I mestieri scomparsi: la storia della lana a Livigno.

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  • Опубликовано: 29 ноя 2023
  • Alta Valtellina, mestieri ormai scomparsi: la storia della lana.
    Fin dall’antichità l’uomo ha utilizzato la lana come protezione dal freddo:
    l’allevamento delle pecore si praticava in tutti gli ambienti montuosi.
    Questo documentario descrive la storia della lana in un paese alpino nel cuore delle Alpi: Livigno, che si trova a 1.800 metri di altitudine, in Alta Valtellina in Provincia di Sondrio, e che allora viveva di zootecnia e di agricoltura.
    A Livigno nei primi anni del 1900 un intelligente falegname portò dalla Svizzera, acquistati usati, due ingegnosi e complessi macchinari per cardare la lana, che erano della metà dell’ottocento (detti li màchina de sc'chertéśgér).
    Essi risparmiavano la fatica e il tempo di cardare a mano e permettevano di districare e rendere parallele le fibre tessili, liberandole dalle impurità, al fine di permettere le successive operazioni di filatura.
    La sc'chertéśgiarìa funzionò sino al 1980 e, sebbene non più operante, è ancora conservata in ottimo stato.
    Il prodotto che ne risultava era un sofficissimo e leggero strato di lana
    perfettamente cardata (chiamato panaśgèla) pronto per essere filato.
    La filatura veniva effettuata a mano con il filatoio ad alette (carèl) ed era un’attività che veniva svolta da tutte le donne del paese.
    Si otteneva un filo resistente, omogeneo e sufficientemente lungo per poter essere usato nella fabbricazione di tessuti, attraverso l’uso di un telaio, o indumenti vari lavorati ‘a maglia’.
    La velocità della lavorazione era data dalla frequenza con cui si azionava il pedale e quindi dall'abilità del filatore nel fornire sufficiente e regolare quantità di fibre al trascinamento dell'aspo.
    Il pregio del filato era dato dalla sua regolarità. Quindi, oltre che una buona preparazione delle fibre con la cardatura, era l'abilità del filatore nel porgere costantemente la giusta quantità di fibre alla torsione che determinava la buona riuscita del lavoro.
    La lana: un tessuto ricco di storia, legato a un artigianato che affonda le proprie radici in un passato molto lontano, alle origini della civiltà agricola.
    La filögna e la filiera della lana a Livigno: le macchine per cardare (la sc'chertéśgiarìa), la filatrice (la filögna) e il lavoro a maglia.
    Un documentario di © Giovanni Peretti.
    Mob. 351 944 9083 - peretti.gio@gmail.com
    Registrato presso il MUS! Museo di Livigno e Trepalle
    nel dialetto locale di Livigno, sottotitolato in italiano.
    Voce narrante: Nicola De Gregorio
    Artigiani: Vito Bormolini (classe 1946), Cristina Bormolini (Classe 1937) e Domenica Menia Silvestri (Classe 1944).
    Musiche: © Joachim Lehberger, per Alpinia.
    Durata 49 minuti. Produzione: Alpinia, Bormio, 2023.
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