Sono un insegnante e concordo pienamente su quanto dice Marco Travaglio. Stiamo tirando su intere generazioni in nome dell’iper protezionismo, sollevandole, di fatto, da qualsiasi forma di responsabilità (specie durante l’età adolescenziale, critica quanto fondamentale nella formazione di ciascun individuo). Non fornire ai ragazzi la necessaria “corazza” per affrontare i NORMALISSIMI problemi che da sempre la vita ci pone davanti, crea i “mostri” e le mostruosità di cui parliamo. La assoluta incapacità di affrontare o sopportare il dolore (inevitabile) di un abbandono, di un rifiuto , porta a gesti estremi o efferati. Bisognerebbe recuperare qualcosa dal mondo che fu’ . Ha ragione mattarella quando dice che i fatti di cronaca odierni e la violenza che troppo spesso esplode in modo così devastante, sono figli di un modello di società che ha fallito
Però guarda caso la società fallisce per una schiacciante maggioranza con i maschi perché gli episodi in cui sono le donne ad uccidere, sfregiare o abusare sessualmente sono irrisori
Io da uomo, da maschio, non devo chiedere assolutamente scusa per i femminicidi commessi da altri. Personalmente non ho mai avuto, nemmeno nell’anticamera del cervello, di stuprare o uccidere una donna solo perché sono un maschio. Ho visto, e ho 40 anni, molti bravi uomini e molte cattive donne e viceversa. Coloro che uccidono lo fanno perché sono disturbati già di loro. Personalmente amo la donna emancipata e io stesso partecipo alla vita domestica senza alcuna pesantezza. Ribadisco queste cose perché da maschio non accetto questa generalizzazione, questa demonizzazione del genere maschile, perché ci sono moltissimi bravi uomini nel mondo.
Non è una generalizzazione, santoiddio, l'educazione culturale eterosessuale in cui veniamo "allevati" ci porta ad un'emancipazione di genere prevaricatrice rispetto a quella femminile. Parliamo di emancipazione femminile e non di quella maschile perché noi maschi, essendo tali, non abbiamo bisogno di emanciparci. Perché il nostro linguaggio, anche quello che può sembrare più neutrale e inoffensivo, è modellato su un sistema linguistico di supremazia maschile eterosessuale. Anche se tu non ti riconosci in quelle persone maschie, che hanno commesso orrori, siamo nati e cresciuti nella stessa identità di costruzione e conquista culturale. Non è generalizzazione, è una volontà di mettere a fuoco la nostra struttura antropologica. Sia dal punto di vista analitico, sia dal punto di vista d'azione.
Forse non bisognerebbe guardare solo il proprio orticello,pensiamo che anche i nostri figli un domani potrebbero trovarsi nella condizione di doversi difendere da persone come dici tu "disturbate".Invece di metterci sulla difensiva cerchiamo tutti quanti di creare una società vivibile.Non voglio dire che le donne non sbagliano mai ma, obbiettivamente,le cronache ormai danno report giornalieri su i maltrattamenti che subiscono le donne,stupri di gruppo e non,anche andare a fare una semplice visita dal dottore sta diventando un terno all'otto.Chiediamo a tutta la società, tutti insieme,tolleranza zero!
Bisognerebbe però chiedersi, Christian, perché ci sono maree di uomini che uccidono la propria donna per motivi sentimentali, mentre solo una manciata di donne che fanno altrettanto. Non può essere un caso.
D'accordissimo con lei.. Tutti gli uomini cattivoni è le donne sante.. Ma per piacere.. È la società che é violenta.. andate a vedere certi videogiochi, certi film americani pieni di violenza .. È questo il problema è non il patriarcato..che francamente in Italia non esiste più nelle nuove generazioni.
Quello che descrive Travaglio, seppur in modo sommario per necessità televisive, si chiama narcisismo. La patologia più diffusa e sottovalutata della società occidentale.
Hai ragione. Ma il narcisista patologico colpisce più facilmente chi ritiene più debole. Ovviamente esistono anche donne narcisiste patologiche e sono aggressive e possono diventare pericolose.
Il narcisismo e' comunque una manifestazione di personalita' disturbata, il femminicidio e' una deriva finale di questo. Il passo ancora piu' estremo e' lo psicopatico che puo' essere seriale nei suoi delitti.
Anche perché se parliamo di patriarcato dobbiamo riferirci oggi ad altri modelli, come per esempio le comunità islamiche, ma questo i progressisti non lo possono fare per conflitto d’interesse ideologico
Bravissimo Travaglio, finalmente qualcuno in grado di fare i dovuti distinguo. Non e' il patriarcato, e' la cultura EGOCENTRICA in cui viviamo. Ed in cui il nostro Ego ormai spropositato, non riesce piu' ad accettare un rifiuto. Bravo Marco.
sempre gli uomini pero', nei vari troppi casi di femminicidio sono solo gli uomini che non riescono ad accettare un rifiuto. bisognerebbe indagare sulle cause di cio'
Non sono d' accordo. Gli uomini non sono mai vittime del matriarcato. Certo ci sono donne che uccidono, ma è un discorso diverso. Non ci sono uomini che vengono uccisi perché rifiutano una donna!
NO QUI TRAVAGLIO SBAGLIA, PERCHÈ COME FA NOTARE LUCA SOMMI SIAMO 79 ESIMI NEL MONDO PER SPEREQUAZIONE UOMO/DONNA. E IO AGGIUNGO CHE IL PATRIARCATO NEL VERO SENSO DELLA SUA DEFINIZIONE È RIMASTO VIVO FINO A QUANDO NON È USCITA LA LEGGE CHE CONSENTE ALLA DONNA DI TRASMETTERE IL SUO COGNOME ALLA PROLE...E CIOÈ FINO ALL' ANNO SCORSO.
è importante il passo di qualcuno che SI CREDE il numero uno. Come già anche io nel mio piccolo ho già più volte ripetuto, una volta a chi si credeva "Napoleone" o chissà cosa gli davano del matto, ultimamente pare che sia l'opposto. E' pieno di persone, anche donne che appena incontrano qualcuno che ne sa più di loro (per varie ragioni, esperienza compresa) impazziscono
Io capisco lo stato d'animo della sorella di Giulia, ma io non posso sentirmi in colpa per qualcosa che non ho fatto o perchè chi ha commesso un omicidio ha il mio stesso sesso. Se non si riesce a rendersi conto che si ha a che fare con psicopatici che hanno bisogno di cure io non posso farci niente. E francamente mi dispiace per la morte di questa ragazza ma come qualsiasi altra persona che muore ma non conosco, sono piu affranto per i migliaia di bambini indifesi che muoiono a Gaza ogni giorno. Il problema non é il maschilismo ne il patriartcato, ma la giustizia che è una barzelletta, già leggo che gli avvocati vogliono chiedere la perizia....di che cosa, per omicidio un dovrebbe farsi l'ergastolo, invece perizie, sconti di pena, buona condotta, magari lo madiamo a casa perchè obeso e si fa 2-3 anni e poi libero di circolare per accoppare qualche altra ragazza. Questo è il problema no il patriarcato, un paese dove chi sbaglia non paga, non funziona.
Standing ovation. Aggiungo che a Gaza di donne stanno morendo a migliaia ma in tv nessuno se ne sbatte, e si fischietta sul doppio pesismo a livello sociale che si fa tra uomini e donne, solo per l'obiettivo di creare la divisione tra generi
Chi pensa che in Italia non si paga non è mai andato in un carcere italiano Quindi questa è demacogia i ricchi non vanno in carcere, perché hanno denaro è Avvocati importante chi fa,volantariato,lo sa', non è tutto Oro quello Luccica 🤕🤣😁😆
La settimana scorsa è stato mandato ai domiciliari un altro mentecatto che ha ucciso la fidanzata è stato scarcerato perchè obeso, questa è demagogia??? No è una barzelletta, chi ha ucciso deve essere cancellato dall' esistenza e privato dei diritti minimi, i rifiuti vanno gettati via
Guarda d'accordo con te su quasi tutto ma teniamo Gaza e la politica da parte, altrimenti e' un casino e non si riesce a ragionare. Sono d'accordo sull'incredibile colpevolizzazione che si fa alla societa' in toto forse non porta cosi' tanto i risultati sperati. Perche' io buon cittadino mi devo prendere la responsabilita' di un qualcosa che non ho fatto e mai faro'? E' giusto che ci sia sensibilizzazione ma bisogna anche sapere tirare la linea e non penso che il femminismo sia dare la colpa all'essere umano maschio solo in quanto tale. Detto cio' bisogna anche portare un messaggio al popolo genericamente. Tante volte in bar, caffe', senti delle persone parlare in un modo disgustoso. Ora secondo me le cose in generale in societa' stanno andando in positivo. Le nuove generazioni hanno una sensibilita' diversa dalle persone negli anni 80'. Quindi e' giusto che tanti uomini siano a favore di manifestazioni, del dibattito, di un cambiamento culturale per migliorare la situazione delle donne come eque, ne' piu' ne' meno, pur considerando le differenze che abbiamo: biologiche, culturali etc che sono belle e fanno parte di noi ! p.s. non credo che le persone che facciano questi atti siano tutti psicopatici. Penso possano essere spinte da una situazione di estrema pressione che non aiuta a far vedere le cose serenamente. Allo stesso tempo pero' la violenza non e' la soluzione. Tutti sono capaci ad essere violenti. E' innato in noi come esseri animali. Pero' abbiamo il cervello e la logica, e dobbiamo ascoltare a quella parte per porre un freno a istinti troppo animali.
Grande Marco Travaglio. Sei sempre lucido, oggettivo e chiaro nella sua esposizione. Sei un giornalista con la G maiuscola. Vissuto e studiato a Bologna. Da anni che mi sono trasferito in Canada. Seguo sempre le sue analisi dei fatti . Sei Bravissimo. L'Italia deve essere orgogliosa di avere te con giornalista. Sei un Pensatore.
Su quasi tutte le strade, ogni 50 metri c'è un mazzo di fiori, posti in memoria di qualcuno ucciso dalle automobili. Tutti i patentati sono dunque "responsabili" per ogni vita falciata sulla strada?
Hai perfettamente ragione, era una cosa che volevo scrivere io ma avevo paura di esserre subissato da insulti e da commenti tipo " nn centra un cazzo idiota e' un' altra cosa!...". La responsabilita' penale e' personale, in questo caso dell' ex fidanzato, evidntmente uno squilibrato privo di buon senso come tutti quelli che umiliano e affossano le donne in quanto tali xke' le considerano inferiori su tutti i fronti(quindimaschilisti che sfociano nel patriarcato malato). Parlo per me, io nn chiedo scusa alle donne in quanto io colpevole perche' uomo maschio ignorante e cattivo, al limite chiedo scusa per il comportamento di altri soggetti che nn ci arrivano a capire che sbagliano, ma nn xke' sn uomini e quindi stronzi a prescindere, ma xke' sn assassini e squilibrati in quanto tali che nn hanno una visione normale della realta' in cui donne e uomini sn esseri umani viventi con stessi diritti e doveri.
Visto che la maggior parte dei patentati guida col telefono in mano e pensa che solo gli altri fanno incidenti vuol dire che c'è qualcosa nell' educazione alla guida che non funziona.
@ paragonarmi a larussa è per te la medaglia della tua mediocrità! hai scritto che le donne percepiscono meno degli uomini: FALSO...dati istat del gap di paga si attasta a un misero 5%..garantito dal fatto che in italia è ILLEGALE pagare qualcuno in base al genere a parità di qualifica. - glisso sulla morale dei tempi passati ...proprio perchè viviamo nel 2023 dove quegli atteggiamenti non sono più socialmente accettabili anche se (come ha detto lo stesso travaglio) permangono a livello culturale i tratti del maschilismo (che però non è patriarcato...inteso come norma fondante della società). Glisso anche sul miscuglio di 1alternanza scuola-lavoro2 pedofilia della chiesa3 esercito e badanti : COSA DIAVOLO C'ENTRANO COL PATRIARCATO E I FEMMINICIDI? bah per quanto riguarda il core del tuo commento delirante veniamo ai dati sul femminicidio che secondo la tua lettura sarebbe in crescita: IMPARA A LEGGERE I DATI: dagli anni 90 dove si stimavano oltre 1900 casi passando dalla pandemia con 300 casi siamo arrivati agli ultimi 3 anni a una quota di poco superiore al centinaio. ORA DIMMI TE SE NON DEVO CHIAMARTI AMMENICOLO SCROTALE VISTO CHE INSIEME AL COMPARE CHE HAI SPALLEGGIATO( alchemist)SEMBRATE PROPRIO DUE CHE VANNO A BRACCETTO SOTTO UN ENORME E TURGIDO PENE!
@ PS indro montanelli era figlio del suo tempo...rimane a oggi il giornalista più importante di questo paese...e tu personalmente non saresti degno nemmeno di fargli il bidet!
11 месяцев назад+1
Mi permetto di completare il commento di alchemist. Ai tempi dorati vagheggiati dal romantico Travaglio "l'ancella da difendere" a una qualunque minima obiezione si beccava un sistematico, "valoriale" fracco di botte e poi volava dalla finestra, in base allo stesso "sistema valoriale" ben spalmato sulla coscienza di tutti da millenni e detto patriarcato : la sottomissione della donna, ritenuta inferiore, e la negazione strumentale della sua autonomia, e di quella dei minori (ecco perchè si parla di patriarcato e non solo di maschilismo). Per inciso va detto che per patriarcato non si intende quello biblico, è un termine convenzionale, cosi come per democrazia non si intende quella ateniese. Poi i tempi cambiano e abusi e violenze millenarie possono finalmente essere contestati apertamente, e l'autorità marito-padre si adegua (ma non dilegua) perdendo l'esclusiva domestica ma estendendo il principio patriarcale, come prima più di prima, a tutta la società. Questo spiega, a caso, i salari più bassi per le donne, che sono anche le prime a perdere il lavoro in caso di crisi, o la genialata dell'alternanza scuola-lavoro, cioè lavoro minorile gratis nelle fabbriche, passata nel silenzio (-assenso?) della classe genitoriale, o l'annunciata e osannata recrudescenza del penale per i minori, o le prodezze sessuali della Chiesa (la pedofilia pandemica e le tante suore stuprate da vescovi e cardinali e poi costrette ad abortire), o quello stuprificio silente che è l'Esercito, lo stesso dicasi per il mondo oscuro delle badanti, assunte in nero e quindi ssshhh, ecc. ecc. ecc. E sempre per completare il commento di alchemic, basta scaricare il PDF del Centro analisi della Polizia criminale (la "narrativa" citata nel commento del simpatico laRussa, ops, pardon, laRissa?) dove si fa notare l'aumento costante dei femminicidi (di cui il 50% commessi da partner o ex partner, il 77% da familiari) e delle violenze fisiche, psicologiche, economiche ecc. su donne e minori. Il che, considerando anche la superiorità numerica delle donne e dei minori, rende il maschio italiota il degno campione di questa classifica-horror. Da notare che il "pensiero critico e l'analisi razionale" di Travajo er giornalajo sono ispirati, per sua stessa orgogliosa rivendicazione, ai valori morali di Montanelli, pedofilo che si procurò una sposa-bambina, DODICENNE, e (sempre il pedofilo Montanelli maestro di Travaglio) spia dei fascisti, a scapito, ma guarda tu il caso, di una donna, ebrea.
Analisi quasi perfetta: esiste il maschilismo, che come il femminismo è un estremismo e va rifiutato e combattuto, e poi c'è una società sempre più anomica senza regole, in cui la distruzione della famiglia come punto di riferimento gioca il suo ruolo. Comunque la strumentalizzazione di questo caso è stato VERGOGNOSO
Femminismo e maschilismo sono due cose diverse, proprio per ragioni storiche: il femminismo nasce rivendicando pari diritti per le donne, come quello di voto; il maschilismo sostiene storicamente lo "status quo", ovvero la società patriarcale (che un tempo sì esisteva, basti guardare appunto le differenze a livello di diritti tra uomo e donna a fine xix secolo, per esempio), sulla base della presunta superiorità del maschio sulla femmina. A mio parere, però, alcune forme estreme ( e dequalificanti del genere maschile) del femminismo odierno si possono paragonare al maschilismo. In ogni caso, sono d'accordo con travaglio: oggi siamo lontani da questa società patriarcale, e non ha più senso parlare della società in questi termini. Detto questo, la transizione dalla società patriarcale, durata millenni, ad una completa parità sarà ancora lenta e dolorosa per molto tempo, se posso azzardare una previsione, e produrrà varie storture ed aberrazioni.
@@manukonti Uomini e donne sono diversi, fisicamente e mentalmente, ma assolutamente complementari, non si può immaginare un mondo senza l'uno o l'altro. È chiaro che nel 2023 bisogna raggiungere parità di diritti, ma è diverso da dire che vi sia una parità di genere, cosa che personalmente non condivido. L'uomo mediamente intelligente sa perfettamente che è la donna che ha il potere in un rapporto di coppia, semplicemente perché, se ci limitassimo ad osservare la sfera sessuale (che è il fulcro della vita dell'uomo), è lei che decide quando e se concedersi o meno. Gli uomini deboli che non accettano questo fatto sono quelli più inclini alla violenza.
E' vero però che il maschilismo nasce dal patriarcato e quindi se vi è maschilismo allora significa che gli uomini rimasti mentalmente a quei tempi ragionano e vogliono ancora una forma di patriarcato. Le religioni hanno creato la mentalità maschilista e patriarcale. Di fatto ancora oggi si da ai nascituri il cognome del padre e non quello della madre, per norma anche burocratica tutto si dirige ancora in forma patriarcale. L'estremizzazione dei sentimenti è vero che poi sia legata ad una società sempre più scasinata e la colpa è decisamente legata alla continua assenza di affetto e presenza di coloro che mettendoli al mondo devono invece andare a lavorare mattina e sera senza un attimo di pausa nemmeno per se stessi figuriamoci per i figli. Si vive ormai pensando solo al denaro e quindi alla sopravvivenza legato ad esso e la competizione per sopravvivere genera estremizzazioni di ogni genere e loro ci marciano, anzi ci fanno le loro sistemiche propagande.
@@manukonti Le storture e le aberrazioni nascono da una forma di ricerca dei diritti in partenza manipolata e quindi portata a perderli piuttosto che a raggiungerli. Il femminismo ne è la prova, donne manipolate dalle propagande per raggiungere il giusto rispetto per di fatto essere portate ad odiare la controparte maschile fino quasi ad annullarla e divenendo cosi delle vere e proprie odiatrici seriali, cosa che è accaduta con il maschilismo attraverso la propaganda religiosa del patriarcato. Oggi non siamo lontani dal patriarcato ma ben inseriti nei suoi echi passati, il maschilismo presente ne è la riprova come pure per il matriarcato attraverso il femminismo, molti e molte vivono dentro quel contesto sociale e pretendono crearlo attorno a loro, basta leggere i commenti e capire che l'odio che si esterna è pari a quello presente secoli fa, l'unica differenza forse sta nel fatto che molti vorrebbero agire come in passato ma si trattengono per motivazioni di facciata che poi perdono quando scrivono e si mostrano per quello che sono e chissà come si comportano nelle loro quotidianità. Tente sono le denunce che si perdono nella burocrazia e nella paura delle vittime di non essere aiutate e finire peggio proprio per esse, che siano esse donne o uomini. La mancanza di giustizia italiana è evidente sia per le vittime che per gli aggressori, ripeto che siano donne o uomini. Se ci fosse la possibilità di vivere come oggi in america, armi legalizzate per chiunque, in Italia sarebbe una strage senza eguali.
Travaglio è fantastico. Aggiungerei che troppo spesso leggiamo di amori malati, in cui l'una o l'altra parte dimenticano di vivere la propria di vita e quella in comunione diventa l'unica possibile. Recuperare, quindi, l'importanza della propria di vita. Vivere la vita di coppia non rinunciando a sè stessi, credo sia il gesto più bello e al tempo stesso più difficile da praticare
Conosco due ragazzi che hanno fatto un figlio lo hanno riconosciuto ma vivono ognuno per conto proprio in posti diversi, però ogni tanto si incontrano...
Ha ragione Travaglio, ma non quando dice che un sistema passato era sbagliato: per l'epoca era corretto, dire che sia sbagliato è sovrapporre al passato il nostro schema (qualcuno lo definirà sbagliato a sua volta).
@@lorenzomarchione4230 mettere gli ebrei nel ghetto non è stato un fenomeno legato al sistema economico. Invece, lo schiavismo e il patriarcato erano sistemi che alimentavano e permettevano il funzionamento della società in generale. Se fossimo nati in quei tempi li avremmo ritenuti normali perché la loro assenza non avrebbe permesso alla società di funzionare (senza schiavi mancava la manodopera, senza donne in casa chi avrebbe guardato i figli?). Quando sono diventati modelli insostenibili? Quando i progressi tecnologici hanno reso inaccettabile e non sostenibile il mantenimento dei sistemi stessi e permesso il cambiamento. Nel caso dello schiavismo, per quanto gli schiavi non avessero diritti, comunque i padroni dovevano nutrirli e garantirgli un livello di salute ragionevole. Erano macchine da lavoro e quindi dovevano essere mantenuti in salute per poter rendere. Noi siamo abituati a vedere le scene dei film in cui gli schiavi venivano frustati, e certamente era vero, ma i padroni sapevano anche che uno schiavo zoppo o malato o morto era una perdita economica, e quindi generalmente erano trattati in modo da mantenerli in salute e in forza. Quando c'è stata la rivoluzione industriale e la produzione si è semplificata ed economizzata, era molto più conveniente avere un operaio pagato a ore, che poi si nutriva, si curava e si vestiva da solo, anziché investire nell'acquisto di uno schiavo che poi diventava un costo. E quindi lo schiavismo è finito, e a quelli che sono rimasti ostinatamente legati al sistema schiavista si è fatta guerra innalzando la moralità superiore degli innovatori. Per quanto riguarda il patriarcato, con lo sviluppo economico delle fabbriche e l'aumento della richiesta di lavoro, non bastava più la forza lavoro maschile, ma anche quella femminile doveva essere assunta al di fuori del focolare domestico. E così le donne hanno iniziato a lavorare, e per un certo periodo si è mantenuta l'idea che comunque dovevano anche occuparsi della casa e della famiglia. Ora sappiamo bene che non è così, le donne lavorano a tempo pieno tanto quanto gli uomini e nella maggior parte delle famiglie si condivide la cura dei figli (magari non i neonati, per ovvie ragioni), e i lavori domestici vengono delegati a personale di servizio retribuito. E il patriarcato è finito perché non era più sostenibile economicamente che la moglie stesse a casa a gestire i figli e il marito mantenesse tutta la famiglia con un solo stipendio. Ancora adesso possono esistere piccole sacche "patriarcali" in zone particolarmente depresse del paese, dove manca il lavoro e quindi continua a lavorare solo il marito. Ma la soluzione non è la guerra al patriarcato, né l'educazione a scuola, ma sono investimenti per sollevare le economie locali di queste zone depresse, che permettano al modello paritario di esistere.
@@divxxx bè allora vieni a me...se schiavismo e patriarcato avevano almeno delle "giustificazioni" dal punto di vista del funzionamento di una società ancora non pervasa dal boom tecnologico, quello di mettere nei ghetti della gente perchè di razza ebrea non ha ragioni nè oggi, e nè avrebbe dovuto averne con i canoni di ieri. L'antisemitismo diffuso dei secoli passati era considerata normalità...ma normalità non era.
mv parla di relativismo storico: i concetti di bene e male cambiano nel corso dei secoli. Per i tedeschi di allora gli ebrei rappresentavano una minaccia ed era corretto eliminarli. Noi, oggi, che siamo spettatori postumi privilegiati e più istruiti, facciamo notare che non è stato corretto. Così come oggi consideriamo corrette tante altre atrocità che tra 100/200/300 anni vedranno un Lorenzo Marchione del futuro che rimarrà basito dalla loro esistenza e dal loro svolgersi nella storia. @@lorenzomarchione4230
mahhh....come si fa a dare ascolto a una persona che dice che "OGNI maschio CHE ABBIA FATTO UN TORTO OPPURE NO(!) ad una donna dovrebbe chinare il capo" e chiamare certi pensieri "giustizia" mi risulta completamente incomprensibile; è altrettanto pericoloso alla situazione speculare i cui frutti li vediamo giorno per giorno quasi.... poi lungi da me giudicare la persona che ha pronunciato certe parole, il dolore traforma anche la migliore delle persone, ma queste(parole) di loro sono veramente stupide: ancora una volta si guarda alla giustizia come il prevalere della parte attualmente più debole sulla parte più forte, cosa che ha come unico esito lo scambio delle parti. È solo l'ennesimo rigurgito femminista senza senso che lascia il tempo che trova e che verrà dimenticato già a breve, come è giusto che sia.... Io chinerò il capo per certe cavolate quando le mille mila donne che, lanciando il sasso e nascondendo la mano, lasciano il proprio uomo per soldi, lo tradiscono, o lo avviliscono quotidianamente, o.... chiedereanno scusa invece di vantarsi di "non farsi mettere i piedi in testa da nessuno", o ancora "di aver preso un pesce migliore" o....
Son cose che anticipava giá Pasolini 50 anni fa. Infatti quando ho cominciato a sentire in tutte le tv la parola patriarcato per spiegare questo fenomeno, son rimasto stranito, capivo che non andava bene il termine ma non riuscivo a mettere a fuoco la causa se non confusamente. Qui Travaglio lo spiega molto bene. Anche se il discorso può ampliarsi ancora molto.
Non è vero che chi ha subito un tale crimine può dire qualsiasi cosa, sentir dire con certezza che ogni uomo ha sicuramente mancato di rispetto ad una donna in quanto tale è irricevibile.
@@tecbalibu sei stato preciso e conciso, la verità è che ci vogliono dividere più di quello che siamo. Nord e sud, cristiani musulmani ed ebrei, bianchi e neri, eterosessuali omosessuali e ora anche i fluidi ed adesso addirittura uomo e donna. "Divide et impera" ed in più i partiti nun hanno più argomenti
Cioè? A questo Filippo qualcuno lo ha rincoglionito in 20'? Ti rendi conto di quello che hai scritto? La frase può anche essere giusta, ma ti rendi conto che nel contesto è semplicemente disgustosa?
A volte succede. Ma a quanto pare è più frequente il caso il cui ci vogliono vent'anni ad una donna per fare del proprio figlio un idiota viziato,intollerante e INVIDIOSO, in modo che poi gli bastino venti minuti per far fuori un'altra donna che abbia avuto l'impudenza e il coraggio di farglielo notare... PS da donna, suggerisco alle ragazze di evitare accuratamente questo tipo di "soggetti " e - nel caso - di scaricarli senza informarli delle VERE RAGIONI per cui lo si fà: potrebbe tornare utile per salvarsi la pelle.
@@danieledimauro9569 brava, invece la gravita' di pensare che per lo 0,00001% di casi tutti gli uomini debbano sentirsi responsabili non la vedi. Si chiama ipocrisia e non ha nessuna giustificazione.
La citazione è di per sé veritiera, ma completamente fuori luogo nella fattispecie. Da quello che è emerso l'assassino aveva problemi comportamentali da tempo.
La ragazza é l'esempio vivente di quando starsene zitti l'avrebbe fatta sembrare se non altro intelligente. Ma ha voluto spazzare il campo da ogni possibile dubbio
@@antoniotorcoli5740 cosa poteva dire di diverso in un clima culturale italiano nel quale su qualsiasi argomento a priori viene sempre deciso qual'é la posizione giusta da tenere
@@antoniotorcoli5740se mio fratello venisse ammazzato da un marocchino io non comincerei a buttare merda sul popolo marocchino e a chiedere a tutti i marocchini di fare mea culpa. Che cazzo di discorso è? La sorella della vittima ha detto una marea di stronzate, e questo è un fatto.
Ma che cavolo di discorso è quello della sorella di Giulia??? Io non ho mai fatto un torto specifico nei confronti di una persona perché donna. Il mea culpa lo facciano i genitori che proteggono eccessivamente i figli; è giusto che i bambini conoscano la tristezza, i No, il senso di rammarico quando vengono rimproverati, le punizioni eventualmente ecc.. Questo vale anche per le bambine, perché ad oggi siamo pieni di prime donne, che si sentono in diritto di sclerare per qualsiasi cazzata per la quale ci restano male..
Sì riferisce anche ai *maschi che hanno visto attuare atteggiamenti maschilisti da altri, contro altre donne, ma non hanno difeso la ragazza o la donna ecc. Spesso l'uomo è portato per dovere a comportarsi da "uomo", per non essere escluso dal branco (vedi anche gli stupri di gruppo, dove tu magari non la penetri, ma fai il filmato con il cellulare ecc) Questo vale anche per donne che non difendono altre donne da un abuso emotivo da parte di un homo perché non lo si identifica come tale (vedi le ragazzine che ridono se un ragazzo è geloso e non le fa andare in discoteca da sole) o le donne che si scagliano contro altre donne per come sono vestite. Inoltre non si parla per forza di violenza fisica, ma anche di violenza psicologica, meno visibile, ma subdola, di controllo, di gelosia e possesso, incluso il non avere fiducia ecc. Mi fermo qua, spero mi sia spiegata almeno un po'.
@@roby_b sono un lupo solitario, per me i branchi non esisterebbero. Non capisco nessun comportamento spinto dalla massa. Ma smettiamola con tutta sta violenza psicologica, tiriamo fuori le palle quando serve ed allontaniamo le persone quando non sono stabili. L'unico modo per rinforzarsi in natura è passare sopra i problemi non inventare tutte le protezioni del mondo. Si diventa assistiti e deboli. Concludo. Stupri, omicidi, pedofilia, tortura ecc... Sono tratti violenti e mostruosi della natura che nella nostra civiltà vanno tenuti al bando e puniti in modo esemplare!!! Per il resto vivete al 100% e smettete sempre di dare la colpa agli altri se siete deboli. Diventate la vostra migliore versione combattendo Io ho ancora fiducia in questa umanità....Ma i "Coglioni"!! come direbbe Gaber...
@@roby_b beh allora potremmo anche parlare della educazione che questi soggetti hanno ricevuto dalle proprie madri (femmine) o no? o loro in quanto donne sono estranee?
@@giovannideiana207 mi riferisco al fatto che patriarcato non deve essere inteso solamente in maniera rigida come lo era 60 o 70 o più anni fa. Quello che viviamo oggi può tranquillamente essere inteso come una declinazione del patriarcato (potremmo dire meno rigida), ma altrettanto pericolosa e subdola, proprio perchè non si costituisce in un sistema di valori ridigo e quindi facilmente individuabile. Travaglio ha ragione quando afferma che quando la donna era ancella, e quindi non si ribellava e non ci emancipava, non c'era ragione di ucciderla, ma il punto è che se oggi ci sono i femminicidi perchè la donna con grande difficoltà si emancipa, significa che il patriarcato è in un'altra fase, ma che ancora esiste. Potremmo dire che se prima il patriarcato era dominante e dominava senza lottare, oggi, data l'emancipazione femminile, è un patriarcato che "lotta" per restare al potere. E come lotta ? Beh i femminicidi sono un esempio.
Scusa, ma io non mai picchiato una donna, ma sono stato picchiato da due donne diverse. Capisco il tuo dolore, ma hai una visione storta della realtà. Sono contro tutte le forme di violenza.
io son stato tradito dopo 10 anni di convivenza, abbandonato, umiliato e distrutto psicologicamente, tanto da essermi dovuto rivolgere ad uno psicologo e con tutto ciò che ne comporta e ne sto uscendo solo dopo un anno e mezzo in cui riesco a fare un sorriso in piu o riesco ad uscire di casa una volta in piu, mai neanche andato a chiedere spiegazioni ne a fare battibecchi, me lo sono piegato a libretto zitto e mi sono chiuso nel mio dolore, mai piu rivista o cercata ho affrontato la cosa e l'ho accettata, eppure non mi pare che TUTTE LE DONNE, (citazioni) la loro sorella, la loro mamma, la loro figlia, la loro nipote, la loro insegnate, facciano un mea culpa e mi chiedano scusa... 39 femminicidi su oltre un migliaio di omicidi, 39 femminicidi su oltre 7.000.000 di uomini (quindi 39 uomini su 7.000.000) perche dovremmo chiedere scusa tutti noi, me compreso che ho dato la mia vita alla donna che amavo e che tratto tutte le donne con rispetto, gioia e generosità (esattamente come tratto tutti). La violenza è sempre una merda, e tutti noi la ripudiamo nella maniera piu dispreggiativa possibile, quindi al massimo la cosa che possiamo chiedere noi uomini non è uno scusa, ma che quell'essere paghi quanto piu possibile e abbia delle conseguenze esemplari alle sue azioni, questo io me lo auguro con tutto il cuore ovviamente.
no gioia bella, semmai è tutto il contrario le donne mi hanno sempre distrutto! un conto è il dolore e lo rispetto, un conto è dire stupidaggini. ma sei giovane, soffri in questo momento e lo capisco, ma lasciamo proprio perdere questo argomento, ci sono una marea di uomini vittime di donne senza scrupoli... senza cattiveria ma sta ragazza dovrebbe chiedersi, anche se giovane, perché sta dappertutto in TV dopo la morte terribile così recente della sorella, le consiglierei vivamente di chiedersi questa cosa, perché è uno strano modo di soffrire. Prima di accusare il mondo bisogna guardarsi dentro e chiedersi perché accusare e mai accusarsi ...
A livello sociale le donne sono messe su un piedistallo. Possono farmi tutta la propaganda che vogliono attraverso film, pubblicità, serie TV ecc... Ma la verità basta andare in strada per vederla, ed è che la maggior parte degli uomini sé so rotti er cazzo. Poi si meravigliano se nessuno ci prova più con loro
@@LiPo-kh5ie ogni giorno a differenza di una persona come te che non riesce a capire il senso di ciò che ho scritto, perché non ci puoi arrivare quindi fai il sapiente altrove
Per patriarcato non si intende quello biblico, il termine è convenzionale, cosi' come per democrazia non si intende quella ateniese. Chiamatelo, che so, "patriarcalismo" o trullallero o piripì, ma il principio, il "sistema valoriale", è sempre lo stesso da millenni: la sottomissione della donna, ritenuta inferiore, e la negazione strumentale della sua autonomia e di quella del minore. Oggi l'autorità repressiva e sfruttatrice di genere e generazionale non è più un'esclusiva del marito-padre, si è adeguata ai tempi, forse è meno rozza, per ora, ma resta brutale (da notare che il 50% dei femminicidi sono commessi da partner o ex-partner e il 77% da familiari, come dire che il nemico, mortale, ha le chiavi di casa... en passant, nel 44% dei casi la vittima aveva già denunciato il suo assassino, non ricevendo adeguata protezione. Di più: i femminicidi e i casi di violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica sulle donne e sui minori, dentro e fuori la famiglia, sono in costante aumento. I dati sono del Viminale e vanno dal 2013 al 2022). Ed essendo il "patriarcalismo" la causa più diretta non solo dell'oppressione e dello sfruttamento di genere ma anche generazionale (e quindi chiamarlo maschilismo non basta) ecco, ad esempio, la genialata dell'alternanza scuola-lavoro, cioè lavoro minorile gratis nelle fabbriche, passata nel quasi totale silenzio (-assenso?) della classe genitoriale, o l'annunciata e osannata recrudescenza del penale per i minori. Sfruttamento e oppressione, ora come ai tempi dorati del "sistema valoriale protettivo" vagheggiati dal romantico Travaglio, tempi in cui "l'ancella da difendere" per una sua qualunque minima obiezione si beccava prima un sistematico, "valoriale" fracco di botte, poi volava dalla finestra e zitti tutti, a differenza di oggi che, a caro prezzo, ci si è conquistato il diritto di incazzarsi e dire/fare quel che si può (scendere in piazza, creare comunità di sostegno ecc.) I fatti sono ostinati, Travaglio, se ne fregano delle pseudo-analisi da giornalaio e dimostrano che Il patriarcato o trullallero o piripì esiste e scoppia di salute, ed è solo uno degli elementi ben intricati che formano il rapporto sfruttatore-sfruttato (ricco-povero, bianco-nero, maschio-femmina ecc.) chiamato capitalismo (thò...), un sistema che all'occorrenza cambia forma e modi ma la sostanza è sempre la stessa merda ben spalmata sulla coscienza di tutti, la stessa merda che ri-produce ogni anno anche centinaia di omicidi sul lavoro (qui la causa più diretta è il mercato ultra-libero, che li chiama ipocritamente "incidenti"...), migliaia di suicidi, migliaia di morti per le strade ecc., il tutto "solo" punta dell'iceberg su cui si regge. Il problema, maledettamente complesso, è soprattutto culturale, quindi trasversale. "Anche se ci sentiamo assolti, siamo lo stesso coinvolti", direbbe un De Andrè. Le leziose, superficiali, surreali distinzioni lessicali del buon Travaglio sembrano proprio colpi di coda di paglia di una "falsa coscienza" da manuale, che ha forse studiato la storia e se la canta, ma con dei "cattivi maestri", come Montanelli, l'Indro nazionale, che, soldato 26enne in Africa, si procurò una sposa-bambina, dodicenn (era di gran moda, e pare a me la stessa mentalità con la quale oggi centinaia di migliaia di allegri stupratori occidentali "esportano la civiltà" appestando il pianeta con il loro schifoso turismo sessuale a danno di donne e minori : "ma in Thailandia è diverso, non è come da noi..."). E forse vale la pena ricordare che il pedofilo Montanelli, ispiratore del "sistema valoriale" dell'influente Travaglio, fu anche spia dei fascisti, a scapito, ma guarda tu il caso, di una donna, ebrea. Una grande figura morale, un pensiero sempre attuale, un maestro per tutti nel paese dei meloni marci. Merita una statua. No, c'è già... Buon trullallero (che non esiste...) a tutti. p.s. Auspico che Travaglio trovi il tempo e la voglia di esercitare il suo diritto di replica. Andrebbe bene anche qualcuno dei suoi non pochi/e scodinzolanti adepti/e che postano commenti francamente, a mio parere, scoraggianti. Eventualmente, si prega di partire dai fatti.
Concordo pienamente con quanto affermato da Travaglio, purtroppo oggigiorno vige il consumismo della prevaricazione. Non esiste più la gratificazione dopo il sacrificio, la soddisfazione personale nel raggiungere gli obiettivi nella vita con le proprie capacità. Quando si ha troppo si vuole sempre di più. Come si è arrivati a promuore questo modello piuttosto che condannarlo?
Qualunque analisi espressa in 2 minuti ha delle lacune e permette a chi vive perennemente schierato su qualsiasi argomento di scegliere gli slogan che preferisce. Tanto il discorso di Elena Cecchettin, quanto quello di Travaglio, non affrontano il problema nella sua complessità. Per me, hanno parzialmente ragione entrambi.
C'è una cosa sulla quale non mi trovo daccordo con Travaglio. Non è vero che quando c'era il patriarcato a nessuno veniva in mente di sopprimere una figura ancillare con quella della propria moglie. Anzitutto c'erano molti tradimenti, e questo bastava per causare i femminicidi che spesso avvenivano anche all'interno della propria famiglia. L'uomo poichè rappresentava il capo-padrone non tollerava alcuna insubordinazione, e il tradimento era il massimo dell'umiliazione per lui. Oggi i femminicidi avvengono per questo motivo ma anche per altri, ad esempio il femminicidio di Chiara Gualzetti non è avvenuto di certo per colpa del patriarcato, ma a causa di un demente che voleva provare l'ebrezza di uccidere qualcuno. Tra l'altro questo mostro che all'epoca era minorenne pare che sia stato difeso proprio da sua madre, una donna.
Sono d'accordo che in questi giorni il termine 'patriarcato' lo si stia usando a sproposito come falso sinonimo di 'maschilismo'. Ma a parte la correzione socio-lessicale, è obbrobrioso vedere quanto erronee siano le voci che in questi giorni si rincorrono scompostamente sui media quando parlano di "patriarcato" (leggi "maschilismo") come sistema di violenza sulle donne nel quale si inserirebbe anche l'omicidio di Giulia. Vediamo di chiarire bene: l'omicidio di Giulia non è di matrice patriarcale o maschilista! Il maschilismo come causa di delitto è quello dei padri padroni e dei maschi alfa, playboy pieni di donne, violenti da sempre per natura (e magari pure cocainomani), che vedono il rifiuto di una donna come uno sgarro, perché di solito tutte le donne li desiderano (sic!). Il delitto di Giulia invece si è generato con un meccanismo opposto: quello del maschio debole, fragile, incapace di sopportare un abbandono e che diventa violento per una forma di disperazione che verosimilmente ha alla base una psicopatologia. Filippo davvero dormiva con l'orsacchiotto, come dice il padre? In tal caso, quello è sì un segno indicativo di una fragilità psichica: quindi si ribadisce che la violenza di questo caso non è quella di un maschio abituato alla sopraffazione delle donne. Questo ragazzo ha commesso un crimine, andrà punito, ma si dovrebbe smettere di infierire su di lui, perché non è un violento seriale. Lo aveva capito Giulia stessa, come si evince da quel messaggio vocale che è stato diffuso dai media: aveva capito i limiti di Filippo e quindi aveva capito che la sua vita non poteva essere insieme a lui, però l'averlo lasciato le creava un dispiacere perché capiva che Filippo aveva una sofferenza che andava al di là della normalità. Anzi, il tipo di maschio omicida come Filippo Turetta può molte volte crearsi con un meccanismo opposto a quello del patriarcato e cioè a causa di un matriarcato, in una famiglia con madre dominante e iperprotettiva e con padre 'henpecked'. Devo usare questa parola inglese (per indicare un marito soggiogato dalla moglie, tanto che per i figli rischia di risultare assente anche quando fisicamente presente...), perché mentre nei Paesi anglosassoni è una parola usata da cinque secoli, non ne esiste un corrispettivo in italiano, come se le donne, nel sudeuropa, fossero scevre da tali assetti psicologici, che, seppure non fisicamente aggressivi, costituiscono anch'essi una violenza/maltrattamento (ma che, siccome non causano un danno acuto eclatante, mai assurgono agli onori delle cronache, né vengono considerati dai centri antiviolenza, che sono praticamente riservati alle donne, a differenza di quelli del nordeuropa). Mi auguro che, a mano a mano che si verranno a conoscere i dettagli degli interrogatori, si potrà gettare una luce corretta sulla personalità di Filippo e sulle reali dinamiche del delitto.
finalmente un commento nel merito. Sono d accordo sul fatto che si stia confondendo la parola patriarcato con maschilismo ma a parer mio il maschilismo c entra, se andiamo a vedere tutti e 39 i casi di femminicidio quest anno, notiamo che il movente è sempre lo stesso, l uomo non accetta determinate libertà della donna e la uccide. Per me questo comportamento è tipico del maschilista, troppo orgoglioso per farsi lasciare dalla donna e quindi la uccide, il ragionamento alla base è " se non vuoi stare con me non starai con nessuno". Per me questo meccanismo mentale si innesca grazie al retaggio del patriarcato, fino a poco tempo fa esisteva il delitto d onore nell ordinamento giuridico. Sono d accordo con tutto quello che ha detto travaglio tranne quando dice che il movente dei femminicidi è la pazzia individuale, la pazzia è una malattia, tutti gli assassini di quest anno sono in grado di intendere e volere. Per me il movente dei femminicidi è lo scontro tra l emancipazione femminile e la cultura maschilista, non la follia degli uomini.
@@Millennial90523 che siano capaci di intendere e di volere (e magari pure premeditino l'omicidio) è fuori di dubbio, quindi la "pazzia" non è da intendersi come psicosi organica con alterazione del senso della realtà (del tipo schizofrenia paranoide, tanto per fare un esempio), ma vuole significare che è presente una componente di malattia (pur senza alterazione della capacità di intendere e volere!) costituita da più tratti di una o più personalità disturbate (come classificate dal DSM), che solitamente trovano la loro eziopatogenesi nelle modalità di interazione familiare dalla nascita all'adolescenza. Vero che lo scontro socioculturale uomo-donna dovuto all'emancipazione femminile c'entra eccome (sono molti di più che in Italia i femminicidi nella mittel- e nordeuropa...): ciò soprattutto avviene se il maschio non è pronto a passare dall'amore incondizionato materno (magari eccessivo ed iperprotettivo e che non prepara ai fallimenti) all'amore condizionato (sempre rivedibile e ricusabile) di donne estranee disincantate.
@@robertorovida2108 certo, io considero la componente di "malattia" da te cosi definita, una conseguenza della società che viviamo e non una cosa naturale, la considero una "malattia" culturale, non clinica, ne psicologica. Per me non c'è nessuno squilibrio mentale in filippo, vedo solo tanta frustazione e impotenza. La teoria del passaggio d amore l ho sentita anche da galimberti, io credo che sia sicuramente un fattore ma non il principale. Per me il fattore principale rimane lo scontro culturale, la cosa che mi rincuora è che secondo me è un fenomeno transitorio che gradualmente scomparirà quasi del tutto, ma c'è da aspettare un paio di generazioni. Non è un caso, infine, chenei paesi in cui si stia spingendo di piu con leggi sulla parità di genere, come nel nord europa, si stiano verificando piu violenze rispetto a paesi in cui queste leggi non ci sono, in quanto aumenta la percezione alle persone che le cose stiano davvero cambiando.
leggo che il turetta a 22 anni dormiva con l'orsacchiotto, ho visto madri aggressive ed iperprotettive con uomini di 30-35 anni, mi sembra che il ruolo delle madri sia stranamente evitato quasi non contasse, tra l'altro se c'è un paese dove la donna viene messa sul piedistallo è proprio l'italia (vi posso assicurare che la maggior parte degli uomini quando sceglie un'autovettura per sè chiede sempre alla moglie e/o fidanzata il parere etc etc)
In tutta onestà, temo si stia esagerando facendo di un erba un fascio e ignorado completamente la contropartita femminile, che, piaccia o meno, esiste eccome.
Contropartita femminile? Cosa significa? Da inizio 2023 son morte 105 donne quasi il 90% per mano da coniugi ex fidanzati. Fatti non chiacchiere da bar.
Nessuno dice che non ci sia un problema anche dall'altra parte ci mancherebbe ma é nettamente minoritario rispetto a quello che c'é dalla parte di noi maschi perché anche un po' a causa dell'idea di società che ci é stata inculcata per secoli dalla Chiesa la nostra é ancora una società marcatamente maschilista. Un esempio di ciò é il fatto che noi maschi quando vediamo una donna che ha successo siamo inconsciamente portati a pensare che non abbia fatto strada per i meriti suoi personali ma per altre ragioni che puoi immaginare mentre un uomo di successo non ci porta ad avere lo stesso retropensiero idiota.
@@Darkness41286 Continuo a dossociarmi dall'idea che vogliono far passare... non puoi fare di un erba un fascio perché statisticamente prevalgono di gran lunga i femminicidi. Allora lancio una grossa provocazione, le MAMME dovrebbero tornare ad essere amorevoli e protettive, non come nella società odierna dove ammazzano i figli... dopotutto la stragrande maggioranza degli INFANTICIDI è commessa dalle madri stesse. È una stronzata chiaramente, ma è per farti capire cosa intendo.
Anch'io sono un insegnante e concordo con Marco Travaglio su una società spappolata che ha lasciato tutti noi disorientati, probabilmente più individualista ed egoisti e molte volte incapaci di saper costruire autentiche relazioni basate sul rispetto dell'altro
E anche questa volta Travaglio ha fornito una analisi corretta ed esatta della situazione. La sorella della vittima è mossa ovviamente dal dolore ma generalizzare è sempee sbagliato. Da uomo, da maschio, non ho mai mancato di rispetto ad alcuna donna e ho sempre trattato le persone con il rispetto che meritavano. L'assassino in questione a quanto pare era una persona con disturbo narcisistico di personalità, ed era pericoloso. E pare sia stato un altro narcisista patologico quell' altro ragazzo che uccise la fidanzata incinta qualche mese fa (mentre la tradiva). Purtroppo però esistono anche donne narcisiste che arrivano ad ammazzare (o ad indurre al suicidio) le loro vittime designate perché i narcisisti, maschi o femmine che siano, amano controllare i propri partner che per loro sono solo dei pupazzi, e godono pure nel vederli soffrire. Sono persone malate e pericolose, che si nutrono della sofferenza altrui, non è una questione di uomo o donna, maschio o femmina, o di genere, ma di salute mentale, prevenzione ed educazione. In una società che offre modelli sociali impregnati del culto dell' ego, con l'esaltazione social del narcisismo e della smania di ottenere like, queste malattie mentali si diffonderanno sempre di più e ci saranno sempre più delitti del genere. Il patriarcato non c'entra nulla. Oltre all' educazione sessuale, nelle scuole andrebbero introdotte anche lezioni di empatia, come succede in Danimarca o in altri Paesi nordici. E sicuramente non si dovrebbe più dare risalto mediatico a quella "musica" che veicola questi "valori".
Il femminicidio non è eredità del patriarcato. Siamo educati all'individualismo sfrenato prede dell'egoismo che degenera in violenza quando le cose non vanno come vorremmo e poiché femminismo ed emancipazione hanno reso la donna più libera ma nessuno ha pensato ad insegnare il rispetto delle donne nella loro entità autonoma di persone si susseguono le tragedie di cui parliamo. Vorrei chiedere a quegli uomini che sento o leggo risentirsi perché offesi dalla generalizzazione delle nostre conversazioni, perché vi risentite? Perché invece non vi tisentite con eguale o più forza contro quegli uomini che brutalizzano e uccidono? Chs bisogno avete di fifendervi da una generalizzazione? Mi è capitato mesi fa uno scambio di commenti sotto a un video de La7 in cui Stefano Massini aveca letto la lettera di una vittima di violenza che si sfogava rivolgendosi agli uomini chiamandoli maschi... vi erano commenti aberranti di uomini e purtroppo anche di donne contro la vittima e anche Massini: è mia convinzione che finché continuereno a "fare le pulci" alle varie situazioni, a considerarle come qualcosa perpetrata da altri e che quindi si, ci fa orrore ma in fondo poco ci riguarda, le cose non cambieranno . Gli altri siamo noi, la società siamo noi, ogni volta che minimizziamo, che ci giustifichiamo, che perdiamo tempo a soppesare i vari fatti considerandone alcuni accettabili rispetto ad altri, noi non facciamo passi avanti. Tutti gli uomini, e in primis proprio i non violenti che si mettono sulla difensiva, tutte le donne nei confronti degli uomini che hanno vicino, dobbiamo tutti promuovere con l'esempio la cultura del rispetto della libertà e della volontà del partner e delle donne in particolare, e dobbiamo rinnegare la fascinazione dell"amore tossico promossa dal mondo delle fiction, l'amore non è mai possesso e prevaricazione, non è mai coercitivo. Tutti quegli uomini che per fortuna non sono violenti hanno comunque il compito di promuovere con il loro esempio positivo il rispetto della persona e della volontà della donna. È necessario l'impegno di tutti non ci sono più scuse e non c'è più tempo da perdere.
@Barbara_M ecco, appunto, imparate voi donne a scegliere gli uomini e non i maschi quando scegliete un compagno. Ti racconto la mia esperienza e perché mi incazzo a sentire certe generalizzazioni da parte di certe persone, non di tutte. Soprattutto da parte di certi maschi tipo Renga e di certe femmine. Io sono del 1971, ho vissuto in quelli che gente come Salvini e Renzi chiamano i "favolosi" anni 80, infatti si vede come sono cresciuti. Io purtroppo per quei giornalai che fingono di indignarsi oggi, ho una ottima memoria. Ricordo benissimo quando cercarono di farmi il lavaggio del cervello, dicendomi che un uomo timido e che arrossiva, non avrebbe avuto futuro perché non era un vero uomo, ricordo bene come mi dicevano che un uomo non poteva piangere, c'era una omologazione pazzesca, tutto all'insegna dell'edonismo e della superficialitâ, una becera pubblicitā che diceva "Per l'uomo che non deve chiedere mai". Certe ragazze che si divertivano a bullizzarmi, mettendomi in difficoltá mentre parlavo, perché era divertente per loro vedere un ragazzo arrossire. Salvo poi andare a piangere perchè il " gallo di dio", come venivano chiamati i "maschi alfa", le tradivano come non ci fosse un domani. Quello strano ero io che rifiutavo quei modelli per me tossici, che mi leggevo Kafka e Leopardi e ascoltavo il post punk inglese, mentre i galli di dio non andavano oltre il festivalbar e i vestiti griffati. Quando negli anni 90 frequentavo delle teste di vitello figli di papá, uno di questi raccontò orgoglioso di avere fatto drogare e ubriacare delle modelline per poi approfittarne (usci anche uno scandalo debitamente insabbiato): io non so se fosse vero ma giâ il fatto che si vantasse mi fece schifo e con un mio amico li mandammo a quel paese. Secondo te quante ragazze di quella compagnia li mollarono? Una sola, che era la migliore amica del mio amico. Le altre preferifono continuare a frequentare gente piena di soldi, cocaina ecc. Per poi sentirmi sbeffeggiare da quel coglione, additandomi come uno sfigato perché secondo lui non sapevo divertirmi. Ricordo molto bene negli spogliatoi uomini vantarsi di essersi divertita con una donna, trattate come fossero oggetti (salvo poi davanti alle loro compagne fare i cagnolini), quando osavo far notare che comunque loro erano sposati, venivo deriso perché parlavo da invidioso. Nel 2002 a un corso di teatro, una squilibrato sparse la voce che avevo cercato di violentarla. Solo perché si sentiva frustrata, voleva al centro dell'attenzione, soprattutto essere vista come donna e attrice. Mi salvai perché la voce arrivó a chi mi conosceva bene, che cominció a farle domande finché ammise di essersi inventato tutto. Ed era pure convinta di avere fatto bene, non si degnó neanche di scusarsi. A fronte di tutto ció, oggi, nel 2023, è troppo comodo venire fuori a dire che tutti gli uomini sono colpevoli. Eh no, troppo comodo, perché cosi tutti colpevoli nessuno colpevole. È troppo comodo che Renga e altri si mostrino contriti oggi, dove cazzo erano quando io venivo deriso e isolato perché non aderivo a quel modello tossico che loro fanno finta di rinnegare? Comodo muoversi adesso che il vento è cambiato, andava fatto allora. Mi fa piacere che ora finalmente si sia capito che certi comportamenti erano sbagliati, magari si fossero svegliati prima mi avrebbero risparmiati anni di fatiche. Io non pretendo le scuse ma che almeno non mi si venga a rompere i maroni, oltre il danno la beffa. Io quando c'era il maschilismo ho preso posizione, rischiando di rimanere isolato, non accetto lezioni dagli opportunisti che hanno taciuto fino ad ora e non accetto di essere accomunato a loro, che sono in cerca di visibilitâ e di una nuova "verginità".
@@lucat5479 mi dispiace molto che tu sia stato bullizzato, mi dispiace per chinque venga trattato ingiustamente e soffra di conseguenza ma questo fovrebbe essere un motivo in più a far parte di un movimento di persone che dice basta a certi comportamenti e si ribella ad una cultura coercitiva e machista, proprio perché vittima a tua volta dovresti empatizzare con le donne vittime... è vero poi che il permettere ai "galletti" di avere successo e farla da padrona in un circolo di amicizie fa sempre parte di quella cultura che non insegna il rispetto delle donne e di cui ahimè anche molte donne sono colpevoli (come io ho puntualizzato nel mio commento) e umanamente comprendo la tua rabbia ma è proprio la rabbia che deve spingerci a cambiare le cose cambiando il nostro comportamento, non accettando più situazioni dove si minimizza, non si dà importanza a quei comportamenti che umiliano le donne. Se fino ad oggi risentirsi veniva accolto con fastidio , perché "si esagera", è "solo uno scherzo", da oggi non dev'essere più così perché è anche questo minimizzare che sposta l'asticella dell'ammissibilità e porta a non notare o a non dar peso a quei casi che poi degenerano sfociando nella tragedia. È chiaro che ogni caso è originato da storie diverse ma se migliori il terreno anche le situazioni cambiano, perché non possiamo contare solo sulle nuove lezioni scolastiche, che certamente servono per stimolare le coscienze degli adulti di domani, ma oggi dobbiamo fare qualcosa tutti noi adulti di oggi. Infine concedimi di dirti che ci sono cerchie dove impera il machismo ma altre dove invece non funziona, e mi dispiace che tu sia stato sfortunato ma se credi nel tuo modo di essere, nei tuoi valori, non li cambi perché hai avuto esperienze negative con persone spregevoli, sono proprio i tuoi valori a farti scegliere la via più giusta. Io ho 61 anni ho lottato tutta la vita contro chi mi diceva "fatti furba" ma io preferisco essere magari un po' co gliona ma onesta, è la mia coscienza che mi guida e per questo anche se non sono nessuno, io so che ho già vinto. In bocca al lupo per tutto Luca.
@@lucat5479 40 anni fa c'erano le donne in piazza ( anche alcuni uomini ) per le leggi per l' aborto e per il divorzio ! Io c'ero! E ho lottato parecchio per queste 2 leggi ! Che ora soprattutto l' aborto cercano di smantellare ! Il problema sta dov' eri tu.... Mi pare che stessi insieme a persone con tanti denari... altrimenti le avresti notate sia le manifestazioni che le lotte ! Purtroppo si e' tornati indietro guarda un po' proprio per quelle donne che dicevi tu! Quelle che frequentavi tu con i tuoi amici...IL PROBLEMA STA SEMPRE NELL' IO ! EGO SMISURATO SIA DALLA PARTE DEGLI UOMINI CHE DELLE DONNE. Ora come ora questo e' il problema principale la CULTURA ! CHE NON ESISTE PIU'! Trovo quello che ha detto Barbara giusto . Anche perché non ha fatto di tutto un' erba un fascio... Sono i commenti che sono così!! La cultura si CREA A CASA E IN PIAZZA ....MA NON NEL MODO CHE STA AVVENENDO IN QUESTI ANNI ANCHE DA PARTE DI ALCUNE ASSOCIAZIONI FEMMINILI (SONO TROPPE, TROPPE! )CHE NON FANNO ALTRO CHE PEGGIORARE LA SITUAZIONE DELLA DONNA . ADESSO E' TUTTO TROPPO AMPLIFICATO ( COME TUTTO IL RESTO) E QUESTO NON PORTA A NULLA ANZI PORTA ALLA GUERRA COME ESATTAMENTE STA SUCCEDENDO !!(TUTTE DI QUALSIASI TIPO!) L' EGO E' TALMENTE SMISURATO CHE BISOGNA RIMETTERLO A TERRA !!! Perché dico che le associazioni femminili sono troppe? PROPRIO per quello che ho detto prima ! BISOGNEREBBE RICORDARSI CARE DONNE E UOMINI CHE IL MOVIMENTO FEMMINISTA CHE HA LOTTATO PER LE 2 LEGGI ( SOPRA) ERA UNO SOLO!! L' UDI E LE HA OTTENUTE! NON ERA FACILE PER NIENTE ....ORA IL PRIMO O LA PRIMA CHE PASSA FONDA UNA ASSOCIAZIONE ! COME MAI????" IO HO DECISO LA CHIAMO COSI'! CHI STA CON ME BOM!" UN ' ALTRO FA UGUALE UN' ALTRO IDENTICA COSA..E VIA ! NON SIAMO PIU' CAPACI DI ASCOLTARE L' ALTRO ! ASCOLTARE!!!
@@annarosagaspari1078 Scusa ma si può scrivere anche senza urlare, a proposito di ego. Ho scritto 40 anni perché intendevo gli anni '80, l'ho detto che parlavo di quegli anni, l'ho scritto nel primo commento che sono del 1971, bastava leggere, è ovvio che non potevo lottare per il divorzio e l'aborto. Ma poi che cosa c'entra? Non ho mai parlato di questo. Perdonami ma ho anche un problema serio agli occhi e fatico a capire bene che cosa stai dicendo, perché mi sembra metti insieme tante cose. Sei passata sopra tutto quello che ho detto riguardo agli anni 80, li avrai vissuti, ricorderai che merda e che maschilismo diffuso c'era, mentre tanti oggi li difendono. Compresi quelli che vogliono smantellare quei diritti. Io l'ho vissuto sulla mia pelle. Ovviamente ho dovuto semplificare, non ha senso che scrivessi tutto quello che ho fatto, le battaglie personali e non solo, negli anni 80 ho partecipato a centinaia di manifestazioni, compreso una contro Pinochet l'anno prima del plebiscito, ero ogni anno in piazza per l'8 marzo a fianco delle donne, mentre la maggior parte delle zucche vuote dei paninari andavano in giro a fare casino tra di loro, ho fatto parte di un partito politico negli anni 90, per 5 anni, dove ho cercato di lottare in università, contro i maledetti ciellini (non so se ricordi i ciellini e Formigoni a Milano negli anni 90) che hanno boicottato la mia compagnia di teatro, perché andavo contro di loro, anche a favore delle donne, cercando di favorire le persone meno abbienti. Ma che pieno di soldi, io stavo cercando di laurearmi in ingegneria, mentre i figli di papà si parcheggiavano alla Bocconi, davano due esami all'anno per non andare al militare, tanto pagava il papi. Negli anni 90, purtroppo, seguendo un mio amico (eravamo solo in due quindi) che lavorava per un tizio (questo tizio sì, pieno di soldi) per un annetto ho frequentato, sporadicamente, delle teste di vitello, non avevo contezza di tutto quello che facevano, io me ne stavo per lo più a casa, anche perché questi erano danarosi e io no, poi mi sono allontanato, quando ho capito che erano incompatibili con la mia etica personale, come ho scritto. Infatti, non ero io che frequentavo quelle donne, le varò viste 3 o 4 volte, ma quel coglione che si è vantato di farle ubriacare. Ma il punto della questione non era questo, il punto che sollevavo era un altro, cioè che io da sempre non solo ho lottato contro una mentalità becere e maschilista, tanto da pagarne le conseguenze, ma ho subito anche gli effetti nefasti di questa mentalità. Adesso mi ritrovo gente, che all'epoca ha goduto i privilegi di quella mentalità, che furbescamente, visto che è cambiato il vento, si mette a spiegare come si deve uscirne. E anche mi trovo a essere messo sullo stesso piano di persone e comportamenti che io ho combattuto e subito. Questo non mi sta bene. Non ho mai detto né scritto che non voglio cambiare le cose, né ho scritto a Barbara che si sbaglia a combattere tutti insieme, né che mi stia bene le cose come stanno. Io ho solo risposto a una domanda precisa: perché vi incazzate se vi diciamo che siete tutti colpevoli allo stesso modo. Questo divide, non unisce. Sul resto che hai detto, si può discutere ma c'è troppa carne al fuoco, bisogna fare un altro post.
Io invece mi trovo piu concorde con il prof.Saudino (Barbasophia) che dice :il patriarcato dal punto di vista GIURIDICO non esiste,ma continua a essere radicata nella popolazione LA MENTALITà PATRIARCALE (di fatto in alcune famiglie è ancora presente la figura del padre come "capo famiglia")
la maggioranza delle famiglie del sud italia sono di mentalità patriarcale,la puoi chiamare come ti pare,sempre di cultura retrograda si tratta cerca su google quato è alta la disoccupazione femminile nel sud,e ti accotgerai che lì le donne lasciano il lavoro e si occupano di casa e figli,e non hanno un loro conto in banca,al massimo un part time,ma dipendono dal marito Guarda ,informati che non ti costa nulla! anzichè far finta che non sia vero Perchè lo sanno anche le pietre che i paesi mediterranei hanno unna cultura radicata ancora oggi nell'idea patriarcale di famiglia e società Non fare lo gnorri e guarda le percentuali@@maurizioboselli797
"... Gli uomini..." Luca ha detto gli uomini nonni maschi, non trasfiguriamo le parole, difendiamo alcuni diritti ma senza dire boiate o asservirsi mentalmente
e' proprio la bassa autostima che porta un no ad essere visto come un affronto! se una donna dice no il peggio e' il suo che non mi vuole! Basterebbe che tutti partissero da questo concetto che questa indegna strage terminerebbe !
Ottimo, Travaglio spiega molto bene quello che pensavo anch io. Se posso aggiungere un cosa l importante é che da qui non nasca una guerra dei sessi dove l uomo é colpevole a priscindere in quanto uomo e deve pagare per tutte le generazioni che lo hanno preceduto, ecco questo a mio avviso é un grosso errore da evitare. Ce bisogno di riflessioni e collaborazione. Non vado oltre perche ogni virgola andrebbe spiegata ma il succo é questo.
A detto bene oggi c'è un gran casino... ruoli uomo donna scomparsi nel ego del sono di successo sono libero , valori fondamentali da rivedere tutti senza eccezioni , STiAMO TUTTI NELLA PAURA
Concordo , tante individualità, egocentrismo ed egoismo dettato da una società sempre più social che privilegia l'apparire ad ogni costo alle relazioni umane naturali interpersonali tra uomini e donne adulti , ragazzi e ragazze adolescenti che crescono in un vuoto di valori troppo spesso senza punti di riferimento educativi. Proprio come dice Travaglio , questi orrendi delitti sono figli di una società consumistica moderna priva di empatia . Questo sta portando allo sfacello sociale nei paesi Europei dove imperversano ormai il consumo di droghe e alcolici tra i giovani e giovanissimi. La non cultura che distrugge le persone isolandole. Non è patriarcato come dicono i media italiani.
Ma ci si vuol render conto che il problema NON HA UNA SOLA ORIGINE? Ognuno(a seconda di chi sente di rappresentare come gruppo etnico sociale o di genere ecx.) tira acqua al proprio mulino e condanna col pilota automatico il resto della comunita' invece NON E' COSI', le ragioni sono seminate in ogni angolo del vivere in comunita' pensateci bene!
Come al solito Travaglio fa una disamina lucida coerente e priva di sentimentalismi irrazionali dettati dal momento. La responsabilita' penale e' personale, in questo caso dell' ex fidanzato, evidntmente uno squilibrato privo di buon senso come tutti quelli che umiliano e affossano le donne in quanto tali xke' le considerano inferiori su tutti i fronti(quindimaschilisti che sfociano nel patriarcato malato). Parlo per me, io nn chiedo scusa alle donne in quanto io colpevole perche' uomo maschio ignorante e cattivo, al limite chiedo scusa per il comportamento di altri soggetti che nn ci arrivano a capire che sbagliano, ma nn xke' sn uomini e quindi stronzi a prescindere, ma xke' sn assassini e squilibrati in quanto tali che nn hanno una visione normale della realta' in cui donne e uomini sn esseri umani viventi con stessi diritti e doveri. Su un punto nn sono molto d' accordo con Travaglio quando parla di patriarcato che racchiude le donne in una bolla dove nn puo' esserci "femminicidio", qui si tratta a mio parere, nel caso del patriarcato fino a 40-60 anni fa e purtroppo in alcuni casi ancora oggi in determinati contesti culturali,che alcuni uomini, sono effettivamente razzisti verso le donne perche' le considerano una vera e propria razza inferiore in quanto donne prive di intelligenza pensieri e diritti, la classica donna che sta in casa zitta lava cucina e stira e sforna figli. Questo e' secondo me il patriarcato malato deviato, xke' c'e' anche un patriarcato equilibrato in cui l' uomo ha la responsabilita' della famiglia e prende decisioni per il bene di tutta la famiglia INSIEME alla donna che ha vicino. Questo patrircato equilibrato insieme beninteso al rovescio della medaglia in cui donne restano sole a crescere figli per diversi motivi e quindi si arriva a parlare di contesto matriarcale, contribuiscono a formare persone equlibrate con una giusta visione delle donne e degli uomini.
Un consiglio a tutte/i, anche a Travaglio, che mi pare non abbia ben chiaro cosa si intenda per patriarcato oggi, di leggersi questo magnifico libro di Bell Hooks "La volontà di cambiare: mascolinità e amore".
Non avrei mai creduto di potermi trovare d'accordo con Travaglio su qualsivoglia argomento, poiché sostiene teorie sempre opposte alle mie. Qui, invece, lo condivido.
Esattamente è maschilismo per lo più, il patriarcato non c’entra nulla. Più che maschilismo poi parlerei appunto come dice Travaglio di non accettazione del rifiuto, effetto della mancata educazione dei genitori e della scuola.
Su questo argomento come in altri, Travaglio fa parte di quelle rare persone pubbliche che sono punti di riferimento chiari e sintetici nell'analizzare questa complessa società umana moderna.
Sono un insegnante e concordo pienamente su quanto dice Marco Travaglio. Stiamo tirando su intere generazioni in nome dell’iper protezionismo, sollevandole, di fatto, da qualsiasi forma di responsabilità (specie durante l’età adolescenziale, critica quanto fondamentale nella formazione di ciascun individuo). Non fornire ai ragazzi la necessaria “corazza” per affrontare i NORMALISSIMI problemi che da sempre la vita ci pone davanti, crea i “mostri” e le mostruosità di cui parliamo. La assoluta incapacità di affrontare o sopportare il dolore (inevitabile) di un abbandono, di un rifiuto , porta a gesti estremi o efferati. Bisognerebbe recuperare qualcosa dal mondo che fu’ . Ha ragione mattarella quando dice che i fatti di cronaca odierni e la violenza che troppo spesso esplode in modo così devastante, sono figli di un modello di società che ha fallito
Sei professore e scrivi fu’ con l’accento? Sei sicuro di essere un insegnante? Anch’io su RUclips sono un fisico nucleare 🤣
Però guarda caso la società fallisce per una schiacciante maggioranza con i maschi perché gli episodi in cui sono le donne ad uccidere, sfregiare o abusare sessualmente sono irrisori
@@menestrello6159 sull’ fu accentato hai ragione. È fil t9 di Apple che è uno schifo
@@menestrello6159 vedo che hai grandi argomenti al tuo arco caro professorino dei mei cojoni....e per inciso si sono sarcastico.
il corpo insegnante qualche responsabilita no?!
Sempre lucido e chiaro nella sua esposizione.
Io da uomo, da maschio, non devo chiedere assolutamente scusa per i femminicidi commessi da altri. Personalmente non ho mai avuto, nemmeno nell’anticamera del cervello, di stuprare o uccidere una donna solo perché sono un maschio. Ho visto, e ho 40 anni, molti bravi uomini e molte cattive donne e viceversa. Coloro che uccidono lo fanno perché sono disturbati già di loro. Personalmente amo la donna emancipata e io stesso partecipo alla vita domestica senza alcuna pesantezza. Ribadisco queste cose perché da maschio non accetto questa generalizzazione, questa demonizzazione del genere maschile, perché ci sono moltissimi bravi uomini nel mondo.
Non è una generalizzazione, santoiddio, l'educazione culturale eterosessuale in cui veniamo "allevati" ci porta ad un'emancipazione di genere prevaricatrice rispetto a quella femminile. Parliamo di emancipazione femminile e non di quella maschile perché noi maschi, essendo tali, non abbiamo bisogno di emanciparci. Perché il nostro linguaggio, anche quello che può sembrare più neutrale e inoffensivo, è modellato su un sistema linguistico di supremazia maschile eterosessuale. Anche se tu non ti riconosci in quelle persone maschie, che hanno commesso orrori, siamo nati e cresciuti nella stessa identità di costruzione e conquista culturale. Non è generalizzazione, è una volontà di mettere a fuoco la nostra struttura antropologica. Sia dal punto di vista analitico, sia dal punto di vista d'azione.
Forse non bisognerebbe guardare solo il proprio orticello,pensiamo che anche i nostri figli un domani potrebbero trovarsi nella condizione di doversi difendere da persone come dici tu "disturbate".Invece di metterci sulla difensiva cerchiamo tutti quanti di creare una società vivibile.Non voglio dire che le donne non sbagliano mai ma, obbiettivamente,le cronache ormai danno report giornalieri su i maltrattamenti che subiscono le donne,stupri di gruppo e non,anche andare a fare una semplice visita dal dottore sta diventando un terno all'otto.Chiediamo a tutta la società, tutti insieme,tolleranza zero!
Bisognerebbe però chiedersi, Christian, perché ci sono maree di uomini che uccidono la propria donna per motivi sentimentali, mentre solo una manciata di donne che fanno altrettanto. Non può essere un caso.
Ci mancherebbe altro. Ci manca pure farne una questione di genere…
D'accordissimo con lei..
Tutti gli uomini cattivoni è le donne sante..
Ma per piacere..
È la società che é violenta.. andate a vedere certi videogiochi, certi film americani pieni di violenza ..
È questo il problema è non il patriarcato..che francamente in Italia non esiste più nelle nuove generazioni.
Quello che descrive Travaglio, seppur in modo sommario per necessità televisive, si chiama narcisismo. La patologia più diffusa e sottovalutata della società occidentale.
Hai ragione. Ma il narcisista patologico colpisce più facilmente chi ritiene più debole. Ovviamente esistono anche donne narcisiste patologiche e sono aggressive e possono diventare pericolose.
Il narcisismo e' comunque una manifestazione di personalita' disturbata, il femminicidio e' una deriva finale di questo. Il passo ancora piu' estremo e' lo psicopatico che puo' essere seriale nei suoi delitti.
Anche perché se parliamo di patriarcato dobbiamo riferirci oggi ad altri modelli, come per esempio le comunità islamiche, ma questo i progressisti non lo possono fare per conflitto d’interesse ideologico
Bravissimo Travaglio, finalmente qualcuno in grado di fare i dovuti distinguo. Non e' il patriarcato, e' la cultura EGOCENTRICA in cui viviamo. Ed in cui il nostro Ego ormai spropositato, non riesce piu' ad accettare un rifiuto. Bravo Marco.
sempre gli uomini pero', nei vari troppi casi di femminicidio sono solo gli uomini che non riescono ad accettare un rifiuto. bisognerebbe indagare sulle cause di cio'
cultura egocentrica se uno ammazza a coltellate una? ma che cz vi fumate?
Non sono d' accordo. Gli uomini non sono mai vittime del matriarcato. Certo ci sono donne che uccidono, ma è un discorso diverso. Non ci sono uomini che vengono uccisi perché rifiutano una donna!
NO QUI TRAVAGLIO SBAGLIA, PERCHÈ COME FA NOTARE LUCA SOMMI SIAMO 79 ESIMI NEL MONDO PER SPEREQUAZIONE UOMO/DONNA.
E IO AGGIUNGO CHE IL PATRIARCATO NEL VERO SENSO DELLA SUA DEFINIZIONE È RIMASTO VIVO FINO A QUANDO NON È USCITA LA LEGGE CHE CONSENTE ALLA DONNA DI TRASMETTERE IL SUO COGNOME ALLA PROLE...E CIOÈ FINO ALL' ANNO SCORSO.
è importante il passo di qualcuno che SI CREDE il numero uno. Come già anche io nel mio piccolo ho già più volte ripetuto, una volta a chi si credeva "Napoleone" o chissà cosa gli davano del matto, ultimamente pare che sia l'opposto. E' pieno di persone, anche donne che appena incontrano qualcuno che ne sa più di loro (per varie ragioni, esperienza compresa) impazziscono
Io capisco lo stato d'animo della sorella di Giulia, ma io non posso sentirmi in colpa per qualcosa che non ho fatto o perchè chi ha commesso un omicidio ha il mio stesso sesso. Se non si riesce a rendersi conto che si ha a che fare con psicopatici che hanno bisogno di cure io non posso farci niente. E francamente mi dispiace per la morte di questa ragazza ma come qualsiasi altra persona che muore ma non conosco, sono piu affranto per i migliaia di bambini indifesi che muoiono a Gaza ogni giorno. Il problema non é il maschilismo ne il patriartcato, ma la giustizia che è una barzelletta, già leggo che gli avvocati vogliono chiedere la perizia....di che cosa, per omicidio un dovrebbe farsi l'ergastolo, invece perizie, sconti di pena, buona condotta, magari lo madiamo a casa perchè obeso e si fa 2-3 anni e poi libero di circolare per accoppare qualche altra ragazza. Questo è il problema no il patriarcato, un paese dove chi sbaglia non paga, non funziona.
Standing ovation. Aggiungo che a Gaza di donne stanno morendo a migliaia ma in tv nessuno se ne sbatte, e si fischietta sul doppio pesismo a livello sociale che si fa tra uomini e donne, solo per l'obiettivo di creare la divisione tra generi
Chi pensa che in Italia non si paga non è mai andato in un carcere italiano Quindi questa è demacogia i ricchi non vanno in carcere, perché hanno denaro è Avvocati importante chi fa,volantariato,lo sa', non è tutto Oro quello Luccica 🤕🤣😁😆
La settimana scorsa è stato mandato ai domiciliari un altro mentecatto che ha ucciso la fidanzata è stato scarcerato perchè obeso, questa è demagogia??? No è una barzelletta, chi ha ucciso deve essere cancellato dall' esistenza e privato dei diritti minimi, i rifiuti vanno gettati via
Guarda d'accordo con te su quasi tutto ma teniamo Gaza e la politica da parte, altrimenti e' un casino e non si riesce a ragionare.
Sono d'accordo sull'incredibile colpevolizzazione che si fa alla societa' in toto forse non porta cosi' tanto i risultati sperati.
Perche' io buon cittadino mi devo prendere la responsabilita' di un qualcosa che non ho fatto e mai faro'? E' giusto che ci sia sensibilizzazione ma bisogna anche sapere tirare la linea e non penso che il femminismo sia dare la colpa all'essere umano maschio solo in quanto tale.
Detto cio' bisogna anche portare un messaggio al popolo genericamente. Tante volte in bar, caffe', senti delle persone parlare in un modo disgustoso.
Ora secondo me le cose in generale in societa' stanno andando in positivo. Le nuove generazioni hanno una sensibilita' diversa dalle persone negli anni 80'.
Quindi e' giusto che tanti uomini siano a favore di manifestazioni, del dibattito, di un cambiamento culturale per migliorare la situazione delle donne come eque, ne' piu' ne' meno, pur considerando le differenze che abbiamo: biologiche, culturali etc che sono belle e fanno parte di noi !
p.s. non credo che le persone che facciano questi atti siano tutti psicopatici. Penso possano essere spinte da una situazione di estrema pressione che non aiuta a far vedere le cose serenamente. Allo stesso tempo pero' la violenza non e' la soluzione. Tutti sono capaci ad essere violenti. E' innato in noi come esseri animali.
Pero' abbiamo il cervello e la logica, e dobbiamo ascoltare a quella parte per porre un freno a istinti troppo animali.
no, i casi di femminicidio non sono commessi da psicopatici semplicemente, sono commessi da uomini con una mentalita' maschilista e patriarcale
Penso che Travaglio sia quello che in questa brutta storia ha centrato il punto meglio di tutti.
Fantastico come sempre Marco Travaglio.
Grande Marco Travaglio. Sei sempre lucido, oggettivo e chiaro nella sua esposizione. Sei un giornalista con la G maiuscola. Vissuto e studiato a Bologna. Da anni che mi sono trasferito in Canada. Seguo sempre le sue analisi dei fatti . Sei Bravissimo. L'Italia deve essere orgogliosa di avere te con giornalista. Sei un Pensatore.
Su quasi tutte le strade, ogni 50 metri c'è un mazzo di fiori, posti in memoria di qualcuno ucciso dalle automobili.
Tutti i patentati sono dunque "responsabili" per ogni vita falciata sulla strada?
Hai perfettamente ragione, era una cosa che volevo scrivere io ma avevo paura di esserre subissato da insulti e da commenti tipo " nn centra un cazzo idiota e' un' altra cosa!...". La responsabilita' penale e' personale, in questo caso dell' ex fidanzato, evidntmente uno squilibrato privo di buon senso come tutti quelli che umiliano e affossano le donne in quanto tali xke' le considerano inferiori su tutti i fronti(quindimaschilisti che sfociano nel patriarcato malato). Parlo per me, io nn chiedo scusa alle donne in quanto io colpevole perche' uomo maschio ignorante e cattivo, al limite chiedo scusa per il comportamento di altri soggetti che nn ci arrivano a capire che sbagliano, ma nn xke' sn uomini e quindi stronzi a prescindere, ma xke' sn assassini e squilibrati in quanto tali che nn hanno una visione normale della realta' in cui donne e uomini sn esseri umani viventi con stessi diritti e doveri.
C'è una sottile differenza tra morti involontarie causa incidente e morti premeditate, non mischiare le pere con le mele
Visto che la maggior parte dei patentati guida col telefono in mano e pensa che solo gli altri fanno incidenti vuol dire che c'è qualcosa nell' educazione alla guida che non funziona.
@@brzzzz Appunto! E allora perché non c'è anche in questo caso un appello alla genuflessione universale?
travaglio...pochi minuti e ha smontato tutta la narrativa e le polemiche di questi giorni usando pensiero critico e logica razionale.
Ma proprio no. Ha detto un'accozzaglia di assurditá perché le fondamenta del suo ragionamento sono sbagliate.
@@alchemistofmusic8265 e se lo scrive alchemisto senza argomentazioni sarà sicuramente così😂
@ paragonarmi a larussa è per te la medaglia della tua mediocrità! hai scritto che le donne percepiscono meno degli uomini: FALSO...dati istat del gap di paga si attasta a un misero 5%..garantito dal fatto che in italia è ILLEGALE pagare qualcuno in base al genere a parità di qualifica. - glisso sulla morale dei tempi passati ...proprio perchè viviamo nel 2023 dove quegli atteggiamenti non sono più socialmente accettabili anche se (come ha detto lo stesso travaglio) permangono a livello culturale i tratti del maschilismo (che però non è patriarcato...inteso come norma fondante della società). Glisso anche sul miscuglio di 1alternanza scuola-lavoro2 pedofilia della chiesa3 esercito e badanti : COSA DIAVOLO C'ENTRANO COL PATRIARCATO E I FEMMINICIDI? bah
per quanto riguarda il core del tuo commento delirante veniamo ai dati sul femminicidio che secondo la tua lettura sarebbe in crescita: IMPARA A LEGGERE I DATI: dagli anni 90 dove si stimavano oltre 1900 casi passando dalla pandemia con 300 casi siamo arrivati agli ultimi 3 anni a una quota di poco superiore al centinaio. ORA DIMMI TE SE NON DEVO CHIAMARTI AMMENICOLO SCROTALE VISTO CHE INSIEME AL COMPARE CHE HAI SPALLEGGIATO( alchemist)SEMBRATE PROPRIO DUE CHE VANNO A BRACCETTO SOTTO UN ENORME E TURGIDO PENE!
@ PS indro montanelli era figlio del suo tempo...rimane a oggi il giornalista più importante di questo paese...e tu personalmente non saresti degno nemmeno di fargli il bidet!
Mi permetto di completare il commento di alchemist. Ai tempi dorati vagheggiati dal romantico Travaglio "l'ancella da difendere" a una qualunque minima obiezione si beccava un sistematico, "valoriale" fracco di botte e poi volava dalla finestra, in base allo stesso "sistema valoriale" ben spalmato sulla coscienza di tutti da millenni e detto patriarcato : la sottomissione della donna, ritenuta inferiore, e la negazione strumentale della sua autonomia, e di quella dei minori (ecco perchè si parla di patriarcato e non solo di maschilismo). Per inciso va detto che per patriarcato non si intende quello biblico, è un termine convenzionale, cosi come per democrazia non si intende quella ateniese.
Poi i tempi cambiano e abusi e violenze millenarie possono finalmente essere contestati apertamente, e l'autorità marito-padre si adegua (ma non dilegua) perdendo l'esclusiva domestica ma estendendo il principio patriarcale, come prima più di prima, a tutta la società. Questo spiega, a caso, i salari più bassi per le donne, che sono anche le prime a perdere il lavoro in caso di crisi, o la genialata dell'alternanza scuola-lavoro, cioè lavoro minorile gratis nelle fabbriche, passata nel silenzio (-assenso?) della classe genitoriale, o l'annunciata e osannata recrudescenza del penale per i minori, o le prodezze sessuali della Chiesa (la pedofilia pandemica e le tante suore stuprate da vescovi e cardinali e poi costrette ad abortire), o quello stuprificio silente che è l'Esercito, lo stesso dicasi per il mondo oscuro delle badanti, assunte in nero e quindi ssshhh, ecc. ecc. ecc.
E sempre per completare il commento di alchemic, basta scaricare il PDF del Centro analisi della Polizia criminale (la "narrativa" citata nel commento del simpatico laRussa, ops, pardon, laRissa?) dove si fa notare l'aumento costante dei femminicidi (di cui il 50% commessi da partner o ex partner, il 77% da familiari) e delle violenze fisiche, psicologiche, economiche ecc. su donne e minori. Il che, considerando anche la superiorità numerica delle donne e dei minori, rende il maschio italiota il degno campione di questa classifica-horror. Da notare che il "pensiero critico e l'analisi razionale" di Travajo er giornalajo sono ispirati, per sua stessa orgogliosa rivendicazione, ai valori morali di Montanelli, pedofilo che si procurò una sposa-bambina, DODICENNE, e (sempre il pedofilo Montanelli maestro di Travaglio) spia dei fascisti, a scapito, ma guarda tu il caso, di una donna, ebrea.
Elegante e immenso come sempre.
Fino ha quando ci saranno trasmissioni tv come "uomini e donne" ed il "grande fratello" non c'è speranza di uscirne.
verissimo, sante parole. Aggiungiamo anche ciao darwiin le ragazze come pornodive.
Ottima analisi di Travaglio sull'argomento che condivido.
Quest'uomo mi fa sempre vedere le cose da un altro punto di vista! Grande Travaglio sempre
@@fioredm1143 condivido il tuo pensiero infatti io stimo molto Travaglio come giornalista anche per questa ragione.
Analisi quasi perfetta: esiste il maschilismo, che come il femminismo è un estremismo e va rifiutato e combattuto, e poi c'è una società sempre più anomica senza regole, in cui la distruzione della famiglia come punto di riferimento gioca il suo ruolo. Comunque la strumentalizzazione di questo caso è stato VERGOGNOSO
Pienamente d'accordo con la tua linea di pensiero.
Femminismo e maschilismo sono due cose diverse, proprio per ragioni storiche: il femminismo nasce rivendicando pari diritti per le donne, come quello di voto; il maschilismo sostiene storicamente lo "status quo", ovvero la società patriarcale (che un tempo sì esisteva, basti guardare appunto le differenze a livello di diritti tra uomo e donna a fine xix secolo, per esempio), sulla base della presunta superiorità del maschio sulla femmina.
A mio parere, però, alcune forme estreme ( e dequalificanti del genere maschile) del femminismo odierno si possono paragonare al maschilismo.
In ogni caso, sono d'accordo con travaglio: oggi siamo lontani da questa società patriarcale, e non ha più senso parlare della società in questi termini. Detto questo, la transizione dalla società patriarcale, durata millenni, ad una completa parità sarà ancora lenta e dolorosa per molto tempo, se posso azzardare una previsione, e produrrà varie storture ed aberrazioni.
@@manukonti Uomini e donne sono diversi, fisicamente e mentalmente, ma assolutamente complementari, non si può immaginare un mondo senza l'uno o l'altro. È chiaro che nel 2023 bisogna raggiungere parità di diritti, ma è diverso da dire che vi sia una parità di genere, cosa che personalmente non condivido. L'uomo mediamente intelligente sa perfettamente che è la donna che ha il potere in un rapporto di coppia, semplicemente perché, se ci limitassimo ad osservare la sfera sessuale (che è il fulcro della vita dell'uomo), è lei che decide quando e se concedersi o meno. Gli uomini deboli che non accettano questo fatto sono quelli più inclini alla violenza.
E' vero però che il maschilismo nasce dal patriarcato e quindi se vi è maschilismo allora significa che gli uomini rimasti mentalmente a quei tempi ragionano e vogliono ancora una forma di patriarcato. Le religioni hanno creato la mentalità maschilista e patriarcale. Di fatto ancora oggi si da ai nascituri il cognome del padre e non quello della madre, per norma anche burocratica tutto si dirige ancora in forma patriarcale. L'estremizzazione dei sentimenti è vero che poi sia legata ad una società sempre più scasinata e la colpa è decisamente legata alla continua assenza di affetto e presenza di coloro che mettendoli al mondo devono invece andare a lavorare mattina e sera senza un attimo di pausa nemmeno per se stessi figuriamoci per i figli. Si vive ormai pensando solo al denaro e quindi alla sopravvivenza legato ad esso e la competizione per sopravvivere genera estremizzazioni di ogni genere e loro ci marciano, anzi ci fanno le loro sistemiche propagande.
@@manukonti Le storture e le aberrazioni nascono da una forma di ricerca dei diritti in partenza manipolata e quindi portata a perderli piuttosto che a raggiungerli. Il femminismo ne è la prova, donne manipolate dalle propagande per raggiungere il giusto rispetto per di fatto essere portate ad odiare la controparte maschile fino quasi ad annullarla e divenendo cosi delle vere e proprie odiatrici seriali, cosa che è accaduta con il maschilismo attraverso la propaganda religiosa del patriarcato. Oggi non siamo lontani dal patriarcato ma ben inseriti nei suoi echi passati, il maschilismo presente ne è la riprova come pure per il matriarcato attraverso il femminismo, molti e molte vivono dentro quel contesto sociale e pretendono crearlo attorno a loro, basta leggere i commenti e capire che l'odio che si esterna è pari a quello presente secoli fa, l'unica differenza forse sta nel fatto che molti vorrebbero agire come in passato ma si trattengono per motivazioni di facciata che poi perdono quando scrivono e si mostrano per quello che sono e chissà come si comportano nelle loro quotidianità. Tente sono le denunce che si perdono nella burocrazia e nella paura delle vittime di non essere aiutate e finire peggio proprio per esse, che siano esse donne o uomini. La mancanza di giustizia italiana è evidente sia per le vittime che per gli aggressori, ripeto che siano donne o uomini. Se ci fosse la possibilità di vivere come oggi in america, armi legalizzate per chiunque, in Italia sarebbe una strage senza eguali.
Travaglio è fantastico. Aggiungerei che troppo spesso leggiamo di amori malati, in cui l'una o l'altra parte dimenticano di vivere la propria di vita e quella in comunione diventa l'unica possibile. Recuperare, quindi, l'importanza della propria di vita. Vivere la vita di coppia non rinunciando a sè stessi, credo sia il gesto più bello e al tempo stesso più difficile da praticare
Sì ma anche qui si confondono i folli con quelli "viziati" che non accettano un no.
Ma quale Patriarcato? Siamo nell'Era delle famiglie sfasciate!
ormai non si formano nemmeno più
Conosco due ragazzi che hanno fatto un figlio lo hanno riconosciuto ma vivono ognuno per conto proprio in posti diversi, però ogni tanto si incontrano...
Io non mi scuso e non devo fare nessun mea culpa.
Nel 2023 D.C. siamo ancora qui? Meritiamo il peggio! Concordo con Travaglio! Siamo nel caos!
siamo nel "metti una data a caso" lascia sempre il tempo che trova, anche 400 anni fa dicevano la stessa cosa di fronte a fatti che reputavano assurdi
Ha ragione Travaglio, ma non quando dice che un sistema passato era sbagliato: per l'epoca era corretto, dire che sia sbagliato è sovrapporre al passato il nostro schema (qualcuno lo definirà sbagliato a sua volta).
quindi anche la schiavitu' era corretta
quindi mettere gli ebrei nei ghetti era corretto?
@@lorenzomarchione4230 mettere gli ebrei nel ghetto non è stato un fenomeno legato al sistema economico. Invece, lo schiavismo e il patriarcato erano sistemi che alimentavano e permettevano il funzionamento della società in generale. Se fossimo nati in quei tempi li avremmo ritenuti normali perché la loro assenza non avrebbe permesso alla società di funzionare (senza schiavi mancava la manodopera, senza donne in casa chi avrebbe guardato i figli?). Quando sono diventati modelli insostenibili? Quando i progressi tecnologici hanno reso inaccettabile e non sostenibile il mantenimento dei sistemi stessi e permesso il cambiamento. Nel caso dello schiavismo, per quanto gli schiavi non avessero diritti, comunque i padroni dovevano nutrirli e garantirgli un livello di salute ragionevole. Erano macchine da lavoro e quindi dovevano essere mantenuti in salute per poter rendere. Noi siamo abituati a vedere le scene dei film in cui gli schiavi venivano frustati, e certamente era vero, ma i padroni sapevano anche che uno schiavo zoppo o malato o morto era una perdita economica, e quindi generalmente erano trattati in modo da mantenerli in salute e in forza. Quando c'è stata la rivoluzione industriale e la produzione si è semplificata ed economizzata, era molto più conveniente avere un operaio pagato a ore, che poi si nutriva, si curava e si vestiva da solo, anziché investire nell'acquisto di uno schiavo che poi diventava un costo. E quindi lo schiavismo è finito, e a quelli che sono rimasti ostinatamente legati al sistema schiavista si è fatta guerra innalzando la moralità superiore degli innovatori. Per quanto riguarda il patriarcato, con lo sviluppo economico delle fabbriche e l'aumento della richiesta di lavoro, non bastava più la forza lavoro maschile, ma anche quella femminile doveva essere assunta al di fuori del focolare domestico. E così le donne hanno iniziato a lavorare, e per un certo periodo si è mantenuta l'idea che comunque dovevano anche occuparsi della casa e della famiglia. Ora sappiamo bene che non è così, le donne lavorano a tempo pieno tanto quanto gli uomini e nella maggior parte delle famiglie si condivide la cura dei figli (magari non i neonati, per ovvie ragioni), e i lavori domestici vengono delegati a personale di servizio retribuito. E il patriarcato è finito perché non era più sostenibile economicamente che la moglie stesse a casa a gestire i figli e il marito mantenesse tutta la famiglia con un solo stipendio. Ancora adesso possono esistere piccole sacche "patriarcali" in zone particolarmente depresse del paese, dove manca il lavoro e quindi continua a lavorare solo il marito. Ma la soluzione non è la guerra al patriarcato, né l'educazione a scuola, ma sono investimenti per sollevare le economie locali di queste zone depresse, che permettano al modello paritario di esistere.
@@divxxx bè allora vieni a me...se schiavismo e patriarcato avevano almeno delle "giustificazioni" dal punto di vista del funzionamento di una società ancora non pervasa dal boom tecnologico, quello di mettere nei ghetti della gente perchè di razza ebrea non ha ragioni nè oggi, e nè avrebbe dovuto averne con i canoni di ieri. L'antisemitismo diffuso dei secoli passati era considerata normalità...ma normalità non era.
mv parla di relativismo storico: i concetti di bene e male cambiano nel corso dei secoli. Per i tedeschi di allora gli ebrei rappresentavano una minaccia ed era corretto eliminarli. Noi, oggi, che siamo spettatori postumi privilegiati e più istruiti, facciamo notare che non è stato corretto. Così come oggi consideriamo corrette tante altre atrocità che tra 100/200/300 anni vedranno un Lorenzo Marchione del futuro che rimarrà basito dalla loro esistenza e dal loro svolgersi nella storia. @@lorenzomarchione4230
Sono tutti impazziti.
Bravo Travaglio concordo in pieno👏
mahhh....come si fa a dare ascolto a una persona che dice che "OGNI maschio CHE ABBIA FATTO UN TORTO OPPURE NO(!) ad una donna dovrebbe chinare il capo" e chiamare certi pensieri "giustizia" mi risulta completamente incomprensibile; è altrettanto pericoloso alla situazione speculare i cui frutti li vediamo giorno per giorno quasi.... poi lungi da me giudicare la persona che ha pronunciato certe parole, il dolore traforma anche la migliore delle persone, ma queste(parole) di loro sono veramente stupide: ancora una volta si guarda alla giustizia come il prevalere della parte attualmente più debole sulla parte più forte, cosa che ha come unico esito lo scambio delle parti. È solo l'ennesimo rigurgito femminista senza senso che lascia il tempo che trova e che verrà dimenticato già a breve, come è giusto che sia....
Io chinerò il capo per certe cavolate quando le mille mila donne che, lanciando il sasso e nascondendo la mano, lasciano il proprio uomo per soldi, lo tradiscono, o lo avviliscono quotidianamente, o.... chiedereanno scusa invece di vantarsi di "non farsi mettere i piedi in testa da nessuno", o ancora "di aver preso un pesce migliore" o....
La colpa è del sistema valoriale. Totalmente d'accordo. Non ha a che fare con il sesso. Lasciamo la semplificazione a politici e ignoranti
Son cose che anticipava giá Pasolini 50 anni fa. Infatti quando ho cominciato a sentire in tutte le tv la parola patriarcato per spiegare questo fenomeno, son rimasto stranito, capivo che non andava bene il termine ma non riuscivo a mettere a fuoco la causa se non confusamente. Qui Travaglio lo spiega molto bene. Anche se il discorso può ampliarsi ancora molto.
Analisi impeccabile!
Non è vero che chi ha subito un tale crimine può dire qualsiasi cosa, sentir dire con certezza che ogni uomo ha sicuramente mancato di rispetto ad una donna in quanto tale è irricevibile.
Lui intende che quella ragazza può dire quello che vuole ma noi possiamo non accettarlo. Io difatti non lo accetto e non lo condivido minimamente
Fa bene la ragazza a dire quello che pensa. Ma non lo condivido. Uomini e donne devono restare diversi. La donna deve rispettare l'uomo e viceversa.
@@tecbalibu sei stato preciso e conciso, la verità è che ci vogliono dividere più di quello che siamo. Nord e sud, cristiani musulmani ed ebrei, bianchi e neri, eterosessuali omosessuali e ora anche i fluidi ed adesso addirittura uomo e donna. "Divide et impera" ed in più i partiti nun hanno più argomenti
Nemmeno io lo accetto. Ma la povera sorella va capita. Inutile accanirsi con una persona devastata da un gravissimo lutto.
@@francescofrankekko7246gia
Thanks
“Ci vogliono venti anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un'altra donna per farne un idiota.” (Dickens)
Cioè? A questo Filippo qualcuno lo ha rincoglionito in 20'? Ti rendi conto di quello che hai scritto? La frase può anche essere giusta, ma ti rendi conto che nel contesto è semplicemente disgustosa?
A volte succede. Ma a quanto pare è più frequente il caso il cui ci vogliono vent'anni ad una donna per fare del proprio figlio un idiota viziato,intollerante e INVIDIOSO, in modo che poi gli bastino venti minuti per far fuori un'altra donna che abbia avuto l'impudenza e il coraggio di farglielo notare...
PS da donna, suggerisco alle ragazze di evitare accuratamente questo tipo di "soggetti " e - nel caso - di scaricarli senza informarli delle VERE RAGIONI per cui lo si fà: potrebbe tornare utile per salvarsi la pelle.
@@danieledimauro9569 brava, invece la gravita' di pensare che per lo 0,00001% di casi tutti gli uomini debbano sentirsi responsabili non la vedi. Si chiama ipocrisia e non ha nessuna giustificazione.
La citazione è di per sé veritiera, ma completamente fuori luogo nella fattispecie. Da quello che è emerso l'assassino aveva problemi comportamentali da tempo.
@@stellario82 non ho capito perché sarei ipocrita 🤔
La ragazza é l'esempio vivente di quando starsene zitti l'avrebbe fatta sembrare se non altro intelligente. Ma ha voluto spazzare il campo da ogni possibile dubbio
Un po ' di umana pietà nei confronti della sorella non guasterebbe; come giustamente ha detto Travaglio le vittime vanno rispettare e basta.
@@antoniotorcoli5740 cosa poteva dire di diverso in un clima culturale italiano nel quale su qualsiasi argomento a priori viene sempre deciso qual'é la posizione giusta da tenere
ha formato un esercito di rimbambiti.
tra sei mesi sarà pure lei in parlamento come la sorella di qualcun altro
@@antoniotorcoli5740se mio fratello venisse ammazzato da un marocchino io non comincerei a buttare merda sul popolo marocchino e a chiedere a tutti i marocchini di fare mea culpa. Che cazzo di discorso è? La sorella della vittima ha detto una marea di stronzate, e questo è un fatto.
Ma che cavolo di discorso è quello della sorella di Giulia??? Io non ho mai fatto un torto specifico nei confronti di una persona perché donna. Il mea culpa lo facciano i genitori che proteggono eccessivamente i figli; è giusto che i bambini conoscano la tristezza, i No, il senso di rammarico quando vengono rimproverati, le punizioni eventualmente ecc..
Questo vale anche per le bambine, perché ad oggi siamo pieni di prime donne, che si sentono in diritto di sclerare per qualsiasi cazzata per la quale ci restano male..
Sì riferisce anche ai *maschi che hanno visto attuare atteggiamenti maschilisti da altri, contro altre donne, ma non hanno difeso la ragazza o la donna ecc.
Spesso l'uomo è portato per dovere a comportarsi da "uomo", per non essere escluso dal branco (vedi anche gli stupri di gruppo, dove tu magari non la penetri, ma fai il filmato con il cellulare ecc)
Questo vale anche per donne che non difendono altre donne da un abuso emotivo da parte di un homo perché non lo si identifica come tale (vedi le ragazzine che ridono se un ragazzo è geloso e non le fa andare in discoteca da sole)
o le donne che si scagliano contro altre donne per come sono vestite.
Inoltre non si parla per forza di violenza fisica, ma anche di violenza psicologica, meno visibile, ma subdola, di controllo, di gelosia e possesso, incluso il non avere fiducia ecc. Mi fermo qua, spero mi sia spiegata almeno un po'.
@@roby_b sono un lupo solitario, per me i branchi non esisterebbero. Non capisco nessun comportamento spinto dalla massa. Ma smettiamola con tutta sta violenza psicologica, tiriamo fuori le palle quando serve ed allontaniamo le persone quando non sono stabili. L'unico modo per rinforzarsi in natura è passare sopra i problemi non inventare tutte le protezioni del mondo. Si diventa assistiti e deboli.
Concludo.
Stupri, omicidi, pedofilia, tortura ecc... Sono tratti violenti e mostruosi della natura che nella nostra civiltà vanno tenuti al bando e puniti in modo esemplare!!!
Per il resto vivete al 100% e smettete sempre di dare la colpa agli altri se siete deboli. Diventate la vostra migliore versione combattendo
Io ho ancora fiducia in questa umanità....Ma i "Coglioni"!! come direbbe Gaber...
lassa ande' dai@@roby_b
@@roby_b beh allora potremmo anche parlare della educazione che questi soggetti hanno ricevuto dalle proprie madri (femmine) o no? o loro in quanto donne sono estranee?
Con tutto il rispetto, io in quanto uomo non devo chiedere scusa a nessuno.
Perché avrà sempre avuto una condotta irreprensibile
Com'è che Marco è sempre lucido e oggettivo nelle analisi!?
Si chiama intelligenza e soprattutto dice ciò che pensa liberamente!
A sua convienenza fa giornalismo
Purtroppo è in errore. O meglio, in parte è in errore.
@@memex9953 può essere, ma a cosa ti riferisci?
@@giovannideiana207 mi riferisco al fatto che patriarcato non deve essere inteso solamente in maniera rigida come lo era 60 o 70 o più anni fa. Quello che viviamo oggi può tranquillamente essere inteso come una declinazione del patriarcato (potremmo dire meno rigida), ma altrettanto pericolosa e subdola, proprio perchè non si costituisce in un sistema di valori ridigo e quindi facilmente individuabile.
Travaglio ha ragione quando afferma che quando la donna era ancella, e quindi non si ribellava e non ci emancipava, non c'era ragione di ucciderla, ma il punto è che se oggi ci sono i femminicidi perchè la donna con grande difficoltà si emancipa, significa che il patriarcato è in un'altra fase, ma che ancora esiste. Potremmo dire che se prima il patriarcato era dominante e dominava senza lottare, oggi, data l'emancipazione femminile, è un patriarcato che "lotta" per restare al potere.
E come lotta ? Beh i femminicidi sono un esempio.
Questa ragazza sta soffrendo e la rispetto. Per il resto condivido il pensiero di Travaglio
Scusa, ma io non mai picchiato una donna, ma sono stato picchiato da due donne diverse.
Capisco il tuo dolore, ma hai una visione storta della realtà.
Sono contro tutte le forme di violenza.
io son stato tradito dopo 10 anni di convivenza, abbandonato, umiliato e distrutto psicologicamente, tanto da essermi dovuto rivolgere ad uno psicologo e con tutto ciò che ne comporta e ne sto uscendo solo dopo un anno e mezzo in cui riesco a fare un sorriso in piu o riesco ad uscire di casa una volta in piu, mai neanche andato a chiedere spiegazioni ne a fare battibecchi, me lo sono piegato a libretto zitto e mi sono chiuso nel mio dolore, mai piu rivista o cercata ho affrontato la cosa e l'ho accettata, eppure non mi pare che TUTTE LE DONNE, (citazioni) la loro sorella, la loro mamma, la loro figlia, la loro nipote, la loro insegnate, facciano un mea culpa e mi chiedano scusa... 39 femminicidi su oltre un migliaio di omicidi, 39 femminicidi su oltre 7.000.000 di uomini (quindi 39 uomini su 7.000.000) perche dovremmo chiedere scusa tutti noi, me compreso che ho dato la mia vita alla donna che amavo e che tratto tutte le donne con rispetto, gioia e generosità (esattamente come tratto tutti). La violenza è sempre una merda, e tutti noi la ripudiamo nella maniera piu dispreggiativa possibile, quindi al massimo la cosa che possiamo chiedere noi uomini non è uno scusa, ma che quell'essere paghi quanto piu possibile e abbia delle conseguenze esemplari alle sue azioni, questo io me lo auguro con tutto il cuore ovviamente.
no gioia bella, semmai è tutto il contrario le donne mi hanno sempre distrutto! un conto è il dolore e lo rispetto, un conto è dire stupidaggini. ma sei giovane, soffri in questo momento e lo capisco, ma lasciamo proprio perdere questo argomento, ci sono una marea di uomini vittime di donne senza scrupoli... senza cattiveria ma sta ragazza dovrebbe chiedersi, anche se giovane, perché sta dappertutto in TV dopo la morte terribile così recente della sorella, le consiglierei vivamente di chiedersi questa cosa, perché è uno strano modo di soffrire. Prima di accusare il mondo bisogna guardarsi dentro e chiedersi perché accusare e mai accusarsi ...
A livello sociale le donne sono messe su un piedistallo. Possono farmi tutta la propaganda che vogliono attraverso film, pubblicità, serie TV ecc... Ma la verità basta andare in strada per vederla, ed è che la maggior parte degli uomini sé so rotti er cazzo. Poi si meravigliano se nessuno ci prova più con loro
Lo sai fare, quello che consigli? Quante volte ti guardi dentro?
@@LiPo-kh5ie ogni giorno a differenza di una persona come te che non riesce a capire il senso di ciò che ho scritto, perché non ci puoi arrivare quindi fai il sapiente altrove
@@LiPo-kh5ie e quando scrivi a qualcuno abbi il coraggio di metterci nome e cognome non che fai il gradasso anonimo
@domenicoadonini9573 😭😂🤣
Per patriarcato non si intende quello biblico, il termine è convenzionale, cosi' come per democrazia non si intende quella ateniese. Chiamatelo, che so, "patriarcalismo" o trullallero o piripì, ma il principio, il "sistema valoriale", è sempre lo stesso da millenni: la sottomissione della donna, ritenuta inferiore, e la negazione strumentale della sua autonomia e di quella del minore.
Oggi l'autorità repressiva e sfruttatrice di genere e generazionale non è più un'esclusiva del marito-padre, si è adeguata ai tempi, forse è meno rozza, per ora, ma resta brutale (da notare che il 50% dei femminicidi sono commessi da partner o ex-partner e il 77% da familiari, come dire che il nemico, mortale, ha le chiavi di casa... en passant, nel 44% dei casi la vittima aveva già denunciato il suo assassino, non ricevendo adeguata protezione. Di più: i femminicidi e i casi di violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica sulle donne e sui minori, dentro e fuori la famiglia, sono in costante aumento. I dati sono del Viminale e vanno dal 2013 al 2022). Ed essendo il "patriarcalismo" la causa più diretta non solo dell'oppressione e dello sfruttamento di genere ma anche generazionale (e quindi chiamarlo maschilismo non basta) ecco, ad esempio, la genialata dell'alternanza scuola-lavoro, cioè lavoro minorile gratis nelle fabbriche, passata nel quasi totale silenzio (-assenso?) della classe genitoriale, o l'annunciata e osannata recrudescenza del penale per i minori. Sfruttamento e oppressione, ora come ai tempi dorati del "sistema valoriale protettivo" vagheggiati dal romantico Travaglio, tempi in cui "l'ancella da difendere" per una sua qualunque minima obiezione si beccava prima un sistematico, "valoriale" fracco di botte, poi volava dalla finestra e zitti tutti, a differenza di oggi che, a caro prezzo, ci si è conquistato il diritto di incazzarsi e dire/fare quel che si può (scendere in piazza, creare comunità di sostegno ecc.)
I fatti sono ostinati, Travaglio, se ne fregano delle pseudo-analisi da giornalaio e dimostrano che Il patriarcato o trullallero o piripì esiste e scoppia di salute, ed è solo uno degli elementi ben intricati che formano il rapporto sfruttatore-sfruttato (ricco-povero, bianco-nero, maschio-femmina ecc.) chiamato capitalismo (thò...), un sistema che all'occorrenza cambia forma e modi ma la sostanza è sempre la stessa merda ben spalmata sulla coscienza di tutti, la stessa merda che ri-produce ogni anno anche centinaia di omicidi sul lavoro (qui la causa più diretta è il mercato ultra-libero, che li chiama ipocritamente "incidenti"...), migliaia di suicidi, migliaia di morti per le strade ecc., il tutto "solo" punta dell'iceberg su cui si regge.
Il problema, maledettamente complesso, è soprattutto culturale, quindi trasversale. "Anche se ci sentiamo assolti, siamo lo stesso coinvolti", direbbe un De Andrè.
Le leziose, superficiali, surreali distinzioni lessicali del buon Travaglio sembrano proprio colpi di coda di paglia di una "falsa coscienza" da manuale, che ha forse studiato la storia e se la canta, ma con dei "cattivi maestri", come Montanelli, l'Indro nazionale, che, soldato 26enne in Africa, si procurò una sposa-bambina, dodicenn (era di gran moda, e pare a me la stessa mentalità con la quale oggi centinaia di migliaia di allegri stupratori occidentali "esportano la civiltà" appestando il pianeta con il loro schifoso turismo sessuale a danno di donne e minori : "ma in Thailandia è diverso, non è come da noi..."). E forse vale la pena ricordare che il pedofilo Montanelli, ispiratore del "sistema valoriale" dell'influente Travaglio, fu anche spia dei fascisti, a scapito, ma guarda tu il caso, di una donna, ebrea. Una grande figura morale, un pensiero sempre attuale, un maestro per tutti nel paese dei meloni marci. Merita una statua. No, c'è già...
Buon trullallero (che non esiste...) a tutti.
p.s. Auspico che Travaglio trovi il tempo e la voglia di esercitare il suo diritto di replica. Andrebbe bene anche qualcuno dei suoi non pochi/e scodinzolanti adepti/e che postano commenti francamente, a mio parere, scoraggianti. Eventualmente, si prega di partire dai fatti.
Mmmmmm sono proprio curiosa di leggere una risposta di Travaglio a quest' analisi così precisa e dettagliata... Chissà se mai replicherà 😂
Ottima analisi!
Sono d accordo con Travaglio.
Concordo pienamente con quanto affermato da Travaglio, purtroppo oggigiorno vige il consumismo della prevaricazione. Non esiste più la gratificazione dopo il sacrificio, la soddisfazione personale nel raggiungere gli obiettivi nella vita con le proprie capacità. Quando si ha troppo si vuole sempre di più. Come si è arrivati a promuore questo modello piuttosto che condannarlo?
Ah perché non è sempre stato così?
Quanto sei intelligente Marco... bravo!
Dotato di una raffinatezza
di pensiero e di linguaggio sui generis.
Uno degli interventi migliori di Travaglio
Chi è la Punk in Studio?
Travaglio ha espresso la mia opinione, grazie!
Qualunque analisi espressa in 2 minuti ha delle lacune e permette a chi vive perennemente schierato su qualsiasi argomento di scegliere gli slogan che preferisce. Tanto il discorso di Elena Cecchettin, quanto quello di Travaglio, non affrontano il problema nella sua complessità. Per me, hanno parzialmente ragione entrambi.
Ma come farà ad avere ragione la cecchettin per dio 😂
Argomento spinoso.
Pochi riuscirebbero a esprimere in modo altrettanto chiaro ed equilibrato il proprio punto di vista.
Un commento finalmente che sento reale e detto in un modo pacato . Mi piace molto
C'è una cosa sulla quale non mi trovo daccordo con Travaglio. Non è vero che quando c'era il patriarcato a nessuno veniva in mente di sopprimere una figura ancillare con quella della propria moglie. Anzitutto c'erano molti tradimenti, e questo bastava per causare i femminicidi che spesso avvenivano anche all'interno della propria famiglia. L'uomo poichè rappresentava il capo-padrone non tollerava alcuna insubordinazione, e il tradimento era il massimo dell'umiliazione per lui. Oggi i femminicidi avvengono per questo motivo ma anche per altri, ad esempio il femminicidio di Chiara Gualzetti non è avvenuto di certo per colpa del patriarcato, ma a causa di un demente che voleva provare l'ebrezza di uccidere qualcuno. Tra l'altro questo mostro che all'epoca era minorenne pare che sia stato difeso proprio da sua madre, una donna.
Sono d'accordo che in questi giorni il termine 'patriarcato' lo si stia usando a sproposito come falso sinonimo di 'maschilismo'.
Ma a parte la correzione socio-lessicale, è obbrobrioso vedere quanto erronee siano le voci che in questi giorni si rincorrono scompostamente sui media quando parlano di "patriarcato" (leggi "maschilismo") come sistema di violenza sulle donne nel quale si inserirebbe anche l'omicidio di Giulia.
Vediamo di chiarire bene: l'omicidio di Giulia non è di matrice patriarcale o maschilista!
Il maschilismo come causa di delitto è quello dei padri padroni e dei maschi alfa, playboy pieni di donne, violenti da sempre per natura (e magari pure cocainomani), che vedono il rifiuto di una donna come uno sgarro, perché di solito tutte le donne li desiderano (sic!).
Il delitto di Giulia invece si è generato con un meccanismo opposto: quello del maschio debole, fragile, incapace di sopportare un abbandono e che diventa violento per una forma di disperazione che verosimilmente ha alla base una psicopatologia. Filippo davvero dormiva con l'orsacchiotto, come dice il padre? In tal caso, quello è sì un segno indicativo di una fragilità psichica: quindi si ribadisce che la violenza di questo caso non è quella di un maschio abituato alla sopraffazione delle donne. Questo ragazzo ha commesso un crimine, andrà punito, ma si dovrebbe smettere di infierire su di lui, perché non è un violento seriale. Lo aveva capito Giulia stessa, come si evince da quel messaggio vocale che è stato diffuso dai media: aveva capito i limiti di Filippo e quindi aveva capito che la sua vita non poteva essere insieme a lui, però l'averlo lasciato le creava un dispiacere perché capiva che Filippo aveva una sofferenza che andava al di là della normalità.
Anzi, il tipo di maschio omicida come Filippo Turetta può molte volte crearsi con un meccanismo opposto a quello del patriarcato e cioè a causa di un matriarcato, in una famiglia con madre dominante e iperprotettiva e con padre 'henpecked'. Devo usare questa parola inglese (per indicare un marito soggiogato dalla moglie, tanto che per i figli rischia di risultare assente anche quando fisicamente presente...), perché mentre nei Paesi anglosassoni è una parola usata da cinque secoli, non ne esiste un corrispettivo in italiano, come se le donne, nel sudeuropa, fossero scevre da tali assetti psicologici, che, seppure non fisicamente aggressivi, costituiscono anch'essi una violenza/maltrattamento (ma che, siccome non causano un danno acuto eclatante, mai assurgono agli onori delle cronache, né vengono considerati dai centri antiviolenza, che sono praticamente riservati alle donne, a differenza di quelli del nordeuropa).
Mi auguro che, a mano a mano che si verranno a conoscere i dettagli degli interrogatori, si potrà gettare una luce corretta sulla personalità di Filippo e sulle reali dinamiche del delitto.
finalmente un commento nel merito. Sono d accordo sul fatto che si stia confondendo la parola patriarcato con maschilismo ma a parer mio il maschilismo c entra, se andiamo a vedere tutti e 39 i casi di femminicidio quest anno, notiamo che il movente è sempre lo stesso, l uomo non accetta determinate libertà della donna e la uccide. Per me questo comportamento è tipico del maschilista, troppo orgoglioso per farsi lasciare dalla donna e quindi la uccide, il ragionamento alla base è " se non vuoi stare con me non starai con nessuno". Per me questo meccanismo mentale si innesca grazie al retaggio del patriarcato, fino a poco tempo fa esisteva il delitto d onore nell ordinamento giuridico. Sono d accordo con tutto quello che ha detto travaglio tranne quando dice che il movente dei femminicidi è la pazzia individuale, la pazzia è una malattia, tutti gli assassini di quest anno sono in grado di intendere e volere. Per me il movente dei femminicidi è lo scontro tra l emancipazione femminile e la cultura maschilista, non la follia degli uomini.
@@Millennial90523 che siano capaci di intendere e di volere (e magari pure premeditino l'omicidio) è fuori di dubbio, quindi la "pazzia" non è da intendersi come psicosi organica con alterazione del senso della realtà (del tipo schizofrenia paranoide, tanto per fare un esempio), ma vuole significare che è presente una componente di malattia (pur senza alterazione della capacità di intendere e volere!) costituita da più tratti di una o più personalità disturbate (come classificate dal DSM), che solitamente trovano la loro eziopatogenesi nelle modalità di interazione familiare dalla nascita all'adolescenza.
Vero che lo scontro socioculturale uomo-donna dovuto all'emancipazione femminile c'entra eccome (sono molti di più che in Italia i femminicidi nella mittel- e nordeuropa...): ciò soprattutto avviene se il maschio non è pronto a passare dall'amore incondizionato materno (magari eccessivo ed iperprotettivo e che non prepara ai fallimenti) all'amore condizionato (sempre rivedibile e ricusabile) di donne estranee disincantate.
@@robertorovida2108 certo, io considero la componente di "malattia" da te cosi definita, una conseguenza della società che viviamo e non una cosa naturale, la considero una "malattia" culturale, non clinica, ne psicologica. Per me non c'è nessuno squilibrio mentale in filippo, vedo solo tanta frustazione e impotenza. La teoria del passaggio d amore l ho sentita anche da galimberti, io credo che sia sicuramente un fattore ma non il principale. Per me il fattore principale rimane lo scontro culturale, la cosa che mi rincuora è che secondo me è un fenomeno transitorio che gradualmente scomparirà quasi del tutto, ma c'è da aspettare un paio di generazioni. Non è un caso, infine, chenei paesi in cui si stia spingendo di piu con leggi sulla parità di genere, come nel nord europa, si stiano verificando piu violenze rispetto a paesi in cui queste leggi non ci sono, in quanto aumenta la percezione alle persone che le cose stiano davvero cambiando.
leggo che il turetta a 22 anni dormiva con l'orsacchiotto, ho visto madri aggressive ed iperprotettive con uomini di 30-35 anni, mi sembra che il ruolo delle madri sia stranamente evitato quasi non contasse, tra l'altro se c'è un paese dove la donna viene messa sul piedistallo è proprio l'italia (vi posso assicurare che la maggior parte degli uomini quando sceglie un'autovettura per sè chiede sempre alla moglie e/o fidanzata il parere etc etc)
Perfetto
In tutta onestà, temo si stia esagerando facendo di un erba un fascio e ignorado completamente la contropartita femminile, che, piaccia o meno, esiste eccome.
Guarda, sino a qualche giorno fa non esistevano generi. Improvvisamente ne appaiono 2, maschio e femmina. Godiamoci sta vittoria per ora
Contropartita femminile? Cosa significa? Da inizio 2023 son morte 105 donne quasi il 90% per mano da coniugi ex fidanzati. Fatti non chiacchiere da bar.
Nessuno dice che non ci sia un problema anche dall'altra parte ci mancherebbe ma é nettamente minoritario rispetto a quello che c'é dalla parte di noi maschi perché anche un po' a causa dell'idea di società che ci é stata inculcata per secoli dalla Chiesa la nostra é ancora una società marcatamente maschilista. Un esempio di ciò é il fatto che noi maschi quando vediamo una donna che ha successo siamo inconsciamente portati a pensare che non abbia fatto strada per i meriti suoi personali ma per altre ragioni che puoi immaginare mentre un uomo di successo non ci porta ad avere lo stesso retropensiero idiota.
@@Darkness41286e il progressimo l ideologia neoliberista che paradossalmente sta creando questo caos esoprtato dagli stati uniti un altro regalo
@@Darkness41286 Continuo a dossociarmi dall'idea che vogliono far passare... non puoi fare di un erba un fascio perché statisticamente prevalgono di gran lunga i femminicidi. Allora lancio una grossa provocazione, le MAMME dovrebbero tornare ad essere amorevoli e protettive, non come nella società odierna dove ammazzano i figli... dopotutto la stragrande maggioranza degli INFANTICIDI è commessa dalle madri stesse.
È una stronzata chiaramente, ma è per farti capire cosa intendo.
Chapeau!
parole sagge di travaglio. concordo.
Complimenti 👏🏻
Non dimentichiamo che il Cristianesimo è patriarcale.
Forse confondi il cristianesimo con la Chiesa.
Grande Travaglio secondo me ha centrato in pieno il punto!
Travaglio ha ragione
sono d'accordo!
Sono d' accordo con Travaglio : e" maschilismo non patriarcato . Il patriarcato e' finito 200 anni fa. Cacciari docet.
Anch'io sono un insegnante e concordo con Marco Travaglio su una società spappolata che ha lasciato tutti noi disorientati, probabilmente più individualista ed egoisti e molte volte incapaci di saper costruire autentiche relazioni basate sul rispetto dell'altro
Condivido al 100%.
Completamente d'accordo con travaglio
Un gran casino. Che profondità di pensiero.
E anche questa volta Travaglio ha fornito una analisi corretta ed esatta della situazione. La sorella della vittima è mossa ovviamente dal dolore ma generalizzare è sempee sbagliato.
Da uomo, da maschio, non ho mai mancato di rispetto ad alcuna donna e ho sempre trattato le persone con il rispetto che meritavano.
L'assassino in questione a quanto pare era una persona con disturbo narcisistico di personalità, ed era pericoloso. E pare sia stato un altro narcisista patologico quell' altro ragazzo che uccise la fidanzata incinta qualche mese fa (mentre la tradiva).
Purtroppo però esistono anche donne narcisiste che arrivano ad ammazzare (o ad indurre al suicidio) le loro vittime designate perché i narcisisti, maschi o femmine che siano, amano controllare i propri partner che per loro sono solo dei pupazzi, e godono pure nel vederli soffrire.
Sono persone malate e pericolose, che si nutrono della sofferenza altrui, non è una questione di uomo o donna, maschio o femmina, o di genere, ma di salute mentale, prevenzione ed educazione.
In una società che offre modelli sociali impregnati del culto dell' ego, con l'esaltazione social del narcisismo e della smania di ottenere like, queste malattie mentali si diffonderanno sempre di più e ci saranno sempre più delitti del genere. Il patriarcato non c'entra nulla.
Oltre all' educazione sessuale, nelle scuole andrebbero introdotte anche lezioni di empatia, come succede in Danimarca o in altri Paesi nordici.
E sicuramente non si dovrebbe più dare risalto mediatico a quella "musica" che veicola questi "valori".
Analisi lucida e corretta secondo me.
Sono perfettamente d'accordo con Marco. Il patriarcato e il maschilismo sono differenti
Grande Travaglio
stavolta sono d'accordo con travaglio
Travaglio è una figura unica in Italia.. eccezionale!
Si è contradetto...🤷🏻♀️
Il femminicidio non è eredità del patriarcato. Siamo educati all'individualismo sfrenato prede dell'egoismo che degenera in violenza quando le cose non vanno come vorremmo e poiché femminismo ed emancipazione hanno reso la donna più libera ma nessuno ha pensato ad insegnare il rispetto delle donne nella loro entità autonoma di persone si susseguono le tragedie di cui parliamo. Vorrei chiedere a quegli uomini che sento o leggo risentirsi perché offesi dalla generalizzazione delle nostre conversazioni, perché vi risentite? Perché invece non vi tisentite con eguale o più forza contro quegli uomini che brutalizzano e uccidono? Chs bisogno avete di fifendervi da una generalizzazione? Mi è capitato mesi fa uno scambio di commenti sotto a un video de La7 in cui Stefano Massini aveca letto la lettera di una vittima di violenza che si sfogava rivolgendosi agli uomini chiamandoli maschi... vi erano commenti aberranti di uomini e purtroppo anche di donne contro la vittima e anche Massini: è mia convinzione che finché continuereno a "fare le pulci" alle varie situazioni, a considerarle come qualcosa perpetrata da altri e che quindi si, ci fa orrore ma in fondo poco ci riguarda, le cose non cambieranno . Gli altri siamo noi, la società siamo noi, ogni volta che minimizziamo, che ci giustifichiamo, che perdiamo tempo a soppesare i vari fatti considerandone alcuni accettabili rispetto ad altri, noi non facciamo passi avanti. Tutti gli uomini, e in primis proprio i non violenti che si mettono sulla difensiva, tutte le donne nei confronti degli uomini che hanno vicino, dobbiamo tutti promuovere con l'esempio la cultura del rispetto della libertà e della volontà del partner e delle donne in particolare, e dobbiamo rinnegare la fascinazione dell"amore tossico promossa dal mondo delle fiction, l'amore non è mai possesso e prevaricazione, non è mai coercitivo. Tutti quegli uomini che per fortuna non sono violenti hanno comunque il compito di promuovere con il loro esempio positivo il rispetto della persona e della volontà della donna. È necessario l'impegno di tutti non ci sono più scuse e non c'è più tempo da perdere.
👏👏👏👏👏👏👏👏
@Barbara_M ecco, appunto, imparate voi donne a scegliere gli uomini e non i maschi quando scegliete un compagno. Ti racconto la mia esperienza e perché mi incazzo a sentire certe generalizzazioni da parte di certe persone, non di tutte. Soprattutto da parte di certi maschi tipo Renga e di certe femmine. Io sono del 1971, ho vissuto in quelli che gente come Salvini e Renzi chiamano i "favolosi" anni 80, infatti si vede come sono cresciuti. Io purtroppo per quei giornalai che fingono di indignarsi oggi, ho una ottima memoria. Ricordo benissimo quando cercarono di farmi il lavaggio del cervello, dicendomi che un uomo timido e che arrossiva, non avrebbe avuto futuro perché non era un vero uomo, ricordo bene come mi dicevano che un uomo non poteva piangere, c'era una omologazione pazzesca, tutto all'insegna dell'edonismo e della superficialitâ, una becera pubblicitā che diceva "Per l'uomo che non deve chiedere mai". Certe ragazze che si divertivano a bullizzarmi, mettendomi in difficoltá mentre parlavo, perché era divertente per loro vedere un ragazzo arrossire. Salvo poi andare a piangere perchè il " gallo di dio", come venivano chiamati i "maschi alfa", le tradivano come non ci fosse un domani. Quello strano ero io che rifiutavo quei modelli per me tossici, che mi leggevo Kafka e Leopardi e ascoltavo il post punk inglese, mentre i galli di dio non andavano oltre il festivalbar e i vestiti griffati. Quando negli anni 90 frequentavo delle teste di vitello figli di papá, uno di questi raccontò orgoglioso di avere fatto drogare e ubriacare delle modelline per poi approfittarne (usci anche uno scandalo debitamente insabbiato): io non so se fosse vero ma giâ il fatto che si vantasse mi fece schifo e con un mio amico li mandammo a quel paese. Secondo te quante ragazze di quella compagnia li mollarono? Una sola, che era la migliore amica del mio amico. Le altre preferifono continuare a frequentare gente piena di soldi, cocaina ecc. Per poi sentirmi sbeffeggiare da quel coglione, additandomi come uno sfigato perché secondo lui non sapevo divertirmi. Ricordo molto bene negli spogliatoi uomini vantarsi di essersi divertita con una donna, trattate come fossero oggetti (salvo poi davanti alle loro compagne fare i cagnolini), quando osavo far notare che comunque loro erano sposati, venivo deriso perché parlavo da invidioso. Nel 2002 a un corso di teatro, una squilibrato sparse la voce che avevo cercato di violentarla. Solo perché si sentiva frustrata, voleva al centro dell'attenzione, soprattutto essere vista come donna e attrice. Mi salvai perché la voce arrivó a chi mi conosceva bene, che cominció a farle domande finché ammise di essersi inventato tutto. Ed era pure convinta di avere fatto bene, non si degnó neanche di scusarsi. A fronte di tutto ció, oggi, nel 2023, è troppo comodo venire fuori a dire che tutti gli uomini sono colpevoli. Eh no, troppo comodo, perché cosi tutti colpevoli nessuno colpevole. È troppo comodo che Renga e altri si mostrino contriti oggi, dove cazzo erano quando io venivo deriso e isolato perché non aderivo a quel modello tossico che loro fanno finta di rinnegare? Comodo muoversi adesso che il vento è cambiato, andava fatto allora. Mi fa piacere che ora finalmente si sia capito che certi comportamenti erano sbagliati, magari si fossero svegliati prima mi avrebbero risparmiati anni di fatiche. Io non pretendo le scuse ma che almeno non mi si venga a rompere i maroni, oltre il danno la beffa. Io quando c'era il maschilismo ho preso posizione, rischiando di rimanere isolato, non accetto lezioni dagli opportunisti che hanno taciuto fino ad ora e non accetto di essere accomunato a loro, che sono in cerca di visibilitâ e di una nuova "verginità".
@@lucat5479 mi dispiace molto che tu sia stato bullizzato, mi dispiace per chinque venga trattato ingiustamente e soffra di conseguenza ma questo fovrebbe essere un motivo in più a far parte di un movimento di persone che dice basta a certi comportamenti e si ribella ad una cultura coercitiva e machista, proprio perché vittima a tua volta dovresti empatizzare con le donne vittime... è vero poi che il permettere ai "galletti" di avere successo e farla da padrona in un circolo di amicizie fa sempre parte di quella cultura che non insegna il rispetto delle donne e di cui ahimè anche molte donne sono colpevoli (come io ho puntualizzato nel mio commento) e umanamente comprendo la tua rabbia ma è proprio la rabbia che deve spingerci a cambiare le cose cambiando il nostro comportamento, non accettando più situazioni dove si minimizza, non si dà importanza a quei comportamenti che umiliano le donne. Se fino ad oggi risentirsi veniva accolto con fastidio , perché "si esagera", è "solo uno scherzo", da oggi non dev'essere più così perché è anche questo minimizzare che sposta l'asticella dell'ammissibilità e porta a non notare o a non dar peso a quei casi che poi degenerano sfociando nella tragedia. È chiaro che ogni caso è originato da storie diverse ma se migliori il terreno anche le situazioni cambiano, perché non possiamo contare solo sulle nuove lezioni scolastiche, che certamente servono per stimolare le coscienze degli adulti di domani, ma oggi dobbiamo fare qualcosa tutti noi adulti di oggi. Infine concedimi di dirti che ci sono cerchie dove impera il machismo ma altre dove invece non funziona, e mi dispiace che tu sia stato sfortunato ma se credi nel tuo modo di essere, nei tuoi valori, non li cambi perché hai avuto esperienze negative con persone spregevoli, sono proprio i tuoi valori a farti scegliere la via più giusta. Io ho 61 anni ho lottato tutta la vita contro chi mi diceva "fatti furba" ma io preferisco essere magari un po' co gliona ma onesta, è la mia coscienza che mi guida e per questo anche se non sono nessuno, io so che ho già vinto. In bocca al lupo per tutto Luca.
@@lucat5479 40 anni fa c'erano le donne in piazza ( anche alcuni uomini ) per le leggi per l' aborto e per il divorzio ! Io c'ero! E ho lottato parecchio per queste 2 leggi ! Che ora soprattutto l' aborto cercano di smantellare ! Il problema sta dov' eri tu.... Mi pare che stessi insieme a persone con tanti denari... altrimenti le avresti notate sia le manifestazioni che le lotte ! Purtroppo si e' tornati indietro guarda un po' proprio per quelle donne che dicevi tu! Quelle che frequentavi tu con i tuoi amici...IL PROBLEMA STA SEMPRE NELL' IO ! EGO SMISURATO SIA DALLA PARTE DEGLI UOMINI CHE DELLE DONNE. Ora come ora questo e' il problema principale la CULTURA ! CHE NON ESISTE PIU'! Trovo quello che ha detto Barbara giusto . Anche perché non ha fatto di tutto un' erba un fascio... Sono i commenti che sono così!! La cultura si CREA A CASA E IN PIAZZA ....MA NON NEL MODO CHE STA AVVENENDO IN QUESTI ANNI ANCHE DA PARTE DI ALCUNE ASSOCIAZIONI FEMMINILI (SONO TROPPE, TROPPE! )CHE NON FANNO ALTRO CHE PEGGIORARE LA SITUAZIONE DELLA DONNA . ADESSO E' TUTTO TROPPO AMPLIFICATO ( COME TUTTO IL RESTO) E QUESTO NON PORTA A NULLA ANZI PORTA ALLA GUERRA COME ESATTAMENTE STA SUCCEDENDO !!(TUTTE DI QUALSIASI TIPO!) L' EGO E' TALMENTE SMISURATO CHE BISOGNA RIMETTERLO A TERRA !!! Perché dico che le associazioni femminili sono troppe? PROPRIO per quello che ho detto prima ! BISOGNEREBBE RICORDARSI CARE DONNE E UOMINI CHE IL MOVIMENTO FEMMINISTA CHE HA LOTTATO PER LE 2 LEGGI ( SOPRA) ERA UNO SOLO!! L' UDI E LE HA OTTENUTE! NON ERA FACILE PER NIENTE ....ORA IL PRIMO O LA PRIMA CHE PASSA FONDA UNA ASSOCIAZIONE ! COME MAI????" IO HO DECISO LA CHIAMO COSI'! CHI STA CON ME BOM!" UN ' ALTRO FA UGUALE UN' ALTRO IDENTICA COSA..E VIA ! NON SIAMO PIU' CAPACI DI ASCOLTARE L' ALTRO ! ASCOLTARE!!!
@@annarosagaspari1078 Scusa ma si può scrivere anche senza urlare, a proposito di ego. Ho scritto 40 anni perché intendevo gli anni '80, l'ho detto che parlavo di quegli anni, l'ho scritto nel primo commento che sono del 1971, bastava leggere, è ovvio che non potevo lottare per il divorzio e l'aborto. Ma poi che cosa c'entra? Non ho mai parlato di questo. Perdonami ma ho anche un problema serio agli occhi e fatico a capire bene che cosa stai dicendo, perché mi sembra metti insieme tante cose. Sei passata sopra tutto quello che ho detto riguardo agli anni 80, li avrai vissuti, ricorderai che merda e che maschilismo diffuso c'era, mentre tanti oggi li difendono. Compresi quelli che vogliono smantellare quei diritti. Io l'ho vissuto sulla mia pelle. Ovviamente ho dovuto semplificare, non ha senso che scrivessi tutto quello che ho fatto, le battaglie personali e non solo, negli anni 80 ho partecipato a centinaia di manifestazioni, compreso una contro Pinochet l'anno prima del plebiscito, ero ogni anno in piazza per l'8 marzo a fianco delle donne, mentre la maggior parte delle zucche vuote dei paninari andavano in giro a fare casino tra di loro, ho fatto parte di un partito politico negli anni 90, per 5 anni, dove ho cercato di lottare in università, contro i maledetti ciellini (non so se ricordi i ciellini e Formigoni a Milano negli anni 90) che hanno boicottato la mia compagnia di teatro, perché andavo contro di loro, anche a favore delle donne, cercando di favorire le persone meno abbienti. Ma che pieno di soldi, io stavo cercando di laurearmi in ingegneria, mentre i figli di papà si parcheggiavano alla Bocconi, davano due esami all'anno per non andare al militare, tanto pagava il papi. Negli anni 90, purtroppo, seguendo un mio amico (eravamo solo in due quindi) che lavorava per un tizio (questo tizio sì, pieno di soldi) per un annetto ho frequentato, sporadicamente, delle teste di vitello, non avevo contezza di tutto quello che facevano, io me ne stavo per lo più a casa, anche perché questi erano danarosi e io no, poi mi sono allontanato, quando ho capito che erano incompatibili con la mia etica personale, come ho scritto. Infatti, non ero io che frequentavo quelle donne, le varò viste 3 o 4 volte, ma quel coglione che si è vantato di farle ubriacare. Ma il punto della questione non era questo, il punto che sollevavo era un altro, cioè che io da sempre non solo ho lottato contro una mentalità becere e maschilista, tanto da pagarne le conseguenze, ma ho subito anche gli effetti nefasti di questa mentalità. Adesso mi ritrovo gente, che all'epoca ha goduto i privilegi di quella mentalità, che furbescamente, visto che è cambiato il vento, si mette a spiegare come si deve uscirne. E anche mi trovo a essere messo sullo stesso piano di persone e comportamenti che io ho combattuto e subito. Questo non mi sta bene. Non ho mai detto né scritto che non voglio cambiare le cose, né ho scritto a Barbara che si sbaglia a combattere tutti insieme, né che mi stia bene le cose come stanno. Io ho solo risposto a una domanda precisa: perché vi incazzate se vi diciamo che siete tutti colpevoli allo stesso modo. Questo divide, non unisce. Sul resto che hai detto, si può discutere ma c'è troppa carne al fuoco, bisogna fare un altro post.
Travaglio sempre lucidissimo. 👏
Concordo con Travaglio
ma quale patriarchiato se nelle separazione i figli vanno sempre alla madre e i padri li vedono raramente se mai è il contrario. Travaglio immenso
Io invece mi trovo piu concorde con il prof.Saudino (Barbasophia) che dice :il patriarcato dal punto di vista GIURIDICO non esiste,ma continua a essere radicata nella popolazione LA MENTALITà PATRIARCALE
(di fatto in alcune famiglie è ancora presente la figura del padre come "capo famiglia")
"in alcune" che tipo di statistica sarebbe ?!
la maggioranza delle famiglie del sud italia sono di mentalità patriarcale,la puoi chiamare come ti pare,sempre di cultura retrograda si tratta
cerca su google quato è alta la disoccupazione femminile nel sud,e ti accotgerai che lì le donne lasciano il lavoro e si occupano di casa e figli,e non hanno un loro conto in banca,al massimo un part time,ma dipendono dal marito
Guarda ,informati che non ti costa nulla!
anzichè far finta che non sia vero
Perchè lo sanno anche le pietre che i paesi mediterranei hanno unna cultura radicata ancora oggi nell'idea patriarcale di famiglia e società
Non fare lo gnorri e guarda le percentuali@@maurizioboselli797
"... Gli uomini..." Luca ha detto gli uomini nonni maschi, non trasfiguriamo le parole, difendiamo alcuni diritti ma senza dire boiate o asservirsi mentalmente
Sono d'accordo con Travaglio. Da persona comune - donna - ho fatto più o meno le stesse considerazioni.
e' proprio la bassa autostima che porta un no ad essere visto come un affronto! se una donna dice no il peggio e' il suo che non mi vuole! Basterebbe che tutti partissero da questo concetto che questa indegna strage terminerebbe !
Parole sante, verità pura
Ottimo, Travaglio spiega molto bene quello che pensavo anch io. Se posso aggiungere un cosa l importante é che da qui non nasca una guerra dei sessi dove l uomo é colpevole a priscindere in quanto uomo e deve pagare per tutte le generazioni che lo hanno preceduto, ecco questo a mio avviso é un grosso errore da evitare. Ce bisogno di riflessioni e collaborazione. Non vado oltre perche ogni virgola andrebbe spiegata ma il succo é questo.
A detto bene oggi c'è un gran casino... ruoli uomo donna scomparsi nel ego del sono di successo sono libero , valori fondamentali da rivedere tutti senza eccezioni , STiAMO TUTTI NELLA PAURA
Ci sono cose che possiamo definire sbagliate oggi
Condivido le parole di Elena
Concordo , tante individualità, egocentrismo ed egoismo dettato da una società sempre più social che privilegia l'apparire ad ogni costo alle relazioni umane naturali interpersonali tra uomini e donne adulti , ragazzi e ragazze adolescenti che crescono in un vuoto di valori troppo spesso senza punti di riferimento educativi. Proprio come dice Travaglio , questi orrendi delitti sono figli di una società consumistica moderna priva di empatia . Questo sta portando allo sfacello sociale nei paesi Europei dove imperversano ormai il consumo di droghe e alcolici tra i giovani e giovanissimi. La non cultura che distrugge le persone isolandole. Non è patriarcato come dicono i media italiani.
Travaglio e un grande
Ma ci si vuol render conto che il problema NON HA UNA SOLA ORIGINE? Ognuno(a seconda di chi sente di rappresentare come gruppo etnico sociale o di genere ecx.) tira acqua al proprio mulino e condanna col pilota automatico il resto della comunita' invece NON E' COSI', le ragioni sono seminate in ogni angolo del vivere in comunita' pensateci bene!
Come al solito Travaglio fa una disamina lucida coerente e priva di sentimentalismi irrazionali dettati dal momento. La responsabilita' penale e' personale, in questo caso dell' ex fidanzato, evidntmente uno squilibrato privo di buon senso come tutti quelli che umiliano e affossano le donne in quanto tali xke' le considerano inferiori su tutti i fronti(quindimaschilisti che sfociano nel patriarcato malato). Parlo per me, io nn chiedo scusa alle donne in quanto io colpevole perche' uomo maschio ignorante e cattivo, al limite chiedo scusa per il comportamento di altri soggetti che nn ci arrivano a capire che sbagliano, ma nn xke' sn uomini e quindi stronzi a prescindere, ma xke' sn assassini e squilibrati in quanto tali che nn hanno una visione normale della realta' in cui donne e uomini sn esseri umani viventi con stessi diritti e doveri. Su un punto nn sono molto d' accordo con Travaglio quando parla di patriarcato che racchiude le donne in una bolla dove nn puo' esserci "femminicidio", qui si tratta a mio parere, nel caso del patriarcato fino a 40-60 anni fa e purtroppo in alcuni casi ancora oggi in determinati contesti culturali,che alcuni uomini, sono effettivamente razzisti verso le donne perche' le considerano una vera e propria razza inferiore in quanto donne prive di intelligenza pensieri e diritti, la classica donna che sta in casa zitta lava cucina e stira e sforna figli. Questo e' secondo me il patriarcato malato deviato, xke' c'e' anche un patriarcato equilibrato in cui l' uomo ha la responsabilita' della famiglia e prende decisioni per il bene di tutta la famiglia INSIEME alla donna che ha vicino. Questo patrircato equilibrato insieme beninteso al rovescio della medaglia in cui donne restano sole a crescere figli per diversi motivi e quindi si arriva a parlare di contesto matriarcale, contribuiscono a formare persone equlibrate con una giusta visione delle donne e degli uomini.
Un consiglio a tutte/i, anche a Travaglio, che mi pare non abbia ben chiaro cosa si intenda per patriarcato oggi, di leggersi questo magnifico libro di Bell Hooks "La volontà di cambiare: mascolinità e amore".
Secondo me, Travaglio non brilla per la sua simpatia, ma fa spesso analisi molto lucide ed azzeccate.....questa è una di quelle.....
Travaglio è anche molto simpatico.
è quello che ho sempre pensato anch'io.
Marco Travaglio l'uomo che dovremmo essere tutti. Almeno come concetti.
Bravissimo un po' di chiarezza finalmente
Grazie per questa lezione di mansplaining
Non avrei mai creduto di potermi trovare d'accordo con Travaglio su qualsivoglia argomento, poiché sostiene teorie sempre opposte alle mie. Qui, invece, lo condivido.
D'accordo con travaglio
Impeccabilmente vero.
Esattamente è maschilismo per lo più, il patriarcato non c’entra nulla. Più che maschilismo poi parlerei appunto come dice Travaglio di non accettazione del rifiuto, effetto della mancata educazione dei genitori e della scuola.
Su questo argomento come in altri, Travaglio fa parte di quelle rare persone pubbliche che sono punti di riferimento chiari e sintetici nell'analizzare questa complessa società umana moderna.