Storia dell'emigrazione italiana

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Комментарии • 19

  • @thelondoner1526
    @thelondoner1526 2 года назад +1

    Ciao ! Sono inciampato nel suo canale quasi per caso e mi sta piacendo veramente tanto ! Purtroppo al liceo (scientifico) a storia siamo arrivati si e no alla seconda guerra mondiale e di recente ho sentito la necessità di conoscere meglio la storia italiana dalla seconda metà degli anni 40 fino ai nostri giorni (i suoi video sono interessantissimi e sto imparando veramente tanto!). Questo video in particolare, sulle emigrazioni italiane, mi tange particolarmente su più fronti e quindi l'ho guardato con ulteriore interesse, ed ha confermato in molto ciò che ho visto/vissuto personalmente.
    Innanzitutto, da parte di padre, ho origini siciliane, ma sono cresciuto a Roma. Papà e zii vi ci sono trasferiti molto prima che io nascessi, di modo che questa emigrazione dal Sud verso il Nord (bhè, più a nord, quanto meno) l'ho sempre vista nello sfondo, sentendomi parlare spesso di quanto il Sud fosse bello ma "purtroppo non vi erano possibilità e ce ne siamo dovuti andare".
    Continuando, superata la maturità ho deciso di frequentare l'università nel Regno Unito (pre-Brexit), paese fantastico dove ho vissuto 5 anni indimenticabili, e lì sono stato io partecipe di un altro flusso migratorio di cui lei ha parlato, quello verso altri paesi europei. A Londra ho avuto modo di notare quanto numerosa fosse la diaspora italiana in loco, costituita da un'enorme quantità di lavoratori nella ristorazione, studenti universitari e chi più ne ha più ne metta. Penso che senza tanta esagerazione, pur riconoscendo che a Londra ci viva gente da veramente tutto il mondo, potrei dire che la strammagioranza degli stranieri di quella città erano o spagnoli o italiani, almeno quando ci abitavo io. Facilmente sentivi qualcuno parlare italiano per strada.
    Infine, sono binazionale, essendo brasiliano da parte materna, nato a Rio de Janeiro, dove mi trovo tra l'altro in questo esatto momento, e ho avuto modo, con quel poco che ho viaggiato e studiato del mio altro paese di conoscere l'enorme impatto che l'immigrazione italiana ha avuto da queste parti. Da dati che ho studiato del decennio scorso, mi pare del 2013, gli Italiani costituiscono il terzo più grande gruppo in Brasile, dopo portoghesi (ovvio) e giapponesi. Si stima che nel diciannovesimo secolo siano giunti in Brasile circa 1.5 milione di italiani, il gruppo straniero più cospicuo nella seconda metà del secolo. Oggi le stime sui discendenti che ho letto reputano che 30 milioni di brasiliani siano di origini italiane (3 milioni in più rispetto alla sua tabella) quindi letteralmente metà della popolazione in Italia. Un'enorme parte del museo dell'immigrazione a San Paolo praticamente parla solo dell'immigrazione italiana, raccogliendo tra l'altro varie lettere spedite alle famiglie rimaste in Italia. Si reputa che l'immigrazione abbia addirittura influito sugli accenti: per esempio, la R "alla francese" tramandata dai portoghesi in alcune parti di San Paolo e specialmente nel Sud del paese (dove l'immigrazione italiana è stata minore, ma in compenso c'era meno gente prima, quindi ha avuto un'impatto maggiore) è stata sostituita dalla R italiana, interi paesini nel sud sono stati costruiti dagli italiani (e oggi sono destini turistici), addirittura quando sono stato nel capoluogo dello stato del Paranà (Curitiba), nel Sud, ho notato con certa sorpresa che metà dei nomi delle strade per cui passeggiavo avevano nomi tedeschi; l'altra metà, italiani. Sempre nel sud del paese, pare che si sia tramandato persino un dialetto italiano, il Talian, di origini venete, ed è ancora parlato oggigiorno.

  • @martina9181
    @martina9181 8 месяцев назад

    Video Molto bello come sempre!

  • @Pettinatoficial
    @Pettinatoficial 3 года назад

    Bravissimo!!!

  • @MrPositive150
    @MrPositive150 2 года назад

    Molto interessante!

  • @francescocaiaffa5389
    @francescocaiaffa5389 3 года назад

    Sei un gran caro ragazzo intelligente preparato a modo sensibile grazie x questo video estremamente interessante....ti fa onore e ti stimo x questo.....1 saluto......

  • @carmelocaruso4550
    @carmelocaruso4550 3 года назад +3

    Ti ringrazio tantissimo per questa analisi sociologica. C'è tanto materiale per analizzare e riflettere. Che dire...tante ragioni in più per dire no all'intolleranza e ad ogni forma di discriminazione e si alla ricchezza della diversità. Grazie infinite.🙂

  • @mariafruttari1500
    @mariafruttari1500 2 года назад

    Sei veramente bravo complimenti

  • @NIKITINY00
    @NIKITINY00 9 месяцев назад

    video molto interessante

  • @vincenzonatale8029
    @vincenzonatale8029 7 месяцев назад +1

    Egregio Professore, Ermanno "scrip" Ferretti
    Da tanti anni è che - dalla stessa Italia - io vengo ascoltanto dire e riferirsi agli emigrati italiani - anche MOLTO SPREGEVOLMENTE - “come quelli che partivano con la valigia di cartone”.
    E allora, io - forzosamente - devo porre questa domanda:
    Se negli anni 50 e 60 del 1900, in Italia le valige si facevano con altri materiali diversi al cartone o , bensí, si facevano solo col cartone, che era l’unico matariale esistente e permissibile d’essere comperato dai poveri emigrati ? Credo che il cuoio non era un materiale permissibile per loro. Ignoro, se all’època, c’era un’altro materiale per fare le valigie.
    Io penso - certamente- di no, poichè allora, in Italia, ancora le valige non si facevano con materiali sinteticí, plastici, acrilici o di polimeri (non erano stati ancora creati),
    Se a quel’epoca ancora non c’era un’altro materiale che il cartone, allora perchè -ancor oggi - si continua SPREGEVOLMENTE a specificare o precisare che le valige erano fatte CON CARTONE.
    Perchè non basta dire solo “partivano con la valigia”, senza precisare che erano “di cartone” o il cartone era un materiale “dei poveri e per i poveri” ?
    Gradirei molto la vostra clarificazione o spiegazione al riguardo, se possibile.
    Eccelente è il Suo video, molto particularmente se a parlare sul tema dell’emigrazione italiana è un italiano penisolare (cioè, residente in Italia e non emigrato al estero). Egregio Professore, è anche eccelente la Sua recitazione.
    In fine, io mi chiamo Vincenzo Natale e sono un italiano residente in Argentina, essendo la mia familia proveniente dal paese di Nusco (AV). Aggiungo che io -ancor oggi - ho in casa mia le valige di mio nonno e mio padre - con cui sono emigrati e , certamente, erano DI CARTONE !!!
    Cordiali saluti a tutti Voi.

  • @JavierLopezladrondeguevara
    @JavierLopezladrondeguevara 13 дней назад

    Bella Italia bella gente con molto cuore e accogliente.ho visuto 15 anni dela mia vita a Milano oggi mi trovo in Svizzera interna come la chiamano gli italiani.ma come Italia non ce❤.bel paese.

  • @lilianalagana628
    @lilianalagana628 Год назад +1

    Carissimo Ermanno, mentre ti ascolto penso non solo al fatto che io faccio parte dell'ultima fase dell'emigrazione del dopoguerra (1955), ma che ho anche scritto molto sull'emigrazione, come geógrafa prima e poi come tema centrale della mia narrativa. Fra l'altro, ho scritto un piccolo racconto proprio su figli di veneti, conosciuti in una delle grandi fazendas di caffé, che fa parte del mio prossimo libro. Mi piacerebbe inviartelo, per farti vedere l'emigrazione dal luogo di imigrazione e i sentimenti dei figli. È scritto in portoghese, ma oggi si può leggere la traduzione automatica, sebbene molte volte si perde molto. Un grande abbraccio!

  • @flipperjoker87
    @flipperjoker87 10 месяцев назад

    Bravo

  • @lukeofmary5704
    @lukeofmary5704 9 месяцев назад

    Se posso dare la mia testimonianza, qui al sud l’emigrazione è ancora abbastanza forte, chiaramente non come nei periodi descritti nel video, ma in particolare in certe zone è ben presente. La cittadina in cui abito aveva 40.000 abitanti alcuni decenni fa, oggi solo 27.000, e questo anche a causa dell’emigrazione (diversi amici e conoscenti vivono e lavorano fuori e io stesso ho lavorato al nord)

  • @gustavopraes1121
    @gustavopraes1121 4 месяца назад

    Sono nato in Brasile. Il meglio dell'economia Brasiliana è frutto dell'oriundi. Orgolho ed amor ❤a Italia e sua gente.

  • @CamataEmanuele
    @CamataEmanuele 3 года назад +1

    2021.03.26 V

  • @francescoporta3248
    @francescoporta3248 2 года назад

    ....forse anche Papa Bergoglio ha origini piemontesi...grazie mille del bel videp!

  • @adelvinamartadickmann8746
    @adelvinamartadickmann8746 7 месяцев назад

    Meu nonno era da mantova

  • @federicomolli4682
    @federicomolli4682 3 года назад +1

    Ecco non confondiamo il vino con l’aceto..i nostri erano vino!