Luca Paolorossi di Filottrano dopo la polemica

Pubblicità "sessista", questo il termine, possiamo dire cucito su misura addosso a Luca Paolorossi. Il sarto filottranese, estroso di natura, chiede scusa a quelle donne che si sono sentite offese dal suo tipo di pubblicità e dai commenti su Facebook ma non cambia lo stile che lo contraddistingue. Tipico degli artisti, non riesci a chiuderli dentro schemi prestabiliti, a far seguire loro i canoni di una civiltà in cui tutto è già scritto. Antesignano di chissà quale corrente neofuturista, anche un artigiano, alza la voce e tenta di far prevalere la sua Weltanschauung in un mondo che, anche a livello legale e giuridico, non prevede di racchiudere in un certo settore di tutela quelle che sono a tutti gli effetti espressioni artistiche contestabili al 100% ma tali sono. Allo stesso modo in cui contestiamo Paolorossi, è stato contestato il dito medio di Cattelan in Piazza Affari a Milano, solo che li c'è una certa abitudine all'inconsueto ed al diverso dall'ordinario. Vorrei sottolineare che il fatto che un dato evento "fa discutere" non è un male! Magari tramite qualche scossone si potesse risvegliare una coscienza popolare assopita dinanzi a tutto! Solo che sarebbe troppo ottimista pensare che basta una donna nuda in un cartellone in Baraccola per risvegliare la capacità di essere cittadini. Copritevi gli occhi perchè, forse per scherzo, Paolorossi ha annunciato che la prossima ad essere presa di mira, sarà Santa Madre Chiesa. Info.video.tel [phone]

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Questa è qualità