Già nel 63 c'erano i giornalisti avidi e senza cuore che fanno domande stupide e senza senso,che tristezza,UN abbraccio di cuore a chi c'era ed è volato in cielo e a chi è rimasto e ha dovuto vivere ogni giorno con questo ricordo negli occhi e nell'anima ...
@@pandemicirrelevant1226 I giornalisti schifosi come ogni cosa di questa società che vanno da queste vittime violate nella loro quotidianità da un dolore enorme, e questi vanno li a riprenderli come fossero fenomeni da baraccone perché conservano il loro linguaggio la loro dignità! Rai =SADE= Enel quindi è giusto prendersela con questi tumori di avvoltoi con il microfono e telecamera.
Io ero una ragazzina ma una cosa ricordo con fastidio oltre al dolore della povera gente sopravvissuta , i giornalisti che facevano domande stupide e senza un po' di partecipazione al dolore di quella immane tragedia !mi piacerebbe sapere i loro nomi se sono ancora vivi si dovrebbero vergognare
Tanto rispetto e stima per tutta quella gente, nonostante abbiano perso tutto hanno dimostrato una dignità incredibile, cosa che si scontra con la disumana insensibilità del giornalista d'assalto, che oggi potrebbe far parte delle varie D'urso e sciacalli della stessa risma.
Questo è stato lo stupro della cultura contadina, in cui la parola aveva valore assoluto. "Loro dicevano che si poteva stare tranquilli". Povera Gente. E chi li ha stuprati manco è andato un solo giorno in galera. Ho un amico il cui padre è sopravissuto all'annientamento di Longarone per puro caso, non essendo stato presente il giorno della catastrofe.
Nel giorno dell'anniversario, il mio pensiero va a tutte le vittime di questo disastro, e a tutti quelli hanno vissuto quei terribili momenti e sono ancora qui a raccontarli.....Una parte del mio cuore è con Voi. Ammiro i Bellunesi, sono delle persone bellissime ed hanno una forza eccezionale....Un saluto caloroso da Bassano del Grappa..
@@pochet01 Un'abbraccio anche ai pordenonesi... Mi scuso se non ho citato nel mio commento anche le frazioni di Erto e Casso. Credo che succeda anche ad altre persone ma non intenzionalmente, ma solo per il semplice motivo che la zona più colpita da questa tragedia sia stata Longarone. Un Paese spazzato via in due minuti. Chiedo ancora scusa, in quanto a forza e carattere poi, i friulani non sono secondi a nessuno. Saluti.
dopo aver visto il film, il monologo di Paolini (eccezionale), dopo essere stato due volte alla diga e averla potuta finalmente visitare con una guida che ha spiegato i fatti e iretroscena di questa tragedia, dopo tutto questo, non riesco ancora a darmi pace. Un disastro voluto. Una colpa di cui lo stato porterà sempre la vergogna.
Spero che le domande fossero poste per mettere in evidenza una tragedia annunciata e mai scientificamente presa in considerazione ma fa male sentire che povera gente sia colpevole di essersi fidata di assassini
Fossi stato uno di quelle persone intervistate,alla domanda" Ma che effetto le fa' dover lasciare il paese?",risposta di 4 parole 4," Ma vai a cagare".Di fronte a una tragedia simile,SOLO SILENZIO.
Bravissimo Vittorio Mangili, il telecronista con i baffi e i capelli scuri, che ha realizzato la parte iniziale del documentario. Del tutto inadeguato, invece, chi lo ha sostituito e non solo per la stupidità delle domande.
je suis allée à longarone le lendemain du drame mon père avait une maison dans la région à quelques kms de longarone, j avais six ans et je me souviens encore des cloches et ducarrelage du sol de l église qui elle avait disparu...... très marquant
Ricordo ancora le case con le lenzuola stese fuori sulle facciate delle case con scritto "QUESTA CASA L'ABBIAMO COSTRUITA CON I NOSTRI SOLDI". Mio padre mi racconta spesso dei suoi compagni di collegio, che venivano chiamati da parte dagli educatori per dar loro la funebre notizia! Già, un disastro, completamente diverso da qualsiasi altro in Italia, qui è stato l'uomo a causarlo ed è stato l'uomo a non porvi rimedio!
Il classico caso italiano in cui i poveretti nn solo nn sono stati ascoltati, ma sono pure stati mazziati prima, durante e dopo....sono passati cinquantacinque anni ma nn è che le cose siano cambiate, nn si è imparato nulla, purtroppo...
nessuno ha pagato, come sempre in italia, anzi, un certo Volpi ex proprietario della SADE è quello che ha dato il suo nome al premio Volpi del cinema....che valori può avere un paese dove gli avidi, gli sbagliati hanno sempre la meglio????
La signora, che tiene tra le due mani la chiave di casa sua, come un bene prezioso da custodire, sconvolge e fa rabbia. Gente povera, dove chi per profitto ha calpestato le loro vite e i pochi beni che avevano, oltre alla tragicità dei 1800 morti di Longarone.
mio papa ha perso 20 personi della sua famiglia nella strage del vajont. povera gente di Longarone,Erto e Casso. Spero che un disastro cosi grande non ripete.
Terribile per suo papà...un abbraccio. Purtroppo tragedie annunciate penso non finiscano mai ...se ci stanno avidita; corruzione; non ammissione della verità.
Avrebbe potuto chiedere prima, 'a telecamere spente', per sapere chi fosse disposto a rispondere a delle domande... Non ci vuole molto: basta un po' di senso e di rispetto. Anche solo i volti e le espressioni comunque dicono giá molto... A me, che sto sul mio divano e li vedo 60 anni dopo da un cellulare: figuriamoci all'intervistatore, in giro per i paesi all'indomani del disastro...
A questa domanda bisognava farlo andare via a forza di legnate...il giornalista. Aveva appena visto che avevano anche le bestie lì...cosa facevano andavano dove..e quando! Che stupidità!
E vero che puo sembrare crudele le domande del giornalista, però se non c era questo giornalista intraprendente queste preziose testimonianze non avremmo potuto vederle.
Le domande erano abbastanza stupide. "Che effetto le fa lasciare il paese?". E poi non era quello il momento per fare simili domande visto che avevano appena subito dei lutti. Più che intraprendenza io ci vedo molta mancanza di sensibilità da parte del giornalista.
Non me la sentirei di condannare il giornalismo d'inchiesta in toto (su questa stessa tragedia Tina Merlin scrisse articoli passati alla storia per la loro lungimiranza e sensibilità e dovette affrontare pesanti conseguenze sul piano professionale e giudiziario), ma è certo che il nome di questo intervistatore dovrebbe entrare negli annali del peggior giornalismo per la totale insensibilità verso le vittime, il disprezzo del dolore, la morbosa superficialità alla ricerca dello scoop.
ma il giornalista ha u minimo di rispetto per questa povera gente o e' solo un avvoltoio in cerca di successo vergognoso bellissima la domanda perche non e andata via prima sapendo del pericolo? neanche una persoa senza cuore puo' fare una domanda cosi a persone che hanno perso tutto
You are a sinner as well. God is merciful with everyone, and wants us to be with each other, so you risk to be in the list of the mortal sinners as well. May God have mercy of them. R.I.P.
La gente sapeva ma nessuno li hanno ascoltati.i cittadini nn hanno potere di interferire e muoiono sempre questa nn è democrazia il popolo serve solo per pagare e finanziare anche opere pubbiche come queste ma nn vale nulla dovrebbe essere il comtrario .
Già nel 63 c'erano i giornalisti avidi e senza cuore che fanno domande stupide e senza senso,che tristezza,UN abbraccio di cuore a chi c'era ed è volato in cielo e a chi è rimasto e ha dovuto vivere ogni giorno con questo ricordo negli occhi e nell'anima ...
Infatti si.......prendetevela con i giornalisti, non con la SADE e questo stato di merda. Stai zitta dai che è meglio
@@pandemicirrelevant1226 I giornalisti schifosi come ogni cosa di questa società che vanno da queste vittime violate nella loro quotidianità da un dolore enorme, e questi vanno li a riprenderli come fossero fenomeni da baraccone perché conservano il loro linguaggio la loro dignità! Rai =SADE= Enel quindi è giusto prendersela con questi tumori di avvoltoi con il microfono e telecamera.
Esatto
La penso come lei!!! Vergognosi avvoltoi.
Io ero una ragazzina ma una cosa ricordo con fastidio oltre al dolore della povera gente sopravvissuta , i giornalisti che facevano domande stupide e senza un po' di partecipazione al dolore di quella immane tragedia !mi piacerebbe sapere i loro nomi se sono ancora vivi si dovrebbero vergognare
Tanto rispetto e stima per tutta quella gente, nonostante abbiano perso tutto hanno dimostrato una dignità incredibile, cosa che si scontra con la disumana insensibilità del giornalista d'assalto, che oggi potrebbe far parte delle varie D'urso e sciacalli della stessa risma.
Già
Questo è stato lo stupro della cultura contadina, in cui la parola aveva valore assoluto.
"Loro dicevano che si poteva stare tranquilli".
Povera Gente.
E chi li ha stuprati manco è andato un solo giorno in galera.
Ho un amico il cui padre è sopravissuto all'annientamento di Longarone per puro caso, non essendo stato presente il giorno della catastrofe.
igiornalisti non si smentiscono mai...sono sempre stati sciacalli del dolore..
Nel giorno dell'anniversario, il mio pensiero va a tutte le vittime di questo disastro, e a tutti quelli hanno vissuto quei terribili momenti e sono ancora qui a raccontarli.....Una parte del mio cuore è con Voi. Ammiro i Bellunesi, sono delle persone bellissime ed hanno una forza eccezionale....Un saluto caloroso da Bassano del Grappa..
@@pochet01 Un'abbraccio anche ai pordenonesi... Mi scuso se non ho citato nel mio commento anche le frazioni di Erto e Casso. Credo che succeda anche ad altre persone ma non intenzionalmente, ma solo per il semplice motivo che la zona più colpita da questa tragedia sia stata Longarone. Un Paese spazzato via in due minuti. Chiedo ancora scusa, in quanto a forza e carattere poi, i friulani non sono secondi a nessuno. Saluti.
Onore e RISPETTO PER TUTTE QUESTE PERSONE...
Onore
Immagini che spezzano il cuore...povera gente! Che rabbia...
Una catastrofe in cui tanti hanno speculato, maledetti! E come sempre i poveri ci rimettono ma ho sognato che un giorno ritornerà il giusto
Guardando il video questa gente bisognerebbe farla santa.
quanta dignità ...i friuliani che popolo
dopo aver visto il film, il monologo di Paolini (eccezionale), dopo essere stato due volte alla diga e averla potuta finalmente visitare con una guida che ha spiegato i fatti e iretroscena di questa tragedia, dopo tutto questo, non riesco ancora a darmi pace. Un disastro voluto. Una colpa di cui lo stato porterà sempre la vergogna.
Spero che le domande fossero poste per mettere in evidenza una tragedia annunciata e mai scientificamente presa in considerazione ma fa male sentire che povera gente sia colpevole di essersi fidata di assassini
Fossi stato uno di quelle persone intervistate,alla domanda" Ma che effetto le fa' dover lasciare il paese?",risposta di 4 parole 4," Ma vai a cagare".Di fronte a una tragedia simile,SOLO SILENZIO.
Solo una donna ha avuto il coraggio quasi quasi di mandarlo a ........! Ma lui ha insistito con l'altra donna a porle la stessa assurda domanda!!
grande documento complimenti all'audacia del cronista che con il giusto cinismo ha lasciato alla storia queste testimonianze
Ringraziamo lo stato
grazie pigione. 45 anni dopo la strage e il mio nonno racconta della famiglia e i fratelli cugini e sorelle che lui ha perso
Bravissimo Vittorio Mangili, il telecronista con i baffi e i capelli scuri, che ha realizzato la parte iniziale del documentario. Del tutto inadeguato, invece, chi lo ha sostituito e non solo per la stupidità delle domande.
Condoglianze alla Tua Famiglia ed a tutti i sopravissuti alla strage.
:-(
je suis allée à longarone le lendemain du drame mon père avait une maison dans la région à quelques kms de longarone, j avais six ans et je me souviens encore des cloches et ducarrelage du sol de l église qui elle avait disparu...... très marquant
Ricordo ancora le case con le lenzuola stese fuori sulle facciate delle case con scritto "QUESTA CASA L'ABBIAMO COSTRUITA CON I NOSTRI SOLDI".
Mio padre mi racconta spesso dei suoi compagni di collegio, che venivano chiamati da parte dagli educatori per dar loro la funebre notizia!
Già, un disastro, completamente diverso da qualsiasi altro in Italia, qui è stato l'uomo a causarlo ed è stato l'uomo a non porvi rimedio!
Il classico caso italiano in cui i poveretti nn solo nn sono stati ascoltati, ma sono pure stati mazziati prima, durante e dopo....sono passati cinquantacinque anni ma nn è che le cose siano cambiate, nn si è imparato nulla, purtroppo...
La freddezza del giornalista fa rabbrividire. Umanità praticamente assente.
...e dire che la diga era crollata la dice tutta....
Questo giornalista (o giornalaio?) si chiama Barbaro D'Urso...
nessuno ha pagato, come sempre in italia, anzi, un certo Volpi ex proprietario della SADE è quello che ha dato il suo nome al premio Volpi del cinema....che valori può avere un paese dove gli avidi, gli sbagliati hanno sempre la meglio????
La signora, che tiene tra le due mani la chiave di casa sua, come un bene prezioso da custodire, sconvolge e fa rabbia. Gente povera, dove chi per profitto ha calpestato le loro vite e i pochi beni che avevano, oltre alla tragicità dei 1800 morti di Longarone.
alla terza domanda sempre uguale gli avrei spaccato i denti!Ma gli ertani erano molto piú civili di me!
non ricordo chi disse "se dovessi trapiantarmi un cervello prenderei quello di un giornalista perchè sarebbe nuovo, mai usato" ho detto tutto...
Concordo
mio papa ha perso 20 personi della sua famiglia nella strage del vajont. povera gente di Longarone,Erto e Casso. Spero che un disastro cosi grande non ripete.
Mi spiace 😢 che possano riposare in pace
Terribile per suo papà...un abbraccio. Purtroppo tragedie annunciate penso non finiscano mai ...se ci stanno avidita; corruzione; non ammissione della verità.
beh, "grazie" a lui abbiamo potuto avere queste preziose testimonianze
Avrebbe potuto chiedere prima, 'a telecamere spente', per sapere chi fosse disposto a rispondere a delle domande... Non ci vuole molto: basta un po' di senso e di rispetto. Anche solo i volti e le espressioni comunque dicono giá molto... A me, che sto sul mio divano e li vedo 60 anni dopo da un cellulare: figuriamoci all'intervistatore, in giro per i paesi all'indomani del disastro...
Perche non siete andati via prima? E dove andavano.. gente semplice con l indispensabile per vivere
A questa domanda bisognava farlo andare via a forza di legnate...il giornalista. Aveva appena visto che avevano anche le bestie lì...cosa facevano andavano dove..e quando! Che stupidità!
Non ci sono parole l'avidita di alcune persone ha sovrastato la vita di una popolazione.Una preghiera adesso per allora😢
e quel gattino... la gente sa di dover scappare, ma lui no...
Ulteriore tristezza in una disperazione senza fine che non ha risparmiato nessuno.....una tragedia immensa. NESSUNO DEVE DIMENTICARE....😪🙏
Povera gente..... incredibile
E vero che puo sembrare crudele le domande del giornalista, però se non c era questo giornalista intraprendente queste preziose testimonianze non avremmo potuto vederle.
Le domande erano abbastanza stupide. "Che effetto le fa lasciare il paese?". E poi non era quello il momento per fare simili domande visto che avevano appena subito dei lutti. Più che intraprendenza io ci vedo molta mancanza di sensibilità da parte del giornalista.
Unici....che educazione gia nel 63.....che peccato
Perché non siete andati via prima? Ma questo qui...che domande fa!!
Non me la sentirei di condannare il giornalismo d'inchiesta in toto (su questa stessa tragedia Tina Merlin scrisse articoli passati alla storia per la loro lungimiranza e sensibilità e dovette affrontare pesanti conseguenze sul piano professionale e giudiziario), ma è certo che il nome di questo intervistatore dovrebbe entrare negli annali del peggior giornalismo per la totale insensibilità verso le vittime, il disprezzo del dolore, la morbosa superficialità alla ricerca dello scoop.
Io avrei risposto: "Ma che domanda del cazzo!".
ma il giornalista ha u minimo di rispetto per questa povera gente o e' solo un avvoltoio in cerca di successo vergognoso
bellissima la domanda perche non e andata via prima sapendo del pericolo?
neanche una persoa senza cuore puo' fare una domanda cosi a persone che hanno perso tutto
Che effetto le fa lasciare il paese??? Robe da matti queste domande!
Senza cuore
🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏
You are a sinner as well. God is merciful with everyone, and wants us to be with each other, so you risk to be in the list of the mortal sinners as well. May God have mercy of them. R.I.P.
quanto dolore...per 4 palanche....
Il giornalista da prendere a calci in c....
Avvoltoi di giornalisti...
il video è su Reset Italia.net
Vajont 9 ottobre 1963 ore 22,39 Un’ Onda lunga…
Grazie!
Doriana Goracci
ho visto il film, molto taccante...
Quanta sofferenza...
1:55 la risposta della signora fa venire il groppo in gola
Sembra godesse nel sentirle piangere...
gli hanno tolto tutto.assurdo mandarli via .
Gia ....anche perché oramai non c'era più pericolo ...
La gente sapeva ma nessuno li hanno ascoltati.i cittadini nn hanno potere di interferire e muoiono sempre questa nn è democrazia il popolo serve solo per pagare e finanziare anche opere pubbiche come queste ma nn vale nulla dovrebbe essere il comtrario .
el solito teron
Ma che vergogna, quel cronista! sempre le solite ciniche idiote domande....e che dovevano rispondere quei poveretti?:-(
MA CHE DOMANDA
mq questo e' cinico tv!!!!
giornalisti vergognosi
"si sapeva che la diga sarebbe venuta giù". A me risulta che a venire giù è stata un frana, ma potrei sbagliare
La diga è rimasta intatta in effetti, è franata la montagna
Comedimenticare una strage pultroppo Annunciata non presa in considerazione per via del maledetto quattrino i responsabili nonanno
Da qui si capisce che lo sciacallaggio mediatico era già ben sviluppato anche negli anni '60. Vergognosi!
mi sembra molto di impronta fascista il giornalista.