Poche persone (anche tra gli amatori) hanno piena consapevolezza del rischio e stress che patisce un corridore PRO in corsa. Il ciclismo nasce come sport sociale e accessibile a Tutti ma a livello professionistico è una disciplina comparabile a uno sport estremo.
Basta farti chiamare Giorgione !!! :)) Scherzi a parte, incredibile il cambiamento che hai fatto, di uguale hai solo la voce, viso asciugato tantissimo, sembri letteralmente ringiovanito di 10 anni !!!! Bravissimo veramente e continua così !!!!
#caption: MVDP "#fiiiiiiiiuuuuu il Maranga alla fine non torna a correre... era solo uno scherzo". Rosanna (entusiasta abbracciandolo) "Si amore, così il prossimo anno hai qualche speranza di vincere qualche classica altrimenti erano dolori" .
Secondo me ha ragione Alan di levare lo stress delle radioline così si torna nel ciclismo vero, se devi parlare con un tuo corridore aspetti che vada in fuga o che il gruppo si spezzi come facevano ai tempi delle non radioline
Dico la mia: le bici sono sempre più piccole e con il passo sempre più corto. Corridori che prima utilizzavano le 56-58, ora usano le 52-54 con canotto reggisella e attacco manubrio sempre più lunghi. Le bici, in questo modo, sono sempre meno governabili. Secondo me l'UCI dovrebbe aumentare ancora il peso minimo delle biciclette omologate per correre e, in subordine, definire un passo minimo per lotti di taglie. Una bici più "lunga" è meno nervosa, va più lenta ed è più prevedibile. Cosa ne pensate?
Nel ciclismo negli ultimi 3 anni si è visto un costante aumento della performaces. Sia grazie agli studi sulla nutrizione che sui protocolli di allenamento, che sui materiali. In molte situazioni e per diversi chilometri un corridore di punta va più forte di un omino su una vespa 50cc. Quello in cui mi sembra deficitario al momento questo sport è sulla protezione personale e mi spiego. Qualche anno fa sono caduto rompendomi la clavicola. Quando mi sono rimesso ho cercato di capire come potermi proteggere ed ho acquistato un indumento sotto maglia dotato di protezione D30 per schiena, sterno e clavicola. Pochi grammi di materiale possono realmente salvare da danni importanti.Bisogna farsi capaci che le attuali "velocità" richiedono una nuova filosofia sulla sicurezza, che non può essere quella di avvolgere nella gomma piuma tutti gli ostacoli o imporre ai corridori di andare a 25 km/h.
Tutti stupiti della fuga di VDP a 60 km , ma il ragionamento che ha fatto è molto semplice, ha pensato che fosse meglio mettere tempo tra lui e il gruppo perchè in caso di foratura avrebbe avuto un vantaggio , rimanere a ruota degli altri pensando di essere così forti da poter vincere anche partendo piu vicino all'arrivo era rischioso, una foratura e gli altri avrebbero tirato alla morte Philipsen compreso .
Devo "dissentire" con Giorgio nel senso che secondo me le strade NON sono più pensate per la circolazione ne dei mezzi e ne dei ciclisti ma sono sviluppate intorno alle regole che negli anni sono state inserite per cercare di tutelare tutti. Il risultato è che siamo a livelli di pericolosità estremi per ogni utente della strada, a partire dai dossi per finire con le rotonde assurde larghe 50 metri di cui 3 di carreggiata e il resto prateria, asfalto non curato, buche non curate, miriadi di cartelli segnaletici folli e inutili. Io da spettatore ho sempre un po paura quando guardo le corse perché mi sembrano sempre molto al limite, sempre sul filo del rasoio i corridori.
In questi anni muoiono di meno sulle strade, i dossi salvano vite, certo sono fastidiosi.. le rotonde piú sono grandi, piú costano ma l'italiano non se ne accorge. Per l'asfalto esiste da anni l'asfalto liquido ma non lo usano, io l'ho suggerito al sindaco della mia città ma niente. Ma se la gente vota gli stessi, la colpa alla fine è della gente
Io parlavo di ciclismo, si è partiti dal presupposto che il numero di cadute e infortuni è impressionante e lei mi risponde che "sulle strade" muoiono meno e che i dossi salvano vite...non so quante vite di ciclisti salvino i dossi perché secondo la mia mente forse un po contorta piu una strada è dritta e senza ostacoli più é sicura ma de gustibus non disputandum est percui ok. Un saluto
Sono d'accordo con voi...di soluzioni per la sicurezza ce ne sono veramente pochissime. Sentire dire che i corridori dovrebbero andare più piano o mettere in sicurezza l'intero percorso mi fa ribrezzo. L'unica soluzione secondo me é l'abbigliamento come ad esempio un airbag o paraschiena stile coppa del mondo di sci , che per quanto più scomodo e pesante, se efficace per la sicurezza deve essere imposto senza se e senza ma a tutti
Basterebbe che in curve come quella li si provveda a sistemare, cioè è pproprio banale che avere massi e un fossato profondo sull’uscita di una curva in discesa è pericolosissimo. Cioè non tutto ma dove è banale che se casca qualcuno rischia la vita (perchè li siamo vicini)
@@Manuel73618 si ma il casco dopo la morte di Casartelli,anzi per i dilettanti era obbligatorio già prima,ma ricordi che caschi erano? Meglio di niente,ma qui si sta' esagerando a essere pancia a terra da subito. Io i primi due mex che ho scritto,sono stati nell' ultimo video e prima di ascoltarlo. Da quanto ho capito ora per essere un team di prima fascia " Word Tour" e per seconda fascia "pro tour" devi fare punti,e gli ultimi 2 o 3 scendono o salgono, come serieA e B. Quindi anche dove prima tiravi gli ultimi 50km,ora tiri a tutta da subito,vuoi le TV che ora mai fanno dalla partenza il tour della salsiccia,vuoi che a fine anno per 5 punti perdi soldi, categoria ecc. Quindi soprattutto a ragazzi nn ancora bravi a limare,strada bagnata bici e gomme e freni sempre più performanti,ma che se sbagli sei a muro. Devono cambiare sta storia dei punteggi,darle in 50 gare all' anno e basta,il mio è un esempio ma almeno non si rischia in una gara dove i big sono lì per fare la gamba,e per portare pubblico
è che i casi di traumi alla schiena derivanti da impatto dorsale sono proprio pochi. spesso il ciclista che rompe una vertebra (infortunio non frequentissimo) non la rompe per un impatto che può attutire la tartaruga, ma per compressione dal coccige.
L'unica è investire sulla sicurezza passiva. Inserti reticolati leggeri ed areati su schiena, spalle e Fianchi. Esistono già. Sono fatti da una notissima azienda che produce abbigliamento e protezioni per motociclisti. Ovviamente andrebbero studiati e sviluppati per il ciclismo. Anche i primi caschi integrali pesavano una tonnellata ed erano più vicini ad una scodella che ad un casco ergonomico. Il mercato porterà sviluppi, come sempre
@@giacomobertoli7669 No. Infatti ho scritto che andrebbero studiati e sviluppati appositamente per il ciclismo. Premetto che non faccio più gare ( anche e soprattutto per la questione sicurezza ). L'ultima gara amatoriale risale ormai a più di 10 anni fa. Grazie alla manovra folle di un folle, in volata in leggera discesa, a quasi 60 kmh siamo finiti in un prato. Fortunatamente nessuno si fece male. Da allora, pur avendo fatto tutte le categorie giovanili e per diversi anni gare amatoriali, mi sono detto basta! Ora faccio solo qualche giro con gli amici o da solo. Detto questo, se si cominciasse a progettare dispositivi specifici per il ciclimo ( molto simili a quelli per motociclisti ) lo farei. Così come indosso il casco ad ogni uscita. Cosa che non facevo negli anni 80, che ho fatto contro voglia negli anni 90 ma che ora grazie all'evoluzione dei prodotti e all'abitudine faccio senza nemmeno pensarci. Mai si comincia.... Nei primi anni 90 ci vollero degli incidenti tragici ( Casartelli per esempio ) per convincere i pro ad utilizzare sempre il casco integrale. Ricordo le infinite discussioni e perplessità del gruppo, eppure oggi tutti lo indossano senza battere ciglio. Negli ultimi 20 anni l'evoluzione tecnologica delle bici ha raggiunto livelli ( e prezzi ) inimmaginabili. Credo che se solo la metà degli investimenti fatti sulle bici si facesse sulla sicurezza passiva, si raggiungerebbero risultati importati in breve tempo. Purtroppo questa cosa deve partire dall'alto, leggasi UCI altrimenti nessuna azienda investirebbe seriamente in tal senso.
Nella caduta dei Paesi Baschi la curva non aveva nessuna protezione in presenza di massi, alberi e cordoli in cemento. Con qualche materasso a protezione si poteva cadere ma non con infortuni importanti
Savoldelli che ricordo;In discesa non andava piano..anzi!intervistato a radiocorsa.A suo giudizio sono le posizioni esageratamente avanzate oltre ai materiali e biciclette rigidissime che non permettono errori!💚🤍❤
Mah, secondo me è “giusto” che uno sport pericoloso, come il ciclismo, venga corso al massimo delle prestazioni possibili a livello professionistico. Quindi non vedo molte soluzioni…è pericoloso, punto, e chi lo fa lo mette in conto. È come lamentarsi che le MotoGP vanno troppo forte… Qua stiamo parlando della massima espressione di questi sport, che solo pochi al mondo riescono a portare a livelli estremi. Ergo, fa parte del gioco, altrimenti si faccia altro e pace libera tutti ✌️
Passare da 9 a 7 atleti per squadra per le gare in linea senza aumentare il numero di squadre magari più facile correre davanti per i corridori e magari avendo solo 7 corridori le prime due ore di corsa si va più piano per non trovarsi senza gregari quando serve
La curva che ha fatto strage ai Paesi Baschii con quel canale di cemento e i massi è pericolosa e assurda anche per auto moto tutto l'anno. Inoltre è uscito in quella curva anche uno della fuga
Sugli alberi le foglie..non è il solito rimbrotto grammaticale, bensì un accento su di un termine che,errato,snatura il senso del verso.. le foglie sugli alberi d autunno sono in continuo "dubbio"possono cadere come no,un piccolo alito di vento od un tremor di suolo..una incertezza continua che somiglia all incedere della vita umana..
La Alpecin-Deceuninck è una squadra UCI World Team dallo scorso anno. Ci rendiamo conto di cosa ha vinto già prima di diventarlo, di chi aveva in squadra e di quello che è oggi? A parer mio uno dei migliori progetti sportivi, e non solo ciclistici, degli ultimi decenni.
Non credo che i punti world tour andrebbero tolti, lo sport professionistico in qualche modo va misurato. Andrebbero secondo me rimodulati. Per esempio, per le retrocessioni/promozioni, si dovrebbe tener conto solo dei 5 miglior di ogni team. A tutti gli altri "gregari" andrebbe attribuita una quota punti data dal totale punti del team ( per far si che abbiamo un patrimonio punti da spendere nel ciclomercato ).
La soluzione "rendere i percorsi più sicuri" è semplicemente folle, se può essere una soluzione per i corridori professionisti, cosa ne sarà dei giovani ? Correranno su percorsi non sicuri o il budget necessario per la sicurezza di una corsa giovanile farà sì che queste diminuiscano ? Se invece si pensa fin da oggi di creare delle protezioni per i corridori ne guadagneranno i ciclisti di ogni categoria e anche tutti gli altri ciclisti che usano la bici per spostarsi o per divertirsi.
@@Filippo-sv8ll dovremmo smettere di correre la Milano-Sanremo, il Lombardia, la Liegi, le prima che vengono in mente. Poi i corridori cadono ovunque, che sia una strada dritta, liscia e in pianura o che sia una discesa insidiosa. Il problema è proteggere i corridori e rendere la bicicletta in tutte le sue accezioni un mezzo più sicuro
Secondo me due balle di fieno e qualche cartello non costano poi così tanto e sono anche riutilizzabili, secondo me riescono ad usarli anche senza Budget word tour.
Se contiamo anche i cappottamenti con la MTB direi che ho perso il conto, perlopiù per disattenzione o errore di guida.🙈 Su strada la prima in assoluto nel 1993 scoppio del pneumatico anteriore in discesa; solo escoriazioni varie l'ultima maggio del 2021: travolto da un furgone che ha invaso la corsia opposta e mi è venuto addosso ad un incrocio (strada molto stretta): due costole rotte, per fortuna io ero quasi fermo.. 😩😩🤬
Io penso l' unica cosa sia quella detta da Giorgio alla fine, lavorare sulla sicurezza passiva, esistono già airbag del peso di circa 5-600 grammi, ne parlavano i ragazzi del fantacycling. Non si può chiedere ai corridori di andar più piano,ma solo proteggerli al momento della caduta visto che oggi la tecnologia lo permette
non e' che i tubolari erano piu' elastici e avevano piu' tenuta in curva.ora i corridori sono pelle e ossa specialmente nella parte superiore del corpo le maglie sono trasparenti quindi quando cadono sulle ossa.I velocisti cadono a 60 e a volte si fanno meno male forse perche' hanno muscoli anche nella parte superiore.poi vedo corridori messi in bici molto male con telai piccoli attacchi manubrio lunghissimi e curve manubrio strettissimi. Poi se guardo i nomi dei corridori caduti alcuni sono abbonati o sfiga o un po' di incapacita' di guidare la bici.( io sono un paracarro in pianura salita e discesa) .Il prossimo hanno il 1 aprile il Brambo firma con la Trek
Stanno aspettando che muoia o resti paralizzato qualcuno per prendere provvedimenti. Come al solito! Era successo con il casco lo stesso. Io dico protezioni, ne esistono di ultraleggere ed areate e, almeno, aiutano molto ad evitare i guai peggiori alla schiena. Poi bisognerebbe intervenire sulle Bici rendendole meno veloci, mi dispiace dirlo ma facciamocene una ragione, la tecnologia è bella ma qui si sta lucrando sulla vita di ragazzini. Soluzioni la butto lì: Aumento del peso generale minimo...bici più pesante= maggior fatica, media più bassa?. Telai meno sottodimensionati, con attacchi 130 estremi e difficili da condurre. Limite peso cerchi? Aumentare il peso dei renderebbe le bdc meno rapide in accelerazione e quindi meno nervose. Sono idee, ovviamente magari anche sbagliate, ma se non si interviene su protezioni passive e mezzi temo che vedremo brutte cose in futuro...😢😢
@@Frangrance le tragedie ci sono già state, anche l'anno scorso. Il punto è che la soluzione non è così semplice perchè si corre su strade progettate per fare altro.
mi domando se ci vai in bici d'estate. al tour de france si mettono il ghiaccio per rinfrescarsi e tu gli vuoi mettere cosa? un gilet? una tuta completa tipo batman?
Quando correvo anche da dilettante negli anni 70..avevamo un po di carne in piu' le maglie di lana belle spesse.. si cadeva certamente..ma difficilmente ci si rompeva..e anche in discesa si andava anche a 80 km., ma le bici di allora erano guidabili e i freni normali ..ti permettevano anche gli errori...ora con i freni a disco di sicuro sul dritto frenano meglio..ma nelle frenate di emergenza nelle curve..se usi l anteriore blocca e sei di sicuro per terra..
Sono d' accordo con Giorgio. 2 proposte per la sicurezza dei ciclisti: 1) battistrada piu larghi (che dovrebbero ridurre la velocità e aumentare la guidabilità) 2) vestiario con inserti in plastica spessi 1mm: in questo modo nel momento dell' impatto con l'asfalto la prima cosa che si "spialla" è la plastica piuttosto che la pelle.
@@gpizz65 una divisa in plastica sarebbe sicuramente "invivibile", inserti in alcune zone della maglia (quelle più strategiche) potrebbero sicuramente diminuire le occasioni di "sfregamento" con il terreno e attutire i colpi...oppure usare materiali più resistenti...non sono un ingegnere, dico solo che qualche soluzione va trovata, non si può continuare così...
Per il discorso cadute su alcune considerazioni non sono d'accordo con voi: radioline: se c'è un problema di stress e di concentrazione, la prima cosa da vietare è avere una voce costantemente in testa che ti incita (intima?) di passare quello davanti a te. Il problema non è la radiolina in sé ma chi habil pemesso di usarla. Deve essere mantenuta per comunicazioni ufficiali dell'organizzazione. Non devono essere più le squadre ad usarla. E questo aiuterebbe anche a migliorare lo spettacolo perché ci sarebbero chiaramente meno giochi di squadra possibili (per carità spesso questi sono parte dello spettacolo, manlasciarli alla sola abilità dei ciclisti creerebbe molti più colpi di scena) Freni: è fuori dubbio che più si riduce la velocità di ingresso e attraversamento curva più si riduce la pericolosità delle cadute. È lo atesso discorso fatto per la chicane che condivido. Quindi i freni a disco vanno vietati nelle competizioni su strada se si cuole ottenere quel risultato Elemento non toccato: i ciclocomputer. Non escludo che alcune delle cadute in perfetto rettilineo siano causate dalla scarsa attenzione alla strada. Bisognerebbe trovare il modo non tanto di eliminarli dalle gare (capisco che i produttori farebbero blocco) ma piuttosto di bloccarne le funzionalità sulla lettura di watt, statistiche, etc. Dovrebbero essere usati solo per vedere i chilometri fatti. Anche questo aiuterebbe seconso me in modo esponenziale ad aumentare la spettacolarità delle corse, perché i corridori senza avere i numeri in tempo reale avrebbero molte più possibilità di andare fuori giri o al contrario di non dare tutto. E quindi rimescolerebbe le carte. Sulle protezioni personali non credo si possa fare molto, andare verso un ciclismo simil moto gp sarebbe francamente fuori luogo e porterebbe l'effetto opposto (cioè se ho le protezioni vado ancora più veloce) Per quanto riguarda invece le protezioni sullebstrade anche qui è chiaro che non si può imballare 200 chilometri di muretti e spartitraffico, però andrebbe aumentata la capacità quanto meno si segnalazione dei pericoli. Proprio il caso recente dovrebbe portare ad una rimodulazione della definizione di grado di rischio, che non deve essere evidentemente solo quanto gira una curva ma anche cosa c'è oltre la linea bianca: se ci sono massi e cose sporgenti è pericolosa a prescindere e va segnalata come tale.
Con vdp è forte sicuramente, ma se guardate quando è scattato in tutte e 2 le corse ha avuto delle condizioni favorevoli( vedi cadute e piede a terra) quindi x vincere devi avere anche molta fortuna
Si potrebbe pensare a delle penalizzazioni, a punti o tempo, anche da scontare nelle successive gare World Tour, per chi causa cadute che coinvolgono altri corridori o per comportamenti scorretti in gruppo. Non è possibile che un professionista che manda in terra 50 corridori perché ha sbagliato una curva o una frenata non venga punito. Stiamo parlando dell‘élite del ciclismo, non di ciclisti della domenica. Funziona così in tutti gli sport, F1, MotoGP, SBK, WEC, ecc… Un ciclista professionista deve essere consapevole che se per un suo errore causa dei danni agli altri corridori, per quell’errore viene punito. Oggi invece vige un sistema dove tutto è tollerato e questi sono i risultati. Poi ovvio che non tutto si può prevedere e correndo in gruppo dei contatti possono capitare, ma chi sbaglia deve prendersi le sue responsabilità, così magari la prossima volta sta più attento. Questo potrebbe essere un modo per rendere i corridori più responsabili e di conseguenza la sicurezza ne ringrazierebbe.
Ciao, dico la mia c.....a, studiare una sorta di airbag integrato nel telaio delle bici per proteggere il ciclista in caso di caduta? Non mandatemi a quel paese però 😅
si ma quando cadi la bici va da una parte e il corridore dall'altra, cosi facendo proteggi la bici 😂 al limite un airbag nella parte alta del corpo, stile motociclismo... al limite
@@mattiazanetta335 non sempre,basta vedere la caduta del ciclista (non ricordo il nome) alla Roubaix che si è schiantato contro lo spartitraffico,capottandosi rimanendo praticamente in sella e se non sbaglio le cadute nell gruppo avvengono spesso con questa modalità.
Le cadute ci sono sempre state, ci si fratturava meno perché i professionisti non hanno più muscolatura e grassi che li difendono, sono troppo magri !!!! anni fa così magri li vedevi solo alla fine dei grandi giri !!!!!
Concordo totalmente. Leggo solo di commenti relativi a presunti materiali miracolosi ipertecnologici, ma ci si scorda che ce lo abbiamo già a gratis e si chiama MUSCOLO. E poi mi ripeto: con le protezioni passive si va più veloci. Qua invece stiamo dicendo che il problema numero uno da limitare è proprio la velocità, quindi non capisco questo contro senso
Per quanto riguarda la sicurezza penso che l'unica cosa efficace sarebbe una presa di coscienza decisa condivisa dai corridori stessi. Come incentivare questa presa di coscienza, chi più ne ha più ne metta. Comunque bravi siete masters of buon senso
Non ho mai capito perché non ci sono protezioni sul corpo. Andando anche in moto in pista mi sento più sicuro a 150km/h con il vestiario moto che a 30 km/h in bici. Con tutte le tecnologie che ci sono penso che una protezione sui fianchi e spalle sarebbe molto semplice da implementare. È vero che prendi qualche gr. (Per i malati di peso), penso che ti fai moltoeno male. Per quanto riguarda il caldo, un po' farà caldo, ma la tuta in pella intera e casco intero, fidatevi fa molto più caldo
Io sono caduto in curva a gomito a 20 kmh e rotto clavicola fermo un anno e due interventi.Quando si cade sei rovinato, perche'non c'e alcuna protezione.
Purtroppo è la storia del ciclismo... Come per il casco, purtroppo han dovuto morire ragazzi per renderlo obbligatorio (ricordo per esempio Fabio Casartelli). All'inizio tutti gridavano allo scandalo, ora è assurdo pensare di muoversi senza... rendiamo obbligatoria una pettorina leggera in D3O... Scomoda? Sicuramente, ma lo è per tutti esattamente come il casco... Poi ci sono le radioline e il computerino, ormai gli occhi sono sempre sui watt da tenere. Gli elementi di distrazione son tanti. In più ci metto la rigidità esasperata delle bici e delle ruote... Tanta tenuta, tanta precisione ma quando mollano mollano secche
Se corri il tour a luglio ha un bel da essere leggera la pettorina. In ogni caso le fratture di clavicole e scapole non sono evitabili, così come fratture a gambe e bacino
Stesse cavolate che dicevano sul casco... Inoltre sentire di una clavicola rotta (purtroppo capita ) e di VERTEBRE rotte ne va di differenza... Con una vertebra rotta male puoi anche non camminare più... Possibile che chi fa le gare di enduro corre a luglio, con ginocchiere, paraschiena importante, casco integrale e mascherina e abiti lunghi e protettivi ma di collassati di caldo nemmeno uno...
@@MambroRacing Si certo nell' enduro pedalano x 6 ore consecutive senza scendere mai sotto i 400watt. Si aprono persino le magliette che sono di carta velina, per respirare meglio e avere un po di sollievo
@@dairtan71 e dov'è il problema... Al posto di fare 400w ne faranno 360 3 al posto di fare gare al 48 di media le faranno al 42... L' alternativa è avere il tuor con fuori metà dei protagonisti più attesi e con pochissimo appeal... Comunque deduco che non hai mai fatto enduro...
Unica soluzione è studiare le protezioni nei body. Ci vorranno anni di ricerca ma va fatto! Si deve ricercare in leggerezza, aerodinamica e traspirazione. Ricordiamoci negli anni 90 che il casco da bici sembrava una stupidata e sarebbe stato controproducente per i corridoi. Ora è normale averli
I freni a disco su strada non vanno beneeeeeeeeeeeeeee. Sono troppo potenti per la superficie di contatto dei copertoni , si parla di numeri tipo 1/1,5 centimetri quadrato di superficie a gomma , e frenate con potenze esagerate. Su un mtb con copertoni di 2.20 / 2.60 pollici di larghezza , tacchettati , gomme ultra morbide, su terra , ha tutto un altro senso , grip alle stelle. E i freni sono praticamente gli stessi , basta fare due calcoli. Cipollini docet , Cipollini regà , non vi devo dire chi è...
Nellla cauta al Fiandre in cui è stato coinvolto van Aert nel video da davanti si vede che la causa è stata un dislivello tra due zone di asfalto diverse, molto subdolo e probabilmente poco visibile, anche perché guardando bene il video il sole arrivava proprio dal lato sinistro appiattendo le ombre che avrebbero reso più visibile lo sbalzo. Cmq per fare analisi di questo tipo servirebbe prima un'analisi statistica relativa al numero di corse e di corridori, poi si potrebbe iniziare a fare ipotesi, ma è sicuramente un compito molto difficile anche perché le variabili sono tantissime.
Altro che lead story su cadute o velocità nel ciclismo. Voglio uno show sulla curva a radicchio. Come distinguerla dalle altre, come affrontarla da pro, ingresso e uscita vincenti. Non scherziamo sulle cose serie. La curva a radicchio deve essere insegnata nelle scuole!!!!😂😂😂 PS: Alan non venderla come un termine romagnolo, perché ci sono nato 41 anni fa, e la curva a radicchio non l'avevo mai sentita.
secondo me l'unica è la protezione sul corpo,lo sò che con 40 gradi in salita è da morire,però se viene resa obbligatoria come fu con il casco,potrebbe salvare delle ossa
Credo che in molti abbiamo tirato un gran sospiro di sollievo quando Alan e' uscito da sotto il tavolo! Non che credessimo al giro di Cuba, ma un po di paura che non rinnovasse con GCN si c'era!
Migliorare la sicurezza passiva, condivido. Anche nel motomondiale 40 anni fa correvano con tute che erano una seconda pelle, poi si sono evolute. Il ciclismo deve imboccare quella strada
Limitare la velocità vuol dire limitare l'agonismo, semplicemente non si può, è contro natura dello sport e della vita. Tralaltro gli infortunii succedono proprio perché i corridori sono più tirati e ovviamente se cadono si fanno più male. Io trovo le gomme più larghe più sicure, come anche i freni a disco. L'unica cosa da fare potrebbe essere un qualche airbag o alternativa simile. Come è stata per l'introduzione del casco, ora credo si possa cercare una soluzione simile. Ovvio non si può correre con lo zainetto o quasi 1kg in più di peso, ma qualcosa sicuramente si trova.
#captionchallenge: la Rosanna (che lo abbraccia ma un po' schifata): "bravo, bravo il mio vitellozzo...bello il cubetto...la prossima volta però cerca di tornare pulito eh?" VdP: "Pfffffff..."
A quarant’anni puoi andare ancora molto, molto forte, poi con quella produzione di glucagone che ti trovi, potresti fare settimane di sella senza fermarti
Sono d’accordo sull’idea dell’eterogeneità del livello tecnico. Se ricordo bene quando Evenepoel è caduto al Lombardia, davanti c’era Nibali e Remco si era fissato di stargli dietro, io francamente l’avevo vista arrivare la frittata.
Togliete i freni a disco…e ditelo senza farvi problemi che sono stati solo una pensata commerciale per vendere e basta! La sezione del tubless è troppo piccola per la potenza frenante che ha…DITELO SENZA PAURA…è fisica!
Al minuto 9 parlate dei freni a disco, a tal proposito son d'accordo con le parole di SuperMario Cipollini (Non un ciclista qualunque) ecco la sua dichiarazione MOLTO nitida & IMPORTANTE ruclips.net/user/shorts0L89k7NOaww
#captionchallenge Lady Vdp: "Amore dai su va a farti la doccia che dobbiamo andare all'Ikea" Vdp: "Ma che Ikea, anzi spostati che devo stoppare il Garmin, altrimenti l'anno prossimo il maranga mi ruba il segmento nel velodromo".
Sono contento che sia tornato il Maranga, io quello che pensavo l'ho detto anche su instagram. Per quanto riguarda la Vuelta paesi baschi la colpa è totalmente imputabile all'organizzazione, quella curva in contro pendenza era tremenda, fossi Richard Plugge o Patrick Lafevere sarei già andato dall'avvocato, perché sia Vingiegaard, che Evenepoel non hanno colpe. Diverso è il discorso di VanAert, è caduto così perché era da troppo tempo fuori dalle gare ed ha perso l'abitudine, ma ha voluto esagerare quindi è caduto. Completamente d'accordo con Alan sul discorso radioline, sul discorso direttori sportivi, si fottano, i corridori rimparino ad arrangiarsi come a fino 20 anni fa, possono farcela.
Ciao, sono scettico su tutta questa differenza di performance tra una bdc di qualche anno fa e una di oggi.. soprattutto perchè ogni anno il nuovo modello risparmia 10/20w rispetto all'anno prima.. se fate i conti, fra un paio d'anni con un solo colpo di pedale potremo fare milano-napoli :) Vi propongo un test, prendete un'Emonda, una TCR, un'ultimate o un altro modello "classico" nella versione di 5 anni fa (ultimi anni rim) e una di oggi, poi stessa potenza, stesso tracciato (pianura+salita, magari un bel Selvino Giorgio!) e misurate le differenze, sarebbe davvero interessante.. Complimenti per quello che fate!
Se posso permettermi: ma di fronte a queste vicende in cui appare evidente che ormai il ciclismo è diventato uno sport estremo, l'UCI non dovrebbe in qualche modo intervenire? Negli ultimi 20 anni sono state fatte ricerche per far andare i ciclisti sempre più veloci e allora nn bisognerebbe cercare di mandarli più piano? Per esempio: squadre composte al massimo di 5 atleti(gruppi meno numerosi quindi), biciclette di almeno 10/11kg, pneumatici di almeno 32/35 mm e dotati di scolpitura, obbligatoriamente in maniera che ci sia minor scorrevolezza e più grip con la pioggia. Perché non si prende atto che le strade sono cambiate. Non si fa che dire che il ciclismo è cambiato, ma è profondamente cambiato l'ambiente in cui si corre. Le strade, come è ormai evidente, vengono concepite per la sicurezza dei veicoli a motore, ma il gruppo quando arriva nelle strettoie o nelle rotonde, si trova davanti degli ostacoli che per gli atleti che stanno un po dietro è più difficile evitare. Bisognerebbe fare in modo che quando si arriva nei pressi di una rotonda il gruppo fosse incanalato da almeno 300 m prima in un unica direzione di aggiramento della rotonda. Le squadre, se composte di soli 5 uomini, sarebbero ben più guardinghe, nel tirare "full gas" fin dall'inizio. Io penso che margini per intervenire ci sarebbero. Seguo il ciclismo in TV da 4 decenni ma non ricordo veramente una quantità di ossa rotte come questi ultimi anni. Nn c'è volata di gruppo in cui qualcuno nn finisca all'ospedale, quindi le giurie secondo me dovrebbero essere molto più severe, d'altra parte le tecnologie a disposizione per valutare cattivi comportamenti ci sono. Insomma quello che proprio nn riesco a capire è limmobilita' dell'UCI che DOVREBBE, prima di ogni altra cosa salvaguardare l'incolumità, per quanto possibile, degli atleti . Non è possibile che ogni corsa diventi una MISSION IMPOSSIBLE.
Che peccato Giorgio sentirti dire che il ciclismo ti fa schifo 😢 ( ho visto il tuo filmato del perché hai smesso a 26 anni ) , venendo all’argomento secondo me limitando ad una corona a 50 denti la velocità diminuirebbe inevitabilmente e poi delle divise rinforzate non andrebbero male quelle indossate attualmente sono quasi trasparenti
Una domanda un po' cattivella e stupida.MVP un mostro,mi dispiace per le cadute perché sono sempre brutto, ma queste ultime settimane così, in 30 anni che seguo il ciclismo mai visti tanti big K.O, MVP le avrebbe magari vinte lo stesso x come va,ma con più sforzo! Ma la mia domanda e,avete visto la velocità quando è partito sul pavé?e non un pavé normale ma quello della Rubeaux! 61km/h ! È fortissimo,ma non e che queste super Pirelli,con questi telai leggeri ma flessibili e resistenti,e che ammortizzano un casino, non danno troppa sicurezza e poi appena cambiano di poco il meteo,le pressioni ecc succede il patatrac? Per quanto bella la Rubeaux, è stata un po' monotona,poi ha vinto il migliore,come al Fiandre ma obbiettivamente poteva solo perderle. Capisco l'evoluzione dei materiali,ma in qualsiasi sport dove la tecnologia sale, salgono pure i rischi. Non siamo arrivati al limite? Magari tra 10 anni qualcuno perderà una Liegi, perché sbagli la mescola delle gomme😂! Non sarebbe meglio mettere dei limiti prima di farla fuori dal vaso? Ho detto che era una domanda stupida,e in più devo vedere ancora il video,ma i massimi esperti a cui posso chiedere siete voi. Ciao,e Brambo a ogni video ti vedo sempre meglio. Ciao
Puntata interessante. Anch'io ho smesso di cadere in mtb diminuendo la velocità in discesa.. sono passato da una Epic Full con copertoni 2.15 ad una Trek Front con cerchi carbonio con canale maggiorato e quindi anche copertone più grande 2.30 ma con meno Bar di pressione e poi la svolta con l'ultimo acquisto Orbea Oiz MPro una Full con escursione 120mm e sempre cerchi carbonio con canale maggiorato e guarda un pó... copertoni ancora più grandi 2.4.... super sicuro in discesa anche se più veloce della prima Full e con maggior grip in salita anche sullo sconnesso. Come bdc ho una Carrera Veleno ex Feralpi Team con guarniture 9v e copertoni da 25... mi sembra di viaggiare sul rasoio !
Un'idea potrebbe essere di riformare i punti World Tour creando dei divari molto più netti tra prima posizione e resto del mondo, e tra corse veramente importanti e le altre. Ma mi spiegate che senso ha che un 9° posto al Tour Down Under valga 100 punti WT come una vittoria di tappa al Giro? Ma quello che è 9° al TDU dovrebbe fottersene della classifica, ma anche 9° alla Tirreno, forse pure al Tour, e puntare a una tappa se indovina la fuga. Magari così riusciamo a far andare via più facilmente le fughe di giornata, fare 100 km tranquilli ecc. e diamo un po' meno lavoro agli ortopedici. L'altra cosa poi è che pneumatici sempre più larghi e con ottima tenuta + freni a disco super performanti stanno ammazzando qualsiasi gap tra bravi discesisti e non, quindi in discesa tutti attaccati e a velocità che 20 anni fa poteva fare solo il Savoldelli di turno.
Questione controversa. Io sono d'accordo con Alan, ridurre la velocità attraverso un limite ai rapporti utilizzabili mi sembra la soluzione più attuabile senza troppo sforzo. Poi comunque una clavicola te la puoi anche rompere cadendo ai 30 kmh. (io mi sono rotto 3 costole e pneumotorace volando per distrazione intorno ai 20kmh..). Poi basta con ste corsette da 130 km (tipo prima tappa del Giro) Sono professionisti o cosa? Stop ai computer e gare mai sotto i 220 km
I piloti di moto cadono a 300 km orari e non si fanno nulla.....come mai? Forse servono delle protezioni? Se ci pensate nessuno si rompe la testa....grazie al casco.... Bisogna avere qualcosa che protegga sti ragazzi e magari così anche i ciclisti amatori sarebbero più protetti....
Giorgione correggimi se sbaglio : i corridori dell'Alpecin che hanno fatto i 47 di media alla Roubaix erano in Z1 perché hanno assunto tanti carboidrati?
Per i d.s. max 10 messaggi, max di 50 lettere ciascuno, riprodotti da una voce automatica. Multe salate per chi viola la regola. (Basterebbe che le radioline e il software fossero fornite e controlate dall'UCI). In più comunicazioni come le circolari fatte da una persona della direzione di gara, per avvertire di pericoli, in comunicazione costante con una vettura che monitori il percorso. Altrimenti limitare e se possibile ridurre la pressione a monte, ma questo mi sembra molto improbabile. Comunque ogni sistema ritrova spontaneamente nel tempo il suo adattamento, anche se esiste il rischio di disaffezionare qualcuno.
l'Uci fa tante norme quindi perché non regola la larghezza dei manubri?Hanno tolto gli "spinaci" perché per loro erano pericolosi per la guida e poi permettono i manubri da 37 cm che sono quasi più stretti con le leve del freno inclinate verso l'interno quindi mal comune mezzo gaudio , pieghe minimo da 40 .
Per la sicurezza stradale sono d'accordo con Maranga, se rimuoviamo le radioline tra i ciclisti e direttore sportivi (tra i direttori sportivi e organizzatori della gara fa bene avere le radioline), e rimuovere anche gli punti di UCI sarebbe un bene della sicurezza per gli ciclisti, che da anche il beneficio che le squadre fanno le gare che vogliono fare, invece di fare le gare che devono. Poi con la velocità incrementato che abbiamo, la qualità del asfalto è ancora più importante, che forse era una problema per van Aert. Mettere una protezione dei dischi dei freni sarebbe un obbligo direi. Poi la potenza dei freni a dischi potrebbe causare qualche scivolata in più (anche se sono più regolabile quando sei "in panico" freni tanto. Più protezionel nel corpo del ciclista non credo che è possibile da un aspetto pratico, anche se un leggero airbag potrebbe essere una possibilità. Direi che è una problema di correre veloce su strade che sono spesso costruite per forzare (i veicoli) di bassare la velocità. Mettiamo una regola per gli manubri che segue le spalle +/- qualche centimetro? Credo anche i lunghi treno prima della volata crea problemi, praticamente non c'è spazio per tutti questi squadri che vogliono stare in prima linea, mettete come una volta solo i velocisti in prima linea. Caffeina fa bene! Team Alpecin ha fatto veramente bene!
Secondo me sul discorso radioline andrebbe assegnato un capitano che è l'unico che può avere comunicazione con l'ammiraglia. A 30km dall'arrivo tagliare ogni comunicazione radio per tutti per non avvantaggiare nessuno in caso di fuga.
Argomento cadute: della stessa idea di Giorgio, bisognerebbe iniziare a lavorare sulle protezioni per i punti più esposti. Certo all'inizio bisognerà affrontare un po' di difficoltà e pregidie, ma è la stessa situazione vissuta col caschetto, una volta si correva senza e quando è stato imposto l'uso c'erano lamentele per l'eccessivo calore e la limitata visibilità. Ora è impensabile non indossarlo (anche se la domenica in giro vedo ancora qualche fenomeno che brucia scannella senza casco permettendosi di passare anche col rosso agli incroci...). La tecnologia ben presto verrà in aiuto.
Limitare le corse ai ciclisti. Se fai il fiandre non fai la Roubaix e così via , in modo da non avere 10 campioni nella stessa gara, meno stress , ritmo più tranquillo e meno cadute
La soluzione migliore è...far correre il sottoscritto! Media intorno ai 20km/h ...se cado rischio di cadere in piedi! 😅😂
Siamo in 2 Massimiliano 🤣
Siamo in tre con me👍😉
Troppo simpatici !!! L’uscita da sotto il tavolo è stata davvero mitica!!
@Realiv67 😂
@@gcnitalia simpaticissimi
peccato sia stata infelice l'inquadratura singola su Giorgione che non ha mostrato bene l'ingresso in scena del Maranga
Poche persone (anche tra gli amatori) hanno piena consapevolezza del rischio e stress che patisce un corridore PRO in corsa. Il ciclismo nasce come sport sociale e accessibile a Tutti ma a livello professionistico è una disciplina comparabile a uno sport estremo.
Basta farti chiamare Giorgione !!! :)) Scherzi a parte, incredibile il cambiamento che hai fatto, di uguale hai solo la voce, viso asciugato tantissimo, sembri letteralmente ringiovanito di 10 anni !!!! Bravissimo veramente e continua così !!!!
#caption: MVDP "#fiiiiiiiiuuuuu il Maranga alla fine non torna a correre... era solo uno scherzo". Rosanna (entusiasta abbracciandolo) "Si amore, così il prossimo anno hai qualche speranza di vincere qualche classica altrimenti erano dolori" .
🤣
Onorato!! grazie mille!
Secondo me ha ragione Alan di levare lo stress delle radioline così si torna nel ciclismo vero, se devi parlare con un tuo corridore aspetti che vada in fuga o che il gruppo si spezzi come facevano ai tempi delle non radioline
Dico la mia: le bici sono sempre più piccole e con il passo sempre più corto. Corridori che prima utilizzavano le 56-58, ora usano le 52-54 con canotto reggisella e attacco manubrio sempre più lunghi. Le bici, in questo modo, sono sempre meno governabili. Secondo me l'UCI dovrebbe aumentare ancora il peso minimo delle biciclette omologate per correre e, in subordine, definire un passo minimo per lotti di taglie. Una bici più "lunga" è meno nervosa, va più lenta ed è più prevedibile. Cosa ne pensate?
Un passo piu lungo pogovernabile in discesa se poi sei alto peggio ancora e i freni a disco
Nel ciclismo negli ultimi 3 anni si è visto un costante aumento della performaces. Sia grazie agli studi sulla nutrizione che sui protocolli di allenamento, che sui materiali. In molte situazioni e per diversi chilometri un corridore di punta va più forte di un omino su una vespa 50cc. Quello in cui mi sembra deficitario al momento questo sport è sulla protezione personale e mi spiego. Qualche anno fa sono caduto rompendomi la clavicola. Quando mi sono rimesso ho cercato di capire come potermi proteggere ed ho acquistato un indumento sotto maglia dotato di protezione D30 per schiena, sterno e clavicola. Pochi grammi di materiale possono realmente salvare da danni importanti.Bisogna farsi capaci che le attuali "velocità" richiedono una nuova filosofia sulla sicurezza, che non può essere quella di avvolgere nella gomma piuma tutti gli ostacoli o imporre ai corridori di andare a 25 km/h.
Tutti stupiti della fuga di VDP a 60 km , ma il ragionamento che ha fatto è molto semplice, ha pensato che fosse meglio mettere tempo tra lui e il gruppo perchè in caso di foratura avrebbe avuto un vantaggio , rimanere a ruota degli altri pensando di essere così forti da poter vincere anche partendo piu vicino all'arrivo era rischioso, una foratura e gli altri avrebbero tirato alla morte Philipsen compreso .
Esatto
O è pieno di steroidi come Mister Olympia!!!!!!!
Devo "dissentire" con Giorgio nel senso che secondo me le strade NON sono più pensate per la circolazione ne dei mezzi e ne dei ciclisti ma sono sviluppate intorno alle regole che negli anni sono state inserite per cercare di tutelare tutti. Il risultato è che siamo a livelli di pericolosità estremi per ogni utente della strada, a partire dai dossi per finire con le rotonde assurde larghe 50 metri di cui 3 di carreggiata e il resto prateria, asfalto non curato, buche non curate, miriadi di cartelli segnaletici folli e inutili. Io da spettatore ho sempre un po paura quando guardo le corse perché mi sembrano sempre molto al limite, sempre sul filo del rasoio i corridori.
In questi anni muoiono di meno sulle strade, i dossi salvano vite, certo sono fastidiosi.. le rotonde piú sono grandi, piú costano ma l'italiano non se ne accorge. Per l'asfalto esiste da anni l'asfalto liquido ma non lo usano, io l'ho suggerito al sindaco della mia città ma niente. Ma se la gente vota gli stessi, la colpa alla fine è della gente
Io parlavo di ciclismo, si è partiti dal presupposto che il numero di cadute e infortuni è impressionante e lei mi risponde che "sulle strade" muoiono meno e che i dossi salvano vite...non so quante vite di ciclisti salvino i dossi perché secondo la mia mente forse un po contorta piu una strada è dritta e senza ostacoli più é sicura ma de gustibus non disputandum est percui ok. Un saluto
Sono d'accordo con voi...di soluzioni per la sicurezza ce ne sono veramente pochissime. Sentire dire che i corridori dovrebbero andare più piano o mettere in sicurezza l'intero percorso mi fa ribrezzo. L'unica soluzione secondo me é l'abbigliamento come ad esempio un airbag o paraschiena stile coppa del mondo di sci , che per quanto più scomodo e pesante, se efficace per la sicurezza deve essere imposto senza se e senza ma a tutti
Basterebbe che in curve come quella li si provveda a sistemare, cioè è pproprio banale che avere massi e un fossato profondo sull’uscita di una curva in discesa è pericolosissimo. Cioè non tutto ma dove è banale che se casca qualcuno rischia la vita (perchè li siamo vicini)
Hai ragione
Anche il casco era visto come scomodo a fine novanta, ora nessun si lamenta di averlo
@@Manuel73618 si ma il casco dopo la morte di Casartelli,anzi per i dilettanti era obbligatorio già prima,ma ricordi che caschi erano? Meglio di niente,ma qui si sta' esagerando a essere pancia a terra da subito. Io i primi due mex che ho scritto,sono stati nell' ultimo video e prima di ascoltarlo. Da quanto ho capito ora per essere un team di prima fascia " Word Tour" e per seconda fascia "pro tour" devi fare punti,e gli ultimi 2 o 3 scendono o salgono, come serieA e B. Quindi anche dove prima tiravi gli ultimi 50km,ora tiri a tutta da subito,vuoi le TV che ora mai fanno dalla partenza il tour della salsiccia,vuoi che a fine anno per 5 punti perdi soldi, categoria ecc. Quindi soprattutto a ragazzi nn ancora bravi a limare,strada bagnata bici e gomme e freni sempre più performanti,ma che se sbagli sei a muro. Devono cambiare sta storia dei punteggi,darle in 50 gare all' anno e basta,il mio è un esempio ma almeno non si rischia in una gara dove i big sono lì per fare la gamba,e per portare pubblico
è che i casi di traumi alla schiena derivanti da impatto dorsale sono proprio pochi. spesso il ciclista che rompe una vertebra (infortunio non frequentissimo) non la rompe per un impatto che può attutire la tartaruga, ma per compressione dal coccige.
L'unica è investire sulla sicurezza passiva. Inserti reticolati leggeri ed areati su schiena, spalle e Fianchi. Esistono già. Sono fatti da una notissima azienda che produce abbigliamento e protezioni per motociclisti. Ovviamente andrebbero studiati e sviluppati per il ciclismo. Anche i primi caschi integrali pesavano una tonnellata ed erano più vicini ad una scodella che ad un casco ergonomico. Il mercato porterà sviluppi, come sempre
Tu quelle robe le indossi già?
@@giacomobertoli7669 No. Infatti ho scritto che andrebbero studiati e sviluppati appositamente per il ciclismo. Premetto che non faccio più gare ( anche e soprattutto per la questione sicurezza ). L'ultima gara amatoriale risale ormai a più di 10 anni fa. Grazie alla manovra folle di un folle, in volata in leggera discesa, a quasi 60 kmh siamo finiti in un prato. Fortunatamente nessuno si fece male. Da allora, pur avendo fatto tutte le categorie giovanili e per diversi anni gare amatoriali, mi sono detto basta! Ora faccio solo qualche giro con gli amici o da solo. Detto questo, se si cominciasse a progettare dispositivi specifici per il ciclimo ( molto simili a quelli per motociclisti ) lo farei. Così come indosso il casco ad ogni uscita. Cosa che non facevo negli anni 80, che ho fatto contro voglia negli anni 90 ma che ora grazie all'evoluzione dei prodotti e all'abitudine faccio senza nemmeno pensarci. Mai si comincia....
Nei primi anni 90 ci vollero degli incidenti tragici ( Casartelli per esempio ) per convincere i pro ad utilizzare sempre il casco integrale. Ricordo le infinite discussioni e perplessità del gruppo, eppure oggi tutti lo indossano senza battere ciglio. Negli ultimi 20 anni l'evoluzione tecnologica delle bici ha raggiunto livelli ( e prezzi ) inimmaginabili. Credo che se solo la metà degli investimenti fatti sulle bici si facesse sulla sicurezza passiva, si raggiungerebbero risultati importati in breve tempo. Purtroppo questa cosa deve partire dall'alto, leggasi UCI altrimenti nessuna azienda investirebbe seriamente in tal senso.
Tra un po' bisognerà correre con le tute da moto gp... Se cadi cadi, fa parte del gioco
Giorgione è irriconoscibile. Complimenti sinceri per l'ottimo risultato ottenuto!!!
Nella caduta dei Paesi Baschi la curva non aveva nessuna protezione in presenza di massi, alberi e cordoli in cemento. Con qualche materasso a protezione si poteva cadere ma non con infortuni importanti
Complimenti Giorgio per la forma fisica raggiunta , ringiovanito di 10 anni
Savoldelli che ricordo;In discesa non andava piano..anzi!intervistato a radiocorsa.A suo giudizio sono le posizioni esageratamente avanzate oltre ai materiali e biciclette rigidissime che non permettono errori!💚🤍❤
Mah... Secondo me l'unica via d'uscita è ridurre la velocità. Come? 🤔
Mah, secondo me è “giusto” che uno sport pericoloso, come il ciclismo, venga corso al massimo delle prestazioni possibili a livello professionistico.
Quindi non vedo molte soluzioni…è pericoloso, punto, e chi lo fa lo mette in conto.
È come lamentarsi che le MotoGP vanno troppo forte…
Qua stiamo parlando della massima espressione di questi sport, che solo pochi al mondo riescono a portare a livelli estremi.
Ergo, fa parte del gioco, altrimenti si faccia altro e pace libera tutti ✌️
Passare da 9 a 7 atleti per squadra per le gare in linea senza aumentare il numero di squadre magari più facile correre davanti per i corridori e magari avendo solo 7 corridori le prime due ore di corsa si va più piano per non trovarsi senza gregari quando serve
La curva che ha fatto strage ai Paesi Baschii con quel canale di cemento e i massi è pericolosa e assurda anche per auto moto tutto l'anno.
Inoltre è uscito in quella curva anche uno della fuga
Mettiamo su tutte le bici dei pro due belle dinamo con annessi fanali
Aumentiamo peso resistenza e riduciamo l'aerodinamica😂😂😂
Comunque non c’è soluzione. Anno bisesto 😂😂😂. Anche la stagione invernale nello sci alpino è stata un disastro.
"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie" 🤕💥
Sugli alberi le foglie..non è il solito rimbrotto grammaticale, bensì un accento su di un termine che,errato,snatura il senso del verso.. le foglie sugli alberi d autunno sono in continuo "dubbio"possono cadere come no,un piccolo alito di vento od un tremor di suolo..una incertezza continua che somiglia all incedere della vita umana..
@@riccardomontagnani3268 ha ragione, provvedo alla correzione.
#captionchallenge: levate rossà che se becco quella che m ha lanciato er capelletto gli faccio fa la fine de la panza del brambo.....sparitaaaaaaaa
Dove lo fanno il "Memorial Salamadonna"?! Devo saperlo 🤣
La Alpecin-Deceuninck è una squadra UCI World Team dallo scorso anno. Ci rendiamo conto di cosa ha vinto già prima di diventarlo, di chi aveva in squadra e di quello che è oggi?
A parer mio uno dei migliori progetti sportivi, e non solo ciclistici, degli ultimi decenni.
Per me oltre la velocità, sono in troppi e tutti lottano per la posizioni poi succede quello che non si vuole.
Solo io sono rimasto shockato dall'aver scoperto che lo sfondo dello studio è un telo stampato?? 😅
Non credo che i punti world tour andrebbero tolti, lo sport professionistico in qualche modo va misurato. Andrebbero secondo me rimodulati. Per esempio, per le retrocessioni/promozioni, si dovrebbe tener conto solo dei 5 miglior di ogni team. A tutti gli altri "gregari" andrebbe attribuita una quota punti data dal totale punti del team ( per far si che abbiamo un patrimonio punti da spendere nel ciclomercato ).
Assolutamente d'accordo, con un sistema modulato di punteggio, si evidenzierebbe ancora di più il lavoro di squadra
La soluzione "rendere i percorsi più sicuri" è semplicemente folle, se può essere una soluzione per i corridori professionisti, cosa ne sarà dei giovani ? Correranno su percorsi non sicuri o il budget necessario per la sicurezza di una corsa giovanile farà sì che queste diminuiscano ? Se invece si pensa fin da oggi di creare delle protezioni per i corridori ne guadagneranno i ciclisti di ogni categoria e anche tutti gli altri ciclisti che usano la bici per spostarsi o per divertirsi.
Dovrebbero togliere discese pericolose e discese dopo una salita con l'arrivo subito dopo
@@Filippo-sv8ll dovremmo smettere di correre la Milano-Sanremo, il Lombardia, la Liegi, le prima che vengono in mente.
Poi i corridori cadono ovunque, che sia una strada dritta, liscia e in pianura o che sia una discesa insidiosa. Il problema è proteggere i corridori e rendere la bicicletta in tutte le sue accezioni un mezzo più sicuro
Secondo me due balle di fieno e qualche cartello non costano poi così tanto e sono anche riutilizzabili, secondo me riescono ad usarli anche senza Budget word tour.
Hai mai vissuto una caduta durante una tua uscita in bicicletta? Qual è stata la causa principale? 👇
Se contiamo anche i cappottamenti con la MTB direi che ho perso il conto, perlopiù per disattenzione o errore di guida.🙈
Su strada la prima in assoluto nel 1993 scoppio del pneumatico anteriore in discesa; solo escoriazioni varie
l'ultima maggio del 2021: travolto da un furgone che ha invaso la corsia opposta e mi è venuto addosso ad un incrocio (strada molto stretta): due costole rotte, per fortuna io ero quasi fermo.. 😩😩🤬
Vietare i manubri stretti,esteticamente orrendi e con poca manovrabilità.
È tutto più esasperato...andando avanti così si perde interesse e fascino
Io penso l' unica cosa sia quella detta da Giorgio alla fine, lavorare sulla sicurezza passiva, esistono già airbag del peso di circa 5-600 grammi, ne parlavano i ragazzi del fantacycling. Non si può chiedere ai corridori di andar più piano,ma solo proteggerli al momento della caduta visto che oggi la tecnologia lo permette
non e' che i tubolari erano piu' elastici e avevano piu' tenuta in curva.ora i corridori sono pelle e ossa specialmente nella parte superiore del corpo le maglie sono trasparenti quindi quando cadono sulle ossa.I velocisti cadono a 60 e a volte si fanno meno male forse perche' hanno muscoli anche nella parte superiore.poi vedo corridori messi in bici molto male con telai piccoli attacchi manubrio lunghissimi e curve manubrio strettissimi. Poi se guardo i nomi dei corridori caduti alcuni sono abbonati o sfiga o un po' di incapacita' di guidare la bici.( io sono un paracarro in pianura salita e discesa) .Il prossimo hanno il 1 aprile il Brambo firma con la Trek
Stanno aspettando che muoia o resti paralizzato qualcuno per prendere provvedimenti. Come al solito! Era successo con il casco lo stesso. Io dico protezioni, ne esistono di ultraleggere ed areate e, almeno, aiutano molto ad evitare i guai peggiori alla schiena. Poi bisognerebbe intervenire sulle Bici rendendole meno veloci, mi dispiace dirlo ma facciamocene una ragione, la tecnologia è bella ma qui si sta lucrando sulla vita di ragazzini.
Soluzioni la butto lì:
Aumento del peso generale minimo...bici più pesante= maggior fatica, media più bassa?.
Telai meno sottodimensionati, con attacchi 130 estremi e difficili da condurre.
Limite peso cerchi? Aumentare il peso dei renderebbe le bdc meno rapide in accelerazione e quindi meno nervose.
Sono idee, ovviamente magari anche sbagliate, ma se non si interviene su protezioni passive e mezzi temo che vedremo brutte cose in futuro...😢😢
@@andrealepore2061ecco, hai tristemente centrato il punto.... si sta aspettando una tragedia, poi vedrai che le soluzioni arriveranno 😢
@@Frangrance le tragedie ci sono già state, anche l'anno scorso. Il punto è che la soluzione non è così semplice perchè si corre su strade progettate per fare altro.
mi domando se ci vai in bici d'estate. al tour de france si mettono il ghiaccio per rinfrescarsi e tu gli vuoi mettere cosa? un gilet? una tuta completa tipo batman?
Quando correvo anche da dilettante negli anni 70..avevamo un po di carne in piu' le maglie di lana belle spesse.. si cadeva certamente..ma difficilmente ci si rompeva..e anche in discesa si andava anche a 80 km., ma le bici di allora erano guidabili e i freni normali ..ti permettevano anche gli errori...ora con i freni a disco di sicuro sul dritto frenano meglio..ma nelle frenate di emergenza nelle curve..se usi l anteriore blocca e sei di sicuro per terra..
Sono d' accordo con Giorgio. 2 proposte per la sicurezza dei ciclisti: 1) battistrada piu larghi (che dovrebbero ridurre la velocità e aumentare la guidabilità) 2) vestiario con inserti in plastica spessi 1mm: in questo modo nel momento dell' impatto con l'asfalto la prima cosa che si "spialla" è la plastica piuttosto che la pelle.
Un abbigliamento più resistente alle abrasioni ed agli urti non è una cattiva idea
la plastica è nota per essere traspirante
@@gpizz65 una divisa in plastica sarebbe sicuramente "invivibile", inserti in alcune zone della maglia (quelle più strategiche) potrebbero sicuramente diminuire le occasioni di "sfregamento" con il terreno e attutire i colpi...oppure usare materiali più resistenti...non sono un ingegnere, dico solo che qualche soluzione va trovata, non si può continuare così...
Se facessero correre me, non avrebbero problemi di medie troppo elevate.
Graziella uguale x tutti e vedrete che nn cadono😏
Facciamoli correre con gomme da 38/40 ...
Torniamo a pedalare su bici non su aerei
Per il discorso cadute su alcune considerazioni non sono d'accordo con voi:
radioline: se c'è un problema di stress e di concentrazione, la prima cosa da vietare è avere una voce costantemente in testa che ti incita (intima?) di passare quello davanti a te. Il problema non è la radiolina in sé ma chi habil pemesso di usarla. Deve essere mantenuta per comunicazioni ufficiali dell'organizzazione. Non devono essere più le squadre ad usarla.
E questo aiuterebbe anche a migliorare lo spettacolo perché ci sarebbero chiaramente meno giochi di squadra possibili (per carità spesso questi sono parte dello spettacolo, manlasciarli alla sola abilità dei ciclisti creerebbe molti più colpi di scena)
Freni: è fuori dubbio che più si riduce la velocità di ingresso e attraversamento curva più si riduce la pericolosità delle cadute. È lo atesso discorso fatto per la chicane che condivido. Quindi i freni a disco vanno vietati nelle competizioni su strada se si cuole ottenere quel risultato
Elemento non toccato: i ciclocomputer. Non escludo che alcune delle cadute in perfetto rettilineo siano causate dalla scarsa attenzione alla strada. Bisognerebbe trovare il modo non tanto di eliminarli dalle gare (capisco che i produttori farebbero blocco) ma piuttosto di bloccarne le funzionalità sulla lettura di watt, statistiche, etc. Dovrebbero essere usati solo per vedere i chilometri fatti.
Anche questo aiuterebbe seconso me in modo esponenziale ad aumentare la spettacolarità delle corse, perché i corridori senza avere i numeri in tempo reale avrebbero molte più possibilità di andare fuori giri o al contrario di non dare tutto. E quindi rimescolerebbe le carte.
Sulle protezioni personali non credo si possa fare molto, andare verso un ciclismo simil moto gp sarebbe francamente fuori luogo e porterebbe l'effetto opposto (cioè se ho le protezioni vado ancora più veloce)
Per quanto riguarda invece le protezioni sullebstrade anche qui è chiaro che non si può imballare 200 chilometri di muretti e spartitraffico, però andrebbe aumentata la capacità quanto meno si segnalazione dei pericoli. Proprio il caso recente dovrebbe portare ad una rimodulazione della definizione di grado di rischio, che non deve essere evidentemente solo quanto gira una curva ma anche cosa c'è oltre la linea bianca: se ci sono massi e cose sporgenti è pericolosa a prescindere e va segnalata come tale.
Adesso si deve pensare più che al risultato ad portare a casa la pelle
Con vdp è forte sicuramente, ma se guardate quando è scattato in tutte e 2 le corse ha avuto delle condizioni favorevoli( vedi cadute e piede a terra) quindi x vincere devi avere anche molta fortuna
Vietare le ruote ad alto profilo? Se non sbaglio sulle alte velocita' danno un bel vantaggio.
Si potrebbe pensare a delle penalizzazioni, a punti o tempo, anche da scontare nelle successive gare World Tour, per chi causa cadute che coinvolgono altri corridori o per comportamenti scorretti in gruppo. Non è possibile che un professionista che manda in terra 50 corridori perché ha sbagliato una curva o una frenata non venga punito. Stiamo parlando dell‘élite del ciclismo, non di ciclisti della domenica.
Funziona così in tutti gli sport, F1, MotoGP, SBK, WEC, ecc…
Un ciclista professionista deve essere consapevole che se per un suo errore causa dei danni agli altri corridori, per quell’errore viene punito. Oggi invece vige un sistema dove tutto è tollerato e questi sono i risultati.
Poi ovvio che non tutto si può prevedere e correndo in gruppo dei contatti possono capitare, ma chi sbaglia deve prendersi le sue responsabilità, così magari la prossima volta sta più attento.
Questo potrebbe essere un modo per rendere i corridori più responsabili e di conseguenza la sicurezza ne ringrazierebbe.
Ciao, dico la mia c.....a, studiare una sorta di airbag integrato nel telaio delle bici per proteggere il ciclista in caso di caduta?
Non mandatemi a quel paese però 😅
si ma quando cadi la bici va da una parte e il corridore dall'altra, cosi facendo proteggi la bici 😂
al limite un airbag nella parte alta del corpo, stile motociclismo... al limite
@@mattiazanetta335 non sempre,basta vedere la caduta del ciclista (non ricordo il nome) alla Roubaix che si è schiantato contro lo spartitraffico,capottandosi rimanendo praticamente in sella e se non sbaglio le cadute nell gruppo avvengono spesso con questa modalità.
Le cadute ci sono sempre state, ci si fratturava meno perché i professionisti non hanno più muscolatura e grassi che li difendono, sono troppo magri !!!! anni fa così magri li vedevi solo alla fine dei grandi giri !!!!!
Concordo totalmente.
Leggo solo di commenti relativi a presunti materiali miracolosi ipertecnologici, ma ci si scorda che ce lo abbiamo già a gratis e si chiama MUSCOLO.
E poi mi ripeto: con le protezioni passive si va più veloci. Qua invece stiamo dicendo che il problema numero uno da limitare è proprio la velocità, quindi non capisco questo contro senso
Per quanto riguarda la sicurezza penso che l'unica cosa efficace sarebbe una presa di coscienza decisa condivisa dai corridori stessi. Come incentivare questa presa di coscienza, chi più ne ha più ne metta. Comunque bravi siete masters of buon senso
Non ho mai capito perché non ci sono protezioni sul corpo. Andando anche in moto in pista mi sento più sicuro a 150km/h con il vestiario moto che a 30 km/h in bici. Con tutte le tecnologie che ci sono penso che una protezione sui fianchi e spalle sarebbe molto semplice da implementare. È vero che prendi qualche gr. (Per i malati di peso), penso che ti fai moltoeno male.
Per quanto riguarda il caldo, un po' farà caldo, ma la tuta in pella intera e casco intero, fidatevi fa molto più caldo
Io sono caduto in curva a gomito a 20 kmh e rotto clavicola fermo un anno e due interventi.Quando si cade sei rovinato, perche'non c'e alcuna protezione.
si ma mica pedali in moto genio
@@gpizz65 eeeh già perché in moto in pista non si fa fatica e si suda...si sta seduti si gira la manopola e la moto fa tutto.
Purtroppo è la storia del ciclismo... Come per il casco, purtroppo han dovuto morire ragazzi per renderlo obbligatorio (ricordo per esempio Fabio Casartelli). All'inizio tutti gridavano allo scandalo, ora è assurdo pensare di muoversi senza... rendiamo obbligatoria una pettorina leggera in D3O... Scomoda? Sicuramente, ma lo è per tutti esattamente come il casco...
Poi ci sono le radioline e il computerino, ormai gli occhi sono sempre sui watt da tenere. Gli elementi di distrazione son tanti. In più ci metto la rigidità esasperata delle bici e delle ruote... Tanta tenuta, tanta precisione ma quando mollano mollano secche
Se corri il tour a luglio ha un bel da essere leggera la pettorina. In ogni caso le fratture di clavicole e scapole non sono evitabili, così come fratture a gambe e bacino
Stesse cavolate che dicevano sul casco... Inoltre sentire di una clavicola rotta (purtroppo capita ) e di VERTEBRE rotte ne va di differenza... Con una vertebra rotta male puoi anche non camminare più... Possibile che chi fa le gare di enduro corre a luglio, con ginocchiere, paraschiena importante, casco integrale e mascherina e abiti lunghi e protettivi ma di collassati di caldo nemmeno uno...
@@MambroRacing Si certo nell' enduro pedalano x 6 ore consecutive senza scendere mai sotto i 400watt. Si aprono persino le magliette che sono di carta velina, per respirare meglio e avere un po di sollievo
@@dairtan71 e dov'è il problema... Al posto di fare 400w ne faranno 360 3 al posto di fare gare al 48 di media le faranno al 42... L' alternativa è avere il tuor con fuori metà dei protagonisti più attesi e con pochissimo appeal... Comunque deduco che non hai mai fatto enduro...
Unica soluzione è studiare le protezioni nei body. Ci vorranno anni di ricerca ma va fatto! Si deve ricercare in leggerezza, aerodinamica e traspirazione. Ricordiamoci negli anni 90 che il casco da bici sembrava una stupidata e sarebbe stato controproducente per i corridoi. Ora è normale averli
La penso come te!💪👍la sicurezza prima di tutto!!!
I freni a disco su strada non vanno beneeeeeeeeeeeeeee.
Sono troppo potenti per la superficie di contatto dei copertoni , si parla di numeri tipo 1/1,5 centimetri quadrato di superficie a gomma , e frenate con potenze esagerate.
Su un mtb con copertoni di 2.20 / 2.60 pollici di larghezza , tacchettati , gomme ultra morbide, su terra , ha tutto un altro senso , grip alle stelle.
E i freni sono praticamente gli stessi , basta fare due calcoli.
Cipollini docet , Cipollini regà , non vi devo dire chi è...
#captionchallenge
"Bravissimo! Il prossimo finesettimana però andiamo all'Ikea..."
MVDP: espressione entusiasta ...
😅😂😂
Nellla cauta al Fiandre in cui è stato coinvolto van Aert nel video da davanti si vede che la causa è stata un dislivello tra due zone di asfalto diverse, molto subdolo e probabilmente poco visibile, anche perché guardando bene il video il sole arrivava proprio dal lato sinistro appiattendo le ombre che avrebbero reso più visibile lo sbalzo.
Cmq per fare analisi di questo tipo servirebbe prima un'analisi statistica relativa al numero di corse e di corridori, poi si potrebbe iniziare a fare ipotesi, ma è sicuramente un compito molto difficile anche perché le variabili sono tantissime.
Altro che lead story su cadute o velocità nel ciclismo. Voglio uno show sulla curva a radicchio. Come distinguerla dalle altre, come affrontarla da pro, ingresso e uscita vincenti. Non scherziamo sulle cose serie. La curva a radicchio deve essere insegnata nelle scuole!!!!😂😂😂
PS: Alan non venderla come un termine romagnolo, perché ci sono nato 41 anni fa, e la curva a radicchio non l'avevo mai sentita.
Le velocità dell'interezza della gara non sicuramente delle velocità di punta !
secondo me l'unica è la protezione sul corpo,lo sò che con 40 gradi in salita è da morire,però se viene resa obbligatoria come fu con il casco,potrebbe salvare delle ossa
Tutti in Graziella e problema risolto 🚲🚲😅😅
Credo che in molti abbiamo tirato un gran sospiro di sollievo quando Alan e' uscito da sotto il tavolo! Non che credessimo al giro di Cuba, ma un po di paura che non rinnovasse con GCN si c'era!
Migliorare la sicurezza passiva, condivido. Anche nel motomondiale 40 anni fa correvano con tute che erano una seconda pelle, poi si sono evolute. Il ciclismo deve imboccare quella strada
Limitare la velocità vuol dire limitare l'agonismo, semplicemente non si può, è contro natura dello sport e della vita. Tralaltro gli infortunii succedono proprio perché i corridori sono più tirati e ovviamente se cadono si fanno più male. Io trovo le gomme più larghe più sicure, come anche i freni a disco. L'unica cosa da fare potrebbe essere un qualche airbag o alternativa simile. Come è stata per l'introduzione del casco, ora credo si possa cercare una soluzione simile. Ovvio non si può correre con lo zainetto o quasi 1kg in più di peso, ma qualcosa sicuramente si trova.
I carboidrati ..😂
Forza Giorgione!!!
#captionchallenge: la Rosanna (che lo abbraccia ma un po' schifata): "bravo, bravo il mio vitellozzo...bello il cubetto...la prossima volta però cerca di tornare pulito eh?" VdP: "Pfffffff..."
A quarant’anni puoi andare ancora molto, molto forte, poi con quella produzione di glucagone che ti trovi, potresti fare settimane di sella senza fermarti
#captionchallenge
"Amore mio, visto che hai finito presto, stasera andiamo all'Ikea?"
VDP:
ALLENATEVE DE MENOOOO✌🏻 fateglie magna un bel kebab prima di partire e vedrete che la media si abbassa e anche la competività😂
🤣🤣🤣🤣
Sono d’accordo sull’idea dell’eterogeneità del livello tecnico. Se ricordo bene quando Evenepoel è caduto al Lombardia, davanti c’era Nibali e Remco si era fissato di stargli dietro, io francamente l’avevo vista arrivare la frittata.
Togliete i freni a disco…e ditelo senza farvi problemi che sono stati solo una pensata commerciale per vendere e basta!
La sezione del tubless è troppo piccola per la potenza frenante che ha…DITELO SENZA PAURA…è fisica!
Al minuto 9 parlate dei freni a disco, a tal proposito son d'accordo con le parole di SuperMario Cipollini (Non un ciclista qualunque) ecco la sua dichiarazione MOLTO nitida & IMPORTANTE ruclips.net/user/shorts0L89k7NOaww
Si e capito quando Giorgione ha detto Cuba libre 😂😂😂😂😂
#captionchallenge
Lady Vdp: "Amore dai su va a farti la doccia che dobbiamo andare all'Ikea"
Vdp: "Ma che Ikea, anzi spostati che devo stoppare il Garmin, altrimenti l'anno prossimo il maranga mi ruba il segmento nel velodromo".
Sono contento che sia tornato il Maranga, io quello che pensavo l'ho detto anche su instagram. Per quanto riguarda la Vuelta paesi baschi la colpa è totalmente imputabile all'organizzazione, quella curva in contro pendenza era tremenda, fossi Richard Plugge o Patrick Lafevere sarei già andato dall'avvocato, perché sia Vingiegaard, che Evenepoel non hanno colpe. Diverso è il discorso di VanAert, è caduto così perché era da troppo tempo fuori dalle gare ed ha perso l'abitudine, ma ha voluto esagerare quindi è caduto.
Completamente d'accordo con Alan sul discorso radioline, sul discorso direttori sportivi, si fottano, i corridori rimparino ad arrangiarsi come a fino 20 anni fa, possono farcela.
Ciao, sono scettico su tutta questa differenza di performance tra una bdc di qualche anno fa e una di oggi.. soprattutto perchè ogni anno il nuovo modello risparmia 10/20w rispetto all'anno prima.. se fate i conti, fra un paio d'anni con un solo colpo di pedale potremo fare milano-napoli :) Vi propongo un test, prendete un'Emonda, una TCR, un'ultimate o un altro modello "classico" nella versione di 5 anni fa (ultimi anni rim) e una di oggi, poi stessa potenza, stesso tracciato (pianura+salita, magari un bel Selvino Giorgio!) e misurate le differenze, sarebbe davvero interessante.. Complimenti per quello che fate!
Se posso permettermi: ma di fronte a queste vicende in cui appare evidente che ormai il ciclismo è diventato uno sport estremo, l'UCI non dovrebbe in qualche modo intervenire? Negli ultimi 20 anni sono state fatte ricerche per far andare i ciclisti sempre più veloci e allora nn bisognerebbe cercare di mandarli più piano? Per esempio: squadre composte al massimo di 5 atleti(gruppi meno numerosi quindi), biciclette di almeno 10/11kg, pneumatici di almeno 32/35 mm e dotati di scolpitura, obbligatoriamente in maniera che ci sia minor scorrevolezza e più grip con la pioggia. Perché non si prende atto che le strade sono cambiate. Non si fa che dire che il ciclismo è cambiato, ma è profondamente cambiato l'ambiente in cui si corre. Le strade, come è ormai evidente, vengono concepite per la sicurezza dei veicoli a motore, ma il gruppo quando arriva nelle strettoie o nelle rotonde, si trova davanti degli ostacoli che per gli atleti che stanno un po dietro è più difficile evitare. Bisognerebbe fare in modo che quando si arriva nei pressi di una rotonda il gruppo fosse incanalato da almeno 300 m prima in un unica direzione di aggiramento della rotonda. Le squadre, se composte di soli 5 uomini, sarebbero ben più guardinghe, nel tirare "full gas" fin dall'inizio. Io penso che margini per intervenire ci sarebbero. Seguo il ciclismo in TV da 4 decenni ma non ricordo veramente una quantità di ossa rotte come questi ultimi anni. Nn c'è volata di gruppo in cui qualcuno nn finisca all'ospedale, quindi le giurie secondo me dovrebbero essere molto più severe, d'altra parte le tecnologie a disposizione per valutare cattivi comportamenti ci sono. Insomma quello che proprio nn riesco a capire è limmobilita' dell'UCI che DOVREBBE, prima di ogni altra cosa salvaguardare l'incolumità, per quanto possibile, degli atleti . Non è possibile che ogni corsa diventi una MISSION IMPOSSIBLE.
Che peccato Giorgio sentirti dire che il ciclismo ti fa schifo 😢 ( ho visto il tuo filmato del perché hai smesso a 26 anni ) , venendo all’argomento secondo me limitando ad una corona a 50 denti la velocità diminuirebbe inevitabilmente e poi delle divise rinforzate non andrebbero male quelle indossate attualmente sono quasi trasparenti
Una domanda un po' cattivella e stupida.MVP un mostro,mi dispiace per le cadute perché sono sempre brutto, ma queste ultime settimane così, in 30 anni che seguo il ciclismo mai visti tanti big K.O, MVP le avrebbe magari vinte lo stesso x come va,ma con più sforzo! Ma la mia domanda e,avete visto la velocità quando è partito sul pavé?e non un pavé normale ma quello della Rubeaux! 61km/h ! È fortissimo,ma non e che queste super Pirelli,con questi telai leggeri ma flessibili e resistenti,e che ammortizzano un casino, non danno troppa sicurezza e poi appena cambiano di poco il meteo,le pressioni ecc succede il patatrac? Per quanto bella la Rubeaux, è stata un po' monotona,poi ha vinto il migliore,come al Fiandre ma obbiettivamente poteva solo perderle. Capisco l'evoluzione dei materiali,ma in qualsiasi sport dove la tecnologia sale, salgono pure i rischi. Non siamo arrivati al limite? Magari tra 10 anni qualcuno perderà una Liegi, perché sbagli la mescola delle gomme😂! Non sarebbe meglio mettere dei limiti prima di farla fuori dal vaso? Ho detto che era una domanda stupida,e in più devo vedere ancora il video,ma i massimi esperti a cui posso chiedere siete voi. Ciao,e Brambo a ogni video ti vedo sempre meglio. Ciao
Puntata interessante. Anch'io ho smesso di cadere in mtb diminuendo la velocità in discesa.. sono passato da una Epic Full con copertoni 2.15 ad una Trek Front con cerchi carbonio con canale maggiorato e quindi anche copertone più grande 2.30 ma con meno Bar di pressione e poi la svolta con l'ultimo acquisto Orbea Oiz MPro una Full con escursione 120mm e sempre cerchi carbonio con canale maggiorato e guarda un pó... copertoni ancora più grandi 2.4.... super sicuro in discesa anche se più veloce della prima Full e con maggior grip in salita anche sullo sconnesso.
Come bdc ho una Carrera Veleno ex Feralpi Team con guarniture 9v e copertoni da 25... mi sembra di viaggiare sul rasoio !
Un'idea potrebbe essere di riformare i punti World Tour creando dei divari molto più netti tra prima posizione e resto del mondo, e tra corse veramente importanti e le altre.
Ma mi spiegate che senso ha che un 9° posto al Tour Down Under valga 100 punti WT come una vittoria di tappa al Giro? Ma quello che è 9° al TDU dovrebbe fottersene della classifica, ma anche 9° alla Tirreno, forse pure al Tour, e puntare a una tappa se indovina la fuga.
Magari così riusciamo a far andare via più facilmente le fughe di giornata, fare 100 km tranquilli ecc. e diamo un po' meno lavoro agli ortopedici.
L'altra cosa poi è che pneumatici sempre più larghi e con ottima tenuta + freni a disco super performanti stanno ammazzando qualsiasi gap tra bravi discesisti e non, quindi in discesa tutti attaccati e a velocità che 20 anni fa poteva fare solo il Savoldelli di turno.
potevate dare un po' più di spazio alla roubaix femminile che è stata una gara 100 volte più bella di quella maschile....
Questione controversa. Io sono d'accordo con Alan, ridurre la velocità attraverso un limite ai rapporti utilizzabili mi sembra la soluzione più attuabile senza troppo sforzo. Poi comunque una clavicola te la puoi anche rompere cadendo ai 30 kmh. (io mi sono rotto 3 costole e pneumotorace volando per distrazione intorno ai 20kmh..). Poi basta con ste corsette da 130 km (tipo prima tappa del Giro) Sono professionisti o cosa? Stop ai computer e gare mai sotto i 220 km
Cadono perché come c'è l'evoluzione della specie c'è l'evoluzione del ciclista.
I piloti di moto cadono a 300 km orari e non si fanno nulla.....come mai? Forse servono delle protezioni? Se ci pensate nessuno si rompe la testa....grazie al casco....
Bisogna avere qualcosa che protegga sti ragazzi e magari così anche i ciclisti amatori sarebbero più protetti....
Giorgione correggimi se sbaglio : i corridori dell'Alpecin che hanno fatto i 47 di media alla Roubaix erano in Z1 perché hanno assunto tanti carboidrati?
Ayuso vince il giro dei Paesi Baschi alla Steven Bradbury a Salt Lake City 2002
Per i d.s. max 10 messaggi, max di 50 lettere ciascuno, riprodotti da una voce automatica.
Multe salate per chi viola la regola.
(Basterebbe che le radioline e il software fossero fornite e controlate dall'UCI).
In più comunicazioni come le circolari fatte da una persona della direzione di gara, per avvertire di pericoli, in comunicazione costante con una vettura che monitori il percorso.
Altrimenti limitare e se possibile ridurre la pressione a monte, ma questo mi sembra molto improbabile.
Comunque ogni sistema ritrova spontaneamente nel tempo il suo adattamento, anche se esiste il rischio di disaffezionare qualcuno.
Sulle gomme della formula 1 ti sbagli Giorgione! Più piccole offrono meno resistenza aerodinamica e disturbano meno i flussi...
#captionchallenge "Uuuh Rosanna e basta con questi abbracci. Spostati che devo arrivare primo alle docce!"
l'Uci fa tante norme quindi perché non regola la larghezza dei manubri?Hanno tolto gli "spinaci" perché per loro erano pericolosi per la guida e poi permettono i manubri da 37 cm che sono quasi più stretti con le leve del freno inclinate verso l'interno quindi mal comune mezzo gaudio , pieghe minimo da 40 .
Ok va bene, bel pesce d'aprile: quindi Alan quand'è che cominci a tornare a correre?🤣🤣🤣
Per la sicurezza stradale sono d'accordo con Maranga, se rimuoviamo le radioline tra i ciclisti e direttore sportivi (tra i direttori sportivi e organizzatori della gara fa bene avere le radioline), e rimuovere anche gli punti di UCI sarebbe un bene della sicurezza per gli ciclisti, che da anche il beneficio che le squadre fanno le gare che vogliono fare, invece di fare le gare che devono. Poi con la velocità incrementato che abbiamo, la qualità del asfalto è ancora più importante, che forse era una problema per van Aert. Mettere una protezione dei dischi dei freni sarebbe un obbligo direi. Poi la potenza dei freni a dischi potrebbe causare qualche scivolata in più (anche se sono più regolabile quando sei "in panico" freni tanto. Più protezionel nel corpo del ciclista non credo che è possibile da un aspetto pratico, anche se un leggero airbag potrebbe essere una possibilità. Direi che è una problema di correre veloce su strade che sono spesso costruite per forzare (i veicoli) di bassare la velocità. Mettiamo una regola per gli manubri che segue le spalle +/- qualche centimetro? Credo anche i lunghi treno prima della volata crea problemi, praticamente non c'è spazio per tutti questi squadri che vogliono stare in prima linea, mettete come una volta solo i velocisti in prima linea.
Caffeina fa bene!
Team Alpecin ha fatto veramente bene!
Secondo me sul discorso radioline andrebbe assegnato un capitano che è l'unico che può avere comunicazione con l'ammiraglia. A 30km dall'arrivo tagliare ogni comunicazione radio per tutti per non avvantaggiare nessuno in caso di fuga.
#Maranga occhio, vedo #Giorgione che si sta asciugando bene...
Mica c'è il rischio che ti stacca in salita? Dovete tornare sull'Etna? 😂😂😂
Per migliorare la sicurezza in gruppo?!
Le rotelle... Si, ci vogliono le rotelle...🤣🤣🤣
Fare le bici piu pensanti di un paio di chili (limite UCI a 9kg)? Per definizione piu peso dovrebbe corrispondere a minore velocita'
Argomento cadute: della stessa idea di Giorgio, bisognerebbe iniziare a lavorare sulle protezioni per i punti più esposti. Certo all'inizio bisognerà affrontare un po' di difficoltà e pregidie, ma è la stessa situazione vissuta col caschetto, una volta si correva senza e quando è stato imposto l'uso c'erano lamentele per l'eccessivo calore e la limitata visibilità. Ora è impensabile non indossarlo (anche se la domenica in giro vedo ancora qualche fenomeno che brucia scannella senza casco permettendosi di passare anche col rosso agli incroci...). La tecnologia ben presto verrà in aiuto.
Limitare le corse ai ciclisti.
Se fai il fiandre non fai la Roubaix e così via , in modo da non avere 10 campioni nella stessa gara, meno stress , ritmo più tranquillo e meno cadute
Curva a RADICCHIO 🤣🤣🤣 mai sentito ma rido ancora.......