Con questo sei entrato nel pantheon degli youtuber che sono veramente orgoglioso di aver scoperto, le mie congratulazione, serie interessantissima! La recupererò tutta in brevissimo tempo ;)
Ricordavo qualcosa di molto vago sulla leggenda del prete bretone (corso universitario di letteratura su Goldoni con qualche riferimento alla nascita di alcune maschere della commedia dell'arte), non sapevo nulla delle altre leggende. Soprattutto (e questa mia lacuna mi irrita parecchio, quindi devo assolutamente approfondire l'argomento) mi sfuggiva che alle spalle di tutto, e quindi anche di un'eventuale origine di Arlecchino, potesse esserci Odino!!! Grazie!
Sapevo della caccia infernale anche se il re della caccia mi risulta si chiamasse Helleking, da cui Arlecchino, ma molti storici fanno risalire la nascita della maschera alle fabulae atellanae, commedie in lingua osca che si rappresentavano ad Atella durante il IV secolo in cerimonie dette ludi osci e poi importate a Roma. Arlecchino discenderebbe da Pappus insieme a Balanzone (Buccus), Pantalone (Dossenus) e Pulcinella (Maccus o Kikirrus). Da notare che Pappus nelle fabulae atellanae era il servo sciocco, proprio come Arlecchino.
Vogliamo inventarla anche noi una leggenda? Arlecchino (servo di 2 padroni ) deriva dal romanesco Er -lecchino, demone dalla lingua parecchio felpata 😊
hai scritto o pensi di scrivere libri?il tuo modo di esprimerti è semplicemente piacevole e traspare tutto l entusiasmo che ovviamente trasmetti a chi ti ascolta
Conoscendo il mito della caccia selvaggia, non appena sentito il termine mi è stato facile capire che il re in realtà fosse Odino. Per quanto riguarda Arlecchino e il suo costume in versione rosso e nero, c'è anche il collegamento con un personaggio moderno, anzi contemporaneo, quello di Harleen Frances Qiunzel, meglio conosciuta come Harley Quinn aiutante/servitrice di Joker, nata nel 1992 nella serie animata di Batman, che a differenza della sua incarnazione filmica interpretata dalla splendida Margot Robbie, aveva un costume a rombi rossi e neri, contraendo Harley Quinn si arriva infatti a Harlequin nome anglofono di Arlecchino.
a Firenze (ma penso anche in altre parti d'Italia) c'è un detto:ARLECCHINO SI CONFESSÒ BURLANDO,per indicare qualcuno che facendo finta di scherzare ti dice comunque la verità.boia,la storia in generale è veramente un flash.pensare che a scuola mi annoiava a morte.😉👍🏿
Bellissima questa pillola Gioele... Una storia veramente chiarificatrice delle origini di Arlecchino ❤❤❤🎉🎉🎉 ho sempre pensato che Arlecchino avesse qualcosa di inquietante... 😅
Ho scoperto il canale l' anno scorso. Che strano vederti più informale in un video di 5 anni fa. E quanto sapere pur parlando del "semplice" Arlecchino.
Ciaooo. Ti consiglio di leggere le opere di Carlo Ginzburg, soprattutto Una storia notturna, poiché attraverso le sue ricerche egli è riuscito a collegare molte storie della tradizione europea (credute indipendenti) con culti provenienti dalla Siberia, che sarebbero quindi il punto di partenza di tale tradizioni o, quanto meno, il loro punto di partenza, poi trasformatosi col passare dei secoli. Ciaooo e grazie per il tuo prezioso lavoro. 😊
anche io con quattro anni d distanza Ti scrivo. Dunque secondo la tradizione di Venezia la maschera di Arlechin Batocio e' soldato in Candia, era un soldato scansafatiche, molto furbo che dispensava legnate con il suo randello da cui poi la maschera ma questa e' forse un'altra storia.
Gioele, ogni tanto recupero qualche pillola del passato per ingannare il tempo in maniera costruttiva. Di solito ascolto ma oggi casualmente stavo anche guardando e non ho potuto fare a meno di notare che dalla 38 alla 558 il tuo studio non è cambiato di una virgola!!!!!!!!!! E non penso che tu abbia registrato più di 500 pillole in una manciata di giorni 😛
Sono passaggi su cui ovviamente non abbiamo certezza assoluta, ma che gli storici considerano comunque corretta e veritiera. Raramente un mito ha una singola origine, spesso è l'amalgama di più storie
Appena iscritta e sn felice di averlo fatto. Mi piaci molto perché nn ti fermi alle semplici descrizioni, ma analizzi tt i possibili e probabili scenari, portandoci x mano proprio all'interno della storia e facendoci scoprire nuovi aspetti. Grazie
A scuola raccontavano questa versione edulcorata: C’era una volta un bambino bergamasco chiamato Arlecchino, viveva in povertà con la sua mamma in una piccola casetta. Per Carnevale la sua scuola organizzò una festa in occasione della quale tutti i bambini dovevano vestirsi in maschera. Le mamme cucirono splendidi vestiti per i propri bambini ma non quella di Arlecchino: non aveva i soldi necessari per comprare la stoffa. Il giorno della festa era ormai prossimo e vedendo Arlecchino così triste, le mamme degli altri scolari decisero di regalare un pezzo della stoffa dei loro vestiti al bambino. L’abito di Arlecchino divenne così il più colorato ed originale mai realizzato grazie alla generosità altrui. Questa che vi abbiamo appena narrato è la favola legata proprio alla maschera di Arlecchino che, in realtà, affonda le sue radici nell’antica ritualità agricola e prende forma vera e propria con la Commedia dell’Arte discendendo direttamente da Zanni. Tra le maschere più famose ed amate, Arlecchino è un servo decisamente pigro ma, al tempo stesso, agile, vivace e dalla battuta pronta, in alcuni casi persino sboccato; con il suo fare burlone e scapestrato si ingegna nell’architettare truffe e imbrogli destando sempre una certa simpatia visti i continui fallimenti incontrati.
Tempo addietro feci anch'io una ricerca su arlecchino dopo aver letto il racconto "pentiti arlecchino! Disse l'uomo del tic tac" e fra tante teorie ne lessi una dove il vestito di arlecchino originale era fatto con foglie di diverso colore. Se di origine celtica o addirittura precedente ci sta.
Complimenti per i tuoi video, sempre molto ben fatti ed interessantissimi! Non appena ho udito "caccia selvaggia" mi sono ricordato di una leggenda simile che trovai in un libro sulle leggende popolari della Versilia, dove abito. Sono quindi andato a ripescarla: in quella, tramandata all'autore della raccoltada da un uomo di 78 anni nel 1982, si parla di una masnada di cani infernali seguiti da spettri di fanti e cavalieri che, guidati da un alto uomo vestito di nero e con gli occhi di brace a cavallo di un destriero nero che lascia dietro sé una scia luminosa, nelle notti molto ventose scende i pendii aspri del monte Pania (monte citato anche da Dante col nome di Pietrapana). Bellissimo vedere come certe tradizioni orali non conoscono confini geografici né cronologici e serpeggiano, spesso senza che ce be rendiamo conto, ancora oggi nella nostra cultura popolare. Un saluto :)
Ciao Bibliotecario alessandrino! Con quattro anni di ritardo aggiungo uno spunto. Nel libro di Eraldo Baldini, Tenebrosa Romagna, Ed. Ponte Vecchio, l'autore fa risalire Arlecchino dal mito di Hellequien (o Hellequin) portato in Italia (per quanto riguarda la riviera romagnola) attraverso i Goti nel periodo dei regni romano-barbarici, legato, come tu hai sottolineato, al mito della caccia selvaggia allorché un demone, appunto Hellequien, vestito di stracci cuciti rinfusamente tra di loro (non differente dalla livrea che avrà nella commedia dell'arte sebbene più tetra e meno goliardica) guidava un esercito di morti nelle notti a cavallo tra ottobre e novembre, per cui i popolani del delta del Po si rintanavano nelle loro casupole per paura della masnada infernale. Tra le molteplici ramificazioni derivanti da questo mito l'autore indica, oltre alle celebrazioni dei morti e dei santi (cover-up cristiana), anche Helloween. (complimenti per la trasmissione, finiti tutti i contenuti recenti mi sono gettato nelle playlist atterrando anche su questa)
... la particolare caratteristica dell'ambiente fa sì che anche nelle giornate comunemente caratterizzate per le nazioni circostanti da un'ottima visibilità e un cielo terso, doni invece una foschia costante e l'impossibilità di vedere adeguatamente il paesaggio circostante. Traduzione tecnica : anche d'estate non se vede nà sega. Io, sono morto 😂 comunque ho conosciuto il tuo canale ieri e mi stanno piacendo moltissimo i tuoi video! Li vedrò tutti, intanto mi iscrivo 🙂
Non so perchè qualcosa del tuo racconto mi ha ricordato la storia del pifferaio di hamelin, tra l'altro facendo una veloce ricerca nella versione inglese della storia viene chiamado pied piper cioè pifferaio variopinto, e tra le basi del racconto ci sono storie europee medievali delle danze della morte, come se ad un certo punto in epoche diverse e luoghi diversi aspetti simili della stessa vicenda venissero fuori, le mie sono congetture però potrebbe esserci una base comune in entrambe le storie
Sul pifferaio magico esistono in realtà delle basi diverse, ma in effetti in molte rappresentazioni è ritratto con un vestito colorato... Volevo farci una pillola, magari ci aggiungo questa tua idea
Interessante sapere come la leggenda di arlecchino abbia attraversato mezzo mondo e sia arrivata a noi completamente modificata (un po come la bibbia mi sa 😅), ma una cosa non mi spiego. Anche le altre maschere classiche sono nere: vedi Pulcinella, Balanzone ecc. Perché?
Dalle (noiose) lezioni di latino al liceo, mi sembra di ricordare che già presso i romani esistesse una figura simile arlecchino sia come personaggio che come vestito. Forse bisogna rifocalizzarci su casa nostra prima di andare a scomodare divinità di germani che arrivano dalla Siberia (ma i germani non vengono dal Baltico? Un po' come dire che gli italiani vengono dal Congo!). Comunque è un racconto avvincente, ed è questo che conta!
Molto interessante questa pillola con tutti i vari collegamenti che hai spiegato. Ma se posso permettermi una battuta... non dire mai ai Bretoni che nella loro terra piove sempre, fa molto umido, c’è tanta nebbia e non si vede mai bene... se no rischi di essere tu un Arlecchino : te ne farebbero vedere di tutti i colori 🤣
Mah, secondo me questi personaggi fiabeschi e mitici possono essere un po' tutto e il contrario di tutto perché si basano su racconti passati di generazione in generazioni in svariate parti del mondo.
Vedo solo oggi questa bellissima pillola, una curiosità, ma ti sei consultato con il famoso Professor Harlan Draka esperto di folclore ( non chè noto cacciatore di vampiri almeno per chi legge il bonelliano Dampyr ) dell' università di Friburgo prima di girarla? :-)
In tedesco il re degli elfi si chiama Erlkoenig, il protagonista di questo Lied: ruclips.net/video/8noeFpdfWcQ/видео.html, suona quasi uguale, ma non avevo mai fatto il collegamento, grazie!
Adesso capisco perché Arlecchino è stato associato A Bergamo il cui dio celtico era Bergium, il quale mi Ha sempre ricordato il dio Khonsu egizio. Purtroppo è un argomentazione troppo ampia da esporre in un commento
@@laBibliotecadiAlessandria Arlecchino è la maschera tipica di Bergamo e da noi ci sono storie e leggende di questo "uomo selvaggio", "uomo dei boschi", che viene descritto come un rapitore-cacciatore di anime che vaga nelle valli bergamasche. Le quali hanno connessioni con il mondo nordico, tipo, noi bergamaschi abbiamo come strumento musicale tipico una cornamusa alternativa a quella scozzese. Oppure in Val Camonica ci sono due montagne che al momento degli equinozi fanno dei giochi di luce con il sole ed era un luogo sacro. ultimamente ho anche trovato associabile il rito del carnevale di cui sembra arlecchino protagonista, che è un rito che consiste nel "uccidere il re" come capro espiatorio. Ebbene, già avevo connesso Arlecchino, come Condottiero infernale, all'idea del Faraone... Anche perché il suo abito fatto di pezzi di stoffa ricorda il concetto dei nomoi in Egitto. Ma sopratutto perché nell'egitto preistorico si praticava il sacrificio rituale del sovrano come mezzo per migliorare una situazione. Poi non so se tu sai che la "Casa di Arlecchino" si trova in Val Brembana nella Bergamasca. Va detto poi che il patrono di Bergamo (sant'alessandro, il quale era il Vertillifex della Legione Tebana, che echeggia anche il famigerato Battaglione Sacro) è originario proprio di Luxor in Egitto, il cui dio locale era Ammone e il figlio Khonsu, che è anche l'aspetto del Faraone nel contesto della ritualità del calendario religioso. All'interno della Casa (che può essere anche sinonimo di Tempio, dato che in Egitto il Tempio è detto Casa), la quale era una residenza di famiglia nobile locale, vi sono vari affreschi con tema cavalleresco; unica eccezione è un affresco di San Simonino, il famigerato bambino fatto santo dopo che sarebbe stato martoriato da una setta ebraica; che oggi è stato eliminato dalla religione ufficiale perché ritenuto antisemita e una "fake news", e invece comunque ha un suo simbolismo non da poco. Arlecchino sarebbe uno Zanni, tecnicamente parlando. Ad oggi il termine esiste anche in inglese dove Zanny indica una persona stravagante. La cosa divertente è che il mio cognome Zambelli trae origine proprio da questo termine, significa "Bello Zanni", ma anche "Bel Giovanni" : chi è Giovanni? Il Battista. Cosa fa il Battista? Predica nel Deserto, cosa è il deserto se non anche un'immagine dell'inferno? E in Egitto lo era. Al Battista è dedicata la Cappella Colleoni di Bergamo, un'autentico tempietto piena testimonianza della cultura dell'ermetismo cattolico del primo Rinascimento. Colleoni è ovviamente immagine-riflesso di Alessandro il Patrono (che ovviamente a tutti richiama il Magno e nel Tempio di Luxor c'è effettivamente una cappella dedicata ad Alessandro Magno) e in questa cappella il Collleoni si celebra come il Condottiero delle Truppe Cristiane contro i Turchi. Ora, Il Battista è un cantore, Voce che Grida nel Deserto. Questa cappella era in origine la sala di vestizione dei sacerdoti e per tanto si accede con una porta alla Basilica accanto. Nella Basilica è presente un'altra opera di Cattolicesimo ermetico, un coro in legno disegnato da Lorenzo Lotto e che contiene una percorso iniziatico propriamente studiato come alternativa filosofica al Protestantesimo e che praticamente non fu mai utilizzato. È curioso poi che la nascita della commedia dell'arte che ci presenta le maschere come le conosciamo, tra cui, appunto, Arlecchino, avvenga dopo questa fase storica quando ormai la scissione tra protestanti e cattolici era definitiva e dove questi ultimi a causa dei primi abbandonarono l'opzione dell'ermetismo. Dico questo perché fu un anglicano a provare che i testi ermetici risalgono al II secolo d.c. e non all'antico Egitto come tutti credevano. Io che sono appassionato di egittologia e mi sto specializzando in filosofia e teologia sostengo proprio che i testi ermetici siano si prodotti nel II, ma che appunto, in questa fase si assistette ad una rielaborazione della filosofia e della cultura. Sostanzialmente i testi ermetici sono una rielaborazioni dei testi egizi del periodo tardo, i quali, comunque sono una rielaborazione di quelli ramessidi, i quali, ancora, sono una rielaborazione di quelli classici del medio e antico regno. Oggi a differenza del Rinascimento abbiamo i testi originari egizi con cui confermare questo. Anzi, ci sono pure passaggi dei testi egizi sia religiosi che sapienziali che sono pari pari i vangeli. Uno dice? Come è possibile? Beh, il Libro dei Morti e le Lettere Paolini trattano entrambi della Giustificazione nel Signore Universale che promette la Resurrezione con il corpo (...) Ed è oltresi affascinante che proprio in questa fase storica sia venuto a cadere il Grande Capodanno del calendario sotiaco (egizio): cioè il calendario sotiaco tiene contato un ciclo di 1460 anni che dovrebbero rappresentare gli anni di vita della Fenice (il Bennu, il Ba di Ra, di cui Faraone è Figlio e per questo officia il rituale). Che poi Faraone è comunque Orione, il quale è un Cacciatore, e del Faraone si dice che sia un Dio Cannibale. Solo che Faraone a differenza di Odino, non ha un solo occhio, ma ha un terzo occhio: l'Ureo, che è essenzialmente sempre la Fenice. È sempre quella stessa ambiguità che caratterizza la figura dell'Arlecchino. Anche tenendo conto come viene interpretato da Dante. Tutto questo discorso può sembrare meno assurdo se vi dico che storie come Cenerentola, o elementi delle Fiabe come ne troviamo nella Bella Addormentata o altre storie ancora, sono di origine egizia ma nel senso che sono un'eredita in qualche modo diretta e presente dell'antico Egitto nelle nostre vite e che quindi l'antico Egitto non è questa civiltà distante, ma è comunque parte delle nostra fondamenta. Si noti poi come Arlecchino abbia spesso il cappello di Napoleone, il quale fece la spedizione in Egitto (al cui ritorno approdo a Saint-Raphael dove possiedo una residenza), a seguito della quale si incorono Imperatore. E qui Heghel mi amerebbe perché anche io vedo Napoleone, in qualità di Faraone, come lo Spirito della Storia, cioè, la Fenice. Che azzardo un attimo collegare al concetto del Cristo Omega: che in soldoni sarebbe il Defunto Giustificato che realizza la volontà di Dio, cioè Paolo spiega "non sono più vivo perché Cristo vive in me", laddove quindi il Cristo Alfa è Gesù e l'Omega siamo noi. Per capire questo, visto che Arlecchino è un Condottiero, rimando al testo del Bagavaghita che proprio di una battaglia tratta, così come di una battaglia parla il poema della Battaglia di Qadesh, dove secondo me l'enfasi non è tanto sull'aspetto storico, ma proprio sulla figura del Faraone e del rapporto con i suoi soldati; analogo sempre ad Alessandro Magno e alla letteratura sul suo conto.
Non c'entra niente ma e' da tempo che voglio chiedertelo. Per caso abiti vicino ad un'ospedale? Ogni tanto penso che sta passando un'ambulanza sotto casa mia poi mi rendo conto che è nel video. P.s. Il tuo canale e' molto interessante e sei molto preciso nella narrazione. A volte ti fregano le pronunce straniere, però non e' un problema. Continua così!
Alerex 87 no é assolutamente uno sviluppo progressivo. Spero di essere riuscito a rendere che non é che arlecchino sia Odino, ma attraverso passaggi durati secoli e continui rimaneggiamenti del corpus folkloristico, si é arrivati li
La scena della caccia selvaggia di un Re ed il suo seguito è presente anche nel Gurre Lieder di Arnold Schönberg, che si rifà ad un'antica leggenda danese. Anche se qui il Re Valdemar è un non-morto, come i suoi servitori.
@@laBibliotecadiAlessandria I Gurre Lieder sono un capolavoro "mastodontico" del Schönberg tardoromantico, io li considero un'opera imperdibile per gli amanti della musica classica, specialmente quella a cavallo fra '800 e '900.
@@laBibliotecadiAlessandria sono cose da complottisti 😁😜 ma almeno nelle culture abramatiche i "rapimenti divini" hanno a che fare con Elhoim o, più tardi Allah
E ovviamente buona parte della cultura religiosa è poi confluita a noi attraverso il cristianesimo... Ma in questo caso non c'entra nulla... Credo almeno... Mi ero divertito a lanciare la provocazione immaginando che nessuno mi avrebbe mai letto 😅
Nato nella sua forma definitiva (quella della commedia) nella mia Mantova, nonostante quello che dicano i bergamaschi! :D :P www.tuttomondonews.it/arlecchino-tra-storia-e-leggenda/
Mi spiace solo che hai saltato tutto il rinascimento italiano, periodo in cui la maschera di Arlecchino è senza dubbio nata ufficialmente nella forma che conosciamo, ad opera dei comici. È un peccato sorvolare su questo, in quanto, benché ispirata da leggende, Arlecchino nasce sui carri dei comici italiani.
@@laBibliotecadiAlessandria ...ma l’origine del personaggio è teatrale. I comici dell’arte - Sacchi, Martinelli - hanno creato la maschera di Arlecchino sulla base di molteplici influenze, tra cui quelli che hai citato. Ma nel loro processo di creazione numerosi fattori storici hanno contribuito a fare di Arlecchino, demone, un servo inserito in una drammaturgia ben definita, che ha finito per reinventarlo. La maschera di Arlecchino ha poi un puntino rosso sulla fronte, che molti storici definiscono come il segno di un corno diabolico perso per strada. Il bando al teatro imposto dalla Chiesa ha altresì contribuito all’accostamento con il diabolico. Sono aspetti importanti, e ritengo non si possa non citarli per spiegare alla gente chi è Arlecchino. Molti studiosi commettono l’errore di accantonare il contributo creativo del teatro, ritenuto come secondario. Esiste un preconcetto secondo cui i commedianti utilizzavano personaggi e istanze preesistenti,ma si ignora che ne creavano di nuove. Si individua, quindi, un’analogia con il passato mitologico e la si utilizza come metro euristico. Con tutto il rispetto per il tuo video interessantissimo, ma ritengo che il teatro sia all’origine precipua della maschera, che è stata infatti assimilata allo zanni. Non fosse accaduto questo, ad oggi non avremmo la più pallida idea di chi sia Arlecchino.
![526- La vera (orrorifica) storia del Pifferaio Magico e i Sassoni di Transilvania[Pillole di Storia]](http://i.ytimg.com/vi/JcWjVpBzYRs/mqdefault.jpg)
![526- La vera (orrorifica) storia del Pifferaio Magico e i Sassoni di Transilvania[Pillole di Storia]](/img/tr.png)
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Non mi sarei mai immaginato che l'erlkonig di Goethe sarebbe in qualche modo associato ad arlecchino, veramente incredible!!
Anche uno dei racconti del Decameron parla della Caccia Selvaggia 😄😄😄
Confesso che non conoscevo questa storia, riesci sempre a stupire. Bravo!
Con questo sei entrato nel pantheon degli youtuber che sono veramente orgoglioso di aver scoperto, le mie congratulazione, serie interessantissima! La recupererò tutta in brevissimo tempo ;)
Alessandro Li Vigni grazie mille! Buona visione!
Interessantissima, Gioele. Grazie anche per questo.
Arlecchino, la maschera infernale `e un piccolo documentario davvero favoloso! Grazie mille per condividere!
Ho ascoltato poco fa la pillola sul Pifferaio, e rimandavi proprio a questa pillola, ed ora eccola qua!
Ricordavo qualcosa di molto vago sulla leggenda del prete bretone (corso universitario di letteratura su Goldoni con qualche riferimento alla nascita di alcune maschere della commedia dell'arte), non sapevo nulla delle altre leggende. Soprattutto (e questa mia lacuna mi irrita parecchio, quindi devo assolutamente approfondire l'argomento) mi sfuggiva che alle spalle di tutto, e quindi anche di un'eventuale origine di Arlecchino, potesse esserci Odino!!! Grazie!
Chissà se queste leggende di cacce selvagge hanno ispirato Carducci quando ha composto "La leggenda di Teodorico"!
Sapevo della caccia infernale anche se il re della caccia mi risulta si chiamasse Helleking, da cui Arlecchino, ma molti storici fanno risalire la nascita della maschera alle fabulae atellanae, commedie in lingua osca che si rappresentavano ad Atella durante il IV secolo in cerimonie dette ludi osci e poi importate a Roma. Arlecchino discenderebbe da Pappus insieme a Balanzone (Buccus), Pantalone (Dossenus) e Pulcinella (Maccus o Kikirrus). Da notare che Pappus nelle fabulae atellanae era il servo sciocco, proprio come Arlecchino.
Quando dici "facciamo un passo indietro" mi fai morire XDXDXDXDXD
Complimenti per il video ed il canale
Grazie
🤣
Vogliamo inventarla anche noi una leggenda?
Arlecchino (servo di 2 padroni ) deriva dal romanesco Er -lecchino, demone dalla lingua parecchio felpata
😊
hai scritto o pensi di scrivere libri?il tuo modo di esprimerti è semplicemente piacevole e traspare tutto l entusiasmo che ovviamente trasmetti a chi ti ascolta
Ti ringrazio, ma non credo di averne le capacità oltre a non averne, per ora, molto tempo
Vedere una sega....ma professore!!!
Conoscendo il mito della caccia selvaggia, non appena sentito il termine mi è stato facile capire che il re in realtà fosse Odino.
Per quanto riguarda Arlecchino e il suo costume in versione rosso e nero, c'è anche il collegamento con un personaggio moderno, anzi contemporaneo, quello di Harleen Frances Qiunzel, meglio conosciuta come Harley Quinn aiutante/servitrice di Joker, nata nel 1992 nella serie animata di Batman, che a differenza della sua incarnazione filmica interpretata dalla splendida Margot Robbie, aveva un costume a rombi rossi e neri, contraendo Harley Quinn si arriva infatti a Harlequin nome anglofono di Arlecchino.
a Firenze (ma penso anche in altre parti d'Italia) c'è un detto:ARLECCHINO SI CONFESSÒ BURLANDO,per indicare qualcuno che facendo finta di scherzare ti dice comunque la verità.boia,la storia in generale è veramente un flash.pensare che a scuola mi annoiava a morte.😉👍🏿
Grazie. Quanto abbiamo da imparare
Mi piace molto il tuo modo di raccontare. Grazie
Grazie!
Bellissima curiosità, non avrei mai immaginato che fosse così interessante
Bellissima questa pillola Gioele... Una storia veramente chiarificatrice delle origini di Arlecchino ❤❤❤🎉🎉🎉 ho sempre pensato che Arlecchino avesse qualcosa di inquietante... 😅
😸😸😸
Ho scoperto il canale l' anno scorso. Che strano vederti più informale in un video di 5 anni fa. E quanto sapere pur parlando del "semplice" Arlecchino.
Bellissima storia! Grazie per il contributo che dai alla diffusione della cultura
Grazie a te!
Non me lo sarei mai aspettato...
Bravo!
Grazie per questa bellissima storia. Sarebbe giusto farla conoscere a coloro che vituperano Halloween in quanto festa di "importazione"
Il grande Wotan. Bellissimo riassunto! La parte di Álfakönig mi era del tutto nuova. Disonorevole da parte mia.
Ciaooo. Ti consiglio di leggere le opere di Carlo Ginzburg, soprattutto Una storia notturna, poiché attraverso le sue ricerche egli è riuscito a collegare molte storie della tradizione europea (credute indipendenti) con culti provenienti dalla Siberia, che sarebbero quindi il punto di partenza di tale tradizioni o, quanto meno, il loro punto di partenza, poi trasformatosi col passare dei secoli. Ciaooo e grazie per il tuo prezioso lavoro. 😊
davvero affascinante 👏👍
anche io con quattro anni d distanza Ti scrivo. Dunque secondo la tradizione di Venezia la maschera di Arlechin Batocio e' soldato in Candia, era un soldato scansafatiche, molto furbo che dispensava legnate con il suo randello da cui poi la maschera ma questa e' forse un'altra storia.
Si, le tradizioni e leggende poi si creano anche a posteriori
Gioele, ogni tanto recupero qualche pillola del passato per ingannare il tempo in maniera costruttiva.
Di solito ascolto ma oggi casualmente stavo anche guardando e non ho potuto fare a meno di notare che dalla 38 alla 558 il tuo studio non è cambiato di una virgola!!!!!!!!!! E non penso che tu abbia registrato più di 500 pillole in una manciata di giorni 😛
😸😸😸😸 la ricostruzione è stata ben fatta allora
Che belle storie … messe assieme in una bella storia, intrigante, ma non so quanto logicamente interconnesse. :-)
Sono passaggi su cui ovviamente non abbiamo certezza assoluta, ma che gli storici considerano comunque corretta e veritiera. Raramente un mito ha una singola origine, spesso è l'amalgama di più storie
Appena iscritta e sn felice di averlo fatto. Mi piaci molto perché nn ti fermi alle semplici descrizioni, ma analizzi tt i possibili e probabili scenari, portandoci x mano proprio all'interno della storia e facendoci scoprire nuovi aspetti. Grazie
Grazie a te!
A scuola raccontavano questa versione edulcorata: C’era una volta un bambino bergamasco chiamato Arlecchino, viveva in povertà con la sua mamma in una piccola casetta. Per Carnevale la sua scuola organizzò una festa in occasione della quale tutti i bambini dovevano vestirsi in maschera. Le mamme cucirono splendidi vestiti per i propri bambini ma non quella di Arlecchino: non aveva i soldi necessari per comprare la stoffa. Il giorno della festa era ormai prossimo e vedendo Arlecchino così triste, le mamme degli altri scolari decisero di regalare un pezzo della stoffa dei loro vestiti al bambino. L’abito di Arlecchino divenne così il più colorato ed originale mai realizzato grazie alla generosità altrui.
Questa che vi abbiamo appena narrato è la favola legata proprio alla maschera di Arlecchino che, in realtà, affonda le sue radici nell’antica ritualità agricola e prende forma vera e propria con la Commedia dell’Arte discendendo direttamente da Zanni. Tra le maschere più famose ed amate, Arlecchino è un servo decisamente pigro ma, al tempo stesso, agile, vivace e dalla battuta pronta, in alcuni casi persino sboccato; con il suo fare burlone e scapestrato si ingegna nell’architettare truffe e imbrogli destando sempre una certa simpatia visti i continui fallimenti incontrati.
Me la ricordo anch'io, c'era nei libri di scuola
Ricordavo anche io che Arlecchino fosse Bergamasco, anche a me a scuola raccontavano così
Stratosferico!
:)
Interessante
confermo le condizone climatiche Bretone estive
Tempo addietro feci anch'io una ricerca su arlecchino dopo aver letto il racconto "pentiti arlecchino! Disse l'uomo del tic tac" e fra tante teorie ne lessi una dove il vestito di arlecchino originale era fatto con foglie di diverso colore.
Se di origine celtica o addirittura precedente ci sta.
Pillola SPETTACOLARE!!!🤩🤩🤩🤩
Complimenti per i tuoi video, sempre molto ben fatti ed interessantissimi!
Non appena ho udito "caccia selvaggia" mi sono ricordato di una leggenda simile che trovai in un libro sulle leggende popolari della Versilia, dove abito.
Sono quindi andato a ripescarla: in quella, tramandata all'autore della raccoltada da un uomo di 78 anni nel 1982, si parla di una masnada di cani infernali seguiti da spettri di fanti e cavalieri che, guidati da un alto uomo vestito di nero e con gli occhi di brace a cavallo di un destriero nero che lascia dietro sé una scia luminosa, nelle notti molto ventose scende i pendii aspri del monte Pania (monte citato anche da Dante col nome di Pietrapana).
Bellissimo vedere come certe tradizioni orali non conoscono confini geografici né cronologici e serpeggiano, spesso senza che ce be rendiamo conto, ancora oggi nella nostra cultura popolare.
Un saluto :)
Verissimo, le leggende travalicano lingue e confini
Fai scassare! Bravissimo!
Ciao Bibliotecario alessandrino!
Con quattro anni di ritardo aggiungo uno spunto. Nel libro di Eraldo Baldini, Tenebrosa Romagna, Ed. Ponte Vecchio, l'autore fa risalire Arlecchino dal mito di Hellequien (o Hellequin) portato in Italia (per quanto riguarda la riviera romagnola) attraverso i Goti nel periodo dei regni romano-barbarici, legato, come tu hai sottolineato, al mito della caccia selvaggia allorché un demone, appunto Hellequien, vestito di stracci cuciti rinfusamente tra di loro (non differente dalla livrea che avrà nella commedia dell'arte sebbene più tetra e meno goliardica) guidava un esercito di morti nelle notti a cavallo tra ottobre e novembre, per cui i popolani del delta del Po si rintanavano nelle loro casupole per paura della masnada infernale. Tra le molteplici ramificazioni derivanti da questo mito l'autore indica, oltre alle celebrazioni dei morti e dei santi (cover-up cristiana), anche Helloween. (complimenti per la trasmissione, finiti tutti i contenuti recenti mi sono gettato nelle playlist atterrando anche su questa)
Ti piacciono i Bathory eh?! Complimenti per le tue ricostruzioni. Le seguo sempre con piacere. Un grosso grazie!
Grazie a te!
... la particolare caratteristica dell'ambiente fa sì che anche nelle giornate comunemente caratterizzate per le nazioni circostanti da un'ottima visibilità e un cielo terso, doni invece una foschia costante e l'impossibilità di vedere adeguatamente il paesaggio circostante.
Traduzione tecnica : anche d'estate non se vede nà sega.
Io, sono morto 😂 comunque ho conosciuto il tuo canale ieri e mi stanno piacendo moltissimo i tuoi video! Li vedrò tutti, intanto mi iscrivo 🙂
😸 😸 😸 Grazie!
Re Herla, ossia Herla King, ricorda molto Arlecchino anche per quanto riguarda la pronuncia
Si
Grazie è veramente interessante
Non so perchè qualcosa del tuo racconto mi ha ricordato la storia del pifferaio di hamelin, tra l'altro facendo una veloce ricerca nella versione inglese della storia viene chiamado pied piper cioè pifferaio variopinto, e tra le basi del racconto ci sono storie europee medievali delle danze della morte, come se ad un certo punto in epoche diverse e luoghi diversi aspetti simili della stessa vicenda venissero fuori, le mie sono congetture però potrebbe esserci una base comune in entrambe le storie
Sul pifferaio magico esistono in realtà delle basi diverse, ma in effetti in molte rappresentazioni è ritratto con un vestito colorato... Volevo farci una pillola, magari ci aggiungo questa tua idea
Puoi fare un video su Pulcinella?
W Arlecchino❤
Interessante sapere come la leggenda di arlecchino abbia attraversato mezzo mondo e sia arrivata a noi completamente modificata (un po come la bibbia mi sa 😅), ma una cosa non mi spiego. Anche le altre maschere classiche sono nere: vedi Pulcinella, Balanzone ecc. Perché?
Francamente non saprei
Dalle (noiose) lezioni di latino al liceo, mi sembra di ricordare che già presso i romani esistesse una figura simile arlecchino sia come personaggio che come vestito.
Forse bisogna rifocalizzarci su casa nostra prima di andare a scomodare divinità di germani che arrivano dalla Siberia (ma i germani non vengono dal Baltico? Un po' come dire che gli italiani vengono dal Congo!).
Comunque è un racconto avvincente, ed è questo che conta!
Sai che non mi sembra proprio ci fosse una figura così? Se trovi informazioni, ben volentieri!
Wow molto interessante!
Ottimo
Molto interessante questa pillola con tutti i vari collegamenti che hai spiegato. Ma se posso permettermi una battuta... non dire mai ai Bretoni che nella loro terra piove sempre, fa molto umido, c’è tanta nebbia e non si vede mai bene... se no rischi di essere tu un Arlecchino : te ne farebbero vedere di tutti i colori 🤣
😸😸😸😸😸😸😸 Però il caramello è meraviglioso
Mah, secondo me questi personaggi fiabeschi e mitici possono essere un po' tutto e il contrario di tutto perché si basano su racconti passati di generazione in generazioni in svariate parti del mondo.
grande Arlecchino
✔️
Vedo solo oggi questa bellissima pillola, una curiosità, ma ti sei consultato con il famoso Professor Harlan Draka esperto di folclore ( non chè noto cacciatore di vampiri almeno per chi legge il bonelliano Dampyr ) dell' università di Friburgo prima di girarla? :-)
Me l'avevano poi linkato in privato. In effetti dovrei aggiungere la parte su Arlecchino maestro vampiro 😸😸
Vedo che ti piacciono i fumetti XD
Si 😸😸
Il mucchio selvaggio 🖖☣️P.s Odino si traveste da Arlecchino?????
Alla lunga
@@laBibliotecadiAlessandria 🖖
L'etimologia del nome sarebbe addirittura più antica - scandinava, secondo alcuni - e poi sarebbe diventato bretone.
Inoltre, in un primo momento, il costume di Arlecchino età completamente bianco.
ma il racconto di re Herla (ti prego dimmi se è scritto così per favore) apparteiene al folklore anglosassone o britanico?
Britannico
@@laBibliotecadiAlessandria o Bretone?
Bretoni inglesi rende l'idea? 😂
Sempre appagante
😢
Come mai la lacrima?
dylan dog ? io colleziono martin mystere 😁
Ci sono anche quelli, ma in basso
@@laBibliotecadiAlessandria🖖
Bella.
In tedesco il re degli elfi si chiama Erlkoenig, il protagonista di questo Lied: ruclips.net/video/8noeFpdfWcQ/видео.html, suona quasi uguale, ma non avevo mai fatto il collegamento, grazie!
Figurati!
Mi piacerebbe conoscere qualcosa in più sui DORI.
Adesso capisco perché Arlecchino è stato associato A Bergamo il cui dio celtico era Bergium, il quale mi Ha sempre ricordato il dio Khonsu egizio.
Purtroppo è un argomentazione troppo ampia da esporre in un commento
Sai che non ne sapevo nulla? Se avessi tempo sarei un sacco curioso!
@@laBibliotecadiAlessandria
Arlecchino è la maschera tipica di Bergamo e da noi ci sono storie e leggende di questo "uomo selvaggio", "uomo dei boschi", che viene descritto come un rapitore-cacciatore di anime che vaga nelle valli bergamasche.
Le quali hanno connessioni con il mondo nordico, tipo, noi bergamaschi abbiamo come strumento musicale tipico una cornamusa alternativa a quella scozzese. Oppure in Val Camonica ci sono due montagne che al momento degli equinozi fanno dei giochi di luce con il sole ed era un luogo sacro.
ultimamente ho anche trovato associabile il rito del carnevale di cui sembra arlecchino protagonista, che è un rito che consiste nel "uccidere il re" come capro espiatorio.
Ebbene, già avevo connesso Arlecchino, come Condottiero infernale, all'idea del Faraone...
Anche perché il suo abito fatto di pezzi di stoffa ricorda il concetto dei nomoi in Egitto.
Ma sopratutto perché nell'egitto preistorico si praticava il sacrificio rituale del sovrano come mezzo per migliorare una situazione.
Poi non so se tu sai che la "Casa di Arlecchino" si trova in Val Brembana nella Bergamasca.
Va detto poi che il patrono di Bergamo (sant'alessandro, il quale era il Vertillifex della Legione Tebana, che echeggia anche il famigerato Battaglione Sacro) è originario proprio di Luxor in Egitto, il cui dio locale era Ammone e il figlio Khonsu, che è anche l'aspetto del Faraone nel contesto della ritualità del calendario religioso.
All'interno della Casa (che può essere anche sinonimo di Tempio, dato che in Egitto il Tempio è detto Casa), la quale era una residenza di famiglia nobile locale, vi sono vari affreschi con tema cavalleresco; unica eccezione è un affresco di San Simonino, il famigerato bambino fatto santo dopo che sarebbe stato martoriato da una setta ebraica; che oggi è stato eliminato dalla religione ufficiale perché ritenuto antisemita e una "fake news", e invece comunque ha un suo simbolismo non da poco.
Arlecchino sarebbe uno Zanni, tecnicamente parlando. Ad oggi il termine esiste anche in inglese dove Zanny indica una persona stravagante.
La cosa divertente è che il mio cognome Zambelli trae origine proprio da questo termine, significa "Bello Zanni", ma anche "Bel Giovanni" : chi è Giovanni? Il Battista. Cosa fa il Battista? Predica nel Deserto, cosa è il deserto se non anche un'immagine dell'inferno? E in Egitto lo era.
Al Battista è dedicata la Cappella Colleoni di Bergamo, un'autentico tempietto piena testimonianza della cultura dell'ermetismo cattolico del primo Rinascimento.
Colleoni è ovviamente immagine-riflesso di Alessandro il Patrono (che ovviamente a tutti richiama il Magno e nel Tempio di Luxor c'è effettivamente una cappella dedicata ad Alessandro Magno) e in questa cappella il Collleoni si celebra come il Condottiero delle Truppe Cristiane contro i Turchi.
Ora, Il Battista è un cantore, Voce che Grida nel Deserto.
Questa cappella era in origine la sala di vestizione dei sacerdoti e per tanto si accede con una porta alla Basilica accanto.
Nella Basilica è presente un'altra opera di Cattolicesimo ermetico, un coro in legno disegnato da Lorenzo Lotto e che contiene una percorso iniziatico propriamente studiato come alternativa filosofica al Protestantesimo e che praticamente non fu mai utilizzato.
È curioso poi che la nascita della commedia dell'arte che ci presenta le maschere come le conosciamo, tra cui, appunto, Arlecchino, avvenga dopo questa fase storica quando ormai la scissione tra protestanti e cattolici era definitiva e dove questi ultimi a causa dei primi abbandonarono l'opzione dell'ermetismo.
Dico questo perché fu un anglicano a provare che i testi ermetici risalgono al II secolo d.c. e non all'antico Egitto come tutti credevano.
Io che sono appassionato di egittologia e mi sto specializzando in filosofia e teologia sostengo proprio che i testi ermetici siano si prodotti nel II, ma che appunto, in questa fase si assistette ad una rielaborazione della filosofia e della cultura.
Sostanzialmente i testi ermetici sono una rielaborazioni dei testi egizi del periodo tardo, i quali, comunque sono una rielaborazione di quelli ramessidi, i quali, ancora, sono una rielaborazione di quelli classici del medio e antico regno.
Oggi a differenza del Rinascimento abbiamo i testi originari egizi con cui confermare questo.
Anzi, ci sono pure passaggi dei testi egizi sia religiosi che sapienziali che sono pari pari i vangeli.
Uno dice? Come è possibile? Beh, il Libro dei Morti e le Lettere Paolini trattano entrambi della Giustificazione nel Signore Universale che promette la Resurrezione con il corpo (...)
Ed è oltresi affascinante che proprio in questa fase storica sia venuto a cadere il Grande Capodanno del calendario sotiaco (egizio): cioè il calendario sotiaco tiene contato un ciclo di 1460 anni che dovrebbero rappresentare gli anni di vita della Fenice (il Bennu, il Ba di Ra, di cui Faraone è Figlio e per questo officia il rituale).
Che poi Faraone è comunque Orione, il quale è un Cacciatore, e del Faraone si dice che sia un Dio Cannibale. Solo che Faraone a differenza di Odino, non ha un solo occhio, ma ha un terzo occhio: l'Ureo, che è essenzialmente sempre la Fenice.
È sempre quella stessa ambiguità che caratterizza la figura dell'Arlecchino. Anche tenendo conto come viene interpretato da Dante.
Tutto questo discorso può sembrare meno assurdo se vi dico che storie come Cenerentola, o elementi delle Fiabe come ne troviamo nella Bella Addormentata o altre storie ancora, sono di origine egizia ma nel senso che sono un'eredita in qualche modo diretta e presente dell'antico Egitto nelle nostre vite e che quindi l'antico Egitto non è questa civiltà distante, ma è comunque parte delle nostra fondamenta.
Si noti poi come Arlecchino abbia spesso il cappello di Napoleone, il quale fece la spedizione in Egitto (al cui ritorno approdo a Saint-Raphael dove possiedo una residenza), a seguito della quale si incorono Imperatore.
E qui Heghel mi amerebbe perché anche io vedo Napoleone, in qualità di Faraone, come lo Spirito della Storia, cioè, la Fenice.
Che azzardo un attimo collegare al concetto del Cristo Omega: che in soldoni sarebbe il Defunto Giustificato che realizza la volontà di Dio, cioè Paolo spiega "non sono più vivo perché Cristo vive in me", laddove quindi il Cristo Alfa è Gesù e l'Omega siamo noi.
Per capire questo, visto che Arlecchino è un Condottiero, rimando al testo del Bagavaghita che proprio di una battaglia tratta, così come di una battaglia parla il poema della Battaglia di Qadesh, dove secondo me l'enfasi non è tanto sull'aspetto storico, ma proprio sulla figura del Faraone e del rapporto con i suoi soldati; analogo sempre ad Alessandro Magno e alla letteratura sul suo conto.
Grazie!
Non c'entra niente ma e' da tempo che voglio chiedertelo. Per caso abiti vicino ad un'ospedale? Ogni tanto penso che sta passando un'ambulanza sotto casa mia poi mi rendo conto che è nel video.
P.s. Il tuo canale e' molto interessante e sei molto preciso nella narrazione. A volte ti fregano le pronunce straniere, però non e' un problema. Continua così!
In realtà sono quasi sempre pompieri, sono io che per ridere dico che sono ambulanze
@@laBibliotecadiAlessandria Buono a sapersi. 😉
Storia un po' strana, non credo che Arlecchino derivi da tutto ciò che è abbastanza complicato e strano ma è comunque molto interessante.
Alerex 87 no é assolutamente uno sviluppo progressivo. Spero di essere riuscito a rendere che non é che arlecchino sia Odino, ma attraverso passaggi durati secoli e continui rimaneggiamenti del corpus folkloristico, si é arrivati li
La scena della caccia selvaggia di un Re ed il suo seguito è presente anche nel Gurre Lieder di Arnold Schönberg, che si rifà ad un'antica leggenda danese. Anche se qui il Re Valdemar è un non-morto, come i suoi servitori.
Non ne so nulla, vado a cercare, grazie!
@@laBibliotecadiAlessandria I Gurre Lieder sono un capolavoro "mastodontico" del Schönberg tardoromantico, io li considero un'opera imperdibile per gli amanti della musica classica, specialmente quella a cavallo fra '800 e '900.
strano che i rapimenti hanno a che fare con cose dalla radice EL
Perchè?
@@laBibliotecadiAlessandria sono cose da complottisti 😁😜 ma almeno nelle culture abramatiche i "rapimenti divini" hanno a che fare con Elhoim o, più tardi Allah
E ovviamente buona parte della cultura religiosa è poi confluita a noi attraverso il cristianesimo... Ma in questo caso non c'entra nulla... Credo almeno... Mi ero divertito a lanciare la provocazione immaginando che nessuno mi avrebbe mai letto 😅
Non lo sapevo 😸
ma a sto punto perché non loki...>arlochi....> arlocchino...> arlecchino .
Non sono io il filologo... Ma evidentemente non sono compatibili
Uno dei tuoi video più vecchi eh? E prima che ti scegliessi la "divisa"....
Si esatto. Ma ancora adesso uno dei miei preferiti
ma con caccia selvaggia intendi la caccia infernale?Usato anche da Dante nell'inferno e citato anche da Boccacio in una novella?
Si, è un'altro dei nomi con i quali è conosciuta
@@laBibliotecadiAlessandria grazie
casualmente ora ci sono 666 like ....
😸 😸 😸 😸 😸
Ma che demoniaco.
Nato nella sua forma definitiva (quella della commedia) nella mia Mantova, nonostante quello che dicano i bergamaschi! :D :P
www.tuttomondonews.it/arlecchino-tra-storia-e-leggenda/
Lol
Mi spiace solo che hai saltato tutto il rinascimento italiano, periodo in cui la maschera di Arlecchino è senza dubbio nata ufficialmente nella forma che conosciamo, ad opera dei comici. È un peccato sorvolare su questo, in quanto, benché ispirata da leggende, Arlecchino nasce sui carri dei comici italiani.
Si certo, ma lo scopo era andare a scavare nelle origini del personaggio, più che nel suo aspetto teatrale
@@laBibliotecadiAlessandria ...ma l’origine del personaggio è teatrale. I comici dell’arte - Sacchi, Martinelli - hanno creato la maschera di Arlecchino sulla base di molteplici influenze, tra cui quelli che hai citato. Ma nel loro processo di creazione numerosi fattori storici hanno contribuito a fare di Arlecchino, demone, un servo inserito in una drammaturgia ben definita, che ha finito per reinventarlo. La maschera di Arlecchino ha poi un puntino rosso sulla fronte, che molti storici definiscono come il segno di un corno diabolico perso per strada. Il bando al teatro imposto dalla Chiesa ha altresì contribuito all’accostamento con il diabolico. Sono aspetti importanti, e ritengo non si possa non citarli per spiegare alla gente chi è Arlecchino.
Molti studiosi commettono l’errore di accantonare il contributo creativo del teatro, ritenuto come secondario. Esiste un preconcetto secondo cui i commedianti utilizzavano personaggi e istanze preesistenti,ma si ignora che ne creavano di nuove. Si individua, quindi, un’analogia con il passato mitologico e la si utilizza come metro euristico. Con tutto il rispetto per il tuo video interessantissimo, ma ritengo che il teatro sia all’origine precipua della maschera, che è stata infatti assimilata allo zanni. Non fosse accaduto questo, ad oggi non avremmo la più pallida idea di chi sia Arlecchino.
Tutto vero, ma quelli davo per scontato fossero noti. Il resto forse un po' meno
Veramente interessante, complimenti!
Molto interessante ma ci vedo delle forzature
Bravo!