Beh, se il mondo "inclusivo" è un mondo "esclusivo" ha senso. E quel modo di essere "inclusivi a voce alta" lo è, per certi versi, perché è lontano dall'inclusività del popolo comune.
@@dufaygnani9697 tu dici? Perché, chi compra una Bentley non sta urlando al mondo che lui fa parte di una certa elite? E chi compra Jeep Wrangler non sta gridando agli altri che lui è uno crudo e selvaggio? E chi compra una Harley non sta dicendo al mondo che lui è uno spirito libero? Non tutti comprano così, ma chi compra seguendo l'idea di brand compra così. Ci sarà sempre chi compra Jaguard perché gli piace quell'auto e basta. Ma non è per gli acquirenti che scelgono il bene per le sue caratteristiche che esistono queste iniziative di brand. Il brand inteso come "linea di valori" parla a chi sceglie per affinità.
@@ome.sarvatge mi sembrano viaggi interstellari i suoi. Uno può comprare una jeep per fare fuoristrada ed essere un damerino come un buzzurro può stare sulla Bentley.
Ragazzi, vedo molta confusione. Il target di Jaguar sono chiaramente i teletubbies. Nessuno, sano di mente, nel 2024, rappresenterebbe così le persone lgbt.
Credo voglia solo darsi un immagine fashionista, non ci vedo nulla di Woke, sembra una sfilata dell'ultima collezione di Rick Owens: In quest' ottica rientra perfettamente il font e il nuovo badge che sembrano ispirarsi a quelli dei grandi brand della moda.
> Your Highness, the plebs are protesting because they don't have money to pay for their gas, insuracnce and maintenance of low end cars. > Let 'em drive Huracans!
Sono possessore di Jaguar e ne ho ordinata un'altra prima che presentassero questa roba....che è ridicola x chi "faceva" auto sportive! Questo sarebbe il loro nuovo target di cliente? Auguri credo che dureranno 6 mesi... io posso solo a questo punto annullare ordine e vendere quella che ho...non voglio simili accostamenti non mi interessa essere woke! Si passa ad altri marchi sportivi...
Diciamo che le elezioni statunitensi sono quasi state un referendum riguardo a come viene accolta la strumentalizzazione di queste tematiche dalla maggioranza. Se fai comunicazione e non sei in grado di leggere la società nell’attualità, allora sei inadeguato al tuo ruolo, così come è inadeguata questa campagna. Nessuno nel 2024 pensa che sia ancora rivoluzionario usare questo tipo di rappresentazione, campagna buona per H&M dieci anni fa, forse.
Negli ultimi vent’anni ho avuto il piacere di avere diverse auto Jaguar XF e adesso Fpace . Condivido la tua analisi, e comunque ritengo orrendo lo spot e se era intenzione di rompere con il passato potevano farlo in maniera diversa. La mia opinione è che non reggeranno l’impatto con le case luxury e falliranno miseramente, perché come me la maggior parte virerà verso marche già consolidate e affidabili come lo sono state le mie precedenti Jaguar. Grazie
Di fatto, qualche tempo fa tentò una manovra del genere la _Harley Davidson_ : la differenza è che la clientela storica del marchio buttò sù un tale polverone da fare rimangiare al marchio il suo tentativo di riposizionamento. Evidentemente, se nel caso di _Jaguar_ le voci di sdegno si sollevano solo per esercizio retorico, da gente che un'auto di quelle non l'ha mai avuta, allora forse ha senso che la casa inglese ammetta di NON avere già più una base e che giustamente tenti di guadagnarsene un'altra. Al posto dei dirigenti indiani proprietari del marchio, io mi chiederei: siamo sicuri che questo nuovo parco clienti che intendiamo intercettare abbia un portafogli adatto al prodotto e sia qualcosa di stabile anziché una moda passeggera, visto che progettare auto significa giocare d'anticipo con investimenti e ricerca almeno quinquennali per ciascun prodotto?
Le Harley le comprano i rozzoni che girano facendo casino con gli scarichi che fanno "pum!" mentre le Jaguar le comprano i metrosessuali (non vuol dire omosessuali) che sono un botto di gente e alla quale questo spot attira parecchio. Non è la birra, non è il rasoio. È tutto molto diverso qui. Hanno studiato lo spot proprio per creare sto casino. Per la cronaca, tutto questo clamore non c'era stato né per Gillette, né per Bud, né per Harley Davidson.
Non è che "non è pronto": è che è sbagliato il target. Se ti metti a fare pubblicità di mascara nelle palestre maschili, o di crociere di lusso nelle mense della Caritas, o di biciclette nei reparti di ortopedia degli ospedali... non è che puoi lamentarti se poi ti precipitano le vendite.... ;-)
Io nello spot ci vedo il tentativo di identificarsi nel ricco moderno attento alle tendenze, appassionato d'arte e di moda che gira per vernissage, sfilate e feste esclusive in cui viene presentata l'ultima imperdibile opera con performance del nuovo artista sconosciuto. E credo che l'elettrico di lusso si posizioni in un mercato elitario e conforme al frame che ho appena indicato. In questo caso togliersi di dosso la polvere della tradizione la vedo una mossa certamente audace, ma fatta a ragion veduta. Insomma, se sei il ricco che vuole scoprire il nuovo Andy Warhol o la nuova Marina Abramović, non puoi che guidare Jaguar... Questo il messaggio che ho colto.
@@dnaiele2 sono d accordissimo con te, finalmente un commento sensato. Se quelli della jaguar avranno fatto bene o meno, non ce lo dirà l italiano medio, a cui non è rivolta questa pubblicità, ma solo i dati di vendita. Il resto è solo ideologia che si sconvolge che esiste un altra ideologia.
Vero, ma Jaguar, bene o male, anche se è in perdita e al traino di Land Rover, vende 70.000 macchine l'anno, con un fatturato di 4 miliardi. Non è che non abbia proprio niente niente da perdere.
@@neutronalchemist3241 nessun azienda ha qualcosa da perdere, non ho mai inteso questo. Non ho capito bene la tua risposta. In ogni caso, penso che avranno fatto abbondantemente analisi di mercato prima di prendere questa decisione. Probabilmente la scelta era morire lentamente per mancanza di appeal alle nuove generazione, o provare un rebranding totale. Ovvio, è una scommessa, fa parte del rischio di impresa, ma penso (e spero per loro) che il rischio sia ben calcolato e ponderato mediante le adeguate analisi di mercato. Altra spiegazione può essere che tutti quelli del cda sono dei pazzi ideologisti woke. Solo il mercato ci darà la risposta.
Quello che descrivi non è il "ricco moderno", ma il ricco di 50 anni fa. Tutta questa passione per l'arte nei "ricchi moderni" non c'è: l'oggetto d'arte è vissuto quasi esclusivamente per lo status symbol o, più frequentemente, come investimento.
@Mast3rHand989 Non prendiamoci per il c. In certi ambiti ormai l'anglicismo è diventato quello che per Renzo era il "latinorum". E fa molto figo...anzi cool.
@@ildionigi2591 così come il LED non si chiama "piccola lucetta a diodo' e il trompe l'oeil non si chiama "dipinto che inganna l'occhio", anche il "brand" ha il suo nome proprio. Il valore del termine specialistico è qualcosa che proprio si fa fatica a capire...
Non ci dovrebbe essere niente di inclusivo in un brand come Jaguar. È un marchio che nasce elitario e se ha visto un certo declino, è proprio per non essere più riuscito a trasmettere il giusto livello di esclusività. Se sei ultra milionario, la tua razza, il tuo gender, il tuo whatever non contano, sei un ottimo cliente per Jaguar e Jaguar non deve fartimsentire incluso, deve trasmettere i suoi valori aziendali, prestigio, potenza, eleganza, velocità. E motori sotto il cofano che ricordano più un trattore inglese che una Ferrari ma va be'... A proposito di Bud Light, i due nuovi spot con Shane Gillis, noto imitatore di Trump tra l'altro, pare stiano funzionando.
@@DeePal072 quello che sfugge è che le teorie partono proprio dalle elite statunitensi, dagli ambieni universitari super esclusivi. Molto probabilmente questa pubblicità è indirizzata a loro e non al medio consumatore italiano. Queste pubblicità non hanno nulla di inclusivo, ma solo un esposizione ideologica per captare proprio quel determinato target.
@@enne91ci esattamente. Il mondo inclusivo a tutti i costi, quello arrogante dei colori e delle vocali forzate è il mondo di un'elite annoiata. Non è il mondo concreto delle persone inclusive per caratura morale. È quello che sta sfuggendo: che Jaguar parla al mondo degli arcobaleni dei diritti gridati da dietro ai completi griffati e da dentro agli attici in centro. Una nuova elite di persone con capacità di spesa sopra alla media e che, per noia, muore dalla voglia di essere stravagante per forza. Purtroppo occorre osservare quel mondo da fuori e non farne parte, per accorgersene.
@@enne91ci veramente ti sbagli considerando proprio che palesemente il target di questo spot sono proprio "i ricchi radical chic di determinati ambienti universitari (e non) di prestigio" per cui, *l'elemento Ideologico del Wokismo tanto in trend pre-Trump* è una mossa chiaramente molto intelligente (teoricamente parlando) ma attuata in grave ritardo visto appunto il declino DEM per cui, a mio avviso potenzialmente controproducente.
Jaguar è un marchio vivissimo, l'80% delle auto a benzina prodotte dagli anni 30 ai 2010 è ancora in circolazione e mantenuta in ottimo stato. E' morto in termini di nuove vendite, e lo è perché hanno fatto delle schifezze a partire dal 2008-2010 (acquisto da parte di Tata Motors). Quindi , si, a noi Jaguaristi veri non fregava già più nulla da una decina d'anni. Ma, ti assicuro, che la Jaguar vera, in ogni Paese del mondo, è viva e vegeta. E, ti stupirai, muove anche fior di quattrini.
19 дней назад
Ma su quelle auto il brand non guadagna! Il brand ad oggi è in perdita, e da diversi anni avevano anticipato questa transizione. Il tempo ci dirà se sarà sufficiente per portare il brand in attivo.
Ci sta, essere legacy può essere un cappio al collo ampio quanto la customerbase storica, più si assottiglia più ti strozza e può essere giusto riposizionare un brand così importante
Da ormai ex cliente Jaguar devo dire che ciò che veramente condiziona la scelta mia e della base di clientela in cui rientro, è la volontà, nel caso dell’acquisito di un’autovettura, di partecipare ad una mitologia costruitasi intorno ad un determinato brand. In questo rebranding, aldilà della pubblicità che si commenta da sola, ritengo sia apparente la volontà di rinunciare all’identità del marchio, iniziando dal cambio del logo. Rinunciare a quella grintosità emanata evidentemente dalla testa di giaguaro per quella sorta di medaglione con doppia j, mi pare l’implicita intenzione di evitare ogni riferimento a quella medesima immagine di ferinità, costruita in più di 100 anni di storia e comunicata da sempre dal marchio, capace di attrarre gente come me, disposta a spendere cifre sostenute per potere guidare metaforicamente un ruggente giaguaro. Quella di ricostruire un’immagine ex novo, partendo da un chiaro messaggio di inclusività, creatività artistica e queerness (mi si consenta il termine) mi pare altresì una scommessa non da poco, visto che non ritengo scontato che nell’insieme dei clienti del settore automobilistico, il sottoinsieme formato da quegli individui a cui stanno a cuore simili tematiche o che apprezzino una simile estetica, coincida di per sé col sottoinsieme di persone disposte a pagare una media di 75000€ per un’autovettura nuova.
19 дней назад
Il problema, mi pare di capire, è che la gente come te, inteso come cliente Jaguar, ce ne era poca, visto i numeri. La loro scelta è chiaramente abbandonare i pochi vecchi clienti e fare un cambio radicale. Scelta corretta? Non so, tra qualche anno lo capiremo.
Secondo me è proprio come dici all'ottavo minuto. Se vediamo gli ultimi report finanziari del gruppo JLR, le vendite del SOLO brand Jaguar sono ridicole (poco meno di 27mila auto al Q3 2024), per cui avranno calcolato che le buyer personas odierne sono inferiori a quelle, potenziali, della nuova gamma elettrica del futuro. Ecco quindi il nuovo logo, lettering, storytelling, ecc. Potevano fare un nuovo marchio, solo elettrico, ma avrebbero dovuto sviluppare una nuova gamma Jaguar, casomai endotermica fino al 2035? Oggi la produzione è stata fermata, stanno svuotando i magazzini. Porsche invece, sta cercando di stare coi piedi in due scarpe ma gli amanti del marchio vogliono il brum brum dell'auto sportiva! Vedremo cosa accadrà
Queste nuove caramelle per adolescenti americane dalla sessualità incerta devono essere squisiliziose! 🍭🍬😋 Non vedo l'ora di poter assaggiare anch'io le mie Jaguar-candies!
L'analisi mi sembra a sua volta superba e anche un po' superficiale. Si cricitica il rebranding per la conseguente alienazione della customer base, ma cosa c'entra l'identità storica se vuoi riposizionarti? Tutto il discorso avrebbe senso se volessi mantenere il tuo target di brand, ma se vuoi cambiare il cliente (nel senso di sostituirlo, non di farlo cambiare) non c'è nessun motivo di proteggere la base storica. E si critica che non è così che si amplia il tuo pubblico: ma chi ha detto che si voglia ampliare e non invece sostituire? Da quello che si legge delle parole di Glover, l'azione è una totale reinvenzione del brand per riposizionarlo dove stava all'inizio, molto tempo fa, non per rinfrescare dove stava ieri. Passiamo al caveat, ovvero che "forse, l'azione ha senso per provare a prendere una nuova categoria di clienti magari superiore all'attuale clientela". E dici poco! Se due secondi prima dici che Jaguar è oggi un marchio che non si fila nessuno, hai già la tua risposta: è possibile che il marketing abbia deciso che i clienti che ci sono stanno andando a morire (metaforicamente e anagraficamente) e che quindi ci si debba reinventare una nuova fanbase. Nuova, non un'estensione della precedente. Poi si può parlare di efficacia, si può entrare nel merito delle scelte, della rappresentazione di un mondo arcobaleno fin troppo stereotipata (sarà il modo giusto? sarà sbagliato?), ma a me sembra che il ragionamento espresso da Jaguar sia coerente, nel metodo, con l'azione intrapresa. Chi è - o meglio chi sarà - il nuovo cliente Jaguar? Ecco, forse da lì si deve partire e magari da lì sono partiti a ripensare il marketing e il piano di comunicazione. Fare una critica trascurando questo cardine strutturale di ogni azione di marketing sa appunto di analisi molto di pancia e poco di testa. Può essere che il nuovo cliente "snob" del marchio sia quel tipo di persona snob che crede di vivere una nuova cultura pop multicolore, fluida e tutta facciata senza sostanza. Una cultura che tutto sommato esiste, soprattutto in certi "salotti bene" di persone annoiate che, essendo annoiate, non hanno di meglio da fare che tirar fuori colori e vocali di genere indefinito. E che, effettivamente, mi sembra quella a cui parla lo spottone tutto colori e fluidità. Un po' come un tempo il cliente Jaguar era qualcuno altrettanto lontano dai problemi reali e iscritto a un circolo culturale di persone lussuosamente annoiate quanto lui. Quindi forse a Jaguar non interessa il mondo dell'inclusività concreta, vissuta senza proclami, ma quello dell'inclusività ostentata allo stesso modo in cui una clientela "di tanto tempo fa" (delle origini, come dice Glover) ostentava il Rolex d'oro. Magari Jaguar ha fotografato questo. E magari nella critica si sarebbe dovuto analizzare questo, no? Quanto al fatto che non si vedono nemmeno più le macchine, mi viene da dire: perché, negli altri brand si vedono? Quali brand comuni, oggettivamente, promuovono le proprie auto partendo davvero dal valore della vettura? A me sembra che sia tutto un festival dello "stile di vita", del "vivi a tuo modo", del "sentiti libero" o del "distinguiti da tutti". Concetti astratti che non stanno né nelle linee di carrozzeria né dentro la meccanica del motore, termico o elettrico che sia. È da una vita che i clienti scelgono l'auto per lo status symbol o per l'affinità elettiva con una scatoletta di plastica, lamiera e sempre più silicio. Jaguar sta solo portando all'estremo questo concetto e - forse - posizionandosi in un mondo di un certo tipo. Stereotipato, sì, anche. Non è che la si può colpevolizzare per questo senza però criticare tutto il settore. Detto ciò a me non piace l'idea di distruggere un brand così iconico, per il valore culturale che rappresenta tale distruzione. Vuol dire buttare un tesoro, anziché farlo fruttare, vuol dire dare poco valore alla storia industriale. E, soprattutto da italiano, ciò lo ritengo un po' un abominio, perché in Italia l'industria ha ancora quel sapore di sostanza e di generazioni spese a metterla in piedi. Ma se vogliamo ragionare in termini di valutazione e di logica e quindi non di sentimento personale, l'analisi fatta è troppo fallace e non tiene conto del contesto nella sua interezza.
Manager incompetenti e modaioli che pensano di dover saltare sul treno del woke politically correct e LGBT senza fare i conti con costi e ricavi. E' una moda: qualunque prodotto ormai fa pubblicità con dentro almeno un trans e, nel caso della moda, con una cicciona, tutto è bio, inclusivo, circolare, soostenibile e senza olio di palma, anche le rondelle del 13. Qualcuno in Ammeriga si è già scottato (Bud, i trattori, alcune catene di abbigliamento) e sono tornati precipitosamente indietro, qui dobbiamo copiare gli USA ma siamo al solito in ritardo di un paio d'anni. Passerà (e falliranno): sai qgli indiani cosa gli frega, loro aspettano solo di inondarci con macchinine elettriche a baso costo.
Uno dei commenti più interessanti che ho letto in merito. Confesso di essermi anche io infervorato per questa scelta del marchio, ma mi hai appena dato molti spunti su cui non avevo riflettuto. Chapeau
@@ome.sarvatge Mio nonno è un vecchio "fascistone", lamentoso e snob, un giorno si sveglia e scopre che la vita è bella, cambia guardaroba e comincia ad andare ai Pride ed essere spassoso, e mi piace!: Rebranding. Mio nonno è un vecchio "fascistone", lamentoso e snob, un giorno si sveglia ed è una donna afro di 29 anni anni, ecologista e paladina dei diritti lgbtq: Incoerenza, chiamo la polizia per capire dove è finito il cadavere del nonno (ovviamente per non passare per razzista non posso incolpare la donna afro ecologista lgbtq).
Ma smettila, quando andavo ai track day era pieno di trans e modelle androgini che non si sentivano rappresentati da un marchio di auto, è risaputo che quel target vorrebbe esserne appassionato. L'automotive è allo sbando totale e come dici i veri clienti sono senza prodotto, a patto di spendere dagli 80k in su o andare sull'usato.
Jaguar per me come "marchio di lusso" è morto quando ha cominciato a fare Mondeo rimarchiate e -furgoni- SUV elettrici. E già a questo punto la vedevo dura riprendersi la sua identità, figuriamoci dopo spot come questo...
È più probabile che alla Jaguar siano impazziti o che hanno fatto studi precisi e analisi di mercato e hanno valutato che questo spot sia efficace su una quota di mercato più alta dello 0 virgola come dice matteo nel video? Secondo me è più probabile la seconda. Non ci dimentichiamo che internet crea eco chamber in cui gruppi di persone che la pensano allo stesso modo si isolano in vari contesti senza avere contraddittorio, come ad esempio chi segue questo canale (come me), ma contemporaneamente dà l illusione di essere connessi con tutto il mondo e quindi avere una percezione reale del mondo. Magari nessuno di noi che segue matteo comprerà una Jaguar dopo questo spot, ma anche nessuno di quelli che sono attratti da questa tipo di pubblicità guarderà mai questi video, ma contemporaneamente entrambi i gruppi hanno una illusoria rappresentazione di come è composto il mondo, che in realtà è fallace in quanto è limitata alla eco chamber dove è stato inserito. E tutto questo è merito dei social, che in realtà dovrebbero chiamarsi antisocial. In altri termini, nei commenti di questo video ce la cantiamo e suoniamo, ma il mondo è completamente diverso da quello che è rappresentato qua. Per come la vedo io l unica reazione sensata e costruttiva che si può avere al cambio strategia della Jaguar è curiosità, curiosità di sapere se avrà successo e prenderà una quota di mercato sufficiente da salvare l azienda, perché in tal caso abbiamo imparato qualcosa di nuovo, ovvero che molti consumatori si rivedono in quegli ideali. Ultima cosa, le persone che commentano "non si vedono le auto", vanno a commentare anche negli assurdi spot dei profumi "non si sente l odore" o nei diseducativi spot di cibi ultraprocessati "non si vedono i valori nutrizionali"? Vi siete accorti solo ora che le pubblicità sono solo fuffa per abbindolare il consumatore con ideologie subdole?
"Studi precisi"... affidati alle stesse aziende che hanno fatto i sondaggi per le ultime elezioni? Il problema è che ormai le aziende che fanno analisi di mercato ormai non danno risposte oggettive, ma risposte che non contraddicano troppo le aspettative del committente...
@@FrancoTauceri che c'entrano le elezioni? È una cosa completamente diversa. È un bias, stai distraendo l'attenzione sul problema della pubblicità mettendone un altro in mezzo che non c entra niente. Il problema delle elezioni è che l utonto pensa che sbagliare la predizione sia un errore clamoroso, ma perché le elezioni sono un ambito on\off, o vinci o perdi, quindi se hai predetto che trump prende per esempio il 48% (48 milioni di voti su 100 milioni) ma poi prende il 53% (53 milioni su 100 milioni), l'errore è solo del 5%, ma il risultato è stravolto. Ma sbagliare del 5% nel caso dell analisi di mercato è più che accettabile, per esempio la nuova strategia della jaguar è previsto che attiri 10 milioni di nuovi acquirenti. Se sbagliano anche del 10% allora ne attirano 9 milioni. In altre parole, non è che perché sbagliano a predirre le elezioni, ora la statistica e le analisi di mercato non hanno più senso di esistere.
@@enne91ci Le aziende che fanno sondaggi commerciali sono le stesse che fanno sondaggi elettorali. Cosa ci autorizza a credere che siano diventati delle schiappe a fare quelli elettorali, ma che siano bravissime con quelle commerciali? se un idraulico non è capace di ripararmi il rubinetto del bagno, mi permetto di dubitare che diventi bravo solo per ripararmi quello della cucina ...
@@FrancoTauceri con tutto il rispetto, non hai capito nulla della mia risposta. Rileggila con calma. E ti ripeto, pensare che perché UN SOLO sondaggio non è stato perfetto al 100%, allora dobbiamo mettere in discussione la statistica, denota una grande ignoranza in materia.
@@enne91ci Ho capito benissimo la tua risposta (che contiene invero considerazioni anche molto interessanti): sei tu che non hai capito la mia. Non metto in dubbio "la statistica", così come qualora affermassi che le automobili moderne fanno schifo non metterei per questo in dubbio "la meccanica", ma solo le capacità progettuali dei costruttori. Il problema è che non siamo di fronte ad "un" sondaggio che ha preso una cantonata, ma a dozzine/centinaia di sondaggi elettorali che non ci hanno preso neppure di striscio. E di questi ci accorgiamo perchè la verifica è semplice, veloce ed incontrovertibile. Ma ci troviamo quotidianamente di fronte a sondaggi sugli argomenti più vari il cui risultato ci lascia perlomeno perplessi... ma non abbiamo possibilità di verifica, e quindi il dubbio ce lo teniamo. Poi ci sono situazioni come queste, in cui il disastro e lo scollamento dalla realtà sono evidenti, però ci si ostina a negarlo... Ribadisco: la mia sensazione è che oggi le aziende di rilevazione statistica siano più attente a soddisfare il cliente, fornendogli le risposte che si attende, che non a fornire un serio lavoro di rilevazione statistica. Perchè se alla società di sondaggio si presenta il direttore marketing della VW, e chiede un sondaggio per vedere se il pubblico gradirà un'auto rosa e blu a forma di ca%%o, è ovvio che si tratta del progetto di cui si è infatuato... se gli restituisci un sondaggio che dici "il pubblico pensa che la tua auto rosa è una ca*ata pazzesca" non sarà contento, perchè il suo bel progetto naufraga prima ancora di poterlo presentare al CDA. E magari, prima di passare al progetto successivo (una station wagon a forma di tet*a verde) andrà da un'azienda di sondaggi differente, che però gli darà ragione e dirà "si, il pubblico è entusiasta e non vede l'ora di comprare un'automobile a forma di ca%%o!". Risultato: la prima azienda di sondaggi non lavorerà più, la seconda si.
Di norma quando si fanno scelte di marketing di un certo tipo ci sta un preciso ragionamento/studio dietro. Come dici anche tu, sono dell'idea che lo spot (che non ho visto) sia una consapevole scelta aziendale volta a trovare nuovi e diversi clienti. E forse (FORSE! 😅), in seguito a studi specifici, sanno anche che i "vecchi" clienti o non guardano certi canali di comunicazione (ovvero là dov'è stato lanciato questo spot - non so dove sia stato trasmesso -) oppure, semplicemente, restano fedeli comunque al marchio perché essendo di una certa età sono fidelizzati all'idea in sé. Per spiegarmi meglio... io ho sempre sognato di avere una Ferrari: l'azienda potrebbe fare qualsiasi pubblicità, bella o terribile che fosse, ma io ora come ora non mi smuoverei di un millimetro dall'idea di volerla avere. Chissà, magari questo vale anche per i giaguaristi... 😉
Guarda, ti potrei dare ragione se non fosse che il cambio di logo è proprio distruttivo e lo spot proprio brutto. Sembrava la pubblicità di un profumo anonimo, manco parlavano di auto. Come pensano di venderle?
Il punto è - come dicono altri nei commenti - che non stanno nemmeno rappresentando la comunità LGBT in modo umano e l'auto non si vede. Sostanzialmente non si capisce nulla se non che corporate vuole dire qualcosa.
Ok facciamo un esempio, la Harley vuole ampliare la propria clientela, fa uno spot dove si vedono dei tipici motociclisti in un bar, arriva una drag Queen a bordo di una Harley ed entra nel bar e si beve una birra con i motociclisti col giubbotto di pelle Ecco questo potrebbe essere una cosa sensata perché fa passare il messaggio, non importa sei hai la barba o sei una drag Queen, quello che conta è che ami le harley
@@emdeefxx9852 ragazzi ma è inutile ragionare di come questa pubblicità non sia efficace su di noi, semplicemente perché non è rivolta a noi! È inutile pensare a come poteva essere una ideale pubblicità della harley rivolta alla comunità lgbt più adeguata per noi, perché non saremmo noi il target. È come se la pubblicità del nuovo iphone fosse fatta da mio nonno ultraottantenne. E in riferimento al primo commento, per quanto riguarda la Ferrari, che la compreresti a prescindere dal marketing: magari le vecchie pubblicità della jaguar che puntano a un pubblico vecchio stampo, vengono viste così male dal target a cui si rivolge questo nuovo volto della Jaguar, che è come se da domani la ferrari facesse delle pubblicità con delle svastiche e delle ideologie fasciste. A quel punto non penso che compreresti comunque Ferrari, perché per quanto ti possa piacere, non accetterai mai di farti identificare in quell ideologia (o almeno spero 😂). La verità è ci vorrebbe un contraddittorio, ovvero l opinione di qualcuno di quelli a cui è rivolta questa pubblicità (che sicuramente esiste, perché alla Jaguar non sono impazziti) e sentire la sua opinione. Ma i social non lo permettono. Creano solo eco chamber in nelle quali ci ritroviamo solo persone con stesse ideologie e contemporaneamente abbiamo l illusione di essere connessi al mondo intero.
Ieri il CEO di Jaguar ha chiarito tutto dicendo essenzialmente: "se continuavamo come prima, avremmo fallito perche la concorrenza e' troppo forte. Abbiamo bisogno di nuovi clienti, senza perdere quelli di prima." 1 se la concorrenza e' trop po forte per te, a una fascia di mercato luxury di 250/300k per macchina, immagina quando scendi di categoria e ti vai a scontrare con Audi, Mercedes, Volvo, Tesla e Stellantis...la concorrenza semplicemente decuplica. 2 puoi anche strizzare l'occhio ai gen-z occidentali LGBT etc....ma sta' gente, nel 2024, ce l'ha 300k per una macchina nuova? e se no, a che prezzo vuoi scontare le tue auto? 3 il giorno dopo che il prezzo di listino di una Jaguar cala da 300 a 30k (se sono queste le intenzioni?), automaticamente perdi tutti i tuoi precedenti clienti, che per rimanere "esclusivi", semplicemente opteranno per una Porsche o un Maserati. Mia personale previsione: nel giro di 2 anni, se non falliscono, si accorgeranno del madornale errore di marketing che hanno fatto, cambieranno CEO e tutto il reparto marketing e torneranno a uno stile tradizionale ed elitario. Esattamente come ha fatto Burberry l'anno scorso.
Mi sembra una campagna pubblicitaria di un profumo. La sensazione è che siano poco credibili perdendo completamente il focus, ovvero vendere la macchina. Si poteva dire e dare il cambio di rotta della casa, mettendo però al centro sempre il veicolo. Jaguar paga un decennio caratterizzato da modelli stilisticamente apprezzabili, ma di affidabilità rivedibile. Avrei investito diversamente in questo momento.
Geniali a voler aumentare le vendite rivolgendosi a un mercato che è grande quanto un guscio di noce. In pratica, fra quelli che hanno budget per scegliere un’auto di alto profilo ti rivolgi al sottoinsieme di quelli che vogliono apparire a la page. Dei geni.
Certo che se l'obiettivo era far parlare di sé c'è riuscita perfettamente, Volvo ad esempio quando ha creato il brand elettrico Polestar se ne sono accorti solo gli addetti ai lavori
ciao Matteo. guarda.. io appena ho visto il video spot di jaguard ho pensato: "..ma sul serio ha mollato le auto di lusso per trasformarsi in una casa di moda?!?!? come mai?!?
...scusate ma c'è un errore di fondo in tanti commenti che sono comunque pienibdi spunti interessanti... Io sono appassionato e collezionaista di auto...qui non c'entra il woke,nom c'entra questa schifezza che hanno fatto (scusate ma a me è venuto da vomitare quando l'ho vista). Qui si parla di un marchio con piu di 100 anni di storia ,che ha fatto la storia dell'automobilismo di classe e sportivo... è l'essenza dello storico spirito britannico,ha sempre rappresentato elgamza, sportività, aggressività... Saranno anche alla canma del gas, ma pensano di risollevare le sorti con sta roba? E dove si identificano i clienti? In delle specie di alieni orrendi conciati in modo improponobile? Piuttosto che vedere un marchio iconico conciato in questo modo spero che fallisca...almeno avremo un bel ricordo di quello che fu...
Tutto correttissimo, ahime' (lo dico da vecchio Jaguarista, quindi con una buona di bias.Ma il non aver prestato la minima attenzione alla attuale "Customer base" e distruggerla, invece di allargarla, e' da veri incompetenti. Purtroppo se ne vedono spesso (ho un'esperienza diretta io stesso) di agenzie che non sanno leggere un prodotto in funzione di una clientela reale o potenziale, con delle aspirazioni precise, ed invece cercano di imporre una loro "interpretazione" del prodotto che nulla ha a che vedere con il prodotto stesso. Uno dei piu' grandi pubblicitari della storia, David Ogilvy, diceva che una buona pubblicita' deve trasmettere un messaggio chiaro e comprensibile di quello che e' l'oggetto della pubblicita'. Sembra ovvio, no? Non per l'agenzia che ha ideato questa disgraziatissima campagna.
@@netren7 Si, ma cosi' buttano via decenni di immagine del marchio, e si alienano i vecchi clienti senza la certezza di raccoglierne di nuovi. Vogliono passare dal fare concorrenza a Mercedes e BMW a volerla fare a Tesla e Polestar. Temo che il prossimo passo sara' la chiusura.
Lo spot mi fa lo stesso effetto che mi fece al tempo il primo video di Marylin Manson: un senso di totale repulsione e disgusto verso qualcosa con cui non voglio avere niente a che fare. Non ho nulla a che spartire nè con l'immagine promossa dai chiamiamoli "individui" rappresentati, nè tantomeno con l'ideologia woke che sprizzano da tutti i pori, ed in nessun modo voglio essere ad essa associato. Per cui, nonostante nutrissi un certo "affetto" perchè mio padre ne ha posseduta una quando ero bambino, non comprerò MAI una jaguar in vita mia. Questo è il risultato che hanno ottenuto, almeno con me. Poi chi apprezza certe cose ed ha il grano (praticamente una creatura mitologica) si accomodi.
A me pare la pubblicità di un profumo per donna o di una ditta di abbigliamento hi end un pò "alternativa" e di nicchia. Se non avessi saputo che il target era l'acquirente di un auto high end con un certo background....Certo è che Bud Light e Harley Davidson sono esempi di re branding poco felici. E questo mi pare sulla falsariga. Ben felice di essere smentito a riguardo.
se riescono a vendere 1000 macchine si salvano. adesso si sono buttati sui fricchettoni (mi scuso se sbaglio il termine, non sono informato), l'anno prossimo cambieranno obiettivo.
secondo me anche un protozoo sarebbe in grado di capire che la gente colorata che fa i balletti e spennella i vetri facendo piroette ha TUTT'ALTRO per la testa che acquistare una Jaguar (e se ce l'hanno in testa, non ce l'avranno mai nel portafogli)
Chi ha gia' una jaguar non ne comprera' un'altra molto probabilmente, e' ovvio si cerchi di fare l'occhilino ai giovani. A me non sembra una pubblicita' pro LGBT+ quella di Jaguar, quelli non sono i colori dell'arcobaleno a meno che in UK c'e' il rosa. Mi fa piu' pensare a una societa' futuristica e multietnica semmai. Che, se hanno intenzione di spingere sulle auto elettriche, ci sta pure. Questa cosa di etichettare tutto come woke sta sfuggendo decisamente di mano
Il problema non è lo spot che può andare ma la presentazione di una Jaguar rosa. Già associata alla pantera rosa e a operazione sottoveste (vecchio film di Blake Edwards). Ma chi si compra una macchina da 200.000 dollari rosa? Barbie 😂
La pubblicita' e' geniale perche' tutto il mondo ne parla. Ora basta un video con Diabolik che con la sua jaguar travolge quei pupazzi come birilli e il gioco e' fatto. Se lo realizzano voglio il copyright pero'.
Geniale o catastrofico ? Sicuramente ributtante e contrapposto a quanto si era ben costruito nell' immaginario collettivo rispetto a questo marchio grintoso.
Grossi problemi, se vendi macchine e non c'è nulla che abbia a che fare con le macchine, non stai vendendo macchine. Il commercio da quel punto di vista è la cosa più facile che c'è , io vendo una cosa e tu la compri. Perchè una azienda che vende macchine dovrebbe parlarmi di come vestirmi o di quanto inclusivo è il CEO ? Fammi vedere le nuove auto, fammi vedere cosa ha di più delle altre auto di lusso. Chi poteva permettersi Jaguar era una persona elegante e affascinante e tutte le cose che ci hanno raccontato per anni, perchè dovrei essere affascinato da un tizio con un pennello e dalla promiscuità sessuale per acquistare una macchina ?
" ma ma è un cadavere coperto da sudario l altare su cui sono sedute le macchie libere del giaguaro, i nati dalla boccetta di profumo, dall accendino di futuro "
A parte il tono saccente sempre deleterio il problema é che non esiste piú abcoraggio storico del marchio per le nuove generszione. Marchi come Evo..dr..e tutte le cinesate dimostra questo assunto. Quindi parlare di un marchio- nel caso Jaguar- ma vale per tutti nei termini proposti é anacronistico.
Penso che sono dei geni... Lo ha fatto pure la Mercedes 25 anni fa con la classe A scimmiottando una presunta società post nazista. Chi è veramente affezionato al marchio apprezza il valore del prodotto in sé. Una reclame eccentrica attira comunque l'attenzione. Se lei è un professionista del settore mi stupisce questo suo video.
Ma se volevano rivoluzionare il brand in direzione opposta, a che serve il marchio Jaguar, potevano usare un marchio tipo D&G ? 😂😂 Se compro una Jaguar è per i valori soprattutto storici che incarna. Non ha senso usare il marchio Jaguar per vendere borsette 😂
NOVE Jag in vita mia... l'ultima presa 4 anni fa è già molto lontana dalle vere Jag...marchio rovinato da prodotti che sono caduti troppo in basso. Ora come ora mi vergognerei a prenderne un'altra in futuro. Cambio totalmente rotta. Questi sono andati fuori di testa...
Credo, da umile spettatore, che tutta la questione sia da ascrivere all'ideologia. E non lo dico tanto per. La mente che sta dietro al rebranding si chiama Santino Pietrosanti, che nonostante il nome e il cognome è americanissimo per lo meno di nascita. Questa persona, appartenente alla comunità LGBTQ+ ha spiegato, durante gli Attitude Awards 2024 la sua vision per il rebrand: "Stiamo parlando dei nuovi modi per pensare e accogliere il pieno potenziale umano e creativo. Jaguar è sempre stata sinonimo di originalità [...] Noi in Jaguar fieramente appoggiamo la comunità LGBTQ+ [...] Originalità e creatività prosperano in spazi dove le persone sono libere di essere se stesse [...] ci impegnamo ad affidare una cultura diversa, inclusiva e unificata che rappresenta non solo i nostri clienti ma la società in cui viviamo noi tutti [...] stiamo affrontando un viaggio di trasformazione, guidati dal credere nella diversità, inclusione, creatività, policy, e più importanti, in azioni". Quindi più che scelta mirata, ho paura che si siano seguite le visioni personali di una persona che decide. Che poi avrà ragione o no a puntare su questi cavalli, ce lo diranno i dati di vendita.
L'idea di attirare a se i "ricchi radical DEM social-dipendenti dediti e fedeli al Wokismo" è in realtà un idea astuta e ottimale ma secondo me in ritardo a causa appunto della vittoria di Trump per ovvie ragioni sia politiche che sociali.
Attirare i ricchi dem andrebbe bene se lo si facesse senza alienarsi i ricchi conservatori. Già il mercato per il loro prodotto è piccolo, perderne una buona metà non mi pare una strategia vincente.
Non Serviva presentare una jaguar elettrica rosa in mezzo a persone TX, Se avessero voluto presentare un'automobile per chi vuol gridare al Mondo un improvviso coming out sarebbe bastata una tesla qualsiasi 😂😂😂😂
Qui non parliamo di mettere Gesù coi capelli verdi. Qui hanno messo un Teddy Bear coi capelli verdi. Di Gesù non c'è nemmeno l'ombra. Sembra la pubblicità di un profumo
nel nuovo mondo al contrario ieri le jaguar erano per gli etero borghesi altolocati in giacca e cravatta oggi queste auto sono riservate alle persone lgbt+ in tinta arcobaleno . Fallimento dichiarato per contraddizione in termini storici del marchio
Come fai a paragonare marchi come john Deere e Bud che si rivolgono a tutt'altro pubblico mentre Jaguar si rivolge essenzialmente al pubblico metrosexual?
Comunicazione che "espelle" i clienti esclusivi storici (tanto, non avranno più auto degne di quel marchio), per rivolgersi ad un target wok, ma particolare, cioè quello con un'elevatissima capacità di spesa, a cui puntano di rifilare una cinesata elettrica al prezzo di una Ferrari con motore V12. Pubblicità sicuramente fastidiosa per il 99%, specialmente in Europa ed Asia, ma molto centrata sul target. Se poi sia stato scelto il target giusto, questo è tutto un altro discorso.
Analisi accurata. Però non capisco perché continui ad infilare delle parole in italiano nelle tue frasi inglesi, perché ogni tanto dici marca invece di brand o cliente invece di customer e simili. È insopportabile. Lo RUclipsr rischia il misunderstanding e il missing dei followers. Il tuo itanglese deve essere upgradato, cerca un buon tutor.
Da appassionato del brand, non mi disturba il tema dello spot ma più che altro la sua realizzazione, è pieno di campagne pubblicitarie di moda o cosmetici che strizzano l'occhio alla tendenza woke ma, di solito, essendo realizzate da ottimi professionisti, ne esaltano l'eleganza anche se inconsueta, l'originalità o il fascino per torbido o spaesante che sia. In questo caso lo spot da un senso terribile di economia, un po' "Star Trek" prima serie, nessuna eleganza, ne nelle persone né nei costumi, una visione assolutamente ridotta e elementare del concetto senza gusto ne profondita, una versione triste del mondo arcobaleno,..
Cioè vorrebbero rendere inclusivo un marchio esclusivo ?
Beh, se il mondo "inclusivo" è un mondo "esclusivo" ha senso. E quel modo di essere "inclusivi a voce alta" lo è, per certi versi, perché è lontano dall'inclusività del popolo comune.
@ome.sarvatge quindi se uno compra una nuova Jaguar urla a mondo la propria esclusività inclusiva?
Sinceramente mi sembrano supercazzole
@@dufaygnani9697 tu dici? Perché, chi compra una Bentley non sta urlando al mondo che lui fa parte di una certa elite? E chi compra Jeep Wrangler non sta gridando agli altri che lui è uno crudo e selvaggio? E chi compra una Harley non sta dicendo al mondo che lui è uno spirito libero?
Non tutti comprano così, ma chi compra seguendo l'idea di brand compra così.
Ci sarà sempre chi compra Jaguard perché gli piace quell'auto e basta. Ma non è per gli acquirenti che scelgono il bene per le sue caratteristiche che esistono queste iniziative di brand. Il brand inteso come "linea di valori" parla a chi sceglie per affinità.
@@ome.sarvatge mi sembrano viaggi interstellari i suoi.
Uno può comprare una jeep per fare fuoristrada ed essere un damerino come un buzzurro può stare sulla Bentley.
@@ome.sarvatge il mondo "inclusivo" gen-z formato da gay, trans, agender etc.....ha 300k per una Jaguar? perche alla fine si riduce tutto a questo....
Ragazzi, vedo molta confusione. Il target di Jaguar sono chiaramente i teletubbies. Nessuno, sano di mente, nel 2024, rappresenterebbe così le persone lgbt.
ma come no? delle prersone così gaie sbarazzine stravaganti e colorate .... 🤣🤣
Credo voglia solo darsi un immagine fashionista, non ci vedo nulla di Woke, sembra una sfilata dell'ultima collezione di Rick Owens: In quest' ottica rientra perfettamente il font e il nuovo badge che sembrano ispirarsi a quelli dei grandi brand della moda.
I dirigenti della Jaguar hanno imparato da quelli di Maserati che hanno mandato ai cassintegrati la lettera per comprare le macchine con lo sconto
> Your Highness, the plebs are protesting because they don't have money to pay for their gas, insuracnce and maintenance of low end cars.
> Let 'em drive Huracans!
Finalmente qualcuno che tratta la notizia in modo imparziale e approfondito!
Sono possessore di Jaguar e ne ho ordinata un'altra prima che presentassero questa roba....che è ridicola x chi "faceva" auto sportive! Questo sarebbe il loro nuovo target di cliente? Auguri credo che dureranno 6 mesi... io posso solo a questo punto annullare ordine e vendere quella che ho...non voglio simili accostamenti non mi interessa essere woke! Si passa ad altri marchi sportivi...
Diciamo che le elezioni statunitensi sono quasi state un referendum riguardo a come viene accolta la strumentalizzazione di queste tematiche dalla maggioranza. Se fai comunicazione e non sei in grado di leggere la società nell’attualità, allora sei inadeguato al tuo ruolo, così come è inadeguata questa campagna. Nessuno nel 2024 pensa che sia ancora rivoluzionario usare questo tipo di rappresentazione, campagna buona per H&M dieci anni fa, forse.
Negli ultimi vent’anni ho avuto il piacere di avere diverse auto Jaguar XF e adesso Fpace . Condivido la tua analisi, e comunque ritengo orrendo lo spot e se era intenzione di rompere con il passato potevano farlo in maniera diversa. La mia opinione è che non reggeranno l’impatto con le case luxury e falliranno miseramente, perché come me la maggior parte virerà verso marche già consolidate e affidabili come lo sono state le mie precedenti Jaguar. Grazie
Se avessi una Jaguar mi vergognerei di andarci in giro, dopo questo rivoltante spot.
Hey ma hai una jaguar! No, no è una copia cinese per carità 😀
Infatti non ce l'hai...
Tranquill, non ce l'hai.
Di fatto, qualche tempo fa tentò una manovra del genere la _Harley Davidson_ : la differenza è che la clientela storica del marchio buttò sù un tale polverone da fare rimangiare al marchio il suo tentativo di riposizionamento. Evidentemente, se nel caso di _Jaguar_ le voci di sdegno si sollevano solo per esercizio retorico, da gente che un'auto di quelle non l'ha mai avuta, allora forse ha senso che la casa inglese ammetta di NON avere già più una base e che giustamente tenti di guadagnarsene un'altra.
Al posto dei dirigenti indiani proprietari del marchio, io mi chiederei: siamo sicuri che questo nuovo parco clienti che intendiamo intercettare abbia un portafogli adatto al prodotto e sia qualcosa di stabile anziché una moda passeggera, visto che progettare auto significa giocare d'anticipo con investimenti e ricerca almeno quinquennali per ciascun prodotto?
Le Harley le comprano i rozzoni che girano facendo casino con gli scarichi che fanno "pum!" mentre le Jaguar le comprano i metrosessuali (non vuol dire omosessuali) che sono un botto di gente e alla quale questo spot attira parecchio. Non è la birra, non è il rasoio. È tutto molto diverso qui. Hanno studiato lo spot proprio per creare sto casino. Per la cronaca, tutto questo clamore non c'era stato né per Gillette, né per Bud, né per Harley Davidson.
@@ilgwent8061 Gillette? Mi sono perso qualcosa?
@@ilgwent8061 a quale campagna pubblicitaria Gillette ti riferisci?
Il grande pubblico non è ancora pronto per il giaguaro fru fru 🌈
Non è che "non è pronto": è che è sbagliato il target.
Se ti metti a fare pubblicità di mascara nelle palestre maschili, o di crociere di lusso nelle mense della Caritas, o di biciclette nei reparti di ortopedia degli ospedali... non è che puoi lamentarti se poi ti precipitano le vendite.... ;-)
è probabile che abbiano intenzione di produrre monopattini di lusso.
Io nello spot ci vedo il tentativo di identificarsi nel ricco moderno attento alle tendenze, appassionato d'arte e di moda che gira per vernissage, sfilate e feste esclusive in cui viene presentata l'ultima imperdibile opera con performance del nuovo artista sconosciuto. E credo che l'elettrico di lusso si posizioni in un mercato elitario e conforme al frame che ho appena indicato. In questo caso togliersi di dosso la polvere della tradizione la vedo una mossa certamente audace, ma fatta a ragion veduta.
Insomma, se sei il ricco che vuole scoprire il nuovo Andy Warhol o la nuova Marina Abramović, non puoi che guidare Jaguar...
Questo il messaggio che ho colto.
@@dnaiele2 sono d accordissimo con te, finalmente un commento sensato. Se quelli della jaguar avranno fatto bene o meno, non ce lo dirà l italiano medio, a cui non è rivolta questa pubblicità, ma solo i dati di vendita. Il resto è solo ideologia che si sconvolge che esiste un altra ideologia.
Vero, ma Jaguar, bene o male, anche se è in perdita e al traino di Land Rover, vende 70.000 macchine l'anno, con un fatturato di 4 miliardi. Non è che non abbia proprio niente niente da perdere.
@@neutronalchemist3241 nessun azienda ha qualcosa da perdere, non ho mai inteso questo. Non ho capito bene la tua risposta. In ogni caso, penso che avranno fatto abbondantemente analisi di mercato prima di prendere questa decisione. Probabilmente la scelta era morire lentamente per mancanza di appeal alle nuove generazione, o provare un rebranding totale. Ovvio, è una scommessa, fa parte del rischio di impresa, ma penso (e spero per loro) che il rischio sia ben calcolato e ponderato mediante le adeguate analisi di mercato. Altra spiegazione può essere che tutti quelli del cda sono dei pazzi ideologisti woke. Solo il mercato ci darà la risposta.
@@neutronalchemist3241 quest'anno al Q3 ha venduto poco meno di 28mila auto. La produzione è ferma, l'anno prossimo non ci sarà produzione
Quello che descrivi non è il "ricco moderno", ma il ricco di 50 anni fa.
Tutta questa passione per l'arte nei "ricchi moderni" non c'è: l'oggetto d'arte è vissuto quasi esclusivamente per lo status symbol o, più frequentemente, come investimento.
Ma perchè continui ad utilizzare termini inglesi? Capiamo lo stesso se dici marca invece di brand
Marca e brand in termini di marketing non sono sinonimi.
Lo si dovrebbe al massimo tradurre come “immagine del marchio”
@Mast3rHand989 Non prendiamoci per il c. In certi ambiti ormai l'anglicismo è diventato quello che per Renzo era il "latinorum". E fa molto figo...anzi cool.
@@ildionigi2591 così come il LED non si chiama "piccola lucetta a diodo' e il trompe l'oeil non si chiama "dipinto che inganna l'occhio", anche il "brand" ha il suo nome proprio.
Il valore del termine specialistico è qualcosa che proprio si fa fatica a capire...
@MgpF Condivido totalmente con quanto detto nel video👍e soprattutto col "pensiero del suocero"!👏👏🙂
Se avessero messo davvero un Jc con i capelli verdi alla guida di un e-Peace (modello non a caso) facevano il botto di consensi
Grande Matteo 👏👏👏👏👏
Non ci dovrebbe essere niente di inclusivo in un brand come Jaguar. È un marchio che nasce elitario e se ha visto un certo declino, è proprio per non essere più riuscito a trasmettere il giusto livello di esclusività. Se sei ultra milionario, la tua razza, il tuo gender, il tuo whatever non contano, sei un ottimo cliente per Jaguar e Jaguar non deve fartimsentire incluso, deve trasmettere i suoi valori aziendali, prestigio, potenza, eleganza, velocità.
E motori sotto il cofano che ricordano più un trattore inglese che una Ferrari ma va be'...
A proposito di Bud Light, i due nuovi spot con Shane Gillis, noto imitatore di Trump tra l'altro, pare stiano funzionando.
@@DeePal072 quello che sfugge è che le teorie partono proprio dalle elite statunitensi, dagli ambieni universitari super esclusivi. Molto probabilmente questa pubblicità è indirizzata a loro e non al medio consumatore italiano. Queste pubblicità non hanno nulla di inclusivo, ma solo un esposizione ideologica per captare proprio quel determinato target.
@@enne91ci esattamente. Il mondo inclusivo a tutti i costi, quello arrogante dei colori e delle vocali forzate è il mondo di un'elite annoiata. Non è il mondo concreto delle persone inclusive per caratura morale. È quello che sta sfuggendo: che Jaguar parla al mondo degli arcobaleni dei diritti gridati da dietro ai completi griffati e da dentro agli attici in centro.
Una nuova elite di persone con capacità di spesa sopra alla media e che, per noia, muore dalla voglia di essere stravagante per forza.
Purtroppo occorre osservare quel mondo da fuori e non farne parte, per accorgersene.
@@enne91ci Ma nelle elite statunitensi sono tutti ricchi0ni?
@@enne91ci veramente ti sbagli considerando proprio che palesemente il target di questo spot sono proprio "i ricchi radical chic di determinati ambienti universitari (e non) di prestigio" per cui, *l'elemento Ideologico del Wokismo tanto in trend pre-Trump* è una mossa chiaramente molto intelligente (teoricamente parlando) ma attuata in grave ritardo visto appunto il declino DEM per cui, a mio avviso potenzialmente controproducente.
@@Uryus scusa non ho capito la tua risposta. Prima dici che mi sbaglio e poi ripeti quello che ho detto io...
Go woke go broke, dicono gli americani.
Quali americani?
@@zedtrek Quei pochi ,con DUE neuroni!, che si tra un cibo spazzatura ,e l'altro,si incontrano!! SEMPLICE!! piu' o meno come gli "italioti"...
@@zedtrek Tutti tranne i pochi DEM fuori di testa.
Jaguar è un marchio vivissimo, l'80% delle auto a benzina prodotte dagli anni 30 ai 2010 è ancora in circolazione e mantenuta in ottimo stato. E' morto in termini di nuove vendite, e lo è perché hanno fatto delle schifezze a partire dal 2008-2010 (acquisto da parte di Tata Motors). Quindi , si, a noi Jaguaristi veri non fregava già più nulla da una decina d'anni. Ma, ti assicuro, che la Jaguar vera, in ogni Paese del mondo, è viva e vegeta. E, ti stupirai, muove anche fior di quattrini.
Ma su quelle auto il brand non guadagna! Il brand ad oggi è in perdita, e da diversi anni avevano anticipato questa transizione. Il tempo ci dirà se sarà sufficiente per portare il brand in attivo.
Ci sta, essere legacy può essere un cappio al collo ampio quanto la customerbase storica, più si assottiglia più ti strozza e può essere giusto riposizionare un brand così importante
Da ormai ex cliente Jaguar devo dire che ciò che veramente condiziona la scelta mia e della base di clientela in cui rientro, è la volontà, nel caso dell’acquisito di un’autovettura, di partecipare ad una mitologia costruitasi intorno ad un determinato brand.
In questo rebranding, aldilà della pubblicità che si commenta da sola, ritengo sia apparente la volontà di rinunciare all’identità del marchio, iniziando dal cambio del logo.
Rinunciare a quella grintosità emanata evidentemente dalla testa di giaguaro per quella sorta di medaglione con doppia j, mi pare l’implicita intenzione di evitare ogni riferimento a quella medesima immagine di ferinità, costruita in più di 100 anni di storia e comunicata da sempre dal marchio, capace di attrarre gente come me, disposta a spendere cifre sostenute per potere guidare metaforicamente un ruggente giaguaro.
Quella di ricostruire un’immagine ex novo, partendo da un chiaro messaggio di inclusività, creatività artistica e queerness (mi si consenta il termine) mi pare altresì una scommessa non da poco, visto che non ritengo scontato che nell’insieme dei clienti del settore automobilistico, il sottoinsieme formato da quegli individui a cui stanno a cuore simili tematiche o che apprezzino una simile estetica, coincida di per sé col sottoinsieme di persone disposte a pagare una media di 75000€ per un’autovettura nuova.
Il problema, mi pare di capire, è che la gente come te, inteso come cliente Jaguar, ce ne era poca, visto i numeri.
La loro scelta è chiaramente abbandonare i pochi vecchi clienti e fare un cambio radicale. Scelta corretta? Non so, tra qualche anno lo capiremo.
Secondo me è proprio come dici all'ottavo minuto.
Se vediamo gli ultimi report finanziari del gruppo JLR, le vendite del SOLO brand Jaguar sono ridicole (poco meno di 27mila auto al Q3 2024), per cui avranno calcolato che le buyer personas odierne sono inferiori a quelle, potenziali, della nuova gamma elettrica del futuro. Ecco quindi il nuovo logo, lettering, storytelling, ecc.
Potevano fare un nuovo marchio, solo elettrico, ma avrebbero dovuto sviluppare una nuova gamma Jaguar, casomai endotermica fino al 2035? Oggi la produzione è stata fermata, stanno svuotando i magazzini.
Porsche invece, sta cercando di stare coi piedi in due scarpe ma gli amanti del marchio vogliono il brum brum dell'auto sportiva!
Vedremo cosa accadrà
Forse conta anche che ora Jaguar è di proprietà indiana (Tata Motors). In certe immagini infatti io ci vedo un po' di Bollywood.
Per la serie: una risata li seppellirà.
il nuovo logo: Joca Jouer
Queste nuove caramelle per adolescenti americane dalla sessualità incerta devono essere squisiliziose! 🍭🍬😋 Non vedo l'ora di poter assaggiare anch'io le mie Jaguar-candies!
06:22 che immagine 🤣
Tra uno o due anni ci vorrà una puntata di marketting
che bella felpa, poi il video lo devo ancora finire
Mi è piaciuta molto la tua disamina, dopo tutti gli insulti (a mio parere giustificati) che ho sentito. Lo apprezzo molto.
Mi aspettavo anche una blastata da Jeremy Clarkson
L'analisi mi sembra a sua volta superba e anche un po' superficiale.
Si cricitica il rebranding per la conseguente alienazione della customer base, ma cosa c'entra l'identità storica se vuoi riposizionarti? Tutto il discorso avrebbe senso se volessi mantenere il tuo target di brand, ma se vuoi cambiare il cliente (nel senso di sostituirlo, non di farlo cambiare) non c'è nessun motivo di proteggere la base storica.
E si critica che non è così che si amplia il tuo pubblico: ma chi ha detto che si voglia ampliare e non invece sostituire?
Da quello che si legge delle parole di Glover, l'azione è una totale reinvenzione del brand per riposizionarlo dove stava all'inizio, molto tempo fa, non per rinfrescare dove stava ieri.
Passiamo al caveat, ovvero che "forse, l'azione ha senso per provare a prendere una nuova categoria di clienti magari superiore all'attuale clientela". E dici poco! Se due secondi prima dici che Jaguar è oggi un marchio che non si fila nessuno, hai già la tua risposta: è possibile che il marketing abbia deciso che i clienti che ci sono stanno andando a morire (metaforicamente e anagraficamente) e che quindi ci si debba reinventare una nuova fanbase. Nuova, non un'estensione della precedente.
Poi si può parlare di efficacia, si può entrare nel merito delle scelte, della rappresentazione di un mondo arcobaleno fin troppo stereotipata (sarà il modo giusto? sarà sbagliato?), ma a me sembra che il ragionamento espresso da Jaguar sia coerente, nel metodo, con l'azione intrapresa.
Chi è - o meglio chi sarà - il nuovo cliente Jaguar? Ecco, forse da lì si deve partire e magari da lì sono partiti a ripensare il marketing e il piano di comunicazione.
Fare una critica trascurando questo cardine strutturale di ogni azione di marketing sa appunto di analisi molto di pancia e poco di testa.
Può essere che il nuovo cliente "snob" del marchio sia quel tipo di persona snob che crede di vivere una nuova cultura pop multicolore, fluida e tutta facciata senza sostanza. Una cultura che tutto sommato esiste, soprattutto in certi "salotti bene" di persone annoiate che, essendo annoiate, non hanno di meglio da fare che tirar fuori colori e vocali di genere indefinito. E che, effettivamente, mi sembra quella a cui parla lo spottone tutto colori e fluidità. Un po' come un tempo il cliente Jaguar era qualcuno altrettanto lontano dai problemi reali e iscritto a un circolo culturale di persone lussuosamente annoiate quanto lui.
Quindi forse a Jaguar non interessa il mondo dell'inclusività concreta, vissuta senza proclami, ma quello dell'inclusività ostentata allo stesso modo in cui una clientela "di tanto tempo fa" (delle origini, come dice Glover) ostentava il Rolex d'oro.
Magari Jaguar ha fotografato questo. E magari nella critica si sarebbe dovuto analizzare questo, no?
Quanto al fatto che non si vedono nemmeno più le macchine, mi viene da dire: perché, negli altri brand si vedono?
Quali brand comuni, oggettivamente, promuovono le proprie auto partendo davvero dal valore della vettura? A me sembra che sia tutto un festival dello "stile di vita", del "vivi a tuo modo", del "sentiti libero" o del "distinguiti da tutti". Concetti astratti che non stanno né nelle linee di carrozzeria né dentro la meccanica del motore, termico o elettrico che sia.
È da una vita che i clienti scelgono l'auto per lo status symbol o per l'affinità elettiva con una scatoletta di plastica, lamiera e sempre più silicio. Jaguar sta solo portando all'estremo questo concetto e - forse - posizionandosi in un mondo di un certo tipo. Stereotipato, sì, anche.
Non è che la si può colpevolizzare per questo senza però criticare tutto il settore.
Detto ciò a me non piace l'idea di distruggere un brand così iconico, per il valore culturale che rappresenta tale distruzione. Vuol dire buttare un tesoro, anziché farlo fruttare, vuol dire dare poco valore alla storia industriale. E, soprattutto da italiano, ciò lo ritengo un po' un abominio, perché in Italia l'industria ha ancora quel sapore di sostanza e di generazioni spese a metterla in piedi.
Ma se vogliamo ragionare in termini di valutazione e di logica e quindi non di sentimento personale, l'analisi fatta è troppo fallace e non tiene conto del contesto nella sua interezza.
Manager incompetenti e modaioli che pensano di dover saltare sul treno del woke politically correct e LGBT senza fare i conti con costi e ricavi. E' una moda: qualunque prodotto ormai fa pubblicità con dentro almeno un trans e, nel caso della moda, con una cicciona, tutto è bio, inclusivo, circolare, soostenibile e senza olio di palma, anche le rondelle del 13. Qualcuno in Ammeriga si è già scottato (Bud, i trattori, alcune catene di abbigliamento) e sono tornati precipitosamente indietro, qui dobbiamo copiare gli USA ma siamo al solito in ritardo di un paio d'anni. Passerà (e falliranno): sai qgli indiani cosa gli frega, loro aspettano solo di inondarci con macchinine elettriche a baso costo.
Complimenti per il commento!
Commento stupendo. Il criticare a priori questo rebrand semplicemente è ideologia che si lamenta che esiste un altra ideologia.
Uno dei commenti più interessanti che ho letto in merito. Confesso di essermi anche io infervorato per questa scelta del marchio, ma mi hai appena dato molti spunti su cui non avevo riflettuto. Chapeau
@@ome.sarvatge Mio nonno è un vecchio "fascistone", lamentoso e snob, un giorno si sveglia e scopre che la vita è bella, cambia guardaroba e comincia ad andare ai Pride ed essere spassoso, e mi piace!: Rebranding.
Mio nonno è un vecchio "fascistone", lamentoso e snob, un giorno si sveglia ed è una donna afro di 29 anni anni, ecologista e paladina dei diritti lgbtq: Incoerenza, chiamo la polizia per capire dove è finito il cadavere del nonno (ovviamente per non passare per razzista non posso incolpare la donna afro ecologista lgbtq).
Ma smettila, quando andavo ai track day era pieno di trans e modelle androgini che non si sentivano rappresentati da un marchio di auto, è risaputo che quel target vorrebbe esserne appassionato. L'automotive è allo sbando totale e come dici i veri clienti sono senza prodotto, a patto di spendere dagli 80k in su o andare sull'usato.
finalmente un'opinione non tarata dall'ideologia. bravo!
@@aronner626 esatto! Finalmente un contraddittorio. Ultimamente vedo solo gente ideologgizzata che si sconvolge che altra gente sia ideologizzata.
Jaguar per me come "marchio di lusso" è morto quando ha cominciato a fare Mondeo rimarchiate e -furgoni- SUV elettrici.
E già a questo punto la vedevo dura riprendersi la sua identità, figuriamoci dopo spot come questo...
@@alessiobrabus7990 👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼
È più probabile che alla Jaguar siano impazziti o che hanno fatto studi precisi e analisi di mercato e hanno valutato che questo spot sia efficace su una quota di mercato più alta dello 0 virgola come dice matteo nel video? Secondo me è più probabile la seconda. Non ci dimentichiamo che internet crea eco chamber in cui gruppi di persone che la pensano allo stesso modo si isolano in vari contesti senza avere contraddittorio, come ad esempio chi segue questo canale (come me), ma contemporaneamente dà l illusione di essere connessi con tutto il mondo e quindi avere una percezione reale del mondo. Magari nessuno di noi che segue matteo comprerà una Jaguar dopo questo spot, ma anche nessuno di quelli che sono attratti da questa tipo di pubblicità guarderà mai questi video, ma contemporaneamente entrambi i gruppi hanno una illusoria rappresentazione di come è composto il mondo, che in realtà è fallace in quanto è limitata alla eco chamber dove è stato inserito. E tutto questo è merito dei social, che in realtà dovrebbero chiamarsi antisocial. In altri termini, nei commenti di questo video ce la cantiamo e suoniamo, ma il mondo è completamente diverso da quello che è rappresentato qua. Per come la vedo io l unica reazione sensata e costruttiva che si può avere al cambio strategia della Jaguar è curiosità, curiosità di sapere se avrà successo e prenderà una quota di mercato sufficiente da salvare l azienda, perché in tal caso abbiamo imparato qualcosa di nuovo, ovvero che molti consumatori si rivedono in quegli ideali. Ultima cosa, le persone che commentano "non si vedono le auto", vanno a commentare anche negli assurdi spot dei profumi "non si sente l odore" o nei diseducativi spot di cibi ultraprocessati "non si vedono i valori nutrizionali"? Vi siete accorti solo ora che le pubblicità sono solo fuffa per abbindolare il consumatore con ideologie subdole?
"Studi precisi"... affidati alle stesse aziende che hanno fatto i sondaggi per le ultime elezioni?
Il problema è che ormai le aziende che fanno analisi di mercato ormai non danno risposte oggettive, ma risposte che non contraddicano troppo le aspettative del committente...
@@FrancoTauceri che c'entrano le elezioni? È una cosa completamente diversa. È un bias, stai distraendo l'attenzione sul problema della pubblicità mettendone un altro in mezzo che non c entra niente. Il problema delle elezioni è che l utonto pensa che sbagliare la predizione sia un errore clamoroso, ma perché le elezioni sono un ambito on\off, o vinci o perdi, quindi se hai predetto che trump prende per esempio il 48% (48 milioni di voti su 100 milioni) ma poi prende il 53% (53 milioni su 100 milioni), l'errore è solo del 5%, ma il risultato è stravolto. Ma sbagliare del 5% nel caso dell analisi di mercato è più che accettabile, per esempio la nuova strategia della jaguar è previsto che attiri 10 milioni di nuovi acquirenti. Se sbagliano anche del 10% allora ne attirano 9 milioni. In altre parole, non è che perché sbagliano a predirre le elezioni, ora la statistica e le analisi di mercato non hanno più senso di esistere.
@@enne91ci Le aziende che fanno sondaggi commerciali sono le stesse che fanno sondaggi elettorali. Cosa ci autorizza a credere che siano diventati delle schiappe a fare quelli elettorali, ma che siano bravissime con quelle commerciali? se un idraulico non è capace di ripararmi il rubinetto del bagno, mi permetto di dubitare che diventi bravo solo per ripararmi quello della cucina ...
@@FrancoTauceri con tutto il rispetto, non hai capito nulla della mia risposta. Rileggila con calma. E ti ripeto, pensare che perché UN SOLO sondaggio non è stato perfetto al 100%, allora dobbiamo mettere in discussione la statistica, denota una grande ignoranza in materia.
@@enne91ci Ho capito benissimo la tua risposta (che contiene invero considerazioni anche molto interessanti): sei tu che non hai capito la mia.
Non metto in dubbio "la statistica", così come qualora affermassi che le automobili moderne fanno schifo non metterei per questo in dubbio "la meccanica", ma solo le capacità progettuali dei costruttori.
Il problema è che non siamo di fronte ad "un" sondaggio che ha preso una cantonata, ma a dozzine/centinaia di sondaggi elettorali che non ci hanno preso neppure di striscio. E di questi ci accorgiamo perchè la verifica è semplice, veloce ed incontrovertibile. Ma ci troviamo quotidianamente di fronte a sondaggi sugli argomenti più vari il cui risultato ci lascia perlomeno perplessi... ma non abbiamo possibilità di verifica, e quindi il dubbio ce lo teniamo. Poi ci sono situazioni come queste, in cui il disastro e lo scollamento dalla realtà sono evidenti, però ci si ostina a negarlo...
Ribadisco: la mia sensazione è che oggi le aziende di rilevazione statistica siano più attente a soddisfare il cliente, fornendogli le risposte che si attende, che non a fornire un serio lavoro di rilevazione statistica.
Perchè se alla società di sondaggio si presenta il direttore marketing della VW, e chiede un sondaggio per vedere se il pubblico gradirà un'auto rosa e blu a forma di ca%%o, è ovvio che si tratta del progetto di cui si è infatuato... se gli restituisci un sondaggio che dici "il pubblico pensa che la tua auto rosa è una ca*ata pazzesca" non sarà contento, perchè il suo bel progetto naufraga prima ancora di poterlo presentare al CDA. E magari, prima di passare al progetto successivo (una station wagon a forma di tet*a verde) andrà da un'azienda di sondaggi differente, che però gli darà ragione e dirà "si, il pubblico è entusiasta e non vede l'ora di comprare un'automobile a forma di ca%%o!".
Risultato: la prima azienda di sondaggi non lavorerà più, la seconda si.
Di norma quando si fanno scelte di marketing di un certo tipo ci sta un preciso ragionamento/studio dietro. Come dici anche tu, sono dell'idea che lo spot (che non ho visto) sia una consapevole scelta aziendale volta a trovare nuovi e diversi clienti. E forse (FORSE! 😅), in seguito a studi specifici, sanno anche che i "vecchi" clienti o non guardano certi canali di comunicazione (ovvero là dov'è stato lanciato questo spot - non so dove sia stato trasmesso -) oppure, semplicemente, restano fedeli comunque al marchio perché essendo di una certa età sono fidelizzati all'idea in sé.
Per spiegarmi meglio... io ho sempre sognato di avere una Ferrari: l'azienda potrebbe fare qualsiasi pubblicità, bella o terribile che fosse, ma io ora come ora non mi smuoverei di un millimetro dall'idea di volerla avere. Chissà, magari questo vale anche per i giaguaristi... 😉
Guarda, ti potrei dare ragione se non fosse che il cambio di logo è proprio distruttivo e lo spot proprio brutto. Sembrava la pubblicità di un profumo anonimo, manco parlavano di auto. Come pensano di venderle?
Il punto è - come dicono altri nei commenti - che non stanno nemmeno rappresentando la comunità LGBT in modo umano e l'auto non si vede. Sostanzialmente non si capisce nulla se non che corporate vuole dire qualcosa.
Ok facciamo un esempio, la Harley vuole ampliare la propria clientela, fa uno spot dove si vedono dei tipici motociclisti in un bar, arriva una drag Queen a bordo di una Harley ed entra nel bar e si beve una birra con i motociclisti col giubbotto di pelle
Ecco questo potrebbe essere una cosa sensata perché fa passare il messaggio, non importa sei hai la barba o sei una drag Queen, quello che conta è che ami le harley
@@mynameisgiovannigiorgio1027 bravo, sei assunto!
@@emdeefxx9852 ragazzi ma è inutile ragionare di come questa pubblicità non sia efficace su di noi, semplicemente perché non è rivolta a noi! È inutile pensare a come poteva essere una ideale pubblicità della harley rivolta alla comunità lgbt più adeguata per noi, perché non saremmo noi il target. È come se la pubblicità del nuovo iphone fosse fatta da mio nonno ultraottantenne. E in riferimento al primo commento, per quanto riguarda la Ferrari, che la compreresti a prescindere dal marketing: magari le vecchie pubblicità della jaguar che puntano a un pubblico vecchio stampo, vengono viste così male dal target a cui si rivolge questo nuovo volto della Jaguar, che è come se da domani la ferrari facesse delle pubblicità con delle svastiche e delle ideologie fasciste. A quel punto non penso che compreresti comunque Ferrari, perché per quanto ti possa piacere, non accetterai mai di farti identificare in quell ideologia (o almeno spero 😂). La verità è ci vorrebbe un contraddittorio, ovvero l opinione di qualcuno di quelli a cui è rivolta questa pubblicità (che sicuramente esiste, perché alla Jaguar non sono impazziti) e sentire la sua opinione. Ma i social non lo permettono. Creano solo eco chamber in nelle quali ci ritroviamo solo persone con stesse ideologie e contemporaneamente abbiamo l illusione di essere connessi al mondo intero.
Si concentrassero sul prodotto invece che sul marketing...
Tesla docet!
Ieri il CEO di Jaguar ha chiarito tutto dicendo essenzialmente: "se continuavamo come prima, avremmo fallito perche la concorrenza e' troppo forte. Abbiamo bisogno di nuovi clienti, senza perdere quelli di prima."
1 se la concorrenza e' trop po forte per te, a una fascia di mercato luxury di 250/300k per macchina, immagina quando scendi di categoria e ti vai a scontrare con Audi, Mercedes, Volvo, Tesla e Stellantis...la concorrenza semplicemente decuplica.
2 puoi anche strizzare l'occhio ai gen-z occidentali LGBT etc....ma sta' gente, nel 2024, ce l'ha 300k per una macchina nuova? e se no, a che prezzo vuoi scontare le tue auto?
3 il giorno dopo che il prezzo di listino di una Jaguar cala da 300 a 30k (se sono queste le intenzioni?), automaticamente perdi tutti i tuoi precedenti clienti, che per rimanere "esclusivi", semplicemente opteranno per una Porsche o un Maserati.
Mia personale previsione: nel giro di 2 anni, se non falliscono, si accorgeranno del madornale errore di marketing che hanno fatto, cambieranno CEO e tutto il reparto marketing e torneranno a uno stile tradizionale ed elitario. Esattamente come ha fatto Burberry l'anno scorso.
Anche Maserati e morta, solo in Italia se la caga qualcuno.. il resto del mondo le considera prodotti eccessivamente sobrappeezzati
Con l'elettrico faranno un buco devastante
Mi sembra una campagna pubblicitaria di un profumo. La sensazione è che siano poco credibili perdendo completamente il focus, ovvero vendere la macchina. Si poteva dire e dare il cambio di rotta della casa, mettendo però al centro sempre il veicolo.
Jaguar paga un decennio caratterizzato da modelli stilisticamente apprezzabili, ma di affidabilità rivedibile. Avrei investito diversamente in questo momento.
Tuo suocero è un grande comunicatore, dovrebbe fare un TED Talk ... sul serio !
Do’ massimo 5 anni di vita agli indiani Jaguar/LR, così come a Maserati, Lotus, Lancia, Alfa Romeo e vari altri marchi storici europei. Complimenti
Geniali a voler aumentare le vendite rivolgendosi a un mercato che è grande quanto un guscio di noce. In pratica, fra quelli che hanno budget per scegliere un’auto di alto profilo ti rivolgi al sottoinsieme di quelli che vogliono apparire a la page. Dei geni.
Certo che se l'obiettivo era far parlare di sé c'è riuscita perfettamente, Volvo ad esempio quando ha creato il brand elettrico Polestar se ne sono accorti solo gli addetti ai lavori
ciao Matteo. guarda.. io appena ho visto il video spot di jaguard ho pensato: "..ma sul serio ha mollato le auto di lusso per trasformarsi in una casa di moda?!?!? come mai?!?
...scusate ma c'è un errore di fondo in tanti commenti che sono comunque pienibdi spunti interessanti...
Io sono appassionato e collezionaista di auto...qui non c'entra il woke,nom c'entra questa schifezza che hanno fatto (scusate ma a me è venuto da vomitare quando l'ho vista).
Qui si parla di un marchio con piu di 100 anni di storia ,che ha fatto la storia dell'automobilismo di classe e sportivo... è l'essenza dello storico spirito britannico,ha sempre rappresentato elgamza, sportività, aggressività...
Saranno anche alla canma del gas, ma pensano di risollevare le sorti con sta roba?
E dove si identificano i clienti?
In delle specie di alieni orrendi conciati in modo improponobile?
Piuttosto che vedere un marchio iconico conciato in questo modo spero che fallisca...almeno avremo un bel ricordo di quello che fu...
Tutto correttissimo, ahime' (lo dico da vecchio Jaguarista, quindi con una buona di bias.Ma il non aver prestato la minima attenzione alla attuale "Customer base" e distruggerla, invece di allargarla, e' da veri incompetenti. Purtroppo se ne vedono spesso (ho un'esperienza diretta io stesso) di agenzie che non sanno leggere un prodotto in funzione di una clientela reale o potenziale, con delle aspirazioni precise, ed invece cercano di imporre una loro "interpretazione" del prodotto che nulla ha a che vedere con il prodotto stesso. Uno dei piu' grandi pubblicitari della storia, David Ogilvy, diceva che una buona pubblicita' deve trasmettere un messaggio chiaro e comprensibile di quello che e' l'oggetto della pubblicita'. Sembra ovvio, no? Non per l'agenzia che ha ideato questa disgraziatissima campagna.
Credo sia voluto, "cestinare" i vecchi estimatori, clienti potenziali che forse sono troppo pochi.
@@netren7 Si, ma cosi' buttano via decenni di immagine del marchio, e si alienano i vecchi clienti senza la certezza di raccoglierne di nuovi. Vogliono passare dal fare concorrenza a Mercedes e BMW a volerla fare a Tesla e Polestar. Temo che il prossimo passo sara' la chiusura.
Lo spot mi fa lo stesso effetto che mi fece al tempo il primo video di Marylin Manson: un senso di totale repulsione e disgusto verso qualcosa con cui non voglio avere niente a che fare. Non ho nulla a che spartire nè con l'immagine promossa dai chiamiamoli "individui" rappresentati, nè tantomeno con l'ideologia woke che sprizzano da tutti i pori, ed in nessun modo voglio essere ad essa associato. Per cui, nonostante nutrissi un certo "affetto" perchè mio padre ne ha posseduta una quando ero bambino, non comprerò MAI una jaguar in vita mia. Questo è il risultato che hanno ottenuto, almeno con me.
Poi chi apprezza certe cose ed ha il grano (praticamente una creatura mitologica) si accomodi.
A me pare la pubblicità di un profumo per donna o di una ditta di abbigliamento hi end un pò "alternativa" e di nicchia. Se non avessi saputo che il target era l'acquirente di un auto high end con un certo background....Certo è che Bud Light e Harley Davidson sono esempi di re branding poco felici. E questo mi pare sulla falsariga. Ben felice di essere smentito a riguardo.
se riescono a vendere 1000 macchine si salvano. adesso si sono buttati sui fricchettoni (mi scuso se sbaglio il termine, non sono informato), l'anno prossimo cambieranno obiettivo.
ma più che altro cosa c'entra con una macchina? a me ricorda di più una pubblicità di un profumo, o di qualche marca d'abbigliamento...
Mi dispiace non aver ordinato una jaguar!
Avrei goduto come un riccio a disdire l0'ordine!!!!
secondo me anche un protozoo sarebbe in grado di capire che la gente colorata che fa i balletti e spennella i vetri facendo piroette ha TUTT'ALTRO per la testa che acquistare una Jaguar (e se ce l'hanno in testa, non ce l'avranno mai nel portafogli)
Chi ha gia' una jaguar non ne comprera' un'altra molto probabilmente, e' ovvio si cerchi di fare l'occhilino ai giovani.
A me non sembra una pubblicita' pro LGBT+ quella di Jaguar, quelli non sono i colori dell'arcobaleno a meno che in UK c'e' il rosa. Mi fa piu' pensare a una societa' futuristica e multietnica semmai. Che, se hanno intenzione di spingere sulle auto elettriche, ci sta pure.
Questa cosa di etichettare tutto come woke sta sfuggendo decisamente di mano
Il problema non è lo spot che può andare ma la presentazione di una Jaguar rosa. Già associata alla pantera rosa e a operazione sottoveste (vecchio film di Blake Edwards). Ma chi si compra una macchina da 200.000 dollari rosa? Barbie 😂
La pubblicita' e' geniale perche' tutto il mondo ne parla. Ora basta un video con Diabolik che con la sua jaguar travolge quei pupazzi come birilli e il gioco e' fatto. Se lo realizzano voglio il copyright pero'.
6:22 so cascato per terra giuro
6:36 perché lo hanno già fatto alle olimpiadi di Parigi.
Geniale o catastrofico ?
Sicuramente ributtante
e contrapposto a quanto si era ben costruito nell' immaginario collettivo rispetto a questo marchio grintoso.
Comunque, questa di Jaguar è la mossa più boomer del boomerismo. Change my mind
"Gretti" lo sono tutti, anche e soprattutto quelli che hanno successo. È il naturale corollario di "vendi e non rompere le palle"
Non sono d'accordo sul discorso che molte delle critiche abbiano intolleranza alla base, su quello credo ci siano pochi dubbi.
Grossi problemi, se vendi macchine e non c'è nulla che abbia a che fare con le macchine, non stai vendendo macchine. Il commercio da quel punto di vista è la cosa più facile che c'è , io vendo una cosa e tu la compri. Perchè una azienda che vende macchine dovrebbe parlarmi di come vestirmi o di quanto inclusivo è il CEO ? Fammi vedere le nuove auto, fammi vedere cosa ha di più delle altre auto di lusso. Chi poteva permettersi Jaguar era una persona elegante e affascinante e tutte le cose che ci hanno raccontato per anni, perchè dovrei essere affascinato da un tizio con un pennello e dalla promiscuità sessuale per acquistare una macchina ?
" ma ma
è un cadavere coperto da sudario l altare su cui sono sedute
le macchie libere del giaguaro,
i nati dalla boccetta di profumo,
dall accendino di futuro "
A parte il tono saccente sempre deleterio il problema é che non esiste piú abcoraggio storico del marchio per le nuove generszione. Marchi come Evo..dr..e tutte le cinesate dimostra questo assunto. Quindi parlare di un marchio- nel caso Jaguar- ma vale per tutti nei termini proposti é anacronistico.
Hai ingoiato una tastiera?
Penso che sono dei geni... Lo ha fatto pure la Mercedes 25 anni fa con la classe A scimmiottando una presunta società post nazista.
Chi è veramente affezionato al marchio apprezza il valore del prodotto in sé. Una reclame eccentrica attira comunque l'attenzione. Se lei è un professionista del settore mi stupisce questo suo video.
Si sono dati la mazzata finale, altroché! Il woke demenziale è morto con l'elezione di Trump. L'avessero fatto 10 anni fa, forse forse...
@evolutionepicfail7709 ok .. in ogni caso le case automobilistiche sono a un bivio .
Che le elezioni di Trump cambiano il mondo.... Sarà!!!
Ma se volevano rivoluzionare il brand in direzione opposta, a che serve il marchio Jaguar, potevano usare un marchio tipo D&G ? 😂😂 Se compro una Jaguar è per i valori soprattutto storici che incarna. Non ha senso usare il marchio Jaguar per vendere borsette 😂
NOVE Jag in vita mia... l'ultima presa 4 anni fa è già molto lontana dalle vere Jag...marchio rovinato da prodotti che sono caduti troppo in basso. Ora come ora mi vergognerei a prenderne un'altra in futuro. Cambio totalmente rotta. Questi sono andati fuori di testa...
Wokismo puro
stupidaggine da ignorante senza vergogna
Credo, da umile spettatore, che tutta la questione sia da ascrivere all'ideologia. E non lo dico tanto per. La mente che sta dietro al rebranding si chiama Santino Pietrosanti, che nonostante il nome e il cognome è americanissimo per lo meno di nascita. Questa persona, appartenente alla comunità LGBTQ+ ha spiegato, durante gli Attitude Awards 2024 la sua vision per il rebrand: "Stiamo parlando dei nuovi modi per pensare e accogliere il pieno potenziale umano e creativo. Jaguar è sempre stata sinonimo di originalità [...] Noi in Jaguar fieramente appoggiamo la comunità LGBTQ+ [...] Originalità e creatività prosperano in spazi dove le persone sono libere di essere se stesse [...] ci impegnamo ad affidare una cultura diversa, inclusiva e unificata che rappresenta non solo i nostri clienti ma la società in cui viviamo noi tutti [...] stiamo affrontando un viaggio di trasformazione, guidati dal credere nella diversità, inclusione, creatività, policy, e più importanti, in azioni". Quindi più che scelta mirata, ho paura che si siano seguite le visioni personali di una persona che decide. Che poi avrà ragione o no a puntare su questi cavalli, ce lo diranno i dati di vendita.
Il fatto è che il cliente jaguar semplicemente non esiste più. Il marchio è morto e stramorto da mo'.
Quindi morto per morto, ci provano
Ecco, avevo postato troppo presto, dopo lo dici anche tu
Un marchio che ha fatto la storia dell'auto. Distrutta e annientata....che delusione
L'idea di attirare a se i "ricchi radical DEM social-dipendenti dediti e fedeli al Wokismo" è in realtà un idea astuta e ottimale ma secondo me in ritardo a causa appunto della vittoria di Trump per ovvie ragioni sia politiche che sociali.
Attirare i ricchi dem andrebbe bene se lo si facesse senza alienarsi i ricchi conservatori.
Già il mercato per il loro prodotto è piccolo, perderne una buona metà non mi pare una strategia vincente.
Sicuri che non vogliano vendere un profumo?
Non Serviva presentare una jaguar elettrica rosa in mezzo a persone TX, Se avessero voluto presentare un'automobile per chi vuol gridare al Mondo un improvviso coming out sarebbe bastata una tesla qualsiasi 😂😂😂😂
Qui non parliamo di mettere Gesù coi capelli verdi. Qui hanno messo un Teddy Bear coi capelli verdi. Di Gesù non c'è nemmeno l'ombra. Sembra la pubblicità di un profumo
nel nuovo mondo al contrario ieri le jaguar erano per gli etero borghesi altolocati in giacca e cravatta oggi queste auto sono riservate alle persone lgbt+ in tinta arcobaleno . Fallimento dichiarato per contraddizione in termini storici del marchio
Io pensavo fosse un fake….
1964🥰😉😘😇😀
2024😱😤😒🤮😱
Come fai a paragonare marchi come john Deere e Bud che si rivolgono a tutt'altro pubblico mentre Jaguar si rivolge essenzialmente al pubblico metrosexual?
Comunicazione che "espelle" i clienti esclusivi storici (tanto, non avranno più auto degne di quel marchio), per rivolgersi ad un target wok, ma particolare, cioè quello con un'elevatissima capacità di spesa, a cui puntano di rifilare una cinesata elettrica al prezzo di una Ferrari con motore V12. Pubblicità sicuramente fastidiosa per il 99%, specialmente in Europa ed Asia, ma molto centrata sul target. Se poi sia stato scelto il target giusto, questo è tutto un altro discorso.
Analisi accurata.
Però non capisco perché continui ad infilare delle parole in italiano nelle tue frasi inglesi, perché ogni tanto dici marca invece di brand o cliente invece di customer e simili.
È insopportabile.
Lo RUclipsr rischia il misunderstanding e il missing dei followers.
Il tuo itanglese deve essere upgradato, cerca un buon tutor.
Quindi il nuovo cliente Jaguar sarà un Gay con la possibilità di spendere 160k in una auto a pile ?
Da appassionato del brand, non mi disturba il tema dello spot ma più che altro la sua realizzazione, è pieno di campagne pubblicitarie di moda o cosmetici che strizzano l'occhio alla tendenza woke ma, di solito, essendo realizzate da ottimi professionisti, ne esaltano l'eleganza anche se inconsueta, l'originalità o il fascino per torbido o spaesante che sia. In questo caso lo spot da un senso terribile di economia, un po' "Star Trek" prima serie, nessuna eleganza, ne nelle persone né nei costumi, una visione assolutamente ridotta e elementare del concetto senza gusto ne profondita, una versione triste del mondo arcobaleno,..
Si. Manichini inespressivi colorati. Il lato cinico e spietato del mondo woke.
L'ambientazione mi pare uno di quei pianeti che si vedevano in Spazio 1999
Go Woke, Go Broke?
Piagnucolare? Questi hanno ottenuto proprio l'effetto che volevano: Far parlare di una pubblicità. Nessun brand ha mai fatto una cosa così geniale.
Dal jaguaro alla pantera rosa è un attimo! 😂😂
Purtroppo quello spot è l'emblema della vittoria di trump.
Auguri di un buon politicamente corretto falimento alla jaguar