Società di persone, società di capitali e impresa individuale: quali sono le differenze?
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- Опубликовано: 13 янв 2021
- Per rispondere a questa domanda dobbiamo partire dall’autonomia patrimoniale: la distinzione tra il patrimonio dell’azienda e quello del titolare/ soci.
• Per l’impresa individuale non c’è nessuna autonomia, in quanto il patrimonio dell’azienda fa parte del patrimonio personale dell’imprenditore (e quindi i debiti e i crediti sono tutti suoi)
• Per le società di persone (s.n.c. e s.a.s.) si parla di autonomia patrimoniale imperfetta in quanto debiti e crediti della società sono distinti da quelli dei soci. Per imperfetta si intende che i soci ne rispondono solo in caso di fallimento. Unica eccezione: gli accomandanti delle s.a.s. di cui parlo in questo video: • Società in accomandita...
• Per le società di capitali (s.r.l. ed s.p.a.) si parla di autonomia patrimoniale perfetta, in quanto debiti e crediti della società sono distinti da quelli dei soci, ma in caso di fallimento i soci non risponderanno dei debiti della società. L’unico rischio per loro è la quota conferita. Discorso completamente diverso vale per gli amministratori, di cui parlo in un questo video: • Società in accomandita...
Per quel che riguarda il regime contabile:
• L’impresa individuale e le società di persone possono avere la contabilità semplificata (permesso dalla legge fiscale)
• Le società di capitali sono invece obbligate dalla Legge ad avere la contabilità ordinaria
Veniamo ora agli altri obblighi di legge.
Per quel che riguarda il capitale minimo:
• Le imprese individuali e le società di persone non hanno nessun obbligo
• Le società di capitali sono invece obbligate ad averlo: 1 euro per le s.r.l. semplificate, 10.000 euro per le s.r.l. normali e 50.000 euro per le s.p.a. Ed è un obbligo non solo per l’avvio, ma nel corso della “vita” della società
Infatti, in caso di perdita superiore a 1/3 del capitale vige l’obbligo di reintegro, pena lo scioglimento della società, la trasformazione in snc o sas oppure il fallimento!
Veniamo ora ai prelievi che i titolari e i soci possono fare dal conto della società:
• Per quanto riguarda l’impresa individuale sono di fatto illimitati, ma attenzione in caso di fallimento: sono sanzionate le spese eccessive rispetto alla condizione economica
• Le società di persone invece possono prelevare solo se ci sono utili. Di fatto sono illimitati, ma anche in questo caso attenzione in caso di fallimento: in caso di prelievi oltre agli utili si rischia la bancarotta fraudolenta per distrazione
• Le società di capitali invece i soci possono prelevare soldi dalla società solo in base agli utili risultanti dall’approvazione del bilancio e solo nella misura in cui l’assemblea dei soci decide di distribuirli
Veniamo ora al bilancio ufficiale depositato:
• Per imprese individuali e società di persone non esiste nessun obbligo
• Per le società di capitali invece quest’obbligo esiste
Siamo infine giunti all’organo di controllo:
• Non c’è mai per l’impresa individuale e per le società di persone
• Chi è invece obbligato ad averlo (ma solo al superamento di determinati limiti) è la s.r.l. Limiti che è fondamentale conoscere per evitare che la sua presenza si renda necessaria (per saperne di più vedi il minuto 08:24). NOTA BENE: l’attuale normativa prevede limiti doppi rispetto a quelli indicati quando è stato girato il video: 4 milioni di euro di attivo, 4 milioni di ricavi e 20 dipendenti
• L’organo di controllo è invece sempre presente nelle società azionarie (s.p.a. e s.a.p.a).
Anche per questo video è tutto.
Ti ringrazio come sempre per la visione e ti invito a iscriverti al canale RUclips per essere avvisato ogni volta che uscirà un nuovo video.
Ti ricordo inoltre che puoi scaricare gratuitamente il primo capitolo del mio libro: “I numeri non mentono” cliccando su questo link:
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Buona lettura!
Claudio Cerutti
Grazie!
Bravissimo! Chiaro e mantiene viva l attenzione!
Più chiaro di così impossibile. Grazie
Ha un link per scaricare lo schema?
buonasera, sarebbe possibile avere un link per scaricare lo schema?
Si può liquidare una SRL con debiti ? quando scatta invece il fallimento ?
No, sino a quando la srl non ha saldato tutti i suoi debiti non può essere chiusa. Il fallimento scatta quando uno o più creditori insoddisfatti della società lo richiedono (banche, fornitori, dipendenti, Stato, ecc.) e il giudice valuta che la società non riesce a pagare tutti i debiti con il suo patrimonio
primo errore dopo un minuto e ventotto
Di che errore parli Giovanni?
@@numerium-claudiocerutti6179 La responsabilità dei soci prescinde dal fallimento, tanto più che la S.S. non può, per ovvi motivi, fallire. Scusa Saluti (cercavo un video per i miei scolari debolucci e ho solo trovato errori grossollani, questa è una svista per voler generalizzare. G. B.
Ciao Giovanni, anzitutto ti ringrazio per aver visto il mio video e aver lasciato un commento.
Dopodiché ti devo dire che questo canale è dedicato agli imprenditori e non è adatto agli studenti in quanto utilizzo un linguaggio volutamente colloquiale, privilegiando la comprensibilità all’esatta correttezza tecnica. Solo a titolo di esempio utilizzo i termini “tasse” anziché “imposte”, “movimenti di soldi” anziché “flusso di cassa”, “velocità dei soldi” anziché “ciclo monetario”, ecc.
Non a caso ho sconsigliato di guardare i miei video ad una mia collaboratrice di Studio che stava preparando l’esame di Stato per Dottore Commercialista e voleva studiare il rendiconto finanziario. Le ho detto: “Se vuoi capire in modo semplice come funziona ok, ma per l’esame non va bene perché devi imparare i concetti in modo tecnico e non colloquiale”.
Venendo all’affermazione che mi hai segnalato ad 1 minuto e 28 secondi, anzitutto facevo riferimento alle società di persone commerciali (quindi s.n.c. e s.a.s.) in quanto appunto le uniche società utilizzabili per un’attività imprenditoriale commerciale.
Dopodiché è vero che il creditore della s.n.c. o s.a.s. per agire nei confronti dei soci illimitatamente responsabili non necessita di una sentenza dichiarativa di fallimento, ma gli basta dimostrare di aver esperito infruttuosamente una azione esecutiva sul patrimonio sociale. Gli basta quindi una procedura individuale nei confronti della società senza dover passare per una procedura concorsuale tramite l’istanza di fallimento.
In questo caso ammetto di aver iper-semplificato, anziché la parola “fallimento” avrei dovuto utilizzare la locuzione “pignoramenti nei confronti della società che non hanno portato al soddisfacimento del credito”.
Nella mia opera di semplificazione a volte posso esagerare.
Comunque ripeto questo canale non è adatto a chi si vuole formare in modo tecnico, per quello esistono gli appositi manuali e le lezioni dei professori. Lo scopo di questo canale è quello di rendere accessibile agli imprenditori, con un linguaggio non tecnico ma semplice e comprensibile, il mondo dei numeri che governano l’impresa. Un mondo che rimarrebbe inaccessibile se si usa un linguaggio tecnico da esperti.
@@numerium-claudiocerutti6179 Ho capito perfettamente. Scusa per lo snobismo e la presunzione, daltronde ho cercato invano video privi di grossolani errori e quando sono arrivato al Tuo, veramente agile e chiaro, ero un po' infastidito. Per questo l'ho subito interrotto senza apprezzarne seriamente il merito.