Io l ho sentita la prima volta ad un concerto l anno della maturità mi sono commossa ma essendo ligure mai più avrei pensato che sarei andata ad abitare a Venezia e che proprio a Venezia avrei perso il bambino (mi hanno ricoverata a Padova) e mi chiamo anche Stefania. Mi fa un po effetto questo brano
Durante le gravidanze di mia moglie e di mia sorella questa canzone per me era tassativamente vietata. Quando sono salito in macchina dopo la nascita del mio primo figlio (8 anni fa) l'ho riascoltata e ho pianto per tutto il tempo
Ciao Francesco ❤️ , buona notte 🌃😚😘 🍀🤗💘💓 !!! Ti volevo raccontare di un momento, mentre ero in viaggio con avventure nel mondo sulle isole greche tantissimi anni fa, in cui mi rannicchiai per terra contro un muro immersa in un immenso dolore. Allora mi ricordo che dentro di me mi misi a cantare ripetutamente." Venezia " e così questa canzone divenne la ' mia' canzone. Credo che non sia stato per i simpatici partecipanti al viaggio ma per uno solo : un ragazzo di Bologna che, mentre io ero un po' invaghita di lui, stava sempre con la mia amica di allora Paola. Un giorno mentre eravamo in mare lui mi si avvicinò sorridendo e io gli risposi mostrandogli i denti.. non riesco ad andare avanti perché _ qualcuno me lo impedsce
Ho sempre amato questa canzone e forse ora che sono stato a Venezia per la prima volta, esplorandola calle per calle, fuggendo dai flussi turistici, parlando con la gente, beh, forse ancora di più. Sorpresa però, non è sua ma di Gian Piero Alloisio, fu Guccini però a portarla al successo, con qualche modifica. Pura poesia, per nulla retorica ma, al contrario, con tocchi di realismo che lasciano i brividi, ma anche direi espressionisti. Un'amica d'infanzia veneziana muore di parto. Espressionista nell'accostare l'amica alla città, una che muore dando alla luce probabilmente un futuro venditore di souvenir (come la nonna) e l'altra perché vive di rendita, una grandeur quasi patetica, di una potenza che non c'è più, né politica né economica, sempre più mercificata (qui sì, un bel po' di retorica, visto che si tratta di una ex potenza mercantile, quindi sempre dedita alla speculazione). "Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia, la vende ai turisti". E prosegue alternando Venezia e Stefania, quasi fossero intercambiabili, fino alla completa sovrapposizione, quasi confondendole: "Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa". Morire come affondare, lasciarsi andare, come la città, ormai rassegnata al suo destino, dopo alcuni tentativi di sopravvivere, dopo quel respiro affannoso che quasi "inciampava nei denti". Quanto realismo, quanta poesia. Ma cosa ha lasciato? Ce lo dice con altre pennellate di sorprendente realismo, sembra quasi di vedere la corsia fredda di un ospedale: "Novella 2000 e una rosa sul suo comodino, Stefania ha lasciato un bambino". Bambino che si identifica con la parte relativamente più nuova della città, quantomeno quella più produttiva: "Per mille finestre c'è solo il vagito di un bimbo che è nato, c'è solo la sirena di Mestre". Speranza di una nuova vita che tuttavia non lascia presagire nulla di buono: "Stefania è un bambino, comprare o smerciare Venezia sarà il suo destino. Può darsi che un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti". La rabbia verso i parenti di lei, verso la città, fino quasi all'ingiuria, ma in fondo la rabbia per una morte ingiustificabile, inaccettabile, mentre tutto continua a scorrere senza tempo. Perché è questa la sensazione che mi hanno lasciato questi due giorni veneziani, di essere dentro una cartolina, tutti immobili, quasi prigionieri. Non più snodo commerciale e culturale, non più al centro del mondo ma fuori: fuori dal mondo e fuori dal tempo. Quasi su un palcoscenico da cui non puoi più scendere, imprigionato in un groviglio di vicoletti tutti simili (ma mai uguali) e ponti e ponticelli, dov'è bello perdersi ma al tempo stesso angoscioso se non ti ritrovi e continui invece a perderti senza trovare il bandolo della matassa. E alla fine ci rinunci e vai via, sperando di potere fare ordine e pettinare le idee e le sensazioni. E mentre ti lasci alle spalle la laguna sembra quasi che sei riuscito a balzare fuori dalla cartolina. Si può essere così felici di fuggire da una città così bella e certamente unica in tutto il mondo?
Non mi riesce più di scrivere cose che pure ho in mente. Carissimo Francesco, probabilmente non riuscirò più a scrivere questa notte, ma tu aiutami, ti prego ❤
Di un realismo straziante, Guccini vede Venezia mercante mercantile marchetta mercanteggiare e trascura volutamente pittori ponti Rialto e Salute, San Marco e lo stile . Guccini colpito ferito incazzato, accecato dal dolore che torce e coglie quell'anima atroce che portò Dandolo al saccheggio di Costantinopoli spianando la strada a Maometto ll e agli Ottomani.
Io vedo un uomo che si lasci andare sulle rime, con facilita', senza chiedersi niente piu' di quello che la sua voce canta accompagnando la chitarra...La sua abilita' e' indiscussa, amabile, voce e dedizione eccezzionale ..Ho visto ora "il testo e' di ...." cio' non toglie la sua voluta interpretazione..
La Sandra era una mia lontana parente; era, come il suo compagno, un' intellettuale di sinistra molto calata nel suo ruolo. Quando ci fu quella rottura dolorosissima per me, cantavo dei figli: può darsi che un giorno saremo contenti di essere solo lontani parenti. Invece pochi anni fa ho saputo che il figlio da me più amato aveva preso tutt' una strada
Prima di questa ho visto il filmato di !Canzone di notte n 4" Il Maestro si è solo uno po' imbiancato, mentre il Flaco è tutto coperto di neve, Per il resto non è cambiato nulla: immutato il talento, d'alta parte si dice che la classe non è acqua. Al limite è il buon vino, che invecchiando può solo migliorare. Certe cose di oggi, che si sentono nostro malgrado, in radio e tv diventeranno solo pessimo aceto, se non lo sono già
@Thomas Carli Il testo è di Gian Piero Alloisio, trovi su youtube ormai anche il brano originale scrivendo "assemblea musicale teatrale - venezia". A mio parere è molto meglio quella di Guccini, il quale ha dichiarato che gli è sempre piaciuta tanto, in quanto l'ha conosciuta mentre aspettava la nascita di sua figlia. "E quando aspetti una figlia ti commuovi più facilmente per una ragazza morta di parto"
16 anni fa te ne sei andata sorella... Un po come in questa canzone... Ci hai lasciato Marco che allora aveva 6 anni... E pochi giorni fa ha preso la patente... Un giorno ci rivedremo lo so... Ti abbraccio e stanotte come quella notte di tanti anni fa avevo gli occhi lucidi... Ciao!
Thomas Carli non è scritta da lui questa canzone...non mi ricordo il nome dell'autore ovviamente guccini l'ha sistemata e musicata...è un grande interprete
Ho sempre saputo che il meno riuscito a suo dire fosse Stanze di vita quotidiana per il quale aveva litigato mille volte con il produttore. È una cosa che il Maestro ha raccontato varie volte.
+Sara DA COSTA Insulta quanto vuoi ma restano scordate! La canzone è meravigliosa ma ti garantisco che con le chitarre accordate sarebbe pure meglio. E ora dacci pure dentro di trivialità, che ti riescono bene...
A 40 anni, con la vita che mi ha indurito, sei l'unico che riesci a farmi piangere.
Io l ho sentita la prima volta ad un concerto l anno della maturità mi sono commossa ma essendo ligure mai più avrei pensato che sarei andata ad abitare a Venezia e che proprio a Venezia avrei perso il bambino (mi hanno ricoverata a Padova) e mi chiamo anche Stefania. Mi fa un po effetto questo brano
Ti abbraccio
Un abbraccio Stefania
Un abbraccio
Mi spiace tanto vai tranquilla tanto tutto va e viene 😢
❤
Un capolavoro...avrei sempre voluto abbracciare "Stefania" ascoltando questa poesia....
Durante le gravidanze di mia moglie e di mia sorella questa canzone per me era tassativamente vietata. Quando sono salito in macchina dopo la nascita del mio primo figlio (8 anni fa) l'ho riascoltata e ho pianto per tutto il tempo
Una canzone struggente.
Ciao Francesco ❤️ , buona notte 🌃😚😘 🍀🤗💘💓 !!! Ti volevo raccontare di un momento, mentre ero in viaggio con avventure nel mondo sulle isole greche tantissimi anni fa, in cui mi rannicchiai per terra contro un muro immersa in un immenso dolore. Allora mi ricordo che dentro di me mi misi a cantare ripetutamente." Venezia " e così questa canzone divenne la ' mia' canzone. Credo che non sia stato per i simpatici partecipanti al viaggio ma per uno solo : un ragazzo di Bologna che, mentre io ero un po' invaghita di lui, stava sempre con la mia amica di allora Paola. Un giorno mentre eravamo in mare lui mi si avvicinò sorridendo e io gli risposi mostrandogli i denti.. non riesco ad andare avanti perché _ qualcuno me lo impedsce
Le canzoni di una volta erano reali vite di ogni giorno di tutti e ti toccavano mei sentimenti
Altri versi molto miei : ... però non ti puoi risvegliare con un dolore al livello del mare ... Grazie di tutto, amatissimo Francesco ❤️💞
Ho sempre amato questa canzone e forse ora che sono stato a Venezia per la prima volta, esplorandola calle per calle, fuggendo dai flussi turistici, parlando con la gente, beh, forse ancora di più.
Sorpresa però, non è sua ma di Gian Piero Alloisio, fu Guccini però a portarla al successo, con qualche modifica. Pura poesia, per nulla retorica ma, al contrario, con tocchi di realismo che lasciano i brividi, ma anche direi espressionisti.
Un'amica d'infanzia veneziana muore di parto. Espressionista nell'accostare l'amica alla città, una che muore dando alla luce probabilmente un futuro venditore di souvenir (come la nonna) e l'altra perché vive di rendita, una grandeur quasi patetica, di una potenza che non c'è più, né politica né economica, sempre più mercificata (qui sì, un bel po' di retorica, visto che si tratta di una ex potenza mercantile, quindi sempre dedita alla speculazione).
"Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia, la vende ai turisti".
E prosegue alternando Venezia e Stefania, quasi fossero intercambiabili, fino alla completa sovrapposizione, quasi confondendole: "Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa". Morire come affondare, lasciarsi andare, come la città, ormai rassegnata al suo destino, dopo alcuni tentativi di sopravvivere, dopo quel respiro affannoso che quasi "inciampava nei denti". Quanto realismo, quanta poesia.
Ma cosa ha lasciato? Ce lo dice con altre pennellate di sorprendente realismo, sembra quasi di vedere la corsia fredda di un ospedale: "Novella 2000 e una rosa sul suo comodino, Stefania ha lasciato un bambino".
Bambino che si identifica con la parte relativamente più nuova della città, quantomeno quella più produttiva: "Per mille finestre c'è solo il vagito di un bimbo che è nato, c'è solo la sirena di Mestre".
Speranza di una nuova vita che tuttavia non lascia presagire nulla di buono: "Stefania è un bambino, comprare o smerciare Venezia sarà il suo destino. Può darsi che un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti".
La rabbia verso i parenti di lei, verso la città, fino quasi all'ingiuria, ma in fondo la rabbia per una morte ingiustificabile, inaccettabile, mentre tutto continua a scorrere senza tempo.
Perché è questa la sensazione che mi hanno lasciato questi due giorni veneziani, di essere dentro una cartolina, tutti immobili, quasi prigionieri. Non più snodo commerciale e culturale, non più al centro del mondo ma fuori: fuori dal mondo e fuori dal tempo.
Quasi su un palcoscenico da cui non puoi più scendere, imprigionato in un groviglio di vicoletti tutti simili (ma mai uguali) e ponti e ponticelli, dov'è bello perdersi ma al tempo stesso angoscioso se non ti ritrovi e continui invece a perderti senza trovare il bandolo della matassa.
E alla fine ci rinunci e vai via, sperando di potere fare ordine e pettinare le idee e le sensazioni. E mentre ti lasci alle spalle la laguna sembra quasi che sei riuscito a balzare fuori dalla cartolina. Si può essere così felici di fuggire da una città così bella e certamente unica in tutto il mondo?
❤
La ascolto e la riascolto e' di una finezza unica.
Era mio fratello che mi ha fatto scoprire, di lei . L'ho subito amato. Un grande poeta. Grazie
questa canzone fa veramente inciampare il respiro tra denti!
Di Gian Piero Alloisio e Francesco ha chiesto di cantarla e ha apportato piccole modifiche
Non mi riesce più di scrivere cose che pure ho in mente. Carissimo Francesco, probabilmente non riuscirò più a scrivere questa notte, ma tu aiutami, ti prego ❤
Stupenda
OGNI VOLTA CHE ASCOLTO QUESTA CANZONE PIANGO BEI TEMPI
Questa per me è una canzone bellissima 💓
Grazie Francesco
Sempre grandissimo Guccio: le sue canzoni come quadri d'autore!!!
La canzone è di Giampiero alloisio, a me piace più la versione originale
Cantina sociale Cormons 1983 concerto da orgasmo emozioni incredibili
Direi un'altro capolavoro
Un mito
Commovente, bravissimo tanto
Con che rabbia canta questa canzone! si vede che è stata una persona a lui vicina.
ti sbagli. non l'ha scritta lui
E' di Alloisio e la Stefania di cui si parla era sua cugina, morta realmente.
Una piccola grande canzone che tocca il cuore.
Di un realismo straziante, Guccini vede Venezia mercante mercantile marchetta mercanteggiare e trascura volutamente pittori ponti Rialto e Salute, San Marco e lo stile . Guccini colpito ferito incazzato, accecato dal dolore che torce e coglie quell'anima atroce che portò Dandolo al saccheggio di Costantinopoli spianando la strada a Maometto ll e agli Ottomani.
dopo 3 mesi sono riuscito a piangere. grazie..
Brano straziante ma sempre stupendo.
...giusto per questo drammatico momento...😢
Secoli che non la sentivo... così triste da star male...
Io vedo un uomo che si lasci andare sulle rime, con facilita', senza chiedersi niente piu' di quello che la sua voce canta accompagnando la chitarra...La sua abilita' e' indiscussa, amabile, voce e dedizione eccezzionale ..Ho visto ora "il testo e' di ...." cio' non toglie la sua voluta interpretazione..
LUNGA VITA A TE
MAESTRO DI VITA
LA MIA STIMA INFINITA PER TE
FRANCESCO GUCCINI
Commovente.
Capolavoro immenso...da brividi...
Che bravo e bello il Guccio
nel 2021 ^^ mentre passeggio a Venezia ^^
Una poesia…
Bellissima
Grandissimo Guccini !
Grande anche la band.Citazione speciale per Jimmy Villotti e Flaco Biondini !
Immenso, magico, poetico.
una delle canzoni più belle di guccini
E di alloisio un altro cantautore lui l'ha modificata un po e reinterpretata.
tantissimi ricordi
Perfetta
meravigliosa
semplicemente da brividi......
Venezia e anche un sogno
Grande!
Meravigliaaaaa ❤🙏
bellaaaa, rispecchia la realtà.
Incontro é ancora più bella
Meravigliosa ❤️
Immensa!!!!!!
e faccelo un altro concerto, Maestro...
La Sandra era una mia lontana parente; era, come il suo compagno, un' intellettuale di sinistra molto calata nel suo ruolo. Quando ci fu quella rottura dolorosissima per me, cantavo dei figli: può darsi che un giorno saremo contenti di essere solo lontani parenti. Invece pochi anni fa ho saputo che il figlio da me più amato aveva preso tutt' una strada
Tutt' un' altra strada.
grande
Prima di questa ho visto il filmato di !Canzone di notte n 4" Il Maestro si è solo uno po' imbiancato, mentre il Flaco è tutto coperto di neve, Per il resto non è cambiato nulla: immutato il talento, d'alta parte si dice che la classe non è acqua. Al limite è il buon vino, che invecchiando può solo migliorare. Certe cose di oggi, che si sentono nostro malgrado, in radio e tv diventeranno solo pessimo aceto, se non lo sono già
@Thomas Carli
Il testo è di Gian Piero Alloisio, trovi su youtube ormai anche il brano originale scrivendo "assemblea musicale teatrale - venezia". A mio parere è molto meglio quella di Guccini, il quale ha dichiarato che gli è sempre piaciuta tanto, in quanto l'ha conosciuta mentre aspettava la nascita di sua figlia. "E quando aspetti una figlia ti commuovi più facilmente per una ragazza morta di parto"
grazie. dopo 30 anni dal prim oascolto c'è ancora da imparare. faccio sintesi tra i due testi
ruclips.net/video/Y8Kru5MXyw4/видео.html
16 anni fa te ne sei andata sorella... Un po come in questa canzone... Ci hai lasciato Marco che allora aveva 6 anni... E pochi giorni fa ha preso la patente...
Un giorno ci rivedremo lo so... Ti abbraccio e stanotte come quella notte di tanti anni fa avevo gli occhi lucidi... Ciao!
Non sai quante volte ho cantato di me stessa: Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa
Questa versione sarebbe molto bella e inedita per l'arrangiamento. Peccato per le chitarre scordatissime :-(
Alloisio guccini...
Scusa una domanda... sei di Venezia?
audio zero.
Chissa se ai parenti gli ha fatto davvero del male vederla morire,morire amazzata, in un grande ospedale
Thomas Carli non è scritta da lui questa canzone...non mi ricordo il nome dell'autore ovviamente guccini l'ha sistemata e musicata...è un grande interprete
Gian Piero Alloisio
Peraltro, la Stefania di cui si parla era la cugina di Alloisio, morta realmente.
venezia è l oriente la via della seta
Si svegliasse la RAI e organizzasse un concerto di Guccini...
Veramente
se, aspetta e spera
IIIII>per 99 per
prova ad immedesimarti in quello che dice, potrebbe piacerti :)
bellissima....ma e' di Gian Piero Alloisio.
Ciao Toff, no vicino a Milano.
Magari, pero venezia resterà unica...
eh infatti è la sua! ha due sobbalzi a 0.35
#radiostayrock
c'è una chitarra leggermente scordata
Leggermente insomma ahahahahah
Guccini dice che Metropolis e il suo lavoro meno riuscito ... boh !
Ho sempre saputo che il meno riuscito a suo dire fosse Stanze di vita quotidiana per il quale aveva litigato mille volte con il produttore. È una cosa che il Maestro ha raccontato varie volte.
Ma accordare le chitarre pareva brutto?
+Sara DA COSTA Insulta quanto vuoi ma restano scordate! La canzone è meravigliosa ma ti garantisco che con le chitarre accordate sarebbe pure meglio. E ora dacci pure dentro di trivialità, che ti riescono bene...
Quella di Flaco è leggermente scordata
questa non fu messa nel cd. Sarà per questo? mah
Secondo me è quella di Villotti ad essere scordata.
....Venezia e le maschere....
lo metessero ministro d coltura
Inascoltabile.
Che volgare!
Bellissima