Invece di criticare di continuo cercate di apprezzare cio' che si vede realmente in questo video : persone semplici e serie con la voglia di lavorare. Un mondo lontano anni luce dalla superficialita' che regna al giorno d'oggi nella nostra societa'!
E invece ti dico che questa è propaganda retorica per lo sfruttamento e l'alienazione. È davvero triste che in molti non ricordino la controcultura del movimento degli 70 contro l'alienazione in fabbrica - dovreste guardarvi tutti "la classe operaia va in paradiso" storico splendido film di denuncia sulla condizione operaia di allora, poi vorrei sentirvi dopo, se fareste ancora le vostre stromabazzate false e retoriche sul lavoro in fabbrica.
Potessi mandarvi tutti a lavorare in fabbrica adesso... invece di cianciare sul web... poi ne riparleremmo... anche perchè è evidente che siete molto giovani e come ho detto conoscete ben poco di quei tempi...
Fantastico,doveva servire a non fare venire ansia ad un nuovo assunto...a me è già preso male dopo 3 minuti di video e non ci devo neanche andare...un capolavoro!!!
Documento storico di incredibile interesse. A tratti agghiacciante, a tratti commovente. Complimenti al Centro Storico Fiat per la qualità dei video che sta caricando.
Se voi prendere ogni singola famiglia di Torino e provincia almeno un parente era dipendente o lavorava per l’indotto Fiat! Entrambi i miei nonni operai (monoreddito) Fiat hanno acquistato casa, fatto studiare i rispettivi figli e se ho qualcosina oggi e grazie a loro e alla Fiat,che purtroppo non esiste più. Provate a pensare oggi con uno stipendio di un operaio se è possibile fare tutto ciò!
Se si riusciva a tutto cio probabilmente ti devi fare una domanda....c'erano piu benefici statali allora. Peccato che poi i soldi li pAgaano chi e' ricco e le generazioni future e oggi vedo il risultato
Si, ma come vivevano? Niente uscite, niente vestiti, divertimenti o vacanze, queste le faceva chi aveva casa della famiglia al sud, e mutuo. Quello non è stare bene, è una forma di schiavitù diversa che ti permette di fare solo qualcosa in più ma poca roba. Se hai qualcosa non è sicuramente merito della Fiat ma i tuoi che forse hanno fatto una vita di privazioni.
Un giovanissimo operaio di Rivalta operaio sulla linea della 128 in quell epoca, mi ha confermato che , fatta eccezione per 2 attori di terza scelta (Cossu e il ragazzo che dice di aver lavorato con 20 operai ), gli altri erano tutti dipendenti. Lui era un bracciante agricolo della provincia di Piacenza emigrato a metà anni 60 . In Fiat trovò lavoro e la moglie con cui fece famiglia. La Fiat ti dava tutto, dopolavoro, centri sportivi, lui si appassionò di filatelia e imparò a leggere bene grazie alla biblioteca. Rientrò a Cortemaggiore a metà anni 90 dove andò on pensione qualche anno dopo. Chi sbeffeggia quelli come lui che grazie alla fiat passarono dal lavoro instabile della campagna allo stipendio sicuro della Fiat non ha capito nulla. In migliaia arrivarono soprattutto dal sud contribuendo concretamente alla crescita economica del paese e lottando per una condizione di lavoro migliore. Onore agli operai di quella difficile epoca.
Vorrei aggiungere che, le persone arrivate dal Sud , in quell epoca , provenivano sicuramente da situazioni sociali difficili, come mancanza di istruzione, di lavoro ecc.e nonostante ciò, affrontarono questa nuova condizione con coraggio e , quella che definirei "voglia di vivere " , perché quasi tutti si fecero una famiglia con figli, guardando al futuro. Poi potremmo stare qui a discutere per ore sulle necessarie lotte operaie sorte per migliorare la condizione di lavoro, sul fatto che ci saranno state tante brutte persone anche tra gli operai , io ho vissuto. La fabbrica a partire dalla fine anni 80 , ma posso confermare per esperienza diretta che le tante persone del sud con cui ho lavorato, avevano generalmente più coraggio e senso per la famiglia tradizionale di noi "del nord ". E io sono uno che da giovane aveva pregiudizi. In tutti i casi, voglio esprimere il mio pensiero per tutti gli operai di qualsiasi provenienza che si fecero un mazzo così, rovinandosi la salute e morti prematuramente a causa di condizioni di lavoro molto difficili.
Bè, per i meridionali dove la paga giornaliera da braccianti era un miseria, andare a lavorare in quell'inferno dantesco è stata la loro salvezza e crescita, e non dimentichiamo MAI che dagli anni '50 fino a quasi tutti gli anni '80 fù grazie alla CLASSE OPERAIA che l'Italia crebbe così tanto, grazie ai loro sacrifici che comunque gli diedero la possibilità di crescere.
Sono romeno ma cresciuto da piccolino a Turin..e mi sento parte di questa bellissima città ..piena di storia cultura e tante altre mille cose belle che la città offre..ho avuto modo di lavorare dentro la Fiat ma come ditta esterna..e vedere queste immagini mi fa un grandissimo piacere..a pensare che 50 60 anni fa Torino era uno dei fulcri principali dell'Italia x il mondo del lavoro..secondo me sono stati degli anni d'oro sia per Torino che x l'Italia..vorrei tanto vivere quei bellissimi anni pieni di semplicità umiltà lavoro e unione tra la gente ..bellissimo video e viva la nostra bella città e l'instacabile Fiat!!!👌👌
@@Empolitano mi fa piacere che lei pensi questo di me..ho detto la pura verità ..e secondo me e grazie anche a quei anni che la società di quel tempo ispirava posività su tutto a 360 ° diverso da quello che stiamo vivendo oggi su tutti i settori purtroppo..però anche nei momenti più bui bisogna essere sempre positivi perchè più buio della mezza notte non può essere! Grazie ancora del commento!!
Concordo però la differenza è che ora non si può nemmeno scegliere ..e comunque il lavoro è un diritto sacrosanto ..che poi si voglia scegliere altro anche
Tempi in cui a 40 anni potevi ancora trovare lavoro e non eri tagliato fuori dal mondo. Tempi in cui chiunque poteva aver la possibilità di acquistarsi una casa e di mantenere una famiglia. Si potrà odiarla ma la FIAT ha dato da vivere a centinaia di migliaia di persone che reputo fortunate ad aver vissuto in quegli anni.
Gente vera che veniva dalla fame e lottava con tutte le sue forze per non tornarci e dare un futuro dignitoso alla propria famiglia! Comunque un documentario che non può lasciare indifferenti e che dà molti spunti di riflessione.
Grande nostalgia: stab di Cassino, Servizio Personale da aprile 1972 al 24 gennaio 1977. Lo stesso accoglimento operai fu fatto anche a Cassino da luglio 1972. Ho riconosciuto l'operaio Cossu che dal mese di luglio fu trasferito allo stabilimento di Cassino insieme alla moglie.
@@kingmec01 vero. Ma probabilmente il commento ha un significato diverso rispetto alla sua interpretazione. Era per dire, secondo me, che I giovani di oggi tutto questo lavoro se lo sognano!
@@DetectiveOnan questo suo commento é però generalizzato! Ci sono molti giovani che si fanno il mazzo, molti altri che hanno meno voglia. Probabilmente come è sempre stato. Ma il lavoro è diminuito molto e siamo costretti ad emigrare. Non crede?
Ho sempre provato orrore per questi lavori da ingranaggio di una macchina di montaggio. Sarà per film come Tempi Moderni o La classe operaia va in paradiso, ma anche per esperienza personale da adolescente. Massimo rispetto per chi ha passato la propria vita in gironi infernali come questo solo per garantire alla propria famiglia un mantenimento adeguato. Eroi veri. Rimango altresì convinto che questi lavori in un futuro molto prossimo debbano essere ad esclusivo appannaggio di macchine e robot, l’essere umano merita di più. La fabbrica è la morte del Sogno.
La musica infierisce gravemente sul grigiore di questa mesta rappresentazione. L'angoscia del mio primo giorno di scuola ( ottobre 1972), l'ansia degli appelli in palestra, in piscina, al catechismo, sono affiorati come un reflusso notturno. Spettri di un'infanzia strutturata dalle regole e dalle consuetudini alle quali non potevi sottrarti. Non rimpiango nulla di quegli anni che non sia l'amore dei miei nonni, le sere estive in bici girando il quartiere, e le vacanze in tenda. Ah, negli anni 70 qui al nord: PIOVEVA SEMPRE!!!
Prima della globalizzazione persino un posto in fabbrica diventa un miraggio. Pensa come è stato stravolto il mondo. Oggi si è precari a vita anche con un lavoro.😢
Siamo sempre stati polli da batteria… quando le macchine hanno potuto sostituirci si sono accorti che eravamo in troppi su questa terra e quindi… il resto è quello che vediamo e subiamo oggi…
Tante storie sogni speranze passavano per la fabbrica. C'era amore e odio. C'era rispetto per i compagni e un forte senso di appartenenza e valori. Quest'Italia non esiste più, siamo in un'era post-industriale.
È cambiata la società, la cultura e le prospettive, ma non è che quelle condizioni di lavoro siano scomparse eh, esistono ancora. Il che le rende ancora più inaccettabili e alienanti.
Erano veramente altri tempi e ci siamo dimenticati la fatica che si faceva allora anche al nord figuriamoci al sud. Allora la fatica tanta e qualche persona era fortunata
@@fedezmorello203 erano altri tempi, il mondo era diverso. E il senso della fatica era considerato ancora diversamente da oggi. Io sono la generazione dei anni ‘70
Bei tempi, il posto di lavoro che ancora era possibile, sarà stata anche dura con quei rumori e turni ma non era un brutto ambiente, mensa e servizi vari, poi il settore auto meraviglioso
Ma va... era pieno di brigatisti rossi, girava eroina a fiumi, l'assentesimo si stava mangiando la Fiat, la realtà era completamente diversa, però il documentario, lato Fiat, è fatto bene
Interessante documentario, sono commosso e penso che “ veramente senza alcuna retorica,la classe operaia di sia meritata il paradiso “Grazie di cuore a chi ha fatto crescere il Nostro Paese
Questo filmato mi ha buttato indietro nel tempo , ho iniziato in Fiat Iveco ex OM nel 1994 , ho rivissuto quei giorni le emozioni persino ho ricordato gli odori , sono stato messo in catene alla SPR bardatura Euro Cargo dopo sei mesi ero jolli e conoscevo 64 postazioni, in parte come nel filmato c'era ľ isola felice verde dove si trovavano le macchinette del caffè , a lato c'era la ferro lastratura e in cima al reparto la verniciatura dal lato opposto la linea S daily . I bambini cattivi li spedivano a Cernobyl ( le plastiche ) , in quella fabbrica ćè passata quasi tutta la mia famiglia , mio papà alla linea S daily mio zio era alla ferro lastratura mio fratello ai montaggi e in fine mio cognato alle presse , quasi come nel filmato . Sono ritornato a fare ľ autista dopo un paio di anni li ho lasciato parecchi amici e ricordi
@@nomoonbanquet6460 ok ma devi filtrare. Intanto penso sia il numero di dipendenti e non di operai. Poi ormai i dati sono del gruppo fca, quindi alfa, lancia ferrari maserati jeep e compagnia bella
Uno spaccato di vita in fabbrica di 50 anni fa. Fa riflettere sui grandi cambiamenti che gradualmente hanno interessato le grandi aziende riguardo sicurezza, salute, e qualità della vita. Un documento storico molto interessante.
quando l' Italia dava lavoro alla gente. Ho quasi 40 anni, senza lavoro stabile, senza soldi, senza possibilità di mettere su famiglia, senza futuro. l'hanno devastata sta povera italia
@@paololigorio4318 ma guardate il fatto che esistano agenzie non vi impedisce di richiedere un colloquio con le risorse umane di una determinata azienda ....
@@simonecambi5666 le agenzie interinali non ti fanno parlare con i titolari,ne ti dicono il nome del azienda per privacy,decidono loro, il bello e che se ti candidi per una lavoro loro ti dicono non va bene lei!! ma come fanno a dirlo se neanche mi provano? da eliminare le agenzie
Che tristezza...uomini dai 40 anni in su trattati come bambini al primo giorno di scuola elementare. Mi hanno sempre dato questa impressione le grandi aziende. Ho preferito imparare un mestiere da giovanissimo per poi aprire una mia piccola attività invece di prendere la strada delle industrie.
Sembra un mix tra "Fantozzi" e "La classe operaia va in paradiso"... nelle intenzioni dovrebbe chiarire e fugare l'ansia dei nuovi assunti. Nella realtà è più ansiogeno del film di Petri.
......Eh Fratello, è più ansiogeno del film di Petri perché quella era la realtà dei loro giorni, in un mix di grigiore degli anni '70. Abbastanza triste. C.A.😓
@@Ilbiondochenonbeve la cosa dev'essere iniziata a migliorare verso la fine degli anni 70 con l'introduzione dell'automazione per le operazioni più pesanti e pericolose (presse, saldatura scocche e verniciatura)
No, per la precisione 55/60 anni, in base al fatto che rientrato in fabbrica a 15anni e avevi svolto un lavoro faticoso e usurante. Poi tutti avevano interesse ad arrivare ad avere 25anni di Fiat, diventare così "Anziano Fiat, per percepire 18000lire in più in busta paga, che per quei tempi erano un bel gruzzolo, calcolando che allora un affitto in casa Fiat varia a dalle 500lire alle 20000lire mensili, per gli appartamenti più grandi, cioè di cucina, tre stanze e bagno.
Non esagerare..... Ne bastano 67.Io sono fortunato sono andato in pensione con la "baby" (20 anni di contributi), quando la legge lo permetteva. Sono in pensione da da 30 anni e mi accontento.
Ho visto questo film fino alla fine. Questo e' il lavoro, quello vero, come quello dei campi, oggi le cose in fabbrica saranno diverse, ma non l'essenza della produzione. Buon lavoro.
Questo video è di straordinario interesse, sopratutto se contestualizzato nel periodo storico in cui è stato ideato e prodotto. Sembra appartenere agli anni '50, mentre è del 1972. L'immagine che la FIAT vuole dare di sé è di ordine e accoglienza mentre quel periodo storico soffriva dei repentini cambiamenti sociali e ideologici che in questo video sembrano non esistere. La "contestazione", l'"autunno caldo", le prime influenze di una sinistra extraparlamentare e traumatica, nulla traspare dalle immagini di pulizia, ordine e produttività che il video propone. E forse il vero scopo del filmato non è tranquillizzare i neo assunti ma edulcorare l'immagine di una immensa aggregazione di uomini, appunto la FIAT, che aveva iniziato a vivere uno dei suoi momenti più problematici e difficili. Proprio per questo doppio scopo, il video è di grandissimo interesse.
woobinda65 Questo video è certamente di straordinario interesse. Non credo però che l´intenzione fosse di edulcorare niente di particolare. L´autunno caldo cominciò come sapete di sicuro alla fine del 1969 e durò per quasi dieci anni, magari di più, fino probabilmente alla "marcia dei quarantamila". Certamente un periodo davvero brutto per la Fiat, sopratutto dopo la crisi petrolifera e fino al meno il 1976, che fu anche un´anno durissimo. Inoltre i movimenti a volte quasi filoterroristici, o direttamente terroristici, o quelli dei "bulloni che fischiavano nelle officine" esistevano, ma non si può dire che fosse l´ambiente generale negli stabilimenti, anche se doveva essere molto pesante. Lo scopo di questo film è soltanto di mostrare i passi per riuscire una corretta integrazione in un mondo molto diverso di quello originario di molti lavoratori venuti dal Sud o del Mezzogiorno; quello della fabbrica, appunto. Non è - ne credo che volesse esserlo - , un filmato destinato ad un analisi della situazione sociale, política od economica di questo periodo. Per questo si deve cercare al Istituto Luce, ad esempio. Tutto ciò va detto con il massimo rispetto, ma davvero credo che lo scopo di questo video era strettamente aziendale, non politico ne sociologico.
+Ale127146 Grazie per il commento. Può essere..., è un altro punto di vista da considerare. Comunque sia, è un patrimonio industriale e, a quei livelli, anche sociale, quasi totalmente perso e questa è la cosa più triste.
+woobinda65 Prego! Davvero credo che è strettamente aziendale. E sopratutto non coinvolgeva solo la Fiat, ma tutto il settore metalmeccanico, anche se la Fiat era ovviamente l´ammiraglia dell´industria italiana. Credo che avete assolutamente raggione:è un patrimonio industriale e sociale, e perciò ancora una volta i miei complimenti e ringraziamenti più profondi nei confronti del Centro Storico Fiat per condividerlo con noi. Se è perso o no...In un certo senso sì. Comunque credo che nel settore dei beni istrumentali siamo riusciti a salvare il salvabile. Nel resto...
+Alejandro Rios Palero Sono d'accordo: questi video onorano l'Italia del passato, ce ne fossero! Un plauso a chi ha voluto questo canale e altri simili. Internet non è sempre pettegolezzo o... peggio, per fortuna. Come abbiamo potuto crescere senza potere disporre così facilmente di queste meraviglie di video?? :)
+woobinda65 Sì, è assolutamente vero. Onorano l´Italia del passato, ma io credo che anche di più: un periodo benedetto, al meno fino al 1969, il miracolo economico, ma anche sociale. Infatti, tutto il mondo ci credeva! Dappertutto! C´era un positivismo "ambientale", che dopo è scomparito, e non capisco perché - o forse sì - non riusciamo che ritorni. Comunque io non sono disposto a piangere tutta la mia vita...Abbiamo potuto crescere...perché abbiamo visto questi video nella nostra realtà quotidiana...Oggi è certamente un vero e autentico piacere potersi godere queste meraviglie: per quello che mostrano, ma anche per una sceneggiatura, fotografia, realizzazione, ecc da capolavoro. E se si è come me un tifoso Fiat, è la ciliegina sulla torta! ;oD
Naturalmente in questo video c'è una parte recitativa ma tralasciando questo, fortuna che oggi le misure di sicurezza base sono aumentate. Vedere operai che fanno il giro dell'azienda senza DPI, fumare all'interno dei reparti o la mancata esistenza di gabbie attorno ai macchinari penso che rendevano quegli ambienti al limite della resistenza umana. Ultimo punto: avete visto come facevano i colloqui prima? Oggi sembra che tu debba avere 10 lauree per essere preso ad uno stage sottopagato, nessuno sul posto di lavoro ha più voglia di spiegarti nulla e devi essere già munito di esperienza. I tempi per certi aspetti sono peggiorati di brutto
Un conto è sistemare un parabrezza su di una scocca o mettere una lastra di acciaio sotto una pressa e ben altro conto è saper programmare un sistema operativo per far funzionare un qualunque computer. I primi si può spiegarli in un giorno ed impararli in due/tre. Il secondo richiede anni di pratica e studio e non lo si può spiegare al momento ;)
I commenti qui riflettono l'insoddisfazione odierna scagliata contro presente, passato e futuro. Gli unici interessanti sono quelli che hanno avuto esperienza diretta con la realtà qui rappresentata e confermano tutti questo video che, per forza di cose, comprende attori, montaggio, testi preparati etc. ma a quanto pare riprende molto fedelmente la realtà. Detto questo mi piacerebbe sapere le condizioni di tutti i lavoratori "moderni". Io sono impiegato da 20 anni e non ho mai visto una mensa, un buono pasto, un rispetto degli orari, bonus, benefits, etc. etc. Dai discorsi di mio padre ho capito subito che le condizioni, diritti e doveri di 50 anni fa erano di gran lunga migliori di oggi. Abbiamo fatto tanti passi indietro. Prendetevi 10 minuti per riflettere e documentarvi seriamente e fate un bilancio.
in quegli anni la società intorno alla fabbrica era pressochè inesistente, la fabbrica richiamava in città migliaia di persone per i quali non c'erano adeguati servizi, se la fabbrica non avesse prodotto un sistema di lavoro che comprendesse qualche benefit o agevolazione, non avrebbe mai funzionato. Oggi infatti all'esterno delle fabbriche i servizi sono evoluti e i gli operai si arrangiano. La fabbrica ha immediatamente receduto dalla sua posizione di benefattore apparente non appena gli è stato possibile. Non è una critica, è la realtà. Si stava meglio prima o adesso non dipende dalle condizioni di lavoro in sè ma dal periodo economico. Oggi gli stipendi non valgono nulla. E' colpa del passato quanto del presente
In questi posti si è fatta l'Italia, sia metaforicamente che praticamente. Ora invece non si fa più un ca§§o e siamo messi così male che ci tocca rimpiangere l'operaiato dei primi anni '70.
Se ci si pensa, le condizioni di lavoro erano molto buone per gli standard di allora, ma questo non elimina quella sensazione orribile di disagio, alienazione e morte che si respira ad ogni fotogramma.
Tutti quelli che fanno i superiori e si lamentano dovrebbero pensare che gli operai di quel periodo avevano il tempo indeterminato praticamente a vita da subito solo facendo una domanda e un colloquio, senza stage tirocini e balle varie spesso senza istruzione particolare. Sarà anche poco soddisfacente e mal retribuito ma era un modo di vivere onesto. Notare la trasparenza di chi dice che lavora in fiat perché al paese non trovava lavoro: oggi per superare un colloquio devi mentire raccontando come quel lavoro sia il sogno della tua vita 🤣
Giusto. Senza parlare di tutti quei braccianti agricoli che venivano da tutta Italia e qui trovavano un lavoro onesto e con tante facilitazioni. Me lo disse un ex operaio, ora deceduto che partì dalla campagna di Piacenza nel 1965 e trovó lavoro a Mirafiori. Conobbe sua moglie in fabbrica e rimase lì fino al 95 quando tornò alle origini per andare in pensione. Erano altri tempi ovviamente. Oggi per fortuna è quasi tutto automatizzato
Si tratta certo di un servizio un po' di propaganda, ma questa era veramente l' Italia del pil, della disoccupazione quasi a zero, dei contratti a tempo indeterminato, e delle tutele lavorative visto che il bacino di forza lavoro da cui attingere nn era certo cosi ampio come oggi.Un altro mondo insomma, di cui oggi nn e' rimasto piu' neanche lo 0.1%
Non era certo una vita facile. Molti operai inoltre vivevano fuori Torino, e si dovevano fare anche più di un'ora di treno per raggiungere Mirafiori, all'alba e alla sera. Ma lavoro ce n'era per tutti, almeno per quelli che avevano voglia di fare sacrifici e di rimboccarsi le maniche. Molti immigrati del Sud Italia col tempo si sono comprati casa a Torino, e in quelle case oggi vivono i loro nipoti che criticano la "schiavitù" del lavoro in fabbrica.
Non si lavora per VOGLIA. Non si lavora per fare sacrifici. Non si lavora per RIMBOCCARSI un bel cappero di nulla. Si lavora per avere denaro in cambio del tempo impiegato per il lavoro. Il resto sono parole da gente ormai lobotomizzata dalla schiavitù. Gli immigrati schiavi del sud esistevano ed esistono per precisa volontà di qualcuno, non certo per un puro scherzo del destino. Basta vedere la situazione infrastrutturale del sud VOLUTAMENTE disastrosa.
In den goldenen Fiat-Zeiten haben diese fleissigen Fiat Arbeitskräfte einen der besten Fiats aller Zeiten gebaut, den Fiat 128. Es macht einem traurig, wenn man darüber nachdenkt, dass die meisten mittlerweile bereits schon verstorben sind. Mögen Sie alle in Frieden ruhen. Nelle epoche fiat dorate, questi laboriosi lavoratori Fiat costruirono una delle migliori Fiat di tutti i tempi, la Fiat 128. Ti rattrista pensare al fatto che la maggior parte di loro è già morta. Porvi tutti in pace.
Ho lavorato alla Ford qui in Belgio ( dal 1991 al 2004), e devo dire che era simile come struttura . Adesso lavoro in una concessionaria Fiat come magazziniere.
Ritengo sia interessante conoscere la prospettiva di una persona che ha svolto per lungo tempo un lavoro diverso dal proprio, cosa può dirmi in merito ? Io lavoro nell' ambito della formazione sono un supplente ,ma provengo da altre esperienze .
Interessantissimo, sociologi e antropologi ci sguazzerebbero. Impressionanti i numeri più di 130000 addetti solo a Torino senza contare l'indotto,quanti ne restano oggi? Un mondo scomparso,anzi trasferito in altri luoghi dove la mano d'opera è più a buon mercato e meno propensa a rivendicazioni. I neoassunti sembrano condotti in un girone infernale fatto di numeri, simboli, regolamenti. Per un bracciante appena arrivato dal sud il confronto col mondo che aveva lasciato deve essere stato devastante. (Avvitare, svitare. Svitare avvitare meglio di non parlare, meglio -Enzo Jannacci, Bobo Merenda)
Allo scoccare della mezzanotte dell'anno 1999, in parlamento veniva approvata qualcosa che portò nelle casse della FIAT 1108 miliardi di lire di soldi pubblici.
che filmato ragazzi. Questa è la storia dell'industria italiana. Credo sia la prima vera organizzazione complessa, articolata della grande produzione industriale italiana. All'epoca doveva essere qualcosa di grandioso, fantascienza che si materializzava in realtà. Considerate anche le tecnologie, le conoscenze dell'epoca, l'organizzazione di quei tempi, nonché l'esperienza, tutti elementi che oggi riteniamo non solo scontati ma altamente avanzati e collaudati Io lavoro in IBM da 20 anni. L'IBM nasce più o meno con e per la Fiat oltre 100 anni fa. Molti colleghi che ho conosciuto parecchi anni fa, credo ora tutti in pensione, erano impiegati proprio in Fiat, non come operai chiaramente. Trovo questo filmato interessantissimo e dal valore inestimabile, da diffondere tra i giovani, facenti parte di una generazione di fannulloni, purtroppo
Fannullone sarai te e tua sorella, generazioni con l’ambizione di essere statali per andare in pensione a 45 anni dopo avere fatto il minimo indispensabile, non parlare va
@@Quarta_g hai la coda di paglia evidentemente. Io non sono uno statale e tu non sai neanche leggere dato ho scritto che lavoro in IBM da 20 anni, Forse non sai neanche cos’è l’IBM. Vi ho lavorato a cominciare dal sud Africa, poi Roma poi Londra poi Praga e infine Milano. Chi è il fannullone?? E tanto per non fartelo dimenticare, la pacchia è finita. E' finalmente arrivato il momento ch'io smetta di pagare il reddito di c. ai fannulloni per antonomasia come te e tua sorella e proprio perché te ne vergogni, hai pensato bene di cancellare il tuo commento dopo questa mia risposta, vuol dire che sei davvero in torto
Nello stesso tempo nostalgia per un’Italia industriale che non esiste più, un pezzo di storia e di vita del nostro Paese, ma anche il pensiero che l’uomo si sia affrancato da quelle catene di montaggio disumanizzanti. Le macchine sostituiscono l’uomo nel lavoro, è giusto così. L’uomo non ha bisogno di lavorare ma di avere di che vivere.
Per me l'uomo ha bisogno di sentirsi utile, di fare qualcosa per gli altri oltre che mangiare. Che poi questo non significhi fare lo schiavo in fabbrica sono d'accordo
Questo documentario ha un valore inestimabile, per aver fotografato un mondo che non esiste più. Curioso, il fatto che il doppiaggio sia stato fatto allo stato dell’arte, con i doppiatori che imitano accenti regionali, tra cui il piemontese. Tra loro c’è un famoso doppiatore di cui non ricordo il nome. Doppiò Quint ne “Lo squalo” e Catellani in “Fantozzi”.
Questo video è fantastico e all’avanguardia. In Italia ci sn poche realtà enormi che giustifichino tali video informativi ma in grandi aziende è la norma. Mi ricordo di aver speso anche 3,4 giorni la prima settimana di assunzione. Pensate anche al fatto che l’azienda deve pagare tutti i nuovi assunti per molti giorni senza che producano nulla.
Che amarezza pensare a come ci siamo ridotti oggi, aggrappati a contratti se va bene di pochi mesi con le agenzie interinali, mentre all'ora entrare in fiat era facile e garantiva un futuro per la famiglia.
Questo video fa vedere gli italiani che avevano i valori. Poi il popolo ha iniziato a perdere la memoria, e anche il valore DEL RISPETTO. ed eccoci qui nel 2022. Gente maleducata e scoppiata.
Esattamente che valori aveva che oggi non ha? La gente è uguale sono i tempi diversi. Se avessero avuto Facebook e Instagram in quegli anni, sarebbe uguale
Ho lavorato in fabbrica da ragazzo x 3 anni soffrivo rinchiuso poi ho cambiato lavoro ma mi rendo conto una vita in fabbrica sempre lo stesso lavoro lo stesso ambiente è alienante nn fa x me’ comunque , come prima esperienza ci sta’!!!!
@@giacomor2172 non è male, tieni duro, dopo qualche mese comincia a piacerti! Basta che ti paghino bene e non sia un lavoro che ti rovina la schiena o cose del genere. Anche io all'inizio avevo un senso di alienazione. poi conoscendo i colleghi e apprezzando piano piano il lavoro etc, alla fine mi piaceva molto. ...ma poi mi hanno licenziato ahahaha e ora lo rimpiango!
Lavoro in una fabbrica riminese leader nella lavorazione del legno. 17 anni...mi sembra di aver cominciato ieri. Se l'ambiente di lavoro è confortevole, i giorni volano, così come gli anni! Poi ogni fabbrica è a se...
@@giuseppececere8700 eh già e proprio quello il succo se ti piace il tempo passa...io però mi sento come richiuso..comunque anch'io ho da sempre una passione per il legno ma nella mia zona non saprei dove rivolgermi
Ok..Io sono pronto per andare a lavorare alla FIAT.....documentario bellissimo. Ho sentito gli stati d' animo di queste persone al primo giorno di lavoro. Mi sono sentito anche io impaurito, spaesato, emozionato come se fossi li. Bellissimo!
Doveva essere abbastanza desiderabile, di per se il lavoro non è il problema ma le persone con cui lo farai spesso lo saranno eccome. E' un bellissimo documentario d'epoca. Un'epoca che sotto il profilo artistico dava ancora qualcosa di concreto al mondo. Immagino la vita la dentro allora, molte formalità, una società abbastanza chiusa e omogenea. Discorsi sempre uguali. Adesso abbiamo la possibilità di esprimerci e il luogo di lavoro (se c'è, in un momento storico del tutto stagnante) si è smussato ed è variegato ma la possibilità di interagire viene comunque meno perché in ogni momento di pausa compare l'immancabile cellulare e allora non si riesce nemmeno più a mandare a quel paese chi ti parla dell'aria fritta. Contrastante.
esatto anche in questo film: la prima parte mette un'ansia e depressione tremenda, le uniche aprti belle sono quando vanno nell'officina e trovano colleghi scherzosi e simpatici. L'uomo si adatta a qualsiasi cosa, purchè si senta accolto e parte di un gruppo.
Sono pienamente d'accordo con te. In una fabbrica spesso capita la feccia peggiore che fa odiare il lavoro ai colleghi per bene. Esperienza personale durata quasi 10 anni.
Dopo aver visto questo documentario mi rendo conto de significato che assume ogni singolo verso della canzone “l’operaio della Fiat” di Rino Gaetano. “E il lavoro ti ha condotto..a odiare la 128”
Almeno una volta il lavoro c'era... e quando entravi in una fabbrica lo stipendio a fine mese era garantito !! Magari non era il massimo , ma ora invece , come ci siamo ridotti ?!!
Ora le fabbriche affittano personale con le agenzie interinali (raramente assumono) e i ritmi di lavoro sono sempre più estenuanti, operai identificati in codice e robot che rubano il posto di lavoro
si si continua a stare su youtube e a prendere il reddito di cittadinanza perche non hai voglia di lavorare. vuoi fare soldi? trovati un lavoro serio che significa lavorare almeno 8 ore, svegliarsi alla mattina presto e tornare a casa stanco. questo si chiama lavoro, l'han fatto i tuoi genitori, i tuoi nonni (probabilmente 12 ore) e tu invece che sei un fannullone ti metti a piangere? ma vai... hai capito dove
Vien da piangere anche a me, ora sono pensionato, quell'esperienza l'ho fatta. ricordo solo che c'era alla fiat una paga da fame non potevi da solo mantenere una famiglia sono stato in quell'ambiente undici anni e poi mi sono licenziato. il reddito di cittadinanza allora non esisteva ma c'era lavoro
Intenso e commovente, uno sguardo all'industrializzazione degli anni 70, quando il lavoro non mancava ma più importante ancora quando c'era collaborazione è umanità tra le persone in quei contesti lavorativi e anche al di fuori di essi Una realtà pressoché scomparsa ahimè
queste erano le fabbriche. ecco perche' ho amato sempre l'officina, quella dove non si capisce chi e' il padrone e chi e' il dipendente e ci si capisce col dialetto e quando un pezzo e' finito diventa una soddisfazione di tutti, magari con qualche spicciolo in piu' in tasca. che bei ricordi
Ma in un officina , quanti pezzi potevano costruire , o finire , al mese ??! Qui si parla di grandi industrie , da migliaia di auto al mese , necessarie per motorizzare l'Italia con un marchio Italiano !! Queste industrie ci sono anche oggi , ma in Cina , ed in altri Paesi , dove l'economia cresce e la nazione progredisce !! In pratica : ci hanno fottuti !!! 😢. E dovremmo pure essere contenti ?!
Torino era il portone per lavorare, quanti uomini e famiglie sono arrivati da giù. Era un'altro tempo. C'era anche la Fiat di Cassino dove lavoravano due miei zii
Io credo che se le comparse del documentario potessero vedere oggi come siamo ridotti sarebbero loro a dire "che angoscia!" "che inferno!" "poverini..."
Video stupendo, proprio a causa della sua terribile (ma anche studiata...) ingenuità... quel mondo, nel bene e nel male, non esiste davvero più... certamente il lavoro in catena di montaggio era alienante, ma credo sia sempre meglio che campare di sussidi e di precarietà, come purtroppo accade oggi.
Hai mai lavorato in fabbrica come questa 8 ore del tuo unico tempo di vita su questo pianeta per 40 anni di fila? Lavoro? Questa è schiavitù, altrochè...
@@helm1242 nessuno è obbligato a farlo. Infatti ci hanno sempre lavorato chi ha meno capacità. Solo i manovali che fanno sempre le stesse cose ci vanno in fabbrica hai capito o no?
Invece di criticare di continuo cercate di apprezzare cio' che si vede realmente in questo video : persone semplici e serie con la voglia di lavorare. Un mondo lontano anni luce dalla superficialita' che regna al giorno d'oggi nella nostra societa'!
E invece ti dico che questa è propaganda retorica per lo sfruttamento e l'alienazione. È davvero triste che in molti non ricordino la controcultura del movimento degli 70 contro l'alienazione in fabbrica - dovreste guardarvi tutti "la classe operaia va in paradiso" storico splendido film di denuncia sulla condizione operaia di allora, poi vorrei sentirvi dopo, se fareste ancora le vostre stromabazzate false e retoriche sul lavoro in fabbrica.
@@nemozack3767 ora nn è meglio di come era allora....sic est
@@nemozack3767cosa ti sei bevuto?😂😂😂
@@nemozack3767 Ok, torna a seguire i guru delle Crypto😊
Potessi mandarvi tutti a lavorare in fabbrica adesso... invece di cianciare sul web... poi ne riparleremmo... anche perchè è evidente che siete molto giovani e come ho detto conoscete ben poco di quei tempi...
Fantastico,doveva servire a non fare venire ansia ad un nuovo assunto...a me è già preso male dopo 3 minuti di video e non ci devo neanche andare...un capolavoro!!!
🤣🤣🤣🤣🤣👍🏻
Ahah esatto, mi sono messo a correre per scappare, 50 anni dopo e vedendo solo il video. Ahah.
Idem... minchia :(
🤣🤣🤣 Epico
Ahahahahahahah muoio ho pensato la stessa cosa
Per quanti criticano, non dimenticate mai che questa gente ha costruito l'Italia. Le derive politiche sono altra storia.
Vero👍
Ma sono tutti ragazzini mantenuti dai genitori non ci fare caso.
@@user-hk4zs2pw5h Purtroppo ci sono anche uomini fatti e finiti...
Le derive politiche sono state causate dalla generazione delle persone presenti nei video.
Documento storico di incredibile interesse. A tratti agghiacciante, a tratti commovente. Complimenti al Centro Storico Fiat per la qualità dei video che sta caricando.
Se voi prendere ogni singola famiglia di Torino e provincia almeno un parente era dipendente o lavorava per l’indotto Fiat! Entrambi i miei nonni operai (monoreddito) Fiat hanno acquistato casa, fatto studiare i rispettivi figli e se ho qualcosina oggi e grazie a loro e alla Fiat,che purtroppo non esiste più.
Provate a pensare oggi con uno stipendio di un operaio se è possibile fare tutto ciò!
Se si riusciva a tutto cio probabilmente ti devi fare una domanda....c'erano piu benefici statali allora. Peccato che poi i soldi li pAgaano chi e' ricco e le generazioni future e oggi vedo il risultato
Si, ma come vivevano? Niente uscite, niente vestiti, divertimenti o vacanze, queste le faceva chi aveva casa della famiglia al sud, e mutuo. Quello non è stare bene, è una forma di schiavitù diversa che ti permette di fare solo qualcosa in più ma poca roba. Se hai qualcosa non è sicuramente merito della Fiat ma i tuoi che forse hanno fatto una vita di privazioni.
Un giovanissimo operaio di Rivalta operaio sulla linea della 128 in quell epoca, mi ha confermato che , fatta eccezione per 2 attori di terza scelta (Cossu e il ragazzo che dice di aver lavorato con 20 operai ), gli altri erano tutti dipendenti. Lui era un bracciante agricolo della provincia di Piacenza emigrato a metà anni 60 . In Fiat trovò lavoro e la moglie con cui fece famiglia. La Fiat ti dava tutto, dopolavoro, centri sportivi, lui si appassionò di filatelia e imparò a leggere bene grazie alla biblioteca. Rientrò a Cortemaggiore a metà anni 90 dove andò on pensione qualche anno dopo. Chi sbeffeggia quelli come lui che grazie alla fiat passarono dal lavoro instabile della campagna allo stipendio sicuro della Fiat non ha capito nulla. In migliaia arrivarono soprattutto dal sud contribuendo concretamente alla crescita economica del paese e lottando per una condizione di lavoro migliore. Onore agli operai di quella difficile epoca.
Vorrei aggiungere che, le persone arrivate dal Sud , in quell epoca , provenivano sicuramente da situazioni sociali difficili, come mancanza di istruzione, di lavoro ecc.e nonostante ciò, affrontarono questa nuova condizione con coraggio e , quella che definirei "voglia di vivere " , perché quasi tutti si fecero una famiglia con figli, guardando al futuro. Poi potremmo stare qui a discutere per ore sulle necessarie lotte operaie sorte per migliorare la condizione di lavoro, sul fatto che ci saranno state tante brutte persone anche tra gli operai , io ho vissuto. La fabbrica a partire dalla fine anni 80 , ma posso confermare per esperienza diretta che le tante persone del sud con cui ho lavorato, avevano generalmente più coraggio e senso per la famiglia tradizionale di noi "del nord ". E io sono uno che da giovane aveva pregiudizi. In tutti i casi, voglio esprimere il mio pensiero per tutti gli operai di qualsiasi provenienza che si fecero un mazzo così, rovinandosi la salute e morti prematuramente a causa di condizioni di lavoro molto difficili.
C'è qualcosa di fantozziana memoria in questo video.
Fantozzi descriveva alla perfezione la società italiana dell’epoca.
Niente di strano.
@@SuperDavidGnomo ... che era meglio di quella attuale.
@@mirkoraimondi3054 ...che con l'avanzare del tempo peggiorerà sempre più
@@DetectiveOnan 👍
@@mirkoraimondi3054 esatto
Sembra un Inferno Dantesco con i vari gironi dopo questo film capisci che la Vita non è facile per nessuno
Bè, per i meridionali dove la paga giornaliera da braccianti era un miseria, andare a lavorare in quell'inferno dantesco è stata la loro salvezza e crescita, e non dimentichiamo MAI che dagli anni '50 fino a quasi tutti gli anni '80 fù grazie alla CLASSE OPERAIA che l'Italia crebbe così tanto, grazie ai loro sacrifici che comunque gli diedero la possibilità di crescere.
Sono romeno ma cresciuto da piccolino a Turin..e mi sento parte di questa bellissima città ..piena di storia cultura e tante altre mille cose belle che la città offre..ho avuto modo di lavorare dentro la Fiat ma come ditta esterna..e vedere queste immagini mi fa un grandissimo piacere..a pensare che 50 60 anni fa Torino era uno dei fulcri principali dell'Italia x il mondo del lavoro..secondo me sono stati degli anni d'oro sia per Torino che x l'Italia..vorrei tanto vivere quei bellissimi anni pieni di semplicità umiltà lavoro e unione tra la gente ..bellissimo video e viva la nostra bella città e l'instacabile Fiat!!!👌👌
Bel commento!
@@Empolitano grazie mille!!!
@@perikulosu prego. In più mi fa molto piacere il suo entusiasmo, l'entusiasmo ispira positività che contagia.
@@Empolitano mi fa piacere che lei pensi questo di me..ho detto la pura verità ..e secondo me e grazie anche a quei anni che la società di quel tempo ispirava posività su tutto a 360 ° diverso da quello che stiamo vivendo oggi su tutti i settori purtroppo..però anche nei momenti più bui bisogna essere sempre positivi perchè più buio della mezza notte non può essere! Grazie ancora del commento!!
grazie a te fratello, per il bel commento.
Tutti a rimpiangere i vecchi tempi, a me sto video mette un'ansia per sti poveri uomini che hanno già la vita inquadrata per i loro prossimi 40 anni
'Imparare a lavorare è facile... Vivere di rendita è difficile..."
Cit
almeno avevano un contratto di lavoro, una grande coesione sindacale e hanno beccato una pensione. I giovanotti ora che hanno? 'na fava.
Concordo però la differenza è che ora non si può nemmeno scegliere ..e comunque il lavoro è un diritto sacrosanto ..che poi si voglia scegliere altro anche
Ma trovati un lavoro babbo
@@77cashflow ce l'ho già grazie
Tempi in cui a 40 anni potevi ancora trovare lavoro e non eri tagliato fuori dal mondo. Tempi in cui chiunque poteva aver la possibilità di acquistarsi una casa e di mantenere una famiglia.
Si potrà odiarla ma la FIAT ha dato da vivere a centinaia di migliaia di persone che reputo fortunate ad aver vissuto in quegli anni.
Dava lavoro anche a tantissime officine di riparazione
..bravo Paolo...considerazioni molto molto intelligenti.
@@schiuma78 infatti
@@nunziovarsalona2162 Grazie Nunzio.
prova ai nostri giorni..con un giovane sbarbatello a farlo lavorare in catena o in un officina della Fiat.. scappa spaventato..poverino di mamma!!
Gente vera che veniva dalla fame e lottava con tutte le sue forze per non tornarci e dare un futuro dignitoso alla propria famiglia! Comunque un documentario che non può lasciare indifferenti e che dà molti spunti di riflessione.
Grande Superman
Oggi si lavora per divertimento
Incredibile oggi fumare in quella maniera ovunque è da pazzi
Grande nostalgia: stab di Cassino, Servizio Personale da aprile 1972 al 24 gennaio 1977. Lo stesso accoglimento operai fu fatto anche a Cassino da luglio 1972. Ho riconosciuto l'operaio Cossu che dal mese di luglio fu trasferito allo stabilimento di Cassino insieme alla moglie.
Ma davvero?
Finalmente qualche filmato di fantascienza per i giovani : gente che lavora.
Ma che cosa stai dicendo, probabilmente se molto frustato e scontento della tua vita, ricordati di non generalizzare mai in nessuna categoria
@@kingmec01 vero. Ma probabilmente il commento ha un significato diverso rispetto alla sua interpretazione. Era per dire, secondo me, che I giovani di oggi tutto questo lavoro se lo sognano!
@@Empolitano e anche se questo fantomatico lavoro dovesse bussare alla loro porta farebbero finta di non sentire, non ci andrebbero ad aprirla
@@DetectiveOnan questo suo commento é però generalizzato! Ci sono molti giovani che si fanno il mazzo, molti altri che hanno meno voglia. Probabilmente come è sempre stato. Ma il lavoro è diminuito molto e siamo costretti ad emigrare. Non crede?
@@Empolitano Concordo
Ho sempre provato orrore per questi lavori da ingranaggio di una macchina di montaggio.
Sarà per film come Tempi Moderni o La classe operaia va in paradiso, ma anche per esperienza personale da adolescente.
Massimo rispetto per chi ha passato la propria vita in gironi infernali come questo solo per garantire alla propria famiglia un mantenimento adeguato.
Eroi veri.
Rimango altresì convinto che questi lavori in un futuro molto prossimo debbano essere ad esclusivo appannaggio di macchine e robot, l’essere umano merita di più.
La fabbrica è la morte del Sogno.
condivido
un ti preoccupà Problema risolto......ora fanno tutto in cina e i nostri operai a spasso
bello questo filmato però
Condivido in pieno...la fabbrica di svuota...
Erano più avanti negli anni 70 che oggi
Solo perché era la fiat però
La musica infierisce gravemente sul grigiore di questa mesta rappresentazione. L'angoscia del mio primo giorno di scuola ( ottobre 1972), l'ansia degli appelli in palestra, in piscina, al catechismo, sono affiorati come un reflusso notturno.
Spettri di un'infanzia strutturata dalle regole e dalle consuetudini alle quali non potevi sottrarti.
Non rimpiango nulla di quegli anni che non sia l'amore dei miei nonni, le sere estive in bici girando il quartiere, e le vacanze in tenda.
Ah, negli anni 70 qui al nord: PIOVEVA SEMPRE!!!
avrei messo come colonna sonora alba meccanica o angoscia metropolitana di claudio lolli
IL "METEO" E' TUTTO IMMUTATO
Queste persone come tanti altri lavoratori onesti, erano quelli che davano un valore reale al denaro che veniva stampato.
Concordo.
Prima della globalizzazione persino un posto in fabbrica diventa un miraggio. Pensa come è stato stravolto il mondo. Oggi si è precari a vita anche con un lavoro.😢
uno dei documentari più brutali che abbia mai visto
Siamo sempre stati polli da batteria… quando le macchine hanno potuto sostituirci si sono accorti che eravamo in troppi su questa terra e quindi… il resto è quello che vediamo e subiamo oggi…
Proprio così, mi ricordo che mentre tutti gli altri erano estasiati dalle innovazioni io mi accorgevo della nostra fine
Tante storie sogni speranze passavano per la fabbrica. C'era amore e odio. C'era rispetto per i compagni e un forte senso di appartenenza e valori. Quest'Italia non esiste più, siamo in un'era post-industriale.
È cambiata la società, la cultura e le prospettive, ma non è che quelle condizioni di lavoro siano scomparse eh, esistono ancora. Il che le rende ancora più inaccettabili e alienanti.
Erano veramente altri tempi e ci siamo dimenticati la fatica che si faceva allora anche al nord figuriamoci al sud. Allora la fatica tanta e qualche persona era fortunata
@@miroslavbenassi4345 ma fatica di che scusa mica spaccavano pietre sotto al sole a 40 gradi con la palla al piede
@@fedezmorello203 erano altri tempi, il mondo era diverso. E il senso della fatica era considerato ancora diversamente da oggi. Io sono la generazione dei anni ‘70
@@miroslavbenassi4345 pure io sono nato negli anni settanta e a dirti la verità io per un lavoro così oggi ci metterei la firma
Che bella accoglienza per i nuovi lavoratori! A me il primo giorno di fabbrica mi accompagnarono al macchinario con una pedata
Questi video esprimono la finzione, solo noi operai vediamo la realtà.
Lo sai perché? Perché non esistono più i valori.
@@massimo872 per valori cosa intendi?
Se hai accettato la pedata (anche solo metaforica) sei già morto.
bellissimo questo film mi ha riportato indietro di 40 anni fa
Bei tempi, il posto di lavoro che ancora era possibile, sarà stata anche dura con quei rumori e turni ma non era un brutto ambiente, mensa e servizi vari, poi il settore auto meraviglioso
Paga da fame pero'.....
Anni in cui l'operaio era stimato,rispettato e ben voluto.Oggi questi valori sono in gran parte andati persi
Ma va... era pieno di brigatisti rossi, girava eroina a fiumi, l'assentesimo si stava mangiando la Fiat, la realtà era completamente diversa, però il documentario, lato Fiat, è fatto bene
@@francescomartella144 Beh di sicuro la Fiat non può certo far sapere certe cose nei suoi documentari
Interessante documentario, sono commosso e penso che “ veramente senza alcuna retorica,la classe operaia di sia meritata il paradiso “Grazie di cuore a chi ha fatto crescere il Nostro Paese
Questo filmato mi ha buttato indietro nel tempo , ho iniziato in Fiat Iveco ex OM nel 1994 , ho rivissuto quei giorni le emozioni persino ho ricordato gli odori , sono stato messo in catene alla SPR bardatura Euro Cargo dopo sei mesi ero jolli e conoscevo 64 postazioni, in parte come nel filmato c'era ľ isola felice verde dove si trovavano le macchinette del caffè , a lato c'era la ferro lastratura e in cima al reparto la verniciatura dal lato opposto la linea S daily .
I bambini cattivi li spedivano a Cernobyl ( le plastiche ) , in quella fabbrica ćè passata quasi tutta la mia famiglia , mio papà alla linea S daily mio zio era alla ferro lastratura mio fratello ai montaggi e in fine mio cognato alle presse , quasi come nel filmato . Sono ritornato a fare ľ autista dopo un paio di anni li ho lasciato parecchi amici e ricordi
In che fabbrica ?
@@scovolix OM IVECO Brescia
@@iomio8979 lo immaginavo leggendo i modelli che producevi ... non ho mai lavorato all’IVECO ma passo tutti i giorni in via Franchi
"...sono stato messo IN CATENE alla SPR bardatura..."
Lapsus freudiano al 100%
Passati 52 anni da allora, i più di quelli che si vedono nel filmato sono invecchiatissimi o morti. Fa impressione vedere come passa il tempo
16000 operai! Adesso non ci saranno manco in tutta Italia 16000 operai
adesso ne ha circa 35000, studia
@@mauroraveane4096 Ha sbagliato anche lei attualmente sono circa 60.000 (solo in Italia) nei primi anni 2000 erano il doppio circa.
@@nomoonbanquet6460 ok ma devi filtrare. Intanto penso sia il numero di dipendenti e non di operai. Poi ormai i dati sono del gruppo fca, quindi alfa, lancia ferrari maserati jeep e compagnia bella
Uno spaccato di vita in fabbrica di 50 anni fa. Fa riflettere sui grandi cambiamenti che gradualmente hanno interessato le grandi aziende riguardo sicurezza, salute, e qualità della vita. Un documento storico molto interessante.
Credo che l'850 mia..è stata assemblata da quello che beveva er vino..perche se cappottava da ferma !?😎
hahahahhaha
😂
ahahahah! Mitico!
😂
Ha ha ha 👍👍👍👍🤣🤣🤣
quando l' Italia dava lavoro alla gente. Ho quasi 40 anni, senza lavoro stabile, senza soldi, senza possibilità di mettere su famiglia, senza futuro. l'hanno devastata sta povera italia
Tu però non hai colpe vero?
@@Luca-qt3xze tu che colpe hai??????,??
bello quando hai tempi non esistevano le agenzie interinali e le coperative, dove ancora ti assumevano i dirigenti non come adesso
ESATTAMENTE COSÌ ED ERA MOLTO MEGLIO 👍👍
Era molto più facile trovare lavoro senza burocrazie
@@paololigorio4318 ma guardate il fatto che esistano agenzie non vi impedisce di richiedere un colloquio con le risorse umane di una determinata azienda ....
@@simonecambi5666 esattamente, ad esempio Io ho 26 anni. Ho cambiato 3 lavori ma mai usato agenzie, basta sapersi muovere
@@simonecambi5666 le agenzie interinali non ti fanno parlare con i titolari,ne ti dicono il nome del azienda per privacy,decidono loro, il bello e che se ti candidi per una lavoro loro ti dicono non va bene lei!! ma come fanno a dirlo se neanche mi provano? da eliminare le agenzie
C’è della gran poesia in quell’Italia ormai scomparsa.
Che tristezza...uomini dai 40 anni in su trattati come bambini al primo giorno di scuola elementare. Mi hanno sempre dato questa impressione le grandi aziende. Ho preferito imparare un mestiere da giovanissimo per poi aprire una mia piccola attività invece di prendere la strada delle industrie.
e hai fatto la cosa giusta. schiavizzati in fabbrica. molto meglio essere padroni del proprio destino
Hai fatto la scelta più azzeccata che tu abbia mai potuto fare.
APPREZZABILE INTELLIGENZA
Che bello quando non si parlava di unione europea...
dallo stile del filmato mi sembra più che evidente che si parlava di urss
@@cellin6524 le aziende erano locate in Italia......
@@osok1980 Mirafiori, Pomigliano, Melfi, Atessa, Modena, Cassino... non mi sembra che non ce ne siano. A meno che tu non parli per sentito dire.
Che brutto quando non se ne parlava, invece. Che bella l'Europa unita. W Gli Stati Uniti d'Europa
w gli stati uniti NAZISTI europei
@@robertomeda2692
Sembra un mix tra "Fantozzi" e "La classe operaia va in paradiso"... nelle intenzioni dovrebbe chiarire e fugare l'ansia dei nuovi assunti. Nella realtà è più ansiogeno del film di Petri.
......Eh Fratello, è più ansiogeno del film di Petri perché quella era la realtà dei loro giorni, in un mix di grigiore degli anni '70. Abbastanza triste.
C.A.😓
Un lavoro così ce lo sogniamo al giorno d'oggi.😭🥺
Era tutto più semplice una volta.
Mi sa che quelli alla catena di montaggio già a 50 anni non ci sentivano più.
@@robydomenico1773 Non sono così vecchio da avere questo problema, ma diverse persone che ho conosciuto possono confermare in toto
@@Ilbiondochenonbeve la cosa dev'essere iniziata a migliorare verso la fine degli anni 70 con l'introduzione dell'automazione per le operazioni più pesanti e pericolose (presse, saldatura scocche e verniciatura)
Che video meraviglioso, nostalgico, curato. Impagabile l'attenzione alla sicurezza!
45/50 anni questi erano tutti in pensione. Noi aspettiamo i 90 anni.
No, per la precisione 55/60 anni, in base al fatto che rientrato in fabbrica a 15anni e avevi svolto un lavoro faticoso e usurante. Poi tutti avevano interesse ad arrivare ad avere 25anni di Fiat, diventare così "Anziano Fiat, per percepire 18000lire in più in busta paga, che per quei tempi erano un bel gruzzolo, calcolando che allora un affitto in casa Fiat varia a dalle 500lire alle 20000lire mensili, per gli appartamenti più grandi, cioè di cucina, tre stanze e bagno.
Se cominciavi a 14 anni a 49 eri in pensione
Non esagerare..... Ne bastano 67.Io sono fortunato sono andato in pensione con la "baby" (20 anni di contributi), quando la legge lo permetteva. Sono in pensione da da 30 anni e mi accontento.
Ho visto questo film fino alla fine. Questo e' il lavoro, quello vero, come quello dei campi, oggi le cose in fabbrica saranno diverse, ma non l'essenza della produzione. Buon lavoro.
oggi in fabbrica è identico, usiamo solo più robot e migliori misure di sicurezza/addestramento. ma è identico. IDENTICO.
Questo video è di straordinario interesse, sopratutto se contestualizzato nel periodo storico in cui è stato ideato e prodotto.
Sembra appartenere agli anni '50, mentre è del 1972.
L'immagine che la FIAT vuole dare di sé è di ordine e accoglienza mentre quel periodo storico soffriva dei repentini cambiamenti sociali e ideologici che in questo video sembrano non esistere.
La "contestazione", l'"autunno caldo", le prime influenze di una sinistra extraparlamentare e traumatica, nulla traspare dalle immagini di pulizia, ordine e produttività che il video propone.
E forse il vero scopo del filmato non è tranquillizzare i neo assunti ma edulcorare l'immagine di una immensa aggregazione di uomini, appunto la FIAT, che aveva iniziato a vivere uno dei suoi momenti più problematici e difficili.
Proprio per questo doppio scopo, il video è di grandissimo interesse.
woobinda65 Questo video è certamente di straordinario interesse. Non credo però che l´intenzione fosse di edulcorare niente di particolare. L´autunno caldo cominciò come sapete di sicuro alla fine del 1969 e durò per quasi dieci anni, magari di più, fino probabilmente alla "marcia dei quarantamila". Certamente un periodo davvero brutto per la Fiat, sopratutto dopo la crisi petrolifera e fino al meno il 1976, che fu anche un´anno durissimo. Inoltre i movimenti a volte quasi filoterroristici, o direttamente terroristici, o quelli dei "bulloni che fischiavano nelle officine" esistevano, ma non si può dire che fosse l´ambiente generale negli stabilimenti, anche se doveva essere molto pesante. Lo scopo di questo film è soltanto di mostrare i passi per riuscire una corretta integrazione in un mondo molto diverso di quello originario di molti lavoratori venuti dal Sud o del Mezzogiorno; quello della fabbrica, appunto. Non è - ne credo che volesse esserlo - , un filmato destinato ad un analisi della situazione sociale, política od economica di questo periodo. Per questo si deve cercare al Istituto Luce, ad esempio. Tutto ciò va detto con il massimo rispetto, ma davvero credo che lo scopo di questo video era strettamente aziendale, non politico ne sociologico.
+Ale127146
Grazie per il commento.
Può essere..., è un altro punto di vista da considerare.
Comunque sia, è un patrimonio industriale e, a quei livelli, anche sociale, quasi totalmente perso e questa è la cosa più triste.
+woobinda65 Prego! Davvero credo che è strettamente aziendale. E sopratutto non coinvolgeva solo la Fiat, ma tutto il settore metalmeccanico, anche se la Fiat era ovviamente l´ammiraglia dell´industria italiana. Credo che avete assolutamente raggione:è un patrimonio industriale e sociale, e perciò ancora una volta i miei complimenti e ringraziamenti più profondi nei confronti del Centro Storico Fiat per condividerlo con noi. Se è perso o no...In un certo senso sì. Comunque credo che nel settore dei beni istrumentali siamo riusciti a salvare il salvabile. Nel resto...
+Alejandro Rios Palero
Sono d'accordo: questi video onorano l'Italia del passato, ce ne fossero!
Un plauso a chi ha voluto questo canale e altri simili.
Internet non è sempre pettegolezzo o... peggio, per fortuna.
Come abbiamo potuto crescere senza potere disporre così facilmente di queste meraviglie di video?? :)
+woobinda65 Sì, è assolutamente vero. Onorano l´Italia del passato, ma io credo che anche di più: un periodo benedetto, al meno fino al 1969, il miracolo economico, ma anche sociale. Infatti, tutto il mondo ci credeva! Dappertutto! C´era un positivismo "ambientale", che dopo è scomparito, e non capisco perché - o forse sì - non riusciamo che ritorni. Comunque io non sono disposto a piangere tutta la mia vita...Abbiamo potuto crescere...perché abbiamo visto questi video nella nostra realtà quotidiana...Oggi è certamente un vero e autentico piacere potersi godere queste meraviglie: per quello che mostrano, ma anche per una sceneggiatura, fotografia, realizzazione, ecc da capolavoro. E se si è come me un tifoso Fiat, è la ciliegina sulla torta! ;oD
Naturalmente in questo video c'è una parte recitativa ma tralasciando questo, fortuna che oggi le misure di sicurezza base sono aumentate. Vedere operai che fanno il giro dell'azienda senza DPI, fumare all'interno dei reparti o la mancata esistenza di gabbie attorno ai macchinari penso che rendevano quegli ambienti al limite della resistenza umana.
Ultimo punto: avete visto come facevano i colloqui prima? Oggi sembra che tu debba avere 10 lauree per essere preso ad uno stage sottopagato, nessuno sul posto di lavoro ha più voglia di spiegarti nulla e devi essere già munito di esperienza. I tempi per certi aspetti sono peggiorati di brutto
Un conto è sistemare un parabrezza su di una scocca o mettere una lastra di acciaio sotto una pressa e ben altro conto è saper programmare un sistema operativo per far funzionare un qualunque computer. I primi si può spiegarli in un giorno ed impararli in due/tre. Il secondo richiede anni di pratica e studio e non lo si può spiegare al momento ;)
@@andreafossati2147 giusta osservazione. Che poi questa tua analisi è la ragione del fatto che a mirafiori sono rimasti in tre
Munito di esperienza?? No, devi anche leggere nel pensiero e prevedere il futuro
Perché pensi che in certe aziende, tanti operai non fumano nei reparti? Oppure lavorano tutti con dpi?
@@wiliertriestina7605 la differenza è che oggi è vietato, ieri no
I commenti qui riflettono l'insoddisfazione odierna scagliata contro presente, passato e futuro.
Gli unici interessanti sono quelli che hanno avuto esperienza diretta con la realtà qui rappresentata e confermano tutti questo video che, per forza di cose, comprende attori, montaggio, testi preparati etc. ma a quanto pare riprende molto fedelmente la realtà.
Detto questo mi piacerebbe sapere le condizioni di tutti i lavoratori "moderni". Io sono impiegato da 20 anni e non ho mai visto una mensa, un buono pasto, un rispetto degli orari, bonus, benefits, etc. etc.
Dai discorsi di mio padre ho capito subito che le condizioni, diritti e doveri di 50 anni fa erano di gran lunga migliori di oggi.
Abbiamo fatto tanti passi indietro. Prendetevi 10 minuti per riflettere e documentarvi seriamente e fate un bilancio.
in quegli anni la società intorno alla fabbrica era pressochè inesistente, la fabbrica richiamava in città migliaia di persone per i quali non c'erano adeguati servizi, se la fabbrica non avesse prodotto un sistema di lavoro che comprendesse qualche benefit o agevolazione, non avrebbe mai funzionato. Oggi infatti all'esterno delle fabbriche i servizi sono evoluti e i gli operai si arrangiano. La fabbrica ha immediatamente receduto dalla sua posizione di benefattore apparente non appena gli è stato possibile. Non è una critica, è la realtà. Si stava meglio prima o adesso non dipende dalle condizioni di lavoro in sè ma dal periodo economico. Oggi gli stipendi non valgono nulla. E' colpa del passato quanto del presente
In questi posti si è fatta l'Italia, sia metaforicamente che praticamente.
Ora invece non si fa più un ca§§o e siamo messi così male che ci tocca rimpiangere l'operaiato dei primi anni '70.
Se ci si pensa, le condizioni di lavoro erano molto buone per gli standard di allora, ma questo non elimina quella sensazione orribile di disagio, alienazione e morte che si respira ad ogni fotogramma.
Tutti quelli che fanno i superiori e si lamentano dovrebbero pensare che gli operai di quel periodo avevano il tempo indeterminato praticamente a vita da subito solo facendo una domanda e un colloquio, senza stage tirocini e balle varie spesso senza istruzione particolare. Sarà anche poco soddisfacente e mal retribuito ma era un modo di vivere onesto. Notare la trasparenza di chi dice che lavora in fiat perché al paese non trovava lavoro: oggi per superare un colloquio devi mentire raccontando come quel lavoro sia il sogno della tua vita 🤣
Giusto. Senza parlare di tutti quei braccianti agricoli che venivano da tutta Italia e qui trovavano un lavoro onesto e con tante facilitazioni. Me lo disse un ex operaio, ora deceduto che partì dalla campagna di Piacenza nel 1965 e trovó lavoro a Mirafiori. Conobbe sua moglie in fabbrica e rimase lì fino al 95 quando tornò alle origini per andare in pensione. Erano altri tempi ovviamente. Oggi per fortuna è quasi tutto automatizzato
Hanno fortunatamente automatizzato e spostato all' estero la produzione
Si tratta certo di un servizio un po' di propaganda, ma questa era veramente l' Italia del pil, della disoccupazione quasi a zero, dei contratti a tempo indeterminato, e delle tutele lavorative visto che il bacino di forza lavoro da cui attingere nn era certo cosi ampio come oggi.Un altro mondo insomma, di cui oggi nn e' rimasto piu' neanche lo 0.1%
Comunque sia recitazione migliore delle fiction italiane moderne.
Non era certo una vita facile. Molti operai inoltre vivevano fuori Torino, e si dovevano fare anche più di un'ora di treno per raggiungere Mirafiori, all'alba e alla sera. Ma lavoro ce n'era per tutti, almeno per quelli che avevano voglia di fare sacrifici e di rimboccarsi le maniche. Molti immigrati del Sud Italia col tempo si sono comprati casa a Torino, e in quelle case oggi vivono i loro nipoti che criticano la "schiavitù" del lavoro in fabbrica.
Non si lavora per VOGLIA. Non si lavora per fare sacrifici. Non si lavora per RIMBOCCARSI un bel cappero di nulla. Si lavora per avere denaro in cambio del tempo impiegato per il lavoro.
Il resto sono parole da gente ormai lobotomizzata dalla schiavitù. Gli immigrati schiavi del sud esistevano ed esistono per precisa volontà di qualcuno, non certo per un puro scherzo del destino. Basta vedere la situazione infrastrutturale del sud VOLUTAMENTE disastrosa.
Che bei documentari, di qualità e senza inutili fronzoli, specchio di un'Italia che fu. Grazie di averlo messo.
La classe operaia va in paradiso SEMPRE!!!
Ci va grande rispetto per tutti questi uomini, se abbiamo certi privilegi e soprattutto grazie a loro.
Poi si sono resi conto che i privilegi erano " troppi" e c'è l'hanno messo ar c..o
@@Levsach E' è esatto
Quali privilegi?
In den goldenen Fiat-Zeiten haben diese fleissigen Fiat Arbeitskräfte einen der besten Fiats aller Zeiten gebaut, den Fiat 128. Es macht einem traurig, wenn man darüber nachdenkt, dass die meisten mittlerweile bereits schon verstorben sind. Mögen Sie alle in Frieden ruhen.
Nelle epoche fiat dorate, questi laboriosi lavoratori Fiat costruirono una delle migliori Fiat di tutti i tempi, la Fiat 128. Ti rattrista pensare al fatto che la maggior parte di loro è già morta. Porvi tutti in pace.
Ho lavorato alla Ford qui in Belgio ( dal 1991 al 2004), e devo dire che era simile come struttura . Adesso lavoro in una concessionaria Fiat come magazziniere.
Ritengo sia interessante conoscere la prospettiva di una persona che ha svolto per lungo tempo un lavoro diverso dal proprio, cosa può dirmi in merito ?
Io lavoro nell' ambito della formazione sono un supplente ,ma provengo da altre esperienze .
beati questi che ai 50 sono andati tutti in pensione
Persone che lavorando hanno costruito qualcosa. Bel documentario
Interessantissimo, sociologi e antropologi ci sguazzerebbero. Impressionanti i numeri più di 130000 addetti solo a Torino senza contare l'indotto,quanti ne restano oggi? Un mondo scomparso,anzi trasferito in altri luoghi dove la mano d'opera è più a buon mercato e meno propensa a rivendicazioni. I neoassunti sembrano condotti in un girone infernale fatto di numeri, simboli, regolamenti. Per un bracciante appena arrivato dal sud il confronto col mondo che aveva lasciato deve essere stato devastante. (Avvitare, svitare. Svitare avvitare meglio di non parlare, meglio -Enzo Jannacci, Bobo Merenda)
Allo scoccare della mezzanotte dell'anno 1999, in parlamento veniva approvata qualcosa che portò nelle casse della FIAT 1108 miliardi di lire di soldi pubblici.
che filmato ragazzi. Questa è la storia dell'industria italiana. Credo sia la prima vera organizzazione complessa, articolata della grande produzione industriale italiana. All'epoca doveva essere qualcosa di grandioso, fantascienza che si materializzava in realtà. Considerate anche le tecnologie, le conoscenze dell'epoca, l'organizzazione di quei tempi, nonché l'esperienza, tutti elementi che oggi riteniamo non solo scontati ma altamente avanzati e collaudati
Io lavoro in IBM da 20 anni. L'IBM nasce più o meno con e per la Fiat oltre 100 anni fa. Molti colleghi che ho conosciuto parecchi anni fa, credo ora tutti in pensione, erano impiegati proprio in Fiat, non come operai chiaramente.
Trovo questo filmato interessantissimo e dal valore inestimabile, da diffondere tra i giovani, facenti parte di una generazione di fannulloni, purtroppo
Fannullone sarai te e tua sorella, generazioni con l’ambizione di essere statali per andare in pensione a 45 anni dopo avere fatto il minimo indispensabile, non parlare va
@@Quarta_g hai la coda di paglia evidentemente. Io non sono uno statale e tu non sai neanche leggere dato ho scritto che lavoro in IBM da 20 anni, Forse non sai neanche cos’è l’IBM. Vi ho lavorato a cominciare dal sud Africa, poi Roma poi Londra poi Praga e infine Milano. Chi è il fannullone??
E tanto per non fartelo dimenticare, la pacchia è finita. E' finalmente arrivato il momento ch'io smetta di pagare il reddito di c. ai fannulloni per antonomasia come te e tua sorella e proprio perché te ne vergogni, hai pensato bene di cancellare il tuo commento dopo questa mia risposta, vuol dire che sei davvero in torto
Generazione di fannulloni🤣
Nello stesso tempo nostalgia per un’Italia industriale che non esiste più, un pezzo di storia e di vita del nostro Paese, ma anche il pensiero che l’uomo si sia affrancato da quelle catene di montaggio disumanizzanti. Le macchine sostituiscono l’uomo nel lavoro, è giusto così. L’uomo non ha bisogno di lavorare ma di avere di che vivere.
Per me l'uomo ha bisogno di sentirsi utile, di fare qualcosa per gli altri oltre che mangiare. Che poi questo non significhi fare lo schiavo in fabbrica sono d'accordo
Questo documentario ha un valore inestimabile, per aver fotografato un mondo che non esiste più. Curioso, il fatto che il doppiaggio sia stato fatto allo stato dell’arte, con i doppiatori che imitano accenti regionali, tra cui il piemontese. Tra loro c’è un famoso doppiatore di cui non ricordo il nome. Doppiò Quint ne “Lo squalo” e Catellani in “Fantozzi”.
Esatto bravissimo
La buonanima del grande Renato Mori
Accidenti che orecchio
Questo video è fantastico e all’avanguardia. In Italia ci sn poche realtà enormi che giustifichino tali video informativi ma in grandi aziende è la norma. Mi ricordo di aver speso anche 3,4 giorni la prima settimana di assunzione. Pensate anche al fatto che l’azienda deve pagare tutti i nuovi assunti per molti giorni senza che producano nulla.
Che amarezza pensare a come ci siamo ridotti oggi, aggrappati a contratti se va bene di pochi mesi con le agenzie interinali, mentre all'ora entrare in fiat era facile e garantiva un futuro per la famiglia.
Ho lavorato in fabbrica per 20 anni. Ora non più perché in sedia a rotelle e dico meglio li che su sedia a rotelle
Fortuna che ce lo dice lei, perché ci sará un sacco di gente che pensa sia divertentissimo passare la vita su una sedia a rotelle.
Come dire, sono morto, era meglio quando ero vivo.
Questo video fa vedere gli italiani che avevano i valori. Poi il popolo ha iniziato a perdere la memoria, e anche il valore DEL RISPETTO. ed eccoci qui nel 2022. Gente maleducata e scoppiata.
Beh diciamo che è cambiato anche il mondo del lavoro .
@@Jighen84l ma perché è cambiato ? Perché è cambiata la gente
Esattamente che valori aveva che oggi non ha? La gente è uguale sono i tempi diversi. Se avessero avuto Facebook e Instagram in quegli anni, sarebbe uguale
Film bello e interessante, carico di umanità. Queste persone avevano contribuito a rendere l'Itala competitiva.
No..a renderla vincente
Massimo rispetto per tutti i lavoratori, specie quelli della alienante catena di montaggio
Penso alle emozioni che avrebbe potuto provare mio nonno, operaio specializzato Saint Gobain anni '50-'70, nel vedere un video come questo.
Ho lavorato in fabbrica da ragazzo x 3 anni soffrivo rinchiuso poi ho cambiato lavoro ma mi rendo conto una vita in fabbrica sempre lo stesso lavoro lo stesso ambiente è alienante nn fa x me’ comunque , come prima esperienza ci sta’!!!!
Anch'io ho iniziato in fabbrica due mesi fa e anche io mi sento rinchiuso.. ora che lavoro gai?
@@giacomor2172 non è male, tieni duro, dopo qualche mese comincia a piacerti! Basta che ti paghino bene e non sia un lavoro che ti rovina la schiena o cose del genere. Anche io all'inizio avevo un senso di alienazione. poi conoscendo i colleghi e apprezzando piano piano il lavoro etc, alla fine mi piaceva molto. ...ma poi mi hanno licenziato ahahaha e ora lo rimpiango!
Lavoro in una fabbrica riminese leader nella lavorazione del legno. 17 anni...mi sembra di aver cominciato ieri. Se l'ambiente di lavoro è confortevole, i giorni volano, così come gli anni! Poi ogni fabbrica è a se...
@@giuseppececere8700 eh già e proprio quello il succo se ti piace il tempo passa...io però mi sento come richiuso..comunque anch'io ho da sempre una passione per il legno ma nella mia zona non saprei dove rivolgermi
Io in una fabbrica alimentare, mi trovo benissimo, anche in catena di montaggio
Questo video esprime una totale finzione, la realtà la conosciamo solo noi operai.
Questo video esprime solo l'enorme ingegno di una Italia che hai me... non c'è più.
Gli ingegneri non crescono sugli alberi.
@@michelelocurzio1055 ahimè
@@steve161172 🙂
La sua felicità è il nostro miglior premio !!!! BIRIBIRIBIRI YHHHAAAH YYYYHAAA UH UH!!!
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Ok..Io sono pronto per andare a lavorare alla FIAT.....documentario bellissimo. Ho sentito gli stati d' animo di queste persone al primo giorno di lavoro. Mi sono sentito anche io impaurito, spaesato, emozionato come se fossi li. Bellissimo!
Doveva essere abbastanza desiderabile, di per se il lavoro non è il problema ma le persone con cui lo farai spesso lo saranno eccome. E' un bellissimo documentario d'epoca. Un'epoca che sotto il profilo artistico dava ancora qualcosa di concreto al mondo. Immagino la vita la dentro allora, molte formalità, una società abbastanza chiusa e omogenea. Discorsi sempre uguali. Adesso abbiamo la possibilità di esprimerci e il luogo di lavoro (se c'è, in un momento storico del tutto stagnante) si è smussato ed è variegato ma la possibilità di interagire viene comunque meno perché in ogni momento di pausa compare l'immancabile cellulare e allora non si riesce nemmeno più a mandare a quel paese chi ti parla dell'aria fritta. Contrastante.
La realtà è che hanno tutti il cervello in pappa
esatto anche in questo film: la prima parte mette un'ansia e depressione tremenda, le uniche aprti belle sono quando vanno nell'officina e trovano colleghi scherzosi e simpatici. L'uomo si adatta a qualsiasi cosa, purchè si senta accolto e parte di un gruppo.
Sono pienamente d'accordo con te. In una fabbrica spesso capita la feccia peggiore che fa odiare il lavoro ai colleghi per bene. Esperienza personale durata quasi 10 anni.
Solo a me questo "film" mette angoscia?
No😅
piu che il film a mio avviso é la colonna sonora...veramente deprimente...
Questo film mette angoscia a tutti, tranquillo. 😓😜
@@carlozottini3089 non sono l unico che l ha notato allora, menomale che non doveva far venire ansia
si
Propagandistico ma molto interessante. "Imparare a lavorare è facile, è vivere di rendita che è difficile"
che dignità e orgoglio in questi sguardi
Sono attori.
sono stagista qui e penso che ci sono delle cose que non hanno cambiato ahah. mi ricorda il mio primo giorno
Mi viene l'ansia a vedere questo filmato classe 1974 presente 😱😱
Dopo aver visto questo documentario mi rendo conto de significato che assume ogni singolo verso della canzone “l’operaio della Fiat” di Rino Gaetano.
“E il lavoro ti ha condotto..a odiare la 128”
anche altre canzoni, tipo angoscia metropolitana o alba meccanica di Claudio Lolli...
Almeno una volta il lavoro c'era... e quando entravi in una fabbrica lo stipendio a fine mese era garantito !! Magari non era il massimo , ma ora invece , come ci siamo ridotti ?!!
I ci si stava tutta la vita
Ora le fabbriche affittano personale con le agenzie interinali (raramente assumono) e i ritmi di lavoro sono sempre più estenuanti, operai identificati in codice e robot che rubano il posto di lavoro
@@_jilted è vero io mio marito abbiamo fatto in tempo a lavorare tutta la vita ed andare in pensione per fortuna
Come era bella questa Italia che lavorava
Un documento incredibile. Grazje x averlo riportato in vita e reso disponibile
Sto guardando questo video nella notte di natale del 2022 e mi viene voglia di piangere
Idem.
I miracoli dell'algoritmo.
si si continua a stare su youtube e a prendere il reddito di cittadinanza perche non hai voglia di lavorare. vuoi fare soldi? trovati un lavoro serio che significa lavorare almeno 8 ore, svegliarsi alla mattina presto e tornare a casa stanco. questo si chiama lavoro, l'han fatto i tuoi genitori, i tuoi nonni (probabilmente 12 ore) e tu invece che sei un fannullone ti metti a piangere? ma vai... hai capito dove
Vien da piangere anche a me, ora sono pensionato, quell'esperienza l'ho fatta. ricordo solo che c'era alla fiat una paga da fame non potevi da solo mantenere una famiglia sono stato in quell'ambiente undici anni e poi mi sono licenziato. il reddito di cittadinanza allora non esisteva ma c'era lavoro
@@fgrion ok boomer
sicuro di star bene? perchè un filmato del genere da guardare la Notte di Natale fa pensare a qualcosa di serio!!!
Intenso e commovente, uno sguardo all'industrializzazione degli anni 70, quando il lavoro non mancava ma più importante ancora quando c'era collaborazione è umanità tra le persone in quei contesti lavorativi e anche al di fuori di essi Una realtà pressoché scomparsa ahimè
La cosa divertente è che io abito a 2km da dalla fabbrica vista in questo video... top algoritmo di RUclips
Ed ora è ancora attiva o dismessa?
queste erano le fabbriche. ecco perche' ho amato sempre l'officina, quella dove non si capisce chi e' il padrone e chi e' il dipendente e ci si capisce col dialetto e quando un pezzo e' finito diventa una soddisfazione di tutti, magari con qualche spicciolo in piu' in tasca. che bei ricordi
Si il dialetto torinese con gli impiegati meridionali 😂😂😂😂😂 il mondo delle favole
Ma in un officina , quanti pezzi potevano costruire , o finire , al mese ??! Qui si parla di grandi industrie , da migliaia di auto al mese , necessarie per motorizzare l'Italia con un marchio Italiano !!
Queste industrie ci sono anche oggi , ma in Cina , ed in altri Paesi , dove l'economia cresce e la nazione progredisce !! In pratica : ci hanno fottuti !!! 😢. E dovremmo pure essere contenti ?!
Torino era il portone per lavorare, quanti uomini e famiglie sono arrivati da giù. Era un'altro tempo.
C'era anche la Fiat di Cassino dove lavoravano due miei zii
Ho visto pochi minuti di questo video, è favoloso! Grazie per averlo reso disponibile.
il d.lgs. 81 è andato in autocombustione più volte durante la proiezione 🤣
Gli eroi di cui non parla mai nessuno 😞
Perché tu che lavoro fai scusa? Il mantenuto?
Visto che non ci arrivi da solo, fattelo spiegare da qualcuno con un briciolo di intelligenza.
Video eccezionale ....Rivedo le mie origini di metalmeccanico al nord, seppur in contesti molto più piccoli rispetto al colosso FIAT 😊
interessante, documento prezioso fra qualche decennio, comunque mi sembra di rivivere Fantozzi in certi punti...
BEI TEMPI ,c'era lavoro per tutti,è rispetto !!!
Angosciante :-) Ma ogni cosa va vista nel suo momento storico, il documentario resta interessantissimo.
angoscia metropolitana
Io credo che se le comparse del documentario potessero vedere oggi come siamo ridotti sarebbero loro a dire "che angoscia!" "che inferno!" "poverini..."
Uomini che hanno fatto grande l Italia industrializzata
Video stupendo, proprio a causa della sua terribile (ma anche studiata...) ingenuità... quel mondo, nel bene e nel male, non esiste davvero più... certamente il lavoro in catena di montaggio era alienante, ma credo sia sempre meglio che campare di sussidi e di precarietà, come purtroppo accade oggi.
Hai mai lavorato in fabbrica come questa 8 ore del tuo unico tempo di vita su questo pianeta per 40 anni di fila? Lavoro? Questa è schiavitù, altrochè...
@@helm1242 nessuno è obbligato a farlo. Infatti ci hanno sempre lavorato chi ha meno capacità. Solo i manovali che fanno sempre le stesse cose ci vanno in fabbrica hai capito o no?