Io questo canale lo trovo eccezionale. Quest'uomo mi trasmette preparazione e mi trasmette maturità emotiva. Mi piace l'analisi psicologica 1:25 Mi piace questo discorso 7:06 - 8:10 sull'avere rispetto verso i registi. Eccezionale. Ecco la qualità su RUclips. Grazie Valentina
Grazie ancora per tutto quello che dice, in modo allo stesso tempo sincero e professionale. Non ho ancora visto il film, ma dalle sue parole, riguardo soprattutto la trama, temo possa essere del tipo che mi lascia pensare di aver immaginato tutto prima che accadesse. Ciò non vuol dire che io abbia la capacità di prevedere le sequenze, ma che diversi film mi sembra vadano volontariamente incontro a ciò che si suppone il pubblico voglia. Con ciò naturalmente voglio dire che il film ideale per me è quello che "sorprende" tutti e rivela l'imprevedibilità dell'esistenza.
@rosasalvati9055 grazie per il suo pensiero. La questione sta appunto lì. Quando si vedono certe improprietà narrative, una spiegazione ci deve essere. E siccome questa è gente straordinariamente preparata, il tema della produzione e dei suoi vincoli di altra natura, emerge spontaneamente.
Film non compreso per niente dalla stragrande maggioranza del pubblico, in realtà è uno splendido film che mette a nudo le ipocrisie della società odierna
... ottima recensione, grazie! A me il film è piaciuto moltissimo proprio perchè mancano quei gradini a cui Lei accenna. A me pare che il Joker sia accozzaglia di colori priva di speranza e spiegazione coerente.
@rossanobisio734 grazie per il suo messaggio. Fermo restando che possa piacere proprio la mancanza di gradini - e ci mancherebbe altro - il Joker può anche essere un'accozzaglia priva di spiegazione coerente, ma... il salto non spiegato non avviene nel Joker. Avviene in Arthur. È Arthur che da dentro trova la lucidità e la forza di togliere quella maschera. Di dire: sono io. Non c'è alcun Joker. Questo non è un percorso da fumetto, è un percorso umano. Cui avrei voluto partecipare di più. Ma come dicevo anche in altre risposte ai vostri ricchissimi commenti, lo rivedrò in futuro perché di sviste ne ho parecchie e può anche essere che la cosa che ora mi sfugge mi appaia di colpo in tutta la sua chiarezza. Niente di più facile....
Alla fine muore Arthur Flack, pugnalato a morte nella parte finale da un mitomane psicopatico che vuole essere il vero Joker( un signor nessuno ) e fine. Il film finisce così, ah già : Harley nel finale lo tradisce e lo abbandona alla polizia, Harvey Dunt è un avvocato che vuole la sua condanna e quasi ci riesce ma i fanatici di Arthur fanno saltare in aria il tribunale, così causando la famosa ferita e nascita di 2 facce.., Che porcheria di film
@ricomrdetective01 eh capisco il risentimento. Personalmente non sono un fan, ma non ce l'ho fatta a trovarlo credibile. Anche a volergli trovare dei nessi, per me non funziona.
@@IlCinemaDentroDiTe a me film è piaciuto molto e ho visto ieri sera e abbiamo fatto una disamina e io e mia moglie psicologa dello sviluppo incrociando le nostre conoscenze in campo di arti visive e disagio psicosociale.
Grazie per questa recensione, molto dettagliata, come sempre. Avevo qualche perplessità (non mi piacciono i musical) ma cercherò ugualmente di andare a vederlo al cinema per semplice curiosità. Un saluto.
Alla fine muore Arthur Flack, pugnalato a morte nella parte finale da un mitomane psicopatico che vuole essere il vero Joker( un signor nessuno ) e fine. Il film finisce così, ah già : Harley nel finale lo tradisce e lo abbandona alla polizia, Harvey Dunt è un avvocato che vuole la sua condanna e quasi ci riesce ma i fanatici di Arthur fanno saltare in aria il tribunale, così causando la famosa ferita e nascita di 2 facce.., Che porcheria di film
@ricomrdetective01 ci sta questa reazione, per me Joker non è molto rilevante a livello di pancia perché non è il mio genere, ma capisco molto bene la frustrazione. L'ho appena passata io con Alien Romulus, saga alla quale sono invece molto legato.
Finale organizzato dai "Censori" 😈 che comandano e dovevano liberarsi di un personaggio molto scomodo 🤡 creato, forse involontariamente e divenuto l'archetipo di "Rivolta sociale"; infatti in tutti i social, quella figura di maschera era simbolo di un risveglio e dell'avversario giusto per affrontare il N.O.M. che decide su tutto e in tutti i campi; i soliti Lupi 🐺 travestiti da agnello 🐑. Incredibilmente ci sono riusciti.
Giovanni, mettiamo da parte la modestia e diciamolo: avessero incaricato noi due di scrivere la sceneggiatura di questo film, avremmo prodotto qualcosa di migliore e non saremmo costati tanto alla produzione😁. PS video come sempre di alto livello.
Bella analisi ma io ho percepito in maniera diversa il film. Incuriosito dalle cattive recensioni e da alcune sostenenti che fosse simile all’ultimo Matrix, fatto apposta brutto per non farne un seguito, mi sono fiondato in sala col piede di guerra. Invece mi ha colpito il coraggio di fare un qualcosa di originale a differenza del primo. Per me lui non è convinto di quello che ha provocato ed è profondamente insicuro. Incoraggiato da Harley ritorna a mettere la maschera del joker auto convincendosi che in precedenza fosse nel giusto.In carcere nota come reagiscono i pazienti a le sue follie e cosa subiscono. Ma tutto crolla quando il suo vecchio amico in aula gli fa capire che lui non è quel mostro. Lui era diverso da gli altri e sta diventando come loro. E finalmente si prende le colpe. Dopo la bomba esce perché non può fare altrimenti visto il fumo e il fuoco, viene caricato in macchina ma appena capisce a con chi è scappa. Il finale è l’emblema di quello che ha creato. Se tu non fai il quello che devi fare ti becchi il c* che ti meriti. E lui non ha dato quel messaggio. Per il resto ci sono delle cose che non Mi sono piaciute come il ritmo del film che ha tratti è davvero lento e le canzoni non sono memorabili. Ma per me nel complesso è promosso.
@marcomulas2976 grazie, sai che la tua ipotesi ci sta? Non hai torto, si può leggerlo in quel modo, anche se a me è arrivato totalmente diverso, ma te lo dico perché per esempio l'amico nano è vero che per lui ha un richiamo emotivo positivo, ma non è credibile che dopo una sequenza di cose come quelle che lui ha compiuto, quattro parole del suo amico gli facciano di colpo cadere un velo dagli occhi e lo "guariscano" dalla sua patologia. Anche perché, se non ricordo male, gli aveva già detto qualcosa di analogo proprio in casa sua dopo l'omicidio del collega, quando gli chiedeva se poteva aprirgli la porta perché non arrivava alla catenella. Qualcosa tipo: Ehi Arthur, ma che ti è preso? Mio Dio, Arthur. In ogni caso trovo plausibile la tua visione, decisamente.
Complimenti per il video. Per quanto riguarda la sceneggiatura, ci hai preso: secondo varie testimonianze Lady Gaga ogni sera, dopo le riprese, rivedeva e rimaneggiava pesantemente la sceneggiatura del giorno dopo con l'aiuto fo Phoenix. Ecco che cosa succede quando due persone dotate di specifici talenti (una per la musica l'altro per la recitazione) si sopravvalutano al punto da credere di avere anche altri talenti che non hanno (nello specifico per la scrittura). Narcisismo?
@TheReginadistracci grazie per il tuo passaggio. Chissà se queste voci sono veritiere. A meno di grosse sorprese, non lo sapremo mai. Certo sono compatibili con l'esito del film. E alla fine è solo di questo che ci dovremmo occupare: la storia.
Buonasera, parafrasando un testo nietzscheano, direi che il Joker di questo film è umano, troppo umano. Da maschera non voluta ma accolta come segno di accettazione sociale, Fleck si rende conto che quella maschera non ha fatto che deumanizzarlo o disumanizzarlo, se volete. Il testo di Nietzsche dice, a un certo punto, che "la vita stessa vuole inganno, anzi vive principalmente di questo". E quale più grande inganno c'è che di indossare una maschera che occulta il vero sé? Quante volte, chi più, chi meno, non può o non riesce a mostrarsi per come é? L'inganno cade grazie all'amore, ma lì si vede l'inesperienza, la candida ingenuità di un'anima affamata d'amore, ma che non ne conosce le insidie. L'amore rende umani, la maschera cade, ma l'ammaliamento di questa non regge più e rimane la desolata realtà di un outcast che viene ricacciato nell'ombra (quell'ombra ben evocata all'inizio del film, altra faccia della stessa medaglia) e che trova la sua liberazione in quell'accenno di sorriso che la morte gli disegna sul viso, come a prendersi gioco per l'ultima volta di un uomo, una persona che voleva solo essere riconosciuto come tale, ed essere amato. Non è forse quello che si desidera un po' tutti? La cosa bella, potrete pensare, è che il film mi sia piaciuto tanto tanto. Non è così. L'ho trovato lento, con degli scatti obliqui di trama, canzoni che spezzano il ritmo e mancante della "epicità perversa" del primo. L'ho detto alle colleghe con cui ho visto il film: mi ha perplesso. Però rimuginandoci su, mi dico che dovrò rivederlo. Forse c'è più carne al fuoco di quanto possa apparire di primo acchito e chissà, forse il regista ha fatto un bel tiro a tutto il pubblico ed il film troverà la sua ragion d'essere più avanti nel tempo. Scusate la lunghezza e grazie dell'ospitalità.
@cescodini grazie per queste bellissime riflessioni. È possibile assolutamente la lettura che dai. Mi vengono in mente alcune cose. L'inganno può cadere forse anche per il dolore, non solo per amore. Perché la maschera magari non risponde più, o non protegge più. Tutto questo portato di significati, però, deve scorrere sui binari della storia. Non perché l'abbiamo deciso noi, ma perché il film stesso lo promette. Se la storia ha dei problemi, i contenuti si perdono per strada e quel che si può fare sono solo ipotesi, perché di fatto il carico non arriva. Questo è solo il mio percepito del film, ovviamente. Mi piace moltissimo la posizione che esprimi: cercare funzionamento e significato del tutto indipendentemente dal gradimento del film. Queste dovrebbero essere le famose pizze mangiate insieme dopo il cinema!
Condivido molto quando parli della parte cantata. Ero al cinema con un'amica e all'ennesima canzone quasi buttata là ci siamo guardate dicendo "bastaaaa" 😂 Anch'io penso che l'inserimento di LadyGaga abbia reso questa parte molto più meccanica e meno naturale
Per me il film resta molto bello... Se non è uguale al fumetto poco mi interessa. Stiamo facendo cinema ... La settima arte e la carta sono dei linguaggi e modi di concepire una storia completamente diversi. Lo sceneggiatore non sempre è tenuto a fare un adattamento pedissequo di un libro o di un personaggio poiché ci sono tante variabili... Dal capire cosa può funzionare su schermo ecc ecc ecc . Questo Joker è la visione di Todd Philips ... A me invece questa versione piace come La scrittura di Questo secondo film ... La pellicola non è altro che un proseguimento di quello che è una grande critica alla società. Credo che la vera forza del film sia proprio il suo insuccesso perché Philips ha dato apposta al pubblico la Sua visione e non quello che si aspettavano quest' ultimo. Volevano il Joker ? Non l'hanno visto apposta ed al suo posto C'è Arthur. Alla gente non frega nulla della persona dietro alla maschera nemmeno delle persone che ha ucciso il protagonista... Vuole l'intrattenimento , il sangue, vuole divertirsi , vuole il Sensazionalismo mettendo al centro dell'attenzione un assassino. Le persone descritte in questo film non sono tanto diverse da quelle che mandavano le foto nude a Jeffrey Dahmer... Poiché in america tu puoi essere Violento e vieni trattato come un eroe con tanto di libri , interviste ecc ecc ecc se ammazzi della gente insignificante come un passante o persone ben peggiori come i mafiosi , se invece ammazzi un politico allora sei un pazzo che va internato. Arthur in questo film è un personaggio respingente , odiato ... Lee non fa altro che aumentare il suo ego smisurato , il personaggio di lady Gaga può essere paragonato ad un amante di Charles Manson . Ho amato questo film ... Un teatro dell'assurdo in cui la maschera pirandelliana del Joker casca e rimane solo Arthur , un uomo mentalmente disturbato, lasciato solo dalla società , e che verrà dimenticato da tutti perché "Insignificante" ... Ma il Joker continuerà a vivere proprio grazie al modus operandi della società , che continuerà a creare mostri come Lui
@matteominuti7210 ciao, grazie per questo messaggio che tocca molti punti. Provo a fare un po' di chiarezza per quanto riguarda me. Per me l'attinenza al fumetto conta zero, dato che non ho mai letto il fumetto. La sceneggiatura è di per sé un altro evento rispetto a qualsivoglia fonte di ispirazione. Per cui siamo d'accordo. La critica alla Società la colgo anche io, ma sarei prudente nel dire che alla "gente" non è piaciuto perché la gente vuole l'intrattenimento e il sangue. Ci sarà anche una parte di pubblico così, ma a me personalmente il film non ha convinto perché ritengo che narrativamente manchino dei passaggi drammatici per me fondamentali e ho cercato di indicare anche i punti in cui questo avviene: la seconda parte del secondo atto a mio avviso non crea i presupposti del colpo di scena che invece dovrebbe creare. Ma sia chiaro che il mio è solo un parere da idraulico delle storie. Va benissimo che caschi la "maschera pirandelliana" - anche se l'aggettivo stesso potrebbe farci venire il sospetto che non si tratti esattamente di una novità - ma devo comprendere passo passo perché e come un processo interno sta avvenendo, pena l'interruzione di quel legame empatico che a me piace sempre tenere con il protagonista del film. Ti ringrazio per le tue riflessioni e sono felice che per te questo sia stato un bel film, come dico sempre è così che vince il cinema!
Riguardo il punto del non si capisce come lui sia arrivato a fare l'arringa in modo genuino e vero , mi viene in mente la scena dove lui prima ha questo sguardo alla telecamera che lo stava riprendendo intensissimo, come se stesse guardando qualcuno e volesse trasmettere anche un messaggio. In merito a questo mi vengono in mente gli orrori capitati la notte prima, dove viene ucciso un amico di prigione di joker da una guardia . E questo potrebbe aver anche influenzato i suoi pensieri. Anche la scena dove lo sguardo di lui in telecamera e a seguire la ripresa sul poliziotto che ha ucciso l'amico mi fa pensare. Ammetto anche questo film mi é arrivato tutto, nonostante io non sia particolarmente amante dei musical (ecco anche sulla scelta questa via ho domande ). Per il resto lui attore formidabile lo prendo di spunto per la mia recitazione poiché mi insegna molto del suo essere genuino nei particolari e riesca a trasmettere una valanga di cose .❤
@camillataurone3457 grazie per il tuo messaggio. Bello avere Phoenix come riferimento per l'acting, è un riferimento potente. Per quanto riguarda la transizione con la quale dovrebbe arrivare a dire "Non c'è nessun Joker", sono d'accordo con i punti che osservi tu, ma mi sembrano passaggi affidati alla libera interpretazione e non drammaticamente implacabili come dovrebbero essere. Ma qui davvero è uno sguardo soggettivo, ci sta perfettamente la tua lettura. Grazie e buon lavoro!
Ahi! Questa volta non concordo 😅… il trauma scatena reazioni diverse e contrastanti …credo che questa ambivalenza del personaggio sia resa in modo inequivocabile. Per me è stata una visione sofferta, ma sono un animo che si turba con poco … Prendo in prestito da chi sapeva esprimersi meglio di me …”Le Risoluzioni definitive si prendono sempre e soltanto per uno stato d’animo che non è destinato a durare” (Marcel Proust) Io però nella vita mi occupo di altro, non di cinema, quindi il mio non è un parere “tecnico”. Grazie, come sempre della recensione ☺️
@jenniferchiarolanza1394 ma quanto bella è questa citazione di Proust? Grazie! E no, non c'è nessuna differenza tra il tuo sguardo e il mio: il pane non è fatto per i panettieri. Seguo quel che dici, ma dentro di me una forza oscura insiste: l'ambiguità e l'ambivalenza non possono essere raccontate con la vaghezza, ma con la chiarezza di tutte le strade tra le quali il personaggio è indeciso. Ma ho il serio dubbio di essere talebano. Grazie per questo messaggio!
Grazie come sempre per l'analisi. Il motore che provoca l'arringa confessione da quello che vediamo pare sia l'ennesimo trauma subito da Arthur, stavolta da parte dei secondini. Non so se a livello psicologico potrebbe provocare una presa di coscienza. A livello terra terra possiamo dire che stavolta, per la prima volta, ad essere abusato non è Arthur ma il Joker, che dunque perde tutto il suo potere, la sua invincibilità illusoria. Il momento dell'esplosione che culmina nell'ultimo incontro con Harley mi ha richiamato alla mente il finale di Brazil; anche se qui non è un sogno mi è parso che Phillips avesse ben presente quella sequenza. Sono d' accordo sul fatto che l' argomento di base del film sia estremamente interessante e la sceneggiatura non ben orchestrata
@gianmaria6733 grazie per questa riflessione. Può essere che sia come dici. Sai cosa. A me sembra che Arthur abbia subito in passato ben di peggio e che il suo subire violenza lo abbia condotto esattamente a diventare Joker. Ma in ogni caso per me è un fatto di chiarezza più che di entità dell'evento: cioè, Joker può anche abbandonare la maschera perché vede un passerotto sul ramo. Ma deve essere chiaro per me che cosa stia accadendo in lui. Diciamo che non sono riuscito a trovare questo momento e che quindi mi è sembrata una decisione presa da fuori, mentale. Mi giunge voce che sul set abbia fatto letteralmente irruzione la Produzione andando a sabotare la sceneggiatura. Non so che fondamento abbiano queste notizie. Diciamo che non mi stupirebbe venire a sapere che il progetto non è frutto di un pensiero direzionato e coerente. Però guarda, lo rivedrò in futuro, a volte piglio dei granchi paurosi.
@@IlCinemaDentroDiTe in effetti il momento andava sottolineato a dovere. Ci sono scene inutili e poi manca ciò che serve, hai ragione. Comunque credo sia la presa di coscienza di aver perso la sua lotta per l'esistenza più che una integrazione dell'ombra. Comunque tematicamento lo trovo davvero importante, come lo era il predecessore. Ma stavolta non c'è possibilità di rintracciare un'ambiguità morale. Per me film riuscito in parte ma complimenti a Phillips
La cosa però tremenda è pensare che un film del genere sia costato centinaia di milioni di dollari (peraltro mi chiedo spesi come). Ma questo è proprio il sistema che è malato. Trovo comunque interessante che sempre più spesso il sistema produca kolossal contro il sistema. Prima o poi qualcosa cambierà nel "cinema" dentro di noi e in quello fuori di noi
Riguardo al trauma non so, non è il mio campo. Al massimo lo potrebbe essere stato come paziente ma neanche, e non sono mai arrivato ai livelli di Joker per fortuna 😃 Comunque io pensavo al principio della botta in testa (una seconda botta fa passare l'effetto dell'altra 😅) applicato al trauma
@gianmaria6733 ma certo! Che questo sia un regista capace per conto mio è fuori di dubbio. Semplicemente nessuno ti mette in mano quei soldi se no. Se uno è stato cinque minuti su un set questa cosa la sa dal di dentro.
Buonasera Giovanni, premetto che non ho ancora visto il film ma la sua recensione, come al solito, mi ha spinto a fare delle riflessioni. Temo che questo tipo di produzioni siano incatenate a troppi vincoli. All'interno di un sistema narrativo seriale i personaggi rappresentano un archetipo ben preciso, il loro ruolo li precede. Non sono autonomi rispetto all'universo a cui appartengono perché esistono in quanto funzioni, per ciò il loro arco evolutivo è poco malleabile. Il villain non può portare a compimento un percorso di redenzione o di rinnegamento di sé o del male senza che questo comporti l'interruzione della sua funzione e quindi un'uscita di scena. Mi viene da pensare che la trasformazione di questo Joker non sia stata netta e del tutto consapevole per il semplice motivo che non sarebbe stato più Joker. A nessuno interesserebbe la storia di un Joker che non è Joker. Nessuno vuole vedere spezzato l'incantesimo di un immaginario consolidato. Diamo quindi a Joker l'occasione di essere nuovamente abbandonato, di rientrare così nel suo abito, di restare irrimediabilmente un villain. Altrimenti, molto banalmente, come lasciamo aperta la porta per un eventuale Joker tre?
@cristinap5627 grazie per questa riflessione come sempre accurata e sensata. Sa qual è il punto secondo me? Che è Joker ad aver abbandonato Harley e i suoi fan, è Joker ad aver decretato la morte di Joker. QUando dice: "Non c'è nessun Joker" sta uscendo dalla folie. Arthur pensa che Harley voglia stare con lui, ma lei vuole stare con Joker. Con un'idea. Uscire dal narcisismo costa la vita del personaggio che ci siamo costruiti. Tutto molto interessante ma a mio modo di vedere non siamo stati portati a crederci, a viverlo passo per passo. Ma quando lo vedrà ci faccia sapere.
Anche a me ha dato l'impressione che il passaggio da joker ad Arthur nella arriga fosse un po' forzato. Penso che l'idea di fondo fosse che la totale perdita di controllo che subisce il personaggio dopo essere stato violentato dai secondini e dopo aver assistito alla morte crudele di un altro carcerato lo facciano "regredire" al ruolo della vittima. Forse sarebbe stato più interessante se dopo averci fatto vedere la vittima (Arthur) e il carnefici (Joker) ci avessero proposto qualcosa che integrasse le due figure. Forse qui sono entrate in gioco le dinamiche con la produzione e non l'hanno potuto fare. Secondo me l'idea originale era quella di affrontare bene la divisione tra la sua persona e la sua ombra (come ci suggerisce la parta animata dei primi minuti), ma poi hanno preso una strada diversa
@stefanomoro2055 ah ecco, sai che questo lo trovo molto interessante? Non ci avevo pensato, anche perché l'animazione iniziale non mi era piaciuta per niente. Ma è vero che riguardava la sua ombra. Poi forse qualcosa si è scucito. Hai ragione, anche su quel piano sembra non allineato.
Recensione molto interessante che condivido anche in generale. Per me ha fatto un meta-film per andare contro una parte dei fan che hanno mitizzato la figura di Arthur nel primo film. Una cosa che avviene spesso, ad esempio nei documentari e nelle serie tv con i serial killer, trasformati in meme e icone. Una cosa così sbagliata che non vado oltre. La citazione di film sul Joker nello stesso film, e la figura di Lee che rappresenta i fan delusi rappresenterebbe un pò questo. Poi che questo sia una furbata, sia ipocrita, una scelta sbagliata o giusta, non saprei. Il fatto che le cose sembrano un pò forzate, sta nella mano del regista nascondere questa cosa al pubblico. Ma non ritengo questo regista molto bravo quindi ci sta.
@sottocolle29 punto di vista interessante per me, grazie. Può essere come dici, ma non essendo là e non conoscendo le dinamiche produttive che questo film ha attraversato, per metodo credo si possa solo rimanere all'interno del piano narrativo. E già all'interno molte cose funzionano poco. Su Todd Phillips non so, qui mi è sembrato un lavoro di ordinaria amministrazione, il primo Joker invece ha in una serie di situazioni una costruzione della scena molto strategica. Però sai, quando si lavora con storie così legate a una convenzione, è tutto un po' tra parentesi secondo me a livello di linguaggio e di costruzione.
C'è Phoenix, più ossuto che mai e con lo sguardo spento di gran parte del primo Joker. A tratti lo stessa straziante OST di sottofondo. La storia che riprende da quando Arthur viene rinchiuso in manicomio (anche se manca il collegamento con l'ultima scena del prequel.). La stessa logica narrativa di farlo apparire come vittima della società che dopo averlo relegato in un suo angolo buio ora cerca di manipolare la sua carica eversiva in un senso e nell'altro. Ben oltre la reale volontà del protagonista. Più riflessione che azione, con troppa musica, ma Lady Gara andava giustificata (ma perchè scegliere lei?). In ogni caso grande abilità di regia ed eccellente fotografia: il film mi sembra esserci, comunque.
@logan2369 grazie per il tuo messaggio. Ma sai, a quei livelli tutti sono tecnicamente abili semplicemente per i grandissimi investimenti che questi film comportano. Ma bisogna vedere che cosa si intende con "grandi abilità di regia". È un discorso che per essere fatto bene richiederebbe tempo e sedi adeguate.
Mi conforta non poco che Quentin Tarantino sia tra i sostenitori di questa pellicola poiché Todd Phillips ha messo in scena tutta l'ipocrisia dei sistemi e, non di meno, degli antisistemi. Arthur non è "Joker", prende, cioè, le distanze da ciò che ancora una volta gli altri si aspettano da lui. Ma proprio nel momento in cui si libera del suo Alter Ego ecco che anche l'antisistema gli volta le spalle, perché non può più utilizzarlo. Arthur, dunque, torna ad essere il nessuno di cui chiunque può abusare
@StefaniaGiallanella grazie per il tuo commento. Che le intenzioni fossero forti a mio avviso è evidente. Il punto è quanto queste intenzioni di significato siano confluite in una storia che funziona. Questo per me è meno evidente.
Concordo con lei: sopratutto ora che ho 56 anni ,non riesco più a reggere nessun contenuto cruento,sopratutto se fine a se stesso.a volte su 6 sale ,3 sono occupate così ,e mi spiace veramente vedere le code di ragazzi .. Non per questione morale ,ma proprio perche abbiamo bisogno di BELLEZZA,di piccole cose buone ,semplici ,che ci nutrano le parti buone di noi ,creino domande .a maggior ragione se hai 15 anni E hai già abbastanza terremoti dentro . È mia impressione che i messaggi violenti e ansiogeni siano aumentati ?oltre a tutto quello che c è già FUORI . Mi rintanerò a rivedere per la 4 volta Perfect days.
A me è piaciuto, sono controcorrente 😂 però secondo me andrebbe rivisto più volte per cogliere alcuni particolari che alla prima non sono così evidenti...ci sono momenti che vanno approfonditi e compresi con un occhio diverso
@simonedini2963 essere controcorrente è ottimo!! Rivedere è sempre fondamentale. A volte le cose cambiano in modo sostanziale. Dovendo fare delle scelte, non so se lo rivedrò. Ma nel metodo sono perfettamente d'accordo con te. Grazie per il tuo passaggio
Questo film sta dividendo le persone mi sembra vada sul filone: ignoranti "che noia che due pall*sono andato via a metà film" Intellettuali (pseudo):"questo film è una negazione del sistema e fa' il dito medio a chi si aspettava un joker che facesse saltare tutto" Bella riflessione su questo film che a dire il vero però non sono andato a vedere(ho visto il primo)ma il passaparola è stato talmente negativo che mi è passata la voglia
@mr.humbert3411 grazie per le tue parole. Ci sono diverse belle riflessioni in giro, comunque. Personalmente, sono un idraulico delle storie e ragiono da idraulico. E in questo film mi sembra che l'acqua circoli male, ma escludo sempre di poter capire io qualcosa che non abbiano capito prima e molto meglio loro. Il cinema è bello anche per questo: mille punti di vista, mille incontri.
Film fatto male:premesse tutte buone che potevano portare a una chiusura del cerchio che non avviene.Si è sbagliato proprio il nemico da opporre al protagonista secondo me, che doveva essere un altro!!!
@beppebraida4502 grazie per il tuo messaggio. Sai che anche quando in casi come questo il film non mi convince, faccio fatica a parlare di errori? Perché le riflessioni a quei livelli sono così tante e su così tanti livelli.. Ma visto da qui e in tutta umiltà, alcune cose non funzionano nemmeno a me.
parere a caldo tornato ora dalla sala. tempistiche troppo dilatate, così tanto che probabilmente non sopporterei nemmeno un film come “Testimone d’accusa” se lo vedessi adesso per quanto ci ha fatto rimanere inutilmente in quel tribunale. ma la cosa che più ho odiato (e che più temevo appena si è saputo che ci sarebbe stata Harley Quinn) sono i troppi cliché sensazionalistici, visivi e di scrittura, su quel fascino da coppia dannata alla Sid & Nancy che non hanno fatto altro che appiattire e dare un sapore sintetico al rapporto tra i due personaggi, conducendo la sceneggiatura essenzialmente in un vicolo cieco. Essendo una delle colonne portanti del film, o comunque una delle cose che ci distanzia dal primo a livello di struttura narrativa, se questa non funziona cade tutto e si salva davvero poco secondo me.
Premetto che non mi piacciono i musical ma ieri sono andata comunque a vederlo. Non mi è piaciuto a dire il vero. La recitazione di joker mi piace. Lei no perché la trovo inespressiva
@laurazanfretta5961 Grazie per il tuo pensiero. D'accordo su tutto tranne che su di lei. Che onestamente non ho trovato così lontana. Fa cose piccole, precise. Centra gli stati emotivi con una certa intensità. Bisognerebbe vederla su altri terreni.
@@IlCinemaDentroDiTe forse la responsabilità è dell'uso eccessivo del botox che limita l'espressività del viso. E non solo lei ma anche altre brave attrici che se vedi il prima e dopo non riescono nemmeno a piangere come si deve
@laurazanfretta5961 ho letto che sta iniziando la marcia indietro sai? Le star stanno cominciando a farsi "sgonfiare". Speriamo che la sbornia sia passata.
@choetech2240 grazie per il messaggio. Allora, ci può stare. E magari al prossimo sequel ci diranno che non era lui. Però quali elementi abbiamo per capirlo, dico concreti?
@@IlCinemaDentroDiTeTecnicamente il finale suggerisce, come molti, compreso me, avevano già teorizzato dal primo film, che Arthur Fleck non sia il Joker di questo Elseworld, ma piuttosto la persona che lo ha "creato". Infatti la canzone finale a proposito di "un figlio", è da intendere come aver lasciato esattamente un'idea... Un'idea che viene presa in mano dal detenuto che gli dice la battuta e lo uccide. Di quel giovane detenuto, oltre che fin da subito una certa follia, possiamo notare come mentre la camera si avvicini al volto di Arthur steso in terra, si sentano le risate e che si sia anche tagliato i lati della bocca, continuando a ridere, suggerendo così, grazie alla giovane età e al fatto che rida follemente e si sia procurato una cicatrice a forma di sorriso, che sarà lui il vero Joker di questo universo in cui Bruce Wayne è ancora giovane, in una proporzione più plausibile. Il fatto che inoltre, mi pare, che non abbia un nome e voglia, al contrario degli altri sostenitori di Arthur, ucciderlo e con la battuta sottintendere che Arthur sia decaduto come il Joker, è un elemento ulteriore che ci suggerisce che Arthur non sia mai stato il "vero" Joker di questo universo ma lo abbia potenzialmente creato e che sia, per l'appunto, quel detenuto senza nome (esattamente come sconosciuta è l'identità del personaggio nel canone fumettistico)
@@choetech2240Vabbè che non si chiami Arthur è un elemento poco utile, l'identità canonica di Joker è sconosciuta e i film che ne hanno data una, sono reinterpretazioni (quindi non canone) esattamente come questo Elseworld. Ad esempio "Jack Napier", nel Batman di Burton, e il background da criminale incallito sono un'invenzione dello sceneggiatore Hamm che non ha riscontro nelle storie con il Joker fino ad allora uscite.
Io questo canale lo trovo eccezionale. Quest'uomo mi trasmette preparazione e mi trasmette maturità emotiva.
Mi piace l'analisi psicologica 1:25
Mi piace questo discorso 7:06 - 8:10 sull'avere rispetto verso i registi.
Eccezionale. Ecco la qualità su RUclips.
Grazie
Valentina
@Anna_oz3ww4to5w grazie per queste parole eccessivamente generose.
Grazie per queste recensioni perché dai voce a degli stati d'animo che però non riesco a tradurre
@laurazanfretta5961 grazie a te per il tuo sostegno.
Complimenti. Il miglior video su questo film
@luca3101 grazie di cuore, ce ne sono di molto belli in realtà.
Grazie ancora per tutto quello che dice, in modo allo stesso tempo sincero e professionale. Non ho ancora visto il film, ma dalle sue parole, riguardo soprattutto la trama, temo possa essere del tipo che mi lascia pensare di aver immaginato tutto prima che accadesse. Ciò non vuol dire che io abbia la capacità di prevedere le sequenze, ma che diversi film mi sembra vadano volontariamente incontro a ciò che si suppone il pubblico voglia. Con ciò naturalmente voglio dire che il film ideale per me è quello che "sorprende" tutti e rivela l'imprevedibilità dell'esistenza.
@rosasalvati9055 grazie per il suo pensiero. La questione sta appunto lì. Quando si vedono certe improprietà narrative, una spiegazione ci deve essere. E siccome questa è gente straordinariamente preparata, il tema della produzione e dei suoi vincoli di altra natura, emerge spontaneamente.
Grazie per questa dettagliata recensione. Una grande analisi. Il video sull'acting sarebbe molto interessante!
@Alasdair00 grazie a te, devo trovare il modo.
Molto molto bravo
@emanuelezari2918 grazie di cuore
Ottima analisi, grazie per averla condivisa 👍
@ikeofficial grazie a te per il tuo passaggio e per le tue parole.
Film non compreso per niente dalla stragrande maggioranza del pubblico, in realtà è uno splendido film che mette a nudo le ipocrisie della società odierna
@lucagaudio89 grazie per il tuo messaggio. Contento che per te sia stato bello, di valori cinematografici ne ha sicuramente.
@@IlCinemaDentroDiTe di nulla!
... ottima recensione, grazie! A me il film è piaciuto moltissimo proprio perchè mancano quei gradini a cui Lei accenna. A me pare che il Joker sia accozzaglia di colori priva di speranza e spiegazione coerente.
@rossanobisio734 grazie per il suo messaggio. Fermo restando che possa piacere proprio la mancanza di gradini - e ci mancherebbe altro - il Joker può anche essere un'accozzaglia priva di spiegazione coerente, ma... il salto non spiegato non avviene nel Joker. Avviene in Arthur. È Arthur che da dentro trova la lucidità e la forza di togliere quella maschera. Di dire: sono io. Non c'è alcun Joker. Questo non è un percorso da fumetto, è un percorso umano. Cui avrei voluto partecipare di più. Ma come dicevo anche in altre risposte ai vostri ricchissimi commenti, lo rivedrò in futuro perché di sviste ne ho parecchie e può anche essere che la cosa che ora mi sfugge mi appaia di colpo in tutta la sua chiarezza. Niente di più facile....
Ecco la recensione che attendevo di più in questo mese. Tra poco arrivo anche io 😊
@cinetonycom grazie di cuore. Faccio un salto da te poi se l'hai già messa. Ti è piaciuto il film?
Alla fine muore Arthur Flack, pugnalato a morte nella parte finale da un mitomane psicopatico che vuole essere il vero Joker( un signor nessuno ) e fine. Il film finisce così, ah già : Harley nel finale lo tradisce e lo abbandona alla polizia, Harvey Dunt è un avvocato che vuole la sua condanna e quasi ci riesce ma i fanatici di Arthur fanno saltare in aria il tribunale, così causando la famosa ferita e nascita di 2 facce..,
Che porcheria di film
@ricomrdetective01 eh capisco il risentimento. Personalmente non sono un fan, ma non ce l'ho fatta a trovarlo credibile. Anche a volergli trovare dei nessi, per me non funziona.
@@IlCinemaDentroDiTe a me film è piaciuto molto e ho visto ieri sera e abbiamo fatto una disamina e io e mia moglie psicologa dello sviluppo incrociando le nostre conoscenze in campo di arti visive e disagio psicosociale.
@cinetonycom Ma dai! Sono contento che a te sia piaciuto! Passo a vedere sul tuo canale allora, se l'hai già messa. Grazie!
Da 7:19 a 8:08 una riflessione di rara lucidità, modestia e intelligenza. Complimenti!
@alexluganosvizzera grazie di cuore.
Grazie per questa recensione, molto dettagliata, come sempre. Avevo qualche perplessità (non mi piacciono i musical) ma cercherò ugualmente di andare a vederlo al cinema per semplice curiosità. Un saluto.
@davidezeta grazie per il tuo messaggio, ma sì prova ad andarci poi ci dici!
Alla fine muore Arthur Flack, pugnalato a morte nella parte finale da un mitomane psicopatico che vuole essere il vero Joker( un signor nessuno ) e fine. Il film finisce così, ah già : Harley nel finale lo tradisce e lo abbandona alla polizia, Harvey Dunt è un avvocato che vuole la sua condanna e quasi ci riesce ma i fanatici di Arthur fanno saltare in aria il tribunale, così causando la famosa ferita e nascita di 2 facce..,
Che porcheria di film
@ricomrdetective01 ci sta questa reazione, per me Joker non è molto rilevante a livello di pancia perché non è il mio genere, ma capisco molto bene la frustrazione. L'ho appena passata io con Alien Romulus, saga alla quale sono invece molto legato.
Finale organizzato dai "Censori" 😈 che comandano e dovevano liberarsi di un personaggio molto scomodo 🤡 creato, forse involontariamente e divenuto l'archetipo di "Rivolta sociale"; infatti in tutti i social, quella figura di maschera era simbolo di un risveglio e dell'avversario giusto per affrontare il N.O.M. che decide su tutto e in tutti i campi; i soliti Lupi 🐺 travestiti da agnello 🐑. Incredibilmente ci sono riusciti.
Giovanni, mettiamo da parte la modestia e diciamolo: avessero incaricato noi due di scrivere la sceneggiatura di questo film, avremmo prodotto qualcosa di migliore e non saremmo costati tanto alla produzione😁.
PS video come sempre di alto livello.
@LorBar Ah ah ah ah !!! Ma perché tirare in basso sul nostro prezzo ? :-D
@@IlCinemaDentroDiTe perché il cinema ci piace più dei soldi 😄
Bella analisi ma io ho percepito in maniera diversa il film.
Incuriosito dalle cattive recensioni e da alcune sostenenti che fosse simile all’ultimo Matrix, fatto apposta brutto per non farne un seguito, mi sono fiondato in sala col piede di guerra.
Invece mi ha colpito il coraggio di fare un qualcosa di originale a differenza del primo.
Per me lui non è convinto di quello che ha provocato ed è profondamente insicuro.
Incoraggiato da Harley ritorna a mettere la maschera del joker auto convincendosi che in precedenza fosse nel giusto.In carcere nota come reagiscono i pazienti a le sue follie e cosa subiscono.
Ma tutto crolla quando il suo vecchio amico in aula gli fa capire che lui non è quel mostro.
Lui era diverso da gli altri e sta diventando come loro. E finalmente si prende le colpe.
Dopo la bomba esce perché non può fare altrimenti visto il fumo e il fuoco, viene caricato in macchina ma appena capisce a con chi è scappa.
Il finale è l’emblema di quello che ha creato. Se tu non fai il quello che devi fare ti becchi il c* che ti meriti. E lui non ha dato quel messaggio.
Per il resto ci sono delle cose che non Mi sono piaciute come il ritmo del film che ha tratti è davvero lento e le canzoni non sono memorabili.
Ma per me nel complesso è promosso.
@marcomulas2976 grazie, sai che la tua ipotesi ci sta? Non hai torto, si può leggerlo in quel modo, anche se a me è arrivato totalmente diverso, ma te lo dico perché per esempio l'amico nano è vero che per lui ha un richiamo emotivo positivo, ma non è credibile che dopo una sequenza di cose come quelle che lui ha compiuto, quattro parole del suo amico gli facciano di colpo cadere un velo dagli occhi e lo "guariscano" dalla sua patologia. Anche perché, se non ricordo male, gli aveva già detto qualcosa di analogo proprio in casa sua dopo l'omicidio del collega, quando gli chiedeva se poteva aprirgli la porta perché non arrivava alla catenella. Qualcosa tipo: Ehi Arthur, ma che ti è preso? Mio Dio, Arthur. In ogni caso trovo plausibile la tua visione, decisamente.
Complimenti per il video. Per quanto riguarda la sceneggiatura, ci hai preso: secondo varie testimonianze Lady Gaga ogni sera, dopo le riprese, rivedeva e rimaneggiava pesantemente la sceneggiatura del giorno dopo con l'aiuto fo Phoenix. Ecco che cosa succede quando due persone dotate di specifici talenti (una per la musica l'altro per la recitazione) si sopravvalutano al punto da credere di avere anche altri talenti che non hanno (nello specifico per la scrittura). Narcisismo?
@TheReginadistracci grazie per il tuo passaggio. Chissà se queste voci sono veritiere. A meno di grosse sorprese, non lo sapremo mai. Certo sono compatibili con l'esito del film. E alla fine è solo di questo che ci dovremmo occupare: la storia.
Buonasera, parafrasando un testo nietzscheano, direi che il Joker di questo film è umano, troppo umano. Da maschera non voluta ma accolta come segno di accettazione sociale, Fleck si rende conto che quella maschera non ha fatto che deumanizzarlo o disumanizzarlo, se volete. Il testo di Nietzsche dice, a un certo punto, che "la vita stessa vuole inganno, anzi vive principalmente di questo". E quale più grande inganno c'è che di indossare una maschera che occulta il vero sé? Quante volte, chi più, chi meno, non può o non riesce a mostrarsi per come é? L'inganno cade grazie all'amore, ma lì si vede l'inesperienza, la candida ingenuità di un'anima affamata d'amore, ma che non ne conosce le insidie. L'amore rende umani, la maschera cade, ma l'ammaliamento di questa non regge più e rimane la desolata realtà di un outcast che viene ricacciato nell'ombra (quell'ombra ben evocata all'inizio del film, altra faccia della stessa medaglia) e che trova la sua liberazione in quell'accenno di sorriso che la morte gli disegna sul viso, come a prendersi gioco per l'ultima volta di un uomo, una persona che voleva solo essere riconosciuto come tale, ed essere amato. Non è forse quello che si desidera un po' tutti? La cosa bella, potrete pensare, è che il film mi sia piaciuto tanto tanto. Non è così. L'ho trovato lento, con degli scatti obliqui di trama, canzoni che spezzano il ritmo e mancante della "epicità perversa" del primo. L'ho detto alle colleghe con cui ho visto il film: mi ha perplesso. Però rimuginandoci su, mi dico che dovrò rivederlo. Forse c'è più carne al fuoco di quanto possa apparire di primo acchito e chissà, forse il regista ha fatto un bel tiro a tutto il pubblico ed il film troverà la sua ragion d'essere più avanti nel tempo.
Scusate la lunghezza e grazie dell'ospitalità.
@cescodini grazie per queste bellissime riflessioni.
È possibile assolutamente la lettura che dai. Mi vengono in mente alcune cose.
L'inganno può cadere forse anche per il dolore, non solo per amore. Perché la maschera magari non risponde più, o non protegge più.
Tutto questo portato di significati, però, deve scorrere sui binari della storia. Non perché l'abbiamo deciso noi, ma perché il film stesso lo promette. Se la storia ha dei problemi, i contenuti si perdono per strada e quel che si può fare sono solo ipotesi, perché di fatto il carico non arriva.
Questo è solo il mio percepito del film, ovviamente.
Mi piace moltissimo la posizione che esprimi: cercare funzionamento e significato del tutto indipendentemente dal gradimento del film. Queste dovrebbero essere le famose pizze mangiate insieme dopo il cinema!
Condivido molto quando parli della parte cantata. Ero al cinema con un'amica e all'ennesima canzone quasi buttata là ci siamo guardate dicendo "bastaaaa" 😂
Anch'io penso che l'inserimento di LadyGaga abbia reso questa parte molto più meccanica e meno naturale
@emiliemme grazie per il tuo commento. Sì confesso uno scoramento da canzone anche io.
Per me il film resta molto bello... Se non è uguale al fumetto poco mi interessa. Stiamo facendo cinema ... La settima arte e la carta sono dei linguaggi e modi di concepire una storia completamente diversi. Lo sceneggiatore non sempre è tenuto a fare un adattamento pedissequo di un libro o di un personaggio poiché ci sono tante variabili... Dal capire cosa può funzionare su schermo ecc ecc ecc . Questo Joker è la visione di Todd Philips ... A me invece questa versione piace come La scrittura di Questo secondo film ... La pellicola non è altro che un proseguimento di quello che è una grande critica alla società. Credo che la vera forza del film sia proprio il suo insuccesso perché Philips ha dato apposta al pubblico la Sua visione e non quello che si aspettavano quest' ultimo. Volevano il Joker ? Non l'hanno visto apposta ed al suo posto C'è Arthur. Alla gente non frega nulla della persona dietro alla maschera nemmeno delle persone che ha ucciso il protagonista... Vuole l'intrattenimento , il sangue, vuole divertirsi , vuole il Sensazionalismo mettendo al centro dell'attenzione un assassino. Le persone descritte in questo film non sono tanto diverse da quelle che mandavano le foto nude a Jeffrey Dahmer... Poiché in america tu puoi essere Violento e vieni trattato come un eroe con tanto di libri , interviste ecc ecc ecc se ammazzi della gente insignificante come un passante o persone ben peggiori come i mafiosi , se invece ammazzi un politico allora sei un pazzo che va internato. Arthur in questo film è un personaggio respingente , odiato ... Lee non fa altro che aumentare il suo ego smisurato , il personaggio di lady Gaga può essere paragonato ad un amante di Charles Manson . Ho amato questo film ... Un teatro dell'assurdo in cui la maschera pirandelliana del Joker casca e rimane solo Arthur , un uomo mentalmente disturbato, lasciato solo dalla società , e che verrà dimenticato da tutti perché "Insignificante" ... Ma il Joker continuerà a vivere proprio grazie al modus operandi della società , che continuerà a creare mostri come Lui
@matteominuti7210 ciao, grazie per questo messaggio che tocca molti punti. Provo a fare un po' di chiarezza per quanto riguarda me.
Per me l'attinenza al fumetto conta zero, dato che non ho mai letto il fumetto. La sceneggiatura è di per sé un altro evento rispetto a qualsivoglia fonte di ispirazione. Per cui siamo d'accordo.
La critica alla Società la colgo anche io, ma sarei prudente nel dire che alla "gente" non è piaciuto perché la gente vuole l'intrattenimento e il sangue. Ci sarà anche una parte di pubblico così, ma a me personalmente il film non ha convinto perché ritengo che narrativamente manchino dei passaggi drammatici per me fondamentali e ho cercato di indicare anche i punti in cui questo avviene: la seconda parte del secondo atto a mio avviso non crea i presupposti del colpo di scena che invece dovrebbe creare. Ma sia chiaro che il mio è solo un parere da idraulico delle storie.
Va benissimo che caschi la "maschera pirandelliana" - anche se l'aggettivo stesso potrebbe farci venire il sospetto che non si tratti esattamente di una novità - ma devo comprendere passo passo perché e come un processo interno sta avvenendo, pena l'interruzione di quel legame empatico che a me piace sempre tenere con il protagonista del film.
Ti ringrazio per le tue riflessioni e sono felice che per te questo sia stato un bel film, come dico sempre è così che vince il cinema!
Riguardo il punto del non si capisce come lui sia arrivato a fare l'arringa in modo genuino e vero , mi viene in mente la scena dove lui prima ha questo sguardo alla telecamera che lo stava riprendendo intensissimo, come se stesse guardando qualcuno e volesse trasmettere anche un messaggio.
In merito a questo mi vengono in mente gli orrori capitati la notte prima, dove viene ucciso un amico di prigione di joker da una guardia . E questo potrebbe aver anche influenzato i suoi pensieri.
Anche la scena dove lo sguardo di lui in telecamera e a seguire la ripresa sul poliziotto che ha ucciso l'amico mi fa pensare.
Ammetto anche questo film mi é arrivato tutto, nonostante io non sia particolarmente amante dei musical (ecco anche sulla scelta questa via ho domande ).
Per il resto lui attore formidabile lo prendo di spunto per la mia recitazione poiché mi insegna molto del suo essere genuino nei particolari e riesca a trasmettere una valanga di cose .❤
@camillataurone3457 grazie per il tuo messaggio. Bello avere Phoenix come riferimento per l'acting, è un riferimento potente. Per quanto riguarda la transizione con la quale dovrebbe arrivare a dire "Non c'è nessun Joker", sono d'accordo con i punti che osservi tu, ma mi sembrano passaggi affidati alla libera interpretazione e non drammaticamente implacabili come dovrebbero essere. Ma qui davvero è uno sguardo soggettivo, ci sta perfettamente la tua lettura. Grazie e buon lavoro!
Ahi! Questa volta non concordo 😅… il trauma scatena reazioni diverse e contrastanti …credo che questa ambivalenza del personaggio sia resa in modo inequivocabile. Per me è stata una visione sofferta, ma sono un animo che si turba con poco …
Prendo in prestito da chi sapeva esprimersi meglio di me …”Le Risoluzioni definitive si prendono sempre e soltanto per uno stato d’animo che non è destinato a durare” (Marcel Proust)
Io però nella vita mi occupo di altro, non di cinema, quindi il mio non è un parere “tecnico”. Grazie, come sempre della recensione ☺️
@jenniferchiarolanza1394 ma quanto bella è questa citazione di Proust? Grazie! E no, non c'è nessuna differenza tra il tuo sguardo e il mio: il pane non è fatto per i panettieri.
Seguo quel che dici, ma dentro di me una forza oscura insiste: l'ambiguità e l'ambivalenza non possono essere raccontate con la vaghezza, ma con la chiarezza di tutte le strade tra le quali il personaggio è indeciso. Ma ho il serio dubbio di essere talebano. Grazie per questo messaggio!
Grazie come sempre per l'analisi.
Il motore che provoca l'arringa confessione da quello che vediamo pare sia l'ennesimo trauma subito da Arthur, stavolta da parte dei secondini. Non so se a livello psicologico potrebbe provocare una presa di coscienza. A livello terra terra possiamo dire che stavolta, per la prima volta, ad essere abusato non è Arthur ma il Joker, che dunque perde tutto il suo potere, la sua invincibilità illusoria. Il momento dell'esplosione che culmina nell'ultimo incontro con Harley mi ha richiamato alla mente il finale di Brazil; anche se qui non è un sogno mi è parso che Phillips avesse ben presente quella sequenza.
Sono d' accordo sul fatto che l' argomento di base del film sia estremamente interessante e la sceneggiatura non ben orchestrata
@gianmaria6733 grazie per questa riflessione. Può essere che sia come dici. Sai cosa. A me sembra che Arthur abbia subito in passato ben di peggio e che il suo subire violenza lo abbia condotto esattamente a diventare Joker. Ma in ogni caso per me è un fatto di chiarezza più che di entità dell'evento: cioè, Joker può anche abbandonare la maschera perché vede un passerotto sul ramo. Ma deve essere chiaro per me che cosa stia accadendo in lui. Diciamo che non sono riuscito a trovare questo momento e che quindi mi è sembrata una decisione presa da fuori, mentale.
Mi giunge voce che sul set abbia fatto letteralmente irruzione la Produzione andando a sabotare la sceneggiatura. Non so che fondamento abbiano queste notizie. Diciamo che non mi stupirebbe venire a sapere che il progetto non è frutto di un pensiero direzionato e coerente. Però guarda, lo rivedrò in futuro, a volte piglio dei granchi paurosi.
@@IlCinemaDentroDiTe in effetti il momento andava sottolineato a dovere. Ci sono scene inutili e poi manca ciò che serve, hai ragione. Comunque credo sia la presa di coscienza di aver perso la sua lotta per l'esistenza più che una integrazione dell'ombra. Comunque tematicamento lo trovo davvero importante, come lo era il predecessore. Ma stavolta non c'è possibilità di rintracciare un'ambiguità morale. Per me film riuscito in parte ma complimenti a Phillips
La cosa però tremenda è pensare che un film del genere sia costato centinaia di milioni di dollari (peraltro mi chiedo spesi come). Ma questo è proprio il sistema che è malato. Trovo comunque interessante che sempre più spesso il sistema produca kolossal contro il sistema. Prima o poi qualcosa cambierà nel "cinema" dentro di noi e in quello fuori di noi
Riguardo al trauma non so, non è il mio campo. Al massimo lo potrebbe essere stato come paziente ma neanche, e non sono mai arrivato ai livelli di Joker per fortuna 😃 Comunque io pensavo al principio della botta in testa (una seconda botta fa passare l'effetto dell'altra 😅) applicato al trauma
@gianmaria6733 ma certo! Che questo sia un regista capace per conto mio è fuori di dubbio. Semplicemente nessuno ti mette in mano quei soldi se no. Se uno è stato cinque minuti su un set questa cosa la sa dal di dentro.
Buonasera Giovanni, premetto che non ho ancora visto il film ma la sua recensione, come al solito, mi ha spinto a fare delle riflessioni. Temo che questo tipo di produzioni siano incatenate a troppi vincoli. All'interno di un sistema narrativo seriale i personaggi rappresentano un archetipo ben preciso, il loro ruolo li precede. Non sono autonomi rispetto all'universo a cui appartengono perché esistono in quanto funzioni, per ciò il loro arco evolutivo è poco malleabile. Il villain non può portare a compimento un percorso di redenzione o di rinnegamento di sé o del male senza che questo comporti l'interruzione della sua funzione e quindi un'uscita di scena. Mi viene da pensare che la trasformazione di questo Joker non sia stata netta e del tutto consapevole per il semplice motivo che non sarebbe stato più Joker. A nessuno interesserebbe la storia di un Joker che non è Joker. Nessuno vuole vedere spezzato l'incantesimo di un immaginario consolidato. Diamo quindi a Joker l'occasione di essere nuovamente abbandonato, di rientrare così nel suo abito, di restare irrimediabilmente un villain. Altrimenti, molto banalmente, come lasciamo aperta la porta per un eventuale Joker tre?
@cristinap5627 grazie per questa riflessione come sempre accurata e sensata. Sa qual è il punto secondo me? Che è Joker ad aver abbandonato Harley e i suoi fan, è Joker ad aver decretato la morte di Joker. QUando dice: "Non c'è nessun Joker" sta uscendo dalla folie. Arthur pensa che Harley voglia stare con lui, ma lei vuole stare con Joker. Con un'idea. Uscire dal narcisismo costa la vita del personaggio che ci siamo costruiti. Tutto molto interessante ma a mio modo di vedere non siamo stati portati a crederci, a viverlo passo per passo. Ma quando lo vedrà ci faccia sapere.
@@IlCinemaDentroDiTe Lo vedrò il prima possibile. Il fatto che sia un musical mi respingeva ma ormai sono davvero curiosa.
@cristinap5627 buona visione!
Anche a me ha dato l'impressione che il passaggio da joker ad Arthur nella arriga fosse un po' forzato. Penso che l'idea di fondo fosse che la totale perdita di controllo che subisce il personaggio dopo essere stato violentato dai secondini e dopo aver assistito alla morte crudele di un altro carcerato lo facciano "regredire" al ruolo della vittima.
Forse sarebbe stato più interessante se dopo averci fatto vedere la vittima (Arthur) e il carnefici (Joker) ci avessero proposto qualcosa che integrasse le due figure. Forse qui sono entrate in gioco le dinamiche con la produzione e non l'hanno potuto fare.
Secondo me l'idea originale era quella di affrontare bene la divisione tra la sua persona e la sua ombra (come ci suggerisce la parta animata dei primi minuti), ma poi hanno preso una strada diversa
@stefanomoro2055 ah ecco, sai che questo lo trovo molto interessante? Non ci avevo pensato, anche perché l'animazione iniziale non mi era piaciuta per niente. Ma è vero che riguardava la sua ombra. Poi forse qualcosa si è scucito. Hai ragione, anche su quel piano sembra non allineato.
Recensione molto interessante che condivido anche in generale.
Per me ha fatto un meta-film per andare contro una parte dei fan che hanno mitizzato la figura di Arthur nel primo film. Una cosa che avviene spesso, ad esempio nei documentari e nelle serie tv con i serial killer, trasformati in meme e icone. Una cosa così sbagliata che non vado oltre. La citazione di film sul Joker nello stesso film, e la figura di Lee che rappresenta i fan delusi rappresenterebbe un pò questo. Poi che questo sia una furbata, sia ipocrita, una scelta sbagliata o giusta, non saprei. Il fatto che le cose sembrano un pò forzate, sta nella mano del regista nascondere questa cosa al pubblico. Ma non ritengo questo regista molto bravo quindi ci sta.
@sottocolle29 punto di vista interessante per me, grazie. Può essere come dici, ma non essendo là e non conoscendo le dinamiche produttive che questo film ha attraversato, per metodo credo si possa solo rimanere all'interno del piano narrativo. E già all'interno molte cose funzionano poco. Su Todd Phillips non so, qui mi è sembrato un lavoro di ordinaria amministrazione, il primo Joker invece ha in una serie di situazioni una costruzione della scena molto strategica. Però sai, quando si lavora con storie così legate a una convenzione, è tutto un po' tra parentesi secondo me a livello di linguaggio e di costruzione.
@@IlCinemaDentroDiTe mi pare giusto.
C'è Phoenix, più ossuto che mai e con lo sguardo spento di gran parte del primo Joker. A tratti lo stessa straziante OST di sottofondo. La storia che riprende da quando Arthur viene rinchiuso in manicomio (anche se manca il collegamento con l'ultima scena del prequel.). La stessa logica narrativa di farlo apparire come vittima della società che dopo averlo relegato in un suo angolo buio ora cerca di manipolare la sua carica eversiva in un senso e nell'altro. Ben oltre la reale volontà del protagonista. Più riflessione che azione, con troppa musica, ma Lady Gara andava giustificata (ma perchè scegliere lei?). In ogni caso grande abilità di regia ed eccellente fotografia: il film mi sembra esserci, comunque.
@luigiluccarini1776 grazie del tuo passaggio. Punto di vista assolutamente legittimo!
Grande abilità di regia, parliamone.....
@logan2369 grazie per il tuo messaggio. Ma sai, a quei livelli tutti sono tecnicamente abili semplicemente per i grandissimi investimenti che questi film comportano. Ma bisogna vedere che cosa si intende con "grandi abilità di regia". È un discorso che per essere fatto bene richiederebbe tempo e sedi adeguate.
Mi conforta non poco che Quentin Tarantino sia tra i sostenitori di questa pellicola poiché Todd Phillips ha messo in scena tutta l'ipocrisia dei sistemi e, non di meno, degli antisistemi. Arthur non è "Joker", prende, cioè, le distanze da ciò che ancora una volta gli altri si aspettano da lui. Ma proprio nel momento in cui si libera del suo Alter Ego ecco che anche l'antisistema gli volta le spalle, perché non può più utilizzarlo. Arthur, dunque, torna ad essere il nessuno di cui chiunque può abusare
@StefaniaGiallanella grazie per il tuo commento. Che le intenzioni fossero forti a mio avviso è evidente. Il punto è quanto queste intenzioni di significato siano confluite in una storia che funziona. Questo per me è meno evidente.
@@IlCinemaDentroDiTe si, concordo.
Concordo con lei: sopratutto ora che ho 56 anni ,non riesco più a reggere nessun contenuto cruento,sopratutto se fine a se stesso.a volte su 6 sale ,3 sono occupate così ,e mi spiace veramente vedere le code di ragazzi ..
Non per questione morale ,ma proprio perche abbiamo bisogno di BELLEZZA,di piccole cose buone ,semplici ,che ci nutrano le parti buone di noi ,creino domande .a maggior ragione se hai 15 anni
E hai già abbastanza terremoti dentro .
È mia impressione che i messaggi violenti e ansiogeni siano aumentati ?oltre a tutto quello che c è già FUORI .
Mi rintanerò a rivedere per la 4 volta Perfect days.
@enricaferro5417 grazie per il conforto. Sarà che entrambi siamo giovani da moltissimo tempo... :-D
si, anche io ne ho 54 , e sangue e violenza cerco di evitarli...
@danielet612 d'accordo con te. Grazie.
A me è piaciuto, sono controcorrente 😂 però secondo me andrebbe rivisto più volte per cogliere alcuni particolari che alla prima non sono così evidenti...ci sono momenti che vanno approfonditi e compresi con un occhio diverso
@simonedini2963 essere controcorrente è ottimo!!
Rivedere è sempre fondamentale. A volte le cose cambiano in modo sostanziale. Dovendo fare delle scelte, non so se lo rivedrò. Ma nel metodo sono perfettamente d'accordo con te. Grazie per il tuo passaggio
Questo film sta dividendo le persone mi sembra vada sul filone: ignoranti "che noia che due pall*sono andato via a metà film"
Intellettuali (pseudo):"questo film è una negazione del sistema e fa' il dito medio a chi si aspettava un joker che facesse saltare tutto"
Bella riflessione su questo film che a dire il vero però non sono andato a vedere(ho visto il primo)ma il passaparola è stato talmente negativo che mi è passata la voglia
@mr.humbert3411 grazie per le tue parole. Ci sono diverse belle riflessioni in giro, comunque.
Personalmente, sono un idraulico delle storie e ragiono da idraulico. E in questo film mi sembra che l'acqua circoli male, ma escludo sempre di poter capire io qualcosa che non abbiano capito prima e molto meglio loro. Il cinema è bello anche per questo: mille punti di vista, mille incontri.
Film fatto male:premesse tutte buone che potevano portare a una chiusura del cerchio che non avviene.Si è sbagliato proprio il nemico da opporre al protagonista secondo me, che doveva essere un altro!!!
@beppebraida4502 grazie per il tuo messaggio. Sai che anche quando in casi come questo il film non mi convince, faccio fatica a parlare di errori? Perché le riflessioni a quei livelli sono così tante e su così tanti livelli.. Ma visto da qui e in tutta umiltà, alcune cose non funzionano nemmeno a me.
parere a caldo tornato ora dalla sala.
tempistiche troppo dilatate, così tanto che probabilmente non sopporterei nemmeno un film come “Testimone d’accusa” se lo vedessi adesso per quanto ci ha fatto rimanere inutilmente in quel tribunale.
ma la cosa che più ho odiato (e che più temevo appena si è saputo che ci sarebbe stata Harley Quinn) sono i troppi cliché sensazionalistici, visivi e di scrittura, su quel fascino da coppia dannata alla Sid & Nancy che non hanno fatto altro che appiattire e dare un sapore sintetico al rapporto tra i due personaggi, conducendo la sceneggiatura essenzialmente in un vicolo cieco. Essendo una delle colonne portanti del film, o comunque una delle cose che ci distanzia dal primo a livello di struttura narrativa, se questa non funziona cade tutto e si salva davvero poco secondo me.
@gianluc___________________ Grazie per il tuo messaggio. Mi sembra molto sensato quello che dici.
Premetto che non mi piacciono i musical ma ieri sono andata comunque a vederlo. Non mi è piaciuto a dire il vero. La recitazione di joker mi piace. Lei no perché la trovo inespressiva
@laurazanfretta5961 Grazie per il tuo pensiero. D'accordo su tutto tranne che su di lei. Che onestamente non ho trovato così lontana. Fa cose piccole, precise. Centra gli stati emotivi con una certa intensità. Bisognerebbe vederla su altri terreni.
@@IlCinemaDentroDiTe forse la responsabilità è dell'uso eccessivo del botox che limita l'espressività del viso. E non solo lei ma anche altre brave attrici che se vedi il prima e dopo non riescono nemmeno a piangere come si deve
@laurazanfretta5961 ho letto che sta iniziando la marcia indietro sai? Le star stanno cominciando a farsi "sgonfiare". Speriamo che la sbornia sia passata.
Secondo me lui realmente non è il vero joker
@choetech2240 grazie per il messaggio. Allora, ci può stare. E magari al prossimo sequel ci diranno che non era lui. Però quali elementi abbiamo per capirlo, dico concreti?
@@IlCinemaDentroDiTe parla di un figlio,poi la storia di joker è completamente diversa...in tutti i film neanche si chiama arthur
@choetech2240 confesso che mi sentirei un po' preso in giro, ma ci può stare in effetti.
@@IlCinemaDentroDiTeTecnicamente il finale suggerisce, come molti, compreso me, avevano già teorizzato dal primo film, che Arthur Fleck non sia il Joker di questo Elseworld, ma piuttosto la persona che lo ha "creato". Infatti la canzone finale a proposito di "un figlio", è da intendere come aver lasciato esattamente un'idea... Un'idea che viene presa in mano dal detenuto che gli dice la battuta e lo uccide. Di quel giovane detenuto, oltre che fin da subito una certa follia, possiamo notare come mentre la camera si avvicini al volto di Arthur steso in terra, si sentano le risate e che si sia anche tagliato i lati della bocca, continuando a ridere, suggerendo così, grazie alla giovane età e al fatto che rida follemente e si sia procurato una cicatrice a forma di sorriso, che sarà lui il vero Joker di questo universo in cui Bruce Wayne è ancora giovane, in una proporzione più plausibile. Il fatto che inoltre, mi pare, che non abbia un nome e voglia, al contrario degli altri sostenitori di Arthur, ucciderlo e con la battuta sottintendere che Arthur sia decaduto come il Joker, è un elemento ulteriore che ci suggerisce che Arthur non sia mai stato il "vero" Joker di questo universo ma lo abbia potenzialmente creato e che sia, per l'appunto, quel detenuto senza nome (esattamente come sconosciuta è l'identità del personaggio nel canone fumettistico)
@@choetech2240Vabbè che non si chiami Arthur è un elemento poco utile, l'identità canonica di Joker è sconosciuta e i film che ne hanno data una, sono reinterpretazioni (quindi non canone) esattamente come questo Elseworld. Ad esempio "Jack Napier", nel Batman di Burton, e il background da criminale incallito sono un'invenzione dello sceneggiatore Hamm che non ha riscontro nelle storie con il Joker fino ad allora uscite.
A me sto film non è piaciuto
@enea4247 grazie per il messaggio. Eh, non ha fatto felice nemmeno me accidenti.