altra, ovvero vogliono dare la cittadinanza agli stranieri per ottenere voti al PD, è risaputo che gli stranieri votano PD, e PD ha perso tantissimi voti negli ultimi tempi. Se ci pensi in effetti, uno straniero senza cittadinanza che diritti ha in meno di noi italiani? Solamente il diritto di voto, il resto è identico.
Anche chi vive, ma anche chi vive in Italia ha preso di questo referendum da questo video. Credo che come al solito, dipende tutto dalla bolla dove si vive e che si frequenta. Diciamo che la questione della cittadinanza non è tra i top 10 argomenti che si trattano con gli amici.
@@BinaryStar9 non credo che dipenda dall’essere interessati o meno alla (che poi essere interessati alla politica di cure strano magari se interessati a un aspetto specifico trattato) similmente a quando si è interessati tecnologia non si è interessati a tutti i trend o tutti gli argomenti uguale per la storia o per qualunque altro. Veramente è un è un quesito referendario non molto dibattuto, i temi che adesso vengono vi scusi principalmente sono altri, e a meno di avere amici o conoscenti che vorrebbero richiedere ai cittadinanza non è uno dei primi argomenti di cui si parla in genere
@@elle_90 ovvio forse non se ne parla in genere e nessuno si sveglia volendo parlare di questo, ma da un argomento si passa ad un altro e si arriva forse a parlare anche di questo.
Cari miei, serbatoio di voti. Voti di riconoscenza. Gli italiani votano sempre meno (mai abbastanza meno). Lavoro a bassa remunerazione, forte fede, ricattabilità, riconoscenza. Un bocconcino goloso per lo status quo. Ricordate che non vi basterà avere due o tre appartamenti ed un gruzzoletto in banca, per pararvi il didietro quando la situazione peggiorerà, perché peggiorerà. Io penso questo, ma probabilmente mi sbaglio.
E' ormai complicato passare il 50% alle elezioni politiche, there's no way che il referendum raggiunga il quorum, chi ha firmato è (semplificando) sotto i 40 anni, ma il corpo votante è per la maggior parte sopra i 40 anni, ed a votare non ci va, e soprattutto non va a votare per questa cosa. Si può pure raggiungere il milione, o anche due milioni di firme, ma andare al voto è tutt'altra cosa.
Io innanzi tutto vorrei che nei supermercati venisse rispettato di mettere il costo delle cose per unità per litro per kg eccetera dato che pochissimi lo fanno
Costo di 500gr di pomodoro, senza caporalato e con il rispetto dei dipendenti: dai 5.90€ a 6.90€ al kg, lo so per esperienza. È troppo? Forse. O forse dovremmo mangiare più verdure, legumi e meno pasta/pizza, di conseguenza mangiare meno salsa di pomodoro in generale.
Rispetto al “costo vero” di quello che mangiamo in effetti, se venisse applicato, c’è il problema di chi e come dovrebbe utilizzare il denaro in più pagato dai consumatori. In ogni caso mettere il costo vero accanto a quello “normale” potrebbe spingere i consumatori a optare per prodotti meno impattanti.
Tempo fa ho avuto modo di conoscere delle ragazze che per lavoro insegnavano l'italiano agli stranieri. Con mia grande sorpresa venni a sapere che le loro classi erano composte da vecchi indiani. La ragione? Queste persone venivano in Italia e stavano il tempo necessario per prendere la cittadinanza che, vista la loro non più giovane età, comprendeva anche la pensione sociale. Nel momento in cui cominciavano a ricevere i soldi dall'INPS queste persone ritornavano al loro paese dove effettivamente la nostra pensione sociale rappresenta una bella entrata. Se i 10 anni necessari per ottenere la cittadinanza venissero ridotti a 5 non c'è dubbio che tale truffa (perché è una truffa anche se è perfettamente legale) sarebbe notevolmente agevolata.
Io credo che andrebbe aumentato il numero di 500k firme per un referendum. In questo caso è un bene, ma si rischia di avere un numero elevato di referendum in realtà poco interessanti. 500k firme facendo andare la gente al proprio comune ha un tasso di "difficoltà", poterlo fare online lo ha molto più basso e più si va avanti più sarà facile. Se può essere una buona notizia apparentemente, pensiamo a quanti referendum non hanno raggiunto il quorum (perché non interessavano a nessuno) o non hanno passato il vaglio della corte costituzionale.
Carina la cosa del prezzo, la metterei anche per i prezzi al ristorante, dove potremmo calcolare lo stress dello staff dato dalle mancate ferie, i turni prossimi alla schiavitù, i mancati versamenti dei contributi, lo stipendio fake calcolato su 20 ore a settimana e non ultimo lo stress nel sopportare l'ignoranza e la tracotante strafottenza del cliente (per fortuna non sempre e non tutti) che a volte sembra indossarla come un gioiello... Ah se poi diventa un lusso andare al ristorante... Beh per me dovrebbe esserlo, sennò stai a casa e mangi ciò che riesci a prepararti... IHMO -quanto mi sento vecchio ad usare questa sigla 😅-
se si va a votare per questo referendum, io credo che questo governo ci rimarrà molto male... penso che il risultato sarebbe piu' che positivo!!!! La maggioranza degli italiani e' favorevole a modernizzare la Cittadinanza per i Nuovi Italiani. io ci ho provato a mettere la mia firma, ma non ci sono riuscita. Se si va a votare, ci andrò!!!!
Tassando le aziende il prezzo finale aumenterebbe comunque, però va fatto. E invece vorrei vedere incentivi e controlli su chi invece produce nel massimo rispetto dell'ambiente, chi vende sfuso, locale. Invece biologico e vegetale sembra che costi di più di un pezzo di carne al discount. Non è verosimile questo sistema, anche perché i poveri li fa proprio ammalare perché possono permettersi solo cibo senza nutrimento e quello lo paghiamo TUTTI con le spese sanitarie pubbliche, sacrosante ma pesanti per chi paga le tasse consapevole di fare parte di un sistema che DEVE funzionare per tutti, anche per chi non le paga, magari perché non riesce ad avere un contratto in regola ad esempio.
Probabilmente il true cost effettivo porterebbe semplicemente a far comprare quei prodotti a chi non ha problemi economici senza preoccuparsene troppo. In fondo chi usa i jet privati sa benissimo di inquinare ma continua a farlo perché può permetterselo.
Ma a che pro far pesare emotivamente a noi che a malapena sopravviviamo a fine mese con due spicci da parte l'impatto ambientale attuato dall'1%, gli stessi poi che in una settimana solo con i loro jet privati incidono al 60% sul cambiamento climatico?
Si possono tassare entrambi. L'1% é l'1%, pro capite inquinano molto più di noi comuni villici ma sarebbe ridicolo pensare che le abitudini della massa non abbiano un peso enorme a livello ambientale. A prescindere da tutto, guarda nel tuo piatto e fai quello che puoi fare te. Come non é corretto rubare solo perché c'è chi ammazza, non é neanche corretto inquinare un po' solo perché c'è chi inquina tanto. La tua responsabilità é sulle tue azioni, non su quelle degli altri.
@@ab51849 Rispettosamente, tante belle parole che servono solo a far dormire bene le masse, un po' come la fede. Non sono i poveri a dover cambiare le cose, e con 1500 euro al mese in Italia sei povero, siamo realisti, specie dal centro al nord, senza contare che la stragrande maggioranza percepisce anche meno. Vedere l'impatto ambientale della provola in sconto non impedirà che io la compri.
Seriamente, ma perché ci tenete così tanto a ridurre i tempi a 5 anni? Puro altruismo? Mmm, qualcosa non mi torna. Potrei odiare la mia mente a fantasticare sul vero perché di questo referendum, quindi accetto volentieri qualsiasi risposta.
Per quanto riguarda il True Cost, sapete se vengono considerati anche i sussidi statali nelle rispettive filiere/aziende? perché in teoria se contassimo anche quanti soldi prelevati dalle tasse, finiscono per sostenere sistemi insostenibili, il prezzo di alcuni prodotti soprattutto da allevamento, diventerebbe 10 volte maggiore. Certo è che penso che iniziare a sensibilizzare sul tema, ponendo i numeri sulle etichette, continuando però a lasciare i prezzi invariati, potrebbe essere una buona terapia d’urto per sensibilizzare sul tema dei nostri consumi.
Se solo esistesse un modo per produrre in laboratorio una carne buona, sostenibile e a un prezzo accessibile... Non la vieteremmo mai in Italia... Vero?
il problema è sempre chi la fa, se mi fidassi di lui la mangerei...il problema è che non mi fido
@@darthwater999 scusa ma se ancora non è legale, ancora non esiste una normativa, perciò come fai a dire che non ti fidi?
Ceeertamente😅
@@darthwater999 chi è lui?
@@darthwater999 Ti fidi di chi lavora alla carne di animali?
Ti stimo talmente tanto che ho accettato i cookie del sito! Sappilo...
Allora ripijati.
Tanto alla fine sono i poveri che ci rimettono.. Che si tratti di cittadinanza o di cibo
"È più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo".
Brutto inquinare, ma ancora più brutto chiedere alle aziende di ridurre i margini di profitto. Se c'è un costo aggiuntivo, lo deve pagare il consumatore, i margini devono rimanere tali sempre e comunque
Secondo me tutta questa paura che il costo della vita diventerebbe insostenibile se si applicasse davvero il true price è esagerata. Aumenterebbe se si continuassero a comprare gli stessi identici prodotti. Il delta tra prezzo attuale e true price è proporzionale all'insostenibilità del prodotto. Ci saranno prodotti persino con delta negativo e altri con differenze quasi nulle. Finalmente verranno premiati produttori e filiere onesti, invece di produttori che sfuttano il caporalato e se ne fregano dell'ambiente e distributori che tirano il collo ai fornitori obbligandoli al prezzo al ribasso su cui poi loro possono marginare pesantemente.
Congratulazioni per il sito, un passo importante per rendervi un po' meno dipendenti dai capricci delle piattaforme! Siete diventati davvero "grandi"!
PS quando ho firmato per il referendum ho visto con piacere che abbiano abbondantemente superato la soglia di 500.000! 🙌
Il font del logo è inguardabile
Per la progressione firme dell'ultima settimana sta andando DI LUSSO :-) quasi 75 mila firme ieri, con questa progressione si arriva a 500 mila in 3 giorni :-)
In che senso salvare il sito sul telefonino come fosse un'app??
Sarò stupido io, ma non arrivo a capire quale sia il giovamento che le persone comuni possono trarre dal sapere il prezzo effettivo degli alimenti. A me sembra solo un altro sistema per farci sentire in colpa per quello che mangiamo. È l'ennesimo modo per addossare al singolo colpe che non ha. È una vergogna ed è pure controproducente, poiché produce repulsione nei confronti della causa, pur giusta, della lotta al cambiamento climatico.
Boss serviranno più orti per i privati, servirà quindi togliere terreni all' industria, anche quella bellica e sbam! Perdiamo contro la Russia e la Cina. 😅
Sono davvero utili questi referendum? Perché secondo me farà la fine di quello della cannabis
Io sono favorevole a dare la cittadinanza a chi sta da tanti anni in questo paese, però sinceramente 5 anni mi sembrano pochini, cioè penso ad alcuni miei amici che stanno in Germania o in Regno Unito ormai da 6/7 anni e pensarli con la cittadinanza tedesca o britannica mi fa un po’ ridere, alla fine frequentano più che altro altri italiani, negli ultimi anni si li ho visti fare dei bei passi avanti però non sono ancora perfettamente integrati. Secondo me 8/9 anni è onesto
Magari discorso diverso per chi si è trasferito tipo a 3 anni in Italia e quindi è chiaro che già a 8/9 anni anche se hai una famiglia straniera sei perfettamente italiano, hai ricordi solo in Italia
È un discorso un po’ complicato
Perché il danno ambientale lo paghiamo noi… perché, se aumentassero i prezzi chi lo pagherebbe? 😅 non vedo davvero l’utilità di questa iniziativa se non quella di scaricare la responsabilità sul consumatore. BASTA. Il consumatore compra quello che riesce in una società in cui i salari sono sempre più bassi. Tassare alle aziende produttrici il danno ambientale è l’unica soluzione.
Da persona nata in India e adottata da genitori italiani voglio dirti semplicemente grazie. A te e alle altre 340 mila persone circa che hanno sottoscritto questa importante raccolta firme. ❤
@@seiferk1866 ma un bambino adottato non prende gia ora la cittadinanza dei genitori?
Anche a me pare che prenda subito la cittadinanza
@@massimosuklan3046 Balotelli è stato adottato infatti l'ha presa subito la cittadinanza
@@massimosuklan3046bisogna aspettare 5 anni
@@A.L.Y779 come ha detto Shy,no, se è maggiorenne.
Da persona di sinistra sono molto, molto dibattituto circa questo referendum. Perché essere cittadino vuol dire, tra le altre cose e forse quella più importante, riconoscersi in una comunità che adotta un patto sociale basato su valori condivisi. Ad esempio la libertà di uscire la sera senza il proprio marito per andare a mangiare una pizza con le amiche, con o senza il consenso del marito appunto. Siamo sicuri che la maggioranza (NOTA BENE, ho detto la maggioranza non a caso) delle donne di religione musulmana siano libere di scegliere cosa fare tanto quanto le altre cittadine? Esempio che vivo costantemente facendo scuola di italiano per stranieri, ed è avvilente constatare la differenza di libertà decisionale personale.
Ma pensa per esempio al tema dell'aborto... a voja a dire che la nostra costituzione è la più bella del mondo, se poi verrà ripudiata e schifata da una parte sempre più cospicua e in aumento degli stessi cittadini. Perché? Perché ne in 5, e nemmeno in 10 o 20 anni si può pensare di creare una società che condivida gli stessi valori basati sul pensiero illiminista, posto che non ci siamo riusciti nemmeno noi in 160 anni, come si può pensare che ne bastino 5? Il punto è cosa vuol dire integrarsi, e soprattutto è giusto? O forse è più corretto dire inclusione? Si ma include anche la possibilità che domani molti di più di votino per abrogare l'aborto, ristabilire il delitto d'onore, la dipendenza economica della donna, ecc ecc...
@@donatolillini7831 l'unico modello di vera integrazione era quello romano: rinunci la tua religione,usanze e leggi per passare a quelle romane.
Sei sicuro che gli italiani si riconoscano tutti nella libertà femminile di uscire quando e come le pare, o di abortire? Io no. Purtroppo la mia impressione è che non esista ora un "luogo" condiviso dove riconoscerci e nel quale integrare qualcuno che arriva da fuori
@@donatolillini7831 se un marito mussulmano non fa uscire la propria moglie dopo 5 anni di residenza sul suolo italiano non vedo che differenza ci sia non farla uscire dopo 10 anni di residenza sul suolo italiano, tanto vale dimezzare i tempi così le donne possono far valere di più i propri diritti
@@stefanobutelli3588 assolutamente d'accordo con il tuo commento, da donna di quarant'anni con un compagno ma non sposata e senza figli mi sento rivolgere costantemente commenti e domande da parenti, colleghi e amici che vedrebbero l'approvazione di tanti musulmani fondamentalisti
Pensiero condivisibile perche analitico della realtà che vi è, senza condizionamenti ideologici.
Ho il timore che il prezzo "ipotetico" degli alimenti possa provocare un effetto contrario a quello sperato: leggere "costa 5,70 ma costerebbe 27,50" sembra uno scontone, una super occasione.
E' uno spunto molto interessante, si dovrebbe studiare l'effetto psicologico sulla gente prima d'introdurlo in larga scala.
@@splatterguy83 senza scomodare la psicologia, è strategic pricing legato alla customer behaviour nei mercati B2C
@@filippotosoni infatti m e venuta voglia di magnare tutto il possibile finche posso. Mangio troppo poco manzo
Qua in Italia mi pare che siamo già su un 18€/kg di media, scontone si! Ci starebbe quasi di fare un ordine transcontinentale direttamente dal walmart
Anche il cibo diverrà classista con sempre più prodotti ad esclusivo appannaggio di chi ha il denaro per comprarli e che dell'ambiente se ne frega. La trovo una soluzione molto distopica e in grado di fare enormi danni sia al tessuto sociale che all'alimentazione stessa delle varie classi sociali. L'unica soluzione è tornare a produrre il proprio cibo da soli, magari con orti comunali o pensili. Ma temo che per arrivare a questo servirà più di un altro secolo
Chi lo dice che i prodotti che non si basano sullo sfruttamento siano necessariamente tanto più economici? Lo sfruttatore e la grande distribuzione sono sufficientemente furbi da vendere ad un prezzo solo lievemente inferiore, semplicemente per massimizzare i margini. Compra direttamente dai contadini e vedrai che il rapporto qualità prezzo sarà ben più alto che dalla grande distribuzione. Costerà al kg di più ma sarà più buono e nutriente molto spesso. E comunque anche spendere il 20-30% in più a fronte di non essere colluso con un sistema di sfruttatori vale la pena, perché i più poveri non sono quelli che devono scegliere se andare al mercato o al supermercato ma quelli che lavorano 12 ore al giorno nei campi per 15€ e che se non esistesse il caporalato guadagnerebbero tre volte tanto e avrebbero ben più di quel 30% di cui stiamo parlando per pagarsi del cibo non frutto del loro stesso sfruttamento.
Già adesso abbiamo cibo per ricchi e cibo per poveri, il ché non significa che il cibo per poveri sia gratis!
Cambiano sia il prezzo sia la qualità.
Il cibo per poveri rimane cmq molto più impattante in percentuale sul reddito di un povero, mentre il cibo costoso per un ricco non copre la stessa percentuale del reddito pur essendo più caro.
Il fatto che questa stagione 24/25 abbia come costante l'esordio con HEY mi infonde fiducia nel futuro ❤
Qualunque tassa sulla carne o sulla filiera di produzione della stessa ha il mio supporto. In Italia è possibile vivere (checché ne dicano altri) con una dieta totalmente priva di carne restando in salute, ed è assurdo che si sprechino tante risorse e si produca tanto metano per il piacere del palato. Non credo che chiedere alle persone di diventare vegetariane funzioni, per cui preferisco regolamentazioni che forzino la mano.
Chissà che reazione. Ah, e non dimentichiamo le possibilità della carne in laboratorio.
12 secondi fa. Che le notifiche di RUclips finalmente funzionino?
Ciao Alessandro.. Piccolissima correzione: True Price è un’Organizzazione Olandese (anzi, dei Paesi Bassi, come recentemente preferiscono essere chiamati).. Scusa l’apparente pedanteria, ma ho avuto la fortuna di lavorare brevemente con loro, ormai 8 anni fa, e il loro Processo era già al tempo davvero interessante.. Poi, come per tutte le cose, il loro Algoritmo è opinabile, ma la cosa davvero interessante è che non computa solo i Costi Ambientali, ma anche quelli Sociali, che toccano il Caporalato nostrano, ma anche aspetti come l’allontanamento di Popolazioni Indigene nelle Aree Tropicali..
solo una cosa sui Paesi Bassi: non è che solo recentemente preferiscono essere chiamati così ma lo è sempre stato, non per dire come la Turchia che da Turkey vuole essere chiamata Türkye, ma piuttosto l'Olanda è una regione dei Paesi Bassi. È come se all'estero l'Italia la chiamassero Lazio
@@gsbbdn Loro internamente si sono sempre chiamati Paesi Bassi, senza dubbio, ma hanno sempre accettato più o meno serenamente di farsi chiamare Olanda e Olandesi dagli Stranieri.. Di recente, invece, mi pare abbiano “ufficialmente” chiesto anche fuori dai Paesi Bassi di usare la terminologia corretta.. Tutto qui.. Quanto alla Turchia, li capisco, poverini: immagina che tristezza essere chiamati Tacchino.. 😂
Vado al supermercato e vedo che dovrei pagare il manzo 5 volte di più del normale. Non vedo l'impatto ambientale, gli effetti devastanti dei gas serra o della perdita di biodiversità. Vedo solo l'impatto devastante che la transizione ecologica avrebbe sul mio portafoglio. In quale universo un iniziativa del genere dovrebbe avvicinare la gente alla causa? La sfida climatica è tanto tecnologica quanto politica e comunicativa e questa comunicazione è totalmente controproducente.
La carbon footprint, iniziativa similmente ammirevole all'apparenza, non a caso fu coniata dalla BP per distogliere l'attenzione dal grande impatto delle grandi aziende e concentrarla sulle iniziative del singolo, con una buona dose di senso di colpa.
È un primo passo, sicuramente tanti su tanti prodotti simili prendono uno invece dell'altro, e spinge i produttori per vendere di più ad allinearsi per ottenete un impatto minore.. non risolve ma è un passo
Concordo al 100%. Quando mai il senso di colpa ha funzionato sul consumatore?
Lo trovo addirittura controproducente, funziona solo su persone che hanno già a cuore la causa.
Più banalmente, se 1/4 della popolazione ha solo una 20ina di anni di vita davanti, un 15% può permettersi di ignorare il problema e almeno un 10% circa deve puntare al risparmio forzato, a cosa può servire sta proposta? (parlo per l'italia)
Cos'è la BP?
Non è che sei obbligato a mangiare carne di manzo, puoi scegliere altro
Sono Romagnola, e sono un po' delusa... per la terza volta in 16 mesi la mia terra si è allagata, ci sono ancora persone che hanno perso la casa... e da voi neanche una parola... nemmeno l'anno scorso... tristezza
Capisco l'idea di calcolare i costi ambientali. Ma non posso fare a meno di pensare, perché non ridurre l'enorme quantità di cibo (di qualsiasi tipo) che nei super e iper mercati viene scartata in quanto scaduta? Perché non ridurre la produzione del cibo in generale, visto che nei paesi civilizzati in ogni supermercato in cui si va ci sono scaffali pieni di cose che in pochi comprano?
E, opinione più personale, non vedo perché non si possa in primis ridurre o far costare di più il cibo povero a livello nutrizionale (cibo spazzatura), che fa male nel dato di fatto, invece che cibo più sano come alcuni tipi di carne o di formaggio.
sulla roba dei prezzi non sono tanto d'accordo, sarebbe più utile un indice di impatto (tipo come fanno con gli elettrodomestici A;B;C;D;E;F...)
Il consumatore se ne frega. Capisce solo il costo.
Il costo è una cosa tangibile, un indice di impatto no. Che differenza c'è fra A e B? E in che misura?
Con il prezzo, i consumatori possono scegliere di premiare le aziende con i costi reali più bassi.
Il true price potrebbe trasformarsi in una bella speculazione per chi alzerà i prezzi senza cambiare pratiche di produzione...un aspetto da valutare.
Infatti secondo me sarebbe più efficiente trasformarla in una tassa aggiunta (tipo l'IVA), che viene effettivamente sostenuta dai consumatori finali e indirettamente versata allo Stato dalle imprese, le quali quindi non ci guadagnano nulla. Le imprese potrebbero ridurre le emissioni ecc... semplicemente perché la domanda da parte dei consumatori diminuisce, mentre lo Stato potrebbe vincolare il gettito di questa tassa come finanziamento per incentivi alle aziende a produrre in modo più sostenibile, in questo modo le imprese non possono fare le furbe (io imprenditore agricolo posso anche fare il furbo e aumentare il prezzo, ma se non dimostro di produrre in modo sostenibile, questo margine che ho versato allo stato non mi torna indietro)
Metto in pausa un secondo e commento sulla questione del true cost accounting.
Di grazia, perché questi costi di impatto ambientale li dovrebbe pagare il consumatore e non il produttore? Cioè, il produttore inquina per produrre un determinato alimento e, contemporaneamente, si arricchisce di più perché io consumatore ne pago le spese. Che cavolo di ragionamento è? Mi sono perso qualcosa?
@@vincenzonefer si che nessuno produce in perdita
Mi sembra abbastanza ovvio.
Secondo te, se un produttore ha maggiori spese da chi recupera la perdita di guadagno?
Il razzismo velato di un paese che non concede la cittadinanza a chi è nato sul territorio. Sono tante le persone che come me gli è stata negata la cittadinanza perché il reddito non era abbastanza o perché non presenti per 18 anni completi. A questo punto me ne frega poco perché vivo meglio qui negli Stati Uniti. E poi ci si chiede per l’Italia sia un paese marcio e morente. Un paese che ha poco rispetto per i cittadini, suoi o di altri paesi.
Quali diritti ti sono stati negati? Cure? Insegnamento? Lavoro?
Ben venga l'iniziativa del true cost anche se non perfettissima, tanta gente non ha assolutamente idea di cosa sia il carbon footprint e lo sfruttamento non sostenibile delle risorse
Voglio proprio vedere con gli stipendi reali che ci sono ora come la prenderanno i cittadini dei vari paesi, ed in particolare gli italiani.
L'idea di fondo può anche essere apprezzabile ma non nell'economia corrente
@@LaTanaDiKosky infatti l'iniziativa mica consiste in un aumento dei costi, ma di scrivere accanto al prezzo a cui viene venduto il prezzo a cui ANDREBBE venduto per pareggiare l'impatto climatico.
Comunque il cambiamento climatico porterà di per sé un aumento dei costi su tantissimi aspetti, scandalizzarsi per un eventuale aumento del prezzo cibo è normale ma se non si fa qualcosa (a livello di comunità internazionale) sarà l'ultimo dei problemi socioeconomici da affrontare da qua al 2050
oh ma è incredibile quanto le persone abbiano bisogno di dare aria alla bocca (o alle dita) senza sapere niente SOTTO A UN VIDEO IN CUI SI PARLA PROPRIO DI QUELL'ARGOMENTO
Dopo l’aumento dei prezzi, la gente non avrà ancora consapevolezza anzi sarà solamente incattivita e arrabbiata, perché non si può più permettere economicamente un bene che prima consumava.
Diciamolo pure una iniziativa come questa non va a sensibilizzare o cambiare l’opinione pubblica, ma va ad obbligare le persone a cambiare stile di vita non li permette una scelta a meno di non essere molto abbiente e allora deve fregare
@@lorenzopaschetto2175 ci sono varie proposte tra le più fantasiose comunque se vi fosse semplicemente il prezzo fittizio vorrei che andar bene nel senso ti interessa vedi quanto impatta lo vogliamo far capire in maniera più semplice invece che danno classe ABC D dando un’impronta di costo bene, ma se ti interessa continui e vai avanti
Piccola correzione sul pezzo centrale. Il prezzo della carne riportato non è poco più di 5 dollari al kg ma alla libbra. Stessa cosa il sovraprezzo è per una libbra di carne di bovino. Per avere avere una stima al kilogrammo bisognerebbe fare tutto x2,2. Ciò porta ad un sovrapprezzo al kg di 48.50€ circa.
A ecco
Cercavo questo commento! Se si fa x2.2, non arriviamo a ~$60 = ~54euro? Ad ogni modo mica tanto piccola correzione, si parla di piu' del doppio 📈🚀
@@stef4708 sì il prezzo totale sarebbe di poco superiore ai 54 euro (in realtà questa stima è buona con i prezzi della carne americani i quali hanno in media un costo minore, un kg di carne equivalente in Italia costa almeno 17 euro al kg ). Il sovrapprezzo era inteso della sola componente "ambientale"
Probabilmente nessuno in redazione va abitualmente a fare la spesa se un simile strafalcione non è subito saltato all'occhio!
Va bhe ma il problema non sono i consumatori di pomodori ma gli schiavisti. Il problema non è chi compra la carne per la cena ma degli allevamenti intensivi. Non è che pagando di più si risolve la crisi climatica, è intervenendo all’origine che si cambia davvero.
Il prezzo della carne diventerebbe quello che era 100 anni fa e costava così caro perchè non lo si poteva esternalizzare ed i costi ambientali venivano pagati subito dagli stessi consumatori con riduzione delle terre coltivabili, riduzione di acqua etc
La cittadinanza è un privilegio. O almeno dovrebbe esserlo.
Infatti bisogna votare no. Altrimenti abbiamo molti votanti che votano partiti pro immigrazione solo per fare i propri interessi.
Allora perché Italia regala la cittadinanza alla gente che non c’entra assolutamente con Italia? Coerentemente per ottenerla via sangue non devi ne saper parlare italiano, ne avere residenza in Italia ne lavorare. Insomma puoi vivere tutta la vita in America e non sapere che cos’è l’Italia ma se hai il bis bis nonno italiano nato in 1880 puoi venire in Italia e chiede da subito la cittadinanza mentre altri devono vivere per più di un decennio ininterrottamente. Se ragionare dal punto di vista di meritocrazia di cui ama parlare la desta ius sanguinis sarebbe da abolire mentre chi conosce italiano almeno a livello C1 e lavora dovrebbero prendere la cittadinanza senza requisiti di residenza.
@@greenlime8726 la situazione è più complessa di così. Ci sono quasi 500.000 cittadini italiani che non parlano l'italiano come madrelingua. La cittadinanza è qualcosa di più. Che non c'entra solo con la lingua, la cultura o altro. Ma con qualcosa secondo me di più profondo. E lo dico da italofono che si sente poco italiano, per la regione in cui sono nato e in cui la mia famiglia vive da mille anni. Secondo me non è sufficiente vivere 5 anni in un posto per poter decidere, seppur da minoranza, le sorti della Nazione che ti ospita. Questa è la mia opinione, sono apertissimo al dialogo in tal senso.
@@konyvnyelv. COME FACCIO A VOTARE NO ??
@@KevinCanfora al referendum vota no
Per quanto ritenga giusto valorizzare l'impatto ambientale di ogni prodotto per rendere più consapevole il consumatore, credo che questi costi vadano sostenuti dalle aziende e dalle istituzioni. Per esempio per quanto riguarda la questione ambientale il sistema di ETS ha portato i suoi frutti, perché non pensare a qualcosa di analogo per il settore alimentare? Mettiamo sotto ETS la catena produttiva a monte per i produttori di cibo (o chi per loro) e vediamo cosa succede. Punire i consumatori perché il sistema produttivo non è sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale è ingiusto, al massimo si può pensare ad un incentivo per chi acquista ciò che è meno inquinante e slave-free.
Però così davvero esisterebbe ancora il libero mercato? Si potrebbero fare delle leggi come bandire certe pratiche e farle rispettare, ma il sistema stesso (capitalismo nella sua globalizzazione) non rimarrebbe sotto controllo. Come "diceva" Michele Boldrin, o gli stipendi e tutele sono ingiuste o assisti ad una immigrazione crescente. Poi personalmente non riesco a come minimamente pensare di scindere libero mercato dal libero spostamento di persone
25$ al kg giustificherebbero finalmente il perché il tizio con la barba, la camicia a quadri e i guanti di lattice nero mi faccia pagare un hamburger 28€.
“Sai già come funziona da noi?”
ok true price, pagherei volentieri la differenza per estirpare lo schiavismo. Il problema è che non sono io a dover pagare questo prezzo ma chi specula su questo sistema
Anche questo, però, una scelta soggettiva c’è chi preferisce continuare a 10 € una maglietta fatta in Bangladesh 2,50 € al chilo i pomodori e così tanti altri beni e chi invece ci tiene e pagherebbe di più (credo sarebbero in pochi)
Il true price è quello che pagheresti se non esistesse chi specula, se fossimo tutti persone per bene. Se chi specula dovesse pagare quei costi al posto tuo non esisterebbe più chi specula e tu però incominceresti poco dopo a pagare il true price perché non c'è più qualcuno che lo paga al posto tuo (prima erano l'ambiente e gli sfruttati, poi per un brevissimo periodo gli sfruttatori).
@@PaoloSulprizio alla fine della fiera, però vai a pagare più te se vuoi il prodotto.
Saresti però disposto a pagare molto di più per la carne, oppure a pagare molto di più per la verdura senza sfruttamento del caporalato?
Se non ci fossero queste forme di sfruttamento spesso in aree specifiche il nostro stile di vita sarebbe insostenibile
@@elle_90 intanto sono vegetariano/vegano quindi che la carne costi quanto sarebbe giusto, invece che sovvenzionata, mi fa solo piacere. Per il resto compro i vegetali da contadini e già accetto di pagare un pochino di più per non alimentare quel mondo della grande distribuzione. Più o meno spendo sui 150€/mese per la spesa.
Se uno vuole risparmiare può tranquillamente sostituire la carne coi legumi secchi.
@@PaoloSulprizio se uno vuole risparmiare, può andare anche vestito con un sacco addosso. Il risparmio si ha parità di stile di vita è ovvio che uno volendo spendere veramente poco mangiando pasta in bianco probabilmente spenderebbe anche meno di 150 € al mese, ma non è questo il punto la decisione non spetta a te o a chi che sia altrimenti si potrebbero proibire 1000 mila altri cibi o cose in maniera random.
ci sta, piano d'azione per il mondo: i ricconi mangiano la ciccia, i poveri non mangiano più, i medi mangiano la sabbia. Mondo salvato! Forse le cose si possono fare senza dover seccare la grande maggioranza della popolazione... solo un sogno
Perché il fatto che Ghali sostenga qualcosa dovrebbe spinegrmi a votarla e non a stargli lontano come alla peste?
Sarebbe interessante sapere anche quanto costerebbe realmente la tecnologia senza lo sfruttamento di chi lavora nelle miniere...
Ok, io produco automobili, aumentiamo i prezzi finali per ripagare il danno ambientale? Così posso permettermi ancora di fare la spesa...
Io penso che la cittadinanza non bisogna darla a meno che non ci si sposi, e comunque anche in quel caso tot anni di permanenza su suolo italiano...Non è un diritto venire a vivere qui, vanno bene i visti/permessi di soggiorno così come sono ora, anche se sono pure un po' troppo permissivi
Il problema è che tra un po la regalano
Sono sconvolto da quanti che commentano non abbiano capito proprio nulla di cos'è il true price...
Nessuno sta aumentando alcun prezzo, è solo un prezzo fittizio che consenta al consumatore di valutare in modo quantitativo, quando fa la spesa, quanto sia impattante a livello ambientale.
A me pare un'ottima iniziativa, così non ci sarebbe bisogno di informarsi da soli sulla sostenibilità di quello che si compra, ma lo si può valutare direttamente al supermercato
No caro, e proprio il prezzo che che ognuno dovrebbe pagare per contro-bilanciare i danni al ambiente. Che poi una follia del genere nu succederà mai questo e certo, ma nel mondo esiste qualche comunista convinto che sarebbe bello mettere in altro delle misure del genere.
Certo infatti puoi stare certo sui sigilli bio e certificazioni varie che trovi sul cibo.. sul pesce soprattutto. Fortuna che ci stanno gli scienziati guarda..
@@izifish Non l'ho capito questo commento
Ma sai che c’e’? Se tu mi dai una mozzarella che costa “4 euro +2” e una che mi costa “5 euro +1”, io quasi quasi… ma il problema non è che poi si fa un fenomeno di sensibilizzazione delle “povere aziende che sono costrette ad usare manovalanza a basso costo”, e se dovessero aumentare i costi… quegli aumenti andrebbero veramente a togliere tali fenomeni? O solo ad arricchire di piu’ i produttori?
farebbe stra ridere (per non dire piangere) tornare ad avere solo i ricchi che possono permettersi di mangiare carne, come prima della rivoluzione industriale
Ah, quindi secondo il times, dovremmo pagare di più andando a gonfiare le tasche dei produttori che continuerebbero a produrre con le stesse pratiche...geniale! Sempre bello quando si trova una nuova scusa per fare pagare di più i prodotti
Come sempre quando sinparla di inquinamento si fa finta di non vedere l'elefante nella stanza. L'1 % più ricco inquina più del 60% di cui noi poretti facciamo parte. Insomma, come sempre invece di portare un po' di decenza tra i ricconi si va ad infierire ancora di più su noi altri.
Tralasciando l'importanza di far fromte all'emergenza climatica l'approccio è tutto sbagliato e spero che prossimamente gli ultraricchi verranno tassati appropriatamente soprattutto per il danno ambientale che causano.
Capisco che sia giusto sensibilizzare e informare sui danni provocati all'ambiente però se riduciamo tutto a una questione economica rischiamo che tanto i ricchi continueranno a fare ciò che vogliono e chi non può permetterselo, dovrà semplicemente attaccarsi al tram.
Serve cambiare rotta come società, e direi anche come società globale.
E' abbastanza brutto continuare a parlare di turetta e soprattutto non dire che non voglia più la spettacolarizzazione del caso mentre si parla del rimborso economico ...e' un omissione "strana"
5 anni di residenza in Italia e sei italiano.. oooook. A sto punto preferisco la storia del "siamo tutti cittadini del mondo".
La questione è molto più complessa di così come viene esposta, cioè presentando la cittadinanza secondo termini soltanto giuridici. Bisognerebbe intendersi sull'integrazione, su cosa sia davvero, su quali criteri stabiliscano se un soggetto, nato o no in Italia, è integrato o no, perché vivere in Italia o studiare in Italia non assicura l'adesione a valori, mentalità o cultura. La scuola integra pochissimo, da questo punto di vista, persino i figli degli italiani. Una cittadinanza concepita in termini progressisti serve più che altro per assecondare la liquefazione della società che sta avanzando ormai da anni.
Perché liquefazione della società se posso chiederti per curiosità?
@@DarioMaino arrivo di fanatici islamici. Dissoluzione della cultura italiana
@@DarioMainola così detta società liquida, apolide, senza frontiere ecc. Diventare liquido lui l'ha tradotto "liquefarsi"
@@DarioMaino a parer mio, perché essere cittadino vuol dire, tra le altre cose e forse quella più importante, riconoscersi in una comunità che adotta un patto sociale basato su valori condivisi. Ad esempio la libertà di uscire la sera senza il proprio marito per andare a mangiare una pizza con le amiche, con o senza il consenso del marito appunto. Siamo sicuri che la maggioranza (NOTA BENE, ho detto la maggioranza non a caso) delle donne di religione musulmana siano libere di scegliere cosa fare tanto quanto le altre cittadine? Esempio che vivo costantemente facendo scuola di italiano per stranieri, ed è avvilente constatare la differenza di libertà decisionale personale.
Ma pensa per esempio al tema dell'aborto... a voja a dire che la nostra costituzione è la più bella del mondo, se poi verrà ripudiata e schifata da una parte sempre più cospicua e in aumento degli stessi cittadini. Perché? Perché ne in 5, e nemmeno in 10 o 20 anni si può pensare di creare una società che condivida gli stessi valori basati sul pensiero illiminista, posto che non ci siamo riusciti nemmeno noi in 160 anni, come si può pensare che ne bastino 5? Il punto è cosa vuol dire integrarsi, e soprattutto è giusto? O forse è più corretto dire inclusione? Si ma include anche la possibilità che domani molti di più di votino per abrogare l'aborto, ristabilire il delitto d'onore, la dipendenza economica della donna, ecc ecc...
@@donatolillini7831 e ciò potrebbe avvenire il ritorno al passato e durare millenni nel vero senso della parola? Compreso il ritorno del nazionalismo e tutto ciò che abbiamo assistito il secolo scorso?
Se tutto va bene, torneremo all'età della pietra in men che non si dica, quindi state sereni e pensate ai rutti di vacca!
Capisco il rimuovere i 5 anni per bambini adottati, ma che tipo di vantaggio concreto porta abbassare l'età per la cittadinanza a stranieri da 10 a 5?
@@cairtenE non c'entra l'età. Si cambia il requisito di anni di residenza in Italia.
Attualmente richiedono che uno straniero passi 10 anni in Italia, la nuova proposta vorrebbe diminuire a 5.
Il vantaggio è che si può diventare italiani prima.
@@abdelibnorida1636 questo è chiaro. Quello che non riesco a capire è il vantaggio per lo stato e il governo.
@@cairtenE andare incontro all'esigenza di una minoranza (gli stranieri sono una minoranza e non è nemmeno detto che tutti gli stranieri siano interessati) che vuole diventare italiana il prima possibile.
Non c'è un ritornò economico per lo stato, ma è più sociale.
È un po' come quando si introduce il matrimonio tra persone dello stesso sesso, lo stato non ci guadagna nessun soldo, ma ci guadagna in benessere della sua società.
Io mi definisco ambientalista, però mi chiedo: il mio potere d'acquisto si è già ridotto sensibilmente negli ultimi anni, perché dovrei essere io a farmi carico di questi rincari quando nel mondo esistono fior fior di miliardari che potrebbero e dovrebbero contribuire di più che in modo flat?
I miliardari che volano su jet privati che in un solo viaggio inquinano tanto quanto tu inquinerai in tutta la tua vita vogliono che tu mangi insetti per salvare l’ambiante.
Il punto non é fare pagare l'impatto al cittadino, ma invogliare la gente a comprare meno roba ad alto impatto ambientale e più roba a impatto più basso (di solito vegetale, locale, e di stagione)
@@ab51849 questo è vero, infatti la cosa ideale sarebbe forse rendere questi prodotti illegali da vendere. Altrimenti ci diciamo che chi ha i soldi ha anche il diritto di inquinare di più
Riguardo ai prezzi vorrei fare una piccola riflessione: è vero che le tasse aggiunte ricadrebbero alla fine della filiera sul consumatore (come già accade con altre) ma sarebbe una scelta del consumatore se acquistare o no il prodotto, ergo se alcuni tipi di prodotti non sono anche ecologicamente sostenibili, il mercato così potrebbe equilibrarsi da sé anche in un’ottica di attenzione all’ambiente. Mentre le tasse come privati cittadini che stiamo già pagando per far fronte al cambiamento climatico le paghiamo già tutti indiscriminatamente. In questo modo sarebbe lasciato liberamente al consumatore di decidere se “investire” in un prodotto che vuole mantenere a tutti i costi sul mercato nonostante il prezzo ecologico che c’è dietro. Infine c’è anche da far notare che sul mercato attuale esiste già una differenza di prezzi fra prodotti più o meno nutrienti, sani, etc. Quindi esiste già la differenza sociale sul consumo. Sarebbe così solo riequilibrato il (super)mercato anche in ottica di sostenibilità e le aziende produttrici sarebbero spinte a trovare i modi più ecologici per diventare competitive sul mercato (unico modo per farglielo fare invece di scadere in Green washing). E magari ridare un po’ di spazio e valore alle piccole realtà territoriali a Km0 e simili. Sarebbero da tassare infatti secondo me anche trasporto e imballaggi (quanta plastica viene usata?!) per dirne un paio.
Oh grazie! Questo è il primo commento sensato che leggo! Mi permetto inoltre di aggiungere che una diminuzione del consumo di carne rossa (perchè diventata "troppo" costosa) porterebbe con se anche un calo delle malattie cardiovascolari (diabete, ipertensione, dislipidemie) i cui costi attualmente gravano sui cittadini che pagano il sistema sanitario nazionale. Attenzione: non ho detto che dobbiamo tutti diventare vegani! Ho parlato di una RIDUZIONE del consumo, perchè non abbiamo bisogno di mangiare carne rossa tutti i giorni!
@@aikigillo Grazie! Avrei aggiunto il tuo ragionamento e anche molti altri. Ma ho voluto stringere il più possibile per renderlo più leggibile
Un futuro in cui il prezzo del cibo si basa al 100% sui costi ambientali, a mio parere rischia di diventare un futuro in cui le diete di chi ha capacità economche modeste vengono impoverite enormemente in quantità, varietà e forse qualità, a seconda di come la produzione di massa dovesse rispondere.
Immagino la carne di manzo che non si limita a costare 27 dollari, ma assume il ruolo di cibo di lusso prodotto in piccolissime quantità portando chi la produce a venderla a prezzi mostruosamente superiori nei ristoranti per ricchi che sono disposti a spendere sempre di più per mostrare il loro status sociale, togliendola di fatto per sempre dalle tavole della gente normale. È un male? Non lo so, ma non sono sicuro che il problema si limiterebbe alla carne di manzo.
Non è necessaria la carne di manzo per vivere, non lo è mai stata ed i fattori avevano le mucche per occupare nicchie di terreni non arabili, avere concime e un accumulo di cibo per l'inverno; l'idea della carne rossa come staple food è ridicola.
I romani mandavano avanti un impero coi cereali, cosa che noi non facciamo più per la puzza sotto il naso di considerare alimenti completi come legumi e cereali (specie varietà come farro e segale che sono in disuso ma aumentano la biodiversità delle colture), perchè sono alimenti "da poveri".
@@antoniousai1989 @antoniousai1989 La carne di manzo era ovviamente solo un esempio, ma la questione si estende a qualsiasi tipo di cibo. La nostra dieta rispetto a quella di due, tre o quattro generazioni indietro è assai più varia e ricca grazie al processo industriale che ha abbattuto i prezzi e moltiplicato la disponibilità e la varietà, il processo industriale costa tanto in termini ambientali, siamo disposti a tornare a produrre e mangiare solo roba sostenibile, quindi spesso solo di stagione, nel orto più vicino a casa possibile e con metodi naturali dal rendimento scarsissimo? E di conseguenza a mangiare per un mese solo cavoli o fagioli perché quelli offre l'orto (come senza andare troppo lontano facevano i miei nonni)?
Più che altro mi confonde, la stima dei costi dovrebbe cambiare nel tempo? Cioè la percentuale di persone che smette di comprare manzo inizia a comprare tofu come sostituto facendo aumentare le coltivazioni di soia finchè costerà quanto il manzo e il manzo inizierà a costare di meno?
@@antoniousai1989Nella vita c'è anche il piacere di mangiare, non solo l'esigenza o il bisogno. Non siamo un vaso da riempire fino al livello giusto: siamo persone che sanno gustare buon cibo, tra cui anche alimenti non necessari ma gustosi
Il problema in futuro non sarà trovare abbastanza calorie, ma abbastanza proteine.
Ma dove la trovi la carne di manzo a 5€/kg??? È già un bene di lusso
La carne di manzo si trova circa il doppio e anche con l’offerta almeno proprio non andare in discount particolari. A quel prezzo ad offerta si può trovare il maiale o il pollo al massimo.
@@elenafiorentini7244 i prezzi del video dovrebbero essere in libbre.
A conti fatti per un quorum di 500.000... basterebbero e avanzerebbero i follower del canale ;-)
Infatti li ha raggiunti oggi la proposta.
Ma perché passare da 10 anni a 5 per avere la cittadinanza italiana? Il vero motivo ??
Buonasera, Breaking Italy. Abbiamo pubblicato un podcast sulla c.d. Strategia della tensione, e cioè Ordine Nuovo, Gladio, l'Ufficio Affari Riservati, la P2, i servizi d'informazione. Ne siamo piuttosto contenti e ci farebbe piacere se lo volesse ascoltare. Un saluto cordiale,
Io sono molto pessimista sul referendum di cittadinanza.
Raggiungere le firme è semplice, il problema è in primis l'approvazione da parte della corte costituzionale, tutt'altro che scontata, e poi riuscire a vincere effettivamente nel referendum, dove non basta ottenere la maggioranza, bisogna raggiungere il quorum.
Mi sembra improbabile che questo possa avvenire, considerando che la motivazione principale per cui l'europa si sta spostando a destra è proprio l'immigrazione.
Però è anche vero che un sacco di persone (me compreso) stanno aderendo e si sono mobilitate, quindi sperare non costa assolutamente niente... 😅
@@astolfoonthemoon8331 non raggiungeranno mai il quorum. Alle politiche già c'è un'estensione al 50%. Figurati ai referendum.
@@astolfoonthemoon8331 non si raggiungerà mai il quorum. Alle politiche abbiamo un'estensione al 50%. Perché mi eliminate il commento?
@@astolfoonthemoon8331 si vede che gli italiani non son d accordo
Non si sta spostando a destra, ma al centro: 20 anni fa i partiti di centrosinistra erano contrari all'immigrazione, ma poi hanno assunto posizioni sempre più estremiste, più neomarxiste, più razziste contro noi bianchi. Dobbiamo curarci da questo cancro che è il progressismo.
Grazie Shy non sapevo di questo referendum…. Ultimamente non mi sono potuto tenere aggiornato come di solito ❤
Per ringraziarti una pizza 🍕 per te 😊
Comunque firme raggiunte 🥳
Primo step superato
@@marcocapoduri7310 speriamo che perdano il 2 e il 3 step non è un buon referendum per il nostro paese fuffa tutta fuffa.
Certo così sono soldi buttati. Comunque opinione tua
@@marioroagna5207argomenta
Per quanto riguarda l’aumento dei generi alimentari, poi hai detto che serve a rendere più consapevoli dell’impatto ambientale di questi ultimi sull’ambiente. Però, con l’aumento di prezzo più che rendere consapevole il consumatore si mette in atto un ricatto dove il consumatore non considerano minimamente l’impatto, ma piuttosto vive la cosa come un’ennesima tassazione come fosse un aumento dell’Iva una qualsiasi altra gabella e quindi di fatto non si rende più consapevole, ma gli si impone una scelta.
Il problema non è la cittadinanza, è l’integrazione o meno nella cultura italiana.
Questo perché, qualora dovesse prevalere una minoranza che nel tempo diventa maggioranza, a livello legislativo potranno prevalere o essere introdotte norme legate a quella cultura.
Mi sembra che in Italia, eccetto qualche eccezione e auspicabilmente le nuove generazioni che subiscono l’influenza dell’Occidente, esistano isole straniere: quartieri cinesi, che sono vere e proprie cittadelle orientali con loro leggi interne di fatto, quartieri musulmani, quartieri africani, quartieri indiani.
Queste persone si sentono sempre appartenenti alla loro origine. Finché si dirà italiano di origine marocchina, non sei italiano.
Solo i ragazzi neri adottati o cresciuti qui ormai parlano solo di Italia.
Poi se non ce ne frega nulla di essere assorbiti da altre culture, beh, ben vengano. Forse è giusto così.
Credo che in futuro potrebbe essere la Cina a comprare l’Italia e poi decidere lei con le leggi come funziona. E fidatevi che tutti le rispetteranno
A parer vostro se si votasse oggi al referendum quante persone voterebbero si per la cittadinanza ai cittadini di origine straniera?
Quindi...fatemi capire...piuttosto che tassare le aziende multinazionali che impattano sull'ambiente...tassano il cibo di persone che a malapena arrivano a fine mese?
@@MindfulMet esattamente, questa cosa mi fa ribollire il sangue. Anche perchè, ci scommeto che dopo aver alzato I prezzi, quel guadagno non verrà mica investito per il miglioramento del processo di produzione.
Ma infatti non hai capito.. non si sta tassando nulla, è come mettere le avvertenze sui pacchetti di sigarette. E comunque non c'è differenza a che punto nella catena produttive si viene tassati. Se tassano le multinazionali sui costi di produczionee, i costi vengono comunque pagati dagli acquirenti.
Esattamente come la famosa idea della tax meat di qualche anno fa, chiaramente non vedrà mai la luce perché la maggior parte delle persone non lo accetterebbe.
Soliti argomenti da Radical chic sconnessi dalla realtà di tutti i giorni
@@MindfulMet scusate ma tassare l'industria delle armi no? Adesso sembra che il cambiamento climatico sia solo colpa delle mucche mentre le armi hanno impatto 0.
@@MindfulMet basta non comprare carne da ruminanti.
Aspetta... Il prezzo del prodotto andrà aumentato per il danno di produzione? E invece per il trasporto?
Ovviamente, parlavo dell'inquinamento dato dal trasporto. Il trasporto in sé e già compreso nel prezzo
Scusate l appunto ma, 5€ al kg in Italia neanche il pollo, che sta a circa 10€ al kg invece la carne di bovino, un minimo di qualità, già solo della macelleria del supermercato, in Italia già costa 25€/30€ al kg
Infatti si legge chiaramente "per pound", non per kg. Convertendo in $/kg dovresti più che raddoppiare il prezzo che vedi nel video. Sì, anche quello sovrapprezzato
Una cosa buona finalmente 👍🏻 finalmente con lo SPID veloce, dopo secoli hanno scoperto l'ovvio. Fate un referendum per votare alle elezioni e ai referendum con SPID per favore
"la carne di manzo passerebbe da 5$ al kg a 27$ al kg".
Io, un italiano in Italia: "A me stupisce che negli USA costi solo 5$/kg"
Io, un italiano in USA: "A me stupisce che poi esci fuori a mangiare e ti costa 75$/kg"
Ho firmato per il referendum oggi...
Bhe, siamo già oltre i 600K firmatari
Daje Ale
PS 5 euro al kilo in USA per la carne di manzo? WHHAAAT?
per quando riguarda il referendum sono contento di aver visto la grossa partecipazione di ragazzi della mia età (20 anni), che ho visto girare il link per la firma e parlarne molto spesso. (come con l'autonomia differenziata)
Ma dove? Anch'io ho 20 anni e non ho sentito parlarne nessuno tranne che su questo canale. 😂😂😂😂
@@A.L.Y779 allora giralo ai tuoi amici
Si vede che sei parte di una bolla perché io da under 30 non ho veramente avuto notizia di questo referendum
@@TimonLepidus vabbè sicuramente non tutta Italia altrimenti le firme sarebbero già state raggiunte, ma ho visto molta più partecipazione rispetto al passato
@@A.L.Y779sia Iano che non è un argomento di cui si parla tra amici quando si esce o all’università se non sei già in quella bolla.
Ma che senso ha ridurre il requisito per la cittadinanza a 5 anni?
Banalmente adeguandoci alle normative europee smetteremmo di pagare coi soldi delle nostre tasse delle multe che noi prendiamo Perché i nostri politici decidono così
Roba da centri sociali e sinistroidi
avere la cittadinanza nel paese in cui vivi di rende effettivamente cittadino e come tale hai molti più vantaggi
@@tobs8047 nah preferisco alzarlo a 15
Così chi manco conosce l'italiano potrà avere i tuoi stessi vantaggi, o addirittura scavlcarti. Si signori, tranquilli che anche chi sta qui da 10 anni ancora non si può definire minimanente italiano.
sono un supporter su patreon: non ho il tempo per consumare tutti i contenuti o per stare sul canale telegram, mi limito a guardare i video (quando riesco), e mi piaceva comunque sostenere la causa.
Il mio tipo di sottoscrizione non è stato previsto; vorrei consigliarvi di riproporlo, perchè magari ci sono anche altre persone che, pur non usufruendo dei contenuti "premium", vorrebbero comunque lasciare qualche soldino per il vostro ottimo lavoro.
ma dai 344427 ai 532.953 di oggi è bastato breaking italy????!!!! potere di Shy!!!!!
Se non voterai al referéndum metti il like a questo commento
Aumento dei prezzi...la trovo una tassa giusta. Quello che manca è un analisi sugli stipendi..."True Salary" così facendo Quelli che pagherebbero veramente il costo sarebbero le multinazionali. E quindi va bene."True Slary" altro che True price
Sono l'unico ad aver sentito un campanello d'allarme nella testa quando ho ascoltato della cronaca nera su questo canale? O_o
Spero sia stata solamente una "svista". Sig. Breaking Italy non mi scadere così :D
Lo studio sull'impatto ambientale dei cibi è super interessante, ma mi preoccupa l'effetto negativo che potrebbe avere su alcune persone. Ovvero "Non cerchiamo del cibo più etico, perché sennò dovremmo pagarlo di più"... Perché gli sveglioni che voterebbero contro a un'ipotetica legge X contro la schiavitù, perché saprebbero che altrimenti pagherebbero di più, si trovano di sicuro.
Non sempre abbiamo potuto permetterci di mangiare tutti i giorni la carne, stiamo scoprendo che il nostro progresso è a spese della Terra. L'alternativa sarebbe una distribuzione diversa dei salari o anche della politica lavorativa delle aziende. Va ripensato tutto.
Grazie , mi stai facendo tornare la voglia di informarmi!
Interessantissimo anche il podcast!
Bravo
Video un po' tardivo. Già il 24 settembre sono state e firmate più di 500.000 firme sulla riforma della cittadinanza e ora sono quasi 600.000 e la raccolta continua fino al 30 settembre. Firmate e fatte firmare sul sito del Ministero della giustizia. Uno straordinario e successo, il referendum con più firme e un referendum che ha raccolto 500.000 firme online in soli 18 giorni.
Ciao alla redazione, innanzitutto grazie del lavoro di divulgazione che fate ogni giorno. Dove posso trovare quelle infografiche che avete usato nel video dove sono riportati prezzi degli alimenti? Tra le fondi in descrizione non sono riuscito a ritrovarle.
Grazie
scusate, ma perchè dovrei voler incentivare la cittadinanza anticipata agli stranieri?
Perchè la popolazione italiana sta invecchiando e sta diminuendo la forza lavoro: le persone che attualmente lavorano faticano a sostenere i costi delle pensioni. Non ci sono abbastanza professionisti delle professioni sanitarie per seguire tutti gli anziani, e la situazione andrà peggiorando perchè in Italia non sono state messe in atto politiche di incentivo alla natalità. Offrendo la cittadinanza più facilmente agli stranieri (molti dei quali giovani) che rispettano i requisiti di legge per ottenerla, li invogli a rimanere in Italia, a studiarci, a lavorarci e non a scappare altrove, magari anche ad avere dei figli che un domani saranno pure loro dei contribuenti italiani.
@@aikigillo io ne ho sentita un'altra, ovvero vogliono dare la cittadinanza agli stranieri per ottenere voti al PD, è risaputo che gli stranieri votano PD, e PD ha perso tantissimi voti negli ultimi tempi. Se ci pensi in effetti, uno straniero senza cittadinanza che diritti ha in meno di noi italiani? Solamente il diritto di voto, il resto è identico.
Studio in Svezia, senza questo video non sapevo nemmeno l’esistenza del referendum. Grazie
Anche chi vive, ma anche chi vive in Italia ha preso di questo referendum da questo video. Credo che come al solito, dipende tutto dalla bolla dove si vive e che si frequenta. Diciamo che la questione della cittadinanza non è tra i top 10 argomenti che si trattano con gli amici.
@@elle_90Dipende dagli amici che hai. Chi ama politica ne parla, me e i miei amici compresi
Minchia, informati anche all’estero
@@BinaryStar9 non credo che dipenda dall’essere interessati o meno alla (che poi essere interessati alla politica di cure strano magari se interessati a un aspetto specifico trattato) similmente a quando si è interessati tecnologia non si è interessati a tutti i trend o tutti gli argomenti uguale per la storia o per qualunque altro.
Veramente è un è un quesito referendario non molto dibattuto, i temi che adesso vengono vi scusi principalmente sono altri, e a meno di avere amici o conoscenti che vorrebbero richiedere ai cittadinanza non è uno dei primi argomenti di cui si parla in genere
@@elle_90 ovvio forse non se ne parla in genere e nessuno si sveglia volendo parlare di questo, ma da un argomento si passa ad un altro e si arriva forse a parlare anche di questo.
Cari miei, serbatoio di voti. Voti di riconoscenza. Gli italiani votano sempre meno (mai abbastanza meno). Lavoro a bassa remunerazione, forte fede, ricattabilità, riconoscenza. Un bocconcino goloso per lo status quo. Ricordate che non vi basterà avere due o tre appartamenti ed un gruzzoletto in banca, per pararvi il didietro quando la situazione peggiorerà, perché peggiorerà. Io penso questo, ma probabilmente mi sbaglio.
Quorum raggiunto. Adesso siamo a quota 503.885 firme. Ovviamente più sono meglio è.
E' ormai complicato passare il 50% alle elezioni politiche, there's no way che il referendum raggiunga il quorum, chi ha firmato è (semplificando) sotto i 40 anni, ma il corpo votante è per la maggior parte sopra i 40 anni, ed a votare non ci va, e soprattutto non va a votare per questa cosa. Si può pure raggiungere il milione, o anche due milioni di firme, ma andare al voto è tutt'altra cosa.
Io innanzi tutto vorrei che nei supermercati venisse rispettato di mettere il costo delle cose per unità per litro per kg eccetera dato che pochissimi lo fanno
Esistono negozi che non lo fanno? Nella mia zona solo i bangladini non lo scrivono...
Credo che tutti i grandi negozi come Coop Esselunga Conad carrefour lido eccetera, lo facciano forse il piccolo negozietto non lo fa
Mai trovato un singolo supermercato che non avesse quelle info esposte
Costo di 500gr di pomodoro, senza caporalato e con il rispetto dei dipendenti: dai 5.90€ a 6.90€ al kg, lo so per esperienza. È troppo? Forse. O forse dovremmo mangiare più verdure, legumi e meno pasta/pizza, di conseguenza mangiare meno salsa di pomodoro in generale.
Rispetto al “costo vero” di quello che mangiamo in effetti, se venisse applicato, c’è il problema di chi e come dovrebbe utilizzare il denaro in più pagato dai consumatori. In ogni caso mettere il costo vero accanto a quello “normale” potrebbe spingere i consumatori a optare per prodotti meno impattanti.
Tempo fa ho avuto modo di conoscere delle ragazze che per lavoro insegnavano l'italiano agli stranieri.
Con mia grande sorpresa venni a sapere che le loro classi erano composte da vecchi indiani.
La ragione? Queste persone venivano in Italia e stavano il tempo necessario per prendere la cittadinanza che, vista la loro non più giovane età, comprendeva anche la pensione sociale.
Nel momento in cui cominciavano a ricevere i soldi dall'INPS queste persone ritornavano al loro paese dove effettivamente la nostra pensione sociale rappresenta una bella entrata.
Se i 10 anni necessari per ottenere la cittadinanza venissero ridotti a 5 non c'è dubbio che tale truffa (perché è una truffa anche se è perfettamente legale) sarebbe notevolmente agevolata.
Io credo che andrebbe aumentato il numero di 500k firme per un referendum. In questo caso è un bene, ma si rischia di avere un numero elevato di referendum in realtà poco interessanti. 500k firme facendo andare la gente al proprio comune ha un tasso di "difficoltà", poterlo fare online lo ha molto più basso e più si va avanti più sarà facile.
Se può essere una buona notizia apparentemente, pensiamo a quanti referendum non hanno raggiunto il quorum (perché non interessavano a nessuno) o non hanno passato il vaglio della corte costituzionale.
Carina la cosa del prezzo, la metterei anche per i prezzi al ristorante, dove potremmo calcolare lo stress dello staff dato dalle mancate ferie, i turni prossimi alla schiavitù, i mancati versamenti dei contributi, lo stipendio fake calcolato su 20 ore a settimana e non ultimo lo stress nel sopportare l'ignoranza e la tracotante strafottenza del cliente (per fortuna non sempre e non tutti) che a volte sembra indossarla come un gioiello...
Ah se poi diventa un lusso andare al ristorante... Beh per me dovrebbe esserlo, sennò stai a casa e mangi ciò che riesci a prepararti... IHMO -quanto mi sento vecchio ad usare questa sigla 😅-
Per quanto riguarda la questione cibo, è così difficile ammettere esplicitamente che una dieta vegetale è più sostenibile?
se si va a votare per questo referendum, io credo che questo governo ci rimarrà molto male... penso che il risultato sarebbe piu' che positivo!!!! La maggioranza degli italiani e' favorevole a modernizzare la Cittadinanza per i Nuovi Italiani.
io ci ho provato a mettere la mia firma, ma non ci sono riuscita. Se si va a votare, ci andrò!!!!
Tassando le aziende il prezzo finale aumenterebbe comunque, però va fatto. E invece vorrei vedere incentivi e controlli su chi invece produce nel massimo rispetto dell'ambiente, chi vende sfuso, locale. Invece biologico e vegetale sembra che costi di più di un pezzo di carne al discount. Non è verosimile questo sistema, anche perché i poveri li fa proprio ammalare perché possono permettersi solo cibo senza nutrimento e quello lo paghiamo TUTTI con le spese sanitarie pubbliche, sacrosante ma pesanti per chi paga le tasse consapevole di fare parte di un sistema che DEVE funzionare per tutti, anche per chi non le paga, magari perché non riesce ad avere un contratto in regola ad esempio.
Probabilmente il true cost effettivo porterebbe semplicemente a far comprare quei prodotti a chi non ha problemi economici senza preoccuparsene troppo. In fondo chi usa i jet privati sa benissimo di inquinare ma continua a farlo perché può permetterselo.
Ma a che pro far pesare emotivamente a noi che a malapena sopravviviamo a fine mese con due spicci da parte l'impatto ambientale attuato dall'1%, gli stessi poi che in una settimana solo con i loro jet privati incidono al 60% sul cambiamento climatico?
Si possono tassare entrambi. L'1% é l'1%, pro capite inquinano molto più di noi comuni villici ma sarebbe ridicolo pensare che le abitudini della massa non abbiano un peso enorme a livello ambientale.
A prescindere da tutto, guarda nel tuo piatto e fai quello che puoi fare te. Come non é corretto rubare solo perché c'è chi ammazza, non é neanche corretto inquinare un po' solo perché c'è chi inquina tanto. La tua responsabilità é sulle tue azioni, non su quelle degli altri.
@@ab51849 Rispettosamente, tante belle parole che servono solo a far dormire bene le masse, un po' come la fede. Non sono i poveri a dover cambiare le cose, e con 1500 euro al mese in Italia sei povero, siamo realisti, specie dal centro al nord, senza contare che la stragrande maggioranza percepisce anche meno. Vedere l'impatto ambientale della provola in sconto non impedirà che io la compri.
Seriamente, ma perché ci tenete così tanto a ridurre i tempi a 5 anni?
Puro altruismo? Mmm, qualcosa non mi torna.
Potrei odiare la mia mente a fantasticare sul vero perché di questo referendum, quindi accetto volentieri qualsiasi risposta.
Per quanto riguarda il True Cost, sapete se vengono considerati anche i sussidi statali nelle rispettive filiere/aziende? perché in teoria se contassimo anche quanti soldi prelevati dalle tasse, finiscono per sostenere sistemi insostenibili, il prezzo di alcuni prodotti soprattutto da allevamento, diventerebbe 10 volte maggiore.
Certo è che penso che iniziare a sensibilizzare sul tema, ponendo i numeri sulle etichette, continuando però a lasciare i prezzi invariati, potrebbe essere una buona terapia d’urto per sensibilizzare sul tema dei nostri consumi.