Ma un equilibrio alla pari? Essere giornalisti non significa aggredire la gente o far passare la propria opinione. Serve un dibattito critico, persone che sappiano sostenerlo, la voglia di trasmetterlo al pubblico. Per riflettere insieme non per odiarci tra noi.
Non fare parlare uno studioso è una vergogna. Se dicesse cretinaggine comunque si denuncerebbe da solo! L'ironia senza fondamento è stolta e indegna di un giornalismo decente e poi... quando cerca di spiegare... non c'è mai il tempo. Comunque, l'aggressività femminile è una cosa importante da conoscere. Peccato un'occasione persa. Un fenomeno, ancorché di nicchia, interessante, come tutti i fenomeni presenti nella realtà, qui utilizzato come occasione di polemica. Ecco perché le persone serie cominciano a rinunciare a venire in televisione e a questi giornalisti d'accatto rimangono le mezze tacche o qualche ardimentoso ottimista o autolesionista. Davvero peccato.
Anche io sono stato particolarmente infastidito dal comportamento della conduttrice, inutilmente incalzante, che sembrava impegnata a sostenere la sua interpretazione di un pensiero altrui piuttosto che lasciare a quella stessa persona la possibilità di esprimerlo con le proprie parole. La Signora Bompiani ha detto ad Amadori che l'opinione che si era fatta leggendo _dei_ suoi libri (anzichè _i_ suoi libri) era stata smentita dalle parole sentite sino a quel punto e avrebbe voluto sapere direttamente da lui quale fosse la sua idea: perchè non approfittare di questo esempio di onestà intellettuale? Le tesi erano plausibili, argomentate bene e con moderazione: non sarebbe stato più interessante svilupparle invece che banalizzare tutto con il mantra delle ginarche? Un'occasione persa, sì. L'ennesima, purtroppo.
Ancora con questa balla della differenza di stipendio a parità di mansione. Si badi bene...il dato (pttenuto poi chissà come) può essere reale, ma il problema è lasciar passare l'idea che questo sia dovuto ad una discriminazione basata sul sesso. Non esistono contratti collettivi che stabiliscono parametri differenti per definire la retribuzione differenziando tra maschi e femmine. Basta con questa mistificazione. Vorrei proprio sapere se la parlamentare (o ex non so) guadagna meno di un suo collega... Ovviamente a parità di presenze etc. Finiamola per cortesia
non esiste alcun gap salariale, ma il fatto che spesso i maschi fanno straordinari, avendo spesso da mantenere la famiglia in quelle famiglie dove solo il maschio lavora per uno stipendio, e magari mantiene la moglie che non lavora o non ha voglia di lavorare. Non trovo tante famiglie in cui la donna dice al marito di stare in casa lui a fare i mestieri domestici. Poi vi sono donne che cercano un uomo ricco, per fare la bella vita e non lavorare. Non esistono vertenze giudiziarie in cui in una fabbrica, per esempio, i maschi percepiscono uno stipendio più alto a parità di ore lavorative. Non esistendo quindi un gap salariale nei termini descritti, si dovrebbe considerarlo (erroneamente) anche nel caso in cui chi vive in città ha uno stipendio più elevato di chi abita in un paese piccolo (esempio gli stessi professionisti), così anche un albergo in centro città potrà essere più redditizio per quel proprietario, rispetto a quello che ne possiede uno in periferia (gap di guadagni?). Oppure si potrebbe scoprire che un cameriere/barista di un bar guadagna (ha paga oraria) meno di un altro cameriere/barista di un altro bar. Poi potremmo arrivare a sostenere e/o criticare che un calciatore di serie A guadagna di più di un chirurgo che salva le vite e che magari ha più ore lavorative, e così via... allora dovremmo porci l'interrogativo se la sinistra sta cercando di introdurre il comunismo....... non un diretto comunismo, ma che si avvicina.
Lo fanno eccome, anche se il "patriarcato" si perde tra mille altre idiozie cultural-marxiste che lo eclissano, prima fra tutte il cosiddetto "razzismo sistemico" secondo la quale se uno e' bianco e INTRISECAMENTE razzista perche' trarrebbe comunque vantaggio passivo da un sistema a sua volta "razzista", proprio come certi idioti tuttora sostengono chr turetta ha fatto cio' che ha fatto "in quanto uomo" e non in quanto squilibrato. Tutto sto schifo sgorga dagli USA, dove se non si dannonuna svegliata finiscono molto male, e noi con loro se andiamo avanti cosi'
Non solo se vai a vedere i dati (li avevo trovati una volta) statisticamente parlando, in America ci sono più donne che uccidono i maschi in termini percentuali per numero di donne, di quanti non siano i maschi che uccidono le donne in Italia e per numero di maschi.
Ma perché stupisce così tanto dire che anche le donne sono cattive? Le donne manipolano, le donne possono essere abusanti e violente, forse più psicologicamente che fisicamente. Certo che c'è un problema di violenza sulle donne, di disparità e tutto quello che volete, sono donna e lo vedo questo, ma non capisco perché sminuire la violenza attuata dalle donne, anche verso altre donne, in questo modo. Io ho subito manipolazione da parte di una donna, un' "amica" quindi non mi pare così assurdo! E poi non consideriamo che di dati dulla violenza verso gli uomini non ce ne sono
perché (erroneamente )nella cultura umana il bene e il male esistono, e non possono coesistere, Per esempio nell'America segregazionista se un bianco veniva ucciso era un fatto grave, se il medesimo crimine veniva commesso in un quartiere di neri, la polizia spesse se ne sbatteva, perché se è vero che in quel quartiere fosse stato ucciso un essere umano, un nero, comunque anche l'autore probabilmente era nero, e quindi la vittima pativa il processo di "stigmatizzazione dell'autore".
La straordinaria evoluzione delle donne deve essere stata ovunque tranne che dove vivo io, dal momento che ho lo studio pieno di isteriche uguali a quelle descritte da Freud e colleghi più di un secolo fa
sul patriarcato si sta dicendo tutto e il contrario di tutto ben sapendo che c'e' ma non si dice nell'indottrinamento e che tante leggi vanno aggiornate e rese ancor di piu' svincolate
@@vaasmontenegro9671 il programma della meloni in massima parte fu anticipato dal sovranista con l'appellativo di pontefice solo e soltanto perche non si poteva piu accanire la chiesa verso le'' streghe' avendogli fatto capire che erano donne
Il punto non è questo posto che i cognomi adesso possono essere trasmessi indistintamente dal papà o dalla mamma non vedo in ogni caso correlazione tra questi discorsi è l'omicidio di Giulia. Turetta ha ucciso Giulia perché non sopportava di essere messo da parte. Aveva un'affettivita malata, patologica. Il patriarcato anzi ha regole ben precise ovviamente biasimabili e anacronistiche ma tutto rientra in un comportamento codificato. Ho invece l'impressione che sia tutto lasciato all'istinto senza regole.
deve esserci volontà, se la motivazione di trasmettere il cognome paterno è che il maschio è superiore allora avresti ragione. Ma non è così da 70 anni. Sai in quante tradizioni la donna domina uomo.
fanculo le femministe, la femmina che conduce esprime tutta la sua pettegola arroganza parlando sopra gli intervistati, ma non tutti, quasi esclusivamente i maschi. le donne oggi vorrebbero prendere un uomo e poi lasciarlo quando non gli interessa più, tutta colpa del patriarcazzo...ma fatemi il piacere!!!
Ma un equilibrio alla pari? Essere giornalisti non significa aggredire la gente o far passare la propria opinione. Serve un dibattito critico, persone che sappiano sostenerlo, la voglia di trasmetterlo al pubblico. Per riflettere insieme non per odiarci tra noi.
Non fare parlare uno studioso è una vergogna.
Se dicesse cretinaggine comunque si denuncerebbe da solo!
L'ironia senza fondamento è stolta e indegna di un giornalismo decente e poi... quando cerca di spiegare... non c'è mai il tempo.
Comunque, l'aggressività femminile è una cosa importante da conoscere.
Peccato un'occasione persa.
Un fenomeno, ancorché di nicchia, interessante, come tutti i fenomeni presenti nella realtà, qui utilizzato come occasione di polemica.
Ecco perché le persone serie cominciano a rinunciare a venire in televisione e a questi giornalisti d'accatto rimangono le mezze tacche o qualche ardimentoso ottimista o autolesionista.
Davvero peccato.
Anche io sono stato particolarmente infastidito dal comportamento della conduttrice, inutilmente incalzante, che sembrava impegnata a sostenere la sua interpretazione di un pensiero altrui piuttosto che lasciare a quella stessa persona la possibilità di esprimerlo con le proprie parole.
La Signora Bompiani ha detto ad Amadori che l'opinione che si era fatta leggendo _dei_ suoi libri (anzichè _i_ suoi libri) era stata smentita dalle parole sentite sino a quel punto e avrebbe voluto sapere direttamente da lui quale fosse la sua idea: perchè non approfittare di questo esempio di onestà intellettuale?
Le tesi erano plausibili, argomentate bene e con moderazione: non sarebbe stato più interessante svilupparle invece che banalizzare tutto con il mantra delle ginarche?
Un'occasione persa, sì.
L'ennesima, purtroppo.
Ancora con questa balla della differenza di stipendio a parità di mansione. Si badi bene...il dato (pttenuto poi chissà come) può essere reale, ma il problema è lasciar passare l'idea che questo sia dovuto ad una discriminazione basata sul sesso. Non esistono contratti collettivi che stabiliscono parametri differenti per definire la retribuzione differenziando tra maschi e femmine. Basta con questa mistificazione. Vorrei proprio sapere se la parlamentare (o ex non so) guadagna meno di un suo collega... Ovviamente a parità di presenze etc. Finiamola per cortesia
non esiste alcun gap salariale, ma il fatto che spesso i maschi fanno straordinari, avendo spesso da mantenere la famiglia in quelle famiglie dove solo il maschio lavora per uno stipendio, e magari mantiene la moglie che non lavora o non ha voglia di lavorare. Non trovo tante famiglie in cui la donna dice al marito di stare in casa lui a fare i mestieri domestici. Poi vi sono donne che cercano un uomo ricco, per fare la bella vita e non lavorare. Non esistono vertenze giudiziarie in cui in una fabbrica, per esempio, i maschi percepiscono uno stipendio più alto a parità di ore lavorative. Non esistendo quindi un gap salariale nei termini descritti, si dovrebbe considerarlo (erroneamente) anche nel caso in cui chi vive in città ha uno stipendio più elevato di chi abita in un paese piccolo (esempio gli stessi professionisti), così anche un albergo in centro città potrà essere più redditizio per quel proprietario, rispetto a quello che ne possiede uno in periferia (gap di guadagni?). Oppure si potrebbe scoprire che un cameriere/barista di un bar guadagna (ha paga oraria) meno di un altro cameriere/barista di un altro bar. Poi potremmo arrivare a sostenere e/o criticare che un calciatore di serie A guadagna di più di un chirurgo che salva le vite e che magari ha più ore lavorative, e così via... allora dovremmo porci l'interrogativo se la sinistra sta cercando di introdurre il comunismo....... non un diretto comunismo, ma che si avvicina.
Chi conduce la trasmissione vuole confermare i suoi pregiudizi...e non ascolta, ridicolizzando , chi si pone il problema e cercando di affrontarlo.
Vedo che la Panella c'è rimasta male nello scoprire che esistano alcune, una minoranza sicuramente, donne cattive...
La tematica del video si autocontraddice logicamente.
Delinquenza non significa patriarcato, anche in USA ci sono femminicidi ma nessuno si sognerebbe mai di definire gli USA un patriarcato 😀😀
Lo fanno eccome, anche se il "patriarcato" si perde tra mille altre idiozie cultural-marxiste che lo eclissano, prima fra tutte il cosiddetto "razzismo sistemico" secondo la quale se uno e' bianco e INTRISECAMENTE razzista perche' trarrebbe comunque vantaggio passivo da un sistema a sua volta "razzista", proprio come certi idioti tuttora sostengono chr turetta ha fatto cio' che ha fatto "in quanto uomo" e non in quanto squilibrato.
Tutto sto schifo sgorga dagli USA, dove se non si dannonuna svegliata finiscono molto male, e noi con loro se andiamo avanti cosi'
Non solo se vai a vedere i dati (li avevo trovati una volta) statisticamente parlando, in America ci sono più donne che uccidono i maschi in termini percentuali per numero di donne, di quanti non siano i maschi che uccidono le donne in Italia e per numero di maschi.
Il professore invece fa riflettere forse le parole che dovrebbero far riflettere vanno aldilà dei sessi
Ma perché stupisce così tanto dire che anche le donne sono cattive? Le donne manipolano, le donne possono essere abusanti e violente, forse più psicologicamente che fisicamente. Certo che c'è un problema di violenza sulle donne, di disparità e tutto quello che volete, sono donna e lo vedo questo, ma non capisco perché sminuire la violenza attuata dalle donne, anche verso altre donne, in questo modo. Io ho subito manipolazione da parte di una donna, un' "amica" quindi non mi pare così assurdo! E poi non consideriamo che di dati dulla violenza verso gli uomini non ce ne sono
perché (erroneamente )nella cultura umana il bene e il male esistono, e non possono coesistere, Per esempio nell'America segregazionista se un bianco veniva ucciso era un fatto grave, se il medesimo crimine veniva commesso in un quartiere di neri, la polizia spesse se ne sbatteva, perché se è vero che in quel quartiere fosse stato ucciso un essere umano, un nero, comunque anche l'autore probabilmente era nero, e quindi la vittima pativa il processo di "stigmatizzazione dell'autore".
Una trafila di banalita' e luoghi comuni.
Comunque ce lo vedo Amadori che si è fatto il profilo Onlyfans per chiedere alle dominatrici se si riconoscono nel termine “ginarca”
La straordinaria evoluzione delle donne deve essere stata ovunque tranne che dove vivo io, dal momento che ho lo studio pieno di isteriche uguali a quelle descritte da Freud e colleghi più di un secolo fa
sul patriarcato si sta dicendo tutto e il contrario di tutto ben sapendo che c'e' ma non si dice nell'indottrinamento e che tante leggi vanno aggiornate e rese ancor di piu' svincolate
Che il patriarcato esista e' una menzogna che viene sistematicamente ripetuta.
Abbiamo una presidente del consiglio donna quindi il patriarcato non esiste più
@@vaasmontenegro9671 il programma della meloni in massima parte fu anticipato dal sovranista con l'appellativo di pontefice solo e soltanto perche non si poteva piu accanire la chiesa verso le'' streghe' avendogli fatto capire che erano donne
solo il fatto che nei figli si trasmette il cognome maschile tranne in limitati casi gia' si afferma il patriarcato
Il punto non è questo posto che i cognomi adesso possono essere trasmessi indistintamente dal papà o dalla mamma non vedo in ogni caso correlazione tra questi discorsi è l'omicidio di Giulia. Turetta ha ucciso Giulia perché non sopportava di essere messo da parte. Aveva un'affettivita malata, patologica. Il patriarcato anzi ha regole ben precise ovviamente biasimabili e anacronistiche ma tutto rientra in un comportamento codificato. Ho invece l'impressione che sia tutto lasciato all'istinto senza regole.
deve esserci volontà, se la motivazione di trasmettere il cognome paterno è che il maschio è superiore allora avresti ragione. Ma non è così da 70 anni. Sai in quante tradizioni la donna domina uomo.
W il patriarcato
fanculo le femministe, la femmina che conduce esprime tutta la sua pettegola arroganza parlando sopra gli intervistati, ma non tutti, quasi esclusivamente i maschi.
le donne oggi vorrebbero prendere un uomo e poi lasciarlo quando non gli interessa più, tutta colpa del patriarcazzo...ma fatemi il piacere!!!
L per tua madre ad averti fatto nascere