@@pinaorlando6028 no assolutamente no. Però nella comprensione collettiva è difficile arrivare ed ottenere gli aiuti soprattutto in questo campo. La sanità non è aperta ad elargire gli aiuti da questo punto di vista.
Tramite Asl si paga pochissimo, per non parlare dei vari siti online. Ce ne sono molti in cui le tariffe vanno dai 20€ ai 40€. Quella che manca purtroppo è la volontà
Nella mia generazione da adolescente c’è stata una grande mattanza di giovani che sono morti per le droghe, moltissimi di coloro che provavano malesseri in famiglia finiva per estraniarsi dalla realtà bevendo o drogandosi. Quindi spesso i ragazzi difficili davano segnali importanti e facilmente riconoscibili. Oggi spesso i segnali sono comportamenti egoisti e narcisisti che si confondono meglio con le fasi della crescita. Non ho figli e sono contenta perché mi rendo perfettamente conto di quanto sia difficile oggi crescere dei figli in questa società sempre più piena di maschere e filtri.
Oggi ho 58 anni, quando a 19 anni mi diagnosticarono la depressione, mio padre a parte un calcio sul di dietro, gettò le medicine prescritte, mi disse che non avevo i coglioni. Peccato che non era consapevole (forse), che era lui in primis ad essere malato. Per fortuna mi sono curata e ho cresciuto "con la parola ed il confronto/scontro" i miei tre figli. Tantissima fatica! Oggi si vogliono solo figli performanti perfetti a cui non si dice mai un no e nemmeno un si "consapevolizzato" Degli zombie.
Da persona che ha lavorato 11 anni in un servizio di psichiatria, è sempre molto interessante ascoltare Roberta Bruzzone, estremamente competente ed in grado di fare un quadro chiaro e lucido sui temi complessi e allo stesso tempo delicati che affronta.
E' terrificante l'idea che un ragazzino che ancora beve latte e orzo la mattina, tolga la vita ai genitori ed al fratello più piccolo dal nulla. Non avere la fidanzata per un maschio così giovane non è una cosa strana, se è introverso è peggio, se non è bello, o atletico, è finita, siamo nell'era dell'immagine, zero possibilità. Io sono cresciuta in una famiglia totalmente disfunzionale, ma a 17 anni non sognavo che il genitore o il fratello abusivo sparissero, più che altro sparivo io, e uscivo ogni giorno, facevo mille attività, rientrare a casa era ansia pura. Non mi sono mai sentita normale, mi sono sempre sentita sballata, proprio perché quello che si vedeva fuori e quello che accadeva in casa erano due opposti talmente opposti che non riuscivo a razionalizzare, ma sono ancora qui, ho sempre pagato le tasse in tutte le nazioni in cui ho vissuto, non ho mai avuto problemi con la polizia o le droghe, alcune delle quali ho provato, e credo che le femmine abbiano davvero una marcia in più e forse anche qualche rotella in più, non tutte ma, la maggior parte.
Anch’io penso ciò che hai detto riguardo alle figlie femmine. Da sempre mi incutono meno preoccupazione, in questo senso. Anche se poi esistono le eccezioni, vedi la famigerata (ahimè…) vicenda di Erika e Omar…
Si ok bravo, ma è necessario capire un piccolissimo particolare: non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti la stessa forza, nè lo stesso cervello, modo di pensare, modo di sentire le emozioni ecc. Ritengo pertanto che vantarsi di essere brave persone, nonostante tutto, sia totalmente inutile se non un modo fastidioso di autoelogiarsi pubblicamente e ricevere complimenti dagli altri.
Non sarà colpa dei genitori in questo specifico caso ma ce ne sono troppi(davvero troppi) che fanno figli tanto per, per puro egoismo. O perché è l’ora ma senza mai porsi il dubbio di avere il requisito fondamentale per la genitorialità: essere adulti sani per poterlo insegnare ad altri.E così, non sapendo crescere, gonfiano dei palloncini.
@@paolabenvegnu3544 dipende da che tempo si intende con “una volta”. Ma quando non c’erano tante possibilità, i figli erano per lo più forza lavoro/aiuto (vedi la benedizione del figlio maschio) e non mantenendoli così in casa come fossero statuine preziose, andavano incontro a dei no e imparavano a gestirli. La troppa cura è sulla stessa medaglia della carenza affettiva.
@@Noa_286 ohhh, finalmente qualcuno che dice una grandissima e fondamentale verità. Dare troppo è come non dare niente per ragioni che sono anche fin troppo ovvie e logiche, peraltro
Mio padre e i suoi fratelli e sorelle, allevati a calci nel sedere, costretti a lasciare la scuola in quarta elementare per guadagnarsi la vita, i ragazzi a lavorare sulle navi, le ragazze a lavare i piatti e far le pulizie nei ristoranti... Eppure tutti persone oneste.
@@giulianafranceschini9982 Sono d'accordo. Le difficoltà temprano, e se non se ne hanno è comunque utile ricordare ai figli che sono fortunati. Proponiamo sempre modelli vincenti, quando abbiamo sottomano esempi eroici, a volte, di bambini affetti da qualche handicap fisico che affrontano la vita con una determinazione incredibile. Mia madre, per quel poco che mi possa ricordare di lei, aveva un metodo sicuramente brutale ma efficace di farmi sentire una privilegiata: mi portò a far visita ai bimbi del Don Gnocchi, a Milano, a Roma all'entrata del macello pubblico, a vedere come anche gli animali recalcitrano di fronte all'odore della morte... Non dico di fare altrettanto, ma cerchiamo con delicatezza di far conoscere a chi cresce anche i termini di paragone "scomodi" perché imparino a (ri)dimensionare e relativizzare i loro disagi, prima che diventino drammi.
Sono mamma di un ragazzo di 14 e una figlia di 10 anni. Evito paragoni, ognuno di loro è una persona a sé, mi ha addolorato questa brutta storia, con mio figlio cerco di avere un dialogo ma mai di giudizio, cerchiamo di dire quello che pensiamo e rispettiamo le vedute diverse, trovando sempre un momento della giornata per condividere i nostri progetti coinvolgendoci a vicenda. Sia chiaro, non sono una sua amica ma cerco di essere un punto di riferimento e devo dire che lui si apre molto e serenamente. Spero che questo serva per fargli passare l’adolescenza in modo sereno.😊
I segnali ci sono sempre! Siamo noi genitori che non sappiamo ascoltare, osservare la comunicazione non verbale e sentire come e cosa sentono i nostri figli!
Mai successo che si possa sapere prima cosa possa fare una persona, giovane o anziana .Dunque abbasso chi dopo il fattaccio sa che sarebbe capitato .Ok i segnali ,va bene, però mai nessuno può arrivare a sapere prima che una persona può arrivare ad uccidere .Ok??????????!😢
Non sempre è facile percepire i segnali dei figli. Ad esempio se si osserva il volto della mamma che poi è stata uccisa dal figlio , mi sembra estasiata contenta del proprio nucleo famigliare. A volte ai genitori basta che i propri figli portano bei voti a casa e sembra che tutto vada bene. I figli non sempre manifestano espressamente i propri disagi ai genitori
L'esaltazione dei propri figli diventa un carico pesante per loro... Hanno paura di deludere, di non essere all'altezza e tanto altro. Anche io a quell'età ricordo di aver avuto periodi bui, chi non li ha nell'adolescenza. Ma i nostri genitori parlavano con noi? Noi avevamo gli amici,con cui piangevi, discutevi,litigavi... I ragazzi di oggi che cosa hanno? Li vogliamo "adulti" in certe cose, li lasciamo "liberi" di fare, ma senza gli strumenti che avevamo noi, uno su tutte quello di fallire, di sbagliare. La maggior parte dei genitori oggi corregge gli errori dei figli, probabilmente per dimostrare quanto sono bravo e belli, ma questo serve agli adulti, non hai ragazzi. Io stavo giornate chiusa in cameretta a piangere se mia mamma diceva "No! ", ora, visto che la socialità è ridotta a zero, cerchiamo di far finire tutto ed in fretta. Penso che la generazione mia e quella successiva di genitori, abbia fatto dei danni. Probabilmente ci sentiamo così acculturati, così meno " Ignoranti " da sentirci così presuntuosi da capire tutto☹️
Suggerirei la visione del film Disney-Pixar "Inside out" a genitori e figli. Insieme possibilmente. La personificazione delle emozioni, apparentemente banale e divertente, è molto efficace per praticare l'introspezione e l'empatia. Se l'uomo è un animale evoluto è grazie al linguaggio, alla capacità di esprimere attraverso la parola le proprie emozioni. Esercitiamoci ad esprimere le nostre emozioni con le nostre parole, anche a rischio di sembrare imperfetti e fragili....chi ci ama ci accoglierà sempre ❤ grazie dottoresse per il vostro prezioso contributo
@@tinatarantino236 Mia figlia, psicoterapeuta, lo ha fatto vedere a sua figlia di 7 anni insieme a due amichette. Le bimbe ne hanno fatto una rappresentazione che abbiamo potuto ammirare una sera dopocena, veramente emozionante.
Film molto bello, io li ho visti entrambi con mia figlia, da bambina il primo, da adolescente il secondo. Però dubito che la visione di un film sia così importante per lo sviluppo di una sana affettività, è molto altro quello che dobbiamo fare da genitori e spesso neanche sappiamo come muoverci. Io mi interrogo tanto, mi informo, faccio psicoterapia a mia volta per sciogliere i miei nodi d'ombra e non farli ricadere in scelte educative sbagliate, ma ho paura lo stesso, nessuno è immune dallo sbagliare.
Sono una mamma di 3 figlie e l'ultima che ha 20 anni è seguita da uno psicologo perché durante la pandemia si è ritirata da scuola quando era già in 4 liceo. Purtroppo noi genitori non siamo in grado ad aiutare questi ragazzi perché c'è una differenza generazionale enorme. Ai nostri tempi ci bastava uno sguardo e poche parole da parte dei nostri genitori per farci capire tutto. Io dico che ben vengano gli psicologi che ci aiutano tantissimo nell'instradare i nostri figli nella giusta via. Grazie per il vostro lavoro professionale e dei vostri consigli❤❤❤
@@adrianaatzori4501 è proprio questo il punto. Non deve servire uno sguardo per capirsi (capire cosa?) ma bisogna imparare a dialogare. Dirsi le cose, aprirsi, parlarsi. Stando in silenzio sperando che l'altro capisca senza che questo abbia l'abilità di leggere il pensiero, non mi sembra una gran soluzione. Lo psicoterapeuta servirebbe a tutti a mio parere, tutti abbiamo qualcosa da correggere e da togliere
La verità è che i genitori non sanno fare i genitori, è un mestiere che si inventano li per li, quando diventano tali. La differenza con i genitori della precedente generazione, è che pur non conoscendo il mestiere, facevano bastare “l’occhiata” e non tolleravano troppo la disobbedienza. Oggi, anziché far crescere i figli preferiscono ritornare all’adolescenza e vantarsi di essere amici. Questa non può chiamarsi educazione
I genitori hanno sempre più fretta, lavorano e non hanno tempo per nulla. C'è chi dice, riguardo il tempo che si dedica ai figli 'Non conta la quantità ma la qualità"... E vorrei che mi spiegassero come, con poco tempo a disposizione, stanchi e scazzati dopo una giornata di lavoro, si possa dare ai figli del tempo di qualità. Quindi non si insegna più ai figli a confidarsi, e a fidarsi dei genitori. Si diventa estranei che vivono sotto lo stesso tetto. I genitori non sono più figure di riferimento, ma solo dispensatori di oggetti materiali. Empatia, rispetto, indipendenza, motivazione... Un tempo, se non te li insegnava la famiglia, te li insegnava la vita. O finivi molto male. Ma se avevi dei problemi in famiglia, magari scappavi e andavi a costruirti la tua vita altrove. Oggi molte persone sanno solo distruggere. Non hanno imparato a desiderare e costruire. La mia nonna materna crebbe nove figli. Onesti, lavoratori. Non avevano una grande istruzione ma sapevano quale era il loro futuro. Lavorare, sposarsi, crescere una famiglia... E fortunati se non dovevano andare in guerra. 80 anni di "pace" e "benessere" (consumismo) ci hanno ridotti a questo.
Ma anche qui ,su questo ragazzino di 17 anni ...non avete pensato che magari aveva pulsioni diverse dalle aspettative della sua famiglia ?e magari sentendo il modo di pensare dei genitori contrario accusatorio ,non abbia iniziato a provare odio e risentimento ??senza mai esporre le sue tendenze ? Ancora adesso non ha voluto dire il motivo per il quale covava questo odio che è sfociato in una strage ,sta ancora mentendo per mascondere se stesso dal giudizio degli altri ...
Porello, pora stella, aveva pulsioni diverse? Quindi tutti gli adolescenti che hanno pulsioni diverse perché non le fanno ste mattanze allora? È un demonio e basta. Altro che pulsioni! E in un paese serio nemmeno lo farebbero marcire in carcere, ma lo darebbero al popolo.
@@pinaorlando6028 Non è coccolarli, ma accettarli per quelli che sono nella loro totalità! Ma purtroppo siamo in un paese arcaico e retrogrado, dove quello che dice e pensa la gente è la cosa che più conta!
Tra me e mia mamma ci sono 19 anni. Siamo una la migliore amica dell'altra ma...c'erano delle regole che non si potevano non osservare. Li era molto severa e faceva la madre, poi abbiamo sempre parlato di tutto e mi ha sempre messo nella condizione di poter parlare con lei di tutto, ma la madre l'ha fatta e pure molto severa. I no piovevano eccome ma facevano parte della mia educazione e non ho mai pensato che fosse un ostacolo. Io credo che ora i no non piovono più, si lasciano forse soli e sicuramente si dà troppo. Il ruolo dei genitori è fornire gli strumenti perché i figli debbano diventare indipendenti. Non posso sapere cosa sia passato nella testa di questo ragazzo, ma certamente non credo che sia stato un gesto non organizzato e dettato dal momento
Da madre di 3 figli maschi,con il quale ho avuto davvero dei grossi problemi sopratutto con uno dei gemelli io dico e ho sempre sostenuto che i ' no ' vanno discussi e i ' si ' sono accomodante e bada bene che ho sempre lavorato come un mulo e avere tempo per ascoltare capire discutere le problematiche non è stato semplice .ad oggi sono nonna non sono stata una madre perfetta non mi ritengo tale poiché non esistono genitori perfetti ,esiste cercare di essere vigili nonostante il logorio del lavoro ,gli impegni ..lo stress .
@@mariannabandiera11 la perfezione non esiste, si cerca di fare sempre del nostro meglio. Mio figlio è disabile e ha danni cerebrali gravi ma anche con lui i no ci sono eccome, poi ovviamente sono più morbida su altre cose, ma su alcune sono ferrea perché mi sono messa nelle condizioni di gestirlo. Sono stata severa sulle cose importanti, poi povera stella non può parlare, camminare etc quindi qualche guaio glielo faccio anche fare
Non penso sia una questione di no, ma di una mancanza di comprensioni, forse il ragazzo non si sentiva appoggiato, non lo sappiamo. I ragazzi di oggi sono sempre figli di qualche genitore, non sono così per via dello spirito Santo
Ho un figlio di 15 anni,quando ha dimostrato disagi più preoccupanti, dop un'incidente ,seguito d un'intervnto che lo h destabilizzto anche a scuola,ha chiesto aito e subito ci siamo attivati a farlo seguire da un'analista. Ora sembra più sereno,ma siamo sempre all'erta... Ci siamo sentiti impotenti e terrorizzati... 23:13
Tenga duro! Si vede che ama suo figlio e che farebbe di tutto per farlo stare bene. Vedrà che solo questo fatto aiuterà molto. Cerchi di stargli vicino e di fargli capire che esprimere ciò che sente vi avvicina. I genitori e la propria casa sono un “luogo sicuro” dove parlare senza sentirsi giudicati (paura di tutti i figli verso i genitori). Essere genitori è difficilissimo soprattutto per chi ha una vita lavorativa importante. Lo dico per esperienza personale, i genitori devono far sentire ai figli che saranno sempre accolti e possano confidare i loro pensieri senza però che il confronto sfoci nel giudizio o nel controllo ma guidandoli e facendoli fare le loro esperienze. Non c’è lavoro più difficile, le mando un abbraccio
Da non molto tempo esiste l'aiuto che voi avete giustamente intrapreso. Quando non si sapeva nulla dell'aiuto che può dare un analista, uno psicoterapeuta, uno psicologo, i malesseri venivano enormemente sottovalutati, a volte colpevolizzati, o addirittura ridicolizzati. Quanti siamo stati salvati dall'analisi e dalla psicoterapia! Io sono una di questi. Suo figlio avrà l'aiuto del suo analista, e insieme l'aiuto di voi familiari che lo amate. Quando si sommano queste due cose può scaturire la trasformazione: un percorso sacro, che fa trovare, o ritrovare, se stessi. Un caro augurio di felice risoluzione❤
Io 30 anni fa sono stata in cura da uno psichiatra dell'ASL. Dopo tanto tempo lo ricordo ancora come un'ancora di salvezza e come una persona che mi ha ascoltato e supportato in momenti drammatici della mia vita.
O sono stata molto fortunata o la grandissima empatia con i miei figli legata allo "zoccolo volante" ha dati grandi risultati. Grazie e complimenti dottoresse, meritate un'ora in prima serata nella sempre più banale tv italiana.
@@mele8587 assolutamente no, gli animali non agiscono per cattiveria, ma per istinto di sopravvivenza, quindi si', sono di gran lunga meglio di molti esseri definiti umani
Vedo anche io i ragazzi di oggi, che sono sommersi di beni materiali. Io sono un professionista e ho un telefono da 200 euro, questi hanno l'iphone che costa 1500, roba firmata, i capelli con tagli e colori strani...i ragazzi hanno troppa roba e quando aprono bocca c'è un abisso, sono assolutamente e completamente vuoti. Se un giorno si affacceranno al mondo del lavoro, le loro famiglie non li hanno preparati, perché hanno solo pretese.
Né scuola né famiglia sanno insegnare la realizzazione attraverso la creatività, l'arte può essere la migliore delle terapie. E quando parlo di realizzazione non intendo successo e denaro, ma l'appagamento attraverso il piacere di realizzare qualcosa.
Maso invece? Il bravo ragazzo nato nel 1971 cos'era? Ma smettiamola di tirare merda sui ragazzi di oggi. Io sono dell'80 e sentivo esattamente le stesse cazzate rivolte alla mia generazione.
Nel caso del ragazzino che ha sterminato la sua famiglia penso non fosse più in grado di aderire perfettamente al modello impostogli dai genitori:figlio studioso(piccolo Einstein),sportivo,perfetto.Ha avuto un piccolo incidente di percorso(un debito formativo) che ha vissuto come fallimento a cui ha fatto seguito la frustrazione.La frustrazione, insieme con la gelosia preesistente nei confronti del fratellino più piccolo, ha determinato la rabbia che lo ha portato a ucciderli tutti.Si sentiva forse in gabbia perché sotto pressione continua, perché i genitori avevano riversato su di lui aspettative troppo alte imponendo continuamente obiettivi da raggiungere.Ovviamente un genitore lo fa per il "tuo bene" ma per uscire da quella prigione che altri hanno costruito per te e recuperare la libertà si possono fare cose sbagliate.Se si invogliano i figli a competere sempre con gli altri,ad essere sempre i migliori,ci possono essere dei problemi.A ciò si aggiunge l'incapacità di gestire la frustrazione che si apprende sentendosi dire "no","non si può", cosa che molti adolescenti non hanno forse mai sentito dire.
Secondo me la scuola stessa è competitiva forse (parlo da ignorante in materia ) dovrebbe lavorare a livello di gruppo invece che sul singolo ragazzo in modo da ottenere oltre che una conoscenza maggiore anche uno scambio umano gioioso e talentuoso insieme che si porterebbero poi nel mondo del lavoro
L'omicidio di Sharon forse si poteva evitare c'erano le denunce della madre e della sorella e di altri condomini. Per quanto riguarda la strage di Paderno Dugnano penso che il ragazzo non si sentisse più a suo agio nel suo ruolo, forse la sua strada non era quella che voleva intraprendere, ma quella scelta dai genitori. Le coltellate date al fratellino come dite è un sintomo di una sorta di gelosia o rancore verso il fratellino che forse vedeva poter vivere la sua vita secondo le proprie aspettative e non quelle dei genitori. Comunque essere genitori oggi è difficilissimo e non sempre è semplice capire certe problematiche nei figli se non si è esperti.
Certo che l'uccisione di tutta la famiglia non ha risolto nulla! ....tanti hanno disagi magari peggiori legati alla mancanza di denaro...di affetto familiare( sono soli x vari motivi)...non sterminano i familiari!!!
Anche a me ha colpito che il fratello minore fosse la prima vittima e quella più brutalmente massacrata. Non è raro che un primogenito provi gelosia per un fratello minore, normalmente poi la cosa poi rientra o a volte può restare una sorta di competizione anche per tutta la vita, però arrivare ad uccidere brutalmente è un'altra cosa...ci devono essere problematiche importanti mal trattate o mai trattate. Fare una strage così non è così "semplice", devi avere anche una buona determinazione a compiere atti simili e andare fin in fondo( credo...😮 )
Non è sempre gelosia. A volte, i genitori, caricano il più grande del peso del piccolo in modo sbagliato ed eccessivo. E il fratello minore diventa un figlio.
@@milly2223 assolutamente! Talvolta I figli maggiori vengono investiti di una responsabilità che non sono in grado di gestire e causa frustrazione. Credo siano situazioni piuttosto comuni e spesso coesistono diversi fattori. Da questi disagi relativamente comuni a uccidere con 39 coltellate...beh ci devono essere diverse componenti oltre che il comune disagio del fratello o sorella maggiore, certo fa pensare che questo c'entri in concomitanza con altri fattori più gravi...
@@PaolaFrancone io credo che il ragazzo sia arrivato ad un livello di esasperazione incontenibile. Purtroppo, per quanto perfetta una famiglia possa sembrare da fuori, quello che accade dentro le mura lo sanno solo loro. E lo dico per esperienza diretta purtroppo.
@@milly2223 secondo me le famiglie perfette non esistono. La perfezione è un'illusione neanche tanto ben definita perciò anche solo il pensare di essere una famiglia o un individuo "perfetto" è un po' fuori dalla realtà, secondo me. Dopodichè...non saprei dire se la famiglia fosse una di quelle che s'illude di una parvenza di perfezione, che è dannoso, o tendesse a sminuire o ignorare qualsiasi segno di difficoltà. Non la conosco e nemmeno ho elementi. Può essere che in effetti anche questo ragazzo non riesca a definire e capire il suo problema, non è facile per gli adulti ancora meno a 17 anni. Certo doveva essere un problema molto radicato e forte. Non credo non abbia mai dato segni di disagio prima, sarebbe difficile da credere. E'anche veto che non è sempre facile cogliere I segnali di malessere per chi non è del settore ( e a volte anche per chi lo è...). Forse, e in generale, bisognerebbe iniziare ad accettare il fatto che un aiuto psicologico è una cosa che può giovare a tutti non uno stigma. Perchè tutti hanno momenti di fragilità e possono "sbroccare" ma non bisognerebbe sentire il bisogno di occultare questi malesseri ma venire aiutati. Certo per fare una strage vuol dire essere arrivati davvero all'estremo...
Assolutamente in disaccordo non sempre è così!per me sapere è stato doloroso ho dovuto affrontare mentre il non sapere mi avrebbe messo in condizioni di non saper come gestire la situazione
@MyNameIsLuca149 Concordo a pieno. Certi genitori non meritano di essere tali. Fanno figli e li abbandonano a loro stessi senza ascoltarli perché per loro è troppo impegnativo. Sono capaci però di giudicare senza sosta. Parlo per esperienza personale.
Grazie a entrambe! Una disamina che finalmente ci permette di fare delle riflessioni sensate a differenza delle valanghe di discorsi inutili e vuoti che ci stanno arrivando
Chiedo scusa, sono una collega: asserire che molti disturbi di personalità prevedono l’utilizzo di sostanze è errato e fuorviante. L’utilizzo di sostanze nei disturbi di personalità è sicuramente frequente, ma non è detto se sia o meno un predittore per un ipotetico disturbo personologico. Affinché si faccia diagnosi è necessario: Intervista diagnostica con la SCID 5 PD, chiedere opinioni a coloro che sono attorno al paziente sul suo funzionamento e valutazione tramite colloquio clinico. Allora si può ipotizzare una diagnosi di disturbo di personalità.
In effetti un governo guerrafondaio a capo di una società sempre più violenta ha poco da fare la morale, attraverso la divulgazione di questi personaggi.
I genitori dovrebbero accettare i figli per quelli che sono, ma invece non è così. Devono essere perfetti, studiosi, eterosessuali, sportivi, ecc ecc. Non è così, i figli sono come sono e sta a noi adulti accettarli e guidarli al meglio. Non sono esseri nati a nostra immagine e somiglianza, sono semplicemente loro stessi, le frustrazioni dei genitori non devono ricadere sui figli.
@@mariarosaraschella578 è colpa di tutti, purtroppo siamo tutti responsabili perché abbiamo permesso di invadere le nostre vite con tutta questo progresso
Ma basta con ste barzellette. È un ragazzino viziato, avrà anche una patologia, ma adesso si merita di restare in galera, non esser coccolato giustificato capito. NON È LUI LA VITTIMA
@mariarosaraschellda578 di qualcuno sarà la responsabilità, non crede? Oppure diamo la colpa al ragazzo e la chiudiamo qua? Ma non si risolve nulla dopo
Per quanto riguarda i genitori che danno sempre ragione ai figli hai pienamente ragione! Il no va detto! Però arrivare ad uccidere no. Non giustificabile!
La Bruzzone si conferma una grande professionista e una profonda conoscitrice dei moti dell’animo umano. I genitori non hanno apesso le nozioni per svolgere adeguatamente il loro ruolo, figuriamoci ammettere a loro stessi che i loro figli hanno disturbi e disagi. Il ragazzo aveva chiaramente tendenze sociopatiche e purtroppo questi soggetti vivono in realtà parallele, quando si trovano nella vita concreta non riescono a rapportarsi con persone che non li divinizzano e con persone che reputano altri migliori di loro.
Il ragazzo può aver scoperto una sessualità diversa e da questo essere nata la sua frustrazione e il desiderio di eliminare la famiglia per non affrontare il problema.
Mi fa specie che un ragazzo di quasi 18 anni possa covare così tanta rabbia verso un fratello molti più giovane. Due età distantissime, che portano ad avere interessi e relazioni completamente diverse.
Mi meraviglio che la dottoressa non abbia capito che il ragazzo non si è più impegnato apposta in matematica come “segno di protesta” proprio per la facciata familiare ed il fatto che la madre avesse alte aspettative.
Grande Dottoressa....l'ho vista a teatro qui a Trieste....ma quanto la adora quel gattone là? Mi piace molto la sua professionalità e il suo modo di parlare.
Mi chiedo come abbia fatto ad ucciderlintutti e tre, specialmente il padre,un uomo adulto. Mi viene in mente, essendo di Bolzano, Benno Neumair. Lui li ha uccisi uno alla volta, in tempi diversi, temendo la reazione del padre. Comunque è incredibile quello che ha fatto
Ma perché parlarne sempre dopo,se non si riesce prima a impedire che succeda il peggio? A che serve? Se le persone denunciano e non vengono ascoltate? A chi spetta fare qualcosa? Oltre a Sangarè i colpevoli sono le istituzioni ,sono chi ha accolto le denuncie e non ha fatto niente.
Beh perché nessuno ha purtroppo il dono di predire il futuro 🥲 comunque ne parlato da mesi, anni. Basta entrare nel canale della Bruzzone per rendersene conto
Parliamo di assistenti sociali non servono a niente persone incompetenti io sto passando un periodo nero ingiustizia è non posso fare niente non c'è nessuno che ti ascolta veramente povera Italia
Non si tratta di andare oltre se non piace. Anch’io penso, pur stimando incondizionatamente la dr.ssa Bruzzone, che la stessa dia poco spazio ai suoi ospiti, pare quasi non li ascolti
Ringrazio Dio di non aver mai avuto la tentazione di diventare Psicologo/Psichiatra ecc., pur essendo grata a chi lo è, perchè la sensazione di impotenza che avrei provato sarebbe stata insostenibile.
Le assicuro che sono figure molto discutibili e talvolta anche dei disfa-famiglie... sono molto propensi a fare gli scaricabarili tra di loro con le persone che gli arrivano davanti.
@@sofiamed5300 le famiglie le disfano gli psicologi? interessante.. questa visione svalutante e offensiva di chi per quattro euro prova ad aiutare le persone. Giusto dovremmo tutti smettere e lei non dovrebbe guardare allora il video della Bruzzone. Mi dirà che nessuno controlla la loro salute mentale, questo è verissimo, come anche di insegnanti e soprattutto figure religiose di riferimento (per chi crede) ma non credo che lei a causa di questa situazione sociale (che ci vede TUTTI in pericolo noi per primi a studio )offenda l'intera categoria medica perchè esistono medici incompetenti.
@MyNameIsLuca149 la laurea casomai non toglie nulla all'amore. Poi cosa si intende per amore? lei pensa che un chirurgo cura un tumore con l'amore? stesso vale coi disturbi mentali o la sofferenza psichica. L'empatia è quel quid in piu' ed è assolutamente necessaria, ma non cura....mentrevengono spesso messi in contrapposizione, problema di chi è scisso interiormente.
@MyNameIsLuca149 si dovrebbe ma col narcisismo patologico o la psicopatia posso assicurarle che non funziona 😂 anzi spesso è proprio l’amore che triggera l’ego per respingerlo. Non che sia questo il caso, si attende una perizia, ma in generale è così.
Ho pensato, crescendo e osservando intorno a me, che le famiglie siano un ricettacolo di patologie. Ne avevo un esempio diretto e per questo non ho voluto tentare la sorte con una vita innocente che non può scegliere...
Io non ne so di pulsioni e non pulsioni, ma questo si allenava a dare coltellata con un manichino. Quali altre scuse gli vogliamo trovare? Ma questo sbocciare di psicopatici vari ed di assassini di famigliari vi sembra veramente un trend organico? Così a naso, mi sembrano sempre più difficile le interazioni con questi giovani nei luoghi pubblici. Sembra che portino a passeggio la loro pagina Instagram, sopportando male che l'altro se ne freghi, no?
Mah non so...non mi sembra un "trend"...guarda i Carretta, Maso, Erika e Omar e altri...non son proprio all'ultimo grido, non c'erano nemmeno i social a quei tempi...
Io non sono d'accordo che crescano senza stress, io ho l'impressione opposta. Moltissimi genitori, fin troppi, crescono il figlio nella convinzione di essere sempre sotto controllo con le telecamere. Alcuni lo fanno credere, altri le mettono davvero. Per non parlare di altri metodi educativi "per farli stare buoni" che tutto sembrano meno che educativi, per esempio far credere loro di avere colpe anche se la mancanza è del genitore (ragazzina non trova più l'orologio molto costoso, la madre la sgrida anche pesantemente per poi scoprire che era stata la madre stessa ad averlo preso in custodia. Chiede scusa alla figlia? Macché. Fa finta di averlo ritrovato per caso facendole credere che è colpa sua, tra l'altro molti genitori a dar colpa alla figlia che si era dimenticata di averlo dato alla madre… quindi sempre colpa della figlia sarebbe, insomma come fa, sbaglia). Perché sia mai insegnare che anche il genitore può sbagliare e di conseguenza chiedere scusa, deve sembrare perfetto. Secondo me iscriversi ad alcuni gruppi di Facebook sulla genitorialità risponde a molti quesiti. Ma davvero tanto: come pensi possa crescere un ragazzo che, nel migliore dei casi, è convinto di essere sorvegliato 24\7 da una telecamera e nel peggiore quella telecamera ce l'ha per davvero addosso? Ma davvero vogliamo dare la colpa a internet, i social o quant'altro se poi invece di spiegare a un bambino perché esiste una regola, lo si zittisce con un "perché lo dico io"? Se un bambino si arrabbia lo si prende e gli si spiega che quello che prova si chiama rabbia e che deve imparare a controllarla, non si può pretendere che lo sappia, del resto è un bambino. Si pretende che capiscano da soli certe situazioni che devono invece essere spiegate e date con l'esempio perché non puoi dire a un bambino di non dire parolacce e poi diventare uno scaricatore di porto quando rovescia il latte.
Il decadimento scolastico in realtà non c'era, ma c'era un decadimento di una sola materia, ovvero quella della matematica che fatalità, era quella in cui eccelleva e di cui si vantava la madre. Quindi a mio avviso, il ragazzo potrebbe aver trascurato volontariamente quell'unica materia, per poter colpire la madre o cmq tutto il contesto familiare, sapendo quanto tenessero a fargli fare una bella figura. Questo ovviamente per attirare le attenzioni su di sé attraverso il disappunto, l'incredulita' e il dispiacere dei genitori, soprattutto della madre. Sono pur sempre emozioni temporanee di cui questo tipo di soggetti si nutrono, ben sapendo che cmq quella materia sarebbe stato in grado di recuperarla brillantemente essendo in grado di farcela. Certamente è un segnale allarmante, ma non inteso come un malessere temporaneo dovuto ad una fase critica, ma sotto certi aspetti collegato ad una volontà di pianificare un evento che mira al voler essere considerato superiore, in quanto in grado di autodistruggersi per arrivare a distruggere emotivamente quelle figure di riferimento, fonti indispensabili di approvvigionamento narcisistico. Sono tutti gesti che mirano a scuotere il genitore per farlo star male, perché quel loro malessere gli procura benessere e gli dà importanza.
Buonasera Dottoressa Bruzzone, innanzitutto complimenti come sempre per il suo modo chiaro e pieno di passione di esprimere e riportare i casi, non voglio andare troppo Off Topic, o risultare di cattivo gusto, ma avete notato quanto il passato a volte torni, seppur in modalità del tutto differente? Verzeni Vincenzo rese terribilmente noto Bottanuco circa 150 anni fa per le sue parafilie ed omicidi , oggi Bottanuco è diventato orribilmente famoso per un omicidio subito da una donna con lo stesso cognome, ed oggi come allora, sarebbe bastato arginare una malattia mentale, non tacendo, ma intervenendo.
Temo che alla base del disagio ci fosse una mancanza di connessione emotiva tra il ragazzo e i suoi genitori e questa mancanza di connessione emotiva in età adolescenziale crea delle vere e proprie voragini... Il non sentirsi compresi dai genitori impatta molto sul senso di identità in questa fase critica, benché la crisi faccia parte della delicata fase adolescenziale. Più in generale temo che la nostra società consumistica del TUTTOESUBITO abbia prodotto una radicale intolleranza nei confronti del dolore e della frustrazione. La crisi della famiglia infine è sotto gli occhi di tutti, negli ultimi anni si sono moltiplicati casi di violenza da parte dei figli nei confronti dei genitori.
Domanda: Senza ascrivere alcuna responsabilità diretta ai genitori, ma è veramente possibile vivere con una persona sotto lo stesso tetto per anni e anni e non rendersi conto che questa presenti dei disequilibri o disturbi psicologici? Detto da chi vive da sempre sotto l'autorità di un padre narcisista, cosa da sempre chiara a tutti i membri della famiglia. A volte la cecità emotiva che vige all'interno proprio dell'unità famigliare, dove la vicinanza dovrebbe rendere le cose più evidenti, mi sembra sconcertante. Soprattutto da parte dei genitori nei confronti dei figli.
Non credo affatto che lui avesse questa recondita quanto scontata invidia per il fratello minore, lo specifica lui stesso quando dice...non avrei mai potuto abbandonarlo andando via...cioe facendogli subire il mio abbandono....di conseguenza ha preferito sopprimerlo per sottrarlo a quella eventualita dolorosa, e per quanto possa sembrare paradossale, questo pensiero illogico caratterizza molti omicidi, vedete a che il caso della mamma che voleva suicidarsi e per non lasciare orfana la figlia lha buttata con lei dal palazzo. Penso a una depressione in questo caso, con la carica distruttiva rivolta però allesterno.
Se così fosse, non sarebbe stato il fratellino la vittima su cui si è accanito con più ferocia, nonché la prima vittima. Avrebbe potuto avvelenarlo e farlo morire nel sonno. Con un coltello e una marea di colpi non "salvi" un fratello dalla tua assenza. Questo è narcisismo puro, il fratello era il suo riflesso più giovane, il bambino "perfetto" che ancora rispondeva alle aspettative della famiglia. Era il concorrente da eliminare per restituirgli la "libertà".
Certo che la maggior parte delle persone vive in stati d'ansia, siamo in una società dove veniamo spinti alla competizione e dove non sei mai abbastanza bravo, abbastanza ambizioso o abbastanza disponibile. Tutti sono sempre di fretta si vuole tutto veloce. Non si gode più delle piccole cose. L'ansia è il minimo e ogni tanto ci scappa pure il morto.
E' davvero molto preoccupante la direzione che stanno prendendo le famiglie. Il fatto di ostinarsi a non voler vedere tutto ciò che in realtà si vede benissimo... si dice sempre che queste cose capitano agli altri e mai a te, invece non è così, purtroppo.
Sono una mamma di un ragazzo adolescente di 14 anni sono veramente terrorizzata..in questo mondo sai quando esci di casa ma non sai se ritorni perdere la vita in questo modo è veramente inconcepibile..questa gente deve pagare caro..!! Cmq il gatto della dottoressa Bruzzone voto 10
I segnali certo che ci sono in ogni caso, ma anche quando i genitori si fanno avanti, si preoccupano e chiedono aiuto/sostegno, spesso le autorità minimizzano, gli stessi specialisti visitano questi giovani pazienti con superficialità o hanno grosse difficoltà a farli parlare o a non essere presi in giro da messe in scena/bugie etc. Caso per me emblematico fu l’omicidio del padre adottivo e il tentato omicidio della madre da parte del figlio di 21 anni a Bologna nel 2019. Il ragazzo sin dai 15/16 anni aveva iniziato a mostrare un comportamento sempre più distaccato dalle emozioni, non era più interessato a nessuna attività, non era più incline a vedersi con un impiego nella società in un prossimo futuro. Lo psichiatra che lo seguiva non era riuscito a vedere nel ragazzo nulla di grave per ben 4 sessioni. La quinta non c’è stata perché il ragazzo ha messo in atto il suo piano omicida con esito parziale. La madre si è salvata perché, rispetto al suo compagno, era sempre in allerta e si chiudeva in camera la notte. Lei aveva capito da anni, ha seguito il figlio per diversi lunghi anni con costanza cercando di aiutarlo in tutti i modi, ed è stata ascoltata solo quando il figlio ha mostrato tutta la sua follia psicopatica. Le diverse psichiche sono di natura genetica e non nascono ex novo dai contesti disfunzionali. Questi ultimi possono aiutare a fare emergere queste divergenze e difficoltà (come l’uso di sostanze stupefacenti etc) ma il vero problema sta nell’individuo stesso. E questo è un messaggio che non tranquillizza certo un genitore che a conti fatti oggi in Italia non può far granché anche nel caso in cui venisse fatta una diagnosi psichiatrica. Il figlio è tuo e te lo devi tenere a casa fino a che…
Se questi delinquenti vengono puniti a dovere! Carcere per tanti anni! A quelli a cui viene una simile idea ci pensano un po’ su ad agire! Ma se vengono sempre protetti dalla giustizia le cose continueranno ad andare così! In Italia hanno più diritti i delinquenti delle persone oneste! Che schifo!
Io non lo so sono dell' opinione che questi elementi sono nati cattivi hanno la cattiveria nell anima, nel sangue non si diventa assassino o criminale ...lo si è e alla prima occasione la tirano fuori....poi certo gli addetti ai lavori li studiano ma la cattiveria o la hai o non la hai
La chiarezza nella esposizione della dottoressa Bruzzone è invidiabile ! Esaustiva,precisa dove tutti gli aspetti del caso viene sviscerato .Grazie dottoressa Bruzzone
Non riesco a non interrogarmi su una questione, al di là delle circostanze e del vissuto di questi soggetti mi chiedo ma non è contemplato che alcuni esseri umani nascano assassini? Cioè che sia nell' indole stessa del soggetto?
La collega di mia figlia frequentava in amicizia la famiglia di Paderno Dugnano e sua figlia era una sorta di 'fidanzatina' 16enne di lui, quindi aveva interesse per una ragazza.. Sono tutti sconvolti.
Forse sbaglio, ma il più delle volte ci azzecco. Per me c'è qualcosa che non torna, questo soggetto parte da casa, si fa 15 km.per finire in una strada secondaria accoltella una donna, le chiede scusa, poi lei dice mi ha accoltellata, a me suona come se potesse averlo riconosciuto.
Che tristezza il mondo in cui viviamo, povero parliamo di primi secondi sdoppiamento e non parliamo mai dell essere unico, siamo vecchi e corriamo dietro un tempo senza sapere che il tempo ha delle pause, come la società riconosce queste..., omicidio simbolici la famiglia viene uccisa xchè rappresenta la società, e l altro uccide il successo, perché la società non è vecchia non è capace di riconoscere la diversità questo è il mio umile pensiero
Salve .. bellissima Roberta.. Tanto anche se i familiari avessero denunciato che era un personaggio pericoloso e malato NON sarebbe cambiato nulla perché gli organi e leggi in Italia sono disinteressati e nn si fa nulla fino a che non succedeno i drammi Ora se ne parla E! Sempre così! Ha detto lei : codice rosso e a piede libero! Di che parliamo ora ? A che serve? Sempre così Alla prossima
Io ho sofferto di attacchi di panico,poi sono andata a curarmi,sono rinata ,ed ho trovato un neurologo fantastico,lo devo ringraziare mille volte,prima mi fa parlare molto poi passa alla visita
Io ho un figlio di 19 anni che da quando ha compreso che sono molto ammalata , soffro di una forma molto grave di fibromialgia mi dice chiaramente ti detesto tu , non sei una madre, non mi parla
Forse perché sente un senso di abbandono dovuto alle problematiche legate alla malattia che potrebbero essere talvolta prioritaria esigenza @@silviapieri1056
Scusami, lo so che non c'entra ma anch'io ho la fibromialgis e quello che hai scritto mi preoccupa. Non è che potresti dirmi come si manifesta la tua forma molto grave? Grazie e scusa
Può essere che non accetti che sei malata o che non gli piace non essere servito come prima che ti ammalassi o che sia immaturo da non voler essere al secondo posto....anche io ho un figlio di 19 un po' egocentrico e hanno queste uscite. Ora nel tue caso indaga un po' fatti aiutare perché non va bene che ti dica queste cose, soffri il doppio. Forza❤
Buongiorno dottoresse, sono la mamma di una bambina di 9 anni. Come possiamo prevenire ansie e problemi psichici a partire dall'infanzia ? Mi spaventa piu' della vicenda della povera Sharon, la strage familiare, che mette a nudo le fragilita' di una famiglia apparentemente normale, grazie.
Secondo il mio parere affermare che non vi siano differenze tra droghe leggere e pesanti è un grave errore. L'uso di droghe leggere in compagnia degli amici non dovrebbe essere criminalizzato, è una tappa del processo di socializzazione di molti adolescenti e non comporta assolutamente in automatico il passaggio all'uso di droghe pesanti. Diverso è il discorso se il soggetto comincia a fare uso di droghe leggere nella solitudine della propria stanza, in questo caso il problema potrebbe diventare psicologico ed è probabile un' escalation verso droghe dall'effetto più importante.
Dottoressa BRUZZONE..... la amo talmente tanto in questo suo video mentre abbraccia il suo gattone che le giuro,in onore di questa magica creatura,farò in modo finalmente di unire la branca della medicina della psichiatria con quella della psicoterapia, attraverso la creazione del principio attivo della molecola "GATO'X" di mia ideazione ,da cui ne voglio far deriverare il GATO'XI'L che sarà lo psicofarmaco più utilizzato ed efficace in assoluto anche e soprattutto all' interno dei rappresentanti delle forze dell'ordine( quali carabinieri ,polizia, guardia di finanza,polizia municipale etc..) qualora gli stessi incontrino momenti che sembrano insormontabili per le difficoltà dal punto di vista professionale e intimo personale che possono incontare durante tutto il loro iter esistenziale. Francesco Rampa.
Secondo me c'è qualcosa di molto più profondo, a parte quello che è stato detto, io lo vedo come un modo per "affermarsi" , affermare la sua esistenza nel mondo con un atto tangibile e forte da un lato, magari anche livello inconsapevole (forse per alienare quel senso di estraneità, l'impotenza, il malessere, lo smarrimento) ma dall'altro è anche un riflesso del fatto che avrebbe voluto ammazzare se stesso ma magari non ne aveva il coraggio, e quindi facendo fuori la sua famiglia, è come se distruggesse anche le sue radici, l'origine della sua creazione nel mondo... rinnegare la famiglia è anche un po' rinnegare sè stessi, sradicare le radici e quindi inconsciamente anche annullare la propria esistenza (ecco perché molti si suicidano subito dopo), forse è il suo inconscio che è prevalso, e il suo lato conscio era dormiente, altrimenti non si spiega la facilità con cui ha messo in atto un meccanismo nel genere nella realtà. E con ciò non voglio dire che non era conscio, lui lo era eccome, ma magari un sentimento di depersonalizzazione in cui si sente estraneo magari anche a sé stesso, lo ha portato in uno stato in cui non è riuscito a concepire la gravità dell'atto nella realtà, nel mondo reale, nella sua realizzazione compiuta. Ecco secondo me questo senso di distacco emotivo, di estraneità verso la società, di isolamento, lo hanno fatto sentire invisibile? Posso anche aggiungere che secondo me l'esposizione giornaliera prolungata agli smartphone è qualcosa che porta un po' tutti a dissociarci dal reale, a perdere i sentimenti e l'empatia e a deprimerci? Non dico che sia questa la causa ma bisogna indagare quali erano i fattori di questo malessere... è solo una mia interpretazione, sicuramente ci sarà tanto altro, solo chi avrà modo di parlargli e studiarlo e osservarlo potrà capirlo.
@@VI-ji3xg alla fine nessuno sa la verità, se non lui stesso... potrebbe anche non c'entrarci niente il mio discorso, potrebbe averlo fatto semplicemente perché voleva e basta. Il mio commento stava riflettendo su qualcos'altro.
Il costo di una terapia psicologica è insostenibile per molti. Le persone non hanno accesso alle cure.
È meglio la droga?
@@pinaorlando6028 no assolutamente no. Però nella comprensione collettiva è difficile arrivare ed ottenere gli aiuti soprattutto in questo campo. La sanità non è aperta ad elargire gli aiuti da questo punto di vista.
@@pinaorlando6028 costa meno ed è piu' rapida.
Purtroppo questo è vero, ma qui non ci sarebbe andato credo.
Tramite Asl si paga pochissimo, per non parlare dei vari siti online. Ce ne sono molti in cui le tariffe vanno dai 20€ ai 40€. Quella che manca purtroppo è la volontà
Nella mia generazione da adolescente c’è stata una grande mattanza di giovani che sono morti per le droghe, moltissimi di coloro che provavano malesseri in famiglia finiva per estraniarsi dalla realtà bevendo o drogandosi. Quindi spesso i ragazzi difficili davano segnali importanti e facilmente riconoscibili. Oggi spesso i segnali sono comportamenti egoisti e narcisisti che si confondono meglio con le fasi della crescita. Non ho figli e sono contenta perché mi rendo perfettamente conto di quanto sia difficile oggi crescere dei figli in questa società sempre più piena di maschere e filtri.
Invece Maso a che generazione apparteneva? Dai, su, smettiamola col condannare la società che non c'entra assolutamente nulla
Lavoro in metro e purtroppo ci sono ancora tanti e troppi tossici😢
@@dm0z0000ma di Maso non ce n'erano tanti come oggi...ai tempi erano pochissimi
Oggi ho 58 anni, quando a 19 anni mi diagnosticarono la depressione, mio padre a parte un calcio sul di dietro, gettò le medicine prescritte, mi disse che non avevo i coglioni. Peccato che non era consapevole (forse), che era lui in primis ad essere malato. Per fortuna mi sono curata e ho cresciuto "con la parola ed il confronto/scontro" i miei tre figli. Tantissima fatica! Oggi si vogliono solo figli performanti perfetti a cui non si dice mai un no e nemmeno un si "consapevolizzato" Degli zombie.
Narcisista pure lui .....Sangare
@@antoniettadaquino936 👏🏻👏🏻👏🏻👍🏻
Giusto Antonietta, bravissima!
Non c' entra nulla con gli argomenti trattati, ma il gattone-cozza della d.ssa Bruzzone è dolcissimo....❤
Adorabile ❤
È un divo, questo micione! ❤
volevo scriverlo anche io....meraviglioso e dolcissimo Norvegese delle Foreste!
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
😂😂......hai ragione!...Bibo è un autentico"spasso"..
Nell'orrore di questi casi di cronaca, c'e' la bellezza e dolcezza del gatto della dott.ssa Bruzzone ammaliato dalla sua mammy, che tesoro ❤
🤦🏻♀️
Bellissimo infatti❤
❤
Lo amo ❤ 🐈⬛
Da persona che ha lavorato 11 anni in un servizio di psichiatria, è sempre molto interessante ascoltare Roberta Bruzzone, estremamente competente ed in grado di fare un quadro chiaro e lucido sui temi complessi e allo stesso tempo delicati che affronta.
@MyNameIsLuca149eh ma in una famiglia così...come si cresce? Con un analfabetismo emotivo...
Ti accontenti veramente di poco. Non mi affiderei mai alle due professioniste qui sopra
La Bruzzone la considerate una brava psicologa?
Non ho competenze quindi non posso dare un giudizio!.
Non ho competenze quindi non posso dare un giudizio!.
E' terrificante l'idea che un ragazzino che ancora beve latte e orzo la mattina, tolga la vita ai genitori ed al fratello più piccolo dal nulla. Non avere la fidanzata per un maschio così giovane non è una cosa strana, se è introverso è peggio, se non è bello, o atletico, è finita, siamo nell'era dell'immagine, zero possibilità. Io sono cresciuta in una famiglia totalmente disfunzionale, ma a 17 anni non sognavo che il genitore o il fratello abusivo sparissero, più che altro sparivo io, e uscivo ogni giorno, facevo mille attività, rientrare a casa era ansia pura. Non mi sono mai sentita normale, mi sono sempre sentita sballata, proprio perché quello che si vedeva fuori e quello che accadeva in casa erano due opposti talmente opposti che non riuscivo a razionalizzare, ma sono ancora qui, ho sempre pagato le tasse in tutte le nazioni in cui ho vissuto, non ho mai avuto problemi con la polizia o le droghe, alcune delle quali ho provato, e credo che le femmine abbiano davvero una marcia in più e forse anche qualche rotella in più, non tutte ma, la maggior parte.
Massima Stima per Te, sei riuscita a mantenere la lucidità necessaria.
Concordo pienamente
@@velvetmusic9851 Sei una ragazza in gamba, troverai la tua strada, che sicuramente hai già trovato, un in bocca al lupo (viva il lupo) x tutto
Anch’io penso ciò che hai detto riguardo alle figlie femmine. Da sempre mi incutono meno preoccupazione, in questo senso. Anche se poi esistono le eccezioni, vedi la famigerata (ahimè…) vicenda di Erika e Omar…
Si ok bravo, ma è necessario capire un piccolissimo particolare: non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti la stessa forza, nè lo stesso cervello, modo di pensare, modo di sentire le emozioni ecc. Ritengo pertanto che vantarsi di essere brave persone, nonostante tutto, sia totalmente inutile se non un modo fastidioso di autoelogiarsi pubblicamente e ricevere complimenti dagli altri.
Non sarà colpa dei genitori in questo specifico caso ma ce ne sono troppi(davvero troppi) che fanno figli tanto per, per puro egoismo. O perché è l’ora ma senza mai porsi il dubbio di avere il requisito fondamentale per la genitorialità: essere adulti sani per poterlo insegnare ad altri.E così, non sapendo crescere, gonfiano dei palloncini.
E invece una volta per quali motivi facevano figli ?
@@paolabenvegnu3544 dipende da che tempo si intende con “una volta”. Ma quando non c’erano tante possibilità, i figli erano per lo più forza lavoro/aiuto (vedi la benedizione del figlio maschio) e non mantenendoli così in casa come fossero statuine preziose, andavano incontro a dei no e imparavano a gestirli. La troppa cura è sulla stessa medaglia della carenza affettiva.
@@Noa_286 se un ragazzo 17enne arriva a fare una cosa del genere il problema è la sua mente, tutto il resto è solo un contorno
@@paolabenvegnu3544Di certo sapevano educarli
@@Noa_286 ohhh, finalmente qualcuno che dice una grandissima e fondamentale verità. Dare troppo è come non dare niente per ragioni che sono anche fin troppo ovvie e logiche, peraltro
Molto interessante, in questo modo fate educazione, quello che manca alla tv che non ha tempo. Grazie di cuore
Sono d'accordo: lo manderei in onda in prima sereta.
C e tanta gente che ha una vita dura piena di dolore. E problemi e nonostante tutto diventano persone perbene
Mio padre e i suoi fratelli e sorelle, allevati a calci nel sedere, costretti a lasciare la scuola in quarta elementare per guadagnarsi la vita, i ragazzi a lavorare sulle navi, le ragazze a lavare i piatti e far le pulizie nei ristoranti... Eppure tutti persone oneste.
@@giulianafranceschini9982 Sono d'accordo. Le difficoltà temprano, e se non se ne hanno è comunque utile ricordare ai figli che sono fortunati. Proponiamo sempre modelli vincenti, quando abbiamo sottomano esempi eroici, a volte, di bambini affetti da qualche handicap fisico che affrontano la vita con una determinazione incredibile. Mia madre, per quel poco che mi possa ricordare di lei, aveva un metodo sicuramente brutale ma efficace di farmi sentire una privilegiata: mi portò a far visita ai bimbi del Don Gnocchi, a Milano, a Roma all'entrata del macello pubblico, a vedere come anche gli animali recalcitrano di fronte all'odore della morte... Non dico di fare altrettanto, ma cerchiamo con delicatezza di far conoscere a chi cresce anche i termini di paragone "scomodi" perché imparino a (ri)dimensionare e relativizzare i loro disagi, prima che diventino drammi.
Sono mamma di un ragazzo di 14 e una figlia di 10 anni. Evito paragoni, ognuno di loro è una persona a sé, mi ha addolorato questa brutta storia, con mio figlio cerco di avere un dialogo ma mai di giudizio, cerchiamo di dire quello che pensiamo e rispettiamo le vedute diverse, trovando sempre un momento della giornata per condividere i nostri progetti coinvolgendoci a vicenda. Sia chiaro, non sono una sua amica ma cerco di essere un punto di riferimento e devo dire che lui si apre molto e serenamente. Spero che questo serva per fargli passare l’adolescenza in modo sereno.😊
I segnali ci sono sempre! Siamo noi genitori che non sappiamo ascoltare, osservare la comunicazione non verbale e sentire come e cosa sentono i nostri figli!
Mai successo che si possa sapere prima cosa possa fare una persona, giovane o anziana .Dunque abbasso chi dopo il fattaccio sa che sarebbe capitato .Ok i segnali ,va bene, però mai nessuno può arrivare a sapere prima che una persona può arrivare ad uccidere .Ok??????????!😢
Non sempre è facile percepire i segnali dei figli. Ad esempio se si osserva il volto della mamma che poi è stata uccisa dal figlio , mi sembra estasiata contenta del proprio nucleo famigliare. A volte ai genitori basta che i propri figli portano bei voti a casa e sembra che tutto vada bene.
I figli non sempre manifestano espressamente i propri disagi
ai genitori
Quali segnali ti presagiscono che tuo figlio commetterà una strage ?
L'esaltazione dei propri figli diventa un carico pesante per loro... Hanno paura di deludere, di non essere all'altezza e tanto altro. Anche io a quell'età ricordo di aver avuto periodi bui, chi non li ha nell'adolescenza. Ma i nostri genitori parlavano con noi? Noi avevamo gli amici,con cui piangevi, discutevi,litigavi... I ragazzi di oggi che cosa hanno? Li vogliamo "adulti" in certe cose, li lasciamo "liberi" di fare, ma senza gli strumenti che avevamo noi, uno su tutte quello di fallire, di sbagliare. La maggior parte dei genitori oggi corregge gli errori dei figli, probabilmente per dimostrare quanto sono bravo e belli, ma questo serve agli adulti, non hai ragazzi. Io stavo giornate chiusa in cameretta a piangere se mia mamma diceva "No! ", ora, visto che la socialità è ridotta a zero, cerchiamo di far finire tutto ed in fretta. Penso che la generazione mia e quella successiva di genitori, abbia fatto dei danni. Probabilmente ci sentiamo così acculturati, così meno " Ignoranti " da sentirci così presuntuosi da capire tutto☹️
Si scusoo per l'h usata in modo improprio😁
Suggerirei la visione del film Disney-Pixar "Inside out" a genitori e figli. Insieme possibilmente. La personificazione delle emozioni, apparentemente banale e divertente, è molto efficace per praticare l'introspezione e l'empatia. Se l'uomo è un animale evoluto è grazie al linguaggio, alla capacità di esprimere attraverso la parola le proprie emozioni. Esercitiamoci ad esprimere le nostre emozioni con le nostre parole, anche a rischio di sembrare imperfetti e fragili....chi ci ama ci accoglierà sempre ❤ grazie dottoresse per il vostro prezioso contributo
👏🏻👏🏻👏🏻👍🏻👍🏻👍🏻
Il mio psicologo me l ha consigliato.Ha detto che è veramente interessante.
@@tinatarantino236 Mia figlia, psicoterapeuta, lo ha fatto vedere a sua figlia di 7 anni insieme a due amichette. Le bimbe ne hanno fatto una rappresentazione che abbiamo potuto ammirare una sera dopocena, veramente emozionante.
Film molto bello, io li ho visti entrambi con mia figlia, da bambina il primo, da adolescente il secondo. Però dubito che la visione di un film sia così importante per lo sviluppo di una sana affettività, è molto altro quello che dobbiamo fare da genitori e spesso neanche sappiamo come muoverci. Io mi interrogo tanto, mi informo, faccio psicoterapia a mia volta per sciogliere i miei nodi d'ombra e non farli ricadere in scelte educative sbagliate, ma ho paura lo stesso, nessuno è immune dallo sbagliare.
@@backtolife6058 La visione di un film come questo nn sarà così importante, ma aiuta anche a ritrovare se stessi.
Sono una mamma di 3 figlie e l'ultima che ha 20 anni è seguita da uno psicologo perché durante la pandemia si è ritirata da scuola quando era già in 4 liceo.
Purtroppo noi genitori non siamo in grado ad aiutare questi ragazzi perché c'è una differenza generazionale enorme. Ai nostri tempi ci bastava uno sguardo e poche parole da parte dei nostri genitori per farci capire tutto.
Io dico che ben vengano gli psicologi che ci aiutano tantissimo nell'instradare i nostri figli nella giusta via. Grazie per il vostro lavoro professionale e dei vostri consigli❤❤❤
@@adrianaatzori4501 è proprio questo il punto. Non deve servire uno sguardo per capirsi (capire cosa?) ma bisogna imparare a dialogare. Dirsi le cose, aprirsi, parlarsi. Stando in silenzio sperando che l'altro capisca senza che questo abbia l'abilità di leggere il pensiero, non mi sembra una gran soluzione.
Lo psicoterapeuta servirebbe a tutti a mio parere, tutti abbiamo qualcosa da correggere e da togliere
@LauraZetasettetempi da NON dimenticare....
La verità è che i genitori non sanno fare i genitori, è un mestiere che si inventano li per li, quando diventano tali. La differenza con i genitori della precedente generazione, è che pur non conoscendo il mestiere, facevano bastare “l’occhiata” e non tolleravano troppo la disobbedienza. Oggi, anziché far crescere i figli preferiscono ritornare all’adolescenza e vantarsi di essere amici. Questa non può chiamarsi educazione
I genitori hanno sempre più fretta, lavorano e non hanno tempo per nulla. C'è chi dice, riguardo il tempo che si dedica ai figli 'Non conta la quantità ma la qualità"... E vorrei che mi spiegassero come, con poco tempo a disposizione, stanchi e scazzati dopo una giornata di lavoro, si possa dare ai figli del tempo di qualità. Quindi non si insegna più ai figli a confidarsi, e a fidarsi dei genitori. Si diventa estranei che vivono sotto lo stesso tetto. I genitori non sono più figure di riferimento, ma solo dispensatori di oggetti materiali. Empatia, rispetto, indipendenza, motivazione... Un tempo, se non te li insegnava la famiglia, te li insegnava la vita. O finivi molto male. Ma se avevi dei problemi in famiglia, magari scappavi e andavi a costruirti la tua vita altrove. Oggi molte persone sanno solo distruggere. Non hanno imparato a desiderare e costruire. La mia nonna materna crebbe nove figli. Onesti, lavoratori. Non avevano una grande istruzione ma sapevano quale era il loro futuro. Lavorare, sposarsi, crescere una famiglia... E fortunati se non dovevano andare in guerra. 80 anni di "pace" e "benessere" (consumismo) ci hanno ridotti a questo.
Ma anche qui ,su questo ragazzino di 17 anni ...non avete pensato che magari aveva pulsioni diverse dalle aspettative della sua famiglia ?e magari sentendo il modo di pensare dei genitori contrario accusatorio ,non abbia iniziato a provare odio e risentimento ??senza mai esporre le sue tendenze ?
Ancora adesso non ha voluto dire il motivo per il quale covava questo odio che è sfociato in una strage ,sta ancora mentendo per mascondere se stesso dal giudizio degli altri ...
La penso esattamente come te! Non si sentiva accettato e chissà come mai...
@@AntoSvegliatevi1 è proprio coccolarli all'esasperazione che crea mostri
Porello, pora stella, aveva pulsioni diverse? Quindi tutti gli adolescenti che hanno pulsioni diverse perché non le fanno ste mattanze allora? È un demonio e basta. Altro che pulsioni! E in un paese serio nemmeno lo farebbero marcire in carcere, ma lo darebbero al popolo.
Il manicomio aspetta la sua entrata, povera Italia🤦
@@pinaorlando6028 Non è coccolarli, ma accettarli per quelli che sono nella loro totalità! Ma purtroppo siamo in un paese arcaico e retrogrado, dove quello che dice e pensa la gente è la cosa che più conta!
La preparazione della Dottoressa Bruzzone è veramente eccellente , una vera Professionista , interessante e istruttivo da ascoltare e assimilare ….
Nella sua eloquenza e bravura la Bruzzone dovrebbe imparare l’arte di lasciar parlare anche gli altri, soprattutto se da lei invitati.
Tra me e mia mamma ci sono 19 anni. Siamo una la migliore amica dell'altra ma...c'erano delle regole che non si potevano non osservare. Li era molto severa e faceva la madre, poi abbiamo sempre parlato di tutto e mi ha sempre messo nella condizione di poter parlare con lei di tutto, ma la madre l'ha fatta e pure molto severa. I no piovevano eccome ma facevano parte della mia educazione e non ho mai pensato che fosse un ostacolo. Io credo che ora i no non piovono più, si lasciano forse soli e sicuramente si dà troppo. Il ruolo dei genitori è fornire gli strumenti perché i figli debbano diventare indipendenti. Non posso sapere cosa sia passato nella testa di questo ragazzo, ma certamente non credo che sia stato un gesto non organizzato e dettato dal momento
Da madre di 3 figli maschi,con il quale ho avuto davvero dei grossi problemi sopratutto con uno dei gemelli io dico e ho sempre sostenuto che i ' no ' vanno discussi e i ' si ' sono accomodante e bada bene che ho sempre lavorato come un mulo e avere tempo per ascoltare capire discutere le problematiche non è stato semplice .ad oggi sono nonna non sono stata una madre perfetta non mi ritengo tale poiché non esistono genitori perfetti ,esiste cercare di essere vigili nonostante il logorio del lavoro ,gli impegni ..lo stress .
@@mariannabandiera11 la perfezione non esiste, si cerca di fare sempre del nostro meglio. Mio figlio è disabile e ha danni cerebrali gravi ma anche con lui i no ci sono eccome, poi ovviamente sono più morbida su altre cose, ma su alcune sono ferrea perché mi sono messa nelle condizioni di gestirlo. Sono stata severa sulle cose importanti, poi povera stella non può parlare, camminare etc quindi qualche guaio glielo faccio anche fare
Non penso sia una questione di no, ma di una mancanza di comprensioni, forse il ragazzo non si sentiva appoggiato, non lo sappiamo. I ragazzi di oggi sono sempre figli di qualche genitore, non sono così per via dello spirito Santo
@@moni.5la dinamica e quello che aveva nella mente questo ragazzo lo sa solo lui alla fine.
Ho un figlio di 15 anni,quando ha dimostrato disagi più preoccupanti, dop un'incidente ,seguito d un'intervnto che lo h destabilizzto anche a scuola,ha chiesto aito e subito ci siamo attivati a farlo seguire da un'analista. Ora sembra più sereno,ma siamo sempre all'erta...
Ci siamo sentiti impotenti e terrorizzati... 23:13
❤
Tenga duro! Si vede che ama suo figlio e che farebbe di tutto per farlo stare bene. Vedrà che solo questo fatto aiuterà molto. Cerchi di stargli vicino e di fargli capire che esprimere ciò che sente vi avvicina. I genitori e la propria casa sono un “luogo sicuro” dove parlare senza sentirsi giudicati (paura di tutti i figli verso i genitori). Essere genitori è difficilissimo soprattutto per chi ha una vita lavorativa importante. Lo dico per esperienza personale, i genitori devono far sentire ai figli che saranno sempre accolti e possano confidare i loro pensieri senza però che il confronto sfoci nel giudizio o nel controllo ma guidandoli e facendoli fare le loro esperienze. Non c’è lavoro più difficile, le mando un abbraccio
❤
Da non molto tempo esiste l'aiuto che voi avete giustamente intrapreso. Quando non si sapeva nulla dell'aiuto che può dare un analista, uno psicoterapeuta, uno psicologo, i malesseri venivano enormemente sottovalutati, a volte colpevolizzati, o addirittura ridicolizzati. Quanti siamo stati salvati dall'analisi e dalla psicoterapia! Io sono una di questi. Suo figlio avrà l'aiuto del suo analista, e insieme l'aiuto di voi familiari che lo amate. Quando si sommano queste due cose può scaturire la trasformazione: un percorso sacro, che fa trovare, o ritrovare, se stessi. Un caro augurio di felice risoluzione❤
❤❤
Io 30 anni fa sono stata in cura da uno psichiatra dell'ASL. Dopo tanto tempo lo ricordo ancora come un'ancora di salvezza e come una persona che mi ha ascoltato e supportato in momenti drammatici della mia vita.
GRAZIE MILLE PER QUESTA IMPORTANTE E CORAGGIOSA TESTIMONIANZA. UN ABBRACCIO FORTE, DAL CUORE
O sono stata molto fortunata o la grandissima empatia con i miei figli legata allo "zoccolo volante" ha dati grandi risultati. Grazie e complimenti dottoresse, meritate un'ora in prima serata nella sempre più banale tv italiana.
Il gatto della dottoressa Bruzzone e' la dimostrazione che gli animali sono di gran lunga migliori degli esseri umani. ❤
Ma perché si vuol.sempre denigrare gli esseri umani proprio non lo capisco dire che son peggio degli animali non mi sembra affatto corretto
Che banalissimo luogo comune.
@@mele8587 assolutamente no, gli animali non agiscono per cattiveria, ma per istinto di sopravvivenza, quindi si', sono di gran lunga meglio di molti esseri definiti umani
Ma cosa dice?
Bellissimo il suo micio, come sempre complimenti per li argomenti
Grande Dottoressa Bruzzone come sempre, 👍FANTASTICO il gattone perdutamente innamorato di Roberta
Siete venuti a guardare i gatti qua 😂😂😂
Ama tanto la sua mamma
Un dolcissimo coccolone ❤❤❤❤
Vedo anche io i ragazzi di oggi, che sono sommersi di beni materiali. Io sono un professionista e ho un telefono da 200 euro, questi hanno l'iphone che costa 1500, roba firmata, i capelli con tagli e colori strani...i ragazzi hanno troppa roba e quando aprono bocca c'è un abisso, sono assolutamente e completamente vuoti. Se un giorno si affacceranno al mondo del lavoro, le loro famiglie non li hanno preparati, perché hanno solo pretese.
Né scuola né famiglia sanno insegnare la realizzazione attraverso la creatività, l'arte può essere la migliore delle terapie. E quando parlo di realizzazione non intendo successo e denaro, ma l'appagamento attraverso il piacere di realizzare qualcosa.
Maso invece? Il bravo ragazzo nato nel 1971 cos'era? Ma smettiamola di tirare merda sui ragazzi di oggi. Io sono dell'80 e sentivo esattamente le stesse cazzate rivolte alla mia generazione.
Nel caso del ragazzino che ha sterminato la sua famiglia penso non fosse più in grado di aderire perfettamente al modello impostogli dai genitori:figlio studioso(piccolo Einstein),sportivo,perfetto.Ha avuto un piccolo incidente di percorso(un debito formativo) che ha vissuto come fallimento a cui ha fatto seguito la frustrazione.La frustrazione, insieme con la gelosia preesistente nei confronti del fratellino più piccolo, ha determinato la rabbia che lo ha portato a ucciderli tutti.Si sentiva forse in gabbia perché sotto pressione continua, perché i genitori avevano riversato su di lui aspettative troppo alte imponendo continuamente obiettivi da raggiungere.Ovviamente un genitore lo fa per il "tuo bene" ma per uscire da quella prigione che altri hanno costruito per te e recuperare la libertà si possono fare cose sbagliate.Se si invogliano i figli a competere sempre con gli altri,ad essere sempre i migliori,ci possono essere dei problemi.A ciò si aggiunge l'incapacità di gestire la frustrazione che si apprende sentendosi dire "no","non si può", cosa che molti adolescenti non hanno forse mai sentito dire.
Secondo me la scuola stessa è competitiva forse (parlo da ignorante in materia ) dovrebbe lavorare a livello di gruppo invece che sul singolo ragazzo in modo da ottenere oltre che una conoscenza maggiore anche uno scambio umano gioioso e talentuoso insieme che si porterebbero poi nel mondo del lavoro
L'omicidio di Sharon forse si poteva evitare c'erano le denunce della madre e della sorella e di altri condomini. Per quanto riguarda la strage di Paderno Dugnano penso che il ragazzo non si sentisse più a suo agio nel suo ruolo, forse la sua strada non era quella che voleva intraprendere, ma quella scelta dai genitori. Le coltellate date al fratellino come dite è un sintomo di una sorta di gelosia o rancore verso il fratellino che forse vedeva poter vivere la sua vita secondo le proprie aspettative e non quelle dei genitori. Comunque essere genitori oggi è difficilissimo e non sempre è semplice capire certe problematiche nei figli se non si è esperti.
Certo che l'uccisione di tutta la famiglia non ha risolto nulla! ....tanti hanno disagi magari peggiori legati alla mancanza di denaro...di affetto familiare( sono soli x vari motivi)...non sterminano i familiari!!!
Il concetto dal min 47 è un concetto chiave importantissimo!! Grazie per il lavoro di divulgazione che state facendo!
Anche a me ha colpito che il fratello minore fosse la prima vittima e quella più brutalmente massacrata. Non è raro che un primogenito provi gelosia per un fratello minore, normalmente poi la cosa poi rientra o a volte può restare una sorta di competizione anche per tutta la vita, però arrivare ad uccidere brutalmente è un'altra cosa...ci devono essere problematiche importanti mal trattate o mai trattate. Fare una strage così non è così "semplice", devi avere anche una buona determinazione a compiere atti simili e andare fin in fondo( credo...😮 )
È vero, non è sicuramente facile e, fra l'altro, è riuscito a fare tutto da solo
Non è sempre gelosia. A volte, i genitori, caricano il più grande del peso del piccolo in modo sbagliato ed eccessivo. E il fratello minore diventa un figlio.
@@milly2223 assolutamente! Talvolta I figli maggiori vengono investiti di una responsabilità che non sono in grado di gestire e causa frustrazione. Credo siano situazioni piuttosto comuni e spesso coesistono diversi fattori. Da questi disagi relativamente comuni a uccidere con 39 coltellate...beh ci devono essere diverse componenti oltre che il comune disagio del fratello o sorella maggiore, certo fa pensare che questo c'entri in concomitanza con altri fattori più gravi...
@@PaolaFrancone io credo che il ragazzo sia arrivato ad un livello di esasperazione incontenibile. Purtroppo, per quanto perfetta una famiglia possa sembrare da fuori, quello che accade dentro le mura lo sanno solo loro. E lo dico per esperienza diretta purtroppo.
@@milly2223 secondo me le famiglie perfette non esistono. La perfezione è un'illusione neanche tanto ben definita perciò anche solo il pensare di essere una famiglia o un individuo "perfetto" è un po' fuori dalla realtà, secondo me. Dopodichè...non saprei dire se la famiglia fosse una di quelle che s'illude di una parvenza di perfezione, che è dannoso, o tendesse a sminuire o ignorare qualsiasi segno di difficoltà. Non la conosco e nemmeno ho elementi. Può essere che in effetti anche questo ragazzo non riesca a definire e capire il suo problema, non è facile per gli adulti ancora meno a 17 anni. Certo doveva essere un problema molto radicato e forte. Non credo non abbia mai dato segni di disagio prima, sarebbe difficile da credere. E'anche veto che non è sempre facile cogliere I segnali di malessere per chi non è del settore ( e a volte anche per chi lo è...). Forse, e in generale, bisognerebbe iniziare ad accettare il fatto che un aiuto psicologico è una cosa che può giovare a tutti non uno stigma. Perchè tutti hanno momenti di fragilità e possono "sbroccare" ma non bisognerebbe sentire il bisogno di occultare questi malesseri ma venire aiutati. Certo per fare una strage vuol dire essere arrivati davvero all'estremo...
I genitori NON VOGLIONO SAPERE e spesso neanche ci provano.
Non è così
@@lardo1978Molto spesso si, purtroppo. Non sempre, ma molto spesso.
Assolutamente in disaccordo non sempre è così!per me sapere è stato doloroso ho dovuto affrontare mentre il non sapere mi avrebbe messo in condizioni di non saper come gestire la situazione
@MyNameIsLuca149 ma cosa c'entrano i selfie, se il figlio è un potenziale criminale.
@MyNameIsLuca149
Concordo a pieno.
Certi genitori non meritano di essere tali.
Fanno figli e li abbandonano a loro stessi senza ascoltarli perché per loro è troppo impegnativo.
Sono capaci però di giudicare senza sosta.
Parlo per esperienza personale.
Grazie a entrambe! Una disamina che finalmente ci permette di fare delle riflessioni sensate a differenza delle valanghe di discorsi inutili e vuoti che ci stanno arrivando
Chiedo scusa, sono una collega: asserire che molti disturbi di personalità prevedono l’utilizzo di sostanze è errato e fuorviante.
L’utilizzo di sostanze nei disturbi di personalità è sicuramente frequente, ma non è detto se sia o meno un predittore per un ipotetico disturbo personologico.
Affinché si faccia diagnosi è necessario: Intervista diagnostica con la SCID 5 PD, chiedere opinioni a coloro che sono attorno al paziente sul suo funzionamento e valutazione tramite colloquio clinico. Allora si può ipotizzare una diagnosi di disturbo di personalità.
Ci stupiamo? Io mi stupirei se da domani finissero le guerre e vivessimo in pace
In effetti un governo guerrafondaio a capo di una società sempre più violenta ha poco da fare la morale, attraverso la divulgazione di questi personaggi.
Esattamente. Bravo.
I genitori dovrebbero accettare i figli per quelli che sono, ma invece non è così. Devono essere perfetti, studiosi, eterosessuali, sportivi, ecc ecc. Non è così, i figli sono come sono e sta a noi adulti accettarli e guidarli al meglio. Non sono esseri nati a nostra immagine e somiglianza, sono semplicemente loro stessi, le frustrazioni dei genitori non devono ricadere sui figli.
Allora colpa dei genitori e il fratellino cosa gli ha fatto?basta giustificare
@@mariarosaraschella578 è colpa di tutti, purtroppo siamo tutti responsabili perché abbiamo permesso di invadere le nostre vite con tutta questo progresso
Ma basta con ste barzellette. È un ragazzino viziato, avrà anche una patologia, ma adesso si merita di restare in galera, non esser coccolato giustificato capito. NON È LUI LA VITTIMA
Bravissima Angela ❤
@mariarosaraschellda578 di qualcuno sarà la responsabilità, non crede? Oppure diamo la colpa al ragazzo e la chiudiamo qua? Ma non si risolve nulla dopo
Guardate che sono allucinati anche "i normali"..
Per quanto riguarda i genitori che danno sempre ragione ai figli hai pienamente ragione! Il no va detto! Però arrivare ad uccidere no. Non giustificabile!
Dottoresse Grazie, seratona, è stato davvero illuminante
Molto interessante, chiaro ,spiegato benissimo. Grazie mille
Veramente una brava persona questo assassino, nn ci sono scusanti né attenuanti, le droghe sono solo un'aggravante!!!
La Bruzzone si conferma una grande professionista e una profonda conoscitrice dei moti dell’animo umano. I genitori non hanno apesso le nozioni per svolgere adeguatamente il loro ruolo, figuriamoci ammettere a loro stessi che i loro figli hanno disturbi e disagi. Il ragazzo aveva chiaramente tendenze sociopatiche e purtroppo questi soggetti vivono in realtà parallele, quando si trovano nella vita concreta non riescono a rapportarsi con persone che non li divinizzano e con persone che reputano altri migliori di loro.
Il ragazzo può aver scoperto una sessualità diversa e da questo essere nata la sua frustrazione e il desiderio di eliminare la famiglia per non affrontare il problema.
Mi fa specie che un ragazzo di quasi 18 anni possa covare così tanta rabbia verso un fratello molti più giovane. Due età distantissime, che portano ad avere interessi e relazioni completamente diverse.
Mi meraviglio che la dottoressa non abbia capito che il ragazzo non si è più impegnato apposta in matematica come “segno di protesta” proprio per la facciata familiare ed il fatto che la madre avesse alte aspettative.
Ascoltare i propri figli e attenzione alla loro comunicazione che non avviene necessariamente con le parole ma con i comportamenti
Ringrazio chi ha compreso ciò che ho affermato anche se non l'ho espresso con la chiarezza che desidero.
Grande Dottoressa....l'ho vista a teatro qui a Trieste....ma quanto la adora quel gattone là? Mi piace molto la sua professionalità e il suo modo di parlare.
Complimenti, siete persone meravigliose!!! BRAVE!!!!
Mi chiedo come abbia fatto ad ucciderlintutti e tre, specialmente il padre,un uomo adulto. Mi viene in mente, essendo di Bolzano, Benno Neumair. Lui li ha uccisi uno alla volta, in tempi diversi, temendo la reazione del padre. Comunque è incredibile quello che ha fatto
Ciao io sono di Merano😊..comunque sono d'accordo con te👍
Pensa che furia deve esser stato quel ragazzino in quel momento.
Roberta mi piaci tantissimo però fai parlare sennò è inutile invitare colleghi
Ma la smetta
Sono d'accordo con la dottoressa Bruzzone, non credo che non abbia dato nessun segnale prima. Forse non è stata data la giusta attenzione al problema
Grazie mille per questo video.
Mister Bibo ❤❤❤ bellissimo gattone 🎉
Ma perché parlarne sempre dopo,se non si riesce prima a impedire che succeda il peggio? A che serve? Se le persone denunciano e non vengono ascoltate? A chi spetta fare qualcosa? Oltre a Sangarè i colpevoli sono le istituzioni ,sono chi ha accolto le denuncie e non ha fatto niente.
Beh perché nessuno ha purtroppo il dono di predire il futuro 🥲 comunque ne parlato da mesi, anni. Basta entrare nel canale della Bruzzone per rendersene conto
Parliamo di assistenti sociali non servono a niente persone incompetenti io sto passando un periodo nero ingiustizia è non posso fare niente non c'è nessuno che ti ascolta veramente povera Italia
Dott. Bruzzone lasci parlare anche la sua ospite: la sua presenza in questo frangente è strabordante
Se nn ti piace vai oltre
Non si tratta di andare oltre se non piace. Anch’io penso, pur stimando incondizionatamente la dr.ssa Bruzzone, che la stessa dia poco spazio ai suoi ospiti, pare quasi non li ascolti
sconvolgente e' quanto ricorrente sia la parola Narcisista
Ringrazio Dio di non aver mai avuto la tentazione di diventare Psicologo/Psichiatra ecc., pur essendo grata a chi lo è, perchè la sensazione di impotenza che avrei provato sarebbe stata insostenibile.
Le assicuro che sono figure molto discutibili e talvolta anche dei disfa-famiglie... sono molto propensi a fare gli scaricabarili tra di loro con le persone che gli arrivano davanti.
@@sofiamed5300 le famiglie le disfano gli psicologi? interessante.. questa visione svalutante e offensiva di chi per quattro euro prova ad aiutare le persone. Giusto dovremmo tutti smettere e lei non dovrebbe guardare allora il video della Bruzzone. Mi dirà che nessuno controlla la loro salute mentale, questo è verissimo, come anche di insegnanti e soprattutto figure religiose di riferimento (per chi crede) ma non credo che lei a causa di questa situazione sociale (che ci vede TUTTI in pericolo noi per primi a studio )offenda l'intera categoria medica perchè esistono medici incompetenti.
@MyNameIsLuca149 la laurea casomai non toglie nulla all'amore. Poi cosa si intende per amore? lei pensa che un chirurgo cura un tumore con l'amore? stesso vale coi disturbi mentali o la sofferenza psichica. L'empatia è quel quid in piu' ed è assolutamente necessaria, ma non cura....mentrevengono spesso messi in contrapposizione, problema di chi è scisso interiormente.
@MyNameIsLuca149 si dovrebbe ma col narcisismo patologico o la psicopatia posso assicurarle che non funziona 😂 anzi spesso è proprio l’amore che triggera l’ego per respingerlo. Non che sia questo il caso, si attende una perizia, ma in generale è così.
@@sofiamed5300ecco uno dei pregiudizi che purtroppo allontana dall'analisi. In ogni professione c'è qualcuno meno capace
Ho pensato, crescendo e osservando intorno a me, che le famiglie siano un ricettacolo di patologie. Ne avevo un esempio diretto e per questo non ho voluto tentare la sorte con una vita innocente che non può scegliere...
Io non ne so di pulsioni e non pulsioni, ma questo si allenava a dare coltellata con un manichino. Quali altre scuse gli vogliamo trovare? Ma questo sbocciare di psicopatici vari ed di assassini di famigliari vi sembra veramente un trend organico? Così a naso, mi sembrano sempre più difficile le interazioni con questi giovani nei luoghi pubblici. Sembra che portino a passeggio la loro pagina Instagram, sopportando male che l'altro se ne freghi, no?
Mah non so...non mi sembra un "trend"...guarda i Carretta, Maso, Erika e Omar e altri...non son proprio all'ultimo grido, non c'erano nemmeno i social a quei tempi...
Io non sono d'accordo che crescano senza stress, io ho l'impressione opposta. Moltissimi genitori, fin troppi, crescono il figlio nella convinzione di essere sempre sotto controllo con le telecamere. Alcuni lo fanno credere, altri le mettono davvero. Per non parlare di altri metodi educativi "per farli stare buoni" che tutto sembrano meno che educativi, per esempio far credere loro di avere colpe anche se la mancanza è del genitore (ragazzina non trova più l'orologio molto costoso, la madre la sgrida anche pesantemente per poi scoprire che era stata la madre stessa ad averlo preso in custodia. Chiede scusa alla figlia? Macché. Fa finta di averlo ritrovato per caso facendole credere che è colpa sua, tra l'altro molti genitori a dar colpa alla figlia che si era dimenticata di averlo dato alla madre… quindi sempre colpa della figlia sarebbe, insomma come fa, sbaglia). Perché sia mai insegnare che anche il genitore può sbagliare e di conseguenza chiedere scusa, deve sembrare perfetto. Secondo me iscriversi ad alcuni gruppi di Facebook sulla genitorialità risponde a molti quesiti. Ma davvero tanto: come pensi possa crescere un ragazzo che, nel migliore dei casi, è convinto di essere sorvegliato 24\7 da una telecamera e nel peggiore quella telecamera ce l'ha per davvero addosso? Ma davvero vogliamo dare la colpa a internet, i social o quant'altro se poi invece di spiegare a un bambino perché esiste una regola, lo si zittisce con un "perché lo dico io"? Se un bambino si arrabbia lo si prende e gli si spiega che quello che prova si chiama rabbia e che deve imparare a controllarla, non si può pretendere che lo sappia, del resto è un bambino. Si pretende che capiscano da soli certe situazioni che devono invece essere spiegate e date con l'esempio perché non puoi dire a un bambino di non dire parolacce e poi diventare uno scaricatore di porto quando rovescia il latte.
Hai detto tutto giusto Dottoressa, la penso anche io come te: il troppo amore può anche distruggere..a volte😔
Il decadimento scolastico in realtà non c'era, ma c'era un decadimento di una sola materia, ovvero quella della matematica che fatalità, era quella in cui eccelleva e di cui si vantava la madre. Quindi a mio avviso, il ragazzo potrebbe aver trascurato volontariamente quell'unica materia, per poter colpire la madre o cmq tutto il contesto familiare, sapendo quanto tenessero a fargli fare una bella figura. Questo ovviamente per attirare le attenzioni su di sé attraverso il disappunto, l'incredulita' e il dispiacere dei genitori, soprattutto della madre. Sono pur sempre emozioni temporanee di cui questo tipo di soggetti si nutrono, ben sapendo che cmq quella materia sarebbe stato in grado di recuperarla brillantemente essendo in grado di farcela. Certamente è un segnale allarmante, ma non inteso come un malessere temporaneo dovuto ad una fase critica, ma sotto certi aspetti collegato ad una volontà di pianificare un evento che mira al voler essere considerato superiore, in quanto in grado di autodistruggersi per arrivare a distruggere emotivamente quelle figure di riferimento, fonti indispensabili di approvvigionamento narcisistico. Sono tutti gesti che mirano a scuotere il genitore per farlo star male, perché quel loro malessere gli procura benessere e gli dà importanza.
Buonasera Dottoressa Bruzzone, innanzitutto complimenti come sempre per il suo modo chiaro e pieno di passione di esprimere e riportare i casi, non voglio andare troppo Off Topic, o risultare di cattivo gusto, ma avete notato quanto il passato a volte torni, seppur in modalità del tutto differente? Verzeni Vincenzo rese terribilmente noto Bottanuco circa 150 anni fa per le sue parafilie ed omicidi , oggi Bottanuco è diventato orribilmente famoso per un omicidio subito da una donna con lo stesso cognome, ed oggi come allora, sarebbe bastato arginare una malattia mentale, non tacendo, ma intervenendo.
Temo che alla base del disagio ci fosse una mancanza di connessione emotiva tra il ragazzo e i suoi genitori e questa mancanza di connessione emotiva in età adolescenziale crea delle vere e proprie voragini... Il non sentirsi compresi dai genitori impatta molto sul senso di identità in questa fase critica, benché la crisi faccia parte della delicata fase adolescenziale. Più in generale temo che la nostra società consumistica del TUTTOESUBITO abbia prodotto una radicale intolleranza nei confronti del dolore e della frustrazione. La crisi della famiglia infine è sotto gli occhi di tutti, negli ultimi anni si sono moltiplicati casi di violenza da parte dei figli nei confronti dei genitori.
Quindi la caffeina sarebbe una droga pesante? Oook
Domanda: Senza ascrivere alcuna responsabilità diretta ai genitori, ma è veramente possibile vivere con una persona sotto lo stesso tetto per anni e anni e non rendersi conto che questa presenti dei disequilibri o disturbi psicologici? Detto da chi vive da sempre sotto l'autorità di un padre narcisista, cosa da sempre chiara a tutti i membri della famiglia. A volte la cecità emotiva che vige all'interno proprio dell'unità famigliare, dove la vicinanza dovrebbe rendere le cose più evidenti, mi sembra sconcertante. Soprattutto da parte dei genitori nei confronti dei figli.
Non credo affatto che lui avesse questa recondita quanto scontata invidia per il fratello minore, lo specifica lui stesso quando dice...non avrei mai potuto abbandonarlo andando via...cioe facendogli subire il mio abbandono....di conseguenza ha preferito sopprimerlo per sottrarlo a quella eventualita dolorosa, e per quanto possa sembrare paradossale, questo pensiero illogico caratterizza molti omicidi, vedete a che il caso della mamma che voleva suicidarsi e per non lasciare orfana la figlia lha buttata con lei dal palazzo. Penso a una depressione in questo caso, con la carica distruttiva rivolta però allesterno.
@LauraZetasettepovera ragazza 😢
Se così fosse, non sarebbe stato il fratellino la vittima su cui si è accanito con più ferocia, nonché la prima vittima. Avrebbe potuto avvelenarlo e farlo morire nel sonno. Con un coltello e una marea di colpi non "salvi" un fratello dalla tua assenza. Questo è narcisismo puro, il fratello era il suo riflesso più giovane, il bambino "perfetto" che ancora rispondeva alle aspettative della famiglia. Era il concorrente da eliminare per restituirgli la "libertà".
Al di la delle difficolta che sentiva ce anche la follia pura e semplice
Certo che la maggior parte delle persone vive in stati d'ansia, siamo in una società dove veniamo spinti alla competizione e dove non sei mai abbastanza bravo, abbastanza ambizioso o abbastanza disponibile. Tutti sono sempre di fretta si vuole tutto veloce. Non si gode più delle piccole cose. L'ansia è il minimo e ogni tanto ci scappa pure il morto.
quindi ...secondo lei dottoressa sono meglio gli PSICOFARMACI DELLA CANNABIS??? se SI ..SULLA BASE DI QUALE SPIEGAZIONE SCIENTIFICA????
Che sono ipercontrollati e soggetti a una sperimentazione rigidissima, e prescritti per disturbi ad hoc.
E' davvero molto preoccupante la direzione che stanno prendendo le famiglie. Il fatto di ostinarsi a non voler vedere tutto ciò che in realtà si vede benissimo... si dice sempre che queste cose capitano agli altri e mai a te, invece non è così, purtroppo.
Sono una mamma di un ragazzo adolescente di 14 anni sono veramente terrorizzata..in questo mondo sai quando esci di casa ma non sai se ritorni perdere la vita in questo modo è veramente inconcepibile..questa gente deve pagare caro..!! Cmq il gatto della dottoressa Bruzzone voto 10
10 e lode a tutti i gatti!
@@Antonella-jy7lj ben detto 😻
Sei terrorizzata di cosa?
@@elllie della mente criminale dei giovani
E quando è in casa stesso che succede l'impensabile?
Sembra abbia detto: " pensavo che uccidendoli sarebbe tornato tutto come prima" quindi c'è un prima e un dopo, bisognerebbe capire a cosa si riferiva.
I segnali certo che ci sono in ogni caso, ma anche quando i genitori si fanno avanti, si preoccupano e chiedono aiuto/sostegno, spesso le autorità minimizzano, gli stessi specialisti visitano questi giovani pazienti con superficialità o hanno grosse difficoltà a farli parlare o a non essere presi in giro da messe in scena/bugie etc. Caso per me emblematico fu l’omicidio del padre adottivo e il tentato omicidio della madre da parte del figlio di 21 anni a Bologna nel 2019. Il ragazzo sin dai 15/16 anni aveva iniziato a mostrare un comportamento sempre più distaccato dalle emozioni, non era più interessato a nessuna attività, non era più incline a vedersi con un impiego nella società in un prossimo futuro. Lo psichiatra che lo seguiva non era riuscito a vedere nel ragazzo nulla di grave per ben 4 sessioni. La quinta non c’è stata perché il ragazzo ha messo in atto il suo piano omicida con esito parziale. La madre si è salvata perché, rispetto al suo compagno, era sempre in allerta e si chiudeva in camera la notte. Lei aveva capito da anni, ha seguito il figlio per diversi lunghi anni con costanza cercando di aiutarlo in tutti i modi, ed è stata ascoltata solo quando il figlio ha mostrato tutta la sua follia psicopatica. Le diverse psichiche sono di natura genetica e non nascono ex novo dai contesti disfunzionali. Questi ultimi possono aiutare a fare emergere queste divergenze e difficoltà (come l’uso di sostanze stupefacenti etc) ma il vero problema sta nell’individuo stesso. E questo è un messaggio che non tranquillizza certo un genitore che a conti fatti oggi in Italia non può far granché anche nel caso in cui venisse fatta una diagnosi psichiatrica. Il figlio è tuo e te lo devi tenere a casa fino a che…
Ma questa non aveva detto che certamente la Verzein conosceva bene il suo assassino?? Bah!
Certo perché è più interessante dire così che banalizzare un fatto di cronaca
Se questi delinquenti vengono puniti a dovere! Carcere per tanti anni! A quelli a cui viene una simile idea ci pensano un po’ su ad agire! Ma se vengono sempre protetti dalla giustizia le cose continueranno ad andare così! In Italia hanno più diritti i delinquenti delle persone oneste! Che schifo!
Riuniamoli tutti in un posto ed insegnamo loro che il Lavoro rende liberi... SS
Non credo proprio che ci penserebbero 2 volte prima di fare simili tragedie, in quel momento non pensano a ciò che li aspetta!
@@liliparisi3933è incredibilmente vero, non pensano alle conseguenze, sembra impossibile. Però se ci fosse la legge del taglione!
Io non lo so sono dell' opinione che questi elementi sono nati cattivi hanno la cattiveria nell anima, nel sangue non si diventa assassino o criminale ...lo si è e alla prima occasione la tirano fuori....poi certo gli addetti ai lavori li studiano ma la cattiveria o la hai o non la hai
Pienamente d'accordo
La chiarezza nella esposizione della dottoressa Bruzzone è invidiabile ! Esaustiva,precisa dove tutti gli aspetti del caso viene sviscerato .Grazie dottoressa Bruzzone
Però non lascia parlare nessuno degli ospiti... Ho sofferto per la dottoressa invitata... Avrà parlato 7 minuti su 57...
@LauraZetasette
È vero! A volte devo ascoltare mettendo velocità 0,75 %
Dottoressa Bruzzone faccia parlare anche gli altri senza interrompere
Non riesco a non interrogarmi su una questione, al di là delle circostanze e del vissuto di questi soggetti mi chiedo ma non è contemplato che alcuni esseri umani nascano assassini? Cioè che sia nell' indole stessa del soggetto?
No
Grazie mille
Veramente molto interessante grazie
La collega di mia figlia frequentava in amicizia la famiglia di Paderno Dugnano e sua figlia era una sorta di 'fidanzatina' 16enne di lui, quindi aveva interesse per una ragazza..
Sono tutti sconvolti.
purtroppo anche le cose dette dal padre di Turetta sono figlie di un'educazione mancata dalla sua stessa famiglia.
😂😂😂😂 ancora con sto Turetta? Vediamo se fanno il processo
Forse sbaglio, ma il più delle volte ci azzecco. Per me c'è qualcosa che non torna, questo soggetto parte da casa, si fa 15 km.per finire in una strada secondaria accoltella una donna, le chiede scusa, poi lei dice mi ha accoltellata, a me suona come se potesse averlo riconosciuto.
Mr. Bibo è un narcisista stalker. Faccia attenzione, dottoressa 😄❤️
Esatto 😂😂
Grazie è stato interessante
La psicologa dovrebbe parlare in modo più semplice per noi comuni mortali
Che tristezza il mondo in cui viviamo, povero parliamo di primi secondi sdoppiamento e non parliamo mai dell essere unico, siamo vecchi e corriamo dietro un tempo senza sapere che il tempo ha delle pause, come la società riconosce queste..., omicidio simbolici la famiglia viene uccisa xchè rappresenta la società, e l altro uccide il successo, perché la società non è vecchia non è capace di riconoscere la diversità questo è il mio umile pensiero
Salve .. bellissima Roberta.. Tanto anche se i familiari avessero denunciato che era un personaggio pericoloso e malato NON sarebbe cambiato nulla perché gli organi e leggi in Italia sono disinteressati e nn si fa nulla fino a che non succedeno i drammi
Ora se ne parla
E! Sempre così!
Ha detto lei : codice rosso e a piede libero! Di che parliamo ora ? A che serve? Sempre così
Alla prossima
Io ho sofferto di attacchi di panico,poi sono andata a curarmi,sono rinata ,ed ho trovato un neurologo fantastico,lo devo ringraziare mille volte,prima mi fa parlare molto poi passa alla visita
Io grazie alla Bruzzone ed ai suoi manuali su come smascherare i manipolatori.. Sono salva❤
Io ho un figlio di 19 anni che da quando ha compreso che sono molto ammalata , soffro di una forma molto grave di fibromialgia mi dice chiaramente ti detesto tu , non sei una madre, non mi parla
😢
Forse perché sente un senso di abbandono dovuto alle problematiche legate alla malattia che potrebbero essere talvolta prioritaria esigenza @@silviapieri1056
Io lo sbatterei fuori di casa a calci nel culo
Scusami, lo so che non c'entra ma anch'io ho la fibromialgis e quello che hai scritto mi preoccupa. Non è che potresti dirmi come si manifesta la tua forma molto grave? Grazie e scusa
Può essere che non accetti che sei malata o che non gli piace non essere servito come prima che ti ammalassi o che sia immaturo da non voler essere al secondo posto....anche io ho un figlio di 19 un po' egocentrico e hanno queste uscite. Ora nel tue caso indaga un po' fatti aiutare perché non va bene che ti dica queste cose, soffri il doppio. Forza❤
Incompetenza genitoriale, d'accordissimo
Ma non è un po' esagerato dire che, se uno non ha mai avuto esperienze sentimentali/sessuali a 17 anni, è un problema personologico?
Buongiorno dottoresse, sono la mamma di una bambina di 9 anni. Come possiamo prevenire ansie e problemi psichici a partire dall'infanzia ? Mi spaventa piu' della vicenda della povera Sharon, la strage familiare, che mette a nudo le fragilita' di una famiglia apparentemente normale, grazie.
Ma che ne sappiamo che i suoi genitori non si fossero accorti di nulla? Non avessero cercato di aiutarlo...?
Secondo il mio parere affermare che non vi siano differenze tra droghe leggere e pesanti è un grave errore. L'uso di droghe leggere in compagnia degli amici non dovrebbe essere criminalizzato, è una tappa del processo di socializzazione di molti adolescenti e non comporta assolutamente in automatico il passaggio all'uso di droghe pesanti. Diverso è il discorso se il soggetto comincia a fare uso di droghe leggere nella solitudine della propria stanza, in questo caso il problema potrebbe diventare psicologico ed è probabile un' escalation verso droghe dall'effetto più importante.
Dottoressa BRUZZONE..... la amo talmente tanto in questo suo video mentre abbraccia il suo gattone che le giuro,in onore di questa magica creatura,farò in modo finalmente di unire la branca della medicina della psichiatria con quella della psicoterapia, attraverso la creazione del principio attivo della molecola "GATO'X" di mia ideazione ,da cui ne voglio far deriverare il GATO'XI'L che sarà lo psicofarmaco più utilizzato ed efficace in assoluto anche e soprattutto all' interno dei rappresentanti delle forze dell'ordine( quali carabinieri ,polizia, guardia di finanza,polizia municipale etc..) qualora gli stessi incontrino momenti che sembrano insormontabili per le difficoltà dal punto di vista professionale e intimo personale che possono incontare durante tutto il loro iter esistenziale.
Francesco Rampa.
Non c'è droga leggera o pesante!! La Droga è droga .non so perché di debba dire così
Ciao Bibo❤😘
Ho il timore che a forza di analizzare, ipotizzare,studiare lo facciano diventare una vittima al posto delle vere vittime
Secondo me c'è qualcosa di molto più profondo, a parte quello che è stato detto, io lo vedo come un modo per "affermarsi" , affermare la sua esistenza nel mondo con un atto tangibile e forte da un lato, magari anche livello inconsapevole (forse per alienare quel senso di estraneità, l'impotenza, il malessere, lo smarrimento) ma dall'altro è anche un riflesso del fatto che avrebbe voluto ammazzare se stesso ma magari non ne aveva il coraggio, e quindi facendo fuori la sua famiglia, è come se distruggesse anche le sue radici, l'origine della sua creazione nel mondo... rinnegare la famiglia è anche un po' rinnegare sè stessi, sradicare le radici e quindi inconsciamente anche annullare la propria esistenza (ecco perché molti si suicidano subito dopo), forse è il suo inconscio che è prevalso, e il suo lato conscio era dormiente, altrimenti non si spiega la facilità con cui ha messo in atto un meccanismo nel genere nella realtà. E con ciò non voglio dire che non era conscio, lui lo era eccome, ma magari un sentimento di depersonalizzazione in cui si sente estraneo magari anche a sé stesso, lo ha portato in uno stato in cui non è riuscito a concepire la gravità dell'atto nella realtà, nel mondo reale, nella sua realizzazione compiuta. Ecco secondo me questo senso di distacco emotivo, di estraneità verso la società, di isolamento, lo hanno fatto sentire invisibile? Posso anche aggiungere che secondo me l'esposizione giornaliera prolungata agli smartphone è qualcosa che porta un po' tutti a dissociarci dal reale, a perdere i sentimenti e l'empatia e a deprimerci? Non dico che sia questa la causa ma bisogna indagare quali erano i fattori di questo malessere... è solo una mia interpretazione, sicuramente ci sarà tanto altro, solo chi avrà modo di parlargli e studiarlo e osservarlo potrà capirlo.
Ohhh quante belle belle parole. Ha seccato tre vite umane. Come Erika fece con sua madre e fratellino. Non è il primo e non sarà l'ultimo.
@@VI-ji3xg in questo video si stanno facendo delle riflessioni sulla mente umana, aldilà del fatto accaduto
@@VI-ji3xg alla fine nessuno sa la verità, se non lui stesso... potrebbe anche non c'entrarci niente il mio discorso, potrebbe averlo fatto semplicemente perché voleva e basta. Il mio commento stava riflettendo su qualcos'altro.