Thank you for another wonderfull video. What a beautiful place Sicily is. It makes me wonder how my grandparents could have ever left it. Than you once again!
Naturalmente cercherò di divulgare questo bellissimo video con ogni mezzo ! Per prima cosa lo posterò, assieme ad altri tuoi, sul mio gruppo Facebook "Sicilia Preistorica e Protostorica". Ho apprezzato l'inserimento di musiche sicilianeggianti che si adattano meravigliosamente al sito, e moltissimo la dedica al martire Khalid Al-Assad, il cui assassinio mi colpì particolarmente anche per la sua somiglianza con mio padre. Mio padre amava l'archeologia (...tanto da sposare un'archeologa !) e sono certa che, nella stessa situazione del signor Khalid, si sarebbe comportato esattamente allo stesso modo. Ma torniamo al sito, oasi paradisiaca tra le lande metafisiche dell'entroterra bruciate dal sole (ma quante oasi abbiamo nella Nostra Beddissima Sicilia ? Io perdo il conto !). La Triade Mediterranea rilevata da Braudel -grano-olio-vino- va integrata con un altro elemento: il trogloditismo. La pietra. Petra. Il Mediterraneo costruisce nelle rocce. Le plasma, le trafora, le modella a suo piacimento. La Cappadocia, il Sahara, il Caucaso, la Giordania: le città di pietra scavate nel caro grembo roccioso e rassicurante della Grande Signora Universale, della Grande Madre Regina di Tutti i Mondi, appartengono al Mediterraneo come la giungla oscura e lussureggiante appartiene all'africano ombelico del mondo. Le "grotte della Gurfa" mostrano innanzitutto due particolarità: alcuni ambienti sono rettangolari, altri curvilinei. Curvilineo, sinuoso, labirintico come la Femmina Regina è il mondo preistorico e protostorico. Il rettangolo, in Sicilia, compare dopo. Per cui si può supporre che gli ambienti squadrati siano (relativamente) più recenti di quelli curvilinei. O magari potrebbero essere stati, originariamente, ambienti curvilinei poi riadattati in forma di rettangolo. Tombe a grotticella magari vi erano all'inizio. Poi il sito, in posizione magnificamente funzionale, si sviluppò. In fondo lo stesso destino di Cava d'Ispica, dei DDieri del Petraro o della stessa Pantalica.La "tholos". E' un esempio apparente unico in Sicilia, non conosciamo ambienti ad essa paragonabili. La sua funzione cultuale è come minimo più che evidente - certo ! Eppure, se ci riflettiamo meglio, abbiamo qualcos'altro a cui riferirci per aggiungere almeno un po' di luce a questa misteriosa tenebra. L'aspetto "a campana", come le famose tholoi di Micene, ricorda il modello cosiddetto "beehive hut" ossia "casa alveare", diffuso nella preistoria e nella protostoria dall'Irlanda all'Oman. La forma dell'alveare si ricollega, di nuovo, alla Grande Dea nella sua manifestazione amorosa e nutritrice dell'Ape Regina, Regina del suo regno matrifocale. E per questo tante società preistoriche e protostoriche riproducevano il favo di miele con le loro strutture, in fondo anche le "timpe" traforate di Sant'Angelo Muxaro o di Pantalica sono degli alveari. Ricordo inoltre, lampante, la ricostruzione dei templi di Polizzello. A Polizzello evidentemente erano stati usati materiali deperibili per i grandi alveari, qui ad Alia invece la "beehive hut" è stata scavata nella roccia. L'apertura centrale, come un grande occhio, o come uno sbocco del grande ventre, assolveva a diverse funzioni: quella di raccogliere le acque piovane per usi lustrali, quella di fornire un'illuminazione misterica all'ambiente, e forse anche quella di facilitare il viaggio di psyche, una delle parti dell'anima dei defunti, quella che esce dalla bocca e sale verso l'alto (rappresentata in forma di farfalla nell'iconografia mediterranea preclassica), di uscire facilmente dal luogo e volare al cielo dove si aggregherà alle altre anime presenti nella Via Lattea. Post-mortem per gli antichi. Perché presumo che questo arcaico santuario contenesse delle sepolture, sebbene ovviamente non possa esserne certa. La sepoltura di un eroe oracolare da consultare nei riti dell'incubatio ? O di una grande sacerdotessa pronta, da defunta, a continuare con i suoi responsi ?Fatto sta che l'acustica dell'ambiente, per chi c'è stato, è incredibile. Come quella di tanti siti megalitici. Non ultimo, per parallelo, l'ipogeo maltese di Hal Saflieni a La Valletta, ove nella sala centrale, costruita in forma ovoidale (altra metafora del nostro luogo d'incubazione dei defunti), le voci maschili più basse che, accanto all'altare, emettono di suoni, si diffondono incredibilmente per tutto l'ipogeo, camera dopo camera, corridoio dopo corridoio, livello dopo livello, acquistando una potenza di riverbero quasi inquietante. L'acustica era importante per riti in cui il suono -letteralmente- crea la realtà... e alcuni studi recentissimi di scienziati russi affermano che il DNA, che ha una frequenza specifica, viene alterato dai suoni. Sono convinta che, nel lontano passato, molti malati venissero trattati con i suoni. Del resto ciò avviene ancora presso i Tuaregs del Sahara e presso tanti altri popoli di religione sciamanico-animista.Gran bel documentario. Mi auguro solo che queste mie lunghe osservazioni non siano di tedio e non appaiano presuntuose. No: scaturiscono esclusivamente dalla mia immensa passione. E, intorno a tutto, la Natura che avvolge i misteri del passato... e forse di un futuro che verrà.
Gaspare Mannoia ha aggiunto un'altra perla da inserire nella collana della nostra personale conoscenza. Onore a Khaled Alas'ad,martire della Archeologia e..,perdonatemi,una tirata d'orecchie a quanti lasciano nei siti archeologici le loro "creazioni" che non saranno certo i graffiti di domani...
Very interesting video. But no. These for sure are absolutely not excavations. Simply melted old structures of red bricks. These once were buildings.. They are available all world Wide. Check for "Meltology" channels.
Grazie del suo encomiabile lavoro di divulgazione. Il cuore piange per tutto quello che di storicamente bello non viene valorizzato e protetto.
Gran bel documentario, che descrive un luogo che non conoscevo e che a breve andrò a visitare. Grazie
MERAVIGLIOSO LAVORO.
Grazie maestro.
Come sempre, un documentario affascinante. Bravo e grazie di aver trasmesso tutta questa cultura antica.
Gérard PISANA
Thank you for another wonderfull video. What a beautiful place Sicily is. It makes me wonder how my grandparents could have ever left it. Than you once again!
+Joe Di Gesare Maybe no job?
Naturalmente cercherò di divulgare questo bellissimo video con ogni mezzo !
Per prima cosa lo posterò, assieme ad altri tuoi, sul mio gruppo Facebook "Sicilia Preistorica e Protostorica".
Ho apprezzato l'inserimento di musiche sicilianeggianti che si adattano meravigliosamente al sito, e moltissimo la dedica al martire Khalid Al-Assad, il cui assassinio mi colpì particolarmente anche per la sua somiglianza con mio padre. Mio padre amava l'archeologia (...tanto da sposare un'archeologa !) e sono certa che, nella stessa situazione del signor Khalid, si sarebbe comportato esattamente allo stesso modo.
Ma torniamo al sito, oasi paradisiaca tra le lande metafisiche dell'entroterra bruciate dal sole (ma quante oasi abbiamo nella Nostra Beddissima Sicilia ? Io perdo il conto !).
La Triade Mediterranea rilevata da Braudel -grano-olio-vino- va integrata con un altro elemento: il trogloditismo. La pietra. Petra.
Il Mediterraneo costruisce nelle rocce. Le plasma, le trafora, le modella a suo piacimento.
La Cappadocia, il Sahara, il Caucaso, la Giordania: le città di pietra scavate nel caro grembo roccioso e rassicurante della Grande Signora Universale, della Grande Madre Regina di Tutti i Mondi, appartengono al Mediterraneo come la giungla oscura e lussureggiante appartiene all'africano ombelico del mondo.
Le "grotte della Gurfa" mostrano innanzitutto due particolarità: alcuni ambienti sono rettangolari, altri curvilinei.
Curvilineo, sinuoso, labirintico come la Femmina Regina è il mondo preistorico e protostorico.
Il rettangolo, in Sicilia, compare dopo.
Per cui si può supporre che gli ambienti squadrati siano (relativamente) più recenti di quelli curvilinei.
O magari potrebbero essere stati, originariamente, ambienti curvilinei poi riadattati in forma di rettangolo.
Tombe a grotticella magari vi erano all'inizio.
Poi il sito, in posizione magnificamente funzionale, si sviluppò.
In fondo lo stesso destino di Cava d'Ispica, dei DDieri del Petraro o della stessa Pantalica.La "tholos".
E' un esempio apparente unico in Sicilia, non conosciamo ambienti ad essa paragonabili.
La sua funzione cultuale è come minimo più che evidente - certo !
Eppure, se ci riflettiamo meglio, abbiamo qualcos'altro a cui riferirci per aggiungere almeno un po' di luce a questa misteriosa tenebra.
L'aspetto "a campana", come le famose tholoi di Micene, ricorda il modello cosiddetto "beehive hut" ossia "casa alveare", diffuso nella preistoria e nella protostoria dall'Irlanda all'Oman.
La forma dell'alveare si ricollega, di nuovo, alla Grande Dea nella sua manifestazione amorosa e nutritrice dell'Ape Regina, Regina del suo regno matrifocale.
E per questo tante società preistoriche e protostoriche riproducevano il favo di miele con le loro strutture, in fondo anche le "timpe" traforate di Sant'Angelo Muxaro o di Pantalica sono degli alveari.
Ricordo inoltre, lampante, la ricostruzione dei templi di Polizzello.
A Polizzello evidentemente erano stati usati materiali deperibili per i grandi alveari, qui ad Alia invece la "beehive hut" è stata scavata nella roccia.
L'apertura centrale, come un grande occhio, o come uno sbocco del grande ventre, assolveva a diverse funzioni: quella di raccogliere le acque piovane per usi lustrali, quella di fornire un'illuminazione misterica all'ambiente, e forse anche quella di facilitare il viaggio di psyche, una delle parti dell'anima dei defunti, quella che esce dalla bocca e sale verso l'alto (rappresentata in forma di farfalla nell'iconografia mediterranea preclassica), di uscire facilmente dal luogo e volare al cielo dove si aggregherà alle altre anime presenti nella Via Lattea.
Post-mortem per gli antichi. Perché presumo che questo arcaico santuario contenesse delle sepolture, sebbene ovviamente non possa esserne certa.
La sepoltura di un eroe oracolare da consultare nei riti dell'incubatio ? O di una grande sacerdotessa pronta, da defunta, a continuare con i suoi responsi ?Fatto sta che l'acustica dell'ambiente, per chi c'è stato, è incredibile.
Come quella di tanti siti megalitici.
Non ultimo, per parallelo, l'ipogeo maltese di Hal Saflieni a La Valletta, ove nella sala centrale, costruita in forma ovoidale (altra metafora del nostro luogo d'incubazione dei defunti), le voci maschili più basse che, accanto all'altare, emettono di suoni, si diffondono incredibilmente per tutto l'ipogeo, camera dopo camera, corridoio dopo corridoio, livello dopo livello, acquistando una potenza di riverbero quasi inquietante.
L'acustica era importante per riti in cui il suono -letteralmente- crea la realtà... e alcuni studi recentissimi di scienziati russi affermano che il DNA, che ha una frequenza specifica, viene alterato dai suoni.
Sono convinta che, nel lontano passato, molti malati venissero trattati con i suoni.
Del resto ciò avviene ancora presso i Tuaregs del Sahara e presso tanti altri popoli di religione sciamanico-animista.Gran bel documentario.
Mi auguro solo che queste mie lunghe osservazioni non siano di tedio e non appaiano presuntuose.
No: scaturiscono esclusivamente dalla mia immensa passione.
E, intorno a tutto, la Natura che avvolge i misteri del passato... e forse di un futuro che verrà.
Gaspare Mannoia ha aggiunto un'altra perla da inserire nella collana della nostra personale conoscenza. Onore a Khaled Alas'ad,martire della Archeologia e..,perdonatemi,una tirata d'orecchie a quanti lasciano nei siti archeologici le loro "creazioni" che non saranno certo i graffiti di domani...
Very interesting video. But no. These for sure are absolutely not excavations. Simply melted old structures of red bricks. These once were buildings.. They are available all world Wide. Check for "Meltology" channels.
Non poteva essere semplicemente una latomia