Si, grande Giancarlo, sperimentato, in un fazzoletto di terra ho realizzato 7 kg di patate bellissime con pacciamatura di fieno secondo il sistema della inglese Rout Stout senza fatica.
Grazie Gian Carlo!! Grazie a te il mio primo orto in assoluto, impostato secondo i tuoi insegnamenti, ha dato un grande risultato. E parlo di un orto situato in montagna, a più di 1200 metri di altitudine!! ... e, a parte i 5 secondi di acqua iniziale per ogni piantina, poi mai più annaffiato!!!
Grazie per questo video, bellissima intervista e GRANDE il contributo di Gian Carlo che seguo con molto interesse, pur non possedendo un orto, purtroppo. Mi piace moltissimo, mi ha invogliato ad imparare ad usare la nostra vecchia falce 😊 ed è sempre una conferma dell'importanza di ritornare alla semplicità della NATURA 🌿🌷🐝
@@GiacomoCorradi-sq4rb Fukuoka coltiva cerealicoli e non orticole, non usa sempre il letame, non faceva sempre le palline di argilla. Ed adatta il suo coltivare alla condizione agricolo-alimentare del Giappone dell’epoca, che ben lontano dall’Italia di oggi. Tu approfondisci meglio l’argomento.
11:41 curiosità: il confronto della produziione per metro quadro include anche l'uso dei prati incolti necessari per avere il fieno? Grazie per l'eventuale risposta. 😊🙏🏻 (Lo so che il video è di wuasi un anno fa... ma magari qualcuno legge e sw riepondermi. Tentar non nuoce! 😅)
Grazie per il video. Le azioni per creare un nuovo orto sono molto chiare. Ma come ci si comporta con gli scarti culturali o con le eventuali potature degli ortaggi?
Non è semplice però in pochi mesi con pochissima acqua sto raccogliendo qualche ortaggio sottodimensionato forse non si è ancora formato il terreno e poi abbiamo una brutta siccità e vento caldo afoso quasi tutto il mese ormai è un po' che non fa la stagione più come un po' di tempo fa malgrado ci fossero eventi climatici avversi di tanto in tanto comunque senza la pacciamatura non avrei nemmeno le piantine e dove ho agito di meno senza quasi togliere le spontanee e ci sono più varietà nello stesso letto di coltivazione,la roba e' più rigogliosa,produttiva ,e chiede meno acqua 🙏💪🤞👏
Purtroppo non ho facile disponibilità di fieno però in compenso dispongo di sfalcio di prato (a costo quasi zero) tagliato con le solite tagliaerba: posso usarlo ugualmente? Lo devo far seccare prima o può seccare sul posto? Grazie sig. Cappello
Peccato che non sia vero. La Mesopotamia si desertifica perché la Turchia ha costruito dighe a monte dei fiumi della Mesopotamia e non ci sono più le piene dei fiumi. Piene che rendevano fertile la terra solo con l’aiuto di opere di canalizzazione fatte dall’uomo e non certo con un po’ di fieno sulla terra
Come mai nessuna menzione a Fukuoka e Ruth Stout? Forse sarebbe il caso di specificarlo che queste sperimentazioni provengono da degli apparati teorico-pratici promossi ben prima del "non - medtodo" cappello
Ciao Daniele, grazie per questa domanda che colgo come occasione per fare chiarezza. Ruth Stout non poteva ispirarmi perché l'ho conosciuta solo recentemente, dopo decenni dalla fondazione della mia pratica. In Italia era sconosciuta, tanto da spingermi nel 2021 a tradurre il suo libro L'Orto Senza Fatica” e a farla conoscere colmando una lacuna. Nella prefazione del libro “L'Orto Senza Fatica” traccio un excursus della storia dell'agricoltura alternativa e illustro le differenze tra la Coltivazione Elementare e la pratica della Stout. La Stout era attiva trent'anni prima di Fukuoka e viene menzionata in apertura d'intervista. Da Fukuoka mi sento lontano sotto gli aspetti pratici. La Coltivazione Elementare sviluppa indubbiamente l'antica filosofia taoista del wei wu wei ("azione senza azione") che troviamo anche in Fukuoka, ma l’applicazione pratica nello specifico dell’orto ha ben poco a che vedere con le pratiche da lui attuate, che non condivido. In Fukuoka la coltivazione orticola è marginale, il suo lavoro è rivolto essenzialmente agli agrumi, al riso e ai cereali in genere. L'azienda dei genitori era già vocata a queste coltivazioni e su di esse Fukuoka concentra tutto il proprio lavoro, anche di sperimentazione. In tale contesto aziendale l'orto non ha mai preteso di essere fonte di autosufficienza alimentare con raccolti stabili e abbondanti. Per me invece l'orto ha sempre rappresentato il fulcro dell'attenzione. Anzitutto bisogna distinguere tra ciò che Fukuoka faceva nell'orto e ciò che faceva nell'agrumeto e nei seminativi cerealicoli. Per quanto riguarda l'orto, contrariamente a quanto si pensa, Fukuoka non usava la paglia e tantomeno il fieno. La paglia in particolare era destinata ai seminativi. Il fatto stesso che la paglia sia protagonista del titolo del suo libro più famoso testimonia come la sua attenzione fosse rivolta principalmente ai seminativi e non all'orto. Nell'orto preparava il terreno con composto organico e letame, seminava trifoglio bianco per soffocare le erbe spontanee e poi gettava nell'erba tagliata le palline di argilla contenenti i semi delle verdure con risultati incerti. Per quanto riguarda i seminativi cerealicoli egli praticava l'avvicendamento delle colture e il sovescio, seminava gettando palline di argilla contenenti le sementi, spargeva qua e là la paglia della precedente coltivazione, concimava con la pollina, inondava il campo di acqua per soffocare l'erba e in seguito faceva scorrere abbondante acqua per mantenere il terreno sempre umido, cosa impossibile in Italia. Nell'agrumeto usava olio motore diluito come insetticida. In breve, affidava la sussistenza alimentare della famiglia alla produzione non dell'orto, ma alla vendita dei cereali e degli agrumi e all'allevamento di pollame, alla caccia e alla pesca. Io non faccio nulla di ciò che faceva Fukuoka. Dico questo non per sminuire il pregio della sua figura, ma solo per evidenziare le basilari differenze rispetto alla Coltivazione Elementare.
@@AgricolturaElementare quello che fece Fukuoka fa riferimento alla condizione geografica ed agricola della sua terra, il Giappone che - per ovvii motivi - è diversa da quella italiana. Ecco spiegata facilmente la sua attenzione ai seminativi e cerealicoli, oltre che all'agrumeto di famiglia. Però i suoi risultati furono tutt'altro che "incerti" come afferma lei, anzi furono oggetto di meraviglia da parte delle università giapponesi specialmente per le rese che erano identiche a quelle dell'agricoltura meccanizzata che - ai tempi - in Giappone stava iniziando a praticare sulla falsariga americana; e tali rese venivano raggiunte con pochissimo "sforzo" manuale praticando procedure estremamente simili concettualmente a quelle che segue lei più di 50 anni dopo. Quindi il tributo teorico è assolutamente dovuto, almeno secondo me. Ovviamente - lo ripeto e lo sottolineo - con le opportune differenze dovute alle terre, alle latitudini, al clima ed alle scelte di piante dovute alla tradizione storica agricola giapponese. A lei rimane il merito - non piccolo - di aver adattato tale metodo concettuale all'orto ed alle coltivazioni che in esso si possono sviluppare.
@@pincopallo6 , infatti, come ho scritto, i suoi risultati incerti sono quelli dell'orto, al quale non affidava l'autosufficienza alimentare. Fukuoka ha ricevuto riconoscimenti per le produzioni cerealicole, non certo per quelle ortive. Come ho scritto, da Fukuoka mi sento lontano sotto gli aspetti pratici. La mia pratica sviluppa indubbiamente l'antica filosofia taoista del wei wu wei ("azione senza azione") che troviamo anche in Fukuoka, ma l’applicazione nello specifico dell’orto ha ben poco a che vedere con le pratiche da lui attuate, che non condivido.
@@AgricolturaElementare io ho un agrumeto dove non irrigo e non uso mezzi pesanti agricoli cosa potrei fare ? Aumentare il numero di piante ? Di differenti specie? Cosa mi può consigliare
Sul l’essere vegano siamo un po’ persi … Un ‘agricoltore si informi bene prima di dire che Grassi proteine Sono meglio quelli presi dai vegetali ‼️‼️‼️ Meglio farlo di dire ad uno del mestiere…. Consiglio di intervistare Alla dottoressa Cristina Tommasi❤ per esempio Oppure il medico/scienziato Beppe Rocca❤️‼️ Riguardo al modo di far agricoltura che bene venga il vero Biologico ❤️‼️
Nulla di più di quello che faceva molti anni prima Ruth Stout... Anche lei diceva che la paglia e la migliore pacciamatura... Ha solo copiato pratiche già scoperte... L'unico merito e aver permesso che più gente conoscesse queste pratiche, ma si fa pagare ai corsi, quindi vedete voi..
La pratico da più di 2 anni con GRANDISSIMA soddisfazione!
Da un hanno all'altro hai notato molta differenza? Con pacciamatura e poca lavorazione e annaffiature?
Grande Gian Carlo, vogliamo rivederti più spesso. Ci mancavi!!
Grazie, sempre molto interessante!!! Viva l'orto elementare ❤
Bellissima e interessantissima intervista. Grazie
Grazie Giancarlo Cappello
Meravigliosa intervista, chiara ed efficace!! Viva la Coltivazione elementare!!
Grazie per queste informazioni,video interessantissimo e utile.
Molto interessante grazie di cuore.
Sempre convincente,chiaro,competente, Grazie Giancarlo!
Bellissima intervista ! Come sempre esaustivo e chiaro grazie Gian Carlo
Grazie Gian Carlo!🙏
Si, grande Giancarlo, sperimentato, in un fazzoletto di terra ho realizzato 7 kg di patate bellissime con pacciamatura di fieno secondo il sistema della inglese Rout Stout senza fatica.
Grazie Gian Carlo!!
Grazie a te il mio primo orto in assoluto, impostato secondo i tuoi insegnamenti, ha dato un grande risultato.
E parlo di un orto situato in montagna, a più di 1200 metri di altitudine!!
... e, a parte i 5 secondi di acqua iniziale per ogni piantina, poi mai più annaffiato!!!
Grazie a Giancarlo, sono principiante, ma ho già avuto grandi soddisfazioni!
Io lo stesso
Grazie per questo video, bellissima intervista e GRANDE il contributo di Gian Carlo che seguo con molto interesse, pur non possedendo un orto, purtroppo. Mi piace moltissimo, mi ha invogliato ad imparare ad usare la nostra vecchia falce 😊 ed è sempre una conferma dell'importanza di ritornare alla semplicità della NATURA 🌿🌷🐝
Infinita gratitudine a entrambi; (nuovo iscritto).
"La rivoluzione del filo di paglia" in chiave pratica, niente più e niente di meno!
Cappello non usa paglia, non fa palline di argilla, non fa il sovescio, non mette letame, ecc. Approfondisci meglio l'argomento.
@@GiacomoCorradi-sq4rb Fukuoka coltiva cerealicoli e non orticole, non usa sempre il letame, non faceva sempre le palline di argilla. Ed adatta il suo coltivare alla condizione agricolo-alimentare del Giappone dell’epoca, che ben lontano dall’Italia di oggi. Tu approfondisci meglio l’argomento.
Ascoltare GianCarlo Cappello fa bene all'anima.
11:41 curiosità: il confronto della produziione per metro quadro include anche l'uso dei prati incolti necessari per avere il fieno? Grazie per l'eventuale risposta. 😊🙏🏻 (Lo so che il video è di wuasi un anno fa... ma magari qualcuno legge e sw riepondermi. Tentar non nuoce! 😅)
Entusiasmante !
Grazie per il video. Le azioni per creare un nuovo orto sono molto chiare. Ma come ci si comporta con gli scarti culturali o con le eventuali potature degli ortaggi?
I residui si lasciano sulla pacciamatura, magari tagliati a pezzetti
Potresti darmi un consiglio per come posso fare con le cime di rapa?
Grazie Gian Carlo...a quando un prossimo corso?
Ciao Luisella, durante l'anno organizzo diversi seminari teorico-pratici. Trovi nella descrizione del video i riferimenti per metterti in contatto.
@@AgricolturaElementare grazie...ti ho scritto anche su fb...❤️❤️
Voglio imparare questo metodo, come fare per vedere come fai?
Ciao, durante l'anno organizzo diversi seminari teorico-pratici. Trovi nella descrizione del video i riferimenti per metterti in contatto.
Non è semplice però in pochi mesi con pochissima acqua sto raccogliendo qualche ortaggio sottodimensionato forse non si è ancora formato il terreno e poi abbiamo una brutta siccità e vento caldo afoso quasi tutto il mese ormai è un po' che non fa la stagione più come un po' di tempo fa malgrado ci fossero eventi climatici avversi di tanto in tanto comunque senza la pacciamatura non avrei nemmeno le piantine e dove ho agito di meno senza quasi togliere le spontanee e ci sono più varietà nello stesso letto di coltivazione,la roba e' più rigogliosa,produttiva ,e chiede meno acqua 🙏💪🤞👏
Purtroppo non ho facile disponibilità di fieno però in compenso dispongo di sfalcio di prato (a costo quasi zero) tagliato con le solite tagliaerba: posso usarlo ugualmente? Lo devo far seccare prima o può seccare sul posto? Grazie sig. Cappello
No, deve essere già secco
Il discorso dei deserti a fine video è sorprendente.
Peccato che non sia vero. La Mesopotamia si desertifica perché la Turchia ha costruito dighe a monte dei fiumi della Mesopotamia e non ci sono più le piene dei fiumi. Piene che rendevano fertile la terra solo con l’aiuto di opere di canalizzazione fatte dall’uomo e non certo con un po’ di fieno sulla terra
Ciao
Vorrei sapere se possiamo in qualche modo tutelare l'orto dalle schifezze che rilasciano con gli aerei
Come mai nessuna menzione a Fukuoka e Ruth Stout? Forse sarebbe il caso di specificarlo che queste sperimentazioni provengono da degli apparati teorico-pratici promossi ben prima del "non - medtodo" cappello
Ciao Daniele, grazie per questa domanda che colgo come occasione per fare chiarezza. Ruth Stout non poteva ispirarmi perché l'ho conosciuta solo recentemente, dopo decenni dalla fondazione della mia pratica. In Italia era sconosciuta, tanto da spingermi nel 2021 a tradurre il suo libro L'Orto Senza Fatica” e a farla conoscere colmando una lacuna. Nella prefazione del libro “L'Orto Senza Fatica” traccio un excursus della storia dell'agricoltura alternativa e illustro le differenze tra la Coltivazione Elementare e la pratica della Stout. La Stout era attiva trent'anni prima di Fukuoka e viene menzionata in apertura d'intervista.
Da Fukuoka mi sento lontano sotto gli aspetti pratici. La Coltivazione Elementare sviluppa indubbiamente l'antica filosofia taoista del wei wu wei ("azione senza azione") che troviamo anche in Fukuoka, ma l’applicazione pratica nello specifico dell’orto ha ben poco a che vedere con le pratiche da lui attuate, che non condivido. In Fukuoka la coltivazione orticola è marginale, il suo lavoro è rivolto essenzialmente agli agrumi, al riso e ai cereali in genere. L'azienda dei genitori era già vocata a queste coltivazioni e su di esse Fukuoka concentra tutto il proprio lavoro, anche di sperimentazione. In tale contesto aziendale l'orto non ha mai preteso di essere fonte di autosufficienza alimentare con raccolti stabili e abbondanti. Per me invece l'orto ha sempre rappresentato il fulcro dell'attenzione.
Anzitutto bisogna distinguere tra ciò che Fukuoka faceva nell'orto e ciò che faceva nell'agrumeto e nei seminativi cerealicoli. Per quanto riguarda l'orto, contrariamente a quanto si pensa, Fukuoka non usava la paglia e tantomeno il fieno. La paglia in particolare era destinata ai seminativi. Il fatto stesso che la paglia sia protagonista del titolo del suo libro più famoso testimonia come la sua attenzione fosse rivolta principalmente ai seminativi e non all'orto. Nell'orto preparava il terreno con composto organico e letame, seminava trifoglio bianco per soffocare le erbe spontanee e poi gettava nell'erba tagliata le palline di argilla contenenti i semi delle verdure con risultati incerti.
Per quanto riguarda i seminativi cerealicoli egli praticava l'avvicendamento delle colture e il sovescio, seminava gettando palline di argilla contenenti le sementi, spargeva qua e là la paglia della precedente coltivazione, concimava con la pollina, inondava il campo di acqua per soffocare l'erba e in seguito faceva scorrere abbondante acqua per mantenere il terreno sempre umido, cosa impossibile in Italia. Nell'agrumeto usava olio motore diluito come insetticida.
In breve, affidava la sussistenza alimentare della famiglia alla produzione non dell'orto, ma alla vendita dei cereali e degli agrumi e all'allevamento di pollame, alla caccia e alla pesca.
Io non faccio nulla di ciò che faceva Fukuoka. Dico questo non per sminuire il pregio della sua figura, ma solo per evidenziare le basilari differenze rispetto alla Coltivazione Elementare.
@@AgricolturaElementare Grazie infinite per il chiarimento!
@@AgricolturaElementare quello che fece Fukuoka fa riferimento alla condizione geografica ed agricola della sua terra, il Giappone che - per ovvii motivi - è diversa da quella italiana. Ecco spiegata facilmente la sua attenzione ai seminativi e cerealicoli, oltre che all'agrumeto di famiglia. Però i suoi risultati furono tutt'altro che "incerti" come afferma lei, anzi furono oggetto di meraviglia da parte delle università giapponesi specialmente per le rese che erano identiche a quelle dell'agricoltura meccanizzata che - ai tempi - in Giappone stava iniziando a praticare sulla falsariga americana; e tali rese venivano raggiunte con pochissimo "sforzo" manuale praticando procedure estremamente simili concettualmente a quelle che segue lei più di 50 anni dopo. Quindi il tributo teorico è assolutamente dovuto, almeno secondo me. Ovviamente - lo ripeto e lo sottolineo - con le opportune differenze dovute alle terre, alle latitudini, al clima ed alle scelte di piante dovute alla tradizione storica agricola giapponese. A lei rimane il merito - non piccolo - di aver adattato tale metodo concettuale all'orto ed alle coltivazioni che in esso si possono sviluppare.
@@pincopallo6 , infatti, come ho scritto, i suoi risultati incerti sono quelli dell'orto, al quale non affidava l'autosufficienza alimentare. Fukuoka ha ricevuto riconoscimenti per le produzioni cerealicole, non certo per quelle ortive. Come ho scritto, da Fukuoka mi sento lontano sotto gli aspetti pratici. La mia pratica sviluppa indubbiamente l'antica filosofia taoista del wei wu wei ("azione senza azione") che troviamo anche in Fukuoka, ma l’applicazione nello specifico dell’orto ha ben poco a che vedere con le pratiche da lui attuate, che non condivido.
@@AgricolturaElementare io ho un agrumeto dove non irrigo e non uso mezzi pesanti agricoli cosa potrei fare ? Aumentare il numero di piante ? Di differenti specie? Cosa mi può consigliare
Sul l’essere vegano siamo un po’ persi …
Un ‘agricoltore si informi bene prima di dire che Grassi proteine
Sono meglio quelli presi dai vegetali ‼️‼️‼️
Meglio farlo di dire ad uno del mestiere….
Consiglio di intervistare
Alla dottoressa Cristina Tommasi❤ per esempio
Oppure il medico/scienziato Beppe Rocca❤️‼️
Riguardo al modo di far agricoltura che bene venga il vero Biologico ❤️‼️
Chissà se fra qualche anno sarà ancora possibile coltivare. Secondo me non ce lo faranno più fare.
Nulla di più di quello che faceva molti anni prima Ruth Stout... Anche lei diceva che la paglia e la migliore pacciamatura... Ha solo copiato pratiche già scoperte... L'unico merito e aver permesso che più gente conoscesse queste pratiche, ma si fa pagare ai corsi, quindi vedete voi..